La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale mercoledì ventisei settembre questo appuntamento con la rassegna stampa internazionale accurati dava il carrettino apertura quest'oggi
Ci occuperemo della moratoria sulla pena di morte alle Nazioni Unite ieri
Infatti Libération pubblicava
In prima pagina un articolo un intervento di
Romano Prodi Presidente del Consiglio per finirla con la pena di morte con l'iniziativa sulla
Moratoria all'Assemblea generale dell'ONU abbiamo un'occasione unica per affrancarci dalla pena di morte per cercare di rompere questa
Catena scrive tra l'altro Romano Prodi parleremo anche di
Alcune iniziative europee dei radicali in particolare
Di Marco Pannella e Marco Cappato con il Financial Times ieri un articolo a pagina cinque il
Consiglio gli Stati membri tagliano la Turchia dalle monete
Delle euro questo il titolo la stessa notizia è stata data anche dal Financial Times Deutschland
Ciò primo anche di Birmania
Spendere manifestazioni non violenta in corso nel Paese guidate dai monaci buddisti riproporremo alcuni editoriali quello da Washington post ieri la sollevazione di massa contro la dittatura
Ha disperatamente bisogno del sostegno internazionale scrive tra l'altro il posto leggeremo anche il commento del Boston Globe dal titolo i monaci contro i militari e poi un'analisi
In un work briefing dissi Montis dal dal Guardian
Che spiega che
Le manifestazioni di strada da sole difficilmente porteranno alla caduta del regime birmano in chiusura poi torneremo a parlare di
Iran le mondo oggi
Con un'analisi di Corinne lesi nel si chiede se Bush attaccherà Taher Anna la risposta alla fine anche probabilmente il Presidente
Americano non ha
Intenzione di bombardare lira né poi
In chiusura un'ultima segnalazione le lezioni sbagliate di Monaco
Monaco evidentemente quello trentotto un intervento di Gideon Racman sul Financial Times di ieri
Partiamo però dalla moratoria alle Nazioni Unite Di Biasio ieri pubblicava in prima pagina un articolo un intervento di Romano Prodi per finirla con la pena di morte scrive
Il Presidente del Consiglio scritto una lettera aperta e cinquantacinque premi Nobel che nelle settimane scorse mi avevano rivolto un appello per giungere rapidamente all'approvazione di una moratoria universale sulla pena di morte in vista nella sua completa abolizione
Ho illustrato loro i passi che l'Italia ha compiuto nelle ultime settimane quelle che intende compiere alle Nazioni Unite nei prossimi giorni li ho pregati di continuare a sostenere questa battaglia di civiltà agli invitati a New York il ventotto settembre prossimo per
Testimoniare il loro impegno insieme a noi all'interno del palazzo di vetro all'inizio della sessantunesima sessione dell'Assemblea generale dell'ONU che si apre e si è aperta ieri a New York l'Unione europea e i vari Paesi
In rappresentanza di ogni regione del mondo presenteranno insieme una risoluzione per la moratoria universale
L'obiettivo di giungere al più presto la sua approvazione d'Italia da sempre impegnata in questa battaglia svolto anche in questi mesi
Un ruolo decisivo perché si formasse il più ampio consenso possibile in Europa e nel mondo
La giustizia oggi come tutto il resto è questione planetaria scrive Prodi durante il primo anno e mezzo di governo affrontato questo tema collidere internazionali all'ONU l'Unione africana
Facendomi portavoce dello sconcerto e della speranza di chi auspica un riscatto
Perché
Quella contro la pena di morte una battaglia sentito da tutti nel nostro Paese dall'opinione pubblica dal Parlamento dei Governi che ci sono succeduti in questi anni a prescindere dal loro natura politica
Negli ultimi
Nesi la politica diplomazia italiano hanno intensificato gli sforzi avvalendosi del sostegno di varie associazioni a cominciare da Nessuno tocchi Caino che da anni combattono questa battaglia
Dopo aver convinto nel giugno scorso l'Unione Europea procedere compatta si è messo a punto in questi giorni un testo di risoluzione che ci apprestiamo depositare
E far votare all'ONU
Insieme al Portogallo che detiene la presidenza di turno dell'Unione europea
Abbiamo organizzato una riunione al palazzo di vetro il prossimo ventotto settembre proprio per ampliare il consenso ho voluto invitare a cinquantacinque premi Nobel a questa riunione di Jörg perché il loro impegno anche durante queste giornate decisive sarà una testimonianza
Straordinaria di uno sforzo comune in favore della sempre più piena realizzazione dei diritti umani
Universali sappiamo che non possiamo farci illusioni
Scrive ancora Prodi quella contro la pena di morte una battaglia difficile perché molti Paesi ancora la pratica no ma siamo pronti ad assumerci i nostri rischi per tentare di vincerla le condizioni ci sono
Abbiamo ragioni per sperare a cominciare dal sostegno dei principali organismi internazionali dell'Unione europea dell'opinione pubblica mondiale
Il numero sempre crescente di paesi che ripudia l'uso di questa pratica crudele e inumana dei continenti più martoriati l'Asia l'Africa continuano a giungere anche in questi giorni segnali incoraggianti
La stessa Cina sta avviando una riflessione di lungo periodo sull'uso della pena di morte la pena di morte un atto estremo ricordo ancora Prodi
Contrari i più elementari principi di convivenza civile che si è alimentato nei secoli grazie alla logica della violenza che chiama un violenza in una catena senza fine
Oggi abbiamo un'occasione unica per affrancarci per provare a spezzare questa catena sul significato della pena capitale è stato scritto tutto
E proprio la tradizione italiana
A partire dall'Illuminismo di Cesare Beccaria è stata protagonista del dibattito etico e filosofico attorno a questo tema
Mi limito perciò ricordare che trovando una risoluzione all'ONU potremmo rendere evidente un principio importantissimo quello cioè
Che l'essere umano non è solo capace di compiere progressi della scienza
Il che
è sotto i nostri occhi ma anche in campo etico circostanza questa su cui
Choir dando quello che succede in giro per il mondo si può
Legittimamente inutile nutrire qualche dubbio
Una risoluzione dell'ONU contro la pena di morte potrebbe insomma secondo Romano Prodi dimostrare che l'uomo di oggi è migliore di quello di ieri anche sotto il profilo
Etico-morale sarebbe un risultato enorme destinato incidere sulla nozione stessa di progresso un risultato che aprirebbe le porte un futuro più giusto in una società che finalmente si emancipate
Dalla spirale della vendetta fratricide di carino e Abele una società che dimostrerebbe di aver compreso
L'ammonimento che ci viene dalla saggezza antica ricordato recentemente da antico Monte Bauman se vuoi la pace cura la giustizia così
Romano Prodi in questo intervento pubblicato in prima pagina
Ieri dato
Liberarsi uno invece a proposito delle iniziative dei radicali in Europa il Financial Times sempre ieri a pagina cinque pubblicava un articolo dal titolo il Consiglio cioè i governi dell'Unione Europea tagliano la Turchia dalla moneta dell'euro
Se solo fosse così facile cancellare la Turchia scrive il quotidiano della City l'Unione europea con molti dei suoi Stati membri che si stanno pentendo per aver invitato grande Paese musulmano deriva semplicemente cancellato
Anche la dalla mappa delle sue nuove monete dell'euro
Due europarlamentari Marco Pannella Marco Cappato hanno rivelato alcuni documenti che dimostrano che il disegno del modo moneta è stato alterato dagli Stati membri la Commissione europea aveva proposto una mappa dell'Europa che sta Riva ha fino al Mar Caspio
Turchia compresa manu ma in un incontro a porte chiuse Governi
Europea hanno ridisegnato questa mappa Cipro stata addirittura spostata geograficamente di qualcosa centinaia di chilometri per impedire che si vedesse la Turchia
Il Consiglio deliberatamente segretamente cancellato la Turchia hanno detto Pannella e Cappato mentre dittatura come la Bielorussia vi sono rappresentate un Paese democratico con cui sono in corso negoziati di adesione non c'è le monete scrive in conclusione estive dovrebbero entrare in circolazione il prossimo anno ma Cappato Pannella vogliono che nel disegno
Venga cambiato così
Il Financial Times tra l'altro questa
Questa stessa notizia riportata anche da altri quotidiani uno su tutti il France Financial Times Deutschland
Spostiamoci quanto sta accadendo in Birmania le manifestazioni non violente dei monaci buddisti contro raggiunta militare le notizie
Non sono non sono buone e Governo rischia di reprimere nel sangue queste manifestazioni
Vediamo i commenti della stampa internazionale partire dall'editoriale di ieri del Washington post secondo cui la sollevazione di massa contro la dittatura disperatamente bisogno del sostegno internazionale questo
Il titolo scrive
Il quotidiano americano domenica sono arrivate notizie importanti da uno dei Paesi più oppressi al mondo sfidando il governo militare decine di migliaia di Bermani hanno marciato nel centro della capitale in altre decine di città
A Rangoon c'erano tra i cinquanta le cento mila persone di gran lunga la più importante
Manifestazione dalla sollevazione guidata dagli studenti nel mille novecentottantotto il nuovo movimento questa volta guidato da monaci buddisti ha preso forma lentamente da una protesta contro l'aumento dei prezzi
Repressa duramente dalla polizia
Ed ha preso questa forma grazie allo stupefacente coraggio dei monaci buddisti
Ma la Birmania non nelle Filippine nemmeno l'Indonesia e gli eventi domenica provocano
Tanto Gioia quanto paura per l'opposizione democratica
La speranza che un Paese di cinquantadue milioni di abitanti i miti le rivoluzioni popolari dei suoi vicini
E temperata dalla consapevolezza che il primo istinto della Giunta al potere sarà di ripetere il bagno di sangue con cui
Ha schiacciato la rivoluzione del mille novecentottantotto cioè con
Massacri che provocarono la morte di tre mila birmani
Se questo accadrà dipenderà in ampia misura da cose generali sentiranno dal mondo esterno nelle prossime ore
Finora in saggi sono stati ambigui secondo il Washington post
Il Segretario di Stato americano Condoleeza Rice ha parlato contro il regime il Presidente Bush annunciato ieri all'Assemblea generale dell'ONU nuove sanzioni americane contro la Giunta
Il Segretario generale dell'ASL e Anna che conta tra i suoi membri la Birmania chiesto a regime di evitare la violenza e così hanno fatto anche
Unione Europea Filippine Singapore
Ma il problema è che non si sono fatti sentire Governi le cui parole contano di più cioè l'India il Giappone e la Cina i cui investimenti il sostegno diplomatico hanno alimentato la dittatura birmana per anni
Alcuni esperti dicono che Pechino potrebbe discretamente imporre generali ivi di evitare una repressione
Ma la silente diplomazia cinese probabilmente non sarà abbastanza secondo voci intorno post quel
Quel che occorre una forte azione multilaterale per dire chiaramente che il regime deve negoziare un accordo politico con i Democratici birmani guidati da usare Succi
E che la violenza contro i manifestanti pacifici sarà punita con conseguenze esplicite insomma scrive al posto Bush deve anche dire chiaramente che gli Stati Uniti riterranno la Cina responsabile per eventuali massacri Rangoon
E che questo esito potrebbe avere ripercussioni sulle Olimpiadi del due mila otto in un modo o nell'altro dittatori birmani devono sentire con una potenza che una potente alleanza internazionale sta dalla parte di chi
Coraggiosamente manifesta in tutto il paese questo
L'editoriale di ieri del Washington post analoghi concetti vengono ripetuti dal Boston Globe i monaci contro i militari questo il titolo del primo editoriale è già stata definita la rivoluzione zafferano negli ultimi giorni
I monaci buddisti in tutta la Birmania stanno conducendo una protesta pacifica contro la brutale dittatura militare e ora ci avviciniamo momento decisivo
Il pericolo sempre più incombente secondo Blob che manifestanti siano saltati dal regime un regime che raramente esita usare la violenza i Capi di Stato che partecipano all'apertura dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite questa settimana mi orche
Devono
Esercitare tutta la loro influenza per chiedere che la Giunta si astenga dalla violenza e accetti l'appello dei manifestanti alla riconciliazione e al dialogo le esitazioni che ci sono state finora da parte dei generali
Nell'attaccare i monaci si spiegano con lo stato speciale di cui questi ultimi godono della società birmana quasi tutti maschi in Birmania trascorrono alcuni anni
Nel clero anche le famiglie
Dei soldati hanno dei dei dei loro membri che che sono Monaci buddisti e quando i monaci rifiutano offerti per dei membri dell'esercito dalle loro famiglie
Compiono quella che è una forma di scomunica buddista spiega il Boston Globe a questo gesto può anche essere interpretato come un diniego di legittimità politica per la Giunta militare
Di conseguenza i generali sono di fronte a decisioni cruciali possono permettere manifestanti di proseguire con le loro proteste
Ma in questo modo corrono il rischio di
Vedere una vera transizione democratica oppure possono sparare sui manifestanti come hanno fatto in passato di fronte a questa prospettiva scrive ancora Boston Globe
Il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki Moon o deve usare l'Assemblea generale per apportare sostegno al popolo birmano
Il Presidente Bush ieri annunciato nuove sanzioni contro la Giunta ma l'Unione Europea e Lhasa in devono far sentire più forte la loro voce a favore di una vera transizione verso la democrazia soprattutto occorre fare pressioni sulla Cina
Affinché Pechino lanci un avvertimento i suoi partner militari commerciali nella Giunta se l'ONU
Aspira ad essere il Parlamento delle elezioni allora deve ascoltare gli appelli alla compassione che vengono da Rangoon così
Tra l'altro il Boston Globe e nel suo Urbis finga si Montis dal del Guardian
Avverte che
Come dire le parole non bastano
Per manifestazioni di strada da sole difficilmente porteranno alla caduta di una Giunta militare spietata come quella birmana c'è un precedente il mille novecento
Ottantotto quando all'ora sollevazione degli studenti
Provoco
Una dura repressione che portò alla morte di circa tremila CPT nelle belle parole dei leader occidentali
Insomma scrive artista le belle parole di leader occidentali non avranno alcun effetto soprattutto se come in passato non saranno accompagnate da misure concrete e punitive per la Birmania ci spostiamo
All'Iran alla questione del nucleare le mondo oggi in un'analisi di cori inglese nel si chiede se Bush attaccherà l'Iran ha vediamo la risposta ancora una volta si dice che il Presidente americano suo vice Dick Cheney
Abbia il dito sul grilletto l'esercito americano insabbiato in Iraq non lo dissuade Rebel l'attacco contro l'Iran li contro l'Iran sarebbe effettuato dall'esercito
Americano contro due mila obiettivi che sarebbero già stati individuati dal Pentagono e così ti non farebbe la teoria dei no neoconservatori secondo cui l'Iraq ritroverà la stabilità sullo quando la crisi con Teheran sarà risolta
Cinque anni dopo il discorso in cui Bush mise in mora le Nazioni Unite affinché agissero per disarmare Saddam Hussein i paragoni con l'Iraq sono inevitabili
Bush è intervenuto davanti all'Assemblea generale dell'ONU Mohammed El Baradei capo delle agenzia internazionale per l'energia atomica sembra mettersi di traverso
Come aveva fatto Hans Blix dar loro a capo degli ispettori in Iraq come sull'Iraq il proseguo sembra inesorabile due portaerei americane sono già posizionate nella regione
E l'Iran è accusato di essere responsabile del fallimento in Iraq
Insomma a Washington in molti credono alla guerra americana contro Teheran scrive
Le monde quelli che non credono che Bush abbia preso la sua decisione temono comunque lo scenario di una guerra accidentale provocata da un incidente come rapimento dei marinai britannici nelle acque territoriali Rachele
Da parte delle Guardie della rivoluzione un altro scenario che Israele attacchi senza
Il consenso americano trascinando gli Stati Uniti in un conflitto in Iran altra idea diffusa Washington Bush sarebbe obbligato di colpire prima che gli Stati Uniti entrino nel vivo della campagna elettorale
Nel Presidente nel suo dice sono candidati il tandem Bush Cheney ha dunque le mani libere senza doversi attenere considerazioni elettorali
L'Iran una questione ampiamente consensuale i democratici non sono riusciti ad adottare un progetto di emendamento che esigeva che il Presidente chiede se l'autorizzazione del Congresso prima di lanciare un'azione contro l'Iran
Ma c'è infine un ultimo scenario per il professore
Norman Birnbaum quello più probabile che Bush preparerà un attacco rimetterà i piani al suo successore come
Fece l'arresto Dwight Eisenhower nel mille novecentosessantuno con John Chennedy a proposito di Cuba dell'invasione nella Baia dei porci
Bush si serve della minaccia iraniana per un bit per evitare un ritiro dall'Iraq umiliante questo però conclude nel mondo non significa che abbia intenzione di attaccare sempre a proposito di rango
Ma non solo vi segnaliamo anche un intervento ieri di videonola Hackman sul Financial Times
Le lezioni sbagliate di Monaco tra l'altro scrive
Racman che il mondo occidentale potrebbe trovarsi di fronte al
A una nuova crisi cecoslovacca come quella del trentotto
Molta della retorica attuale si concentra evidentemente sull'Iran anche la retorica a proposito di Monaco
Ma agli Stati Uniti sono seriamente preoccupate che la Russia possa in realtà
Prendersela con un altro Paese cioè
La Georgia in quel caso scriverà Manna di europea e gli americani dovrebbero reagire molto duramente
Abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale