Critica e militanti

Buon giorno da critiche militanti non pochi lettori da tempo si accorgano di leggere desunto ha vivamente a sbalzi
Secondo il ritmo che hanno nella nostra vita e messaggi le notizie cambiamenti alcune lunghe trame si scorrono con più impazienza studi ponderosi non vengono arati dallo sguardo secondo l'ordine dei capitoli ma aperti a caso
Assaggiati Bocconi qua e là
Non stupisce in questa situazione che ha molti facciano compagnia soprattutto i libri di racconti e disagi Brady magari costruiti Modular mente come una serie con cornice
Un filo rosso pubblico nei giorni scorsi mi sono divertito a sfogliare un volume tascabile panciuto come nella migliore tradizione sale il dizionario del grafo Romanelli Antonio Castronuovo che appunto della lettura parla attraverso quel suo rovescio che lo scrivere una pagina una pagina e mezzo ciascun pezzo decine centinaia di spigolature su autori di ogni tempo il paese si va da Plutarco muratori da Varrone a Murakami dalle raffinatezze di Virginia Woolf alle fabbriche di ghost writers impiantate già da Alessandro G. ma padre
Castronovo e particolarmente attratto dalla Storia della letteratura francese così sociale e civile che per uscire dalla sua lucida iper coscienza pubblica
Deve organizzare un lucido speculare delirio quello della scrittura automatica la grafo mani acquista un significato
Socialmente sintomatico nella modernità quando cadono i freni inibitori perché non sia più la sensazione di dover combattere con un limite che dà senso e proporzione cioè diciamo classicità all'opera
Di cui due tendenze opposte o appunto un atletismo da guinness dei romanzieri che compongono centinaia di volumi
O il corteggiamento beckettiano del Silenzio su un altro piano anche l'alternativa tra una pubblicazione compulsiva i monumentali diari postumi cioè la verbosità dei leader politici artisti mancati che riversano il bisogno di limitato sulla folla e la cui storia si democratizzare
Nella verbosità dei ciclostilati sessantottini e c'è la vertigine dei cataloghi degli eruditi del tardo Ottocento infaticabili ruminanti di notizie su tutto lo scibile umano quanto alla letteratura maggiore nella sua prima metà del diciannovesimo secolo ha conosciuto formidabili scrittore impresari Balzac Dickens
La cui opera sembra un puro prolungamento della energia vitale ma già nella seconda parte del secolo le attività sociali artistica iniziano a collidere lo si vede bene in Bergamo in Proust che compongono i loro capolavori
Quando smettono di voler dominare la realtà mondana con un gesto a sua volta mondano nel Novecento da Cechov a Montale vivere scrivere diventano verdi nel ci scrive perché si è malati si cerca di trasformare la scrittura in terapia o in pratica igienica del pensiero ad esempio in Paul Valéry uno dei motivi ricorrenti del dizionario del grafo male riguarda l'aspetto fisiologico di questa attività ci sfilano davanti me dodici senza scampo come calda
E gli autori che vanno avanti con gli stupefacenti come Sartre ci sono gli scrittori sedentari magari con ipertrofia prostatica ci sono i camminatori mi Ciani gli esteti orgogliosamente orto statici in cui D'Annunzio
Egli sdraiati come Proust
Ci sono gli ispirati e coloro che invece vogliono scrivere a prescindere con l'esercizio metodico combinatorio
Come Remo Roussel antenato si potrebbe dire dell'intelligenza artificiale
Qualcuno è ossessivo e ha paura di perdere i propri appunti qualcun altro invece distratto e lascia depositare la scrittura un po'come capita
Cioè chi è divorato dalla vanità ai sino all'aorta un autismo felice ricomporre chiacchiericcio e soltanto in solitudine nell'insieme dire che il catalogo mostra tipi umani che assomigliano molto a dei pazzi di catena come quelli
Degli inventari di Ermanno Cavazzoni che l'autore sembra certo fraterno più si procede verso la fine della modernità
Più i feticisti della scrittura sento non quanto e vanno scrivere libri e allora magari scrivono sulle ragioni per cui non si dovrebbe scrivere o commentano Borghesiana mente titoli di grandi libri inesistenti per farne dei piccoli rinasce allora la letteratura dei caratteri delle vite di pochi capoversi
E dopo la critica negli scarta facci la videoscrittura nasconde le varianti ma forse ci sarà la critica del carving
Una vita in particolare mi è sembrata emblematica quella di selenio Blissett scrittrice pubblicata al meglio nel Novecento francese cioè da Gallimard presentata spesso con cura e sconosciuta però quasi come un'inedita
Non è forse questa la storia di una intera legione dei contemporanei
Castronovo inizia dal motto di Apelle nulla di Eltsin e linea che riguardava la pittura ma è stato adattato presta una scrittura in cui i segni del resto tendono in molti esperimenti avanguardisti ICI
A ridiventare disegni se non sbaglio in una sua raccolta Walter Benjamin correggeva lotto così nulla di Yes sine linea sì qualche settimana la morale di questo libro potrebbe offrirci la una parafrasi di Davigo non esistono lettori esistono solo scrittori non ancora scoperti sentirci venerdì prossimo