Medio Oriente: il possibile attacco degli USA all'Iraq di Saddam Hussein

Ecco c'è nuovamente indiretta questa radio radicale sono le quindici e trentacinque minuti per la prossima ora indiretta parleremmo di un tema in particolare il possibile probabile attacco da parte degli Stati Uniti
Contro l'Iraq volto a a rovesciare a togliere dal potere il presidente iracheno Saddam Hussein a undici anni di distanza dalla guerra del Golfo portata avanti da Bush padre l'amministrazione del giovane voce sembra avere un simili piani nei confronti del dittatore iracheno cioè terminare il lavoro lasciato incompiuto con noi ci sono in collegamento in diretta da New York il corrispondente del quotidiano torinese La Stampa Maurizio Molinari Buongiorno Molinari Bongiorno e il professore Stefano Silvestri vicepresidente dell'Istituto Affari Internazionali Buongiorno professore
Avremo modo di ascoltare anche delle dichiarazioni dell'ambasciatore Sergio Romano che abbiamo registrato nella giornata di ieri cominciamo con il dibattito che si sta sviluppando negli Stati Uniti da un po'di giorni a questa parte
Sui quotidiani da una parte paga indiscrezioni circa il reale potenziale dell'Arsenale bellico di sarda Mohssen
A sottolineare il la minaccia che il effettivamente rappresenta per il mondo occidentale in particolare dall'altra
Ci sono indiscrezioni circa anticipazioni su piani che sono all'esame del del del Ministero della difesa del Pentagono su come procede indiscrezioni dalla parte magari possono anche far un pensare che vi siano quanto meno dubbi essenza sul modo di procedere se questa indiscrezione filtrano da livelli piuttosto alti dalla gerarchia militari Molinari da New York ecco qual è la a che punto è il dibattito come mai tutte queste notizie sui giornali e si va veramente verso una guerra
Tutte queste fughe di notizie che sostanzialmente da quindici giorni riempiono le le pagine dei giornali americani non ultima quella di oggi il vostro giornale scrive che il generale Frank comandante delle truppe in Afghanistan del comando centrale
La stampa avrebbe presentato un piano alternativo ottanta mila uomini grande forza aerea
E quindi al contrario di quanto si era detto prima di cinquanta mila uomini intanto a tutta questa indiscrezione l'interpretazione che viene data di questo e che costantemente i giornali sono lo specchio dei disaccordi profondi presenti dentro l'amministrazione disaccordi di due tipi il primo fra chi spinge per ora un e e considera giusto spingere accetta accorciare i tempi per l'attacco militare
E chi invece preferisce prima giocare tutta la partita politica degli ispettori dell'ONU in questo caso sarebbe il Dipartimento di Stato mentre invece il Pentagono e il vicepresidente Fini sono ritenuti più favorevole ad accelerare i tempi
Ma anche nel campo di io favorevole all'opzione militare immediata in realtà vi sarebbero differente profonde legate a idee diverte sullo scopo finale della guerra cioè quello che dovrebbe avvenire
Una volta che Saddam dovesse essere deposto
E quindi in realtà ci troveremmo di fronte alla grande stampa americana che diventa lei corti divisioni politiche perché insistono queste divisioni politiche questo è il punto è questa la domanda
Ma probabilmente perché il Presidente degli Stati Uniti qui spetta prende una decisione finale ancora non l'ha fatto
Non a caso la posizione ufficiale del portavoce della Casa Bianca e tutte le opzioni sono sono sul tavolo del presidente
Il Presidente ancora non ha deciso neanche per lanciare l'attacco militare l'unica decisione del presidente Bush
E quella e ci deve essere un cambio di regime investire possiamo dire che questo dibattito sulle pagine giornali serve anche a sondare l'opinione pubblica
Il naturalmente questo è possibile ci sono state queste audizioni al Congresso di Washington la scorsa settimana sostanzialmente c'è un consenso nel Paese
Contro Saddam Hussein anche i leader del Congresso democratici hanno detto che di condividere l'idea di un attacco preventivo per impedire a Saddam Hussein di sviluppare ulteriormente aggiornare il proprio nazionalisti
Armi di di distruzione di massa
Ma questo non significa che ci sia ancora un accordo all'interno dell'amministrazione sul come farlo
Sentiamo brevetti e queste dichiarazioni che ci ha lasciato ieri l'ambasciatore Romano prima di proseguire
Io penso che una decisione di massima sia già stata presa dall'amministrazione to credo che questa amministrazione soprattutto i falchi dell'amministrazione lo desiderassero da molto tempo e abbiano per così dire trovato negli avvenimenti dell'undici settembre nell'occasione per conferire una maggiore una maggiore legittimità internazionale a a questo regolamento di conti con l'Iraq però l'America è una grande democrazia credo Bush sappia perfettamente che questo tipo di operazione può essere fatto soltanto se l'amministrazione ha dietro di sé il consenso della pubblica opinione adora quello a cui noi assistiamo probabilmente è un grande dibattito all'interno della società politica americana un dibattito in cui il che oppositori si esprimono mutato in ogni molto spesso raccogliamo sui giornali nell'epico delle loro critiche per le loro posizioni vi sono fughe di notizie che provengono dal Dipartimento di Stato del Dipartimento della Difesa sono evidentemente che non sono convinti da quello che stava accadendo che cercano in qualche modo di far valere il loro punto di vista insomma il tip concorso credo che la decisione sia stata presa ma le modalità in tempi che molto probabilmente dipendono dall'esito del dibattito
Dieci apre balzo la linea dura del Pentagono nei confronti di quella del Dipartimento di Stato guidato da Colin Powell ma qui c'è un utero Coven paura otto certi aspetti perché noi
Abbiamo in qualche modo implicito che Colin Powell era la voce più moderata da più saggia all'interno dell'amministrazione
è che era il portatore di tesi diverse credo che non sia del tutto purtroppo l'ho l'impressione che Colin Paolo sì anche con l'uomo di Bush certamente all'interno di questo dibattito è la persona che in maggio rappresenta Lalla riflessiva l'ala moderata ma non credo che possano essere definito come un oppositore della miniatura la persona che all'interno della strategia di Bush Tel cercherà sempre di fare prevalere così posizioni più riflessive ma non da posizioni diametralmente opposte
Va così l'ambasciatore Sergio Romano professore o si investe prima d'arrivare a delineare un po'il come procedere il con chi procede
Per parliamo potrei questo aspetto c'è una divaricazione tra le posizioni del Pentagono e quelle del Dipartimento di Stato vi sono due linee
Nell'amministrazione Bush quale prevarrà a suo avviso
A mio avviso ci sono soprattutto tumore leader impostazioni relative loro diverse responsabilità il il Dipartimento di Stato deve preoccuparsi per quadro politico generale anche del Medioriente e dei rapporti con gli alleati
Che sono quasi tutti tutti direi drammaturgia diversi livelli diversi gradi hanno dei per le obiezioni
E
Il rapporto con i paesi del Medioriente dell'area in genere altrettanto complicato per cui ti permettere esperto fa il suo mestiere sostanzialmente il Dipartimento della Difesa avesse Ibra politicamente abbastanza preciso
Tecnicamente molto più incerto la quantità picchiarmi che vengono fatti espressi dal Dipartimento della richiesta
Un brano dimostrare che c'è una incertezza di fondo tra i militari e forse anche all'interno della direzione politica
Su quale sia specifica è un piano ottimale evidentemente non sembrano ancora averlo trovato almeno stando a quello che è uscito sul giornale
Quindi io direi che più che è un arrivederci Carpi impostazione e tra i due da un punto di vista politico uno favorevole a non attaccare
è uno favorevole ad attaccare siano appunto i reperti produttive responsabilità e quindi più le ottiche River
Gli Stati Uniti decisamente hanno sono passato in una fase diversa quella di politica preventiva ovvero di colpire prima che di essere colpiti
In questo senso Molinari come si come si dichiara guerra ci volume voto del Congresso che conferisce poteri al presidente una situazione di questo tipo
Non cammina età di leggere un documento strateghi del quale Washington si parla da un mese un mese e mezzo che dovrebbe mettere nero su bianco la dottrina dell'attacco preventivo
Che è una cosa che interessa anche noi in quanto pensionato
La NATO è sempre stata un'alleanza difensiva
In passato l'equilibrio fra Stati Uniti e Unione Sovietica era basato sul principio della deterrenza reciproca
Invece qui salto è dalla entità del nemico all'attacco al nemico attacco preventivo nel timore che il nemico posso dotarsi di armi di distruzione di massa
Un patto in questa direzione è stato fatto anche quando venne ridisegnato lo scenario lo scudo come dirlo lo scopo strategico della della NATO nel mille novecentonovantanove
Quando vennero raccolti mentre nuovi membri e in quel caso si parlò di nuove minacce ecco le nuove minacce oggi sono soprattutto per gli Stati Uniti le armi di distruzione di massa per attaccare i Paesi che le possiedono sarebbe un voto del Congresso
La domanda è legittima è una delle cose delle quali si discute a Washington bisognerà attendere questo testo dell'amministrazione al quale sta lavorando
Condoleezza ragionevolezza vorrebbe che il voto ci fosse ma non è assolutamente detto perché trattandosi proprio di armi di distruzione di massa improvvisamente si scopre che un paese particolarmente avanzato nello sviluppare pone un un armamento aggressivo a quel punto l'autorizzazione di fatto proprio una volta accettato il principio dell'attacco preventivo non serve in ogni occasione un voto specifico
Qual è potrebbe essere atteggiamento da parte dei Democratici qual è la linea di condotta sin qui in una relazione alla prospettiva di un attacco contro l'Iraq Molinari la mia impressione è che non ci sono differenze sulla guerra il o all'idea
Fra l'amministrazione democratici lo scontro è durissimo su tutto il resto l'economia gli scandali finanziari il finanziamento della politica lo sconto tenta veramente esclusioni di colpi da fare impallidire la politica europea ma sulla guerra al terrorismo oggi e la guerra domani all'Iraq non credo che ci saranno delle differenze di opinione
Professor Silvestri a questo punto dunque come procedere quali con quali alleati attraverso lo strumento della NATO qual è la l'atteggiamento dell'Europa sembra di di capire che molti pezzi già stanno prendendo le distanze di ieri delle dichiarazioni della cancelliera essere ed era di una posizione negativa nei confronti di una partecipazione ad un attacco contro l'Iraq qual è la sua valutazione
Non è una parte seconda una fra quattro talmente negativa dice che la priorità non è quella diciamo che i paesi europei sono su una posizione di appesa
Per impegnarsi in un attacco all'Iraq
Vogliono aderire una una chiara ed esplicita giustificazione di partono alcune chiacchiere allora questa giustificazione può venire il fiato a una deliberazione delle Nazioni Unite
Che era quello a cui accennava ma accennava anche Blair recentemente in via da una chiara approva
Saddam Hussein ha effettivamente il brano posta per carriere ad horas in mano per le armi di distruzione di massa finora non abbiamo né l'uno né l'altro abbiamo una marea di chiacchiere ed i sospetti
E quindi in un discorso è estremamente delicato per dei paesi perché attaccare un Paese solamente su questa base non basterebbe gli europei preferivano
L'impostazione ispezioni preferiva che rifiuta le ispezioni in una sorta di ultimatum sulle ispezioni
Beh allora questo può essere una forma di illustrazione della sua cattiva Pepe
E allora ho con una nuova risoluzione delle Nazioni Unite o sulla base delle vecchie risoluzioni delle Nazioni Unite forzando le un po'l'interpretazione che potrebbe anche intervenire gli americani non vogliono seguire questa strada
Loro non vogliono avere le mani legate da risoluzioni voto posizioni delle Nazioni Unite e in un certo senso mi sembra almeno abbiano neanche tanta voglia di avere le mani legate dagli alleati
Come nel caso dall'Afghanistan io ritengo che sia molto improbabile che la NATO intervenga contro l'Iraq Granato farai chiamata gamberi Carmelo se vorrà attivare azioni di copertura di collaborazione logistiche rilievi conica ma non ha partecipare alle decisioni
Questa è un po'la nuova politica l'amministrazione pubblica
è una politica estremamente costosa e realtà per gli Stati Uniti
E in termini sia politici che militari e credo che questo spieghi anche perché poi al gli altri il rullare dei tamburi insomma
Lei decisioni siano poi difficili da prendere
Perché perché diciamo va bene duecentocinquanta mila uomini da ottanta a Milano cinquecento milioni ottocentotrenta mila secondo dei piani problema da dove arrivano questi uomini quale alleato
Geograficamente dotato come richiamano oggi gli americani cioè vicino verità
Portuale terrà i concederà non solo gli spazi aerei ma anche reparti quale alleato approveranno effettivamente sul terreno in Iraq come l'hanno trovata in Afghanistan che faccia per loro la carne da cannone che faccia per loro
Il lavoro sporco sul terreno perché ottanta mila uomini duecentocinquanta mila uomini non bastano per fare questo lavoro salgono delle truppe arrivate sul posto
E disponibile a correre dei rischi ecco sono tutte cose che rendono difficile l'applicazione concreta di questa nuova strategia americana che secondo me è abbastanza chiara sul piano politico
Ma a mio avviso non è ancora chiarito da sul piano tecnico
Sono molto eccitati gli americani sono molto sottolineano molto la pronta di nuove tecnologie che permettono il molti casi di annullare il trattore ristampa
Ma in molti casi non ancora in tutti i casi
E una guerra comporta un'arma pratiche noti io pensioni molto più quarto di pochi casi per cui implica la necessità di essere pronti a diversi sviluppi della guerra spiega magari poi non serviranno ma bisogna essere pronti a fare e allora è chi è pronto a farlo con chi laddove e allora quando si lamenta minare queste opzioni si vede che il gioco diventa più difficile credo imitazioni politica che diventano maggiore e ride americani daccapo dicono allora dobbiamo trovare un altro piano
Nel io sono convinto anch'io come diceva Obama o il una decisione di ma prima di attaccare Saddam Hussein necessitata
Però sono d'accordo anche con Molinari che in realtà il dibattito è aperto perché al di sotto dalla precisione di massima nessuno di tanto trambusto ed tutti lo vogliono vedere
Sostituito fatto fuori o anche al limite attaccato militarmente al di sotto di questo secondo me è la confusione regna sovrana
Ecco tra un attimo arriveremo anche a quello che sarà il il fine di questo attacco cioè se rovesciare Saddam mette in una posizione di non nuocere sostituirlo se si con chi Molinari ancora su questo tema quindi a quanto pare i tempi si preannunciano lunghi visse da New York come l'atteggiamento degli europei
Affidabili io c'è diffidenza
A me hanno colpito molto gli commenti che alcuni analisti americani hanno fatto al discorso del Papa Toronto
Quando il Papa ha parlato dell'undici settembre come il male
Gli analisti qui a Washington a a non notato che il Papa nel suo discorso sul terrorismo non ha detto alcuna parola contro la guerra in Afghanistan e né tanto meno contro i rischi di una nuova guerra in Iraq
E questo è stato letto come un un comportamento tipico di un leader europeo
Cioè come giustamente diceva Silvestri prima i Paesi europei
E quindi anche lo Stato Città del Vaticano possono avere dei disaccordi con l'amministrazione americana non essere d'accordo su questo o quello elemento del piano
Ira ma sostanzialmente nessuno oggi si frappone
Nessuno oggi dice agli americani no non lo dovete fare non c'è un un leader di un altro schieramento forte il più scettico fra gli europei
Che è scesa insomma ha fatto questa dichiarazione per due giorni di seguito contro Shelter ventuno ittiche ma non ha mai nominato apertamente gli Stati Uniti
E quindi Quetta un po'la tentazione qui che avevo gli europei come sempre hanno dei dubbi delle obiezioni ma poi alla fine di chiederemo le barche ce le daranno non si metteranno in mezzo alla strada non ci impediranno di fare l'operazione d'altra parte non possono impedirci di fare l'operazione
Perché nella gestione delle risorse nazionali quello che noi spendiamo per la per alle spese militari loro Cristina non lo stato sociale quindi nuova non possono avere voce in capitolo sulle grandi scelte militari di riguardano gli equilibri globali perché un po'la tentazione quindi rispetto
Ecco sulla come procedere ma anche sulla costo del l'impegno militare sentiamo ancora delle dichiarazioni breve dichiarazione d'ambasciatore Sergio Romano
No non ho l'impressione che ci porta a ripetere nel caso dell'Iraq il modello afgano in altre parole non credo che la coalizione in questo momento
Sia con politiche non bisogna dimenticare che la guerra afgana scoppio il sette ottobre
Eravamo a qualche settimana di distanza dagli avvenimenti dell'undici settembre l'indignazione
Era generale fu relativamente facile in quel momento precursore accogliere consensi e non bisogna dimenticare che Piera quantomeno un obiettivo un obiettivo relativamente legittimo fare Di Rella eliminazione delle basi di Al Qaeda in cani stanno al governo afgano al governo talebano era stato chiesto
E di adoperarci che se ne andassero avevano risposto di no insomma dico una sequenza politica
Che che poteva essere sostenuta con una certa fermezza di fronte all'opinione pubblica internazionale qui il caso è molto diverso molto diverso antitutto vi è un evidente
Contrasto consumi in alcuni casi semplicemente reticente da parte dei Paesi arabi per la regione è chiaro che all'Arabia Saudita un'operazione contro l'Iraq non piace
Chiaro che piace ancor meno all'arbitraggio Daniele allora che la fanno gli americani dovranno probabilmente in questo caso fare da soli cosa che tra l'altro presenta anch'essa un certo interesse perché farla da soli
E significa pagarla da soli nel mille novecentonovantuno la guerra del Golfo ne fu pagata perde il venti per cento grosso modo dagli Stati Uniti l'ottanta per cento fu un Agata dagli altri e e addirittura due Paesi nella Germania e Giappone pagarono somme importanti per star fuori
Credo sia ricordo male addirittura sul milioni di dollari in questo caso no non credo che l'America possa contare sul sostegno finanziario di altri Paesi potrà contare sul sostegno logistico questo sì perché comunque dispone di basi queste frasi sono collocate in territori gli altri paesi ben difficilmente quei governi si opporranno al loro uso forti nel caso dell'Arabia Saudita non sembra che l'Arabia Saudita tollererà permetterà l'uso della base americana nel suo territorio
Professor Silvestri condivide l'analisi dell'ambasciatore romano Chisso che si potrà contare nella regione negli Stati Uniti per l'appoggio logistico
Ma è molto difficile vedere l'ultima volta che il vicepresidente americano Cheney
Ha fatto un giro nella rete proprio per vedere chi poteva essere disponibile Tornatore Tipperary attacco non si è più parlato per un certo tempo provvede disponibile non c'era nessuno
Criteri più disponibile loco sembrerebbe essere a parte il Kuwait che praticamente
Non è in grado di Filettino ma che è una fase poco utile in realtà per gli americani perché territorialmente ristretto non ha grande una grande capacità tecniche resterebbe la Turchia la Turchia evidentemente
Gruppo difficilmente rivelino però ricordiamoci che la Turchia e in una situazione molto delicata politicamente
Adesso adesso ci saranno le elezioni politiche dei prossimi mesi e e quindi dovrebbe dovrebbe dire in una situazione di vacanza di governo molto praticata eletto soprattutto è politicamente
E politicamente rilevante più difficile dal fatto che i turchi telefono
Che da questa situazione credo rafforzati i curdi la cui maggioranza capita in Turchia e che il pianeta imprese ufficialmente proibita il foglio non sicuramente calda secolo almeno vogliono uno Stato indipendente
Curdo e la Turchia ripeto realizzata da questo fatto
Ci sono americani che dicono rischiamo di trovarci fra per la trappola facciamo fuori Saddam Hussein con l'aiuto dei curdi e dopodiché passiamo i successivi dieci anni a fare la guerra e Curci per impedirmi di farsi uno sfratto sovrano
E nome per tutto campata per aria questo tipo di di impostazione prime
Non è così facile trovare degli alleati geograficamente utili in questo caso naturalmente
I satelliti hanno molto da offrire la Turchia ricattabile sul piano economico gli europei
Hanno comunque per concedere agli Stati Uniti cambio della loro loro impegno militare del passato attuale ne possono concedere i cartelli facilitazioni però non ecco poi una guerra così
Evidente
Anche il sottosegretario difesa si è recato recentemente in Turchia proprio a sondare le disponibilità Molinari cosa come se ne è parlato sulle pagine dei quotidiani americani ha raccolto quel quel consenso necessario per poter dire sì possiamo contare sulla Turchia come appoggio logistico
Ma l'attore i a difficilmente potrà negare agli Stati Uniti l'uso l'uso delle basi rapporti fra i due Paesi sono sono solidissimi
Il governo turco e soprattutto i militari hanno posto tre condizioni tuttavia gli Stati Uniti la prima e che la guerra non da come esito la nascita di uno Stato curdo nel Nord
La seconda è la cancellazione di un debito militare di cinque miliardi di dollari
E latte e che nel la nuova composizione del del dell'Iraq nel mondo i nuovi equilibri forte che ci danno in Iraq all'indomani della caduta di Saddam alle città di Mossul e Kirkuk notte zone petrolifere non saranno nelle mani devi curdi sono due città queste due zone dove c'è anche una ampia minoranza di origine pure che vive lì
E qui le condizioni poste dalla Turchia sollevano il problema del dopo cioè Titti dove chi va parare quando Saddam sarà accaduto
E io credo che il numero degli stati confinanti con l'Iraq disposti a condividere la guerra a Saddam
Chi chi capirà quando gli americani avranno definito lo schema per il dopo Saddam
Cioè quando saranno in grado di presentare a questi Paesi chiunque oggetto di dopo Saddam che sarà uno Stato unico che saranno più stati quale carnivori delle minoranze
E io credo che di giudizio del dell'ambasciatore romano si è un po'per dato quando dice subito la Giordania non parteciperà alla fine che potrebbe avere dei problemi prima gli americani dovranno dire che cosa hanno in animo per l'Iraq e non dimentichiamoci volo dell'Iran
Iran fino a questo momento è stato incerto accolti i ministri iracheni appena ho mandato anche dei segnali molto cauti all'amministrazione Bush c'è stato un articolo su un giornale iraniano dal parto
Due giorni fa da parte del ministero della cultura nel quale si valutavano i rapporti con l'amministrazione Reagan all'epoca Iran Contras doma è una situazione veramente in evoluzione da tener d'occhio con grande attenzione essenza alcun pregiudizio come un portavoce militare in maniera come dire o deve correre diceva un paio di giorni fa nessuno si potrebbe sorprendere e in realtà fosse un domani proprio l'Iran a giocare una parte da protagonista negli equilibri del dopoguerra
Professor Silvestri ed cordoli era né il numero due della lista dell'asse del male fatta da Giorgio de quibus qualche messe fa quali potranno essere gli interessi allora che
Perfetto dal punto di vista militare e tutto sommato anche politico
Certamente gran sarebbe il miglior alleato possibile di per gli Stati Uniti
Il piccolo problema puntualità una parte che pure l'ha messo nell'asta del male e dall'altro l'Iran poveraccio aveva collaborato
Con gli Stati Uniti e con la coalizione contro l'Afghanistan per esempio ha aperto lo spazio aereo alle missioni
I militari contro l'Afghanistan e quando diciamo e poi dopodiché questo è stato premiato col fatto che gli americani ha ricominciato a bombardare alcune alcune carovana era iraniane che andavano in Afghanistan
Amici volevano impedire non ci sono riusciti tra l'altro la carta ai di mettere le frazioni filo iraniane nel governo afgano naturalmente questo ha provocato delle rese dei conti a Teheran e a cura provocata dal fatto e quindi uomini mentre diciamo i i kW americani o quelli erano quelli del governo
E naturalmente i guardiani la rivoluzione degli Ayatollah erano controllo questo rapporto con gli americani allora mi cominciato ad ospitare un po'di terroristi che sfuggirono all'Afghanistan e poi hanno fatto uscire la dichiarazione che era un crimine parlare pubblicamente eventuali rapporti con gli Stati Uniti
Ora anche in un futuro adesso la situazione è un po'in questo aspetto ci continuano a essere i due partiti naturalmente dei in Iran però l'Amministrazione americana non ha dato finora a dimostrazione di una grande sottigliezza politica nel trattare con loro
Il il modello afgano così come ne ha parlato anche l'ambasciatore Romano cioè di unire assieme una coalizione che rappresenta le etnie locali c'è stata una prima riunione qualche settimana fa in
Inghilterra è un percorso possibile questo Molinari improvvisi ma entro la fine della settimana dove deve arrivare qui a a Washington sette otto leader del dell'opposizione irachena
Tanto sciiti sunniti non che non curati
Va detto che la prima riunione di questo tipo che si svolgerà a Washington in maniera in qualche maniera formale ufficiale e divertente e che gli interlocutori americani di questo gruppo saranno due uno per il Dipartimento di Stato e uno per il Pentagono a conferma delle divisioni
Di cui parlavamo prima
Però è chiaro che la celebrazione di questo summit politico per l'amministrazione e l'opposizione è un segnale forte
Ed l'idea tuttavia che da un punto di vista militare le opposizioni in Iraq possono giocare il ruolo che l'Alleanza del Nord ha avuto in in Afghanistan perquisizione non lo alta lo avvertono davvero in pochi
è una situazione diversa professor Silvestri
Sì completamente diverso RAI dal pianista Anna c'era un conferma delle delle formazioni militari più o meno forti malcapitata che erano in guerra da dieci anni in Iraq per tutto questo assolutamente non c'è ci sono quattro forme ellittiche proposta assolutamente cacciati da sotto accusa copia del merito attento prudente attento scrutinio la forca e poi c'è una realtà
Seria comunque è quella dei curdi che però hanno seguiranno sono apposto sulla busta in mano anche strettamente collaborato contro Berlusconi c'è una collaborazione anche in atto tra curdi del regime iracheno e per far rinunciare a questa collaborazione per i grattacapi delle garanzie serie perché l'ultima volta che l'Occidente dopo la guerra del Golfo gli aveva detto di andare contro sopra oscurerebbe poi gli ambulanti sono gli attori fattibilità mentre quelli sono stati ritenuti nuovo
Quota di nuovo sconfitti confuso ricca dall'altra parte potrà bussare il PM la situazione
Nei nella nel nel suo dopo aver proprio torna davvero una forte percentuale di popolazione
Di finita diciamo quindi più utili obbedienza alla alla litigiosa politica magari tu sei carina
E elettronica trova che il pensare che la popolazione di Civitavecchia per prescrizione concluso trambusto ed è tutto da vedere
E comunque non ha gli strumenti militari per opporsi questa è un parente che è suppongo ferreo controllo poliziesco
E riuscire agire militarmente conseguito in periferia verbalmente veramente completo io mi scuso ma dovrei andare
Benissimo la ringraziamo di una professione sembra essere per la sua disponibilità lo misero altro naturalmente in corso di altre trasmissioni di tre o più avanti e tra pochissimo ci concederemo anche con Maurizio Molinari e qui pongo un'ultima questione prima di salutarlo
Due attori importante sulla scena internazionale il ruolo della Russia e quello dell'Arabia Saudita ricordiamo due fattori non indifferente il primo è che la Russia è diventato sta diventando il primo partner commerciale in relazione alla petrolio scavi petrolifere con dagli Stati Uniti sospettando proprio l'abbia saudita Arabia Saudita
Da cui provenivano ben quindici su diciannove attentatori dell'undici settembre allora come sono cambiati i rapporti di forza internazionale
Ma questo lei che tu sollevi probabilmente è la principale novità a parte la guerra in Afghanistan negli ultimi dodici mi
Principale effetto della guerra al terrorismo è stata la la decisione dell'amministrazione americana di cercare nuovi fonti energetiche
Per non essere con non funziona troppo dipendenti da un paese come l'Arabia Saudita la cui partecipazione alla guerra al terrorismo è stata sempre dall'inizio esitante dubbiosa
Incerti
Il patto energetico che è stato siglato al Cremlino Presidente americano Bush dal presidente russo
Putin è un passo in questa direzione negli Stati Uniti mutano Investimenti
Centinaia di miliardi di dollari cifre veramente da capogiro nel sistema di produzione sovietico per rigenerare uno per trovare nuovi sbocchi per noiosa Polito tutti
E alla fine sostanzialmente per trasformare l'intera ex-Unione Sovietica principalmente le industria nel grande serbatoio energetico dell'emisfero settentrionale del pianeta
Il piano americano Art ha molto a che vedere con un accordo più ridotto perché l'Unione europea finisce nel settembre del del due mila
A Parigi con sempre con la Russia di Putin Europa e Stati Uniti in questo senso vanno nella stessa direzione può essere la la Russia il grande serbatoio del del nuovo secolo però il mondo occidentale
E naturalmente questo significa in termini di politica americana una edizione dell'importanza a strategica del dell'Arabia Saudita il legame con i sauditi fondamentalmente dovuto alle importazioni di greggio
Pensare come in genere si fa anche i limiti la grande lobby dei petrolieri texani che in favore dei sauditi
In realtà non è sempre corretto
Perché l'interesse delle aziende decretarne e quella di investire all'estero e l'Arabia Saudita delle leggi che impediscono investimenti stranieri cioè possesso da parte di stranieri
Il stabilimenti di estrazione e raffinazione o produzione
Cioè le sessione tutte nazionali però c'è una partecipazione comunque ampia di personale chiamiamo così americano
No no questa benissimo infatti è un processo quello che noi riteniamo ma l'impressione e che questa Amministrazione abbia fatto una scelta chiara cioè quella di portare entro il due mila e venticinque la dipendenza
Non solamente dall'Arabia Saudita Manta l'intera zona del Golfo ad un livello di dieci dodici otto per cento tale da non essere più indispensabile la Carla all'autonomia energetica dell'intero Nordamerica e quindi anche del Canada non solamente negli Stati Uniti
Resta però il punto punto politico il punto politico è che qualsiasi tipo di operazione militare e nei gol ottenne gli Stati Uniti in qualche maniera non la possono fare senza la perché udita perché nonostante il fatto che Riad non concede ad esempio verso le barche bianche intenzionato a concedere le basi per l'attacco all'Iraq però il fatto che il Qatar
Abbia aperto le porte agli americani questo è avvenuto anche per intercessione dei sauditi
Quindi il rapporto resta in qualche maniera di di dipendente anche se molto conflittuale interessante che proprio questa mattina al Washington post
Pubblicato in prima pagina il testo di un briefing che è stato fatto Arbore per De Franco pollici dedotte il Pentagono da alcuni esperti
Io l'abbia tradita
Ne durante il quale sono stati usati termini molto duri nei confronti della malattia di via periferiche sostiene il terrorismo che consenta la raccolta di fondi per le organizzazioni come Hamas gli affollare lasciati islamica
Che non ha collaborato con il Stati Uniti e la scelta dell'informazione sulle famiglie dei quindici fra i diciannove dirottatori del quali tu parlavi prima
E va quindi c'è un'opinione all'interno del mondo repubblicano americano che cresce molto critica molto dubbioso nei confronti del del gigante saudita
Molinari ti ringraziamo per essere stato con noi per la tua disponibilità risentirci buon lavoro e cioè voi
Ringraziamo dice Molinari corrispondente del quotidiano torinese la Stampa in accoglimento telefonico dal New Yorker c'era giunto nel frattempo l'attesa da qualche Sante ce ne scusiamo per questo Alberto Negri inviato del Sole ventiquattro Ore
Chiediamo raggiunto a Istanbul se non vado errato Buongiorno Negri e lavori allora partiamo da fine hai sputato dichiarazioni finali di Molinari parlavamo del ruolo della Russia e della rabbia Saudi
Nazionali in caso di un attacco possibili probabile attacco americano contro l'Iraq non è una valutazione
Ma rispetta la Russia l'Arabia Saudita è una valutazione
Molto complessa perché come diceva Molinari anche
Il la possibilità a lungo termine di di sostituire i petrolio saudita con quello russo è una prospettiva è un processo ma ricordiamoci sempre una cosa che oggi in mente gli americani
Sia pure indirettamente perché petrolio soldi per viene filtrato da direttamente dalla dalla ramo o dalla Società nazionalizzata
Saudita controllano petrolio saudita ma un controllo ma anche il settore del gas saudita un'apertura ce l'hanno avuta ed è stato grazie all'accordo tra americani sauditi che nel novantotto il petrolio ha ripreso a salire sui mercati internazione ali mentre i rilievi americanino control petrolio russo controllano il petrolio delle ex repubbliche sovietiche mandiamo venga del petrolio dei russi quindi ed è forse ancora più difficile
Controllare o Paese grande e complesso
Come come la Russia quindi e il ruolo dell'Arabia Saudita considerare isteriche importante e forse decisivo ancora più importante decisivo propria relazione infatti che sono inglesi l'undici settembre perché il ruolo saudita è ancora tutto da chiarire e gli americani a denti stretti a poco a poco
Come c'era scritto anche oggi sul Washington post stanno facendo capire
Poi il ruolo dei sauditi e qual è stato
In qualche modo a forse anche una regia magari non da parte del re del Governo non da parte della casa reale ma di qualcuno che era molto vicine e ha dentro ai meccanismi
E legale politiche internazionali sentiamo ancora questa breve dichiarazione registrata ieri con l'ambasciatore Romano sul ruolo del petrolio in tutta questa vicenda
L'Iran fosse nel comune di ma diverso autorizzato a produrre esportare probabilmente questo finirebbe per calmierare ulteriormente il mercato del petrolio e beh tra l'altro questa probabilmente una delle ragioni per cui Tarak fra uffici hanno un dedicherà un'azione militare americana teme che la concorrenza petrolifera diventi a quel punto dura per tutti
Per i maggiori Paesi produttori intenda è però non bisogna dimenticare che prima di arrivare quel giorno cioè il giorno in cui l'Iraq sarà autorizzato a produrre esportare bisogna passare attraverso una fase di cui nessuno può prevedere esattamente le modalità e la grafica in altre parole la fase della guerra
Dell'immediato dopoguerra che cosa farà sta dando il giorno in cui attaccato potrebbe a sua volta attaccare per esempio i pozzi petroliferi della regione
Potrebbe puntare su una specie di terremoto del mercato petrolifero mondiale per fare pagare in qualche modo al mondo il costo della operazione militare americana
Lo spessore Iraq potrebbe precipitare in una fase lunga instabilità nel corso della quale di petrolio non ne produrrà nemmeno voglio dire nemmeno quello che attualmente è autorizzato a produrre in altre parole chic e tutto va bene avremmo probabilmente petrolio a miglior mercato ma di qui al giorno in cui potremmo dire è andata bene piccole potrebbero a capirne multe
Maigret se è d'accordo su questa valutazione dell'ambasciatore romano
Su quello che potranno essere i riflessi della guerra sul mercato del petrolio tra l'altro ricorda Bolle editorialista del New York Times Friedman ha intitolato un suo commento qualche giorno fa sei o sessanta dollari riferendosi a quello che potranno essere il prezzo della barile di greggio in relazione appunto agli esiti assolutamente aperti di della campagna contro la nuova campagna contro l'Iraq
Ma io devo dire la verità sono abbastanza sconcertato da questo tipo di osservazioni prima di tutto perché cose giacché dimenticati per questo successo del novanta novantuno ripeto rivestita Tosti
A trentacinque quaranta dollari ma per tre giorni quale ritorna a livelli più che accettabili
E in realtà poi gli americani attenzione
Io ho l'impressione che qui ci sia un po'la prospettiva sbaglia dagli americani non sono soltanto ai grandi importatori petrolio ma sono dei grandi produttori di petrolio oltretutto e le grandi multinazionali l'effetto i primi sei posti hanno vinto tutto il capitale a me anglo americano
Quindi in qualche modo e poi vogliamo fare gli investimenti nel settore petrolifero il prezzo del petrolio sotto un certo livello neppure per gli americani per le compagnie petrolifere e conveniente pensate solo per togliete la centrale qui che ne favoleggia tutti i giorni
Ma perché era fuori petrolio dall'Azerbaijan costa titolo stiamo fuori portavo al sui mercati dodici dollari al barile
Tentate quindi quando il prezzo del petrolio va sotto in venti copie patiti si lavori
E quindi è evidente
Che il prezzo del petrolio
Ovviamente a livelli altissimi può provocare degli sconquassi e dei problemi a livello globale ma è anche vero che sotto certi livelli non può scendere perché altrimenti mancano gli investimenti qual è l'obiettivo degli americani e l'obiettivo degli americani quello di controllare le riserve petrolifere più che di sfruttarle e ricordiamoci sempre il petrolio è un mezzo ma non ho bene il video e quello della dominazione dalla dominazione globale dominazione
Non soltanto dei trattati petrolifero della produzione petrolifera ma quel di quello che è ormai un mondo molto interconnesso che in cui evidentemente Vittadini vi sono l'unica superpoteri interi quella che ha esportato il suo modello vigente ovunque
Quali sono gli interessi invece che mette in campo l'Arabia Saudita l'Iraq lo ricordiamo sottoposta a embargo petrolifero attualmente può esportare circa un terzo del suo potenziale di estrazione chiaramente e un cambiamento di regime e il rientro come dire nei circoli buoni dell'anno nuovo corso dell'Iraq il dopo Saddam Hussein lo comporterebbe in una posizione diversa elaborato teorie mondiale dei produttori e delle Riserve in questo caso l'Arabia Saudita vedrebbe decisamente indebolita la sua posizione e avrebbe un suo interesse attenere come dire in sordina la produzione irachena
Belle otto direi è è il secondo Paese al mondo per riserve petrolifere
Accertate
Cioè centododici miliardi di barili di petrolio secondo soltanto appunto all'Arabia Saudita ed è anche vero che l'estrazione del petrolio iracheno guarda molto poco uno due dollari due dollari Pratola reperire al massimo a seconda dei pozzi petroliferi quindi è un petrolio copre perché alle di alta qualità
Oltretutto
E i liberate bratteati iracheno verrebbero immediatamente compatti sul mercato oltre un milione di Parigi
Che potrebbero attraversare l'oleodotto già esistente che adesso va partissimo regime e cioè tra l'Iraq e l'artiglieria con i cardinali sul Mediterraneo un petrolio qui laccate evidentemente destinato alla all'Europa del Sud l'Europa del Nord
Insomma io penso che incauti etiche Diano attenti a non avere ancora la concorrente Rachele ma ricordiamoci che
Proprio l'apporto tra i Paesi petroliferi e l'OPEC fu fondato appartata ha consentito poi ai Paesi produttori Pickford mare quel cartello che in qualche modo ha retto
Più o meno nel corso degli anni ai sussulti agli scossoni dei mercati
Attualmente però si trova a far concorrenza ad aver la concorrenza da parte della Russia che sta continuano a pompare petrolio a venderlo senza sottostare ai tagli che lo perché li richiede anche su questo credo che bisogna aspettare il tempo da voi e
Quarta e che prima del proprio dell'Unione Sovietica da Mosca venivano coperti dodici tredici milioni di barili l'anno questo livello non è ancora stato raggiunto oggi
Quindi e e ai tempi in cui c'era l'Unione Sovietica e e pompata questi milioni di barili il prezzo del petrolio viaggiava naturalmente
Altri preti ma non credo che Tara la concorrenza a a determinare
Reazioni che andranno ben oltre quelle dei mercati petroliferi scateneranno delle e le reazioni che saranno politiche al soprattutto all'interno dei regimi mediorientali che va subiranno probabilmente una forte contestazione da tempo e questo il fattore più grosso instabilità a mio parere che si va profilando
Negri per congedare civile vorrei chiederti una valutazione abbiamo detto tutti trovi ad Istanbul in che situazione avverte la Turchia sappiamo che il premier
Eccetera sta perdendo pezzi per strada della sua coalizione ci sono già le elezioni anticipate ormai fissate
C'è la questione curda sullo sfondo che sicuramente con una frammentazione della dell'Iraq preoccupa sicuramente il la Turchia qual è la tua opinione
Beh è l'avvio figlio è quella dei turchi molto preoccupata
Perché e chiaro che generali queste settimane generali tutti hanno avuto come scritta colloqui molto fitti con gli americani
E che chiedono un appoggio logistico evidente e anche politico alla eventuale azione di guerra contro l'Iraq ma è anche chiaro che la Turchia è molto attenta a non trovarsi in mano poi qualche cosa che diventerebbe controllaste tanto è vero e ci sono state due mosse forse poco nottate nelle scorse settimane uno è stata la lista del presidente turco
A Teheran per e l'altra quella del capo di stato maggiore
Turco a Damasco che ha firmato un accordo militare che più o meno ricalca quello che l'ha fermato la Turchia con Israele cosa sono state queste due mosse due evidente possibile evidentemente mosse di con rassicurazione Prot con i paesi che anche loro hanno i loro curati in casa e tentativi eventuale di evitare quello che la creazione di una regione autonoma curda
E perché i riflessi di contraccolpi molto forti anche all'interno della Turchia le elezioni anticipate che sono previste tre novembre potrebbero questo modo anche essere in pericolo perché per ci fosse un conflitto questo avviene già scritto oggi dai commentatori tutti sui giornali forse queste elezioni potrebbe essere addirittura in via e quindi vede bene quali possono essere di riflessi appunto di una di una guerra in corso
Grazie per essere stato con noi Negretti ringraziamo risentirci presso Polo Moro
Ringraziamo Alberto Negri inviato del Sole ventiquattro Ore raggiunto telefonicamente ad Istanbul prima di lui con noi in collegamento sono stati Maurizio Molinari corrispondente de la Stampa da lui ora che il professore Stefano Silvestri vicepresidente l'istituto affari internazionale
Venuto modo di ascoltare al corso di questa trasmissione di approfondimento
Anche alcuni contributi registrati dà un'intervista realizzata nel pomeriggio ieri con l'ambasciatore Sergio Romano
Qui hanno dunque qui questo spazio di approfondimento in dirette il tema era quello del probabile del possibile attacco da parte di Stati Uniti nei confronti dell'Iraq i riflessi di destabilizzazione sulla Regione
Destabilizzazione nella Regione e il ruolo che gioca sullo sfondo che giocano sullo sfondo gli interessi sul al mercato petrolifero e tuttora è stata economi per qualche istante proseguimmo nostra programmazione pomeridiana