Incontro del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la redazione de "Il Resto del Carlino"

Signor presidente gli editori della Poligrafici editoriale che pubblica il Resto del Carlino la Nazione il giorno il Quotidiano Nazionale quotidianamente i giornalisti dipendenti tutti sono onorati e felice di poterne incontra dal mille ottocentottantacinque anno della sua fondazione il Resto del Carlino è il quotidiano della città lei signor Presidente ricominciando il viaggio proprio dalla nostra sede ce lo rammenta e la sua scelta ci lusinga
Assieme a tutti i bolognesi abbiamo apprezzato la tempestività della decisione di riprendere la visita che essere interrotta il ventuno febbraio scorso per cause di forza maggiore
Come dimenticare quel giorno ricordo ancora con una certa commozione le parole solenni che le pronuncio al mattino in memoria di Marco Biagi che fino all'ultimo fu assiduo collaboratore di questo giornale
Quelle parole mi hanno fatto particolarmente piacere perché il Carlino ha voluto onorare la memoria del professor Biagi
Con un premio destinato a iniziative sociali meritevoli che verrà assegnato in questo stesso spazio che ora la ospita il prossimo diciannove marzo e che ha ricevuto l'adesione corale della città di Bologna
E per tutti noi una grandissima soddisfazione la notizia appena preso che lei ha voluto concedere l'alto Patronato del Presidente della Repubblica al nostro premio Biaggi
La ringrazio per questo grandissimo riconoscimento a nome di tutto il Resto del Carlino
Tornando al discorso del ventuno febbraio non posso dimenticare quanto lei disse ai sindaci dell'Emilia Romagna le manifestazioni di piazza non possono sostituire le sedi decisionali proprie della democrazia rappresentativa
Lei sottolineo in quell'occasione che ci sono anche questioni aperte come la riforma del sistema delle autonomie locali un cammino più rapide definito in Parlamento per le leggi di più diretto interesse delle regioni e degli enti locali
L'urgenza della riforma del federalismo fiscale che soprattutto della legge elettorale così come la necessità di affrontare in modo più costruttivo il problema dell'immigrazione
Quella mattina Palazzo Re Enzo ne fece anche un appello alle forze politiche perché ci fosse un confronto più pacato e costruttivo tra gli opposti schieramenti un appello che rilanciò nei giorni della crisi di governo
è proprio questo chiedono gli italiani i cittadini e lo testimonia le lettere che arrivano tutti i giorni redazione
Sollecitano i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche senza per questo essere costretti a dover ricorre alle manifestazioni di piazza
A trovare unità e serenità per poter meglio affrontare tutti assieme le sfide che attendono il Paese
Ho anche potuto riflettere signor Presidente sui giorni della crisi
Che la visita di Bologna su quella che considero la lezione che Quirinale ha dato a tutti gli italiani come è stato osservato più che il rinvio alle Camere del governo Prodi resterà nella storia costituzionale
La dichiarazione con la quale lei ha motivato questa scelta di uscita confermata l'importanza del ruolo di garanzia del capo dello Stato titolare di un potere neutro e moderatore forte dell'imparzialità e della saggezza che lo informa di questo c'è bisogno di una democrazia bipolare e maggioritaria
Dalle motivazioni del rinvio alle Camere si confermino oltre che la forma di governo parlamentare resta un valore fondamentale del Paese ne garantì il Capo dello Stato
Così come garante del rispetto della libertà di stampa
E della difesa per quanto è possibile anche nel mondo dell'autonomia della classe giornalistica anche come il collega seguo con trepidazione le sorti del giornalista Daniele Mastrogiacomo prigioniero in Afghanistan
So che il Quirinale si sta attivamente interessando della sorte dell'inviato di Repubblica mi auguro che dopo la Liberazione avvenuto nella notte dei due tecnici italiani Nigeria possano presto succederà altrettanto a Kabul
In questi giorni signor Presidente ho anche riflettuto su quanto lei ha scritto nel libro dove va la Repubblica rilettura del biennio mille novecentonovantadue mille novecentonovantaquattro
Che presentò proprio a Bologna a Palazzo dei notai nel novembre del mille novecentonovantacinque in quel libro ha insistito sulla necessità di ridefinire la funzione dei partiti
E ha ricordato il rapporto molto intenso che la leggo a Giovanni Spadolini con un omaggio commosso al suo impegno nella vita democratica dell'Italia repubblicana
Imperniata sugli stessi ideali di patria di Berta che giustizia
Che hanno sempre contraddistinto la vita del nostro giornale
Assumendo infatti il venti febbraio mille novecentocinquantacinque la direzione del Carlino
Spadolini ripiego Laganà così alla fine del suo primo editoriale il compito che si era prefisso difendere la tradizione liberale democratica dell'Emilia delle Marche del Veneto e delle Romagne i valori fondamentali dello Stato italiano
I valori della libertà e de L'Unità i valori della giustizia e l'equilibrio sociale contro ogni forma di negazione
Contro ogni forma di sovvertimento sono gli stessi concetti che Spadolini avrebbe ripreso in un piccolo volume in cui accostava Carducci a croce il pensatore napoletano a lei molto caro
E proprio Giosuè Carducci di cui ricorre in queste settimane il centenario della morte e Benedetto Croce sono stati prestigiosi commentatori del nostro giornale
Sarà anche un caso ma nel comunicare a Carducci gravemente infermo e sul punto di morte la motivazione del Nobel
Assegnatogli nel mille novecentosei dall'Accademia di Svezia il barone de Bild diceva l'opera vostra illustre maestro e improntata al culto dei più alti ideali che sono sulla terra
Ideali della patria della libertà e della giustizia
La lezione dell'autore delle odi barbare riassunti in queste parole resteranno per il nostro giornale un grande mondo monito che un modello da seguire grazie signor presidente grazie signora Clio per essere qui tra noi
Molte grazie caro Direttore ringrazio lei e ringrazio voi tutti per questo
Bellissimo incontro di cui francamente mi hanno sorpreso le proporzioni
Io da qualche tempo ha mai non sono più abituato alle manifestazioni di massa fai questa non è una di quelle manifestazioni di cui ho parlato così con qualche accento critico
Ora quando sono venuto la prima volta qui sono venuto e sono tornato a Bologna sapendo che non avrei potuto non fare tappa al Resto del Carlino
Questo giornale di cui conosciamo grandi tradizioni anche tradizioni di eminenti direttori e collaboratori rappresenta come lo rappresentano anche in altre città alcuni giornali
Tradizionali delle vere e proprie istituzioni sono espressione della società sono voce riconosciuta di città importanti come Bologna
Mi congratulo per il vostro lavoro per i vostri successi me ne congratulo con lei me ne congratulo con l'editore
E
Mi limiterò soltanto a pochissime osservazioni partendo se vuole da un'espressione di preoccupazione di solidarietà
Per il giornalista Mastrogiacomo noi ci auguriamo fortemente si riescono a trovare i canali per liberarlo
Ha fatto riferimento alla liberazione appena avvenuta dei dei lavoratori italiani che erano stati fatti prigionieri Nigeria probabilmente le condizioni
Per il giornalista sequestrato in Afghanistan sono ancora più complicate no non disperiamo che comunque se ne possano venire a capo
Direttore se io volessi raccogliere tutti gli spunti del suo intervento rifare dovrei fare un messaggio come quello che ho fatto dopo l'elezione in Parlamento e quindi e quindi e quindi chiederò
E quindi l'esito subito rassicurarvi io coglierò qualche spunto soltanto ringraziandolo ringraziando la molto per l'attenzione che ha prestato
Sia a mie recenti prese di posizione sia a
Mie elaborazioni o iniziative precedenti e lei ha ricordato che il libero
Del novantaquattro che è stato di recente ristampato per iniziativa dell'editore Rizzoli e diciamo confidando che posso ancora suscitare qualche interesse del vero io dedica ai quel libero
A un vostro direttore
A Giovanni Spadolini che è stato un carissimo amico col quale ha condiviso un periodo molto difficile della vita politica istituzionale italiana e per quanto avessimo formazioni diverse
In poche occasioni ho trovato una sintonia come la trovai allora con Giovanni Spadolini avevamo incarichi egualmente impegnativi e gli assolo Democrito con senso di responsabilità con rigore e già in quella funzione consapevoli entrambi di doverla esercitare con la massima imparzialità anche le presidenze delle camere sono funzione di garanzie almeno così la intenderemmo sia io che Giovanni Spadolini come l'anno intesa tanti altri importanti e rappresentativi Peshitta esigenti
C'è stato un motivo che tutti conoscono e che lei ha ricordato per cui sono scappato da Bologna con l'impegno di tornarvi credo di averlo mantenuto anche in tempi abbastanza Brevi
è stata una crisi complicata e soprattutto è stata una crisi a un dato momento di non facile lettura nella sua matrice soprattutto nella sua evoluzione nelle sue conclusioni
E perciò io ho ritenuto di dovere mi di dovermi rivolgere all'opinione pubblica i cittadini tutti motivando le decisioni che avevo preso e in qualche modo ricostruendo sia pur rapidamente nei suoi aspetti essenziali la crisi che si era conclusa
Non so se questa si possa considerare una innovazione non so se posso a far testo se posso essere
Censurato a perché naturalmente se molto spessi spesso richiesti di intervenire poi quanto si interviene si accusati di eccessivo interventismo ma comunque io
Intervengo esclusivamente nei limiti delle mie responsabilità e dei poteri che mi affida la Costituzione credo che tra le mie responsabilità vi era anche quella
Di dire agli italiani come fossero andate le cose in maniera che tutti potessero valutare e giudicare
E solo di una cosa son contento che in effetti da nessuna parte politica hanno potuto essere fatte riserve sulla ricostruzione che ha votato delle posizioni dell'uno e dell'altro schieramento e degli argomenti sulla base dei quali
Ero arrivato ad una decisione che consideravo e ho definito obbligata
è si è aperta una nuova fase del nostro cammino e io voglio essere
Fiducioso
Voglio dei può essere fiducioso o lo sono a ragion veduta anche se tante volte quando lancio
Quegli appelli che lei ha ricordato a un dialogo più pacato più costruttivo ad un confronto che non sia guerra totale e guerriglia quotidiana tra maggioranza e opposizione chiunque sia
Nella maggioranza e chiunque sia nell'opposizione posso anche sentire
Come dire il rischio diciamo di una di una ripetizione che appaia non confortata dei fatti
Però io continuerò a fare questo appello continuano a ripetere con profonda convinzione questo richiamo insomma l'Italia è davvero un paese in cui stiamo sperimentando cosa molto importante e positiva da da quindici anni una democrazia dell'alternanza dopo che per un periodo non breve si era potuto parlare di democrazia bloccata
Ma riforme in cui si è concretizzata la democrazia dell'alternanza cioè quelle di un conflitto esasperato
E e di un confronto senza quartiere senza reciproco ascolto tra i due schieramenti non credo che sia qualcosa
Di cui si trovano molti termini di paragone nel resto dell'Europa democratica e non credo che sia una cosa giovedì pure per il nostro Paese
Quindi andiamo avanti direi il più possibile anche come opinione pubblica come cittadini come grande stampa indipendente andiamo avanti in questo sforzo e cerchiamo intanto anche di guardare ad una possibile soluzione di problemi
Come quello della legge elettorale e anche come quello di alcune particolari e importanti disposizioni della seconda parte della Costituzione repubblicana
Che possono che possono contribuire a un'evoluzione più distesa e più costruttiva più feconda della dialettica politica e istituzionale nel nostro Paese
Io mi fermo qui non senza raccogliere
L'accenno che lei ha fatto al ricordo del professor Biagi e alla iniziativa molto bella che avete che avete assunto che era naturalmente doveroso accompagnare anche con l'alto patronato dalla Presidenza della Repubblica
Io proprio nei giorni scorsi ritenuto di dover dire una parola ancora su questo su questo tema l'ho fatto anche qui in una forma forse inconsueto ho letto che qualcuno ha scritto
Ma come mai il presidente a Repubblica scrive a un una lettera a un giornale ora francamente
Di sicuro non è disdicevole per il Presidente della Repubblica non credo che lo sia per le istituzioni ed è un modo anche di intervenire
In un rapporto più diretto con l'opinione pubblica e con la gente e quando io ho visto la lettera di protesta dei familiari degli agenti di polizia e dei carabinieri
Uccisi nel nell'agguato
Al presidente Aldo Moro
E ho sentito diciamo anche proprio lavoro sofferenza percome avevano visto rievocare quell'episodio con la partecipazione di uno dei responsabili del terrorismo delle Brigate Rosse ho sentito io per dire una parola
Purtroppo
Il capitolo che pensavamo potesse essersi chiuso tanti anni fa
Si è riaperto si era aperto
Con l'assassinio pirati processo D'Antona poi del professor Biagi due vicende veramente parallele e si è riaperto anche con le recenti indagini che hanno condotto a scoprire nuove
Cellule terroriste e nuove potenziali vinacce di quel tipo e allora benissimo
Diamo il credito che è giusto dare e le possibilità di reinserimento nella società che è giusto dare a coloro che hanno pagato
Il proprio debito con la con la giustizia ma ci diamo Rispetto chiediamo misura chiediamo serietà nei comportamenti di chi non può
Dimenticare le colpe di cui è stato responsabile verso la democrazia e verso le persone verso le famiglie come quelle degli agenti delle scorte che sono caduti insieme con le persone che tutelava
Io mi fermo qui Caro Direttore faccio molti auguri per questa bellissima impresa è un giornale ed è un'impresa lo faccio per favorire a tutti voi che che lavorate a qualsiasi titolo
Spero di poter tornare adesso non prendo impegna naturalmente ma non prendetemi e cercherò di scegliere accuratamente il momento in cui veniva per non essere costretto a scappar via grazie