"Uno Stato federale e una Costituzione per una nuova Europa" - organizzato dall'Università degli Studi di Milano e dal Centro di Studi sul Federalismo Mario Albertini (presso l'Università, Sala Napoleonica, via Sant'Antonio 12)

Sono solo alcune delle strettoie dell'Unione europea dovrà affrontare nei prossimi mesi nei prossimi anni
Siccome ogni sfida della storia anche queste scritte potranno essere superate positivamente
Progredendo verso forme stabili irreversibili di integrazione ovvero provocare una crisi suscettibile di ricondurre alla divisione di un passato che ci auguriamo sul terrazzo forse
Ecco perché oggi il tema della riforma delle istituzioni europee di importanza centrale
Consiglio europeo di Nizza ormai prossimo
Potrà raggiungere traguardi significativi
Ma è ormai chiaro c'è il processo di riforma istituzionale non si concluderà entro quest'anno
Il tema della Costituzione europea
Evocato in questi mesi tra il massimo di responsabilità novità politica in Germania in Francia nel nostro Paese
Le divenuto cruciale per discutere delle prospettive costituzionale darla
Unione dell'Europa
La presenza al convegno odierno di relatori così eminenti qualificati
A cominciare tra il cardinale Martini quale qua una volta di più la profonda gratitudine dal nostro neo è garanzia di una disanima di alto profilo
Approfondita essere delle prospettive di evoluzione della costituzione europea
Attivo all'Acquario gli uomini della mia generazione che hanno vissuto la tragedia della guerra sono uno dei pochi hanno da mezzo secolo ragazzo le loro speranze
Vi è dunque particolarmente gradito rivolgere a tutti
Relatori agli intervenuti in particolare al centro di studio sul federalismo intitolato Mario Albertini il ringraziamento per questa iniziativa
E per quale sta partecipazione
Io dovrò purtroppo allontanarmi fra breve ma ho finito di leggere
Ed anche di meditare le considerazioni degli illustri carrello
A tutti l'augurio più figo di buon lavoro grazie
Ad un anno ad un anno dall'inizio
Della circolazione dell'euro ci troviamo in un momento importante per l'affermazione di un'Europa veramente unico
I recenti interventi del Presidente Ciampi che si aggiungono a quelli del presidente francese Chirac e del ministro degli affari esteri tedesco Fischer
Vanno nella direzione di una più efficace ed autentica unificazione europea
Ciampi ha parlato di diritto ad un'integrazione più stretta fra un primo nucleo di Paesi che si sentono in grado di realizzarla prevedendo comunque la visione degli altri in quel sì sì momento lo volessero e si ritenessero pro passare da semplice unione di Stati ad una federazione europea scrivere una costituzione europea
Occorre aprire su questi temi un dibattito internazionale
Nel quale confluiscono quelle stanze europeiste e federaliste che il nostro Paese ha espresse attraverso l'operato di grandi personaggi della nostra storia il confronto che potrebbe cominciare dall'Italia e da Mila
La città dove Altiero Spinelli ha organizzato nell'agosto mille novecentoquarantatré il convegno costitutivo che il Movimento Federalista Europeo
Questi iniziativa deve proporsi come obiettivo il coinvolgimento di tutte le forze politiche deve andare nella direzione di un'Europa più forte ed influente sul piano internazionale con un Governo e un Parlamento veramente autore ma garantendo il riconoscimento delle singole realtà e culture che compongono quel mosaico complesso ed eterogeneo che l'euro
L'Europa non può scaturire dal consesso di pochi eletti ma da una volontà comune da un coinvolgimento il più possibile ampio e radicato nelle coscienze
Il prossimo Consiglio europeo inizia previsto per dicembre potrebbe essere l'occasione per dare un impulso al federalismo europeo e per far risaltare un'iniziativa italiana nel due mila e quattro inoltre si terranno le nuove elezioni europee entro questa data si dovrà fare un bilancio dei risultati raggiunti
Anche perché questo appuntamento elettorale potrebbe coincidere con l'inizio dell'allargamento all'Unione dei paesi dell'Europa dell'Est
La classe politica ma anche i mezzi di informazione la scuola devono promuovere maggiormente questi temi e coinvolgere la collettività
Purtroppo i cittadini s'interessano poco dell'euro
Le ragioni sono molteplici ma due in particolare mi sembrano significativi
La confusione che regna su quest'argomento e la percezione dell'Europa come qualcosa di lontano che ha pochi riscontri con i problemi concreti di tutti i giorni
Il primo impegno e quindi e sensibilizzare le coscienze e dare un'informazione efficace
Guardo a questo convegno con interesse e sottolineo che Milano è sempre stata l'avamposto italiano dell'euro questo per il suo ruolo di capitale economica e finanziaria del Paese di città moderna che ha favorito l'affermarsi di una cultura internazionale consapevole dell'importanza di un'Europa libera e unità
L'obiettivo è un Europa che abbia stima e credito dell'ordine mondiale e che possano garantire il benessere e la sicurezza dei Paesi che ne fanno parte sarebbe il principio di un nuovo progresso in tutti i campi economico scientifico e culturale e di una maggiore garanzia di pace e i Democrat sia internazionale
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Siamo
Da
Giudice
No
No
Punto
No
Di nuovo vivissimo ringraziamento anche all'Università Statale di Milano oggi ospita oggi per tutti i partecipanti il cardinale
Sono molto lieto di poter intervenire all'inizio di questo convegno promosso dal Movimento federalista europeo
E dell'Università degli Studi di Milano rivolgo un cordialissimo saluto alle autorità presenti signor sindaco a tutte le altre autorità
Ma gli organizzatori ai relatori a tutti i partecipanti ed esprimo anche il mio apprezzamento per la scelta del tema
Uno Stato federale e una Costituzione per una nuova Europa
Si tratta come è già stato ricordato di un tema di evidente attualità e importanza un tema dai molteplici risvolti culturali sociali politici e istituzionali che verranno affrontati dai relatori competenti da parte mia io vorrei limitarmi a proporre alcune considerazioni che vorrebbero aiutare provocare la riflessione di tutti
Offrendo alcune suggestioni che possano delineare il contesto più ampio il contesto di valori
In cui si inserire le riflessioni sugli aspetti più specifici connessi con il tema del convegno in particolare vorrei dire quattro cose primo richiamare come questo tema
Fa parte della prospettiva con cui la Chiesa guardare la responsabilità dell'Europa per l'edificazione di un mondo più fare giusto e pacifico
In secondo luogo vorrei richiamare ma già è stato fatto in parte all'urgenza e all'attualità del tema spesso
Vorrei poi un terzo momento inserire la riflessione sulle responsabilità del continente europeo nel quadro più vasto delle esigenze della pace del ventunesimo secolo
E infine mettere in luce le strade attraverso le quali dovrebbe passare la risposta alle sfide dell'ora presente in vista della unificazione non solo dell'Europa ma dell'intero globo della popolazione
Anzitutto vorrei sottolineare l'ho già fatto in altre occasioni come questo tema dell'Europa e della pace è un tema caro alla Chiesa
In particolare rientra a pieno titolo nell'attenzione che la Chiesa cattolica e che il magistero dei Papi nell'ultimo secolo ha riservato alla responsabilità
Del continente europeo per l'edificazione della pace nel mondo
E si può dunque affermare che tutti i pontefici in particolare da Pio duo decimo ad oggi
Hanno costantemente guardato all'Europa gli una prospettiva esplicitamente planetaria
L'unificazione dell'Europa viene vista e proposta come tappa verso l'unificazione del mondo intero
Si insiste in particolare da parte dei papi sull'opera che il vecchio continente deve svolgere per l'edificazione della pace
Operando in modo sempre maggiore e sempre più solidaristico con i popoli in via di sviluppo
Qualche citazione tra le tante io dirò decimo
Diceva un complesso di ragioni infinita oggi le nazioni europee
A unire sia realmente in una federazione le rovine materiali e morali causate dall'ultimo conflitto mondiale hanno fatto meglio comprendere l'indennità delle politiche strettamente nazionaliste
L'Europa straziata istigò Rita sente il bisogno di unirsi e di imporre stile alle rivalità secolari così nel mille novecento cinquantasette
E anche da tutto il magistero di Paolo sesto
Emerge con grande lucidità la responsabilità dell'Europa per l'affermazione della pace e della giustizia nel mondo
E infine Giovanni Paolo secondo
Guarda all'Europa come a parte essenziale dell'orizzonte del mondo
E ha più volte sottolineato che essa deve adoperarsi fattivamente
Per contribuire a ricercare e a realizzare il bene comune della comunità della comunità internazionale
Vorrei citare un ultimo documento
Alla ultima Assemblea del Consiglio delle conferenze episcopali europee il ventidue ottobre scorso papa Giovanni Paolo secondo si esprimeva così
Lungo questo cammino del servizio dell'uomo tutti gli europei debbono impegnarsi instancabilmente per la causa della pace
Nel secolo che sta terminando il Vecchio Continente ha condotto per due volte tutto il mondo nella tragedia e nella desolazione della guerra esso inizia oggi ad apprendere le esigenze della riconciliazione e dell'intesa tra i popoli
Questo tema si pone dunque oggi non col testo preciso
Ed è in questo contesto che vengono particolarmente messa in risalto negli ultimi tempi come è già stato ricordato la sua attualità e la sua urgenza
Oggi c'è un forte rilancio di discussioni e proposte sul futuro prossimo dell'Unione
Rilancio dovuto all'oggettiva necessità
Di portare a compimento un edificio che non può rimanere a lungo incompiuto pena forse il fallimento della spessa integrazione o quanto meno una grave paralisi istituzionale e politica con inevitabili riflessi anche sull'economia
Sono già state ricordati alcune parole del Presidente Ciampi a questo proposito vorrei citare ciò che ha detto a Lipsia il sei luglio scorso
In occasione del conferimento della laurea honoris causa diceva il Presidente Ciampi il crinale sarà successo e insuccesso e sottile
A un anno e mezzo dall'inizio della circolazione dell'euro questo cruciale appuntamento rende necessaria l'accelerazione della spinta integrativa
Questo non è dunque il momento delle pause densi di scelte coraggiose e di grande respiro
E nel dibattito europeo come è stato già anche ricordato sta emergendo in particolare
La proposta di dare all'Unione
Una Costituzione che chiarisca la distribuzione dei Poteri tra le istituzioni comunitarie quelle nazionali e ove esistono regionali
Va detto però che il diffuso consenso sulla necessità di una costituzione europea e spesso viziato da una certa genericità e indeterminatezza
Che talora anche dalla dichiarata intenzione di mettere un freno al processo di integrazione e all'opposto emerge anche una linea che si richiama nettamente agli obiettivi e agli ideali dei padri fondatori
Fare dell'Europa una federazione un vero Stato federale come dice anche il titolo di questo convegno al fine di Assur
Assicurarle
Una pacificazione e convivenza stabile quindi definitiva
Diverso è come loro sanno sono le proposte avanzate in questa direzione
è stato ricordato come il ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer ha proposto che un gruppo di stati costituisca come un'avanguardia destinata ad aprire la strada a tutti gli altri
Non entrò in queste proposte che sono da esaminare si dai competenti
Mi limito a ricordare come sia pronto l'appoggio della chiesa a proposte capaci di rilanciare il grande disegno europeo
Vorrei citare le parole dette pochi giorni dopo il discorso di Fischer da monsignor Von Mayer presidente della Commissione degli episcopati della Comunità europea
Egli diceva che la Chiesa
Non può che accogliere con favore questa iniziativa che apre la strada a una vera comunità di tutti gli euro e aggiungeva il suo discorso è del diciannove maggio scorso che davvero è giunto il momento di pensare a un atto di consapevole Rifondazione politica dell'Europa
Terzo punto della mia esposizione in questo contesto appena descritto per meglio delineare le possibilità e i compiti dell'Europa
Ritengo utile richiamare seppure solo per rapidi cenni le esigenze della pace del secolo che sta iniziando
Come sempre la costruzione della pace non può essere astratta dalle concrete condizioni dell'epoca in cui si dice
La nostra è certamente caratterizzata tra l'altro sia da una crescente interdipendenza a livello mondiale
Sia dal potere incredibilmente devastante assunto dagli odierni armamenti con tutto ciò che questo comporta anche in ordine ai concetti stessi di guerra e di difesa
E inoltre al ricordo che si fa strada il superamento del principio inteso in modo assoluto in doni ingerendo saprà gli spazi
E l'affermazione quando non fossero sufficienti i soli interventi umanitari
Della legittimità o anche doverosità di una più diretta tra virgolette ingerenza umanitaria
Cito le parole di Giovanni Paolo secondo nel messaggio per la giornata mondiale della pace di quest'anno
Quando le popolazioni civili rischiano di soccombere sotto i colpi di un ingiusto aggressore
E a nulla sono valsi gli sforzi della politica degli strumenti di difesa non violenta
Di fronte a questo stato di cose
Appare con sufficiente chiarezza che è impensabile che si possa provvedere a un giusto ordine internazionale opporsi alla spesso la sopravvivenza dell'umanità
Senza mettere in discussione il consueto modo di intendere la sovranità statale
La pace in questo senso richiede strutture politiche sovrannazionali
Cito ancora Giovanni Paolo secondo dall'ultimo messaggio della pace
E necessario e non più procrastinabile un rinnovamento del diritto internazionale
E delle istituzioni internazionali
Che abbiano bella preminenza del bene dell'umanità e della persona umana suo ogni altra cosa
Il punto di partenza e il criterio fondamentale di organizzazione
Perché ciò possa accadere e necessario l'ho detto più volte in questi ultimi tempi è necessario ripensare l'idea stessa di nazione
Superando ogni forma di nazionalismo e aprendosi a una convivenza più accogliente e solidale
Si tratta di inviare a un governo mondiale di cui quelli regionali compresi quello europeo sono da vedere come tappa e in qualche modo resti pura azione
E perché ciò possa avvenire occorre puntare al superamento della sovranità assoluta degli Stati
E sono dunque al mio quarto punto il caso europeo
Quanto sono venuto appena dicendo circa la necessità di mirare a un governo mondiale tra virgolette
Di cui quelli regionali continentali
Sono da vedere come una tappa e in qualche modo una prefigurazione tutto questo ci rimanda di nuovo al caso europeo con tutte le sue caratteristiche
L'appello e la sfida consistono nel fare dell'Europa un esempio concreto di convivenza pacifica tra le nazioni
Realizzando quel concetto di famiglia delle nazioni di cui parlava il Papa Giovanni Paolo secondo all'ONU per il cinquantesimo della sua fondazione
E che il Papa spesso qualche mese dopo ricevendo il presidente della Repubblica francese applicava al d'Europa
Cioè questo concetto di famiglia che evoca immediatamente qualcosa che va al di là dei semplici rapporti funzionali o della sola convergenza di interessi
E in realtà questo appello e questa sfida sono già iscritti della storia del processo di integrazione europea e chiedono solo di essere portati a compimento
E noto infatti che per i padri fondatori dell'Europa il nostro continente avrebbe dovuto costituire proprio in ragione del suo spirito illuminato i cristiano
Un Palù hard o per la pace e lo sviluppo tra i popoli
A questo pensava a Jean Monnet a questo pensavano Truman Adenauer e De Gasperi
Il cammino lodevolmente iniziato però non è ancora compiuto lo chiariva molto bene in un articolo recente anche il dottor Tommaso Padoa Schioppa che sottolineava in danza in tutto l'importanza del percorso in cui il fatto gli elementi di vera assoluta attualità già presenti oggi nell'Unione Europea tanto da poterla definire uno stato incompiuto ma aggiungeva tutto ciò è incompleto dunque fragile
Perciò sono fragili la prosperità lo Stato di diritto la pacifica convivenza che l'Unione promette perciò concludeva occorre andare avanti
E a tale scopo con coraggio e lungimiranza occorre ripensare le istituzioni
E nel fare questo
All'attenzione alla storia e il più pieno rispetto della dignità e dei diritti delle persone e dei popoli
Invito hanno la necessità che in primo luogo le istituzioni europee assumono un assetto sovrannazionale
Caratterizzato dalla presenza di un apparato autoritativo le cui decisioni siano adottati a maggioranza e che in secondo luogo si realizzi la democratizzazione delle relative strutture così da assegnare agli organi rappresentativi dei popoli funzioni non soltanto consultive ma di compartecipazione alle decisioni
Nello stesso tempo e pur con tutti i dubbi che questa prospettiva può suscitare incontrare
Mi pare pure importante continuare a pensare e a lavorare per una sorta di grande e articolata struttura federalistica dell'Europa
Si tratta in sostanza di pervenire a un patto irrevocabile di convivenza pacifica e solidale
I popoli che vi aderiscono sopprimono fra loro ogni barriera fisica e ideale
Stabiliscono una cittadinanza comune e si impegna hanno a non più erigere confini che disse pari costruiscono una politica estera unitaria e un sistema comune di sicurezza
Il federalismo a cui pensare però dovrebbe essere in grado di rispettare e valorizzare quello policentrismo che nasce da una concezione organica della vita sociale
Un federalismo quindi che contempli la formula pluralità
Dei su dei soggetti e degli attori senza escluderne nessuno essenza assolutizzare armi e nessuno
Si potrebbe forse parlare in questa prospettiva io me l'Europa degli Stati ma insieme e inscindibilmente di un'Europa delle regioni delle Bunin per munito città Litta e così via
In questo quadro acquista tutto il suo valore anche il tema della Costituzione europea
Senza entrare nel merito delle modalità con cui arrivare Michele sulla dalle mie competenze
Vorrei ricordare commessa don deve smarrire quel supplemento d'anima che era presente nei progetti dei padri fondatori
E che consiste nella ritrascrivere dell'oggi quelli valori che hanno fatto grande la storia dell'Europa
E che costituiscono il suo patrimonio più prezioso e la sua identità più autentica
Si tratta in altri termini di mirare ad una Costituzione e qui cito dall'ultimo sinodo dei vescovi per l'Europa
Una Costituzione che in una fedeltà creativa alla tradizione umanistica e cristiana del nostro continente
Garantisca il primato dei valori etici e spirituali
Nella ferma convinzione che non si dà unità vera e feconda per l'Europa se non viene costruita sui suoi fondamenti spirituali
In questa linea va certamente apprezzata la stesura di una carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea
Essa infatti come ha recentemente riconosciuto anche il Consiglio delle conferenze episcopali europee dell'ottobre scorso
Essa rientra cito in quel processo di rafforzamento del quadro istituzionale dell'Unione Europea che rappresenta di per sé un fatto positivo
Perché con soldi dalla Rete di vincoli e di cooperazioni liberamente assunta Chetta restrittivo impulso di sviluppo della pace nella giustizia e nella solidarietà per il nostro continente
Va pure apprezzata cito la stretta connessione di questa carta con alcuni principi etico sociali
Come quelli di sussidiarietà di solidarietà e di rispetto delle identità nazionali
Ma occorre un serio salto di qualità che permetta di superare alcuni aspetti problematici
Quali l'assenza di ogni riferimento guardi io la limitazione della proibizione della clonazione umana alla sola clonazione riproduttiva
La distinzione fra il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia legittimando forme di unione diverse da quelle fondate sul matrimonio
Il mancato riconoscimento della specifica rilevanza giuridica istituzionale delle Chiese e comunità religiose in quanto tali
In sintesi e andando alla radice delle questioni come ha detto Giovanni Paolo secondo ricevendo recentemente i presidenti dei Parlamenti dell'Unione Europea
Della dotare questa nuova carta cito le parole del Papa qualunque sia la sua futura qualificazione
L'Unione europea non dovrà dimenticare di essere la culla delle idee di persone e di libertà
E che queste idee dei derivano dal può essere da tempo pervasa dal cristianesimo
E ancora diceva il Papa il ventiquattro settembre scorso ai presidenti dei Parlamenti dell'Unione Europea che l'Unione europea possa conoscere un nuovo sussulto di umanità
Che sappia ottenere il consenso necessario per riscrivere fra i suoi ideali più alti la tutela della vita
Il rispetto dell'altro il servizio reciproco e una fraternità senza esclusioni
Fin qui le parole del Papa nel settembre scorso
Con tutto questo si collega anche il tema già ricordato anch'esso dell'allargamento dell'Europa
E ormai il tempo di dare davvero al nostro continente quel volto e quell'ampiezza che sono richiesti dalla geografia ma più ancora dalla storia e dalla cultura
Si tratta quindi di proseguire con coraggio e con tempestività il processo dell'integrazione europea
Allargando la cerchia dei popoli membri dell'Unione valorizzando in un assaggio armonia le diversità storiche e culturali delle nazioni
Assicurando la globalità e l'unità dei valori che qualificano l'Europa in senso umano e culturale
Va infine sottolineato che per concorrere appunto all'edificazione della giustizia e della pace nel mondo
L'Europa non può rinchiudersi in se stessa
Ma deve continuare la tradizione della sua generosa e fattiva apertura al mondo e in particolare ai popoli più bisognose
Cito ancora alcune parole recenti di Giovanni Paolo secondo
L'Europa donne è in realtà un territorio chiuso isolato
Sia costruita andando incontro al di là del mare ad altri popoli ad altre culture ad altre civiltà
E infine in conclusione dopo avere offerto questi spunti di riflessione vorrei riportare la meditazione ad una dimensione più profonda Chauvet di ordine culturale
Senza dubbio il contributo dell'Europa per la pace e la giustizia nel mondo passa attraverso un ripensamento e un rafforzamento istituzionale
Nello stesso tempo però i cambiamenti che si renderanno opportuni io necessari richiedono di essere sostenuti da un'anima più profonda
Io ordine appunto culturale
Un'Europa nuova infatti una sfera sulla base di una nuova cultura o non nascerà e mi pare questa l'indicazione che ci viene anche da quanto diceva Gianni Monnet
Poco prima di morire se l'Europa fosse da rifare comincerei dalla cultura
E un rinnovamento culturale si impone oggi di fronte alla grande sfida della globalizzazione che caratterizza anche la vita del nostro continente una sfida ardua contestata complessa
In particolare se si vuole che la globalizzazione a livello economico e finanziario
Non diventi occasione di nuove divisioni tra i popoli e all'interno dei singoli popoli occorre puntare decisamente a una globalizzazione nella solidarietà
Ricordo ancora alcune parole di Giovanni Paolo secondo di qualche tempo fa
Più il mercato e globale più deve essere equilibrato da una cultura globale della solidarietà attenta ai bisogni dei più deboli
E di fronte poi alla compresenza di diverse etnie tradizioni culture e religioni che va diffondendosi in Europa
Anche a causa dei cospicui flussi migratori
Se non si vuole che tale compresenza diventi causa di nuove contrapposizioni
O si risolva in una sorta di integrazione Massi ficcante ad opera del più forte sul più debole e necessario dare spazio ah comprensione accoglienza e integrazione
Ancora di più se si vuole che questi fenomeni possano risolversi in una convivenza pacifica e unità occorre mirare a una convivialità delle culture
Si tratta di trasformare ogni tentazione di contrapporsi
In una gara di mutuo servizio e di accoglienza tra culture diverse in una sintesi a misura d'uomo il i cittadini
In una grande realtà dove possano trovare casa tante piccole nazioni e culture
E tutto questo richiede ancora più radicalmente che si avvia a ritrovare condividere il valore della persona umana e della sua dignità
Questa è la sfida più seria da affrontare e da vincere e augura questo convegno di essere un passo avanti coraggioso
Di fronte a questa festività
Craxi della terza benissimo ringraziamento
Avevano i
In particolare
Cardinale su questo lama
Conclusione Rocco certamente costruisce certamente un forte incentivo no tali da approfondire Intini
Ci ha
A questo punto passiamo
Proprio lavoro convegno
Poi le azioni
Corso di
Posto chiedo scusa
Vi sono posti davanti se volete anche epocale porti avanti
Signore e signori cari amici il
Il problema che io vorrei toccare alle all'inizio di questa mia introduzione
è un
E il problema dei nostri obiettivi in vista del vertice di Nizza
Il problema che mi pare che ci dobbiamo porre in questa fase
Nel quadro anche del dell'inizio del dibattito costituzionale e qui abbiamo assistito
E i discorsi di Fischer riuscirà anche a tutte le reazioni che questi hanno provocato e se effettivamente non possiamo dire di essere giunti a una una svolta cruciale nel processo di integrazione europea
Cioè siamo è possibile dire che siamo arrivati ad una fase nella quale il metodo attraverso il quale
I processi di unificazione europea progredito fino ad oggi
Ed ha proseguito molto non si tratta certo di sottovalutare il l'importanza del cammino del processo compiuto dai suoi inizi fino ad oggi
Se il metodo che ha consentito al processo di raggiungere il punto che ha raggiunto e che ha avuto come ultimo suo episodio di enorme importanza la creazione dell'euro
Possa continuare o se non sia giunto un punto di stallo e quindi ad un punto di svolta
Cioè la ci dobbiamo chiedere se esistono ancora
Obiettivi intermedi
Nel cammino di unificazione europea che noi possiamo perseguire in vista del raggiungimento in una fase successiva del in ultimo dal creazione del unione politica europea
Io sono convinto che ormai questi obiettivi non esistono più e quindi che la fase del l'avanzamento a piccoli passi sia ormai una fase concluso
Questa consapevolezza
Non è evidentemente soltanto mia né soltanto dei federalisti è una consapevolezza che ormai si sta diffondendo o lo stesso vertice inizia si svolge a all'insegna di un stato d'animo piuttosto curioso cioè esistono alcuni punti all'ordine del giorno del vertice
Sui quali tra l'altro difficilmente i governi europei arriveranno ad una conclusione
Ma a proposito dei quali ormai molti governi sono perfettamente consapevoli che si tratta di punti di importanza secondaria i cosiddetti l'attore stiamo scherzando la composizione della Commissione
Dal nuovo ponderazione del i voti in seno al Consiglio dei ministri ministri l'estensione del
Ho l'impressione che i due punti sui quali possiamo eventualmente
Appuntare la nostra attenzione siano i problemi della fiscalità il problema della difesa
E
Fiscalità è difeso possono costituire nella mente di qualcuno due obiettivi intermedi che ha un senso tentare di risolvere prima di affrontare il problema della sovranità dello Stato
La mia
Net sensazione è che di fatto in realtà questi due problemi sono così sensibili e così fortemente connessi con il problema della statualità
Che di fatto affrontarli separatamente e pretendere di considerarli al di fuori di il problema globale di creazione di uno Stato federale europeo di fatto rilevi dormito
Questi entrambi questi problemi
Non possono essere affrontati indipendentemente dal problema più generale della Costituzione europea
Sì del resto voi pensate fra
Quali sono gli interessi che sono messi in gioco dalla prospettiva di affidare alla attuali meccanismi istituzionali il problema
Problema
Considerato nella sua senza non in Piccoli a particolari secondari il problema della fiscalità e il problema della difesa vi rendete subito conto che si tratta
Di affidare ad un'autorità indipendente da un lato il potere di incidere in un modo forte molto sensibile sulla Borsa dei cittadini europei da un lato e dall'altro di
Mettere a repentaglio in determinate circostanze la vita dei giovani euro
Ora entrambi questi tipi di intervento
Sono o
Tipi di intervento che sono impensabili senza che
Gli organismi che riprendono il sistema istituzionale che deve elaborare le decisioni relative sia sostenuto da un fortissimo grado di cose
E questo fortissimo grado di consenso non è pensabile
Nei confronti di un sistema decisionale che mantenga il suo attuale carattere sostanzialmente intergovernativo cioè non è pensabile che va un potere che
Vuole effettuare prelievi sostanziali del ricchezza dice il loro Paese o vuole disporre in determinati casi della vita dei giovani europei
Sia un potere nel quale il consenso non è canalizzato direttamente nei confronti dal dell'esecutivo che poi di fatto deve prendere può proporre queste decisioni ma sia
Di fatto o abbia come punto di riferimento dei poteri nazionali che poi devono semplicemente raggiungere Tei compromessi tradito
Cioè senza una consapevolezza di essere cittadini di uno Stato europeo democratico e capace di agire
Di fatto questi l'attribuzione di questi poteri a un organismo europeo di carattere intergovernativo
Intensa
Ma
Se si dice se si parla di consenso e quindi se si parla
Illegittimità europea
E si giunge alla conclusione che è un il forte grado di consenso è una vera e propria legittimità non sono
Prerogative che possono appartenere ad un sistema decisionale di carattere intergovernativo nel quale quindi il le decisioni sono semplicemente il risultato di compromessi raggiunti tra interessi nazionali e tra punti di vista
Che lavora lotte politiche che avvengono a livello nazionale la conclusione che ne dobbiamo trarre una volta dico che siamo giunti alla soglia del problema della statualità cioè alla soglia del problema del
Passaggio del sovrano
Cioè si deve porre il problema dello Stato europeo io non voglio entrare qui nel
Descrizione del caratteristiche istituzionali di quello che deve essere lo Stato europeo
Dopo di me dopo Tommaso Padoa Schioppa
Sarà il professor Bognetti parlerà di questo rimane il fatto che alcuni elementi sostanziali sono
Evidenti indiscutibili si tratti di aver comunque un governo europeo che sia direttamente responsabile di fronte al parlamento eletto a suffragio universale
Si tratta di eliminare il cumulo di poteri legislativi ed esecutivi in capo l'attuale Consiglio dei ministri e di trasformare il Consiglio dei ministri innocenti in una seconda camera
Legislativa evitare l'interezza del potere legislativo questo Parlamento composto da una camera del popolo tenta una Camera degli Stati
Io mi rendo particolarmente conto facendo queste affermazioni e o che peraltro non sono più così così peregrine come potevano sembrarlo soltanto uno o due anni fa
Prima che il dibattito costituzionale fosse messo in moto dal discorso di vasca Fischer cui ha fatto riferimento il cardinale Martini
A mi rendo comunque conto che un'affermazione di questo genere
Hurst ancora contro una serie di resistenze ittiti Abu nella cultura politica dominante
Voi sapete che esiste un ormai imponente letteratura
Che sostiene che ormai concetti stessi i stampatore di sovranità sono concetti che stanno per essere travolti dal processo di globalizzazione e ormai
L'idea di Stato l'idea di sovranità
Stanno per essere soppiantati da una serie di da una rete di rapporti di natura contrattuale
Da una s'sorte di sovrapposizione di ordinamenti giuridici nessuno dei quali prevale sugli altri che fanno pensare al inizio di una sorta di secondo Medioevo tecnologico in cui quindi non esiste più un potere sovrano che garantisce la validità e l'efficacia dell'ordinamento giuridico ma esiste una serie infinita di ordinamenti che si sovrappongono e che si intersecano e nessuno dei quali appunto prevale sugli altri
In questa situazione
Il ruolo dello Stato basta per evaporare come spesso si dice fra a beneficio di una serie di altri soggetti o uno dei quali continua ad essere lo sfratto
Ma che comprendono anche una serie di organizzazioni intergovernative o di organizzazioni internazionali che sotto un certo profilo degradano o lo strato
Ma un soggetto che ha la stessa dignità dei tanti altri che oggi
Popolano lascio ci troviamo ci troveremmo quindi in una situazione
Nella quale appunto parlare di Stato incomincia a non avere più senso e nella quale quindi anche il problema del processo di unificazione europea si pone in termini diversi da quelli in cui era concepito tradizionalmente
Nel cultura tradizionale dei federalisti si era accusi contrapporre il modello della Confederazione
Nel quale la sovranità e quindi la statualità ero rimasto debutto degli stati membri in una unione di Stati alla Federazione
Nella quale invece gli attributi della statualità e quindi della sovranità appartenevano all'Unione in quanto tale e secondo questa ottica secondo questa prospettiva evidentemente il il nodo l'obiettivo del processo di federazione europea e di coloro che volevano portarlo conclusione dovrebbe essere proprio quello del trasferimento della sovranità cioè del trasformazione di quella che è ancora
Una confederazione europea cioè una unione di Stati nella quale la sovranità e detenuta degli stati membri in una federazione cioè trasferimento della sovranità al
Federazioni in quanto
Questa dicotomia confederazione federazione viene spesso considerata come superata
In molti ritengono che di fatto l'Unione europea così come oggi ma anche così come sarà dopo che il processo sarà completato
Non rientrerà più in questa gabbia concettuale ma di fatto sarà qualche cosa di nuovo un costruzione istituzionale del tutto originale
Che non sarà né una confederazione né una federazione una qualche cosa di
Inedito
Che non può essere ancora perfettamente capito perfettamente inquadrato con le
Categorie tradizionali del scienza politica della Teoria
Costituzionale
Ora
Io sono convinto che di fatto queste fiori sì bacino ciascuna un'interpretazione il ratto del processo politico e che compito dei federalisti
Sia quello prima di tutto di constatare che nel mondo di oggi
Lo stato della sovranità hanno ancora un ruolo essenziale che molto spesso si può parlare di evaporazione della sovranità in certe aree del mondo perché in altre aree del molto lo stato della sovranità continuano ad essere una realtà estremamente visibili e mi riferisco in particolare
Agli Stati Uniti d'America
E in secondo luogo dovrebbero assumere una posizione molto nette anche dal punto di vista non soltanto del analisi del processo così come si sta svolgendo nel realtà di oggi ma anche dal punto di vista dei valori e ricordare che la sovranità in ultima analisi in quanto potere di decidere in ultima istanza
Costituisce la garanzia del validità ed dell'efficacia dell'ordinamento giuridico cioè esiste diritto soltanto nella misura in cui esiste un potere sovrano che è in grado di farlo valere in questo federalisti si riferiscono al grande insegnamento della trasmissione Canzian cioè Heather e cantante che ci tiene l'insegnamento che esiste diritto soltanto la dove esiste uno sta
Quindi il il problema è che le cediamo porre è quello di
Appunto di ricordare che la sovranità di fatto è un valore la sovranità è la garanzia della possibilità di battersi re il bene pubblico per te senza la vigenza e l'efficacia di un ordinamento giuridico
La lotta politica scade nel Anarchia della guerra di tutti contro tutti
E non può Ricuperati al nobiltà di confronto tutti opinioni in vista del
Raggiungimento del pene
Quindi il
Quello che mi pare che si si debba e si possa ragionevolmente sostenere oggi è che il problema della crisi della statualità della crisi della sovranità non è un problema che riguarda il l'equilibrio mondiale nella sua globalità ma è un problema regionale che riguarda il la crisi della statualità e della sovranità a livello degli stati nazionali europee
Sono gli Stati nazionali europei la cui sovranità è in crisi e il problema quindi non è quello di constatare con atteggiamento di Serena rassegnazione che la sovranità sta per evaporare che ci stiamo avviando verso un nuovo Medioevo nel quale ognuno tanto quanto dovrà farsi carico della propria sicurezza e nella quale
Non esisterà più un ordinamento giuridico al quale ognuno di noi possa a fare riferimento
Ma nel quale appunto esisterà quel attacca avvallamento confusioni di poteri che è stato la caratteristica del
Dell'epoca buia per del Medioevo ma che invece il problema
E quello ti
A ricreare di ridare sostanza la sovranità in un quadro geografico che lei sia proprio cioè in un quadro nel quale sia
Ieri diventi possibile ridare nobiltà alla politica che ridare fortissima una alla democrazia
Molti peraltro
Sostengono
Sì
L'obiettivo di
Creare una statualità europea e quindi ti
Riproporre
La sovranità in un diverso ambito spaziale in Europa sia un obiettivo o irraggiungibile
Perché è impossibile creare uno Stato laddove non esiste un po'questa è una obiezione molto corrente nel dibattito costi tutto istituzionale in corso oggi d'Europa
Si dice oggi non esiste un popolo europeo
Quindi è impossibile
Creare uno Stato europeo
Si tratta di un'affermazione evidentemente che presuppone
Che
Il popolo costituisca una condizione per la nascita dello Stato
Ma spesso le stesse persone
E comunque altre persone nel corso del degli sprinter lo stesso tipo di dibattito
Sostengono l'opinione opposta cioè sostengono sulla scia del
Del famosa frase di Massimo D'Azeglio che in realtà il rapporto tra stato del popolo sia il rapporto inverso cioè che
Un popolo europeo non può nascere senza uno Stato europeo
Che se ci troviamo di fronte a queste due affermazioni e non riusciamo in qualche modo a metterli d'accordo è chiaro che ci troviamo di fronte ad un
Ma dilemma senza uscite cioè classico problema dell'uovo e della gallina non ci può essere stato se non c'è il popolo
Ma non ci può essere poco se non c'è stato per cui la conclusione che non se ne viene fuori la creazione di una federazione europea è semplicemente impossibile
Il solo modo che mi sembra praticabile per uscire
Da questo dilemma
E quindi per ridare un senso dei rapporti tra Stato e popolo a quello di presupporre che in ultima analisi
Stato del popolo nascondersi
Sì è vero che oggi non esiste ancora un popolo europeo
Ma che esistono le condizioni perché il popolo europeo nasca
E che il popolo europeo nascerà nel momento in cui vorrà fondare uno Stato
Ma che questo sarà possibile soltanto nel momento in cui
Si manifesteranno nel processo dei
Momenti ti eccezionale entro la vita che consentono una presa di coscienza che oggi non è ancora possibile
La ragione fondamentale per la quale
I cittadini sono scarsamente interessati all'euro o pensano poco all'Europa non è poi così difficile da
Individuare io insomma
Si tratta semplicemente del fatto che il cittadino medio negli Stati d'Europa in ultima analisi finite una vita decorosa relativamente sicura
Nel quadro istituzionale nel quale
Attualmente si trova è chiaro che chi medita più profondamente sul processo storico e sui problemi di fondo dell'Europa si rende conto che i problemi stanno sorgendo all'orizzonte sono minacciosi ma è anche evidente che il cittadino normale che tutti i giorni lavoro attento addetti un reddito decoroso che deve sostenere una famiglia
Non Aci rotto il tipo di motivazione necessaria per imporre con un
Morto di grande sostegno popolare una radicale trasformazione istituzionale come è quella del creazioni di una federazione europea
Cioè sostanzialmente il l'obiettivo pubblico il
Questa grande slancio di
Impegno per il bene comune che sarebbe costituito dalla creazione della Federazione europea
Non è possibile fino a che nella vita di tutti i giorni la motivazione prevalente del comportamento dei cittadini il conseguimento del proprio interesse privato individui
Soltanto in una fase nella quale le situazioni di pericolo quindi il
Crescere delle contraddizioni e l'esasperazione delle contraddizioni
Per crearsi una situazione nella quale
Viene ad cadere la distinzione tra interesse privato e interesse pubblico cioè nel momento in cui l'interesse comune a lungo termine
Coincidesse di fatto con interesse privato perché le basi stesse della convivenza civile sono in pericolo
In quel momento soltanto potrebbe nascere il popolo europeo perché in quel momento soltanto i cittadini sito potrebbero rendere conto della necessità urgenti eletti andare aldilà
Del struttura istituzionale
Nazionale anche se collegate in un quadro europeo attraverso l'istituzione della comunità e di fondare un vero e proprio allo Stato federale euro
L'ultimo problema che si pone in questa prospettiva però è di renderci conto del fatto che questa
Questo momento costituente si possa effettivamente manifestare contemporaneamente
In tutti gli Stati del
Io sono convinto del fatto che il
Quello che ha motivato il
L'intervento di Joschka Fischer sia stata proprio la consapevolezza del fatto che
Se noi ci poniamo in una prospettiva nella quale una decisione di questo genere deve essere prese
Nel quadro dei sedici paesi membri dell'unione o addirittura in un futuro non poi tanto lontano nel quadro dei paesi membri dell'Unione allargata
In ogni caso questa consapevolezza non verrà mai a a maturazione
Necessario che si manifesti nel Quadro dell'Unione un che che che prende la forma un gruppo di Paesi
Nel quale il processo di integrazione più maturo e che quindi in quanto tali sono più sensibili ai fattori di crisi che sono
Portati a dirigenti ad evidenza dal avanzare del processo
Cioè che essi
Crei
Nel quadro dell'unione europea
Il cosiddetto nucleo un'avanguardia un magnete quindi un gruppo di Paesi che sia disposto quando le circostanze si manifesteranno apprendere
Di iniziativa del Fondazione della federazione
Anche questo è un concetto è un'idea estremamente controversa come tutti voi sapete che ha ha provocato anche
Touré reazioni nei Paesi che ritengo ero che saranno esclusi dal processo
Che che si possono avvalere di un argomento che a prima vista colpisce cioè
Dell'argomento costituito dal
Considerazione che la nascita del nucleo federale all'interno dell'Unione anziché costituire un elemento di unificazione costituirebbe un elemento di divisione cioè all'interno dell'Unione si creerebbe un gruppo di privilegiati un'avanguardia che quindi anziché unire tenderebbe ad escludere
Via
Le ripetute
Affermazioni che si fanno da parte di coloro che invece sono favorevoli al nucleo federale
Secondo la le quali comunque questo nucleo non potrà non essere aperto all'adesione nel degli altri membri dell'unione di mano in mano che la loro volontà di aderirvi si manifesterà sono generalmente
Così
Non sono non sono recepite
Io vorrei suggerirvi e con questo concludo però una ultima considerazione
Che mi pare decisi
è evidente che se
Il processo di unificazione europea fosse destinato a continuare per un tempo indefinito senza urti senza svolte senza crisi
Il atteggiamento più aperto verso l'unità sarebbe quello che consisterebbe nell'aspettare che tu
I membri dell'Unione oggi o dell'Unione allargata domani abbiano maturato una consapevolezza sufficientemente avanzata da consentire loro di prendere tutti insieme la decisione di fondare la federazione
Ma questo secondo me non è vero cioè noi dobbiamo o renderci conto di un fatto decisivo cioè del fatto che il tempo nun stava lavorando per l'euro
Dobbiamo renderci conto del fatto che ormai si stanno manifestando all'orizzonte del processo di unificazione europea in modo sempre più minaccioso e sempre più drammatico i segni della disgregazione e non soltanto i segni di una disgregazione dell'Unione nella prospettiva di una grande area di libero scambio
Totalmente priva di qualunque capacità di agire di qualunque compattezza istituzionale ma addirittura segni di disgregazione il vita democratiche della solidità delle istituzioni democratiche all'IST al all'interno del degli stati membri dell'Unione
Si tratta di segni che sono presenti in Italia che sono presenti in Francia sono presenti in Germania sono presenti in Belgio sono presenti dappertutto
Non soltanto la sfiducia nei confronti dell'Europa ma la sfiducia nei confronti della democrazia sta salendo e sta salendo con un ritmo che ci deve rendere attenti al fatto che noi ormai non possiamo
Aspettare
Introdurre il germe del federalismo in Europa che il processo sia maturato al punto che la Gran Bretagna la Danimarca dei paesi scandinavi da un lato i Paesi d'Europa dell'Est dall'altro
Siano giunti al punto di maturazione necessario per consentire la fondazione di un fatto federale che li comprende
è evidente che questa proposta in generale la prospettiva dell'occhio federale pone un numero rilevantissimo di problemi e di problemi difficili ed era
E non è certo il caso di accennare in questa sede alla natura di questi problemi
Resta però il fatto che il dibattito costituzionali in Europa è cominciato
E che questi problemi verranno
Posti di volta in volta sul tappeto
è estremamente importante che tutti coloro che hanno
A cuore la conclusione positiva del
Processo di unificazione europea e quindi il futuro della democrazia
Incomincino seriamente a meditare sulla natura dei problemi che si porranno che cerchino di riportare al dibattito un contributo di chiarezza enti Lucci
Grazie di
Per
Ringrazio per l'invito a partecipare a questo
Convegno
Sono particolarmente lieto di prendere la parola dopo Francesco Russo Lillo
Ci siamo conosciuti ti ricorderai quarant'anni fa piani quando entrambi eravamo a Parigi per qualche tempo io mi ricordo che tu mi dicesti
Io dedicherò la mia vita
Alla causa europea non cesti con l'aria assolutamente perentoria di chi fa una dichiarazione di fatto sulla quale non ci potevano essere dubbi veramente bello ascoltarti
E ricordare questa tua determinazione così ferma di tanti anni fa
L'incontro di oggi si svolge in un momento in cui l'agenda europea eccezionalmente affollata di temi
C'è il tema ci sono i temi di Nizza cioè il tema dall'allargamento
C'è il tema della Carta dei diritti
Quello dei passi avanti nella costruzione di una difesa comune
E da qualche tempo c'è il tema della finalità dell'unione e di una costituzione per l'Unione
Il vocabolario sta cambiando perché la parola costituzione non era parte della discussione
Sulle questioni europee fino a pochi mesi fa veniva in qualche caso evocata ma molto raramente
Il fatto che adesso il tema della Costituzione sia posto e che il dibattito sia rettori penso
Impossibile a chiudersi costituisce un'occasione importantissima e nello stesso tempo pone rischi nuovi da molti punti di vista all'Est lo straordinario progresso che ha fatto la costruzione europea
Nei decenni
è dovuto anche all'aver fatto senza dire all'aver costruito molto più di quello che si dichiarava in molti casi anche si riconosceva di stare costruendo e vi è un un rischio del dire senza fare e in effetti il tema della Costituzione è stato posto con forza particolare negli ultimi anni soprattutto da coloro che volevano una Costituzione che bloccasse lo sviluppo ulteriore dell'unione cioè una visione della Costituzione come freno
Penso che se ci sarà una costituzione dovrà contenere anche elementi di freno e garanzie contro i rischi dell'accentramento eccessivo ma certamente sembra a me così concepire
Il tema della costituzione europea come
Il modo di porre un limite allo sviluppo del processo di unione
La maniera sbagliata di affrontare la questione
Le mie considerazioni sono volte a discutere gli aspetti economici e monetari come aspetti di una tematica costituzionale
Di una costituzione che è già fatta in larga misura nel campo economico e monetario e che resta da fare per molti altri aspetti
E parlerò di questo tema in base a una formazione di
Gli studi economici e non giuridici e in base a una formazione e a casa una funzione nel campo economico questo
Dalla libertà forse di usare
Termini come quello di costituzione che se fosse uno specialista del campo forse non mi potrei permettermi
Parlerò di mercato unico di euro
Di unione economica e monetaria e alla fine di Costituzione europea in senso stretto però mentre temi iniziali cioè il mercato unico l'Euro e l'unione economica e monetaria
Il termine costituzione ricorrerà con frequenza
Il mercato unico
è il nome che dopo l'atto unico del mille novecentottantasei sita
Alla
L'idea che alla base del Trattato di Roma e che veniva chiamata
Mercato comune
Se noi per Costituzione intendiamo
Una legge superiore alle altre leggi
Che
Vincola
Il potere esecutivo il potere legislativo e il potere giudiziario
Il la legislazione del mercato unico per l'Italia e per gli altri paesi membri a tutti gli effetti una Costituzione
Ha dimostrato negli anni e questa dimostrazione si è via via rafforzata la propria superiorità ai poteri nazionali ai tre poteri dello Stato nazionale
Questa forza costituzionale della legislazione europea non è solo a del Trattato di Roma ma anche delle norme
Prodotte approvate secondo il metodo stabilito dal Trattato di Roma
E cioè le direttive
Il trattato di Roma ha come
Fine principale non esclusivo
La instaurazione nell'ambito del
Della comunità serie poi via via di più paesi membri delle cosiddette quattro libertà libertà di circolazione dei beni
Delle persone dei servizi e dei capitali
Per la realizzazione di questa finalità
Costruisce un sistema di potevi una capacità legislativa esecutiva e giudiziaria che fa affatto della
Diritto comunitario della norma europea una norma superiore a quelle nazionali
E ha messo questa forza al servizio dell'obiettivo di realizzazione delle quattro libertà che è un obiettivo di portata di portata immensa
Si è via via capito che realizzare le quattro libertà nell'ambito dello spazio della Comunità europea significava realizzare un obiettivo che al momento della stipulazione del Trattato di Roma non era ancora realizzato all'interno degli Stati che hanno
Stipulato il Trattato di Roma perfino in Italia
Non vi è la libertà di circolazione delle persone in senso pieno ci voleva l'autorizzazione di un comune per poter vi trasferire la propria residenza e quando c'è stata la grande ondata di
Emigrazione dal Sud al nord questa norma che ancora esisteva è stata in certi momenti evocata come possibile strumento di difesa
Delle città del Nord contro l'ondata di immigrati dall'Italia del Sud
Quando
Lo Stato sabaudo cominciò a porsi
Nella funzione di realizzatore dell'unione politica italiana
All'interno dello stesso Stato sabaudo fiera vi erano frontiere economiche per cui si pagava dato cita una città a un'altra città
Dunque non è un una realizzazione da poco quella di instaurare quattro lì le quelle quattro libertà nell'ambito ok Paesi aderenti alla comunità economica europea e non è strano che sia stato necessario creare il potere molto forte superiore a quello degli Stati per rendere possibile quella realizzazione
Avendo questo carattere il Trattato di Roma e la legislazione che ne è derivata direi ha mostrato non solo superiorità rispetto alla legislazione italiana e ai poteri dello Stato italiano ma direi addirittura rispetto alla stessa Costituzione italiana perché ha risolto molte delle incertezze delle ambiguità che la Costituzione italiana conteneva
Nella materia dei cosiddetti rapporti economici se uno legge la Costituzione italiana per la parte economica vede chiaramente che
è stata redatta e non è sorprendente che sia così perché le forze che contribuirono alla redazione della Costituzione
Rappresentavano questo ampio spettro di orientamenti è stata redatta in modo da essere compatibile
Non solo con la realizzazione di un'economia di mercato ma anche eventualmente con la realizzazione di un sistema economico che sopprime se il mercato e che fosse interamente fondato su un sistema di pianificazione
E vi sono articoli della Costituzione che tutela non le libertà economiche ma sempre le tutele hanno e non individuando nella libertà economica un valore in sé è un'espressione della libertà più ampia di cui devono potere i cittadini di uno Stato ma
Intanto in quanto capaci di realizzare certi fini di solidarietà giustizia di utilità sociale
Che e eventualmente si sarebbero potuti perseguire anche con un sistema economico che sopprime se il mercato
Dunque se noi ci domandiamo visto dal punto di vista economico
A che punto siamo con il tema della costituzione europea dovremmo dire che e per quello che riguarda la gran parte delle attività economiche il Trattato di Roma e la legislazione che ne è derivata rappresenta non già la realizzazione di una costruttiva
Secondo tema l'euro
Il Trattato di Roma di moneta non parla
Sorprendentemente perché è un trattato che letto
In chiave economica rappresenta una straordinaria
Dimostrazione di lucidità e di intelligenza economica su quelli che debbono essere gli elementi fondamentali della costituzione economica
Di un di un sistema di uno stato di un'area economica
E tuttavia della moneta non parla e ci si può chiedere come mai la ragione
Che simile
Credo si può dare di questo silenzio sul conto della moneta non è che il gli estensori del trattato in particolare la la mente economica
Che sta dietro al trattato che è quella del francese Thierry non fossero consapevoli dell'importanza della moneta e del fatto che nessun ordine di mercato
Può essere durevole se non c'è anche un ordine monetario
Bensì col fatto che l'ordine monetario allora c'era e dirà dato dal sistema del dollaro dalla stabilità dei rapporti di cambio che il sistema fondato sul dollaro assicurava sistema che nel mille novecento cinquanta
Sei cinquantasette cinquantotto era nel suo pieno rigore considerato da tutti come un sistema destinato a durare indefinitamente
Quel sistema invece non durò e fu sostituito
Per circa
Quindici anni da un sistema fondato sul marco che incominciò a operare con pochi Paesi piccoli che vi aderirono all'inizio degli anni settanta si allargò via via fino a comprendere nel momento della sua massima espansione mille novecentonovanta
Uno novantadue praticamente tutte le monete europee compresa la sterlina compresa la peseta e non c'erano nel
Nella comunità economica a quell'epoca monete che avvenissero mantenuto la propria estraneità al sistema del male
Lei è uno e la Banca centrale europea rappresenta hanno
Una nuova fase dell'ordinamento monetario che accompagna l'ordinamento del mercato unico Expo di dire che rappresentano la fase nella quale l'Unione europea che ancora non si chiamava così lascia
La formula dei rapporti monetari internazionali come forma ordinatrice dei rapporti monetari all'interno dell'Unione e addotta la formula
Diciamo nazionale la formula tipica di uno stato
Cioè cessa di impostare i rapporti tra le monete come rapporti di cambio e fa il passaggio verso l'adozione di una singola munita di una singola banca centrale
Questo passaggio compiuto in campo monetario accompagna in un certo senso completa un passaggio analogo che era stato compiuto per la realizzazione delle quattro libertà la realizzazione delle quattro libertà
Si è compiuta
Sostanzialmente risk free facendo la quasi totalità della legislazione economica che esisteva all'interno degli Stati
Su base comune armonizzando nella gran parte disponendo il principio del riconoscimento reciproco delle legislazioni nazionali per la parte restante facendo questo si è
Passa si è fatto il passaggio da una definizione dei rapporti fra gli Stati
Orario ma che prima di allora non era avvenuto anche in Germania dove la
Condizione di indipendenza della banca centrale era stata stabilita da più tempo e con più forza e si era affermata l'idea che il fondamento della costituzione della indipendenza e della stabilità monetaria tedesca stesse nella costituzione tedesca in realtà questo fondamento è stato letto in una breve passaggio della Costituzione tedesca in cui dice che il compito della banca centrale è il dice in tedesco di fare un Suzy Shammah di dare sicurezza alla moneta
In Italia quando si è sentito più forte il bisogno di affermare l'indipendenza della politica monetaria della Banca d'Italia si è individuato nell'articolo della Costituzione
E che si riferisce alla tutela del risparmio un fondamento costituzionale dello stesso tipo certamente difendere la stabilità monetaria significa tra le altre cose difendere i risparmi
Ma sia il fondamento costituzionale tedesco sia il fondamento costituzionale italiano erano infinitamente meno espliciti articolati e pienamente soddisfacenti di quello che il trattato di Maastricht adatto per l'europee per la Banca centrale europea
è sia in Germania sia in Italia sarebbe stato possibile al legislatore ordinario modificare lo statuto della banca centrale questo è anche avvenuto in vari momenti per piegarlo a esigenze
Diverse dall'esigenza primaria di assicurare la stabilità della moneta
Dunque la
L'arrivo l'avvento dell'Euro rappresenta da un lato il compimento
Della costituzione
Del mercato data dal Trattato di Roma
Da un altro lato il compimento di un lungo processo di evoluzione delle degli ordinamenti monetarie delle banche centrali che si è via via concentrato sulla necessità di dare alla banca centrale uno statuto di indipendenza e di affidarle una missione univoca che è quella di perseguire la stabilità dei prezzi
Nello stesso tempo naturalmente
La moneta è ben più
Di
Un uno strumento del mercato è storicamente da secoli forse da millenni un'espressione fondamentale della sovranità dello Stato non è un caso che sulle monete ci fosse
Sempre l'effigie del potere statale l'effigie dell'imperatore che la rottura dell'unità dell'impero romano sia segnata anche dalla scomparsa del volto dell'imperatore dalle monete dalla sua sostituzione Sotheby's del volto dei dei re dei regni che si erano formati che avevano rotto l'unità dell'impero romano
Ed è anche un'espressione della unità di una società e della identità di questa società
La la cartamoneta e sicuramente di tutti i prodotti manufatti che esistono
Quello di più vasta diffusione
L'unico che viene maneggiato praticamente da ogni persona nella società più di una volta al giorno
E quello per il quale la differenza tra quanto vale e
Quanto costa produrlo e più grande produrre un biglietto da cento mila lire costa circa duecento lire quindi se uno guarda al valore in termini di costo di produzione lo scarto tra il valore effettivo e il potere di acquisto è immenso quindi
Possibile che questo biglietto circoli solo se c'è fiducia in questo biglietto della fiducia si manifesta all'istante perché sono dei delle frazioni di secondo quelle necessarie perché passi di mano tra due persone che non si sono conosciute che non non possono fondare la fiducia sul fatto di conoscersi
Che la moneta sia abbia questa funzione unificante e espressiva dell'elemento di fiducia che lega le persone che sono parte di un'unica società è un fatto noto da tempo che questo comune denominatore diventi comune non ai cittadini dello Stato ma ai cittadini dell'Unione Europea un fatto di enorme importanza che trascende
In maniera evidente la funzione economica della moneta
Terzo punto l'unione economica e monetaria il Trattato di Maastricht oltre a produrre la novità della moneta unica
Produce anche regole di bilancio per gli stati che parteciperanno all'unione monetaria
Iscrive nel sistema dei trattati in maniera esplicita i principi di un'economia di mercato e quindi subordinate
Ogni altro tipo di intervento economico
Allora rispetto di un metodo che è il metodo dell'economia libera e di mercato introduce in maniera esplicita il principio di sussidiarietà
Con queste diverse innovazioni il Trattato di Maastricht per questo aspetto è un semplice emendamento del Trattato di Roma
Completa una Costituzione dell'Unione economica e monetaria e questa posizione può essere descritta
Come costituzione delle politiche economiche cioè delle funzioni che i poteri pubblici svolgono nell'economia
Dell'unione europea o più precisamente di quella parte dell'Unione europea che ha già compiuto il passo verso la moneta unica
Si può descrivere come
Un sistema in cui ci sono quattro grandi politiche economiche e almeno tre livelli di governo per compierle
I campi della politica economica sono la moneta il bilancio il lavoro
Lavoro occupazione
Il mercato
Direi che in qualunque sistema che in qualunque Stato sì
Possono individuare questi come i quattro campi nei quali l'azione dei pubblici poteri nell'economia si rese e i livelli di governo i livelli ai quali i pubblici poteri svolgono un'azione in uno o nell'altro di questi campi sono almeno tre il livello europeo il livello nazionale
Il livello regionale
E certamente bisogna aggiungere al di sotto di questi un livello comunale o municipale e al di sopra di questi un livello mondiale o globale perché ci sono già funzione di governo dell'economia che si svolgono all'uno o all'altro di questi livelli
Bene se noi guardiamo il sistema della politica economica come definito dalla costituzione
D. ma segreto di Roma e di Maastricht
Vediamo per questa Costituzione assegna il governo della moneta a livello europeo in maniera esclusiva si ritiene senza dubbio che il governo della moneta sia un documento sia indivisibile non può essere svolto contemporaneamente a più livelli
Assegna le funzioni di bilancio in parte a ciascuno di questi livelli c'è un bilancio comunitario ci sono bilanci nazionali ci sono bilanci regionali ci sono bilanci comunali però fissa una regola europea dovremmo dire una regola federale per il governo dei bilanci nazionali cioè fissa i famosi parametri di Maastricht il patto di stabilità stabilisce che se il debito pubblico supera certi livelli deve diminuire che il disavanzo non deve superare certi livelli si noti che fissando una regola federale bilanci nazionali fa qualche cosa che la costituzione la legislazione federale americana non hanno fatto perché non ci sono limiti federali ai bilanci degli Stati dell'Unione Americana
E che la stesso sistema tedesco non ha fatto perché non ci sono in Germania limiti federali ai bilanci delle
Il terzo campo che è quello del lavoro
Salvo alcune principi e fissati dalla dalla Carta sociale
è lasciato interamente a livello nazionale cioè le politiche dell'occupazione
Della determinazione salariale non sono politiche nelle quali il pubblico potere europeo interferisce con i poteri nazionali anzi sappiamo che i poteri nazionali a loro volta li hanno in gran parte delegati alle parti sociali per cui se ne sono di fatto in una certa misura spogliati anche loro
Il quarto campo che è quello del mercato
è appunto il campo originario delle quattro libertà cioè della realizzazione di un mercato unico qui valgono le considerazioni che ho fatto prima e cioè c'è
Fin dall'origine un intento che si è via via realizzato di creare un quadro di legislazione europea
Dunque è una costituzione economica organica completa
Il cui la cui forza
E autorità sulle iniziative che possono essere presi dagli Stati membri
Ormai è fuori discussione
Nella quale rientrano funzioni importanti dello Stato nazionale o dei poteri locali ma inquadrate
Da una griglia e da una
Da un autorità costituzionale che l'Unione europea già possiede
E la domanda è se questa costruzione sia sotto non se esista o non esista non s'è ampia
Autorità costituzionale non ce l'abbia bensì se sia adeguata o inadeguata se sia incompleta se sia in grado di funzionare
Se la risposta deve essere mono sillabica la risposta secondo me sì e adeguata si è in grado di funzionare
Non vi sono fissi dose la Cuneo incompletezze
è opportuno che il campi che questa costruzione lascia Liberi alle determinazioni degli Stati membri o addirittura dei livelli di governo locale vengano lasciate a quei livelli non vengano avvocate dall'Unione
E la stessa concorrenza tra gli Stati o tra i Paesi che questo sistema
Lascia in vita e consente può essere benefica dal punto di vista economico
Purché questa concorrenza fra gli stati rispetti regole di non discriminazione di rispetto della legislazione comunitaria e così via
In alcuni casi potrebbe addirittura dire che e il livello il governo al quale certe questioni vanno trattate dovrebbe scendere piuttosto che salire per esempio in materia di contrattazione salariale
Il fatto che la contrattazione sia nazionale
Molto spesso nocivo gli
Ormai diffusa convinzione che se la tratta la contrattazione salariale potesse avvenire per ambiti locali più ristretti potrebbe aderire meglio alle condizioni economiche anche il livello di produttività allo stato della disoccupazione delle diverse regioni e non vi è ormai dubbio che e l'aver introdotto il principio della parità salariale circa trent'anni fa è la ragione per la quale oggi il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno è circa triplo del tasso di disoccupazione nell'Italia del nord
Dunque questa Costituzione
Completa
Era azionare è diversa dalle costituzioni che conoscevamo all'interno degli stati nazionali e in particolare degli stati che avevano un altro
Tradizione di centralismo ma quello non era l'unico modello concepibile di una costituzione economica l'Europa si è data una Costituzione adatta alle proprie
Quarto tema è ultimo la Costituzione europea possiamo allora dato quanto detto fin qui diretti il tema della Costituzione non interessa l'economista o il politico economico perché tutto è già stato fatto e che il tema della costruzione europea solo adesso
Irrompe nel dibattito sull'evoluzione dell'Unione europea è un tema che non interessa chi si occupa degli aspetti economici
La risposta mia no il dibattito sulla costituzione europea interessa moltissimo anche chi si occupa di economia
Per le ragioni che spiegherò molto brevemente innanzitutto bisogna separare questo dibattito dalle vicende dell'Euro di queste settimane o di questi mesi
Che l'euro
Sia disceso come valore di cambio sul mercato
Una cosa su cui si potrebbe intrattenersi a lungo ma non essendo questo il tema mi limito a dire che
L'euro è oggi una delle tre grandi monete del sistema monetario mondiale
E le da quando è finito il dominio del dollaro all'inizio degli anni Settanta alle grandi monete sul piano mondiale hanno sempre avuto tra loro rapporti di fluttuazione dura nel corso del tempo l'una o l'altra di esse si sono trovate in certi momenti a essere eccezionalmente forti o eccezionalmente di questa è un'esperienza che l'Italia conosce poco perché la lira non era una delle grandi monete mondiali e quindi la percezione del cambio che sia viva in Italia era riferita non ai grandi rapporti fra grandi monete ma rapporto che una moneta
Ti seconda figlia aveva nei confronti della moneta principale a cui faceva riferimento che è stata il dollaro per molto tempo il marco successivamente
L'indebolimento della lira quando c'è stato finirà un indebolimento perso la propria moneta di riferimento il dollaro non ha una moneta di riferimento il marco non aveva una moneta di riferimento lei euro non ha una moneta di riferimento
E si sta oggi apprendendo che in un sistema in cui la propria moneta è una delle grandi monete mondiali questo tipo di fluttuazioni sono possibili sono situazioni
Che non toccano i nostri rapporti con gli altri Paesi europei perché questi altri Paesi europei hanno la nostra stessa moneta
Che sono fluttuazioni che hanno una propria spiegazione anche quando si ritiene come me il più oggi ritengono che si sia spinta troppo lontana
Dunque quando si dice fra le spiegazioni possibili dell'indebolimento dell'euro che l'Euro si è indebolito perché non c'è unione politica io credo che si dica qualche cosa che non non corrisponde non dà una spiegazione sufficiente
L'euro si rafforzerà ben prima che l'unione politica sia compiuta ciò non toglie che l'unione con politica
Di cui litiga di costituzione europea
Parte mezzo sia desiderabile e anche che questa unione politica
Sia in grado di giovare alla sua moneta così come alla forza del marco negli anni ha giovato insuccesso
Della Germania del Dopoguerra della sua costruzione della sua stabilità sociale non solo quello della sua economia
Perché allora il tema dell'unione
E di una costituzione europea interessa anche chi si occupa di economia perché
Sì sto bene sia vero che dal punto di vista strettamente economico quella che oggi abbiamo è una Costituzione
è vero anche che questa Costituzione manca di alcune delle caratteristiche fondamentali che normalmente una Costituzione è un sistema statuale hanno e che questa carenze che sono in campi prevalentemente diversi da quello del governo dell'economia si riflettono sull'economia perché l'economia non è un attività umana separabile dalle altre attività umane
E questo dibattito che ci fu al momento in cui venne discussa l'opportunità di
Darsi una moneta unica
Allora prese la forma di chiedersi se era possibile opportuno desiderabile aprire un'unione e monetaria prima di un'unione politica
Alcuni pensavano che si altri pensavano di Roma entrambi i fronti erano convinti che nel tempo unione monetaria unione politica dovessero procedere insieme e chi effettiva
Venuto il momento della moneta unica lo vedeva venuto sia per un'esigenza economica di completamento del mercato unico che essi stava in quel momento finendo di realizzare sia come una tappa verso l'unione politica per il valore metta economico che la moneta svolge in ogni società
Dunque io chiuderei
Osservando che
Chi si occupa delle questioni economiche a questa specie di duplice
Decisione del dibattito sulla costituzione da un lato si sente parte in quanto operatore economico TV una realtà in cui questo obiettivo è già stato conseguito
Dall'altro sente e riconosce l'incompletezza di quello che è stato conseguito finora e questo per me significa porre l'accento su tutte e due io gli ostacoli che oggi possono impedire il completamento dell'unione il primo ostacolo è naturalmente il fatto di non rendersi conto che l'Unione incompleta e che quindi appunto è fragile
Ma il secondo è quello di non riconoscere sufficientemente quanto sia già stato fatto e di affrontare questo dibattito commessi la costruzione dell'Unione Europea cominciasse adesso
Riallacciandomi
Quanto
Ha detto
Proprio in chiusura
Tommaso Padoa Schioppa vero che innanzitutto conviene affermare a voce alta
Che così com'è oggi la comunità Unione Europea costituisce una organizzazione sovranazionale di grandissimo successo apportatrice di progressi ai popoli del continente inimmaginabili Sessa non si fosse realizzata
E che così come anche senza riforme se queste non fossero possibili
Essa dovrebbe ad ogni costo venir mantenuta impieghi
Perché anche per il futuro il mercato unico e la moneta unica rappresenterebbero assessori conquiste preziose per l'Europa
Dico questo in risposta a coloro ci sono costituzionalisti che hanno sostenuto questa tesi l'anno scorso alla riunione dell'associazione dei costituzionalisti come per esempio Gianni Ferrara forse fino a un certo punto almeno Massimo Luciani in risposta a coloro che tendono a considerare gli attuali assetti
Così poco rispondenti agli ideali democratici
Da dover se ne disfare se non sia portassero loro radicali modificazione
Detto questo resta il fatto
Che lo sviluppo dell'attuale organizzazione sovranazionale nella direzione di un tipico Stato federale compiuto o almeno di una figura federalistica molto affine per robustezza e Potenza
Coincide con gli interessi obiettivi dei popoli d'Europa
Devo confessare che per ragioni che militano a favore di un tale sviluppo
Non hanno tanto a che vedere a mio avviso con l'esigenza di riprendere e portare a compimento una gloriosa tradizione comune di cultura e di civiltà
Quella tradizione nella misura in cui esiste
E genera una distinta identità nella misura in cui esiste perché ricordiamoci che fa parte della nostra realtà anche ululato ecco non interamente positivo noi guardiamo alla storia indietro come se fosse solo portatrice
Il certi valori ne ha portati anche altri quella tradizione è un presupposto è un presupposto ma il motivo per cui occorre stringersi in più forte e unita oggi ha natura eminentemente pratica e guarda al futuro
Il secolo Ventunesimo sarà un secolo di grandi trasformazioni sociali economiche a livello mondiale e di conseguenza di grandi tensioni dodici in questo scenario sarà essenziale per i popoli che appartengono all'area ricca della terra poter contare su grandi ed o grandissimi aggregazioni politiche
Capaci di assicurare in ogni evenienza la relativa stabilità di un vasto affluente del mercato interno
E verso l'esterno la difesa nel rispetto della giustizia si capisce
Dei propri distinti interessi a fronte di quelli altrui
Devo dire che zione che c'ha prospettato giustamente sotto incerto profilo di profezia di guardo verso il futuro lo sguardo verso il futuro oggi il cardinale Martini presenta spetti di oscura di di non messa in luce degli dei conflitti che invece ci potranno e e inevitabilmente sorgerà e che giustificano precisamente l'aspirazione creare un'aggregazione politica capace di far fronte questi il parole dette da rosso Lello prima mi sembravano indicare precisamente questa rivendicazione vista Talita necessaria per far fronte alle esigenze realisticamente esiste e che esisteranno diventeranno
Evidenti in particolare in futuro maggiormente di quanto non siano isolati o debolmente collegati gli Stati nazionali europei non sarebbero in grado di espletare quella duplice funziona
Procedere all'istituzione di un vero efficiente Stato federale implica tener conto nel caso dell'Europa di due mi sembra fondamentale esigenza da un lato occorre fare scelte istituzionali che secondo una teoria del federalismo fondata sull'esperienza promette hanno di servire al meglio di per sé i valori di una società che tiene a uno sviluppo equilibrato nel quadro di un modello liberaldemocratico e sullo sfondo di quelle prospettive mondiali che dice
Dall'altro lato bisogna essere consapevoli che esistono tuttora grandi differenze culturali politiche ed economiche tra i popoli europei
Prodotto delle rispettive storie e che condurre questi ad inserirsi in modo stabile
In un serio regime federale statale comporta necessariamente impiego di tempo e disponibilità a compromessi
Nella migliore delle ipotesi la marcia verso lo Stato federale europeo non potrà che essere come è stata del resto finora un processo trattate e tentativi
Lo studioso delle istituzioni federalisti che sul piano della teoria della storia e una loro Pio interessato al futuro del compì nei del continente a cui per nascita e per educazione appartiene
Ma d'altra parte non direttamente coinvolto nella politica attiva e nelle iniziative per le riforme e dunque non al possesso
Di informazioni necessarie per assumere precise posizioni quanto allettante
Che converrebbe imprimere allo sviluppo e ai compromessi da accettare
Uno studioso di questo tipo possono esprimere in proposito qualche opinione problematica benché in verità fermamente Daloui creduto
Ah Rizza si adotteranno pro sperabilmente alle riforme dei trattati patrocinate dalla commissione in vista dell'allargamento dell'odio dell'Unione a una decina di nuovi Stati riforme toccanti la composizione del Parlamento del Consiglio dei ministri della Commissione per la corte di giustizia nonché di vari aspetti dei processi decisionali ed enorme sulla cooperazione rafforzata
Riforme in affetti tutte o quasi tutte necessarie se si vuole evitare la prossima paralisi di un'unione allarga
Ma già vecchi giustamente pensa a innovazioni di ben altra portata radicale
La formulazione adozione di una vera e propria Costituzione dell'Unione che non si limiti a una razionalizzazione semplificazione del testo dei trattati che
Che ha qualcosa del genere sul piano dottrinale hanno atteso per incarnare code già degli studiosi dell'Università europea di Fiesole ma questa Costituzione introduca le strutture di un compiuto Montello federale i ministri e capi di Stato Fischer è stato ricordato prima anche i capi di Stato state del cordati si sono fatti portatori dell'idea e progetti dalla nuova Costituzione sono stati abbozzati prospettante diverse
Anche nettamente diverse soluzione
Ma il primo passo verso l'auspicata costituzione
Viene ora quasi universalmente ravvisa
Nell'approvazione che avverrà Nizza
E per molti anche in un insiste prossimo sperando in un inserimento nei trattati della Carta europea dei diritti fondamentali ufficialmente elaborata da un'apposita convenzione
I consensi attorno a questo abbozzo di carta sono vasti vengono anche da alte autorità costituzionale
Oltre che con alcune Riserve da personalità
Piano
Per la cultura religiosa come il cardinal Martini
Bisogna però avere il coraggio di esprimere alcuni non marginale riserva nei suoi confronti non sarà quelle che esprimerà non saranno quel che ha espresso cardinale
Non si tratta soltanto di riserva e per dir così tecniche relative alla redazione del testo
Composto in larga parte da enunciazioni di principi in termini assoluti salvo a rinviare norme più specifiche di un altro esterno testo normativo convenzione europea
Per la loro interpretazione
Sì collega nuova questo metodo interpretazione dei del testo delle di non piccole difficoltà e vari tutti ma lasciando da parte queste si tratta di riserva e che riguardano secondo me aspetti sostanziali Bernacca
Non ci si è voluti limitare a una dichiarazione dei diritti civili e politici come avrebbero preferito i rappresentanti di alcuni Paesi del no si è voluto inserire nella Carta l'intero quadro dei valori in funzione dei quali dovrebbe esistere ed agire l'Unione europea
Formalizzando nella portata come ipotetica prima parte di una futura organica costituzione rigida queste alla presentazione del testo della carta poi se inserita nei Trattati contrattati che restano fermi come sono altro discorso ma la prospettazione questa e del legittimo giudicare la carta sotto questo anche sotto questo profilo si è voluto cioè costituzionalizzare informa rigida un preciso modello di organizzazione della società per entrambi Capri naturalmente e dell'economia belle prospettive di una vasta azione pubblica si intervenire per rinvii continui interventista
Questo modello se preso nelle sue linee genericissimo va e oggi in sostanza di fatto abbracciato da tutti gli ordinamenti continentali compresi gli Stati Uniti e la Gran Bretagna naturalmente con delle varianti ma
è di tutti
Questi statiche contempla vere costituzione economica sostanzialmente interventiste non alla maniera liberale classica
Di cento anni di cento più
Ma in questi ultimi paesi la Gran Bretagna in particolare ma anche gli Stati Uniti come del resto i visi dei sia Stati Uniti Svezia hanno delle costituzioni rigide la parte economico sociale del modello non è formale costituzionalizzare
E vi sono serie ragioni che possono giustificare questa scelta la forma costituzionalizzazione di quella parte specie per ciò che riguarda eventuali singoli specifici diritti sociale i che vi siano inclusi rischia di imporre all'ordinamento come obbligatorie
Sul lungo corso anche buttando le circostanze soluzioni politiche dal opportunità opinabile e dalla realizzabilità problema
Ora così come elaborata la Carta europea dei diritti espone il futuro ordinamento dell'Europa a questo rischio
Di più
Vede Annunciazione delle libertà economiche dei loro rapporti con i poteri pubblici la carta non ribadisce espressamente alcuni principi che hanno costituito e costituiscono l'anima
Del diritto comunitario in materia e la sua ispirazione liberale fin dalle origini e poi in seguito quella messa splendidamente induce ad
Padoa Schioppa per esempio il principio del rispetto di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza se ne accenna solo nel preambolo mettere lo il divieto ai poteri pubblici di concedere aiuti sotto qualsiasi forma le imprese il valore imprescindibile della stabilità della moneta
L'esigenza di politiche di bilancio non eccessivamente deficitarie
E via dicendo
Perché sono dei valori che perfino la carta costituzionale italiana pur redatta nella maniera che ha spiegato Padoa Schioppa ma certamente interpretabili in un certo modo in realtà contempla
Mentre la carta non impone così via l'unione di mantenere le sue leggi e la sua azione dentro il quadro di rispetto
Di un modello economico liberale e le apre implicitamente le porte a possibili altri futuri indirizzi nel titolo quarto della carta dedicata alla solidarietà e diritti sociali
Essa si profonde in disposizioni toccanti un ventaglio ricchissimo e si può dire completo di Matteo ieri si enuncia perfino a un diritto a un livello elevato di tutela dell'ambiente ecco magari una tutela del risparmiatore con la stabilità della moneta nome alla tutela dell'ambiente contemplata come un diritto
Dell'individuo e in vari casi contiene principi di natura estremamente specifica come nell'articolo trenta sui licenziamenti ingiustificati ecco questa era pura la l'onorevole Elena Paciotti che va da parte della delegazione italiana lo dava questo
L'articolo trenta della carta come una conquista che la nostra Costituzione non contiene naturalmente ci possono essere dei grossi dubbi che un articolo di questo genera il jolly
Perfino livelli in piena occupazione si può porrebbero dei problemi lampo perplessità di fronte all'altro ispirazione che devo dire socialdemocratica del titolo quarto e di una socialdemocrazia certo non blairista
Si rinforzano assai se si pensa che la carta dovrebbe esplicarsi domani
In un'Unione allargata agli Stati dell'Est europeo per lungo tempo il futuro incapaci di assurgere ai livelli di benessere dell'Europa occidentale
I difensori dalla carta fanno osservare in contraddittorio che la carta intende applicarsi solo alle sfere d'azione dell'unione
Non vincolante o dovunque lo spazio lasciato all'autonomia degli stati membri pesa un po'l'equivalente si può dire del delocalizza americano prima dell'entrata in vigore nel mille ottocentosessantotto del quattordicesimo
Emendamento esistono poi sul fatto che nella versione finale la carta ripetutamente precisa in molti articoli che i diritti garantiti lo sono tenendo conto delle leggi e delle prassi sia del legislatore comunitario sia del legislatore statale
Questa difesa non riesce a placare secondo me le perplessità
La carta vincolerà se resa Diritto e giustizia
Non solo il diritto dell'Unione ma anche quello degli stati membri nella misura in cui questo possa considerarsi attuazione vendette esplicitamente di norme comunitario
Poiché le norme comunitarie stanno penetrando in ogni settore dell'organizzazione giuridica della società dell'economia e saranno legate alla carta ai valori della Carta ci si chiede quanta parte del diritto statale potrà sottrarsi in futuro
A obblighi di attuazione di norme comunitarie e dunque i vincoli precisi posti dai diritti sociali
Della carta e vero poiché la carta in linea generale all'articolo cinquantadue concede al legislatore comunitaria quelli statali di apportare virgolette limitazioni
Goretti ai diritti garantiti
Ma la concessione fatta condizione tra l'altro che esse non intacchi lo comunque il virgolette contenuto essenziale evitare i diritti
E in ciò ciò avvertiamo il riflesso dell'articolo diciotto della costituzione del compiacersi
Tedesco che ha una disposizione analoga arbitro di questa norma comunitaria
Arbitro di quando una norma comunitaria statale intacchi il contenuto essenziale del diritto sarà in definitiva la corte di giustizia del Lussemburgo
Preoccupazione in proposito non può non nutrire ed è poteri dalla corte di saranno giganteschi sotto questo profilo non può non nutrire si ricordi né fortissime propensioni solidaristiche
Della giurisprudenza ricette Corti costituzionali del continente per parlare Alberto di quella italiana
Propensioni spesso insensibili alle contro esigenze dell'integrità dei bilanci statali e del valore della moneta una giurisprudenza relativa alla carta egualmente solida vista
Quanto sarebbe opportuna se applicata negli specie alle situazioni per i nostri futuri partners dell'ex
L'approvazione che verranno iniziate la Carta dei diritti può però in fondo accettarsi possiamo ritenerla gesto di un'Europa inquieta insicura che nel mezzo di tante incertezze vuole confortare se stessa con l'adozione di un sito se serve Stellar fiducia nell'avvenire ventisei
Del resto un'intelligente giurisprudenza interpretativa potrà suo tempo eventualmente correggere i difetti del testo per rimediare alle commissioni piuttosto occorre avere ben chiaro che la vera partita dalla trasformazione dell'unione sopranazionale
I Stato federale con annessa costituzione si gioca siamo realisti non su altro terreno che non quello dei diritti
Si gioca sul terreno della forma del governo comunitaria e delle sue relazioni con gli Stati nazione da questo punto di vista vi sono modelli che in quanto possibili riassetti da raggiungere alla fine del processo paiono raccomandare arsi in forza della loro manifesta speciale semplicità coerenza ed efficienza
Gli organi costituzionali del futuro Stato apparato europeo potrebbero essere come è stato da più parti proposto anche un momento fa da Consoli Lillo
Un Parlamento per la funzione legislativa composto di una Camera dei popoli eletta in via diretta da tutti i cittadini europei da una Camera degli Stati e delle regioni trasformazione dell'attuale Consiglio dei ministri
Un Governo in luogo dell'attuale commissione detentore della funzione di indirizzo politico di quella esecutiva magari eletto nel suo capo direttamente dal popolo e responsabile davanti alla camera politica un giudiziario e una corte costituzionale
Le competenze dello Stato centrale com'è nella tradizione degli Stati federali classici
Dovrebbero essere esclusive o quasi in materia di politica estera e di difesa
In materia di politica interna che ebbe la materia più delicata sotto certi rispetti dal punto di vista è una costruzione
Teorica che reca
La pieve politica interna il riparto delle competenze dovrebbe essere fatto in modo da salvaguardare per quanto possibile un grande ruolo autonomo degli stati membri
In particolare per ciò che concerne l'economia il sistema normativo dell'Europa dell'unione dovrebbe poter presentarsi uniforme
Dei punti in cui non infermità giuridica è richiesta da esigenze efficienti istintive e aperto altre menti alla varietà di normative diversificate locale
All'uopo la definizione dei poteri legislativi dello Stato centrale
Che oggi sono estremamente ampie fondati su su disposizioni che parlano di obiettivi di obiettività da raggiungere da realizzare per il resto la lasciano la campo aperto alla alla legislazione del della comunità
All'uopo le definizioni poteri legislativi dello Stato centrale per salvare il ruolo degli Stati membri dovrebbero essere precise limitative
E laddove per forza il potere dovessero formularsi in termini elastici e generale cosa inevitabile per tra i vari situazioni il Vaticano
Dismette definiti precisamente c'è una Corte costituzionale c'è una corte di giustizia che e tutti fa la tutela del del rispetto degli Virna Landolfi la definizione dei poteri concorrenti della riunione superiore a quelle degli Almone precisare vada ampia eccetera c'è il rischio di una invasione
E allora la qui è sono ci ci vogliono delle garanzie di tipo politico non di tipo giuridico e queste potrebbero essere per esempio il consenso di una Camera degli Stati
La quale a a queste esercizio di questi poteri indefiniti basti eccetera che lo dia a maggioranza più o meno altamente qualificata c'è un progetto francese che ho letto più o meno parla di queste il futuro legge il federalismo europeo sarebbe come ovvio in queste prospettive un federalismo chiaramente cooperativo sotto molti rispetti perché e in particolare sotto rispetto dell'amministrazione ed amministrazione delle leggi federali per esempio dovrebbe essere fatta di massima come adesso in Germania e dagli Stati dagli Stati membri
Ma il sistema dovrebbe anche contenere ecco poderosi elementi di federalismo competitivo la accennato Padoa Schioppa mobilità faccio
Sia perché ne è uno in un'Europa che include tante diversità sociali economiche sarebbe pericolosa forzatura voler imporre per norma giuridica uniformità piatti trecce sia perché la concorrenza tra sistemi statali differenziati
In un contesto di poteri socia centrali contenuti serve a moderare le spinte dell'interventismo pubblico come si conviene a un modello liberale così bisognerebbe accettare una sana concorrenza tra sistemi fiscali degli Stati membri non entro quindi la discussione di che cosa può davvero essere il sistema fiscale dell'Unione eccetera
Ci hanno offerto queste e altrettanta Samo una sana concorrenza tra i sistemi dei servizi sociali di cui gli Stati sarebbero i competenti erogatori la Costituzione dell'Europa federale dovrebbe potersi modificare questo anche un punto importante il rapporto all'evolvere delle circostanze e dunque non per un voto unanime degli stati membri bensì a maggioranza e sia pure con larghissime maggioranze alla maniera americana almeno per i punti essenziali per le parti più importanti reparti nell'importanza potrebbe pensare a un sistema differenziato
Di modificare con maggioranze Dino nucleo essenziale
A compenso e in difformità dalla regola tipica degli Stati federali penso che la Costituzione potrebbe riconoscerà lo stato membro il diritto di recedere unilateralmente se lo credo dall'unione
Il quadro sembra persuasiva attraente per chi sogna un'Europa capace di far fronte alle sfide del ventunesimo secolo
E fatti salvi i suoi diritti e interessi pronto ha svolto da Canal monto anche compiti rinnovi a cui la predispone suo grande passato civili
Se no che il consenso attorno al modello federalista che io rapidamente evocato è tutt'altro che largo e in contesta
La sua semplice la semplice proposizione di un modello di questo genere suscita vaste tenaci obiezioni
Quand'anche si avverta che quel modello lo si intende come un traguardo da raggiungersi solo alla fine di un prudente process
La ragione principale di questa renitenza nasce da una radicata avversione
Per il centralismo che in una consistente in misura l'avvento di uno Stato federale
Introdurrebbe in Europa e che si giudica non adatto al continente e veicolo di possibili molteplici guai è questa versione ciò che getta i vari progetti alternativi che da qualche tempo vengono prospettati all'opinione pubblica e che si ispirano tutti dal più al meno
All'idea di un'Europa governata in comune dai governi degli stati secondo una tendenziale anche se assoluta anche se corretta regola di unanimità
Lo statuto dell'Unione prende allora l'aspetto in queste prospettive di un patto confederale
Che comporta in pratica il trasferimento di minimi poteri sovrani a un centro che riesca a decine sì trasferimento di poteri magari già oggi ce n'è molti ma naturalmente cento i poteri di un che son trasferiti un centro che poi impacciato decine
Di questa specie di di pavé per esempio il Progetto pubblicato recentemente dall'Economist che si dice riecheggiare talune preferenze del Governo Britta non si può affermare che la sospettosità nei confronti della soluzione è stato federale sia interamente destituita di fondamento
Negli anni novanta nuovi trattati hanno molto allargato le competenze dell'Unione comunità rendendo i suoi poteri concorrenti in moltissimi campi con quelli degli Stati concorrenti con quelli degli stati e definendone la portata in termini generalissimo
Il diritto comunitario pone il principio della sussidiarietà a certo modo a controllo dell'espandersi vero illimitato dei poteri
Dell'unione ma l'unica seria Garanzia finora perché questa che la norma della comunità non occupi ogni spazzino
Appaiono a tutt'oggi essere le regole del volo del voto unanime o a maggioranza a altamente qualifica
Se vogliamo superare se vogliamo superarlo c'è un problema di ridefinire nella Costituzione quali sono
Il potere della della riaccendendo io penso dei termini un po'diverso probabilmente un po'di comunque questo è un problema
Il vero problema difficile da trattare contro
Proprio molto ma molto difficile per il costituzionalisti fedele cadendo riducendosi di molto queste regole sulle maggioranze ampliandosi ancora le competenze comunitarie e creandosi organi costituzionali con forte legittimazione popolare come vorrebbe facendo lo Stato
Federale si teme da parte di chi appunto ha riserva nei confronti di questa soluzione che la unione verrebbe a regolare in modo soffocante
Troppi momenti della vita economica e sociale europea e troppo umili avrebbe il ruolo degli sta il luogo del libero mercato comune creato dal trattato di Roma e realizza corsi Trio un sarebbe almeno buona parte dirigismo corposo
Amministrato da Bruxelles e pochissimo Amato in molte parti devono al fine di dissipare questi sospetti i fautori dello Stato federale dovrebbero quanto meno proporrò una Costituzione in cui le garanzie giuridiche giurisdizionale
E politiche del rispetto di un modello economico genuinamente liberale da parte dell'Unione fossero
E perlomeno dubbio che la Carta dei diritti fondamentali che si approveranno in lizza che dovrebbe rappresentare la parte introduttiva della futura costituzione possono fungere da primo chiaro passo in quella direzione poi ci sono naturalmente
Serra che non attenua da parte degli obiettori del tiepidi sul ipotesi lo Stato federale che attengono materia della politica estera della difesa queste stanno parte norme discuterlo qui ad avviare in qualche modo sulla strada dello Stato federale potranno servire parziale iniziative distacchi volonterosi che sfrutta avessero domani
Le opportunità offerte dalla dalle procedure della cooperazione rafforzata
Non c'è fretta
E oggi si parla anche di iniziative più radicali che dovrebbero prendere aldilà di quelle stesse procedure gli originari soci fondatori della comunità
Mettere in moto da soli un processo costituente cui altri più tardi si aggiungerebbero sarebbe una decisione coraggiosa
Le forse dovrebbe spaventare il fatto che all'inizio di certo mancherebbero all'appello partners importanti come la Gran Bretagna
Soltanto dispiace pensare che la cultura prevalente degli attuali indirizzi politici
Dei sei Stati fondatori originariamente fondatori probabilmente non garantire però una impostazione del processo sul fine adeguatamente liberale i nomi delle ideologie dei partiti contorno poco ma il fatto è che sul continente non abbiamo vissuto come in Gran Bretagna l'esperienza liberatoria di un periodo faccia
Allora con qualche ritardo del quale ci scusiamo a la seduta alla sessione pomeridiana di questa giornata di riflessione sulla costituzione europea il programma dei lavori ha ridimensionato ma la qualità dei due oratori che stanno ai miei gli atti e di chi
E come Alfonso Iozzo chiuderà la giornata è garanzia di sicuro interesse e il fatto che la chiusura sarà anticipata per l'assenza
Involontaria perché il Parlamento era sono stati trattenuti sia Elia
Sia
Migone
Naturalmente ci dispiace ma sappiamo anche che se una riunione finisce prima del previsto il pubblico più che tanto non soffre
E detto questo vorrei in due parole prima di dare la parola l'ambasciatore Romano e poi a Giulio Tremonti
Non dico riassumere a loro beneficio non ne hanno bisogno
Quello che si è detto stamattina sarebbe impossibile ma semplicemente accennare al fatto che nel nelle relazioni che abbiamo ascoltato questa mattina la problematica Tella costituzione europea
E la messa a fuoco di alcuni dei problemi centrali che l'Unione Europea si trova ad affrontare in questa fase storica
Sono stati fatti con molta lucidità a partire da un impegnativo per la mente molto impegnativo intervento
Del cardinale Martini
Rowling un intervento articolato che ha spaziato dal dai problemi legati ai grandi valori che stanno alla base della costruzione europea e della stessa civiltà europea
Fino ai alle articolazioni istituzionali della futura Europa dell'attuale della futura Europa all'insegna ivi di una articolazioni di tipo federale al quale alla quale la Chiesa fin dai tempi di Pio dodicesimo e poi con varie accentuazioni e sfumature anche però parla dei pontefici fino a Giovanni Paolo secondo ha più volte
Richiamato l'attenzione
L'intervento del cardinale Martini ha poi avuto anche una prospettiva planetaria nel senso di inserire questa vicenda
Ormai cinquantennale dalla costruzione della Unione Europea in una prospettiva di unificazione del genere umano di unificazione politica e dell'intero pianeta sempre nella prospettiva del federalismo e della sussidiarietà che appartiene come sappiamo certamente al patrimonio storico della chiesa
La relazione di Francesco rosso Lillo
Ha messo a fuoco
La delicata Coluccia alle problematiche a della sovranità nella prospettiva del completamento dell'unione e a utilizzato
Con rigore le categorie
Politiche del federalismo per
Mettere in luce
In che cosa consista il passo ogni passi ulteriori che l'Unione deve compiere e d'Italia di fronte ai quali oggi l'Unione si trova perché sì Possa arrivare alla fase della irrevocabilità della stabilità di una costruzione che oggi certamente ancora imperfetta e non solo in perfetta ma anche a rischio proprio perché ancora elementi
Non secondari
Della concetto di sovranità
E del legame tra istituzioni e popolo
Tra popolo europeo è stato europeo ovviamente lo Stato federale non sono stati messi appunto e fino a quando non lo saranno appunto noi saremo in una fase
Non stabile e addirittura
In una fase che può andare incontro anche ad arretramenti
Nella relazione di Tommaso Padoa Schioppa la problematica dell'unione economica e monetaria è stata esaminata con
Particolare chiarezza che è stato anche chiarito bene da un lato qual è il presupposto che ha condotto alla decisione storica di creare una moneta unica come integrazione indispensabile nel momento in cui non esisteva più l'egemonia del dollaro della creazione del mercato unico e anche più in generale come per quel che riguarda gli aspetti dell'unione economica e monetaria
Si possano legittimamente
Argomentare che oggi una Costituzione europea con riferimento appunto alla gestione dell'economia della moneta desiste nei trattati
Ci sono gli elementi che ci permettono di dire che tutto una serie di decisioni sonno gestite a livello europeo attraverso il funzionamento congiunto delle istituzioni fondamentali dell'Unione
Il parlamento il Consiglio dei ministri sì il la corte di giustizia la Commissione
E come questa struttura istituzionale dell'Unione sia stata lucidamente
Predisposta dai padri fondatori dell'unione stessa
E come d'altra parte sia indispensabile nel momento in cui ci si propone di portare avanti completare questo complesso e e maestoso edificio che esiste di considerare appunto cosa già esiste e in che cosa questo edificio è carente perché altrimenti anche le cure le suggestioni le proposte di costituzione rischierebbero di essere elaborate non sull'esistente ma su una a realtà evanescente
Infine il professor Giovanni Bognetti a illustrato nella sua relazione da un lato per che cosa si debba intendere per costituzione europea quali siano alla luce di una dottrina moderno del federalismo di Alborghetti
è uno dei massimi conoscitori una possibile articolazione di stampo federale delle istituzioni dell'Unione europea e d'altro lato come si debba valutare
La Carta dei diritti di cui tutti conosciamo l'esistenza e che sarà verosimilmente approvata
Dallo vertice di Nizza e su questo fronte ha anche compiuto alcune critiche motivate precise rispetto ad alcune delle scelte che in questo documento sono state compiute
Sottolineando opportunità ma anche i rischi di una enunciazione della Carta dei diritti
Che sia tale da vincolare in modo eccessivo in un senso o nell'altro la le scelte soprattutto di politica economica dell'unione nel mondo dei sentito male
Certo non ho in queste con queste poche parole assolutamente dato un'idea chi non era presente della ricchezza
Del pregio di questi così di queste quattro relazioni
Ma ho ritenuto che forse non fosse del tutto inutile un richiamo ora prima di dare la parola ai relatori di oggi
Vorrei a mia volta brevissimamente poi con questo si esaurisce il mio
Compito di moderatore ma credo che sarà necessario moderare nulla
Di accennare
Altrettanto rapidamente
A un paio di aspetti relativi a questa fase della costruzione dell'unione europea
Noi tutti sappiamo che tra circa un mese
Meno di un mese a Nizza un vertice
Importante presieduto dalla Francia
Dovrà affrontare alcuni nodi
Di tipo istituzionale
Che condizioneranno oggi che condizioneranno domani
Il funzionamento
Della Unione Europea e delle sue istituzioni
Il problema della ponderazione Dave footing seno al Consiglio dei ministri perché l'attuale meccanismo
Che deformato nel senso di dare un grande peso un peso molto più che proporzionale ai piccoli Stati rispetto alla popolazione
Una scelta che è stata fatta a suo tempo
Partire dal Trattato di Roma che aveva una sua giustificazione nel senso di non deprimere eccessivamente i piccoli Stati questa scelta rischia di diventare paralizzante o addirittura fuorviante nella prospettiva dell'allargamento perché a questo punto gli Stati piccoli saranno numerosi e Senussi risponderà il peso si crea una una vistosa difformità tra tra tra tra le varie popolazioni il cittadino già adesso del Lussemburgo ha un peso enormemente superiore a quello fra di Francia d'Italia quindi questo Della ponderazione è uno dei punti delicati un secondo punto quello del numero dei commissari perché sempre dalla prospettiva dall'allargamento
Un organo come la Commissione nel quale fossero presenti
Uno addirittura due commissari per i Paesi maggiori almeno uno per i Paesi minori rischierebbe di essere un mezzo parlamentino e non più un organo efficiente
Di governo dell'Unione
Un terzo problema
Ancora più importante addirittura fondamentale che sarà affrontato all'inizio è quello della estensione del voto a maggioranza
Al di là dei casi nei quali oggi è previsto e sappiamo che dalla dallo studio dei trattati ivi compreso l'ultimo quello di Amsterdam ci sono circa sessanta mattinieri e sono le più importanti
Nelle quali occorre che il Consiglio dei ministri si pronunci alla unanimità
E quindi la decidere alla unanimità vuol dire
E diventare ostaggio anche di un solo dissenziente perché il diritto di veto il potere di veto blocca tutti gli altri
Questa vistosa anomalia sulla quale ci potremmo diffondere a lungo ma no non è questo il momento
In un certo senso garantisce gli stati perché da la certezza che
Nulla passerà se uno Stato veramente non lo vuole ma d'altro lato paralizza le decisioni laddove non si riesce a raggiungere l'unanimità possiamo immaginare cosa accadrebbe se una regola del genere si stesse all'interno di uno Stato
Di un Consiglio dei ministri odioso o di un Parlamento ridente mente sarebbe impossibile prendere le decisioni
Più importanti che sono quasi sempre comunque spesso decisioni che non trovano l'unanimità
Questa è un altro e quindi è è un fronte cruciale
E e si tratterà di vedere a Nizza fino a che punto il principio del del maggioritario si potrà estendere ammattiti e che oggi non lo prevedono
L'ultimo punto che a Nizza sarà discusso e quello
Della cooperazione rafforzata cioè di come far funzionare meglio di quanto non sia previsto dal recente un recentissimo trattato di Amsterdam l'ipotesi in cui ci sia un gruppo di Stati
Che intenda mettere in opera delle azioni nell'ovviamente nell'ambito delle competenze dell'Unione Europea ma non questa non con non comporti l'adesione di tutti gli altri questo meccanismo
In realtà un meccanismo che l'Unione europea ha sempre conosciuto perché basterà ricordare che
La Carta sociale
Di del Trattato di Maastricht non era stata
Condivisa dall'Inghilterra che l'unione monetaria
Non coincide con l'unione europea perché solo undici Stati ne fanno parte e quindi non si tratta certamente di un meccanismo nuovo
Ma quello che prevede Hans è un meccanismo che istituzionalizza di questa presenza di un nucleo centrale di Seasons chiamati in tanti in tanti modi di una geometria variabile
E che lo renda più efficiente perché anche lì oggi essendo previsto il diritto di veto è sufficiente che un solo Stato dichiari che questa procedura non si applica e tutto si blocca
Detto questo e quindi chiarito che le decisioni che saranno prese o non saranno prese a Nizza hanno un peso considerevole come l'hanno avuto del resto le le decisioni relative ai trattati precedenti anche sul profilo istituzionale oggi il dibattito si è spostato da alcuni mesi
Per la prima volta proprio sul terreno costituzionale direi che è la prima volta in cinquant'anni
Che il tema dell'avanzamento del grande disegno di integrazione europea
Si è focalizzato sulla problematica istituzionale intendiamoci tutto quello che si è fatto finora
Ha comportato delle scelte istituzionali perché senza le istituzioni
Prevista per la prima volta il trattato Ceca e poi a Roma e poi l'atto unico noi non avremmo avuto il mercato unico sicuramente ma per così dire il meccanismo delle istituzioni che diciamo né che Pierre veri hanno concepito in modo lungimirante è sempre stato visto come un mezzo al fine e quindi si metteva in primo piano l'obiettivo di volta in volta ritenuto importante poi si faceva quel tanto di modifica dell'assetto istituzionale che avrebbe consentito il raggiungimento dell'obiettivo anche oggi in un certo senso le cose stanno così perché la grande sfida attuale è quella dell'allargamento
Siccome non è non è proponibile che una parte dell'Europa la parte centro orientale che fa parte della storia del del nostro continente venga tenuta sulla soglia della Unione europea in modo indefinito son già passati undici anni
Dal crollo del muro di Berlino allora il problema di come questa
Questo complesso meccanismo possa funzionare con altri dieci o dodici Stati
Si impone e qui per la prima volta appunto risulta che qualche cosa di profondo deve essere modificato nella struttura istituzionale altrimenti non solo si rischia di non andare avanti
Ma c'è il rischio concreto disfare ciò che si è fatto perché si è stato detto con l'immagine che molti di voi conoscono che l'Unione europea
E come un ciclista in bicicletta che o si muove o carente e questo è ancora più vero nel momento in cui se le le istituzioni non vengono ridisegnate nel loro funzionamento
La loro estensione a venticinque a trenta Stati le rende del tutto non funzionali e in su questa sfida relativa all'allargamento si è appunto innestato il discorso della Costituzione che poi l'oggetto più specifico dell'incontro di questa giornata di di studi un termine a Costituzione che ha ovviamente ha una storia complessa
E che può voler dire cose molto diverse anche perché ci sono Paesi come l'Inghilterra che certamente hanno una costituzione anzi la più antica della storia europea ma hanno ma se andiamo a cercarla come testo scritto non la troviamo le troviamo solo dei dei frammenti e se si è detto giustamente che oggi è l'unione doppia a una costituzione il problema è di sapere in che senso questa Costituzione vada completata e anche che forma debba assumere si debba assumere la forma di un testo
Scritto prevede essenziale come molti propongono con solide ragioni e anche non ultimo quale deve essere quale debba essere il processo
Costituente perché sappiamo benissimo che nella storia e nella storia politica
In gran parte i risultati sono legati al meccanismo politico istituzionale che si mette in opera per raggiungerli è chiaro che certi risultati
Di di di avanzamento sostanziale del meccanismo delle istituzioni non si possono aspettare da una conferenza di diplomatici perché non è quello il loro compito è chiaro che ci vuole una volontà politica è chiaro che un un risultato che miri al superamento di una May era attività intergovernativa difficilmente si potranno ottenere da una conferenza che veda intorno al tavolo per l'appunto coloro i cui poteri dovrebbero essere ridimensionati a favore rispettivamente al Parlamento europeo o della Commissione quindi il processo costituente
Del quale in un certo senso la Carta dei diritti ha già dato
Un esempio perché la convenzione che l'ha predisposta comprende parlamentari ministri e quant'altri ma appunto il discorso è aperto su quale debba essere il metodo costituente fa parte
Di questa struttura infine infine va detto che
In questi mesi ma questa non è l'ultima cosa sarebbe forse la prima in questi mesi da parte dei massimi responsabili politici
Della Francia della Germania e del nostro Paese delle massime
Autorità è venuta per la prima volta l'indicazione di una volontà di procedere al completamento istituzionale della Unione Europea
Anche senza la presenza di tutti
E questo lo ha detto Fischer
Nel discorso che ha aperto questa fase etilisti
Dibattito sulla problematica costituente l'alto il ministro degli Esteri Fischer in una prospettiva di tipo federalista anche se poi sulle singole articolazioni della sua proposta naturalmente si può discutere
Si può anche dissentire laddove per esempio egli prevede che il Parlamento europeo torni a essere almeno in parte costituito da parlamentari nazionali
Ma certamente la prospettiva è di una transizione a un per la struttura il tipo federalista lo ha detto il presidente francese questo è un fatto ancora più nuovo Chirac
Anche se di nuovo forse andando a vedere quello che si può fare intuire del disegno che sta dietro questa presa di posizione
Secret e si credo di poter dire che ci sia una prospettiva più intergovernativa che di tipo costituzionale classico quale l'Europa
Dovrebbe
Raggiungere lo ha detto il presidente mostro dalla Repubblica con estrema chiarezza e lucidità quindi anche questo problema del metodo costituente ma di come una eventuale nucleo molti paesi Possa precostituire questo disegno istituzionale
Naturalmente un disegno che non può che rimanere aperto agli altri perché è nella natura del federalismo di non chiudere la porta a nessuno ma neppure lasciarsi fermare
Dai freni di chi invece mira non solo a conservare lo status quo ma in un certo senso trasformare l'unione in una spezzone a di libero scambio alto anche questo fa parte del dibattito
Qui i problemi sono numerosi i gli oratori che ora sentiremo sono tra
Più lucidi
Commentatori della vicenda politica anche a livello europeo io mi scuso di aver forse preso qualche minuto di troppo e
Passo ora senz'altro con la parola all'ambasciatore Sergio Romano
Se se grazie molte ancora molte scuse per il ritardo ne sono responsabile io avevo notato le tre e mi sono sbagliato
Noi parliamo oggi di Costituzione europea di federalismo credo che occorra ricordare perché parliamo di costituzione europea e di federalismo ne parliamo perché l'Europa di cui stiamo parlando è una creazione politica fondamentalmente politica può sembrare strano che venga definita tale in un momento in cui il problemi grossi sono di carattere economico e monetario e pure io sono personalmente convinto che le finalità politiche dell'Europa non siano mai state per tutte di vista
Il percorso economico e poi economico monetario che l'Europa ha fatto nel corso degli ultimi quarant'anni non fu il risultato di una strategia deliberata fu il risultato della casualità storia cominciamo il vero con la comunità europea per il carbone per l'acciaio ma semplicemente perché si ritenne che in quel particolare momento corresse disciplinare l'uso delle risorse in funzione della ricostruzione europea questo fu il grande disegno di non li Division Man a cui Adenauer e De Gasperi dettero la loro collaborazione
Ma nelle intenzioni di quegli uomini vi era sempre il Progetto la prospettiva di una unione politica europea
Addirittura come si disse più volte in quegli anni di Stati Uniti ti euro
E il problema ridivenne attuale quando l'America insistette per il riarmo tedesco
Erano anni in cui la minaccia sovietica appariva tale agli occhi di noi europei degli americani che la prospettiva del riarmo tedesco venne messa immediatamente all'ordine del giorno l'America in particolare sostenne che senza una Germania riarmata non avrebbe garantito la sicurezza dell'Europa e fu a quel punto che l'Europa ritenne opportuno rilanciare il suo progetto politico la Comunità europea di difesa fu concepita sì per risolvere il problema immediato del riarmo tedesco ma anche per approfittarne Commitee occasione
Per trasformare una circostanza un imperativo è un'emergenza in un vero e proprio disegno politico costituzionale quando fu creata la Comunità europea di difesa Degasperi ottenne che l'Assemblea della Comunità europea per il carbone per l'acciaio
Venisse utilizzata come assemblea costituente per la redazione di una costituzione europea
Sappiamo tutti come quell'esperienza fallì
Fagli al parlamento francese ma fargli per certi aspetti anche in Italia non dimentichiamo che neppure l'Italia
Aveva ratificato il trattato
Per la Comunità europea di difesa e a partire da quel fallimento come spesso accade nella storia gli uomini politici ritennero che sarebbe stato inutile improduttivo percorre nuovamente una strada che
Appariva bloccata
E allora fu poi ripresa per così dire la strada economica
Ma semplicemente perché la strada politica in quel particolare momento appariva appariva ente Pristina intempestiva è prematura e allora naturalmente la Conferenza di Messina i Trattati di Roma del mille novecentocinquantasette
Il mercato unico
E da allora l'Europa è stato per così dire governata dalla logica delle scelte che aveva fatto nella seconda metà degli anni Cinquanta
Tutto quello che è accaduto dopo è stato per certi aspetti è risultato inevitabile
Di scelte che ci avevano condizionati a mano a mano che noi andavamo avanti sulla strada dell'integrazione economica ci rendevamo conto che quello che avevamo fatto era importante ma non basta
E che andava quindi integrato con decisione supplementare sempre in campo economico e finanziario ci siamo accorti che il mercato comune aveva battuto le barriere tariffarie tra i Paesi membri ma abbiamo rapidamente constatato che non vi erano soltanto barriere tariffarie vi erano anche barriere non tariffarie forse addirittura più importanti che proteggevano le economie nazionali dalla contaminazione dovuta alla concorrenza fra i paesi membri del mercato comune
E poi ci siamo accorti andando avanti con gli anni che questo mercato comune si era effettivamente andato costituendo
Stava commerciando e lavorando in una moneta che non era la sua in altre parole lavorava e commerciava in una moneta stampata altrove governata altrove soggetta agli alti e bassi e di una politica su cui l'Europa non aveva alcuna influenza quanto in particolare
L'America sganciò il dollaro dal loro meccanismo sia pure molto molto lento si mise in moto
Che produsse alla fine il risultato della moneta unica
Il processo fu rallentato dagli anni Settanta
Dalle crisi petrolifere per gli shock petroliferi degli anni settanta ma che quella fosse in un certo senso una decisione inevitabile inevitabilmente inserita nella logica che avevamo scelto mi pare dimostrato da tutto ciò che è accaduto negli anni seguenti il tema non è quello molti un giudizio sul mercato unico sulla moneta unica
Che io continuo a pensare straordinariamente
Positivo il problema constatare che non per la prima volta ma in modo ancora più evidente noi abbiamo constatato in questi ultimi invece come i progressi fatti non facciano che mettere in evidenza le carenze
Più si va avanti più ci si rende conto di ciò che non è stato fatto di ciò che è indispensabile e necessario abbiamo un mercato unico abbiamo una moneta unica
Abbiamo anche grazie al trattato di Schengen per quelli che l'hanno firmato
Una frontiera unica quindi siamo per certi aspetti molto avanti rispetto ad altri modelli storici di Stato federale non dimentichiamo che gli Stati Uniti ebbero la moneta unica nel mille novecento e tredici e che la Svizzera non avevo una banca centrale del mille ottocentoquarantotto eppure questi progressi così sostanziali sono stati fatti accantonando lasciando tra parentesi altre prospettive che invece si sono rivelate in questo momento fondamentali non possiamo andare avanti indefinitamente con una moneta unica ma senza un ministro del tesoro non possiamo andare avanti
L'indefinita mente con una frontiera unica ma senza un ministro degli Interni senza un ministro della giustizia in altre parole si è posto il problema politico di come organizzare politicamente l'Europa di come darle anche delle strutture e delle istituzioni politiche
A questo punto nella si apre il dibattito a cui ha fatto Cheney il professor Padoa Schioppa
Per la verità di Lorca Picierno fashion fece che dare voce aggiunti battito che già esisteva si discuteva in molti ambienti sulla necessità di un processo costituzionale chi era favorevole e chi meno favorevole comunque accrescerebbe il grande merito a un certo punto di mettere nero su bianco
E di dire all'università Humboldt della primavera
La scorsa che una Costituzione era diventata a questo punto indispensabile e quindi la disposizione Tel protesto Padoa Schioppa e a mente organica ed esauriente vi è stato finisce vi è stato Chirac è stato l'intervento del presidente Ciampi sul tavolo sono finite finalmente i grandi temi che dovremmo affrontare nel corso dei prossimi nei prossimi mesi
Naturalmente la situazione del frattempo si è complicata e si è complicata per una serie di ragioni
Anzitutto in primo luogo l'Europa nascente sta creando un antico broccato
C'era da aspettarselo non me immaginabile che un progetto vitale importanza di tale significato
Destinato a cambiare la vita di noi tutti
E anche le condizioni sociali di molti gruppi sociali del dell'Unione europea non crei delle opposizioni
Soprattutto in una fase in cui l'Europa per un complesso di ragioni è diventato sinonimo di modernizzazione anche agli occhi di una minoranza che ne fa un uso strumentale di globalizzazione
Non è vero non è del tutto esatto però un rapporto fra Europa e globalizzazione cioè in ogni modo vi sono gruppi sociali a destra e a sinistra dello schieramento politico per cui l'Europa tanto per intenderci che una nuova manifestazione di un capitalismo spregiudicato di un capitalismo spietato
Coloro che a Milano due giorni fa hanno manifestato contro la Trilaterale manifestavano contro l'Europa contro la globalizzazione contro la modernizzazione ripeto questo fenomeno questo antieuropeismo è fisiologico e non ci deve preoccupare sarei per certi aspetti preoccupato del contrario perché se non vi fosse opposizione lavorato per giungere alla conclusione che il progetto non è serio
Che il progetto non inciderà sulla nostra vita
Questo posizione di destra e di sinistra
Io trovo ossia sulla destra che sulla sinistra dello schieramento politico questi forti schieramenti anti europea si dà il caso che l'Europa grosso modo socialdemocratica oggi al potere abbia tendenza a considerare l'antieuropeismo di destra più importante e più pericoloso dell'antieuropeismo di sinistra credo che sia un errore di prospettiva ma patroni loro il grosso guaio è che hanno deciso di esprimere queste loro convenzioni attraverso una sorta di scomunica contro il leader del partito liberal nazionale austriaco Haider
Non ho fatto in modo molto discutibile con argomenti molto discutibili avvalendosi di una istituzione europea il presidente
Del consiglio il lo spagnolo il portoghese Guterres e il quale però oppure essendo una istituzione europea non poteva che comminare sanzioni hippie laterale insomma l'ha fatto un gran pasticcio
Gran pasticcio tra l'altro ho avuto due risultati fortemente negativi ha condizionato il referendum danese
E sta condizionando l'atteggiamento della svizzera quindi crea una situazione di diffidenza verso l'Europa che è al tempo stesso esterna e interna all'Unione Europea e questa è la prima delle difficoltà intervenute nel corso di questi ultimi
Misi
La seconda di queste difficoltà è illa la rinazionalizzazione delle politiche nazionali il per certi aspetti due problemi sono collegati di fronte ha processi di cambiamento così importanti di fronte a una prospettiva che è destinata a svuotare progressivamente gli Stati nazionali di gran parte dei loro poteri e delle loro prerogative
Vi è una forte tendenza da parte che i governi nazionali a riappropriarsi delle loro prerogative della loro cultura
Ma della Costituzione perché è vero impegni che gli Stati nazionali stati svuotati di buona parte dei loro poteri la democrazia in Europa ancora una dimensione nazionale anche una dimensione europea certo votiamo per il Parlamento europeo
Ma la diminuzione prevalente la dimensione preminente e quella nazionale sono le classi dirigenti nazionali che sono responsabili di fronte ai loro cittadini sono le classi dirigenti nazionali
Che pagano con l'insuccesso Dell'Oro
Mandato il prezzo chi una politica che non ha soddisfatto dei loro connazionali ed è inevitabile che in questo momento sono un po'tutti sull'orlo di una crisi di nervi
Ed essendo sull'orlo di una crisi di nervi tendono naturalmente a tenersi stretto il più possibile i poteri che ancora hanno ebbe questo carente tra l'altro il problema della Costituzione particolarmente difficile
Terzo problema che ha reso la prospettiva costituzionale particolarmente difficile è quello dell'allargamento
è inutile nascondersi dietro un paravento l'allargamento è un dannato problema perché non doveva se la storia avesse una logica arrivare oggi
Avrebbe dovuto arrivare fra dieci anni fra vent'anni purtroppo noi non siamo padroni dell'ordine del giorno
Non fissiamo nuovi la gente dei tempi storici che maggiormente ci convengono ma sta di fatto che siamo alle prese con un problema che siamo impreparati ad affrontare
Alcuni Paesi sono abbastanza pronti altri non sono pronti per nulla quelli grazie al cielo sono in sala d'aspetto
Rimarranno in sala d'aspetto ancora per dieci anni probabilmente ma alcuni sono abbastanza pronti e soprattutto si sono dati un gran daffare per prepararsi la Polonia e la Repubblica Ceca la l'Ungheria la Slovenia per certi aspetti la stessa Estonia
Dove peraltro vi segnalo il calo di interesse per l'Unione europea e drammaticamente sceso dopo il caso Haider ebbene questi Paesi sono molto sì sono molto preparati a questa prospettiva e tenerli ulteriormente in sala d'aspetto crea problema che è già stato in qualche modo suggerito indicato dal professor Padoa Schioppa
Ma allora gli anti europeismo Milla rinazionalizzazione delle politiche europee da parte degli stati nazionali e l'allargamento sono tre grossi ostacoli sulla strada della costituzione
A questo punto tuttavia qualche cosa bisognerà pur fare se vogliamo che l'allargamento entro certi limiti si faccia è questo il problema naturalmente di Nizza
A Nizza non si farà una Costituzione Cannizzo si faranno semplicemente degli aggiustamenti procedurali ma il tema della Costituzione rimane sul tappeto
E qui grosso modo per quanto concerne la Costituzione vi sono credito due grandi tendenze che si stanno dell'impianto
Una prima tendenza che a me è parsa anche presente nel discorso di Fischer
O in un lungo articolo dell'Economist di qualche settimana fa è quello di affrontare il problema in termini di rapporto fra i poteri
Semplicemente definire le regole di convivenza e di sana dialettica fra il potere di dell'Europa questi poteri si sono andati progressivamente The formando parlamento ne ha assunto di maggiori e questo di per sé positivo
La rinazionalizzazione delle politiche europee da parte dei governi ha svuotato in parte la Costituzione la commissione della sua precedente autorità e questo è a mio avviso negativo resiste una corte di giustizia che domani dopo l'adozione della Carta dei diritti potrebbe vedersi per così dire rafforzata investita di nuovi poteri e di nuove autorità ma ecco che in tutto questo e più che mai evidente la mancanza di un esecutivo
Dove l'esecutivo europeo io vedo il Parlamento vedo la corte di giustizia ma non
Tipo
Non so dove ed esecutivo la commissione non lo è più del tutto di governi nazionali
Tendono a conservare il massimo di poteri per sei un vero e proprio potere esecutivo mi sembra che non esiste
A questa domanda a questa l'obiezione finisce l'aveva cercato di dare una risposta accennando a una l'elezione
Ma in termini naturalmente molto generici non voleva ed era perfettamente comprensibile impegnarsi
Ma credo che questa sia la strada giusta cioè quella di cercare di fissare i rapporti fra i diversi potervi dell'Unione Europea
Quali si sono andati configurando nel corso di questi ultimi anni e e soprattutto prendere di petto e risolvere il più rapidamente possibile il problema dell'esecutivo
Ci riusciremo io ho l'impressione che tutto si è reso molto più difficile dal fatto che non soltanto i governi non hanno intenzione di abbandonare le loro prerogative dei loro poteri
Ma si lasciano trascinare ad una fuga in avanti su terreni che francamente mi sembrano essere minacce mi riferisco alla Carta dei diritti
Non credo che la Carta dei diritti sia un'idea credo che la Carta dei diritti aumenterà il numero delle Riserve delle obiezioni che vengono da parte di alcuni Paesi
Peraltro importanti come la Gran Bretagna o come in una diversa prospettiva la Svizzera e soprattutto a garantire appesantisca la Costituzione europea come del resto altre Costituzioni del secondo dopoguerra
Quella italiana un esempio di una serie di diritti e doveri che rendono i meccanismi istituzionali
Ancora più difficili da governare
La carta dei diritti si farà l'esecutivo non si farà credo che alla fine quando tireremo i conti del due tra terremoti non averne una cosa di cui abbiamo bisogno e constateremo di averne un'altra
Di cui non ne abbiamo bisogno
E la il federalismo in tutto questo
Non lo so io ho l'impressione che il federalismo in Italia sia recitato declamato cantato ma poco parlato e tocco discusso
Se lei mi per passare un ma che serve in qualche modo a comprendere perché il tema del federalismo sia così mal capito in Italia vorrei ricordare che le elezioni americane dalla stampa e dall'opinione pubblica europea non soltanto italiano non sono state capite
Semplicemente perché non è stato capito che i meccanismi per quanto temporaneamente INCE parti sono i meccanismi di uno Stato federale
Se abbiamo un problema è indubbiamente perché si è determinato un testa a testa che nessuno teorico dei Giochi avrebbe mai previsto
Ma anche perché il libro è uno Stato federale i cittadini non possono il il Presidente della Repubblica non può essere letto dalla somma dei cittadini
Non è possibile in uno Stato federale deve essere eletto dagli Stati e nel momento in cui deve essere eletto dagli Stati è giusto che questi Stati abbiano ciascuno un peso diverso
A seconda evidentemente della loro demografia e del numero dei collegi elettorali che ciascuno di essi comprende che provi la Costituzione americana abbia ancora questo collegio dei grandi elettori vale a dire questa specie di il Maggior Consiglio
Decretato alla fine del Settecento in una situazione in cui tutti pensavano che fosse meglio immettere fa gli elettori dell'esecutivo un corpo intermedio di oligarchi va benissimo questa è una specie come dire di residuo storico Pareto avrebbe detto avrebbe parlato di residuo della costituzione americana ma anche se lo eliminano il collegio elettorale a meno che l'America non voglia rinunciare al proprio federalismo saranno pur sempre gli Stati ad eleggere il Presidente della Repubblica e allora gli Stati bisogna dare un peso e allora qui torniamo ciò che diceva il professor Padoa Schioppa che peso gli diamo perché naturalmente a quel punto bisogna tutti metterli sulla bilancia e fissare un criterio con cui misurare l'economia la demografia probabilmente soltanto la demografia
Quindi io l'impressione che non soltanto di federalismo per il momento non se ne veda molto
Ma ho l'impressione anche che le idee non sono particolarmente chiare il nel dibattito europeo a questo punto non ci rimane professor Padoa Schioppa che aspettare
Nizza
Va benissimo purché non ci si aspetti troppo
Grazie all'ambasciatore romano per questa lucida disamina c'è abituato alle analisi sintetiche pregnanti e ne abbiamo avuto una conferma anche ora ora la parola
A Giulio Tremonti
Siccome
Sul
Io
Non sono capace di parlare tenendo il microfono in mano che di questi tempi è un grosso limite politico
Io credo che abbiamo qualcosa in comune oggi sul Sole ventiquattro Ore c'è scritto chi sono i nemici della Carta intesa come parte per il tutto chi sono i nemici dell'Europa i localistici e il supereuro previsti io ho l'impressione che localista qui sono io e su per europeista siete voi tutti accomunati da a carattere S. venirmi chic della carta e quindi essere nemici dell'Europa
Io credo che sia una forzatura tuttavia cercherò di dire come dire cose in negativo qui tante cose sono state dette in positivo io suppongo sia difficile aggiungerne altri
Proverò a dire alcune cose in negativo a tentare di evidenziare alcuni punti oggettivamente critici credo utile come costruzione diritti un ragionamento anche avere dei materiali negativi
Un caveat non è che io li condivido al cento per cento ma credo sia utile considerare anche le componenti negative o come ragionano altre persone
Cerco di sintetizzare il mio ragionamento in tre punti essenziali primo
Dobbiamo discutere del discorso di difficile
è
Come dire Ugo un pezzo un segmento di una sequenza molto lunga la storia dell'Europa è una storia ormai Dillon dove è un fenomeno che dura da almeno cinquant'anni
Che contiene segmenti e di varia natura tendenzialmente positivi ma è pur sempre un fenomeno che non si manifesta dopo un big bang nell'istantanea un fenomeno di Long dove
Facciamo l'esercizio nel due mila abbiamo avuto alcuni fatti
Comunque positivi io considero positivo nel due mila il discorso di Fischer e divo perché considero fortemente positivo il fatto che il parlamento di Westminster abbia
Accettato votato con Human Right Act la CEDU che la convenzione
Per la protezione dei diritti e delle libertà fondamentali in fatto fondamentali sono due passaggi storici se anche Nizza fosse
Come dire un po'depotenziata comunque sarebbero due fatti positivi per quale ragione
Sicuramente il discorso di Fischer a a prescindere dal merito il merito di aver
Riattivato una dialettica
Io molto semplificando nella storia d'Europa vedrai una fase eroica poi una fase economica e dove inizia credo simbolicamente col discorso fatto l'università un volto la fase politica
Ho la fase della discussione politica
La
Fase economica si chiude con l'euro l'euro è il prodotto di una operazione geniale di dispotismo illuminato e applicazione della teoria dell'ingranaggio doveva determinare dei fatti politici io credo che abbia determinato dei fatti politici ma non abbastanza
Si avverte l'esigenza di un passaggio politico più intenso che l'euro è stato necessario ma non è sufficiente per in mente l'euro che postula
Una successiva i più intensa a questo punto fase
Politica
Seconda riflessione quale fase politica a che fare
Credo sia stata già matita mentre sbagliata drammatico eccessivo che sia stata piuttosto tanta sbagliata la scelta di puntare tutto sulla carta dei diritti o di puntare molto sulla Carta dei diritti
La sequenza è abbastanza semplice
Nel consiglio d'Europa a Colonia si avverte la notte con notevole evidenza la la debolezza dell'Europa verso i Balcani verso il dramma dei Balcani l'Europa impotente si inventa o l'idea di rendere
Testualmente più visibili i diritti
Di qui le idee anti
Una colossale operazione di editing politico rendere più visibili i diritti sigle dice la Carta
L'Europa in una fase debole adottare una soluzione di politica debole e finisce per essere io credo ancora più disparati
Per essere chiari se politica significa ormai fare una nuova costituzione se le costituzioni sono fatte
Ed è un dato empiricamente responsabile di due parti
La parte sui diritti e la parte sulla forma politica beh dovendo a fare la costituzione europea si parte io credo necessariamente dalla parte che non c'è ancora e non dalla parte che Ciaccia
La parte sui diritti c'è già ed è la gloriosa Convenzione del cinquanta sulle libertà e i diritti fondamentali un testo straordinario dal punto di vista della Lujo
Credo comparabile solo alla dichiarazione dell'ONU con la differenza che quelle politica e questo invece è uno strumento giuridico
è un testo
Che ha funzionato molto bene per cinquant'anni prova del nove il fatto che il Parlamento europeo scusate il Parlamento inglese lo incorpora il tre ottobre
Per la prima volta in Inghilterra una costituzione scritta e una costituzione importata dall'euro
è diventato c'ho letto in un mese non credito è un testo straordinariamente efficace è la base su cui la Corte dei diritti di Strasburgo dice il diritto dall'Atlantico agli Urali da Gibilterra al mare per certo fa fatto oggetto di una qualche manutenzione perché contiene solo i diritti di prima generazione
Credo già abbastanza non contiene dimettiti ultima generazione dio ittica tra i passi
Tra l'altro se leggete la carta ma credo sia già stato detto molto meglio dal Bognetti è una carta che è debole sui grandi principi tosto banale sui grandi principi è molto forte sui piccoli diritti
Un sacco di rituali formule Paleologo viste o o o dintorni un po'di retorica sui media ma fondamentalmente è un testo che tratta male anche i diritti di ultima generazione certo doveva essere fatta oggetto di manutenzione perché
Più si estende l'attività dell'Unione più si riduce il campo di applicazione della convenzione perché l'Unione non è soggetto della convenzione basta ma non risolve tutto l'articolo sei trattato di Maastricht
Ma fondamentalmente è un testo splendido e la parte di costituzione che c'è già
Ed è causa di caos a aggiungere a quello che c'è un'altra cosa che ne costituisce una variante io credo abbastanza peggiorativa e punto essenziale
Non solo discutibile nel merito ma nel metodo
Se devo fabbricare un pezzo di Costituzione europea se è vero che nella moneta c'è un deficit democratico se devo introdurre cifre superiori di democrazia certamente necessario fare una costituzione ma non fare una Costituzione che viene fabbricata con gli stessi metodi tecnici e imperscrutabili con cui son fatte le monete
La moneta si può fare quel dispotismo illuminato alla Costituzione no allora ammesso che servisse fare la prima parte della Costituzione e non credo
Più utile concentrarsi sulla seconda comunque farla non voleva dire farla come è stata fatta da questa fantomatica convenzione governata da un organismo che guarda caso si chiama Praesidium nome sinistro che evoca le attività giovanili di alcuni partecipanti
è assente ma si può nominare il professor Manzella magnifica il metodo convenzione diventerà base della nuova tecnica politica e ne ha quattro
Dice un documento scritto dai rappresentanti personali dei capi di Stato alla Metternich
C'è alto Colucci occorra l'idea della Posta democrazia nell'età postmoderna
Si vede con
Fa vuole il fatto che quelle che un tempo erano definite sovranità ora siano considerate intercambiabili mente come delle funzioni
C'è l'attore e divertente sentire gente che dice
Come il presidente Amato alla cui particolare qualità consiste nel capire le cose con alcuni anni di ritardo e poi compiacersi delle cose tanto più son dovute tanto più se non entusiasma
Io in fondo non è necessario il voto democratico è sufficiente il benchmark tecnico
Quelle che vanno sovranità ma bastano le funzioni ecco io credo che se uno vuole fare la convenzione la la Costituzione almeno non deve farla col metodo della convenzione che l'opposto del netto
Proprio perché c'è bisogno di democrazia perché c'è un deficit democratico B non si lavora così ma io credo che il punto e questa è la terza parte della mia riflessione chiudo
Il punto vero è che se si deve fare una Costituzione credo sia diffusa la convinzione che si deve fare una Costituzione vestire fa la parte della Costituzione che non c'è ancora che è quella sulla forma politica in questo caso sulla forma dell'Unione
E qui credo sia essenziale una riflessione è inutile farsi illusioni ci sono e si stanno formando due intuitivo rotta
E non si riduce questa dialettica e non si semplifica con discorsi del tipo ci sono i nemici dell'Europa chi si identificano grosso modo con
L'affare RAI gioco alla fame
Sicuramente ci sono fenomeni di quel tipo ma la cifra attivo di quello che stiamo discutendo va molto oltre le osservazioni di questo tipo che a mio parere sono marginali
Credo abbastanza superficiali certamente ce la farai che certamente c'è la sala
Lei una
Ai dall'altra il Seattle ma viste non mi sono molto diversi
Tra l'altro la fava ittero non rappresenta se non una parte tra Pest tra l'altro la presente ovattate marginale fenomeno
E sicuramente la parte che teme la mondializzazione
Ma guardate tra l'altro il sud del dei paesi e il sud della Francia o e il sud geopolitico l'ex DDR comunista e l'un per proletaria di Vienna non rappresenta tutto questo il fenomeno vero perché in realtà
Il ragionamento no non è Haider ottenne blocca non mi ricordo come si chiama conoscemmo belga eccetera è molto più forte e e sono i due modelli d'Europa
C'è un modello che
Tu comodi a lista basta leggere la bozza ancora ignota della
Redatta
Per esempio nel Parlamento italiano come preliminare per la carta per la mozione sulla Carta europea
Dove si identifica come insopprimibile esigenza di una società civile e democratica alla costruzione di una società multietnica e multiculturale
è un po'eccessivo io credo che questa può essere un'ipotesi e cioè dire il mio obiettivo politico è una società multietnica multirazziale multiculturale
E faccio di tutto per avere una società strutturata in questi termini considerando come valore positivo da perseguire il carattere multietnico multirazziale multiculturale geloso
C'è l'altra Europa che consigli Eva la mondializzazione la globalizzazione come un fenomeno in atto e chiaramente non fermarvi le Convalli esorcismi ma ritiene necessario
Cercare un equilibrio file globale e locale
Che ritiene il fenomeno non fermarvi il ma di per sé tout-court la mondializzazione la straordinaria opportunità di mangiare Milano un piatto del Burkina Faso
Io credo che sia una opportunità non necessariamente straordinaria chi
Il fenomeno debba e possa essere visto e costruito con equilibrio anche tenendo conto del fatto che è un fenomeno che può determinare rotture drammatiche all'interno della società
Io ho paura di quelli che non hanno paura
Io sono convinto del fatto che il rischio di razzismo di xenofobia sia prodotto dalla
Non sufficiente considerazione dell'impatto tematico che hanno questi fenomeni non nulla contro o a favore di manifestazioni razziste o xenofobe ma la società va organizzata assenza eccessiva violenza verso la sua identità
è il caso dell'Italia in Europa un caso da laboratorio perché la Francia ha avuto un'avventura coloniale una storia coloniale da Spagna si imitare
E la Germania ha avuto Lorne cosa sua storia come dire un drammatico deficit di materiale umano l'Inghilterra è un impero millenario l'Italia un'identità debole non ha una tradizione
Coloniale deve gestire fenomeni della immigrazione con una certo a tasso di ragionevole tutte
E non per seguire zelo terzomondista modelli che possono diventare alla fine eversivi e pericolosi
E il tenente conto del fatto che questa logica è ormai la logica dell'assedio tedesca
Quella che sembrava Fenomenologia alla faida o in Italia tanto per essere chiari alla lega che tra l'altro sono tutto fuorché i perdenti della modernizzazione per far capire che lo stereotipo può funzionare perfetto appagante avranno funzionante perché chi vota lega normalmente non evoluzione della mondializzazione ma uno che traffica
Che non ha paura non sono il sud del Paese e non per caso ma direi che il fenomeno ormai assunto una dimensione euro si confrontano due modelli d'Europa quello che identifica il multirazziale multiculturale come uno schema oggettivo da perseguire e l'altro modello che ritiene necessario un rapporto un equilibrio tra globale e locale
C'è un modello che in nome di una certa meccanica culturale vuole standardizzare tutto
E se volete uno potrebbe dire il modello dell'HACCP che è la straordinaria fantastica direttiva europea che per tutelare la sanità in Europa
Distrugge tutte le trattoria
Imponendo allettato via le regole dei McDonald per cui se hai la ribollita la sera la deve buttar via devi fare la scheda qua e così via
Questo è un modello che uno può perseguire la distruzione degli elementi della tradizione l'importazione di elementi di standardizzazione
Allungando le Genco pensiero unico o mercato unico Moneta unica stato unico e cultura unica bla bla bla
L'altro modello è quello che cerca un equilibrio sapendo che come la memoria sta un individuo così la storia sta una nazione e questo il
Non sono invece dei fenomeni di di di di folclore di conservazione
C'è una cifra molto più forte
E sono i due modelli di
Altro punto su cui riflettere
C'è in giro per l'Europa
Come reazione verso non la paura della mondializzazione ma la paura dei detti alcuni effetti di di di erosione della base democratica
Della vita sociale c'è la rivalutazione dello stato cioè tanto per essere chiari lo stato visto come contengano della democrazia
Noi sappiamo conosciamo Stati senza democrazia ma ancora non conosciamo la democrazia senza gli Stati e quindi il tentativo di tenere in piedi guardate tanto per essere chiari chi è arrivato a me e a questa convenzione Bossi Alberto che tutt'altro che ormai convinto di distruggere lo Stato è convinto del fatto che lo Stato e il contegno della democrazia pur con molti problemi ma convinto del fatto che l'alternativa è un indeterminato
Circuito e lo spirito del mondo globale la vaghezza di lo spirito del mondo globale ha probabilmente se è un rischio per la democrazia quindi la rivalutazione dello Stato come base la democrazia
Lasciate perdere Bossi in mare è un fenomeno
Diffuso l'Europa quindi non lo Stato non la rivalutazione dello Stato come antico rigorismo di gente che circola con gli alamari essi impressiona perché sente un indiano
No perché e convinta del fatto che è il conto è andata democrazia
In questi termini io per esempio sottoscrivo questa osservazione perché non vi va bene Bossi Dahrendorf
Verso nord in considerazione da da non trascurare
Uno è partito all'idea che lo Stato fosse
Scheletro significato di un passato insanguinato e invece vede lo Stato come il contegno della democrazia
Per finire
Il problema è identificare la forma dell'unione
Il documento finisce è di straordinaria ambiguità
In alcuni passaggi fu in un certo modo uno ci vede dentro il federalismo senza stacchi
Alias
Qualcosa che ha a che vedere con superstato e certamente a quella lettura si presta non è l'unica cifra linguistica lessicale di quel testo ma certamente in alcuni passaggi è il federalismo senza astratti vagamente alla cache mette e non per caso ma poco mossi in Francia alcune reazioni di a determinati
In certi elementi sembra che ci sia l'idea del superstato
In altri no in altri
Io credo che il punto è quello di un equilibrio tra
Qualcosa
Più degli Stati ma un qualcosa che non escluda gli Stati
Ed è un equilibrio difficile da da da raggiungere la meccanica costituzionale c'è già ed è nonostante possa sembrare strampalato e la devoluzione la devoluzione intesa come meccanica di di tiraggio tra quote di potere verso il basso verso l'alto
Gli Stati devono cedere quote di potere verso il basso devono cedere quote di potere verso
A quali organismi quali quote
Verso l'altro è il punto della quale forma dell'Unione
Io credo che le opzioni siano piuttosto aperti ancora che nessuno si è pronunciato io sono sicuro che se uno va a presentare in giro per l'Europa l'idea del superstato
Non passa
Fate un referendum sull'idea di superare gli Stati e il referendum viene da brecce Lennon democratiche volgari popolazioni radicalmente bocciato
Più realisticamente bisogna fare un passo diverso
Banalmente qualcosa più di quello che c'è adesso passare dei trattati alla Costituzione dagli stati a qualcos'altro sapendo che non si possono cancellare distratti
E e appena nata la meccanica delle opzioni
Uno può immaginare la Camera degli Stati può immaginare un bilanciamento di poteri tra il consiglio dei Presidente del Consiglio dei capi di governo e la Commissione
Ma senta io credo non dimenticando che nello Stato non c'è più il nemico storico ma il contenga della democrazia cioè un medio ma non eliminabile
Tanto per essere chiari e la commissione la sua configurazione attuale non mi sembra come dire espressione politica sufficiente una fase in cui si sente il bisogno di superare il deficit democratico
Perché fondamentalmente sembra un gruppo di impiegati guarda guidati da un qualche neanche poi tanto guidati da un qualcuno che non è poi neanche tanto legittimato democraticamente
Per molto più legittimati democraticamente ciononostante sono i presidenti del Consiglio nello insieme che poi debbano essere
Organizzati in modo diverso come cani che di voto diverse con competenze assolutamente vero bisogna trovare un data patti congegni democratici sono congegno a orologeria fatti da pesi contro il presidente angeliche
Si deve lavorare però sapendo che i un ingranaggio importante costituito comunque dagli Stati
Come finire molto difficile anche perché il design dell'orologio è ancora tutto da fare di positivo c'è il fatto che si sia cominciato a parlare
Di una costituzione di dell'esigenza di alzare la cifra politica che si sia passati dalla carta moneta la carta politica questo è assolutamente positivo
Credo che coerentemente con la natura storica del fenomeno che è un fenomeno di Long dove la definizione della forma dell'unione occuperà ancora un periodo di tempo abbastanza lungo grazie
Ringraziamo
Allora
No Rest
Ringraziamo Giulio Tremonti per questa interessantissima
La relazione che ha posto all'ordine del giorno anche alcune questioni Cucciari e in particolare quella della tutela delle identità che certamente una delle questioni vive in Europa sia negli Stati antichi sia negli Stati decenti
Naturalmente una questione che come sono le questioni politiche storiche ha delle dei risvolti istituzionali e certamente in questo senso
Si tratta di immaginare dei meccanismi in parte nuovi così come nella fine del suo intervento ha toccato il problema della legittimazione democratica che è poi il cuore del problema istituzionale delle istituzioni europee quel circuito vitale tra la volontà popolare
E il governo che è l'essenza della democrazia di tipo il potere occidentale e che a livello europeo ancora estremamente imperfetto perché nonostante il voto a suffragio universale nonostante l'esistenza di un Parlamento
L'organo che assolve alla maggior parte delle funzioni di governo cioè la commissione ancora un legame istituzionale molto debole rispetto alla sovranità popolare
Forse l'ambasciatore Romano aggiunge
Un codicillo e poi passiamo la parola D'Alfonso Iozzo per la chiusura
Grazie soltanto due osservazioni a proposito di ciò che ha detto l'onorevole Tremonti ho perduto l'interlocutore quindi pazienza però alla fine alla fine ho provveduto ragione io inevitabilmente per mancanza di risposta
Volevo semplicemente dire questo il l Europa che noi stiamo facendo che ha rivalutato le realtà regionali
Sono stato piuttosto sorpreso che l'onorevole Tremonti
Non se ne sia reso conto e grazie a questa Europa che noi stiamo costruendo ormai da molti anni che le autorità che le vecchie patrie regionali sonori divenute attuali
La Scozia il Galles Irlanda la Catalogna la Galizia ai Paesi Baschi la Lombardia e il Veneto la Baviera
Tutto questo esiste o quanto meno a maggiore visibilità proprio perché l'Europa è andato progressivamente
Svuotando gli Stati nazionali dei loro poteri originali tra l'altro lo Stato nazionale non può più dire alle sue regioni ciò che ha sempre detto alle sue regioni quando voleva per così dire abbassarne la testa
Si ricorda diceva mettete in pericolo la sicurezza dalla patria e chi mette in pericolo la sicurezza dalla patria oggi semplicemente perché chiede un po'più di potere in Lombardia un po'più di poter in Veneto è un po'più di poteri in Baviera
Quindi questa mia in qualche modo sorpreso l'impressione che questo sia assente nel nelle riflessioni dell'onorevole Tremonti debbo aggiungere che si può perfettamente essere d'accordo e amare questa Europa che noi stiamo costituendo
Senza essere d'accordo con il preambolo alla il Parlamento italiano alla carta di diritti laddove si fa riferimento a una società multietnica e multiculturale io non sono per le società multiculturali
Non sono per le società multi comunitarie
Anche e soprattutto perché vedo in questo uno svuotamento del concetto di cittadinanza
E perché so che le comunità sono inevitabilmente dirette da una nomenclatura e so che alla fine il cittadino membro di quella comunità un doppio padroni ed uno dei quali è il suo capo di nomenclatura
E questo non mi piace perché in qualche modo diminuisce il concetto di cittadinanza
Quindi si può perfettamente essere d'accordo con questa Europa senza essere multietnici e multiculturali questo è una come dire una corrente di pensiero che sembra essere presente nel Parlamento italiano oggi ma che non è necessariamente identificabile con l'Europa che noi stiamo facendo e poi alla fine tutte le volte che io sento parlare di questo pericolo islamico
Debbo ricordare che l'Italia ha una percentuale di cittadini extracomunitari pari al due virgola sette per cento
La maggioranza credo sia rappresentata in assoluto dagli svizzeri
Seguiti dagli americani che non mi risultano essere un pericolo
Il resto viene dopo abbiamo quattrocentocinquanta mila cinquecento mila islamici forse seicento mila quaranta cinquanta mila
Islamici bambini nelle scuole italiane insomma io non credo che valga la pena di perderci il sonno
Grazie
Anche per queste
Precisazioni acute all'ambasciatore Romano ora la giornata si chiude con le conclusioni del presidente del Movimento federalista europeo Alfonso Iozzo
Grazie io vorrei mantenere fede alla promessa già fatto il moderatore di terminare prima del previsto quindi mi limiterò a quattro sto osservazioni
La prima considerazione che posso fare e che in qualche misura e se permettete una considerazione che in qualche modo faccio come federalista quando nel settantacinque venga deciso procedere all'elezione europea
La mentre i fedeli federalisti si battevano perché poi dal passare dalla decisione di principio
All'attuazione c'erano comunque dei soliti trabocchetti che sono poi le leggi di attuazione alle legge elettorale normative quindi era bisognava assolutamente vigilare però concentrano la loro azione
Iniziarono come dire puntare individuarono nel nodo della moneta Euro PA il passaggio successivo
E questo poi si è visto che è stato determinante nel diciamo per la fase che a seguito così come io credo è successo che quando qualche misura la decisione politica di fare l'euro fu presa e poi mancavano certamente ancora un paio d'anni per arrivare diciamo al giorno in cui fu fatto Lord
Diciamo la decisione formale del passaggio alla terza fase e manca ancora un po'di tempo per avere l'euro nelle nostre tasche
I terroristi bistrot è il momento per la Costituzione
E io credo che dobbiamo questo constatare che questo e a e è avvenuto
Cioè è al momento della costituzione cioè è chiaro che il dibattito importante io credo che intanto si importanti nella foto che si dibatte di queste cose perché è evidente che non è facile introdurre nel meccanismo politico
Europeo piatto tutti i giorni evidentemente le sue i suoi condizionamenti o come dire l'attenzione su questo punto ma oggi questo punto cioè io credo che poi noi possiamo dire anche questo punto cento e dovrà essere risolto cioè nella non si potrà uscire per questa fase senza dare una risposta al problema
Certo io credo la risposta al problema è quello di dare all'Europa una Costituzione che funzioni ma può anche darsi che l'operazione non riesca l'Europa ne pagherà duramente i tre
Però dove dobbiamo sapere che il problema è sul campo e perché perché io credo editore riprendere diciamo la considerazione che ha fatto Francesco Russo Lillo questa mattina noi vediamo un punto decisivo cioè noi oggi non solo chiediamo gli europei debbono prendere in mano il loro destino
L'anno in qualche misura preso per quanto riguarda diciamo la gestione dei loro affari economici e soprattutto hanno dato un segnale forte prendendo in mano la moneta
E devono prendere in mano la loro responsabilità ecco ecco la responsabilità della loro sicurezza in qualche misura io credo sia è stato evocato dalla basto romano che in fondo una per i momenti decisivi per spingere a fare diciamo la Progetto dell'accetta era la richiesta americana o voi in Europa riarmata la Germania ovvi fatta l'esercito europeo
Oppure no se non fate nessuna delle due cose ritiriamo le le nostre truppe io credo che questo problema ce l'abbiamo davanti noi non possiamo pretendere evidentemente di far sì che anche in futuro la responsabilità del destino del nostro continente sia sulle spalle americane chiunque sia diciamo a Washington
Quindi questo problema ce l'abbiamo davanti però per risolvere questo problema è evidente che come dire che il passaggio
L'Europa politica e all'ordine del giorno
Quindi da questo punto di vista le possiamo essere come dire in un certo senso sicuri che il dibattito sarà forte nei nei prossimi anni sarà acceso e bisogna dare atto alla lungimiranza evidentemente
Del ministro Fischer di aver posto questo problema io vorrei sottolineare una caratteristica importante del discorso del ministro Fischer che pochi sostenga credo che il fatto che la rilancio molto netto e preciso diciamo avvenga sia tenuto da parte del vicecancelliere e ministro degli Esteri tedesco
Abbia una valenza intanto perché riconferma come dire Kluck Germania ha saputo in tutti questi passaggi esprime una classe dirigente all'altezza del problema
Saputo prima con Adenauer poi concordo che oggi con Fischer far sempre la scelta di lungo periodo che poteva anche non essere la scelta apparente e credo che bisogna dare atto al appunto
Al cancelliere sapeva dare che dopo aver ricevuto qualche tentennamento ma tre arrivato diciamo approva quello su questa posizione ma la cosa importante io credo sia che Fischer rappresenta una nuova generazione politica
Questo non è stato notato
Cioè Fischer come conventi come altre persone sono persone che hanno fatto sessantotto che hanno fatto una nuova esperienza sono persone che non vengono dall'esperienza della guerra hanno saputo ritrovare l'idea dell'Europa io credo che questo sia un segno di vitalità fortissimo che si viene sottovalutato
Vorrei fare una seconda considerazione
Perché credo che sia di grande attualità nel dibattito che oggi è venuta alla luce ma che verrà ancor fuori e chiaro ad esempio che noi assistiamo un fenomeno contraddittorio fenomeno contraddittorio è che mentre come dire l'unione prende il potere gli stati ritrovano una loro come dire dignità e l'orgoglio
Io credo che qui si stia punto siamo d'altra parte come dire più sono spogliati e più prendono diciamo una certa funziona un certo orgoglio
Io credo che le due cose sono collegate
Proprio perché hanno accettato evitare come dire di camminare insieme per quarant'anni
Hanno in qualche modo dato una risposta ai problemi oggi come dire sono non so come dire non si può imputare agli Stati come dire di non aver saputo dare una risposta comunque lo sviluppo economico al benessere
Questo evidentemente riguarda per
Propria la risposta sarà altrettanto no
Quindi festa sono il libretto corni del dilemma ma io andrei più avanti proprio perché appunto e come notato totalmente ambasciatore romano proprio perché gli spazi sono in questa condizione oggi si pone il problema come dire della decentramento e chiaro che fino a che gli Stati avevano il problema della sicurezza l'accentramento doveva essere totale
E un'altra conservazione che pochi hanno fatto le due grandi istituzioni dello Stato nazionale le due grandi istituzioni quelle che hanno fatto lo Stato nazionale
Che sono la scuola ed esercito non a caso oggi devono essere profondamente ripensate non a caso perché sono state le due grandi istituzioni che oggi non hanno in qualche misura più punto di riferimento e temo bisogna ripensarla quindi in qualche misura è vero che lo Stato apparentemente è tornata rifiorire ma se voi andate a vederlo sono veramente quello che aveva detto Luigi Einaudi polvere senza sostanza
Non controllano più la scuola non controlla più esercito non controllano più la moneta non controllano più i commerci che cosa controllano ben poca cosa
Io credo che gli Stati hanno un grande ruolo in futuro perché possono riempire una funzione che altre non possono riempire e che quella di essere parte del governo dell'Unione
Cioè se oggi noi immaginiamo la futura Costituzione europea non gli abbiamo di fronte due scelte o facciamo una costituzione in cui l'organo fondamentale dell'Unione sia un governo responsabile di fronte a un po'diciamo a un congresso
Chi chiede sia composto da due camere una al parlamento eletto dei cittadini
Sostanzialmente quello che c'è già secondo la Camera degli Stati però possiamo che non è altro che la trasformazione dell'attuale Consiglio dei ministri nell'organo legislativo bastare
La soluzione più logica più razionale più semplice quella più probabile
Certo c'è un'altra soluzione che quello di fare all'Europa delle Regioni
Questo non c'è l'Europa delle regioni e l'Europa dell'accentramento perché è evidente che in una situazione in cui ci sono cento come dire membri dell'unione chi decide Bruxelles gli Stati oggi sono la garanzia che noi possiamo fare in Europa un vero Stato federale Conte decentrato e in più credo che sia una grande garanzia perché gli stati si attesteranno su un punto io credo su un punto che sarà in qualche misura come dire sono legati alla funzione della lingua e quindi in qualche misura impediranno un più massiccio diciamo unificazione via violenta su questo terreno
E e questo sarà un elemento diciamo di di che impedirà all'Unione come dire di centralizzare sì in tempo rapido ma questa è la scelta quindi in qualche misura gli Stati nazionali sopravviveranno solo senza
Noi faremo diciamo il salto dall'unione che si che si costituzionalizza se questo non avviene io credo che gli Stati nazionali sono finiti perché sono polvere senza sostanza e pensate un solo esempio
Voi pensate per ipotesi che nei prossimi anni si rompa in qualche misura l'accordo
Fondamentale e di pacificazione tra la Francia e la Germania
Cioè è chiaro che se non arriviamo a risolvere questi problemi
Se non arriviamo a far sì che ci sia notorietà comune che decida sull'impiego come dicevo rosso dello dei giovani francesi e tedeschi nelle missioni comuni di pace che dobbiamo avere rischiando la vita di questi giovani
Se non c'è come dire degli atti di questo tipo
L'Unione evidentemente entra in crisi
E tre in crisi e prima o poi evidente entra in crisi l'unione monetaria
Poi pensate che il potere monetario ritornerà la dove arrestando conservando distanti pensate che il potere monetario tornato a Francoforte a Roma a Madrid
No tornerà ad afferrarlo si spopola era anzi non io credo che il potere monetario andrà un del definitivamente a Washington
Sì ci sarà una banca centrale pseudo Banca centrale a Barcellona
Ci sarà una banca centrale a Padova ci sarà una banca centrale Monaco di Baviera faranno come hanno fatto subito dopo il crollo del muro di Berlino tutte le banche centrali di questi queste pseudo banco centrali e si sono legate al dollaro di fatto erano diciamo delle succursali non autorizzate
Della Federal Reserve americana
E e questo sarà il Capo se la divisioni in Europa l'Europa sono trecento euro quattrocento milioni di persone in un mondo di sei miliardi agli altri può poco importare di quello che avviene e quest'area del continente quindi voi vedete
La scelta e molto forte drammatica io credo che questo sia importante da sapere perché le credo che arriveremo a un momento i cui bisognerà fare una scelta in cui bisognava riconfermare diciamo l'accordo
Di pacificazione fatto cinquant'anni fa sarà quello un momento importante
Io credo che noi dobbiamo solo avere un una vertenza dobbiamo essere pronti il per quel momento quindi noi dobbiamo io credo avere pronta come dire l'accordo istituzionale e politico per gestire le otto in quel momento poi ci sarà un fatto che noi oggi non prevediamo che farà sì che quell'evento
Possa diventare fatta realtà politica io farei l'esempio dalla monete europee
Se non c'era il tutto il lavoro fatto se non c'era pronto evidentemente tutto il progetto sulla moneta europea nel momento del crollo del muro di Berlino ed entro momento del primo allargamento dell'Unione
Perché noi dobbiamo dire che noi ci siamo già allargate a est la gente se lo dimentica perché è stata la Germania Est è stato il primo allargamento in quel momento si è saputo l'Europa ha saputo dare la risposta
Perché a fronte di quell'allargamento che avrebbe squilibrato definitivamente l'Europa le siamo stati in grado di ottenere dalla parte della classe politica tedesca della sua lungimiranza la rinuncia al marco a favore dell'euro
Se non ci fosse stata evidentemente questa pronto questa cosa qui non era possibile fare l'accordo tra fra Francia e Germania e la Francia
A non avrebbe accettato la riunificazione tedesca questa cosa avrebbe rimesso in piedi un di come dire un circolo vizioso che avrebbe di nuovo ha portato la diffidenza tra la Francia e la Germania e le noi oggi saremmo in condizioni non parleremo di queste cose ma parleremo evidentemente di problemi
Ben più gravi
La terza cosa che infatti volevo accennare e che c'è comunque un elemento importante che riguarda punto che io credo sia la conseguenza di questa analisi che non c'è possibilità perlomeno per quanto riguarda il continente escluderei la Gran Bretagna da questo punto di vista di resistere da parte di un gruppo politico dirigente accapo diritti degli Stati fondatori dell'Unione se questi non hanno una chiara linea europeista o queste gli viene perché ce l'avevano nel loro DNA oppure se la devono iniettare rapidamente ed è quello che è sempre avvenuto perché se voi pensate ad esempio quando il presidente Chirac fu eletto presidente della Repubblica francese era su posizioni contrarie
Poi Chirac dopo qualche mese che era Presidente della Repubblica si batte per la ratifica del trattato è rimasta e oggi presidente Chirac è andato al punto il supporto e ha fatto un discorso di cui si può benissimo per vedere diciamo
I lati positivi e negativi come c'è nei discorsi di tutti gli uomini politici manchi Schuman anche il De Gasperi anche in Adenauer a quell'epoca se andate a leggere i discorsi puntuali c'erano apparentemente delle contrazioni
Rafa tutti scorso di grande spirito europeo
E l'ha fatto non a caso dell'AN operazione del Bundestag quindi nel giorno in cui si riapriva al Parlamento a Berlino in cui quindi la Francia riconosceva l'esile la possibilità di rimettere a Berlino in Parlamento
E ed è stato un grande discorso tra era un discorso che sto talmente implica un cambiamento radicale rispetto alle sue posizioni che poteva aver prima
Ma io Fabi sarà in un caso particolare ma neanche l'opposizione resiste perché io credo che con comunque l'opposizione che è stata fatta
Alla come dir la reazione che si è avuto in Europa per quanto fosse stata ti posso essere gestita male questo è un problema evidentemente dovuto all'incapacità come dire ai limiti istituzionali dell'Europa anche per quanto riguarda la posizione di un gruppo come Haider
L'effetto c'è stato perché Haider sta perdendo colpi perderà voti perché è chiaro che un conto è un momento liti come dire di di spinta ma quando si arriva al dunque poi i cittadini
Vogliono come dire stare sull'Europa e quindi oggi non è un caso che il partito di Haider in forte calo e i diciamo sono gli altri partiti che stanno riprendendosi i loro conti quindi non si può non si può
Ecco stare al potere in Europa nell'Europa continentale se non sia un progetto europeo
Io credo che questo sia un altra considerazione importante che nel sito di amore
Allora da qui gli occhi fra RAI punto
L'ultima considerazione che riguarda Nizza evidente tenerezza come dire
Se non ci fosse sarebbe meglio per certi aspetti ma come dire chiaro che qui a danni a a Maastricht si dice cambiamo nome facciamo l'Unione formalmente si dà alla Comunità europea le competenze della politica estera della SIP della sicurezza
Di fronte alla proposta che fa col la Francia non accetta la in quel momento di come dire di avanzare su quel terreno
Accetto solo di fare il passaggio sulla moneta
E quindi però si rinvia ad Amsterdam
Si fa la la conferenza interrogativa di Amsterdam che dovrebbe chiudere dare l'assetto poi si dice allo stato non ce la fa ne facciamo un'altra che a Nizza
Perché dobbiamo fare l'allargamento oggi è chiaro nella testa di tutti qualsiasi sia l'esito di Nizza che inizino chiude il processo
Per cui è un'altra delle tante ma si sa già che ma è evidente che quindi si può uscire Nizza può essere successo non se sì portata venti a ventotto il numero delle materie in cui si decide a maggioranza che per carità importantissimo ed è anche giusto dare questi segnali
Ma se Panizza esce fuori il la coscienza che la classe dirigente europea rimette nel Consiglio europeo sa qual è il problema dell'Europa e quindi se a tre come dire se questo dibattito
Costituzionale che si è aperto in modo informale
Assume una qualche veste formale io credo che sia questo l'elemento che noi abbiamo davanti
E attende affronti questo elemento che non ricorrere solo un altro
Non a caso io credo il cancelliere Schroeder ha parlato che ci vuole una conferenza Tigers in qualche evocando l'idea che ci vuole qualcosa di diverso dalla Conferenza intergovernativa non c'è un'idea chiara
Ma credo che appunto la sensazione come dire e precisa ci vuole questa conferenza che che distingue i poteri che dica qualcosa deve fare l'Unione cosa devono fare gli Stati e quindi cosa possono fare le regioni chiede che decide con come si possa funzionare
Ma questa è e anticato una barca per per la terminare questo processo so è indicato il due mila quattro domestici ma perché il vento e l'acqua
Molti dicono ma perché si fa l'allargamento io credo che indica se nel due mila quattro sia dovuto a un altro elemento e che due nella quattro ci sono le elezioni europee perché appunto nel due mila quattro e dobbiamo tornare ad eleggere il Parlamento europeo e perché se voi guardate con attenzione tutti i progressi che noi abbiamo fatto dal mille novecentosettantanove in poi sono sempre avvenuti alla vigilia di un'elezione europea
Il cui bisognerà si cercherà di dare al popolo europeo poco ma tutte le volte si deve dare qualche cosa perché la classe politica non si può presentare alle elezioni senza dire chi ha fatto qualcosa per l'euro
Io credo che questa sia una forza enorme e credo che forse noi abbiamo fatto un piccolo errore
Nel quando sono state fatte le elezioni europee dovevamo ottenere che le elezioni avvenissero ogni quattro anni invece che ogni cinque
Perché in qualche modo questo che è il meccanismo per come dire che che sta che forza perché bisogna andare a prendere i voti per l'Europa
E se voi fate uno studio che pochi politologi hanno fatto e guardate l'evoluzione dei partiti politici in Europa rispetto alla loro collocazione rispetto all'elezione europea vedete degli elementi interessanti
Pensate ad esempio che ai partiti che nel mille novecentosettantanove erano contro l'elezione alla pena che oggi sono spariti nel triennio
Mi sono state sorti altri ma quelli che ci hanno provato hanno come dire pagato duramente il loro prezzo pensate appunto al Partito comunista francese che oggi non c'è più che era una delle forze di questo tipo e pensate che cosa ha significato per l'evoluzione del Partito Comunista Italiano comunque dovesse andare a fare l'elezione europea
E quindi la scelta che fece di accettare di diventare Spinelli hanno dopo averlo espulso
Molti anni per i
Io quindi penso che c'è
E dire ci sia un elemento
Noi dobbiamo fare tutto quello che sta in noi perché diciamo questa
In un certo senso quest'opera strano
Che
Chi agisce che evidentemente la ragione non è
Non sempre si fa quello che sta sarebbe logico
Perché la storia
Io di anni ha dimostrato che molte volte è stato fatto l'opposto prossime facciamo la nostra parte
E quindi se noi rivendichiamo a Nizza che alla classe politica
La sua responsabilità e ci dica come
Tu corrisponde costituente io credo che poi
Dobbiamo sperare
Avendo io essendo loro Panda per così tanto avanti
Essendo come dire l'interesse proprio così forte
La fortuna
Tanto ce ne basta poca
Ter vento di Alfonso Iozzo si chiude questa interessantissima giornata di riflessioni io ringrazio ancora tutti i relatori ringrazio soprattutto voi che avete così attivamente seguito i nostri lavori