Intervista a Paolo Gambescia sull'indulto e l'amnistia, sull'articolo di Luca Ricolfi su La Stampa, sulla reintegrazione dei detenuti, la politica penitenziaria e sul Ddl del ministro Mastella in materia di intercettazioni

Paolo Gambescia
Giornalista deputato dell'Ulivo membro della commissione giustizia che ha di fatto ultimato la discussione generale l'esame del testo dell'indulto lunedì mattina si comincia a parlarne in Aula alla Camera per licenziarlo nella giornata di martedì
Oggi l'intervento sul quotidiano la Stampa del sociologo Luca Ricolfi
Non proprio e come dire contento che resero femminismo della possibilità che ha usufruire della misura l'indulto siano anche coloro che hanno commesso reati in qualche modo legati a i colletti bianchi piuttosto che alla politica alla mala politica
Come dire
Esprime un sentimento che di fatto e diffuso all'interno di una certa sinistra oppure è una visione un po'che non faticavano i conti con la realtà innanzitutto carceraria e poi anche con la graduazione della gravità dei reati
Qui bisogna capirsi perché noi siamo abituati a ragionare sempre mettendo insieme indulto e amnistia
E secondo me anche nelle considerazioni che farò ricorsi CEE
Questo modo dove usuale di accomunare i due provvedimenti
E si fa un un una qualche confusione l'indulto è una cosa c'era una sconto di pena un annullamento della pena secondo dei reati
E la ministra invece cancellierato sono due cose completamente diverse quale la ragione per la quale il Parlamento si è fatto carico di un provvedimento di indulto e non di amministrativa e la considerazione
Per la quale le carceri italiane ed è un fatto noto a una popolazione che è quasi di venti mila unità superiore a quello che può contro
Non è un fatto che avviene solo in Italia periodicamente in tutti i Paesi ci sono provvedimenti di indulto che sono come dire è un modo per alleggerire la condizione carceraria
E chiaro che se uno banalizzare
Uno per uno i reati che sono compresi nell'indulto e quelli che ne sono esclusi e ognuno ci mette del suo
Allora mi domando perché i reati finanziari e non l'omicidio
Perché
Il reato di corruzione e non per esempio la rapina a mano armata
Allora la logica che ha accompagnato i lavori del della Commissione giustizia è una logica che tende ad ottenere un risultato improcrastinabile polemicamente si è quello di alleviare le carceri
Ripristinare delle condizioni che permettono la rieducazione come se fa a a pensare alla rieducazione dei detenuti quando ci sono celle tre per quattro con dodici detenuti
Sono condizioni disumane e perché papà venendo in Parlamento aveva sollecitato un atto di clemenza perché si era fatto carico del problema del della vivibilità delle carceri e delle condizioni dei detenuti questo significa che essi colpo di spugna no perché il ragionamento che fa ricorso è che diffuso anche in una parte a sinistra e non solo della sinistra anche a destra anche a destra
è un ragionamento che andrebbe bene lo ripeto se si stesse discutendo della cancellazione dei reati quindi della mistica
Invece l'obiettivo e quello di umanizzare le carceri più possibile sapendo che però il provvedimento non risolve il problema perché si tratta poi di impostare una politica penale una politica penitenziaria che consenta per esempio
Di depenalizzare alcuni reati minimi che invece riempiono le carceri si tratta di individuare modi diverso del trattamento dei detenuti o di chi è stato condannato noi siamo un Paese che mette tutti in carcere perché non sa gestire le pene alternative
E questo è un problema del quale il parlamento si deve far carico
Però io francamente queste polemiche come se si volesse favorire chi si è appropriato di denaro pubblico reato gravissimo
Occhi ha commesso degli illeciti amministrativi non non lo trovo pertinente questo ragionamento rispetto all'obiettivo che può raggiungere l'indultino dire in conclusione di questa considerazione che se
Si è fatta una critica alla cosiddetta legge ci ex Cirielli perché puniva i cosiddetti ultimi i recidivi della microcriminalità e favorire invece coloro che potevano procurarsi una buona difesa e costosa la prescrizione
Non deve essere altrettanto però al contrario non è che se uno è stato condannato per un reato di garanzia esattamente una considerazione che sarebbe venuto presente durante i lavori della commissione
La stragrande maggioranza dei detenuti e dentro per reati che sono connessi a attività che creano allarme sociale ma non sono di particolare gravità cioè nel senso per esempio ci sono molti immigrati che commettono dei reati piccoli reati perché per sopravvivere spesso ci sono detenuti che sono legati alla tosse alle tossicodipendenze
Queste in genere sono detenuti che hanno poche possibilità di difesa hanno poche possibilità di mettere in atto un una strategia difensiva che per esempio li porti alla prescrizione mentre chi gode di condizioni economiche di una di una certa consistenza si può permettere degli avvocati si può permettere di sfruttare
Le norme del procedurali che permettono di non andare in carcere e di non scontare la pena noi io credo che ci sia anche un problema di equità no perché i poveracci devono restare comunque dentro
E chi invece a possibilità deve farla franca
Questo secondo me non è buonismo
E non è come dire vetero sociologismo è una considerazione deve essere presente allo Stato
Qual è stato ricordiamo nel momento in cui concede la ministri e o concede l'indulto dichiara di aver fallito e cioè dichiara di non essere capace di dare certezza all'esecuzione della pena e di non applicare e di non poter sardo o di non sapeva applicare correttamente il Codice però questa allora attiene alla riforma della giustizia nel suo complesso noi ci confrontiamo con una situazione di fatto
Dobbiamo dire che va bene che restino sessantacinque mila detenuti lì dove ce n'è entrano solo in locali dove ce ne entrano solo quarantacinque mila io credo che non è da Paese civile
Chiudiamo a proposito dell'attività della del dicastero della giustizia sulla consiglio dei ministri di oggi che dovrebbe a vere all'ordine del giorno anche la presentazione del disegno di legge sulle intercettazioni presentato dal ministro guardasigilli Clemente Mastella che cosa si aspetta
Ne ne abbiamo parlato nel durante l'audizione col ministro io mi aspetto che questo provvedimento adesso al di là delle considerazioni tecniche dei particolari
Si potrà ragionare solo quando avremo un testo del del ministro
Però io credo che bisogna bisognerebbe che questo provvedimento rispondesse ad alcune esigenze la prima
Quando possono essere fatte le intercettazioni in che condizioni possono essere fatte alle intercettazioni e chi dei veri autorizzare le intercettazioni
Secondo chi deve controllare la custodia delle intercettazioni io per esempio penso che debba essere il capo dell'ufficio dalla procura
I sostituti lavorano invece risponderne Demetrio e anche risponderne deve anche risponderne oneri ed onori
E se un sostituto non si comporta correttamente il capo che ne che ha dato la delega che deve risponderne
Altra considerazione bisogna dopo che questi atti perché non sono solo le intercettazioni sono tutti gli atti giudiziari che devono essere custoditi
Con attenzione se nonostante questo accade che delle intercettazioni siano pubblicate bisogna che ci sia un intervento come dire di una sorta di autorità terza penso per esempio all'Authority per
Esatto per diciamo da per la privacy ha così sì che si si capisce di che cosa parliamo cioè per la tutela dei dati personali
Che potrebbe valutare al di fuori della diatriba libertà di informazione difesa del segreto il peso che a questa pubbliche che hanno la pubblicazione di questi documenti
Quindi per esempio un intervento in questo senso potrebbe anche eliminare le preoccupazioni dei giornalisti i quali pensano
Di non dover rispondere per la pubblicazione di atti che non è che solo che arrivano in loro possesso perché c'è qualcuno che che viola il segreto
Poi c'è un'ultima considerazione eh che è un po'all'Ater e ma è importante come vengono fatte le intercettazioni ne sappiamo che devono dovrebbero essere fatto tutti i locali
Della procura della Repubblica spesso proprio perché sono diventate un'enormità le intercettazioni metà del Bilancio
Del ministero della Giustizia se ne va per le intercettazioni telefoniche cerchiamo di capire qual è la dimensione per l'altra metà funzionamento dei tribunali le carceri c'è per metà le intercettazioni telefoniche
Spesso vengono fatte in appositi locali fuori dagli uffici giudiziaria ecco io credo che già se insieme alla responsabilità del capo dell'ufficio si riportasse tutto dentro la vigilia anche dal punto di vista logistico dentro la Procura della Repubblica non sarebbe male
Su queste linee se si muove su queste linee il disegno di legge del ministro mi pare che si possa cominciare a discutere poi adesso tecnicamente nei dettagli ammesso che l'ovulo presenti il ministro aspettiamo di vedere qual è l'orientamento del Guardasigilli