"La guerra nel Golfo del gennaio 1991, Saddam Hussein, l'ONU, la politica estera italiana, i pacifisti, i comunisti, i nonviolenti, il commercio delle armi..." servizio realizzato con documentazione tratta dall'Archivio di Radio Radicale

Ancora un ulteriore momento di informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio relativo alla presenza dei radicali nelle istituzioni
E al dibattito che si svolse alla Camera nel gennaio novantuno durante i giorni della cosiddetta Guerra nel Golfo per la liberazione del Kuwait occupato dall'esercito iracheno di Saddam Hussein e nell'agosto novant'
In questa circostanza voglio farli riascoltare quanto disse a Montecitorio del diciassette gennaio novantuno
Giulio Andreotti in quel momento presidente del consiglio Russo Spena di Democrazia proletaria
Giulio Quer Cini
Partito Comunista
E Roberto Cicciomessere ex deputato radicale al termine averi proporremo invece due interventi dall'ex segretario del Tito radicale Sergio Stanzani e di Emma Bonino pronunciati
Entra e quel giorno in sede di dichiarazione di voto sulle mozioni alle risoluzioni concerne partecipazione delle
Quella missione militare manco
Onorevole presidente colleghi
Ieri sera il governo americano ha informato i Paesi impegnati nel Golfo
Che ritenendo purtroppo esaurito ogni tentativo di fare accettare da Saddam Hussein il ritiro dal Kuwait all'una ora italiana sarebbe stata attuata una prima operazione contro obiettivi militari
Il presidente Bush si è rivolto alla nazione americana poco dopo per ricordare tutti gli inutili tentativi di giungere ad una soluzione pacifica che evitasse il ricorso alla forza
Ha aggiunto che le prime operazioni sono state condotte soltanto dall'abitazione
Hanno partecipato all'azione aerei statunitensi sauditi kuwaitiani ed inglesi
E sono dirette contro obiettivi militari in territorio iracheno
Al momento attuale le operazioni vengono continuate da caccia e da Jaguar della Francia del corrente del Regno Unito e americani
Sempre contro specifici obiettivi militari come postazioni missilistiche radar e Ario porti in queste condizioni si verificano le premesse per lo sviluppo del nostro impegno come risulta dalle dichiarazioni rese ieri dal Governo per le ipotesi che fallissero i tentativi estremi di persuasione
Che lungo tutta la giornata sono febbrilmente continuati per le unità italiane vale era l'edicola del comando operativo nazionale e del controllo operativo delegato a chi dirige le operazioni il loco
Per le forze aeree il controllo operativo è affidato al centro americano di coordinamento delle forze aeree di Riad
Per le forze navali occorre distinguere in base alle emissioni che verranno loro affidate se sono impegnati in compiti statici come il pattugliamento rimangono sotto esclusivo comando nazionale
Se si tratta di missioni integrate passano sotto il controllo operativo di chi dirige le operazioni
La partecipazione effettiva avrà inizio soltanto dopo il voto del Parlamento
La vocazione del nostro paese non è quella di seguire iniziative individuali ma di concorrere insieme ad altri a sistemi di sicurezza basati sul ruolo centrale delle Nazioni Unite
Tanto maggiore quindi il nostro sentimento di apprezzamento per i militari italiani impegnati nell'operazione del Golfo per far rispettare le risoluzioni dell'ONU
Il conflitto non è uno scontro
Tra stati Uniti e di racket ne è una guerra santa tra Paesi islamici d'Occidente
Ne è una lotta tra ricchi e poveri a fianco degli Stati Uniti sono schierati tra l'altro sedici Paesi islamici e non solo dell'area del Golfo ciascuno di essi è intervenuto per opporsi ad una sopraffazione
Gli Stati Uniti sono stati i primi ad intervenire ma soltanto su richiesta del Kuwait e dell'Arabia Saudita al fine di evitare che il sopruso si estendesse ad altri paesi
è anche vero che essi forniscono l'apporto maggiore ma così si è verificato già altre volte per questo hanno pagato un alto tributo in termini di vite umane
Nel corso del secondo conflitto mondiale che ieri io ho citato non dimentichiamolo nel solo il nostro territorio territorio dell'Italia
Morirono trentotto mila americani ed un numero grandissimo fu quello dei feriti
Uno fra i feriti più gravi del mille novecentoquarantacinque
Nella regione tosco emiliana e il leader della maggioranza al Congresso americano senatore Dole
Che il dibattito dei giorni scorsi ha detto esplicitamente che nessuno vuole la guerra e nessuno l'ha aborrisce più di coloro che ne hanno combattuto una tuttavia è doveroso schierarsi in questo caso in favore dell'uso della forza se estrema misura di polizia internazionale al servizio delle risoluzioni dell'ONU non essendo risultati validi tutti gli altri mezzi
Onorevole presidente e colleghi anche in questa nuova situazione il governo crede necessario esprimere sia pure in modo molto più sintetico di quello che di lì stavamo il proprio avviso sui quesiti posti nel dibattito di ieri
è opportuno anzitutto sottolineare positivamente anche se senza sorpresa
Che le Camere sono unanimi nel ritenere che l'occupazione del Kuwait da parte irachena e la relativa annessione
Rappresentano un fatto internazionale delittuoso e come tale non tollerabile
Se si vuole davvero voltar pagina dopo la lunga paralisi di uno praticamente congelata dalla filosofia in costruttiva della guerra fredda
Avvertiamo intimamente l'amarezza per la sconfitta che l'ordine giuridico internazionale ha registrato non riuscendo ad imporre consensualmente il ripristino della legalità nel come
L'opposizione ha impostato il suo dissenso su due assunti primo l'obiettivo del ritiro dal Kuwait e sacrosanto mandava perseguito con mezzi diversi da quelle militari
Secondo non sarebbe equo il rigore che si sta dispiegando verso l'Iraq tenuto conto che per altre gravi violazioni del passato a rifiutò di obbedire alle risoluzioni dell'ONU non ha fatto seguito alcuna conseguenza
Orbene nessuno può rimproverare fretta alla procedura e sviluppata dall'ONU
La fiducia nel ritorno indietro consensuale comportava tempi lunghi e pazienti anche se nel frattempo la vita nel Kuwait è stata progressivamente sconvolta
Le sue strutture divelte e quel che è peggio il suo mondo del lavoro
Composto per due terzi di stranieri disperso in campi profughi esteri obbligato a massicci rimpatri che hanno creato gravissimi problemi umani ed economici
Dal due agosto in parallelo con gli interventi risolutivi dell'ONU si è dispiegata è un'articolata azione persuasiva verso Baghdad nella quale l'Italia non è stata certamente disattenta e poco attiva oggi ha detto ieri che non abbiamo tralasciato occasione di contatti
Promuovendo tra l'altro unica nazione per quello che so
L'invito a Roma ad un autorevole delegazione di parlamentari iracheni per un ampio franco scambio di valutazioni
E più volte rispondendo ai loro appelli abbiamo chiesto ed ottenuto il nulla osta dell'ONU per inviare rapidamente l'ira che nel cuvette Baccini e medicine
Ma posso dire che non c'è stata grande o piccola iniziativa
Volta ad appoggiare le risoluzioni dell'ONU che non abbia avuto il nostro sostegno poco stentato ma continuo ed apprezzato
Roma è stata più che mai un crocevia di consultazioni di persona o per messaggi in particolare ma non solo con i paesi del terzo mondo
Di cui abbiamo condiviso le conseguenze provocate dall'aggressione in corrette e incoraggiato i tentativi di conciliazione
A cominciare da quelli del tunisino Ben Ali e del libico Gheddafi fino a quelli recentissimi dello Yemen e della Francia
L'ostacolo pregiudiziale è sempre stato il rifiuto rissa da un sei ad accettare l'idea del ritiro delle truppe e della cancellazione dell'annessione del Kuwait l'onorevole Craxi ha portato la testimonianza dell'ex presidente nicaraguense Daniel Ortega reduce martedì da Baghdad perché io stesso ho incontrato circa la indisponibilità di Saddam Hussein anche all'uso della parola ritiro
Ed il presidente Mitterrand
Attivissimo in questi mesi anche in virtù di margini offerti di dalla forte presenza delle tre forze armate francesi inviate nel Golfo
Ha dovuto ieri dire con tristezza Saddam non ha pronunciato neppure una parola che possa aver cambiato il destino
Senza esito è rimasta purtroppo anche un'ulteriore iniziativa del Vaticano
Per scongiurare il ricorso alle armi
Che apprezziamo profondamente vale a dire i messaggi che il Pontefice ha indirizzato ieri l'altro ai presidenti Bush sa da un sei rivolgendo a quest'ultimo l'esortazione a compiere un gesto generoso che eviti la guerra
Noi non vogliamo dare giudizi personali su Saddam Hussein il quale non può credo rimproverare al resto del mondo pregiudizi negativi e tanto meno volontà persecutoria
Si potrebbe dire che per impedire che nella fase della guerra con l'Iran
Quando sembrava che l'Ira che dovesse soccombere vi fu una mobilitazione di sostegno quasi ecumenica capifila l'Egitto l'Arabia Saudita gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica
A questa valutazione se si vuole di male minore furono sacrificati tutti gli altri giudizi dalla macchinazione per l'impiccagione di ufficiali comunisti
Perché non rispettavano il monopolio della propaganda riconosciuta nell'Armata d'un solo partito ed i comunisti erano suoi alleati di governo in quel momento
Al silenziatore messo sulle proteste per l'uso delle armi chimiche con effetti tragici sul donne e uomini del nemico
Di più l'ONU fu unanime nel condannare Israele nel mille novecentottantuno
Quando bombardò la centrale di Trambus in costruzione sostenendo di averne diritto per il timore che si potesse tramutare in un laboratorio nucleare non a fini pacifici
E forse questa compattezza dell'ONU bloccò altre operazioni ostili di chi voleva impedire che l'Iraq avesse un potenziale bellico da renderlo non vulnerabile
Mi sembrava doveroso ricordare queste vicende non prive certo di significato
Avremmo potuto fare di più durante il semestre di presidenza italiana
Da un lato chiari e fermi nella posizione di principio non dovevamo indebolire l'ONU con iniziative particolari
Dando a Baghdad il che purtroppo e per altri versi avvenuto l'impressione di una divisione di campo attraverso cui tener duro sulla non obbedienza all'ordine internazionale
Vorrei però dire che entro questa cornice si è fatto molto utilizzando anche la contemporanea presidenza algerina dell'Unione magrebina
Cucina di pesce di idee abbiamo avuto frequenti incontri anche senza sempre annunciarli per costruire un modello che consentisse a Saddam Hussein di fare un passo nel senso giusto
L'Italia da sempre ma in particolare
In questa fase più acuta della crisi ha voluto poi valorizzare il ruolo dell'ONU per per la ricerca di una soluzione pacifica credendo fino a ieri sera contatti con Arafat che si è fortemente prodigato
E qui rispondo all'altro obiezione fondamentale circa i due pesi e due misure che l'ONU oserebbe oggi rispetto a tutto il suo passato
Non è un artifizio intellettuale direi che proprio perché fino ad ora le risoluzioni dell'ONU sono state disattese era ed è necessario un cambiamento radicale
Che oggi è possibile
Proprio perché con la fine della guerra fredda e della con profitto contrapposizione abituale tra USA e URSS l'ONU ha potenzialmente un ruolo costruttivo mai prima conosciuto per questo non deve fallire
Queste stesse considerazioni erano state svolta Tareq Aziz a Ginevra dal Segretario di Stato Becher
Che aveva tenuto a sottolineare come l'ira che si fosse posto nella illegalità proprio mentre si offriva all'ONU la possibilità di intervenire non più con grida manzoniane
La comparazione va quindi fatta non con il passato dell'ONU ma con il suo futuro
Se non si adotteranno risolto il caso cubetti identiche misure anche con tutti gli Stati che già oggi o in un domani assumessero iniziative di sopraffazione e di aggressione
Questo sarà il banco di prova ed io so che gli americani lo hanno assicurato a senza equivoci al Governo di Baghdad
Togliendo quindi ogni alibi per resistere a quello che non è che uno stretto dovere
La Conferenza per il Medio Oriente è ora un impegno più che mai netto preciso indifferibile
E noi valutiamo questo come lo strumento per assicurare davvero esistenza sicura tutti gli stati nei propri confini compreso certamente lo Stato di Israele
Il governo
Nell'invitare il Parlamento a dare il più ampio sostegno in queste scelte così impegnative di politica estera
Fa appello al necessario spirito di coesione caratterizzato del resto l'atteggiamento del Parlamento nelle altri grandi dico democrazie
Vorrei citare un messaggio ricevuto dal presidente degli Stati Uniti nel quale fra l'altro è detto il governo dell'Iraq ha avuto ogni opportunità per ritirarsi
Gli Stati Uniti e i suoi alleati della coalizione hanno preso ogni possibile iniziativa per non lasciare all'Iraq alcun dubbio sulle conseguenze di una sua volontà di non uniformarsi
Con le sue risoluzioni del Consiglio di sicurezza entro il quindici gennaio
Gli Stati Uniti avrebbero preferito fortemente che l'Ira che si fosse con cui riformato pacificamente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza e la comunità internazionale ha fatto sforzi diplomatici esaustivi a questo fine
L'Iraq ha rifiutato ignorato
I colloqui diretti dal Segretario di Stato Becher e con il ministro degli Esteri italiche artisti gli sforzi personali del segretario generale delle Nazioni Unite per restare quegli archi nel corso della sua missione a Baghdad
Gli sforzi di sostegno della Comunità europea della Lega araba del movimento dei non allineati e di numerosi Paesi eventi singoli privati e pubblici
Nel corso di questi sforzi sono state date assicurazioni all'Iraq
Che se si fosse ritirato pacificamente non sarebbe stato attaccato avrebbe potuto negoziare una soluzione pacifica dei suoi contenziosi con il Kuwait doppio ritiro così come stabilito nella risoluzione del Consiglio di sicurezza
Le sanzioni economiche non collegati ad aspetti militari sarebbero state riviste velocemente
Gli Stati Uniti non cercavano alcuna presenza permanente nella regione gli Stati Uniti avrebbero continuato a ricercare una soluzione pacifica della questione arabo-israeliana
Tutti questi sforzi diplomatici sono stati rigettati
Le sanzioni economiche l'embargo delle Nazioni Unite non sono riusciti a costringere l'Iraq ad adeguarsi e non vi era alcun indizio che vi sarebbero riusciti nel futuro prevedibile
In realtà l'Iraq ha dichiarato che non riconosce le risoluzioni del Consiglio di sicurezza e non le avrebbe osservato
Abbiamo ammonito l'Iraq ad evitare l'impiego di armi di distruzione di massa chimiche biologiche e nucleari e a rispettare i suoi obblighi derivanti dalle norme sui conflitti armati e dal protocollo di Ginevra del ventiquattro impiego di tali tattiche Army provocherebbe un semplici bilanciamento delle ostilità e degli obiettivi
Le votazioni degli Stati Uniti e della coalizione vengono condotte nel pieno rispetto delle convenzioni internazionali applicabili sulle regole di conflitti armati ivi incluso il tentativo di rendere minimo il rischio per le vittime civili
E nel messaggio subisce alla sua conclusione speriamo riportare le ostilità la conclusione appena possibile compatibilmente con l'applicazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza
L'ira che può ancora evitare ulteriori distruzioni attraverso il ritiro incondizionato immediato e completo
Del Covelli
L'arrivo di colleghi il governo nell'invitare il parlamento come ha detto a dargli il più ampio sostegno in queste scelte così impegnative di politica internazionale
Fa appello al necessario spirito di coesione che ha caratterizzato del resto l'atteggiamento dei parlamenti e delle altre grandi democrazie
Vorrei a questo riguardo ricordare che al termine di un confronto molto appassionato nel senatore del Senato americano
Un esponente autorevole dell'opposizione come il senatore Nanni ieri più volte qui citato ha concluso abbiamo avuto un dibattito molto rigoroso penso che ora sia venuto il momento per noi tutti di allinearsi dietro il presidente
Riandando ad altri ma riandando
Rimandando
A
Tanto no non è
No no cane Capannina vada insomma passato
No non è non è chiaro no è una battaglia sono pasto venti I want amputata faccia danza posto s'può andare a fare Capanna no altri
L'onorevole
O andare a fare campagna assiri caldei che ha richiamato all'ordine così aggiunge anima reali autorevole che l'accordo regole Capanna le forze
Lei lei sa
Come tutte come tutti gli altri colleghi e forse anche un po'di più quali siano stati tutti gli sforzi che noi abbiamo fatto dal due agosto fino a ieri sera
Riandando rimandando
Non è alle campana la richiamo per la seconda volta demandando ad altri momenti riacceso i contrasti sulla linea da seguire in campo internazionale
Mi sembra che si possa trarre insegnamento da una affermazione di De Gasperi che vorrei soprattutto additare ai giovani
Non vi è che un modo per salvare la pace del nostro popolo non isolarci
Collaborare a quella politica attiva di pace e di difesa della democrazia della libertà dei popoli che vanno facendo i Paesi dell'America e dell'Occidente europeo
Il lunghissimo schieramento adottato dall'ONU dopo la triste vicenda del Kuwait è il frutto di un superamento della divisione del mondo in due blocchi nessuno io credo deve togliere Alitalia il merito via Verdi fortemente collaborato
Anna
Era il diciassette gennaio mille novecentonovantuno e così il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti riferiva alla Camera sull'inizio e l'operazione militare nel Golfo per la liberazione del Kuwait e ascoltiamo adesso anche alcuni degli interventi che caratterizzavano il dibattito che si svolse su quelle dichiarazioni il primo intervento è quello che pronuncio il demo proprietario russo spende
All'angoscia
Si aggiunge il dolore per donne uomini bambini è una cosa mostruosa
Un crimine contro l'umanità
Mi scuso ha parlato citazione sempre sgradevole
Ma questa volta necessaria perché dimostra che ci voleva poteva vedere e comprendere l'ovvietà
Di questa guerra annunciata
Ieri avevo iniziato il mio intervento affermando confesso che sono stupefatto e insieme angosciato siamo infatti sull'orlo dalla follia della guerra è incredibile forse termineremo questo dibattito
Quando la guerra sarà già scoppiata
E si tratta di una guerra che può essere concepita e sarà attuata
Solo come sterminio tecnologico non sui campi di battaglia ciò che comunque l'obiettore di coscienza rifiuto ma a tappeto contro città e popolazioni e qui in quest'aula il Governo non ha nemmeno il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome USA penosi ed irritanti sotterfugi
Per aggirare il Parlamento il Paese pre violare la Costituzione il governo chiamo operazione di polizia un'avventura di morte una guerra offensiva
Una guerra che nasce senza che sia stata mai in tavolata una trattativa vera
Preparata con una propaganda capillare per dimostrare l'ineluttabilità
Siamo di fronte ad un peloso cinismo ad un gigantesco intrigo all'affermazione di una volontà imperiale neocoloniale di perpetuazione dalla rapina petrolifera
Un conflitto insieme coloniale Inter imperialista
Una miscela esplosiva una metafora del conflitto planetario futuro una interpretazione dell'interdipendenza del Governo mondiale come consolidamento dei potentati contro le masse sterminate del sud del mondo
Ma ora l'attacco è stato sferrato
Nulla sarà più come prima nella situazione internazionale ma anche nella coscienza della gente
Ci troviamo di fronte ad un crimine contro l'umanità
Come ha dimostrato questa notte il penoso balbettio del ministro De Michelis
Bush ha scelto la guerra da solo per bloccare ogni altra possibilità è vero o no ministro De Michelis che era ancora in corso suo contatto con l'OLP come affermano fonti dell'OLP
Il sotterfugio nel governo per aggirare l'incostituzionalità dello stato di guerra a guerra dichiarate di iniziata dagli Stati Uniti appare di fronte all'evidenza nuova dei fatti di inaudita gravità e l'autoritarismo
è la militarizzazione della Costituzione italiana
Ora l'ordine del giorno dalla nostra discussione cambiato
Ora va arrestato una guerra in corso
A partire più che mai dal ritiro dell'Italia da questo assurdo conflitto come atto unilaterale di pacificazione di blocco del massacro come volontà unica possibile dire da deterrenza
I soldati italiani le navi e gli aerei italiani non solo non devono essere impiegati in questa guerra ma devono tornare bisogna che l'Italia si batta negli organismi internazionali o meglio nel simulacro di essi per la sospensione immediata dei bombardamenti ed è la reazione prevedibile Aristide rilanciando cocciutamente con la pazienza di chi realmente vuol perseguire la pace la contestualità
Del ritiro dall'esercito iracheno Valcuha ai con l'indizione certa calante calendarizzata senza accettare veder Israele della conferenza di pace per il Medio Oriente
Che risponda alla volontariato determinazione e di auto decisione di tutti i popoli della regione fissando nel contempo la presenza di una forza oro di interdizione
Dobbiamo prendere coscienza che ormai siamo ben oltre l'orlo del baratro nessuno si illuda che con la guerra ecco le macerie si prepara la pace futura
Per decenni nulla sarà più come prima e tutto sarà anzi ancor peggio di prima
Io invito i deputati e tutti i gruppi parlamentari a smetterla magari di bisticciare è innanzitutto invito le coscienze cristiane ad obiettare dalle logiche di partito di Potenza dalla presunta ragion di Stato
Quanto Surano oggi più di ieri drammaticamente vere
Le parole Decaro monsignor Tonino Bello di Pax Christi delle ACLI colleghi è la guerra ciò che fino a dieci angosciava dopo un pericolo incombente è diventato una tragica e perciò umanissima realtà
Ognuno di noi in questo momento si pone più domande di quante risposte sappia dare sul futuro ma una cosa è certa sgradevolmente certa
Nessuno a questo punto di fronte a un atto tanto grave
Che mette in pericolo tante vite umane può delegare all'irresponsabilità regole Ernie la gestione di questo dramma tutto umano di donne e di uomini di bambine in carne e ossa
Bisogna che ancor più di ieri ed è già negli scorsi la gente faccia irruzione dentro e contro la politica dei potenti del mondo
Occorre che la gente scenda in piazza che le fabbriche si fermino le scuole si chiudono che si organizzi la disobbedienza civile la diserzione di massa da questa sporca guerra occorre che i giovani restituiscano le cartoline precetto
Che ci sia insomma una protesta immediate generale contro la guerra
Il governo italiano con un'ipocrisia che tanto più appare criminale vuole mascherare vuole mascherare l'entrata in guerra sotto la copertura l'azione di politica internazionale
è tempo di dire con chiarezza nelle strade nelle fabbriche nelle chiese e nei luoghi di vita e di lavoro per questi è una scelta demenziale
Si può si deve attenere che le rare ieri italiani ritornino subito
Signori del Governo o Estate calpestando un principio fondamentale soprattutto dopo la fine dell'equilibrio di Yalta dopo la fine del bipolarismo est-ovest nel momento in cui sono da ricostruire i nuovi equilibri planetari
Guerre giuste non esistono all'aggressore non si risponda aggredendo
La posta in gioco è troppo alta in Europa e Lituania come in Africa come nei Caraibi in America Latina come soprattutto in Medio Oriente o è stata raggiungendo
Un inedito storico mai vi è stata guerra globale fatta in nome di un principio giuridico così astratto ed inosservata giorno dopo giorno mai vi è stata una guerra così concretamente americane petrolifero però stiamo Corbusier no stiamo con Saddam mentre voi signori del Governo siete stati fino al due agosto con Bush è con Saddam
Perché noi non ci stiamo ad una guerra in cui la potenza imperiale deve distruggere la piccola potenza subito a viale che essa stessa aveva creato con elargizioni di dollari e Dario ieri contro Assad dell'Iran né con Saddam oggi contro Saddam con Assad pensate sul serio signori dal governo che in questo modo applicherete i principi del Governo mondiale in quella zona del mondo
Proprio per questo non ci stiamo alla vostra guerra la di fare ti amo perché il basso punto di vista non ci appartiene abbiamo una visione pacifista del mondo e dell'autodeterminazione dei popoli
La verità è che la guerra del Golfo rischia di essere
Catalizzatore che evidenzia gli enormi mutamenti intervenuti i rapporti di forza su scala mondiale
Eletto a un tempo accelera i processi tumultuosa trasformazione per gli assetti economici politici sociali che si erano configurati nel dopoguerra
Voi signori del Governo state difendendo no nel diritto internazionale ma un modello di sviluppo sempre più capitalistico è sempre più opulento
E per questo sempre più militarizzato perché assediato da masse sterminate che soffro condizioni materiali spesso apocalittiche voi permettete che il dittatore Saddam assassino di curdi e di comunisti si appropria di si appropri della questione palestinese
Diventa agli occhi di centinaia di milioni di persone emblema di un antagonismo spurio e non può che essere si pure oggi tra metropoli e Terzo Mondo
Voi permettete che si spezza in due l'arco degli interessi fa il Nord ricco tessuto povero
Voi vi state attrezzando a far fronte a questo nuovo conflitto epocale solo militarizzando e guerre Jeanne d'ridefinendo le funzioni della NATO come gestione dei compiti di gendarmeria planetaria contro il Sud spostando anche geograficamente la sua sfera di Fred influenza voi non difendete signori del Governo un valore universale ma un insieme di paesi ricchi che depreca l'Effetto Serra ma ora il petrolio a basso prezzo
L'ambientalismo di più ora anche voi vi riempite la bocca intendete solo come business all'interno di un modello che continua a valorizzare il capitale producendo merce per la merce
A fare la delizia di banchiere dei mercanti rifornendo l'ingordigia e l'opulenza di una minoranza di donne e uomini dalla pelle bianca dalla pellerossa e presto chiamate democrazia
E per questo divieto è la guerra
Ma sul serio pensate che una vittoria bellica risolva i problemi del Medio Oriente ma poi l'avete detto anche voi ieri
Non sono passati due anni da che con la caduta del muro di Berlino
Sì esultava per le Havre per l'avvento della pace mondiale
E ora i soldati europei Sorin guerra e siete costretti a intendere il Governo mondiale solo come esercito formato da tutte le grandi potenze occidentali sotto il comando degli Stati Uniti
Credete forse che ha travolto l'unico nemico dell'ordine mondiale il danno è Saddam e ha rimesso le migliori alcun aiuto sul suo petrolio l'ordine mondiale sarà fosse ristabilito
Eppure è semplice comprendere e si ha diritto di condannare il ricorso alla violenza solo se si opera con altri mezzi per superare situazioni ingiuste eh penso alle risoluzioni dell'ONU nei confronti di Israele ma penso soprattutto al libero che in questi stessi tre mesi in questi stessi tre mesi in cui si è aperta la crisi del Golfo
Il Libano poiché non ha il petrolio avete permesso che diventasse frutto di scorrerie della Libia e di Israele in questi stessi tre mesi
Saddam non è il solo ad aver infranto l'ordine internazionale che lo condanna e perciò riesce a canalizzare l'umiliazione dei palestinesi e dei e di milioni e milioni di arabi e di masse oppresse e anche colpa vostra voi signori dal Governo non avete le palle pulite non avente la coscienza pulita perché erano state difendendo la democrazia contro la dittatura
Per questo targhetta pacifisti coerenti con tutte le forze che abbiamo saputo mettere in moto forse poche ma crescente certamente in questi giorni e che cresceranno nel futuro da pacifisti coerenti cercheremo in tutti i modi di fermare la vostra lucida e cinica folli
Era Russo Spena di democrazia prove e ascoltiamo adesso quanto disse quel diciassette gennaio mille novecentonovantuno alla Camera il capogruppo comunista Giulio Querci
Io appartengo signor presidente e colleghi
Ad una generazione che ha avuto il privilegio raro nella storia
Di non conoscere direttamente
Gli orrori della guerra che hanno segnato la prima metà
Del nostro secolo
Io credevo
Noi credevamo
Che quell'esperienza ci sarebbe stata risparmiata
Oggi sono sappiamo che forse
Dio non voglia ancora che sia così ma che forse non sarà così
Che anche noi
Faremo questa esperienza
Perché
Era necessario
Era inevitabile che ha tanto si giungesse
La risposta colleghi lo sapete anche voi
La risposta è no
Non era necessario
E non era inevitabile
Ed è no la risposta per una valutazione realistica dei fattori che erano e sono in campo non solo per ragioni morali e di principio che pure tanto qui sono il noi e sono convinto di tanti altri in questa
Argomento ieri è argomentato stamane l'onorevole Andreotti
Ma senza la guerra
Non vi sarebbe alternativa
Al cedimento al sopruso e alla violazione della legalità internazionale
Saremmo dunque di fronte al dilemma
Drammatico
O la guerra ho il diritto
Non è vero
Non era così
E ancora oggi non è
Così
C'era era in campo un'altra figlia
Per ristabilire il diritto violato dall'Iraq
L'isolamento l'embargo le sanzioni
E la via che l'ONU ha scelto fin dall'inizio di perseguire con le sue prime risoluzioni dell'agosto e poi del settembre
Ad un certo punto
Accompagnato questa via
Con la minaccia
Della guerra
Dicendo in qualche modo non l'ONU ma uno cioè ha detto così importante degli stati membri dell'ONU gli Stati Uniti d'America dicendo che la minaccia della guerra avrebbe rafforzato la figlia delle sanzioni
Per un periodo
Le due logiche hanno convissuto
Poi
Si è deciso che quella della guerra si sostituisse di fatto
A quella delle sanzioni
Dopo appena tre mesi
Quando
Come ci hanno detto nel loro dibattito i senatori democratici americani
Quando il presidente Bush ha deciso di portare l'esercito statunitense
Dai centocinquanta mila uomini
Motivati per una funzione difensiva e dissuasiva rispetto a possibili attacchi
Gli acheni all'Arabia Saudita a quei cinquecento mila uomini di oggi che non possono a vere altra funzione che non potevano
Avere altra funzione che rappresentare una minaccia e poi come oggi vediamo
Una messa in atto di un'azione di guerra
Forse lì
Onorevole presidente del Consiglio
Abbiamo tardato e sottovalutato atleti tardato è sottovalutato
Forse in quel momento
Che era il momento spesso
Che l'isolamento e l'embargo dava il primo risultato per la liberazione degli ostaggi che offriva quindi il massimo di spazi negoziali proprio quello il momento in cui
La logica della minaccia di guerra prende più forza
E diventa prevalente rispetto alla logica delle sanzioni e dell'embargo
Vogliono uomini
In questo momento donne e bambini non sappiamo quanti speriamo ancora pochi
Si distruggono cas
Beni monumenti
Tremo al pensiero delle possibili conseguenze sull'ambiente anche nostro non solo su quello
Di questa guerra che è in corso e noi sappiamo e voi sapete che tutto ciò non era necessario e non era inevitabile questa
E la prima amara
Deriso Anka triste constatazione
Che dobbiamo fare
Ci avete detto e ci ha ripetuto anche il presidente del Consiglio
Ma all'ONU uscirebbe umiliata
Ferita a morte senza la capacità di ricorrere anche ai mezzi e agli strumenti estremi per piegare la prepotenza e per ristabilire la legalità internazionale violata da Saddam Hussein
Ma anche questo non è vero onorevole colleghi e voi lo sapete grazie
Come non sentire come non dire onorevole presidente del Consiglio che questa guerra e comunque
Prima di tutto una sconfitta dell'ONU te le Nazioni Unite
Che non riesce a regolare un contenzioso con un Paese in fondo piccolo sedici milioni di abitanti
Dominato da un dittatore prepotente
Che non riesce a regolare questo contenzioso se non con quelle distruzioni quell'amore perché quei rischi di cui parlavo prima questa è la sconfitta delle Nazioni Unite non è la vittoria
Del principio superiore del Governo mondiale che tutti ci auguriamo le Nazioni Unite
Possono rappresentare ma io non so come
Per questo anche a me ha colpito quell'applauso sembrava quasi liberatorio non so come in voi non affiorino riflessioni che io invece sento con angoscia ora come in questi giorni e la sconfitta di qualcosa di più
E la sconfitta questa guerra
E il mondo occidentale del mondo avanzato Dinoi erediterà ragione illuminista
Che in tutto questo mondo operiamo
Non abbiamo saputo trovare altro che la guerra
Per ridurre alla ragione e quello
Che giustamente l'onorevole Craxi definitiva un fanatico irrazionale appunto gli eredi della ragione illuminista
Per ridurre alla ragione un fanatico irrazionale non sanno far altro che sottoporre il mondo intero
A rischio della guerra che sconfitta devastante teneri noi per le coscienze penso alle menti e ai fuori di tanti ragazzi che si formano in questo momento e che assistono a questa sconfitta devastante
Una sconfitta della ragione moderna
Nessuno sa
Quali conseguenze nessuno non solo l'onorevole Andreotti o l'onorevole Rognoni ma neppure il presidente Bush o il ministro americano della Difesa civili
Nessuno sa
Quali conseguenze avrà questa guerra
Perché questa guerra è combattuta con straordinari mezzi tecnologici militari
Che sono anch'essi il frutto di quella ragione moderna illuminista di cui noi ci sentiamo eredi
Sappiamo
O possiamo solo sperare
Che queste conseguenze non siano le peggiori sperare
Una categoria un atteggiamento quant'altri mai irrazionale possiamo solo sperare
Quale baratro
Fra la potenza di quel sapere fra l'orgoglio della nostra ragione
E la facilità delle istituzioni internazionali che gli uomini associati non hanno saputo dare razzi perché quella potenza del sapere fosse regolata al fine dello sviluppo della crescita civile degli uomini
E non al fine della distruzione quale baratro fra la potenza di quel sapere e la fragilità e i fondamenti etici e morali che di fronte al ricorso alla guerra sentiamo essere la debolezza il limite che ancora percorrere l'umanità associata
Siamo alla guerra dunque
Una guerra distruggi Trichet
Distruggi strisce sul larga scala
Quelle tecnologie di cui Santo siamo orgogliosi
Unite alla forza professionale di uomini coraggiosi a cui credo debba andare la nostra riconoscenza
Ci stanno mostrando quasi indiretta ci fanno sentire quanto è quanto distruggi strisce questa potenza quasi le due facce
Di ciò che abbiamo costruito
Gli americani annunciano
Che hanno distrutto le basi strategiche essenziali
Dell'Iraq quelle industriali e quelle militari
Ebbene
Ora
Perché
Anche ora che è iniziata perché fino a quando deve continuare questa opera di distruzione non è possibile che ora almeno ora
Si
Sia interrotta e si Possa tornare a un tavolo di negoziato dove pure nella situazione nuova determinata da questa fa prima fase di guerra
Possano i contendenti sotto l'egida dell'ONU cercare quella via della ragione che non hanno saputo trovare nemici che ci stanno alle spalle
E allora è questa la proposta che facciamo
Ci sarebbe piaciuto sentirla questa proposta avanzare
Dall'onorevole Andreotti ma l'onorevole Andreotti aveva da giustificare a questa Camera e solo questo ha fatto
Forse aveva da giustificare
Anche a se stesso
E comunque aveva la giustificare alla coscienza di tanti uomini che nella stessa maggioranza
Nell'area cattolica e democristiana sono turbati di tutto ciò aveva da giustificare perché l'Italia è comunque in guerra cioè non ha quindi avuto forse il tempo neppure di riflettere
Proposte i fasci che ancora oggi in Italia potrebbe avanzare
Un ultimo punto presidente e concludo subito in questo quadro tragico
Voi
Uomini del Governo
Non siete riusciti neppure ad essere all'altezza della dignità
Che il loro drammatica imponeva
E impone su tutti i giornali c'è scritto che è la guerra il portavoce del Dipartimento di Stato americano ha dato l'annuncio dicendo è cominciata la guerra contro l'Iraq voi
Continuate a parlare di una non si sa bene quale fondamento abbia nel nostro ordinamento di un'operazione di pulizia lo fate per una ragione soltanto
Per sfuggire al confronto sul vincolo imposto alla nostra Repubblica dall'articolo undici della Costituzione
Vada signor Presidente del Consiglio a leggersi sull'articolo undici ciò che hanno scritto costituzionalisti del suo partito
Quando hanno scritto e hanno detto anche in quest'aula che la limitazione alla sovranità
Italiana prevista nel secondo comma dell'articolo undici può essere tale
Da fare aggio sul primo comma che ripudia la guerra da parte dell'Italia solo nel caso in cui vi siano disposizioni internazionali vincolanti
La risoluzione sei sei otto dell'ONU autorizza da una facoltà
Non vincola a partecipare alla guerra per questo è incostituzionale la scelta che voi fate ed è comunque grave che a questo di vogliate
Sottrarre concludo con una sola parola
Inviando
A nome del gruppo comunista
Dalla più grande forza popolare di opposizione democratica di questo Paese
Un solidale pensiero
Ai soldati italiani che vivono sicuramente ore di angoscia di parlare
Solidale pensiero a loro
A quei giovani
A quei soldati non a voi uomini del Governo
Che li mandate
Io non lo voglia a rischiare il bene supremo
La visita e rimandate nostri giovani
Figlio della nostra terra a rischiare la vita in una guerra inutile etc dovere e potere di tutti evitare la ringrazio
è iscritta a parlare
Così il comunista Quer Cini e ascoltiamo adesso quanto disse all'ex deputato radicale Roberto Cicciomessere
Noi ci assumeremo tutte le responsabilità che ci competono
Nel momento in cui siamo chiamati a dare attuazione a una risoluzione delle Nazioni Unite
Ma io contesto che proprio in questa fase drammatica
L'oggetto della nostra decisione
La moralità della nostra presenza in quest'aula
Sia
Il voto
Su atti quasi dovuti
Di partecipazioni a operazioni militari in corso
Infatti se qualcuno lo poteva ancora dubitare
I fatti di questi giorni
Hanno dimostrato che i temi della sicurezza della difesa
Sono ormai obiettivamente sottratti alla potestà di Parlamenti nazionali
Pensare che nel mille novecentonovantuno qualsiasi Paese dell'Europa qualsiasi parlamento dell'Europa possa giocare un ruolo significativo
Per quanto riguarda
Le sorti del mondo la pace e la sicurezza le decisioni che riguardano il Medio Oriente idee gestione che riguardava la Palestina
E solo
Signor presidente una colpevole delle Italie
Rappresenta un errore storico con Kansas conseguenze gravissime
Inutilmente in questi anni
Vi abbiamo avvertito che le questioni dell'unione europea della loro del ruolo dell'ONU
Non erano solo meritevoli di utopie di radicali Federico idealisti e così via
Ma obiettive urgenze di oggi e di ieri
Qui oggi signor Presidente non siamo chiamati a decidere nulla
Altrove come è giusto
Sono state assunte le decisioni che noi possiamo solo commentare
Seguire attraverso i canali televisivi
Patti l'Europa politica non c'è
C'è un'Europa dal suo posto c'è un'Europa burocratica che rappresenta la negazione dei più elementari principi di democrazia
E qui oggi
Può negare che solo l'Europa politica
Avrebbe potuto determinare uno sbocco diverso da quello che purtroppo dobbiamo in questo momento registrare lei ha lamentato che Saddam Hussein Cia semplicemente ignorati non ha riconosciuto come giusto alcun ruolo alla Comunità europea
Va beh pretendere di avere un ruolo un ruolo politico bisogna assumersi tutte le responsabilità comprese quelle relative alla sicurezza
In questa situazione
Non possiamo quindi che ribadire le richieste contenute nei nostri documenti
Che non hanno trovato nessuna ecco nel suo intervento negli interventi della maggioranza
Anzi
Signor presidente del Consiglio delle sue parole di questa mattina legge unto persino a giustificare a rivendicare a suo merito come manifestazione di tolleranza ecumenica
Il sostegno politico economico e militare che l'Occidente il mondo industrializzato ha fornito agli Racca
In occasione della guerra con l'Iran
Non solo non si riconosce l'errore
Ma si conferma la volontà di proseguire in questa folle politica
Non possiamo quindi signor Presidente che confermare le richieste contenute nello suo documento
Richieste che proprio nel momento del conflitto
Rappresentano l'unico strumento politico per tentare di impedire non solo
Che nel futuro si riproducano identiche situazioni di conflitto ma che oggi sia restituita la parola la ragione al dialogo al diritto si è interrotta la follia della guerra
C'è una sola possibilità signor Presidente per recuperare il tempo perduto purtroppo non appartiene a questo Parlamento purtroppo non a partire alla cultura
Dei nostri dei vostri partiti purtroppo
Non appartiene alle nostre posizioni possibilità ma comunque stanno e non Ciarla
E cioè un grande solenne impegno signor presidente dell'Occidente a favore dei diritti umani della giustizia della sicurezza del sud del mondo alcuni faccia seguito l'immediata
Convocazione di una conferenza internazionale
Che disponga gli strumenti su cui utili perché questo impegno si trasformi infatti infatti
Ecco solo questo signor Presidente
Potrebbe consentire che sia
Interrotta la guerra e lo sterminio che non iniziato lo voglio ricordare questa notte
I milioni di morti per fame per guerra per tortura del sud del mondo
Non hanno meritato né sedute straordinarie del POR del Parlamento e neppure questo è grave una delle tante delibere che giustamente il Consiglio di sicurezza
Ha dedicato all'Iraq
Ascolteremo quindi signor presidente con attenzione le sue parole
Sulle precise questioni che abbiamo sollevato e decideremo Dick conseguenti di conseguenza come sempre secondo coscienza grazie
L'arringa siano aree parecchia messe nere
Questi dunque alcuni degli interventi che caratterizzarono nel dibattito che si svolse alla Camera il diciassette gennaio novantuno
Dopo le dichiarazioni della Presidente del Consiglio Andreotti sulla missione militare nel Golfo
Le proposte radicali sulla crisi internazionale creatasi dopo l'invasione irachena del Kuwait e vennero ulteriormente ribadite anche tante un'altra fase di quel dibattito quando si passa alle dichiarazioni di voto su mozioni e risoluzioni concerne la partecipazione dell'Italia
A quella missione militare
Vie scopriamo quanto dissero durante quest'altra fase del dibattito sempre il diciassette gennaio mille novecentonovantuno l'ex segretario radicale Sergio Stanzani ed Emma Bonino
Dall'alto che la Camera è chiamata Conte fra qualche minuto signor presidente signor Presidente del Consiglio
Colleghe e colleghi appartiene intero è solamente alla responsabilità era nobiltà della politica
Della moralità politica
Chiunque pretenda in queste ore di caricare questa scelta gli altri valori e significati chiunque proclami pretenda
Che ci troviamo dinanzi a una scelta etica morale e segni quindi lo spartiacque del bene e del male al di fuori della responsabilità politica dell'opportunità politica
è responsabile di un non tollerabile atto di intolleranza di faziosità in una parola di violenza
Il partito radicale attraverso i suoi eletti ha chiamato questa Camera dal mille novecentottantadue ad oggi settantasette volte dico settantasette volte colleghi
A reagire contro l'infamia politica del sostegno alla politica di guerra di storage Niño del proprio popolo dell'altrui di violenza del dittatore feroce e folle di Baghdad
Non quindi i signori del Palazzo ma non meno quelli delle piazze e non i cittadini che hanno taciuto che hanno pensato ad altro
Non hanno dedicato giorno dopo giorno come noi i non violenti per la creazione della pace con puntuali impegno per la vita del diritto il diritto alla vita possono pretendere di dar lezioni a nessuno
Il partito radicale signora Presidente non è presente in quanto tale in queste Aule
Come dicono gli stessi nomi dei gruppi parlamentari che i suoi eletti hanno costituito io stesso non parlo qui come primo segretario del Partito della non violenza del partito che ha compreso scegliendo il simbolo di grandi quale fosse il nodo centrale da sciogliere nella nostra epoca
Ma sono fiero di correre ricordare che qui questo partito conta deputati comunisti e socialisti Verdi e federalisti europei democratici ed indipendenti
Tutti tutti nei loro atteggiamenti diversi ma quanto profondi responsabili tutti testimoniano ugualmente dei nostri ideali e la nostra capacità capacità ripeto dessert costruttori di pace e di diritto
Tutti ne sono certo come tutti gli italiani in queste ore ancor più in quelle che verranno troveranno ulteriori urgentissimi motivi
Per invitare ciascun e tutti a non vivere di grida e di slanci
Di angoscia e di odi ma di concreto apporto assolutamente prioritario ricostruire con la forza di massa all'esercito della non violenza politica
Della democrazia senza la quale la scelta come grande ricordava che ammoniva lungo tutta la sua esistenza non resta non violento che scegliere fra i contratti o fra i campi contrapposti
Quello dove la violenza s'accompagna la difesa del diritto
Il Mahatma gridato senza requie che la corda dia la codardia la viltà ipocrisia sono più inaccettabili della violenza in sé dalla guerra
Questa guerra è cominciata almeno il due agosto
Noi con la nostra mozione abbiamo cercato di ottenere da voi tutti una consapevolezza un'adeguatezza per il nostro Paese per il mondo di azione politica che avrebbe potuto impedire il ricorso alle armi pur legittimo
Non siamo stati ascoltati senso un partito grande forte direi
Ieri migliaia di militanti che opera in ogni giorno e ovunque contemporaneamente nel mondo la violenza la guerra non potranno che essere vincitrici se questo non si crede se questo non si sa non resta che raccogliere il design pronto dalla nostra storia fatta di galere di obiezione di coscienza date non richieste agli altri si nutrono oggi voti DiVersi in ciascuno profonda verità in queste ore tre mila nostri ragazzi immersa ce n'direi di migliaia d'altri si trovano nel campo che cerca di disarmare purtroppo con le armi che avremmo preferito con le armi non con le armi che avremmo preferito il dittatore l'aggressore il macellaio dire che i neri donne e uomini Iran curdi iracheni
L'intera Europa sembra decidere se presente pur con una desolante disunita avete seminato vento signori della maggioranza signori del Palazzo delle piazze raccogliamo Tempe e sta non vi lasceremo a lungo capaci di questo a combattere i mostri che avete suscitato
Che si formino nel Partito radicale a Mostar a Mosca come a Roma a Baghdad come junior perché le Brigate delle non violenza della pace si formino ecco ecco e continuo ogni giorno migliaia e migliaia di uomini e di donne dicono la non violenza il diritto la democrazia
Signora presidente alle
Colleghi signor presidente del Consiglio
Mi sono molto interrogata in queste ore per riuscire a capire quale fosse il voto che Sappe se esprimere e interpretare affermare in modo compiuto queste due cose che profondamente sento
E che da una parte sono il mio deciso schierare
A difesa del diritto delle Nazioni Unite del Consiglio di sicurezza diritto che si afferma che si affermi quando tutte le armi della diplomazia non dico dei pellegrinaggi ma quando tutte le armi della diplomazia siano fallite quando tutte le armi delle pressioni siano fallite e quando le armi della non violenza attiva che non vi appartengono come cultura non siano state neanche tentate neon cine prima un diritto appunto che sia difeso anche in estrema ratio con l'uso delle armi e sapesse anche se esprimere quest'altra cosa che sento profondamente
E che volevo esprimere in no più fare più convinto più intransigente alla politica dei rapporti internazionali alla politica estera degli affari del commercio delle armi delle tangenti che con pervicacia avete seguito continuate a seguire e non mi date nessun appiglio perché credibilmente io posso sperare che volta The pagina non la seguire perché lei oggi è giustificata in qualche modo perché con uno slancio ecumenico o si sia rafforzato l'Iraq contro l'Iran non mi convince non solo ma non è stata efficace ecco i risultati di aver fatto questa operazione e dopo questo folle criminale torturatore quanti sia bara ancora
Quanti altri Paesi vorrete quanti altri dittatori poi che non sapete asportare l'unico valore che abbiamo e che la democrazia e che poi per i testi portare armi preferita esportare magari i rifiuti ma non questo solo valore
Ebbene signor Presidente
Non ho trovato la risposta perché mi sono resa conto poiché non era questo in gioco
La mia la nostra opposizione a questa politica a questa politica estera basata sullo sterminio sulla sopraffazione non cesserà neanche di un millimetro ma questo non era in gioco non è lei non è questa politica non e questa classe dirigente oggi che si confrontano c'è da una parte questo primo tentativo
Di istituzioni transnazionali ancora così fragile che io credo sia interessa e di tutti noi rapportare che credo che ho i distinguo sia oggi invece un oggettivo indebolimento da una parte c'è questa primo esprimersi sulla scena mondiale di una istituzione transnazionale che va rafforzata e dall'altra c'è un dittatore
Cioè la barbarie questo e altri che voi avete aiutato e continuerete ad aiutare
E allora
Signor presidente in questo dilemma
Niente
Stato chi ha
A Roma che mi dovevo schierare da una parte sola e ciò da parte di quelle istituzioni
Che spero sappiano organizzare la pace del futuro del prossimo futuro Ignacy quindi signor Presidente
E non è a lei non è a questo governo non è a questa politica ma cittadina del mondo vota sì alla difesa del diritto da non violenta votarsi al sostegno della risoluzione del Consiglio di sicurezza può darsi perché si affermino si rafforzino istituzioni internazionali non di parte votarsi perché io di diritti della persona da voi non garantiti mi auguro che da altri da altre istituzioni
Sapranno essere garantiti con intransigenza con fermezza e con equità
In questa istituzione io spero
In questo senso voglio lavorare
Perché non abbiano a ripresentarsi a ripetersi le crisi
Di oggi perché non violenti sparsi nel mondo decidano finalmente di organizzarsi per accelerare questo processo per fare avanti un passo nella costruzione di strumenti che sappiano garantire la pace e carico lei dice no la pace bianca nordista europeista e francamente quasi un po'razzista che tanto commuove tanto mobilità ma la pace per tutti è la ditta per tutti che siamo bianchi o neri il non dover morire né per armene per fame ma ricordata però cari colleghi nella vostra coerenza nella vostra incoerente
Non è in guerra solo quella delle armi è guerra anche per coloro che noi costringiamo a morire di fame di sterminio ma questa vostra coerenza voi non avete avuto questo vi dovrete l'acqua ricordare perché nei prossimi giorni quindi chiameremo per
Che l'equità il diritto la vita voi siate credibili e sappiate usare no no due pesi e due misure un peso una misura grazie
Tra
Possiamo ora passa
E con questo intervento di Emma Bonino pronunciato alla Camera il diciassette gennaio mille novecentonovantuno termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio
Qui
Qui
Quest'
Qui
Quattro
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui