"Pace, democrazia, diritti, lavoro, benessere. Le idee e la forza per cambiare. Uscire dalla crisi" - Assemblea Nazionale dei Quadri e dei Delegati della CGIL (13 e 14 maggio 2004) (Attenzione di questo evento è stata registrata soltanto la prima giornata)

La parola per la relazione introduttiva al compagno segretario
Guglielmo Epifani
Care compagne
Cari compagni
Cari ospiti
Cari amici e compagni di CISL e UIL
Solo due il compitino in questa conferenza
Sistemare aggiornare ridefinire la proposta programmatica della CGIL ad Juanito al suo congresso
Alla luce dei problemi e dei processi che stiamo vivendo e mettere a disposizione queste nostre idee per un superamento della crisi del Paese
Dei nostri amici di CISL e UIL con i quali condividiamo buona parte di questo lavoro delle forze politiche delle istituzioni delle nostre controparte
E dei tanti soggetti e movimenti di rappresentanza sociale con i quali lavoriamo
Queste nostre proposte
Sono il portato delle modalità e dei contenuti con le quali la CGIL è stata in campo in questi anni
Io credo in maniera forte per quanto riguarda il governo delle iniziative delle lotte e in modo rigoroso per lo spirito di ricerca di approfondimento di autonomia critica per quello che concerne il profilo programmatico ed elaborazione rivendicativa
In questi c'è davvero
L'elaborazione collettiva di questa nostra stagione il contributo di tante compagne e di tanti compagni e una grande passione che vive in una sostanziale unità della nostra organizzazione
Una unità che non comprime suoi pluralismo
Negli spazi e i contributi di ricerca nelle sedi di una libera discussione e confronto paladino
Ci muove
La consapevolezza della gravità della situazione
Che tipo lasciatemelo dire hanno avuto e hanno compreso quanto onori ma anche la fiducia ragionevole
Che per quanto difficile una prospettiva di cambiamento esiste
A condizione che si assumano i giusti obiettivi le analisi di scenario corrette perché si esprimano le politiche economiche sociali
Necessario
Quando tre anni fa
Nella Conferenza di programma di Roma
Indicammo i rischi del declino industriale del Paese
Sapevamo già allora
Di dire una considerazione ingiusta e purtroppo rappresenta
Quando nell'aprile del due mila e due due anni fa
De di Camogli nostro convegno alla congiuntura internazionale alla prospettiva italiana
Esprimemmo
Considerazioni
Le ha rilette oggi si sono rivelate infondate
E che potremmo ripetere tranquillamente oggi senza modificare nulla di quei giudizi
Semmai aggiungendo altri esempi e altri riscontri a quelle analisi
Cioè in particolare
Un passaggio delle conclusioni di quel convegno che meritano di essere riproposti
Dicevamo allora si fa davvero fatica a immaginare
Come quel modello non possa prima o poi aprire contraddizioni sul versante dell'impresa
La maggioranza delle imprese italiane non può non cogliere come il disegno del Governo manchi di un'autonoma visione
Della capacità di innovazione
Mentre risponde a una logica per la quale l'impresa manifatturiera o dei servizi piena davvero un ruolo di dipendenza dalle scelte del governo
Ho un ruolo di indipendenza dalla scelta di scaricare su altri i costi di una competizione senza qualità
Mi sembra di poter dire
Che quel prima o poi in realtà stia arrivando
E che il cambio di presidenza di Confindustria
Al di là di quelli che saranno i programmi e le idee della confederazione degli industriali che dovremo verificare sì ma sia uno dei tanti segnali di questa tendenza di cambiamento
Le imprese italiane
Nella loro maggioranza
Hanno maturato rispetto a Parma un disincanto profondo riflettono sul profilo autonomo che deve avere un'associazione dei loro interessi
Si interrogano intermini nuovo sul rapporto da tenere con tutto il sindacato e sul valore che ha un rapporto fondato sul rispetto reciproco rappresenta per le parti
Quali che siano gli orientamenti o le scelte di ognuno
A questa riflessione aperti fra gli industriali noi intendiamo offrire come sempre un atteggiamento serio
Geloso dei nostri punti di vista
Non pregiudiziale
E inteso a operare intanto un metodo di confronto rigoroso e leale
Che non rimuova Manzi
Affronti quello che in questi tre anni è avvenuto nella distribuzione del reddito
Nella caduta dei veri fattori di competitività del sistema produttivo italiano e nel determinare richieste di cambiamento nella politica economica e industriale del Governo
Non vorremmo in sostanza
Più ripetere
Quello che è avvenuto con il documento firmato da CGIL dalla CISL e dalla UIL e compiendo dove la prima non credere e sostenere quello che avevamo fermato è stata propria la Confindustria di Antonio D'Amato
Le cause del declino
Della vera e propria crisi oggi del sistema Paese le abbiamo ripetute tante troppe volte per continuare a riproporsi
Sono sempre quelle note
Una specializzazione produttiva che non va bene
Assenza di investimenti in ricerca
Rimessione aziendale non sufficiente la struttura proprietaria la carenza di infrastrutture materiali e di quelle immateriali la ristrettezza dei mercati finanziari
Voglio solo aggiungere che queste riguardano lindo
Il comparto dei servizi l'agroalimentare come il commercio e il turismo
C'è un grafico
Che più di ogni altra affermazione dimostra questa crisi e il peso diminuito della nostra presenza nel commercio mondiale
Posta uguale a cento nel mille novecentonovantotto la quota italiana
La svalutazione della lira l'aveva portata nel novantacinque accento cinque e nel due mila e due si è ridotta a ottanta
Nello stesso periodo le quote francesi e tedesche sono praticamente rimasti invariate
Produttività più bassa
Il valore relativo delle nostre specializzazioni ne sono latte
Il Presidente della Repubblica Ciampi
Nel suo discorso del Primo Maggio ha riconosciuto per la prima volta in modo inequivocabile come il problema riguardi essenzialmente il nostro Paese
C'è dunque un problema che riguarda noi
Più forte e peculiari rispetto agli altri Paesi europei
Ce lo confermano tutti i giorni
Il numero delle crisi aziendali
Quelle che crescono nel settore tessile
In quello chimico nelle telecomunicazioni e nell'elettronica nei cantieri navali
Nelle tante aziende dell'indotto
E ovviamente nei casi della Parmalat e della Cirio
Ce lo dice l'estensione della cassa integrazione della richiesta di mobilità dei lavoratori la precarietà che aumenta del lavoro
E l'emarginazione da alleanze internazionali senza le quali non c'è futuro per molte impresa
Per questo insisto
L'obiettivo di fermare la crisi
Indicare le politiche che possono rovesciare la tendenza al declino il rio rientrare attività e specializzazioni la sfida decisiva per il Paese per i lavoratori e per il sindacato
E se è vero come è vero
Che in questo governo
Non è in condizione di avere una politica economica e industriale capace di affrontare i problemi semmai è vero il contrario ci compete una maggiore responsabilità
Salvare il patrimonio produttivo e lasciato a se stesso finisce per perdersi
Tenere alta per il futuro costruendo la già oggi la cultura di una nuova stagione della programmazione
In grado attraverso un ruolo centrale della responsabilità pubblica di operare io orientare la svolta necessaria
Rafforzando e stimolando investimenti pubblici e Investimenti priva
Terni prima
La difesa delle nostre filiere del tabacco l'Alitalia oggi sono lì a dirci che possiamo affrontare con possibilità di successo
Sfide perfino al momento precedente sembravano perse
E che anche in questo il ruolo dei lavoratori e del sindacato è stato è e sarà il ruolo decisivo
Fare politica industriale a livello di sistema nazionale significa per noi scegliere quali settori produttivi sviluppare quali rafforzare con strumenti e con interventi mirati
Dall'incentivazione fiscale al sostegno alla ricerca dalla domanda pubblica alla promozione commerciale
Nella nostra situazione di paese questa scelta richiede alcune esplicite valutazioni diffonde
La prima mantengono una grande importanza come fattori di crescita e di sviluppo legata o anche alla innovazione i settori industriali considerati ha torto maturi
L'auto i mezzi di trasporto tutto il comparto del made in Italy dalla moda alle
La seconda
Scegliere la qualità oggi vuol dire sempre più orientarsi verso consumi e produzioni sostenibili
Facendo di questi la leva di una nuova ricerca e di nuovi Investimenti
La terza il Paese
In grandissimo ritardo sui tre terreni più innovativi della ricerca mondiale
Le tecnologie oggi
Le nanotecnologie e le biotecnologie
La quarta
I mercati liberalizzati
Nel trasporto nell'energia nelle delle comunicazioni
Richiedono nella fase di transizione un ruolo pubblico che in molti casi è mancato soprattutto nel definire regole e finalità di sistema
E la stessa cosa vale per il settore del credito e dei mercati finanziari
Dove la oggi la trasparenza e funzione di un utilizzo corretto delle scelte finalizzate a sostenere Investimenti e sviluppo la quinta
La formazione la scuola
L'università
La ricerca e tutto il Welfare
Sono condizioni e fattori di sviluppo di investimento e di crescita
Sono la cerniera e il metro di misura che separa la nostra situazione dagli obiettivi dell'Agenda di Lisbona
Sono il confine la soglia che ci può portare avanti o ci può portare indietro nella condizione di un Paese modesto ai margini di processi di trasformazione che segneranno il futuro
La sesta
Ogni trasferimento in meno agli enti locali corrisponde una riduzione degli Investimenti
E ogni tentazione localistica delle autonomie nei campi delle grandi reti rende debole ogni politica nazionale Disease
Per questo c'è bisogno di una svolta
Di una nuova ricostruzione come è stata chiamata di una nuova programmazione
Uso l'aggettivo nuova
Perché si deve esprimere in un mercato diverso del passato più esteso e più difficile
Nuova perché non può non tenere conto della perdita di sovranità nazionale su quelle materie su quei poteri che una volta erano disponibili
Nuova perché deve riguardare le politiche europee le politiche nazionali e quelle locali perché deve darsi degli strumenti nuovi
E in particolare tra questi nuovi strumenti presso tutti i una diversa articolazione delle strutture istituzionali del governo secondo uno dei modelli si può scegliere che ci propongono la Francia la Germania o Regno Unito
La costituzione di una o più società di capitale pubblico in grado di intervenire nelle aree di crisi di carattere finanziario e sostenere processi di innovazione
Una politica di qualificazione dell'offerta di lavoro
Che abbia l'obiettivo da un lato di aumentare di almeno tre anni la formazione professionale di occupati e disoccupati nella fascia di età tra i quindici e i trentaquattro anni
Quattro milioni di persone a rischio di emarginazione precarizzazione nel loro futuro lavorativo
Attraverso mo'programmi massicci di formazione continua sul lavoro e nel lavoro
E dall'altro di incentivare la formazione e l'occupazione di laureati in materie scientifiche
Agendo verso le università e le imprese secondo un finanziamento sul modello tedesco dei progetti finalizzati alla ricerca e allo sviluppo
Come è evidente anche sulla base di un esame compiuto delle scelte fatte in questi anni
Una politica industriale in senso lato deve porsi l'impegno di estendere allargare i rapporti fra la grande impresa italiana e quelle europea
Secondo il modello dell'alleanza piuttosto che quello fondato su fusioni e acquisizioni che nella nostra situazione ci vedrebbe ovviamente oggetti
E non soggetti di decisioni e dice
Care compagne e cari compagni
Gli anni che definiscono il punto a cui è arrivato il nostro sistema economico sono anche gli anni di una distribuzione del reddito che non ha favorito i redditi da lavoro dipendente e da pensione
Molto spesso
Nella nostra discussione tra di noi
Noi siamo portati a concentrarci sugli ultimi dieci anni e sull'esito dell'accordo del ventitré luglio
Se si guarda però al periodo più esteso
La quota dei redditi da lavoro dipendente sul PIL in Italia e di menu Vito sensibilmente negli ultimi trent'anni del secolo scorso
Passando da una quota del cinquanta virgola sei del mille novecentosettantadue al quaranta virgola sei del Duemila
Mentre e qui sta il punto per Paesi come la Francia la Germania e la Spagna la quota si è mantenuta costante nel tempo
E nella stessa Gran Bretagna è scesa al sì ma soltanto di tre punti e partendo peraltro da una percentuale di partenza più alta della nostra
Tutto questo
Vuol dire una sola cosa
Che gli incrementi di produttività sono andati nel periodo considerato approfitti
A rendite
A prelievi obbligatori di fisco e di contributi
E che la diffusione dei lavori discontinui precarie polveri ha contribuito come causa eccome affetto a determinare questa situazione
Non solo
Anche gli indici di disuguaglianza contengono dati su cui riflette
Questi indici diminuiscono tra il settantadue e il mille novecentosettantacinque crescono tra il mille novecentosettantacinque al mille novecentonovantuno si mantengono poi costanti fino al due mila
Per ricrescere con le politiche del governo di centrodestra
La divisione dei redditi delle famiglie italiane appare così secondo la Banca d'Italia come una piramide
La cui base costituita dal cinquantotto per cento delle famiglie cui va una quota di reddito del Paese pari al dieci per cento
E il vertice fatto dall'ultimo decide dove il sette per cento delle famiglie ha quasi un terzo del reddito totale del paese
Ho voluto dare questi dati
Per dire come declino industriale ed economico e diseguaglianza sono andati avanti di pari passo che sono processi di fase lunga e per questo richiedono una svolta generale di politica economica e di politica sociale
Il governo Berlusconi
Anche sul terreno dei redditi ha prodotto risultati che hanno aggravato la situazione
Secondo i dati elaborati dall'IRES le famiglie degli operai hanno subito una riduzione dei loro redditi del due sei per cento e una riduzione dei consumi del quattro per cento
Mentre imprenditori e lavoratori autonomi hanno visto un aumento del quattro virgola cinque per cento dei redditi e del sei per cento dei loro consumi
Per questo ci vuole
Accanto a una diversa politica di sviluppo una diversa politica di distribuzione dei redditi quella che abbiamo chiamato una nuova politica dei redditi finalizzata ad accrescerne il peso e a favorire un lavoro io lo sviluppo di qualità
Fisco
Politiche contributive controllo dei prezzi
Disponibilità costo e qualità dei beni sociali a partire dalla casa e da tutti i settori del welfare
Politiche contrattuali e scelte in favore dei giovani e degli anziani ne sono gli strumenti fondamentali e di sistema
Non è un caso
Che su ognuno di queste politiche
Le scelte del governo Berlusconi sono andate nella direzione esattamente opposta a quella necessaria per operare una scelta di equità di coesione degli giustizia sociale
Un governo che non ha tenuto conto in alcun modo delle raccomandazioni del sindacato
A mettere sotto controllo prezzi e tariffe
Un governo che non ha nessuna politica nei confronti della casa
Un governo che ha operato scelte nel welfare nel campo della sanità della scuola della formazione e dell'assistenza che hanno aumentato i costi per i cittadini e ridotto la qualità del servizio offerto
Un governo che ha puntato scientificamente a tenere basso il tasso d'inflazione programmata per determinare un sistema di convenienze per le imprese e di danno per i lavoratori
Un governo che non ha stanziato in Finanziaria e le risorse necessarie per il rinnovo del secondo biennio dei contratti di tutti i lavoratori pubblici
Un governo infine che si appresta ad un'operazione fiscale che da parte nostra non può essere né accettata ne condivise
Su questo punto di vista
Vista la delicatezza del tema
Degli affetti che può avvenire su una parte dei cittadini del Paese
Ebbene essere chiavi
Per il sindacato per noi per la CGIL
Il fisco rappresenta lo strumento con il quale si costruiscono i doveri dello Stato
Con il quale si può alimentare una politica di difesa delle tutele dei diritti
E si stabilisce un patto fatto di principi e di regole fondamentali che lega i cittadini tra di loro e ogni cittadino verso lo Stato
Un Paese che a livello di debito come quello in cui viviamo
Che presenta una trimestrale di cassa scritta con molte difficoltà e incertezze
Che sotto controllo e rischio di sanzioni da parte della Commissione europea
E anche un paese che non può permettersi una riduzione generalizzata del prelievo fiscale delle dimensioni di quelle annunciate dal Governo
Come non a caso ha fatto in questi giorni al contrario il Governo francese delle due l'una infatti
O il governo il nostro
Fa annunci e promesse che poi non manterrà
Così come avvenuto in quasi tutte le scelte di questi tre anni e quindi siamo in presenza di un annuncio dai caratteri elettorali che poi si tradurrà in effetti molto ridotti anche se con danni rilevanti oppure se il Governo intende essere conseguenti
E quello che afferma farà va da sé che l'operazione per quanto riguarda i tagli della spesa dei trasferimenti non potrà che essere di dimensioni gigantesche
E i più si affanna il Governo a dire che non vuole toccare le spese sociali e lo stato sociale
E in modo particolare la sanità la scuola e la sicurezza più tutte queste argomentazioni dimostrano che questo pericolo in realtà e dentro la stessa dimensione dell'operazione che viene annuncia
Una riduzione generalizzata delle tasse modellata sulla struttura della delega fiscale contiene tre fenomeni negativi complementari
è una manovra iniqua due volte mi poi come sostiene i redditi più alti e da Popper redditi più bassi proprio mentre la distribuzione del reddito in Italia come si è visto richiede esattamente di fare il contrario
In secondo luogo costringe a scelte di taglio sulle spese pubbliche che finiscono inevitabilmente per concentrarsi sulle spese sociali sui trasferimenti agli enti locali
Determinando direttamente e indirettamente un freno agli investimenti pubblici alla crescita e una grande dei costi per i cittadini
In terzo luogo
Non può che essere punitiva anche nei confronti di una serie di misure di agevolazione fiscale verso l'impresa
Delle quali l'impresa oggi non solo ha bisogno ma che andrebbero rafforzate sia dal punto di vista qualitativo che delle disponibilità finanziari
Soprattutto nel Mezzogiorno
Questa scelta porterebbe ad una ulteriore penalizzazione dell'impresa e degli investimenti
Cancellerebbe la programmazione negoziata o quello che resta di essa e rimetterebbe in discussione certezza e affidamento
Per questo per questi motivi
Quella del governo è una proposta che va respinta
Ed è una proposta alla quale va contrapposto un altro ordine di ragionamento e d'intervento
Ogni misura
Di riduzione del prelievo fiscale infatti non può che partire per noi dalla restituzione del drenaggio fiscale per i lavoratori dipendenti
Mi dà una misura fiscale conseguente per sostenere i redditi del valore delle pensioni e in particolar modo di quelle più basse
Non può avvenire
Quella dimensione quantitativa pari da qui al due mila e sei a quasi due punti di valore del nostro pc
Se si vuole poco
E questo ragionamento vale per l'oggi e per il futuro
Per questo Governo e per quelli che speriamo verranno più in là
Lo farà davvero trovare le risorse necessarie per rilanciare investimenti consumi e sostenere la parte più debole della società
Queste risorse vanno cercate dove sono andati in questi anni i trasferimenti di reddito
Nelle ricche se finanziarie bene i guadagni degli investimenti finanziari
Abbiamo calcolato
Che solo negli ultimi anni
Per ogni Euro investito in attività produttive ce ne sono almeno cento invece di
I nelle attività di altro segno
Determinando il paradosso di un Paese che si impoverisce come lavoro dipendente e il reddito da pensione e anche parzialmente come impresa
E diventa ricchissimo come tutto altro da questo
Con situazioni a volte davvero incredibile di imprenditori che risultano molto più ricchi delle loro aziende e con manager più pagati e remunerati in qualcos'altro degli azionisti delle stesse impresa
Se non si imbocca questa strada
Le modalità per trovare le risorse necessarie per rendere come diciamo più europea la media della nostra spesa sociale per la scuola la sanità e il sostegno al reddito non possono avere risposte
E inevitabilmente si finirebbe per determinare una situazione uguale a quella che ha ispirato la delega previdenziale
Dove non c'è un solo contenuto riformatore
Dove non c'è nessuna logica plausibile anche alla luce del peggioramento parlamentare del testo per il calcolo pensionistico dei dipendenti pubblici e per lo svuotamento della previdenza integrativa su basi contrattuali
Che non sia quello riconducibile vincoli di bilancio all'esigenza di ridurre la spesa e di assicurare per questo Bruxelles
A questo proposito
La decisione di mettere ieri sera la fiducia sulla delega previdenziale
Senza e prima che il Parlamento abbia potuto discuterla e presentare emendamenti è una scelta gravissima
Una scelta per come ha osservato Savino Pezzotta chiude il dialogo con noi e impedisce le prerogative parlamentari un atto insieme
Vorrei che su questo riflettessimo che di estrema arroganza ma anche di estrema debolezza è un atto al quale risponderemo
Guardando a questa possibilità
Alle contraddizioni
Che un eventuale scelta del governo produrrebbe
Io penso davvero che assume sempre più importanza e sempre più rilievo il valore della proposta unitaria che CGIL CISL e UIL hanno discusso e approvato all'assemblea dei delegati delle un valore per il merito che assume e per il suo carattere unitario
Che le date la forza di parlare rappresentare proposte per conto della grande maggioranza del lavoro dipendente e dei pensionati di questo Paese
Una proposta che rovescia le priorità e l'agenda del governo
Partendo dal bisogno di una diversa politica dello sviluppo e degli investimenti e del Mezzogiorno e di una nuova politica dei redditi tesa ad aumentare i redditi da lavoro dipendente e da pensione
Una piattaforma questa la nostra
Che ha avuto il valore di mobilitare con lo sciopero con le iniziative e la mobilitazione di milioni di lavoratrici e lavoratori e che ha fatto da cornice a importante iniziative nei territori e nelle regioni sia dove hanno portato ad accordi di concertazione come in Emilia Romagna e Toscana sia dove hanno portato respinto a grandi scioperi unitario per ultimo lo sciopero generale in Calabria
Come sapete e come sappiamo
All'invio da noi formulata dal governo di discutere con noi
I contenuti di questa proposta il governo fino a oggi non ha avanzato nessuna risposta
Potrei dire realtà che anche questo silenzio degli atti conseguenti sono in realtà una risposta
Abbiamo già avuto modo di commentare
Unitariamente ognuno per sé il significato grave di questa scelta e non abbiamo evitato di dare a questa situazione la giusta valutazione negativa e questa merita
Dobbiamo adesso decidere il da farsi
Come sostenere ancora di più questa nostra posizione
Come contrastare se queste saranno le scelte del governo
A partire dai contenuti del documento di programmazione economica e finanziario
E dobbiamo riprendere quell'iniziativa che abbiamo annunciato di un passaggio istituzionale
Per segnalare la gravità della situazione che su questo nostro invito non raccolto si determina nella vita sociale e politica e istituzionale del Paese
Per quello che ci riguarda
Noi pensiamo che questa spinta di iniziativa di lotta e di mobilitazione
Non posso affermarsi dopo lo sciopero generale del ventisei marzo del suo risultato
Dopo la grande manifestazione dei pensionati e quella dei medici e dell'università e dopo lo sciopero generale del pubblico impiego dell'università e della scuola del prossimo ventun maggio
Non tocca a noi indicare oggi le modalità e le forme di questo prosieguo di mobilitazione
Le dobbiamo discutere e decidere insieme e dobbiamo farlo con l'attenzione unitario di cui c'è bisogno
Ma è altrettanto evidente
Che io penso che di fronte a risposte che non arrivano e non arriveranno non potremo unitariamente stare fermi
Anche perché l'ampiezza della mobilitazione della lotta e una delle condizioni come si è vista nelle ultime recenti vertenze
Una delle grandi possibilità che abbiamo per conseguire risultati
Care compagne e compagni
La piattaforma unitaria quella dell'Eur
E anche un passo in avanti a mio avviso nella ricostruzione nel tentativo di ricostruzione più un rapporto unitario più saldo e più esteso
Abbiamo ritenuto importante
Determinare le condizioni di questa ritrovata unità d'azione
Soprattutto perché questa unità d'azione si è fondata sulla condivisione di valutazione e di giudizio ed iniziative di proposta unitaria
E questo come ho detto non ha riguardato solo il centro confederale le categorie nazionali ma anche molti territori e molte regioni
Tutto questo rafforza a mio avviso la direzione unitaria del lavoro confederale
Dobbiamo allora porci
E questa è per noi la sede
L'interrogativo di come proseguire di come sviluppare come dare questo rinnovato rapporto unitario una prospettiva di consolidamento e di avanzamento ulteriore
Io penso e non credo di sbagliarmi
Che ci sono queste condizioni
E che proprio la situazione del Paese
La sua crisi il moltiplicarsi delle crisi aziendali la gestione di vertenze difficili che abbiamo avuto attraversato risolto o che possiamo risolvere richiede questo sforzo e questo avanzamento
Al tempo stesso sono troppo
Anziano
Per non dire a me stesso che ci vuole realismo misura in questo percorso e in questo obiettivi prudenza ma determinazione
Perché così come grandi elementi di novità si sono prodotti in questi mesi ancora molte restano le materie le questioni e le situazioni nelle quali i punti di vista divergenti le divisioni non sono ancora superato
Penso in modo particolare a quegli aspetti che ci hanno diviso con maggior forza negli ultimi due anni
A quelli che discendono dagli schemi attuativi della legge trenta
E alla situazione del settore metalmeccanico
Dove due contratti separati
Elena evitabile giusta iniziativa della FIOM di riconquistare un potere contrattuale
Hanno
Determinato una divisione
Che ha coinvolto delegati lavoratori e che in buona misura permane
Le strade che si possono percorrere per muoverci in questa direzione
Di un consolidamento prudente ma determinato di questa prospettiva sono sostanzialmente due
La prima
Continuare tra di noi il lavoro di approfondimento di discussione di sviluppo delle politiche che ci vedono supposizioni ancora diverso
Trovare su punti aperti qualche punto di avvicinamento possibile e ragionare onestamente lealmente
Su quello che viceversa resta di non comprimibile nella mediazione unità
E in secondo luogo riprendere un lavoro e una ricerca comuni intorno ai temi della democrazia della rappresentatività e bella rappresentanza
Anche questo
Non è un terreno nuovo di discussione e di ricerca o di divisione
E ognuno di noi sa con certezza e con precisione quali sono le obiezioni che ognuno muove agli altri e le posizioni di ognuno ritiene valide terze e per gli altri
C'ha diviso e ci divide
Una diversa valutazione soprattutto con la CISL
Circa l'esigenza di avere una proposta legislativo in grado di rendere esigibile universale il sistema di misurazione della rappresentatività e di validazione democratica dell'azione del sindacato
Una differenza questa non di poco conto
Ma è anche una differenza che oggi nelle condizioni di questo governo di questa maggioranza parlamentare in realtà per gli affetti e rimandata nel tempo
Questo può
Dovrei consentire la possibilità della ricerca di un lavoro unitario per valutare intanto
Se vi possano essere le condizioni per un'intesa fra di noi
Avevamo
Avevamo già deciso
Per onestà
Di costituire una commissione di lavoro incaricata di portare avanti questa verifica e questa possibilità di convergenza io credo che possiamo rilanciare questa proposta
E se i segretari di CISL e UIL fossero d'accordo decidere da subito di mettere al lavoro questa Commissione in modo tale da definire con maggior precisione
Fin dove possiamo raggiungere un compromesso e fin dove invece restano aperti i problemi
Va da sé
Che se fossimo in condizione di arrivare a un'intesa possibile tra di noi su questo tema
Questa potrebbe diventare oggetto di confronto con la Confindustria e con le altre associazioni imprenditoriali recuperando anche un'iniziativa autonoma su questo tema delle forze sociali
Voglio solo aggiungere
Che se si riflette sulla realtà concreta di quella che avviene il giorno dopo giorno
In tutti i luoghi di lavoro nelle categorie quando rinnovano i contratti
O nella gestione delle vertenze penso per ultimo
Alla straordinaria modalità democratica che si è espressa nella gestione nella conclusione della vertenza dello stabilimento FIAT di Melfi forse è possibile immaginare un patto di avanzamento di
D'altra parte
D'altra parte non ha senso
Non ha senso
Limitare solo al settore pubblico una verifica democratica della rappresentatività che abbia un valore generale
Volgendo
Il nostro pensiero commosso a Massimo D'Antona
A cinque anni dalla sua morte
Vogliamo ricordare a noi stessi
Le fra gli ultimi atti del suo lavoro c'era proprio quello teso ad estendere al comparto del trasporto le norme contenute nella legislazione per il pubblico impiego
Si può immaginare
Un mondo del lavoro dove esistono su questa questione che è una questione generale di regola
Una presenza di regole che ha dimostrato di funzionare per una parte e un'assenza totale di regole per tutta l'altra parte
E anche sulla democrazia di mandato sui percorsi per validare da parte dei lavoratori piattaforme accordo in realtà al di là delle distinzioni molti passi in avanti si sono fatti si stanno facendo nella stessa categoria dei metalmeccanici e ha aperto una discussione che potrebbe essere particolarmente importante
Nella gestione degli accordi di secondo livello nella possibilità di definire anche attraverso questa strada una piattaforma unitaria per il futuro rinnovo del biennio economico del contratto
Il valore tra i tanti che si possono leggere dalla vertenza di Melfi risiede nell'esercizio delle regole democratiche per validare piattaforme accordi e dare forza per questa via al rapporto tra sindacato RSV e lavoratori
Quello che voglio però ripetere
Ancora una volta e che per noi della CGIL risolvere questo problema non vuol dire come talvolta ci viene detto polemicamente affermare il diritto del più forte far prevalere con la democrazia le opinioni di una parte no
Vuol dire principalmente un'altra cosa
Mettere su gambe più sicure
Il percorso di costruzione di un soggetto unitario
Fatto di differenza di diversità e di rispetto reciproco
Boldi era
Decidere esattamente i percorsi e le regole attorno alle quali l'unità non solo è possibile ma diventa assolutamente necessario
E a chi come il ministro del Welfare e ai suoi sottosegretari
E ai tanti che la pensano come lui
Vogliono mettere in discussione attaccare il ruolo e la funzione la rappresentatività del sindacato per colpirne la rappresentanza del valore democratico e rendere più deboli lavoratori i loro diritti
Va contrapposta la pratica di un sindacato autonomo nei suoi programmi unito nei valori di riferimento e pienamente democratico
Della Will oltre che a tutti voi noi siamo in presenza di un disagio sociale crescente soprattutto per colpa delle politiche messe in campo del governo che tendono ad accentuare risposte forme di conflitto rilevante
Se prendiamo in esame i casi più recenti in cui si è esercitato una forte conflittualità
Che in molti casi è andata oltre le regole della legge o delle consuetudini delle forme di lotta del sindacato
Come la vertenza del rinnovo contrattuale dei lavoratori del trasporto pubblico locale la questione dell'Alitalia la vicenda di Melfi e su un altro versante la lotta di Scanzano si avverte il bisogno di leggere bene i segni tratti e paradossi di questi fenomeni
Da un lato questi processi conflittuali a mio giudizio esprimono e mantengono un forte segno identitario di azienda di professione di settore di territorio
E in questo caso con accenti comunitari in parte inediti
Più si nasconde il lavoro il suo valoroso
La sua dimensione concreta e quotidiana fino a negarla o a trasfigurare alla in una rappresentazione puramente virtuale e immaginifica più la sua identità reale costretta ad esprimersi col conflitto dimostrativo
Da un altro lato queste lotte contengono una forte domanda di partecipazione
Democrazia
Si lotta per affermare il diritto a decidere
A contare nelle scelte
In questo esprimono una carica che si contrappone alla riduzione del processo della mediazione democratiche del ruolo dei soggetti di rappresentanza sociale
Per sentirsi meno oggettive più persone i lavoratori nella pienezza dei diritti il conflitto viene scelto come via risolutivi
Infine il paradosso che a me sembra più evidente
Quello per cui si lotta anche in maniera estrema
Ha un contenuto tradizionale e tipicamente sindacale vorrei dire se non fossi frainteso tipicamente riformista parità di salario a parità di lavoro
Coni meno massa che la richiesta di rispetto e di dignità l'attuazione delle regole contrattuali
La possibilità di decidere come istituzione locale il rifiuto di pagare sempre per responsabilità dei governi e dell'impresa la difesa dell'occupazione
Richiesta normali
Che richiedono anche in questi casi scelte di lotta vaticana
E che sono in fattore non a caso del consenso sociale che questi episodi hanno avuto al di là delle persone interessate
Ora
Se questo è il paradosso
A cui si arriva
Io penso per responsabilità sempre delle intenzioni e delle scelte del governo
Con noi dovrebbero interrogarsi di questo paradosso le imprese
Che dovrebbero essere interessati
Nelle aree non dipendenti dalle scelte di terzi e soprattutto del governo
Di intervenire prima dei fatti esplodano e di scegliere una modalità di soluzione dei problemi mi permetto di dire anche più utile e intelligente per loro
Io spero che la nuova Confindustria abbia l'attenzione giusta anche a questo aspetto
E abbia la forza di segnare anche qui il cambiamento necessari
Voglio solo aggiungere
Su questo punto
Che se possiamo avanzare oggi come ho tentato di fare questo ragionamento e perché le importanti vertenze che erano aperte le abbiamo sapute indirizzare e risolvere con risultati positivi
La vertenza di Melfi può essere davvero considerata come svolta dal grande valore simbolico e paradigma
Un settore in crisi
Un'organizzazione del lavoro penalizzante per i lavoratori
Una condizione del lavoro insostenibile
Un paternalismo unilaterale fatto di sanzioni richiami disciplinari
Una classe di lavoratori mediamente giovani che si riappropria di una richiesta di cambiamento
Una lotta dura e lunga per rimuovere il rifiuto a trattare la modifica delle forme di lotta la trattativa e infine l'accordo gestito unitariamente dalle Rsu e validato nei prossimi giorni dal voto di tutti i lavoratori
Un percorso gestito con coraggio dalla FIOM dalle nostre strutture locali e concludo unitariamente da tutto il sindacato
Preferiamo oggi tutti più forti lo dobbiamo a questi lavoratori e dobbiamo sapere che gli affetti di questo risultato peseranno anche al di là di quanto oggi ognuno di noi è in grado di prevedere
In questo contesto
La nostra storia contrattuale ha sempre dovuto fare i conti com'è ovvio con le condizioni economiche e produttive del sistema Paese
Allo stesso tempo non può non pesare anche e soprattutto per noi la dimensione nuova della precarietà del lavoro
Se da un lato condanne lavoratori precari a condizioni di sotto salario
E di diritti ridotti e dall'altro indebolisce ovviamente l'azione rivendicativa delle aree dei lavoratori con rapporto a tempo pieno e indeterminato
In questi quattro anni si sono accentuati nell'impresa nel lavoro pubblico forti cambiamenti
Che hanno riguardato il decentramento produttivo le esternalizzazioni e l'aumento della flessibilità
La contrattazione quindi lo strumento più importante
Che ha a disposizione un'organizzazione sindacale perché da essa
Discendono innanzitutto le conquiste e le mediazioni e talvolta le sconfitte che costituiscono parte essenziale della storia del movimento dei lavoratori
Dobbiamo per questo avere la massima attenzione verso quelle scelte che ci consentono di sostenere la sfida che abbiamo di fronte
Rilanciare ed estendere la contrattazione la sua qualità
Dovendo fare i conti con un governo che ha scelto di non rispettare lo strumento della concertazione che stava alla base delle regole contrattuali che ci siamo dati con il protocollo del luglio novantatré
E un sistema di impresa che anche su questo ha operato una scelta di resistenza alle nostre rivendicazione
Malgrado questo
Tranne l'atto di divisione di cui ho parlato avvenuto per il contratto dei metalmeccanici
Oggi dopo la conclusione del settore del contratto del settore tessile
Quasi tutti i contratti dell'industria sono state rinnovate
Tranne il legno lapidei la gomma plastica e gli edili mentre purtroppo è fermo da venti mesi nel contratto del commercio
Anche nel comparto a degli artigiani
Siamo riusciti con un compromesso a superare uno stallo lungo dai tre ai quattro anni con l'intesa raggiunto il diciassette marzo scorso che deve consentire alle categorie tutte di concludere la parte economica di quei contratti aperti nei modi e nei termini indicati dalla prima parte dell'intesa confederale
Per proseguire successivamente al confronto sulla seconda parte riguardante le linee-guida per il nuovo modello contrattuale che lo dico con chiarezza non può avere forzature rispetto al testo dell'intesa sottoscritta
Sono fermi invece i rinnovi biennali di tutto il settore pubblico
E non sono ancora chiusi i contratti scaduti per la dirigenza per i medici per l'università e per la ricerca
Lo sciopero del ventuno maggio venerdì prossimo acquisterà perciò un particolare significato
Quello di difendere un diritto
Un sistema di qualità nei servizi pubblici con particolare riferimento alla scuola e alla sanità
Difendere un modello di riforma di contrattualizzazione del rapporto di lavoro di valorizzazione del lavoro pubblico
Invito per questo
Davvero tutte le nostre strutture confederali territoriali
A sostenere questo sciopero a sostenere la grande manifestazione unitaria che venerdì prossimo deve riempire piazza San Giovanni per affermare questi temi e difendere questa troppo
Non usi il governo
Risposte strumentali o inesistenti come ha fatto fino ad oggi
E soprattutto non trovi la scusa che non ci sono risorse necessarie per i rinnovi pubblici perché bisogna finanziare la riduzione delle tasse
Noi non consentire
Di aprire strumentalmente una divisione sociale che così viene giocata interamente contro il lavoro e contro i suoi diritti come su un altro versante
Voglio avvertire il governo
Che non si può giocare ancora una volta corre rinnovo contrattuali dei lavoratori dal trasporto pubblico locale
Non ci può essere una seconda volta uguale alla prima perché questa volta noi non ci staremo
Per quello che ci riguarda
Avendo più volte chiarito che non bisogna confondere
Le strategie e gli obiettivi della contrattazione con la struttura che la sorregge e la compagna vogliamo riepilogare sia pure in maniera
Non di dettaglio quelle che sono le nostre scelte nostri obiettivi
La valorizzazione della parte normativa dei contratti
è per noi un atto politico importante
Per intervenire sulle politiche industriali
Per evitare che i nuovi assetti societari e la frantumazione del ciclo dell'impresa cancellino i diritti conquistati con la contrattazione interconfederale e di categoria
Nonché con lo Statuto dei lavoratori che abbiamo difeso con la lotta in difesa dell'articolo diciotto e con le nostre proposte di legge
Informazione controllo come insieme normativo per il rafforzamento del ruolo e del potere contrattuale delle rappresentanze del sindacato sono oggi assolutamente indispensabile
Per intervenire sulle riorganizzazioni e ristrutturazione dei processi produttivi prima e questi avvenga
Vanno di
Se si ampliati i diritti individuali e collettivi su tutto quello che riguarda il lavoro i rapporti di lavoro la formazione e la riqualificazione la valorizzazione dei saperi della professionalità con la rivisitazione degli inquadramenti professionali
Il controllo dell'organizzazione del lavoro e gli orari il reso più forte l'impegno sull'ambiente sulla salute e sulla sicurezza
Vanno garantiti i diritti e pari opportunità per uomini e donne che lavorano in questo Paese e per i giovani dei nuovi lavori sempre più flessibili è sempre più precaria
Vanno contrastati gli effetti del decreto due sette sei
Sia rispetta le nuove tipologie dei rapporti di lavoro che producono precarietà e doppi regimi sia rispetto al ruolo improprio del sindacato e degli enti bilaterale
Per quanto riguarda la politica salariale
Il nostro obiettivo primario resta l'incremento sostanziale delle retribuzioni
Attraverso la rivalutazione del salario contrattuale professionale coinvolgendo rispettivamente due livelli di contrattazione nei modi e nei termini contenuti nel documento conclusivo del congresso di Rimini anche per questo
Non possiamo accettare l'inflazione indicata dal governo
Perché volutamente lontana da quella reale e perché soprattutto finalizzata a quella politica economica ritenuta non solo da noi ma dall'insieme del movimento sindacale nel documento del Leo fallimentare e Dini
Il ruolo del contratto nazionale per la CGIL non va depotenziato
Nel suo ruolo di riferimenti autorità salariale e normativo
Per questo va riconfermata e valorizzato come elemento di pari opportunità dignità tutela e solidarietà tra tutti i lavoratori del settore
Per questi siamo contrari contrari a un federalismo contrattuale finalizzato la diversificazione di diritti e salari fra i territori del nostro Paese
Pretesa incomprensibile e incoerente
Avanzata con scopi obiettivi che nulla hanno a che vedere una funzione della contrattazione territoriale conferiamo alle e categoria
Nel territorio si deve incentivare la contrattazione sullo sviluppo
Sui sistemi locali sui ruoli degli stretti sulle politiche dei servizi sui bisogni sociali fondamentali su tutto quello che investe la politica economica e sociale di un territorio o di una regione
Qualificando confederale in mente la contrattazione sociale territoriale
La contrattazione territoriale di categoria o di distretto può sostituire
Per alcune categorie per gli artigiani la contrattazione aziendale sui contenuti e sulle materie che i contratti nazionali di categoria intendono demandare a quel livello
Dobbiamo infine riqualificare ed estendere la contrattazione aziendale
E nello stesso tempo individuare forme percorsi e strumenti utili a riunificare o coordinare le rivendicazioni dei lavoratori nei siti produttivi
Dove convive l'impresa madre con l'insieme del decentramento produttivo effettuato dalla stessa impresa
E dobbiamo articolare
La contrattazione dei grandi gruppi al fine di mantenere unite le informazioni controlli sulle strategie industriali
Portando la contrattazione nel singolo luogo di lavoro sulle condizioni della prestazione lavorativa e sull'insieme dell'organizzazione del lavoro
La contrattazione aziendale o di ente o di qualsiasi posto di lavoro è per noi la sfida più importante per intervenire nel cuore del lavoro e delle condizioni di i lavori
E il luogo più vicino alle persone che rappresentiamo
Dove i delegati RSU RLS si misurano con l'impresa o con la pubblica amministrazione
Intervenendo su rivendicazioni immediate e i diritti legati alla condizione e all'organizzazione del lavoro
E il luogo dove si esercita indirette quotidianamente il ruolo della rappresentanza sindacale
E che ci consente di rafforzare la nostra rappresentatività per difendere gli obiettivi e le politiche generali e categoriali delle nostre organizzazione per questo davvero
Non ha alcun senza una divisione tra chi vuole puntare tutto sul contratto nazionale e chi pensa di spostare il baricentro verso il secondo livello di contrattazione
I due livelli sono per noi complementari e insostituibili e vanno difesi e riproposti valorizzando la specificità di compiti e di ruolo
Dobbiamo invece procedere a un lavoro di aggregazione razionalizzazione del numero dei contratti
Guardando sia le trasformazioni avvenute sia ad una semplificazione che possa rafforzare il nostro potere contrattuale
I contenuti
I tempi e le regole saranno l'architrave di un modello contrattuale in grado di rispondere alle nostre scelte nel nuovo contesto politico generale
Sull'insieme delle politiche contrattuali abbiamo avviato da alcuni mesi
Come CGIL un confronto al nostro interno
Per ricercare approfondire e costruire una nostra posizione su obiettivi e regole contenuti della futura contrattazione
Abbiamo ritenuto utile aprire un dibattito per coinvolgere tutte le nostre strutture in questa ricerca
I lavori avviati
Le strutture confederali e di categoria si stanno misurando sul merito rispetto al percorso indicato nella riunione con i segretari generali delle strutture del tre marzo ultimo scorso
La CGIL nazionale considera utile di pari importanza le indicazioni e le proposte che verranno avanzate
E dovrà nei prossimi mesi fare sintesi politica e proporre al direttivo nazionale le scelte confederali
In grado di rappresentare la linea contrattuale necessari ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici e rispettosa delle scelte congressuali che insieme abbiamo compiuto
Dovremo
Misurarci poi con la CISL e con lui
E costruire una posizione unitaria
Quale condizione indispensabile per ogni eventuale confronto con le associazioni imprenditoriali e con le nostre controparte
In assenza delle nuove regole di politica degli assetti contrattuali sarà la coerenza i nostri obiettivi strategici che dovrà accompagnare l'attività rivendicativa ad ogni livello utilizzando a questo fine l'impianto contrattuale esistenti
La democrazia sociale care compagne e compagni alla contrattazione
Si fondano sulle regole
Che ne determinò l'efficace universale e la garanzia formale
Nella nostra cultura
Le regole non possono essere avvertite mai come un limite
Ma come un'opportunità è un valore di solidarietà anche quando dalle regole in essere bisogna muoversi per conquistarne altre di più avanzate
è importante io penso questa cultura delle regole
Che non a caso è un patrimonio se ci pensiamo bene di tutta la storia della CGIL in questo dopo cure
Ed è importante perché sulle regole anche oggi in Italia si gioca una grande delicata partita democratica
Iniziata con la legge sul falso in bilancio
Fino all'approvazione della legge Gasparri in questi giorni e alla discussione parlamentare in corso sulla riforma federale di modifica di parti sostanziali della nostra Costituzione
L'iniziativa legislativa del centrodestra
Oltre accanto a questi provvedimenti e già pesantemente intervenuta
Sui diritti individuali gli ha intaccato significativamente il principio dalla laicità dello Stato
Questo infatti rappresenta gli interventi sul mercato del lavoro la Bossi-Fini la legge sulla procreazione assistita gli interventi sulla scuola privata i provvedimenti sulle droghe leggere l'affermazione costante di un'idea esclusiva
Prima ancora che è espressione di una cultura lesiva dei diritti delle persone della nozione di famiglia che porta a negare diritti alle coppie di far
Siamo
Siamo in presenza di un'idea di libertà
Fondata sull'individualismo nel lavoro nella sanità nella previdenza e nella scuola
Che si contrappone alla libertà positiva dove i diritti le libertà individuali prendono forza in ragione di eguaglianza dalle libertà e dei diritti comuni tutto ciò avviene non a caso
In un quadro di messa in discussione quando non di aperto conflitto
Con le politiche la legislazione europea
In un rifiuto costante delle regole sopra esposte e con un ruolo marginale nei lavori conclusivi da parte del nostro Paese della convenzione europeo
La riduzione dei diritti fondamentali della cittadinanza
Conseguenza del Progetto di devoluzione del Governo
Si lega in modo altrettanto inscindibile al cuore della proposta istituzionale del centrodestra
I poteri del premier che giustamente Giuliano Amato ha definito come Progetto di una dittatura della maggioranza
Come infatti avvertirono per primi in tutta chiarezza i costituenti americani
Quando proposero una serie di contrappesi ai poteri del presidente eletto direttamente
La teoria democratica richiede il principio che l'applicazione di qualsivoglia modello maggioritario abbia regole atte a garantire i diritti delle minoranze
Al contrario
La proposta che il governo Berlusconi ha votato rappresenta lo smantellamento di ogni forma di bilanciamento del potere
E l'affermazione di regole di comando che riducono il ruolo delle opposizione
La figura del capo del governo esce infatti con due prerogative che la trasformano profondamente e che svilisce con il ruolo del presidente della RAI
L'elezione diretta del premier in qualsiasi forma venga più o meno evidente prima infatti il Presidente della Repubblica del potere di disegnarlo su indicazione di una maggioranza se a questo si aggiunge
Come prevede il testo votato
Che il potere di sciogliere le Camere passi al premier appare chiaro come il potere del presidente sia svuotato più che indebolito
Siamo dunque in presenza come ha definito al professor Sartori di un chiare disegno di democrazia plebiscitario
Disegno che per noi va cancellato
Tale disegno
Non a caso
Si è manifestato e ha cercato alimento in una serie di iniziative diverse ma che hanno la stessa caratteristica di fondo
Il tentativo di svuotamento nei confronti dei corpi intermedi della società
L'attacco al sindacato
Attraverso la fine di ogni procedura è prassi di confronto
La rottura di ogni rapporto con le associazioni della società civile sia laiche sia religioso
L'attacco sistematico al sistema delle Autonomie locali
La volontà di non fare funzionare organismi come la Conferenza Stato Regioni e la conferenza Stato regioni città tutte queste iniziative se ci si pensa che sembrano scollegate
Sono accomunate proprio dall'intento di vanificare in modo definitivo sia il ruolo dei corpi intermedi sia il ruolo e l'autonomia delle istituzioni locali
L'idea mi pare
Sia quella di lasciare il cittadino con le proprie insicurezze con i propri bisogni solo nel rapporto diretto contiguità il Governo esecutivo peraltro rafforzato dal formidabile potere mediatico di cui dispone
Ecco allora come l'elezione diretta del premier in quel modello è strettamente legata e coerente con un'idea di società che richiede una radicale diminuzione dei diritti individuali e di quelli collettiva un sistema maggioritario privo di forti contrappesi tra i diversi potere di garanzie precise
Per salvaguardare l'autonomia della rappresentanza sociale e della società civile porta inevitabilmente a una restrizione delle libertà
è un sintomo chiaro
Di questo ripeto la fine di ogni regola di rapporto con le parti sociali che ha colpito l'insieme del Moby
Sindacale anche nei momenti in cui esso era portatore di posizione tra di loro molto diverso e chi ha riguardato
Anche le parti imprenditoriali come l'insoddisfazione manifestata da Confindustria e dalle altre associazioni come la Confcommercio hanno dimostra
D'altra parte
Tavoli di confronto
Con un numero di associazioni che varia dalle quaranta e cinquanta e che durano non più di due ore sono visibilmente la rappresentazione immediate visiva
Della fine di un vero rapporto non solo di concertazione ma più semplicemente di confronto e di piano
Accanto a questa critica però che è una critica a me pare fondata sulla proposta è la cultura che la sostiene dobbiamo anche ragionare Noè per indicare qualche terreno di azione di iniziativa nostra
Per questo è necessaria una nostra riflessione generale sul sistema delle regole ed equilibri del potere
Occorre ad esempio riflette lo abbiamo già fatto
Alla luce di questa situazione
Anche su quelle leggi su quegli istituti che pure consideriamo positivi quali l'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti delle Regioni
Per vedere ad esempio come rafforzare il ruolo dei consigli e delle assemblee elettive come organi di rappresentanza dell'opinione dei cittadini di quel territorio
Ci si deve interrogare
E lo stiamo facendo e suggerendo come ottenere un metodo esigibile di confronto
Tra esecutivi e parti sociali sia a livello nazionale che nelle regioni ed è necessario con un completamento rivisitare l'attuale stesura del titolo quinto della Costituzione
Per quanto attiene a quelle ambiguità relative alle garanzie dei diritti fondamentali lavoro scuola previdenza
Come peraltro inascoltati rilevando in occasione della stesura dell'approvazione di quella prima modifica e per ridurre il contenzioso giurisdizionale
Per quello che ci riguarda
Dobbiamo continuare la battaglia per i diritti
Sostenere le ragioni democratiche che riguardano l'informazione
La giustizia la scuola e la sanità pubblica
Difendere la Costituzione sui valori fondanti
Dire no alla riforma in discussione anche attraverso un nostro ruolo attivo ed esplicito nel referendum se e quando ci sarà e se prima questa riforma non sarà fermata in Parlamento
Ma il nostro compito
E anche di riflettere
Sulla rilancio della democrazia e del concetto di partecipazione
Sulla definizione del sociale come spazio pubblico aperto
Così come sui diritti di autorganizzazione dei cittadini nel territorio
L'esperienza di contrattazione territoriale confederale
Oltre a porre in modo concreto forme e tutela dei diritti delle persone
Di salvaguardia del redditi medio basso e delle pensioni
Con interventi sui prezzi e sui servizi possono fornire e di fatto lo fanno
For
Le gambe in cui le risposte ai bisogni e la difesa dei diritti si organizzano si arricchiscano e si rafforza
Alcuni temi importanti come la casa
La scuola la salvaguardia dell'ambiente i servizi in grado di rispondere al diritto di autodeterminazione delle donne
L'organizzazione dei tempi di vita le forme di socializzazione dei ragazzi e delle ragazze nelle realtà urbane
La legalità la lotta al degrado possono e debbono diventare questioni su cui far crescere momenti di aggregazione l'iniziativa di scambio di esperienze e di costruzione di obiettivi comuni
Che facciano della partecipazione
Uno strumento vero
Di questo obiettivo sono ovviamente fondamentali il presidio e le iniziative le reti sociali delle leghe dei pensionati e del nostro ospite
D'altra parte
La risposta la restrizione dei livelli di democrazia
Stanno ed arrivi da Lizzani
La partecipazione dal posto di lavoro e nel territorio
Attraverso un sistema di relazione tra le persone
Che i contrasti nei fatti l'isolamento in cui si vuole che rimanga
Le persone
E nella ripresa di ruolo delle istituzioni locali quali interlocutori democratici che hanno sempre Poteri responsabilità effettive
Non a caso
Dalle comunità locali cresce una forte domanda di partecipazione
Che si esprime in termini propositivi nell'adesione alle mille e diverse iniziative che si formano e che si sostanziano dai bilanci ambientali sociali e contratti di quartiere
Così come si esprime in termini critici di fronte a quelle scelte non discusse non condivise
Il segno centralistico in merito alla localizzazione di attività servizi e infrastrutture come abbiamo potuto verificare in modo emblematico nella lotta di Scanzano
Acquista allora davvero
Un senso profondo la battaglia per le risorse da destinare al sistema delle autonomie locali
Per un equo e solidale federalismo fiscale
Per un potere effettivo e quindi diverso dall'attuale di Regioni Province e Comuni rispetto alle scelte delle politiche economiche sociali dello Stato
Rilanciare la partecipazione come affermazione di democrazia significa rilanciare la battaglia per i diritti individuali
Per la difesa della laicità dello Stato per i diritti delle persone e aggiungo delle donne
Lo scontro sui destini dello Stato unitario e sull'idea di Europa è strettamente connesso alla difesa dei diritti delle persone
I due obiettivi
Non possono essere contrapposti
Due esempi tra tutti
Il legame tra democrazia e battaglia per il diritto di voto agli immigrati tra democrazia affermazione e difesa delle diversità in quanto ricchezze culturali e sociale
Io penso che tutto questo dagli a forza alla difesa dei valori della nostra Costituzione
Che è il nostro programma istituzionale e il senso della nostra iniziativa
Care compagne e cari compagni il ventisei marzo
Tutto il sindacato italiano
Ha chiamato lo sciopero le lavoratrici e lavoratori con lo slogan difficile impegnativo
Costruire il futuro
Con la proposta nostra alternativa diversa da quella che ha ispirato la politica del governo
Quella proposta la nostra
Non avrebbe però fiato
Se non dovesse prevalere a livello europeo a livello globale
Un'idea dello sviluppo
Che assuma come profilo la qualità e come limite invalicabile i diritti delle persone i diritti del lavoro e la sosta annichilita dell'ambiente
Voi abbiamo la percezione
E questa idea
Non sia in campo con la forza e la nettezza di cui c'è bisogno
Perché indebolite De Rosa
Da quello che possiamo definire un vero totem della crescita e l'idea della crescita senza limiti
E per questo
Continuiamo a pensare che solo un'alleanza a livello europeo e mondiale
Tra le forze politiche
Che la pensano in questo modo tra le organizzazioni sindacali
I soggetti della società civile rossa a sostenerlo
Così come siamo altrettanto consapevoli
Che bisogna legare la costruzione della pace
Il ripudio del terrorismo e della guerra preventiva alla ricerca delle strade
Delle politiche per costruire un nuovo ordine mondiale
Una nuova Democrazia mo'globale
Il cui valore del lavoro sia al centro dei valori condivisi e costitutivo
Dalla capacità di sostenere questa sfida
Passa la possibilità di arginare un senso comune Bersani vero basilico che di fronte alle tante insicurezze determinate dalla globalizzazione senza regole sceglie
La rassicurante e illusoria certezza della propria identità giocata contro l'altra identità
Dell'idea della chiusura
Dell'idea di ritornare a nuovi nazionalismi sostenuti dai conflitti tra le culture
Nella ricerca di antichi e nuovi protezionisti
Non è un caso
Che unitariamente
CGIL CISL UIL abbiano scelto Gorizia per la celebrazione del nostro primo maggio di quest'anno
Mai come oggi il panorama internazionale è stato segnato da eventi traumatici
Eletti tutti assieme
Nessuno escluso
Compongono il quadro degli interrogativi aperti per la comunità internazionale e per ognuno di noi
La sensazione di rischio che interrogano le persone
Sull'efficacia sulla volontà sulla possibilità
Delle istituzioni sopranazionali di fronteggiarlo e governato
Dai più eclatanti di questi casi
Il corso
Il terrorismo la guerra in Iraq il conflitto israelo palestinese il Kosovo la Cecenia ai più invisibili
Le tante facce della disparità tra il Nord ricco
E il Sud povero del mondo
Dai conflitti poco conosciuti per l'accesso all'acqua in molte parti del sud del mondo
A quelli più noti per il controllo delle risorse energetiche fino alla tragedia dell'AIDS e del suo continente dimenticato larga al quale abbiamo dedicato insieme
Una memorabile giornata di testimonianza che non può restare isolati
Moltissimi di questi eventi
Hanno come epicentro il nostro mare il Mediterraneo
Che il Progetto Europeo di Barcellona definiva mare di pace
E il mare di prosperità
E oggi banco di prova della capacità dell'Europa e dell'Italia di progettare il proprio futuro per ragioni generali e per la spessa contiguità geografica
Abbiamo detto in vari modi
Le ragioni per cui riteniamo essenziali che si compia
Oggi è presto
Il processo di integrazione europea
E che esso sia qualificato da una Costituzione che ne sottolinei il carattere unitario
L'impronta sociale della nuova cittadinanza e il modello dello sviluppo peculiare
E vorremmo
Che nelle elezioni e prima su questo davvero si confrontino i programmi delle forze politiche quelle forze politiche che abbiamo incontrato e alle quali abbiamo detto le nostre opinioni in proposito
Il giudizio che abbiamo dato sull'ipotesi di Trattato costituzionale ha utilizzato una chiave di lettura netta positiva ma non semplici
E la valutazione finale che faremo sarà conseguente
Si tratterà di valorizzare l'aspetto più positivo la Carta di Nizza e sui contenuti
E di misurare quanto l'intero trattato favorisca la prospettiva dell'Europa e dell'Europa sociale e per questo di un nuovo ordine mondiale
Si tratterà di valutarlo alla luce dell'attacco al modello sociale europeo aperto in molti paesi europei
E di come quel trattato per i suoi contenuti lo contrasti pure essendo figlio delle diplomazie negli stessi Paesi
Si tratterà anche di non tacerlo nelle contraddizioni già presente l'assenza del ripudio della guerra
L'assenza della cittadinanza di residenza per gli immigrati
E quell'idea che corre il rischio di negare le affermazioni della Carta di Nizza
D'altra parte però
Non tacere le contraddizioni nel senso di tenere aperta una prospettiva
Delineando i binari di un percorso futuro
Costruendo alleanze nella società recuperare quel calo di consenso tra i cittadini quell'assenza di partecipazione democratica di senso comune e di pressione sociale però rientrare il profilo della nuova Europa
La vittoria della sinistra ENI Spagna oggi può favorire la ripresa del processo costituente
Consideriamo per noi importante raggiungere questo traguardo
E a rimuovere gli ostacoli che si frappongono
E che ripropongono l'idea per noi allo stato non accettabile del ritorno alla sovranità nazionale
Senza negarne le contrade
Io
E anzi impegnandoci realmente esplicitamente a lavorare per superare nel tempo per questo ci basterebbe oggi
Che i meccanismi di revisione di quel trattato siano aperti e credibili e che il testo della nuova Costituzione contenga da subito almeno il punto che più ci sta a cuore l'affermazione forte dell'Europa ripudia la guerra
La dimensione l'ovale
è il banco di prova dell'efficacia della nostra rappresentanza
E si pone si è posto da tempo per il sindacato
L'interrogativo su quali forme su quali contenuti muoversi
Per tutelare e promuovere i diritti e dignità del lavoro a livello europeo e a livello mondiale
Il tema della cessione di sovranità dei sindacati nazionali alla Confederazione europea dei sindacati e da tempo all'ordine del giorno
E come potrà confermare Walter fino a oggi non ha trovato una soluzione per noi soddisfacente
Altrettanto ci sembra non pienamente forte la strategia dell'accesso di fronte all'espandersi in Europa di un vento contrario all'idea di fondo della strategia divisivo
Negli ultimi due anni
Non solo in Italia ma in tutti i Paesi d'Europa sono stati promossi gli scioperi esattamente sugli stessi temi
La trasformazione quindi in proposta generale per lo sviluppo e la coesione
Quella che viene con forza da questi scioperi e ancora un'Inter negativo appena
L'allargamento erede localizzazioni produttive
La necessità di contrattare dove i processi avvengono ne propongono di ulteriori anche sul piano organizzativo in un panorama economico e politico europeo quanto mai incerti
E ancora più forti se dobbiamo dirla tutta sono gli interrogativi le distanze tra le entità dei problemi e la capacità di rappresentanza della CISL Internazionale
Più difficile per la sua dimensione
Ridefinire il profilo di un sindacato a livello mondiale
Che si pensa in quanto tale scegliendo tra una funzione di lobby è una funzione di rappresentanza questa seconda strada
Avremo il congresso della CISL Internazionale nel prossimo dicembre
Ed è un'opposizione che non può essere elusa se non si vuol correre il rischio molto reale dell'irrilevanza del sindacato né processi aperti a livello mondiale
La scelta della CISL Internazionale
Di rivendicare le clausole sociale
Gli standard dell'Organizzazione internazionale del lavoro nelle regole del commercio
Non solo non può essere brandita come una clava nei confronti dei sindacati dei paesi in via di sviluppo
Ma va ancorata un'idea generale di prospettiva che riguardi come stiamo facendo noi un nuovo ordine mondiale
Le vie per realizzare e il ruolo del sindacato in questa costruzione
La stessa ipotesi importante di cui discuteremo
Alla fine di questa di dar vita a un nuovo soggetto sindacale mondiale che non sia semplicemente la somma dei due sindacati più grandi assenso se è chiaro non solo il perché ma anche il comma care compagne e compagni
Il dieci dicembre
In coincidenza con la giornata mondiale dei diritti umani
La CGIL scelse di discutere sul diritto alla pace sul rifiuto della guerra e del terrorismo
E dunque di discutere del conflitto tra culture e religioni di cui il terrorismo si alimenta
A maggiore ragione siamo convinti oggi
E le nuove interdipendenza
Nuove incertezze precarietà si trasformano in conflitti esasperati
Se non in acqua di coltura del terrorismo e della guerra e se non vengono ricomposte sulla base del riconoscimento reciproco principio di laicità democratica
I flussi migratori verso l'Europa e non solo sono in aumento
Sospinti strutturalmente dal divario che aumenta tra il Nord ricco il suo gruppo
L'Italia con i suoi Cina ed Europa con i suoi cinquantasei milioni di persone che vivono in un paese diverso da quella della nascita sono paterna di miraggi e la scelta di questi flussi migratori
Il passaggio
Per quanto difficile dalla convivenza forma
La battaglia per la crescita dell'Europa e la battaglia che va fatta senza l'illusione di poterla vincere paese per paese
Ed è per questo
Che peso
Che dell'iniziativa che oggi il sindacato italiano ha messo in campo dell'iniziativa contemporanee dura in salita e noi cerchiamo di fare a livello europeo nelle condizioni in cui lo esercitiamo nei diversi paesi europei
Ci sono le condizioni per contrastare la decadenza e per lanciare insieme un progetto di crescita e un progetto di sviluppo dobbiamo essere ottimisti
I rispetto a questo futuri ottimisti rispetto al lavoro all'impegno la serietà e alla rigorosità Pecci fa parte di questo obiettivo
Grazie Walter i lavori riprendono oggi pomeriggio alle ore quindici i primi scritti sono tecnici Vuolo Salvatore Claudio Lombardelli Giovanni Romaniello Lia Losacco ben Colussi
Scampia Secondigliano
Una realtà peraltro che del passato per il degrado sociale
Adesso le difficoltà del sindacato di intervenire e che invece oggi vede proprio della lega dei pensionati un punto di riferimento importante per l'intera comunità prego Picciolo
Aspetta soltanto un attimo che faccio per cortesia se prendete posto
Un momento ancora
Perciò lo vale perché ecco che varrà per tutti lì davanti vedete che al nove minuti comincia a lampeggiare il segnale a dieci minuti si interrompe la comunicazione
Per cui quando inizia a lampeggiare siete pregati di che arrivare alle conclusioni in tempo rapido questo per consentire appunto la più ampia possibile partecipazione ha il nostro dibattito premio bambù come diceva il compagno un attimo muovere oltre almeno il silenzio almeno sia anche qui sotto questo assembramento per cortesia la Padula
Come diceva il compagno dove lo in una lega del Mezzogiorno
Una lega di un quartiere alla periferia nord di Napoli
Grande è stata la partecipazione dei pensionati alle ultime battaglie della CGIL
Questo non è che sia accaduta Cardone
C'è stato un impegno forte della CGIL dello Spi Cgil ad investire in quel territorio il sorse umane finanziarie affinché in un punto di degrado della città di Napoli ci fosse un presidio le mogli agricolo
In questo quartiere chi racchiude tutta la sofferenza a cui i casi con le scelte di politica economica del governo
L'erosione del potere d'acquisto di una pensione che spesso è l'unica fonte di reddito di più famiglie diciamo Randy hanno uno
Diventa una vera e propria lotta giornaliera per la sopravvivenza
L'alto tasso di disoccupazione assieme
Ai mancati i servizi per la tutela della non autosufficienza far ricadere su queste famiglie a basso reddito
Anche il peso dell'assistenza e delle spese sanitarie necessari a curare la buona
Che per gli insufficienti mezzi di sussistenza si è ammalato ed in modo irreversibile
Nel mio quartiere
Pochi
Hanno potuto usufruire e l'innalzamento della pensione al milioni il limite è minimo dei settant'anni ha purtroppo trovato di che poche versione
Il connubio quindi Berlusconi chiamato
Uno monopolistica
L'altro
Imprenditore
Di produzioni ormai mature
Hanno
Portato del nostro Paese abbia una crisi profondo come diceva il compagno Divani ad un rischio i tempi
Dispetto alla globalizzazione all'apertura dei nuovi mercati la nostra
La nostra classe imprenditoriale FIAT trovata impreparato
Perché
Un Presidente del Consiglio come dicevo monopolista ed un imprenditore che produce bicchieri di carta
Pensavano
Che
Ci potesse competere sui mercati internazionali con l'abbassamento
Delle tutele dei diritti e dei salari
Con
La non innovazione dei prodotti e dei processi
Tutti e due avevano un interesse a mantenere Randy di posizioni Annone esporsi al mercato a non avere concorrenti
A pensare appunto alla competizione internazionale come un'occasione per poterla fare profitti senza
Senza correre il rischio di comunque
Mai stessi hanno pensato che la competizione con questi Paesi che avevano bassi costi
Di manodopera
Era persa in partenza
Niente hanno fatto bene converge tutte le risorse possibili verso il bene Investimenti nella ricerca l'innovazione la formazione
Questo tipo di politica che non guarda lo sviluppo dell'impresa balla mantenendo delle rendite di posizione quindi va nell'interesse non del capitali
Non Bielli brevità ma dei ricchi che è altra cosa
E non e quindi
Gli imprenditori
Non hanno avuto la possibilità di a vere un governo che vi potesse mettere nelle condizioni di poter competere sui mercati internazionali ed hanno portato il nostro Paese verso una possibilità di debiti via di uscita da tutti i mercati
Una politica competitiva invece così come diceva il compagno Divani eccome
Riportava anche il segretario della CISL al petto dal deve si è se vuole se vuole competere debbono avere una possibilità di sviluppo
Genere fondarsi sulla coesione sociale
Deve avere uno Stato sociale forte perché laddove l'impresa
Ebbe corta e deve uscire necessariamente fuori dal mercato perché non è non ha capacità competitive io lavoratore di questa ibrida devono mantenere il salario è il livello di vita
E quindi devono avere la possibilità di potersi formare affinché possono di nuovo mettersi sul mercato del lavoro e impegnati in nuove il web produzioni
Quindi è il contrario di quello che pensano è che ha pensato dalla madre che pensa Berlusconi
Paradossalmente noi ci troviamo oggi in una fase secondo la quale a poter dare possibilità di sviluppo da un punto di vista dell'impresa e della ricchezza quindi del Paese Keynes indagato e la sinistra
Debbono essi creare le condizioni per un nuovo sviluppo capitalistico e quindi per spingere sì possiamo formare ricchezza e qui e qui importante la politica la nuova politica dei redditi a quindi e poi questa ricchezza possa essere distribuita in un modo equo ed efficace affinché si creino le condizioni per far nascere crescere e prosperare due inglesi a livelli alti della produzione noi oggi ci troviamo in un centro medico che non ci permette di un di poter competere con i livelli bassi
Per le ragioni che tutti quanti sappiamo
In per divora e competere con i livelli alti perché chi ha perso tempo attorno all'abbattimento di tutte e diritti attorno all'avvenimento diventi vivo dizione di Monopoli e di privilegi è quindi ci troviamo in una condizione per cui io ho paghiamo ma il suo una svolta
Decisa radicale trovando poi mettendo a disposizione tutte le risorse che questo Paese ha per le cose che dicevo prima innovazione sviluppo formazione oppure voglio il rischio velivolo correvo davvero ma del resto il Mezzogiorno a solo in questo ambito una possibilità di sviluppo oggi del mezzogiorno dove il lavoro nero
Abbastanza esteso in un modo o o sostanzioso pur essendo lavoro un rinvio eppure lo pagando questi imprenditori o salari molto bassi e pulito non dando a questi lavoratori i diritti era crudele che altri lavoratori hanno ebbene queste prese oggi sono fuori dal mercato devono chiudere non riescono più a competere perché rincorrere la Cina l'India su questi livelli più questi seccamente è una pazzia non ce la si può fare mai e allora questo non ha capito Berlusconi questo nuova capitolo Amato questo invece lo ha capito il sindacato la CGIL già da tre anni enorme e Cofferati dalla CGIL e oggi è viva si oppongono alla politica di questo governo per la Chiesa sta a Napoli c'è una pregiudiziale perché è un governo di destra ma perché questa destra in questo Paese Raiola resta in tutti i Paesi non è nelle condizioni degli di degli interessi che intende rivendere di poter pare sviluppare e qui è il paradosso
La società capitalistica queste divide forte di della destra italiana europea
Anche di altri paesi queste lei vive a forte del governo Berlusconi su cui prima teneva meglio è e qui importante disposte da faceva ventotto bisogna approfonditi secondo me ci sono grossi margini di mediazione
è possibile mantenere l'unità per sconfiggere questo disegno nefasto che Berlusconi intende portare avanti
Con o contro il sindacato e facendo tabula rasa di tutte le possibilità democratiche di mediazione che esistano in una revoca
Grazie
Claudio Lombardelli delegato della Parmalat
Si prepari Giovanni Romaniello
Per cortesia cerchiamo di di rispettare i tempi
Vi ringrazio della possibilità che mi avete dato di poter apportare qui in casa mia in CGIL la voti dei lavoratori e dei delegati della Parmalat
La vicenda Parmalat
Coinvolge più di quindici mila dipendenti in Italia fra lavoratori diretti ed indotto e più di DC e di e più di duecentocinquanta mila livello internazionale
Da tempo sin dall'ormai lontano mille novecentonovantanove
Denunciavamo come delegati come CGIL di scelte dissennate di questo gruppo che pensavano che che pesavano sui lavoratori e sull'economia di questo Paese
Se da una parte abbiamo prodotto un modello contrattuale ed acquisito diritti e condizioni all'avanguardia
Dall'altra abbiamo affrontato processi di riorganizzazione che hanno visto l'espulsione dal lavoro di settecento unità negli ultimi tre anni
Dal momento del crack abbiamo ribadito in tutte le sedi ed a tutti i livelli la sostenibilità del sistema industriale sganciato dalla gestione finanziaria
Mentre
Giorno e notte proseguivamo questo obiettivo senza cedere nulla sui diritti contrattuali e retributivi avevamo il governo che sosteneva la lobby dei creditori ed è a risparmiatori grandi bacini di voto
La Confindustria ed in particolare Federalimentare completamente assenti ed impegnati a ricostruire un'immagine di verginità lesa dalla vicenda Parmalat i lattanti
Personaggi come Brunetta che individuava nell'aggiramento del gruppo e nel libero mercato la risorsa per la con l'attuazione dei lavoratori
Nessuno ci ha regalato nulla ci siamo conquistati anche grazie all'iniziativa sindacale della categoria e della Confederazione gli strumenti i che il Governo è stato costretto ad adottare
Abbiamo concluso la prima fase cioè quella di dimostrare che eravamo e siamo di fronte a un gruppo di in grado di autofinanziarsi e dove il lavoro è una risorsa dalla quale ripartire per un futuro incerto per tutta la filiera dall'allevatore al risparmiatore passando dai lavoratori
è ora di aprire la seconda fase
Il piano industriale deve essere confrontato discusso e convenuto con i lavoratori e di sindacato
Non accetteremo mai pacchetti preconfezionati e tagli occupazionali
Silenzio per cortesia
More disturba molto e
In questi giorni stiamo organizzando insieme alle segreterie territoriali di assemblee nei posti di lavoro per rilanciare l'iniziativa sindacale e a ricevere il mandato per affrontare il piano industriale
Siamo convinti di farcela
La Parmalat
Così come diverse realtà del settore che redime agroalimentare ed in generale dell'intera industria è la cartina tornasole del degrado del Paese
Nello stesso tempo è la dimostrazione che dal lavoro dalla ricerca dalla qualità delle produzioni
Nella conferma dei diritti contrattuali normativi e con il rispetto della dignità dell'uomo e della donna
Che non sono costi ma risorse si può rilanciare questo Paese
Le lotte dei lavoratori di Melfi
Dell'Alitalia e della stessa Parmalat
Dimostrano che siamo vivi
E che non siamo più disponibili ad accettare soprusi
Ah permetterà di scaricare sul lavoro e sui lavoratori difetti di scelte sbagliate e di mancanza di politiche industriali sopperito a quella finanziarizzazione del sistema
A Pezzotta ed Angeletti voglio solo ricordare ci sono rappresentativo solo se i lavoratori vengono messi in grado di decidere sulle scelte che che li coinvolgono
Ho trentadue anni e voglio arrivare alla pensione con un lavoro dignitoso e con la consapevolezza di essere una risorsa e non un costo
In questo senso la vicenda Parmalat c'ha insegnato qualcosa
Il lavoro è stato qualcosa quel qualcosa in più che ha permesso che ripartiva davvero
è quel valore che dà dignità l'esistenza umana
è quel valore che questo governo cerca di ridicolizzare con l'introduzione di leggi da servi della gleba
è quel valore che noi lavoratori dobbiamo tenerci stretto con tutte le forze
Continuerò insieme ai miei compagni e colleghi nel sindacato nella CGIL a cercare la solidarietà istituzionale civile dei lavoratori sulle ragioni che sino ad oggi ci hanno sostenuto
E che in tanti ci stanno riconoscendo perché sono convinto che possiamo farcela
Statici vicino è un altro pezzo di lavoro vero riuscirà a battere logiche liberisti che che ci portano alla rovina affini
Grazie Lombardelli che peraltro è rimasto nel tempo ampiamente Giovanni Romaniello segretario genera Basilicata e si prepari Elia Losa del coordinamento delle donne il sindacato pensionati
Romaniello sta arrivando io non lo vedo
Ecco Enrico
Cari compagni e care compagne
Non c'è dubbio che il nostro quello di questi due giorni è un appuntamento fondamentale per la CGIL
Per verificare e fare un bilancio penso per aggiornare per il necessario
La strategia la linea definita nell'ultimo congresso
è una tappa appunto e pertanto non può che rappresentare prima di tutto l'occasione voluta dal gruppo dirigente tutto ma forse per
E con motivazioni diverse
Anche perché è utile a mio parere qualche velleità circa la necessità di realizzare uno spostamento della se politico-strategico dell'ultimo congresso
I fatti accaduti in questi due anni
La ripresa del dialogo unitario
Senza chiedere ad altri abiure e nello stesso tempo senza mai rinunciare nuovi a fare concessioni sul merito delle questioni che ci hanno visto che ci vedono ancora distanti da CISL e UIL ci dicono che altri e non la CGIL
Si sono fatti condizionare in passato dalla ossessione a tutti i costi della equidistanza dai due poli passando spesso sopra questioni di merito e forse anche rinunciando a difendere materia temi che sono stati che rimangono nel DNA della strategia sindacale unitaria
Il fallimento della strategia del Governo delle forze di centrodestra
Di costruire intorno al voto del due mila e uno un nuovo blocco sociale imperniato su una forte alleanza con il mondo dell'impresa
è la divisione del sindacato è dovuto questo fallimento alla linea di fermezza con cui noi la CGIL si è opposto alla strategia definita Parma
Denunciando Sempre senza paura di rimanere isolati il rischio di un regime nel governo del paese
Riproponendo in modo instancabile la necessità di rimettere al centro del dibattito all'escussione sulle priorità del Paese il tema dei diritti la questione del lavoro
Non solo quello che manca o si perde ma anche la sua condizione di svolgimento unitamente alle questioni del Mezzogiorno del fisco della difesa delle pensioni del carovita
Un tema quello della condizione di lavoro che purtroppo ha visto pochi attenti ed in alcuni casi anche troppo disponibili le stesse forze del centrosinistra
Che pur di non aprire al loro interno un dibattito
Sulla vero sulla qualità del lavoro la democrazia dei diritti hanno sorvolato colpevolmente su temi e questioni che attengono alla vita di ogni giorno delle persone al loro futuro
Alle loro aspettative
Spesso e non solo hanno dato l'impressione di essere poco attenti ma sono anche state percepite come quasi disinteressate o comunque poco inclini all'ascolto
Questo riguarda i temi del lavoro e non solo la stessa posizione sulla guerra in alcuni casi è l'ente l'enfatizzazione del processo federale la esaltazione della competitività fra territori
Il tema stesso dell'unità sindacale
E qui parlo della mia esperienza in una regione a guida di centrosinistra
è stato assunto a prescindere fino a portarla in alcuni casi ad assumere andamenti in contrasto non solo con quanto messo in campo danno voi ma anche rispetto alla propria base
Penso per esempio per il mio territorio ai fatti ai giorni in cui gli operai di Termini Imerese
Beh non rammenti penso alle denunce fatte negli ultimi anni l'ultima a marzo due mila e tre sui provvedimenti disciplinari alla Sata di Melfi
Beh mo'modo in quell'occasione di consegnare un dossier a tutti non abbiamo avuto riscontro
Credo insomma che è fondamentale per il destino del Paese che le forze del centrosinistra si pongono in primo luogo l'obiettivo di ridefinire
Un programma capace di rappresentare il punto di riferimento
La sintesi strategica su cui aggregare le diverse componenti alla società e quindi costituire un nuovo blocco sociale alternativo in grado di rilanciare la politica le alleanze per un nuovo patto di sviluppo per il Paese
Si è si è chiusa una fase con il fallimento dell'altro e Berlusconi D'Amato una nuova è tutta da costruire
Questo dipende da tutti ed in primo luogo penso dagli altri però coloro che hanno sbagliato in passato e coloro che avevano avevano pensato
Ad una competitività basata su un meno diritti niente democrazia e sindacato subalterni
No no timore ad affermare
Che nel caso di Melfi si è ci si era dimenticati si è rinunciato da parte di alcune federazioni importanti di categoria delle altre organizzazioni no a un a svolgere un ruolo qualsiasi ma semplicemente ad essere dei normali sindacalisti quindi io credo che noi abbiamo bisogno
Sì rilanciare e di rafforzare l'alleanza con gli altri ma di non non rinunciare assolutamente a tenere sempre al centro della nostra iniziativa gli interessi delle persone quelle in carne ed ossa
Care compagne e cari compagni
La vicenda di Scanzano i cento mila non è stato un evento e ne può essere racchiusa riconducibile ad una questione regionale
Ha rappresentato in primo luogo la sconfitta di un metodo di governo di una idea dei rapporti e delle relazioni con il territorio le istituzioni locali le organizzazioni sindacali
è stata quella di Scanzano una lotta di popolo una tappa da inserire alla pari delle altre messe in campo dal sindacato contro questa maggioranza di centrodestra
è stata la prima vera sconfitta dopo quella io penso che sia stata una sconfitta anche quella sull'articolo diciotto di questo governo
La dimensione di quella protesta
La condivisione ed il modo civile
Con cui si è svolta hanno rappresentato un punto di forza hanno dato coraggio a quanti pur condividendo su altri temi e questioni la posizione della CGIL in Basilicata
Ed in particolare volare la battaglia per la difesa dei diritti ed è la dignità nei luoghi di lavoro mantenevano una posizione di neutralità positiva verso di noi
Ammerti come a Scanzano e scattato sì l'orgoglio dei lucani ma in primo luogo è emersa la determinazione è la civiltà della protesta operaia e di popolo
Su un mero e in questi giorni si è scritto e dibattuto tanto molto a volte penso in questi giorni molti non hanno ascoltato ottanta ottantuno
Credo bisognerà continuare ad approfondire analizzare indagare su un fatto nuovo straordinario per il sud
Ammerti
Nei giorni della protesta di Melfi devo dire con molta nettezza abbiamo apprezzato l'atteggiamento anche delle altre sigle sindacali a livello nazionale in particolare
La posizione segretario generale della CISL
Un po'meno a quello quella del compagno Angeli
Ma non abbiamo compreso quello quella la posizione e l'atteggiamento tenuti dai nostri amici in Basilicata
Abbiamo offerto a questi nostri interlocutori
Un percorso unitario assume diamo chiesto di riprendere insieme alla luce della forte determinazione e la protesta un'iniziativa in grado di dare un contributo a ricostruire minimi rapporti e relazioni
Questa possibilità c'è stata negata anzi qualcuno ha pensato
Rimanendo indietro Dini
Ha pensato dicevo
Di fare
Una marcetta perché insieme a pochi capi del personale hanno organizzato in centocinquanta una contromanifestazione nel centro di Melfi nel mentre mille e due mila e trecento lavoratori erano ai prestiti dicevo è prevalsa Ammerti chi non ha mai fatto sindacato ha impedito in questi anni il semplice dialogo il confronto fra sigle un atteggiamento io credo offensivo verso le stesse proprie confederazioni
Nero e Scanzano dicevo
Devono rappresentare una svolta anche nei rapporti
Io penso che
Summa enti non bisogna ore ora noi farci condizionare dall'entusiasmo
Se pur comprensibile
Ed assumere noi l'atteggiamento dei vincitori che vogliono imporre ma dobbiamo operare Air veramente segnare un cambiamento nei rapporti e nelle relazioni con le altre sigle ecomafie
Un modello ieri mattina sto finendo mi ha detto ieri mattina un compagno
è tornato in fabbrica
Mi sono sentito uguale agli altri
Non più quello da evitare
Ho da tenere distanti
Questo cari compagni era il clima che c'era nella fabbrica più moderne
Io penso dipenda da noi ma prima di tutto dalla FIAT se c'è perché fra noi e la piatti c'è un interesse comune abbiamo bisogno tutti di difendere l'industria dell'auto nel nostro Paese e quindi il lavoro di quelli di Melfi e di tutti gli atti i lavoratori del gruppo Melfi
Sappiamo tutti ha scioperato non perché aveva bisogno di aver assegnato un'altra vettura
Asse operato per difendere la dignità quella delle persone nei luoghi di lavoro a Melfi io credo Berti la vicenda di Melfi rappresenta uno spaccato rispetto anche Nardiello ti prego di computer e alla filosofia ho finito alla Filosofia messe in campo in questi esita alcuni sulle gambe
Io credo dicevo
Che noi abbiamo abbiamo bisogno
Di lavorare perché si costruisca una nuova fase io credo però che ci vada riconosciuti
Cari compagni e care compagne per entrambe gli eventi ed in particolare per quest'ultimo vada riconosciuto ai lavoratori di Melfi di aver dato un contributo determinante per l'apertura di una nuova fase nelle relazioni sindacali del Paese
Noi abbiamo sempre creduto nella possibilità di cambiare dibattere una linea oltranzista ed autoritaria di governo della fabbrica di quella fabbrica più moderna d'Europa e del mondo fu denunciamo già nel novantacinque il fallimento del modello partecipativo non per nostra responsabilità ma perché la FIAT anche a mezzi era rimasta è rimasta Pina alle lotte di questi giorni la stessa azienda a me mi dovrà io sistemi Romaniello finito Anteo Rizzato la ribellione è finito
A Melfi modico ampia in palizzata la ribellione operaia ed a chi era terrorizzato da una possibile secondo scondita da anni ottanta
Che se abbiamo ottenuto un risultato eccezionale ciò è dovuto a due patti chiari
Ma io me la CGIL ha manovrato in sintonia sono stati il punto di riferimento dei lavoratori sempre in questi anni sempre e in questi anni si respirava
Nell'aria la condivisione da parte della gente della gente non solo dei lavoratori ma della gente della Basilicata
Va condiviso da nostre impostazioni del nostro fare del nostro aggiustati debbo secolare così ci sarà qualcuno che non parla ho finito ai dopo che è finito
Il lampeggiatore neri girasse in uso inviato solo un minuto compagni
Secondo la CGIL e la FIOM ed in primis il segretario generale Carla
Gianni la segreteria hanno operato e lavorato a Roma come a Melfi per determinare le condizione mettere le basi su cui costruire un accordo in grado di soddisfare le giuste rivendicazioni dei lavoratori ordine un quadro bisognava aprire è evidente che la notte in modo civile con cui si è svolto è stato l'elemento principale determinante di questa bella vittoria dei ragazzi di Melfi del sindacato e Mezzogiorno di quello nazionale dei lavoratori italiani
Sono stati ventuno giorni duri
Penso alla notte alla mattina della carica della polizia difficile in alcuni ed esaltando in altri questioni militaresco la manifestazione ha la prima la seconda quella di Roma
All'irresponsabile fondamento dell'Oregon ci sarà qualche struttura che non può parlare grazie è preso venti meno un'ora
Compagni compagni Enzo
E voglio qui ringraziare
Voglio ringraziare
Tutti i compagni e le strutture che ci hanno sostenuto
Voglio ringraziare gli organi di informazioni quelli che hanno dato una corretta informazione appunto della lotta di Melfi
Io credo che ammette noi abbiamo fatto un ottimo è un buon accordo grazie a tutti ed in modo particolare ai lavoratori di Melfi alla CGIL tutta
Lei ha l'ha osato il Coordinamento donne pensionati si prepari Ruben Colussi io capisco che può essere antipatico ma ripeto siccome dobbiamo dare una rappresentazione complessiva dell'organizzazione
E abbiamo stabilito che con l'orario che abbiamo a disposizione solo cinquantacinque gli interventi ogni minuto in più rischia di non parlare una struttura prego Lia rosa
Allora io considerò io mi considero fortunata ma davvero fortunata ad essere ma con voi perché penso che vivere questa esperienza nella quale tutti insieme discutiamo
Cerchiamo ciascuno di noi di portare un piccolissimo contributo per un miglioramento dello stato della nostra società di tutti noi eccetera sia un'esperienza grande
Sia un'esperienza grande
E io mi considero ma per fortuna abili poterla di poterla vivere
Entro subito in uno dei temi che per noi sono dell'hospice del coordinamento donne dell'ospite uno dei temi che per noi in questo momento sono più scottanti uno dei temi che ci fanno discutere di più e il problema della povertà
E è il problema delle pensioni fra le cause di questa povertà diffusa che sia determinata in maniera così crescente così veloce sono state ben illustrate dalle relazione di questa mattina quello a cui io invece vorrei alle riflessioni che invece io vorrei fare con voi
è il fatto che la povertà poi alla fine non è solo questione di reddito la polenta e di più la povertà e disuguaglianza alla povertà e ingiustizia la polenta e condizioni di vita
E la qualità si manifesta in modo diverso per soggetti diversi di genere le donne son più papere
Non solo perché vivono di più e quindi hanno l'esperienza di vita più lunga nella quale ci si ammala di più ma perché le donne hanno lavorato in maniera saltuaria spesso ed hanno pensioni più basse per età
E pensa ai lavori precari degli ottomani penso a lavoratori che a cinquant'anni restano senza lavoro e non lo trova in più per riteneva penso agli immigrati allo sfruttamento penso alle condizioni di lavoro penso che alla fine anche da noi la povertà attiene perfino al colore della pelle e noi del Coordinamento donne dello spin che ci stiamo preparando all'Assemblea nazionale generale che incomincerà
Il trenta di giugno discutiamo su questa questione dello Stato sociale delle differenze
Cercando di diventare pienamente consapevoli e non stesse portare un contributo per il superamento di questa situazione
E quindi per una vita dignitosa non solo reddito ma anche stato sociale istruzione salute e poi sembra impossibile doverlo dire oggi nel nostro Occidente
Anzi
Sembra impossibile doverlo dire abili nel nostro Occidente civilizzata tra virgolette scusa all'idea scusa agli asset ogni fanno scusa mi fanno notare che per il brusio eccessivo non riescono da sentire l'intervento
Quelli che naturalmente vogliono sta ascoltare
Vi prego Kia problemi da discutere è pregato di uscire fuori altrimenti questa sala è fatta in modo tale che non si riesce ad ascoltare dopo l'epilogo questo rumore scusa Livia
Grazie
E quindi a oggi
Nel nostro nel no nella nostra epoca in questo Occidente Cirillo civilizzato ci troviamo di nuovo a parlare della guerra assistiamo alle pause all'esperienza a quello che ci viene detto a quello che ci viene fatto credere a questa vicenda terribile
Della tortura e qui io ringrazio ma ringrazio davvero Epifani per le parole che ha detto io era quello che volevo sentirmi dire da lui era quello che tutti noi volevamo sentirci dire dall'unica soprattutto lo ringrazio per l'appello alle forze politiche ci aspettiamo davvero elefanti politica valgano a quest'appello e si comportino di conseguenza
Con le ho detto per l'ASPI il problema proprio prioritario e il crollo del potere di acquisto delle pensioni che è veramente in questo momento un'emergenza sociale vero
Che c'è stata una giornata di una generalizzata riduzione del potere d'acquisto anche dei salari ma dal novantatré le pensioni non son più agganciate salati e quindi hanno avuto un ulteriore processo di impoverimento che è tanto più grande
Quanto più avanzata e l'età del pensionamento già da quanto più tempo le persone sono in pensione
Le pensione sono agganciati all'inflazione all'inflazione reale diciamo all'inflazione virtuale perché ne sappiamo che il paniere dei consumi delle anziane non sono stesso paniere su cui si calcola l'inflazione perché sappiamo campane era fatto di generi di prima necessità alimentari luce riscaldamento medicinali spese sanitarie
E tutto questo passi
La commisurazione all'inflazione reale reale è ben lontana dall'acqua misurazione dei loro bisogni e quindi del reddito di cui hanno bisogno e poi c'è la questione anche questa ci papà del drenaggio fiscale
Sono tre anni che non c'è più
Che il drenaggio fiscale
Che non si recupera più e sono quindi tre anni nel quale une c'è stata una riunione che è diventato insopportabile delle pensioni e dei e dei salari e quindi rispetto a questo lo Spi
Sta ponendo in essere delle manifestazioni una motivazione fatta di tappe a cui sono chiamati tanti compagni affari picchetti arrendere disegni mille il loro disagio a rendere visibile la loro protesta rendere di di evidenti le loro rivendicazioni e non dello spin che andiamo sempre in massa
Alla manifestazione che sono organizzate dalla CGIL chiediamo e compagni della CGIL al laboratorio dalle operatrici di sostenere con molta forza
Queste nostre iniziative dell'ospite anche se pensare oggi di rivendicare rivendicazioni e a manifestazioni di piazza sembra un'Utopia pensiamo che dopo la manifestazione del tre aprile
Praticamente non si è avuta questa reazione del governo siamo arrivati alla questione della fiducia sul decreto sulle pensioni cioè è come se non l'avessimo fatta però non è non è così non è vero perché gli affetti se noi continuiamo nel tempo si devono tenere per forza perché non si può ignorare una massa di persone di popolazioni diploma negli anziani che si muovono che protestano che contesta no
Cioè c'è un momento in cui un'implosione è assolutamente ed auspicabilmente inevitabile
E quindi come è stato detto nel direttivo del diciannove e del venti aprile non bisogna assolutamente lasciarsi sopraffare dal senso di impotenza di Potenza
E d'altra parte lavoratori la popolazione da sé esplode basse si ribella non voglio ripetere quello che già è stato detto quanto lo spontaneismo delle manifestazioni piazzata spontaneismo di Scanzano quello che successe a Melfi
Liscia apre degli autotrasportatori
Questa moto come posso dire immediato di ribellarsi e io dico tutti sappiamo al di là delle regole senza regole
E
Lo dico perché adesso diremmo che si parla questa mattina ne abbiamo sentito parlare la CGIL e le altre confederazioni si pongono il problema attualissimo delle regole e della rappresentanza
Ebbene io prego di riflettere che è importante parlare di regole di rappresentanza ma importante prima di tutto il soggetti
Che noi pensiamo di rappresentare si senta non rappresentate è importante che anche questi oggetti disperati che senza regole si sono
Ribellati che senza regole hanno manifestato si possono apparire conosce bene nella CGIL e io mi auguro anche nella CISL
Anche per esperto delle regole che verranno poste in essere che però ripeto non devono essere una chiusura rispetto a tutto questo
Che si possa ricomporre che si possa trovare soluzioni è stato dimostrato ed infine se ne era rimasto un minuto di tempo
Vorrei fare una riflessione su questo
Noi stiamo andando verso l'allargamento dell'Europa e dà la sensazione che anche in CGIL non siamo proprio ben consapevoli degli assenti
Per quanto attiene la immigrazione lo spostamento di grandi masse di lavoratori che sicuramente avverranno per esempio di questa allargamento ripeto io credo che ci sia una indeterminatezza negli affetti se nel seminario di già lo sviluppo dei CGIL si oscillava da una valutazione da trecento mila a milioni di lavoratori e lavoratrici che potrebbero spostarsi
Io credo che a questo punto non è tanto un problema matematico di definire bene quanti saranno io penso che a questo punto ci sia un problema di Vieri equilibrio dei livelli di Stam non sociale e dei salari verso l'alto perché è evidente che queste persone che si spostano all'inizio pur di migliorare possono accontentarsi di uno stato sociale meno soddisfacente di salari più bassi
E quindi potrebbe esserci una specie di attrazione fatale ad un ritardo dell'amento che non sia quello dell'alto ma che sia quello intermedio
Ebbene io credo che rispetto a questo si aprono grandi orizzonti per il sindacato che sono gli orizzonti della sensibilizzazione di queste persone rispetto dei loro diritti quella campagna dei diritti imponente che c'è stata in Italia e che ci ha fatto come posso dire entrare Fava popolazione avere la visione della popolazione ora si deve ho finito ora si deve allargare verso l'Europa e se mi permettete vorrei fare un piccolo esempio
Un esempio emblematico occidente l'Europa occidentale d'Europa dei paesi alla a cui ci si allarga metri Torino
C'è l'esempio ripeto è piccolo ma emblematico nel senso che anche gli operai di Melfi si sono accontentati per tanto tempo di condizione di lavoro peggiore e di un salario più basso però quando hanno preso coscienza da sé sono con con violenza hanno richiesto d'uguaglianza con violenza hanno richiesto giustizia e io credo che la sensibilizzazione rispetta ad operare e spetta ai cittadini dell'altra
Proprio per la consapevolezza che è interesse di tutti prima dei lavori fai anche nastro di conquistare quei diritti immergono tutti uguali non li nell'altro sit-in enti cittadini della norma grazie Ruben Colussi si prepari Luigi servo Ruben Colussi Psicologia del Friuli-Venezia Giulia
Davanti alla situazione economica sempre più difficile
Alla crescita del malessere
Ai processi di disgregazione sociale
La CGIL deve continuare con forza
E determinazione
A sostenere la necessità di un governo diverso e più equo dei processi in atto
La strada della riduzione del costo del lavoro
Come arma per uscire dalla crisi e pallido
Così come sono fallite
Parole d'ordini uguale deregulation peraltro nella formula nostrana
O quella del piccolo è bello
Si tratta del fallimento di una ricetta economica e sociale che aveva al proprio centro proprio la Confindustria e le politiche del centrodestra
Paradossalmente oggi c'è più bisogno di politica
E di attività delle parti sociali nel governo della politica economica e sociali di un tempo
Risulta sempre più evidente
Al contrario l'assenza di una politica del governo adeguata ad affrontare le grandi questioni che abbiamo sul tappeto
Una delle priorità forse la più importante riguarda lo stato dell'apparato produttivo
I dati sono davanti agli occhi di tutti
Non le ripeterò se non per rilevare come la tenuta della Germania
Nella produzione industriale e nelle esportazioni
è il prodotto delle caratteristiche di qualità di quel sistema mentre in Italia la scarsità dei grandi imprese pesa in modo determinante sulla perdita di competitività
E sui dati negativi che conosciamo
E necessario assolutamente necessaria una diversa politica industriale
La situazione testimonia linee guide battezza e gli errori di Pondo compiuti come per esempio la Tremonti bis
E non abbiamo
Decisamente bisogno di costruire ulteriori capannoni come si incentiva in questa legge
Mentre dobbiamo dire comporta alla Confindustria e a tutto il quadro politico che non ci convince nemmeno la discussione che si sta facendo sull'ICI incentivi legati alle manovre finanziarie del ministro Tremonti il punto centrale infatti non è tanto il passaggio dal fondo perduto inaccettabile peraltro come viene prospettato a mutui ventennali e trentennali
Le stesse questioni dell'Iran per come sono state impostate dalla Confindustria suo non sbaglia si tratta infatti nella loro posizione di favorire ancora una volta elargizioni a pioggia che invece dovrebbero essere finalizzate finalizzate di più
Sui settori che pensiamo possano avere una prospettiva e su cui investire
Purtroppo sull'insieme di queste questioni non c'è ancora un sufficiente approfondimento
Credo perciò che dovremmo continuare a cercare di porre l'attenzione di tutti a questi problemi
Ciò ci permette di parlare tra l'altro ad ampi settori della società anche di quelli che non si sentono rappresentati direttamente da noi
Anche al Nord Besta crescono i problemi
Il modello del capitalismo iper frammentato mostra i suoi limiti
Non regge sufficientemente la sfida della qualità
L'allargamento dell'Europa lo mette ancora di più in difficoltà
Non crescono più nei in nelle zone più importanti le imprese individuali
Esiste è vero qualche piccolo segnale dato dall'aumento delle società di capitali ma non si assiste ad una crescita dimensionale
All'altezza della situazione e nemmeno a un utilizzo alto delle nuove tecnologie
Siamo ancora molto lontani da quello che sarebbe necessario fare
Cosa fare
Anche qui c'è bisogno di un ruolo apporto della politica
Dunque l'apporto delle parti sociali indico solo alcuni punti il primo sulla politica dell'allargamento
Queste è una condizione politica in primo luogo e non aiuta questo governo euroscettico così come non aiutato nei rapporti con la Slovenia l'atteggiamento vergognoso del governo Berlusconi
In occasione dell'allargamento nelle iniziative che si sono tenute a Gorizia il trenta di aprile
Poi
Bisogna cercare in tutti i mobili di superare le divisioni drammatiche del puntino rientrare e i grandi
Della storia del Novecento in quelle zone e questo si deve fare con una forte iniziativa politica
Inoltre bisogna dare maggiore sostegno all'intera utilizzazione delle nostre imprese
Poi bisogna costruire una normativa che aiuti
Le aggregazioni transfrontaliere
Che superino tra l'altro il blocco adottato dal governo per la libera circolazione dei lavoratori ed infine
Bisogna cioè avere un'idea dell'Europa come un pacco aperto inclusivo in cui le nostre imprese possono scommettere e su questo appunto ripeto
E molto grave l'atteggiamento del nostro governo le posizioni che assume
Ma tutto questo non basta per rendere ancora più competitive le nostre imprese
Abbiamo bisogno di fare più ricerca direttamente nelle aziende di alzare la produttività di lavorare sulla formazione
Tutto ciò si può occupare e si deve pagare non solo parlando di queste cose in convegni come questi o in varie iniziative di carattere pubblico
Abbiamo bisogno cioè di lavorare direttamente nei luoghi di lavoro per dispiegare l'iniziativa su questi problemi
Per pararsi numeretti all'insieme delle nostre imprese questa questione come un elemento centrale
Modernizzazione quindi del nostro apparato produttivo in primo luogo ma anche modernizzazione e diritti
Il lavoro ciò è e i suoi diritti come elemento di qualificazione dell'apparato produttivo
Il lavoro come in cinque emancipazione non come incertezza o precarietà
La lotta alla precarietà quella che abbiamo svolto in tutto questo ultimo periodo e che dobbiamo rafforzare è un elemento fondamentale appunto per la qualificazione dell'apparato produttivo
E la lotta alla precarietà è un elemento di unità
Del mondo del lavoro
Molti giudizi che oggi si sentono sulla legge trenta per fortuna vanno nel senso delle posizioni assunte della CGIL
Bene così tutto questo costituisce un elemento utile al dispiegamento anche qui
Di un'iniziativa che va articolata nei luoghi di lavoro di una capillarità
E dobbiamo aver accompagnata da un lavoro di conoscenza sull'attuale composizione della forza lavoro e sulle tematiche sulle politiche di unità contrattuale dei lavoratori
Una grande battaglia quindi sui diritti del mondo del lavoro
Una battaglia in continuità con quello che abbiamo fatto in tutti questi anni battaglie sui diritti dei lavoratori e della persone
Come sulla politica del Welfare sanità assistenza ASP scuola battaglie con cui incrociamo
Quote crescenti di cittadini che diventano protagonisti di battaglie la CGIL deve essere un punto di Prodi guardarlo
Per queste forze
Tutte quelle forze che hanno combattuto e che stanno combattendo per esempio
Contro la riforma Moratti per il rispetto del tempo pieno e avanti di questo passo
Accanto diritti per finire e per noi oggi inoltre una priorità fondamentale irretito
Dei lavoratori e dei pensionati
Anche qui i numeri sono quelli della relazione di Guglielmo Epifani sulle tasse la prima questione legata al reddito dei lavoratori io credo che noi dovremo insistere
Per spiegare di più e meglio alla gente cosa vuol dire rinunciare alla progressività delle imposte
Cosa vuol dire questo sistema fiscale che copra condoni e ingiustizie redistribuisce era il PD e diritti
E non sarebbe male se pensassimo Tonight così per iniziativa unitaria di CGIL CISL UIL su questa materia
Ma parlare di reddito significa anche affrontare necessariamente le questioni del contratti solo per dire una cosa a questo proposito e cioè che io non credo che si possa affrontare la questione del reddito dei lavoratori
Non privilegiando non valorizzando il ruolo del contratto nazionale
Non credo cioè che sia ipotizzabile
Dare risposta alle questioni del reddito con la contrattazione di secondo livello anzi credo l'opposto cioè
Che nel momento in cui invece valorizziamo il contratto nazionale noi contribuiamo in qualche modo in qualche forma ad una politica dei consumi in questo paese di cui c'è necessario bisogno
E la stessa soluzione di Melfi tutto quello che è successo dimostra quanto sia poco duratura una soluzione che penalizza determinati lavoratori rispetto agli altri
E per finire ultimo aspetto penso che la complessità dei processi odierni esiga più democrazia non meno democrazia e la rappresentatività di ognuno di noi non sia data solo perché poi
Se diamo una pesce era in tasca governare la complessità è un problema della democrazia e quando ragioniamo di questo ricordiamoci sempre e rappresentiamo lavoratori con le loro contraddizioni e le loro aspettative grazie
Luigi serbo della segreteria regionale della Campania si prepari Manuela Vanoli
Ormai è convinzione di tutti quanti noi
Continuare la battaglia
Che ormai ci accomuna tutti quanti e cioè quella di di mandare a casa Berlusconi io credo che il problema che c'è davanti a noi
è un problema
Non solo di mandare a casa Berlusconi ma io penso che la reazione che già posto qui segretario generale così ricca ci dà la possibilità anche di pensare a dopo Berlusconi
Perché mentre la gente convinta che Berlusconi ha combinato tanti di quei guasti non è convinto ancora quali sono i rimedi che si possono portare in questo Paese per aumentare il benessere per aumentare i diritti per difendere la pace e la democrazia
Qui compagno Epifani ci ha portato a una traccia una una una la relazione
Che dentro la quale vi sono gli elementi non solo di continuare la battaglia che abbiamo intrapreso
Ma anche di guardare in avanti e in prospettiva di aprire una discussione di avere un nostro punto di vista autonomo su tanti aspetti della vita politica e sociale di questo Paese
è una relazione che va che varrà la pena ritornarci sopra discuterla più approfonditamente nei territori e nelle categorie
Perché dobbiamo appropriarci di tutta una serie di questioni che saranno indispensabili per andare avanti nella vita e nel e per faccia vere più dove determinazione nella battaglia che stiamo conducendo
Autonomia quindi autonomia non è soltanto una parola che ci mette qua e là l'autonomia sta nella progettualità nella proposta nel letto indicazioni verdiane
L'autonomia sta nella capacità di conquistare consensi a alle proposte che faccia
Ed è deve essere questo l'elemento fondante
Di una nuova stagione di una continuità di questa stagione di una nuova stagione che ci dovrà portare a risolvere i problemi io sono un meridionale
E parlo delle questioni come diga antiche del Mezzogiorno che riguardano il benessere della gente ma riguardo lo sviluppo l'occupazione riguarda la vivibilità riguarda i livelli come dire di civiltà che in questo territorio ci sono che riguarda il
Il rapporto che c'è
Tra il cittadino e la vita sociale il rapporto che c'è tra il cittadino e la sua prospettiva sia dal punto di vista familiare
Dei suoi affetti dei suoi i doveri davo da un punto di vista familiare Mazzi anche il cittadino visto nella società
Che non deve aver paura di uscire di casa che non deve avere la poi paura di ritornare davanti a casa
Di un cittadino che non deve aver paura che le risorse che delle regioni meridionali ma anche della lo Stato destina alle regioni meridionali siano poi come dire per una parte o per una parte consistente
Un elemento di avvertimento delle varietà Murray mafia 'ndrangheta e quante altre risorse
Quindi noi dovremmo abbiamo questa necessità
Di portare
Dentro le regioni meridionali una discussione che ci fa uscire
Definitivamente senza come dire ritorni
Da quella che è ormai un po'nella paese tutti quanti ci dicono
E paese ci dicono che i meridionali siamo quelli che che stanno lì soltanto a piangere a chiedere soldi a chiedere assistenza
Dovremmo tentare di avere una nostra progettualità che ci consente di non solo di fare gli interessi del Mezzogiorno ma di a vere un pescato di chiedere le cose ma
Con su progetti su su indicazione
è possibile il Mezzogiorno ha dimostrato abbiamo due episodi di diciamo recenti alle nostre spalle ha dimostrato di avere la capacità di lottare
A oggi ha dimostrato di avere la capacità di fissarsi obiettivi e avere la capacità di conquistare
Braccio di ferimento alle condizioni di vita di lavoro DiVersi e faccio riferimento alle questioni ambientali che sono avvenuti nell'altro Comune meridionale
O è abbia sappiamo questo patrimonio
Non vogliamo che questo sia il patrimonio da cui partire per costruire un Mezzogiorno moderno
Capi efficiente e produttivo dignitoso
Dove la dignità sia l'elemento fondamentale e non invece altre cose
Una volta quindi acquatica dalle questioni che riguardano
Che riguardano le la lotta alla criminalità che riguardano
Che riguardano la progettualità per questo mezzogiorno
C'è un
Un motivo che che circola e e viene avanti sempre fra di noi
C'è un motivo che io stento a capire a stento andando a come via comprende farlo diventare migliore Ceglie mezzogiorno che si deve porre il problema di attrarre investimenti io questa queste espressione cosiddetta me la ricordo anche dal punto di vista servì ricordate quando si è parlato delle delle questioni che attenevano al costo del lavoro
Mi sono mi ricorda molto come dire è un un non progettualità ma un ceto di vendiamo le condizioni più facile per investire io credo che noi dovremmo tentare un'operazione diverso
Dovremmo tentare l'operazione di dire che nel Mezzogiorno ci sono le abbiamo le le tre questioni fondamentali abbiamo beni culturali beni ambientali abbiamo tante persone Scola Albizzate diplomati laureati
Che possono produrre così come vanno quando vanno fuori dalla mezzogiorno possono produrre idee possono produrre iniziative possono produrre benessere per il Mezzogiorno dobbiamo Agave queste condizioni
Che dal Mezzogiorno queste ricchezze non vanno via che nel Mezzogiorno queste ricchezze vengono valorizzate che si creino tutte le strutture per le infrastrutture affinché questo sia un elemento sul quale
Sviluppare mezzogiorno
A opere poi altre situazioni credo che siano come dire questioni che non hanno immediatamente una capacità di prefigurare il il il progresso ho Biamonti fare in modo che nel Mezzogiorno siano valorizzate tutte le vocazioni territoriali e culturali di questo mezzogiorno e David partire per una riscosse ma ciò non questo non è possibile se non si parte dalle condizioni di civiltà che in quel territorio dove dobbiamo in qualche modo poco
Abbiamo un problema di reddito
Che non è soltanto una questione del monoreddito ma è anche la questione di tutto il lavoro nero del sotto salario
Di quante persone non riescono per nessuna ragione ad avere come dire una linearità di di reddito in durante l'anno e durante la propria vita lavorativa
Questa è una battaglia che noi dovremmo tentare di fare anzi dopo diamo fare
Con grande determinazione con grande certezza perché è dimostrato dei lavoratori del Mezzogiorno queste operazioni e vogliono fare
Si tratta di costruire insieme all'oro insieme ai lavoratori non solo le certezze per il futuro ma anche gli obiettivi sui quali chiamati alla battaglia analoga
Guai a noi se pensiamo di avere la verità in tasca quello e se pensiamo di essere autosufficienti tutt'e non ci confrontiamo con essi
Saremmo destinati a non avere un vita facile abbiamo qui una discussione già aperta sulla questione della contrattazione di secondo livello che potrebbe essere uno dei
Gli i primi passi per ricominciare a riagganciare il rapporto più generale contando i lavoratori che possono fare una vertenza aziendale
Ma tanti e molti altri ancora che la vertenza aziendale non la possono fare e che vanno guidati in una vertenza territoriale che non può essere vista
Dal punto di vista onnicomprensiva una sorta di di di contratto regionale ma deve essere vista rispetto ai problemi che essi hanno e rispetta quelle questioni elaborare una piattaforma e chiamare alla lotta dei lavoratori
Io credo che noi abbiamo questa possibilità possiamo continuare la nostra battaglia
Per per il resto della del con da qui al prossimo congresso in continuità con quanto abbiamo fatto fin in questi anni Azzam possiamo dire all'Italia Paese
Ai tanti lavoratori non solo che la CGIL è una un grande baluardo per la difesa della democrazia e la pace ma la CGIL
è una grande organizzazione che non solo ci inorgoglisce ma che può risolvere i problemi di tanti tante persone in questo Paese
Grazie
Manuela Vanoli della sanità di Varese
E si prepari Domenico Pantaleo
La relazione del segretario generale ci ha fatto riflettere sullo scenario che può determinarsi qualora arrivasse in porto la riforma costi della Costituzione attualmente in discussione in Parlamento con la prospettiva della devolution
Condivido le preoccupazioni e l'allarme che è stato lanciato perché non si è mai visto nella storia la creazione di un modello federalista finalizzato a dividere uno Stato unitario anziché a tenere unite a realtà diverse
Non a caso oltre agli equilibri istituzionali che verrebbero stravolti la nuova costituzione mina i principi fondamentali e condivisi sui quali si fonda la convivenza civile nel nostro Paese
Ed è quali traggono origine diritti indisponibili che stanno in capo a ogni persona per questa ragione le politiche del governo attaccano in maniera forsennata la scuola l'istruzione l'assistenza e la sanità
Riducendo oggi le risorse per il servizio pubblico e prevedendo per domani la totale devoluzione alle Regioni in maniera tale da configurare venti differenti sistemi di istruzione di assistenza di sanità
E la cancellazione dell'universalità dei diritti di cittadinanza
Occorre contrastare il progetto di riforma costituzionale
Ma occorre anche contrastare tutte le politiche che subdolamente quotidianamente restringono lo spazio del servizio pubblico attraverso la sua privatizzazione
Perché è proprio nel mantenimento di un forte ruolo del pubblico anche nella gestione diretta dei servizi
Che risiede la garanzia di dare continuità e uniformità all'esigibilità dei diritti dei cittadinanza
Inoltre la nostra idea di una diversa qualità dello sviluppo
Deve contrastare quella oggi prevalente che individua nei diversi settori dei servizi pubblici e del web fare i fattori negativi della spesa e del disavanzo pubblico
Per Puerto oggi è inaccettabile l'ipotesi di una riduzione della pressione fiscale tra l'altro programmata solo sui redditi alti che ridurrebbe ulteriormente le risorse destinate alle politiche del welfare
Occorre anzi affermare l'idea che nel rilancio del web fare e dei servizi pubblici dove risiede la possibilità di sostenere un una ripresa economica
Capace di coniugare sviluppo benessere e progresso per l'intero Paese
E queste che sembrano affermazione di carattere generale trovano un puntuale riscontro nella realtà che si va configurando in quelle regioni
Dove con maggior spregiudicatezza e anche da più tempo la destra che oggi governa il Paese attuato le sue politiche liberiste come avvenuto nella mia regione la Lombardia
In Lombardia il primo gennaio del novantotto ha preso il via alla riforma regionale del servizio sanitario
Basata su una completa parificazione pubblico-privato sulla libertà di scelta dei cittadini e sulla separazione delle funzioni tra aziende ospedaliere astrusa
A distanza di pochi anni la fotografia e può esca un poderoso spostamento dei finanziamenti e conseguenza delle prestazioni e conseguentemente delle prestazioni dalle strutture pubbliche alle strutture private
Un aumento incontrollato della spesa sanitaria che la Regione non ha neppure il coraggio di dichiarare quattordici sperimentazioni gestionali già attuate altre se ne profilano che significano la privatizzazione di strutture pubbliche finalizzate al reperimento di risorse private
Cui si andranno presto ad aggiungere aziende ospedaliere che rappresentano dei punti di eccellenza Policlinico Istituto Tumori Istituto neurologico Besta di Milano e San Matteo di Pavia il tutto in attuazione della legge di riforma degli ex e la perdita di cinque mila posti di lavoro nelle strutture sanitarie lombarde solamente negli ultimi due anni
Intanto le ASL hanno completamente dismesso l'erogazione della delle prestazioni cedendo l'assistenza domiciliare ai privati attraverso l'introduzione dei voucher
E non miglior sorte si profila
Per i vari servizi territoriali quali consultori serpe e la prevenzione
Alle IPAB che gestivano la quasi totalità dell'assistenza agli anziani Lombardia è stata aperta la possibilità di scegliere c'è trasformarsi in fondazioni e quindi in enti di diritto privato o in ascolto
Ma la normativa è stata congegnata in modo tale da indurre la scelta sulle privatizzazioni come unica scelta che poteva salvaguardare l'autonomia degli enti
E purtroppo abbiamo dovuto rilevare che neanche alle amministrazioni locali di centro sinistra hanno avuto il coraggio di una sfida più alta
Che attraverso la scelta delle ASCAP valorizzasse il ruolo dell'assistenza pubblica e che rilancia su un progetto di integrazione dei servizi
E a farne le spese sono i cittadini che vedono ridotta la qualità delle prestazioni sanitarie e anche la quantità spesso delle prestazioni socio assistenziali
E a farne le spese sono anche i lavoratori le cui condizioni di lavoro sono peggiorate a causa della riduzione dell'occupazione e della sempre maggiore diffusione di forme di lavoro precario flessibile o non contrattualizzate
E dove le privatizzazioni sono già avvenute c'è aperta la discussione sull'introduzione di un doppio regime contrattuale
Difendere oggi il sistema di welfare universale
Significa anche ingaggiare una battaglia contro la precarizzazione del lavoro e per la valorizzazione professionale del lavoro pubblico e significa anche difendere il contratto nazionale di lavoro
Oltre alla difesa dei salari
è questo il vero valore che vogliamo dare lo sciopero generale dei comparti pubblici del prossimo ventuno maggio
Ed è una battaglia che non riguarda solo i pubblici dipendenti ma la generalità del movimento sindacale e l'insieme dei cittadini del nostro Paese grazie
Grazie
Domenico Pantaleo segretario genera pugliese si prepari Gasparri Palermo delegato della missione
Io penso che avvertita nel Paese
In strati sempre più ampi
La necessità di un cambiamento radicale nelle politiche economiche sociali
Perché è diffuso un senso di sicurezza
Di sfiducia sul futuro in una condizione di crescente impoverimento e di precarietà
Che però non è detto
Che porta automaticamente
Ad uno sbocco positivo avanzato nei termini che Epifani auspicava nella sua relazione
Attenzione io dico
Perché lo sbocco può essere quello di una deriva corporativa
Perché è del tutto evidente
Che più si creano diseguaglianze di giustizia
Che non riguardano più soltanto lavoratori dipendenti e pensionati ma tendono ad allargarsi a patti ampie della società
Se è vero come noi sosteniamo
Più vi può essere il tentativo da parte di strati ampi di recuperare terreno ancora una volta a danno del lavoro
E a danno della spesa sociale
Stanno a indicare io credo un progetto credibile
Che deve valere per l'oggi e deve valere per il domani
Capace di tenere insieme la società italiana in modo coeso e costruire su quel progetto un vasto fronte sociale che politico
Capace di allargare alleanze sociali
E che segna uno una chiara inversione
In cui noi dobbiamo collocare il nostro Paese
E ciò significa a mio avviso fare i conti fino in fondo con l'oggi
Indicando una strada radicalmente alternativa a quella del governo
Sul terreno delle politiche economiche sociali ma anche nella concezione stessa della democrazia
Perché è del tutto evidente che svolta di politiche economiche sociali e qualità della democrazia sono strettamente connesse tra di loro se si vuole dare una prospettiva a questo Paese
In sostanza io credo si tratta di rompere definitivamente
Quell'impianto ideologico e politico dal governo Berlusconi
Che è parte integrante di quel pensiero neoliberista che attraversato le vicende dell'Europa del nostro Paese degli anni scorsi
E provocato
Condizioni disastrose sulle condizioni di vita dei diritti sociali nell'esercizio da Democrazia
E nelle prospettive di sviluppo del Paese
Io credo che la piattaforma del ventisei marzo su cui abbiamo costruito una grande importante iniziativa di lotta
Le grandi manifestazioni come quella dei pensionati come quelle avute nei territori
Hanno messa al centro
Un'idea radicalmente alternativa a quella del governo
In cui qualità dello sviluppo del Mezzogiorno pensioni è stato sociale
Fisco e politica dei redditi sono strettamente intrecciate definiscono una prospettiva diversa
Non possono essere questioni divisibile tra di loro
E io penso che non è conciliabile non sono conciliabili con le Poste con le impostazioni altrettanto coerenti
Del governo come recentemente ha chiarito Tremonti nella famosa frase del perimetro essenziale
Ora io penso che se è vero questo
Non dobbiamo aver chiaro che quelle proposte
Hanno una qualche possibilità di affermarsi se non la certezza se vi è un cambiamento del quadro politico e da impostazione programmatica nei prossimi anni
Se i due progetti sono radicalmente alternativi o sceglie quella strada oppure la mia opinione è che non è non passerei
Il che non significa non affrontare una discussione con il governo come abbiamo sempre fatto che intanto sul merito ma è un Governo che ha rispetto alle questioni nostre non ha nessuna intenzione di discutere confrontarsi come è successo
Sulla delega con le pensioni
Quindi nessuna logica Autore fendenti reale anche la nostra idea di autonomia
Deve fare i conti come abbiamo detto a Rimini con i cambiamenti nel quadro politica nel quadro istituzionale e offrire chiaramente sul terreno nostro proprio dalla rappresentanza una possibilità concreta di sbocchi positivi per il nostro fa
Se invece come fa il governo
Si fa una scelta sul fisco
Che intende ridurre la pressione fiscale peraltro con vantaggi notevoli per i redditi più alti
E senza alcun beneficio effettivo sulla ripresa dei consumi si dà un troppo micidiale mortale alle politiche redistributive e si fa esattamente nella direzione che indicava tremo
Ciò riguarda lo stato sociale Bari guarda anche la competitività delle imprese
E si assesta così un duro colpo ventotto
Perché è del tutto evidente che se si adottano una un'idea di riduzione della pressione fiscale come quella messa in campo dal Governo non solo ci sarà meno stato sociale
Ma ci saranno anche meno investimenti non solo in termini incentivi ma anche sui grandi investimenti infrastrutturali sulle reti materiali sulla formazione sulla scuola
E quindi in sostanza si definisce così una rottura definitiva della coesione della capacità di questo Paese di stare insieme
Noi abbiamo bisogno invece di rilanciare un'idea alternativa sul PC
Che deve puntare innanzitutto ad una forte redistribuzione in favore dei redditi medio-bassi a partire dalla restituzione del fiscal drag
Per queste ragioni io credo occorre ribadire anche la nostra idea di politica deve io mi chiedo può esistere un sindacato confederale generale
Che non si faccia carico delle condizioni materiali delle persone che lavorano ma anche di quelli che non lavorano o solo in una condizione di precarietà dei pensionati delle diverse forme in cui ha oggi assume lavoro può non farsi carico di una situazione come quelle del Mezzogiorno dove si riassumano tutte queste questioni
Ecco io penso che non basta solo strumento contrattuale
La politica dei redditi deve puntare a riequilibrare redistribuire realmente alle risorse e penso che questa deve essere la sfida dei pezzi dei prossimi anni
Per queste ragioni io prego
Vedo un anche una stretta interrelazione
Tra l'idea nostra della politica dei redditi
E come noi riprendiamo una forte iniziativa che riproponga la necessità di andare a una rileggo lamentazione dal mercato del lavoro e dei diritti non basta più su questa questione
Una posizione puramente difensiva necessario rendere chiaro il rapporto tra le nostre proposte e questa questione che decisiva
Perché noi non possiamo nemmeno per un po'al momento
Nemmeno per un momento
Non interessarsi della drammaticità della questione della precarietà del lavoro
Che poi produce in tante ragazze tanti ragazzi una chiusura in se stessa
In un senso di impotenza ecco io penso che la stessa funzione del sindacato se non facciamo un'operazione ieri dia un senso a lavoro che ridia un senso la stabilità che ridia un senso e sicurezza a questi ragazzi la stessa nostra funzione non ha senso in una società in una prospettiva
Poi è chiaro che bisogna anche ripensare al modello contrattuale contenuti dalla contrattazione
Ma anche qui attenzione
A me non pare che in una parte delle imprese oltre che nello stesso governo cc in una grande voglia di andare ad una redistribuzione dalla produttività
Il tentativo è di ridurre il valore del contratto nazionale per introdurre forti differenziazioni salariali e reggere così la competizione al nostro Paese
Quel modello con la lotta di metri è stato definitivamente sconfitto e non è possibile riproporlo nei prossimi anni
E ride
La questione da democrazia guardate c'è uno stretto messo a mio avviso
Tra le questioni di merito che noi poniamo
E questa grande questione eh io dico che non sono questioni interne alle organizzazioni sindacali
Il problema della democrazia non è un problema di CGIL CISL e UIL soltanto
Riassume l'idea nostra della democrazia più generale della prospettiva in questo Paese
Attengono alla concezione che noi abbiamo attento alla necessità di allargare gli spazi
E io sono proprio convinto che se noi non siamo in qualche maniera Eva a stabilire anche regole tra di loro che definiscono come si fa una piattaforma come si conduce una trattativa e come si concludono contratti
Noi gli auguri teoria conclusivi quindi siamo più forti e credibili nel rivendicare una qualità del diversa della democrazia e dia effettivamente spazio alla rappresentanza del sindacato
A quella rappresentanza messa in discussione dopo averlo Berlusconi ecco infine democrazia autonomia unità sono questioni e condizioni decisive per dare un diverso a prospettiva al Paese
Ma per rafforzare nei prossimi anni qualsiasi sia il governo e noi ci auguriamo che ci sia un cambiamento in questa direzione
Per affermare una forte funzione di questo sindacato confederale generale nell'interesse di chi noi rappresentiamo
Grazie
Gasparri Palermo delegato dalla Michelin di Cuneo si prepari Carlo Baldini
Ma devo dire che è la prima volta che intervengono in una platea così ampliare vi confesso che le gambe mi stanno tremando al quindi se mi potete dare una mano
Sì quindi se si può fare un po'di silenzio RAI per agevolare no io voglio soltanto dare
Un mio piccolo contributo sullo partitone del contratto della gomma plastica che stiamo cercando di rinnovare
E quindi io dico alcune cose Borrelli
Chiedo un po'di pazienza
E poi lascia disturbo comunque voglio innanzitutto ringraziare lei che mi ha dato la possibilità oggi di poter dire la mia
Il nostro è un settore fatto da centotrenta mila detti all'interno del nostro settore comunque ci sono dei comparti oggi comunque in difficoltà alcuni come quello del pneumatico che mantiene il
Il produttivi e occupazionali e quindi all'interno di
Di questo rinnovo contrattuale bisogna starci una soluzione che tenga conto di queste diverse situazioni appunto
Perché questo deve essere secondo me innanzitutto
Il ruolo del contratto nazionale
Un ruolo che deve essere innanzitutto di solidarietà tra i lavoratori che parta dalle grandi multinazionali presenti nel nostro contratto Michelin e Pirelli io sono delegato della Michelin di Cuneo
E che però tenga conto anche delle piccole realtà piccole piccolissime che sono presenti comunque
All'interno del nostro settore che quindi dovranno rinnovare assieme a noi il contratto nazionale
Pertanto
All'interno del contratto nazionale si dovrà cercare in maniera significativa quella che è la vera partita secondo me è oggi che passa attraverso la difesa dei diritti e c'è la partita del mercato del lavoro
I lavoratori la CGIL
Penso che di poterlo dire in maniera molto tranquilla non hanno voluto questa legge trenta però oggi questa legge dice
E quindi con questa legge oggi noi dobbiamo fare i conti e quindi pertanto la contrattazione collettiva è il nostro contratto
Dovrà secondo me respingere in maniera categorica quelli che sono gli aspetti più precari che questa legge trenta prevede cercare di migliorare al meglio invece alcuni degli aspetti previsti dalla legge trenta appunto
E dico questo perché
Io credo che la la CGIL abbia discusso stia discutendo anche oggi con questa Assemblea e ma debba discutere in maniera forte
Per arrivare a una proposta alternativa a quella legge proposta che debba essere condivise debba partire da un'analisi da una discussione che parte appunto dai posti di lavoro
Proprio perché io credo
Che lì vari affermate il ruolo confederale della nostra organizzazione e quindi in maniera da definire una proposta davvero fortune da poter anche essere da linea guida per i rinnovi contrattuali perché se no il rischio è che all'interno dei vari contratti
Se la la forza contrattuale non è impegnativa il nostro ripeto è un settore di centotrenta mila addetti il rischio è che questa legge comunque passi e che quindi lavoratori poi debbano subire delle condizioni d'avorio che tutti sappiamo cioè quelle previste da leggi Trento
Sul salario il nostro contratto comunque si chiuderà in linea sostanzialmente con gli ultimi
Il rinnovo del contratto fatti negli ultimi mesi io dico soltanto una cosa io credo che il nostro contratto debba
Dare una risposta vera
In merito al recupero reale del potere d'acquisto e questo secondo me è un aspetto importante ma in questi giorni stiamo facendo le assemblee nei posti di lavoro c'è consenso sulle nostre posizioni ma emerge con forza in maniera molto decisa da un problema un problema che può sembrare banale può sembrare scontato che però secondo me non lo è
E c'è comunque lavoratori si pongono un problema non è non ce la facevamo area ad arrivare alla fine del mese
Questo è un problema che ripeto può sembrare banale e scontato oggi come oggi però va detto
Questo va detto e io credo che la CGIL il sindacato debbano farsi carico di questo problema e debbano rispondere a queste difficoltà che oggi ci sono all'interno del nostro il Paese l'ambiente all'interno del
Dei settori che noi proviamo a rappresentare
Io credo
Che è una risposta vera possa passare e debba passare attraverso l'unificazione sempre più ampia di diversi settori
Io credo
Questa è una mia personale idea che rafforzare il ruolo contrattuale possa passare debba passare attraverso un unico grande contratto dell'industria questo permetterebbe
Sicuramente di spostare in maniera decisiva
I rapporti di forza
Io lavoro in più Monte ma sono vengo dal Sud e quindi ho sentito qua in maniera molto passionale e quelli che sono stati fatti di Melfi io credo che quei falchi ce l'abbiano insegnato e ci debba insegnare qualcosa
Io credo che su quei Aprea rapporti di forza sul dei contenuti condivisi dai lavoratori su un percorso democratico
Che prevede la consultazione studio coordini lui si può e si deve ripartire da lì
E poi io credo anche
E concludo veramente sono stato brevissimo ma ringrazio anche la CGIL guidato questa possibilità io credo che da qui possa e debba ripartire con il club CISL e UIL da questi presupposti veri grazie
Grazie
Grazie anche se ci sono alcune delegati negativi sono avvenuti una presenza e per dire che non riescono non riescono ma ad ascoltare gli interventi io per l'ennesima volta rischiando naturalmente verso i periti vengono riuniti pregherei tutti coloro che in questo momento un rinnovo sono interessati oppure diranno questioni più urgenti di uscire dall'aula di non parlare perché c'è un brusio incredibile
Carlo Baldini lo scettro confederale si preparare il Gianni De Cesare
Care compagnie cari compagni il contesto generale dell'Inghilterra come giustamente sostenuto da Guglielmo Epifani
Che la globalizzazione liberista alla cresciuti in tutto il mondo la povertà e le forme di giusto
Generando masse sempre più sterminate il soggetti deboli di disperati
Questo modello ha prodotto è aumentato dopo l'ouverture dai costruttori perlomeno
Basti pensare alla crescita per lavoro minorile non solo nei Paesi sottosviluppati ma anche del mondo occidentale
Sono le conseguenze dell'abbattimento delle tutele dei diritti del lavoro dello smantellamento dello stato sociale della riduzione dell'istruzione
Tale modello di società globale sì che ha
Finale spesso subalterno delle organizzazioni di rappresentanza generale a partire dall'uno
Si tende ad assumere il libero mercato come strumento sovraordinato ore per la trasformazione di alcune realtà socio economiche del già detto in particolare del mondo sottosviluppato
Siamo cioè in presenza di un'ingerenza invasiva è devastante di tipo neocoloniale condotta in particolare dagli USA e dai Paesi occidentali chiavi sostengono che interviene supportata
Dalla pratica della guerra preventiva e dal dominio delle multinazionali nelle scelte sulla sovranità degli altri stati del mondo che non si allineano a questa dottrina economica e sociale
L'obiettivo è quello di realizzare un modello liberista di società globale
E l'alternativa non può che essere quella di realizzare un mondo multipolare in cui democrazia solidarietà una politica dell'accoglienza giusta del gli immigrati contro il razzismo che in Italia espresso dalla legge Bossi-Fini pluralismo culturale ampliamente ed estensione dei diritti siano una garanzia minima per tutti i popoli
In questo contesto il sindacato del nuovo secolo dovrà avere un tasso molto alto di partecipazione democratica e capacità di lotta
Se vorrà essere realmente un soggetto protagonista in grado di intervenire concretamente nelle condizioni materiali dei lavoratori a partire dalla dimensione europea a cui sempre più dobbiamo orientarci anche per incidere sulle politiche l'indicazione dell'Europa della pace dei diritti dei popoli del lavoro contro quella delle banche o quella delle sole vele
Si pone quindi con urgenza la necessità di mettere in campo un nuovo progetto capace di procurare sul versante politico un'ipotesi di trasformazione globale di sconfitta del modello neoliberista e di rispondere sul versante sociale alle aggravate condizioni materiali delle classi subalterne a partire dalla questione dei diritti della democrazia del salario conquistando rinnovate autonomo potere contrattuale dei lavoratori e del sindacato
Va posta un'attenzione particolare alle iniziative per la difesa del lavoro alla questione salariale
Alla riduzione dei tempi di lavoro alla contrattazione dell'organizzazione e dei carichi di lavoro come alla sua qualità oltre che alla difesa della salute e per uno sviluppo ecosostenibile questi sono alcuni capitoli di un progetto da sviluppate nel sindacato un progetto che abbia innanzitutto vedere la sua realizzazione attraverso la pratica quotidiana è un modo nuovo e diverso di fare battaglia politica
Diventa fondamentale la crescita di un movimento sui contenuti innovativi
Insieme alla lotta per rimuovere dal sindacato gli eccessi burocratici che oggi sono però grave alla partecipazione democratica e al rinnovamento del sindacato
Occorre sviluppare pluralismo buona democrazia per l'autonomia
E raggiungere l'unità interna la confederazione sul merito dei contenuti attraverso un dibattito confronto libero superando la logica dei patti di gestione
Praga congressuali
Che basandosi esclusivamente sull'equilibrio di gestione del potere burocratico impediscono la crescita di un pensiero critico e di posizioni e dire la CGIL in questi ultimi due anni e mezzo ha riposizionato il proprio ruolo caratterizzando ti contro la guerra e il terrorismo sia nazionale che internazionale aprendosi e movimenti proponendo notte scioperi
Riscoprendo rilanciando il conflitto sociale ringrazio in particolare sui grandi temi della difesa dei diritti e cioè la pace nel mondo
Intendo precisare
Che il riposizionamento avviato dalla scelta politica congressuale compiuta al congresso di Rimini a cui tutti abbiamo concorso è stato un fatto importantissimo ha rivitalizzato concretamente il movimento e l'attività politica e sociale del Paese
Suscitando aspettative e speranze restituendo fiducia nei cambiamenti
Oggi però quel riposizionamento non è più sufficiente bisogna andare oltre riempiendo la scelta politica avviata vimini Columbro oggetto più compiuto non è più possibile non è possibile sostituiva con la tesi di una nuova politica dei redditi
è importante che la CGIL prendano atto che la concentrazione superata definitivamente senza se essa insomma il bilancio fallimentare di quella scelta politica anche con i governi passati di centrosinistra è sotto gli occhi di tutti è pertanto netta la critica che intendo ribadire ai limiti della piattaforma programmatica unitaria
Del dieci marzo scorso a Roma in cui CGIL CISL e UIL rilanciano come affretterà belgi dopo la concertazione e la politica vere è necessario delineare un nuovo impianto strategico alternativo di svolta con una proposta sindacale che apre una nuova stagione nell'ottobre per il rinnovo dei contratti rapportando il ruolo del contratto nazionale come strumento di tutela dei diritti generali
Di tutela reale del potere d'acquisto è come elemento di solidarietà tra tutti i lavoratori
In questa fase il conflitto democratico è tornata ad essere protagonista contro i danni causati dal liberismo e dalla concertazione
Ritengo pur tenendo conto delle trasformazioni avvenute nella società e nel mondo del lavoro che la lotta per la pratica debenza riconsiderata lo strumento determinante protagonismo dei lavoratori con cui si persegue una linea politica sindacale per raggiungere gli obiettivi prefissati
La scelta dei ripari tale compito nella notte risponde anche alla necessità di continuare a rapportarsi all'insieme del movimento debbo il venti di cui la CGIL è parte integrante
Un movimento che è composto anche era quei milioni di lavoratori e lavoratrici pensionati Giovanni che nella stagione passata con la CGIL hanno partecipato a imponenti ma ripete azioni scioperi per i diritti la solidarietà internazionale la pace
Che hanno firmato inoltre cinque milioni a sostegno delle iniziative di proposta di legge della Confederazione
E che hanno sostenuto e votato in quasi undici milioni il referendum per l'estensione a tutti dei diritti previsti dall'articolo diciotto
Necessario riprendere dette per il conflitto di classe anche per battere il governo Berlusconi
Che con la legge trenta che va abolita libro bianco di valori aumentato l'occupazione precaria a discapito di quella stabile e qualificata
Queste scelte politiche che privilegiano la speculazione finanziaria
Alla innovazione agli investimenti produttivi e al lavoro radicati di Parmalat e Cirio determinano esse stesse perdita di produttività e calo di occupazione
In merito alla richiesta di fiducia da parte del governo sulla delega previdenziale
Decisione che mortifica il parlamento e le organizzazioni sindacali dobbiamo rispondere già da questa Assemblea assieme a CISL e UIL dalla dichiarazione di sciopero generale
Porre fine alla concertazione Better appunto i contenuti di una incisiva contrattazione articolata elaborare un'inviolata piattaforma economica sociale non sembra essere ancora l'orientamento comune assunto nell'organizzazione
In questi mesi
Cerca dimostrate più giusto in grado di ottenere risultati positivi
Perché capaci di mobilitare i lavoratori anche al di là del peso della CGIL delle sue organizzazioni la lotta contro il Patto per l'Italia
La lotta della tromba contro il contratto separato la vertenza bene Alitalia hanno ridato vigore slancio ad una nuova capacità di iniziativa sindacale
Ma non c'è come complessivo sto concludendo permane ma nell'orientamento conclusivo complessivo permane una contraddizione grave risolta
Che ha portato ad accordi e contratti negativi per esempio l'accordo in tempo per comperare sugli artigiani e alcuni rinnovi contrattuali recenti come quello degli autoferrotranvieri dei ferrovieri del purismo dei testi
La stessa contraddizione presente appunto nel documento conclusivo dell'assemblea dei delegati CGIL CISL e UIL del dieci marzo a Roma infine dietro sia molto importante adoperarsi per la crescita di un ampio blocco sociale politico
Che ha già realizzare la crescita all'affermazione di una sinistra alternativa che è necessaria per battere la destra berlusconiana e per realizzare un progetto di trasformazione della società in cui i lavoratori ritornano ad essere protagonisti del loro futuro
In questa importante conferenza vorrei concludere il mio intervento sottolineando anche per il sindacato del nuovo secolo il significato della militanza e l'importanza di valorizzare il ruolo dei delegati e delegate
Quali veri costruttori della CGIL che ogni giorno si adoperano con dedizione tattica per difendere i diritti di tutti i lavoratori e dei pensionati per ragioni di brevità ho cercato di esporre una sintesi della proposta quale contributo collettivo alla discussione elaborata da eccoci ed appare il sindacato reca le azioni programmatiche in CGI nella giornata di domani sarà distribuito il nostro documento integrale come contributo alla discussione grazie
Gianni è sceso dalle della segreteria regionale della CGIL Abruzzo si prepari Luca Saponaro
Ma la relazione di Guglielmo Epifani è stata una relazione molto ricca e interessante sicuramente io vorrei provare a fare alcune osservazioni alla relazione
Partendo dall'esperienza che noi abbiamo in Abruzzo partendo diciamo una qualche riflessione
Vorrei partire dalla questione europea dalla questione posti come la pone la CGIL
La scelta della CGIL CISL e UIL di pare il primo maggio a Gorizia quindi la transizione che noi stiamo avviando in Europa allargamento dei dieci Paesi
Parto da questa questione perché noi come abruzzesi
Abbiamo già sperimentato questa transizione l'Abruzzo an la regioni d'Italia l'unica Regione d'Italia o per meglio dire la prima regione d'Italia che è uscita dai cosiddetti fondi europei in anni passati nel due mila e usciva dagli aiuti di Stato
Quindi noi abbiamo già sperimentato questa storia oggi questa storia cita questa indicazione
L'Abruzzo nel giro vola nel breve tempo G quattro anni è tornato prepotentemente indietro noi abbiamo realizzato due scioperi generali
Uno l'anno scorso della CGIL quest'anno uno sciopero unitario di CGIL CISL e UIL sempre con la presenza di Guglielmo Epifani
Ma i dati sono duri e crudi
In Abruzzo il primo gennaio del due mila e quattro ci sono nove mila occupati in meno sei mila nell'industria tre mila nei servizi
In Abruzzo ci sono all'inizio di questo anno sette milioni di ore di cassa integrazione fine due mila tre la maggior parte di queste ore di cassa integrazione sono nelle zone interne in Abruzzo c'è una diminuzione del reddito degli abruzzesi disse punti passiamo da ottantasei virgola cinque ottantuno può per livello di reddito quindi noi stiamo tornando e siamo tornati prepotentemente indietro
Oggi noi abbiamo un'ulteriore stretta e questa è la nostra preoccupazione perché oggi si possono combinare insieme
La questione delle uscite appunto dalle dai fondi europei dagli aiuti di Stato alla questione del federalismo fiscale
Alla questione del pluralismo fiscale non solidale a una crisi finanziaria e di bilancio di proporzioni enormi la questione fiscale è una questione dei redditi così come è stata detta dal segretario generale della CGIL ma è anche una questione dello sviluppo economico bisogna mantenere l'equilibrio dentro questo Paese
L'Abruzzo credo che sia una testimonianza la Regione Abruzzo non riesce di fatto evacuare quarto anno di seguito a realizzare il bilancio diciamo per tempo
Nel tempo scaduto del del nel dicembre così come si conclude il bilancio la finanziaria per una crisi profonda fiscale
Se noi poi aggiungiamo intorno alla questione Apruzzese anche la crisi del credito in Abruzzo le sofferenze quindi non soltanto Parmalat sul credito sono diventate
Molto alte in particolare le sofferenze dell'industria quindi noi abbiamo questa reale condizione
La questione che noi dobbiamo analizzare per tempo e questa transizione dobbiamo avere grande attenzione a questa transizione
Verso l'Europa allargata non possiamo semplificarla ove è ovvio non sto dicendo che Guglielmo Epifani la semplificata ma voglio ricordare questa esperienza e questo passaggio
Noi abbiamo un altro problema in Italia per la prima volta dagli anni novanta era
Trattoria di verza abbiamo un deficit e un debito pubblico di grandi dimensioni mantenuto
Ma la questione garantire che si diversa rispetto agli anni Novanta e che il risparmio è stato bruciato è stato bruciato dal novantasette in poi su operazioni finanziarie questo risparmio bruciato non permette ai cittadini più di mantenere condizioni adeguate di reddito adeguati condizioni adeguati consumo sta crescendo il consumo sostenuto dall'indebitamento questi a un punto chiave noi dobbiamo fare grande attenzione alla politica del credito la politica del credito degli osservatori è un punto chiave
In Abruzzo stiamo provando a contrattare a io con la Regione e con diciamo l'Abi uno spettatori o sulle politiche del credito punto e gamba fondamentale intorno a questa questione la concertazione vive comunque grandi difficoltà perché anche in Abruzzo così come a livello nazionale noi abbiamo una situazione diciamo di indifferenza di non attenzione da parte della Regione
Quindi noi abbiamo questa condizione abbiamo un sentiero stretto io credo che la questione salariale e la questione del recupero salariale quindi in questo contesto non è soltanto una questione di politica di bisogno ma è anche una questione di politica economica attraverso la rete
La questione salariale
Si può riprendere allargare quella che una volta veniva per definita detta la domanda effettiva quindi noi stiamo in questa condizione si può allargare la condizione salariale partendo dai contratti nazionali
Partendo dalla contrattazione
Dalla contrattazione integrativa
Qui voglio dire che il ventitré luglio il ventitré luglio è un accordo che noi dobbiamo ancora indagarlo perché noi non l'abbiamo indagato speck sull'accordo del ventitré luglio l'abbiamo letto con una sola lente
Voglio fare le due osservazioni perché per giustificare questa affermazione
La prima osservazione sulla questione la produttività per anni anche nell'al meccanici la produttività non era considerata come strumenti come rivendicazioni nazionale oggi diventa una rivendicazione nazionale
Ma voglio dire anche che nell'accordo del ventitré luglio c'è di più
A un certo punto dell'accordo è scritto a chiare lettere per una delle verifiche
Nonché l'andamento delle retribuzioni l'inflazione programmata e inflazione reale devono essere verificate ma anche all'andamento delle retribuzioni
La verifica dell'accordo del ventitré luglio la verifica del fatto che i lavoratori hanno perso cinque punti contrattuali deve portare a scegliere la CGIL un'arringa rivendicativa intorno a questa questione non attardiamo civile una discussione di modelli e in questo momento non solo a mio modo di vedere Intini la questione salariale bah indagata la questione salariale ci deve permettere di ricostruire la nostra condizioni nostre condizioni e di ricostruire il valore del lavoro il valore del lavoro e la sua centralità noi oggi non siamo in queste condizioni
Non siamo in queste condizioni socialmente e economicamente
Certo le note Melfi oggi hanno modificato questa questione o per lo meno hanno dato un segnale forte ma non siamo ancora in questa condizione io in altre circostanze ho descritto il lavoro con come classe servile
Perché spesso nella società il lavoro è subordinata senza potere dobbiamo ricostruire il lavoro dei suoi poteri oggi partiamo da una condizione molto bassa
E c'è una questione anche politica Guglielmo ha spesso citato la questione nella costituzione del titolo quinto non si cita non so se perché ma c'è un punto il presidente il capogruppo di Alleanza Nazionale Gustavo Selva ha presentato al Parlamento italiano la modifica dell'articolo uno della Costituzione quello che sancisce il lavoro come architrave della società
Questa ricche questa scenetta di Alleanza Nazionale e il modo con cui presente a questa modifica
è una questione radicalmente contro di noi è una questione che dice riduce il lavoro in altra condizione la dice lunga politicamente albo di pensare noi anche su questo dobbiamo fare una battaglia in campo aperto
Perché il lavoro è il punto centrale per la ripresa e lo sviluppo di questo Paese e vi ringrazio
Grazie
Lucca Saponaro delegato dall'opinione di Firenze si prepari disse la De Filippi
Salto sono un delegato del sedute Nuovo Pignone di Firenze il Nuovo Pignone è un gruppo operante nel settore strategico dell'Energia procediamo è fabbricato fabbrichiamo turbine compressione compressori per estrazione e trasporto del petrolio e del gas
Fine novantaquattro l'agenda da partecipazioni statali poi durante la sbornia collettiva delle privatizzazioni siamo stati acquisiti dalla cenere a lei
Vogliono togliere l'occasione ed dell'opportunità di questo intervento per provare a riportare a tutti voi gli umori e le opinioni di una grande fabbrica metalmeccanica cercando di portarli via poco tempo
Scusandomi della semplicità forse di alcuni ragionamenti
Dicevo di una fabbrica metalmeccanica che da poco avuto modo grazie alla mancanza concomitanza del congresso anticipato della FIOM di discutere dei problemi concreti che dobbiamo nove lavoratori che abbiamo avuto i lavoratori dipendenti
Credo di poter affermare che la riflessione fra lavoratori si sia soffermato a molto in considerazione di questa fase politica
Sei siamo più forti o più deboli con un contratto nazionale firmato in maniera separata
Siamo più forti o più deboli senza una regolazione condivisa dei rapporti sociali e basata solo sui rapporti di forza
Inoltre
Noi crediamo proprio tutti in quello scenario che stamani con molta efficacia Epifani ci ha illustrato si rende necessaria una nuova politica ma deve che sia in grado di riunire gli attori dello sviluppo autonomo spesso tavolo per condividere e concertare obiettivi condivisi come è stato lo spirito dell'accordo del luglio del novantatré questo credo sia l'unica via e portare il nostro Paese fuori da quel declino industriale e così pesantemente tutti noi viviamo
In questi giorni in azienda e in tutto il gruppo
Stiamo costruendo la nostra piattaforma integrativa di gruppo e posso affermare che nonostante una forte presenza nel gruppo della FIM CISL e della UIL me ci si possa ritrovare nella piattaforma
Piattaforma unitaria le tematiche tipiche dei pre contratti dell'Appio
Ma quello che ritengo più importante e credo nel siamo riusciti a definire insieme un percorso democratico in cui si esprime il protagonismo e la volontà dei lavoratori e questa unità siamo riusciti a costruire costruita discutendo di merito del problema
Senza nessuna presunzione ideologica da chicchessia
Come già detto la nuova opinione e di proprietà di una multinazionale americana la General Electric
Multinazionale che possiamo affermare abbia insegnato a tutti in modo sì alla globalizzazione
Per questo sentiamo molto il tema del ruolo che i lavoratori nelle aziende multinazionali
Che sono protagoniste delle scelte degli organi cogliere orientamenti della globalizzazione
Ma anche qui da noi in Europa mi domando
Solo come sindacati nazionali siamo in grado di governare i processi di permanente ristrutturazione e riorganizzazione delle delle imprese operanti sui mercati globali
No non credo che siamo in grado di fare e penso invece continuiamo a seguire impostazioni ideologiche ci rassegneremo a gestire solo le ricadute dei processi per i civili attraverso e senza di noi
Credo
Che serva aumentare serva aumentare i livelli di partecipazione e di codeterminazione quindi agli organismi europei di rappresentanza sindacale ma dato anche un potere di contrattazione sopra la
Quindi superare la sola informazione e consultazione né qualche volta hanno vita
Credo e quindi sia questa la sfida del anche questa la sfida del sindacato europeo ed ente ente internazionale debba affrontare oggi grazie
Grazie
Luisella defilippizzazione dichiarazione delle federazioni della conoscenza e si prepari a Nadia dammeli
I lavoratori della scuola sono impegnati da oltre due anni in uno scontro duro contro l'impoverimento della scuola prodotto dagli interventi del ministro Moratti e dalla politica di questo governo
Un impoverimento che avviene dal vincemmo della didattica nel depauperamento dei mezzi finanziari e nella dequalificazione del lavoro docente a
La scuola pubblica statale è un bene di tutti un patrimonio sociale che ha la fondamentale funzione di ridurre le disuguaglianze sociali e quindi la selezione e l'esclusione sul piano delle dichiarazioni di intenti la propaganda del ministro Moratti
Dice di voler investire nel sistema educativo per combattere l'esclusione sociale
E confeziona sporco dal titolo una scuola per crescere quando poi dalle dichiarazioni si passa agli atti si incontrano solo riduzioni nel percorso della cosiddetta di fogli ma e non si capisce più come si possono denunciare i mali della scuola attuale proponendo una cura che è fatta solo di tagli e di separazioni
Diceva il fin troppo citato don Mila ni che una scuola che seleziona distrugge la cultura ai poveri toglie il mezzo di espressione ai riti toglie la conoscenza delle cose
Il frutto della selezione un frutto acerbo primo matura mai
Le statistiche impietosamente offrono un quadro ancora lontano dall'obiettivo di sconfiggere le disuguaglianze sociali
Le bocciature sono più frequenti fra gli alunni di un ceto medio-basso
E il settantatré per cento di quelli che frequentano il liceo proviene da classi sociali agiate
Gli abbandoni colpiscono ancora duramente con percentuali del venticinque per cento in prima superiore e la metà di chi inizia non arriva la materna pulita
è evidente che nonostante la spinta positiva impressa negli anni sessanta settanta
Alla scolarizzazione di massa
E le numerose esperienze positive che pur ci sono i ritardi nella scuola sono ancora pesanti
I cambiamenti che hanno segnato con gli anni
Hanno colto e cercato di realizzare modelli di scuola più adeguati a combattere discriminazioni sociali selezione l'esclusione
L'abolizione per esempio dell'avviamento professionale
Nel sessantadue con l'unificazione della scuola media dei vari doposcuola segnalavano l'esigenza di superare le separazioni scolastica
Sempre di origine sociale per promuovere l'integrazione
E occorre dire che la scolarizzazione di massa ha sicuramente prodotto mobilità sociale e l'elevamento del livello di scolarizzazione della popolazione ma alla promozione sociale prodotta dai movimenti politici che hanno investito anche la scuola mettendone in discussione i vecchi modelli non corrisponde ancora un'effettiva capacità del sistema scolastico di affrontare positivamente il fenomeno della dispersione degli abbandoni e sono una piaga ancora consistente in questo quadro i segni meno della riforma Moratti
Non solo aggravano i problemi ma rispondono a un progetto politico chiaro di trasformazione della società
Usando la scuola come strumento di separazione di selezione sociale
La differenziazione precoce dei percorsi a quattordici o a tredici anni anch'tra il canale che prepara a lavori manuali e subalterni e il canale che prepara le classi dirigenti riflette altre separatezza e che accompagnano tutto il percorso fin dalla scuola elementare
Sono le separazioni individuali dei tempi scuola le frammentazioni dei saperi e delle conoscenze
In una strada col sistema di crediti e di competenze accompagnate dalle relative certificazioni che non rendono conto dei processi di crescita dei ragazzi processi che non si lasciano incasellare predeterminare decidendo a tavolino quale sarà l'esito del percorso il livello di competenze che ciascuno potrà acquisire
Lo stare insieme è il momento dell'apprendere perché da soli e separatamente non si impara a quello che si impara insieme
Invece la dimensione sociale della comunità scolastica è assente nella legge Moratti in
Al suo posto
Che gli orari e formativi offerti alle famiglie Ende decidono l'acquisto
E spezza l'unità della classe su spinte esterne ed estranei
Separazioni che si traducono in selezione sociale in quanto il peso dei condizionamenti familiari e sociali impedisce scelte libere e compromette gli esiti dei percorsi scolastici
Ma i segni meno della legge Moratti investono pesantemente anche la sfera delle risorse finanziarie e professionali
Nel decennio due mila uno due mila e quattro a fronte di un aumento di cento mila alunni corrisponde un taglio di trenta mila docenti questo nella realtà può significare classi più numerose oppure una didattica più teorica più nozionistica meno tempo per i bisogni degli alunni comunque a scapito dei più deboli
Così come sono diminuiti i finanziamenti i trasferimenti alle scuole per infine per il funzionamento delle scuole la solidarietà subisce un ridimensionamento meno soldi per le scuole in ospedale
Meno soldi per interventi sugli alunni portatori di handicap zero finanziamenti per gli alunni immigrati
La sicurezza degli edifici scolastici rimane un obiettivo lontano con il cinquantun per cento degli edifici che non posseggono il certificato di abilità statica igienico sanitaria
Tutti in netto calo con percentuali che variano dal dieci al cinquanta per cento i finanziamenti per le attività didattiche a scuola per la formazione per l'educazione degli adulti per l'entità fanno eccezione i finanziamenti per le scuole private che vedono invece un netto segno più
Pari ad un incremento del quarantaquattro per il sessantasei e il cinquantadue per cento nei tre anni dal due mila uno due mila e tre
Dati tutti rapportati a variazioni rispetto alla legge sessantadue del due mila della parità scolastica che aveva già ha comportato un aumento dei contributi alle scuole private
Senza dimenticare che sono previsti cento milioni di euro nel triennio due mila tre due mila cinque per finanziare le famiglie che mandano i figli alle scuole private
In aggiunta a quanto già stanziato precedentemente allo stesso fine
E la Finanziaria dedica soli novanta milioni di euro alla controriforma della scuola pubblica statale che rappresenta il novanta per cento per le scuole del paese
La riduzione del personale che continua a falcidiare gli organici la spinta la precarizzazione del lavoro nella scuola testimoniato dalla presenza di centoquaranta mila posti vacanti coperti dal sole quindici mila assunzioni stabili
Completa questo quadro delle privazioni
I lavoratori della scuola conquistata la piena contrattualizzazione del rapporto di lavoro chi ha visto per la seconda volta le liste della CGIL scuola fermarsi con un glorioso primo posto nelle elezioni per le RSU
Hanno avviato un processo di crescita politica e sindacale importante in questo settore
I lavoratori c'è la scuola escono infatti da un contesto fortemente burocratizzato centralizzato
Che ha rallentato lo sviluppo di una coscienza sindacale
Con il passaggio alle RSU alla presenza del sindacato nelle scuole nei luoghi di lavoro quindi si è messo in atto un processo di crescita politica e di consapevolezza dei propri diritti che rende più forte il sindacato e più partecipata e le sue battaglie come quella che sta impegnando gli insegnanti dentro le scuole per tenere a bada le illecite imposizioni che attraverso atti centralistici tentano di riportare l'autorità ministeriale sull'autonomia e la libertà dei docenti delle scuole
Oggi questo rappresenta una delle armi più efficaci di resistenza pur nella evidente debolezza di un processo di crescita appena iniziato
Se il progetto autoritario governativo potrà realizzarsi con i disegni di legge che riportano la situazione indietro a prima della Rsu
La scuola perderà il suo peso politico rientrando nella condizione di subalternità politica da cui sta lentamente uscendo bisogna investire sul rafforzamento politico di questa categoria
Lavorando per far crescere una pratica di vera rappresentanza democratica di condivisione delle scelte
In questo senso va accolta con favore l'occasione rappresentata dalla recente costituzione della federazione che raccoglie tutti i lavoratori della conoscenza in quanto può rappresentare un'opportunità
Per rafforzare istanze più larga oltre i confini della scuola stessa e per dare un orizzonte più ampio le comuni battaglie politiche gli appuntamenti del quindici maggio in piazza a Roma contro le politiche scolastiche
Dentro uno schieramento ampio di alleanze e quello del ventuno in piazza sempre a Roma insieme a tutto il pubblico impiego stanno dentro la stessa politica vendicativa
Grazie Nordio avrebbe diritto del grado di dirlo Rinascente di Milano e si prepari Gianni Venturi
Ripeto da dove vengo lavorò in Rinascente in piazza Duomo a Milano
è il più grande magazzino d'Italia
E il magazzino senza orgoglio più sindacalizzata d'Italia
Abbiamo moltissimi iscritti CGIL siamo il sindacato predominante abbiamo sempre fatto contrattazione con l'azienda Sempre anche affrontando gli argomenti più difficili vedi le aperture serali fino alle dieci vedi le aperture domenicali
Tornando
Dopo trent'anni
Disse stanno attività sindacale
Ci ritroviamo
A.M. in difficoltà
Che da
Approva barocco
Sui lavoratori di piazza Duomo
La lotta
Dei cantieri milanesi
E qui mi permetto di dissentire
Su una piccola frase di Epifani
Che peraltro ha fatto una relazione
Tendenti accenda nel mio piccolo per cui la condividono e non soltanto la condivido Marla distribuivamo sul mio posto di lavoro
Però vorrebbero che vede
Che urgente una piccola frase infelice
Perché Milano i lavoratori ViviMilano hanno condiviso pienamente la lotta dei tranvieri milanesi
Non soltanto all'anno condivisa ma annulla tutto una gratificazione un incoraggiamento un senso di appartenenza
E qui che non c'eravamo ieri ma che ci staremmo nella prassi ma lotta ad entrambi ieri
Sono contenta ma avrei voluto che la CGIL ci fosse anche la prima volta
Per membri
Altra linfa vitale
Necessità abbia
Per tutti
Perdita CGM
Per lui delle ingenuità anzi intellighenzia venga CGIL
Sotto il regno quelle scoperte Valsecchi non guardi immobilismo
Che va bene
Ma in certi momenti forse è negativo
Bene di
L'Alfa Romeo N di patto rimanga indispensabile la sia ombra devi esame
Compatto UPA
Anche dalla CGIL
Perché ha fatto ha rifiutato di firmare due accordi
Condannata
Io voglio chiedere per chiarezza i lavoratori dipendenti aveva un una condizione indecente da dieci anni avevano ragione o non avevano ragione dipana intendere
L'equità salariale e dispetto del lavoro
Visse quella che abbiamo avuto ragione e noi ringraziamo l'aquilone Bernabé riacquistato il qui vedo coppelle onorabilità chiede la categoria della io ma per i lavoratori
Solo così
Appassionata
Perché è il punto
Che è in atto negli anni i temi mercato
Non la rabbia popolare capacità
E decidere
Che cosa vuol tende saranno equo
Che cosa può dei livelli un'attenzione e qua nuovamente a monnezza sì fra il ragazzo è ok con metto da una società Baggia appare affaticarsi
Damasco accade dalla sua regione
Ed è costretto a venire a Milano acqua
Tre per caso perché non altro e si prova con lussata abbiamo io non ce Tonengo
Dodici anni l'anno assenti va bene posto letto no una casa
Non una stanza un posto letto costa come minimo quattrocento euro
Allora credo
Che è quella benedetta concertazione
Abbiamo portato Wi
Perché lavoratori della Rinascente Duomo
Vanno a lavorare la domenica
Perché è Armando lavorare la domenica non hanno interenti non hanno va be'sia lotto
Per i volgari ex alpini
La produttività
Sono praticamente cinque anni che non vediamo una lira
è un'altra attualità e poi prima non vorrei uscire
Si erano completamente in disaccordo
Nel limitare per alcune categorie il diritto allo sciopero non abbiamo una controparte e onesta abbiamo convocato troppo
E onesta
Propensione al Peckham
E allora tante
Cioè loro raccontando abili quello che noi avremo come esperienza che è già iniziata
La Rinascente appartiene al gruppo Agnelli Umberto Agnelli
Qui ovunque
Hanno deciso che queste appigliava né
è una filiale di rompiscatole troppo abbondanti e troppo sindacalizzata
Proprio i pensionati bisogna cancellare
Cambiando la direzione responsabile non mi piace la parola risorse umane responsabile al personale e mi piacerebbe anche che il sindacato non accettasse
Le parole di slogan del padrone noi non siamo risorse umane
Noi siamo Bertone siamo laboratorio con la nostra dignità e l'orgoglio scusate
Allora cambiano
Il responsabile al personale cambiano al direttore ragazzi
La frase bellissima vi uccideremo con un sorriso
In questo momento non stiamo applicando a tappeto l'arroganza la potenza
La
L'attacco ai diritti delle donne sulla maternità le aspettative dei ripigli sulle gravi malattie Peia vestita personale
Sono perbene e non reputo una persona
Ma uno squallore
Come lavoratore a quel livello in quella responsabilità
Ha toccato ai cercherà di toccare il vivo gli abbiamo chiesto in un incontro
Agli primo incontro c'ha tolto certe Cappelli hanno tolto gli sgabelli alle donne e anche Cuesta vorrei capire il sindacato nella mia categoria perché ha permesso in
Tutti i negozi sparisse amica ITT maledetti sgabelli iniziamo apporti anche agli inquilini siamo a lei cavallette dobbiamo stare in piedi e reggente una donna se quei mesi ha avuto la facciata dagli italiani l'onta bello ma vivo
De chiediamo noi non ci appassioniamo gli sgabelli ci penseremo dopo CD François con l'oggetto per una pigliare anche economicamente va male da cinque anni
Ma non solamente per le tragedie internazionali Perlari capacità di almeno agilmente
Ci hanno guardato e ci ha raccontato in una bella storia
La Rinascente di Napoli
Fornari nascente Formica rosso sta Cortina no qua anche a indorare città non penso di essere a teatro lo essi porca valuta o le letture
Col supporto l'ho lasciata dopo due anni ritiro Rita i laboratori
Chopin
Praticamente la sfida Cera accolto le bacheche sindacali abbiamo tredici piani battete di trent'anni di Onorato al servizio viene lasciata in due perché la legge eccetera eccetera
Questa è la società Weston padrone e allora ventisei devo accetta are un esempio viste degli organi cento visite agli scapoli di prima che dicevo perché devono accettare con una di Pearl Harbor merita per i ragazzi sottopagati spente quando la domenica è diventato il giorno più importante strappò il profilo delle per per il piccolo del guadagno
Allora io credo che è ben vengano cento mila menti ci servono per ritornare a esterne persone lavoratori col bersaglio del lavoro colla c'è Santelli lavoro e no name management salva questo Paese sonori e stiamo tutti voi che portiamo avanti questo Paese e la sua dignità grazie
Diamo la parola Giovanni Venturi segretario generale delle Marche si precisa preparati Francesca Ostellino del dato dell'Alitalia
Di Roma
L'analisi
Guglielmo stamattina ci ha proposto e che sostiene
L'impianto generale della sua relazione
E attivazione
E Dario credo il merito
L'aver delineato con grande nettezza
Il rapporto
Di reciprocità
Di reciproco condizionamento tra le ragioni del declino
E le ragioni della disuguaglianza
Della disuguaglianza di reddito
Di opportunità di diritti
Cioè il condizionamento
Però ciò che produce
Il declino
La disuguaglianza che lo accompagna
E come da questo condizionamento
Ne discende a un altro obbligato è speculare
E cioè
Che per uscire dalla crisi
Si può solo consolidando ed estendendo tutele e diritti e non puntando sulla loro compressione
Noi veniamo da una fase
Che
Per trovare un riferimento temporale
Può essere collocata sul finire degli anni novanta
Dicevo da una fase nella quale lo sviluppo del nostro Paese
Ha conosciuto anche caratteri Inediti
E persino paradossali
Non era mai accaduto prima di allora
E contemporaneamente il Paese crescesse
Gli allo stesso tempo stesse declinante
Eravamo anche voi in primo luogo
Abituati all'idea che quando si cresceva si era anche più competitivi
Il paradosso che abbiamo conosciuto in quegli anni e che è un paradosso tutto italiano a differenza di ciò che avveniva negli altri Paesi
è che la nostra economia cresceva
E contemporaneamente il nostro Paese perdeva in competitività
Oggi quel paradosso si è risolto
Purtroppo si è risolto negativamente perché non si cresce più
E si continua a perdere
In competitività
Non più tardi di qualche giorno fa
Sono stati presentati i risultati
Di un'indagine che dimostra come nel corso del due mila e quattro il nostro Paese perdere altro dieci posizioni e saremo mai non solo ultimi in Europa ma anche primi soltanto a paesi come le Filippine il mezzo
Gran parte delle ragioni
E delle responsabilità
Risiedono nel fatto
Che l'empolese
Chi le ha rappresentate le imprevedibili
Ha descritto la crisi competitiva
Come un problema che fondamentalmente
Non riguardava il cuore il cosa produrre e il come produrre
Qual è diversificazione produttiva quali livelli di innovazione il prodotto di processi
Quali segmenti di mercato quali strategie
Ricerca
Ha atteso a rappresentare la presi la crisi competitiva tutta fuori dall'impresa
Rivendicando una centralità dell'impresa stessa
Che prescindeva paradossalmente da questi aspetti
Ma una parte
Rilevante delle ragioni
Risiedono anche
In un aspetto in linea tutto di questa crisi competitiva
Non c'è soltanto un declino industriale
Io riguarda esclusivamente la grande impresa
I grandi gruppi di questo Paese
C'è un declino che riguarda anche i più tradizionali modelli di sviluppo
Quelli incentrati sull'impresa diffusa
E sulla sua capacità di assolvere in ragione
Della flessibilità intrinseca questi sistemi a questi modelli
Ad una funzione anticongiunturale
Che aiutava da questo punto di vista anche la grande impresa
Dei passaggi dei punti bassi della congiuntura
E guardate nonostante qualcuno si attardi
Sulle sorti magnifiche e progressive
Dei distretti
Fino a progettare nella clonazione
Nelle Marche nella mia regione
Si avvertono tutti i segni di quella che il Censis ha definito la torsione strutturale dolce alla quale questi sistemi sono da tempo sottoposta
Quella torsione
Si va facendo quotidianamente meno dolce
E più marcatamente strutturale
E più sensibilmente esposta
A rischio
Di delocalizzazione
Che non riguarda più soltanto alcune fasi produttive
E che in qualche modo rischia
Di risalire ad introdurre
Delle linee di frattura
Più rigide hanno
E che si riproducono anche in parte significative della nostra struttura produttiva
Un recente studio ci dice che i due settori più sensibili da questo punto di vista
Hanno un peso relativo nell'economia marchigiana e sto parlando del tessile abbigliamento e calzaturiero
Dicevo questi due settori più sensibili e più esposti a questo rischio hanno un peso relativo nell'economia marchigiana
Che è maggiore rispetto al peso relativo che questi settori hanno in altra economiche
Per esempio il calzaturiero
Di fatto rappresenta il quattro per cento del prodotto interno lordo complessivo della nostra regione
Ma quello studio ci dice anche che la produttività in quell'impresa
è la metà della produttività che si registra delle imprese in bene
Ogni impresa marchigiana di quel settore genera un valore aggiunto di duecento il sette mila Euro contro i trecento novantasette mila euro più generale un'impresa in Veneto
E la diffusione della concentrazione e allo stesso tempo delle imprese
è altissimo
Nelle Marche ci sono tre virgola cinque in prese ogni mille abitanti parlo ovviamente del settore calzaturiero contro lo zero otto ogni mille del Veneto
Si capisce bene da questi dati
Quanto diversificate siano e quanto diversificate possano essere
Le ricadute
Sia da un punto di vista territoriale
Sia da un punto di vista del settore produttivo
Di una crisi competitiva per investe l'insieme del Paese
E di conseguenza anche qui specularmente
Di come diversificate debbano essere le risposte
A cominciare dalla necessità di conquistare
Una politica attiva del lavoro dell'istruzione e della formazione
Orientata nella nostra realtà alla presenza crescente perfetto di quei processi più sommariamente descrivevo di lavoratori svantaggiati di conquistare l'esigibilità generalizzata della contrattazione di secondo livello a cominciare dall'accordo interconfederale sull'artigianato
Dalla necessità di avviare un processo di armonizzazione delle tutele dalla necessità di praticare la nuova politica di redistribuzione del reddito fortemente orientata anche dalle politiche sul livello regionale e dal sistema delle autonomie locali
Su ciò sia realizzata nelle Marche una positiva convergenza di analisi di proposta di iniziativa con CISL e UIL le troverà una sua formalizzazione della già programmata riunione degli esecutivi unitari
Ciò si inserisce
Dentro la fase più generale c'è anche l'intervento del segretario generale della CISL di stamattina può contribuire a determinare
Io quell'intervento l'ho davvero apprezzato
E con la stessa franchezza e con la stessa lealtà con la quale lui si espresse credo si debba chiedere conto a luglio e la sua organizzazione
Di una contraddizione che io considero il risolta nel suo ragionamento eppure ci ha presentato davvero disponibilità importante
E cioè come si possa sostenere una e in qualche modo
Rivendicare una sorta di riconoscimento costituzionale nella concertazione e poi rifiutare una regolazione per legge o di
L'aria per la rappresentanza nel rispetto delle differenze continua a trovare queste due scelte assolutamente inconciliabili fra di loro
Rino dettata dall'Alitalia Roma si prepari Mario Mariotti dal segretario generale dell'Umbria
Buona sera mio farà un intervento molto semplice ha intenzione di raccontare qui dal punto di vista dei lavoratori la storia degli ultimi anni di Alitalia e delle continua e produzioni di piani emergenze
Da una decina d'anni piani emergenziali di Alitalia si sono succeduti con una scadenza pressoché regolare tutti questi piani hanno un'unica ossessione il contenimento anzi il taglio del costo del lavoro
Questo è stato accompagnato negli ultimi tempi da uno scadimento delle relazioni sindacali e dalla delle ciliegie intimazione del sindacato ottenuta anche attraversa una forte precarizzazione della
Già nel mille novecentonovantasei inseguita una crisi è una richiesta di ricapitalizzazione viene prodotto un piano industriale d'emergenza che prevede una prima appunto trancio di ricapitalizzazione
Sindacati e azienda firmano un accordo nel quale si prevede lo spacchettamento dell'azienda in tante società minori
Alitalia Airport Atitech Alitalia express Alitalia
Alitalia diventa una specie di grande contenitore che coordina e gestisce l'attività delle aziende minori
Questo segna anche l'inizio delle esternalizzazioni dei processi che porteranno alla dismissione di diverse attività
Citerei l'attività dei Kettering
I lavoratori del catering sono stati poi assunti da altre società tra questi la Ligabue che poi li ha licenziati abbiamo ancora una cinquantina di lavoratori
Che attendono di essere riempiti
Intanto sul modello delle low cost anche ormai imperversano ovunque Alitalia decide di creare questa società lo costa soltanto per il volo
Dove praticamente saranno isole assistenti di volo ad avere un contratto gli assistenti di volo che entreranno in Alitalia Team ad avere un contratto decisamente peggiorativo rispetto a quella dei loro colleghi presenti in Alitalia come
Mano mano all'Italia conviene svuotata dall'attività di volo che si passa interamente a quest'altra attività si crea una sorta di dumping interno alla compagna
Il problema è che in Alitalia la lite immigrati la Lipari in Italia la liberalizzazione del trasporto aereo non è accompagnata da regole che tutelino i diritti dei lavoratori praticamente non abbiamo molti molti settori non hanno contratti collettivi di lavoro nazionali di riferimento
E mancano gli ammortizzatori sociali
La liberalizzazione del settore inoltre data la cospicua concorrenza tra vettori anche importanti spinge gli stessi a cercare delle alleanze
Per contrastare la concorrenza Alitalia individua l'alleato in capo al la condizione fondamentale per questa alleanza posta da cappelle accordata anche dall'Italia e dal governo
è lo sviluppo dell'anti Malpensa tuttavia a Malpensa non ha nelle strutture adatte ne la regolamentazione entra in una specie di concorrenza con Linate e non si sviluppa per cui dopo pochi metri cappella M. decide di abbandonare questa alleanza Alitalia rimane sola
Alitalia però continua a spostare l'attività da Fiumicino a Malpensa Alitalia non ha una flotta così grande da permettere comunque il mantenimento di due auto
Nel contempo le relazioni dell'azienda coi sindacati si inaspriscono
Le violazioni contrattuali e le danze dei disciplinari continuano
Alitalia intanto proibisce sempre di più di contratti a tempo determinato
Non è
No stabilizza mai contratti la l'ultima stabilizzazione avvenuta poco tempo fa in un settore aeroportuale ma l'Italia
Arriva il due mila uno l'attentato alle Torri questo chiaramente determina una crisi globale di tutto il trasporto aereo internazionale
Alitalia dichiara la sua ennesima crisi in realtà la crisi non è contingente ma è una crisi strutturale era già pregressa ed è probabilmente determinata anche da scelte errate di marketing
Si è mentre l'ulteriore piano emergenziale si dichiarano esuberi anche se si continua comunque a utilizzare per i lavoratori contratti a tempo a tempo determinato
All'Italia apre comunque la due due e tre per scongiurare i licenziamenti i sindacati trovano un accordo a quest'accordo partecipa anche il governo
Un accordo che naturalmente prevede il contenimento dei costi del lavoro che tutta la categoria
Viene ottenuta
L'ennesima ricapitalizzazione in parte dal governo e in parte dal mercato
Di fatto però questo piano sottolinea anche un altro aspetto
All'Italia taglia pesantemente l'attività di volo e taglia in particolare l'attività di lungo raggio penalizzando delle rotte anche sono tutto sommato
Produttive per esempio e paga le rotte con la Cina con l'Estremo Oriente maiale ruppe col Sudafrica appaia le rotte con la West Coast americana
è ovvio che la riduzione di attività risulta completamente incompatibile con qualsiasi idea di sviluppo
E questo porta ad ulteriori esuberi naturalmente
E oltretutto poi nell'azienda in una condizione di debolezza
Nei confronti dei vettori che sono più forti e più consolidati nel mondo
Si presenta all'alleanza ovviamente ricercata con Franzi una condizione appunto di debolezza e di sottomissione
E deve accettare anche degli accordi che sono a perdere
Franz da poco ha preso tutti i collegamenti dal nord Italia con la Francia
Le nomine reggenza intanto continuano con qualificati al saluto scontro nei confronti dei lavoratori
Le violazioni contrattuali e decisioni unilaterali da parte dell'azienda che incidono sulla
Sul lavoro si protraggono
Inoltre le normative sulla regolamentazione degli scioperi la centoquarantasei per essere chiari impediscono i lavoratori dei trasporti del le forme di protesta
Diciamo legale
La Commissione di garanzia diventa eccessivamente zelante d'altra parte controllata adesso da un'ombra hanno Piero sfila
E cassa anche molte forme di protesta già richiesti
Attuale non attuate
Piovono intanto le sanzioni disciplinari e il licenziamento i manovratori continuano ad avere la possibilità di ottenere il rispetto delle regole da parte del datore di lavoro
In questo clima non so se vi ricordate a l'estate scorsa in giugno Bendazzi decide di tagliare un assistente di volo tre voli nazionali
Per fare questo è anche costretto a modificare offerto dei posti dell'aeroplanino
E di di certificarne tra l'altro
I lavoratori che non hanno altro modo di
Opporsi a queste decisioni imposte attuano una protesta sui generis singolare si ammalano in massa e bloccano praticamente tutti i voli nazionali in un momento in cui invece i voli nazionali sono particolarmente richiesti all'inizio dell'estate
La protesta non è condivisa dai sindacati i sindacati ne condannò la modalità però d'altra parte di lavoratori
Si trovano esasperati da questa condizione di continua vessazione dall'impossibilità di poter comunque contrastare l'ampia
Questo però serve ad attirare l'attenzione di chi di dovere ovvero sia delle istituzioni e dell'azionista che tesoro
Quindi Mangano convocati i tavolini di trattative per cercare finisce di trovare anche un aspetto per il trasporto aereo
La storia adesso diventa abbastanza recente
è solo il preludio di questi di quello che avviene poi di recente in seguito alla presentazione dell'ennesimo piano industriale
Che appunto assente nell'ossessione del contenimento del costo del lavoro
E nel quale si leggono parole come esternalizzazioni esuberi e outsourcing
I lavoratori insorgono
Alla fine del due mila e tre la protesta riprende con tutta la sua forza
Si invoca l'intervento dell'azionista il tesoro che appunto è latitante
Siamo anabattista orali assemblee spontanee eccetera
Per fare interviene promette dei tavoli di trattativa
Promette anche degli interventi sulle
Sulle appunto
Sulle norme che regolano il trasporto aereo in Italia ma in realtà poi assistiamo sconcertati
Ad una una un susseguirsi di dichiarazioni che si contrappone che rimangono soltanto che all'interno del governo spesso ci sono
Delle idee completamente opposta rispetto al futuro della compagnia
In queste occasioni i sindacati si sono mostrati Sempre maturi nel senso che hanno anche previsto alcuni accordi che potessero comunque contenere il costo del lavoro ancora una volta per permettere ad Alitalia di sopravvivere
Però questo non basta
Sembra che il governo voglia semplicemente scaricare alle proprie responsabilità e lasciare il cerino acceso in mano al primo
Vi si fanno
I lavoratori dovunque
Si esasperano e in questo momento i sindacati stessi si rendono conto che è necessario una protesta che sia fuori dalla centoquarantasei
E dello show però del ventinove di aprile
Solo così si è ottenuta la convocazione delle parti
In seguito non è stato facile però per l'organizzazione di riportare l'ordine fra i lavoratori sfiduciato
Però bisogna anche dire che grazie a una ritrovata unità sindacale si è arrivati all'accordo
Che prevede
Se non altro l'accesso a tutte le parti interessate alla discussione della prossimo piano di Alitalia
Ne lavoratori non abbiamo delle garanzie non sappiamo come sarà il prossimo piano dall'Italia e siamo sicuri che comunque sarà un piano che prevede da ulteriori sacrifici Italia
E quant'altro
La domanda che viene dalla base questa quant'è costato in termini economici in questi ultimi anni questa sorta di conflitto programmato e la mancanza di volontà di dialogo da parte dell'azienda e da parte
Della del Governo e quanto ancora i lavoratori di Alitalia saranno disposti a sopportare tutto questo senza ricorrere a ulteriori forme di protesta estrema
Ma voglio Mario il segretario generale dell'Umbria si prepari Giorgio Roilo segretario generale dalla Camera del lavoro metropolitana di Milano
Io credo che stiamo vivendo un appuntamento importante
Stiamo compiendo una riflessione profonda il ragionamento impegnato che credo riguardi non solo la messa a punto della nostra strategia politiche sindacale
Bensì e anche un'analisi è un consolidamento della nostra linea di azione alla luce delle più profonde fasi di trasformazione dell'economia della struttura sociale
Della struttura finanziaria dell'internazionalizzazione dell'economia del riassetto mondiale delle istituzioni dell'allargamento dell'Europa che ci siamo trovati a vivere in questo periodo compreso io credo bisogna ricordarlo l'economia di guerra in qualche modo oggi quelli con il quale ci troviamo a fare i conti
Penso proprio che uno degli obiettivi di fondo di questa riflessione che compiamo
è quello di prendere consapevolezza dei cambiamenti inediti e straordinari di natura epocale ai quali siamo consegnati e ai quali siamo chiamati a corrispondere sul piano economico produttivo finanziario e sociali
Cambiamenti che tendono a spiazzare
è la spia farsi cambiamenti Riboli motivi perché determina una rottura nei paradigmi interpretativi che hanno permesso fino a oggi di dare gli ordinati ad una fase della crescita dello sviluppo dell'economia dei modelli delle società avanzata un cambiamento dove globalizzazione e liberismo quel liberismo chiamato dagli esperti sociologi americani molto scoperto del capitalismo hanno dato connotati diversi alla struttura della nostra economia
Vedo proprio sul lato della consapevolezza e della comprensione dei cambiamenti in atto un limite serio nel nostro Paese nella nostra classe dirigente nel nostro governo soprattutto
Non capire né comprendere la natura dei cambiamenti in atto
Non ci consente di mettere in campo le scelte e le politiche per essere protagonisti di questo cambiamento per non subirne gli appelli
Quanta miseria culturale c'è nel modo con cui in questo Paese
La classe di governo ma anche tanta parte dell'imprenditoria a impostato il ragionamento nei confronti delle economie emergenti soprattutto di Cina e India come non capire che la la straordinaria condizione di due miliardi di persone che entrano dentro una condizione di possibile sviluppo non ci pone solo un problema di barriere doganali
E come non interrogarsi sul fatto che oggi soprattutto l'India e forse il Paese che esporta e ha in sé il più straordinario capitale d'intelligenza e di cervelli che oggi esiste nel pianeta
E questa mancata comprensione io credo che è alla base del capo competitivo dell'Italia quel gatto competitivo come ci ricordava prima Gianni Venturi
Che ha fatto sì che ormai qualsiasi statistica ponga l'Italia in coda nella classifica della competitività europea e mondiale
Altro che declino economico di questo paese siamo oggi di fronte ad un rischio ben più profondo ben più grave per il nostro paese io penso che su questo terreno qualche ritardo in qualche modo non tanto di analisi quanto di comportamento e di coerenza l'abbiamo anche noi ritengo
Tuttavia che la relazione di Guglielmo sia un contributo approfondito puntuali attento condivisibile da questo punto di vista ci delinea un processo di lavori d'iniziativa oltre che di elaborazione nella CGIL e con CISL e UIL
Anche su questi punti io credo che sia da esprimere un apprezzamento
Perché quello che ci propone è un elemento positivo di coerenza politicamente e logicamente coerente con le scelte che abbiamo portato avanti in questi anni che non ci hanno solo consentito di resistere
Ma che nella sostanza in qualche modo hanno favorito nella società nella società italiana la costruzione di quella che ormai può essere chiamata
Un un avversione al disegno politico del Progetto berlusconiano noi abbiamo saputo in qualche modo a riportare al centro del dibattito del Paese in una fase difficile
Della nostra economia in una fase in cui le regole e liberismo assumevano i connotati di nuovi logiche temi importanti i diritti il valore sociale del lavoro la quali il concetto di qualità con un nuovo punto di equilibrio fra sviluppo e tutela ambientale
Io penso che dobbiamo essere anche da questo punto di vista consapevoli che senza di noi senza la nostra battaglia oggi avremmo di pronto un paese peggiore di quanto non Russia
Penso anche che da questo punto di vista
La battaglia che ci attende in futuro soprattutto sul versante della riforma questi scale sia da ritenere assolutamente decisiva
Non possiamo consentire che tutto ciò si riduca ormai come sembra ridursi in questi giorni o una o una discussione pre-elettorale od una schermaglia giornalistica il problema non è
In quella riforma dare poco a tanti o tanto a pochi il problema vero è capire ragionare su quale modello di società
Noi intendiamo puntare su quali strumenti di ripartizione di redistribuzione della ricchezza e su come poter garantire ai meno abbienti ai più deboli il sostegno di uno stato sociale efficace e funzionale
Queste battaglie credo ci hanno permesso in questi anni di ricucire un rapporto con la società di essere un punto di riferimento di aver gettato il seme di quella di quel disincanto che ormai oggi è in essere dentro questa società nei confronti di questo governo c'ha permesso di sperimentare anche atti coraggiosi io
Intendo così l'accordo con Confindustria dello scorso anno e le intese che abbiamo fatto in alcune regioni Toscana Emilia ma a me piace ricordare come noi in Umbria piccola regione
Ma comunque politicamente significativa già nel giugno del due mila e due
Tre mesi dopo dopo l'intesa del Patto per l'Italia riuscimmo a firmare un patto per lo sviluppo e la coesione dell'Umbria firmato da tutte le forze istituzionali
E sociali e imprenditoriali anche con CISL e UIL in una condizione oggettivamente difficile e che oggi
Può consentirci di dire che abbiamo fatto un pezzo di strada non indifferente nel cercare di sperimentare nella nostra regione un moderno alternativo a quello del governo centrale certi
Dobbiamo renderci conto a prendere atto che non può esistere un futuro diverso
Né per la Toscana né per le miglia da e per l'Umbria tanto meno per l'Umbria se noi creiamo le condizioni perché nel Paese si affermi una nuova politica economica industriale sociale
Non esiste non è dato un futuro alle singole Regioni c'è un futuro di sviluppo e di innovazione non sarà dato
Alla paese ecco perché credo
Che noi dobbiamo da questo punto di vista andare a cercare di dare come è stato detto stamattina più sostanza organicità anche a quei punti che io reputo positivi di disponibilità manifestati
La CISL e UIL nel rapporto con con noi e anche né segnali sicuramente positivi che almeno in termini di auspicio possano interpretare in quello che sta succedendo dentro Confindustria su due questioni io vorrei porre rapidamente da me l'attenzione per capire come poter indirizzare gli sforzi e le sfide che in maniera più impegnativa si occuperanno nei prossimi mesi il primo la prima sfida quella del terreno della democrazia che io reputo fondamentale fondamentale
è un tema che noi abbiamo posto ed avvertito per primi lo abbiamo fatto nella forma e nel senso giusti gli unici che possono consentire una piena rilegittimazione del ruolo del sindacato in una fase nella fase che stiamo attraversando
Nella fase in cui la società si parcellizza il lavoro si scompone e gli interessi si può bere Lizzano e hanno involuzioni corporative
Nella fase in cui l'ha rappresentato Nizza pende terribilmente a comprensivo darsi penso soprattutto ai giovani a cui tanti giovani che hanno una visione lontana di verza dalla nostra nel rapporto con la politica il sindacato
Penso a quei giovani della vertenza delle acciaierie di Terni ai quali non riusciamo a spiegare che a dare spiegazioni del perché non si facevano una convinzione sul fatto che non bastasse avere ragione
Essere nel giusto perché ciò ci venisse riconosciuto
Giovani che non conoscono le comprendono in fondo nel compromesso nella mediazione
A quei giovani agli interessi e bisogni così complesse del mondo del lavoro si risponde in termini di rappresentanza solo rilanciando con forza e radicalità il concerto e la pratica della democrazia di rapper partecipata
Della validazione con gli scritti delle decisioni che si vanno apprende
A me spiace
Che su queste Perrelli si continui a non avere un elemento di unità con cinque e un Pezzotta questa mattina ce l'ha ricordato ma io vorrei dire che il problema qui non ebbe la prevalenza dei modelli
Il problema non è dei valori e pericolo per la culturali tutti rispettabili non è in gioco l'egemonia Prodi no e discusso il futuro del sindacato confederale in questo Paese nella società evoluta e complessa che abbiamo di fronte
Io non credo che ha questo futuro
E questo futuro ci sia discusso se noi tutti non riusciremo a comprendere che nella società della indipendente interdipendenze della globalizzazione l'alternativa di fatto nella sostanza e fra subalternità
Passiva e partecipazione e coinvolgimento diretto dei lavoratori
In una società in cui ormai le nuove tecnologie circondo terranno comma una moderna Agorà
Dove in alcuni Paesi come l'Inghilterra si sta pensando di
E sperimentare forme di votazione tramite gli sms noi non possiamo più pensare di continuare ad avere strumenti di intermediazione che molto spesso sono un
Una scelta che limita la possibilità di interlocuzione la possibilità di espressione di chi rappresentiamo è un punto questo sul quale dovremmo interrogarci
Stimolando CISL e UIL ma sapendo e avendo consapevolezza che il terreno sul quale potremmo rilegittimare nel futuro la capacità di rappresentanza di quell'inedito modello di sindacato confederale che abbiamo nel nostro Paese
Giorgio Roilo segretario generale accalorata lavoro metropolitana di Milano si prepari Vittorio Bardi segretario regionale dell'Emilia Romagna
Care compagne e cari compagni
Davvero
E non è retorico
Ribadirlo anche in un'assemblea importante come come questa il movimento sindacale confederale
Alle spalle viene da una fase di grande mobilitazione una fase di mobilitazione
Che ha visto una forte adesione è una forte partecipazione dei lavoratori e dei pensionati agli obiettivi di lotta del sindacato confederale anche a Milano sia in occasione dello sciopero generale
Del ventiquattro ottobre che in occasione dello sciopero generale del ventisei marzo l'adesione massiccia allo sciopero è stata accompagnata da imponenti manifestazioni di piazza una realtà quella milanese
Che nei mesi scorsi ha dovuto affrontare una dura sfida sul terreno dalla rappresentanza nel corso dalla vertenza contrattuale dei lavoratori dell'auto per ma è proprio dagli esiti di questa vertenza così come in altra importante vertenze come quella di Melfi e dell'Alitalia
Che si dimostra che anche in condizioni di estrema difficoltà il sindacato confederale come a Milano ripeto e come in altre parti d'Italia
Può ottenere risultati importanti per migliori condizioni di vita di lavoro per salvaguardare l'occupazione e anche per il futuro dall'impresa
Condizioni davvero difficile dicevo quelle in cui siamo costretti in questi tempi opera sia condizioni di estrema difficoltà per la drammatica situazione internazionale contrassegnato
Dalla dalla guerra in Iraq dal conflitto in Medioriente un conflitto che deve essere fermato
Che deve essere fermato con un intervento dei loro due con il ritiro delle truppe occupanti una situazione drammatica anche per la crisi economica e industriale
Nel nostro Paese una crisi industriale che colpisce anche una realtà economica importante come quella milanese dove la continua perdita di competitività delle imprese
La frammentazione del tessuto produttivo finisce per colpire pesantemente anche in questa realtà l'occupazione aumentando la precarietà lavora lavorativa e determinando condizioni salariali insostenibili anche per alcune
Categoria che fino a pochi anni fa venivano considerate dal punto di vista del reddito sostanzialmente protette ecco perché
Per queste sommarie ragioni ed è necessario che le mobilitazioni di questi mesi proseguano devono proseguire con determinazione con una forte iniziativa confederale una forte iniziativa unitaria che deve avere come riferimento centrale i contenuti
La piattaforma parata dell'Assemblea del dieci di marzo una iniziativa
Unitaria che deve rivolgersi sia il governo che alla Confindustria
Nei confronti della quale noi dobbiamo misurare da subito da subito le sue reali volontà dopo
La gestione sciagurata della precedente giunta i punti cardine della nostra mobilitazione
Devono essere sette essenzialmente tre in primo luogo una mobilitazione sui temi dello sviluppo economico e la necessità come diceva giustamente la relazione di Epifani di una nuova programmazione in cui davvero il ruolo dello Stato sia attivo sia decisivo per salvare il tessuto economico e produttivo per difendere l'occupazione in secondo luogo un'iniziativa forte sui temi dello Stato sociale
E a questo riguardo è necessario che già nei prossimi giorni da parte del sindacato confederale si metta rapidamente in campo una risposta del governo che come sapete proprio in queste ore al Senato ha votato la fiducia sulla controriforma previdenziale inoltre i
Penso da ultimo che bisogna mettere in campo e anche qui rapidamente senza tentennamenti una politica contrattuale
Una politica contrattuale unitaria coerente e pulsionale ad una nuova politica dei redditi un modello contrattuale nuove la produzione centrale del contratto nazionale che va confermata deve però consentire il potenziamento dalla contrattazione aziendale e territoriale per portare avanti questi devi per portare avanti una iniziativa di questa portata e necessaria l'unità sindacale un'unità sindacale come scelta strategica
Perché appunto come diceva la reazione di Epifani e come riconosceva oggi in maniera importante e significativa l'oste lo stesso Pezzotta gli accordi separati portano alla sconfitta di tutti con le pratiche nell'accordo separato provvede a visto anche negli anni passati a Mila no tutto il sindacato confederale vengono colpiti gli interessi diritti dei lavoratori dei pensionati l'unità sindacale
Io ripeto è anche fondamentale per affrontare adeguatamente anche gli stessi problemi della democrazia e dalla rappresentanza ritengo in sostanza che soprattutto in un quadro come ricordava recentemente anche il compagno Gino Giugni solo e in e soprattutto in un quadro unitario questi problemi tela rappresentante della del democrazia possono trovare le risposte adeguate possono consentire al sindacato unitario di elaborare
Quelle proposte che siano o il presupposto il pigliatutto
Per definizioni legislative che appunto di fare vengono ormai riconosciute anche all'interno di ampi settori della CISL per queste ragioni e concludo ritengo importante l'impegno assunto questa mattina dalla relazione e dagli interventi di Angeletti di Pezzotta di procedere sul terreno dell'unità sul su per trovare regole democratiche e regole parla per l'arroganza la rappresentanza mettere in campo un lavoro comune un lavoro comune che deve essere sviluppato sia a livello centrale e anche nei territori e anche in un territorio come Milano che appunto sull'onda esperienza degli accordi separati in questi anni ANTO consapevolmente maturato la convinzione che l'unità sindacale davvero è uno strumento che dipende efficacemente l'unico tipo dipenderebbe invece niente di interessi che rappresentiamo gli interessi che rappresentiamo e soprattutto in una fase come questa anche gli interessi generali del Paese vi ringrazio
Vittorio Bardi segretario regionale dell'Emilia Romagna e si preparano già Coppa il segretario generale della Liguria
A me sembra che la relazione
Che il segretario generale ci ha proposto questa mattina
Sì è una buona base per la ridefinizione
Nella vostra proposta
Programmatica
E per la collocazione autonoma della CGIL
Verso le nostre controparti verso gli interlocutori
E direi più in generale verso tutta la società
Incluso evidentemente il quadro politico
Sia come forza di governo e sia come forze di opposizione
Questa relazione che riconferma le scelte che abbiamo compiuto a partire dal congresso di Rimini e ad oggi
Mi sembra che appunto riconfermi la giustezza di questa impostazione
Di testa anche quando quelle sente le abbiamo praticate da soli
Scontando delle titubanze
Al nostro interno anche vicino anche tale forse più a noi vicine e credo che dobbiamo dircelo titubanze a volte anche al nostro interno
Credo che
L'ipotesi
Che stava dietro la firma del Patto per l'Italia
E le cose che mi sono scaturite
Il patto di parla di Confindustria aveva come abbiamo più volte sottolineato
Anche
Lo scopo di mettere in un angolo la CGIL
Ora a me sembra che questa Progetto sia fallito
Che l'iniziativa che ratifica la messa in campo
Non solamente come dicevo la cui i nostri critici di testimonianza va iniziativa concreta fino a raggiungere degli obiettivi e di risultati concreti
Fino ad arrivare all'ultima splendida vittoria a Melfi con quella battaglia di quei lavoratori
Ora sequestro sommariamente il quadro
Forse usando un briciolo di retorica
Potremmo dire come diceva Thomas moglie
Noi dobbiamo essere implacabili del combattimento
E generosi nella vittoria
Ma forse possiamo lasciar da parte la retorica
Nel senso che
Non c'è dubbio che noi dobbiamo essere implacabili
Ma per quanto riguarda appunto la vittoria questa non necessariamente completamente a portata di mano anche se la tendenza mi pare significativa
Per entrare nel merito poi avviarmi alla conclusione io credo che tra le diverse parti significative
Della relazione ce ne sia una ripresa più volte
Che sommariamente quella
Che l'idea di sviluppo
Che noi
Ipotizziamo e quella che deve scegliere la qualità intesa non semplicemente come qualità
E i prodotti ma giustamente verso produzioni sostenibili e
Lato presso particolarmente significativo per noi è che questo sviluppo deve tenere insieme i diritti e la qualità del lavoro
Ora se questo è uno degli assi strategici su cui noi dobbiamo muoverci su cui ci stiamo muovendo vediamo muoversi
Io credo che da quindi sembra che noi dobbiamo
Elaborare dimenticare
Altre politiche economiche e altri poli
Sia politica di redistribuzione dei redditi mettendo anche nel conto che proprio una politica che privilegi i redditi medio-bassi
Anche essa stessa una leva di rimessa in moto dell'economia
Ma su un altro versante credo che il ruolo e i sistemi della contrattazione siano evidentemente centrali per affermare questa nostra l'idea allora da questo punto di vista non c'è dubbio che noi dobbiamo riconfermare la centralità del contratto nazionale come momento di unificazione
Per recupero dei redditi e dei diritti su tutto il territorio nazionale
Ma io credo che questo dibattito per cui sembra che ci si difende il contratto nazionale
Allora si possono esservi Spada Cosimo decentrata oppure viceversa come sostengono
Nostri interlocutori
Si tratterebbe di depotenziare il contratto nazionale per mettere l'accento sulla cooperazione decentrata credo che sia assolutamente sbagliato io credo che oggi più che mai
Per affermare quelle strategie che abbiamo detto sia necessario sia un rilancio della contrattazione nazionale
Sia un nuovo ruolo della cooperazione decentrata che evidentemente non può essere depotenziata ma semmai deve essere esperire
Ora detto tutto questo sembrerebbe quindi che tutto volge per il meglio e quindi
Non ci sono problemi
Io credo che i momenti di questo tipo sia utile anche mettere l'accento su qualche contraddizione che abbiamo al nostro interno
Io individuo soprattutto
Della coerenza delle pudiche contrattuali in alcuni punti di caduta di alcuni contratti qualche problema è sempre antipatico entrare nel merito del lavoro un'attività di contrattazione
Delle categorie anche perché noi riconfermiamo l'autonomia delle categorie
Senza contare vivente Beppe che ci sono questioni di condizioni particolari di rapporti di forza diversi però io credo che non sia possibile anche senza entrare né gli specialisti dei tecnicismi
Che in questa fase a dispetto l'impostazione generale che ci siamo dati quando noi chiudiamo la vertenza sia esso di carattere nazionale un contratto nazionale sia e sulla vertenza ad altri livelli
Questa non sia non possa essere leggibile anche dall'esterno come l'affermazione
Del di quella linea che noi come CGIL possiamo portiamo avanti
Il problema non è quello che in ogni categoria
Sia per meglio dire per tutte le categorie vanno trovate le stesse soluzioni si possono trovare anche soluzioni diverse quello che deve essere però chiaro unico leggibile da tutti e la direzione di marcia se noi diciamo che vogliamo contrastare la normativa di deregolamentazione che sta dentro la legge trenta i decreti rivive scaturiscono questo deve essere una strada che deve essere chiaramente percorsa pur nelle condizioni diverse da tutte da tutte le realtà
Ecco allora che io credo
Che giustamente noi siamo stati chiamati in questa Assemblea non semplicemente per ascoltare la relazione per discuterla
E neanche siamo la richiama semplicemente per approvare la
Io credo che l'impegno sia un pochettino più
Importante e diluito nel tempo che sia quello appunto di fare in modo che da questa relazione da questa discussione
Di questi due giorni a Chianciano noi riusciamo poi a portare nelle nostre strutture delle nostre categorie una riflessione di merito su queste questioni per fare in modo che questa relazione non sia semplicemente un buon contributo per la via CGIL ma sia quel contributo che meno articolato che fa di nuovo tornare la CGIL a vincere un altro paese grazie
L'acciacco il segretario generale della Liguria si prepara Mattia Prenestini delegato del Tribunale di Palmi
La cosa importante è che ci consegna la stagione che abbiamo attraversato
E ancor più di ciò che abbiamo scelto di fare l'analisi su cui si sono basate le cose che abbiamo scelto di fare su cui abbiamo fondato le nostre azioni quella che ha motivato la nettezza delle nostre posizioni e la forza con la quale abbiamo contrastato le politiche del governo di confine
è l'ancoraggio forte a quell'analisi ciò che dà coerenza la nostra azione in una fase in cui possono maturare nuove condizioni e prospettive divertirsi possono aprire da quell'analisi abbiamo tratto due importanti conseguente la prima l'individuazione del rischio di declino che i processi non governati danze affrontati in modo sbagliato portavano con sé la seconda la difesa dei diritti come essenziale vero antidoto alla scorciatoia della via basta
Il loro essere vincoli positivi ti obbligano a scegliere un'altra strada obbligano innovare ad agire sui fattori dello sviluppo e non sulla pura compressione dei costi sul declino sulle conseguenze economiche sociali e cresciuto una consapevolezza più larga e sono maturate le condizioni per ricostruire un'azione unitaria su punti fondamentali
Dopo che scelte basate sulla logica della pura riduzione del danno hanno mostrato i loro limiti gravi
Anche nel mondo dell'impresa in particolare in Confindustria si vanno affermando valutazioni atteggiamenti che cerco andranno misurati ma che sono comunque significativi se ad esempio nella relazione all'assemblea di Assindustria di Genova si legge che
La situazione impone una brusca consapevole coraggiosa sterzata per invertire un processo di declino
D'altra parte però il legame tra la nostra idea dello sviluppo la difesa dei diritti
Rischia invece di perdere Fort anziché mantenere quella capacità di mobilitazione anche di soggetti che stanno oltre noi delle giovani generazioni di un comune sentire diffuso
Rischia di perdere forza e visibilità se non ripartiamo da un'assunzione più netta delle nostre proposte sui diritti
Come merito forte con il quale proseguiamo la nostra azione per contrastare gli affetti e la filosofia della legge trenta e tentiamo di costruire anche su questo un diverso il terreno di azione unitaria
Difficile però che ci impone di esercitare ancora un ruolo come CGIL
Senza rinunciare comunque a misurarci nel rapporto con gli altri nella contrattazione nel confronto con le istituzioni per collegare la crescita e l'estensione di diritti alle politiche di sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo e dei servizi
Ripartire da quelle proposte di merito significa portare avanti anche la battaglia politiche culturali perché si affermi dia dei diritti come parte integrante di una di alta lo sviluppo
E poi naturalmente in ciascuna realtà quell'esigenza di collegare diritti di sviluppo e di riconoscere dignità al lavoro si declina concretamente guardando ai processi reali che lì si manifestano
Due esempi per la Liguria ha da un lato l'aumento dell'occupazione negli ultimi anni ha riguardato in grandissima parte le donne
Affermare diritti significa allora realizzare politiche contrattuali e politiche di conciliazione indispensabili per dare solidità e qualità quell'occupazione
Dall'altra il lavoro degli immigrati e parte integrante ma anche sempre più necessaria in un mercato del lavoro in una realtà in cui la vita ti allunga
Per loro dunque diritti sul lavoro ma anche i diritti civili e politici a partire dal diritto di voto
Altra questione rilevante che stiamo affrontando e la scelta di perseguire una nuova politica dei redditi e la centralità della funzione della leva fiscale in tale politica
Intanto nella nostra capacità di contrattare il reddito e non solo il salario sta il senso la ragione concreta e non solo idealmente solidaristica della dimensione confederale del sindacalismo italiano
Oltre che la ragione non banale per la quale assenso dei pensionati si organizzino in Italia avendo un sindacato
Dobbiamo costruire un'azione efficace per contrastare una politica fiscale che non è solo pura propaganda ma corrisponde un'idea precisa di come si distribuiscono ricchezza potere i diritti tutte le opportunità
Un'idea di organizzazione della società e di orientamento delle scelte economiche
è sbagliato e l'idea che una politica di riduzione delle tasse non si possa fare ora perché ora non ci sono le risorse
Un fisco che raccolga in modo equo risorse consistenti
è essenziale per il mantenimento di un sistema di sicurezza sociale ma anche per sostenere lo sviluppo in verticale un ruolo pubblico di orientamento e sostegno delle scelte economiche anche utilizzando Lisi riduzioni mirate la pressione fiscale
E per essere davvero il fisco uno strumento efficace di redistribuzione
Qualche esempio solidarietà tra generazioni significa anche che la copertura previdenziale del lavoro discontinuo deve poter fare ricorso alla fiscalità generale
E d'altra parte la tutela del reddito dei pensionati con pensioni più basse non può gravare solo sulla spesa previdenziale
Valore del lavoro delle donne loro autodeterminazione richiede politiche di conciliazione che possano disporre di risorse per sostenere il reddito copertura previdenziale periferiche stenta delle donne e degli uomini
Un terreno su cui non ci sono diritti uguali per tutti e vanno costruiti e quello degli ammortizzatori sociali che sappiamo non si riformano a costo zero
Il reddito generato dei lavoratori dai lavori poveri poi non può essere tutelato solo facendole crescere il costo ma agendo sulle confiscare altri sgravi
Su questi come su tanti altri terreni si vede bene il ruolo del ipossia come strumento di politica dei redditi sia come garanzia di un sistema solidale di organizzazione della società
Di garanzia di diritti della persona di diritti di cittadinanza sempre più legati come sappiamo ai diritti che maturo nella sfera economica nel lavoro
Le persone l'impresa sono disponibili più di quanto ne spesse volte pensiamo a ragionare su questo non dobbiamo farci intimorire da rischi di impopolarità che pure ci sono ma che vanno contrastati con gli argomenti che abbiamo e che ci vengono anche dall'esperienza di questi anni
Collegata a queste questioni anche il tema delle politiche di sostegno allo sviluppo del ruolo pubblico di orientamento delle scelte del sistema dell'impresa
Che manca una politica industriale
Lo si dice da parte di molti oggi con meno reticenza di un tempo noi stessi dobbiamo superare i limiti di elaborazione di iniziativa sul terreno concreto delle politiche industriali
Ma abbiamo certamente il merito di aver sollecitato un'attenzione nuova attorno ad alcune questioni
Forze prospettiva la nostra economia sono legate al mantenimento di un apparato industriale fatto anche di grandi e medie imprese
Non basta pronunciare la parola innovazione tecnologia per avere la chiave del futuro ed è sbagliato contrapporre teche industria manifatturiera più tradizionale
Così finisce per pensare ad esempio che moderno e non fare l'acciaio anziché farlo in modo nuovo
Un apparato industriale che si indebolirsi ancora infine non sarebbe più in grado di reggere e costruire una prospettiva nuova perché sarebbe definitivamente perso un patrimonio di cultura industriale di professionalità destinazione di aree
Per questo va ribaltata la filosofia del ridimensionare per rilanciare che ci viene ancora proposte che noi del passato qualche volta abbiamo subito
Sempre a proposito di ruolo dell'azione pubblica nell'economia occorre ripensare a questo ruolo si è detto ed è importante in una dimensione europea anche per contrastare la tendenza Mario ad una regressione del nostro Paese in un ruolo marginale dipendenti
La dimensione europea e globale dell'impresa non può significare ad esempio che qui rimangono le officine
E la distanza tra funzioni pregiate delle aziende e centri di ricerca di direzione da un lato e siti produttivi dall'altra comporti un impoverimento dei nostri siti industriali e la loro sostanziale precarietà
Per altro verso pensando ancora la mia regione se c'è un futuro per l'esistenza in questo paese di grandi aziende in settori strategici sostenuti da politiche pubbliche porrebbe lungimiranti si dimostrerà anche da ciò che accadrà Liguria
Il patrimonio industriale che è rimasto in Liguria dopo le trasformazioni dell'impresa a partecipazione statale può essere ulteriormente indebolito e disperso
Può partecipare invece ad un'operazione importante di valore nazionale di ricostruzione di un soggetto industriale forte Complesso che agisce nei settori strategici e che fa ancora tesoro d'integrazione l'attività civile per la difesa dunque politiche per rientrare le scelte economiche ma anche per collegare sviluppo ha qualità e quantità di lavoro e a benessere e coesione sociale
Le posizioni in campo ci dicono di quante iniziativa mobilitazione intelligente più sicura di alleanze ma soprattutto coinvolgimento delle persone che rappresentiamo ci sia bisogno
Perché questi siano terreni sui quali davvero poi troviamo soluzioni
Mattia femminili delegata del tribunale fallisce per fare Giampaolo Diana al segretario regionale dalla
Compagne e compagni io credo che richiama tutti i compagni nel ritenere che l'attacco terroristico dell'undici settembre assegnata ufficialmente l'ingresso meglio così fecondo il tempo delle ninfee entità
Dato quest'evento mentre visita né tanto né niente di vittime
Gli scettici anche che coloro che ancora si chiedono se la globalizzazione esista davvero
Sono stati posti di fronte alla prova che volenti o nolenti viviamo in una società globale
In cui il conflitto e l'unico fenomeno che ha una regolarità è una permanenza
L'avvento della moderna politica liberista ha comportato una sorta di scissione nel patrimonio genetico dell'uomo democratico
In base alla quale mentre i geni delle libertà individuali
Sono stati catturati dalla dimensione globale
Quelli che informano la solidarietà e la giustizia sociale siamo rimasti pesantemente ancorati a livello locale
Potremmo dire che mentre la libertà individuale economica si globalità tutto ciò che ha a che fare quella vita comunitaria i diritti politici e sociali libertà collettiva resta circoscritto e confinato dentro spazi sempre più limitati
L'immagine dell'uomo globali corrisponde una fotocopia tagliata a metà dell'uomo democratico ha una sua raffigurazione dimezzata
E la sublimazione del capitalista
La proiezione di una persona quando abitata dal sistema economico dominante
Così la rapida commercializzazione di diritti fondamentali porta a dare un prezzo alla dignità alla libertà
Ma il valore di uomo resta pur sempre la pietra su cui viene costruita ogni democrazia e affinché l'uomo possa diventare il legislatore di se stesso costruttore di se stesso
E poi da mentali che possa sentirsi padrone dell'insieme delle sue facoltà delle sue potenzialità dell'insieme dei suoi diritti fondamentali
Sono ciò dà un senso di aviaria il principio democratico in base ai quali tutti devono avere la possibilità di contribuire alla gestione della cosa pubblica
L'attuale politica del governo di centrodestra che attribuisce loro dominante al mercato sulla vita politica e giuridica
Sta facendo emergere delle pendenze che pongono in serio pericolo la sopravvivenza dello stato sociale e che rendono la democrazia troppe claudicante
A ciò si aggiunga la progressiva erosione dello stato di diritto e della legalità
Che minando la stabilità di uno dei pilastri inseguiti bastano le dinamiche delegittimazione democratica la concorrente antiliberale il consenso della gente nei confronti delle istituzioni costituzionali il risultato complessivo di tale processo si concretizza in un progressivo deperimento della forma di legittimazione propria delle democrazie pluraliste
La crisi dei meccanismi costituzionali preordinati ad assicurare la legittimazione del potere democratico fa sorgere delle domande sconfortanti
Perché si dovrebbe prestare obbedienza a uno stato che oltre a non garantire il diritto all'uguaglianza sociale non è in grado di fare osservare né di osservare la legalità perché si dovrebbe sostenere a diventare uno Stato che piuttosto che garantire pari opportunità genera e alimenta disuguaglianze sociali
Perché ci si dovrebbe identificare in uno stato che non pone tre propri principi supremi e i propri fini essenziali la garanzia dei diritti sociali ma la fine dello stato sociale verso cui ci stiamo così velocemente avviando
Porta con sé ulteriori seri problemi
L'istruzione l'assistenza e la salute e tutte le altre prestazioni sociali Stone infatti essenziali non solo per garantire il buon funzionamento della democrazia
Ma anche al fine di evitare il disfacimento della questione sociale
Quale sarebbe l'organizzazione delle prestazioni sociali tenta uno stato sociale
Sarebbe un universo interamente privatizzato dove alcuni servizi sarebbero svolti in forma di impresa come i trasporti altri informe in comunitaria come la scuola altri ancora in forma di enti privati senza scopo di lucro
Fisco giustizia ordine pubblico diventeranno oggetto di compiti pubblici conferiti a privati
Si può almeno a una casta un'élite di titolari di incarichi pubblici competente esercitare in modo privatistico funzioni un tempo di esclusiva pertinenza dello Stato
Ci troviamo in una condizione storica troppo lontana dalla normalità non esista un confronto paritario tra portatori di interessi contrapposti
Ci sono delle normative di fondo i strettissimi rapporti tra governo e industriali alterano un sistema di regole già passato
Così come la concentrazione nelle mani del capo del governo dei tre poteri fondamentali quello politico quell'economiche quello mediatico
Stiamo assistendo a un attacco nei confronti della magistratura senza precedenti connotata da una pericolosità estrema che tenta di privarci delle garanzie di autonomia e di libertà di giudizio dei giudici che sono riconosciute del principio della separazione dei poteri mentre andrebbero individuati gli elementi che realmente impediscono alla giustizia di essere giusta che rendono i processi civili infinitamente lunghi che fanno per iscrivere i reati
Ragioni che vanno cercate nelle carenze degli organici amministrativi degli uffici giudiziari nelle retribuzioni insufficienti a controbilanciare le enormi responsabilità cui dipendenti della giustizia sono esposti a nella stenta di piani meccanismi premianti che tacciano testimone la produttività soprattutto per i livelli più bassi si vuole colpire il valore dell'istruzione che rappresenta la condizione fondamentale dell'uguaglianza certo gli attacchi alle fondamenta democratiche del nostro Paese sono troppo numerosi e troppo spacciati
Tanto che da più parti si è affermato che il capo del governo e posseduto da un delirio di onnipotenza
Forse si dovrebbe riconoscere che si è trattato almeno spesso di una perenne schietta certezza di onnipotenza
Alla guida del governo Berlusconi ha misurato il grado di resistenza democratica del Paese usando i suoi metodi per sondare la pubblica opinione misurando le reazioni ma ha sperimentato un corpo sociale spesso molto cedevole molto distratto sulle cose importanti sulle scelte di politica estera di economia di finanze
E passato dalle spudorate leggi a favore della borghesia del denaro alla trasformazione del parto in bilancio una sorta di marachella
Trovandosi a dover affrontare da parte dell'opposizione delle resistenze moralistiche superabili senta grossi sacrifici ha tentato invano di colpire il sindacato di spaccare il movimento operaio e la pubblica opinione lasciato fare
Sopportando l'incapacità di governare i cedimenti degli interessi delle clientele l'attacco ai diritti aderì beltà all'uguaglianza
E riuscito a cambiare persino il modo di fare politica facendola diventare un prodotto da vendere basato sulla forza delle immagini dell'apparire piuttosto che sulla capacità e sulla competenza ha fatto diventare la telegenico cita fondamentali per raccogliere voti come la capacità di parlare attraverso slogan vuoti e banali ma efficaci per attirare l'attenzione degli spettatori
Ha spinto la politica dentro i confini del simbolico del rituale del teatrale
E la gente sperimenta il proprio disorientamento nel vedere emergere nuove debolezze accentuati divari sociali aumentare la disaffezione verso lo Stato aumentare l'insicurezza la povertà
Sente la necessità di punti di riferimento sicuri di fare sentire la propria voce di trovare la forza per esprimerla di sentire di essere parte attiva della società di contare di non essere invisibile la gente ha scelto di identificarsi nella CGIL perché di fronte a un centro sinistra da sempre preoccupato esclusivamente di battere elettoralmente il capo del governo piuttosto che di governare il Paese
Rappresenta l'unico movimento rimasto fedele alla sua storia ad un impegno di coerenza
Rappresenta l'unico movimento preoccupato di riflettere su proposte concrete sopra agenti
Su cosa dovrà essere fatto quando il centrodestra non sarà più il governo per riparare i danni prodotti per apportare estendere i diritti esistenti
Per potenziare le garanzie per proteggere chi tutela in ogni anno sin dal momento in cui la vittoria elettorale della destra e l'affermarsi del neoliberismo come modello sociale ed economico ma anche politico destabilizzano la sinistra colta impreparata
La CGIL si è collocata al centro dello scontro sociale
Perché ha compreso subito che il mercato una volta divenuto meccanismo di distribuzione del potere produce inevitabilmente disparità e disuguaglianze
Sia sotto il profilo dell'accesso che sotto quello delle opportunità e dei risultati conseguibili genera posizioni sempre più distanti tra ricchezza e povertà tra potere e mancanza di potere
Le scelte politiche scaturite anche dal congresso di Rimini vanno proseguite pena la perdita di consenso finora ottenuto
La CGIL ha svolto un ruolo primario perché si è schierata in maniera netta su tutte le questioni
Ha preso posizioni chiari e riconoscibili anche sul suo stesso modo di essere e di operare senza che l'agroalimentare conclusioni ha scelto sempre e comunque da quale parte stare
E ha avuto ragione sulle guerre portatrici solo di miseria di terrore di odio e di orrore sull'Iraq paese occupato ma non liberato sul terrorismo che non è affatto sconfitto sull'articolo diciotto non ancora modificato
Sulla legge trenta con tutte le sue contraddizioni e disastri applicativi sulle questioni dei metalmeccanici sulle pensioni sull'esigenza di superare l'accordo del ventitré luglio unitamente al superamento di una politica dei redditi basata su tale accordo che consente invece di agganciare i salari all'inflazione reale
I lavoratori i pensionati le donne i disoccupati tutti coloro che hanno percepito il tentativo del governo di creare disuguaglianza dipendenze subalternità
Hanno scelto di essere rappresentati della CGIL hanno consegnato dalla CGIL la responsabilità di difendere il loro futuro
Perché non può essere tollerata la sensazione di insicurezza che nasce da un rapporto di lavoro precario
La sensazione che avvertono i giovani soprattutto meridionali di fronte all'impossibilità di realizzare un progetto di acquistare una casa di mettere su una famiglia e anche per noi donne diventa sempre più difficile sentirci protagoniste di politiche che valorizzi le nostre capacità che realizzino una reale partecipazione alla vita pubblica anche all'interno di partiti e sindacati ci sentiamo sempre più spinte né cantucci dove persegue gli uomini cioè non volute
Certo magari abbiamo la fortuna di vederci riconosciute le prerogative dell'essere umano c'è risparmiato di sperimentare le nostre condizione di donne come un fastidio un ostacolo ma cosa sarebbe di noi se le libertà civiche degli uomini ci hanno concesso non può essere accompagnati dai motorini economica noi donne non possiamo dire di essere uguali al Duomo solo perché stringiamo tra le mani una scheda elettorale
E grazie all'istruzione alla Toro che noi donne superiamo le distanze che ci separano dall'altro sesso
Grazie all'accordo tra noi e il mondo non c'è più bisogno della mediazione dell'uomo eppure dobbiamo combattere ancora nei posti di lavoro per respingere le molestie sessuali per contrastare i fenomeni diffidenza che ci accompagna da quando dico che a Mussolini vertice quando i nostri metodi si allontanano da quelli maschili quando le nostre idee non coincidono con le loro e subiamo leggi assurde come quelle sulla procreazione assistita volute da un Parlamento composto prevalentemente da uomini che legifera sui nostri corpi sulla nostra intimità sulla nostra vita che ci impone una morale per tutto qua sto occorre che la CGIL mantenga fede al proprio impegno ha il dovere di non deludere le aspettative di quanti hanno affidato a questa organizzazione le loro speranze
Deve proseguire verso la difesa delle certezze
Perché il nostro obiettivo non deve essere tanto la conquista del riconoscimento dei diritti quanto della loro garanzia
Perché mentre il riconoscimento e la teoria dei diritti limpido delle diversità come veniva definito da Marx la garanzia e la realtà degli stessi diritti perseguire ancora Max la terra delle libertà grazie
Giampaolo Diana segreteria regionale Sardegna si prepari Maria Pia spiando lo delegato del posto di Genova
Sono convinto che abbiamo fatto bene a programmare questa discussione
Come il coinvolgimento di tutta la CGIL era ed è importante offrire a tutto il quadro attivo dalla nostra organizzazione un'occasione come questa che deve servire a consegnare a tutti noi la ridefinizione di un impianto strategico e programmatico della nostra organizzazione
Credo che questa discussione debba necessariamente innanzi tutto avviarsi varate c'è un silenzio tombale dà fastidio
Dicevo credo che questa discussione debba necessariamente innanzitutto avviarsi esprimendo un giudizio positivo
Sulle mobilitazioni di questi mezzi e per la piena riuscita degli scioperi e delle manifestazioni che abbiamo svolto la straordinaria partecipazione a quelle iniziative testimoniato quanto la scelta di contrastare la politica del Governo e delle controparti datoriale sia stata ampiamente condivisa e perché non dirlo abbi
Anche vanificato il tentativo dalle controparti di accentuare la divisione sindacale
Questo risultato anche impedito l'affondo del Governo sull'articolo diciotto ha costretto la spesso a un ripensamento sulla previdenza benché le notizie di ieri sul ricorso alla delega ci portano al giudizio che ha espresso Epifani stamattina ha posto le basi per il rilancio dell'iniziativa contro la legge trenta e ci permette oggi di avviare con la nuova direzione la Confindustria un serio confronto auspichiamo di merito sui temi dello sviluppo
In estrema sintesi penso possiamo permetterci di dire che l'iniziativa della CGIL appagato
Lo sta a dimostrare la vertenza di Melfi
Epifani stamattina diceva lo voglio ricordare se siamo tutti più forti lo dobbiamo anche a quelle iniziative a quei lavoratori credo che abbia fatto bene ad esprimere quel parere
Ma anche queste risultati sono lo specchio della capacità d'essere riusciti sui nostri obiettivi a creare vaste alleanze a partire dal rapporto unitario con CISL e UIL che arresta per quanto ci riguarda ineludibile
Ma nonostante queste iniziative come è stato ricordato dalla relazione stamane è necessario continuare in quella di tensione per ottenere una svolta generale della politica economica e sociale
Una crisi profonda è stata chiamata è stata definita da Epifani quella in cui ci troviamo
Varate una crisi che si misura attraverso il peggioramento progressivo di tutti gli indicatori economici
Che determina una continua perdita di competitività del nostro sistema produttivo che ha determinato e non accadeva da dodici anni una sensibile diminuzione dei consumi delle famiglie
Di norma
Ciò avviene nelle fasi di stagnazione economica ma è sempre accompagnata in genere da un aumento dei depositi stavolta hanno ciò non avviene
Diminuiscono anche i depositi e il segno drammatico che aumenta la povertà
Attenzione se noi non riusciamo ad imporre una svolta generale nella politica economica e sociale del governo sarà difficile guardare al futuro con un minimo di prospettiva
Sono le stesse ragioni per cui cala pericolosamente anche la fiducia degli imprenditori di questo Paese
Io però o necessità care compagne cari compagni quei pochi che sono restati di sottolineare alcuni effetti di questa crisi da un punto di vista da un punto di osservazione parziale
Noi dobbiamo tener presente che se il sistema Italia perde competitività questa perdite ancora più forte nelle aree già deboli in particolare nel Mezzogiorno
Dobbiamo sapere che quando si tagliano le risorse allo Stato sociale
Alla scuola pubblica la sanità agli enti locali c'è un abbassamento della qualità della vita
Per tutti ma come è facilmente intuibile tutto ciò è ancora meno sopportabile in quelle regioni dove si registra il reddito pro-capite più basso come nelle regioni del Mezzogiorno
Se poi aggiungiamo i processi di delocalizzazione in atto questi producono effetti diversi tra una Regione dopo il valore aggiunto delle attività produttive pari al ventisette per cento del prodotto interno lordo e in quelle regioni dove il contributo del valore aggiunto e sotto il tredici per cento come la Sardegna per questo io chiedo compagni stamattina e fino ad ora mi pare sia stato sottovalutato può darsi che abbia mi sia sfuggito maggiore attenzione verso il Mezzogiorno
Stamattina sia Angeletti che Pezzotta hanno sottolineato il valore dell'unità sui titoli mi dove c'è l'unità sul Mezzogiorno c'è un tessuto
Unitario c'è una proposta unitaria a me pare che anche la nostra organizzazione insieme a CISL e UIL
Sui problemi del Mezzogiorno potrebbero fare
Una qualche iniziativa in più è vero che nei mesi scorsi abbiamo realizzato una iniziativa importante a Reggio Calabria a me pare del tutto insufficiente rispetto alla gravità che attraversa quell'area del nostro Paese
Credo tuttavia che il modo migliore per affrontare queste situazioni
Dove registriamo un ritardo di sviluppo rispetto alla media nazionale sia quello indicato stamane ed Epifani
Una politica di sviluppo investire in ricerche è stato Betto nella capacità di innovazione nelle infrastrutture materiali e immateriali
Nella capacità di programmazione economica
Rilanciare attraverso questi strumenti una vera politica industriale
Da troppo tempo la politica industriale non è all'ordine del giorno per l'agenda politica di chi governa è ahimè e ahi noi non soltanto dal due mila uno ma da qualche anno prima insieme a questi lo trovo interessante la relazione contenuta nella relazione di Epifani certamente da sviluppare anche criticamente sul mancato ruolo pubblico in settori strategici
Quali i trasporti l'Energia e il credito io credo che su questo dovremo tornarci con molta attenzione anche in casa nostra
Ma una politica di sviluppo come quella che vogliamo non può che partire dalla definizione di una vera politica dei redditi
Ad iniziare da una rinnovata volontà da parte di noi tutti di rivendicarla perché mi pare ci sia bisogno anche di questo
E la politica dei redditi obbligatoriamente inizia con la definizione di una politica impositiva con una politica fiscale a me ha convinto la definizione di Epifani sul fisco i doveri dello stato e dei cittadini
Serve diceva Epifani una nuova cultura di partecipazione alla cosa pubblica Lettica della responsabilità mi ha convinto almeno su questa parte anche l'affermazione sul fisco fatta da Pezzotta io amo il fisico
C'era in quelle parole anche qui mi pare
Un richiamo alla responsabilità e alle necessità di cambiare cultura in questo paese
Noi dobbiamo avere la convinzione è il dovere per gli interessi generali che rappresentiamo di condizionare innanzitutto le scelte dei governi sulle politiche impositive e fiscali
Perché solo attraverso una politica impositiva seria che chiede a tutti di concorrere in base alla propria capacità possiamo pensare a una politica redistributiva dei redditi diversa da quella conosciuta finora
Io sono convinto che solo attraverso questa strada saremo in grado di tutelare il potere d'acquisto di salari e pensioni
Riusciremo a garantire quel potere d'acquisto se Cirri conquistiamo una vera politica verrei capace di ridare qualità la scuola pubblica la previdenza alla sanità
Allo stato vigente sociale più in generale pensioni a questo una politica dei prezzi e delle tariffe
Che rientri in un quadro di compatibilità se questo riusciremo a fare certamente tuteleremo il potere d'acquisto della gente che rappresentiamo
Una cosa è certa
Noi non tuteleremo mai il potere d'acquisto se ci limitassimo ai soli rinnovi dei contratti
Da soli non bastano inoltre si scaricherebbe rosso i contratti aspettative di tutele a cui non si può dare risposta con i soli comprati per quanto buoni questi possano essere
Il contratto collettivo resta uno dei pochi strumenti che testimoniano l'unità del paese
Già oggi non lo sono
Ci sono differenze salariali tra le diverse aree del Paese lo dice la STET
CGIL figuriamoci se passasse un modello diverso da quello a cui noi pensiamo e che difendiamo
A me sta male lo dico con molta franchezza accompagna e compagni hanno sorpreso gli applausi a Pezzotta
Quando questi a giustamente dal suo punto di vista detto che la CISL è per i due livelli come noi ma quale come noi compagni ma uguale lui pensa e l'ha detto chiaramente
Di mantenere si due livelli ma l'ha detto che noi abbiamo applaudito di vero implicare il contratto collettivo nazionale è spostare l'asse delle tutele che non può che avere un connotato nazionale verso quello territoriale quella non è
La nostra proposta
E a me pare somma per questo canale costa undici euro sto finendo
Attenzione io credo che se ciò avvenisse rubo trenta quaranta secondi se ciò avvenisse dimostreremo anche di non aver capito esattamente almeno in parte quello che è successo a me non a caso l'altro ieri Brunetta
Cercava di ricordare ad Epifani a a Ballarò se non ricordo male
Che
Menti è figlia anche di un accordo firmato con il sindacato Epifani mi ricordava che doveva essere soltanto una fase iniziali di avvio
Insomma io credo che non ci possano essere
A parità di lavoro retribuzioni diverso non per nulla noi negli anni passati abbiamo anche detto basta ai contratti d'area Diana però vorrebbe sia troppe Perego finisco veramente con una battuta mi dispiace
Non regge
Io credo che il modello contrattuale debba restare così come e il livello nazionale debba essere lo strumento che garantisce equamente a parità di lavoro a parità di retribuzione se salta questa equazione
Noi non largheggiamo non ce lo possiamo assoluta permette assolutamente permettere e giustamente sotto questo aspetto verremmo scavalcati e indipendentemente dalla nostra volontà pensavo di dire qualcosa sulla democrazia di mandato ma mi pare non ci siano
Maria Pia Scandroglio delegata deposti leggero ma come Valeria Fedeli
Il mio intervento sarà breve ma non riguarderà la mia azienda
Poste italiane dovrebbe offrire un un servizio pubblico alla cittadinanza e oggi anche questo servizio pubblico sta facendo la fila e degli altri sanità scuola informazione
Oggi invece volevo sottolineare proporre una riflessione su un punto per me importante nel nostro confronto interno sul nuovo palinsesto contrattuale
Il nostro confronto non potrà che produrre una sintesi da sottoporre ad un percorso possibile auspicabile con CISL e UIL io lavoro come ho detto in un'azienda grande
Quindi ho contratto coincida con quello nazionale ma la mia riflessione nulla ribalta i lavoratori delle grandi aziende
Ma tutte quelle realtà lavorative oggi sempre più in aumento e che non trovano una virata rappresentanza e che secondo me sempre più necessiteranno di contratti nazionali forti contratti che dei centri non sia al secondo livello la produttività ma che operano diritti e certezze normative a tutti i lavoratori
Quella pagatori che spesso difficilmente riusciamo anche noi ad avvicinare
E prevedibile che nel nostro Paese col tempo di tipologie di lavoro flessibile previste dalla legge trenta vengano attuate
Non abbiamo voluto ne condivido questa legge non possiamo però esimerci dal proporre estensione esigibilità dei diritti anche per questi lavoratori
La realtà è uno e lavora e il lavoro di controllo ai tavoli contrattuali possono e devono vigilare e devono soprattutto rendere inefficace la legge trenta cosa che fino ad ora avvenuta i rinnovi contrattuali firmate dalla CGIL
Questa è stata una realtà che ha visto la contrattazione migliorare superare le condizioni imposte dalla legge trenta spezza
Contratti nazionali più forti possono solo aiutare anche queste tipologie di lavoro oggi è importante per ribadire i diritti dei lavoratori
Riappropriarci nella contrattazione dell'organizzazione del lavoro della politica degli orari e degli inquadramenti che troppo secondo me abbiamo lasciato alla controparte
Oggi contrattare formazione e introdurre percorsi formativi nei contratti può essere fondamentale
Non penso che sarà facile ed immediata la possibilità di liberarci da questo governo ma penso che la redistribuzione dei redditi dei lavoratori dipendenti anche per coloro che non appartengono alle grandi categorie
Sia un punto insieme all'estensione dei diritti che ci debba vedere puntualmente propositivi in ambito confederale
Allora sentite secondo me a questo punto b siccome de di minuto in minuto perdiamo delegati
Li perdiamo
Delegate delegati anzi pardon
A questo punto secondo me dovremo prende una decisione
Di anticipare ramo detto alle diciannove e trenta
Anticipiamo i dieci minuti e chiudiamo adesso tenendo presente che domani lo sanno i presenti chi ha l'opportunità di contattare gli assenti nella serata
Si deve sapere che domani l'Assemblea eredità questa situazione
Trentuno interventi già previsti per domani
Più e quattro interventi che questa sera decidiamo di non fa
A parlare sono quindi trentacinque interventi
Trentacinque interventi tenendo presente che
Anch'come vedete è molto complicato riuscire costringere i compagni tra l'altro attivando antipatie
Immagino per tutta la vita costringere dieci minuti significano una moltiplicazione del suo punto di vista molto semplice trentacinque per dieci trecentocinquanta minuti nella migliore delle ipotesi domani quindi dobbiamo sapere che davanti a noi non essendo prevista versione interruzione in questo modo rischiamo di andare secondo me adorava
Sì preoccupanti per cui domani tutti sanno
No specialmente gli iscritti a parlare che questa è la situazione però credo che sia inutile questa sera continuare per cui se non ci sono pareri contrari o proposte di fare sedute notturne che sarebbero ancora più più del Sir
Te io proporrei eventualmente
Quindi essere domattina puntuali bisognerebbe dire anticipiamo alle otto però ci conosciamo quindi domani mattina alle nove io comincio a chiamai
Re gli iscritti a parlare ci vediamo domani mattina se non ci sono pareri contrari