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Roma, 9 luglio 2002 - Gabriele Canè, giornalista, e Giancarlo Mazzuca, direttore del Quotidiano Nazionale, hanno incontrato Maria Rita Parsi, psicologa e Bruno Vespa, giornalista Rai conduttore della trasmissione 'Porta a Porta', dando luogo a un talk show.Bruno Vespa ha raccontato episodi ed aneddoti legati agli esordi della sua carriera da giornalista e dei momenti salienti della sua esperienza in Rai, come il rapimento Moro e l'elezione di Papa GiovanniPaolo II.
Soprattutto la conversazione si è concentrata sul terrorismo delle vecchie e nuove Br e sull'attenzione della Tv per grandi casi … di cronaca, come recentemente il caso Cogne.Cogne ha fatto più ascolti di BiagiVespa ha spiegato perché, pur dedicando molto spazio alla vicenda di Cogne la sua trasmissione non ha fatto un processo in Tv, rivendicando invece gli ascolti di quelle puntate e la necessità di informare sui grandi fatti di cronaca, sempre senza cadere nel dibattito tra innocentisti e colpevolisti.Vespa si è detto rammaricato per il fatto che le puntate sull'omicidio Biagi non hanno avuto lo stesso successo di audience, perché, a suo avviso, gli spettatori non si sentono minacciati direttamente dal terrorismo delle Br.Il terrorismoQuindi il giornalista ha anche delineato le differenze tra le Br di oggi e quelle di venti anni fà, ricordando la drammaticità delle violenze di quegli anni e del ruolo giocato dalla Tv.Infine, si è trattato del tema del terrrosimo internazionale, della sua evoluzione rappresentata dai kamikaze, dei collegamenti con il fondamentalismo islamico, e delle paure e dell'intolleranza dell'occidente per l'immigrazione.
Soprattutto la conversazione si è concentrata sul terrorismo delle vecchie e nuove Br e sull'attenzione della Tv per grandi casi … di cronaca, come recentemente il caso Cogne.Cogne ha fatto più ascolti di BiagiVespa ha spiegato perché, pur dedicando molto spazio alla vicenda di Cogne la sua trasmissione non ha fatto un processo in Tv, rivendicando invece gli ascolti di quelle puntate e la necessità di informare sui grandi fatti di cronaca, sempre senza cadere nel dibattito tra innocentisti e colpevolisti.Vespa si è detto rammaricato per il fatto che le puntate sull'omicidio Biagi non hanno avuto lo stesso successo di audience, perché, a suo avviso, gli spettatori non si sentono minacciati direttamente dal terrorismo delle Br.Il terrorismoQuindi il giornalista ha anche delineato le differenze tra le Br di oggi e quelle di venti anni fà, ricordando la drammaticità delle violenze di quegli anni e del ruolo giocato dalla Tv.Infine, si è trattato del tema del terrrosimo internazionale, della sua evoluzione rappresentata dai kamikaze, dei collegamenti con il fondamentalismo islamico, e delle paure e dell'intolleranza dell'occidente per l'immigrazione.
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