"La comunità israelitica francese e il conflitto israelo-palestinese"

Radio radicale
La recente ondata di attentati a sinagoghe in Francia sembra dar ragione a coloro che sostengono che il rigurgito di antisemitismo che si sta registrando Oltralpe da una meta questa parte è strettamente legato al conflitto israelo palestinese
Davamo conto alcune settimane fa dell'acceso dibattito che si sta sviluppando all'interno delle stesse associazioni israeliti che tra chi vede riaffiorare un antisemitismo sempre latente nella società francese e chi invece attribuisce in Cenni alle sinagoghe e più in generale tutti gli atti di ostilità nei confronti della comunità israelitica all'esasperazione del conflitto arabo israeliano di episodi classificabili come antisemitici ce ne sono stati del resto parecchi
Tanto che è stato da poco pubblicato un libro bianco da parte dell'associazione esso essa fa sisma e dall'Unione degli studenti ebrei di Francia un
Nel libro bianco che censisce oltre quattrocento atti di natura antisemitica commessi in Francia tra il settembre del due mila e il gennaio del due mila e due
Era proprio di poche settimane fa la notizia diffusa dalla polizia è uno degli episodi più gravi l'attentato incendiario d'una sinagoga non c'entrava con l'antisemitismo delinquenza comune infatti ma chi la settimana scorsa ha fatto saltare in aria la sinagoga di Marsiglia intendeva inequivocabilmente colpire la comunità israelitica evidente inoltre il nesso con l'operazione militare scatenata in Cisgiordania dal governo Sharon
Tanto che che i responsabili della comunità israelitica o meglio i dirigenti del Consiglio rappresentativo delle comunità ebraiche di Francia il CRIF hanno deciso di ire una manifestazione contro il terrorismo e l'antisemitismo e in solidarietà con Israele la decisione di dare sostegno al governo di Sharon ha però provocato una spaccatura in seno alla comunità israelitica francese
La componente di sinistra che raccoglie la metà circa dei membri dell'Ufficio direttivo ha subito minacciato di non partecipare alla manifestazione
A meno che non venissero indette due manifestazioni distinte una contro gli episodi di antisemitismo e un'altra a sostegno di Israele
Soluzione caldeggiata tra gli altri dal presidente del concistorio di Parigi Moisè Cohen alla fine con qualche compromesso è passata la linea della manifestazione unica fortemente voluta dal presidente del CRIF il consiglio per l'appunto rappresentativo delle istituzioni ebraiche voce più che Armando il quale aveva minacciato le proprie dimissioni e impose bile aveva detto esprimersi pubblicamente sugli atti sì di antisemitismo commessi in Francia senza evocare la situazione in Medioriente e il terrorismo o che colpisce Israele si assiste quotidianamente a manifestazioni filopalestinesi è normale che manifesti anche la comunità Israele
Una posizione questa che equivale ad una scelta di ghettizzazione secondo gli oppositori per i quali è stata sprecata un'occasione unica di fare uscire la comunità dall'isolamento e di farle raccogliere attorno un vasto consenso nazionale repubblicano come dico in Francia temono i rappresentanti dell'ala di sinistra del CRIF che in questo modo venga compromesso il credito che l'associazione aveva accumulato nel passato presso i poteri pubblici
Non è un caso secondo loro che il presidente del il consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche non sia stato invitato dal il da solo dal primo ministro Jospin all'indomani degli ultimi attentati alle sinagoghe ma che sia stato invitato insieme il presidente di un'associazione non ebraica come la lycra che è la lega contro il razzismo e l'antisemitismo sono timori condivisi da diversi esponenti della comunità israelitica ulivi di là ad esempio direttore della rivista attribuisce parla apertamente di un rischio di radicalizzazione sentiamo che cosa dice si sta assistendo ad un fenomeno nuovo una parte dell'ebraismo francese riesce a farsi sentire al punto da dare l'impressione che la comunità israelitica si è trasformata in un gruppuscolo Fat chiuso finora quando gli ebrei di Francia scendevano in piazza lo facevano sì per loro stessi ma anche per difendere valori democratici ed etici inscindibili dai loro propri valori oggi di fronte ad un'ondata di critiche nei confronti di Israele che gli ebrei vivono con grande disagio le frange più estremistiche della comunità israelitica alzano la voce la stragrande maggior altre degli ebrei di Francia non si riconosce in questi movimenti estremisti dice ma non ha il coraggio di dirlo per non essere accusata di fare il gioco dei nemici di Israele chiuse le virgolette
Quanto accaduto alla manifestazione di domenica scorsa quella che si è conclusa il piazza della Bastiglia Parigi una grande manifestazione forse cento mila persone tra cui anche tre candidati di centrodestra alle prossime presidenziali sembra confermare questi Timo
Ori
Di radicalizzazione e accaduto addirittura che che i gruppi organizzati di giovani si sono dati vere e proprie azioni di squadrismo aggredendo militanti pacifisti passanti magrebini o comunque con la pelle scura un cameraman e accoltellandolo perfino un commissario di polizia si tratta di poche centinaia gli elementi legati al Beitar nel movimento giovanile vicino all'estrema destra israeliana e della lega di difesa ebraica ramo francese della Jewish Defense league fondata dal rabbino razzista Meir Kahane del mille novecentosessantotto
Quello che poi finì assassinato nel novanta in un hotel di New York sono teppisti noti alla polizia per essersi resi responsabili di una serie di aggressioni e spedizioni punitive le corone che si erano occupati di loro soltanto pochi giorni fa pochi giorni prima della manifestazione in occasione dei tafferugli provocati alle aeroporto di Orly in occasione del rientro in Francia del leader no global José Bové espulso da Ramallah dalle autorità israeliane
Questi giovanotti si considerano una sorta di milizia civile si sentono investiti della missione di fare i gorilla della comunità israelitica a loro dire indifesa
Spesso a spese di membri della comunità stessa come possono testimoniare alcuni militanti pacifisti quelli di pace adesso per esempio che hanno avuto la sfortuna di incontri di incrociate
Non c'era comunque nessun bisogno delle prodezze di questa minoranza violenta per fare di questa manifestazione una manifestazione combattiva né i toni degli slogan dei cartelli degli striscioni Arafat premio Nobel per il terrorismo Sharon continua così tanto per citarne un paio ma a parte l'aspetto tipo seria per così dire le decine di migliaia di persone che si sono riconosciute nella parola d'ordine contro il terrorismo e l'antisemitismo con Israele per la pace e la sicurezza
Hanno tenuto a denunciare con fermezza la disinformazione e la parzialità dei mezzi di informazione francesi che danno conto quotidianamente del conflitto in Medioriente
Bond all'agenzia di stampa France France Press paga le spese ribattezzata su un cartello Agenzia francese della propaganda palestinese
Le radio ebraiche che sono quattro a Parigi Radio Shalom radiologi era
Cita i che FM e che si dividono una stessa frequenza sulla modulazione di frequenza per la precisione novantaquattro virgola otto trasmettendo naturalmente in orari e giorni diversi sono in prima linea nel denunciare la disinformazione dei mass media che appare come un evita Enza anche ai rappresentanti dell'ala sinistra come il presidente del Concistoro quel Morisco M. che citavamo poco fa ritiene Luís che la copertura televisiva del conflitto da parte delle reti nazionali non è per niente soddisfacente con quel martellamento di servizi sulla sofferenza palestinese che dice può anche spingere qualcuno poi ad appiccare il fuoco alle sinagoghe
Soltanto qualche migliaio invece alla contromanifestazione indetta dai francesi ebrei che non se la sono sentita di scendere in piazza ad incoraggiare Ariel Sharon e che insistono sulla necessità e sull'urgenza di creare uno Stato palestinese
Militanti pacifisti soprattutto del movimento Pace adesso e del circolo Bernard Lazhar con loro alcuni esponenti del partito socialista francese tra cui l'ex ministro della Giustizia Roberto badante
In poco più di una
Settima
Anna al primo turno delle presidenziali in Francia sedici sono i candidati per la corsa all'Eliseo ma soltanto qualcuno ha ritenuto di dover prendere posizione su una questione spinosa come quella israelo palestinese tre gli abbiamo appena incontrati Allan l'infestazione filo israeliana altri due-tre il verde il neo comunista il vetro trotskista hanno preferito la manifestazione filo palestinese che il giorno prima ha sfilato per le strade del quartiere latino raccogliendo circa trenta mila persone
Altri due candidati quelli dell'estrema destra hanno disertato tutte e tre le manifestazioni trendy ottenendo in odio
In egual modo direi sia gli ebrei che gli arabi quanto all'attuale presidente della Repubblica e all'attuale capo del il governo che invece vogliono bene sia agli elettori ebrei che a quelli gli arabi preferiscono da candidati del secondo turno oltre che del primo turno preferiscono porsi al di sopra della mischia agitando lo spauracchio del cosiddetto comunitarismo cioè la frammentazione etnica in seno alla replica che però è uno dei cavalli di battaglia di un altro candidato l'ex ministro dell'Interno di sospetti Jean Pierre Chevènement uno che è meglio perderlo che trovarlo politicamente parlando s'intende
Questa è radio radicale grazie per l'attenzione a sabato prossimo