XVII congresso del Partito Comunista Italiano

Questa affermazione è valida per l'Italia in generale a credo una maggiore valenze significato per il Mezzogiorno
Qui infatti le contraddizioni nazionali risultano essere più forti e laceranti
Non abbiamo soltanto una democrazia zoppa ma una democrazia dimezzata corrose compressa
Dai poteri criminali dall'illegalità di massa in alcune zone con le istituzioni elettive molto spesso ridotti a simulacro del potere popolare
Sul terreno economica sociale e l'ultimo rapporto Svimez ha rilevato una crescita del divario tra Nord e Sud
Che riguarda non soltanto i livelli del reddito e dei consumi o le condizioni civili la sanità la scuola le abitazioni
Ma anche e soprattutto i fattori dalla modernità postindustriale in quali il grado di informatizzazione l'andamento degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo i processi nati nel sistema formativo e dell'industria culturale
O nel campo dell'innovazione dell'ambiente
Nel Mezzogiorno è concentrata la stragrande maggioranza della disoccupazione di massa con il rischio di una rottura generazionale democratiche separabile
La stessa battaglia per la pace la distensione con la installazione dei missili a Comiso nelle vicende del Golfo della Sirte
Ah nel Mezzogiorno un crocevia fondamentale
E al di là di tante parole dette o scritte la questione meridionale rimane la più grande fratture risolta della società italiana che condiziona lo sviluppo complessivo dell'intero Paese
Certo noi dobbiamo saper leggere bene quello che è avvenuto e avviene nel Mezzogiorno senza rimanere ancorati a schemi deformanti cogliendo i mutamenti vedendo le differenze sottolineando i pericoli e le potenzialità a me pare che lo sviluppo della società italiana la crisi economica e democratica la rivoluzione scientifica e tecnologica e la velocità delle tecnologie e dei cambiamenti da essi introdotti possono portare ad un'emarginazione irreversibile della società meridionale se non intervengono cambiamenti di fondo degli indirizzi politici ed economici
Proprio nel Mezzogiorno infatti possiamo sperimentare i frutti nocivi del neoliberismo
Quale sviluppo quale unificazione hanno determinato le scelte di innovazione e di riconversione legate soltanto alla logica del profitto
Che cosa ha provocato in tante zone la politica di disimpegno e di abbandono delle partecipazioni statali nel settore agroalimentare o chimico se non smantellamento e disoccupazione
E quali effetti sta producendo la linea Goria sui livelli di vita dei ceti sociali più indifesi
Non saremo noi a rimpiangere un intervento spesso distorte clientelare ma non possiamo non rilevare come questa impostazione la rinuncia ad una politica di programmazione di risanamento e di rinnovamento si è rivelata una iattura per le popolazioni del Sud
Anche le vicende di queste settimane sono emblematiche al di là delle visioni da teatrino
Che qualcuno ha cercato di accreditare talora con venature razziste sulla condizione del Mezzogiorno
Non di un Mezzogiorno ribelli sta e anti statuale ma di un Mezzogiorno che non vuole stare all'opposizione e nemmeno essere spettatore e che chiede di cambiare di contare lo chiede con la forza delle risorse umane e materiali di cui dispone
Io credo che una politica di un'alleanza riformatrice un'alternativa di programma devono trovare nel Mezzogiorno loro referente d'un loro banco di prova
Non ci possono essere alternativa e riforme senza il Mezzogiorno e non ci può essere sviluppo del Mezzogiorno senza una nuova fase politica nazionale
Tutto ciò richiamo una considerazione il fatto che il Sud non è una zavorra da cui liberarsi un ingombro da eliminare ma una grande risorsa una grande leva per il cambiamento
Lasciamo all'avvocato Agnelli la battuta dell'Italia che deve varcare le Alpi abbandonando il Mezzogiorno
Il problema che veste che sta davanti al Paese e all'Europa il se e il sud deve rimanere l'ultima è povera appendice dell'Europa o deve avere anche un grande ruolo e costituire un forte polo strategiche produttivo
Anch'dentro il Mediterraneo
In questi anni pur tra mille difficoltà è andata avanti un processo nuovo importanti sommovimenti sociali hanno investito il Mezzogiorno con i movimenti per la pace le lotte le marce per il lavoro contro la mafia e la camorra
Qui si affaccia una nuova volontà di protagonismo di giovani studenti di donne ma anche di fasce dell'intellettualità diffusa o di forse dell'intrapresa
Che non vogliono soggiacere alla taglia uscendo Croazia e che domandano una politica moderna ed efficiente di servizi del territorio insomma un nuovo intervento efficiente e produttivo dello Stato
Io penso che nel Mezzogiorno è possibile costruire una ripresa ed un contrattacco all'offensiva politica e liberista alla politica della governabilità e del pentapartito
La molla per far compiere passi in avanti alla nostra proposta politica riguarda certamente rafforzo tra le forze della sinistra ma riguarda e molto il rapporto tra i partiti e la società meridionale
Il confronto è nel rapporto tra i partiti della sinistra è decisivo ed importante
Ma dobbiamo sapere che convergenze positive tra comunisti socialisti altre forze di progresso
Laiche cattoliche
Si possono creare non con i silenzi oli acquiescenze subalterne ma con una lotta politica in cui deve contare certo lo spirito di comprensione ma soprattutto la chiarezza sulle scelte di fondo sui programmi sulle cose da fare
Il cammino non è facile ma nemmeno impossibile in ogni caso occorre andare oltre la pura logica degli schieramenti per confrontarsi su un mezzo di contenuti ed obiettivi dentro ai quali la questione lavoro sia l'asse centrale
Una svolta per il Mezzogiorno domanda dunque nuovi indirizzi governativi ma anche un pieno rapporto di coerenza del movimento democratico sindacale dello stesso nostro partito
Per superare scarti e sottovalutazione nell'iniziativa pratica e per uscire dalla sterile denuncio dalla predicazione astratto
In questo senso pur mantenendo un giudizio critico e talora negativo non possiamo che fare i conti anche con provvedimenti varati o annunciati come la legge sulla cooperazione giovanile su nuove intervengo nel Mezzogiorno il piano Demichelis
Essi sono una scommessa per il governo ma costituiscono una sfida anche per noi
In questa sfida conterà molto la forza delle nostre proposte la concretezza delle indicazioni e soprattutto la costruzione di un movimento di massa di giovani di disoccupati di cooperative ma anche di forze tecniche d'intellettuali perché queste leggi possono trovare un'applicazione corretta ed anche per costruire una fase nuova del regionalismo
Compagne e compagni dicevo prima che la situazione del Mezzogiorno non può essere ridotta ad un'omogenea arretratezza ma i segni della disgregazione sono tanti anche in quelle zone anche quelle zone più aggregate più solide sono ogni giorno esposte ai Marosi dalla crisi
In Puglia ad esempio vengono colpiti i punti alti dell'apparato produttivo pezzi importanti che mettono in discussione questa positiva anomalia del panorama meridionale
Incrinature Barchi si vanno aprendo anche alla penetrazione della camorra forgiò al Lecce o alle insidie alla violenza dell'usura a Taranto
Anche in ciò si misurano le responsabilità delle classi dirigenti del pentapartito
In questo quadro preoccupanti battute di arresto vengono registrate da una provincia come quella di Foggia a forte vocazione agricola con grande risorse potendo contare sulla seconda pianura d'Italia rappresentata dal Tavoliere
Che subisce la chiusura di fabbriche importanti
Che registra difficoltà nel settore metalmeccanico bieticolo saccarifero che prese non agricoltura potenzialmente ricca investita come dai processi vidi
Ma danni stagnanti alle prese con i problemi decisivi della trasformazione del cosa produrre del come vendere
Io credo prendendo lo spunto da queste cose che oggi spetta a noi affrontare un nuovo cimento di progettualità e concretezza
Ed in questo quadro riconsiderare i no nuova luce i problemi dell'agricoltura
Cogliere tutte le interrelazioni con i problemi dell'ambiente dell'organizzazione del territorio del turismo della fama e della cooperazione internazionale per nuovi rapporto il nostro Sud del mondo
Passi in avanti debbono essere fatte rispetto alle tesi ed anche nell'iniziativa politica quotidiana
Il comparto agroalimentare sempre più si ribella un settore strategico decisivo ai fini di una politica degli equilibrio territoriale e di sviluppo di lotta all'inflazione
Ed essa è anche lo specchio più fedele della conflittualità esistente all'interno della Comunità economica europea e della politica di sprechi assistenzialismo perseguita dalla Democrazia cristiana
Le vicende di questa settimana del vino al metanolo evidenzia uno spaccato dell'Italia dei veleni ed i limiti di scelte quarantennali che hanno portato all'emarginazione dell'agricoltura e alla subordinazione di questa all'industria
Gran dello stato di disagio tra i consumatori e tra i produttori agricoli che vedono così compromessa gran parte del loro lavoro
è stato alzato un coperchio ora occorre agire per voltare una pagina vergognosa e perché si pongono le basi
Di un processo nuovo di modernizzazione e sviluppo dell'agricoltura e di quella meridionale in particolare all'interno di un nuovo processo di riorganizzazione produttiva del Mezzogiorno del Paese
Ringraziamo il compagno Galante che è rimasto al di sotto del tempo stabilito diamo la parola al compagno Pizzoccaro delegato di Torino si prepari la compagna Giovanna Uberto delegata di Milano
Palio Pizzoccaro il presente
Non c'è il compagno Pizzoccaro
C'è la compagna Giovanna Uberto delegata di Milano
Va bene compagnie
Noi poi vedremo quali decisioni adottare in caso di assenza del compagno che si era iscritto a parlare non mi pare che possiamo
Per dare il nostro tempo
C'è il compagno
Mauro Dragoni delegato di Ravenna
C'è il compagno Roberto Morrione delegato di Roma grazie
Sulla
Dopo
La relazione del il compagno nata
Ha reso per alcuni versi più incisiva a mio parere la stessa elaborazione contenuta nelle tesi
E ha dato una risposta di vasto respiro alle interpretazioni riduttive
Che negli ultimi mesi con martellante puntualità
Sono apparse in molti giornali italiani
Quella cioè di un partito allo sbando
Praticamente privo di un'identità sociale e culturale
Confuso nei rapporti con le altre forze politiche
Oscillante fra la proposta di governo di programma e l'obiettivo dell'alternativa
Un'offensiva portata avanti anche in questi giorni
E in parte mi sembra di avvertire anche questa mattina
Che si ritengo sia stata contrastata nel dibattito Progress congresso precongressuale peraltro come ha detto lo stesso compagno nata non sufficientemente esteso e limitato
Al quadro attivo del partito
Un'offensiva questa dei mass media che certo ha lasciato segni non indifferenti nel nostro elettorato fra i lavoratori negli strati sociali più incerti espositrici Zatti ciò che più conta è che dalla relazione del segretario sia emerso il contrario di quel quadro frammentario e contraddittorio di cui si parla a profusione
Cioè un organico progetto politico
Che all'interno di precise scelte internazionali di alleanze nella sinistra europea salda la proposta di governo di programma all'obiettivo strategico dell'alternativa democratica
Recuperando al di fuori degli schieramenti quel confronto sulle cose
Necessario per la gravità della crisi della democrazia che fu proprio dell'intuizione di Berlinguer e anche di Moro al quale anzi e probabilmente costata anche la vita
Eppure per tanta gente anche per i comunisti siatene certi non sarà questa l'organica proposta del congresso nazionale comunista
Una proposta che può piacere o non piacere ma alla quale proprio per la sua nettezza le altre forze politiche devono dare una risposta non invasiva
Quanto invece il variegato quadro interpretativo che l'insieme dei mezzi di comunicazione e gli interessi che vi si sovrappongono Filter era hanno per il pubblico
Giustamente il compagno Natta definisce sbagliata la concezione secondo la quale un partito politico
Possa vivere non per ciò che e fa nella realtà ma per ciò che sembra essere o fare attraverso l'uso dei mezzi di comunicazione
Aggiungo che la riprova è stata fornita numerose volte per quanto riguarda la televisione ma anche nell'azione di grandi quotidiani e settimanali
La Democrazia cristiana in particolare i fan Fagnani dominavano il monopolio RAI da quindici anni
Ma ciò non li sottrasse alla secca sconfitta elettorale del settantacinque e prima ancora nella battaglia sul divorzio
Ci fu allora chi parlò addirittura di un effetto boomerang
Della Rete propagandistica intessuta attraverso il servizio pubblico
Certo la realtà è molto complessa e gli apprendisti stregoni non riescono facilmente a esorcizzare la anche se per sé Verano ostinatamente nell'ottantaquattro un consigliere di amministrazione della RAI socialista sostenne sull'Avanti insieme peraltro anche ad alcuni democristiani
Che il Partito comunista era avanzato nelle elezioni europee solo a causa dell'onda emotiva suscitata dalle cronache televisive sulla morte di Berlinguer
Del resto per anni dobbiamo rilevare che anche una parte non irrilevante dei quadri dirigenti del nostro partito
Ha concentrato la propria attenzione e di conseguenza il confronto politico verso il servizio pubblico della RAI quasi esclusivamente in termini di conteggio dei minuti riservati ai vari partiti
Altrettanto continuano a fare allegramente i radicali del resto nelle loro periodiche polemiche
Elemento questo reale sia ben chiaro inaccettabile di deviazione di uso improprio della cosa pubblica
Ma altrettanto certamente elemento non determinante del rapporto tra i mass media il Paese reale l'opinione pubblica
In realtà ha ormai acquisito come ormai ha acquisito la sociologia della comunicazione e lo stesso nostro partito almeno a livello di organismi dirigenti
Ciò che i mass media producono attraverso i messaggi apparentemente evasivi e di intrattenimento il messaggio pubblicitario
La fiction o l'informazione non è un consenso direttamente politico ma un graduale sottile cambiamento del cosiddetto senso comune della gente
Di un sistema di valori di comportamenti del costume dei gusti
Per non parlare dell'induzione attraverso i messaggi pubblicitari al consumo individuale di massa con gli enormi interessi commerciali che vi sono sottesi
Del resto non è casuale che sia sul piano del profitto economico sia sul piano della paura osa concentrazione di potere editoriale
Non è casuale che l'informazione scritta era di utilità smessa sia al centro della più clamorosa fra le rivoluzioni tecnologiche della nostra epoca quella elettronica
Non c'è da aggiungere una parola quindi alla scelta di fondo almeno sulla carta delle tesi congressuali che individuano il rapporto informazione democrazia fra le contraddizioni decisive della nostra epoca ponendolo anche fra gli obiettivi centrali della proposta di programma
Eppure io non credo che la consapevolezza di questo elemento decisivo anche se sopra strutturale per la trasformazione della società sia diventato un patrimonio del partito un elemento centrale delle sue scelte di lotta politica
Né che si colga appieno la straordinaria carica civile culturale che la battaglia per la libertà di stampa e per l'autonomia dell'informazione porta con sé in una società evoluta
Giustamente a mio avviso le tesi congressuali colgono i contrasti e la ricchezza della realtà americana
Rifiutandosi di identificare schematicamente quel grande contraddittorio Paese con il corso politico reaganiano e con le spinte imperialistiche distruttive che oggi prevalgono nella politica statunitense
Di fronte a questo sarebbe incomprensibili ignorare quale possa essere in quella realtà sia pure all'interno di una tradizione liberale e commerciale certamente diversa da quella nostra
Il ruolo di una stampa indipendente dal potere politico soprattutto nelle fasi involutive di crisi morale o tendenzialmente autoritari
Se Reagan e i suoi Stranamore ancora esitano a invadere direttamente o attraverso qualche Stato satellite il Nicaragua e anche probabilmente perché temono che un qualche commentatore televisivo possa ripetere quanto fece per anni Walter Cronkite
Che ogni sera al telegiornale della sua rete ricordava al presidente Johnson che erano passati tanti anni e tanti giorni e i ragazzi americani e non ancora lì a morire nel Vietnam
E non è forse il Washington post lo stesso giornale che aprì l'armadio dello scandalo Watergate
A mettere periodicamente in piazzale tranne le violazioni delle leggi di quel Paese da parte della CIA o le manovre delle lobby finanziarie militari del Pentagono
Ogni Paese accerto la sua storia le sue contraddizioni ma quanti editori in Italia anche i cosiddetti editori puri a parte il gatto e tecnologico e finanziario
In piena ripresa di guerra fredda con l'amministrazione Reagan è scatenata criminalizzare gli uomini del Cremlino avrebbero avuto il coraggio di pubblicare uno speciale su Gorbaciov di circa venti pagine
Più la copertina con un'intervista fiume del nuovo leader sovietico eppure lo ha fatto Time dieci mesi fa un settimanale tradizionalmente vicino al partito di Reagan è alla Casa Bianca
Che per quarantotto ore non riuscì a pronunciare neppure un Bach tanto ore era rimasta senza fiato
Del resto negli Stati Uniti l'autonomia della stampa fa parte delle regole del gioco di quel gioco
Che non sono certo studiati a protezione del cittadino e dei soggetti più deboli sia chiaro
Ma che rispondono anche a corposi interessi distribuiti fra le varie sponde in modo insomma da non far divorare divorare fra di loro i profitti dei giocatori
Ma sono pur sempre regole leggi definiti regolamentazioni anti Trest e possibilità di controlli finanziari e fiscali pubblicità di bilanci con una rigorosa protezione di coloro che trovano e pubblicano le notizie nel nostro Paese al contrario
Noi vediamo ancora che si diffonde a ruota libera nell'assenza totale di regole del gioco come nel caso del sistema radiotelevisivo o nel voluto non funzionamento e nella paralisi di quelle esistenti come nel caso dell'editoria la legge del più forte e di chi conta più padrini nel potere politico
Berlusconi in campo televisivo Agnelli in quello editoriale concordate industriali concentrazioni incrociate dilagare i condizionamenti della pubblicità e sono molti poteri incontrollati non solo partitici e industriali che investono insieme con l'autonomia e la professionalità dei giornalisti oltre o sto di lavoro dei poligrafici il funzionamento stesso dei poteri democratici
Si riparla di manovre occulte e di uomini legati alla loggia P due nella scalata in atto proprio in questi giorni nel gruppo Monti
Così come nessuno ha mai chiarito perché si sia quasi realizzato quel passo del Piano di rinascita democratica
Firmato nel settantotto da Licio Gelli nel quale si indicava fra gli obiettivi centrali di una svolta autoritaria in Italia la dissoluzione della RAI e la crescita di un polo privato radiotelevisivo
Qualche mese fa nel pieno della crisi sulla presidenza della RAI e il nuovo consiglio di amministrazione il partito organizza una manifestazione di protesta sotto il cavallo di viale Mazzini
Stanno spegnendo la RAI era lo slogan
Bene Carniti che da persona onesta
Aveva tentato di cambiare almeno le regole fondamentali del gioco
Rifiutando di considerarsi rappresentante della maggioranza anzi aprendo un rapporto corretto di tipo istituzionale con i comunisti e stato costretto a rinunciare
E ora il rinnovo del consiglio e affiliato e affidato alle invidiosi paludi della verifica e delle trattative segrete fra democristiani e socialisti
La RAI intanto rischia di essere spenta sul serio gli indici di ascolto sono in calo soprattutto per la Paro pauroso défaillance della Rete due
Mancano quadri di Ruth direttivi a vario livello al vertice dell'azienda in molte sedi regionali
Si assiste a uno scarico di responsabilità con paralisi di attive produttive conflittualità sindacale senza contropartite incertezza negli investimenti buio dei palinsesti nella politica del personale
L'esecutivo e la maggioranza che lo compone portano per intero la responsabilità morale e politica di questa gravissima situazione ad alto rischio
Ma c'è materia per il partito come per il sindacato ai massimi livelli per le organizzazioni professionali
Quella dei giornalisti della quale faccio parte in primo piano
Per il tessuto amministrativo del Paese per il mondo della cultura che in gran parte ruota oggi attorno al servizio pubblico e lega anche ad essa come nel campo cinematografico il suo precario futuro
Per lanciare ancora una battaglia riformatrice chiamando ciascuna forza politica e componente culturale ad assumere una posizione chiara di fronte ai cittadini
Nel partito comunista può accontentarsi a mio parere di farsi carico per l'ennesima volta di difendere praticamente da solo il servizio pubblico del quale deve invece chiedere i contestualmente il rinnovamento
Con una profonda riorganizzazione dell'apparato dei palinsesti dei contenuti e dei modelli informativi del controllo sulle assunzioni e sulle carriere di una nuova professionalità in stretto rapporto con la realtà sociale
Non si vede del resto perché si dovrebbero pagare cambiali in bianco a chi sottolineava giustamente il compagno nata porta la vergogna di dieci anni gli Anarchia preordinata nel settore radiotelevisivo pubblico e privato
Un'ultima considerazione
Nella relazione del segretario come nelle tesi si è giustamente insistito sulle profonde trasformazioni della realtà
Alle quali assistiamo e che impongono in sostanza anche un ripensamento di noi stessi compagna Morrione vedi concludere per concludo
Voglio insistere sulla portata e sulla profondità di questo mutamento
Che spesso ci precede almeno nel rapporto con la nostra capacità di trasformare l'intuizione l'analisi in azione organizzativa in contatto con la gente con i problemi emergenti
Basti pensare i temi del degrado della natura del dissesto idrogeologico dell'inquinamento ambientale di cui vediamo in queste settimane perverse manifestazioni criminali
E stata necessaria l'apparizione all'orizzonte politico dei Verdi su scala europea per far muovere qualcosa che forse poteva e doveva essere organizzata prima
Così è stato per le tematiche della droga per quelle della sessualità nelle sue varie forme
Sarebbe un grave errore in questo congresso nazionale così carico di significati e di impegno
Non affrontare questi problemi con serietà studiando progetti e momenti operativi che coinvolgano le strutture di lavoro e l'organizzazione responsabile del partito ai vari livelli
Altrimenti ancora una volta il sempre loro sarebbero i mezzi di comunicazione e lo farebbero senza di noi
Nel bene o nel male a registrare a sviluppare in un circuito infinito il nuovo che si muove in questa epoca inquieta
Grazie
La parola al compagno Antonio Pizzoccaro di Torino
Si prepari se c'è la compagna Giovanna Umberto di Milano è presente in sala
Grazie
Care compagne e compagni
L'intervento che mi appresto a fare
Un intervento riflessione di un compagno che vive in fabbrica alla figlia
E quindi non toccherò tutti i temi anche perché
La complessità degli argomenti toccati ieri dal nostro segretario
Danno una visione di quanto sia innovatore il nostro partito e come intende affrontare i problemi che oggi sono all'ordine del giorno per prospettare un futuro realmente certo per tutti
I punti che voglio toccare quindi sono legati soprattutto alla realtà che vivo
La modernità l'innovazione e l'occupazione e che tipo di ruolo devono avere i comunisti perché
La linea deve concretizzarsi poi in pratica deve essere portata avanti dai militanti dagli iscritti perché altrimenti sono parole
Sono tesi che comunque mancano poi di gambe e allora le gambe dovremo essere soprattutto noi
Occorre quindi avere idee molto chiare e precise e non si creino assolutamente degli equivoci quindi deve essere chiaro per tutti
Che siamo in una nuova fase di industrializzazione quindi anche compagni che nel passato dicevano ci troviamo in una situazione di postindustriale
Ma bisogna rivedere appunto queste cose proprio rispetto a quello che sta avvenendo che cosa si sta modificando
La fabbrica allora è centrale o non lo è
Io credo che sia centrale la fabbrica lo sia ancora ma non sia solo l'unica centralità ci sono anche altre centralità allora se queste cose sono vere
Dipende che noi dobbiamo essere realmente preparati in modo molto ma molto concreto e non per assi approssimazione
Credo che quindi necessita un salto culturale non indifferente
I profondi mutamenti che oggi vediamo viviamo o non riusciamo a controllare
Toccano in modo particolare il lavoro la sua composizione i soggetti vecchie e nuove professionalità i mezzi di produzione l'organizzazione del sistema
Ebbene dipende molto dalla nostra azione i nostri obiettivi per capire che tipo di risultati possiamo tenere allora dando per acquisite scontato che l'innovazione necessaria non voglio ritornare qui sulle questioni che già molto si è dibattuto nei congressi e la stessa relazione evidenziato la stessa relazione del compagnia nata io credo che se è necessaria quindi l'innovazione occorre dirigeva gestirle guidarla perché come si è detto non è neutra ebbene bisogna allora che tutti quanti si debba essere preparati a un passaggio un passaggio estremamente indispensabile e necessario
Bisogna passare dalla cultura della difesa la cultura del cambiamento
Io credo che questo salto di qualità i comunisti siano in grado di farlo siano in grado perché sono preparati hanno delle radici profonde
è necessario perché la classe operaia allora diventi egemone e perché sia classe di riferimento classe di governo oggi però a differenza di ieri
Quando si parla di innovazione tecnologica non si può pensare che la nuova innovazione tecnologica crea istantaneamente dei posti di lavoro tutt'altro è il contrario è bene allora di fronte a quaestor bisogna dare delle risposte certe bisogna allora creare le condizioni perché se si va in una fase in cui più innovazione tecnologica può creare più occorre di suo cupo azione quindi meno posti di lavoro noi dobbiamo trovare delle risposte certe rispetto alla questione occupazionale
E allora
Bisogna anche vedere che chi dice delle nuove tecnologie informatiche nei prossimi decenni ridurranno considerevolmente i posti di lavoro e tali quindi non potranno essere compensati
Da nuovi posti in settori produttivi e dalle nuove tecnologie no non creeranno quindi sistematicamente istantaneamente le nuove tecnologie nuove professionalità in sviluppo
In termini occupazionale acquisiranno i soggetti più capacità professionale ma questo non vorrà dire in termini quantitativi un aumento allora alcune previsioni in parte si sono già derrate in questi anni con l'inserimento di nuove tecnologie producendo una riduzione drastica dell'occupazione
Ma il progredire di sempre più sofisticati processi di tecnologie informatiche
Potranno modificare in modo marcato l'occupazione soprattutto negli uffici e in altri settori produttivi della fabbrica alcune domande quindi mi pongo e voglio porre a questa Assemblea
S ineludibile sostenere questi processi
Con la conciliazione della piena occupazione allora
Acquisire elementi di conoscenza appropriarsi e indirizzare lo sviluppo dell'anno tecnologia in modo diverso per fini di interesse generale la tesi otto dice che all'ultimo capoverso dice
Che si ripropone con forza la necessità di modificare i meccanismi di sviluppo delle società capitalistiche ebbene sono completamente d'accordo ma credo che bisogna essere più precisi e molto pratici sulla questione occupazionale
Il Congresso deve tracciare anche in questo un percorso nata ha determinato
Un percorso noi dobbiamo portarlo avanti noi dobbiamo comunque concretizzando nei nostri ragionamenti nei nostri incontri nei nostri dibattiti nelle nostre conferenze
Dobbiamo comunque renderlo praticabile comprensibile a tutti perché non basta che questo sia acquisito nei quadri dirigenti dobbiamo che i militanti in prima persona diventa danno propulsori di questo cambiamento ebbene se non basta oggi questa scadenza necessità che si arrivi a tappe successive
Con proposte concrete di programma su cui lavorare quindi la riduzione d'orario di lavoro la flessibilità degli orari la riforma del collocamento comunque tutti i temi che noi dobbiamo dare delle risposte concrete
Il sindacato a posto
Il problema dell'occupazione al centro nei rinnovi contrattuali ebbene il sindacato sta facendo la sua parte il comunisti all'interno del sindacato devono essere in prima fila
In particolare sul problema dell'occupazione occorre mettere in campo dei progetti molto credibili
A cui tutto il partito debba essere impegnato occorre mettere in piedi iniziative di incontri e di lotta anche con le forze sindacali con le altre forze di sinistra a livello europeo dando delle risposte concrete ai giovani e disoccupati e cassintegrati occorre comunque mettere al centro la questione dell'occupazione come emergenza dell'occupazione
Bisogna quindi mettere in piedi un piano straordinario per l'occupazione sfruttare anche la situazione favorevole congiunturale del momento rispetto al calo del petrolio il calo del prezzo
Dell'Energia
Lucchini diceva è un passaggio che mi pare obbligato Lucchini diceva lei le interviste del sette aprile lei varie interviste che l'Unità fatto a vari esponenti della cultura del mondo politico del del lavoro
Diceva che in passato al nostro partito ha impostato battaglie di retroguardia da quelle dell'ottanta
Ai cancelli della FIAT a quelle del referendum lo scorso anno così pure come preoccupano i ritardi emersi nei dibattiti sull'innovazione tecnologica bene io credo che Lucchini
Non ha assolutamente centrato il problema ebbene credo
E prima gare passato non serva però dare delle risposte precise su che cosa ha significato al passato è necessario allora credo che il nostro partito in entrambe le due occasioni nell'ottanta di fronte ai cancelli della FIAT e rispetto
Alla questione del referendum ha svolto un ruolo giusto perché ha svolto il ruolo che gli compete a un grosso partito un grande partito che rappresenta i lavoratori ebbene non dimentichiamoci che nel primo caso si trattava di respingere quattordici mila licenziamenti alla FIAT nel secondo caso si trattava di respingere un attacco ingiusto e iniquo reddito dei lavoratori dipendenti
Quindi se Lucchini è presente o se ha avuto la possibilità di partecipare o di o parteciperà ai lavori del nostro congresso avrà la possibilità di capire che tipo di realtà vivono i comunisti i quali sono le prospettive che cercano di creare e che tipo di idee hanno ebbene non siamo certo d'accordo un uso distorto della tecnologia come invece vorrebbero alcuni imprenditori
Senza regolamentazione senza controllo nessuna programmazione il mercato non può essere scelto loro unico elemento giustificativo però mentale solo ed esclusivamente i profitti
Quindi è facile fare o svolgeva il ruolo che oggi all'impresa
Agire senza rischi e scaricarli sullo stato facendo pagare le ristrutturazioni i processi di ristrutturazione la cassa integrazione esclusivamente allo Stato ai lavoratori beneficiare di finanziamenti pubblici
La fiscalizzazione degli oneri sociali e agire comunque senza doveri
Ebbene io credo
Che non è necessario non è non basta anche come le imprese stanno facendo puntare esclusivamente sugli investimenti finanziari con immediati e forti redditi come immediate forti profitti la linea della FIAT con il convegno dell'indotto che tutti quanti ci ricordiamo cercava di dare all'insediamento allo Stato alle altre in prese di come si gestisce la fabbrica ebbene ma la stessa Fia sbagliato la stessa FIAT e ha comunque dimostrato il proprio fallimento in questa concezione la FIAT infatti proprio ultimamente sull'innovazione sui processi ha dovuto comunque arrivare ad un confronto con il sindacato con i lavoratori
Ebbene allora vuol dire che comunque la FIAT ha dimostrato che da sola non può gestire la fabbrica non può gestire il cambiamento il cambiamento
Come dove vuole ebbene credo che lì alla nostra iniziativa politica e quindi non di rimessa
Con gli accordi fatti ultimamente alla FIAT e ne è la dimostrazione che il sindacato è cambiato che i lavoratori sono cambiati sono in una fase nuova in una fase che bisogna comunque gestire che bisogna garantire il sì è bene
Un certo Antonio Gramsci diceva che è meglio l'ottimismo della volontà che il pessimismo della ragione bene io credo che dovremmo avere molta volontà
Dovremo avere proprio una capacità di controllo di gestione di comando rispetto a quello che avverrà nei prossimi mesi all'interno delle fabbriche e quindi fare accordi
Come abbiamo fatto la FIAT sono il segnale del cambiamento ma non sono l'unico segnale del cambiamento perché non basta solo fare accordi gli accordi si fanno o si contratta e queste ruolo che compete ai Consigli di fabbrica lavoratori ai comunisti in prima linea
Però non basta occorre che comunque gli accordi abbiano una qualità e quindi io credo che il nuovo modello su cui la FIAT aveva determinato in tutta l'imprenditoria italiana
Anche oggi sarà un segnale per la nuova imprenditoria italiana se lo Stato in termini negativi oggi lo sarà in termini positivi infatti lo si sta vedendo un po'in tutte le fabbriche dei settori collegati alla FIAT dell'indotto auto ma non solo questi la componentistica all'elettronica
Ebbene io credo che come sindacato dovremo sfruttare queste condizioni dovremo sfruttare queste condizioni perché perché è l'elemento indispensabile che l'impresa non può gestire da sola
Il cambiamento o l'innovazione tecnologica non può avvenire senza
La Directa partecipazione dei responsabili cioè i soggetti i lavoratori che siano impiegati che siano dirigenti che siano quadri e che siano in primo luogo i lavoratori operai compagna Pizzoccaro ti prego di concludere
Ecco mi accingo alla fine anche se l'intervento
Dovrà essere tagliato in parte ma comunque credo che l'importanza che rivesta è che noi dobbiamo capire fino in fondo che il cambiamento lo dobbiamo determinare noi quindi se siamo o abbiamo le capacità di governo
Noi non dobbiamo dimostrare a nessuno se abbiamo queste carte di identità
La carta d'identità è la miglior cosa è quella della pratica odierna tutti i giorni nei luoghi di lavoro nel nostro impegno quotidiano è quella la migliore carta di identità dei comunisti
Nata lo diceva ieri la diversità nostra rispetto agli altri è un premio è un privilegio ebbene io credo che i comunisti ne devono essere orgogliosi allora dicevo che rispetto alla cambiamento della della fabbrica
I comunisti devono dimostrare
Che cambiare le cose vuol dire certamente non perdere la natura stessa da cui essi sono nati e quindi interessarsi
Di nuove figure sociali di nuovi soggetti non vuol dire dimenticarsi del punto principale che la classe operaia ebbene la classe operaia alla sua importanza la classe operaia dimostrerà anche in questo come lo sta dimostrando la FIAT che all'altezza ma però
Per essere soggetta di cambiamento bisogna comunque coinvolgere tutti i militanti discreti e bisogna procedere in questo senso per Play Planet panino Pizzoccaro devi terminare ho finito
Bisogna che comunque da questo congresso si coinvolga tutti i militanti non solo le sezioni non solo i dirigenti
Più stretti quelli che comunque la materia la masticano tutti i giorni bisogna arrivare all'ultimo uomo l'ultimo della filante per determinare un reale cambiamento ebbene io credo che il Partito comunista sia all'altezza per fare
La parola la compagna Giovanna Uberto di Milano
Parlerà poi compagno Armando Cossutta
Giunti alla seconda fase del nostro dibattito per l'appunto quella nazionale è opportuno svolgere alcune valutazioni sul modo il metodo con il quale ci siamo complessivamente cimentati rispetta la scadenza congressuale
Il tipo di approccio alla realtà nazionale internazionale la selezione delle opzioni di fondo non sono infatti ininfluenti rispetto all'evoluzione politica di questo Paese e a ruolo che deve assumere oggi un moderno partito comunista nell'Occidente europeo
Da questo punto di vista nel nostro dibattito congressuale si sono evidenziati elementi positivi prevalenti ed anche alcuni limiti per il cui superamento il massimo di sforzo unitario deve essere perseguito
Elementi positivi dati da un clima complessivamente unitario
Dallo sforzo di rapportare la discussione sulle tesi all'analisi delle specificità
Elemento questo che ha consentito di evitare astrattezza è di attualizzare la sostanza il contenuto delle tesi di definire una più puntuale iniziativa nei contesti locali nelle specificità dei singoli comparti
Di aprire prospettive di un nostro più incisivo intervento
Esigenza quest'ultima profondamente vissuto nel partito e che rappresenta la chiave di lettura di fondo della forte adesione manifestata sulla proposta di programma
Sbagliato sarebbe tuttavia non evidenziare anche i limiti che qua e là hanno permeato l'andamento dei nostri congressi
Ricondurre per esempio l'attenzione prevalente sugli emendamenti ha portato in alcuni casi a sottovalutare l'esigenza di una coerenza d'insieme dell'elaborato congressuale
Ad alimentare il rischio di un appannamento degli obiettivi che con questo nostro congresso vogliamo perseguire il rischio è sostanza di datare la nostra analisi della realtà
Di leggerne le modifiche o con occhiali superati o con attenzione a critica di non vederne al fondo i cambiamenti
Il rischio di confondere il rafforzamento dell'idealità nel suo raccordo con la progettualità con una concezione ideologica sia nel metodo che nei contenuti della nostra linea politica
Di guardare alle tesi come sommatoria di non c'è azioni onnicomprensive nelle quali ricondurre di volta in volta comunque la realtà e non viceversa
Anche dalle sottolineature di questi compositi elementi emergono priorità diverso nel nostro dibattito politico che necessario ricondurre a sintesi nella salvaguardia dell'unità del partito ma con scelte chiare inequivocabili rispetto ad alcuni interrogativi
Che corrispondono a questioni centrali non eludibili non solo per la prospettiva della nostra forza organizzata ma soprattutto per la qualità e urgenza dei problemi posti dalla natura della crisi del Paese dalle scelte in campo europea internazionale dalle grandi questioni
Dell'energia e dell'ambiente del trasformazioni tecnologiche delle mance fazione femminile
Interrogativi schematicamente così riassumibili quale effettivamente il nostro livello di consapevolezza dell'evoluzione economiche sociali
Quale rapporto freddo Aretha e progettualità quali compiti di un partito comunista l'Occidente europeo quale rapporto tra affermazioni infatti della legittimità di governo per un partito comunista con le nostre caratteristiche e la costruzione di un processo di alternativa
Quale concezione della politica alleanze che non può esser rinchiusa esclusivamente dall'esigenza pur prioritaria
Di realizzare di volta in volta convergenze di programma ma deve costituire un tratto irrinunciabile per la qualità delle proposte e per la loro effettiva rispondenza agli interessi del Paese quali carattere il metodi del di lavoro dello strumento politico il partito Partito
Le tesi nella loro portata complessiva fanno compia decisamente al partito un salto di qualità nel difficile cammino però attrezzato anche culturalmente alla complessità delle trasformazioni
Ciò detto permane un divario sia tra il divo il livello di consapevolezza cui complessivamente il partito è pervenuto l'esigenze poste a per l'appunto dall'evoluzione dell'economia e della società nei diversi comparti sia nel rendere partito tutto e non solo il suo gruppo dirigente soggetto consapevole di questo processo la necessità e la possibilità di invertire la tendenza all'Ermitage
Di definirne più puntualmente le opzioni di fondo
Ciò significa guardare alle trasformazioni al peso assunto nell'economia dai nuovi settori alle trasformazioni profonde la mutata composizione del mondo del del lavoro dipendente dello stesso mondo imprenditoriale guardare appunto le trasformazioni assumere atteggiamenti coerenti non solo per gli affetti come dire quantitativi di questi fenomeni ma anche e soprattutto per la qualità dei processi ad essi collegati
Il settore assicurativo per esempio diventato negli ultimi anni oggetto di contesa
Tra i più agguerriti gruppi finanziari capitalistici nazionali e internazionali
Il controllo della finanza in tutte le sue forme da quell'assicurativa quella bancaria
E finalizzate infatti anche la ridefinizione degli equilibri di un capitalismo povero di capitali propri e che punta al controllo delle quote di mercato di questo comparto allettato anche dei tentativi ormai compiendo un compagno
Scusa un attimo io vorrei invitare delegati e invitati
Hanno disturbare con tanto un brusio chi parla e a prestare attenzione agli oratori prego continua a pompare che punta al controllo delle quote di mercato di questo comparto allettato anche dei tentativi ormai evidenti
Di restringere gli spazi del sistema previdenziale e sanitario ed è la volontà di indirizzare canalizzare le nuove forme di raccolta del risparmio
A propagarsi della conoscenza di questi comparti sollecitando un ruolo per lo sviluppo del Paese e lamenti elemento è strettamente connesso all'obiettivo di governo l'economia affermiamo nelle tesi concetto che condivido che dobbiamo avere una concezione dinamica degli schieramenti sociali ma cioè perseguibile solo se affermiamo infatti una concezione vorrei dire dinamica della nostra idealità
Idealità di un partito come il nostro si è modellata attraverso processi storici DiVersi che hanno visto come protagonisti uomini e donne diverse formazioni culturali il cui comune denominatore e la volontà di cambiamento della società
Anche per migliorare il rapporto tra libertà e sviluppo individuale e libertà e sviluppo collettivo e allora perché non chiedersi se sia effettivamente negativo il fatto che alcune certezze del passato l'adesione a un sistema di valori prospettive
Abbiano perso gran parte della loro carica o non sia invece questo un elemento positivo
Che dimostrava la vitalità anche ideale del partito che appunto è dinamica si evolve
Con più coraggio dobbiamo quindi essere consapevoli praticare né infatti la convinzione che l'identità del partito la sua e di Illy la sua e di Alitalia se acquisizioni storiche si esprimono e si rafforzano i fatti concreti
Ed ecco perché l'obiettivo da accogliere anche con questo nostro congresso e disegnare il tracciato per dare oggi e non domani risposte dica capaci di creare consensi
Ed ecco perché una ridefinizione solo introspettiva sull'identità del partito non potrebbe che portarci non potrebbe portarci a chi alimentare rischi di sufficienza di integralismo nel rapporto con gli altri la realtà esterna
Presentandoci agli occhi del Paese con una forza che politica che guarda solo dentro di sé
E chi delega tutto sommato agli altri pur nei pasticci che conosciamo il protagonismo politico le scelte che bene o male segnano la strada dello sviluppo della decadenza di questo Paese
Ed ecco perché è sbagliato a mio parere guardare anche l'esperienza di solidarietà nazionale concluse esaurite evidentemente per tutti noi sottolineando che soltanto gli elementi negativi o come citato nelle tesi il travaglio ad essa connesso affermare che quell'esperienza non aveva allora più ragione d'essere ed è improponibile oggi non significa infatti non coglie un elemento sottesa con esperienza
E cioè l'affermazione prima all'interno del partito e poi nella società della legittimità di governo del PC in questo Paese
Ed ecco perché oggi la costruzione di un processo di alternativa è strettamente legato al radicamento nei fatti della nostra legittimità di governo che si afferma ancora prima che nella nostra collocazione istituzionale sulla sostanza le proposte sul metro di rapporto con gli altri
Forze politiche Società Civile
Da qui nasce in particolar modo sul piano del metodo la validità della proposta di governo di programma proposta che guarda agli interessi del Paese e consente al nostro partito
Di non correre il pericolo di stare voglio usare una parola grossa ai margini o comunque dovesse al protagonista
Dello scenario politico del Paese
Ed ecco perché pensare di pre definire le forze con le quali realizzare convergenze equivale concretamente ad assumere una posizione da tesa ci porterebbe di volta in volta cambiamenti repentini della nostra proposta politica
E quindi ad atteggiamenti non sempre lineari e comprensibili né nel partito nel Paese e prodotti soprattutto non farebbe fare sostanzialmente alcun passo in avanti nella proposta di governo di programma né a qualsiasi altra proposta politica
La concezione del socialismo la collocazione europea dei Comunisti italiani rappresenta a mio parere il più alto livello di elaborazione originale al quale sia pervenuto un partito politico in senso lato nell'Occidente europeo elaborazione che raccoglie sviluppa anche quanto di positivo proviene da altre esperienze del movimento democratico in Europa
Viene la nostra concezione del socialismo era nostra collocazione europea
Uno sviluppo consequenziale non solo dei nostri elaborati congressuali ma soprattutto del ruolo che abbiamo assunto con le nostre proposte con un metro di analisi rispetto alla realtà del del Leinster rispetto al movimento progressista in Europa
Il considerarsi il PC come parte integrante della sinistra europea
Escludendo l'appartenenza un movimento organizzato il considerare le forze di progresso europeo non limitati ai partiti del movimento operaio rappresenta una scelta non casuale ed è in sostanza l'affermazione di un'analisi un approccio tutto politico e non ideologico
Rispetto all'Europa il suo rapporto con gli Stati Uniti e Unione Sovietica
La possibilità di quali caratteri metodi di lavoro dello strumento politico il partito la possibilità di pensare realmente per le cose che si fanno per l'iniziativa politica che si produce la complessità del fare oggi politica che presuppone un equilibro puntiglioso
Trazione concreta elaborazione progettuale anche le realtà specifiche l'esigenza di esser di a vere militanti capaci di assumere questo equilibrio
Gli stimoli più diversi che provengo dalla società civile una sorta di restaurazione ideologica che tende a dimostrare agli l'inutilità o comunque l'impossibilità del cambiamento una pratica anche nostra come partito che ci spinge spesso privilegiare l'attenzione interno all'organizzazione su alcuni degli elementi che concorrono a produrlo a produrre quella che ormai viene definita in senso lato
Come crisi della militante del ruolo dei partiti
Guardare in modo non formale al rinnovamento del partito significa affrontare con coraggio equilibrio e senso di responsabilità
Questioni legate al metodo di lavoro gli strumenti di partecipazione al rapporto fra pluralismo di posizione unità politica
Significa guardare al modo di lavorare complessivo del partito dei gruppi dirigenti alle strutture di sezioni
Se le nostre sezioni spesso lavorano in modo disorganico disancorato dalla realtà in cui si trovano a operare
Se spesso prevale la discussione generale se si sottovaluta l'esigenza di selezionare l'iniziativa su problemi specifici
Queste evidenza l'esigenza di superare una mentalità che produce ritualità ma evidenzia anche carenze più complessive che investono l'effettiva interscambio di contributi proposte il flusso delle informazioni
Il rapporto fra Dipartimenti di lavoro a livello nazionale e le realtà locali di sezione
La realtà è talmente complessa che spesso la struttura di partito come la sezione non ha gli strumenti anche conoscitivi per poter intervenire e si limiti alla alla gestione del quotidiano
Da qui nasce ruolo nuovo che devono assumere i dipartimenti di lavoro
Che devono avere un maggior raccordo con le strutture delle singole realtà essere strumento per un intervento più puntuale delle sezioni e le specificità e nel contempo tener conto dei contributi provenienti dalle medesime realtà
è questo il metodo col quale si costruisce una linea politica anche nei singoli comparti in caso contrario continueremo ad avere le sezioni che gestiscono il quotidiano e politiche di settore che spesso non corrispondono a realtà date
Salvaguardia dei siti dell'efficacia della tempestività delle posizioni politiche
E nel contempo definizione più puntuale delle forme e delle modalità di chi decisioni sono i due elementi di cui tener conto quando riteniamo degli strumenti di partecipazione al partito
Moltiplicare i canali decisione non mi pare ci porterebbe a cogliere nella sostanza l'obiettivo di una maggior partecipazione
Mettere realmente in condizioni compagni di comprendere con chiarezza i termini delle questioni poste discussione può legare il confronto l'iniziativa politica sono invece a me pare due questioni che ci possono consentire passi in avanti non formali ma sostanziali appellare se la partecipazione non può essere infatti un fatto infatti un fatto di forma ma di sostanza e mi pare francamente un non senso ragionare sul nuovo funzionamento e ruolo che devono assumere gli organismi dirigenti del partito ad ogni livello e nel contempo pensare che più democrazia e partecipazione possa esaurirsi nel ricorso a forme di consultazione referendaria
Quale rapporto di consultazione definizione di competenti di assunzione di responsabilità
Tra organismi dirigenti centrali e periferici tra organismi periferici e strutture di base questa mi sembra la reale questione che dobbiamo affrontare così come con coraggio dobbiamo affrontare il ragionamento sui criteri di formazione dei gruppi dirigenti
Nonostante le enunciazioni ancora troppo peso vengono assumendo questioni non sempre legate a criteri di competenza e impegno politico posti alla base giustamente dalla nostra scelta dei gruppi dirigenti
è presente in sostanze a rischio che in alcuni casi è pratica di costituire organismi troppo pletorici poco proprio funzionali proprio perché modellati secondo una concezione a volte di sommatoria di posizioni di rappresentatività non sempre reali
Se l'unità del partito significa tener conto condurre a sintesi rispettare le posizioni e le espressioni diverse
Questo di per se stesse se non accompagnati appunto all'impegno politico l'assunzione di un ruolo effettivo non possono e non devono costituire criterio di selezione dei quadri compagno Beppi ti prego di niente grane per abbiamo capito
I consiglieri comunisti della Regione Emilia Romagna hanno sottoscritto cinque milioni in quote sociali per la cooperativa soci dell'Unità e e ci si fa presente non non da parte loro ma da parte dei compagni dell'Unità che all'ingresso presso gli stemmi dell'unità delegati e invitati possono sottoscrivere quote sociali per la cooperativa
Alcune altre comunicazioni secondo il Regolamento ieri votato gli emendamenti e i documenti congressuali
Si possono presentare alla segreteria del Congresso sino alle ore tredici vista mare la segreteria si trova nell'ufficio alla sinistra del palco dal vostro punto di osservazione abbiamo ricevuto messaggi
Dal dottor Sylvius Magnago presidente della Südtiroler Volkspartei
Dalla segreteria nazionale dell'Arcigay da Giorgio Casoli sindaco di Perugia e da un nostro caro e vecchio amico lo scrittore Vasco Pratolini
La parola ad Armando Cossutta si prepari compagno Mauro bragoni di Ravenna
Compagne e compagni
Il dibattito congressuale ha dimostrato una larga adesione del partito al progetto di tesi
è un fatto dal quale non si può prescindere
Allo stesso tempo va rilevato il creduto a tutti
Che il dibattito ha messo in evidenza una certa inquietudine fra i compagni
Dove andiamo
I nostri obiettivi non sono parassiti sempre interamente convincenti
Alcune delle nostre posizioni sono apparse contraddittorie
Al punto da determinare interpretazioni di segno diverso ed opposto
E da qui adesioni spesso esitanti nei confronti di alcune tesi o riserve esplicito
è stato detto dal trombe
Che il dibattito congressuale
Privilegiando la discussione sugli emendamenti
Avrebbe finito per attenuare o distorcere
La linea proposto
In verità io credo sono infatti ben più che le parole di questo o quell'emendamento
Che hanno messo in mettono in dubbio alcuni orientamenti
Non secondari di quella linea
E con i fatti che dobbiamo dunque confrontarci
Superando ognuno di noi
Ogni cristallizzazione di posizioni
Circa la proposta di governo di programma
Io non vedo la necessità di contrapposizioni
Anche perché non c'è realisticamente
Una possibilità di azione
Di attuazione ravvicinata di un tale governo per quanto sia profonda la crisi del pentapartito
Queste condizioni non ci sono ed esse vanno costruite
Con fasi diverse di rottura degli equilibri esistenti
Agire per conquistare un Governo di programma
Significa prevedere e predisporre una fase non breve
Di forti battaglie democratiche
Dall'opposizione
La questione vera è quella dei contenuti concreti delle scelte
E quindi dei contenuti di una politica effettivamente alternativa
E credo al riguardo
Che sia ora
Di uscire dal dilemma
Nel quale ci trasciniamo da tempo
Fra un po'Lose dichiarazione sui valori di un socialismo di là da venire da una parte
Che la pratica subalternità
Di un'azione di piccolo cabotaggio dall'altra
Il massimo di concretezza non esclude il massimo di incisività
La politica del cambiamento dell'innovazione della trasformazione
Non è semplicemente un insieme anche se prezioso di dichiarazioni discorsi articoli e saggi
Ma è fatta di obiettivi precisi di atti di movimenti reali di risultati in direzione del cambiamento
Quale cambiamento
è proprio questo il tema di due di cui dobbiamo discutere
Di cui discutono le forze della sinistra in ogni parte d'Europa comprese quelle socialdemocratiche che hanno compiuto e stanno compiendo una importante riflessione critica sui limiti della loro esperienza
Certo è che alla prova dei fatti non può essere accettata la tesi di chi sostiene anche nelle nostre file
Di potere identificare il progresso
Con il capitalismo
Sia pure con un capitalismo migliorato
Fondato sulle leggi del libero mercato e della efficienza
I fatti dimostrano il contrario
A partire dalla disoccupazione cronica di proporzioni storiche
In tutti i Paesi della comunità
Certamente la prospettiva socialista non può rifarsi oggi soltanto ai contenuti di origine
Cresce una domanda nuova di cambiamento
La rivoluzione tecnologica la cultura di massa la crisi del rapporto fra progresso industriale ambiente
Richiedono forme nuove di viluppo
Questa domanda che viene particolarmente dalle masse giovanili dai movimenti femministi ambientalisti
Può trovare risposta solo in una nuova capacità progettuale del movimento operaio
In una strategia socialista adeguata l'attuale sviluppo delle forze produttive
Finché l'uomo sia padrone del proprio destino
Oggi in Europa il socialismo si cimenta con nuovi obiettivi
Ma ieri come oggi il Partito comunista deve operare
Per il superamento del capitalismo
Come scrivemmo
Nel documento finale del nostro precedente congresso
Dove si diceva
Il problema di un superamento del capitalismo diventa attuale
Il socialismo si ripresenta come bisogno storico
E non mi pare inoltre cari compagni
Che fra noi debbano esservi contrapposizioni nella determinazione del nostro impegno per la pace e la coesistenza la cooperazione internazionale
è un fatto che l'imperialismo dal Golfo della Sirte al Nicaragua
Si mostra con il volto della cannoniera
Gli Stati Uniti perseguono con un arrembante continuità la loro vocazione imperiale di dominio mondiale
Di neon quello malissimo come si dice oggi
L'attuale politica del gruppo dirigente reaganiano è giunta iniziative gravi e pericolosi per le sorti dell'umanità
E ciò avviene dopo il malgrado gli incontri di Ginevra che avevano offerto e continuano a tale riaperte
Speranze di distensione e di pace
Ma sulla condanna dell'attuale politica americana credo
Che possiamo essere tutti d'accordo
Ma la nostra azione contro quella politica rischia di rimanere asfittica e sterile
Bobo stimolante per le stesse forze democratiche occidentali
Se non è sostenuta da un'analisi più severa
Da cosa nasce
La politica aggressiva del gruppo dirigente reaganiano
Essa non può essere compresa nella sua pericolosità
Se non viene collegata alle difficoltà che gli Stati Uniti incontrano
Da quasi un ventennio
Nel mantenere la loro egemonia
La competitività giapponese ed europea le nuove nazioni che rivendicano le loro materie prime la crescente presenza dei Paesi socialisti nella cooperazione col Terzo Mondo
Mettono in crisi il controllo americano sul mercato mondiale
Conforti ripercussioni all'interno dell'economia americana
E mentre si affievolisce l'egemonia economica sul mercato mondiale
Entrano in crisi anche le alleanze con cui gli Stati Uniti hanno costruito nel dopoguerra
La loro supremazia militare a tutela di quella egemonia
E i sistemi di accerchiamento nei confronti dei Paesi socialisti
Le iniziative più recenti di Washington e non mi riferisco solo alla pressione navale contro la Libia rappresentano una reazione aggressiva ha quelle difficoltà
Nel tentativo di ripristinare le leggi con l'egemonia globale
L'imperialismo esistite
E va chiamato con il suo nome
E in questa strategia aggressiva l'Italia non può diventare una caserma dei marines
Sarebbe un grave errore compagni io non ho dubbi
Se identificarsi Mall attuale gruppo dirigente
Americano con la tradizione culturale di quel grande Paese di quel grande popolo
Ma sarebbe errore non meno grave se considerassimo la politica reaganiana un episodio di breve periodo legato e circoscritto alla personalità del Presidente americano
E d'altronde l'invasione della Baia dei porci l'intervento in Vietnam la fallita spedizione in Iran
Sono stati operati dei democratici Kennedy e carte
Esiste un radicato nesso ideologico nella mentalità dei gruppi dirigenti americani
Fra imposizione del proprio modello spirito di crociata ed esigenze di controllo egemonico del mercato mondiale
Ed è singolare
Che qualcuno ci richiami a non dimenticare che esiste
O che non è esaurita anche se attualmente stupita
L'altra America
Certo che esiste
Ma il singolare veramente singolare oggi l'eccesso di fiducia per l'Ovest capitalista
E ieri l'eccesso di sfiducia per l'Est
Socialista
E a proposito dell'Unione sovietica dei Paesi socialisti
Nei miei emendamenti al precedente congresso
Io non ho esitato a parlare di limiti ritardi errori e persino di vera e propria crisi in alcuni Paesi socialisti
Ma non ho confuso l'appannamento con l'esaurimento
E comunque non starò qui a riaprire una polemica ormai stucchevole su chi aveva ragione
Certo è che dai fatti alla prova dei fatti
E non di sentenze apodittiche
La spinta propulsiva della società sovietica non si era non sia esaurita
Superate le polemiche guardiamo avanti
Con tutto il partito
Per rapporti di fraterna amicizia con i compagni sovietici
Nel pieno rispetto della nostra reciproca autonomia
è una strategia di pace e di cooperazione economica internazionale ha bisogno di un'azione più incisiva più dinamica da parte del partito del movimento operaio
E delle forze di progresso nell'Europa occidentale in questo quadro appare positiva e feconda
La riflessione autocritica che si è aperta fra le forze socialdemocratiche laburiste
E che si concentra mi pare su tre questioni di fondo
Uno di impotenza delle tradizioni riformiste di fronte alle nuove forme di organizzazione internazionale del capitalismo
Due i nuovi problemi emersi dalla rivoluzione tecnologica in connessione con i mutamenti nella composizione sociale nel rapporto fra produzione e occupazione fra società e ambiente
E tre
La subalternità derivante dalla scelta atlantica per gli effetti di sottomissione economica e culturale
Al limite della colonizzazione
Ma si tratta di problemi aperti anche per noi
Per noi comunisti
Significativo è quanto sta avvenendo per la collaborazione europea le ricerche e alle commesse collegate alla così detta iniziativa di difesa strategica gli armamenti spaziali
è un'impresa militare di guerra
Non solo i programmi americani infondono l'ipotesi militare offensiva e la ripresa della corsa agli armamenti con un investimento massiccio delle nuove tecnologie
Sfruttando capitali e cervelli dei Paesi alleati europee giapponesi e israeliani
Per conseguire una nuova divisione internazionale del lavoro in cui riaffermare la propria egemonia
La manipolazione delle coscienze con il miraggio delle ricerche per le guerre stellari è in atto
L'allarme deve essere lanciato subito al fortemente come abbiamo già fatto in questo congresso
è una scelta politica ed economica da respingere mentre l'Unione Sovietica esprime proposte coraggiosi e mi pare inconfutabili
Di riduzione degli armamenti di ritiro delle flotte dal Mediterraneo di zone libere dalle armi nucleari e chimiche di moratoria degli esperimenti nucleari
E di bando assoluto delle armi Speziali di una nuova cooperazione economica internazionale
Gli attuali gruppi capitalistici dominanti collaborano a una ulteriore drammatica corsa armi al riarmo che non solo minaccia la pace nel mondo mai finalizzata poi sostanza
A una loro sottomissione definitiva
Autonomia dello sviluppo
Sovranità e dignità nazionale identità culturale
Parole ormai vuote
Per una classe
Che ha perso la propria funzione storica di guida dello sviluppo è ancora una volta toccherà al movimento operaio ai comunisti il compito di sollevare dal fango le bandiere che la borghesia lascia cadere
Dal dibattito congressuale emersa con forza
L'esigenza di un ampio rinnovamento del nostro partito
Senza snaturare né l'identità
Essere moderni non vuol dire seguire la moda o i modelli altrui
La nostra giusta affermazione sulla democrazia come valore universale viene d'altronde interpretata in modi diversi
Ma identificare come pare faccia a qualcuno
La democrazia col capitalismo non solo è un errore di storia
Ma è anche una capitolazione
Perché signora che il capitalismo per esistere ha bisogno che pochi stiano sopra molti e molti sotto
E nella migliore delle ipotesi presuppone la cosiddetta associate Società dei due terzi
Che il capitalismo è per antonomasia la negazione dell'eguaglianza
Un sistema nel quale la libertà di ognuno non potrà giammai essere
La condizione della libertà di tutti
Il segretario del nostro partito
E ha saputo garantire un libero fecondo dibattito congressuale
Ci ha richiamati a riflettere su come ottenere nel nostro partito il massimo di confronto con il massimo di unità
Il pericolo delle correnti esiste il pericolo delle frazioni esistenti
C'è stata c'è cristallizzazione di posizioni
Le idee deposizioni ideali e politiche
Le divergenti su questo le divergenze su questioni non secondarie
Non si cancellano con una spugna
Né si eliminano con una bacchettata
Le posizioni ideali e politiche cessano di cristallizzarsi
Solo nel momento che hanno nel partito
Libero pieno reale diritto di confrontarsi
Di essere sostenute
E rappresentate a tutti i livelli della nostra organizzazione e in tutte le sue sedi di elaborazione di decisione di realizzazione nello sviluppo continuo intenso è vivo della democrazia interna
In una dialettica che porti a sintesi unitaria e a livelli sempre più alti di unità il dibattito e l'azione politica del partito
Certo non è cosa facile
Anzi è cosa difficile difficilissima direi senza precedenti ma questa è la grande sfida che lanciamo hanno gli stessi
Che potrà essere vinta
Se unitamente alla coerente attuazione di tali principi
Di legittimità e di diritto di rappresentatività di posizioni diverse
Di quella riformista come di quella leninista
Si aggira tutti insieme ai compagni
Per il miglioramento dei re rapporti del nostro partito
Con i portati oggettivi delle masse
In primo luogo delle masse giovanili e per una utilizzazione piena di tutte le grandi forze
Di tutte le sensibilità che il grande e glorioso Partito Comunista organizza
La parola al compagno Mauro Dragoni si prepari la compagna Laurana Lajolo di Asti Mauro Dragoni virare in prego
Compagne e compagni
Anch'io come già hanno fatto in molti
Vorrei sottolineare la straordinaria portata del nostro dibattito congressuale
è stato un dibattito di massa un confronto vero una ricerca buona volontà usata agoni
Per i miei nuovi compagni di prestare attenzione a tutti gli interventi prego
è stato un dibattito di massa un confronto vero una ricerca profonde aperta
Alla quale in molte realtà come in Emilia Romagna hanno contribuito anche le altre forze politiche democratiche e forze economiche sociali e culturali
Occorre dare con più forza la consapevolezza che questo nostro diciassettesimo congresso
E i congressi regionali che verranno poi sono decisivi non solo per noi comunisti
Ma sono un fatto importante e riconosciuto come tale per l'insieme delle forze di progresso per la sinistra europea per la democrazia del nostro Paese
Certo nel nostro dibattito ci sono stati e ci sono problemi limiti che vanno superati ma il dato principale
E che i comunisti veramente cercano di praticare quella riforma della politica che tutti a parole ritengono necessaria
Cioè rapporto non la loro discussione ai problemi più generali del Paese vogliono contribuire in prima persona a governare l'Italia verso il cambiamento alla trasformazione vogliono essere tra i protagonisti del futuro
Le nostre tesi hanno costituito per la stragrande maggioranza dei compagni una base positiva per una discussione che partendo dalla svolta epocale data dalla rivoluzione scientifica e tecnologica
Da un'analisi aggiornata della realtà atteso ricollocare in avanti non solo la nostra forza ma l'insieme del movimento riformatore
Certo dall'approvazione delle tesi ad oggi sono avvenuti i fatti nuovi e molto significativi di cui sarebbe un errore non tener conto e il compagno nata nella sua relazione che io condivido ha fatto uno sforzo pregevole nella direzione di arricchire e aggiornare le tesi stessi
Bene compagni
Ma se è vero questo giudizio sulle tesi se è vero che il pentapartito è in crisi non solo strategica ma attuale e quindi c'è non solo la necessità ma anche la possibilità concreta di un cambiamento serio
Allora dobbiamo chiederci perché ci sono settori del nostro partito e delle forze di progresso che si collocano in posizioni di rassegnazione o di chiusura in un ruolo minoritario che per paura di sporcarsi le mani
Tende a concepire la nostre norme forza perennemente all'opposizione o come consigliere del principe
Per rispondere a questo interrogativo penso si debbano approfondire alcuni nodi di fondo il primo è la valutazione sulla situazione del nostro Paese io ritengo che sia un errore dipingere la situazione come catastrofica e il pentapartito come morto e sepolto per cui basta attendere il suo crollo imminente
Il problema mi pare diverso
In Italia abbiamo registrato dal settantanove in avanti un tentativo ambizioso non solo delle forze conservatrici ma anche di forze di sinistra come il PSI quello cioè di governare la sfida tecnologica
La nuova situazione internazionale Interna senza o contro il Partito comunista
Una sfida che aveva come presupposto politico la messi in un angolo del Partito comunista come grande forza di governo
Oggi possiamo dire che il pentapartito ha fallito sul suo stesso terreno quello cioè di una vera governabilità
E cioè il terreno di una risposta alta da Paese moderno ai problemi e alle potenzialità che la fase della rivoluzione scientifica introduce
Quando in Italia continuano fatti di degrado ambientale di vera e propria devastazione del territorio di inquinamento alimentare
Quando registriamo la piaga strutturale della disoccupazione giovanile e femminile
Quando cioè vediamo che siamo strutturalmente impreparati rispetto al due mila possiamo veramente denunciare un basso profilo della governabilità
Nello stesso tempo i giovani il loro distacco dalla politica ufficiale ci danno il segno più evidente di un pericolo di svuotamento della nostra democrazia
E qui non si tratta di Generazione perduta o di fenomeni maglia ipotesi allo e poi faremo allora stabilità una pausa
A cui hanno diritto soprattutto i compagni che sono qui sin dall'inizio
Ma il diagonale quelli sopraggiunti più tardi di prestare attenzione a chi parla
E quindi non si tratta di generazione perduto di fenomeni inevitabile siamo di fronte alle conseguenze di una pratica della DC e dei partiti di governo
Che hanno fatto della politico un balletto di vertice delle verifiche non una discussione sui problemi mo'non lotta furibonda per i posti di potere
Si può quindi dire che in Italia non si è consolidato un blocco conservatore di governo e che le contraddizioni le lacerazioni attuali del pentapartito sono lo specchio di questa situazione
Ma il punto è proprio che il pentapartito continua a vivere perché ancora non siamo di fronte all'affermazione di contenuti di metodi e di un blocco di forze sociali e politiche alternative
Perché ancora funziona come cemento la volontà di escludere dal governo del paese il Partito Comunista alle forze più avanza
Ecco allora che ci dobbiamo chiedere se non dipenda anche da noi dei nostri limiti oltre che dalla politica degli altri questa situazione
Vorrei fare degli esempi
Questo nostro dibattito congressuale ha messo in evidenza che le nostre idee di fondo e cioè mettere al centro i contenuti e non gli schieramenti costruire un programma di forte cambiamento
Rilanciare una funzione determinante del mondo del lavoro non in termini di appiattimento ma in termini di risposte differenziate i nuovi bisogni
Non sono affatto isolate nel Paese
Che quando parliamo di pace di lotta alla mafia di ambiente di questione morale di riforma della politica abbiamo un grande ascolto e ci leghiamo i bisogni veri di parti sempre più vaste del popolo italiano
Ma dobbiamo anche constatare che questa coscienza diffusa non si è tradotta e non si traduce ancora in movimento unitario impressione politiche in spinto organizzata per cambiare
E per rimuovere questa situazione che dobbiamo con più chiarezza introdurre la volontà soggettiva e l'azione del partito
Io condivido fino in fondo la proposta del governo di programma perché mi pare sia una proposta che non solo si rivolge al Partito socialista alle forze laiche democratiche le forze migliori dal mondo cattolico
Ma anche perché può dare un riferimento preciso
A tutti coloro che ogni giorno nel lavoro nella scuola nella vita quotidiana
Sentono che è necessario risolvere problemi per loro sempre più drammatici e ai partiti chiedono di assolvere finalmente alla loro funzione quella cioè di rispondere ai problemi della gente
Ma sulla proposta di governo di programma anche a noi abbiamo degli impacci per esempio diversi compagni hanno quasi un'ossessione che sia tutto definito
In sostanza c'è in settori del partito una sospettosità comprensibile ma sbagliata
Che rischia di trasformare una proposta nuova che si lega al processo di Alternativa democratica nella vecchia logica degli schieramenti e di auto condannarci ad un'opposizione sterile e inconcludente
Allora compagni o noi usiamo da questo immobilismo oppure le potenzialità che ancora ci sono possono svanire
E le domande che oggi si rivolgono a noi si orienteranno in altre direzioni alimentando vecchie logiche diventando nuova linfa per il sistema di potere della Democrazia Cristiana
Così come spesso il nostro dibattito sulla natura del partito comunista e sugli obiettivi trasformazione socialista della società diventa accademico e difensivo
Al contrario il tema del socialismo che vogliamo costruire in Italia in Europa
Che già con l'elaborazione proposta dal compagno Berlinguer abbiamo definito nei suoi tratti fondamentali pecche compagno Cossutta abbiamo arricchito nelle tesi
Deve cessare di essere oggetto di un dibattito astratto e si deve legare la nostra idea di governo nel segno della modernità e del cambiamento
In altre parole
Quando noi comunisti discutiamo del socialismo di tipo nuovo che vogliamo costruire
Non dobbiamo parlare solo al nostro interno ma dobbiamo essere in grado di discutere
Di ragionare per andare avanti assieme i lavoratori alle donne ai giovani ma anche agli imprenditori ad altre forze politiche con un imprenditore con un tecnico non dobbiamo cercare la convergenza solo rispetto al contingente alloggi ma negare questo alla ricerca di risposte comuni che guardino al futuro
Portandoli cioè portandoli a ragionare sulla società nuova più avanzate migliore che si può realizzare
Quando ipotizziamo l'utilizzazione delle grandi conquiste dell'assenza della tecnica innanzitutto per la pace
Per sviluppare al massimo le forze produttive per creare nuove attività nuovo lavoro nuove professionalità per dare a tutti pari opportunità
Per rispondere ai bisogni di cultura di sport di rapporti sociali dalla gente quando mettiamo al centro il tema dell'ambiente della natura i valori della solidarietà della giustizia sociale dell'eguaglianza e della cultura
Quando facciamo tutto questo parliamo certo dell'oggi di risposte a problemi che sono ormai drammaticamente ineludibili ma indichiamo il già i tratti di una società nuova
In sostanza governare diversamente l'epoca moderna significa introdurre elementi che escono dal capitalismo
Dalla sua logica dai suoi meccanismi perversi significa cambiare la qualità dello sviluppo della vita dell'organizzazione dello Stato
Oggi quindi il socialismo così come noi lo intendiamo non è una risposta vecchia datata o una anomalia della storia ma è più che mai una risposta attuale e moderna
Ma dobbiamo chiederci il corpo vero del partito è pronto a questo io ritengo di no risentiamo ancora divisioni chiuse settaria della lotta politica e divisioni mitiche del socialismo io sono profondamente convinto delle norme valore della scelta di essere sempre di più un partito programmati
Questo non significa certo
Come diceva bene il compagno nata un partito schiacciato sul contingente opportunista senza valori ideali al contrario significa che i nostri valori i nostri ideali si misurano continuamente con le risposte alla realtà
Col governo del presente con una battaglia costante permutare realmente i rapporti di forza
Ma partito programmatico significa anche profondamente rinnovato nei suoi metodi di fare politica
Un partito cioè che deve avere il coraggio di aprire sperimentare sulla base delle linee politiche generali fatti politici lotte di massa aggregazioni inedite
Io vorrei riportare per concludere l'esempio di uno sforzo che in Romagna assieme al comitato regionale da anni stiamo sviluppando noi comunisti già nell'ottantuno abbiamo aperto una strada nuova per il governo degli enti locali ma più in generale per il cambiamento e la trasformazione della realtà romagnola
Abbiamo già definito una base programmatica fortemente innovativo sul terreno economico della riforma dello stato sociale delle forme di partecipazione dei cittadini
Al centro abbiamo collocato il tema dell'ambiente e il nodo ambiente sviluppo che nella nostra realtà viviamo particolarmente tutti i compagni conoscono il dramma dell'Adriatico un mare che rischia di morire la situazione pesante della subsidenza dell'inquinamento
Non ci siamo chiusi in una risposta conservatrice abbiamo cercato via via di rispondere non solo in termini di difesa dell'ambiente di vincoli alle attività produttive ma soprattutto di fare del risanamento ambientale entrando volano per lo sviluppo
Non solo con gli enti in essi ambiente turismo ambiente cultura ma ponendo la questione dell'industria della ricerca scientifica e tecnologica per l'ambiente
Bene sulla base di questo programma abbiamo lanciato la proposta di costruire governi locali basati sulla collaborazione delle forze di sinistra e laiche democratiche
Costruendo accordi di maggioranza e di Giunta col PSI col PRC ecologisti e sfidando sui contenuti la Democrazia Cristiana
è un processo difficile che presenta soluzioni non omogenee
Per esempio Ravenna c'è un'aggiunta al Pci Psi Pri bis di a Forlì c'è una giunta PCP e Ray a Rimini una giunta DC PSI
è un processo non privo di contraddizioni soprattutto per gli altri e anche di contraccolpi ma va avanti non solo in termini politici
Il pr in Romagna
Non si può certo giudicare come partito conservatore sia perché è un partito che ha basi di massa reali ma anche perché governando sui problemi assieme a noi è costretto ad un confronto ravvicinato e portato a devolvere le sue posizione ma anche e soprattutto un processo che va avanti in termini sociali
Intendo cioè dire
Che il blocco di forze della sinistra si incontra discute lavora con altre forze della borghesia imprenditoriale
Dei ceti medi e quindi si afferma veramente un clima che partendo dai contenuti elimina le pregiudiziali anticomunisti e affermi valori di una collaborazione programmatica
In sostanza compagni per questa via come comunisti non solo rafforziamo una politica positiva di governo degli enti locali
Di risposte ai problemi della gente ma cerchiamo di portare avanti concretamente l'ispirazione di fondo del governo di programma
Grazie
La parola alla compagna lavorava Lajolo parlerà poi il compagno Giulio quelle Cini assumeremo decisioni relative al prosieguo della seduta di questa mattina
Abbiamo detto
Compagni mio intervento toccherà tre punti in particolare
Tre punti all'interno di quei problemi che secondo me non sono ancora pienamente affrontati e risolti dal nostro partito
Il problema della democrazia interna il problema donna e il problema giovanile
Questo congresso a come il segno distintivo
Quello del rinnovamento del partito di una grande svolta e insieme quello dell'affermazione della democrazia interna e della laicità del partito fino all'esplicitazione di posizioni diverse sulle tesi
Ma proprio sulla proposta fondamentale delle tesi
Che deve essere approvata da questo congresso quella del governo di programma e quindi dei rapporti in particolare con il Partito Socialista
Non mi pare che il dibattito congressuale abbia portato tutti gli elementi di chiarezza e di concretezza necessari
E questa proposta è rimasta a mio avviso ancora una formula poco esplicitata insufficiente
Sia per chi è d'accordo sia perché in per chi invece esprime perplessità ricordando altre esperienze del passato negative per il nostro partito
A me pare che la discussione sia stata sostanzialmente finalizzata ai rapporti di vertice istituzionali
E non abbia dato lo spazio necessario al ruolo politico che il partito deve continuare a svolgere nell'ambito della società con un rapporto non strumentale ma di confronto e di stimolo con le aggregazioni coi movimenti che via via si formano e agiscono nel sociale
I temi delle tesi più discussi dai compagni sono stati dunque altri come la centralità della classe operaia e le nuove professioni la posizione del partito all'interno della sinistra europea e il nostro giudizio sugli USA
Addirittura le differenti posizioni riguardo al nucleare sono diventate una discriminante culturale prima ancora che politica tra i compagni
Investendo anche le ipotesi di un mo'futuro modello di sviluppo della società
Considerando dunque il tipo di dibattito congressuale l'attuale svolgimento del congresso
Io credo che dobbiamo essere più espliciti e coraggiosi sulla strada della democrazia interna e della libertà di dibattito e di dissenso in un confronto mai mimetizzato
Perché stiamo giocando con questo congresso una grande scommessa
Quella di rinnovare il partito mantenendo il suo carattere di massa e non trasformandolo in partito d'opinione
La perdita elettorale il calo degli iscritti insieme a una forte crisi di militanza
Pagni portatori di posizioni diverse e alla ricerca di unità interna
E la democrazia interna deve a mio avviso anche investire le strutture organizzative tradizionali del partito
Che funzionano poco e male
E i processi decisionali di vertice e di base di direzione nazionale di segreterie di federazione dissezione
è una vorrò di rinnovamento molto grosso che deve coinvolgere lo stesso apparato di partito e i processi della sua formazione politica
E a proposito della democrazia voglio anche riferirmi a quel bel passo delle tesi dovessi riconosce il valore insostituibile della democrazia nel nostro Paese
Che non va certamente inteso in modo restrittivo soltanto come pluralismo di partiti ma come pluralismo di movimenti come occasioni sociali
Di partecipazione reale da parte dei cittadini come pluralismo culturale e ideologico
Procedendo nei miei punti voglio ora fare un rapido riferimento al problema donna e al problema giovani
è significativo e importante il richiamo costante della direzione alla rappresentazione delle donne ai vari livelli del partito
Ma non possiamo certo accontentarci dei numeri e delle percentuali visto che comunque per una donna e ancora obiettivamente difficile fare politica
Per una serie di impedimenti non ultimi i tempi e i metodi maschilisti ci della politica
Mentre i movimenti femministi hanno prodotto una rivoluzione reale nelle coscienza individuale e collettiva
L'ultima rivoluzione sociale morale in ordine di tempo della nostra storia
Oggi la donna e i suoi problemi contano molto poco nella politica anche in quella del nostro partito
L'involuzione politica del Governo e delle giunte di pentapartito stanno scaricando costi sociali enormi sulle fasce più deboli della società
Gli anziani i cassa integrati espropriati del loro lavoro e del loro ruolo sociale i giovani e le donne in particolare con la gravissima penalizzazione individuale e sociale della disoccupazione
E anche il nostro partito non conduce fino in fondo una battaglia politica in difesa dei servizi dell'assistenza sanitaria della prevenzione e così via
Ma se è scarsa la rappresentanza delle donne nel partito quella dei giovani è praticamente inesistente nonostante la voce di pace combattiva della FIGC
La diffidenza dei giovani verso i partiti e la politica ha investito anche il nostro partito e noi non stiamo dimostrando la sensibilità necessaria a interpretare i loro problemi e le loro esigenze
Si stanno delineando tra i giovani valori mobili tanti come l'occupazione la difesa dell'ambiente la pace da polizia morale
Il problema dell'occupazione è strettamente connesso con la riforma del sistema scolastico e formativo
E chiediamoci allora quanto sono gravi i nostri ritardi e le nostre assenze nel campo della scuola
Non riuscendo a dare alla riforma della scuola un ruolo fondamentale nella nostra politica
Riguardo all'ambiente che ormai è questione che concerne la sopravvivenza umana le scelte devono essere coraggiose e coerenti molto più esplicite e importanti per la nostra strategia stiamo vivendo gravi situazioni di rischio
Corresponsabilità delle enormi del Governo e delle istituzioni statali come dimostra il Piemonte oggi Regione inquinata nel suolo nell'acqua nel vino
E questo non è che uno dei drammatici esempi di questa catena che non consente più aggiustamenti per zone circoscritte
E salvaguardia dell'ambiente vuol dire anche ripensare le nostre posizioni sulle centrali nucleari
I giovani vogliono la pace senza definizione ambigue e fumosità politiche
Una pace vera senza aggettivi e senza ingerenze straniere sul nostro territorio
Il nostro partito dovrebbe dunque riuscire a interpretare con strumenti politici adeguati queste nuove speranze nel futuro senza strumentalizzazioni ma valorizzando il contributo che i giovani possono dare
E nel nostro progetto di società non si può certo dimenticare il valore paradigmatico della questione morale
Come qualificazione insostituibile della nostra idea di fare politica
Non come affermazione astratta di principio
Ma come concreto rifiuto della corruzione morale e politica
Come controllo democratico dal basso del funzionamento delle istituzioni pubbliche a difesa del cittadino
Per affrontare questi problemi nel modo giusto per modificare questo sistema sociale
Avrebbe davvero senso che il nostro partito esercitasse il potere nel nostro Paese
Ringraziamo la compagna Maiolo anche per la stringatezza la parole o compagno Giulio per cinque
Voglio riassumere
In un'affermazione volutamente Brusca e sommaria
Il senso del mio intervento
Questo diciassettesimo congresso
Non doveva essere e non è divenuto il congresso del governo riprogrammare era ed è rimasto il congresso dell'alternativa
Proverò di qui a un pomo tirare
Perché considero opportuna importante e soprattutto attuale la proposta del governo riprogramma
Ma perché lo sia
Opportuna importante attuale
Occorre a mio avviso tener fermo l'asse della nostra iniziativa che è quello di accelerare le condizioni di un alternativa di programmi di alleanze di classi dirigenti e perciò anche parlamentare e di governo
Perché questo fosse il nostro congresso
è mia convinzione che un contributo alto sia avvenuto dalla relazione di ieri del compagno ama
La domanda decisiva cui cercar di rispondere pare a me la seguente
L'alternativa è un'aspirazione nostra dei comunisti
E l'elenco delle nostre speranze dei nostri propositi di cambiamento o è invece qualcosa che comincia ad affiorare nelle cose nelle tendenze reali della società
La domanda mi pare decisiva perché muovere da essa significa che discutere di alternativa non vuol dire come talvolta è accaduto nei nostri congressi di base e di federazione non vuol dire discutere solo o soprattutto di noi stessi ma del mondo e dell'Italia che cambia c'era tutto
Del posto nostro della cultura delle proposte nostre nel mondo nell'Italia che cambia
Nessuna riduzione politici Istica insomma
Quasi bastasse una più disponibile raffinata manovra politica per farci andare avanti
Ma nessuna curvatura soggettivi Istica
Quasi che tutto fosse nelle nostre mani e bastasse superare i limiti e ritardi di partito
Vi sono dunque torno alla domanda tendenze reali nelle cose su cui far leva per un'iniziativa di alternativa
Io credo che occorra cautela
Nel rispondere a questa domanda non abbiamo da farci coraggio fra di noi il vento di destra non è più impetuoso come solo alcuni mesi fa ma aspira ancora è forte ce lo dicono le folate gelide
Che dagli Stati Uniti si abbattono sulle speranze di Ginevra
L'idea che riprende vigore che il calo del petrolio del dollaro possono ridar fiato alle soluzioni neoliberiste lo stesso tentativo in atto con la verifica di governo di ridurre tutto il conflitto politico italiano il contenzioso fra Democrazia cristiana e Partito socialista
E soprattutto ce lo dice il fatto che è alle nostre spalle vi sono sette otto anni un periodo della vita recente del Paese
In cui ha prevalso l'offensiva del moderno conservatorismo sette otto anni in cui non li movimenti di progresso siamo stati costretti sulla difensiva
Sì
In questi anni ci siamo difesi
Dai cancelli di Mirafiori alle lotte sulla scala mobile alle lotte contro i missili a Comiso all'impegno duro sulla questione morale sulla questione democratica
Ci siamo difesi con i beni con i denti ed abbiamo fatto bene a farlo abbiamo preso qualche colpo abbiamo potuto commettere anche qualche errore ma abbiamo pagato i danni più gravi anche nel confronto con il movimento operaio
E la sinistra di altri paesi europei ma soprattutto ha ragione il compagno Natta non ci siamo difesi solo per noi abbiamo tenuta aperta una prospettiva anche per altri voglio dirlo ai compagni della delegazione socialista senza quelle nostre dure lotte lo stesso Craxi non potrebbe parlare il linguaggio importante che ha parlato
Al congresso della CGIL qui a Firenze e in Toscana
Forse non lavoreremo insieme come ieri molto bene ci ha ricordato il sindaco di Firenze il compagno Bussentino non lavoreremo insieme socialisti comunisti altre forze laiche per lo sviluppo moderno
Di questa città e di questa regione
Cautela dunque
Nel valutare il punto della situazione
Ma anche capacità di cogliere i segni di quello che viene mutando nel mondo innanzitutto non è solo Corbascio of e la sua importante iniziativa di pace
Il fatto è che reca io legalismo ha prevalso in questi anni ma non ha potuto consolidare un quadro di regole di rapporti e in contento cui dare un ordine fosse pure reazionario alle relazioni internazionali
Attorno al rinato disegno di supremazia globale americana non sia affermata una capacità egemonica degli Stati Uniti
Né sull'Europa nel sul terzo e quarto mondo le sul Giappone né sulla Cina né dentro gli stessi Stati Uniti d'America dove si rafforzano le voci e gli interessi che cercano fuori dalla militarizzazione crescente
Dell'economia americana le basi del futuro di quel grande Paese
Se è vera questa affermazione
Quindi è lo spazio non per la denuncia per la propaganda per la contemplazione passiva dell'avversario quindi allo spazio per la politica di una grande forza come la nostra
Ecco allora la portata grande
Di una delle scelte più rilevanti del nostro congresso la scelta europea
Uno dei cardini costitutivi della nostra proposta di alternativa l'affermazione che l'Europa è la dimensione necessaria per contrastare la sfida del conservatorismo moderno la convinzione nostra che la sinistra il movimento operaio non può vincere entro i confini di ogni Stato nazionale una scelta dalle conseguenze enormi
Le classi dominanti che pure hanno tenuto a battesimo l'idea dell'autonomia e dell'auto unità europea oggi perseguono una internazionalizzazione che salta e colpisce il futuro del nostro Consiglio continente solo se non Roma prevalgono le forze della sinistra intese in senso largo movimento operaio sindacati ma grandi energie cristiane cattoliche nuovi movimenti di progresso
L'Europa oggi sperare in un posto autonome forti nella politica nell'economia mondiale
Ma la scelta europea ecco il punto
Non possiamo limitarci ad agitare nella
Non può divenire una nuova bandiera con cui sostituire bandiere più antiche che oggi hanno perduto un po'del loro richiamo ideale dobbiamo farne il cuore di una politica di una iniziativa reale da qui al mille novecento e ottantanove anno delle elezioni europee quasi tutti i Paesi del nostro continente vanno a prove elettorali rilevantissimo
Io mi pongo un interrogativo
E presumere troppo
Dallo stato ancora assai frastagliato e precario delle diverse forze della sinistra europea
Pensare ai prossimi tre anni come a quelli in cui cominciare a costruire se di occasioni momenti per la crescita di un progetto di un'immagine di lotte comuni del movimento sindacale della sinistra europea pensare al voto europeo del mille novecentottantanove Comuna prima messa alla prova
Di questo percorso riformatore di pace a scala continentale
E a che punto sono le cose in Italia
Ad assistere al decadimento del pentapartito fra una crisi e una verifica
è forte la tentazione di pensarle molto avanzate per la forza riformatrice di progresso
Ma anche qui
Io credo occorre cautela
Occorre guardare sotto la superficie dei rapporti fra gli stati maggiori politici e sotto quella superficie Renault a realtà più dura più resistente ad un disegno di cambiamento
Profitti borsa sindacato in difficoltà
Romiti ha in fondo qualche buona ragione
Nel presentare al Lingotto un bilancio trionfalistico a nome dei grandi gruppi industriali e finanziari italiani
Eppure
Via in quell'arrogante dichiarazione di vittoria una miopia di fondo Lingotto non indica una nuova rinnovata capacità di guida delle grandi imprese sull'insieme sul futuro dell'Italia
La buona salute di una fascia più estesa di impresa e non riesce a fare da leva e da stimolo per la buona salute dell'economia e della società italiana al contrario rischia di alimentare e moltiplicare disoccupazione emarginazione
Arretramento del Mezzogiorno danni gravissimi
All'ambiente ecco dunque la seconda grande discriminante insieme alla scelta europea
Di una politica di alternativa
Fa innovazione rinchiusa entro i confini delle riprese ed affidata alle logiche spontanee di mercato e innovazione di sistema
Come diciamo nelle nostre tesi una discriminante che parla come poche regioni come la Toscana dove questo intreccio fa sviluppo produttivo
E ambiente circostante soft sociale civile e istituzionale è una delle ragioni storiche delle caratteristiche peculiari di questo e di una regione come questa ma una discriminante che parla davvero di mezzogiorno e al Mezzogiorno
Di giovani e di occupazione di donne ai movimenti femminili di nuova qualità dello sviluppo della vita del lavoro
Se la vediamo così allora
L'alternativa ecco il punto
Non è una bella gita soggettiva dei comunisti
Ma entra in sintonia con interessi profondi ed estesi del Paese risponde ad un bisogno nazionale
Ma se la vediamo così
Il nodo dell'alternativa è subito politico
Di schieramenti sociali culturali e politici
Un nodo difficile a risolversi per gli altri perché sarà sempre più arduo tenere un consenso largo attorno alla crescita di una fascia di imprese che avviene Aspesi della condizione sociale e civile complessiva del Paese
Ma un modo assai arduo compagni anche per noi
Richiede che accettiamo fino in fondo la sfida dell'innovazione che ci misuriamo con una società dove alcuni pilastri culturali ideali del del nostro insediamento sociale delle nostre idee acquisiti delle forme organizzative del movimento operaio e della sinistra non reggono più
E vengo allora rapidamente
Alla conclusione politica di questo ragionamento
In quanto risponde ad un bisogno reale e profondo della nazione
L'alternativa si propone esplicitamente uno sbocco di governo
In tempi non storici ma politici
Accelerare quei tempi è il lavoro cui siamo chiamati dal diciassettesimo Congresso del nostro partito cento dire ciò non significa affermare che l'alternativa e per domani mattina
Non lo è nei numeri del Parlamento né nella spinta attuale del Paese
Non lo è nella stessa elaborazione programmatica progettuale nostra
Non lo è nelle posizioni della sinistra italiana è importante quello che Craxi dice al Congresso dalla CGIL ma il Partito Socialista è ancora tutto dentro i recinti del pentapartito
La via di una nuova e articolata unità della sinistra non è dietro l'angolo non lo è matura l'alternativa non lo è per domattina
Nei processi di liberazione di forze cattoliche
Dall'egemonia democristiana non lo è nel raccordo ancora fragile ed invece indispensabile
Fra movimento operaio nuovi movimenti di progresso
Se le cose sono a questo punto
Definire l'alternativa come un processo non è una fuga dall'impegno politico ravvicinato al contrario e l'indicazione di un terreno immediato di elaborazione di proposta di lotta nella società di battaglia culturale di iniziativa politica unitaria
Certo dobbiamo dirci anche questo
Nello scarto fra la crisi politica italiana conta e di tempi per l'alternativa via una difficoltà al mostra in ultima analisi la conseguenza il permesso di quasi un decennio di predominio conservatore
Ma stanno meglio di noi
Le altre forze politiche italiane a me pare al contrario
Tutte le loro ipotesi politiche sono saltate
La Democrazia Cristiana che voleva fare del pentapartito l'asse di governo dell'operazione conservatrice il Psi
Che ambiva ad essere il lato moderno dinamico di quella stessa operazione non hanno più un disegno politico cui lavorare che non sia il piccolo cabotaggio quotidiano presta e la portata della crisi del pentapartito ma anche di rischi
Che il suo trascinarsi impotente comporta per il Paese
Ecco perché a me pare giusta importante la proposta del governo di programma in comune con la prospettiva dell'alternativa via in questa proposta
L'idea di fondo della priorità dei contenuti come terreno su cui far maturare misurare gli schieramenti sociali e politici nuovi e perciò vi è l'indicazione di una riforma della politica
Come esigenza vitale per il futuro della stessa democrazia italiana scusa compagna ma poi e conclusasi segnalo includendo
Il governo di programma punta a rispondere ad una questione più delimitata
Più urgente
Le conclusioni possibili
Della verifica di governo in atto rendono superflua
Non più attuale quella nostra proposta io non lo credo perché non credo che il pentapartito possa ritrovare le ragioni di fondo di una sua stabilizzazione
E allora bisogna lavorare e operare attorno a questa proposta e ai contenuti su cui si radica e su cui si salta superando dispute nominalistiche
Infondate sospettosità fra di noi
Fatemelo dire e concludo
Con una punta di orgoglio da questa regione
Dalla Toscana
Dove il Partito Comunista conserva dopo il dodici di maggio la presenza nel governo della Regione di sette province su nove di duecentoventuno comuni su duecentottantasei
Abbiamo ben altro da fare che ripiegare lacci a discutere di noi stessi
Abbiamo da lottare nella società da cimentarci nella battaglia culturale delle idee da confrontarci al nostro interno con limpida e leale passione politica
Con Chiara nella testa l'obiettivo governare compagni
Governare questa Italia che vuole andare avanti
Ci hanno rivolto auguri di buon lavoro Riccardo Triglia presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani
Pietro Pacini di Empoli veterano del partito Palmiro postumo di Milano
E ci ha rivolto un indirizzo di saluto particolarmente impegnativo il segretario generale dell'Union Valdôtaine che si intrattiene nel suo messaggio sui problemi della Val d'Aosta della giustizia e delle riforme istituzionali noi faremo anche se abbiamo iniziato con notevole ritardo che stamattina una breve pausa alla ripresa il primo intervento sarà quello del compagno Luciano lama
Un quarto d'ora e non di più quindi alle undici e quaranta precise riprende la seduta
Voglio dare prima un'informazione
Questa sera alle ore ventuno presso la sede propria cioè qui al congresso ostili riunita la commissione politica
Riprendiamo i nostri lavori dando adesso la parola al compagno Luciano lama
Seguirà
Compagno Fabrizio Gatti
Responsabile era legata agli studenti e menti
Compagni
Compagne e compagni
Mai come oggi
Il PG si presenta diviso incerto
Incapace di trovare nuove prospettive
Questa è la sentenza lapidaria
Senza appello
Pubblicata dal Giornale di Montanelli due giorni fa prima dell'apertura del nostro congresso
Parecchi con menti in verità anche questa mattina
Ricalcano questo cliché
Quasi come
La relazione di Natta
Non ci fosse stato
Io credo che sia nostro compito dimostrare che un tale giudizio
Oltre che influenzato
Da una evidente pregiudiziale ostilità politica
E sbagliato
E non è sbagliato soltanto per la ricchezza del dibattito che finora si è svolto
Lo faremo daremo questa dimostrazione
Portando più avanti questo dibattito
A un approdo che sintetizzando gli elementi costitutivi già presenti nella discussione
Non mortifichi le diversità degli accenti delle posizioni ma con uno sforzo comune cioè di tutti noi
Lì innanzi a una unità superiore
Chi condivide come me
Questo concetto
Questo concetto che ispira del resto la relazione
Deve portare il suo mattone
Alla costruzione del nuovo edificio
La più importante novità delle tesi
Carica a mio giudizio di ulteriori sviluppi per il futuro
Il capitolo internazionali
E più particolarmente quella parte in cui si definisce il nostro partito
Come parte integrante della sinistra europea
è una conferma dopo tanti anni di rotture ideologiche e di polemiche politiche di un'antica verità poi che il movimento operaio di ispirazione marxiana è figlio della cultura e della civiltà occidentale
Ribadiamo con chiarezza nuova la nostra autonomia
Il nostro ripudio
Delle egemonie che dalla nascita del partito per lunghi decenni hanno caratterizzato la nostra visione ideologica
Non solo dunque non stiamo rammentando alcuno strappo ma spostiamo diciamo la verità spostiamo il baricentro del nostro impegno politico
Lavoriamo per un nuovo tessuto
Nel quale ne abbiamo consapevolezza e dobbiamo averla
A livello internazionale le fibre da utilizzare per questo tessuto
La nostra e quelli delle altre sinistre europee sono presenti in proporzioni diverso e da quelle che storicamente ci offre la situazione politica italiana
Pensando a questo nuovo campo di azione
Dobbiamo tenere ben fermo un concetto
è vero
Che processi di verifica dei loro limiti di revisione sono presenti quasi ovunque
Dall'SPD al partito laburista inglese ma è anche vero
Che nessun partito socialista
Impegnato nel proprio rinnovamento lo fa pensando con rimpianto al suo passato
Nessuno si illuda per esempio
Che la SPD si accinga a ritornare alle posizioni politiche e ideologiche caratteri che caratterizzarono la socialdemocrazia tedesca prima di Bangor resterà
O addirittura durante la Repubblica di Weimar
Ma è proprio per questo
Per questo sforzo di conoscenza e di collegamento con la società di otto per utilizzare tutte le possibilità di progresso che covano in essa che la nostra partecipazione attiva alla direzione di una sinistra europea come sua parte integrante diventa un'impresa
Un cimento stimolante entusiasmante e veramente nuovo
Di fronte all'offensiva della nuova destra
Che vuole utilizzare a proprio vantaggio anche le prospettive di ripresa economica e i salti di produttività derivanti dalle nuove tecnologie
Che vorrebbe elevare il profitto a valore assoluto a dovere morale
Oggi un problema dominante si delinea per ogni forza di sinistra in ogni Paese
Come operare
Quali scelte compiere
Quali riforme realizzare affinché l'innovazione dei mutamenti culturali ambientali sociologici in atto
Diventino una renna efficace per le forze progressiste per la loro azione
Antiche non si trasformino in una freccia scagliata dalla destra che le colpisce le confini in per un tempo indeterminato in uno sterile detto
Su questo terreno si misura la forza creativa e la modernità della sinistra oggi
Su questo punto almeno come impegno per recuperare anche i ritardi nostri ma anche quelli di altre forze socialiste socialdemocratiche il nostro congresso deve dimostrare
Che il PC ha raggiunto piena consapevolezza per offrire un proprio contributo originale anche ai suoi partner internazionale
Senza di ciò il nostro declino è quello della sinistra tutta intera
Sarebbe inevitabile e meritato aggiungo io
E non solo Pernorio Matterhorn il partito socialista
Da questo punto di vista assai più che su quello delle alleanze politiche e senza voler stabilire appostamenti che in altri campi sono forse impropri
Le recenti sconfitte del Partito comunista francese sono estremamente eloquenti e ammonite Ricci
Ogni politica di isolamento ogni rifiuto di confrontarsi con la società come per cambiarla
Ma conoscendone fino in fondo le caratteristiche risulta sempre più estraneo
Alle aspirazioni degli stessi lavoratori
Ogni politica di isolamento e di rifiuto a confrontarsi come prima dicevo
Rifiuta sempre più estraneo alle aspirazioni degli stessi lavoratori i quali nella loro maggioranza
Volgono le spalle al settarismo alla boria dell'autosufficienza alle verità assolute di un passato ormai remoto
E io ritengo definitivamente superato
In questa Europa dunque dobbiamo lavorare tutti insieme le strategie per una nuova stagione il progresso
In questa parte del mondo
Con oggi vuoto di cultura di civiltà di esperienze politiche diverse e spesso conflittuali ma per tanta parte collocati in un grande alte o comune
Sono nate la teoria classista le lotte di classe
Lo stato sociale
Il riformismo e la rivoluzione
Teorizzati e realizzati qui
Nati da una sola matrice e sviluppati si in modi profondamente e forse irreversibilmente diversi e divarica
è vero che anche il fascismo è nato qui
E le guerre più sterminate rigidi sono nate qui
Questa Europa
Così carica di storia non può rinunciare oggi ad avere un proprio originale peso
Negli equilibri mondiali
Ecco perché
I giudizi rigorosamente critici verso la politica reaganiana che ci accomunano
Non possono diventare sterili anatemi e tanto meno farci scambiare il carattere negativo di una fase o di un periodo presidenziale per una regressione epocale della democrazia americana
Anch'essa figlia della cultura e della civiltà europea specie nelle sue regioni orientali se si può dir così sulla riva dell'Atlantico
La costruzione di politiche progressiste in Europa
Senza mettere in discussione un'alleanza militare che non può essere un fatto congiunturale di breve periodo ci permetterà di imprimere più slancio alla lotta per la pace
Alla lotta per un disarmo graduale marea
Per l'indipendenza di tutti poco per la difesa dei diritti umani
E della libertà sindacale e politica in ogni paese del mondo
Noi sappiamo cari compagni che la nostra ricerca di una strategia comune alla sinistra europea
La nostra sincera partecipazione a un dialogo coi compagni socialisti e socialdemocratici d'oltre frontiera
Non potrebbero a vere lungo respiro se non ci ponessimo con immediata e ferma volontà politica la questione di un incontro con le forze di sinistra esistenti in Italia
Particolarmente con il partito socialista italiani
E ciò
Tanto più che
Condividendo i giudizi negativi sul pentapartito sulla sua impotenza e sui processi degenerativi che introduce nella lotta politica e nell'etica democratica
Una conflittualità che ha sempre più come posta il potere per il potere
Deve considerarsi urgente la ricerca di impegni comuni a sinistra per un'alternativa democratica che abbia come ragione disse le cose da fan
Le riforme da realizzare
Un programma di progresso e di avanzamento economico e sociali
Per l'elaborazione di una tale strategia abbiamo offerto coi nostri documenti congressuali una gamma ampia di proposte e di opzioni possibili
Che non sono un programma ma un contributo nostro per una convenzione programmatica che dovrebbe veder partecipare
Con le altrettanta originalità e pari volontà politica rinnova trincee
Il Partito Socialista le altre forze laiche e quelle correnti cattoliche democristiani che non siano accecante
Dalla dediti Anna conventio ad excludendum e che non considerino l'egemonia democristiana come una verità eterno
Al primo posto
Tra gli obiettivi economico sociali da indicare e cito solo questo perché è veramente prioritario sopra ogni altro anche per le sue implicazioni sociali politiche e democratiche dovrebbe stare la piena occupazione
Il lavoro ai giovani
La soluzione definitiva del problema meridionale
L'alternativa e dunque la nostra scelta strategica
Ma come preparare questo nuovo corso
Questo è il problema concreto da affrontare come partito una volta ha ribadito il carattere non reversibile della scelta strategica
Un partito
Non un gruppo di politologi riuniti attorno a una tavola rotto
Di qui la ricerca di soluzioni intermedie di punti di passaggio non per tornare a un passato davvero superato
Ma per avanzare gradualmente e fermamente verso quella meta
La proposta in discussione è un Governo di programma
A me pare che in molti casi nel dibattito su questo punto siamo caduti nell'errore che questa con questa proposta volevamo evitare
E l'errore come ha detto ieri nata è discutere cominciando dalle formule
Dalle maggioranze possibili dalle alleanze politiche insomma anziché dal programma dai contenuti di un programma attorno al quale aggregare appunto le forze politiche per costituire un governo che quel programma fogli a realizzare e sia in grado di realizzare
L'elaborazione di un programma è un punto difficile
E particolarmente per noi ore
Come nostro impegno futuro
Un impegno nel quale si misura il carattere di un partito di governo
Difficile
Perché stare per tanti anni all'opposizione e con successo anche
Non è
Un partito alle scelte politiche di un partito di colore
Eppure
Ciò è necessario
Dovremo farlo non posso
Molti gli ottici rimproverano di non avere predisposto questo programma questa è la critica più diffusa sui giornali di questa mattina
Ma io credo che ci rimprovera avrebbero forse ugualmente
Se glielo avessimo presentato come già fatto dicendoci che abbiamo scodelle lato con la solita lo spirito egemonico il piattino che gli altri dovrebbero consumare insieme con
Il programma deve uscire
Da un dibattito
Da un dibattito con la cultura italiana con le altre forze politiche sociali a partire dal Partito socialista per elaborare insieme proposte concrete per un governo di transizione verso l'alternativa
In quel dibattito discutendo dei contenuti
Si formeranno gli schieramenti
Si formeranno le alleanze sociali e politiche che daranno origine alla nuova formula di governo
Interrogarci ore
Come abbiamo fatto in tanti congressi
Quasi con un assillo esistenziale su questo punto
è tempo per tutto
Perché francamente io credo che c'è un nuovo programma sarà un passo avanti progressista
Dovremmo far valere il nostro diritto a gestire
In caso contrario chi lo avrà voluto se lo faccio non staremo all'opposizione
Sempre con uno sforzo di razionalità e di coerenza e senza perdere di vista l'obiettivo strategico l'alternativa
Ma questo punto cari compagni mi sembra di avvertire una domanda presente in molte coscienze vostre e nostro
Ma insomma
In tutto questo discutere di unità a sinistra
Di programmi e magari di riforme di innovazioni ed altro
Dove va a finire il socialismo che per un partito comunista anche occidentale è pur sempre una sua ragione Tess
Come recuperiamo una identità che temiamo venga messa irrimediabilmente in discussione
L'interrogativo posto così è davvero grave
E davvero esistenziale anche perché chi non sa chi ci sia e difficile che sappia che cosa debba fare e dove voglia andare
Ebbene
Anche se forse per una mia rozzezza culturale
Mi appaiono troppo sottili o addirittura oziose le disquisizioni sulla fuoruscita o sul superamento del capitalismo
Sono anch'io convinto come è nata che il capitalismo non è
L'ultima spiaggia del processo storico
Ma esiste poi
Ma esiste poi quest'ultima spiaccia
Un'ultima fase suprema e definitiva dell'evoluzione storica
Il valore dell'utopia di cui si è parlato anche in questo dibattito
Il valore dell'utopia è stato sempre presente e grande
Nell'evolversi della vicenda umana
Anche per noi del resto
è l'utopia che ci ha reso militante
Che ha arricchito e plasmato la nostra esistenza e che non è mai crollata nonostante i tanti cambiamenti e anche la caduta di tante illusioni
Ma troppo spesso a mio avviso
In fondo alla nostra coscienza sia annidata una confusione
La falsa coincidenza dell'idea che ci ha formati alla politica il socialismo
Con un modello
Quello sovietico
Io non credo che si tratti della stessa cosa
Anche se
All'inizio della nostra militanza per molti di noi è stato così
Ma se è vero che il cambiamento della società il socialismo si incarnano allora per noi in quel modello è anche vero che ciò che ci spinge a considerare quella realtà come la nostra meta ultima e a mitizzare urla
Fu una conoscenza forzatamente molto superficiale dei fatti
Il fascino non certo usurpato del grande contributo dato dall'uso alla vittoria nella seconda guerra mondiale contro il fascismo contro quel fascismo che noi combattevamo con le armi in Italia
E l'eroico comportamento di colpo
Il tempio Fontanella ma anche l'accettazione dogmatica di quel modello non cancellò mai le ragioni profonde della nostra fiducia della nostra voglia di socialisti
I valori di giustizia di libertà di uguaglianza di lavoro di pace
Valori inscindibili l'uno dall'altro ma che non erano tutti compresi in quel modello che lo tengo ben fermo
Non possono completamente inverarsi in alcun modello come si direbbe storicamente determinato
E ciò perché cari compagni col procedere della storia col crescere della cultura col mutare dei bisogni cambiano anche gli uomini e le loro aspirazioni
Un modello che magari poteva essere ideale ieri già oggi ci pone degli interrogativi e domani potrà essere supera o ripudia ma questa concezione dinamica di un progresso nel quale tutto scorre se travolge i modelli e ciò deve convincere dell'astrattezza e del carattere dirà idealistico di ogni modellistica assoluta applicata al divenire sociale non oscura minimamente quei valori basilari
Di giustizia di lavoro di libertà di uguaglianza di democrazia di pace che sono stati e saranno questi sì non tramontati perché intramontabili
Di ogni utopia progressista i valori del nostro socialismo
E se l'utopia è stata la molla che ha guidato la nostra adolescenza verso la militanza comunista non vedo ragioni perché quegli stessi valori etici e sociali non possano infiammare le generazioni di oggi che non sono certo peggiori della nostra e che certamente sono anche come noi ne abbiamo fatto
Siamo noi il nostro partito che deve dimostrare di essere all'altezza di questo compito
Gli occhi gli orizzonti di una nuova società
E ora quasi come post scriptum chiedo venia all'Assemblea
E ora quali come porto scritto
Permettetemi una parola sul sindacato
Dirò soltanto che già quando furono approvate le tesi su questo punto mi par vero piuttosto unilaterali e comunque non abbastanza penetranti
Nel discernere le responsabilità di sindacato e di partito nell'orientamento e nel lavoro fra le mani
Non mi riferisco qui come ben potete capire all'emendamento alla crisi trentatré e considero sbagliato ingeneroso
Oggi mi pare che anche sui contenuti delle tesi alcuni abbiano cambiato opinione dopo il congresso della CGIL
Ma chi può
Onestamente ritenere che il felice esito di quel congresso se felice è stato chi è uscito quasi come un coniglio dal cappello di un abile prestigiatore dell'ultima ora senta che già
Dapprima posto in corso un lavoro impegnato e coerente che preparava Colombo
Le tesi della CGIL furono approvate ben prima che il Comitato Centrale nostro votasse le nostre tesi
E in quei documenti in quelle analisi in quelle autocritiche in quella ostinata linea unitaria indicata da alla nostra organizzazione a tutto il sindacato erano già presenti
Gli elementi basilari in quella che oggi è una seppur faticosa riprese
Per queste ragioni penso che sia utile e possibile migliorare le tesi del sul sindacato nell'interesse stesso del partito del suo impegno fra le passo e nella società
Per finire cari compagni
Qualche parola sulla nostra democrazia interna il dibattito che abbiamo svolto è di per sé così innovatore
Che se non fosse che per questo soltanto il nostro partito uscirà da questo congresso
Ben diverso
La cometa prego
E si tratta di una via senza ritorno
Ma che cosa significa questo
Liberarsi da quello che è nata chiamava ieri il centralismo sia pure plebiscitario
Non può convertirci nel radunarsi di alcuni per organizzare la divisione taglia
Basta guardarsi attorno per constatare che le correnti danno vita le frazioni alle lotte intestine ma non danno forza a un partito in particolare a un partito che voglia cambiare
D'altra parte sarebbe bene singolare che un comunista come me che per la cocciuta difesa dell'unità del sindacato e della CGIL è stato talvolta criticato come oltranzista dell'unità
Non considerato l'unità del partito che un partito dei lavoratori come un valore da difendere contro ogni undici come un dovere suprema
Ma l'unità non vuol dire rinuncia alle proprie idee adagiamento nel grigiore di una opportunistica un silenziosa obbediente
Quella tensione morale l'unica diversità che è nata rivendicato per noi impone invece sincerità
Coraggio delle idee rifiuto di ogni piaggeria sporto creativo affinché ciascuno come onesto militante e non come capo di una cordata TA
Al partito tutto il contributo di cui è capace senza faziosità e senza arrogante
Anche l'applicazione scrupolosa di questo principio etico può avere sulle giovani generazioni uno straordinario influenza per avvicinarli alla politica e per conquistarle alla militanza comunista
Il metodo della libera discussione nell'applicazione di regole che garantiscano questa nuova democrazia interna che muta alcuni dei nostri connotati storici devono essere dunque a partire da questo congresso una conquista definitiva
Ma un partito che vuol cambiare la società deve discutere per decidere e Perrotta
Cogliere le occasioni scegliere il momento averi iniziativa nella situazione politica è una tradizione nostra che deve restare e rapportarsi in questo campo c'è molto da fare perché mi pare che proprio su questo punto dobbiamo segnalare le maggiori da alcune nostre dell'ultimo periodo
Durante il dibattito congressuale infatti solo sporadicamente siamo riusciti a intrecciare discussioni e iniziativa politica le occasioni anche favorevoli sono passate davanti ai nostri occhi senza che le coglie l'attimo
Questo stato di cose se esiste e a me pare di sì
Vede rapidamente muta
Dobbiamo ritornare fra le masse ho finito
E chiedo ancora scusa non avevo certo avete calcolato il tempo
Dobbiamo ricordare fra le masse intensificare i rapporti politici con gli altri partiti democratici
Il confronto fra le diverse forze culturali e sociali come proposte iniziative idee che sproni no l'impegno comune alla ricerca e alla lotta
Il mio non è un appello all'attivismo cieco ma un'esortazione all'iniziativa politica cambiare questa società aiutare prima di tutto i deboli indifesi
A conquistare condizione sociale dignità di uomini resta sempre la ragione d'essere del nostro partito infine emancipato ore che ha dato un senso alla nostra vita
E al congresso
Che lei una delegazione del Movimento federativo democratico
Itaca
è presente al congresso una delegazione del Movimento federativo democratico guidata dal presidente Giancarlo quaranta
è presente quale delegato di Napoli il compagno Giacinto Militello presidente dell'INPS
Qui mandiamo un augurio fratello no per i successi adesso l'importante compito qui l'ha chiamato la fiducia dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali
Ha ora la parola
Il contando Gatti Fabrizio responsabile della lega degli studenti medi membro della direzione della Federazione giovanile comunista
Parlerà poi Stefano Rodotà
Compagni di scuola e soprattutto quello che siamo stati in questi mesi nelle lotte degli studenti
Cerco di parlare solo di questo e cioè di una generazione che ha vinto nella battaglia sulle tasse scolastiche che ha dimostrato a tutti che essere o meglio volesse e più importante di avere che ha affermato la politica come mezzo per dare un senso alla propria vita e a quella degli altri qualcuno lì anche chiamati i ragazzi dell'ottantacinque oggi è fondamentale Louisiana
Prego i compagni e le compagne di fare attenzione
E di seguire l'intervento del frontale della
Oggi è fondamentale comprendere le novità di questi mesi far sì che la cultura il modo di pensare a dei comunisti entri nel rapporto con esse
Occorre interrogarsi chiedersi se il nostro dovesse e culturalmente in sintonia
Nel linguaggio e nei modi e nel merito con i movimenti dei giovani e degli studenti in particolare
E una riflessione problematica da svolgere
Occorre infatti andare al di là di interrogativi quale se il movimento sia vivo morto o se sia stato un movimento se il movimento sia stato un nuovo Sessantotto la riproposizione del settantasette
Questi interrogativi vi lasciamo a chi preferisce marchiare con simboli vuoti gli oggetti del mondo noi che siamo prima di tutto l'organizzazione di studenti di sinistra nata da questo impegno interesse invece capire
Per questo pensiamo che piuttosto sia giunto il momento di interrogarsi sulle differenze e diversità che questo movimento ha presentato e allora chiediamoci
Non è forse molto differente con il resto dell'Europa il fatto che in Italia esista un movimento di studenti medi
Costante nel suo modo di essere e di esprimersi con una storia un passato fatto dalle lotta per la pace le mobilitazioni contro la mafia la camorra per il diritto allo studio e al sapere oppure chiediamoci
Perché tanta diversità con i movimenti di giovani degli inizi negli anni settanta
Rappresentata dalla presenza quest'anno così di massa di tantissime studentesse tantissimi giovanissimi che chiedono la scuola ha diritto di cittadinanza diritto ad esistere
Non più solo come nome anonimi sui registri scolastici o numeri sui tabelloni di fine anno
Oppure interroghiamoci ancora a fondo sul perché di tanta differenza con Comunione e Liberazione in questo movimento non solo con il suo progetto politico ma proprio nell'idea di solidarietà per cui essere in tanti lottare
Prendere coscienza dei problemi ha significato tentare di uscire da una logica di sopravvivenza individualista dinnanzi ai problemi concreti dello studio
Compagni la grande domanda di liberazione dei movimenti di giovani espressi in questi anni si può incontrare con la cultura della solidarietà del fare del movimento operaio la condizione e che i comunisti non siano cosa diversa dal dire al fare di tutti i giorni siano capaci di incontrarsi e rifarsi alla vita quotidiana di chi va a scuola
Certo oggi possiamo porci questi interrogativi
E siamo qui a discutere di un movimento di giovani che per la prima volta nel nostro Paese ha vinto una battaglia anche grazie all'impegno dei compagni del gruppo parlamentare della Camera e del Senato
A cui va tutto il nostro ringraziamento per come hanno condotto l'iniziativa che ha portato alla riduzione delle tasse scolastiche
In quei giorni compagni state Mezzetti in migliaia di studenti hanno guardato con attenzione a queste cose
Tuttavia non è sufficiente
Il debito quotidiano studiare a sapere ancora bisogno di essere se c'
Dato di intendo incontrare interlocutori e pochi grammi
Il rapporto con lo studio non è più concepito in modo per lo più strumentale adesso è ricercato desiderato
Diviene un elemento su cui investire le proprie capacità intelligenza espressività impegno molto spesso diviene rapporto con se stessi per una miglior definizione della propria esistenza così incerta e problematica
Diviene c'è elemento che contribuisce a creare quella coscienza infelice tra ciò che si è tracciò che si potrebbe essere e le possibilità invece oggi offerte dalla realtà proprio di qui la necessità di una politica che dialoghi tutti i giorni
Tutti i giorni ci si scontra con un sistema formativo che alla fine di ogni anno scolastico Boccioni manda il cinquantun per cento degli studenti introducendo così una logica tale per cui il problema di ognuno di noi diviene il come sopravvivere permanere nella scuola prima ancora di che cosa è come studiare i compagni della lega di Torino hanno rilevato alla fine del primo quadrimestre centocinquanta mila insufficienze sapete che significa
Che ogni studente almeno tre di queste insufficienze
Siamo noi che siamo tutti ignoranti urlava attivi oppure c'è dell'altro
E questo dato è la necessità di dire delfini e i sistemi di valutazione di qualificare il corpo insegnante di rovesciare un'impostazione per cui tutte le responsabilità sono dello studente non sono forse queste necessità improrogabili
E tutti i giorni ci si scontra con una scuola che non riconosce agli studenti i diritti individuali e collettivi
Eppure la grande richiesta evidenza di questi mesi in cui in tanti hanno scelto di compiere un'esperienza di rapporto con la politica di in quegli anni di prego state stile immenso autonomamente
è in contrasto con il parere degli adulti fossero genitori e insegnanti
L'essere stati trattati alla pari da parte dei mass media del mondo politico non rende irrinunciabile la scelta di definizione di una nuova idea della tutela della libertà dentro una scuola
Anche per questo siamo contrari alle facili ricette di materie Formigoni sui mali della scuola pubblica
Vorrei qui
Poi qui ricordare a loro di improduttività il fallimento negli Stati Uniti di soluzioni molto simile a quelle proposte nel nostro Paese
Per non parlare del basso profilo culturale e formativo di molte scuole private in cui inspiegabilmente sì sì in un anno di studio a recuperare mettere quattro cinque
Vi chiediamo invece a tutti di affrontare nel merito la sfida lanciata il sedici novembre da quelle centinaia di migliaia di studenti medi scesi in campo per chiedere con forza una soluzione nel all'interno del sistema formativo pubblico
La grande disponibilità dimostrata non è scontata né acquisita e se ha bisogno di fatti per vivere il tratto distintivo delle mobilitazioni degli studenti costituito dalla domanda di qualità di se stessi
Delle proprie condizioni di studi e di vita deve ancora trovare interlocutori
Una grande serietà verso il proprio mondo ma anche la debolezza dovuta alla scoperta della vastità dei problemi da affrontare convivono insieme
Se da questo intreccio tra serietà debolezza si può costituire stimolare una coscienza collettiva una grande voglia di vivere e di vincere
Dall'altra si può però sviluppare la dimensione della rinuncia della non partecipazione alla propria esperienza di vita quella degli altri dell'indifferenza
L'impegno l'agire politico diventano allora qualcosa dei bisogni delle domande vite politica ritornano non comunicare
E allora raccogliere a presentare questo grande bisogno di comunicazione di socialità
Di conoscenza di punti di riferimento significa non solo rispondere alla domande venuta fuori in questi mesi ma costruire le condizioni
Perché questo movimento la sua dimensione collettiva diventa un soggetto permanente ed organizzato nella società italiana
Con una capacità di contare di difendere le condizioni degli studenti di gran lunga superiore a quello attuale
L'esperienza della Marcia per il lavoro del dieci dicembre a Napoli che ha visto duecento mila giovani mobilitarsi dimostra quanto questa protesta sia generazionale
Il pensare a se stessi e le proprie condizioni di vita alla ricerca di un senso nel proprio futuro trasformano la protesta in un fatto esistenziale
Tuttavia oggi è forte la percezione che la lotta collettiva ottiene risultati
Io credo che l'esperienza degli studenti un'intera generazione abbia guardato con attenzione
Per questo non bisogna rinunciare ad investire risorse e intelligenze valori in queste norme potenzialità oggi chi è giovane spesso lasciato sola combo trattare migliori condizioni di lavoro o di studio di vite in un quartiere dinanzi a questa straordinaria esperienza collettiva il nodo che si pone è di come rappresentare queste esigenze
A partire da qui abbiamo scelto di organizzare la nostra esperienza fedele attivista e in particolar modo alla lega degli studenti medi federata alla FIGC
Stiamo così verificande lavorando ad un'ipotesi uniche in Italia di un'organizzazione di studenti medi di sinistra che attraverso la denuncia l'agire quotidiano riesca a difendere a migliorare le condizioni di chi studia
E che su questo fondo al proprio organizzarsi e il proprio approccio alla politica
Degli otto mila aderenti alla lega quattro mila sonoro questi diritti e cioè ragazzi e ragazze che per la prima volta scelgono di fare un'esperienza di impegno nella lega degli studenti dopo aver partecipato alle lotte di questi mesi
E queste o un dato che ci indica che siamo sulla strada giusta si tratta di continuare ad investire su questa scelta
Le mobilitazioni degli studenti in questi giorni a Bologna Milano contro la mafia la camorra dimostrano che questa battaglia non è solo nel benzo giorno
Siamo convinti che l'esperienza e la consapevolezza della lotta democratica
Acquisite in questi mesi dagli studenti debba specchiarsi conto questa moderna forma di oppressione di totalitarismo costituita dalle organizzazioni criminali mafiose presenti nel nostro Paese
Come FIGC vogliamo essere interpreti di questa esigenza il ventitré e il ventiquattro aprile proponiamo due giornate di lotta e di mobilitazione di tutto il Paese su questi temi
Chiediamo che il venticinque aprile divenga giornata di lotta contro la mafia la camorra
Gli studenti napoletani
Inviteranno Pertini
Chiediamo agli uomini della Resistenza qui presenti in questa sala di essere con noi nella costruzione di un movimento di nuova resistenza fenomeno camorristico
Si realizza così
Un altro passaggio nella costruzione del rapporto tra questa generazione la democrazia
In questi mesi migliaia di studenti hanno scelto di incontrarsi con sindaci parlamentari commissioni capigruppo come fosse pochi altri movimenti hanno fatto in passato
La riduzione delle tasse scolastiche ma soprattutto la risposta diverse rivendicazioni livello locale hanno sicuramente permesso la nascita di aspettative domande
Sappiamo tuttavia come andrà il rimpasto governativo
Signori del Governo almeno non ridateci ministro Falcucci risposte
Risposte evasive atteggiamenti di sufficienza
Le scelte maturate con le circolari di questi mesi lede manifestati per esempio circa la possibilità di decidere sull'insegnamento della religione per gli studenti la nostra esperienza concreta
L'incapacità di dirigere una proficua discussione del Parlamento sulla scuola secondaria ci portano a chiedere le dimissioni del ministro della pubblica istruzione
Chiediamo
Chiediamo cioè ai gruppi parlamentari di tutti i partiti di essere coerenti con quanto espresso in questi mesi e di farsi interprete della volontà degli studenti del Paese
Sappiamo che i giovani socialisti e molti altri giovani solo su questo d'accordo con noi
Per questo chiediamo anche che il Parlamento si faccia promotore di una conferenza nazionale sulla scuola secondaria superiore
Che unifichi ai costruisca un orientamento unitario sulla riforma se è in grado di progettare riforme particolari da subito supponi grammi la didattica la valutazione un nuovo sistema formativo è fondamentale per governare i processi di innovazioni nato per superare vecchie e nuove forme di povertà
Esiste compagni una generazione che in questi mesi ha messo in campo se stessa e a petto così alla politica un grande problema morale
L'esperienza di questi mezzi è stata che obiettivi semplici che ognuno sottoscrive ognuno condivide
Come il diritto al lavoro il diritto allo studio inspiegabilmente la politica li complica non li realizza essi soldi vengono così per noi valori su cui lottare
Dobbiamo grande forza in ciò che Olof Palme ha detto
I realisti a oltranza che oggi sembrano prevalere sono proprio quelli che non risolvono nessun problema
Lei deve sono indispensabili per affrontare il mondo concreto specie in tempi difficili che cos'è allora la politica se non questa grande tensione tra le idee del domani e la realtà di oggi
Invitano
Si invitano
Tutti i delegati
Si invitano tutti i delegati a compilare con attenzione il questionario che hanno trovato nella cartella
Il questionario va posto nell'urna dei compagni troveranno all'ingresso della sala il questionario deve essere di riconsegnati improrogabilmente entro le ore venti di sabato dodici aprile paura la parola Stefano Rodotà seguirà Alfredo Reichlin
Nessun congresso
Carissime compagnie
Cari compagni
E mai un affare
Dei soli delegati
Del solo partito che gli dà il nome
Lo è meno che mai questo congresso del Partito Comunista Italiano che fin dal momento della sua convocazione
Ha suscitato un interesse grandissimo ben al di là della cerchia del partito e degli osservatori abituali delle cose politiche
è apparso subito chiaro e lo hanno sentito anche i critici
Che le scelte del partito comunista saranno decisive per le sorti del sistema politico italiano
In un sistema che ho a ha ormai sperimentato e logorato tutte le formule e appare incapace di arrestare la sua degradazione
Il Partito Comunista finisce davvero con l'apparire come l'ultima risorsa della democrazia italiana
Le difficoltà di questa fase non sono banali
Prossimo diritta dal linguaggio politico la parola rivoluzione si prende altrove le sue rivincite nella società dove e quasi ormai un luogo comune
Si parla
Di vivo nuova rivoluzione industriale di rivoluzione telematica informatica dell'ingegneria genetica
Ma questi al di là delle parole
Quella che viviamo e la transizione da un equilibrio tecnologico all'altro ma non è questa la sola transizione che dobbiamo fronteggiare si intreccia con altre quella lunga da un equilibrio politico all'altro che dura ormai dagli anni della crisi della formula di centrosinistra
è dopo la quale il nostro sistema non ha più trovato un approdo stabile
E la transizione da una società compatta ad una sempre più articolata quasi una Società di minoranze
E dal contemporaneo intrecciarsi di queste diverse transizioni che nasce la difficoltà specifica di questa fase proviamo a guardare al di là degli schemi
Chi allunga pratica di studio delle fasi di transizione da un equilibrio tecnologico all'altro ci lancia un ammonimento
Sono le scelte fatte nella fase pre col c'è iniziale di una transizione
Quelle che condizioneranno poi l'intera fase successiva all'esito finale non c'è più spazio all'ora per politiche dei due tempi che rimandano al domani
Proprio le scelte più impegnative quelle decisive
E queste scelte obbligano a riflessioni nuove a mostrare una capacità di invenzione politica
Adeguata alla novità che si deve fronteggiare cento prevedere il futuro è difficile ma progettarlo è possibile anzi è indispensabile
Grande e dunque la sfida davanti a voi a noi tutti sembrava che il tempo dei Grandi Progetti fosse ormai trascorso anzi che l'idea stessa di Progetto dovesse essere abbandonata
Tali e tante in questo secolo erano state le feroce i lutti portate dalle grandi ipotesi
Dai grandi progetti totalizzanti e totalitario sembrava che la politica dovesse divenire esercizio sempre più simile
Concreto aderire alle pieghe di una società e invece proprio le corse oggi rilanciano la sfida
Il mondo della scienza sia della scienza ci ha Baccina con i suoi grandi progetti
Il mondo delle impresse rilancia i suoi appetiti ai suoi alti egoismi in un progetto che non la vede solo come produttrice di beni
Ma come l'unico luogo in cui si producono innovazione e valori
Solo al mondo della politica sarebbe dunque impedito di pensare in grande non è possibile
Già oggi possiamo misurare i guasti di una troppo frettolosa dichiarazione di fine della politica
Vuoto distinti che altro rimane del potere se non lo scheletro nudo della forza e del sopruso
L'uso spregiudicato di esso il grande ladrocinio dei fini dunque
Dobbiamo tornare a parlare non solo dei mezzi
Ecco perché e diventata centrale la questione del programma centrale per tutti
Non lasciatevi ingannare dalla superbia di quelli che dicono di avere già tutte le risposte
E si assomigliano molto a quelli che mentre il mondo nuovo nasceva dalla rivoluzione industriale rovesciavano nei rovistavano nei cassetti del feudalesimo alla ricerca di impossibili soluzioni per problemi tutti nuovi il programma dunque
Che non è non può essere solo esercizio di concretezza lavoro di Esperti precisa indicazione di cose da fare e quei sesto ma è prima di tutto individuazione puntuale delle forze che debbono costruire tale programma
Ecco perché è fondamentale un punto nitidamente enunciato nelle tesi
Che sembrava poi scomparso dalla re discussione precongressuale e che è stato rilanciato fuori ieri con grande forza dalla relazione di Hans di Alessandro nato
Sto parlando della convenzione programmatica che le tesi proiettano al di là del partito a tutte le forze di progresso e che è nata
Con una indicazione che mi pare di grande rilievo ha proiettato anche sull'Europa con la proposta inedita e forte di un incontro programmatico delle forze progressista e di sinistra
Dell'Europa occidentale
Il punto mi sembra decisivo il congresso non può eluderlo
La società italiana non è fatta di gruppi che come ripetono alcuni ambiscono solo ad essere governati
Al contrario c'è una enorme crescente voglia di essere presenti di contare e di fronte a questa realtà si delineano ormai strategie diverso
Nelle apparenze rispettosa del nuovo protagonismo sociale
C'è una strategia che proclama la necessità di restituire ai privati individui e gruppi quello che lo Stato avrebbe loro indebitamente sottratto ma dietro queste proclamazioni non si scorge un genuino di segno di libertà
C'è invece una privatizzazione di poteri un rafforzamento di egoismi una spinta alla creazione di ghetti una separazione della sfera sociale da quella politica
In una società come questa non c'è affatto liberazione da vecchie e nuove tirannie
C'è invece il rischio di conflitti più forti è dunque l'esaltazione del potere è chiamato a sedare c'è un potere pubblico meno soggetto al controllo sociale ci sono poteri privati in grado di espandersi a danno dei più deboli
I poteri dunque si rafforzano male libertà sono ancora più insidia
C'è un altro modo di rispondere alla richiesta di autonomia e di libertà che viene dalla società tanto per cominciare non bisogna interpretare l'articolarsi dalla società solo Comune esplodere
Di egoismi e corporativismi va a vedere in esso pure il segno di un'accresciuta capacità politica di organizzarsi
E dunque anche la prova di una democrazia ormai più matura a questa società non bisogna solo restituire poteri confiscati bisogna dare voce più chiara proprio nella dimensione politica
Programma convenzione programmatica per me significano appunto questo non una proposta alla società
Ma una proposta con la società certo tutto questo richiede un'analisi rigorosa di come la società sia cambiata il vada cambiando un'analisi tuttavia non riducibile
All'oste Heimat ceti in declino ceti emergenti
Se la classe operaia quantitativamente si riduce non è scalfita la posizione centrale dell'industria
E se l'industria si modernizza non vengono meno i conflitti lì attorno ad essa si addensano la cronaca ci aiuta acque avvelenate il vino avvelenato
Sono sono il risultato dell'incuria e della disattenzione o non piuttosto i frutti di una cultura che ha ritenuto lussi
Non compatibili con lo sviluppo economico le ragioni di una società che si esprimeva poi in Verdi ecologisti antinucleari consumatori quante proroghe agli inquinatori
Quante inadempienze alle direttive comunitarie
Quante mortificazioni dei controlli quante riduzioni ai servizi di stanziamenti ai servizi geologici sono passate in questi anni con voti delle maggioranze parlamentari
Oggi scopriamo
Oggi scopriamo che c'è una ragione economica anche nelle analisi degli ecologisti quanto costa
L'avvelenamento dell'acquedotto di Casale che vuol dire
Per l'economia nazionale lo scandalo del metanolo allo stesso modo rifiutando un ecco nomi Cismon schematico dell'essere respinto il tentativo di restringere la fascia dei nuovi diritti non è forse vero da sempre nel riconoscimento di un diritto delle poi guidare la redistribuzione delle risorse e non viceversa
In essi difficili tra proprietà e libertà ricompaiono sul nostro orizzonte l'alternativa assist Annetta
Tra una nuova fase espansiva delle libertà e il rafforzarsi di una restaurazione
Questa capacità di pensare in grande questo foro sforzo di progettare il futuro e il solo modo fidava contro il corpo a un'alternativa che ormai nelle cose
Per sottrarsi a una concezione delle riforme dimezzata e sempre perdente
Troppi biologica Bellano per concretezza quella che è solo l'incapacità di guardare lontano
O appiattimento delle riforme sugli interessi congiunturali ecco allora l'abolizione del voto segreto do indicata come il toccasana dei problemi del Parlamento o le limitazioni della indipendenza dei magistrati
Come via d'uscita dai mali della giustizia ma davvero si può accettare
Qui o altrove una sorta di riduzionismo miglior specie disperato che guarda solo al tratto terminale di un processo ed è sempre meno capace di vederne le origini e valutarne le prospettive
Da questo rischio ci si deve ma Antwerp dare in tutta la materia delle riforme istituzionali peraltro indispensabili altri tacciano le loro proposte
Ma il compito di una forza di sinistra rimane sempre quello di progettare perché la democrazia possa espandersi
Abbiamo scoperto avvelenati l'acqua e il vino ma da quanto tempo dura l'avvelenamento della politica da parte di poteri illegali occulti ma anche di poteri legali ma anche di poteri legali & sofferenti di controllo che invocano l'efficienza solo per legittimare l'arbitrio
Guai se non avessimo netta la sensazione di tutto questo se non fossimo acutamente consapevoli delle nuove forme del conflitto tra libertà e autoritarismo
Qui torna il tema della rivoluzione tecnologica
Che nella sfera sociale politica appare sempre più nettamente come il motore di una gigantesca redistribuzione di potere
Meglio nella fase attuale da una folla di ricerche a dircelo
L'irrompere delle nuove tecnologie ha finora sostanzialmente rafforzato i poteri dove già c'erano via concentrati ha favorito una comunicazione verticale ha introdotto così
Elementi di un autoritarismo soffice ma non per questo meno pericoloso di questi fenomeni è bene avere una percezione nitida se si vuol porpora progettare un futuro diverso
In cui ci sia la democrazia diffusa e non quella plebiscitaria la comunicazione Trust oggetti e non quella verticale
Il tempo liberato e non le nuove servitù del lavoro
Ma appunto tutto questo deve essere progettato non c'è una deriva tecnologica alla quale abbandonarsi fiduciosa mente
E progettato con determinazione poiché davvero dal sistema dell'informazione globalmente intenso
Sta nascendo il nuovo sistema nervoso della società
Dal quale dipende il destino di tutti compresa la sopravvivenza dei partiti come grandi medi di attori sociali in quella più alte ricadere sessione
Che è per tutti e non solo per il partito comunista abbia delineato ieri il vostro segretario
E intanto mentre esistono getta c'è forse il rischio di una moratoria dell'azione politica quella che si confronta con i ritmi e alle vicende di ogni giorno tutto al contrario
C'è anzi il bisogno di intensificare azione e presenza politica in forme coerenti con il nuovo orizzonte che si vuol disegnare se c'è un'alternativa nelle cose pone buon lavoro
Info se c'è un'alternativa nelle cose nella sfera politica essa deve essere fatta risaltare con adeguata nettezza
Vedo due strade in questa direzione la prima riguarda la definizione dell'agenda politica delle cose da discutere e su cui decidere subito penso davvero che il PG debba far valere tutta la sua forza per selezionare subito
Pochi grandi temi a imporle immediatamente la trattazione ricorrendo
Se necessario a quello che chiamerei l'ostruzionismo parlamentare impositivo
A questa linea si lega direttamente all'altra questione quella del governo ombra che significa anche è uscita da una situazione troppe volte vissuta in questi anni
Quello dell'eterno giocare di rimessa rispetto alle proposte della maggioranza recuperando invece davvero capacità di iniziativa e proposta a tutto campo
Solo così l'opposizione cessa d'esser vissuta come una maledizione fin troppo lunga diventa punto di riferimento per la società e quindi già a suo modo governo
Lungo queste linee credo che si siano mossi
I parlamentari della Sinistra indipendente
Dei comunisti siamo stati io penso interlocutori non compiacenti
E per questo talvolta scomodi forse anche difficili
Ritengo però che così sia stata data una dimostrazione di una più intensa lealtà se il vero vincolo che nasceva dall'elezione non era quello di una fedeltà si età e inutili
Ma quella di produrre in piena autonomia il De per una impresa comune per tutta la sinistra per questo credo che nessuno di noi si senta ferito quando per esempio sente ripetere
Formule come quella che ci definiscono ancora compagni di strada la questione delle compagnie e sempre una sola se sono buone o cattive
Noi pensiamo ad aver servito quella buoni quanto alla strada ce n'è parecchia da fare e non fatti
Per questo siamo qui anche oggi con le nostre individualità la nostra testarda volontà di autonomia per dirvi che di fronte a imprese nuove e impegnative non ci tiriamo indietro
Prima dettare la parola al compagno RAI per l'ultimo intervento della seduta di questa mattina
Avviso i compagni dell'ufficio di presidenza che l'ufficio di presidenza è convocato qui al Palazzo dei Congressi è la fine di questa seduta la parola al compagno al febbraio
Ma quale
Ma qual è la vostra proposta programmatica
Ci chiedono amici ed avversari
Io vorrei ragionare su questo compagni dicendo subito
Che la strada che stiamo imboccando
A me sembra giusto
Uscire da una situazione critica che in certa misura è anche una crisi di identità
La Ica mente dando una risposta alta
Storico politica e programmatica al problema nazionale
In sostanza parlare al Paese per parlare anche hanno visti
Io questo lo dico senza nessuna enfasi
Con la piena consapevolezza della difficoltà dell'impresa
E della grandezza delle sfide che ci indica
Io sento molto compagni un bisogno di realismo
La lezione di Togliatti
Attenti all'analisi si sbaglia per analisi sbagliati tutto
Perciò io ho apprezzato molto l'impianto della relazione del compagno nata
Che partita dalla realtà attuale
Le grandissime trasformazioni in atto il declino
Di un vero e proprio modello di società nel quale era cresciuto il movimento operaio
Per chi ed essi freddamente lucidamente
Su quale base nuova materiali oggetti in
Si pone oggi il problema di un'alternativa
Esistono queste basi
E su questo compagni che io voglio intervenire
Perché non credo che noi possiamo saltare questo quesito è senz'
Il quale può essere formulato così
Se non malgrado le trasformazioni ma a causa di esso
Le cose non i nostri desideri soltanto spingono la sinistra candidarsi per un'alternativa di governo
Di cui noi siamo gran parte
E questo in quanto l'alternativa cominci ad essere
A questo punto della vita nazionale
Qualcosa che matura sotto la pelle del Paese nel senso di una risposta in qualche modo necessaria problemi oggettivi nazionali
E non soltanto dell'assegno
La risposta un simile quesito non mi sembra affatto scontata compare
E io forzo anche un poco
Perché penso che da ciò dipende la possibilità di vincere esitazioni chiusure diffidenze
E di gettare tutto il peso dalle nostre forze nella lotta perché noi dobbiamo pur sapere
C'è una parte del movimento operaio sta sulla difensiva per una ragione profonda che non dipende da questo quella parola d'ordine
Ci sta perché vive il declino
Di un modello di società figlio del vecchio industria lirismo come distruzione di valori
Che hanno costruito la sua stessa identità perciò non riesce a vedere un futuro su cui scommette
Mentre un'altra parte i socialisti ma anche una frangia nostra
Ho richiamato le novità ma ha subito un notevole misura vede del neoliberismo e della nuova
Di questo dunque si tratta
Proprio se vogliamo costruire le tappe intermedie di un processo politico e un programma
Perciò a me sembra fondamentale la domanda che sta al centro delle tesi
Dove va l'Italia
Qual è il senso profondo del cambiamento
Quando convivono e interagiscono tra loro milioni di impresa ed investitori in Borsa e milioni di disoccupati
Le rivolte degli abusivi in Sicilia
è una Padania a livello mondiale
Lo sfascio della scuole dello Stato in una spesa pubblica che supera il cinquanta per cento del prodotto lordo
La risposta non è facile non è scontata
Oltre tutto diventa sempre più problematico avanzare sommando le diverse istanze sociali
Ed è per questo che la formazione di uno schieramento progressista
Richiede sempre più un progetto di governo complessivo queste unisce
E non si va lontano io credo elencando programmi
Dopo tutto siamo i soli che ne abbiamo
Non si va lontano se non è abbastanza chiaro questo
Un'idea forte a una valutazione complessiva del dove va l'Italia
Quindi un'ipotesi forte di medio Periodo su cui aggregare una nuova maggioranza
E quindi
Perché questo Paese ha bisogno di un'alternativa politica di governo
Di cui il PC
Sia gran parte
Dunque quale proposta programmatica
La mia opinione che mi pare poi il senso delle tesi e del rapporto del segretario
è che non si può più pensare al futuro dell'Italia prescindendo dal modo come essa si colloca nel gigantesco processo di ristrutturazione
E di integrazione economica che è nato a livello europeo e mondiale
Questa mi sembra l'ottica in cui bisognerebbe porsi
Per capire quali processi nuovi si innescano nella realtà nostre quali nobili non soltanto economici e sociali ma politici statali
Si ripresenti
Il nuovo non è solo alla modernità le tecnologie le mobili
Ringraziando sinceramente tutti coloro che ci fanno ogni giorno la lezione
Mi sia consentito di osservare che la debolezza grave del riformismo senza riforme
Stanno al Nord vedere che riemerge con la mondializzazione
Un problema non soltanto economico ma storico-politico
Cioè di modo di essere e di quel concreto blocco sociale di potere statuale
Che condiziona l'accumulazione lo sviluppo
Torna in campo un problema di riforme grosse queste alla nobiltà
Se è così cambiano parecchio i termini dello scontro politico
I dilemmi si fanno più a spiga anche più radicali non dobbiamo illuderci
Ma i confini degli schieramenti sociali ideali si fanno più mobile
Diventa diventa possibile per il partito comunista e la sinistra riformatrice riprendere l'iniziativa politico culturale in senso non tattico
Quella iniziativa che circa un decennio fa c'è stata strappata dalla destra
Ponendo sul tappeto prima di tutto questo mi sembra che il problema il problema
Nazionale di oggi
Qual è questo problema
Il rischio a mio parere per l'Italia
Nonostante tutto il suo sviluppo
Di non superare la soglia il gradino
Che le sfide della mondializzazione hanno reso più alta
Domando
Esiste questo problema cruciale
E se esiste esso a misura delle imprese
Non mi pare
E d'altra parte se esistente
Può essere affrontato soltanto da noi
Quella che io propongo quindi non è la solita lettura stagni azionista del PC io la solita idea di un'emergenza da fronteggiare con programmi minimizza e schieramenti unanimi mistici
è invece il tentativo di un'analisi strutturale non economica soltanto da cui
Credo si Riccardino le ragioni forti di una riforma quindi di un'alternativa
Certo tutto cambia
E io non posso nemmeno qui abbozzare un'analisi
Il dato però è che siamo entrati in una fase di grande turbolenza instabilità
Come dimostrano le oscillazioni paurose delle monete e delle materie prime
Sono lontani i tempi del Piano Marshall di Bretton Woods
E gli Stati Uniti non sembrano in grado di gestire un ordine economico mondiale
Chi saranno i vincitori chili
Ciò che dovrebbe far riflettere a mio parere molto la classe dirigente
E che un Paese come l'Italia non deve far conto a questo punto tanto su questo o quel vantaggio immediato la Befana del petrolio
Quanto chiedersi se alla lunga non ci indebolisce sempre di più un modo di governare tutto giocato sullo scambio miseria pubblica ricchezza privata
Cioè il sull'uso del Bilancio della leva monetaria non per fare politica economica equità fiscale investimenti pubblici
Ma per finanziare i deficit i trasferimenti alle imprese le rendite finanziarie certa così la ricchezza privata un menta
Ma ci si rende conto di cosa costa nell'era della sfida mondiale l'indebolimento dell'armatura complessiva del Paese
Ha ragione chi colloca questa altezza il problema della crisi istituzionale
Perché a questo punto non degrada solo la qualità dell'intervento statale ma cambia la funzione nella forma stessa dello Stato
Di che stiamo parlando
La natura cioè del potere chi comanda imita
L'incapacità del paese a gestire Sistemi Complessi spinge ancora di più a concentrare le risorse e le innovazioni nei settori privati più competitivi
Si sviluppa così un processo degenerativo che è molto diverso dal passato non si tratta più di squilibri economici
Forse nemmeno noi misuriamo abbastanza il dramma del Mezzogiorno che cos'è l'illegalità
No stop parlando della criminalità parlo del sovversivi Isma'delle classi dirigenti
Questo sta diventando il nuovo incentivo il nuovo scambio non ti do investimenti industriali università servizi moderni centri di ricerca
CID oggi sommerso il lavoro nero i traffici illegali l'abusivismo
Così si può anche sopravvivere ma per un giovane diventa sempre più difficile in Sicilia calato in Calabria Napoli immaginario mitomani
Certo il resto del Paese diverso
Cresce si modernizza ma il Meridione non è un detto è il quaranta per cento degli italiani
Il problema che noi poniamo
E quindi se il pentapartito non rischi di portarci a una crisi non soltanto economico
E voi siete sicuri compagni socialisti che il pentapartito non finisca con l'aprire la strada a qualcosa di molto diverso dai disegni di Craxi rifletteteci bene
E non rispondete ci che la nostra proposta è astratta e propagandistica
è ben vero che il problema di un'alternativa di governo è come spostare non solo il PSI ma anche forse dal centro ma se l'analisi che facciamo e giusta
E se su questa costruiamo una proposta forte nazionale realistica
Non potete più stringerci nel dilemma ho citati un appoggio subalterno viso lati
Diventa chiaro che la nostra è una lotta aperta senza sconti al pentapartito come che la definizione del terreno di un dialogo nuovo non settario costruttivo in nome di interessi comuni
Esiste un interesse comune invertire queste tendenze pericolose
Obiettivamente sia anche per la Democrazia Cristiana io credo
Anche essa deve porsi a suo modo il problema del futuro del Paese se non vuole pagare prezzi pesanti
Ma decisivo anche perché siano possibili governi di programma è che l'alternativa pure essendo altra cosa si costruisca venga percepito e questo dipende molto da noi da questo congresso
Non come pura contrapposizione
Ma come espressione di un disegno nazionale non della somma dei partiti di sinistra così come sono
Ma del loro farsi forza di governo per la loro capacità di spingere in avanti tutte le istanze democratiche sia nei partiti che nella società
Così io rispondo alle preoccupazioni e alle domande sincera e credo della sinistra democristiana ma allora se ci sei batti un colpo
Vendo così alla conclusione
Qual è la scelta qual è la scelta di questo congresso la sua una vita per cui si apre una fase nuova della nostra politica
Si presenta sulla scena un partito di programma è una banalità
Si tratta di attrezzare uffici studi non credo
Perché è un programma
Non è un elenco di cose
Un programma è un'interpretazione della realtà italiana e mondiale questo è stato il senso e il senso del mio intervento
E la scelta del con chi e contro chi
è soprattutto la ricostituzione di una identità non solo politica ma culturale del Piccinini
Il PC come forte originale non omologabili ad altre storie
In parole semplici alla risposta al Grande quesito che è stato il rovello l'assillo dalla nostra discussione perché il PC
E perché nell'Italia di oggi
Il futuro del PC non dipende da fughe in avanti ma dalla ridefinizione di un ruolo storico attuali in concreto questo che significa
Significa credo che proprio partendo dalla qualità nuova dei problemi posti dall'innovazione
Si riscopre la ragion d'essere la funzione di un partito che ha le caratteristiche originali l'insediamento popolare l'apertura verso nuove culture nuove speranze
E soprattutto compagni la capacità se la diamo di produrre fatti sociali e culturali Kenny Goss riflettiamoci bene
La ricomposizione del rapporto lavoro sviluppo non verrà più solo ho tanto da scelte macroeconomiche Madonna nuova qualità sociale
Ecco perché dopotutto siamo noi la forza potenzialmente più moderne se è vero questo il punto
Che lo sviluppo dipende sempre più dalle risorse intellettuali della creazione di nuove forme di vita dalla polverizzazione del lavoro e dell'ambiente
Dall'uso che si farà di un tempo liberato sempre maggior
Senza di che la società andrà verso una spaccatura
E una drammatica miseria moderna fatta di marginazione di opzioni di generazioni intere che in pratica non trovano un'occupazione degna di questo nome perciò la lotta si fa sempre più politica e anche culturale e rinascono spinte autoritarie
E il decisivo diventa lo sforzo delle classi dirigenti
Di controllare gli strumenti del dominio sociale della manipolazione delle coscienze chiedo scusa concludo
Fare questo salto innovazione di sistema risanamento civilizzazione
Dell'ambiente non soltanto naturale ma civile umano sociale e culturale queste a me sembra la grande idea forza che ci si chiede
Quando si parla di programma
E il nuovo orizzonte della politica per un partito come il nostro
Ed è il solo orizzonte che può ridare alla sinistra un centro un asse una strategia chiara ecco e consentire alle
Di riunificare forze tanto diverse nella loro fluidità nel tumultuoso variare del tempo di lavoro di non lavoro nella loro diversa qualificazione valorizzare il lavoro
Perciò noi non dobbiamo avere paura di guidare il processo innovativo dopotutto
Vincerà nella gara mondiale chi valorizzerà il lavoro la sua componente intellettuale crescente non chi lo metterà in merci
Ciò che le classi dirigenti non riescano a capire questo
E a me sembra questo compagni l'approccio più moderno e più capace di condizionare questo difficile passaggio storico
Qui è la base forte della nostra proposta perché Noemi
Perché spetta a noi diventare gli agenti necessari di questa moderna riforma sociale e civile dello Stato
Compagni riprendo una
Due informazioni la commissione verifica poteri si riunisce oggi pomeriggio alle ore diciassette nella propria sede al primo piano i delegati del Piemonte sono pregate di fermarsi adesso alla fine della seduta installate in una riunione e anche i delegati della Toscana
I nostri lavori
Riprenderanno alle ore sedici i primi iscritti a parlare sono il compagno Milos Budin delegato di Trieste la compagnia Cecchini Cristina delegata dei pesi Dario il compagno Ranieri Umberto delegato di Napoli
Prego i compagni di essere presenti agli inizi dei lavori
La delegazione della Lombardia si riunirà qui nel pomeriggio
La seduta è tolta
Ateo del nostro congresso
In primo luogo alcuni messaggi di saluto
Il primo particolarmente gradito
Ci giunge dagli amici della segreteria del partito sardo di azione e
Questo telegramma
Prega di scusare anzi meglio di giustificare
L'assenza della delegazione sardista al congresso
E non solo ci augura buon lavoro ma ricorda le lotte comuni io ormai numerose condotta insieme per l'autonomia e per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna questo saluto c'è molto gradito penso di contraccambiare lo di tutto cuore a nome del congresso
Un saluto augurale ci viene inviato anche da Gianfranco Martini segretario generale dell'AICCRE
E dal compagno dal ventuno Armando Fortini anche a lui penso contra cambiamo non solo un saluto ma molti auguri
Riprendiamo ora gli interventi primo iscritto a parlare il compagno Milos Budin delegato di Trieste
Dopo di lui prenderà la parola la compagna Cristina Cecchini prego al compagno Milos Budin divenire alla presidenza
Torno a raccomandare scusa Compagnoni torna a raccomandare a tutti coloro che prenderanno la parola l'autoregolamentazione quanto al tempo prega compagnia
Compagne e compagni consentitemi innanzitutto di porgere da questa tribù una bella nostro diciassettesimo congresso un saluto
Ai compagni sloveni e alla minoranza slovena tutta nella nostra madrelingua
Storici sento varici dopo oltre da NASA c'è composta da venti is tribune nasce Kamps sede una estero serpeggia una gara con ressa suore scritto vari centri l'ottimo sono esco mai vicino sa e ma copra un nostro cantiere se comunisti ACTI uno primo
Compagni
Nel corso nel corso della sua recente visita presso la lega dei comunisti dovevo slavi a Belgrado
Il compagnia nata ha definito scandaloso il fatto che in Italia ancora non esiste una legge che tuteli organicamente i diritti della minoranza nazionale slovena
Insediata storicamente nel Friuli-Venezia Giulia lungo il confine con la Jugoslavia
E con l'Austria nelle province di Trieste Gorizia e Udine
Scandaloso anche perché le altre due minoranze nazionali storiche quella tedesca in Alto Adige e quella francoprovenzale in Val d'Aosta
Per loro ciò è stato realizzato già da tempo
Non si può che denunciare con forza questa grave inadempienza dei governi che non hanno saputo dare una risposta positiva a questo problema in quarant'anni di Repubblica
Fondata su una Costituzione democratica che impegna chi ha il compito di attuarla
Di garantire ai cittadini la possibilità di un pieno e in è rimasto con la in ostacolato sviluppo
Della personalità umana e che prevede specificatamente l'esigenza di norme di legge per la tutela delle minoranze etniche
La questione della tutela dei diritti delle minoranze nazionali
E eminentemente un problema di attuazione e sviluppo della democrazia di difesa dei diritti civili e umani
La cultura nazionale specifica dei cittadini italiani di nazionalità slovena eh come per qualsiasi altro cittadino persona umana fondamento della loro personalità
Se si vuole parlare di libertà e di democrazia per i sloveni come pure per le altre comunità nazionali e linguistiche
è indispensabile per ciò garantirebbe loro la possibilità di coltivare e sviluppare i tratti fondamentali della loro cultura specifica
Uno stato democratico deve essere in grado di rispondere a queste esigenze
La Repubblica italiana deve riconoscere la comuni le comunità etniche per quello che sono
L'isola ENI chiedono che gli venga riconosciuto da questa Repubblica per legge
Il diritto di sentirsi parte integrante di essa e della società italiana in quanto sloveni potendo mantenere cioè le proprie nazionalità avendo modo di viverla liberamente
Fa parte di una mentalità ottocentesca pensare che la presenza e la libertà intesa come ho detto prima dei gruppi nazionali minoritari possa costituire pericolo per l'unità dello Stato posso essere un fattore disgregante per la società
Noi riteniamo al contrario
Che questo significa significa rafforzare la democrazia e il saper soddisfare i specifici e giusti i bisogni dei vari soggetti che compongono la società e saper valorizzare forme diverse di autonomia di autonomia organizzazione della società civile
Negli ultimi anni assistiamo a nuovi fermenti culturali nel campo delle realtà etniche linguistiche che nascono anche come risposta al governo troppo accentratore estatico della società
Fermenti che noi comunisti assieme ad altre forze culturali e intellettuali abbiamo aiutato a svilupparsi con la nostra battaglia democratica mirante a valorizzare tutto ciò che c'è di positivo e di costruttivo nella società italiana
E mirante ad avvicinare sempre più attraverso lo sviluppo del decentramento e delle Autonomie le istituzioni e i cittadini
è indispensabile quindi se guardiamo il problema dall'altro lato
Eliminare tutto ciò che può rappresentare un segno di insensibilità e di incomprensione delle istituzioni verso le esigenze specifiche e reali di vari soggetti sociali
Sotto questo aspetto
Noi affermiamo che sono ormai più che maturi i tempi perché il Parlamento approvi norme di legge per la tutela delle minoranze linguistiche albanese friulana greca Anica ed altre presenti nel nostro Paese
Ma sono le forze del governo che trovano il modo di far slittare la soluzione anche per quest'ultima problema ogni qual volta si è vicini adesso
è un atteggiamento negativo che conosciamo perché si ripete da lunghi anni nella battaglia parlamentare per la legge della minoranza slovena
I partiti di governo e la democrazia cristiana in primo luogo preferiscono con evidenza gl'interessi di parte rispetto a quelli della difesa dei diritti civili e della democrazia
La politica di queste forze e condizionata dalle opportunità prime attivisti che ed elettorali di carattere di ambito locale
Da fonti di forza elettorale e di potere consolidate negli anni anche su basi nazionalistica
La questione delle minoranze nazionali ha invece ed è stato già ricordato anche qui ieri una valenza più ampia anche di carattere internazionale
Per poter contribuire concretamente alla politica di consolidamento della pace al processo della distribuzione della collaborazione internazionale
L'Italia non può permettersi di mantenere irrisolte questioni di notevole importanza nelle zone di confine
Ciò vale io credo per il Trentino alti a Alto Adige doveva porti anche problematici fra i diversi gruppi etnici risentano fin troppo della politica
Dell'assetto i loro Fox part-time e della Democrazia Cristiana che si sono accomodate con eccessiva sicumera sulla spartizione reciproca del potere in quelle zone
Ma vale anche per il Friuli Venezia Giulia
Dove la soluzione della questione slovena ed è primaria importanza per il rafforzamento dei rapporti di collaborazione fra l'Italia dei cosa via come pure per il rafforzamento economico produttivo e culturale della nostra regione
Attraverso la valorizzazione del suo ruolo internazionale
La tutela della minoranza slovena risponde quindi agli interessi nazionali del nostro Paese in particolare perché essa può costituire sempre più un ponte per l'amicizia tra l'Italia e lei cos'è la via l'esigenza di salvaguardare la minoranza slovena in Italia e quelle italiane in Jugoslavia è stata compresa i fatti degli Accordi di Osimo che i due Stati confinanti hanno sottoscritto dieci anni fa per risolvere definitivamente le questioni del confine e per avviare una vasta con lavorazione anche in altri campi a cominciare da quello economico
Gli Accordi di Osimo costituiscono un valido e concreto esempio
Di attuazione dei principi dica Helsinki e quindi un concreto esempio per la convivenza pacifica l'amicizia e la collaborazione internazionale in un mondo cartoon caratterizzato da tante tensioni dal divario Nord Sud
E non Europa ancora troppo divisa
Molte disposizioni gli obiettivi di questi accordi rimangono per comperò ancora inattuati e pure recentemente nel nostro Parlamento si ha avuto una battuta d'arresto in questo ambito voluttà da parlamentare della DC
Sarebbe un grave passo indietro se non fossero superati quanto prima questi orientamenti di chiusura
Noi sappiamo che lei nei dettagli che le inadempienze non si possono ascrivere esclusivamente al Governo del nostro Paese ma siamo ben consci del fatto che sono proprio del nostro Governo del nostro Parlamento quelle più gravi
Tra queste primeggia quella della legge per la minoranza slovena
E proprio rispetto a questo che il Governo le forze di maggioranza devono dimostrare nei fatti la volontà di una giusta soluzione che soddisfi in primo luogo la minoranza stesse
è una volontà diversa più aperta le forze di governo e in primo luogo la Democrazia Cristiana devono dimostrarla anche rispetto all'esigenza della valorizzazione del ruolo internazionale del Friuli-Venezia Giulia in campo economico
Questa Regione nonna da legarsi
Soltanto alla Comunità europea ma deve sviluppare di più i rapporti con la confinante Jugoslavia e con gli altri Paesi dell'Europa centrale ed orientale dei Balcani e del Mediterraneo
Questo ruolo le deriva quasi naturalmente dalla sua posizione geografica
Ma è suggerito richiesto al Tracy
Da esigenze di superamento delle situazioni di crisi economica nelle tre province di Trieste Udine e Gorizia site lungo il confine e trova interesse reciproco pure nelle vicine repubbliche
Della Slovenia e della Croazia
Con questo sconquasso fine no i comunisti abbiamo proposto un apposito disegno di legge per l'approvazione di norme che favoriscano nella nostra regione
Lo sviluppo della cooperazione attraverso l'istituzione anche di imprese miste e di diversa nazionalità
Noi non vorremmo però che le spinte di ambienti tradizionalmente contrari alla collaborazione con la Jugoslavia e magari sommate queste spinte ai contrasti interni di certe forze della maggioranza
Impediscano questo passo avanti per le popolazioni della nostra regione e per la collaborazione internazionale
Compagni non voglio dilungarmi su questioni che altri possono affrontare molto meglio di me ma ho voluto evidenziare l'intreccio che esiste fra le questioni della minoranza slovena
Ed altre più generali ed altrettanto puntuali della nostra regione
E ho voluto sottolineare e anche sta anche se all'interno del nostro partito ciò sembra superfluo l'importanza della forzamento dei rapporti di amicizia fra l'Italia e dove ai e la Jugoslavia cui noi comunisti abbiamo contribuito e contribuiamo in grande misura
Anche grazie agli ottimi rapporti di collaborazione tra il nostro partito e la lega dei comunisti jugoslavi
Cui contribuiamo battendo ci per la parità di diritti della minoranza nazionale slovena e collaborando come partito con la minoranza italiana Inyo con slavi
Per concludere vuole allacciarmi brevemente a quella parte della sua relazione dove il compagno nata ieri sottolineava che un partito moderno deve essere capace di inventare continuamente nuove forme di organizzazione
Per poter avere una visione sempre più globale e completa dei vari problemi che si intrecciano nella società
E per poterli affrontare con maggiore competenza
Facendo riferimento alla realtà delle minoranze nazionali e quelle linguistiche ritengo che il nostro partito sia oggi capace di inserire queste problematiche con sempre maggiore efficacia nella sua politica nella sua azione complessive
Ritengo che a questo fine abbia pure la capacità e la forza di consentire a queste comunità momenti autonomi di elaborazione politica anche in seno al partito
Perché così queste problematiche entreranno a far parte del patrimonio politico di tutto il partito su basi di maggiore competenza
Nel contempo deve attivare però anche organismi di livello nazionale che affrontino questi problemi compagni dobbiamo perfezionare continuamente in una società che cambia
La nostra organizzazione perché anche le esigenze specifiche dei compagni appartenenti ai gruppi minoritari nazionali o linguistici continuino a convivere proficuamente con la loro scelta politica ed ideologica grazie
Ha ora la parola la compagna Cristina Cecchini delegata di Pissarro dopo di lei parlerà il compagno Ranieri
Compagni e compagne
Per il nostro partito che vuole mantenere decisamente aperta la battaglia di trasformazione generale della società la questione delle alleanze si pone oggi in qualche modo in maniera inedita rispetto al passato
Io affronterò ciò che significa per un partito come il nostro una politica di alleanza con le donne ma lo stesso ragionamento pur nelle enormi differenze vale anche per altri soggetti sociali
La qualità della crisi impone non solo scelte nuove ma anche un nuovo modo di intendere e di vivere le alleanze
Pensiamo alle donne nei congressi precedenti il quindicesimo e il sedicesimo abbiamo introdotto nella nostra linea novità sostanziali
Siamo giunti ad affermare che l'oppressione di sesso e la lotta di classe sono le due categorie d'analisi le due discriminanti sostanziali cioè la nostra politica
La liberazione delle donne abbiamo detto non è simile a quella di altri soggetti sfruttati
Non solo esce dalla continuità storica e teorica delle rivoluzioni borghesi e del marxismo Marie definisce la stessa nostra cultura socialista
Il compagno Berlinguer a conclusione della settima conferenza
Sottolineo non solo l'idea che il PC acquisiva il valore della rivoluzione femminile
Ma l'idea stessa che in Occidente la rivoluzione può esserci solo se ci sarà anche la rivoluzione femminile e che se non c'è la rivoluzione femminile non ci sarà in Occidente nessuna reale rivoluzione
Per un partito come il nostro che fino al quattordicesimo Congresso era sulla linea che un solo soggetto
La classe operaia liberando se estesa avrebbe liberato tutti gli altri tutti gli altri il salto non è stato di poco conto quella linea
Pur nelle difficoltà a farla vivere nel corpo del partito ha posto le condizioni per la ripresa di una soggettività politica delle donne dentro il partito
Molte donne sono venute a lavorare nelle sezioni e a dirigere le commissioni femminili molte militanti dei Collettivi del movimento femminista hanno deciso di lavorare nel nostro partito
Nelle Marche si è verificato proprio questo
Il lavoro organizzato tra le donne e cominciato grazie a quelle novità il sedicesimo congresso introdusse e si è rafforzato come nelle altre regioni d'Italia quando le donne con la settima conferenza
Sono arrivate al loro punto più alto di lavoro di elaborazione e di unità politica
Nelle Marche questo lavoro è stato più positivo perché il partito nelle Marche assunto le decisioni della settima conferenza
Tutte le responsabilità e minimi sono stati inserite nelle segreterie e anche oggi al rinnovo degli organismi dirigenti questa scelta non è stata messa in discussione
E frutto di questa presenza delle donne negli organismi dirigenti se nelle Marche la presenza delle donne nei comitati federali supera in ogni parte la soglia minima del venticinque per cento
Se alle elezioni amministrative abbiamo triplicato la presenza delle donne nelle istituzioni
Fino ad arrivare ad eleggere cinque donne su quindici né in Consiglio regionale
E se stiamo lavorando per consentire la creazione nei consigli comunali di gruppi autonomi delle donne così come abbiamo già fatto nel Consiglio regionale
Questo lavoro ha permesso di costruire un forte perché è unito a un gruppo dirigente delle donne e complessivamente una maggiore tenuta delle compagnie nell'impatto con il partito
Ma anche arricchito l'elaborazione e il dibattito complessivo
Nella fase precongressuale le donne hanno dato un contributo notevole e originale
Organizzando tre convegni uno ad Ascoli sulla vita delle donne fra lavoro e famiglia con il compagno Bassolino uno appeso lo sul futuro dell'identità femminile
E uno ad Ancona con il compagno Chiarante di confronto fra le con le donne cattoliche
Eppure uno scarto ancora esiste nel trarre le conseguenze politiche e al momento in cui si fanno le scelte concrete
Molto spesso le donne sono solo aggiuntive e sono considerati come un soggetto neutro non si comprende ancora
Che la sostanza di ciò che le donne pongono mette in discussione non solo la prassi politica mali priorità le compatibilità della nostra politica
Se vogliamo essere il partito a cui le donne italiane guardano come lo strumento concreto la cui lotta per la trasformazione della società aiuta anche la liberazione femminile
Dobbiamo fare uno sforzo quotidiano per comprendere le donne
Ma comprendere anche che il contenere le donne cambia la nostra politica
La modifica contribuisce a definirla e a rendere più netta la nostra proposta programmatica e il profilo ideale delle nostre proposte qualifica il Progetto di modernità
Che siamo impegnati a costruire voglio fare degli esempi concreti sulla politica economica e sociale
La crescita capitalistica così come essa si esprime e inumana antiecologica distruttiva
Ed è dimostrato che più tecnologia non significa più occupazione più lavoro bensì Lamar Gianni la marginalizzazione di un terzo della popolazione soprattutto le donne i giovani e il Mezzogiorno
Le donne comuniste nell'assemblea precongressuale di Roma hanno chiesto al partito di costruire una politica del lavoro capaci di intervenire sulla vita quotidiana sul lavoro familiare e lavoro produttivo
Abbiamo chiesto di qualificare l'obiettivo della piena occupazione contenuto nelle tesi congressuali con l'obiettivo del lavorare tutte questa parola d'ordine può sembrare forse velleitaria di fronte licenziamenti e alle difficoltà di questi anni del movimento operaio
Nasce però da un ragionamento concreto
Alla dimensione inedita per qualità e quantità della disoccupazione di massa non riusciremo a dare risposte dentro l'attuale sviluppo quantitativo
Non si tratta quindi né di dividersi il lavoro che c'è
Riducendo a metà il lavoro come propone De Michelis né di togliere il lavoro alle donne per darlo agli uomini come sta succedendo in molte fabbriche anche nella mia regione
Il passaggio dalla crescita quantitativa allo sviluppo qualitativo deve avvenire attraverso il recupero dei valori fondamentali che devono orientare il processo produttivo mettendo al centro le idee di giustizia di uguaglianza è un nuovo concetto di lavoro e necessario produrre un superamento dell'idea che anche nella sinistra e nel sindacato sia fermata in questi anni è relativa a ciò che è da considerarsi produttivo
E su come si estendono i consumi sociali
L'unico modo infatti per essere in grado di pensare a nuovi lavori e allargare il concetto di lavoro utile
Non è utile e ha dignità sociale
Solo il lavoro che produce beni e ricchezza ma è utile anche il lavoro per la riproduzione sociale il lavoro per la vita quotidiana
Il lavoro finalizzato allevamento qualitativo del vivere umano
Oggetto dello sviluppo qualitativo diventa non solo l'allargamento del concetto di lavoro utile ma il lavoro spesso i suoi fini e il suo godimento
La valorizzazione delle risorse umane e culturali e materiali e il bisogno d'ambiente cioè di uno sviluppo capaci di inserirsi in modo non distruttivo nei grandi cicli della natura
Così pure l'innovazione tecnologica
Se guidata oltre che dall'impresa anche dallo Stato potrà proporsi una più elevata qualità del vivere umano utilizzando la diminuzione del tempo per la produzione di nuovi beni in condizioni nuove per creare un rapporto nuovo fra il lavoro e la vita
Non quindi allora lo scambio farà l'orario e il salario come propone una parte del movimento sindacale
Ma la riduzione del tempo di lavoro deve creare le condizioni per modificare gli assenti dell'organizzazione sociale il modo di vivere dissenso spesso della vita
Si pongono finalmente così le condizioni per far saltare la fissità
Dio ruoli sessuali creata dalla divisione sessuale del lavoro si creano così le condizioni
Per far vivere la doppia presenza delle donne il il lavoro delle donne nel mercato della famiglia invece che come fatica come ricchezza e si pongono le condizioni anche per gli uomini di vivere questa nuova dimensione e questa ricchezza
Questa politica del lavoro capace di parlare sta oggetti potenziali dello sviluppo cioè a coloro a cui ma anche il lavoro ma anche ai soggetti produttivi deve affermarsi non solo in Italia ma anche in Europa
La diffusione delle tecnologie la mondializzazione dei processi economici e richiedono una dimensione almeno europea di queste politiche per il lavoro
Mi sembra che il compagno nata volesse alludere a questo quando affermava la necessità di definire un contributo originale per il nostro partito per la costruzione di un progetto politico alternativo in Europa
Non una Prodi o rassicurante alla socialdemocrazia ma un terreno in cui mettere in luce l'originalità di esperienze dell'esperienza dei Comunisti italiani in questo senso
Proprio per non avere una gestione disarmato dell'esistente e necessario assumere con nettezza le idee delle donne
Già in qualche maniera le donne elette nel Parlamento europeo hanno costruiti in questi anni una proposta comune fra le donne
Un programma per la sinistra europea non può che partire da lì perché le donne più dell'ambiente e ancora più dell'Energia sono un cemento del programma riformatore per l'Europa
Questo sforzo nostro di ridefinire un progetto strategico di essere animati da una carica progettuale di ridefinire idee Vallo
Per noi scontrarsi con un'offensiva economica politica
E culturale è molto forte che adesso si sta incrinando ma ancora non è sconfitta significa per noi far rinascere nel Paese la fiducia sui progetti
E sui programmi sulla politica quale attività volta istituire come ci ha insegnato il compagno Berlinguer
Le corrispondenze possibili fra i valori e la storia
La storia cioè i processi condizionamento aggettivi ciò che è latente e che sta per affiorare
E i valori senti nella loro purezza i cui elementi fondativi sono le domande le aspirazioni della gente tutta questo comporta per noi
Un grande sforzo programmatico è un grande lavoro per riformare la politica in questo senso diventa più chiara più lineare meno tattiche più strategica la stessa proposta di governo di programma
Lo sforzo che noi facciamo è quello di dare voce gambe ad una spinta egemonica che si costruisce dal basso e dall'alto dalla società
E dal governo per aprire una prospettiva diversa in cui l'esigenza di governare la crisi
Non si esprime decisioni Istica mente ma si misura con le grandi sfide del tempo con il governo democratico della società complessa
Per noi significa essere capaci di unire ciò che le forze conservatrici vogliono dividere la lotta per un lavoro più partecipato più umano vedo unire il movimento operaio con le forze delle competenze
Con i ceti emergenti le professioni il terziario avanzato all'imprenditoria diffusa
è unire poi addestri chi non ha lavoro chi escludo ed emarginato
In questo modo si sblocca anche il sistema politico perché si apre una nuova stagione politica
In cui prevarranno i contenuti sugli schieramenti e gli schieramenti scaturiranno da reali convergenze programmatiche
Si apre la strada alle possibilità di alternanza di schieramenti l'uomo Jenni in quanto a indirizzi e programmi
Le donne allora
Chiedono al partito che le scelte siano più nette e più chiare più legate ai contenuti solo in questo modo allora
Ci saranno meno scarto fa le questioni teoriche e le scelte politiche e si creeranno le condizioni per rinnovare ancora di più la nostra cultura socialista
La parola al compagno Umberto Ranieri delegato di Napoli seguirà il compagno Pizzinato
La relazione di Natta ha raccolto i fili della discussione indicato la strada per portare più avanti ed arricchire il Complesso dell'impostazione politica e programmatica del partito
Sembrava taluni nelle settimane successive alle sconfitte elettorali del mille novecentottantacinque
Che le modificazioni e i cambiamenti in atto rappresentassero ormai una sfida impossibile per noi
Il congresso dei Comunisti sembrava dovesse risolversi nell'inventario dei problemi di una forza strategicamente sconfitta che ormai fossimo alla resa dei conti con le ragioni della nostra esistenza e di una lunga e originale tradizione il tempo e lo svolgimento della lotta politica hanno fatto giustizia Riccione
Abbiamo svolto in questi mesi una discussione intensa una discussione in cui è emersa la ricchezza delle sensibilità e delle culture delle esperienze e delle tensioni di cui si compone il grande mondo che rappresentiamo e organizziamo
Una discussione complessa
Un interrogativo di fondo era nell'animo e nella mente dei compagni in quali modi è possibile rilanciare il ruolo ridare senso alla presenza e alla funzione del partito nella società italiana di questi anni
Tutta la ricerca in cui siamo impegnati si propone di ritrovare le ragioni su cui fondare un solido rilancio della funzione nostra e della sinistra nella società italiana si ecco il senso della nostra discussione
In questi mesi abbiamo visto più chiaramente le difficoltà ma anche le novità della situazione
Il perno intorno a cui ruota il nostro ragionamento
è il convincimento che dopo l'euforia neo conservatrice si ripresentano le possibilità di rilanciare in Europa in Italia il ruolo e la funzione di una sinistra riformatrice
Liberismo non ha riformato il capitalismo non è ha rimosso le contraddizioni strutturali da cui traggono origine le ragioni le idee lo spazio della sinistra e delle sue istanze riformatrici
Non si è rivelata vera l'idea che la rivoluzione tecnologica avrebbe spazzato via le ragioni della sinistra e delle istanze socialiste
L'innovazione non ha un segno univoco
Il progresso tecnico certo dischiude all'uomo moderno possibilità inedite di sviluppo della capacità creativa intellettiva di dominio di nuovi campi di riduzione delle arie di paura
Ma lo squillo ma al tempo stesso essere caratterizzato da contraddizioni di tale portata dalla disoccupazione di massa allo squilibrio ecologico al sottosviluppo da riproporre alternative radicali
Torna un problema di regole di indirizzi di strumenti di partecipazione programmazione di una etica che deve accompagnare la modernizzazione di principi di giustizia sociale distributiva cos'è questo se non la cultura della sinistra di una sinistra nuova ecco il senso della nostra discussione
Ritrovare le ragioni di una rinnovata funzione nostra evitando sia le illusioni di antiche certezze sia la deriva della rassegnazione neo liberale
Cimentandosi invece nel grande campo di una moderna politica riformatrice
Una ripresa dalle forze di sinistra è dunque possibile ma non ineluttabile
L'esperienza francese contiene una lezione decisiva
La sinistra potrà raccogliere i frutti del bilancio negativo del liberismo se saprà rinnovarsi
Se coraggiosamente saprà guardare alle novità che investono i referenti sociali il tessuto culturale che per più di un secolo hanno assicurato l'unità del suo retroterra sociale
Noi collochiamo in questo quadro la nostra ricerca ecco il problema da fare intendere appieno al partito le difficoltà e le sconfitte nostre sono parte di uno scenario più ampio
Delle novità e delle prove cui è chiamata a rispondere la sinistra in Europa e nel mondo
è in questo quadro che abbiamo indicato una dimensione nuova della nostra strategia la scelta europea
Fuori di essa non vi avvenire per una prospettiva di sinistra
Alla dimensione europea ci richiamano ragioni teoriche motivazioni strategiche
Esse riguardano la concezione stessa del socialismo cui siamo pervenuti nel percorso arduo di questi quarant'anni
Il socialismo come costruzione graduale introduzione di elementi progressivi di riforma compimento incessante della democrazia
Una costruzione sociale orientata ai valori europei della tolleranza della solidarietà dell'educazione della cultura
Un assetto delle relazioni sociali in cui convivano la solidarietà e l'efficienza il mercato delle regole del controllo sociale della programmazione della democrazia economica
Noi oggi guardiamo in modo nuovo alle esperienze compiute dalla sinistra europea
Da tempo abbiamo superato ogni residuo analisi semplicistiche liquidatoria da tempo abbiamo indicato come storicamente attuale la prospettiva di una ricomposizione unitaria del movimento operaio europeo
Una grande appassionante prospettiva in tornare qua la quale le nuove generazioni possono lavorare
è difficile indicare oggi inconciliabili diversità ideologiche che ho sto calerebbero l'avvio certo Complesso di una ricerca unitaria del movimento operaio europeo
I connotati distintivi dell'avanzata socialista sono comuni il gradualismo e rispetto della democrazia politica
Ma sono comuni soprattutto ai problemi nuovi che occorre oggi affrontare dentro a una strategia convergente della sinistra europea ognuno porterà le proprie esperienze e sensibilità culture
Le forze socialiste europee portano certamente il grande valore epocale della costruzione dello Stato sociale della sua rete protettiva
Noi Comunisti italiani porteremo la nostra attenzione ai temi della struttura economica dei problemi dei meccanismi d'accumulazione delle riforme di struttura
Ognuno dunque potrà valorizzare il meglio della propria tradizione cultura ma occorre avere chiaro che il problema delle forze socialiste in Europa e per larghi versi inedito
A poco servirà il richiamo alle tradizioni agli schemi del passato
E a poco servono le formule rassicuranti ma prive di contenuto effettive di forza reale
Se non si riempiono di concretezza e di capacità di risolvere i grandi problemi epocale che agitano l'Europa la disoccupazione la dipendenza tecnologica la coscienza ambientale
Non c'è dubbio che una nuova idea del socialismo per costituire un modello possibile e desiderabile
Deve saper esprimere insieme regolazione sociale e crescita individuale sviluppo economico ed ecologia creativa democrazia ed innovazione
Ed è nel quadro di questa ricerca che si pone oggi il problema della identità del nostro partito
Essa non è il richiamo a formule ideologiche rassicuranti
L'identità le sue radici nel programma che sapremo indicare per affrontare le fratture del nostro tempo il programma di una forza riformatrice e di governo
Un programma che abbia insieme il realismo stringente per affrontare i vincoli che soffocano lo sviluppo e l'ambizione di riforme in cui si esprimano le esigenze di equità solidarietà che danno senso ad un progetto socialista
Al di là di ciò restano due alternative quelle che Drops indica come i pericoli che minacciano la sinistra
Un incoerente pragmatismo ora appesa di tempi migliori verbalmente radicali Giannuzzi ecco all'orizzonte entro cui collochiamo la nostra ricerca ora occorre fare uno sforzo ulteriore per fare intendere appieno al partito al nostro mondo la ricchezza politica culturale ideale di questa prospettiva e questa la condizione per ridare slancio fiducia
Ed in questo quadro che collochiamo la nostra proposta politica di Alternativa democratica nata già sottolineato come essa sia la prospettiva centrale della nostra politica forse dobbiamo sottolineare ancora di più
Che la forza e l'attualità dell'alternativa stanno in una necessità nazionale a cui essa risponde
L'Italia è profondamente mutata in questi anni
E mutata negli assetti produttivi nelle classi sociali
è mutata al punto che oggi si impone per il nostro partito una ricognizione delle trasformazioni e delle forze motrici del mutamento
Un'operazione analoga a quella che Gramsci compì negli anni Venti che Togliatti indicò dopo
La sconfitta del fascismo e dopo cinquantasei
Le novità riguardano il nostro mondo il lavoro dipendente il capitalismo le metropoli la cultura c'è stata una modernizzazione indiscussa ma questo è solo una parte della realtà dell'Italia
Come ha scritto il Censis è solo una metà della mela l'altra faccia è quella di un Paese incerto soggetto a gravi rischi
La realtà dell'Italia di oggi e quella di un Paese condizionato da vincoli strutturali che corre il rischio di un declino di una perdita delle caratteristiche di moderno Paese industriale
E in questa situazione il Mezzogiorno si presenta come il vincolo decisivo
Settori economici forse dello stesso meridionalismo hanno creduto che l'alternativa nel Mezzogiorno potesse essere quella del localismo
Non hanno verificato come fenomeni di sviluppo marginali si sono limitati in aree ristrette territoriali
E ciò perché manca nel Mezzogiorno un ambiente generale moderno una struttura urbana e metropolitana analoga a quella delle aree forti
In questo mezzogiorno che accresce le distanze la questione decisivi insieme a quella del lavoro si avvia a divenire quella democratica
Il peso soffocante dell'economia criminale insieme al degrado pesante dell'armatura istituzionale rappresento nel vincolo proibitivo dell'economia e della società meridionale
Il punto che si pone ai settori più avvertiti e consapevoli
Del nostro delle Paese e che nessuna democrazia
Regge alla lunga in condizioni di sostanziale emarginazione di una parte consistente della sua struttura sociale e territoriale
L'Italia pagherà pesantemente in termini di declino la sostanziale arretratezza in cui resta una parte decisiva del suo territorio
Il Mezzogiorno torna a presentarsi dunque come vincolo e insieme come obiettivo per una crescita stabile e duratura dell'economia
E da questo quadro critico dell'Italia di oggi che emerge la necessità di un'alternativa di governo
Alternativa è quindi un'esigenza nazionale
Il problema vero che davanti a noi allora e come avviare il processo politico sociale per fare avanzare questa prospettiva
Su questo punto occorre con il Congresso dare certezza di prospettiva al partito evitare il rischio di oscillazioni e confusioni
Non oscurare questa prospettiva con tatticismi proposte irrealistiche
è stata in parte questa la preoccupazione dei nostri congressi
Mantenere linearità questa prospettiva farla avanzare con un lavoro di lunga lena di costruzione paziente di un progetta di uno schieramento che rendono possibile il ricambio dei gruppi dirigenti alla guida del Paese
Se queste alla direzione di marcia strategica allora è chiaro che il governo di programma non era offerta di un'alleanza generale alla DC
E la proposta di un confronto programmatico per una coalizione a tempo determinato che eviti l'esito traumatico della legislatura
Essa è una pura ipotesi certo assai difficile che con senso di responsabilità abbiamo avanzato dinanzi alla crisi del pentapartito
Ma le questioni di fondo mi sembrano altre riguardano insieme la costruzione di uno schieramento sociale maggioritario e di una sinistra di governo a me sembra di scorgere tra tanti problemi
Maturare nella situazione italiana la convinzione comune ad esplorare la prospettiva dell'alternativa
Nel partito socialista munta qualcosa l'ambizioso disegno politico che sembrava animare la presidenza socialista si è ridotta allo sfruttamento di una rendita di posizione in un sistema politico bloccato
Ma quello su cui riflettere e che tutta un'operazione culturale appare oggi nella sua fragilità e debolezza
è il riformismo senza riforme che mostra la corda non è forse è di questo che scrivono e discutono intellettuale uomini di tradizione militanza socialista
La verità è che il Partito Socialista è chiamata ad un ripensamento politico e strategico e chiamata a porsi il problema di un'altra prospettiva di nuove alleanze di un nuovo schieramento politico e sociale
E qualora lo spazio grande che si apre alla nostra politica
Presentarci noi come la grande forza delle idee delle riforme che lavora alla costruzione di una sinistra di governo senza assilli e tormenti
Essere noi nella sinistra la forza che spinge di più al rinnovamento alla chiarificazione programmatica alla costruzione di una nuova alleanza sociale politica
è in questo quadro che va rilanciata l'idea della Costituente programmatica per l'alternativa
Per definire proposte operazioni che la sinistra indica al Paese per fissare le linee di un programma riformatore un programma che sappia guardare oltre le forze della sinistra
Dobbiamo più riflettere criticamente sul programma della sinistra francese dell'ottantuno non basta limitarsi alle tradizionali rivendicazioni della sinistra
In un nuovo programma riformatore devono fondersi valori democratici
Solidaristici egualitario del movimento socialista
E quelli ispirati all'efficienza alla valorizzazione delle competenze di settori di lavoratori dipendenti qualificati di borghesia protettiva intellettuale
Ma soprattutto deve ritornare l'Utopia della piena occupazione
Essa deve essere come è stato scritto non solo centrale ma dominante condizionante per una politica riformatrice essere oggi quello che è stata la linea dell'uguaglianza per il movimento socialista
Un programma insomma su cui fondare un'alleanza riformatrice un'alleanza tra il lavoro dipendente gli strati esclusi e quel complesso di forze del nuovo lavoro autonomo di tecnici quadri arie della borghesia produttiva interessati allo sviluppo hanja centrali della società da sottrarre all'influenza moderata e del centro su un complesso di questi obiettivi decisiva sarà una nuova stagione di lotta e di movimento
Tante esperienze le scelte della congresso della CGIL ci dicono che questo oggi è possibile
Su questa linea di costruzione dell'alternative di una sinistra di governo il partito deve lavorare con fiducia audacia senza complessi
La ragione della nostra forza sta nel fatto che noi rappresentiamo oggi una parte enorme significativa della domanda riformatrice in Italia
Occorre far valere queste potenzialità
Investendo le grandi possibilità riformatrici del nostro partito in programmi e progetti all'altezza della sfida del nostro tempo scusate dagli colte o con il tempo rendendo effettive le caratteristiche del Partito comunista come partito di governo delle classi lavoratrici
E ciò che fa diverso il nostro partito dalle vicende di altri partiti comunisti dell'Europa ed è ciò che ha impedito sinora un declino di questa grandi originale forza
Per questo vanno combattuti i pericoli di una regressione politica e culturale l'appannamento di punti fondamentali della nostra elaborazione
L'insinuarsi di posizioni che rappresenta un passo indietro sostanziale della nostra visione strategica le semplificazioni la tentazione della chiusura della rinuncia di fronte alle sfide del nostro tempo
Ha ora la parola al compagno Antonio Pizzinato dopo parlerà il compagno Marini
Care compagne
E compagni delegati
Nei momenti di passaggio per l'attività l'iniziativa e la vita politica
Il nostro partito come i suoi congressi ha sempre saputo compiere dei passi decisivi in avanti sia nella sua elaborazione
Che nelle capacità di incidere sulla realtà e sulla vita del Paese
Lo ricordava ieri il compagno nata nella sua relazione
Relazione densa di passaggi importanti e propositivi ideali e politici
Questo nostro congresso avviene appunto
In un uovo di quei passaggi difficili che la storia pone di fronte alle forze vide della società e quindi al Partito Comunista Italiano
Siamo cioè di fronte a uno di quei momenti che costituiscono una sfida con voi stessi
Con la capacità di rigenerare noi stessi per essere forza decisiva per il progresso civile democratico sociale e per la trasformazione socialista del Paese
Giustamente sia rimarcato
Come oggi siamo di fronte a un cambiamento di carattere epocale
Con le scoperte scientifiche e tecniche la loro introduzione nella produzione nella vita anche sul piano degli apparati militari
Questo fatto ha cambiato in modo accelerato anche la composizione e la struttura sociale e la sua stratificazione lo stesso lavoro e il suo valore
Restano però le contraddizioni di classe ma ne cambiano le forme il modo di manifestarsi
Minuta la stessa concezione del mondo e della vita
Questi cambiamenti e trasformazioni hanno un carattere oggettivo
Ma non sono neutrali
Anzi fra l'altro vengono utilizzati per battere o comunque limitare il potere contrattuale e il ruolo del sindacato nel governare gli stessi processi nel definire la nuova qualità del lavoro
Siamo in presenza di una fase di scontro acuto di classe
Le forze conservatrici puntano sul terreno delle relazioni e dei rapporti sociali a vincere una battaglia di carattere strategico che va ben al di là dell'emarginazione del ruolo del sindacato
Come dimostra l'esperienza americana inglese e francese
Le innovazioni di processo e di prodotto l'informatizzazione hanno sconvolto è mutato il tradizionale esercito proletario
Hanno fatto raggiungere livelli sconosciuti alla disoccupazione nel nostro Paese e in Europa
Alcuni dati indicano la dimensione di questi fenomeni quasi tre milioni di disoccupati in maggioranza nel Mezzogiorno giovani e ragazze
Se da un lato la maggioranza degli adepti non ne più occupata nei settori produttivi ma nei servizi pubblici e privati nel terziario
Dall'altra la maggioranza è occupata nel sistema delle piccole e piccolissime aziende con meno di venti lavoratori fatto che ha modificato la struttura del lavoro dipendente l'insieme di questi fatti unitamente agli errori ai ritardi hanno determinato una crisi di rappresentatività sociale professionale generazionale del sindacato ha determinato la crisi del tradizionale modello del sindacato industriale
Una crisi di Progetto e di modo d'essere del sindacato che ha determinato una crisi del suo insediamento sociale e generazionale
Del suo potere contrattuale della sua capacità di essere soggetto sociale in particolare nelle grandi aree urbane e come conseguenza anche all'entrata in crisi della sua soggettività politica
Il mutamento e il cambiamento sociale
Hanno posto in crisi le tradizionali forme di democrazia sindacale
Il problema del sindacato il problema sindacale
è stato al centro di gran parte dei nostri congressi ma non sempre il dibattito la ricerca si sono cimentati con i problemi nuovi anche teorici a cui bisogna rispondere
Sul piano sociale siamo di fronte a una situazione esplosiva che non sempre riusciamo a cogliere non avvertiamo la pericolosità del momento e i rischi della frantumazione ripiegamento corporativo individualista
Le agitazioni recenti dei medici e dei giornalisti non sono che delle spie di un fenomeno più vasto e pericoloso
Questi i problemi che la CGIL
In un forte processo critico e autocritico ha sviluppato nell'ultimo anno con il suo sbocco unitario è positivo
Che assieme al consolidamento della sua l'unità interna con le con cui acconsentito positive conclusioni del suo undicesimo congresso
E se hanno assunto l'obiettivo del rinnovamento nelle strategie e di ripensamento dal suo stesso modo d'essere cioè di un processo di Rifondazione del sindacato
La CGIL grande organizzazione forte di oltre quattro milioni e mezzo di iscritti un terzo di essi però sono pensionati
Mentre fra i lavoratori attivi
Siamo ritornati agli anni Settanta e nel contempo conta solo poche decine di migliaia di iscritti fra gli oltre sette milioni di lavoratori occupati nelle piccole e piccolissime aziende in con questa forza però PUTT con questa realtà essa può dare un apporto decisivo al processo di rifondazione del movimento sindacale
Per fare ciò però compagne e compagni
Diventa decisivo non contemplare il Congresso dalla CGIL ma far corrispondere i fatti alle scelte che commesso si sono compiute e che noi come comunisti
Come militanti sindacali nella nostra autonomia si faccia la nostra parte fino in fondo che non è certamente secondaria
Compagne e compagni
La costruzione dell'alternativa democratica
Un processo di rinnovamento e di aggregazione di forze a quale elemento è condizione determinanti l'esistenza di un forte pienamente autonomo movimento sindacale di classe unitario e democratico
Di fronte alla frantumazione alla diversificazione delle forze del lavoro vi è bisogno di una rinnovata capacità di unificazione del mondo del lavoro di costruire nuove solidarietà
La frantumazione e il selvaggio ripiegamento corporativo sono i peggiori nemici di qualsiasi politica di trasformazione e quindi dell'alternativa democratica inoltre si stanno determinando nuove povertà e nuove disuguaglianze sia nel lavoro che nella società
La costruzione di nuove solidarietà esige la capacità di unificare le forze del lavoro di saldare il lavoro manuale con il sapere la scuola la ricerca la scienza da questi elementi sorge il problema della rifondazione del sindacato che ha tre elementi costitutivi la democrazia lungo l'autonomia L'Unità oggi vi è una crisi profonda delle relazioni sindacali
Ci sembra di cogliere che il grande padronato e la Confindustria al cui interno sta venendo un processo di corporazioni trazione abbiamo il disegno ambizioso di ridurre progressivamente
Fino a distruggere gli stessi rapporti con il sindacato lo dimostra la cocciuta resistenza a raggiungere un'intesa sulle tredici mila seicento lire mensili dei decimali di contingenza si tenta di distruggere il sistema di relazioni sindacali ai diversi livelli che in questi quarant'anni
è stato un fattore di regolazione importante del conflitto sociale è un elemento di sviluppo della democrazia
Si vuole ridurre l'azione sindacale comprimendo la nell'angusto limite aziendalistico delle grandi imprese e per di più facendo passare la pratica della contrattazione individuale
Dobbiamo sconfiggere un tale disegno altrimenti si determinerebbe un mutamento del ruolo delle stesse organizzazioni imprenditoriali anche quelle di orientamento democratico si avrebbe la formazione di lobby di pressione politica come effetti deleteri sullo stesso movimento sindacale oltre che e dobbiamo prenderne coscienza sugli equilibri democratici del Paese
Ritengo che come proposto da vari congressi provinciali sia necessario riscrivere le tesi relative al sindacato
Brevemente vorrei soffermarmi sulla democrazia e l'autonomia affrontare i problemi della democrazia sindacale
A fronte di una realtà tanto complessa vuol dire misurarsi con problemi più impegnativi che la semplice formazione democratica delle maggioranze che va sotto il principio di una testa un voto
La democrazia sindacale è un problema più complesso e profondo e comunque diverso dalla democrazia politica essa e sintesi di almeno quattro elementi
Innanzitutto il sindacato come soggetto contrattuale deve tener conto di ogni interesse
E quindi semplificando ogni interesse un voto
Ma esso è anche soggetto politico e quindi una testa un voto ma essere compiutamente sindacato che opera per la trasformazione sociale vuol dire tener conto di un terzo elemento che era solidarietà e in quarto luogo deve tener presente il principio ispiratore costituente del sindacato chi è l'eguaglianza sociale
Fare sintesi
Di questi quattro elementi è la condizione per costruire il sindacato di di domani il sindacato espressione dell'universo dei lavoratori così come si sono oggi o meglio come saranno domani e per superare la forma del sindacato per i lavoratori e non dei lavoratori come purtroppo e oggi l'altro aspetto l'autonomia del sindacato
Il nostro partito nel tremendo
Mille novecento cinquantasei
Seppe compiere passi decisivi in avanti superando la concessione del sindacato come cinghia di trasmissione che era propria della Seconda Internazionale delle società e delle socialdemocrazie ma oggi questo concetto non basta più
Non basta più far vivere l'autonomia dai padroni dai partiti e dal governo
La complessità della società impone di fare un ulteriore passo in avanti
L'autonomia nella costruzione delle scelte
Poiché non vi sono in nessuna società delle variabili indipendenti l'autonomia nelle scelte esige la costruzione di un progetto di rinnovamento e di trasformazione della società
In questo modo le nostre scelte di priorità saranno fatti in autonomia in quanto a quel progetto saranno commisurate non vincolate né subordinate a parametri esterni al sindacato
Democrazia autonomia sindacale premesse condizioni strettamente intrecciate
Per la costruzione di una strategia unitaria che rappresenta una scelta irreversibile ed è un presupposto per riconquistare un ruolo è un potere del sindacato
Dopo anni di profonde lacerazione
Esplose apertamente nel mille novecento ottantaquattro ricomposta l'unità interna della CGIL si va sviluppando un nuovo processo di unità d'azione fra CGIL CISL UIL
Rafforzarlo ed estenderlo è impegno nostro a cui dedicare forse intelligenze ed energie perché solo con l'unità vincono i lavoratori con la divisione vincono i loro avversari
I problemi del lavoro dell'occupazione
Del rinnovamento dell'efficienza ed estensione competitività dello stato sociale si possono affrontare con successo solo se si pongono a livello europeo
Anche per questo siamo ed intendiamo d'essere parte della sinistra europea il capitale lei riprese sono sempre più internazionali e multinazionali
Di fronte a questa situazione il sindacato come si cimenta a livello europeo come affronta il problema dell'autonomia del potere contrattuale sovranazionale nella concessione del sindacato a livello europeo abbiamo coscienza
Che molti dei mali
Anche Teo recinto ortaggi in questi anni in Italia in fondo non sono altri che l'aggiornamento delle vecchie lavorazione di inizio del secolo come quelle del governo amico del partito amico o della triangolazione e della concertazione
Ma in queste concessioni compagni e compagne non si ritrova forse il nocciolo della cinghia di trasmissione ovvero della trasmissione fra il sindacato come il partito amico e come il governo amico
Essere parte della sinistra europea come noi siamo e vogliamo essere vuol dire anche misurarsi a questo livello
Essere protagonisti del ripensamento e del rinnovamento e costruzione del sindacato di classe autonomo progettuale a livello europeo
Abbiamo richiamato per l'Italia ed Europa problemi e percorsi nuovi per la democrazia l'autonomia e l'unità del sindacato
Problemi difficilissimi ma questo è l'apporto che si richiede ai militanti comunisti e alle forze impegnate nel cambiamento rispondere a ciò in Italia vuol dire tradurre in elementi concreti e un po'per e operativi il grande disegno strategico che ha il suo cuore pulsante nel patto per il lavoro
Questo significa cimentarsi in una battaglia che è contemporaneamente culturale ideale contrattuale sociale e di trasformazione in sintesi nella battaglia per l'affermazione della nostra capacità progettuale
Costruire nuove solidarietà
Fra occupati disoccupati precari giovani donne popolo del Mezzogiorno per un disegno che vede affrontare contemporaneamente strettamente intrecciate
L'occupazione la qualità dello sviluppo la soluzione la questione meridionale la ricostruzione del potere contrattuale del sindacato il rinnovamento estensione dello stato sociale L'Unità di queste forze e l'intreccio di questi obiettivi sono le condizioni per il successo dalla nostra battaglia
Faticosamente ma con tenacia stiamo unitariamente per costruire questo complesso processo
Grandi sono le difficoltà enormi le resistenze anche di passività burocratica e di pigrizia culturale alle quali e a queste difficoltà si aggiunge l'opposizione dura delle forze conservatrici se la definizione delle piattaforme per i rinnovi contrattuali che riguarda oltre dieci milioni di lavoratori rappresenta un primo passaggio del processo per ricostruire per la ricostruzione del potere contrattuale quelle territoriali e metropolitane sono la base per la ricostruzione del sindacato come soggetto sociale
Con le proposte presentate al Presidente del Consiglio sulla politica economica fiscale per l'emergenza lavoro si è teso a mettere con i piedi per terra la verifica di governo ricostituendo anche la soggettività politica del sindacato
Le proposte del documento CGIL CISL UIL pongono con forza il problema sia delle entrate pubbliche come la patrimoniale la tassazione della rendita finanziaria il fisco il parà fisco il credito
Che gli interventi nei settori strategici delle partecipazioni statali dell'intervento del Mezzogiorno dei grandi progetti di opere pubbliche di risanamento ambientale
Di strumenti straordinari mie straordinari per accelerarne l'occupazione del mercato del lavoro e della formazione professionale nonché di un piano straordinario per l'occupazione giovanile
Come i limiti è questa la risposta
Che è unitariamente il movimento sindacale ha dato all'intervento del compagno Craxi all'ultimo congresso della CGIL cioè di un cambiamento sostanziale della politica economica per utilizzare positivamente la situazione favorevole che si sta prospettando sul piano economico
Saranno accolti questi obiettivi indicati dal sindacato dalla maggioranza di governo
Non lo sappiamo certo le resistenze come abbiamo potuto constatare con la legge finanziaria dell'ottantasei sono molte e di grosso spessore
Per questo è necessaria la mobilitazione e la ripresa di un vasto movimento che sostenga gli obiettivi dell'emergenza lavoro lo sviluppo del Mezzogiorno
Oltre agli scioperi in corso un momento di mobilitazione sarà la manifestazione unitaria del primo maggio Reggio Calabria
La piattaforma che autonomamente movimento sì sindacale sta configurando
Poco si pulire a nostro parere un punto di riferimento e di confronto per la stessa costituente programmatica indicata tale tesi
Il che significa per il nostro partito misurarsi con i problemi concreti qui ed oggi
Fare questo è difficile come edifici da rifondare un sindacato di classe autonomo unitario e democratico ma proprio cimentarci con questi problemi e con queste difficoltà ci sembra voglia dire essere comunisti oggi in Italia ed in Europa
Allora la parola al compagno Antonio Married delegato di Perugia dopo di lui parlerà Bassolino
Mi pare non possa esservi dubbio compagne e compagni
Che la convocazione di un congresso straordinario nasca dalla consapevolezza che il partito è chiamato a compiere nella realtà e nell'evoluzione dei processi politici economici e sociali interni ed internazionali
Alcune scelte di fondo che toccano la definizione del nostro ruolo in Europa e della nostra funzione nella società e nella democrazia italiana
Che questo sia il significato fondamentale generale
Del diciassettesimo congresso
Lo dimostrano i caratteri del dibattito che lo ha preceduto e che ha visto un aperto confronto di posizioni di segno del tutto nuovo su alcuni punti essenziali delle testi predisposte dal comitato centrale
E l'attenzione e l'attesa con cui in Italia all'estero si guarda questa assise dei Comunisti italiani
In questo contesto il documento di tesi considerato nella sua unità complessità e problematicità costituisce a mio parere non un semplice strumento di mediazione tra posizioni diverse
Sebbene un quadro di riferimento un insieme organico di analisi della realtà e di conseguenti e coerenti proposte capace di fare avanzare il partito nella sua unità
Di dargli i nuovi e più vasti orizzonti politici
Di rafforzarne ed estenderne quella capacità di aggregazione di nuove forze da cui dipende la sostanza e la credibilità dell'alternativa democratica di contribuire infine a quelle al riscatto e controffensiva delle forze di sinistra
La cui esigenza veniva sottolineata con grande efficacia dal compagno nata nella sua relazione introduttiva
In una simile prospettiva alcuni tra i punti trattati nelle tesi assumono un significato peculiare e chiamo un il partito ha una specifica riflessione
Mi riferisco alla questione della collocazione del partito della sinistra europea
Alla questione del governo del Paese in vista dell'alternativa democratica a quella infine del rapporto tra il partito e la società civile
Considerate le profonde trasformazioni che questa ha subito negli ultimi anni e che continua tuttora a subire
La definizione del nostro ruolo nella sinistra europea del nostro rapporto cioè con le espressioni con le quali questa si identifica dalla socialdemocrazia al laburismo ai partiti socialisti dell'Europa mediterranea
Mi pare rivesta ormai un significato ben maggiore per il futuro del partito e per gli obiettivi che ci proponiamo che non la discussione sui nostri rapporti con l'Unione Sovietica o sul giudizio da dare sulla politica del governo degli Stati santi da me scusa Marie scusi un momento
Giustamente il compagno nata vi chiede di richiamare tutti a un po'di calma e di attenzione capisco che siamo tutti stanchi discutiamo però credo abbiamo tutti il dovere ma anche il diritto di ascoltare se c'è troppa confusione non possiamo neppure ascoltare anche chi di noi vuole farlo prego Mar rispose grazie
Temi questi ultimi certo di grande rilievo ma che si collocano inevitabilmente nella contingenza politica
Del resto a tale proposito la recente evoluzione internazionale apportata alcune conferme da una parte l'avvento di un nuovo gruppo dirigente in Unione Sovietica e il congresso del partito comunista dell'Unione Sovietica
Nel mentre hanno dato una nuova spinta con proposte precise e articolate al processo di pace nel mondo
Hanno posto in termini chiari l'esigenza di profonde riforme interni e della Società del partito e dello Stato dell'Unione Sovietica
Il che sta a confermare la giustezza delle posizioni critiche che a suo tempo assumemmo e tenemmo ferme su tali questioni
Dall'altra anche gli ultimi avvenimenti avvalorando il giudizio sull'ispirazione espansionistica e prevaricatrice della politica dell'attuale Governo degli Stati Uniti
Sulla sua tendenza strumentalizzare le alleanze per fini di predominio e a non operare seriamente per la pace e la distensione
Ma si tratta appunto di giudizi sull'operare di queste forze e che possono mutare in relazione alle scelte che in concreto vengono compiute e ai conseguenti comportamenti
Il discorso sul rapporto tra il nostro e gli altri partiti della sinistra europea implica invece una scelta di campo
E appare decisivo per la stessa funzione che intendiamo svolgere nella società italiana e per la prospettiva dell'alternativa
Una simile scelta verso la quale spinge anche la costatazione certo non lieta
Del ruolo più o meno marginale cui sono ridotti gli altri partiti comunisti dell'aria occidentale è chiaramente indicata nelle tesi laddove si definisce la collocazione del partito come parte integrante della sinistra europea
Questa collocazione non è soltanto un portato della nostra storia
Della nostra elaborazione della nostra azione politica passata e presente con cui nella nostra identità di comunisti abbiamo dato e diamo un grande contributo agli sviluppi della
Se maturate dalla sinistra al governo o all'opposizione nell'Europa occidentale
La necessità di discutere senza pregiudizi
Senza conclusioni preconcette senza atteggiamenti di sufficienza su realtà pur non prive di contraddizioni
Ma nelle quali indiscutibilmente si sono conseguiti sotto la spinta dei partiti dei lavoratori
Risultati di giustizia sociale del tutto ignoti in Italia e si stanno seguendo strategie politiche nuove per l'Ovest come per l'Est volte a superarmi i limiti storici
La collocazione del partito nella sinistra europea occidentale come parte integrante di questa pur nella riaffermazione dei suoi caratteri peculiari e della sua autonomia e indipendenza di giudizio
E dunque senza partecipare a organismi associativi rafforza la prospettiva dell'alternativa democratica e in questa direzione la proposta per la formazione di governi di programma
Questa indicazione riveste innanzitutto in sé e per sé un preciso significato istituzionale
La formazione dei governi sulla base di pure e semplici accordi di potere costituisce una delle più gravi distorsioni del sistema politico italiano è una delle principali cause della crisi del Paese
Il governo pentapartito rappresenta l'ultima è forse la più significativa espressione di un simile metodo
Anzi in quella che era stata annunciata come la stagione del riformismo hanno preso forza proprio le correnti contro riformatrici
Cannes ha assunto in economia come nei servizi come nell'istruzione pubblica le connotazioni ideologiche del così detto neoliberismo
Non inganni a questo proposito l'euforia che si tenta di spargere a piene mani quasi come un anestetico per il calo del dollaro e del prezzo del petrolio
Le cause della crisi resta noi si aggravano
Il dissesto della finanza pubblica l'iniquità e l'inefficienza del sistema fiscale una scuola da terzo mondo
Lo sfascio del territorio e dell'ambiente l'incapacità di difendere almeno la salute dei cittadini contro la speculazione il perseguimento del profitto a tutti i costi come sta a dimostrare il vergognoso esempio
Della vicenda del vino al metanolo la prevaricazione sulle istituzioni e il progressivo affievolimento delle essenziali regole della democrazia
E i temi della così detta verifica sono stati esclusivamente quelli del potere e non quelli del governo del paese
E peraltro un dato di fatto che in questo contesto si vanno facendo strada nei partiti al governo
Nel partito socialista nella stessa Presidenza del Consiglio
Anche in conseguenza della nostra azione nel Parlamento e nella società penso ad esempio al referendum sul decreto anti salari tendenze al ripensamento dell'esperienza fatta
E non è privo di significato politico il fatto che non sia stata condivisa a tutt'oggi la pretesa della Democrazia Cristiana per un patto strategico tra le forze del pentapartito
Vero è che Craxi che il Partito socialista non sono nuovi a prese di posizioni basate sul nulla più che le convenienze del momento
Vi sono però fatti concludenti che mi pare vadano nella direzione di una intensificazione del dialogo a sinistra e di un allargamento del confronto ad altre espressioni politiche sociali laiche e cattolici
L'indicazione del governo di programma quindi non solo riveste un senso istituzionale
Ma costituisce una proposta politica di significato attuale e si pone come un fattore di movimento e di trasformazione della situazione politica italiana
In tale direzione tanto più deve essere posto l'accento sull'esemplarità dell'esperienza di governo comune tra Partito comunista il partito socialista nelle regioni e in importanti città
Queste esperienze non sono ne vanno considerate come i semplici residui della situazione precedente nella quale le cosiddette giunte di sinistra erano più diffuse
La caduta di molte amministrazioni di sinistra
è stata decisa dal Partito socialista come prezzo da pagare alla Democrazia Cristiana per il mantenimento della Presidenza del Consiglio e non è derivata da un giudizio negativo su di esse
Quanto artificiosa e strumentale sia stata quella decisione credo che il Partito socialista comincia a rendersene conto
Guardando sia le esperienze che ha ritenuto di avviare con la Democrazia Cristiana sia quelle nelle quali ha continuato a collaborare con noi
Porto in questo senso l'esempio dell'Umbria
Da noi l'alleanza di governo tra Partito comunista il partito socialista a due punti aggreganti fondamentali l'autonomia regionale e locale e la programmazione certo le difficoltà non mancano
Non tutti i problemi vengono risolti la crisi è tuttora ben presente in Umbria
Ma non vi è stato alcun crollo abbiamo saputo mantenere aperti in una collaborazione di governo che non ha mai conosciuto crisi istituzionali le prospettive di una nuova fase di sviluppo
Mentre avanzano e si realizzano anche importanti esperienze di ampio respiro politico e ideale
Perché è in questo quadro di rapporto e sulla spinta di una grande tradizione civile e spirituale che ha preso vita e si è potuto dispiegare un forte radicato incalzante movimento per la pace e per il disarmo a cominciare subito da quello nucleare
Un movimento variegato e complesso
Che non siamo stati a soppesare con il bilancino del farmacista
Di cui abbiamo cercato fin dall'inizio di cogliere i tratti essenziali e unificanti e nel quale oggi si intrecciano le idee le proposte di forze di diversa ispirazione politica e ideale
La creatività di gruppi e movimenti una forte presenza dei giovani con il sostegno e l'attiva partecipazione delle istituzioni democratiche della Regione e degli enti locali un bar
Così ci prepariamo per l'assise internazionale di Perugia dell'undici ottobre delle città denuclearizzata
Mentre si moltiplicano le iniziative tra enti locali e Chiesa cattolica in vista del grande storico incontro tra Giovanni Paolo secondo e i massimi rappresentanti di tutte le espressioni religiose del nostro tempo ad Assisi per riaffermare il bene supremo della pace il suo valore universale irrinunciabile
Compagne e compagni
L'esigenza dell'alternativa posta con tanta forza nelle tesi nei congressi e ribadita ieri dal compagno Natta trova la propria fondamentale ragione d'essere nell'evoluzione della società italiana
Nelle profonde trasformazioni che si sono verificate nel motto di insoddisfazione che la pervade a questi fatti si deve guardare complessivamente perché essi sono contraddittori e non tutti dello stesso segno
E si deve guardare anche autocriticamente perché il non averne colto tempestivamente la portata ha condotto a spinte contestative delle quali il nostro stesso partito non può ritenersi e sente così oggi il movimento ambientalista ed ecologista tende a porsi come momento catalizzatore unificatore di una realtà complessa
Nella quale la spinta contestativa va a mano a mano assumendo un segno propositivo e riformatore
Ora sarebbe un errore il tentare di impadronirsi di questo movimento così diffuso in tutti gli strati sociali con affannosi recuperi politici
Così come sarebbe assurdo identificarsi totalmente connesso deve esserne invece recepita la spinta il significato innovativo della società e dello Stato
Interpretando autonomamente come partito le esigenze di riforma che emergono dal suo seno e scontando anche la necessità di un confronto che può essere spesso non facile e non privo di contraddizioni
Il rapporto con i movimenti
Con quello ambientalista così come con tutti gli altri che si formano attorno a nuovi interessi a nuovi diritti deve svilupparsi nella reciproca autonomia
E deve essere inteso come un fattore di arricchimento continuo della linea e dell'azione politica del partito
E invero aggregare nuove forze in vista dell'alternativa non vuol dire a mio avviso proporsi di mediare nelle esigenze secondo quello che viene tradizionalmente considerato il ruolo del partito politico
Sebbene operare per liberarmi e tutte le potenzialità favorirne l'originalità e la capacità di proposta assecondarne la spinta riformatrice
Ma come dicevo la strategia dell'alternativa esige che si guardi a tutti i fenomeni di trasformazioni in atto
E ve ne sono alcuni rispetta i quali mi paiono necessari approfondimenti e riflessioni più puntuali questo vale ad esempio per quel che riguarda il discorso che facciamo sulle nuove categorie del lavoro
I tecnici creati dall'innovazione l'imprenditoria diffusa le nuove professioni intellettuali e così via
Qui registriamo ancora a mio avviso un ritardo politico nell'analisi e nella proposta la crescita del sindacalismo autonomo in quello che viene tradizionalmente individuato come ceto medio sta a dimostrarlo
E così pure va esaminato con la dovuta attenzione ad esempio il fenomeno ormai estesissimo
Del risparmio delle famiglie degli impieghi che se ne fanno
La casa ma anche sempre di più l'acquisto di titoli del debito pubblico di azioni di società di capitali non solo per sfuggire all'inflazione ma per procurarsi un reddito aggiuntivo
Simili fatti debbono tuttora trovare la loro collocazione e un'adeguata analisi nel contesto della linea dell'alternativa in relazione alla proposta del governo di programma
Al partito pertanto ci impone un grande coraggioso sforzo di riflessione per conseguire una più alta capacità di indicazione di orientamento politico ed è questo che il Paese si attende dal nostro congresso
Allora la parola al compagno Antonio Bassolino dopo di lui parlerà ai compagni in beni
Durante tutta la discussione congressuale
Abbiamo sentito emergere nelle parole e nell'animo di molti compagni domande sulla nostra identità
Cosa vuol dire essere comunisti oggi in questa parte del mondo
E sulla prospettiva sul dove andiamo
Su queste domande noi cerchiamo di ragionare andando oltre le risposte riduttive e troppo semplici
Riduttivo
E vedere la ragione fondamentale dei nostri problemi
E degli stessi ultimi risultati elettorali
In una sfera tutta politica
Per cui basterebbe migliorare
Come pure è necessario il rapporto tra noi il partito socialista
O come alcuni ci invitano a fare rendere più socialista il nostro partito
Troppo semplice e spiegare tutto con la dimensione sociale
Per cui basterebbe che ci fosse più lotta senza vedere bene quale lotta come con chi contro chi
I grandi cambiamenti in corso e i rapporti necessari tra i movimenti e le forze politiche tra la società e lo Stato
Sono le stesse vicende più attuali i fatti di questi giorni a darci la prova di quanto sia invece necessario dare una risposta come ha fatto giustamente il compagno Natta su tutti i piani
Del programma del movimento di massa della strategia politica della battaglia ideale e culturale
A volte in questi mesi è sembrato che la crisi reale del pentapartito fosse già tutta consumata
E che quindi dipendesse solo essenzialmente Danovi da una nostra scelta interna volere il governo di programma in un modo o in un altro qui c'è stato mi sembra un limite nella discussione nostra
Non era e non è così
Come dimostra la verifica in corso e l'accordo di fatto raggiunto tra le forze del pentapartito
Le divisioni restano e sono forti
Ma forti sono ancora lì ragioni sociali politiche di potere dello stare assieme
Noi dobbiamo allora avere chiaro che ciò che conta per la prospettiva dell'alternativa che è la prospettiva del partito i di questo congresso
E ciò che conta per costruire nuove soluzioni di governo coerenti con l'alternativa
è spostare i rapporti di forza nel Paese
I rapporti di classe di potere politico ideali il nostro candidarci e senza alcun complesso a forza di governo non è separabile da una più forte opposizione nel parlamento e nel Paese
Dopo essere stati per quarant'anni all'opposizione
Sarebbe assurdo per un partito del trenta per cento immaginare proporsi un nuovo lungo ciclo di opposizione
Ma sarebbe singolare se noi
Nel momento in cui avanziamo con più forza la nostra candidatura al governo del paese
E cioè spingiamo a un fatto dirompente
Rispetto alla logica alla politica al blocco di interessi del pentapartito ci affidassimo poi prevalentemente alla manovra politica
Il passaggio dal pentapartito all'alternativa non è un processo semplice e lineare indolore
è un processo che reclama una lotta politiche di massa più alta
Più concentrata su obiettivi discriminanti qualificanti
E più larga per le forze da mobilitare
E questo io credo il cimento davvero impegnativo per noi
Specie se vogliamo rilanciare una nostra ambizione espansiva
Nessuna sindrome francese
E nemmeno il dare per scontato che solo con un pc più piccolo si può costruire l'alternativa
Al contrario un'alternativa di governo si realizza si cresce tutta la sinistra italiana
Riuscendo a conquistare ai a spostare forze sociali oggi ingabbiate dentro il blocco moderato
Ora noi riusciamo a far questo
E cioè a far maturare la possibilità non solo la necessità dell'alternativa
A condizione di portare avanti un C ARO confronta sinistra e un profondo rinnovamento idee e di cultura politica
Negli anni scorsi il contrasto avvolti acuto ed aspro tra noi e il Partito Socialista Italiano non è stato dovuto al carattere di Berlinguer
Ho solo alla ricerca che pure c'è stata da parte del Partito socialista
Del potere per il potere dello spazio per lo spazio a tutti i costi con ogni mezzo
Dietro il contrasto c'è stato qualcosa di più profondo
Differenze essenziali e non tra un partito tutto moderno e un partito venti euro leninista che in Italia non esiste e da lungo tempo
Le differenze tra impressi
Per questo concreto originale Partito Comunista Italiano hanno invece riguardato nodi politici l'assetto istituzionale della Repubblica l'analisi della società
Il modo di guardare al nuovo di rappresentarlo l'urgenza o meno di profonde riforme di struttura
Per questo adesso che un dialogo si è riaperto
Un confronto a sinistra più positivo più ravvicinato deve investire in primo luogo la riflessione sul ciò che cambia su come mutano davvero i rapporti tra economia e politica tra cultura il potere
Questo confronto deve ripartire dalla società
Dal punto a cui è l'Italia reale senza alcuno schermo ideologico
Ormai incomincia ad essere svelata
L'operazione ideologiche insidiosa
Che ha atteso a presentare la modernità in quanto tale di per sé come la risposta ai problemi come la fine dei conflitti e delle distinzioni tra destra e sinistra
Ritornò vorrei essere più chiaro che dentro la modernità il conflitto non solo non scompare ma diventa più alto
Si allarga la fabbrica alla società
Dai rapporti produttivi e rapporti sociali alle relazioni tra gli uomini e con la natura entrano in campo nuovi antagonismi e nuove contraddizioni di specie di sesso di ambiente
Ecco perché il compito prioritario nostro e della sinistra
E allora quello di impegnarci un'opera che con linguaggio grammi Ciano
Possiamo di finire di nuova ricognizione della società e delle forze in campo
L'Italia vera non ha un solo volto
Ci sono tante italiane ci sono le due Italia
Con il loro divario produttivo e democratico
C'è adeguata coscienza nel Paese tra le forze democratiche del dramma nazionale del Mezzogiorno io non lo credo
La questione meridionale tende invece oggi identificarsi
Con la questione dell'occupazione in Italia con la sorte di quell'immenso esercito di disoccupati in gran parte donne giovani che convive
Grande paradosso dei nostri tempi con la terza rivoluzione tecnico-scientifica che convive con una società dinamica vitale ma l'Italia e moderne in nuove ricordiamocelo sono anche sia pure a modo loro mafia e camorra
Però una società moderna vitale che appare come bloccata incapaci di riprodurre se stessa di parlare ai giovani di darsi un avvenire di fiducia di lavoro e di pace
Le ho Fourier del momento il boom della Borsa
Non posso nascondere che l'Italia reale è una stretta un bivio che si fronteggiano due strade nettamente alternative
Una è quella di continuare ancora più gravemente a spaccare l'Italia in due
Lasciando al Mezzogiorno la terribile miscela di assistenzialismo e di spinta dall'alto una cultura dell'illegalità
La strada di Romiti
La libertà e la libertà di mercato punto e basta senza neanche un sei un ma
Intendiamoci una strada possibile quella in atto ma è una strada migliore e nessuno si illuda
è una strada che fa pagare a tutto il Paese un costo di civiltà ricchi alla lunga non far reggere all'Italia il passo con i paesi più forti sviluppati
L'altra strada è invece quella di indichiamo noi
E quella di ridefinire una funzione nazionale dell'Italia a partire dal Mezzogiorno
Quella di volgere da fattore di debolezza preteso a possibile fattore di forza la nostra originale collocazione europea e mediterranee
Il carattere alternativo di queste due strade
Viene non attenuato
Ma accentuato dalla riduzione del prezzo del petrolio
Cosa si sceglie infatti ridurre il deficit pubblico e continuare tutto come prima
Oppure all'uso combinato del risparmio del petrolio e di tutte le risorse ordinarie e straordinarie può dar vita a un piano di lavoro rivolto particolarmente al nostro Mezzogiorno è una scelta di fondo da fare qui e subito il nuovo scenario economico voglio dirlo
Toglie anche ogni alibi alle forze di sinistra presenti nel governo lei chiama Acciari assunzione di responsabilità dispetto alle forze moderati e conservatrici e questo è un terreno importante
Per passare da una volta a sinistra ad una sfida unitaria sinistra ha un rapporto che si misuri sui fatti sulle scelte vere che sono di fronte al Paese
Ma cosa vuol dire nell'Italia di oggi diverso dai tempi di Di Vittorio un piano per il lavoro
E cosa vuol dire per noi lotta per il lavoro
In questi anni sono intervenuti
Mutamenti rilevanti dei livelli di istruzione
La durata della scuola
La concezione del lavoro che nel suo rapporto con la vita
Un'intera generazione di donne di ragazze
Porta dentro di sé dentro la sua cultura pure un dato un'attualità acquisito il diritto al lavoro e allora necessario tener conto di questi mutamenti di questa nuova esistenza sociale delle donne
Per rilanciare l'obiettivo del lavoro per tutte e per tutti per fare di questo uno dei grandi elementi distintivi tra la nuova destra e una nuova sinistra
Lavorerò questione meridionale
Siamo a Doha ripensare all'ora
La concezione stessa dello sviluppo i suoi contenuti le sue finalità
Spingono ad affermare la visione di una nuova qualità dello sviluppo superare vecchie gerarchia e a dare una nuova dignità produttiva e servizi al territorio alla cultura al modo di organizzarsi della vita urbana e sociale
E proprio attorno al territorio all'ambiente
Che è possibile portare avanti l'idea di un originale new deal da anni ottanta
Organizzare una grande operazione produttiva suscitare la domanda di uno industria sperimentare forme di lavoro cooperativo e Autogestito
Appare così evidente
Che una moderna lotta per il lavoro e per un nuovo sviluppo non guarire solo una dimensione economiche sindacale ma politica e culturale
E politica la dimensione
Perché sono chiamati in causa il modo di governare
L'uso positivo intelligente e non si è Baggio delle risorse
Tutta una struttura dello stato della pubblica amministrazione così come li ha plasmati il sistema di Mo cristiano del potere
Una dimensione culturale perché la sinistra allarga i suoi confini storici classici
Mobilità masse cattoliche forze intellettuali e strati sociali nuovi non solo sulla base di rivendicazioni economiche Maggi motivazioni ideali i di spinte che hanno a che fare con problemi di libertà e di liberazione di senso della propria esistenza di nuovi rapporti tra gli uomini e con l'ambiente solo a mio avviso proprio alcune di queste sensibilità di queste spinte
Alicette essi come ha tolto ingiustamente il compagno Natta
Nell'appassionata e razionale discussione sulla questione nucleare
Una discussione vorrei dirlo che al di là delle differenti e legittime tutte le opinioni al di là di numeri e di voti a mio avviso ha fatto bene al partito comunista italiano strano e preoccupante
Sarebbe stato se un partito come il nostro parte integrante della sinistra europea non fosse stato attraversato da una discussione che investe le forze più avanzato il socialismo in tutta l'Europa occidentale non si tratta allora per uno e concludo
Di aggiungere ai tradizionali obiettivi di quantità un po'di qualità
Ma di superare i limiti produttivi ICI e industria lesti
Di una cultura politica che porta i segni del tempo di delineare un progetto di sviluppo e un'idea di società
Caratterizzate dai bisogni di lavoro creativo di cultura di solidarietà di valorizzazione dell'individuo e della vita la giocando in questa prospettiva il cinema di di mutamenti strutturali e di costume che pervadono l'Occidente che vorrei dirlo esplicitamente e che ci siamo non solo noi PC
Ma di siamo no anche come il Partito Socialista Italiano tutta la sinistra europea a rinnovasse rispetto al loro passato
Questi inediti mutamenti strutturali sì visti così possono allora essere non un simbolo di declino
Ma l'occasione per dare all'idea di socialismo una più alta ricchezza di significati ragionando in questa prospettiva che emerge non solo la necessità per noi di aprirci all'uovo ma il bisogno che il nuovo a del PC
Di una moderna sinistra capaci di valorizzarlo davvero di un'alternativa in senso forte
Un'alternativa di programma e di classi dirigenti di sbocco del sistema politico per sbloccare anche il sistema sociale
Per fare avanzare un altro ordine di priorità e di valori più elevati livelli di democrazia e di civiltà
Vi do notizia di una serie di messaggi di saluto
E di buon lavoro che sono giunti al nostro congresso il presidente dell'Alitalia Nordio la presidenza della Svimez
La presidenza dell'Ance il presidente dell'associazione italiana dei tecnici pubblicitari che ci ha comunicato di seguire con attenzione le proposte del PC sulla pubblicità e ci annuncia che si prepara elaborare una proposta di legge da sottoporre ai partiti
Il consiglio di fabbrica della Pertusola di Crotone i comunisti del cantiere navale di Monfalcone
Gli autonomisti democratici progressisti della Val d'Aosta il consiglio di fabbrica dell'Alfa Romeo auto di Pomigliano Napoli
E infine
Il moderatore della Tavola valdese che è l'organo rappresentativo delle chiesi valdese e metodista in Italia presente
Al congresso con un suo incaricato di questo messaggio vorrei leggere una frase particolarmente significativa
In cui si dice che la delegata fase di trasformazione attraversata dall'Italia in questo momento
Esige un impegno di tutte le forze morali che siano disposte ad affrontare senza pregiudizi grandi temi del rinnovamento
Ringraziamo
Di tutti questi graditissimi messaggi ha ora la parola il compagno Renzo in beni dopo di lui parlerà San Filippo
Compagne e compagni
Il dibattito provocato dai risultati elettorali
Del maggio e giugno mille novecentottantacinque era stato molto vivace
Ma anche confuso perché troppo condizionato dalle vicende più recenti
Via via si sono delineati con chiarezza i punti di riferimento veri della nostra riflessione
Da un lato le vicende dell'ultimo decennio in Italia in Europa e nel mondo
Dall'altro le trasformazioni del mutamento profondo in atto nei modi di produrre nelle forme di comunicare
Insomma abbiamo compreso che avevamo bisogno di avviare una riflessione una ricerca approfondita
Perché in Italia la tendenza politica la tendenza elettorale
La tendenza organizzativa degli ultimi dieci anni ci ha sfavorevole che rapporto via ecco le tendenze diversificate dei Paesi europei con una offensiva conservatrice che ha caricato
Con la sua iniziativa la situazione europea della possibilità concreta di spazzare via i segni più rilevanti della politica sociale delle forze di sinistra
Quale collegamento esiste fra il passaggio alla Società terziaria dell'informazione e queste tendenze
Ecco l'importanza di un congresso che si è posto l'arduo compito di aggiornare le analisi di ridefinire risposte programmi e progetti anche di lungo periodo
Lo spessore di queste domande e di questi punti di riferimento non permette a mio avviso semplificazioni il problema principale di questo congresso non era e non è quello di calibrare meglio i toni del confronto con gli altri partiti
Per queste esigenze bastano sei di e strumenti più agili di direzione e d'iniziativa politica non c'è bisogno di congressi straordinari
E non servono granché neppure le scorciatoie organizzative
Ognuno di noi e ben convinto che è di grande rilievo
Il modo aperto e libero in cui stiamo confrontando tesi ed analisi diverse
Ma pensare che la chiave di volta sia nella definizione di nuove regole della vita interna del partito
è illusorio
Io penso invece che si debba fare come abbiamo fatto con la relazione di Natta
Lo sforzo per partire dai cambiamenti
A quarant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale in Europa si sono concentrate nello stesso tempo una mole enorme di questioni che se non risolte possono provocare degenerazioni e crisi profondissima
Le nostre tesi indicano quelle che vengono definite le grandi contraddizioni della nostra epoca
Ebbene noi possiamo riferirci ad esse in modo rituale era in cattivo ripetitivo
Una parentesi una premessa un preambolo insomma
Poi però bisogna ritornare alla politica con la P maiuscola
O invece rendersi conto che proprio a partire da tali contraddizioni
Dai pericoli e dalle potenzialità che esse contengono che si delineano le nuove ragioni delle nostre proposte dei nostri programmi ed è la nostra iniziativa politica ideale
Il rinnovamento della politica della cultura politica del nostro partito
Passa attraverso l'acquisizione pieno delle novità degli ultimi anni il nostro essere partito della sinistra europea non è una definizione accattivante
Ma è la scelta di fare i conti con quelle novità con quelle contraddizioni con la necessità di non limitarsi alla denuncia ma di dare risposte di promuovere iniziative di organizzare movimenti
Non si rinnova il partito se non si confrontano le nostre proposte programmatiche con la necessità di dare un contributo a risolvere quelle contraddizioni
Non si rinnovi il partito se non si fanno i conti con le culture le forze gli orientamenti che dentro o fuori gli altri partiti della sinistra europea si misurano su questi temi
E in questo senso ha ragione a mio avviso il compagno Natta
Attardarsi sulle dispute tra riforme e rivoluzione
Tra massimalismo e riformismo non aiuta a capire i mutamenti dell'Europa i conflitti aperti sui temi della pace della sicurezza del rapporto tra innovazione e libertà
Della natura di un nuovo rapporto fra nord e sud qualunque tipo di partito riformatore riformista progressista che voglia misurarsi con l'internazionalizzazione finanziaria
E con le forme nuove di protezionismo degli uomini delle merci
Un partito moderno che tenti di capire quali condizioni materiali
E quali idee si fanno strada tra le nuove figure di una composizione sociale in trasformazione
Non può ridursi alla gestione dell'esistente non può ridursi al piccolo cabotaggio
Ma deve predisporre con coerenza senza scorciatoie illusorie programmi a medio lungo termine a partire da questi problemi
Le nostre inadeguatezze non solo per ciò misurabili
Con la distanza che separa la nostra politica da quella del PSI
O di altri partiti
E neppure può valere il discorso inverso
è tutta la sinistra europea che è inadeguata
Se la sua cultura la sua politica i suoi programmi non si internazionalizzato non riescono a parlare un linguaggio nuovo ai popoli dei propri Paesi a quelli di tutti i continenti
Non vale granché dire che non vogliamo guerre alle porte di casa
Se il Sud ha fame o trova il modo di sfamarsi da sé o viene al Nord
E può venire al nord con cervelli e braccia per lavorare ma anche con le bombe e il terrorismo se il Nord si presenta al sud con atti di guerra o con minacce
Come sostenne Olof Palme a proposito del Nicaragua con minacce di spedizioni punitive contro i contadini poveri
E del resto fino a quando un solo soldato di un Paese che si dice socialista calpestare alla terra di un altro Paese come avviene in Afghanistan l'idea di socialismo come la intendiamo noi sarà mortificata e calpestata non si presenterà agli occhi dei popoli come diversa e opposta a quella di imperialismo facciamo attenzione a non sbagliare l'analisi
Anche
Quasi vent'anni fa nel sessantotto sessantanove si usarono etichette riciclate dai primi anni del secolo per definire movimenti
Che seppur diversificati al loro interno erano prima di tutto la spia di fenomeni sociali e culturali che attraversarono tutto l'Occidente
I movimenti ecologici
Ambientalisti pacifisti così come in altro modo il movimento delle donne possono presentarsi anzi si presentano in molte forme e a noi non deve mai venir meno la capacità di vederne limiti
Ed errori ma ciò non ci esime dal ricordare che la loro origine è infatti i reali
è in modificazioni e trasformazioni reali
La disoccupazione sta devastando l'Europa
Venti milioni di persone sono disoccupate
La disoccupazione semina panico e il panico smantella la personalità dei singoli distrugge il tessuto della società umana genera violenza e smarrimento mentale rivolte e repressioni e primi fra le vittime sono i giovani sono le donne e sono le minoranze razziali
Quattro decenni di progresso europeo nell'istruzione si stanno bruscamente trasformando in un cataclisma in cui un grande numero di studenti che hanno adempiuto all'obbligo scolastico scopre di essere completamente inutile
Le loro abilità le loro conoscenze hanno poco o nessun valore economico corrispettivo e la loro generazione è divenuta un problema sociale
è difficile mantenere in vita le istituzioni democratiche quando milioni di cittadini sono esclusi dalla vita economiche produttiva da questa realtà possono scaturire orientamenti a comportamenti più diversi
Io non credo che il fenomeno le Pen in Francia sia solo il segno preoccupante di un rigurgito nazionalista e xenofobo per l'immigrazione di ieri
Esso indica la non credibilità dei programmi della sinistra per risolvere il problema demografico il problema nord-sud al di fuori dell'uso della forza della violenza in ultima analisi del conflitto armato
Si è parlato molto delle vicende francesi ed è stato detto giustamente che nessuno è vaccinato
Noi abbiamo tuttavia sin da Togliatti una cultura politica che ci porta a combattere dogmi e demagogia e a cercare di capire la realtà
E il compito nostro oggi in Europa è quello di portare a sintesi nuova le idee di democrazia politica di giustizia sociale del rapporto tra individuo e Stato e società
Di uno sviluppo economico che non contenga al suo interno i cosiddetti prezzi inevitabili della distruzione della natura dell'ambiente
Della liberazione dal mondo dal ricatto atomico di uno sviluppo del nord che non abbia come altra faccia della medaglia il sottosviluppo del sud e l'emarginazione dei più deboli nei Paesi ricchi
Questa è un'operazione di lunga lena
Che non va confusa con il ripescaggio di dogmi nello scaffale polveroso del passato
Ecco allora che chi sceglie quei temi e quelle idee per il proprio impegno civile
Non lo fa perché prepolitico ma perché ritiene adeguate moderna solo una politica che contiene dentro di sé la consapevolezza di quei problemi è una ricerca indirizzata a risolverli
Se queste valutazioni hanno un fondo di verità
Allora è proprio giusto ed è proprio il caso di ripetere che la destra faccia la destra e la sinistra faccia la sinistra modernismo innovazione tecnologica efficienza flessibilità produttività sono tutti concetti che la cultura neoliberista ha cercato di ideologizzare di assolutizzare mentre essi sono ambigui polivalenti poiché possono servire a scopi e fini diversi
Ecco allora il nostro compito vedere saper comprendere le correnti di pensiero che esprimono e ripropongono in forme nuove di fronte a queste ambiguità domande di libertà e di giustizia sociale
E c'è in questo modo anche più spazio per una iniziativa che non confonda egoismo e individualismo con la volontà che si è andata ampliando a dismisura e non solo fra i giovani
Di affermare la propria personalità
E ciò non perché sia venuta l'ora del meno Stato e più mercato ma perché la bella domanda
è in un certo senso di un diverso rapporto fra lo Stato e l'individuo fra il mercato e i bisogni essenziali dell'uomo è quella di più libertà individuale e richiesta di migliore qualità
E se è vero che la crescita fine a se stessa può considerare l'uomo una variabile dipendente non è così se l'organizzazione del lavoro delle produzioni dei servizi si pongono come scopo la qualità della vita delle persone
Senza ignorare né sottovalutare i guasti provocati sul piano culturale e concreto dall'attacco neoconservatore esistono a mio avviso in Italia in Europa moltissime energie disponibili a fare oggi la loro parte
E queste forze credo siano anche sensibili all'idea di far prevalere il confronto sui programmi agli schieramenti questa è un'indicazione importante di grande significato contenuta nelle tesi
Proponiamo rivolgimento concettuale della pratica politica che ha prevalso in questi quarant'anni di discriminazione anticomunista e questa regola dovrebbe valere anche per gli enti locali e le regioni
Per superare la brutta stagione nella quale la centralizzazione delle della politica e un modo sbagliato di intendere la lotta contro l'inflazione Lia in molti casi ridotti a cinghie di trasmissione del Governo
Proprio in periferia la priorità i programmi può dimostrare la praticabilità di un nuovo rapporto di collaborazione tra le forze di sinistra
E di un nuovo rapporto di competizione ma anche di collaborazione tra le forze laiche e cattoliche
Nelle città e nelle regioni bisogna rompere gli indugi
Dar vita a nuovi confronti programmatici l'urgenza è grande problemi enormi si cumulano dal lavoro alla casa agli anziani non autosufficienti al degrado ambientale e del patrimonio artistico
Ma su tutti si pone secondo me oggi il rapporto fra cittadino e pubblica amministrazione che richiede riforme e cambiamenti radicali
Il nuovo grande servizio sociale degli anni ottanta e novanta è la possibilità per il cittadino di sapere dove come e quando lo stato e la pubblica amministrazione rispondono sì o no alle sue domande
Questo sì che sarebbe una grande riforma rendere visibile trasparente e controllabile efficiente la pubblica amministrazione
Ma ciò non è possibile
Se non si fa prevalere il punto di vista del cittadino anziché quello degli apparati o quello dei partiti o dei gruppi delle corporazioni
Tutto ciò richiede risposte nuove e rapporti nuovi prima di tutto a sinistra e richiede un decimo deciso rilancio delle autonomie locali
In condizioni non facili
E vado a concludere da Bologna siamo chiamati a fare la nostra parte in questi mesi abbiamo lavorato per superare la divisione a sinistra il clima è migliorato ma dal monocolore noi vogliamo al più presto passare ad un governo nuovo di coalizione
Per questo contiamo su atti concreti da parte del partito socialista e anche degli altri partiti laici atti concreti che avrebbero un indubbio valore nazionale Bologna estate resta una frontiera avanzata della democrazia italiana dello sviluppo
Dove il conflitto è più elevato ed aspro più alta deve essere la risposta e la soluzione ai problemi
Contro ogni localismo e contro ogni chiusura municipali Istica o regionalistica al nostro congresso di federazione ci siamo confrontati anche vivacemente sul futuro di Bologna e dell'Emilia Romagna
Occorre sempre partire da un dato di realtà Bologna il capoluogo di regione in Occidente in cui i socialisti e i comunisti sono forza di maggioranza di governo da oltre quarant'anni
E da oltre settant'anni in ogni libera elezione i partiti di sinistra hanno ottenuto come in altre città più piccole la fiducia di una maggioranza della popolazione che ha spesso superato il sessanta per cento dei voti
Eppure rispetto a settant'anni fa al mille novecentoquattordici quando il Comune di Bologna fu conquistato per la prima volta dalle forze di sinistra il mondo è irriconoscibile
L'economia i modi di pensare di produrre sono cambiati profondamente perché si è riusciti ogni volta a confermare le forze popolari di sinistra come forza di governo
Perché vi è stata la capacità di affrontare di volta in volta i cambiamenti dei mezzi la tecnica la comunicazione e la tecnologia
Riproponendo con nuova forza le finalità sociali le idee di giustizia di solidarietà la partecipazione dei cittadini all'azione di governo ecco questa è la nuova frontiera anche per domani
L'innovazione è una scelta obbligata se essa non viene guidate governata con quelle fino a lì finalità può avere
Sì ogni associative cooperativistiche
Noi puntiamo percorre un'altra strada diversa e alternativa senza commettere loro l'errore tragico di rifiutare l'innovazione
Rilanciando invece concretamente giorno dopo giorno l'idea forza di uno sviluppo in cui la quantità non sia a danno della qualità riproporre come ha detto Natta il valore fondamentale che giustifica la nostra stessa presenza
Vale a dire l'impegno dei singoli come condizione ineliminabile per la pace la liberazione dell'uomo il progresso sociale il rinnovamento della democrazia italiana
Ha ora la parola il compagno Elio San Filippo delegato di Palermo dopo di lui parlerà il compagno Nerli
Compagni e compagne
è pensabile un'Italia moderna democratica proiettata nel futuro verso traguardi di civiltà e di progresso senza che la società italiana le istituzioni forze politiche e sociali facciamo i conti con la questione democratica determinata dai poteri occulti e criminali che hanno inquinato la vita del nostro Paese
è questa una domanda che la forza di progresso
Ci pongono nel momento in cui il partito comunista la vola per la definizione di un programma che come ha detto stamane il compagno Raikkonen significa stabilire con chi è contro di chi oltre che per che cosa
A questa domanda ha risposto con chiarezza compaiono adatta quando ha individuato nel risanamento e la vita pubblica
Un punto decisivo per l'affermazione di un programma innovativo garantito dalla nuova direzione del Paese riforma morale e istituzionale Motta i poteri occulti e illegali dunque
E tra essi lotta quella specifica forma di potere occulto di un legale che è la mafia per affermare la libertà e democrazia trasparenza e certezza di diritto
E sono proprio i risultati della lotta di questi anni che hanno portato alla celebrazione della grande processo alla mafia una novità di grande rilevanza nella storia politica e istituzionale del Paese
Vanno combattuti
Quei tentativi di sminuire il significato di tale avvenimento così come non può essere condiviso l'intento
Di considerare il grande processo come l'atto finale conclusivo della lotta per la liberazione della Sicilia e dell'Italia da un fenomeno della mafia
Ad un partito come il nostro che ha fatto e fa di questa battaglia il suo impegno prioritario spetta il compito di cattiva e valorizzare ogni conquistano scontata
Ogni passo avanti faticosamente costruito
Ogni puntello piantato nella lotta alla volta del nostro popolo a sostegno di quella speranza che vivere la mobilitazione di fasce sociali e movimenti unitari sempre più vasta
Il grande processo alla mafia
E il frutto dell'iniziativa del popolo siciliano che ha accompagnato i giudici direttamente impegnati nelle indagini gli ha piegato le resistenze di silenzi di larghi settori all'apparato statale
Chi ha incalzato il Governo nazionale affinché venissero create quelle condizioni che oggi non rendono possibile alla concreta celebrazione di questo processo
Per la prima volta la verifica giudiziale offre
Uno spaccato di quella realtà criminale San Filippo scusa per favorire i compagni si mettano ceduti o altrimenti scandalosa
Ma non si possono fare capannelli di quella realtà criminale che nell'ombra ha pesato sulla vita della vostra terra un filo rosso un disegno unitario collega quei barbari delitti quei loschi traffici piccole e grandi violenze il traffico della droga nelle sue sconvolgenti è spaventoso dimensioni internazionali e l'accumulazione dei suoi enormi capitali un lavoro importante quello svolto a Palermo che svela corretta e connivenze
Spogli aveva l'aureola l'impunità potentati economici che sembravano intoccabili
Mostra di che pasta è stata fatta la fortuna di quei potentati politici che hanno scritto pagine nere nella storia dal Governo della Sicilia
E alle forze di progresso al nostro partito
Spetta il compito di recepire quell'appello che pervade la stessa ordinanza di si rinvia a giudizio rivolto agli apparati allo Stato ai governanti ai partiti politici affinché ognuno in questa battaglia decisiva faccia fino in fondo la sua parte
Il Viminale Ndukwe l'humus in cui nasce e si rafforza la mala pianta e partendo appunto dei risultati ottenuti bisogna andare avanti
Concentrando gli sforzi per fare luce sui rapporti tra Juan mafia la sua struttura logistica il militare e le centrali dell'epurazione nazionale
Per fare emergere con sempre maggiore chiarezza
Come tale struttura criminale ha svolto e svolge un ruolo che supera i confini della nostra regione a pericolo per Uddin Chiera democrazia del nostro Paese
Individuare e colpire
I collegamenti tra mafia e momenti alla decisione politica
Spezzare il disegno dal terrorismo mafioso
Che non dimentichiamolo ha decapitato in Sicilia i vertici dello Stato rappresentanti dei partiti democratici i nostri cari compagni Pio la Torre e Rosario di saldo
I grandi delitti politici ancora oggi chiedono verità e giustizia e di queste verità la Sicilia ha bisogno per continuare la propria battaglia di liberazione
E questo è l'inizio di un nuovo capitolo nella storia siciliana ma solo un inizio altre pagina dovranno essere ancora scritte pagina ancora più importanti che non consentono nemmeno per un attimo di abbassare la guardia
La battaglia quindi che è parte integrante condizione
Per la realizzazione di un nuovo progetto politico che dia voce formale speranza di un Paese che ha sempre più bisogno di lavoro sviluppo giustizia avanzamento culturale e civile ma non dalla sola Sicilia si tratta la lotta alla mafia la camorra saranno vincenti se troveranno una fa o da Tour è un riferimento nella battaglia per il lavoro e per lo sviluppo
Tutta la società meridionale
E investita ma problemi sociali nuovi dalla qualità nuova che assumono i problemi della disoccupazione giovanile in particolare
Dei nuovi bisogni delle città da o degrado dell'ambiente e del territorio dalla sfasatura sempre più crescente fra momento formativo e momento produttivo
Ed è in questo contesto che la questione meridionale deve recuperare la sua centralità per tornare ad essere la questione nazionale strettamente legata ad una strategia generale di trasformazione del Paese
Si avverte con preoccupazione che si parla poco e male dal Mezzogiorno con pericoli assai concreti di ulteriori divaricazioni tra nord e sud
Se è vero che il problema del lavoro e il compito sociale e politico più importante per i prossimi anni
E che in Sicilia riguarda quattrocento mila disoccupati
E necessario pensare con coerenza a un vero e proprio piano per l'occupazione
Che oltre ad impegnare in modo finalizzato le risorse del Mezzogiorno comporti anche uno straordinario ed eccezionale apporto nazionale
E quando pensiamo ad un piano per l'occupazione dobbiamo certamente avere una politica di difesa dell'esistente ma non basta difendere solo ove esistente vuol dire
Restare schiacciati dalla politica di coloro che considerano il Mezzogiorno una realtà indifferenziata diverso da un morbo da un quale deve passivamente apprendere una nuova comunicazione tecnica e produttiva
Il problema che ci sta di fronte dunque chi controlla e chi decide dei grandi processi di innovazione di ristrutturazione
Il Mezzogiorno ma in realtà molto articolata ricca di una sua diversità che non è solo ed esclusivamente arretratezza e pronto alla trasformazione per allargare qualificare all'area produttiva attraversa una seria politica di diffusione delle innovazioni alle strutture per gli investimenti
Nel contempo capace di far fronte con le proprie forze grazia del suo ingente risorse umane e materiali
In tal senso pensiamo che la Sicilia posto per un suo ruolo fondamentale
Sia per le sue risorse naturali finanziari
Sia perché giovani donne imprenditori lavoratori tecnici uomini di cultura non accettano di convivere con la mafia
Anzi se ne vogliono vibrare creando nuove forme di socialità nell'economia diamo forma affermando nuovi valori se questo è il filo del nostro ragionamento la proposta che il nostro partito ha avanzato di un patto per un nuovo del lavoro
Che aggreghi unifichi forze produttive lavoratori nuove figure ceti emergenti antiche e nuove forme di emarginazione
Diventa una strana questa necessaria
Per liberare la Sicilia dalla mafia e ristabilire nell'economia quelle regole che fonda nuova vita democratica e senza le quali non si può dare soluzione alla tremenda Risi sociale
Anche perché se è vero che la mafia non è affare solo dei siciliani il problema reale è quello di determinare le condizioni per lo sviluppo per un governo per lo sviluppo per una gestione pubblica che chiuda gli spazi alle infiltrazioni mafioso
Le dimensioni assunte
Dalla crisi siciliana
Sono tali da esigere
Insieme ad una riforma dell'istituto autonomistico un cambiamento profondo della direzione politica per affermare in modo nuovo un rapporto tra società civile
Sistema istituzionale e ruolo dei partiti
La vicenda politica siciliana è stata in questi anni dura e drammatica
Cinque governi in cinque anni danno il senso di un processo aspro che si è aperto in Sicilia tra conservazione e progresso soprattutto per l'attacco mafioso
La mostra battaglia io la cacciata dei governi dominati dalla DC e compromessi
Hanno impedito che la Regione soprattutto dopo l'assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Diventasse la sede dover realizzare equilibri ricomposizioni condizionati dal potere mafioso
E stata una fase che ha rafforzato ma nostra identità sul piano ideale e morale anche se non sufficiente a determinare nuove opzione
In politiche
Le prossime elezioni regionali
Possono e devono segnare una svolta profonda in Sicilia
A destra e guardano con attenzione tutto il nostro partito ecco speranza vi Tau via democratica
Ci incoraggiano le parole lo accompagnò Natta sentiamo ma responsabilità come comunisti di Sicilia
Ma anche la consapevolezza ed orgoglio dei compiti che ci attendono
In questa fase politica la Sicilia si presenta come un'area del Paese in cui si incrociano grandi questioni di rilevanza generale
Dalla difesa della democrazia
Alla lotta per la pace in disarmo
La questione del lavoro i processi di organizzazione produttiva il rapporto dell'ambiente e del territorio con i processi di sviluppo la stessa questione cattolica si presenta conforme e novità inedite
Nuova fase feconda di rapporti e di confronti sia aperta tra comunisti e socialisti
I riferimenti alle alleanze ai rapporti con i partiti e con i movimenti a un programma sono questioni che trovano una reale saldatura con il dibattito di questo congresso e Laurini ha dell'alternativa
La stessa questione istituzionale per il modo in cui noi la intendiamo
Significa essenzialmente avanzare un processo di riorganizzazione della società
Pone questioni non irrilevanti che scaturiscono ha le stesse caratteristiche del sistema autonomistico
Per questo dobbiamo sapere indicare a tutta la società siciliana un grande progetto economico e sociale
Insieme ad un'opera di bonifica e di restaurazione morale di un rilancio dei principi dell'autonomia
Di Behrami dove istituzioni da un groviglio di interessi parassitari e mafiosi e che devono essere le fondamenta per un nuovo governo di riforma e di progresso
Come è possibile fare avanzare e dare sbocco a questo processo necessario e superamento del pentapartito
Le stesse forze che all'interno la Democrazia Cristiana siciliana
Propugnando un rinnovamento senza il superamento del pentapartito rischiano di essere soffocate da questa camicia di nesso e già se ne manifestano i segni se questa esigenza su questa esigenza di superare il pentapartito concordano in Sicilia vasti settori del Partito Socialista Italiano sviluppando questa comune valutazione
E possibile offrire agli elettori siciliani una nuova prospettiva politica che sulla base di un mutamento dei rapporti di forza determini una svolta a sinistra un cambiamento degli indirizzi
Dei metodi e dei contenuti di governo con la partecipazione dei comunisti alla direzione politica dalla Regione
La parola al compagno Merli si prepari compagno Perna
Compagni io concordo con il giudizio
Che è stato dato che con questa campagna congressuale il nostro partito ha compiuto un forte passo in avanti
Nella comprensione dei problemi che aveva di fronte
E concordo anche con il fatto che grande D'Aversa dello sforzo il lavoro e la lotta per essere conseguenti a tutto qui
A me pare convincente il giudizio del compagno data dava della situazione che abbiamo di fronte
Dalla Consap perenzione dei grandi mutamenti in atto nel mondo alla necessità di fare i conti con la realtà effettuale che questi mutamenti hanno determinato con i significati politici ideologici dell'offensiva neo conservatrice che ha investito a partire da Reagan l'Europa e l'Italia in questi ultimi anni così come la necessità di risolvere di rispondere attraverso il rilancio di valori e finalità socialiste che si nutrano oltre che della classica contraddizioni di classe
Delle nuove contraddizioni che caratterizzano la nostra epoca quella tra pace e distruzione tra ambiente e sviluppo e quella di sesso la sostanza cioè della nostra proposta di alternativa democratica ma a me pare convincente anche l'esigenza di non farsi rinchiudere in dispute nominalistiche fuorvianti
Attraverso l'innalzamento della nostra analisi de la nostra proposta la nostra ricerca di nuovi valori idealità attraverso il rilancio di una battaglia per la trasformazione in senso socialista del nostro Paese
E mi pare convincente
Il modo con il quale si impone l'esigenza di un rilancio forte a partire dalla capacità di non rinnovare noi stessi di un partito di massa organizzato moderno capace di essere perno di una moderna alleanza riformatrice nel momento in cui è in grado di suscitare programmi lotta delle idee movimenti di massa
Ed allora vorrei soffermarmi solo su due questioni la prima in questi anni si è cercato di accreditare l'idea che l'offensiva conservatrice fosse vincente perché dava risposte moderne ai problemi posti dalla rivoluzione tecnologica non sappiamo che non era così
Ed oggi siamo in grado più di ieri
Non solo di capire ma di incominciare a far capire e comprendere che non c'era niente di moderno in quanto veniva avanti dalle forze neoliberiste
Ma che quell'idea erano vincenti in quanto e soprattutto la sinistra ritardo di analisi e di risposte che alle grandi lotte difensive
Non corrispondeva idee e lotte offensive
Che non si trattava cioè non si tratta di rinunciare all'obiettivo di trasformazioni strutturali
E agli obiettivi dell'affermazione di valori di solidarietà di uguaglianza di libertà contro l'individualismo dilagante e la corporativi già azione della società
Oggi cioè il più possibile a partire dai segnali di crisi delle politiche conservatrici ma anche dal risveglio di un dibattito nella sinistra italiana ed europea
A me pare che il dibattito congressuale ci consenta di dire che è cresciuta notevolmente la consapevolezza che vi sono questioni che stanno già unendo e che possono ulteriormente unire le forze della sinistra UPEA e che possono farci trovare risposte problemi nazionali a partire anche da questa dimensione
A noi a queste questioni dobbiamo dare ora nuovo impulso e nuovo significato
Voglio sintetizzare così la conclusione di questo ragionamenti
La crisi dello sviluppo
Delle forme produttive lo spreco di risorse di consumi la necessità di ridefinire compiti e strumenti dello Stato
Le ragioni dello stato sociale chiedono il rovesciamento delle priorità quantitative produttivistica che hanno determinato lo sviluppo dei Paesi industrializzati e che impediscono di trovare nuove viene rapporti stessi tra il nord e il sud del mondo e ciò comporta a mio avviso assumere due complessi di questioni come priorità strategiche il primo complesso di questioni assumere la questione dell'ambiente e della qualità della vita come questione centrale dello sviluppo
Come fattore stesso dello sviluppo come terreno sul quale dare un senso alla rivoluzione tecnologica affermare così un nuovo concetto del lavoro finalizzato all'occupazione
Assumere l'obiettivo della programmazione delle risorse a livello sovrannazionale oltre che nazionale a partire da quelle energetiche entro le quali superare l'esigenza del nucleare
Assumere infine l'obiettivo di condizionare le relazioni tra gli Stati anche nell'Europa a partire dalle questioni delle zone denuclearizzata e delle fasce smilitarizzati così come della cessazione degli esperimenti nucleari non è forse su questo il compagno Berlinguer pensava ad un governo mondiale delle risorse delle energie
E alla programmazione di interventi di pace e di riequilibrio la seconda il secondo insieme di questioni rifondare l'idea della programmazione democratica dell'economia
In un nuovo rapporto tra pubblico e privato aprendo una nuova stagione del regionalismo
Di riforma istituzionale della scuola del sistema formativo in genere
Ma aprire anche sul piano politico e non solo sul piano sindacale la questione della democrazia economica nel nostro Paese
Pensare porre scusami all'esigenza di una lesione alla sua visione sarei favorevole compagni con questo brusio in sala
Sia per lavoratore sia per i compagni che vogliono ascoltarla noto non si può continuare pensare porre l'esigenza di una legislazione di sostegno
Perché nuova gente regolatore il terzo settore cooperativa così vestito
Possa svilupparsi a tutto campo e non solo nei confini entro quali oggi è costretto a me sembrano questi obiettivi
Che rispondono alla riflessione non solo nostra ma di molta parte della sinistra europea sul valore sociale dei processi di accumulazione che debbono essere sottratti alla pura e semplice ideologia dell'impresa
Ecco se in questo scenario quello del rinnovamento dell'affermazione di nuovi contenuti della nostra proposta si gioca la partita dell'alternativa democratica come risultante di una nuova alleanza riformatrice che non è dietro l'angolo non vi è dubbio che vi è un terreno più immediatamente politico nel quale tutto ciò deve trovare una traduzione qui ed ora in termini di proposta e di mobilitazione
Ed ecco allora la seconda questione il giudizio sul governo sul pentapartito la questione dei rapporti con il Partito Socialista
Anche qui a me pare che il dibattito congressuale abbia consolidato un giudizio più precise adeguato che ci consente di dare alla stessa proposta del governo di programma
Significati in termini di mobilitazione di lotta e d'iniziativa politica
Che vanno oltre le riduzioni dati cistite che di questa proposta si è tentato da più parti di fare e che al contempo non la rendono contraddittoria con la strategia dell'alternativa democratica
Non c'è dubbio che si è discusso molto di governo di programma nei congressi di sezione e nei congressi provinciali forse anche troppo e a mio avviso ciò è dipeso da due questioni essenziali
La prima come conseguenza di uno scarto troppo forte
Tale enunciazione nostra della priorità dei programmi rispetto agli schieramenti e una debole azione concreta su quegli stessi contenuti che avevamo indicato anche durante la crisi del governo di Sigonella
Cioè come conseguenza di un'insufficiente azione di massa del partito tesa a far vivere nei movimenti della società
Nel Parlamento negli stessi Enti locali del sindacato nelle organizzazioni sociali ed economiche quei contenuti
La seconda un'errata convinzione che il pentapartito fosse sempre sull'orlo di cadere
Una convinzione maturata nel corpo del partito che non ha fatto cogliere appieno i significati che oggettivamente hanno le nostre formazioni giuste che questo governo è dannoso e che va superato
E questa a mio avviso la conseguenza del fatto che troppo spesso si è sommariamente definito questo governo debole ed incapace di trovare una prospettiva ed è per questo che spesso sia offuscata in parte consistente del partito il fatto stesso che questo Governo non si supera attraverso artifici tattici a mio avviso deve essere piena invece la consapevolezza che questo governo è sì dannoso e debole ma non concluderà la sua esistenza per una sorta di consunzione interna perché viva di una contraddizione straordinaria
Quella cioè di una perenne conflittualità che lo rende precario ma che al tempo stesso gli consente tante varianti interno e sulle quali scaricare giorno per giorno queste tensioni che a loro volta cementano la continuazione la perpetuazione di questa alleanza di potere
Tutta questa mia avviso non è quindi solo il frutto di uno scambio di potere tra democrazia cristiana e Partito socialista c'è anche questo ed è sotto gli occhi di tutti noi ma c'è di più
Nel mille novecentottantatré i risultati elettorali dissero no alla proposta neo centrista della Democrazia Cristiana
Allora si realizzò quella condizione anomala di una presidenza del Consiglio socialista per guidare un programma neoliberista
A ben guardare anche se può apparire paradossale questa era la soluzione politicamente più forte in termini di schieramento politico rispetta quant'era accaduto nel resto stesso dell'Europa
Proprio perché davano copertura alle forze moderate che l'elettorato non aveva fornito
Per questo questo governo e dannose ma non necessariamente la crisi latente potenziare è destinata a tradursi in crisi formare e questa a sua volta a risolversi con un governo di programma che ci veda protagonisti a pieno titolo e a pari condizioni
Ciò sarebbe una conseguenza logica
In un'alleanza nata sui contenuti e sui programmi ma non è così questa è un'alleanza come sappiamo quella Penta partita nata sul preambolo delle pregiudiziali contro il nostro partito ecco perché allora la questione dei contenuti e dei programmi il confronto sui contenuti e sui programmi il sostanziare contenuti e programmi attraverso l'iniziativa politica e la lotta è l'unico terreno sul quale è pensabile fare esplodere le contraddizioni necessarie al superamento del pentapartito
Ecco quindi il valore nuove alto della sfida che lanciamo
Al Partito socialista e alle altre forze laiche democratiche nel momento stesso in cui la lanciamo a noi stessi
Nel momento stesso in cui l'opzione dei programmi è il terreno per la stessa riforma della politica è il terreno per perseguire la lotta intorno alla questione
Morale
E la seconda questione per chiudere rapidamente quella di quale partito di quale riflessione dobbiamo concludere almeno per questa fase politica sui problemi del partito
Non siamo giunti a questo congresso
Con una carica una tensioni interne sul futuro del partito dei suoi gruppi dirigenti della sua democrazia interna
Che reclamano scelte politiche di metodo che ci debbono portare ad una conclusione per questa fase naturalmente del dibattito che nel partito e nella società c'è stato in questi anni sul suo ruolo una sua funzione e la sua foto
Non si tratta di togliere pluralità ed elasticità al confronto interno o di tagliare i terminali che ci legano Società contrario
Si tratta di consolidare un metodo che abbiamo sperimentato nella fase preparatoria del congresso attraverso l'accettazione direi anche la codificazione di tutto quello che ciò comporta nella consapevolezza
Che ciò esige un allevamento della capacità di ognuno di noi di ogni gruppo dirigente di collocare all'altezza di questo metodo la qualità e l'accettazione del confronto stesse
E per questa via io credo che si risponde nel concreto
Alle deformazioni che altri fanno del nostro dibattito ed è per questa via che si consolida la vita democratica del partito la sua unità la sua capacità di essere partito di massa organizzato e moderno ciò richiede a mio avviso che da questo congresso siano fatti passi significativi in avanti almeno su due questioni
La prima la definizione di nuove regole attraverso le quali la vita interna Fossa arricchirsi articolarsi la seconda una maggiore concretezza sulle scelte da compiere per quanto riguarda quelle esigenze di snellimento delle strutture di cui parlano le tesi e di cui ha parlato il compagno nata nella sua relazione
Voglio ragionare brevemente sulla prima di queste due questioni quando penso alla codificazione di regole non penso tanto alla pubblicità del dibattito gli organismi dirigenti che di per sé un fatto di importanza straordinaria ma non certo l'unico
Mi riferisco all'esigenza di dare seguito a ciò che abbiamo indotto attraverso il metodo di preparazione di questo congresso
Il metodo sperimentato è stato importante
Anche se non perfetto perché in una certa fase ha costretto i gruppi dirigenti intermedi a fare quasi solo da regista border dibattito ma nonostante questo è stata importante
E l'inquietudine che si è avvertita
E che si è scaricata nella miriade di emendamenti ha bisogno di correzione metodologiche ma non di ritorni indietro sul piano politico aveva ragione anche qui il compagno nata a mio avviso l'esercizio reale della democrazia e faticose a volte anche rischioso se diventa pura ginnastica
Esercitazione fine a se stessa ma se correttamente finalizzato se inteso come elevazione culturale individuale e collettiva può liberare tante energie ed io credo che in parte in questa campagna congressuale vi abbia già liberate
Concludo compagne e compagni ecco acquisire questo metro a mio avviso ci può consentire di ragionare su una questione annosa
Anche con nuove ipotesi politiche e di lavoro penso al ruolo delle sezioni e al loro rilancio io concordo con il fatto che i comunisti debbono trovare specie in questo momento la fantasia e la creatività anche di soluzioni organizzative nuove e ritengo importante la proposta recenti di iniziativa politica ma non credo che questo debba essere o possa essere tutto
Ho finito sono solo tre righe
Allora perché non pensare di decidere sia a livello nazionale che locale su quali materie in quali momenti oltre quelli elettorali già presenti nel nostro statuto
Debba essere preliminare ad ogni scelta la consultazione ed espressione vincolante delle sezioni
Perché non pensare ad alcune materie di grande significato etico politico morale che non possono attendere le sedi congressuali io credo che questa può essere una strada non certo l'unica forse innovativa che varrebbe la pena di sperimentare
E a me pare anche la strada che ci può consentire di far vivere l'unità nel confronto senza tentativi di scorciatoie
Senza cristallizzare posizioni o peggio prefigurare correnti o frazione che ci costringe cioè quelle elevamento culturale di impegno di rigore di eticità
Che non può venire meno nel militante né dirigente comunista
E che come è stato detto consente al centralismo democratico di essere il metodo e non il fine
Che consenta così anche di verificare di più e meglio noi stessi il nostro lavoro la nostra capacità di proposta e di lotta il nostro essere all'altezza dei cambiamenti necessari
Compagnie due comunicazioni
I compagni veterani e i loro accompagnatori
Sono invitati a trovarsi alla fine di questa seduta alle ore diciannove e trenta circa presso lo stand dell'unità al pianterreno per comunicazioni
L'altra comunicazione gli atti della settima conferenza delle donne comuniste sono in vendita presso lo stand degli editori comunque degli Editori Riuniti
Do ora la parola al compagno Edoardo
Perna delegato della federazione di Terni seguirà il compagno Cesare De Piccoli delegato la relazione senza
La lunga discussione chi ha occupato per molti mesi il partito sembra si stia avviando ad una conclusione
Nella quale l'orientamento di fondo della nostra politica
E cioè la proposta di un'alternativa democratica prende meglio i suoi connotati così come è stata definita ieri dal compagno nata quando ha parlato di alleanza riformatrice e ha indicato
Tanto i grandi indirizzi di riforma che debbono costituire la piattaforma di cambiamento sulla quale quell'alleanza dovere costituirsi quanto l'esigenza politica
Di lavorare perché questo avvenga unendo
Le forze della sinistra che oggi è all'opposizione con le forze riformatrici e progressive chi oggi stanno al Governo
Definire gli obiettivi di questa politica di riforme definire i modi e le ragioni del cambiamento che noi proponiamo
Definire le possibili intese attraverso le quali questa politica può andare avanti non è più quindi come forse da dall'uno è stato pensato una strategia resta nelle nuvole
Ma è un concreto impegno di battaglia politica in media se è vero che in questa battaglia parte dalla constatazione di come sono oggi schierate le forze in campo eccome da oggi bisogna lavorare per spostarle verso nuovi obiettivi e nuove politiche
Il problema è dunque di definire bene come quei grandi indirizzi riformatori di rinnovamento dell'economia della società dello Stato
Come quei grandi indirizzi possano realizzarsi
Come avere una politica di riforme che si realizzino si gradualmente ma effettivamente si realizzino
E contemporaneamente si possa fare in modo da spostare forze che oggi sono sotto l'influenza del parte moderata dello schieramento politico
Se è così io credo che anche il rilancio che avviene in questo congresso dell'idea di genere promuovere fare vivere una convenzione programmatica
Anche questi sono soprattutto un tema politico
E che la sua preparazione deve rispondere ad un progetto politico
E qui compagne e compagni io vorrei sollevare un problema noi parliamo di cambiamento parliamo cioè di un'alleanza riformatrice la quale introduca elementi di novità stabili
E che porti avanti la prospettiva del nostro futuro
Parliamo incidere profondamente sugli indirizzi della politica economica
Di rivedere il modo come è stato attuato lo stato sociale di restituire ad una misura comune di giustizia accettabile il rapporto dello Stato con il cittadino di modificare profondamente la legislazione e le procedure giudiziarie e amministrative partendo dal cittadino per arrivare al cittadino
Parliamo di qualche cosa insomma in cui si intrecciano molte cose e in cui si si intravvede il disegno di un grande cambiamento
E allora compagni io credo che questo tema non possa essere separato da quello del ricambio politico
Noi dobbiamo constatare che in Italia
Da quarantadue anni la Democrazia Cristiana è stata sempre in tutti i governi
Certo il modo con il quale la Democrazia cristiana è stata al Governo in questi quarantadue anni non ha obbedito sempre alle stesse ragioni il significato di questa sua partecipazione al governo non ha avuto sempre lo stesso significato politico
E da qualche anno a questa parte il modo in cui la democrazia cristiana sta al Governo è in varia misura e da varie parti contestata
Tuttavia dinanzi a noi c'è un problema che non possiamo aggirare
Ed il problema è questo noi sappiamo però abbiamo denunciato tante volte che per gran parte di questi quarantadue anni l'Italia è stata governata da coalizioni a dominanza democristiani
Con questo io non voglio affatto dire che noi dobbiamo considerare la democrazia cristiana come l'impero del male
La Democrazia Cristiana non è l'impero del male
Certo è un partito che non è scevro da colpe ne ha parecchi
Ma
I problemi che stanno dinanzi alla Democrazia Cristiana sono problemi che non dobbiamo risolvere in questo congresso personalmente credo
Che i problemi che la democrazia cristiana davanti a sé e sono parecchi
Perlomeno nel senso che Sessa vuole avere un ruolo di rappresentanza effettivo di quella parte delle forze popolari che si raccolgono attorno allo Scudocrociato deve rivedere molti suoi fatti del passato e del presente
Ad ogni modo
Ho saputo che la cosa mi ha fatto piacere
Che anche la Chiesa cattolica qualche cosa ha detto in questo senso perché in un recente ormai noto documento
Che poi parla del diritto di resistenza dei popoli oppressi dal regime tirannici riprendendo un tema che era stato lanciato da Paolo sesto in questo documento vaticano si dice per la prima volta io credo che l'Illuminismo l'idea liberale
Le correnti di pensiero democratico
E la stessa storia del movimento operaio sono state per l'umanità nel suo lungo e faticoso cammino qualche cosa di positivo di utile
Certo aggiunge la chiesa prive delle ispirazione cristiana e quindi hanno dato risultati parziali ma c'è il riconoscimento che questi che solo alcuni passaggi essenziali
Del pensiero progressista
Ed è il modo di emancipazione dei popoli sono oggi riconosciuti dalla stessa Chiesa cattolica come fattori importanti per il futuro dell'umanità
E se così è io non saprei dire in che forma ripeto non è qui che si discute del congresso della Democrazia Cristiana qualche cosa di questa problematica star davanti alla Democrazia Cristiana
Sarà questione che discuteranno nelle loro assise ma ripeto per tornare al tema che io ho voluto sollevare
Se noi ribadiamo a questa continuità di presenza del governo la democrazia cristiana
E al modo prevalente in cui nel tempo questa presenza si è manifestata noi non possiamo non constatare io punto la presenza della Democrazia cristiana nel governo è stato il fattore politico più significativo di continuità dello Stato
Di uno stato che come denunciamo tutti a tante magagne e tante cose che devono essere riformate o cambia
E badate bene i compagni questo è un problema
Che certamente non può trovare soluzione nell'ambito dello schieramento di governo attuale nell'ambito della maggioranza pentapartito
Per i limiti i difetti ed errori
Le incapacità di questo schieramento
Tuttavia anche in quei limiti in cui la questione non si risolve noi vediamo e in quell'ambito la questione in qualche modo si ripresenti
Il che vuol dire che non è una questione che sta in un futuro troppo lontano ma che è una questione che già opera seppure in modo distorto nella realtà del sistema politico italiano
Ciò mi pare rende molto stretto
Se guardiamo al significato al contenuto innovativo dell'alternativa democratica il rapporto fra le esigenze di cambiamento e la necessità politica di ricambi
Fra singole riforme dei singoli campi e riforma dello Stato e inevitabilmente se vogliamo correttamente portare a conclusione il nostro ragionamento ciò significa che noi dobbiamo guardare come a cosa che bisogna favorire al termine non dico immediati ma relativamente non lontani
La introduzione nel sistema politico italiano di un elemento nuovo
Perché cambiamento degli indirizzi programma riformatore formazione un'alleanza riformatrice il ricambio nella direzione politica del Paese in qualche modo sono strettamente collegati
Non è io credo un problema di natura elettorale non è problema che si risolve sto citando riforme di natura elettorale o lo è almeno in misura molto scarsa
è un fatto politico al quale dobbiamo guardare con attenzione
Se così è io comprendo bene che
Che cosa vuol significare oggi parlare di governo di programma il compagno nata lo ha ripetuto ieri non so per tempo e per brevità ride
Significa riprende una forte iniziativa del partito
Significa dirigersi su obiettivi eguali Comp vadano nella direzione di quelli spostamenti di quei risultati significano stare fermi di fronte ad una immaginaria terra di nessuno
Bene ma allora mi pare che sorgano due questioni
La prima questione
La prima questione che gli obiettivi a più breve distanza gli obiettivi più vicini debbono essere coerenti con i grandi obiettivi di riforma che noi riteniamo debbano animare la prospettiva dell'alternativa democratica
Per non correre il rischio di diventare subalterni
E soprattutto per non correre il rischio che qualche volta abbiamo corso troppo spesso di scambiare la necessità di non perdere voti
Con l'esigenza di norma attaccare quei mali dello stato sociale che generano i corporativismi da cui in quel modo di chiedere voti nasce
E poiché si tratta di formulare obiettivi che avendo questa coerenza
Siano tali da essere accettabili da quelle forze sociali che oggi restano ancora all'interno di una logica di un'influenza politica di tipo moderato è qui sorge l'altro problema noi certo mettiamo avanti il programma mettiamo avanti l'azione politica la proposta l'azione benissimo
Ma chi è il nostro interlocutore
E noi dobbiamo pure avere degli interlocutori
Non abbiamo nessuna idea esclusivi istiga non escludiamo in partenza possibilità che anche all'interno di forze che sono collocate sul versante moderato si manifestino fatti nuovi certa ma oggi come oggi se vogliamo mandare avanti anche in questa penetrazione nella terra di nessuno una politica di alleanza progressista dobbiamo per forza avere come interlocutore principale il Partito Socialista Italiano e questo significa a mio parere una cosa
Significa che quei segnali di disgelo
Quelle attenuazioni di polemiche e ci sono state certamente solo un fatto di dubbio ad apprezzare la novità
Ma
Il punto politico a me pare che sia un altro
E cioè che noi dobbiamo avere la forza di impegnare le nostre organizzazioni di partito le nostre federazioni le nostre sezioni ad aprire un dialogo che può essere anche un dialogo critico che può essere anche un'azione per cercare di rovesciare certe giunte che si sono fatte dove si poteva fare la giunta di sinistra ma che sia azione politica
Che chiami in causa il partito socialista e che apra col Partito socialista un dialogo è una competizione politica sui fatti
E per concludere compagni siccome questo nostro congresso già nella relazione introduttiva e dominato dal tema che cosa significa essere parte integrante della sinistra europea
Io vorrei dire cercando di essere coerente con quello che ho detto finora
Che vuol dire sostanzialmente due cose
Avere chiaro
Ed è la diversità è enorme di formazioni politiche di tradizione
Tuttavia noi riconosciamo noi Comunisti italiani riconosciamo che con queste forze abbiamo in comune dei fondamentali valore dietro
Di queste forze ha operato in un modo o nell'altro spesso in modi contrastanti
Ma se questi valori sono valori comuni pronte a questi valori che noi ci dobbiamo impegnare al di rubare al massimo un'azione che consenta dei prodotti di dispiegare le potenzialità il sito di quei valori scrisse
E in secondo luogo dobbiamo tenere presente che non c'è solo questo se non c'è solo questo
Ma ci sono interessi concreti
Che possono tradursi in politica comune o in politica convergere ero d'Italia non è la Francia della Germania per un Paese scandinavo lo schieramento politico diverso dalla tradizione politica diversa in Italia esiste con tutta la sua forza la questione cattolica
Ma io vorrei dire che se è così ciò non deve attenuare il nostro impegno a lavorare in quella direzione se è possibile a cominciare a pensare
Quello che si auspica o
Cioè di tenere viva la prospettiva storica di una ricomposizione posta creando se nelle condizioni diventare la prospettiva politica di una ricomposizione delle forze della sinistra europea
La parola al compagno Cesare De Piccoli delegato della federazione di Venezia si prepari compagna la compagna Nadia Buttini Dell'Agata della Spezia
Ai congressi del partito nel Veneto
Pur approvando
Le novità contenute nel progetto di tesi emersa la necessità di precisare meglio il significato politico della proposta di governo di programma
Rendendo più esplicita la novità e le differenze con le precedenti esperienze politiche
A questa necessità la relazione del compagno nata che condivido ha dato risposte positive
Inoltre importanti momenti di confronto si sono avuti sui temi della pace e sulla necessità di rilanciare in forme nuove il movimento che nel Veneto ha una forte caratterizzazione estensione di massa
Per il contributo nostro e per la incisiva presenza di movimenti cattolici presenti anche con iniziative autonome e originali
Ultimo l'appello Beati costruttori di pace che ha già visto l'adesione di migliaia di religiosi non solo della nostra regione ma dell'intero Paese
Questa presenza del cattolicesimo democratico si esprime anche per l'impulso dato da settori importanti dell'episcopato veneto
Che sempre più prende posizione in forme dirette nei diversi campi della vita sociale
Mettendo in crescenti difficoltà la stessa democrazia cristiana e muovendosi da parto contrasto con le posizioni più integralisti che seppur minoritarie del Movimento Popolare
Queste significative presente aprono hanno voi un'importante terreno d'iniziativa comune
è un impulso alla politica stesse Dell'Alternativa democratica che nelle sue basi di consenso vada oltre l'ambito tradizionale della sinistra e si sviluppi attraverso percorsi originali
Nella situazione generale del Paese evidente lo scarto tra la dinamica dei processi economico-sociali in corso nella società e la politica sempre più esangue del pentapartito
Si sta concludendo la ristrutturazione dell'apparato produttivo nel Paese nella logica voluta dei grandi gruppi industriali e finanziari
Tutto ciò ha ridisegnato la mappa del potere capitalistico italiano e con la dilatazione dalla sua presenza in nuovi campi di attività una maggiore top capacità di condizionamento nella vita del Paese e nei suoi indirizzi generali
Ai governi di pentapartito sempre più si è affidato il compito di attutire l'impatto sulla collettività
Assecondare l'operazione accollandosi gli enormi costi sociali incrementare le agevolazioni incentivi economici neutralizzare la conflittualità sociale condizionando l'autonomia del sindacato
Proprio perché subalterna assolutamente inadeguata è stata la politica economica del governo me aiutare la ripresa e la finalità generale dello sviluppo
Lo dimostra il ritardo e la incapacità finora manifestata nel cogliere lei no opportunità e i vantaggi derivanti dalla favorevole congiuntura internazionale
Lo stesso fatto che al centro della verifica ci sia il problema dell'alternanza Palazzo Chigi lo conferma
Anche se lo scontro ormai aperto tra la Democrazia Cristiana il Partito Socialista non è riducibile solo a una questione di puro potere
Su questo nodo sempre più stanno per entrare in rotta di collisione i diversi obiettivi politici che i due partiti porsi seguono e che oggi sono più visibili
Dove da una parte la Democrazia Cristiana di De Mita in mancanza di una strategia politica credibile
Punta con la riconquista di Palazzo Chigi dopo quella del Quirinale e ritorno del nel governo delle grandi città a dimostrare che la crisi della DC è ormai superata e può riproporsi come nuova centralità lo stesso Partito Socialista fa capire che le delicato equilibrio tra le forze del pentapartito e garantito dalla presidenza socialista
E dimostra una capacità di condizionamento nel breve periodo ma che al tempo stesso nasconde anche un limite di strategia peli politica del pensare al dopo presidenza socialista
Proprio perché su questo obiettivo politico il gruppo dirigente socialista ha puntato molte delle sue carte dopo il mancato sfondamento elettorale
Si può allora ritenere fondata l'ipotesi che l'alternanza alla presidenza del Consiglio nuova avvenga in un clima di stabilità e di nuovo accordo politico
Ma possa essere destinata a diventare un fattore dirompente nel pentapartito e aperto a possibili sbocchi traumatici
Il trascinarsi di questa situazione di non governo va denunciato con forza
Perché se rende evidente da una parte la crisi del pentapartito
In mancanza però di valide alternative quali quelle da noi proposte dimostrerebbe ancora di più la incapacità della politica a darsi carico dei problemi del Paese della gente creando così ulteriore distacco e passività
Ecco perché la nostra azione politica deve incidere già oggi
Uscendo da una fase difensiva
La proposta del governo di programma trova la sua verità perché può rimettere in moto la situazione può diventare un nuovo punto di equilibrio tra la necessità di dare risposte adeguate ai problemi più urgenti
E le diverse opzioni politico programmatiche di più lungo periodo che perseguono i partiti
La stessa proposta si motiva sul piano politico e può accrescere il suo consenso sia al tempo stesso viene definendo sì sempre più in termini di credibilità la strategia dell'alternativa democratica
Dare maggiore processualità la politica dall'alternativa definendone i passaggi non è solo una questione di tempi e di condizioni necessarie
Ma richiede un'elaborazione programmatica iniziativa politica che sappiano dare una risposta positiva l'intera Ivo attivo sempre più presente alternativa a chi e per che cosa
In altri termini per costruire un consenso maggioritario è necessario che l'alternativa democratica si definisca sul piano politico e programmatico sempre più come un progetto di società
Alternativo alle politiche e alle olio ideologie che guidano l'offensiva liberista e neo conservatrice in corso nell'Occidente capitalistico e che trovano basi di consenso non sempre esplicite anche in Italia
Nella sostanza creare quindi un clima nuovo di fiducia a sinistra tra i lavoratori è l'insieme delle forze progressiste
E dimostrare che possibile misurarsi con le modernità ma questo non significa accettare a criticamente l'idea di modernità finora imposta dalle classi dominanti
Che è possibile riconoscere il ruolo del mercato
Soprattutto nei processi di mondializzazione dell'economia ma al tempo stesso questo non significa assumerlo come unico regolatore dello sviluppo ma sempre più necessità orientarne il defila Rita con criteri di programmazione
Ed inoltre se è evidente la crisi dello stato sociale e del vecchio compromesso keynesiano che restava la base pur riaffermando la necessità di qualificare l'intervento dello Stato e rendere più efficienti i servizi collettivi questo non giustifica la spinta l'offensiva nella privatizzazione nella mercificazione dei bisogni sociali e collettivi soprattutto in quei settori poi dove si punta ad esercitare un nuovo controllo nella sfera della produzione e della riproduzione ed infine se forzature si sono determinate in passato sulle politiche dell'egualitarismo
Va respinta con maggior vigore una concezione dei rapporti sociali fondata sulla pura competizione sul successo a tutti i costi sull'individualismo più esasperato e a sociale
Voglio dire nella sostanza e si si deve riconoscere che dalla crisi degli anni settanta le classi dirigenti hanno dimostrato una capacità di rivoluzionare le precedente regole ed imporre nuovi rapporti di produzione di scambio su scala internazionale
Mettere la difensiva il movimento operaio
Si dimostra ora però al tempo stesso incapace di dare risposte positive all'insieme dei problemi della società anzi esaspera e crea nuove contraddizioni sul piano economico e sociale
Dobbiamo sempre più quindi saper dimostrare nei fatti che una società fondata solo sui miti dal profitto a tutti i costi del successo della pura competizione non solo e ingiusta umanamente
Ma a causa di nuovi squilibri territoriali tra nord e sud
I nuovi costi sociali e materiali altissimi perché nega la radice diritti fondamentali della persona delle pari opportunità nella vita e nel lavoro atto e del lavoro soprattutto per le donne e le nuove generazioni
Tutto questo cui nel quindi non può essere elemento di giustificazione come tributo necessario da pagare al fine di assicurare una nuova fase di sviluppo del Paese come avvenne a partire dagli anni cinquanta è possibile oggi praticare percorrere nuove strade nuove modernità in termini diversi e alternativi prova quelli finora perseguiti
è compito nostro del Partito comunista della sinistra come veniva indicato nella relazione
Ridare senso e significato a principi piano illuminato e guidato il percorso delle classi subalterne nella loro lotta di liberazione di emancipazione sociale
Dare nuove modernità e valore a categorie come uguaglianza solidarietà umanizzazione del lavoro liberazione dal bisogno riconoscimento delle diversità
Una nuova tensione etica quindi le unità una capacità di dare risposte concrete ai problemi della gente sul quotidiano dovrebbe essere essere assunta sempre di più alla base del nostro lavoro della nostra iniziativa politica e come elemento costitutivo
Dell'annunciata costituente programma Matrix a fare evidente quindi saper esercitare un nuovo ruolo di governo nell'insieme delle forze di progresso
Molte sono le energie da mobilitare decisiva diventa la ripresa di un ampio è articolato movimento di lotta non avanza nessun cambiamento senza questa condizione
Non si tratta qui di riproporre quindi una logica movimentista in alternativa politica d'alleanze ma riconoscere un dato di fondo che ci deriva ormai dall'esperienza concreta
Una politica delle alleanze che sappia riunificare esigenze c'è di diverso è condizione per conquistare uno schieramento maggioritario ma nella sua costruzione necessita di una liberazione di una ricca dialettica sociale
Del movimento di gruppi e di forze che esprimono domande di cambiamento e di confronto nuovo sulle nuove tematiche che di e abbiamo evidenziato sulle grandi questioni del nostro tempo e dell'esperienza quotidiana
Di qui allora care compagne e compagni l'importanza che assumono sempre di più le stesse scadenze contrattuali che riguardano milioni di lavoratori
è una grande occasione Cuesta di ripresa del movimento di lotta di lavoratori sui temi del lavoro per il controllo dei processi di innovazione per una nuova dinamica salariale
è un'occasione per il sindacato per uscire dalle difficoltà di questi anni
E ritorna ritornare ad essere grande protagonista della vita democratica del Paese
Ma è anche al tempo stesso unico occasione importante per il nostro partito per rilanciare la nostra presenza tra i lavoratori tra il mondo del lavoro dal lavoro tra la classe operaia tra le nuove figure professionali
Superare quelle stesse lacerazioni prodotte dopo il decreto del quattordici febbraio del mille novecentottanta quanto e questa è un'importante scadenza e deve trovare nuovo slancio anche dal nostro congresso per nella linea dell'alternativa democratica
La parola alla compagna Nadia Buttini delegata di la Spezia si prepari il compagno Piero Fassino delegato di Torino
Compagne e compagni parlerà anni alcune particolari esperienze che dimostrava ore compagni mettetevi seduti
Parlerò diceva di alcune particolari esperienze che dimostrano come già ripartito la federazione di la Spezia stanno lavorando per portare avanti i contenuti espressi nelle tesi e nel documento programmatico
Nel senso di una ricerca di contenuti nuovi per produrre un'intesa più ampia possibile e l'avanzamento di processi di cambiamento ricercando interlocutori sociali istituzionali e politici
Giustamente è stata ricordata interesse scusate compagni la avanti non si possono fare capannelli
Andate a parlare fuori se volete parlare
Giustamente è stato ricordato il crescente interesse che via via accompagnato lo sviluppo dei nostri lavori congressuali per tanti aspetti questo è un congresso che segna una tappa importante del divenire della politica del partito comunista
è un fatto innegabile e di alto valore che il dibattito dalla pubblicazione delle tesi ad oggi si è potuto arricchire di dei di proposte di contenuti programmatici
Che sono venuti anche da ampi settori del movimento femminile e certamente da numerose compagnie
Quella ricchi mentre indispensabile ci conferma nella necessità che si eviti di introdurre nella politica del partito elementi minoritari che non permetterebbero al Partito Comunista di presentarsi come forza essenziale per l'innovazione
Come punto di riferimento anche dei movimenti e come forza necessaria per governare l'esigenza del cambiamento in Italia e in Europa che le donne avvertono come necessità per lo sviluppo del loro processo di liberazione
è compito di questo congresso a me pare offrire non solo ai comunisti ma l'intero Paese una proposta politica e programmatica in grado di far compiere un deciso passo avanti
Ad una situazione ogni giorno di più diventa pesante ed insostenibile
Proprio perché il vero problema non è il male perché il pentapartito può farsi da solo come paventano certi giornali certi organi di stampa questa mattina
Ma il male e i danni che esso arrecato e che arreca sempre di più per pesantemente ogni giorno al Paese il coraggio e l'audacia della proposta politica è la condizione prima per dare in vigore a quello sforzo di cambiamento e di rinnovamento dello stesso nostro partito e che la situazione oggi ci richiede
è dall'esperienza complessa ed anche travagliata
Anche dagli insuccessi che abbiamo conosciuti in questi ultimi anni che traiamo la consapevolezza di quanto ci siano d'impaccio e di ostacolo visioni e posizioni ambigue nel loro propagandistico schematicamente ideologiche
E che ci hanno reso più difficili l'analisi della società dei mutamenti in atto delle sensibilità e delle potenzialità che pure esistono nel nostro Paese e nel mondo
Ciò ci è di ostacolo a liberare pienamente la capacità di dirigere e di governare i grandi cambiamento di interpretare i bisogni ed aspirazioni che fortunatamente non sono solo i nostri del resto è la storia del nostro partito compagni
Che ci ricorda e ci insegna come i momenti di più alto respiro e di incidenza politica della nostra forza ed è la nostra approvazione
Hanno sempre coinciso con lo sforzo di superare visioni che in quanto schematiche de formavano la realtà
O in quanto chiuse ci impedivano di parlare al Complesso delle energie del Paese
Ho già detto dei contributi di analisi e delle intuizioni programmatiche che sono venute dai nostri congressi
Ricca in tal senso è stata l'esperienza del dibattito congressuale nella federazione di la Spezia
Grazie al contributo venuto da tanti compagni e tante compagne in particolare dalle compagnie che hanno fatto riferimento agli stimoli all'esperienza del movimento di liberazione della donna che insieme ideale culturale e politico
Alla crescita ed al rilancio del movimento femminile io credo possano contribuire le idee e le proposte della sinistra
Delle donne comuniste e socialiste ma più in generale di quante si collocano nell'Area democratica e progressista
Un esempio è un contributo a questo sforzo e una riprova delle possibilità ampie li abbiamo verificati nella nostra esperienza concreta portata avanti dalle donne comuniste e socialiste spezzina
Nei giorni scorsi quando unitariamente abbiamo dato vita nella nostra città ad un convegno sul tema
Relativo alla trasformazione lo sviluppo della città a misura di donna
E che ha quindi affrontato approfonditamente i problemi dell'occupazione dei servizi dell'ambiente e della vivibilità della città in sostanza della qualità della vita dei suoi cittadini un appuntamento politico che ha colto un rilevante successo di attenzione e di partecipazione
Che ha segnato un primo punto di approdo e di una riflessione sui contenuti programmatici
Che siano in grado attraversi il rilancio di idee di proposte di consolidare con le necessarie innovazioni il ruolo di governo e di cambiamento delle stesse amministrazioni di sinistra
Del resto lo stesso otto marzo nella nostra realtà nuovamente partecipato dopo alcuni anni di caduta ci ha dato il segnale positivo di un mutamento di clima nella mia stessa sezione come in altre della nostra appropinquando il dunque non so come
Nella mia stessa sezione come in altre della nostra provincia il contributo delle donne comuniste socialiste ha ridato un senso unitario a questa giornata non certamente solo di festa vi è quindi da cogliere anche in queste esperienze concrete
Come la ripresa di una nostra progettualità e l'affacciarsi di questo mutamento di clima nei rapporti politici a sinistra abbiano reso nel loro insieme
Possibile realizzare così alti momenti unitari fra noi e le compagnie socialiste
Che forse erano addirittura impensabili nei momenti più laceranti della divisione a sinistra
Del resto l'esperienza della nostra realtà dimostra come sia praticabile la strada dell'unità a sinistra come elemento prioritario ma non esclusivo anche su questioni di essenziale rilevanza internazionale
Che investono non soltanto la sicurezza dell'Italia e dell'Europa ma anche la sovranità di uno stato che come il nostro appartiene ad un'alleanza militare
Mi riferisco compagni alla recente crisi del Mediterraneo
Su questi problemi comunisti socialisti e forze cattoliche hanno assunto nella nostra provincia posizioni non sono idealmente comuni ma momenti concreti di iniziativa
Per chiedere che sia garantita la pace in quest'area del mondo particolarmente critica
Attraverso un'azione positiva autonoma del governo italiano e delle istituzioni europee
Positivamente va pure rilevata la ritrovata unità su queste problematiche del sindacato che nella nostra provincia
Ha chiamato sul ha chiamato su iniziativa dei compagni della CGIL i lavoratori ad una protesta ed una maggiore incisività il governo italiano attraverso la sospensione del lavoro
Da questa nostra esperienza traiamo la netta convinzione che di fronte a noi stanno un solo la necessità ma la possibilità concreta di inaugurare una nuova stagione del movimento per la pace
Che per che va ben al di là dell'aggregazione di vecchi esperienze ma che sia in grado di mettere in moto grandi forze di ispirazione comuniste socialiste cristiane e cattoliche
Come esse concretamente si organizzano nel nostro Paese ed in Europa
Certo i compagni di momenti di contrasto compagni esistono anche da noi il problema è se noi riusciamo elevando il terreno del confronto e dell'intesa
A far prevalere i motivi dell'unità un'unità che parta dalle esigenze e dalle cose ed dai bisogni della gente
La ricerca di approccio unitari fra le donne della sinistra la Spezia certamente si è giocata di quella lunga tradizione unitaria al governo della città
E nei maggiori centri della Provincia che arricchendosi di contenuti e di innovazioni programmatiche sia riconfermata dopo le elezioni del mille novecentottantacinque
Per riprendere una considerazione di carattere più generale occorre riconoscere il rapporto stretto che esiste tra esigenze in appagate delle donne stato del movimento di lotta e quadro politico
Si parla molto spesso di rischi o addirittura disegni di riflusso del movimento del nostro né del nostro Paese ed anche in Europa
Anche in questo congresso in questo dibattito precongressuale a la Spezia abbiamo cercato di compiere uno sforzo autocritico per riuscire a cogliere i limiti dei movimenti che in questi anni si sono sviluppati anche in quello delle donne
Abbiamo colto i pericoli di esclusivi smog di pretesa di autosufficienza che negavano la necessità di incidere nei processi che si compiono nella sfera istituzionale e politica
Oggi questo elemento di fondo avvertito da sempre dalle donne comuniste non solo accolto ma anche valorizzato per la sua portata innovativa dal movimento
Che si rapporta così in modo diverso e più maturo rispetto al passato al mondo della politica per stimolarlo e contribuire a quel processo di cambiamento senza il quale le nuove e antiche aspirazioni delle donne
Verrebbero mortificate e non proverebbero sbocchi concreti
Limiti e pericoli tanto più evidenti e gravido di conseguenze se pensiamo a quanto avvenuto in Italia e in tanta parte dell'Occidente
L'offensiva virulenta anche sul piano culturale delle forze conservatrici l'ondata del neoliberismo con le logiche che lo sostengono e che ricordava efficacemente compagnia nata nella sua relazione
Pesa poi con evidenza sulle condizioni materiali di vita delle donne l'incapacità e l'impossibilità del pentapartito a dare risposte ai bisogni e problemi sempre più drammatici l'occupazione i servizi la casa
Anche la Spezia proprio in questi giorni i colpi più duri ai livelli occupazionali vengono ad abbattersi su quelle aziende a mano d'opera prevalentemente femminile non si è ancora infatti risolto il rischio del licenziamento delle lavoratrici delle confezioni Val di Vara che si è aperto il dramma dell'operaio della morte
Compagni nel giro di poche settimane si sono messi in discussione circa trecento posti di lavoro femminili
Questo in una provincia in cui sono migliaia le ragazze le giovani anche con titoli di studio elevati in cerca di una prima occupazione
Queste donne queste ragazze insieme ai giovani disoccupati ai cassintegrati non hanno bisogno dei discorsi e delle parole dei ministri del pentapartito hanno bisogno di fatti e di fatti concreti
Di fronte ad un quadro politico bloccato incapace non solo di dare risposta a questi problemi ma addirittura di porsi all'altezza di essi occorre far prevalere l'esigenza di uno sbocco politico per l'oggi
Questo sbocco politico compagni l'abbiamo individuato nel governo di programma un governo che affronti alcune questioni essenziali per la gente in questa fase l'occupazione e lo sviluppo la casa i servizi
Con questo congresso compagni il problema è posto si tratta di rilanciare un forte movimento di lotta
Che affronti prioritariamente le questioni dell'occupazione nel quadro più complessivo di una politica di cambiamento e di programmazione di innovazione nello sviluppo
Qui chiamiamo ad assolvere i propri compiti il sistema delle imprese pubbliche che tanta parte hanno nella realtà economica e produttiva spezzina il ligure
Dopo anni di fiacchezza e di restringimento fino a casi di vero e proprio disimpegno dell'azienda partecipazioni statali
Chiediamo che da oggi vengo insegna di innovazione di qualificazione che valga per loro e per l'insieme dell'apparato produttivo
Su questo terreno alla Spezia sistemi Peña nel sindacato
Sono stati infatti avanzati idee proposte che dovranno costui costituire la base di una piattaforma unitaria di lotta a livelli agendi Ali e territoriali
Ma la lotta è l'iniziativa del sindacato sarà rigorosa ed efficace quanto più saprà affiancare al rilancio dell'impegno della oratorio comparti per l'innovazione e di cambiamento la forza propositiva e le esigenze dei giovani delle donne
Di quanti chiedono occupazione e sviluppo
Il terreno che si offre all'iniziativa accompagna è in realtà assai vasto
Dai temi delle condizioni materiali di vita alle esigenze di realizzare la propria professionalità e personalità nel lavoro
A quella dell'ambiente fino alle ispirazioni ideali e culturali per la simpatia e l'affermazione di valori così efficacemente espressi dai movimenti giovanili e femminili dei movimenti ecologisti pacifisti valori quali la solidarietà la non violenza la sicurezza e la pace valori e l'idealità che parlano e agiscono nella coscienza di grandi masse che sarebbe sbagliato ridurre alla sola area della sinistra ma che comprendono forze di ispirazione cattolica democratica e progressista
Quell'insieme di forze cioè a cui le tesi si rivolgono per una profonda svolta nella storia politica del nostro Paese per rompere gli schemi delle preclusioni di schieramento per realizzare l'alternativa democratica
Scrivere allora taluni come hanno scritto a questa mattina i nostri obiettivi sono indistinti e BG scrivano di nuovo Piccini ma le cose non stanno così com'è stato ampiamente riconosciuto dalla stampa e come effettivamente compagne e compagni credo che la nostra ricerca e la nostra esperienza anche di comunisti spezzini ci confermano tutta la portata e di valore contenuto nelle tesi
E ribadite nella relazione del compagno nata ci confermano l'efficacia della nostra analisi che può aprire ci se sapremo produrre fare politica la strada per l'alternativa democratica
La parola al compagno Piero Fassino delegato di Torino ultimo oratore della serata
Compagnie e compagni
Condivido la relazione del compagno nata
Se mi è parsa essere allo stesso tempo mento Fassino momento i compagni delegati no non si allontanino perché dovevamo fare una comunicazione che riguarda direttamente
Il prezzo
Concordo con la compagno nata che mia parta mi è parsa al tempo stesso aperta a sollecitare tutto il partito
Ad uno sforzo di rinnovamento culturale e programmatico adeguato i mutamenti
In atto nella società italiane nel mondo
è una relazione orgogliosa nel rivendicare la funzione nazionale e di progresso che spetta oggi più che mai al nostro partito
Dobbiamo misurarci oggi con qualcosa di molto profondo ed è la consunzione progressiva del modello sociale industriale che a lungo ha contraddistinto lo sviluppo dell'Italia
In pochi anni
Da una struttura produttiva organizzata gerarchicamente intorno alla grande fabbrica manifatturiera di serie
Si sta gradualmente ma celermente passando ad un modello economico e produttivo più articolato nelle produzioni e nei mercati più diffuso territorialmente più segmentato nelle dimensioni
Da un ciclo produttivo rigido tecnologicamente stabilizzato di cui la linea meccanica di montaggio è stata a lungo il simbolo si sta passando un ciclo produttivo che con nuove tecnologie tende alla massima flessibilità ed elasticità
E venuto ribaltandosi rapporto ciclo mercato le funzioni terziarie assumono rilievo sempre più grande spesso risultano decisive per le prospettive di un'impresa
E tutto ciò lo hanno ricordato altri compagni ha già determinato e ancor più determinerà significative novità nella composizione di classe nelle dinamiche del mercato del lavoro nei modi e nelle forme dell'organizzazione sociale
E ancora tutto questo
Sta mutando cultura valori modelli di comportamento insomma
E la società italiana che si abitua sempre di più a vivere a pensare a produrre a consumare in modo elastico flessibile dinamica
Ecco cosa intendevo dire quando usato l'espressione consunzione di un modello sociale industriale
Compagnie io son partito di qui
Perché a me pare che vi sia qui una delle chiavi di volta per capire le nostre difficoltà
E per ridefinire il nostro ruolo la nostra identità la nostra strategia
Da Marx fino ai giorni nostri la storia la cultura la Teoria l'esperienza politica del movimento operaio italiano del sindacato del Partito comunista della sinistra e maturato dentro e con la società industriale noi siamo nati cresciuti ci siamo formati nell'industria Lismore la sua cultura
Bene oggi l'industria ritmo sta conoscendo una rapida e profonda trasformazione
Al modello sociale industriale classico sta succedendo una società neo industriale più articolata meno rigida più dinamica
Come si misura ecco il cuore del nostro congresso come si misura con questa società il movimento operaio la sinistra il nostro partito
La nostra stessa esistenza di grande partito nazionale di classe quale prospettiva su il socialismo così come lo abbiamo definito nelle tesi l'associazione di uomini liberi in cui la libertà di ciascuno e la condizione del libero sviluppo di tutti come può realizzarsi che connotati deve averne su quali valori fondarsi
Riflettendo sul voto del dodici maggio il compagno nata disse che i nostri consensi si erano ridotti perché l'alternativa non era apparsa credibile condivisi allora questo giudizio lo trova e lo trovo ancora ricco sbaglierebbe chi lo riducesse soltanto a qualche errore soggettivo o a qualche difficoltà di rapporti politici
No io credo che quella difficoltà ad essere credibile abbia avuto radici più profonde
Riflettiamo compagni abbiamo perso di più nelle grandi aree metropolitane da dove i processi di trasformazione sono più rapidi e radicali
Abbiamo avuto le maggiori difficoltà tra i giovani che vivono in modo più diretto e più acuto le mille contraddizioni di una società in mutamento abbiamo visto l'erosione dei nostri consensi in quei settori popolari gli operai la cui esistenza quotidiana è stata resa più precaria e incerto
E nello stesso tempo abbiamo registrato difficoltà a divenire punto di riferimento per quelle nuove identità professionali e sociali che venivano crescendo e vengono crescendo di numero e di peso
Ebbene da questi segnali o traggo quella lettura l'alternativa non è apparsa credibile perché noi non siamo apparsi persino una quota di elettori che pure nel passato ci aveva votato come una forza
Capace di governare una fase di rapide grandi trasformazioni siamo apparsi insomma
Più statici più rigidi più immobili di quanto non lo fosse la società civile
L'Italia sta conoscendo un complesso e contraddittorio processo di modernizzazione ebbene chi guiderà tale processo quale politensione vuole svolgere movimento operaio
è capace oggi la sinistra di essere una forza di progresso e di governo di una società che sta conoscendo una nuova epocale rivoluzione tecnologica e sociale
Stanno di fronte a noi queste interrogativi e dalle risposte che ad essi daremo dipende la possibilità stessa per la sinistra di dimostrare la sua credibilità
Ma qui sta il punto
Ci ha ricordato ieri nata con efficacia che l'orgoglio di una grande storia non ci può bastare
E che solo chi ha perduto ogni futuro solo chi è davvero in declino ha paura di rigenerare se spesso da questa consapevolezza non può allora che derivare una scelta culturale e politica di fondo
La cultura della difesa non basta davvero più
E necessario invece una cultura della trasformazione che si proponga di intervenire attivamente nei processi per guidarli orientarli gestirli
Per questo il movimento operaio i suoi partiti sui sindacati devono misurarsi con la profondità dei cambiamenti in atto il rilancio dello sviluppo di uno sviluppo che sappiamo non poter percorrere le strade del passato non è delegabile alle classi dominanti
Al movimento operaio non spetta davvero solo il compito di contrattare le condizioni del cambiamento le socie e io le condizioni della socializzazione dei benefici lasciando che tempi e direzione di marcia siano decisi da altri
Ecco dunque che ancora attorno scusate mi l'insistenza la questione del nostro rapporto con la società che muta
La grande sfida alle soglie del due mila e chi guiderà eh perché cosa la modernizzazione del Paese
E torna a essere così centrale la questione dell'egemonia di un'egemonia intesa come sistema di valori di idee di relazioni espresse da una classe che si candidi a guidare la trasformazione ma oggi una nuova forte alta capacità egemonica richiede al movimento operaio la sinistra un'innovazione culturale e programmatica spregiudicata e coraggiosa
Quando indichiamo come ha fatto nata nella relazione
La redistribuzione del lavoro la riforma dello Stato sociale la riforma dell'assetto istituzionale come i tre grandi terreni di azione politica e programmatica per la costruzione dell'alternativa
Dobbiamo sapere che ciascuno di essi richiede il superamento di modelli e proposte pensate e attuate in altre fasi in altre condizioni
Il fatto che vadano rimescolando sì la distinzione tra lavoro manuale non manuale fra diretto o indiretto tra lavoro che produce beni e lavoro che presta servizi il fatto che si riduca il tempo di lavoro necessario produrre beni mentre si allarga quello per organizzare la riproduzione sociale degli uomini e delle cose
Il fatto che si accresca anche quantità Van quantitativamente un tipo di lavoro organizzato non su scala industriale
Ebbene tutto questo finisce come il diluirà all'immagine del lavoro come prestazione regate in un unico edificio manifatturiero pertanto euro al giorno per tanti giorni all'anno tipica di quell'industria lirismo nel quale ci siamo formati
Ebbene se così l'ottica con cui guardare alle norme problema dell'occupazione muta radicalmente entra in crisi il modello che affidava al conseguimento di più occupazione alla sola crescita degli investimenti al governo della rigidità della forza lavoro
Oggi gli investimenti non sono più moltiplicatori ma sostitutivi di lavoro e per di più tutta la struttura del ciclo tende a realizzare la massima elasticità
E se è così allora oggi la questione vera è governare la flessibilità e solo così si supera la gestione recessiva e socialmente iniqua i pochi garantiti ai molti precari e incerti con cui il padronato riorganizzato il ciclo produttivo
Solo così diventa credibile praticabile una redistribuzione dell'occupazione ricorrendo a tutte le forme flessibili e articolate di lavoro
Così è per la riforma dello Stato sociale
Bisogna con grande forza dire come è stato detto qui più volte che più mercato meno Stato e vuota propaganda ideologica che non corrisponde per nulla i processi reali
Non è vero come sostengono tanti reaganiana e di casa nostra che una società fortemente innovata deve pagare il prezzo di una minore socialità al contrario più il sistema produttivo ed economico vuole essere flessibile elastico mobile in presa diretta con il mercato più ha necessità di forme di socialità che consentano tale flessibilità e nel momento stesso in cui respingiamo l'idea di smantellare lo Stato sociale dobbiamo sapere con altrettanta forza che i vecchi modelli del welfare non reggono più e si pone la necessità di una profonda riorganizzazione riforma della struttura della gestione della spesa pubblica
Un'esigenza di ridefinire politiche sociali a cui concorre anche una diversa soggettività più sensibile ai grandi temi sociali più consapevole dei diritti inalienabili di ogni cittadino
Più attenta non solo che a un certo servizio venga erogato ma anche a come e da chi con quale organizzazione con quali forme di controllo sociale
E così
La stessa necessità di nuove proposte si pone sul terreno istituzionale perché il governo di una società dinamica in rapida mutazione pone l'urgenza di retinica di definire modalità e forme della struttura dello Stato
E dunque la questione delle riforme istituzionali assume nuovo spessore perché si tratta appunto mutando i rapporti tra i livelli istituzionali riorganizzando la macchina pubblica riformando le regole che presiedono alla pubblica amministrazione
Rendere lo Stato capace di governare una fase di modernizzazione
Se è così e io credo che sia davvero così
Impostare la riflessione in tal modo deve essere per noi comunisti prima ancora che una scelta politica una coraggiosa scelta culturale
Una fase di rapide grandi trasformazione certa o può indurre qualche compagno interrogarsi sui pericoli che comporta aprire una discussione a tutto campo
Tuttavia Company non scegliere
Eludere la questione o peggio illudersi che si possa continuare come prima arroccarsi a certezze che non sono più tali o condizioni che non sussistono più non solo emarginare ebbe il nostro partito ma l'intero Paese sarebbe condannato al declino economico e sociale
Guai se la sinistra assumesse un atteggiamento solo difensivo cercando di conservare un modello collaudato indipendentemente dal verificare se sussistono le condizioni spesso in quel modo
Sarebbe un'operazione politicamente perdente ancora avrebbe la sinistra il nostro partito agli elementi residuali della società
Certo il vento neoliberista seguendo idealmente la corrente del Golfo ha soffiato con insistenza tra le due sponde dell'Atlantico
In tutti i principali Paesi europei le forze conservatrice moderata hanno sviluppato un'offensiva culturale e politica tendente a realizzare il modello americano a smantellare l'esperienza di stato sociale a destrutturare edificio di conquiste realizzato in molti anni in ogni Paese dalle forze di sinistra
E gli esiti sotto sotto gli occhi di tutti
E tutto ciò va dato non è davvero ineluttabili
La sinistra in Italia in Europa e oggi davvero chiamata un compito storico
Dimostrare che sviluppa occupazione tecnologia e ambiente bisogni collettivi e diritti individuali
Non sono termini antitetici ma al contrario possibile rilanciare sviluppo accumulazione intorno ad un progetto in cui l'innovazione e la tecnologia siano capaci di redistribuire lavoro avrebbe detto solidarietà
Sì compagno
Tornano davvero adesso l'attuale di oggi e qui le grandi discriminanti tra destra e sinistra Forza del progresso e forza della conservazione blocco riformatore e forze conservatrici
Vi è dunque una grande prospettiva di liberazione di emancipazione e di sviluppo da costruire oggi la sinistra in Europa le idee Energia l'intelligenza per farcelo e queste il significato del nostro voleva essere parte integrante della sinistra europea
Definizione che ha suscitato in qualche compagno la preoccupazione che si possa così offuscare la nostra identità o addirittura recidere le nostre radici al contrario compagno
Noi ci sentiamo parte integrante della sinistra europea perché la nostra cultura la nostra storia la nostra politica e maturate cresciuta e si è sviluppata a cui nell'Occidente nel cuore della rivoluzione industriale dello sviluppo capitalistico
La nostra identità di grande e moderno partito di sinistra deriva proprio dall'essere noi Comunisti italiani sul piano culturale prima ancora che sul piano politico figli di questa Europa sì
Perché siamo un partito in cui la storia la cui cultura
Affonda le proprie radici non solo nella Rivoluzione d'ottobre ma anche nella razionalità del secolo dei Lumi nel primato dei diritti del cittadino di Beccaria nei valori di uguaglianza di libertà della Rivoluzione francese del Risorgimento italiano
Siamo un partito che ha fondato la propria prospettiva strategica sui valori fondamentali della democrazia politica così come si è costruita qui nell'Occidente
La libertà individuale e collettiva i diritti inalienabili dei singoli la democrazia come valore in sé
Ecco perché la questione all'ordine del giorno non è davvero come ci sollecita a qualcuno la nostra adesione all'Internazionale socialista
La vera questione come tutte le forze di sinistra quelle che vengono dalla Seconda Internazionale quelle che come noi hanno maturato la propria identità originaria nella terza internazionale
Superano antiche divisioni e contrapposizioni ideologiche per costruire insieme qui nel cuore dell'Occidente capitalistico nel pieno della società tecnologica in un'epoca di nuova rivoluzione industriale un'idea europea e moderna di socialismo
Si aprono dunque possibilità nuove anche se la costruzione delle condizione dell'alternativa appare complessa
A un Psi che sta già pagando i prezzi di una modernità subalterne falsamente neutrale
Ha un si incagliato nelle secche di un riformismo senza riforme noi avanziamo la proposta di costruire insieme una modernità vera fatta di innovazione di lavoro di solidarietà e democrazia capace di rispondere attese del Paese
Divise segnare tempi modi contenuti dello sviluppo di rendere così credibile la sinistra come forza di governo
Con questa sfida si vogliamo misurare perché siamo consapevoli che nel Paese esistono le energie le intelligenze le volontà per realizzare il cambio
Ebbene raccogliere questa ricchezza di forza di energie unificarle intorno un programma farle contare pesare in altre parole dare una prospettiva politica quel popolo dell'alternativa che in Italia e ampi
E che è disposto a scendere in campo se gli Spello si prospetta come noi stiamo facendo un'alternativa credibile e praticabile
Questo è il compito oggi della sinistra
Che meschinità leggere questa mattina sui giornali
Di un pc che avrebbe riposto in un canto Berlinguer
Chi afferma ciò non solo non ha capito il senso il significato di una ricerca di uno sport originale che Berlinguer spesso Guido e sollecito
Ma non ha capito soprattutto che ha un partito nato e cresciuto con molti miti Berlinguer insegnò a camminare senza sicurezze mitiche a non temere il nuovo
Per misurarsi con il cambiamento
A guardare la realtà così come essa è e non come si vorrebbe che fosse a navigare in mare aperto con coraggio e Cuesta e l'eredità coraggiosa laica moderna di Berlinguer
Da essa noi vogliamo farci guidare
Nel momento in cui grandi trasformazioni nel mondo in Italia ci sollecitano ad andare oltre alle nostra esperienza guardare avanti ad allargare il nostro sguardo nuovi orizzonti
A percorrere quelle viene esplorate che ci portino conquistare nuove frontiere di sviluppo di lavoro di progresso di civiltà ce la faremo
Credo di sì
E in ogni caso per farcela sarà decisivo tenere fermo il criterio che ci ha fin qui guidato
Non rinchiudersi mai in presuntuosa certezze per difendere astratte coerenze ma invece partire dalla realtà
Lista europea si mette in discussione lancia una sfida di ricerca di proposta si fa interprete di un'ansia di certezza e di prospettive
Al confronto alla ricerca al dibattito siamo andati senza pregiudizi ideologici senza verità intoccabili senza tabù perché non abbiamo scheletri nell'armadio da celare né astratte coerente da difendere
Ci siamo misurati vogliamo misurarsi con la realtà consapevoli che lì nei processi sociali concreti debbono affondare le nostre radici così
Con consapevolezza e con umiltà
Di chissà di essere nel filone la storia e al tempo stesso non si chiude in vogliose sicurezze noi ci rivolgiamo a chi crede in questo paese nel suo futuro
Ai nostri interlocutori
Alla sinistra chiediamo di avere la nostra stessa volontà il coraggio di osare la volontà di sperare a noi stessi chiediamo Company con severità e rigore di essere all'altezza di questa straordinaria impresa
Compagnie una serie di comunicazioni
Anzitutto all'invidiato messaggi di saluto e di augurio al congresso
Il compagno Gianfranco Graziani segretario dall'altra braccianti CGIL di Torino
La lega degli obiettori di coscienza Gabriele
Gabriele mucchi
Il consiglio di fabbrica della Fincantieri di Monfalcone
Che è in agitazione per la mancanza di commesse e alla cassa integrazione per la mancata approvazione della legge fin male
Per le ore nove e trenta di domani mattina è convocata nella sua sede la Commissione della verifica dei poteri
Per le ore ventuno di questa sera nella sua sede è convocata la commissione politica ci sono c'è arrivato il seguente telegramma ha seguito unanime volontà espressa dal consiglio comunale
Nella seduta del nove aprile pregio mi porgere occasione diciassettesimo congresso
Nazionale del suo partito Alley ai delegati tutti i migliori auguri di proficuo lavoro Vincenzo Caruso sindaco di Trani
Adesso
Compagni fra dieci minuti
Ci sarà la seduta riservata ai soli delegati
Ringrazio quindi gli ospiti e gli invitati e la loro presenza e per l'attenzione che hanno prestato ai nostri lavori
La seduta pubblica riprenderà domani mattina alle nove nuovo nove i primi iscritti a parlare sono Carnieri Claudio di Terni
Bruno Maranzana di Vienna Torino Alber d Aosta si prega a questi compagni di essere puntuali per non correre il rischio di decadere dalla iscrizione il servizio d'ordine dovrebbe sollecitare l'uscita per dar modo ai delegati di iniziare subito i propri lavori
Di un ultimo c'è un'altra comunicazione
Si invitano tutti i delegati a compilare con attenzione il questionario che hanno trovato nella loro cartella il questionario apposto nell'urna che i compagni troveranno all'ingresso della sala il questionario deve essere riconsegnato improrogabilmente entro le ore venti di sabato dodici aprile
Sono secondo Massinissa e sulla sinistra
Già oggi ci fa vedere l'orizzonte a bella prova che si pone al movimento operaio nello Stato
Trova il governare i cambiamenti
Buono da questa fase della vita del mondo e dell'Occidente così Taggia di alternative oggi qui che il dibattito congressuale a mio avviso ha conosciuto il tram
Su un punto che con energie il compagno Natta ha rilanciato nella sua introduzioni
La visione cioè di una fase nella quale davvero tutto è in movimento economie Stati culture e dalla quale allora emerge la necessità del chi guida
Dell'interrogativo perciò sulla nostra funzione nazionale
Perciò condivido la scelta di fondo del rapporto del compagno Natta nella necessità di rimotivare l'alternativa democratica non solo come strategia politica fondamentale
Dei Comunisti italiani
Ma come scelta reale destinata non in celarsi ma stare dentro le cose con un carattere oggettivo che già oggi
Hanno e altri Paesi dar ragione dei movimenti reali dei programmi degli spostamenti di forza che sono necessari per fare avanzare uno schieramento riformatore
Qui mi sembra deve restare la necessità di ragionare non in astratto sui passaggi intermedi che sono necessari che danno conto e ragione del lavoro da compiere e dei caratteri della fase dinamica che sia aperta nel Paese
Ma di questi passaggi dopo esserci spiegati la loro necessità
Se ne capisce la natura e il carattere
Al di là dei sospetti di subalternità ora la DC ora al PSI che sono emersi anche nel dibattito proprio se Chiara diventa la sottolineatura
Dell'attualità oggettiva dell'alternativa
Che si unì motiva oggi di nuovi caratteri immateriali di ulteriori bisogni reali di nuove radici nei processi mondiali
Ma sta già qui un punto aperti al quale la relazione di Natta mi sembra abbia dato una risposta fortemente positiva
E la risposta è la domanda può essere non solo di quali governi e fasi di passaggio
Ma di quali movimenti di massa di quali iniziative e processi di governo diffuso nel Paese c'è bisogno per spostare i rapporti di forza
Per far maturare processi e strumenti ed istituzioni che di questi spostamenti esprimano una valenza più generale nazionale è stata così anche si può verificare come i rapporti da sviluppare a sinistra
Con il Partito socialista in primo luogo stanno nella strada dell'alternativa ed uscire così dal falso dilemma di Ruffolo che non rompendo la gabbia del pentapartito continua a vedere tutta l'azione del Partito Comunista ancora
Compatto subalterni
Così anche la natura e il carattere di uno schieramento riformatore esce dalle industrie dello schieramento partitico e diventano allora passaggi importanti tutta la questione
Delle confronto con le forze cattoliche il problema del rinnovamento del sindacato e tra queste questioni la centralità Della questione democratica nella sua dimensione istituzionale e di rinnovamento della politica
E sta qui a mio avviso anche la verifica del travaglio di questi anni
Dopo l'innovazione ardita che Berlinguer propose a Salerno
Nata giustamente ricordato tutto il complesso della elaborazione nostra di questo decennio la sua ispirazione fondamentale e gli ostacoli pesanti che abbiamo incontrato
Ma anche noi ci sono stati problemi quasi una doppiezza per dirla con Togliatti tra la portata di quella innovazione
E le conseguenze di fondo su punti decisivi della nostra lotta e del nostro carattere se l'alternativa dunque vuol superare i limiti del politicismo e nella formula e non rinviare come si è detto ad un'ora x essa deve diventare quel progetto in campo che costituisce l'unificazione politica di quella conflittualità
Diffusa che caratterizza la società complessa e che dal nuovo corpo ai problemi aperti nelle strutture produttive
C'è dunque una coerenza da costruire questo è il punto e non in astratto ma sulla base di precisi movimenti capaci anche di connotazioni nuove di verze tra governi di programma ed alternativa
Beh io sono molto d'accordo
Con il modo nel quale Natta ha rilanciato l'idea della convenzione programmatica che è sembrata nel dibattito congressuale essere rimasta in qualche modo in ombra
Ne faccio invece un punto centrale di lotta politica e sociale per costruire un asse del tipo di quello sul quale ragionato gli atti se si può fare un paragone proprio nel convegno delle regioni rosse attorno al rapporto tra nuove maggioranze e riforme di struttura
L'idea della convenzione programmatica può essere allora il vero terreno di sperimentazione di quell'indirizzo strategico che abbiamo chiamato innovazione di sistema
Che costituisce una proposta di programma nella quale il processo di trasformazione non si parcellizza non si spezzetta ma ritrova tutti messi dal rapporto tra democrazia e stato tra economia e politica e diventa perciò una battaglia moderna sul chi guida una visione delle riforme di struttura
Il programma dunque non solo come patto di governo ma come insieme connesso di opzioni di contenuti di strumenti tesi a far maturare quella lingua
Compromesso nazionale che sposta più in avanti gli equilibri dello stato sociale e senza il quale l'alternativa stessa non si reggerebbe e diverrebbe una prospettiva nebuloso
Ma non a due questioni diventano centrali la prima le questioni reali blocco storico ha infatti un'intera nostra concezione che viene messa alla prova per superare ogni visione classifica attoriale andare ad una visione più ricca ed articolata delle alleanze in Umbria
Questa è la posta in gioco con un cereale per un partito che ha avuto nella nostra regione le norme storico ruolo di essere soggetto fondamentale dello sviluppo e che oggi tende a riarticolare la visione dei protagonisti ai quali si rivolge e di qui la seconda questione tutta la problematica dei poteri che chiede da parte nostra a mio avviso più iniziativa ed anche più elaborazioni
Sta qui mi sembra un punto forte sul quale questo congresso può parlare anche oltre le tesi
Non tanto come fatto riguardante la possibilità dell'alternativa
Ma a partire da tutte quelle questioni che noi abbiamo messo al centro delle problematiche del nuovo sviluppo grazie e le domande possono essere tanti
Quali poteri per utilizzare nuove risorse
Per compiere scelte che abbiano al centro all'ambiente o consentono al sindacato
Di intervenire sul problema del lavoro non solo come organizzazione della fabbrica ma come tematica dell'Avia appropriazione contro le nuove alienazioni contro le nuove gerarchia
Ed è proprio dunque da una visione più integrata dello sviluppo che viene una problematica dei poteri ci sono qui scommesse decisive per tutta la sinistra tutto il tema del regionalismo delle Autonomie
La qualità di un governo locale che non può più misurarsi con un'azione redistributiva assai difficile ma proprio nella costruzione di nuovi strumenti di intervento sulle questioni dello sviluppo
In Umbria
Vorremmo giocare questa carta lanciando all'appuntamento di un grande confronto programmatico nel quale si metta a verifica l'apparato istituzionale di una regione rossa
Per dare sbocco come già abbiamo detto tra un anno ad una grande convenzione del popolo umbro
Ed in questa direzione dei poteri premono non poche delle trasformazioni che nella nostra regione si sono realizzati in questi anni
Possiamo vederlo dal tema delle città nelle città umbre che si trasformano e ha aperto un problema di potere di possibilità di comunicazione di linguaggio
Che riguarda in mette in discussione gli equilibri tradizionali per l'alternativa è molto netta
O questa condizione urbana signori articola democraticamente o rischia di diventare l'ambito politico e territoriale di un contratto all'ISMU corporativo e di vari canti
Questa è la scommessa forte che di fronte al partito un libro pessima o comunque ha aperto nelle città
Un problema di affetto di padronanza di poteri tutto il tema della trasformazione si rinnova e diventa centrale la problematica dei diritti del cittadino compagni per mio ed è un finito
In questa direzione in questi mesi di coerenza che sta la questione del rinnovamento del partito e della nostra organizzazione
Ben altro che arretramento dal partito di massa può Dust tratte forme di Antoine discendenza a forme di partito leggero
Ci sono non nascondiamo nel partito elementi di difficoltà
Che non stanno solo nella possibilità di essere costruttori di rapporti politici ma di essere interlocutori reali di nuove dinamiche degli interessi e dei valori
Se è vero dunque che è un partito a Biella trasformazioni
Non può rispecchiare tutto
Processi e bisogni che cambiano nel processo sociale
Spesso lo stesso
Non può attivarsi e ne è fuori e sempre più allora la critica materiale del capitalismo moderno quella critica alla quale abbiamo chiamato forze della scienza e della cultura italiana Sempre più questa critica deve congiungersi
Con un forte elemento diretto su di rinnovamento della politica senza la quale lo stesso partito del programma non potrà costruire quella frontiera nella quale si riconoscano milioni di uomini
La parola al compagno Bruno Marraffa
Parlerà poi il compagno Tonino Alberto
Lo poniamo a casa delegato di ENEL
Care compagne e cari compagni
Al sedicesimo congresso del partito a Milano
Giunse dalla Sicilia la testimonianza dell'espressione ampie significativa di un movimento pacifista la cui iniziativa era culminata allora nella raccolta di un milione di firme
Dalla Sicilia
E in collegamento vivo con la realtà pacifiste del nostro paese di tutta Europa
Venne in quel periodo la denuncia chiara di un processo politico e militare
Che contribuiva non solo la preparare e da realizzare come avvenuto in parte con l'installazione dei primi missili a Comiso un nuovo scatto nella corsa al riarmo
Ma a rinfocolare tensioni e pericoli in una delle regioni più esposte alle crisi internazionali quella dell'area del Mediterraneo
Fu il compagno Pio la Torre e colui la schiera dei protagonisti così ampia di quel movimento
A indicare il pericolo della trasformazione della Sicilia in una grande portaerei al centro del Mediterraneo in un gigantesco avamposto militare
Purtroppo la realtà di queste settimane rischia di andare oltre il senso spesso di quella denuncia
Oggi la Sicilia e l'Italia sono diventati possibili bersagli o possibili punti di partenza per azioni di guerra di cui si sentono rumori sempre più cupi
Ma quali sono a questo proposito i punti politici e programmatici che vanno richiamati nel nostro dibattito
Io credo compagne e compagni che bisogna tornare a riflettere su quella fase del movimento pacifista e di quella contro l'installazione dei missili a Comiso in particolare
Per segnalare la fecondità di una esperienza che fu capace di saldare le novità drammatiche novità del problema della pace e della guerra con le ragioni più antiche del popolo di lotta del popolo siciliano contro la mafia e per il progresso non ci furono tra il mille novecentottantuno e il mille novecentottantaquattro solo le grandi marce a Comiso si realizzò un processo in quel periodo più capillare che riuscì a toccare tutti gli strati della società siciliana
Ci fu l'espressione seppure iniziale dura nuova cultura di pace
Quel movimento muovendo dalla rete radicalità del rifiuto dei nuovi missili considerati come espressione superflua anche sotto il profilo dell'equilibrio strategico tra le due grandi potenze seppe via via leggere nelle modificazioni che si preparavano proprio allora nella strategia della NATO degli Stati Uniti d'America e del Governo italiano
è a partire dal mille novecentosettantanove
L'anno degli euromissili infatti che viene adottato un complesso di decisioni volto a modificare nella realtà concreta un modello di difesa il cui assunto è stato a più riprese esposto anche da fonti ufficiali
Il nemico può venire dal Sud ed in conseguenza di ciò bisogna riorientare quel modello
Vale ancora oggi il rilievo di una mancanza di discussione più chiara nel Parlamento su questi problemi nonostante le prese di posizione dei nostri gruppi parlamentari e intanto abbiamo dovuto assistere ad un esteso processo di militarizzazione del territorio siciliano
Al potenziamento potenziamento e alla costruzione di basi delle quali ed è questo il punto rimane tuttora incerto il centro della decisione politica e militare
Si pongono in modo nuovo io credo questioni rilevanti dal punto di vista della democrazia istituzionali sollevate in questi anni dal movimento pacifista e anche dal nostro partito nel senso che dovrebbero essere affrontate con più incisività
è in discussione io credo la partecipazione dei cittadini ha scelto è fondamentale
La vicenda di Sigonella è stata come uno squarcio in una situazione che sino ad allora era stata presentata in forme ambigue o contraddittori o addirittura tenuta segreta
La verità è che in questi anni si è potenziato un sistema militare integrato nucleare convenzionale che coinvolge tutta la Sicilia le isole minori di Pantelleria di Lampedusa
Con i sospinta già le prime batterie di missili Cruise
Sigonella viene continuamente potenziata ed è noto che è considerata da tempo come una delle basi di appoggio della Forza di rapido intervento USA la task force per le azioni nel Mediterraneo e nell'area del Golfo Persico
Nei Nebrodi si vuole realizzare nonostante la protesta di un vasto movimento che tocca tutte quelle popolazioni
Un mega poligono di tiro che diventerebbe si è realizzato il più esteso d'Europa
A Trapani Birgi sono destinati nove aerei tornado capaci di essere dotati di armamenti nucleari
Sono solo alcuni esempi ma ecco la questione quale strategia e di chi sostiene queste decisioni
Il problema dei missili a Comiso lo sappiamo riguarda le decisioni NATO sostenuta dal Governo italiano nonostante oggi sul piano negoziale tra USA e URSS si discuta addirittura dello smantellamento di tutti i missili a medio raggio
Sembrano lontani i tempi in cui si conteggiavano cui se SS venti con il bilancino del farmacista qualcuno in più o in meno per garantire un supposto equilibrio e la qualità dei nuovi armamenti non può certo assicurare dobbiamo continuare a chiederci io credo come fece il movimento pacifista quattro anni fa se quei missili a Comiso non costituiscano il segno di una possibile minaccia verso i Paesi del Mediterraneo
Dico queste cose perché esse evidenziano un problema che è stato giustamente io penso affrontato nel dibattito congressuale
Come stalle italiane la NATO
Qual è il criterio di congruenza tra le motivazioni di appartenenza ad un'alleanza in cui riteniamo ed io sono d'accordo di dover restare e le scelte che essa può far fare all'Italia
La NATO è un'alleanza difensiva è continentale e così per le scelte compiute in questi anni
Ancora
è del tutto evidente dopo la crisi del Golfo della Sirte
Che siamo in presenza di azioni militari USA autonomamente decise dagli USA che possono coinvolgere in qualsiasi momento il nostro territorio e le basi militari che vi sono ospitate
Le smentite contano davvero poco perché le tappe del processo di militarizzazione della Sicilia e la più estesa presenza militare nel Mediterraneo sono la prova di un intento strategico consapevolmente perseguito
Ma è altrettanto grave e anche le scelte del governo italiano di questi anni
Abbiano assunto il Mediterraneo
Non come il punto di riferimento per un grande sforzo di ricerca della pace per sanare i conflitti ma solo come la fonte Spadolini l'ha detto più volte in Parlamento di possibili minacce e l'aggressione
Cioè in questa posizione e adesso sembrerebbe corretta nella direzione giusta da alcune delle posizioni assunte dal governo italiano nella vicenda di Sigonella che la crisi della Sirte
Una convergenza esplicita con le scelte degli Stati Uniti d'America e degli ambienti NATO che io credo va contrastata con forza
Gli interessi del popolo siciliano e del paese intero sono intimamente legati ad una visione aperta delle relazioni mediterranei che faccia leva sulla cooperazione l'amicizia con tutti i popoli paesi rivieraschi
Anche le politiche strutturali nella Comunità europea
E il suo stesso allargamento a Spagna e Portogallo oltre che alla Grecia
Presuppongono un ben diverso prima per favorire gli scambi economici e culturali se davvero si vuole andare nella direzione di uno sviluppo più ordinato ed equilibrato tra il nord e il sud del mondo
è questo un contributo e noi dobbiamo riuscire a portare
Proprio perché ci consideriamo come parte integrante della sinistra europea per superare i limiti possibili di un rinnovato euro centrismo
Rispetta questa impostazione e di fronte ai recenti avvenimenti riacquista forza la proposta avanzata dal movimento pacifista siciliano nella convenzione di Perugia di due anni fa
Per avviare un processo di denuclearizzazione dell'area del Mediterraneo e del sud Europa
Noi continuiamo a considerare praticabile una prospettiva che già oggi trova il sostegno sia dei Paesi della NATO come la Grecia per i Paesi del Patto di Varsavia come la Bulgaria e la Romania e di un Paese non allineato come la Jugoslavia
Questo obiettivo può essere perseguito
A partire dall'allontanamento dal Mar Mediterraneo delle flotte navali militari di Unione Sovietica e di Stati Uniti d'America
La recente proposta avanzata da Corbaccio fu su questo tema
Costituisce un fatto rilevante ed evidenzia ulteriormente
Un approccio che io considero più positive più determinato nella ricerca di nuove condizioni per il disarmo e per allentare le tensioni internazionali perciò la proposta di una conferenza di pace
E sì che per la pace e la sicurezza nel Mediterraneo avanzata dal compagno nata nella relazione può diventare il punto di riferimento politico
Di un movimento di massa e lo sappiamo deve essere il rilanciato ed esteso con più forza e già in preparazione un nuovo appuntamento pacifiste in Sicilia per il venticinque Aprile
Un ampio schieramento si prepara a tornare a marciare a Sigonella per rilanciare quest'impegno
Sul complesso di questi problemi compagni e compagne la relazione del compagno Alessandro Natta ha indicato una prospettiva giusta e avanzata nei contenuti
Credo però che la stesura definitiva delle tesi e del programma debba tener conto delle richieste delle osservazioni delle proposte che sono state formulate in molti congressi su questi temi specialmente in Sicilia
Penso al valore di cui parlò per primo già e compagni Enrico Berlinguer
Di atti autonomi nella politica di disarmo come condizione per imprimere l'accelerazione necessaria e per allargarne i protagonisti alle trattative di Ginevra tra Stati Uniti e Unione Sovietica
Ed è in questo senso che dobbiamo tornare a chiedere al governo italiano di impedire che nuove batterie di missili come tuttora previsto siano installate nella base di Comiso
Penso ancora alla necessità di contrastare con più determinazione da parte nostra le scelte di militarizzazione del territorio siciliano arrivando finalmente ad una discussione chiara e trasparente nel Parlamento italiano sul modello di difesa del nostro Paese che non può essere come si vorrebbe adesso la proiezione subordinata degli orientamenti dell'amministrazione Reagan
E della NATO
Penso infine alla proposta di denuclearizzazione del Mediterraneo un obiettivo ambiziose difficile cerchio ma che potrebbe divenire riferimento programmatico di una vasta azione pacifista capace di coinvolgere popoli e governi e Paesi di tutta l'area mediterranea
Di un'area che ha bisogno per il suo futuro di una politica di pace e di cooperazione per lo sviluppo
Non vogliamo continuare a sentirci il bersaglio inerme della logica delle manifestazioni di forza e delle possibili contro reazioni
Il terrorismo è una via sbagliata etc
La sua condanna deve essere netta ma la partita tra Reagan e Gheddafi
Posto che si possa vedere solo così il problema ha una posta troppo alta perché il governo italiano e le forze di pace del nostro Paese di assistano senza adottare comportamenti coerenti per un verso e senza mobilitarsi adeguatamente dall'altro
In questo sforzo dobbiamo saper dialogare io penso ed è possibile con tutte le forze democratiche e progressiste sia in Europa che negli Stati Uniti d'America così come viene impiegato nelle tesi e come ha ribadito in compagnia nata nella relazione compagni e compagne
Dobbiamo rilanciare la nostra azione pacifista rimettere in cammino forze che tanto hanno fatto in questi anni e tanto sono chiamate ancora fare questo è il nostro impegno
Grazie compagni numerosa il Po aveva parlato tredici minuti
Ora la parola al compagno Mario Pani delegato di Sassari
Parlerà poi il compagno Armando calo amminici
L'adesione piena la linea esposta nella relazione di Natta nasce per me anche dal significato che hanno avuto i congressi di federazione in Sardegna
Abbiamo avuto un dibattito vivo
Partecipato oltre il trentasette per cento degli iscritti
Un dibattito anche articolato
Ma che comunque è stato di apprezzamento e di approvazione quasi unanime delle tesi e del programma
Sulle questioni più controverse di cui si è discusso e su cui si è votato spie cui sono le stesse attorno a cui si è concentrata l'attenzione in campo nazionale vi è stata in Sardegna una larga e convinta adesione alle posizioni espresse nelle tesi
Concerto
Come del resto è sempre stato nei vostri congressi di federazione grande è stata l'attenzione dedicata alle questioni più direttamente legati all'esperienza sarda e al rapporto tra questa è la realtà nazionale
Ed era naturale che così accadesse anche in virtù del fatto come non è sufficientemente noto la Sardegna video oggi un'esperienza nuova difficile e delicata unica nel Mezzogiorno uno schieramento di forze di sinistra laiche sardista e governa da circa due anni
La Regione autonoma a statuto speciale
Questa alleanza tra comunisti socialisti sardisti socialdemocratici repubblicani si fonda su un accordo programmatico che ha l'ambizione di determinare nell'isola un profondo cambiamento rinnovamento
Sul terreno politico economico culturale sociale di questo programma di rinnovamento fanno parte essenziale il piano triennale oggi in discussione che si propone di organizzare programmare tutte le risorse disponibili verso gli obiettivi primari dell'occupazione e dello sviluppo il piano triennale deve viene saldamente legato al Bilancio pluriennale come strumento indispensabile decisivo per rendere effettiva ed efficace la spesa problema questo di grande rilevanza
Questo porta anche al tema ugualmente molto rilevante della riforma della Regione su cui si cominciano a muovere i primi passi e al tema della costruzione di un nuovo rapporto tra Regione è stato non vogliamo certo esporrà il programma di governo della Giunta regionale sarda e gli obiettivi concreti che ci proponiamo voglio solo dire che realizzare un programma di trasformazione di rinnovamento è impresa assai ardua
Se nazionalmente attraversiamo una fase delicata è cruciale sia pure per ragioni in gran parte diverse non è meno cruciale la nostra situazione regionale
Non siamo cioè di fronte ad una marcia trionfale che accompagna l'attività e la realizzazione programmatica della nostra attuale Giunta regionale questa attività che è largamente positiva
E non priva di novità rilevanti apprezzabili e significative talvolta è segnata da incertezze e ritardi finora superati con un paziente impegno politico del nostro partito tuttavia come ho già detto siamo arrivati ad un punto cruciale o il governo regionale e i partiti che lo compongono riescono a segnare una svolta evidente
Palla consolidare alla loro ad allargare l'area di consenso dell'attuale maggioranza oppure è inevitabile che sorgano
Nuove e nuove difficoltà
Il nostro impegno oggi tutto volto a sviluppare un'iniziativa molteplice politica e di massa per riaffermare il significato di svolta nella lotta autonomistica che attribuiamo all'attuazione del programma concordato
Dai partiti che stanno con noi al governo della Regione
Ma questo impegno questa battaglia questa lotta quotidiana per l'attuazione del programma non può essere solo compito nostro intendo dire del nostro partito regionalmente oggi più che nel passato abbiamo bisogno di un'attenzione e di un sostegno nazionale assiduo e concreto
Se l'esperienza sarda ha un significato che travalica i confini della nostra isola allora è necessario che la questione venga considerata come tale dal partito dai gruppi parlamentari e anche dall'organo del partito dall'Unità
Noi non abbiamo l'ambizione di presentare alla Sardegna come il solo laboratorio possibile nel Mezzogiorno per l'ideazione e la realizzazione di una politica di Alternativa democratica
Certo è però e nella vicenda sarda si concentra un insieme di elementi che possono avere un significato più ampio il rapporto
Il rapporto positivo tra le forze di sinistra e laiche il rapporto virginale con il Partito Sardo d'Azione consente
Di governare oltre alla Regione più della metà dei comuni sardi grandi e piccoli inoltre la costruzione di un programma di rinnovamento che affronti e risolva in modo originale
I problemi dell'occupazione e dello spirito dell'occupazione dello sviluppo
Le questioni di riforma complessiva della Regione il ripensamento sul ruolo e sui caratteri nuovi dell'autonomia speciale ripropongono il tema della regione non come soggetto di decentramento dello Stato
Dello stato abilitato
Al governo e alla programmazione del territorio ma come soggetto a pieno titolo dell'ordinamento statale e della programmazione nazionale
Su questi aspetti e aperta nel partito in Sardegna una ricerca e un confronto ricco e costruttivo non ancora giunto ad approdi definiti ma tuttavia già amanti nella individuazione di nuove soluzioni
Grazie anche al fatto che è alle nostre spalle vi è un'elaborazione di tutto rispetto qui hanno contribuito compagni prestigiosi e lungimiranti
Ma è proprio su questi problemi e sull'insieme delle implicazioni che essi hanno che non troviamo l'attenzione e l'interesse e l'impegno adeguato del partito in campo nazionale
Anche nella relazione del compagno nata che io apprezzo moltissimo che trovo particolarmente ricca di novità significative questi aspetti sono stati poco sviluppati
Ed esposti in modo per me non ancora soddisfacente
Il punto vero e che vi è nel partito un ritardo sul terreno della battaglia regionalista
Un ritardo che nasce e si mantiene anche perché su questo aspetto non secondario della nostra politica vi sono diversità di posizioni e accentuazioni contrastanti
Una scelta regionalista fino in fondo non l'abbiamo ancora compiuta nel senso che non ne abbiamo tratto
Tutte le conseguenze sia in termini di ordinamento rapporto Stato-Regioni rapporto Regione Comunità europea
Sia in termini di bilancio dello Stato e particolarmente di ruolo delle regioni della programmazione economica nazionale
Su questo terreno il dibattito che si è svolto i nostri congressi di federazione attorno alle tesi e al programma ha rilevato le insufficienze e le timidezze che possono e debbono essere invece superati
Ed è su questo terreno che noi ricerchiamo l'impegno nuovo del partito a livello nazionale questo ci può aiutare molto a ricreare rafforzare l'immagine e il ruolo effettivo di un partito che fa delle autonomie regionali
E delle autonomie speciali un aspetto rilevante e coerente nella sua battaglia più generale per la riforma dello Stato del resto anche la lotta alle posizioni isolazioniste o localistiche
Può essere più efficace e convincente
E convincente se siamo più coraggiosi e coerenti nella battaglia per una organica riforma regionalista dello Stato
Noi Sardegna siamo convinti
Che sia ormai arrivato il tempo di pensare concretamente oltre che alle questioni di ordine economico e sociale che hanno una valenza primaria e urgente e che devono trovare risposte nazionali congrue e adeguate ricordo l'impegno più volte assunto in documenti nazionali del nostro partito per un nuovo piano di rinascita della Sardegna in attuazione dell'articolo tredici dello Statuto speciale
Siamo convinti dicevo che occorre pensare anche ad una riforma dello Stato dello statuto speciale in modo tale da rendere più evidenti è più netto
Da rendere più evidente e più netto il connotato originali attuale della specialità sarda che fonda le sue radici non solo sul terreno dell'accrescimento delle risorse
Per rimuovere le cause dei ritardi dell'arretratezza e della strozzature che tuttora permangono ma anche sull'abolizione valorizzazione positiva
Non di Bari Cantet delle nostre diversità culturali ed etniche noi parliamo in italiano non in sardo
Ma noi sentiamo che il sardo in lingua e come tale patrimonio che non va disperso e quando ci riferiamo a questo problema non intendiamo affatto proporci come minoranza etnica
Vogliamo solo cogliere e valorizzare aspetti essenziali di un popolo del popolo sardo
Che ha connotati originali di identità e di storia e che si pone in un rapporto positivo aperto e moderno di fronte alla realtà nazionale ed europea
Su questo insieme di questioni vogliamo lavorare combinando l'azione di governo e l'iniziativa di massa la lotta culturale e politica con l'attenzione sempre vigile verso il nuovo su questo terreno il nostro partito
Concordandolo evidentemente con i vari livelli può farsi promotore
Opportunamente proprio in Sardegna di una iniziativa
Che raccolga tutti i gruppi comunisti eletti nei consigli regionali del Mezzogiorno al fine di avviare un confronto e una riflessione che ci consenta di individuare un impegno coordinato e comune
Oltre che sui problemi cui ho accennato anche su quelli della pace nel Mediterraneo
Per parte nostra stiamo già lavorando ad una serie di iniziative sull'occupazione e sullo sviluppo che pensiamo di concludere con una grande manifestazione di massa nutriamo fiducia
Che per questa via sia possibile andare avanti positivamente nella nostra esperienza e forse se così sarà potrà anche venire dall'Isola dei sardi un contributo non piccolo allo sviluppo positivo della situazione
Politica nazionale grazie compagno panetti ha parlato dodici minuti ora è la parola al compagno Armando calami inizi delegato di Milano parlava poi la compagna Isabella colon
Compagnie e compagni
Come prima cosa voglio dire che condivido molto la ratio del compagno ora non solo per analisi più aggiornate più puntuale che ha fatto dei tanti problemi generali interni e internazionali ma anche per le proposte di merito
Che ha avanzato su tutte queste tante questioni oggetto di dibattito del nostro congresso
è evidente che la nostra riflessione la nostra discussione deve partire da qui da questa analisi da queste proposte
Per il tempo che ho a mia disposizione toccherò brevemente solo alcune questioni
Noi diciamo giustamente ha da sempre prima di tutto la pace
Non è solo un felice slogan ma è un programma e la politica con la P maiuscola un problema di grande attualità di grande necessità
Pace
Disarmo distensione coesistenza rapporti USA URSS ruolo dell'Europa problemi dell'America latina tende ad oriente del Sud Africa
Queste la politica che ci ha reso forte grandi queste la politica di abbiamo espresso in questi ultimi anni a livello europeo è la politica che ci ha consentito di costruire consensi un'autorità morale e politica
Non di poco conto
No abbiamo contribuito a costruire un presidio su questo fronte un presidio di cui facciamo parte a pieno titolo ci sono novità importanti
Gorbaciov Ginevra ci sono pericoli latenti e manifesti il nostri impegno su questo fronte deve essere sempre forte grande prioritario è assoluto
Il resto tutto il resto come si sa aliene dopo ciò non vuol dire che non conta anzi tutt'altro
Tutti sappiamo quanto è importante la volontà politica del governo nazionale
Però su questo terreno giustamente diciamo che il governo italiano anche con con qualche fatica e con qualche contraddizione ha espresso recentemente posizioni positivo
Ma la signora è accompagnata mi è piaciuto molto anche per quanto riguarda tutta quella parte che sottolinea il carattere l'apertura agli età il modo con cui noi comunisti dobbiamo misurarci con i problemi nata detto con spirito laico
Che non vuol dire affatto senza valori senza ideali tutt'altro
Io chiamerei questo spirito laico il metodo politico Pitta sempre animati ci ha sempre alimentati e ci deve guidare il nostro appoggio ai problemi deve essere di chi con impegno col coraggio con la dedizione ma la ricerca di soluzioni reali senza presunzione nel per affermare nessuna verità
Rivelata che come si sa in politica sicuramente non esisti
Ma con lo spirito di chi assieme ad altri volti trovare e costruire disposta adeguate e coerente certe coerente con le istanze che emergono con le domande che si impongono ma anche rispunta coerenza rispetto ai nostri ideali di sempre che ci nutrono ci alimenta lo e non solo in discussione pieno chiamiamo con la parola socio