Inaugurazione del 34° Seminario di Studi e Ricerche Parlamentari "Silvano Tosi" - organizzato dalle Facoltà di Scienze Politiche e di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Firenze (presso l'Università, Aula Magna, piazza San Marco)

Ma
Una
Le autorità colleghi studenti Signore Signore
E con grande piacere e che il benvenuto al presidente Mancini Mancino
E a tutte le autorità presenti vicepresidente Biondi
Per avviare i lavori del trentaquattresimo seminario di studi e ricerche parlamentari Silvano Tosi
Solo trascorsi trentaquattro anni da quando il i professori dell'Università di Firenze
Tosi Spadolini prelievi Barile dette lo origine a questa straordinaria iniziativa
Che vede collaborare la facoltà di giurisprudenza e la facoltà di Scienze politiche dell'Università degli studi di Firenze
Con la Regione Toscana
E con i due rami del Parlamento
Bene avesse questa collaborazione in questi trentaquattro anni sono formati
La maggior parte dei dirigenti della Camera e del Senato
In quanto attraverso questi seminari si riesce a mettere insieme la conoscenza teorica è quella pratica per formare questi straordinari funzionari oggi nell'università si parla di collaborazione con le istituzioni con i privati
I nostri colleghi va in ritiro trentaquattro trentacinque anni fa dando luogo a cose che ora sono attuali ripartire
In concomitanza con nella riforma universitaria è un qualcosa di già fortemente consolidato per l'Università di Firenze è sicuramente un grandissimo piacere
Questa manifestazione viene peraltro nobilitata dalla presenza di due autorità come quelle che siedono a questo tavolo e quindi non posso che esprimere benissimo soddisfazione da parte dell'Università di Firenze e complimentarmi con i responsabili del corso che sono qui alla mia sinistra e dal professor Caretti
E il professor morissi credo che da questa iniziativa ne possano nascere altre dello stesso tipo ma anche questa probabilmente può avere un'evoluzione di tipo istituzionale ma questo ovviamente lo valuteranno gli addetti ai lavori il tempo
è strettissimo c'è lo spazio per un saluto da parte del preside di giurisprudenza del Paese di Scienze politiche e e dei direttori del corso quindi la parola
Alla preside di giurisprudenza Aldo Schiavone
Grazie rettore
A nome della facoltà di giurisprudenza vorrei dare il benvenuto alle autorità in particolare al presidente Mancino al vicepresidente Biondi che ci onorano della loro presenza il presidente Mancini terrà poi la prolusione quindi diciamo particolarmente grati
Come ha ricordato il rettore un attimo fare seminario di studi parlamentari affonda le sue radici e deve la sua vita a coloro che sono stati tra i padri fondatori
Dell'università di Firenze del dopoguerra in particolare i fondatori delle tradizioni di studi nelle scienze giuridiche politiche
E di questa università è stato l'iniziativa preziosa un un faro vorrei dire
Nel lavoro e nella riflessione scientifica e di questi anni uno dei pochi luoghi attraverso i quali non riusciamo abbiamo formato élite classi dirigenti del paese
Io credo che il
Centro studi parlamentari abbia un un futuro importante davanti e se ora che l'Università di Firenze sta lavorando con molto impegno alla definizione di un quadro di istituzioni di eccellenza e io credo che tra le prime a un ruolo importante avrà sicuramente
E questa associazione a cui dovremo lavorare tutti e questo è il nostro impegno per dare una base sempre più solida sempre più radicata nella realtà al culturale fiorentina Toscana e dell'intero Paese
Io rinnovo ancora il mio benvenuto il mio ringraziamento al presidente Mancino e il mio augurio di buon lavoro
Ringrazio le autorità presenti ringrazio riflettore il collega Schiavone che mi ha preceduto io credo potrò aggiungere un saluto e una conferma di quanto è stato detto con un ricordo se me lo permettete anche di carattere personale
Non solo perché la scuola è una scuola di altissimo livello non solo perché ha concorso a formare tanta parte del ceto amministrativo politico parlamentare italiano nei quasi trentacinque anni di di sua attività ma anche perché è una chiara occasione testimonianza dell'attrice collaborazione fra due facoltà fra due scuole che convivono l'edificio di via Laura dalla ultimo venticinquennio negli anni settanta dell'ottocento che hanno la prospettiva di continuare a convivere non solo fisicamente spero ma anche in termini di collaborazione scientifica e personale in quelle che saranno la nuova dislocazione nuovi sedi del polo delle scienze sociali e quindi ha la facoltà di giurisprudenza della facoltà di Scienze politiche un'ultima parola di carattere se volete un tantino sentimentale io mi sono formato presso la facoltà di Scienze politiche sono un laureato della facoltà di Scienze politiche ho avuto come maestri Tosi Spadolini Tosi mi ha insegnato il diritto costituzionale diritto parlamentare non so se poi imparato va ho fatto qualche sforzo Spadolini mi ha insegnato un po'di storia non so solo imparato ma sono su quella strada per questi motivi anche di carattere personale ritengo che essere qui in cui su questo tavolo Meo presi per dal primo novembre del mentre del due mila della facoltà di Scienze politiche sia formidabile motivo di orgoglio di carattere personale grazie a tutti
Vorrei a raggiungere i ringraziamenti miei e dell'associazione di studi e ricerche parlamentari per i nostri due illustri ospiti segretario riapre i medici e presidente della Camera e il presidente del Senato
Che hanno accettato di partecipare a questa cerimonia a testimonianza non solo dell'interesse ma dei come dire ricordava il rettore della partecipazione attiva che le due Camere hanno sempre dato a questo seminario come avete visto dal cartoncino di invito il Prix silente del Senato Mancino accettato non soltanto di presenziare a questa cerimonia ma di tenere lui direttamente nella prolusione
Su un tema quello dei rapporti tra Parlamento e autonomie territoriali che è stato al centro per tutta questa legislatura del dibattito sul riforma della Costituzione
L'unico rammarico che abbiamo e che dare il benvenuto a salutare questi due illustri ospiti non non ci sia oggi Paolo Barile
Che come è stato ricordato è stato uno dei padri fondatori del seminario ed è stato fino agli ultimi mesi della sua vita uno dei suoi animatori più impegnati e più entusiasti
Sono sicuro che sarebbe stato felice di essere qui essendo amico personale di entrambi i nostri ospiti e nel caso del bar senatore Mancino anche collega di governo nel ministero Ciampi
Barile ci ha lasciato un'eredità pesante da raccogliere per il futuro del nostro seminario noi cercheremo di raccoglierla con tutto l'impegno ed entusiasmo che lui ci ha sempre insegnato grazie
Allora la parola al presidente Mancino
Un saluto
Particolare al magnifico rettore
Ai presidi di giurisprudenza di scienze politiche
Al professor Caretti al collega e amico
Vicepresidente della Camera Biondi tutte le autorità presenti
La ricerca di una più compiuta affermazione
Per il ruolo delle autonomie territoriali è stato nel corso della tredicesima legislatura
Uno dei dati con nota antica produzione normativa
Un'imponente opera legislativa a livello sia nazionale sia regionale
Ha ridisegnato infatti compito attribuzione funzioni al sistema delle Autonomie
Costituiscono cardini essenziali di queste iniziative del legislatore ordinario
E non c'è azione la puntuale applicazione ai principi di sussidiarietà è differenziazione
Cui si accompagna ad un rafforzamento delle forme di legittimazione degli esecutivi regionali
Sulla scia di quanto realizzato nei primi anni novanta a livello comunale è provinciale
Molte sono le aree grigie le sovrapposizioni di competenze
Tanto che anche i più acuti interpreti risulta difficile
Definire categorie e chiavi di lettura
Mentre appaiono comunque superando le tradizionali interpretazioni
Sulle quali studiosi operatori si sono per decenni formati e così ho rotto a livello amministrativo il principio del parallelismo
Oggi il difficile per il Parlamento individuare lo spazio per due vigili di cornice
Cui spetta stabilire i principi fondamentali per il legislatore regionale
Secondo il testo vigente dell'articolo
Centodiciassette della Costituzione
E almeno fino a quando seconda vettura
Le Camere non avranno approvato una definizione riversa e una innovazione molto significativa quella che si registra con maggiore evidenza e tuttavia
La distonia tra un quadro di attribuzioni che ancora resta per molti aspetti indefinito
Vi assicuro è progressivo accrescimento della legittimazione dei governi locali e regionali
In tema di trasferimento di risorse al mondo delle Autonomie
Proprio con l'ultima legge finanziaria si sono realizzati in fatti significativi passi in avanti
L'investitura diretta degli esecutivi regionali
Una scelta disegnata non come irreversibile
Da parte del legislatore costituzionale
Ha poi accelerato il processo di rafforzamento delle Autonomie territoriali in un momento in cui la politica e le istituzioni nazionali e centrali sono sembrate perdere
Il bandolo della matassa in una competizione elettorale iniziata anzitempo
Si impone l'esigenza di riannodare il filo spezzato delle riforme appare infatti essenziale oggi
Definire un nuovo quadro costituzionale che fissi alcuni punti fermi per il sistema delle Autonomie
Individuando criteri di riparto delle funzioni normative amministrative tale da fornire una sicura bussola i Consigli regionali appena eletti
Che dovranno procedere nei prossimi mesi alla stesura dei nuovi statuti e questo l'obiettivo del disegno di legge costituzionale di emissione della seconda parte del titolo quinto della Costituzione che è stato approvato in sede di prima deliberazione dalle Camere lo scorso anno
E che dovrebbe essere esaminato prossimamente dammi due Assemblea
Non si tratta di una elaborazione estemporanea nonostante i molti problemi tecnici e le imperfezioni non solo redazionali che sono state rilevate da più parti
Ma di un progetto
Che affonda le sue radici nelle discussioni avvenuti in seno alla commissione parlamentare per le riforme costituzionali
Che hanno accompagnato nella prima parte della legislatura
La definizione di quell'imponente programma legislativo di trasferimento di compiti e funzioni al sistema delle autonomie cui si è fatto cenno le cosiddette leggi Bassanini
E a cui è seguita una rilevante ridefinizione del ruolo dall'apparato amministrativo centrale dello Stato
Che disciplinerà compiutamente i suoi effetti a partire dalla prossima legislatura con la riduzione a dodici del numero dei dicasteri su cui dice si è aperta anche una polemica
Ebbene questo complesso di riforme Trova nel progetto di revisione del Titolo quinto della Costituzione sono necessario completamento
E la garanzia della irreversibilità di alcune scelte compiute
Nel segno del principio di sussidiarietà che sono state ampiamente condivise nel corso della legislatura sia dalla maggioranza sia dall'opposizione
Questo disegno di legge di revisione è stato presentato dal governo D'Alema
Ministro per le riforme istituzionali Giuliano Amato e nel recepire i risultati del dei lavori della commissione bicamerale per le riforme costituzionali
Proponeva nella sua originaria stesura una radicale revisione del Titolo quinto la cui stesso intitolazione veniva modificate in ordinamento federale della Repubblica io dico fin felicemente abbandonata
Dopo un iter travagliato la Camera prima al Senato poi nell'autunno dello scorso anno hanno approvato in sede di prima deliberazione un testo che sulla base di un accordo con la Conferenza dei presidenti delle giunte regionali
Dell'ANCI dell'UPI
Si limita ad alcune significative modifiche del testo costituzionale
Si prevede che in particolare la revisione degli articoli centoquattordici sedici
Certo centosedici centodiciassette centodiciotto centodiciannove centoventi e centoventisei centoventisette nonché una integrazione articolo centotrentadue
L'abrogazione di articolo centoquindici centoventiquattro centoventotto centoventinove centotrenta del primo comma dell'articolo centoventicinque della Costituzione
Non si parla più dunque di revisione in senso federale dell'ordinamento un'espressione probabilmente utilizzato in modo improprio anche dalla Bicamerale
Ma più correttamente di modifica al Titolo quinto della parte seconda della Costituzione
Una norma transitoria inserita alla fine dal testo
Stabilisce poi che in attesa di una revisione dell'attuale assetto delle due Camere
I regolamenti parlamentari possono prevedere la partecipazione di rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome degli enti locali
Alla Commissione parlamentare per le questioni regionali i panini dalla quale sono considerati particolarmente rally rilevanti nel procedimento legislativo
Se è così inteso dare una prima parziale risposta pensa peraltro i problemi applicativi
All'esigenza prospettata con insistenza dal mondo delle autonomie di essere
Adeguatamente coinvolta nel procedimento legislativo nazionale il processo di rafforzamento delle Autonomie territoriali si è venuti infatti realizzando fino ad ora
Nella sostanziale assenza assenza di un sistema organico di rapporti tra il Parlamento e i poteri locali
Questi ultimi hanno piuttosto provato nel governo
L'istituzione con cui dialogare a livello di Stato centrale
Particolare la struttura delle conferenze quella Stato regioni province autonome quella Stato-città e quella unificata
Hanno costituito l'Arena che ha permesso il confronto tra le istanze centrali e quelle delle Autonomie
Assumendo un rilievo che ha superato quello originario meramente consultivo
Disegnati dalla legge quattrocento del mille novecentottantotto
Per assumere un ruolo di vera e propria sale degli codecisione compartecipazione alle principali iniziative normative ed amministrative del Governo
Nella definizione dei decreti legislativi dei decreti legge e della normazione di rango secondario
Paradossalmente e contrariamente a quanto si potrebbe credere
L'istituzionalizzazione del sistema delle conferenza rappresentato non un elemento di indebolimento del centro
Ma un fattore essenziale nel rafforzamento del governo e del suo ruolo di legislatore
Con una conseguente parallela riduzione del ruolo del parlamento nella sua funzione propria di propulsione dello sviluppo dell'ordinamento giuridico
Si tratta di una tendenza ben nota che ha portato negli ultimi due anni
Al sorpasso del numero dei decreti legislativi rispetto al totale delle leggi approvate nel periodo tra il luglio del mille novecentottantanove e il luglio del due mila
Infatti il numero dei decreti legislativi emanati centocinque è stato infatti superiore a quello delle leggi di conversione di decreti legge ventotto e delle leggi ordinarie settantacinque
Senza tener conto delle leggi meramente formale di autorizzazione alla ratifica dei trattati
Ma il sistema delle conferenze del dialogo quindi diretto tra governo ed autonomie locali
Per la mancata dimostrare in questi anni tutte le sue insufficienza la natura stessa di questi organi impone che si dia liberi tendenzialmente all'unanimità è apparsa voi evidente la possibilità di una loro strumentalizzazione politica qualora la maggioranza dei presidenti di Regione appartenga a uno schieramento contrapposto a quello che sostiene il governo nazionale
Articolandosi il confronto direttamente con i governi espressione dell'indirizzo di maggioranza
La possibilità di un uso della sega dalla conferenza a fini di lotta politica con un consequenziale appannamento della funzione propria di rappresentanza degli interessi territoriali e apparso in alcuni momenti irresistibile del resto abbiamo avuto anche occasione di registrarlo
Tutto ciò ripropone
L'esigenza di ipotizzare altre modalità di collegamento tra il centro e la periferia che valorizzino il ruolo del parlamento nella sua funzione essenziale l'istanza rappresentativa di tutti gli interessi nazionali
Riscoprendo così le ragioni profonde del bicameralismo
Un'esigenza ben presente nel corso dei lavori della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali la D'Alema
Ed anche seppure in USA come si è accennato nel testo di revisione le parte seconda del titolo quinto della Costituzione all'attenzione oggi delle due Camere per la seconda deliberazione prevista all'articolo centotrentotto della Costituzione
Questa esigenza
Di una più compiuta rappresentanza del resto alla radice del bicameralismo italiana
I lavori dell'Assemblea costituente in proposito si aprono con due relazioni di Costantino Mortati di Giovanni Conti la secondo sottocommissione o la Commissione dei settantacinque
E seppure con diverse argomentazioni a finalità ipotizzavano
L'affiancamento alla Camera dei deputati titolare di una rappresentanza generale del popolo intero indifferenziato leggo testualmente
Di una seconda camera che avrebbe dovuto esprimere secondo le parole di Mortati
La volontà dello stesso popolo attraverso il suffragio universale ma in una veste diversa
Portati aggiornando la tradizione radicata la dottrina sociale della Chiesa
Ipotizzare una rappresentanza organica degli interessi che si voleva comunque territorialmente radicata giusta polenta o leggo testualmente questa quella più propriamente territoriale
Giovanni Conti esponente autorevole del partito repubblicano motivava l'opzione bicamerale con la necessità di una rappresentanza della nazione
Come si presenta differenziata nelle varie forme di organizzazione di istituzioni in cui si esplica la vita sociale il Senato secondo Conti avrebbe dovuto essere la sua composizione uno dei riflessi costituzionali del riconoscimento delle regioni come enti di diritto pubblico ciò anche per perseguire sono queste considerazioni attuali l'essenziale è l'obiettivo di superare il tradizionale centralismo statale in un quadro che attraverso il decentramento amministrativo a favore delle Regioni consentisse al Parlamento di svolge un ruolo di indirizzo generale
Nel primo voto d'indirizzo in materia nel settembre del mille novecentoquarantasei
La sottocommissione approvò un ordine del giorno firmato da Mortati da Einaudi ancora oggi esemplare
Che riconosceva la necessità dell'istituzione di una seconda camera al fine di dare completezza di espressione politica tutte le forze vive della società nazionale un letto testualmente
Dunque prima ancora di definire funziona cassetti delle due Camere la previsione del bicameralismo che sin dall'inizio fu pensato come perfetto paritario
Beninteso è voluta da alcuni autorevoli costituende come strumento principe per realizzare una compiuta rappresentanza
L'opposizione delle sinistre al sistema bicamerale ma soprattutto la difficoltà
Individuare dei criteri per assicurare la contemporanea in rappresentanza di istanze del mondo delle Autonomie e delle realtà professionali prese complessa complessa e alla fine senza successo l'operazione
Coniugare cioè in un unico organo una rappresentanza politica generale rappresentanza territoriale rappresentanza delle professioni su cui su questo punto quello delle professioni sia per il una disputa abbastanza diciamo intricata
Quei valori restano in proposito illuminanti nelle insuperabili difficoltà di realizzare questo obiettivo attraverso la creazione di un organo a composizione mista
Tutte le possibili soluzioni furono allora studiata ipotizzando i più complessi contemperamenti tra rappresentanze dirette ed indirette in alcuni casi di secondo grado
Analogamente a quanto avviene oggi per il Senato francese addirittura di terzo grado
Ma lei disomogeneità del corpo elettorale la possibilità di una contrapposizione tra Comuni e Regioni
Ma i consigli regionali che avrebbe dovuto essere eletto un terzo dei senatori
Mentre i restanti due terzi avrebbero dovuto essere mette tasse inglesi delegati dei consigli comunali il pericolo di uno schiacciamento delle minoranze di insito nei sistemi elettorali di secondo e terzo grado e soprattutto il carattere
Artificiose complesso dei meccanismi ipotizzati
Sconsiglio l'adozione di un sistema misto anche se nel corso dei lavori della sottocommissione si tenne fermo
Con l'astensione dei costituenti socialisti e comunisti il principio della duplicità del corpo elettorale del Senato la seconda Cossotto Commissione finì infatti per la prova
Il ventiquattro gennaio mille novecentoquarantasette alla fine dei suoi lavori una proposta secondo la quale il Senato avrebbe dovuto essere eletto la con leggi regionali a suffragio universale è indiretto
Come è noto l'accordo trasversale
Tra le sinistre e liberali favorevoli questi ultimi a un Senato delle garanzie a fronte delle incertezze le i costituenti democristiani portò nel corso dell'esame in Assemblea del progetto di Costituzione
Alla votazione il sette ottobre del quarantasette dell'ordine del giorno presentato da Francesco Saverio Nitti sottoscritto dai comunisti che stabiliva che il Senato avrebbe dovuto essere a suffragio universale e diretto con sistema collegio uninominale
Nel corso di questa legislatura perciò un salto notevole
Nel corso di questa legislatura le discussione nella Commissione parlamentare per le riforme costituzionali hanno riproposto
Consiglio volare corrispondenza i problemi e le questioni che avevano animato il dibattito presso la Costituente
Anche in questa occasione difficoltà si sono tutte concentrate sull'arduo contemperazione numero ricorre però diversi criteri di rappresentatività a loro volta devono tenere conto dell'esigenza sentita con sempre maggiore forza in un sistema che si vuole maggioritario io non mollo di garanzia da affidare alla seconda camera
Tutto il dibattito ha oscillato tra l'obiezione per il Senato delle garanzie e quella per una camera o e fissare i legami con le autonomie locali si è parlato di Senato delle Autonomie
Proprio la necessità di contemperare queste esigenze
Ha fatto subito apparire come minoritaria è un'opzione sul modello del Bundesrat tedesco pure autorevolmente proposto ciò sia per la difficoltà di escludere il Senato dal circuito della rappresentanza politica sia per la caratteristica proprio del sistema delle autonomie italiane
Cui estraneo una posizione egemonica dell'ente Regione sui Comuni
Nelle varie fasi dei lavori sono state prospettate diverse soluzioni
Si possono ricordare in primo luogo la soluzione proposta dal senatore Rutelli che è stata riproposta lo scorso anno in Senato dal gruppo appartenenti oggi alla Casa delle Libertà in occasione dell'esame del citato disegno di legge di revisione la seconda parte del quinto titolo della Costituzione
Questa soluzione ipotizza che per ogni legge approvata dalla Camera dei deputati e la Conferenza delle Regioni posso eccepire dinanzi alla Corte costituzionale
L'invasione delle competenze delle Venezie
In tal caso se l'obiezione è ritenuto fondato dalla corte il Senato è chiamato a deliberare in via definitiva integrato per l'occasione dai presidenti delle Regioni ciascuno dei quali esprime un numero di voti pari a quello dei senatori elettivi della propria regione
Un'altra proposta avanzata dal senatore Morando
Ha ipotizzato l'elezione popolare diretta dei senatori da svolgersi contestualmente alle consultazioni per la elezione dei consigli regionali
Così da realizzare un collegamento politico forte dai sistemi politici regionali del sistema politico nazionale
E stato altresì proposta per il Senato una composizione mista
Sui modelli ipotizzati nel corso dei lavori dell'Assemblea costituente tuttavia proprio il dibattito alla Costituente nonché l'esperienza spagnola
Mostrano la difficoltà di contemperare in un unico organismo diversi criteri rappresentativi
Nella prima fase dei lavori della commissione bicamerale per uscire fuori da questi problemi si convenne sulla proposta avanzata dal senatore Vigliar
Che ha ipotizzato la creazione all'interno del Senato di una speciale commissione delle autonomie territoriali
Presieduta da un senatore composto per un terzo senatore per un terzo dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome per un terzo dal rappresentante degli enti locali eletti con modalità da stabilirsi attraverso una legge approvato dalle due Camere
E l'idea dei proponenti la commissione avrebbe dovuto avere una funzione deliberante in alcune particolari in materia di rilevanza per le regioni
Con la possibilità tuttavia per l'Assemblea del Senato di modificare questa deliberazione con un voto a maggioranza qualificata
Questa soluzione che pure è stata votata prima dell'estate dalla Commissione bicamerale fu dopo l'estate superata conferendo la commissione sulla proposta di prevenire invece della Commissione delle autonomie territoriali sessioni speciali
Per la trattazione di specifici argomenti di interesse delle Autonomie nelle quali la composizione del Senato va integrato da consiglieri comunali e provinciali regionali eletti in ciascuna regione in numero pari a quello dei senatori
Con questa soluzione
Se si esalta il ruolo delle assemblee rappresentative locali si finisce tuttavia per permettere il prezioso raccordo tra Parlamento e governi locali
Con la prevedibile conseguenza di un riproporsi del ruolo del sistema delle conferenze oggetto anch'esso di una specifica previsione nel testo elaborato dalla bicamerale
Con questi interrogativi
Si è chiusa l'esperienza della commissione bicamerale
Mentre come ricordato una riflessione sulla composizione il ruolo del Senato è rimasta aperta in questa legislatura
Senza però essere più affrontata in modo compiuto nel corso dell'esame del disegno di legge costituzionale di revisione della parte seconda del titolo quinto della costituzione
Oggi
L'esigenza di dare completezza di espressione politica tutte le forze vive della società nazionale
Si impone come ineludibile ed è strettamente legata al valore rappresentativo delle istituzioni territoriali secondo il proibì principio di prossimità la disaffezione alla politica che si traduce consultazione dopo consultazioni in sempre maggiori tassi di astensionismo da un lato e la necessità dall'altro di assicurare un continuo e organico confronto con il sistema delle autonomie
Chiedo Maldini pongono al ceto politico una riflessione che proprio i temi del dibattito in Assemblea costituente può trovare nuova linfa vitale
In una linea di sicura continuità delle istituzioni repubblicane
Anche allora infatti
L'esigenza che animava il confronto era quella di assicurare un più sicuro fondamento alle istituzioni democratiche
Questo fondamento per molti versi e per lungo tempo posto in questione nella durezza
Del confronto politico era ed è stato comunque assicurato per decenni dalla forte e legittimità di cui beneficiavano le singole forze politiche
Il livello di partecipazione elettorali italiano l'hanno avuta i quali per anni nel variegato panorama delle democrazie occidentali oggi
Venuti meno i collanti ideologici in una democrazia ormai legittimata condivisa integrata nel contesto europeo cresce il numero di elettori indifferente rispetto alle scelte politiche
Si propone quindi in termini del tutto nuovi
Il problema della rappresentanza politica nazionale che per recuperare il suo ruolo nelle istituzioni parlamentari
Si deve intrecciati con le responsabilità espresse dalla società civile l'avete dei governi territoriali una rete che esprime forme di investitura degli esecutivi che esaltano le responsabilità dirette e personali
In questo quadro la riflessione sulle modalità di elezione del ruolo dei corpi rappresentativi diventa decisiva
Con maggiore vigore si pone per il Parlamento e per il Senato in particolare
L'obiettivo di proporsi con un sicuro luogo di dialogo tra il centro e la periferia
Tra lo Stato e le forze vive della società nazionale
Un dialogo capace di offrire allo Stato centrale
Un essenziale strumento per mantenere solidi rapporti con le Regioni e loro ormai forti esecutivi questo privilegiato l'apporto che non necessariamente si deve realizzare secondo la via della rappresentanza diretta degli esecutivi regionali e locali
Può divenire uno strumento prezioso per accendere di una nuova attenzione e caricare di maggiore peso la competizione elettorale specie quella per la elezione del Senato
La creazione di un solido raccordo tra potere legislativo centrale del sistema delle Autonomie
è a mio avviso una via obbligata se il legislatore non si vuole rassegnare
Ha un ruolo di mera ratifica di un numero crescente di intese sigillate nella sede delle conferenze stato regioni e Stato città sotto forma di iniziative legislative del governo sostanzialmente immodificabili del resto
Il valore percentuale delle leggi in cui sono presenti disposizioni che attribuiscono competenze funzioni alle Regioni e cresciuto negli ultimi anni in modo sorprendente per numero ed entità
Il legislatore dunque dei fatti
Dialoga e con la sua azione incide continuamente sugli assetti del sistema delle Autonomie che non può non essere coinvolto
Nella fase della definizione delle scelte
La sfida è ora quella di istituzionalizzare questo dialogo e se si punture mente al numero delle leggi che sono state approvate in Parlamento di forte revisione anche della legge Bassanini che sono leggi fondamentali
Ci si può prendere facilmente conto che quando il legislatore dar lo stesso legislatore toglie e l'ho avuto le autonomie sono sempre in una condizione diciamo di difficoltà
Una sfida innanzitutto per i partiti
Che devono aggiornare la loro struttura se vogliono continuare a restare soggettività nel che come recita la nostra Costituzione concorrono con metodo democratico a determinare la politica nazionale
Non posso infatti i partiti non tenere conto del plusvalore rappresentativo di cui beneficiano oggi i sindaci e i presidenti delle Province e delle Regioni e in virtù della loro elezione diretta
Questo plusvalore
Non deve essere inteso come una minaccia ma come una preziosa risorsa
Per avvicinare la politica nazionale alle esigenze dei cittadini che affidano ai vertici degli esecutivi locali e regionali la cura dei loro più immediati interessi in questa prospettiva occorrerebbe forse anche di vedere
La normativa sulle ineleggibilità
Se è vero infatti che per la confusione che esso genera tra interessi locali particolare le scelte politiche nazionali il sistema del cumulo dei mandati è stato oggetto di molte critiche in Francia
Dove comunque costituisce sempre l'architrave dei meccanismi di selezione della classe politica nazionale oggi
Con i processi di liberalizzazione e privatizzazione
In un contesto in cui la politica tende a ritirarsi da una serie di funzioni di gestione
Che negli stadi contemporanea erano stati attribuiti nel cumulo dei mandati da introdurre certamente con cautela il giudizio si può individuare uno strumento per incentivare la crescita di una nuova classe dirigente
Per rendere più autorevoli ed autonoma e le personalità politiche che si affermano grazie alla loro capacità di governo
E amministrativa anche a livello locale contro le ricorrenti tentazioni di chiusura oligarchica dei partiti secolo sedere tranquillamente chi sceglie e chi candida una oligarchia molte volte anche opprimente
E contro una selezione del ceto dirigente nazionale
Che tenga conto che valorizzi le esperienze compiute negli enti locali e nelle regioni
Può inoltre contribuire al miglioramento della produzione legislativa stimolando l'attenzione ai profili applicativi della legge allora impatto sull'amministrazione e sulla realtà sociale
Troppo spesso il Parlamento produce infatti regole
Senza verificarne la fattibilità
Leggi divieti annunciati nobili ma in inapplicabili generatrice di contenziosi infiniti e di problemi amministrativi
Per superare i quali l'amministrazione e la società civile si rivolgono nuovamente al legislatore che viene così costretto ad adottare in una spirale
Che direi perversa
Leggi provvedimenti le discipline retroattive l'interpretazione autentica
Occorre dunque riscoprire quel precetto dell'articolo cinque della Costituzione che impone allo Stato di adeguare il principe i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento
Ed è proprio nel segno dei principi fissati da questa fondamentale disposizione dalla Costituzione
Che la integrazione dei rappresentanti delle Autonomie nel Senato della Repubblica una e indivisibile che riconosce e promuove le autonomie locali
Si rende oggi necessaria per garantire una piena compartecipazione agli atti supremi dell'indirizzo politiche alle fondamentali scelte di coesione nazionale
La rivoluzione dall'ordinamento di cui si è parlato
E il completamento quinti e completamento quindi della scelta ormai irreversibile di superare l'esperienza centralista dello Stato avviata nel secolo scorso con le leggi Rattazzi
Con l'imitazione forse necessaria allora
Modello napoleonico richiede che tutte le articolazioni della società nazionale si facciano carico delle decisione fondamentale a garanzia dell'integrazione nazionale sempre più necessaria per competere in Europa
Ed è l'Europa che richiede la costituzionalizzazione in una Rete coesa dei governi territoriali
Un'Europa federale degli Stati nazione indebolire dunque a senso unico lo Stato nazione
Significa oggi compromettere il processo di integrazione europea del complesso equilibrio che si realizza nella rete dei governi regionali e locali che nella garanzia di questa integrazione trova il suo più sicuro sigillo
Il Senato voluto dai costituenti
Come il Senato della Repubblica e non come il senato dello Stato deve riscoprire le sue radici che traggono linfa vitale dal sistema delle Autonomie per assicurare a dare respiro a una nuova qualità dell'unità nazionale
Un'unità non retorica ma a garanzia dei fondamentali diritti di cittadinanza e della coesione della nostra società
Nella più grande patria europea per affrontare le sfide incalzanti della globalizzazione mantenere oggi separate e distanti il ruolo delle assemblee legislative rispetto al ruolo delle regioni e degli enti locali diventerebbe oltretutto rischioso
E poi si vede dalle polemiche che sono in sorte all'indomani della elezione diretta dei presidenti delle delle giunte regionali
Mentre il coinvolgimento delle istituzioni territoriali all'interno di una delle due Camere proprio perché richiede responsabilità rafforzerebbe l'unità politica del Paese
Una sfida dunque per i partiti per le istituzioni e per la vita politica stessa del Paese
Per la realizzazione della quale non vi sono ricette semplici da riportare tout-court da sistemi stranieri seguendo la moda del momento
Si tratta e concludo
Di un percorso complesse al contempo fascinoso
Che dovrebbe esplorare tutte le possibilità di un arricchimento della capacità delle istituzioni rappresentative
Di corrispondere alle esigenze di tutte le forze vive della società nazionale
Come precocemente intuito da Luigi Einaudi Costantino Mortati
In quel lontano ordine del giorno approvato dalla seconda Corte sotto commissione
Dell'Assemblea Costituente nel settembre del mille novecentoquarantasei rimasto negli archivi degli studiosi dalla Carta costituzionale grazie
Grazie a lei presidente
La splendida prolusione ed ora il vicepresidente biologico
Intervenire è un omaggio al bicameralismo io ringrazio molto sposato molto contento di rappresentare la Camera in questa circostanza ascoltare
Amico Presidente Mancino i due resti orgogliosi di quello che è stato fatto
In tutti questi anni il professor Caretti e credo che chili dei giovani ascoltato la prolusione di Mancino ha capito quanto sia complessa e nello stesso tempo cessare di semplificazione
La vita istituzionale costituzionale del nostro Paese
Una vita che si può sembrare come molte volte le cronache individuarlo
Travagliata la che tutto compreso deve trovare un momento di risoluzione di sintesi in questa legislatura non ce l'abbiamo fatta per motivi come si potrebbe dire non di particolare valore morale
Ma perché detenzioni sono stati sono molto forti bisognerà superare queste tensioni non nel nome di un falso buonismo ma nel nome di Allah esigenza che il Parlamento nella sua centralità e torni a essere la sede nella quale il dibattito politico si svolgerà soluzioni vengano trovate non una visione gladiatori all'onda gradinata Nord secondo gradinata Sud ma in una interpretazione di sintesi che compete a coloro che hanno l'onore e per questo credo che il titolo di onorevole abbia un significato non certo encomiastico detto l'onore di rappresentare il popolo della sua sovranità
Che naturalmente si articola le realtà locali e ora nella maggiore accentuazione di queste realtà locali
Nella nelle presidenze delle Regioni delle Province i sindaci che hanno un fiducia in Letta ecco il tris da questo punto di vista rafforzata come diceva il presidente Mancino che richiede in relazione a questo
Spesa situazione un rapporto con me il Governo e con lo storico in Parlamento
Che debba avere una nuova come dire spinta fiduciaria fissi ritrovarsi le scelte che si potranno fare io mi auguro che ciò avvenga chiunque vinca la competizione elettorale in termini di maggiore collaborazione nel senso letterale di questo termine cioè di lavorare insieme non lavorare contro e credo che questo sia un auspicio per cui i giovani di questo seminario del due mila e uno nella tradizione e chi questo seminario avuto possa raccogliere il testimone di tanti altri che li hanno preceduti
E che hanno avuto alla possibilità cedendo agli uffici della Camera ai compiti diversi della Camera e del Senato deve gliela fidati ai consiglieri parlamentari di forgiare anche quella entità e culturale
E mi permetto anche di istituzionale nel senso più elevato è ripreso il termine
Che costituisce un rapporto con la classe politica che si avvicenda e con continuità culturale
Che trova proprio da questi studi motivo di rafforzamento io ho avuto l'onore di conoscere è stato ricordato poco fa il professor Barile io però voglio ricordare anche due grandi funzionari della Camera che purtroppo non ci sono più
Ulivieri monili Gianfranco già urlo
Lo due persone hanno dato alla Camera lo Stato quando giunge servitori dello Stato
Ecco si usa un termine per cui viene una parte che può sembrare quasi come se il potere di assoggettata ma non è vero
Quando si serve lo Stato nella sua in realtà che è quella di corrispondere a un ufficio
Che viene affidato che veramente simili realizza il massimo di quello che si può aspettarsi quando un deputato conservatore entra nella camera e sa di avere una struttura la preparazione una cultura una tradizione che si è rinnovata attraverso la staffetta reale e ideale che le generazioni acquisiscono negli studi
E nel modo col quale si rapportano con essi
Ecco io formulo questo augurio nome della Camera felicissimo avuto questa occasione stare accanto a presidente Mancino di Almirante la perfetta ricostruzione non del puramente all'utilitaria ma calata nella concretezza dei problemi e tutto questo ci fa dire che mi pare che questo seminario il mio lavoro come dice molto bene
Tante grazie
Chiederemo lavori dando la parola al sindaco di Firenze che manifesta l'attenzione della città per il seminario
Dentro
E
Ma il mio è soltanto un saluto intanto perché mi dispiace ma causa di quelli impegni che i sindaci hanno quotidianamente sarei voluto arrivare molto prima e sono arrivato soltanto pochi minuti fa ma non volevo comunque mancare a questa occasione e ringrazio il Magnifico Rettore il professor Augusto Marinelli di avermi rinnovato l'invito anche nei giorni scorsi intanto per l'alto livello
Delle relazioni che qui si sono tenute e perché il tema in discussione
Il rapporto fra Parlamento le Autonomie regionali tema particolarmente caldo estivo in questo momento
Alcuni accenni anche a quella che è la realtà complessiva del sistema delle Autonomie nel vivo dei processi di riforma in atto erano contenuti anche nel nell'ultima parte che io ho potuto ascoltare del la relazione della produzione del presidente del senato io sono qui anche perché sono convinto che oggi abbiamo bisogno sempre di più di forze di energie intellettuali nuove per fare sì che il nostro sistema politico istituzionale
Sappia trovare un nuovo equilibrio al suo interno
E riesca sempre di più
Ad avvicinare le istituzioni ai cittadini questo è lo sforzo che ogni giorno cerchiamo di compiere qualche volta ci riusciamo qualche altra volta un po'meno ma sicuramente rimane l'obiettivo fondamentale a cui vogliamo mirare grazie buongiorno
Ancora un grazie di cuore al presidente Mancino al vicepresidente Biondi e grazie a tutti voi olio