Sussidiarietà ed economia. Nuovi paradigmi di sviluppo in Italia

Allora buongiorno a tutti
Forse
Autorità signore e signori vi do il benvenuto a questo convegno dedicato a sussidiarietà ed economia nuovi paradigmi di sviluppo in Italia
Con il quale la Fondazione Edison avvia un nuovo filone di analisi incentrato sui modelli di sviluppo dell'Italia nella sua collocazione europea
Il richiamo al concetto di sussidiarietà orizzontale su cui molto si è soffermato nel suo studio e presidente del nostro comitato scientifico Alberto Quadrio Curzio
Si riferisce alla dinamica delle relazioni e alla ripartizione di funzioni tra Stato comunità civile e mercato
Si vuole in tal modo riflettere su forme di liberalismo comunitario
Attraverso le quali soggetti liberamente organizzati e collocati nella cosiddetta comunità civile possono contribuire a far funzionare meglio sia le istituzioni che il mercato
Ciò appare tanto più importante oggi alla luce della progressiva ritirata dello Stato da tutta una serie di funzioni chi è un tempo gli erano proprie
Tale ritirata
è stata determinata sia dall'applicazione della sussidiarietà verticale
Che ha assorbito funzione degli Stati verso l'alto in Europa
E verso il basso nelle regioni e nei comuni sia dai processi di privatizzazione ad esempio di servizi a rete di sanità eccetera sia infine dai cambiamenti della dinamica della spesa pubblica
Questi ultimi sono stati anche una conseguenza dei nuovi vincoli di bilancio particolarmente stringenti per i Paesi europei nel quadro degli accordi di Maastricht
La comunità civile rappresentata dalle associazioni e dalle fondazioni sta così evolvendosi dai settori tradizionali della promozione culturale e dell'assistenza alle categorie sociale insomma
Delle categorie sociali più deboli per entrare maggiormente nel vivo della soddisfazione dei bisogni sociali ed economici non più perseguibili da parte dello Stato
Lo scopo del convegno sussidiarietà ed economia e allora quello di esplorare le possibilità di evoluzione del concetto di sussidiarietà come vettore di sviluppo economico ed è valutare la portata di un modello istituzionale civile ed economico che potrebbe contribuire al rilancio dell'Italia del ventunesimo secolo
Questa riflessione Siryn feci inserisce infatti in un momento di passaggio molto delicato per il nostro Paese
Le crescenti difficoltà incontrate dai distretti industriali italiani messi in crisi dalla concorrenza internazionale soprattutto asiatica sembrano minare il principale asse di sviluppo della nostra economia
Sino agli ultimi anni il fenomeno del made in Italy e dei distretti incentrato soprattutto sul modo arredo casa meccanica leggera alimentare avuto grande successo ed è stato l'ammirazione di tutto il mondo
Secondo Quadrio Curzio è fortissimo tale fenomeno costituito dopo quello della ricostruzione postbellica un vero e proprio secondo miracolo economico
E ha consentito al nostro Paese di conseguire elevati livelli di sviluppo di diffusione del benessere nonostante la crisi la progressiva scomparsa dei cosiddetti pilastri cioè dei grandi gruppi industry industriali che nel nostro Paese solo per numero
E dinamicità inferiore a quelle di molti altri paesi europei
La storia distrettuale italiana costituita altresì una forma particolarmente interessante di sussidiarietà orizzontale dando vita i cosiddetti sistemi reticolari distrettuali
Che valorizzano il piccolo connesso al piccolo la somma di quelle che individualmente erano delle debolezze delle piccola e media impresa né ha generato la forza degli stretti sotto due profili l'innovazione e l'internazionalizzazione
Tutto ciò ha creato occupazione surplus commerciali compensando parzialmente il declino della grande impresa italiana
Tuttavia l'attuale fase di difficoltà dei distretti italiani ha riaperto il dibattito sul modello di sviluppo che dovrebbe caratterizzare il nostro Paese
Oggi ci si interroga se la polarizzazione tra istituzioni e mercato tipica del modello anglosassone sia la ricetta per risolvere i problemi italiani
è indubbio che in Italia debba ancora proseguire con decisione sulla strada per avere meno Stato e più mercato ma dobbiamo interrogarci se questa strada pur necessaria sia sufficiente
In altri termini a fronte di una minore presenza dello Stato ad esempio nella ricerca il mercato per avere orientamenti di lungo periodo che garantiscono comunque il conseguimento di grandi obiettivi può ho deve essere sostenuto dalla comunità
Ovvero è realmente possibile effettuare investimenti strategici i nuovi settori in un Paese come il nostro che soffre di una cronica assenza del da molti comparti chiave ad alta tecnologia usando i criteri
Di paese che sono decenni avanti ritaglia per dimensione e qualità scientifica o tecnologica della grande impresa
Per capire la complessità e la rilevanza di questi interrogativi occorre partire dalla constatazione che l'Italia deve affrontare l'attuale difficile transizione in un contesto reso quanto mai problematico da sommarsi di più fattori negativi
Ne cito alcuni
La crescente concorrenza della Cina mette a rischio già nel prossimo biennio decine qualcuno dice centinaia di migliaia di posti di lavoro
Data la particolare si voglia se il mio somiglianza tra la nostra specializzazione Mansour manifatturiera e quella cinese imponendo tempi di reazione brevissimi
Ma non si intravedono nuovi settori dell'industria una il terziario che possono controbilanciare rapidamente le difficoltà dei settori internazionali
Inoltre come già detto vi è un numero davvero esiguo di grande impresa è capace di investire in ricerca nei settori tecnologici e di sviluppare importante strategie di internazionalizzazione
Infine Alitalia problemi di conti pubblici che gli altri maggiori Paesi europei non hanno e quindi dispone di minori risorse da dedicare al rilancio
E lo stesso bilancio dell'Unione Europea al centro della recente divergenze tra gli stati membri in futuro probabilmente non potrà più fornire grandi risorse
Stando così le cose
A parte le azioni di tipo meramente difensivo necessarie per le guide Perale la concorrenza se mente ricca asiatica le strategie per uscire dalla crisi e per avviare un nuovo ciclo di sviluppo sono state indicate in questi mesi da più parti
Si parla di crescita dimensionale dall'impresa della necessità di una maggiore internazionalizzazione di investimenti in ricerca e innovazione di rilancio del turismo e della rimozione dei vincoli
Che fa rendono la competitività dell'Italia dall'IRPEF fra a dall'ira palla al cuneo fiscale
Ma di fronte alla complessità di queste sfide e alla carenza di risorse da parte dello Stato appare evidente che difficilmente l'Italia potrà riorientare il proprio modello di sviluppo
Ispirandosi a quello di altri Paesi che dispongono di ben altri margini di manovra
Ancora una volta l'Italia dovrà operare uno sforzo di fantasia per identificare una propria autonoma linea ai evolutiva
E quella della sussidiarietà una possibile strada per accelerare la transizione italiana verso un nuovo sviluppo
Questo e l'interrogativo centrale del convegno della Fondazione Edison che concederà la l'attenzione in particolare su tre temi il primo è quello del rilancio economico tecnologico i vari casi l'economia richiede l'efficienza del privato ma anche la stabilità di lungo termine dell'investimento
Cioè possibile soprattutto quando stakeholders è shareholder rosso
Danno rigira forme compositive di collaborazione un caso emblematico potrebbe essere quello della creazione di lavoratori che siano intersezione tra pubblico e privato per il raggiungimento di obiettivi comuni
Un secondo tema è quello delle nuove forme organizzative
Le fondazioni che in Italia di recente hanno visto crescere il loro ruolo contrassegnato da grande deficiente dinamismo possono partecipare in modo attivo e rilevante al processo di crescita dimensionale delle imprese agendo da catalizzatore e propulsore nella collaborazione tra pubblico e e privato cui si faceva cenno e infine al terzo tema riguarda il sistema bancario e finanziario il ruolo del credito e quello dei capitali di rischio reperite sul mercato rappresentano un problema cruciale nella crescita dei nuovi strumenti di sviluppo
La ritirata dello Stato dal mercato il cessato ruolo di alcune istituzioni finanziare chi agivano da stanza di compensazione
In situazioni di crisi e di rilancio aziendale hanno creato un vuoto non ancora riempito da i tradizionali strumenti di mercato borsa e fondi di investimento
Il convegno vuole affrontare alcuni quesiti di fondo
Si possono trovare forme di finanziamento per la soluzione aggregative d'impresa i distretti da parte di Sergio di soggetti come le fondazioni affinché siano facilitati grandi progetti di rilancio e sviluppo in un'ottica di medio lungo termine dell'investimento
Possono le banche partecipare al consolidamento dei capitali delle nuove auspicate aggregazione tra l'impresa e così da poter dare davvero porre le base per superare il problema della Nismo aziendale che caratterizza l'Italia
E infine le banche in che misura possono favorire la maggiore internazionalizzazione delle imprese italiane
Il convegno odierno della Fondazione Edison su sussidiarietà ed economia si interroga su come è stato comunità e mercato possono interagire efficacemente per favorire almeno alcuni di questi sviluppi
Sono certo che tutti i relatori porteranno dalla loro angolazione un contributo importante al dibattito che nostro convegno si prefigge di avviare ringrazio fin d'ora e porgo la parola professor Alberto Quadrio Curzio che coordinerà i nostri lavori
Sì
Ringrazio molto
In tutti i partecipanti a questo convegno che di cui innanzi prego
Di guardare lo schermo davanti a loro e non guardare me perché per ragioni tecnologiche ma saranno rappresentate alcune svaghi perché io ero come in realtà gran parte delle argomentazioni che sottendono questa nostra iniziativa
Sono state illustrate dal presidente della Fondazione Edison
Dottor Quadrino
E io perciò
Scorrendo anche più rapidamente di quanto pensassi di fare le mie riflessioni mi soffermerò su alcuni temi della questione strips
Innanzitutto vorrei ricordare che l'Italia ha avuto nella sua storia postbellica tre miracoli
Rappresentati dalla Costituzione e dalla ricostruzione rappresentati dalla distrettualizzazione dalle piccole e medie imprese rappresentati dalla europeizzazione e da ultimo dall'euro
I roccoli conseguiti al di là di ogni aspettativa è spesso contro l'opinione generalizzata
Della comunità internazionale tre straordinari successi
Purtroppo l'Italia anche commesso in questi sessant'anni tre grandi errori che hanno in parte non del tutto compensato i tre grandi successi
Consociativismo assistenzialismo chi ha visto uniti tutti in una vicenda che ha creato un ente abnorme debito pubblico
Forme di statalismo dirigismo davvero eccessive ed infine il declino della grande impresa con la ricerca scientifica e tecnologica che la stessa era capace di portare avanti
Preso atto di tutto ciò bisogna riflettere su quali rimedi siano oggi possibili ed opportuni
Io ho citato litre possibili rimedi che temo il pubblico non riesca a leggere dato il colore della rappresentazione
Una Convenzione costituente la promozione del liberalismo sociale ed infine un europeismo propositivo
Purtroppo non potrò soffermarmi su tutti questi temi ma la necessità di affrontare con vigore una stagione di rilancio è dimostrata da questa semplicissima rappresentazione grazie
Nella stessa vedete indicati i tassi medi annui di crescita del prodotto interno lordo italiano
A confronto di quello europeo
Del decennio degli anni settanta degli anni ottanta degli anni novanta e poi devi più brevi periodi due mila uno due mila tre e due mila tre due mila quattro ed infine il primo trimestre dell'anno corrente
Come vedete la dinamica dell'Italia negli anni Settanta sopra avanzava nettamente quella della Unione europea
La segmentata verde individua la dinamica dell'Italia ed è superiore la dinamica della media europea
Europa quindici di circa zero virgola cinque l'Italia mangiava al tre virgola cinque di crescita medio annuo del prodotto interno lordo l'Unione Europea quindici viaggiava al tre per cento
Negli anni ottanta i due tassi di crescita si sono e Guagliardi ed entrambe le aree marciavano al due virgola cinque
Negli anni novanta il tasso di crescita italiano è sceso all'uno virgola cinque quello europeo rimasto grossomodo sopra il due sia pure marginalmente e come vedete il divario Italia Europa sia andato accentuando
Anche nella ripresa nell'anno due mila tre due mila quattro
Ho indicato da ultimo il dato relativo al primo trimestre due mila cinque non perché io attribuisca lo stesso un particolare significato è troppo breve per dargli significati e tuttavia la preoccupazione che emerge dallo stesso con un tasso di crescita negativo del Pd italiano a fronte di un tasso di crescita positivo superiore all'uno virgola cinque dell'Unione europea deve indurci a capire che il tempo per sempre più breve
Un accenno alla cosiddetta Convenzione costituente
Voi sapete che si sta dibattendo oggi di riforme costituzionali si è fatto una riforma costituzionale affrettata nel due mila uno si sono fatte grosso modo sette bicamerali nel corso della gli ultimi cinquant'anni
Siamo tutti convinti che un ritocco alla Costituzione italiana sia opportuno ma siamo altrettanto convinti che debba essere fatto in modo convenzionale cioè con una forma analoga ad un'assemblea costituente
Modifiche costituzionali fatte in modo improvvisato da maggioranze che certamente non rappresentano tutto il Paese quelle passate come quelle presenti sono estremamente pericoloso
Non mi soffermo più lungamente sulla cosiddetta riforma che dovrebbe portare liberalismo comunitario e anche al federalismo solidale argomento quest'ultimo che tuttavia non tratterò
Vorrei ricordare che la sussidiarietà non è nata oggi è un termine concetto una categoria politica economico sociale che almeno quattro secoli di vita
E si punta su tre grandi principi il principio di libertà il principio di responsabilità e il principio di imprenditorialità che vuol dire capacità di iniziativa
I modelli applicativi della sussidiarietà sono da costruire nel momento storiche territoriale specifico non esiste una categorizzazione assoluta della sussidiarietà
Ed allora dobbiamo chiederci perché essa può essere importante per l'Italia che entra nel ventunesimo secolo
Ha detto bene prima Umberto Quadrino che la sussidiarietà si articola nel versante orizzontale nel versante verticale
Anche se noi prendiamo molto a dimenticare il versante orizzontale che tratta della produzione di beni pubblici che spetta all'istituzione di beni sociali civili che spetta alla società e di beni economici che spetta al mercato
Senza questa duplice composizione parlare di sussidiarietà non ha alcun senso
Ma spesso dimentichiamo quali siano i soggetti della sussidiarietà sappiamo che quelli verticali sono la quadrilogia ben nota Unione Stato-Regioni municipalità ma non abbiamo ancora messo appunto adeguatamente i soggetti della sussidiarietà orizzontale e verticale attinenti la società civile enti associazioni fondazioni anche le cooperative quantunque le stesse si stiano spostando sempre di più verso il mercato
Ed infine ovviamente nel mercato le imprese caratterizzate in Italia da pilastri grandi imprese sempre meno e da distretti per fortuna ancora vitale
Tre considerazioni sulle retti
Dicevo prima
Che
Reti e sistemi sono essenziali e lo sono ancor di più in Italia direi che l'Italia il Paese con il più forte potenziale per avere reti e sistemi altri paesi non sono così non lo è la Germania non lo è la Francia
Le reti istituzionali sono ovviamente essenziali ma in Italia sono troppe le reti istituzionali
Premesso evidentemente che vi è un'unità nazionale italiano irrinunciabile perché vi è una civiltà una cultura una lingua ma anche una tradizione una vocazione europeista forte
Non possiamo certamente disattendere la nostra storia comunale e regionali
Oserei dire che l'Italia è una Repubblica paese caratterizzata da venti regioni
Da otto mila comuni grossomodo da quattordici Comuni metropolitane e da cento Province questa struttura potrebbe anche essere accettabile quantunque io pensi che le Province siano troppe per molti versi ripetitive
Ma certamente sono troppe quindici mila istituzioni pubbliche tuttora vigenti in Italia non dico viventi perché non è detto che siano viventi tutte certamente sono vigenti
E io credo che ci voglia un forte sfoltimento di tutte queste istituzioni pubbliche molte delle quali non hanno più ragione dessert
Le reti economiche sono a loro volta essenziali ma manca il Progetto a mio avviso abbiamo quattro milioni di impresa ricorso a modo in industrie servizi con una media facciamo sempre cioè di quattro addetti per impresa
Cinquecentocinquanta mila sono le imprese del manifatturiero con la dimensione media di nove a detti non possiamo non constatare che la dimensione media è troppo piccola sia in generale che nel manifatturiero
Abbiamo grossomodo duecento sistemi locali del lavoro di stretti che abbiamo detto prima lo ha detto dottor Quadrino e lo ripeterà forti sono stati il nerbo portante quando ha cominciato a declinare la grande impresa
Che danno occupazione a più di due milioni di addetti nel manifatturiero quindi si tratta di una realtà anche numericamente molto consistente
Abbiamo ventisei grande impresa e con fatturati superiori a due miliardi di euro e solo quattro grandi imprese con fatturati superiori a dieci miliardi di euro troppo poche per un Paese come il nostro
E abbiamo anche ottantasei colonne noi le chiamiamo così cioè imprese con fatturati tre zero cinque e due miliardi di euro
Infine abbiamo circa quattro mila medie imprese dinamiche con fatturati compresi tra tredici e duecentosessanta milioni di euro e addetti compresi tra cinquanta e cinquecento che rappresentano un forte potenziale di crescita del Paese perché possono rapidamente spostarsi verso le colonne così come noi auspichiamo alcune colonne possano spostarsi verso i pilastri
Infine esistono delle reti sociali
O meglio reti comunitarie che a loro volta sono essenziali ma credo che nel nostro Paese manchi la consapevolezza perché manca la consapevolezza perché si ha l'impressione che si tratti di un universo disorganizzato di un universo confuso per molti aspetti ma così non è
Abbiamo tre mila fondazioni di cui due mila cinquecentonovantuno attive ma soprattutto abbiamo ottantanove fondazioni di origine bancaria che rappresentano una novità assoluta nel nostro Paese per dimensione per dinamismo abbiamo associazioni formidabili io qui ho citato Confindustria centodiciassette mila imprese associate
Con un totale di più di quattro milioni di dipendenti ma abbiamo anche abbia abbiamo il sindacato che evidentemente rappresenta una realtà comunitaria formidabile non lo dico solo adesso perché arrivato Pezzotta
Avrei detto comunque anche se Pezzotta era fuori insomma abbiamo settantotto università venti enti pubblici di ricerca formidabili in taluni aspetti pensate che solo il CNR accento sette istituti di ricerca
E grossomodo duecentotrentacinque mila soggetti non profit e ve ne sono convinto anch'io che ci sia una certa disorganizzazione in questo sistema di reti comunitarie
Ma sono altrettanto convinto che una migliore organizzazione del tuttora presenti un patrimonio di spinta allo sviluppo economico assolutamente formidabile
Non vi è la consapevolezza anzi in molti casi come abbiamo visto le istituzioni dispiaccia chiamarle così hanno cercato di intralciare la libera autonomia di soggetti comunitari che erano necessari al nostro Paese
Due considerazioni ancora
Io credo che la nostra attenzione almeno la mia in questo momento debba essere rivolta ai cosiddetti soggetti intersezione
Cioè quelli che si collocano tra soggetti istituzionali e il mercato associazioni e fondazioni soprattutto dicevo che le cooperative si stanno ahimè spostando molto lateralmente molte cooperative ormai sono definitivamente nel mercato
La loro collocazione nel contesto comunitario sociale è obiettivamente debole
Tre esempi di soggetti che si collocano nella comunità per servire sia la comunità stessa sia il mercato
Un esempio è quello dei distretti
I distretti io credo che siano dei soggetti intersezione in modo diverso in quanto rispetto a fondazioni associazioni in quanto però fondati su forti coesione sociale
Se il distretto non avesse ha avuto una forte coesione sociale non sarebbe riuscito ad esprimere quella vitalità che ha espresso nel campo economico nella produzione di beni economici con imprese e mercato
Con l'occasione sono anche lieto che qui ci sia oggi il dottor Longo che presidente della Associazione dell'Unione industriali di Prato che ci porta la testimonianza del più grande distretto industriale italiano che appunto quello tessile
Vi sono associazioni ho portato l'esempio di Confindustria continuerò su questo forse non sappiamo che Confindustria articolati in diciotto Confindustrie regionali centocinque associazioni territoriali
Quindici federazioni di settore in Breve centodiciassette mila imprese associate con un totale di quattro milioni e oltre di aperti
Ma vorrei portare anche l'esempio delle fondazioni che io chiamo fondazioni Acri perché Acri ormai soggetto associativo che raggruppa e a mio avviso TAF forza alle ottantanove fondazioni di origine bancarie
Quindi non basta essere fondazione come dire isolata il fatto di essere in una forma associativa di fondazioni conferisce capacità di dialogo e di forza sia nei confronti delle istituzioni che nei confronti del mercato
Pensate che oggi le associazione di origine bancaria salvo errore perché mi sono riferito alla situazione contabile del dicembre due mila due
Hanno un attivo patrimoniale di trentasette miliardi di euro e hanno fatto cose importanti negli anni passati molto apprezzabili
Abbiamo le cosiddette fondazioni di sviluppo ecco io qui ho portato l'esempio di una fondazione di sviluppo che la Fondazione Fiera Milano che a mio avviso almeno per atto io sappia la Fondazione di sviluppo più affermata quella che ha avuto più capacità di iniziativa con grandi insuccessi
Secondo un reticolo progettuale che è qui rappresentato il territorio la Società di radicamento è Milano ma intesa come città europea non intesa come città della Lombardia città della Lombardia in quanto città europea
La Fondazione Fiera Milano si è spinta a da vere società controllate che a loro volta si sono collocate nel mercato per produrre beni economici fare profitto che alimenta la Fondazione Fiera Milano
La quale tuttavia ha continuato a pensare alla produzione di beni socio economici ed infrastrutturali
Per uno sviluppo locale e globale è un modello importante un paradigma come quello delle fondazioni l'Acri che a mio avviso va ripreso per essere esteso
Non semplicemente come oggetto di studio che certamente comunque aspetti interessanti
Vi sono degli enti importanti qui ho citato le due fondazioni fondazioni attive Fondazione Fiera e ci sono qui avvocato Guzzetti il dottor Rota che rispettivamente le rappresenta il Cnr dicevo prima e qui ho visto arrivare Pistella centosette istituti credo che siano ancora tali ventinove al Nord quarantatré al centro trentacinque al sud
Otto mila e rotti unità di personale CNR si è mosso molto negli ultimi tempi è la convenzione che ha testé posti in essere con Federchimica è un esempio importantissimo di una nuova modalità operativa del CNR stesso
Ecco io vi ho portato questi esempi per far capire che il soggetto comunitario ha in sé e delle normi potenzialità purché ci sia consapevolezza e Progetto
Potenzialità che possono servire alle istituzioni che si devono ritirare e al mercato che non può adempiere tutti gli scopi sociali e comunitari che una democrazia di mercato avanzata deve porsi
è stato detto anche dal dottor Quadrino prima e lo ringrazio che un'idea su cui abbiamo lavorato a lungo forti se Dio è quella dei soggetti intersezione cioè laboratori DRS
Con una confluenza di vari soggetti che sostengano o questi laboratori dove evidentemente fare ricerca scientifica e tecnologica che possono servire anche le piccole e medie imprese distretti che non hanno una capacità di produzione interna di ricerca scientifica e tecnologica
Concludo naturalmente in tutto ciò bisogna stare molto attenti perché se le istituzioni oserei dire se lo Stato burocratico
Intende vinto però mettersi nelle autonomie della comunità basate come dicevo prima su libertà
Responsabilità e intra prenditori a vita vi è pochissimo spazio per far crescere questa comunità nelle sue relazioni con lo sviluppo e qui ho rappresentato un paradigma conclusivo
Nel quale affermo che la comunità e liberalismo sociale e i suoi soggetti devono avere il sì controllo di efficienza e di efficacia ma non controllo burocratico
Basato su criteri e parametri oggettivi possibilmente internazionali
Stipulando accordi con altri enti consolida tradizione competenze settoriali forti
Che abbiano organi associativi interni forti che a loro volta svolgono una funzione di controllo e se necessario organi esterni espressi da Authority che svolgono loro volta delle funzioni di controllo non può esservi un soggetto unico che controlla ci deve essere un codice interno di comportamento di questi soggetti ma bisogna evitare che essi Ricard Schino sotto il controllo burocratico dello Stato altrimenti ogni speranza di un apporto al liberalismo comunitario da parte della comunità stessa da parte del mercato andrà a spegnersi con le nostre speranze vi ringrazio
Ora Carlo Longo presidente della Unione industriale pratese
Dalla sua intervento
Buongiorno a tutti
Io credo che il mio ruolo in questo importante convegno questa mattina
Sia essenzialmente quello del testimone come ha sottolineato poco fa anche professor Quadrio Curzio
Testimone di una realtà produttiva come quella partisse
Che costituisce il prototipo del distretto italiano
E quindi che si presta particolarmente bene a rappresentare esemplificare cosa significa la sussidiarietà
In questi specifici contesti
Mi presento brevemente sono un imprenditore tessile
E presiedo l'Unione industriali di Prato
Un'associazione aderente a Confindustria una di quelle centosette si azione territoriali
Associa oltre novecento imprese per il settanta per cento nel settore tessile
Qualche numero sul distretto di Prato giusto per comprendere quello di cui parliamo
Scusate
Questo è il territorio geografico dove Prato si colloca proprio molto vicino Firenze
Questo è lo sviluppo che il distretto di Prato avuto nel dopoguerra
Al di là delle difficoltà che il sistema produttivo e l'export hanno incontrato negli ultimi anni quello che Prato
Ha avuto nel dopoguerra è veramente stato una crescita costante dire quasi esclusiva che ha portato adesso Prato
A chiedo scusa
A essere la settima provincia italiana come prodotto pro capite come export pro capite chiedo scusa
Non voglio addentrarmi certo nella storia del distretto ma solo per rappresentare quello che rappresenta oggi l'industria Prato sono otto mila imprese per un totale di quaranta tre mila detti
Un fatturato che nel due mila quattro
è stato di quattro miliardi seicentonovantacinque milioni di euro e per un export che è stato di ben più della metà di questo per due milioni due miliardi e seicento cinque milioni circa il cinquantacinque per cento del fatturato
Questo
Il distretto
Industriale pratese sono andato troppo avanti di nuovo
Non vorrei non voglio qui
Raccontare come naso distretto dicevo ma soprattutto evidenziare quali sono i fattori che ne hanno costituito lo sviluppo e tutte dinamiche che sono molto legate alle sussidiarietà
Innanzitutto il primo
Fattore e quello storico geografico
Che è segnato da suggello della vocazione tessile
Perché
Prato era già testi nel Medioevo
E da quello geografico perché Prato è vicino a un fiume e che era necessario per le lavorazioni
Testi di in passato
Sicuramente è un altro fattore molto importante il fattore tecnico cioè il patrimonio di conoscenza per il trattamento della rana meccanica questo potrebbe sembrare una sciocchezza ma non lo è in realtà tuttora Prato detiene una certa leadership per il trattamento della lana meccanica
Dalle fibre corte molto adatta per i tessuti pesanti che fortunatamente in questo momento sono molto di moda e hanno attrito
Ora un po'la l'attacco del Paesi dell'Est asiatico
Inoltre abbiamo il fattore economico commerciale
Tratto eccelleva dal punto di vista produttivo era in grado di realizzare i tessuti al prezzo che il tutto il mondo in quel momento chiedeva
Perché tutto il mondo abbiamo visto negli anni Settanta l'Europa in particolare in forte sviluppo Prato saputo rispondere a questo a a queste domande in maniera molto precisa in un momento in cui tutto il tessile europeo si stava contraendo
Inoltre c'è stato il fattore sociale umano che ha visto nei decenni immediatamente successivi alla Grande Guerra una grande disponibilità di manodopera che generò via via decine di migliaia di operai
Quella che veniva abbandonata era un'agricoltura parcellizzata gestita attraverso un vicino e mezza silente chi aveva prodotto un'embrionale rudimentale ma generalizzato spirito imprenditoriale
E fu certo anche questo spirito a generare una miriadi micro imprenditori che qualche volta fece il salto verso l'impresa
Altre volte rimasero dei piccoli lavoratori a domicilio
A questa prima ondata di manodopera autoctona se insomma un'altra
Molto consistente
Frutto dell'immigrazione dal Meridione nella quale anch'io sono frutto in qualche modo e generalmente questa fu bene accolta perché ritenuta ragione
Funzionale allo sviluppo del distretto
E infine il fattore culturale antropologico nel senso esteso
Che potrei definire con un mix di individualismo e spirito solidaristico
Di rivendicazione si era del proprio essere e disponibilità alla condivisione di rispetto per l'istituzione ma anche di un forte spirito contestataria
Di un senso religioso spesso molto vivo
Ma sempre orientato alla cultura del fare
Caratteristiche queste che hanno innervato disse il sistema economico a rete
Proprio di questo distretto
Del resto il più adeguato al nostro contesto storico
Come
Come distretto pratese
Come ogni distretto
è improntato certamente alli sussidiarietà
Proprio per la sua conformazione produttiva il concetto di filiera è quanto di più sussidiario si possa pensare e Prato con le sue specializzazioni di fase è sicuramente un esempio da manuale
Ovviamente questo non è il tema di questo come sottolineava poco fa anche professor Quadro Curzio non è il tema di questo convegno ma quello che noi cerchiamo di capire se la sussidiarietà orizzontale cioè quell'interazione quella collaborazione
Fra la dimensione pubblica istituzionale da un lato e la dimensione privata ed economica dall'altro hanno dato degli esempi virtuosi noi ne abbiamo alcuni qui che vorrei esemplificare
Il primo esempio da manuale che abbiamo è quello della dell'acqua e dell'ambiente
Questo è gestito attratto dalla Gilda chiama suscita mista pubblico privato dove l'Unione industriale pratese detiene il quarantanove per cento delle quote e il Comune di Prato detiene la maggioranza
Quindi interesse pubblico di tutela delle acque pregiate la falda ottime per uso civile e interesse privato
Per le imprese di disporre di acqua per uso industriale
E questo impianto ha portato a un acquedotto industriale che ha veramente pochi eguali in Europa
Un altro esempio è quello per la formazione del mercato del lavoro
E è costituita dal cinquantacinque per cento da soggetti pubblici e per il resto dalla croce fisso insieme anche ai sindacati
La formazione per il lavoro è stato un'esigenza che abbiamo sentito molto forte negli anni passati quando c'è stata una forte crescita occupazionale inoltre è stato fondato il l'attacco tessile
Che è una società che si occupa di ricerca ed innovazione anche qui si la ruolo di maggioranza è detenuto dal Ministero dell'Istruzione
E anche l'Unione industriale pratese e altri soggetti privati dell'aria e non hanno detengono alcune quote questa impresa è stata fondata nel settantadue proprio con l'intento di fornire alla
Al tessili italiane al meccanotessile della ricerca tecnologica dello sviluppo per macchinari e per nuovi processi
Abbiamo inoltre siamo riusciti a portare l'università Prato
Il il pin Prato innovazione
Dove socio di maggioranza relativa all'Università di Firenze
Ma a come un ruolo importante l'Unione industriali di Prato e gli altri soggetti economici della dell'aria
Abbiamo sentito molto forte la necessità di avere anche a Prato una università che riuscisse a portare formazione decisi a portare i cervelli anche da Rosaria perché intra vedevamo un futuro più difficile
Per le nostre imprese che come sottolineava poco fa il professor Quadrio Curzio sono esattamente né in quella dimensione abbiamo circa dieci mila imprese a Prato per quaranta mila detti per cui quattro addetti per impresa mediamente
Inoltre un altro esempio da manuale sono gli enti espositivi e fieristici Pati l'Unione industriale pratese e gli altri Unione industriale della zona
Fanno parte del centro Firenze per la moda che controlla tutte le fiere che si svolgono a Firenze in particolare nelle più importanti sono Pitti Uomo Pitti filati e è un un polo fieristico di importanza internazionale
Inoltre è stato lavorato abbiamo lavorato molto anche per la logistica Prato
E la sede dell'interporto e la Toscana centrale
L'Unione industriale insieme ad altri
Istituzioni locali alla quota di minoranza la quota di maggioranza e detenuta appunto dalla regione dalla Provincia e dal Comune di Prato
Un altro
Punto di forza del nostro distretto è stato l'interazione che c'è stata nella cultura e per l'immagine del distretto
Sono due musei di cui l'Unione industriale è stata fondatore museo di arte contemporanea Luigi Pecci e il Museo del tessuto che rappresenta effettivamente la nostra storia
Inoltre abbiamo fondato un'orchestra pochi anni fa
Che Prato non aveva la Camerata strumentale Città di Prato
Un teatro il Politeama pratese che è stato saldi portato agli antichi splendori
E anche un istituto di storia di studi economici
L'istituto Francesco Datini
In tutte queste strutture Unione industriale ha una partecipazione e ha un ruolo attivo
Pro diciamo pro attivo insieme alle istituzioni
Un altro capitolo a parte e del tutto peculiare e il project financing fatti come Unione industriali di Prato abbiamo fondato l'anno scorso una società apposita la Prato mi investì costituita da imprese socie e finalizzate a valutare la possibilità di partecipare a bandi pubblici ma anche a farsi promotrice di iniziative di utilità pubblica
Di Steven tutto o in parte da privati praticamente ci siamo messi a disposizione delle istituzioni per finanziarie attività per finanziare impianti
Nel nostro nel nostro distretto
Quelle che che ho qui elencato sono certamente le principali espressioni Pratesi della sussidiarietà strutturale
Quella che però vorrei sottolineare e che ha una grande importanza non è soltanto la socialità strutturale ma è anche quella ambientale
Vorrei tradurla con è un fatto di clima è un fatto di questo clima che ha condotto alla concertazione negli anni che è caratteristica forse anche di molti altri distretti ma lo è certamente di Prato
E la sua tradizione pratica
Veramente la reciproca disponibilità a trovare soluzioni condivise
Fra tutte le istituzioni fra le molteplici problematiche che si pongono ad una comunità socio economica
Queste soluzioni transitano in alcuni casi dalla costituzione di organismi formalizzati come quelli che
Fatto vedere poco fa
Altre volte siamo semplicemente momenti di dialogo e di confronto
Che sono più o meno regolari
Noi abbiamo qui alcuni esempi soltanto dell'ultimo periodo dove abbiamo il Comune di Prato ha aperto un tavolo sul piano strategico su come portare avanti le strategie per tutti gli enti locali al quale tutta la città partecipato
Per parlare e poi di problematiche più tecniche come la gestione dei rifiuti come i provvedimenti per il traffico in questi negli ultimi anni è stato un progetto un problema particolarmente diffuso soprattutto a Prato dove abbiamo ancora molte impresse che gravitano nel centro della città
Per per arrivare fino a politiche di intervento a supporto dell'economia
Questo ultimo quest'ultimo piano ha portato al Piano integrato per la moda con la Regione Toscana stato uno degli interventi che più hanno portato al nostro distretto indifesa
Del manifatturiero italiano
è evidente che sebbene io mi riferisca con tutti questi esempi all'esperienza diretta della mia associazione il conto coinvolgimento è ben più esteso è esteso a tutte le categorie economiche
Al sindacato abbiamo qui Savino Pezzotta che promette si ricorda che è stato a Prato proprio in occasione del lo scorso otto marzo in occasione della giornata del tessile abbiamo ci siamo incontrati posta per sostenere il manifatturiero italiano e non solo per le manifestazioni come questa ma anche con altre
Con altri temi più concreti come la sicurezza nel lavoro
Quindi oltre abbiamo una cuccetta esche con la quale collaboriamo con i con i sindacati
In ogni modo tutta questa concertazione chiaramente noi ritroviamo molti luci ma anche anche alcune ombre questo dobbiamo anche ammetterlo
E qualche volta anche noi abbiamo un po'come dire la sgradevole sensazione di venire coinvolti come il sistema delle imprese più come copertura che altro
Ma certamente è innegabile che per questa via si raggiungono anche di risultati apprezzabili
In ogni modo e
Noi ci sentiamo di continuare a partecipare in questo somma il quadro non è idilliaco ma siamo ben felici di portare avanti di averlo portato avanti fin qua
Quello che lei adesso preoccupa molto
è certamente il futuro
Non soltanto Prato ma soprattutto Prato dove il manifatturiero ha un'incidenza di oltre il quaranta per cento della forza lavoro
Che
è più del doppio della media nazionale europea
In una fase delicata di rischi organizzazione e di ripensamento di di se stessi
Dobbiamo
Fare delle scelte delle scelte incisive e coraggiose che devono coinvolgere tutti i soggetti
Che gestiscono il territorio
E oggi più che mai queste scelte sono veramente difficili
E perché in tempi di
Vacche grasse è più facile adesso di grassone con la ben poco molto più difficile
Noi abbiamo l'idea abbastanza chiare su quello che abbiamo bisogno per continuare la nostra attività manifatturiera non chiediamo né favoritismi né protezionismo però vorremmo che a tutti i livelli dall'Unione Europea al Governo nazionale agli enti locali come poco fa ci spiegava professor Quadrio Curzio generasse tutta una serie di norme ecco e trasparenti di libri d'azione veri e non fittizia
Di misure fiscali qui di braccia di infrastrutture moderne di servizi efficienti
Insomma un contesto competitivo che ci possa permettere di competere ad armi pari in questo campionato mondiale del manufatturiero che vede in questo momento sicuramente la Cina in grande vantaggio ma la storia dei nostri distretti
Ci porta a ben sperare per il nostro futuro in ogni modo
Chi produce
Non vide in un universo parallelo autoreferenziale noi siamo parte viva
Della società
Le condizioni economiche Esterne
I quadri normativi i riferimenti istituzionali sono certamente il contesto importante dove non operiamo e il ruolo fondamentale per il funzionamento dell'economia è appunto che questo funzioni bene
Per cercare di rispondere alla domanda della sessione cioè se l'apporto della comunità sia necessario non lo sviluppo economico di lungo periodo bene
Nel pensiamo di sì perché abbiamo visto in questa esperienza quanta importanti collaborare quant'è importante continuare a dialogare a concertare quanto è importante la sussidiarietà nel nostro distretto
Forse non è l'unica via che c'è però per noi è sicuramente la migliore troviamo anche la più divertente in quanto è più è più facile dialogare che rimanere in continua guerra con i nostri interlocutori
Sicuramente abbiamo ancora molti moltissimi problemi aperti
Come
Come fare dialogare meglio qual è l'approccio migliore per dialogare con le istituzioni
Sicuramente il primo il primo dei problemi
Che le istituzioni sono portatrici di interessi collettivi
Mentre le associazioni come la mia quella che io rappresento
Hanno non soltanto il diritto ma il dovere di tutelare gli interessi particolari
E su questo aspetto sono soprattutto i soggetti privati a essi una posizione critica ma dobbiamo trovare il modo il buonsenso
Nell'autentico spirito liberale di balistico per trovare dei risultati positivi anche in questa direzione
Mentre
Per il pubblico
Deve mettersi in discussioni su altre cose che sono che non riteniamo molto importanti
Innanzitutto il diverso linguaggio linguaggio in tutti i sensi nel senso di cultura e nel senso anche proprio di di espressione
Inoltre
Il diverso rapporto fare fa efficacia ed efficienza che l'impresa è sempre molto praticamente hanno e che spesso troviamo invece che le istituzioni non abbiano e con questo non voglio certamente
Dire che sono tutti i carrozzoni
Che non funzionano però si può sicuramente fare meglio
Infine e questo è un altro forse il punto più importante è il diverso rapporto con il fattore tempo
Molto spesso troppo spesso le imprese trovano che i tempi della politica i tempi dell'istituzione non sono quelle dell'economia non sono quelli della società civile e questa questa mancanza di la percezione dell'urgenza
Una cosa che in questo momento penalizza molto il mondo delle imprese
Comunque noi vorremmo che con queste quattro diversità fossero il punto di partenza per poter lavorare e poter guardare avanti al futuro
E per lavorare e per guardare al futuro dobbiamo darci dei metodi e degli strumenti
Però non ci siamo guardati un po'dentro e abbiamo visto che tutto la nostra storia tutto nostra nostra esperienza ha ben poco di meditato di più ordinato di programmatico
Tutti noi pratichiamo questa sussidiarietà questa programmazione ma non lo teorizzano
Insomma viene da dire che come è stato detto per la cultura che anche la sussidiarietà non è una cosa ma è un modo di fare le cose
Modo che nella nostra esperienza segnato soprattutto dallo spontaneismo
Questo è stato così fino a oggi probabilmente questo non so se sarà sufficiente per il futuro qui da qui dobbiamo partire per delle nuove sfide e io spero vivamente di uscirà questo importante convegno oggi con delle idee su come proseguire
Grazie
Prende ora la parola il segretario generale della CISL Savino Pezzotta
Ma io credo che il tema che arriviamo oggi di fronte
Ritengo sia un tema essenziale per quanto riguarda il futuro del nostro Paese come rimanere competitivi nel nuovo contesto internazionale
Credo che questo sia il tempo in tema di fondo su cui andrebbe sviluppato con mano forte personalmente
L'unica cosa che posso notare che su questa questione si ragiona molto poco
Si discute molto meno
E siamo presi da altre altre tensione
Come si discutere del futuro di questo Paese fosse un po'un esercizio inutile per cui possiamo le settimane in cui si discute del partito unico poi dell'Unione poi i di tante altre cose meno de la questione centrale del paese io credo che questo sia un problema
Io non metto in dubbio che queste questioni come si organizza la politica siano importanti
Io credo che il problema che oggi abbiamo è un altro
Se il problema vero è quello che soffre la gente neo dal mio punto di vista di sindacalista il mio problema e le aziende che chiudono i lavoratori che perdono il posto di lavoro e le difficoltà che il nostro apparato produttivo sta vivendo in questa situazione vorrei che qui ci fosse
Veramente anche un dibattito accentuato duro e cattivo perché credo nella introdussero netti
Di Quadrio Curzio che si parlava di quelli che sono stati i fattori di successo di questo Paese
Ma è fattore di successo di questo Paese vive vennero anche determinato da un conflitto a diverse orientamenti che ha determinato delle scelte
Credo che oggi noi siamo in una situazione che da questo punto di vista paradossale pericolosissima
Ecco perché io credo che vada della mente aperta questa questione e con tanto rigore prima che dall'emergenza economica sia termine una vera l'emergenza sociale e non dico una cosa fuori dal mondo e perché i confini tra le due cose si stanno facendo sempre più labili
Io mi domando
Perché intanto non lo avvertiamo ce lo avverto io perché ogni giorno devo farvi continua non è avvertito dall'opinione pubblica
Perché le stelle un mai ragioniamo sulle statistiche nelle statistiche arrivano tre quattro mesi dopo di quando i fenomeni sono avvenuti ma io mi domando che cosa succederà dopo le ferie
Quando dovremo iniziare a contare la perdita di posti di lavoro nelle piccole aziende dell'indotto
No nel Mezzogiorno oltretutto
Ma da noi tegole aziendine di tre quattro cinque dieci persone che non fanno Civenna
Che scompaiono una dietro l'altra
Ma che poi assommate danno una dimensione vedi occupati di perdere il posto di lavoro altissimo perché questo sito storico di noi viviamo molto di questo lavoro che veniva fatto fatto fuori sta lentamente progressivamente il re è recuperato all'interno delle aziende media e però questo crea uno uno sconvolgimento dal punto di vista diciamo economico e sociale che bisognerebbe prendere in considerazione con un pochino più di di attenzione
Io credo che ci sia veramente un problema mia dicono dopo le ferie lo dico per dire da qui a fine anno
Non vorrei che ci mettessimo tutti a contare una situazione di grande difficoltà con ricadute sociali di un certo tipo ma lo dico per drammatizzare non mi interessa un sindacalista normalmente non drammatizza le cose
Lo dico perché non avverto
Un'attenzione su questo tema se questo Paese sarà o meno competitivo nel prossimo futuro e come potrà essere competitivo
Mi sembra che si stia discutendo d'altro
In questa campagna elettorale perenne costante che non finisce mai
Che sta veramente deteriorando le capacità
Gli elementi di spinta vitale che stanno dentro un paese
E che non è possibile continuare da campagna elettorale a campagna elettorale da promessa promessa la promessa promessa senza che mai nulla si concretizzi e la situazione del Paese intanto vada verso una una deriva io credo che questo sia il tema più sulla quale occorrerebbe una reazione civile
Per riportare diciamo a chi ha la responsabilità della classe dirigente di questo Paese a ragionare di con attenzione perché questo secondo me oggi il problema
Io non lo so quale sarà l'effetto della della delle deliberazione dell'unione europea su di noi
Che oggi sembrano abbiamo tre anni bellissimo ma che cosa succederà nella prossima Finanziaria quante risorse toglieremo rispetto a quelle che ci servirebbero per andare avanti che cosa ha significato togliere risorse dal sistema attraverso una riduzione della pressione fiscale quando invece avevamo bisogno di bene di Venafro
Cioè a me sembra veramente che occorre una realtà una reazione rispetto a una situazione che sta diventando ogni giorno sempre più delicato difficile e per alcuni versi almeno per le persone che io rappresento anche abbastanza pericolosa
Ecco io credo che questo sia allora
L'importante era fare ragionamenti come quelli che stiamo facendo
Qui questa mattina
Gli anni l'altra cosa che mi veniva quando sono arrivato e anch'io penso che bisogna anche chiudere questa partita
Della manomissione alla Costituzione piani ogni governo che arriva Tandy un pezzetto di costituzione
Se andiamo avanti così alla fine non riuscirono più a capire qual è l'elemento ora l'idea che qui veniva avanzata di una convenzione a me
Sembra un l'unica via di uscita in una situazione come questa se vogliamo ricostruire alcuni elementi di convergenza comune almeno su alcuni principi su alcuni valori su alcuni strumenti che dobbiamo mettere mettere in campo
Perché poi se guardiamo alle riforme della Costituzione fatte rivediamo anche dal punto di vista Dario ricadute sociali ed economiche hanno fatto sì un po'di decentramento
Qualche
Confusione
Un grande ingorgo istituzionale noi corriamo il rischio di a vere ventuno Harkati dal lavoro atto che parlare di sussidiarietà e cose di questo genere corriamo il rischio di avere altri sistemi di welfare Pio meno modificati
Per cui dico sarebbe rivela è che anche qui si mettesse fine a queste manomissioni si andasse verso uno strumento che sta al di là e al di fuori degli schieramenti determini diciamo narri stabilizzazione dall'assetto istituzionale di questo di questo nostro Paese
Sono anch'io d'accordo
Che per una nuova ripresa bisogna lavorare molto sulle Treesse sussidiarietà sviluppo né solidarietà
Credo che il il concetto di di sussidiarietà trascina molte questioni che intrigano con le questioni che si stavano ragionando poca intriga con il problema del rapporto con il con il territorio
Noi dobbiamo dentro la sigla globalizzazione il territorio sta riacquistando sicuramente una nuova de una nuova dimensione
Ma è allora il territorio deve diventare il luogo dalla produzione di beni pubblici divenni pubblici che consentano la struttura produttiva del nostro Paese di far fronte agli elementi di competitività la piccola impresa non ce la fa o le miriade di piccole imprese non ce la fanno da sola a produrre alcuni big alcuni diceva bene di cui hanno bisogno penso solo al bene
Necessario utilissimo fondamentale della risorsa umana noi pensiamo che le la miriade di piccole imprese al nostro Paese sia in grado di intervenire in questo questo modo sulla ricerca le nostre piccole imprese riescono a fare ricerca
Probabilmente serve nella dimensione del territorio e c'è tra qualche elemento di qualche capacità
Di produzione di beni pubblici che consentono veramente
Alla nostra struttura produttiva di essere competitiva a livello internazionale penso quando parlo di quelli più bui si pensa a quelli che servono alle imprese non quelli che servono anche alla dimensione proprio del territorio e qui allora il terreno della sussidiarietà delle coalizioni sociali
Che riescono a mettere in piedi rispondere ai bisogni
Ai bisogni che il sistema produttivo il sistema lavorativo determina in alcune con col condizioni dentro certamente una valorizzazione delle Autonomie dell'autogoverno c'è un problema anche qui le risorse io credo che sia lo dico perché se andiamo su questo terreno non possiamo pensare che non c'è un problema
Io credo che in Italia vi sia la necessità di ristabilire un patto fiscale
Perché così tra condoni a bada altre cose un'idea che le tasse il fisco sia una cosa adeguata una società moderna un po'si è sfaldato
Se andiamo sul terreno di Capac di dare la possibilità alla dimensione territoriale
Di produrre venne pubblici bisogna capire che il modello unico fiscale attuale non è in grado di farlo di fatti sì modificano le formi istituzionali non si è fatto il federalismo fiscale
Si trasferiscono meno risorse agli enti locali gli enti locali fanno fatica a rispondere alle esigenze immediate c'è la necessità proprio di rifare il patto fiscale fra gli italiani perché questo così è stato un po'e un po'violentato e non a e non aiuta
Sull'altra esse lo sviluppo
Io credo che anche qui ci sia un tema
Quello che manca dentro tutto il dibattito che stiamo facendo è una logica sullo dell'offerta
Cioè si è lavorato in questi ultimi quattro anni più su una logica dalla domanda quasi che tutto potesse ripartire perse
Oggi noi vediamo la crisi dei settori manifatturieri le situazioni di difficoltà che poi certamente dobbiamo difendere penso al settore tessile abbigliamento e le calzature
Però il problema vero è che in questi anni non sia agito molto sul lato della dell'offerta sul lato all'investimento sull'atto e di dare impulso creatività slancio vitale a un Paese che alcune potenzialità le poteva mettere in campo e dentro perché stanno le debolezze del nostro capitalismo di cui non discutiamo perché sembra che sia un discorso che fanno tra di loro no
E allora uno un po'di dibattito tra gli immobiliaristi e il resto del mondo mentre io credo che la questione di dove va il nostro capitalismo di come si struttura di come si organizza di come sia autorevole e di come viene regolato sia una questione che è attinente profondamente alla dimensione del dello sviluppo
E uccelli perché è un Paese dove ci sono i ricchi non mi piazze io vorrei un Paese oggi sono i capitalisti dico la sindacalista tre persone in grado di investire di rischiare di innovare di trasformare la realtà quello che manca a noi
Però pensare a Milano la trasformazione in Lombardia diciamo del capitalismo lombardo e le sue capacità di intervento quanta ossia affidato più alla rendita all'immobiliare Irma le stesse privatizzazioni e liberalizzazioni
Non sono state in grado di determinare una con un movimento lento sistema capitalistico italiana
Perché siamo passati da monopoli pubblici in monopoli privati normalmente monopolio sulle tariffe e cose di questo genere sull'investimento sorrisi che io ho visto ben poco per quello che sono un po'prudente a riparlare di liberalizzazioni
E di e di privatizzazioni perché osservano ma l'intento vediamo che in Italia le uniche aziende che investono che fanno ancora un po'stimola sono quelle che sono i manifesti nella mano pubblica e sarà paradossale
Ma basta guardare mi e compagnia cantante
Oppure quelli che fanno le armi per capire che la parte del capitalismo un po'più aggressiva un po'più determinata con meno situazione difficoltà è quella che bene o male è governata dal pubblico allora io che ora vi faccio delle domande non vogliono cioè siccome sono interessato a un capitalismo che funziona
Io credo che noi possiamo APPA affrontare le questioni dello sviluppo
Se non apriamo un grande dibattito un grande confronto su quale modello di capitalismo vogliamo per questo Paese con quali strumenti con quanti con quali elementi regole attivi orientativi con quasi valorizzazione persone nei confronti di chi investe di chi rischia rispetto a coloro che invece non investono non rischiano e dicono della rendita probabilmente bisognerà passare la rendita in un modo diverso rispetto a come sia si tassano le attività produttive redditi che se no veramente sul terreno dell'offerta noi non c'andiamo
E credo che questa sia un problema vero parlare di sviluppo significa entrare veramente nella strutturazione delle cose lo dico anche sul terreno delle cose vere perché poi alla fine cioè non è che chi vive di rendita fa investimenti innovazione ricerca e
E non ha interesse a cambiare il Paese
E dov'è che bisogna dire che non abbiamo bisogno di ricchi noi abbiamo bisogno di capitalisti in grado di fare il loro mestiere può essere io ci penso io a regolarmi un po'ma adirata la battuta però questo è la di Mary il problema che abbiamo oggi abbiamo pochissime grandi aziende
Abbiamo un le grandi aziende che abbiamo sono stanno soffrendo molto speriamo tutti gli ovali novene tifiamo perché la FIAT ce l'ha fatta no perché non ce l'ha fatta però abbiamo questa dimensione
Ecco in questo cosa allora io credo che se vogliamo veramente ragionare di sviluppo bisogna anche ragionare di qual è il rapporto tra i vari soggetti che possono determinare lo sviluppo io credo che uno dei guai maggiori che sia dato un Paese debole come il nostro si è stato quello di abbandonare
Uccidere la concertazione c'è la possibilità di partecipazione delle parti sociali e la determinazione degli obiettivi
Sia a livello nazionale sia a livello territoriale perché senza patti senza coalizioni senza orientamenti non si va da nessuna parte lei non è che abolita la concertazione non c'è niente
Abolite la concertazione bisogna saperlo con molta chiarezza che ci sono altre strade che c'è conflitto e non so se è utile
Forse non c'è conflitto c'era una contrattualizzazione di tipo corporativo e se al massimo ci sarà un lobbismo incontrollato e non chiaro mentre la concertazione è un elemento di partecipazione di governo sussidiario
Chiaro trasparente che aiuterebbe il Paese uscire tra questa è stata abolita bisogna ripensarla
Bisogna ripensarla soprattutto tenendo conto anche dei mutamenti istituzionali del fatto che i governi durano una legislatura rispetto a quelli che non lo duravano probabilmente pensando anche la situazione che abbiamo di fronte al nostro Paese
Bisogna pensare a patti che durino una legislatura anche perché mi voglio un po'garantire perché mi voglio garantire rispetto alla situazione meglio mettere le mani avanti un patto di legislatura su alcuni obiettivi
Fondamentali che riguardano la crescita che riguardano Lecce perché solo così possiamo entrare nella logica di una Dego amento dell'Uefa
Perché se non partecipò ogni riforma a parte che non è quando parlano di riforme oggi mi vengono i brividi no una volta era una parola d'ordine del sindacato aziona palo che fa paura ma quando lui parla di riforma dico adesso dove mi toccano
Ma io dico non è possibile pensare di riadeguare lo Guelfa di fare delle riforme di struttura senza un elemento di coesione e di coinvolgimento del consenso allora mettere insieme sviluppo e sussidiarietà per noi per il sindacato significa questo per sviluppare una cultura dalla partecipazione del coinvolgimento delle responsabilità che consenta di raggiungere gli obiettivi che insieme ecco il era programmiamo che vogliamo
Io credo che oggi c'è un obiettivo che è quello di dare più competitività al Paese di rinnovarlo profondamente di modificare il suo capitalismo era sull'economia credo che su questo terreno elementi di concertazione di coesione sociale sarebbero indispensabili l'altro ultima questione dalle tre S e cioè un proposto usando per la solidarietà
Anche qui io credo chi e non è tutto così lineare la solidarietà è una parola che costituisce il sindacato come come concessione
Però sta diventando una risorsa scarsa troppo scarsa
Sta diventando una risorsa scarsa perché si sono indeboliti
Gli elementi della coesione sociale le siamo in una società che troppo frantumata
Una società troppo dispersa certo è dovuta ai cambiamenti culturali a pluralismo valoriali alle alle spinte edonistica al benessere eccetera
Però è una società che perde quegli elementi di coesione perché divengono un po'sottratti perché gli esempi che ogni tanto si hanno non sono del tutto positivi
Perché il rispetto e il tema della legalità è stato un po'abbandonato no grande tensione in anni passati oggi di legalità non se ne parla più e non è vero assolutamente non è vero
Che questo Paese non non abbia elementi di illegalità profonda soprattutto nel piano economico pensiamo a tutto il lavoro nero
Pensiamo arresto
A dove probabilmente serviranno anche qui qualche elemento di intervento per la sicurezza ambientale un po'più sofisticati di quelli che abbiamo però dentro questa situazione la solidarietà è andata indietro ecco perché allora bisogna veramente capire se sia in grado di avere un'idea di Paese
E dentro questa idea di paese come il principio che la sussidiarietà il tre la il criterio dello sviluppo della crescita
Il nuovo criterio del benessere pertanto di ricostruire attorno a questi quegli elementi di coesione che determinano la crescita della solidarietà quello Scozia la sfida che abbiamo che abbiamo tutti di fronte credo anche che vi siano le possibilità e le risorse per vincere bisogna darsi una mossa
Pronto e
Graziano molto Savino Pezzotta per il suo intervento così
Forte significativo su molti punti vediamo adesso la parola al professore Giulio Sapelli dell'università degli studi di Milano prego
Grazie mille ringrazio molto il presidente della Fondazione
Dottor Quadrino ringrazio Presidente Comitato scientifico
L'amico Alberto Curti devo dire che avevo scritto una relazione per questo convegno che non vi leggerò abbia ceduto perché non ve l'intrigo
E poi perché mi pare molto lontana dai temi che abbiamo affrontato finora però devo anche dire che non posso come intellettuale che fa un lavoro intellettuale come professione in primo luogo poi fa anche altre cose ma con meno passione
L'assegnare mia nonna affrontare alcuni nodi teorici che ci sono nella relazione di Quadrio Curzio
E anche nel dibattito seguo il filo voce che ha cominciato a dipanare poco
Punto l'amico Pezzotta che cioè invitato a smetterla di ragionare poco su questi temi perché è vero come ha detto Quadrino che c'è una retorica della sussidiarietà però dalla retorica bisogna riuscire
Cosa voglio dire voglio dire che naturalmente la sussidiarietà trascina con sé due problemi fondamentali dal punto di vista teoretico
Una e la definizione della società civile
La definizione corrente della società civile foriera di moltissimi guasti intellettuali
Perché dico questo perché bisogna ritornare ad un concetto di Società civile quale ce l'avevano tramandato e lasciato i classici Fergusson Hegel cioè che venivano da tradizioni intellettuali molto diverso e come è noto ad alcuni forse e ma che avevano al centro il fatto che la società civile altro non è che il reticolo in cui si dipana il mercato
Ed è fondata sui diritti di proprietà quella alla società civile
E senza diritti di proprietà non c'è società civile
Lodi scoprono anche le moltitudini quando vedono che in Paesi in via di sviluppo il Brasile l'India eccede problema fondamentale per creare uno Stato di diritto e l'attribuzione dei diritti di proprietà alla terra
Quando non sento dire questo è molto importante per il concetto di sussidiarietà quando sento dire quello che il termine società civile come si intende oggi è invece un'altra cosa è la società politica
E quell'insieme di solidarietà dove gli interessi tacciono
E le persone hanno degli orientamenti alle azioni determinate dalla comunità di destino quindi non ha nulla a che vedere con la società civile proprio perché dico questo
Perché la sussidiarietà soprattutto quella orizzontale che recava la Fondazione Edison
Anche se in un quadro teorico mi sembra con tutto il rispetto ancora molto
Da sborsare
Però meglio di nulla non v'è dubbio la solidarietà orizzontale è un surplus rispetto alla città civile
Qualche cosa che va oltre alla società civile
E perché ma perché è fondamentalmente un risultato istituzionale funzionale che supera il principio di maggioranza nella decisione perché è questo l'elemento e questo l'altro elemento che per a te senza il quale non possiamo parlare di sussidiarietà
La sussidiarietà e delegata o delle autonomie funzionali verticali
Camera di Commercio un tempo c'erano anche l'università adesso dopo il genocidio
Berlingueriani morattiano non esistono più ma diciamo diciamo teoricamente esistono anche queste malintesi in primis le camere di commercio
Le fondazioni natura tutte quelle cose enumerate ma che però decidono superando le aporie del principio di maggioranza
E quindi l'elemento di fondo il rapporto con la sovranità
E c'è
Naturalmente e loro lo sanno
La sussidiarietà orizzontale non può esistere senza una cornice della sovranità globale o nazionale che si sia ma questa a sovranità deve deve funzionare però quale il problema di fondo
E che il principio di maggioranza che è tipico della sovranità territoriale davanti alla sussidiarietà orizzontale deve tacere
Devi tacere la sussidiarietà orizzontale per suo intimo scopo è autoreferenziale auto poi etica diremo ma alla Luhmann ma è meglio non citare produttori di blue jeans appunto per i più insomma e quindi teoricamente e però e transitiva perché come si ricordava prima un rapporto col territorio
E ed in questo senso resta attuale
Questo è il rapporto tra sussidiarietà e libertà perché è difficile Inverardi lo in Europa negli Stati Uniti mi spiace dire questa cosa ma che sembra che c'è una polemica col meccanismo anglosassone ma c'è un Paese la patria della sussidiarietà e il sistema sibilo
E mondo anglosassone
Dove il mercato ha una morale di sostegno dove a differenza della retorica devo dire veramente disarmante
E e e e più molto più comunitario quel capitalismo del nostro capitalismo
E perché qui da me innanzitutto qui non c'è una scarsa società civile perché c'è scarso mercato
Problema che ha ha citato Pezzotta più ricchi e non capitalisti
Quindi questo mi pare evidente quindi c'è scarsità civile c'è difficoltà di fare dell'autonomia
Funzionale della sussidiarietà orizzontale perché l'impresa non auto dicono scese stessa comuni istituzione Soro comun luogo di profitto immediato alle e questo è il terzo Polo che bisogna avere un'alta concezione dell'impresa
Se continuiamo a pensare che l'impresa abbia come fine il profitto non parliamo di sussidiarietà orizzontale perché la contraddizione non lo consente
L'impresa si fonda perché genera profitto se no è una situazione di boy scout ma il fine dell'impresa non è il profitto
E fare dei BOT dei beni ben fatti di offrire qualità della vita
Dare lavoro queste fine dell'intesa occupazione no tutte cose che abbiamo dimenticato
Questa è la storia dei della sussidiarietà
Finiti qui invece si pasticciato cioè non si può fare alla sussidiarietà senza cambiare l'impresa
E questo voglio dire l'ha ricordato bene Pezzotta io fino condivido al cento per cento quello che ha detto ma un'impresa per esempio che pensa di avere un destino sussidiario
E ha costruito tutta se stessa solo sul taglio dei costi negli ultimi trent'anni ma Amici miei ma allora mettiamo d'accordo ora nostra teoria o la nostra coscienza Riad possiamo essere sussidiari se facciamo Investimenti
Se diamo se creiamo lavoro un tempo di imprenditori eventi creava lavoro no oggi e chi lo saprà quindi ecco insomma se non vogliamo non solo fare la retorica ma fare la falsa coscienza ricordiamo ai concetti significato che meritano perché glielo pigliamo una deriva totalmente errata
L'offerta di beni pubblici è un problema di sussidiarietà ma non vi è dubbio è quanto di più territoriali esista però non l'esperienza ci dimostra che i privati possono offrire beni pubblici non è affatto vero che i beni pubblici vengono Toro dallo Stato purché siano in una regola di sovranità e di regolamentazione
Purché questa offerta abbia dei criteri di qualità sottoposta agli stakeholder come si usa dire ecco ma qui noi siamo ancora di una debolezza spaventosa io ho sentito recentemente posizioni di un altro sindacato ad esempio che quello va bene così che volevano l'albo degli stakeholders ma dove volete andare con delle idee di questo tipo
O alcuni parlano di società pensando che debba diventare un architrave istituzionale ma la sussidiarietà come l'etica non a certificazioni non ha non ha statuali ismi è una qualcosa di prestato quale non di anti statale
Tassare come ci ha insegnato Giovanni Marongiu grande teorico dello Stato lo Stato si forma grazie alla sussidiarietà
E poi via via naturalmente c'è un'eterogenesi dei fini dal rapporto tra Stato c'è da civile associazioni intermedie e lo Stato ne ha sottratto gran parte del corpo quindi il discorso che si fa oggi e lo facciamo nella drammaticità della crisi
E che bisogna ritornare una filosofia delle società intermedie
Dov'è che non sono solo le società naturali la famiglia ma sono le società artificiali per usare le Play o Tognolo o Durkheim anche questi diciamo venditori blue jeans noti ai giovani di oggi giusto eh
Senza società intermedie allora per impresa è una società intermedia dobbiamo viverla come in questo senso
E crea valore perché crea profitto lungo termine in un disegno di sostenibilità
La differenza tra profitto e valore e questa la sussidiarietà bisogno di valore non di profitto
Profitto a lungo termine pensando alle generazioni future tutto il resto sono architetture istituzionali che è bene che di cui si occuperà politica
Imprenditori facciano imprenditori sindacalisti facciano i sindacalisti gli intellettuali facciano gli intellettuali possibilmente non del principe e forse riusciamo a uscire dalla crisi almeno con un disegno morale ed intellettuale grazie
Grazie molto il professor Sapelli per il suo intervento
Certamente molto difficile con categorie così
Scalpelli latte con il laser su cui dovremmo certamente certamente riflettere
Naturalmente
Ci sono vari modi riflettere sulla sussidiarietà
E credo che sia comunque importante che si discuta di questi argomenti
Certo l'Unione europea che ha riportato all'attenzione della politica e delle istituzioni il concetto di sussidiarietà inserendolo nel Trattato di Maastricht
Probabilmente aveva una concezione relativamente semplificata della sussidiarietà stesse e questa concezione
Approvato
Una esplicazione credo piuttosto interessante in uno scritto che certe loro
Ha fatto circolare inseguito una lezione che ha tenuto in un'università belga
Con riferimento soprattutto alla sussidiarietà orizzontale dalla quale molti di noi hanno tratto le loro categorie sia pure semplificate
Ma certamente conosciute da una grande maggioranza
Venti persone adesso dovrebbe esserci un Breve interruzione se non sbaglio presto
E poi ci sarà la seconda sessione brevissima con la partecipazione di Giuseppe Gozzetti
A Bruno va benissimo no cioè il pure l'onorevole Tabacci benissimo abbiamo un quarto d'ora per che ringraziamo molto per aver accettato il nostro invito
E che
Come dire credo ci potrà dare una riflessione importante da quella politico di vaglia che egli è anche tra l'altro molto vicino ai territori essendo stato in tempo passato Presidente della regione Lombardia quindi grazie Bruno per l'attore ragionasse da voi
Preferisco intervenire ora poi ascolterò Guzzetti rotte Vignali
Ringrazio Quadrino per questa occasione così importante di riflettere
Su un tema che appassiona dal punto di vista politico ma anche degli assetti sociali economici del nostro Paese
Professor Sapelli ha dato un contributo importante a chiarire le questioni dal punto di vista teorico già lo ha fatto a quadro in numerosi suoi scritti la distinzione tra verticale e orizzontale
Quale istituzione territoriale o funzionale posso meglio operare oppure il principio di preferenza economico sociale nel campo del privato
Sono ormai
Acquisizione importante in qualche modo sono un padre rispetto all'assetto istituzionale di un paese è importante che queste cose siano state acquisite
Debbo dire che in sintesi estrema affermano l'anteriorità della persona rispetto allo Stato cioè il venirlo prima
Della ruolo della persona umana rispetto allo Stato nelle sue diverse articolazioni un principio che affermato con forza
Sia dalla dottrina sociale della chiesa che dal pensiero liberale che affonda le sue radici
Financo nella scolastica medievale è un punto importante che però noi poi dobbiamo tentare di leggere alla luce delle condizioni del presente quelle alle quali ci richiamava con la con grande passione civile
Il nostro amico Pezzotta
E qui mi pare che possiamo tentare di ricostruire le ragioni della nostra difficoltà
Quadro Curzio ha presentato la slide molto interessante
Dove si capiva che la frenata a inizio grosso modo tra
La metà dagli anni Settanta
E questo consente secondo me di dare un'interpretazione
Molto interessante su quello che è avvenuto in Italia
Grosso modo dagli anni della ricostruzione ad oggi sono due grandi periodi che potrebbero essere
Divisi anche se non c'è mai un modo per un taglio netto
E giustamente Quadrio individuava gli anni della Costituzione o ricostruzione come uno dei grandi valori dei valori fondanti
Ebbene allora avevamo un Paese ideologicamente diviso ma profondamente unito nella voglia di riscatto questa è la differenza
Eravamo usciti dalle rovine della guerra divisi divisi anche nella Resistenza vedete che c'è un dibattito aperto se si debba fare o non si debba fare un una fiction sui sul libro di Pansa è perché anche lo scontro all'interno della Resistenza è stato duro
Perché vi erano visioni politiche diverse su quel che si sarebbe dovuto fare una volta usciti dal fine della guerra
Un Paese quindi ideologicamente diviso attraversato
Dagli scontri epocali
Dal punto di vista politico e sociale che hanno contraddistinto il secolo che ci siamo lasciati dietro le spalle ma eppure così profondamente unito nella follia di riscatto e da lì sono nati non solo
Quel punto di equilibrio ritrovato nella Carta costituzionale ma anche qui clamorosi anni nei quali il nostro paese cresciuto molto più degli altri e la voglia di riscatto ha portato anche coloro che erano ai margini dalla Società diventarne in qualche modo protagonisti anche la storia personale di molti di noi
Poi c'è una fase nella quale
Quella che doveva essere una linea una
Una linea due linee parallele
Il camminare dei diritti accompagnati dal procedere dei doveri
Comincia separarsi a di barricarsi e lì viene in mente una una frase premonitrice del dell'ultimo Moro
Guardando alle difficoltà del dibattito politico dalla metà degli anni settanta dice ammonendo in qualche modo se il nostro Paese non troverà una nuova stagione di doveri quella dei diritti si rivelerà effimera
E lì comincia una divaricazione molto appuntita
Che fa camminare i diritti le pretese secondo un passo diverso dai doveri dalla responsabilità
Poi questi problemi li possiamo collocare sia che parliamo di come è nato e come è cresciuto del proliferato il debito pubblico
Sia di come siamo finiti in tilt in materia di politica dell'Energia sia come ha preso piede uno statalismo sempre più inefficiente
Così come abbiamo visto il dilatarsi di una spesa pubblica che aveva un riscontro non c'ero otto puntato centrato sul cittadino che non doveva beneficiare ma più attorno a chi operava nella gestione degli spazi di spesa pubblica
Potremmo fare degli esempi molto concreti sia che parliamo di sanità o che parliamo di scuola o che parliamo di ricerca o che parliamo di giustizia al centro non c'è il cittadino ma c'è chi vi lavora
La sanità è in funzione del malato o in funzione del medico magari dell'infermiere sicuramente non è in funzione del malato la giustizia in funzione di un cittadino
Che ha bisogno di una risposta puntuale in materia di diritto civile o di diritto penale pensate alla vicenda
Emblematica del diritto fallimentare
Oppure in funzione dell'interesse dall'avvocato o del magistrato che vi lavora e la scuola
Questo proliferare delle università che cosa ha significato la ricerca di centri di eccellenza o il moltiplicarsi delle cattedre in funzione
Di improbabili collocazione di studenti che magari non troveranno mai lavoro significando che significato ha avere cinquantaquattro mila studenti in scienze della comunicazione dei quali al massimo si potranno dare
Nel mille
Si potranno essere al massimo mille posti di lavoro e tra un po'dovremo importare dall'estero sperando di trovarle magari dalla Cina e dall'India
Appunto l'ingegnere Di Turi c'è bisogno per sostenere il processo produttivo lassi c'è fame e quindi c'è voglia di studiare
E di piegare la schiena sulle sudate carte e sulle materie più difficili perché scienza della comunicazione non lo si nega a nessuno ma occuparsi di fisica di matematica è una cosa complicata
E quindi c'è una tendenza a star lontani da queste facoltà che sembrano essere troppo dure l'esempio che ne è scaturito è un e l'esempio di una differenza tra quegli anni a cui ho fatto riferimento in cui magari anche solo il messaggio televisivo era diverso
Per finito nella unica televisione che c'era nel Paese si andava a vedere lascia o raddoppia
E si capiva che quando uno vinceva e perché avevo studiato una certa materia sia che si trattasse di musica classica piuttosto che di Dante qualcosa conosceva a memoria
Se oggi guardati quiz capite che neppure c'è serietà
Sul versante
Dei quiz televisivi cioè oggi si immagina che comunque ha svoltato l'angolo ci sarà il modo per risolvere il problema
Un calciatore una velina è il modello di riferimento attorno al quale le giovani generazioni sarebbero indotte a guardare è la differenza
Col quale si può accedere in quegli anni e quella con il quale si vorrebbe procedere oggi immaginando che comunque qualcuno ci salvi
Solo che ormai siamo arrivati
Diciamo a un punto di non ritorno ed è questo il problema che interpella sì la politica però interpella tutti
Interpella tutti
E a nessuno è consentito di pensare che si riesca immaginando di attribuire le colpe agli altri
Guardate in queste settimane si svolgono le assemblee di categoria
Sebbene azionari importanti dove ognuno chiama a raccolta i propri associati è vero che rappresentano interessi particolari però
Nel rappresentare i loro interessi particolari tendono a dipingere
L'interesse degli altri come i responsabili delle negatività
Con ciò affermano un interesse prevalente che il proprio ma non concorrono di individuare l'interesse generale
Perfino all'assemblea dei banchi ieri abbiamo assistito che il capo dei banchieri che non è quello che noi vorremmo essere colui che arbitra difficili situazioni del il risiko bancario ma il capo dei banchieri ha detto che in Italia le banche sono il massimo e che il resto che non va bene e poi passando dagli industriali agli artigiani ai commercianti
Magari sentiremo anche gli agricoltori poi magari alla fine
Ci sarà anche un pezzo di sindacato anche se loro debbo dire hanno spesso un senso
Dell'interesse generale che semmai e più allenato da una certa sensibilità politica di questo bisogna dare atto con onestà intellettuale
Io penso che un Paese così non va lontano
E questo è anche il problema sul quale si sta incrociando la crisi dell'Europa perché è chiaro che da noi questi fenomeni sono particolar mente appuntiti ma si capisce che riguardano anche altri Paesi sei ad esempio il presidente francese Chirac immagina che la prospettiva dell'Europa sia quella della difesa del
Di un certo Toro chiede di qualità del Midi francese per il quale guai immaginare di e
La saldatura dell'interesse di Chirac che diventa per la prima volta amministratori coltura negli anni sessanta è perfetta con quella del contadino Bove che come noto e un antiglobal ed diciamo un un difensore dell'antiglobalizzazione eppure questi due interessi si saldano un po'come si saldano da noi quando rispetto ai referendum che ci sono state in Francia e in Olanda abbiamo sentito che c'erano due posizioni
Che erano agli antipodi dell'assetto politico italiano concentrarsi sul dare un giudizio di un'Europa matrigna non di un'Europa
Delle opportunità allora noi dobbiamo riappropriarci di alcune questioni centrali che finiscono anche quelle ti indennità la prima questione centrale
Il il nodo della serietà
Assomiglia sussidiarietà ma più semplice ancora serietà serietà vuol dire chiamare le cose col loro nome noi dovremmo gestire la politica economica di un Paese e non abbiamo più il controllo dei fondamentale
Ho letto un bellissimo articolo di Giavazzi sul Corriere del Coni giorni fa però un punto interrogativo Ceva tagliare la spesa o pagare le tasse in realtà noi abbiamo sommato queste due deficienze perché non solo abbiamo una spesa ampiamente improduttiva come ho dimostrato prima citando alcuni comparti ma non paghiamo le tasse
Quindi abbiamo una spesa improduttiva e non paghiamo le tasse
E d'altro canto come si spiega qui ci sono dei professori di economia molto importanti
Che il nostro Paese ha una ricchezza finanziaria accumulata che otto volte il Pil mentre gli Stati Uniti più modestamente l'hanno accumulato solo cinque volte magari in Germania solo quattro
è chiaro che con un sommerso che viaggia
Al trenta per cento all'anno c'è una capacità di alimentare la ricchezza finanziaria che è enorme solo che questo comporta
Di non avere più il controllo della situazione economica generale perché con un trenta per cento di economia sommersa quali sono le politiche dovremmo fare
Tagliamo le tasse ma se le tasse non si pagano dicono significa tagliare le tasse se aliquote se le aliquote sono virtuali che cosa vuol dire interveniamo sulle tasse sia questo prima di Natale quando il Presidente Berlusconi per immaginava di dare uno shock
Alla all'economia di rilanciare i consumi tagliando l'IRPEF quel taglio era lo zero virgola sei per cento del PIL che effetto povere unno taglio dello zero sei sparito del PIL se le dimensioni del sommerso sono il trenta per cento zero è evidente ed entra canto guardate
Avete visto il campionato mondiale la vela su nuovi ci son tre barche italiane tre
Io non voglio fare il moralista però ha capito di cosa sto parlando c'ho tre barche italiane che partecipano al campionato mondiale dell'aldilà su dodici
Di mascalzoni lattine inoltre voglio dire qualcosa che che è indubbiamente di grande
Però noi fino a quando possiamo continuare a raccontarci delle bugie
Non non siamo più in grado di reggere perché è evidente che i conti non tornano
Nel frattempo però abbiamo preso degli impegni
Che giustamente Quadrio richiama come dei punti di forza lei euro e è un impegno
E adesso qualcuno dice
Il ci vorrebbe piazzare il caldo e Rolo usciamo dall'euro è chiaro che non si può fare no ma non si dovrebbe neanche pensare
Perché il problema di come stare dignitosamente all'interno di una moneta unica che invece di essere una gabbia deve essere un un punto di forza di opportunità
Che cosa sarebbe accaduto se invece di avere l'Euro
Avessimo avuto la liretta come abbiamo potuto far fronte agli scandali finanziari che ci siamo fortunatamente posti dietro le spalle anche se ci sono un milione di feriti nel nostro Paese colabrodo da affrontare il nodo dalla politica energetica con il petrolio a sessanta dollari al barile se avessimo avuto la violetta
Quindi per fortuna che c'era lei euro all'ora invece di piangere sull'Euro qui certo alcuni capitoli legati al modo
Non tanto come siamo entrati ma come abbiamo gestito la fase iniziale ci sono
Ma da questo demonizzare lo strumento ce n'è di strada allora io credo che una classe dirigente seria non puoi immaginare di perdere tempo sulla scelta che ha avuto un suo significato strategico sono pensando al debito pubblico perché con riferimento ai guasti di cui ho parlato prima come avrà avuto affrontare un debito pubblico che aveva aveva raggiunto il centoventi
Per cento con una gestione del debito legato all'andamento degli interessi che ovviamente tengono conto per la solvibilità di un paese c'è un Paese è a rischio Argentina evidente che i tassi di interesse sono molto più elevati i tassi di interesse sono scesi non solo con noi anche in Grecia dov'erano più alti che in Italia sono scesi perché noi siamo entrati nell'euro ed è per queste ragioni non per altre che a cavallo tra il novantasei e il novantotto Nori ha potuto dar vita ad un'ottica ad un circuito virtuoso poi Prodi va attribuito alla tassa per l'euro ma è chiaro che noi non siamo entrati nell'euro perché abbiamo pagato quegli otto mila degli atti di tasse cioè non è questo il punto il punto è il calo dei tassi d'interesse che ha reso possibile il passaggio da un'inflazione che era a due cifre ad una inflazione controllate ha un costo al denaro conseguente che oggi
è perfettamente compatibile con una gestione molto delicata
Dal debito pubblico che abbiamo dietro le spalle quindi a riappropriarci dei fondamentale
In materia di qualità della spesa e in materia di controllo della base imponibile la base imponibile non può essere rosa ma noi l'abbiamo una rosa tutti insieme quindi la questione tagli alle maggioranze
Per sia quando abbiamo cominciato con gli studi di settore
La cui manutenzione è stata pari a zero nel corso dal decennio sia poi continuando con i condoni perché i condoni nella logica in quella logica fiscale sulla continuità degli studi di settore gli studi di settore vuol dire io mi metto d'accordo in anticipo su quanto guadagnano
Non è che io accerto quanto guadagnato questo è il il problema e questo riguarda tutti perché lire siamo tutti autonomia e quindi non c'è dubbio che la categoria è vasta riappropriarci dai fondamentali
Riforme istituzionali condivise e qualità della politica convengo con Quadrio
E con Pezzotta ci vorrebbe una buona costituente
Una
Costituente scelto dal dal popolo
Che dia un tempo limitato come si fece all'indomani della seconda guerra mondiale per introdurre quelle regole che ormai sembrano essere mature se no non se ne esce più
Perché attorno a questa retorica ve li do al premier forte ho assistito ad una questione molto evidente secondo me quella riforma era sbagliata
E io non l'ho votata
Ma in questi giorni ho assistito al fatto che il professor Prodi pensa di blindare la sua candidatura
Colli il meccanismo della tanto aborrita riforma dal centrodestra
Non può essere così è una cosa sbagliata questo allora io credo che il Parma vero sia di ripensare le strutture istituzione del Paese magari Mantel Sando do modello tedesco
E smettiamola di voler fare gli americani questa rincorsa di tutte gli istituti americani in materia elettorale e quant'altro ci porta in un vicolo cieco noi non siamo dentro un assetto bipartitico ne dobbiamo arrivarci
Perché secondo me è importante valorizzare le famiglie politiche di riferimento immaginare per questa strada di ricostruire un modello politico che sia rispettoso delle storielle prezzo di questo Paese la Germania funziona benissimo avete visto che c'era della perso le elezioni e trova il modo di andare verso una verifica che ci sarà
Tra pochi mesi quindi perché non dovremmo applicare anche noi un meccanismo simile basta introdurre lo sbarramento al cinque per cento la semplificazione sarebbe massima non ci sarebbero più di cinque partiti ma trovo strano che ci inventiamo delle cose molto
Particolari per tentare di esorcizzare di esercitare delle questioni che facendo diciamo essendo prevalentemente politiche non hanno bisogno di essere risolte attraverso scorciatoie
Poi c'è il problema dei mercati funzionanti e concorrenziale pensa Rino il problema qui em e molto semplice e nel contempo molto complesso ma abbiamo privatizzato perché vogliamo dare un taglio al debito pubblico
E fin qui ci siamo ma le motivazioni delle privatizzazioni non erano legate solo al fatto che si dovevano vendere i gioielli di famiglia
Per poter ridurre lo stock di debito pubblico erano anche legata al fatto che essi privatizzata per costruire una fame la fase di dinamismo nel sistema economico ebbene chi ha pensato di trasferirsi da un settore privato che magari era diventato maturo all'interno di settori che su diciamo appartengono alla logica di una relativa protezione no o pensare che si è trasferito lì e acquistato il delitto il monopolio questo il punto
E questo è inaccettabile e quindi lo sforzo prevalente deve essere quello di puntare con grande determinazione sulla apertura dei mercati che sono stati privatizzati e lì
Ci sono tutta questa autorità indipendenti facciano il loro mestiere la Banca d'Italia favorisca la concorrenza all'interno del sistema bancario italiano
Perché sulle tasche dei cittadini costa il fatto che la gestione di un conto corrente costi due o tre volte quello che viene pagato da un altro cittadino tedesco piuttosto che spagnola altro che difesa dall'italianità delle banche
Che si può fare se avviene in termini di trasparenza non avviene non viene non può essere una una una bufala con la quale si costruisce un reticolo puramente di potere
Si fa avete visto Profumo sul piano che la trasparenza dato l'esempio di come si fa
E ha fatto un'operazione in Germania che è un punto di riferimento dell'integrazione tra sistemi bancari non credo che Profumo andando in Germania
Pensi di non dar vita ha diciamo ad un mercato concorrenziale il sistema bancario italiano un sistema
Che non sta al passo coi tempi vessatorio per molti aspetti che ha creato un sacco di problemi e risparmiatori Ri dovremmo aprire chiudere una parentesi non ne parliamo oggi ma è così
E quindi è chiaro che l'interesse è che ci sia una forte concorrenza lo stesso discorso riguarda nel settore delle assicurazioni riguarda il tema dell'energia anche quella del gas
Oltre a quella di oggi elettrica ma non è piaciuto molto di riferimento che è stato fatto l'altro giorno a proposito del richiamo dell'autorità per l'energia elettrica e il gas mi pare che noi
Avevamo sostenuto la tesi che anche le autostrade
Del gas dovessero essere terzi cioè già dovessero essere gestite in maniera tale da rendere possibile la concorrenzialità tra offerte di gestori
Di di gas nonché questa dovesse rispondere a un criterio di monopolio perché se no non ci capiamo se no allora
Tra un po'diventeremo nostalgici dello Stato imprenditore è evidente che se non abbiamo trasferito a dei privati compiuti o parziali la gestione di servizi e questo vale anche per i servizi pubblici locali
Sindaci non posso in quella grande città non possono pensare che le municipalizzate restano come erano
Perché poi chi paga la bolletta il cittadino e lì è un settore in cui la concorrenza non c'è però magari il sindaco anti nominare gli amministratori e quindi esercitare una forza una sorta di potere nei confronti di queste strutture quindi ordinò di mercati
Funzionanti ecco concorrenziali passando per la privatizzazione a Libero di trazione
E poi c'è questo reticolo del terzo settore che io considero una grande opportunità ecco se c'è una cosa sulla quale è bene che ci si alleni insomma ragionare
è questa tradizione che specie dalle nostre parti affonda le sue radici nei secoli passati e che poggi trovare uno sviluppo rigoglioso nuovo perché motivazioni di solidarietà
Vivono nell'animo di cittadini italiani
Ma non c'è bisogno che capiti uno su un anni perché essi si manifesta una bisogna
Coordinarli orientarli renderli partecipi certo un sistema fiscale efficiente
Quello nel quale ognuno paga le tasse potrebbe adottare dalle politiche fiscali per orientare il terzo settore mettono in condizione di riappropriarsi di ruoli importanti da protagonista
Io penso che questo sia un campo
Nel quale il pensiero politico quello sociale le organizzazioni di categoria devono appuntare molto loro attenzione se c'è un lavoro sul quale una fondazione come quella
Edison come la Fondazione il riso può avere uno spazio è quello di intercettare di immaginare questore il tipico dal terzo settore come una grande opportunità una grande sfida raccogliere e ultimo
Il problema dell'Europa l'Europa per noi è centrale
Io guardo all'Europa come una grande opportunità io penso ad un'Europa virtuosa non matrigna guardate c'è davanti questo semestre europeo guida inglese a me pare una grande opportunità
Ho visto il discorso di Blair al Parlamento europeo tanto di cappello
Dice ma il premier di una indie Inghilterra che è sempre stata scettica nei confronti dell'Europa bene ma se il suo leader forse l'unico leader
L'unico statista di dimensione europea che c'è dice io vengo e sfido
E voglio sfidare me spesso in fondo anche il mio Paese a credere in questa Europa perché non li dovremmo dare credito qual è il punto che ci trattiene sono i nostri localismi i piccoli calcoli
è chiaro che tra tra Chirac che difende Bombay
EDF
Chiedo scusa
E che
Cioè lo difende legittimamente però si capisce che noi insomma abbiamo tolto quel due per cento ma qualche problema c'è mai vorremmo che quel mercato si aprisse cui abbiamo perso il nostro allora tra Chirac difende quelle cose legittimamente ma lo difende in maniera tale che l'Europa così muore
Perché come si fa a non capire
Che non si può immaginare che il futuro cammini con due virgola due euro al giorno per capo di bestiame
Quando nell'Africa subsahariana si muore con zero ottanta centesimi di euro al giorno
Ma qui ci sono dei capi di bestiame la sono degli esseri umani come facciamo non capire qual è lo scenario mondiale nel quale siamo inseriti ma lei lo spazio vero per un'Europa che può testimoniare qualcosa di importante quindi la sfida di Berno sfida decisiva che poi forse cambiare le prospettive sulle quali si guarda il futuro dell'Europa perché se l'Europa viene vista solo come una mucca da mungere
In alcuni casi
Oppure come il soggetto a cui dare le colpe perché noi ci troviamo a ripiegati sulle nostre convenienze erba tasse che allora l'Europa non avrà una grande prospettiva ma se l'Europa nella quale noi crediamo e la quale possono credere delle nuove generazioni che sono motivate da intenti
Diciamo
Universali allora io credo che queste sfide le possiamo cogliere e se quello vuol dire avere delle istituzioni più ordinate dei mercati funzionanti più concorrenziali
Dove il giovane che entra abbia il diritto di guardare la prospettiva con la fiducia con la speranza non si trovi già ingessato prima ancora di cominciare è evidente che questo è il e il tema che ci ha di fronte a Laurent ben venga
Questa presidenza inglese invece di parlare ad un'Europa a due velocità
Perché poi non sapremmo neanche chi mettere in testa nel primo vagone chi sono i Paesi fondatori ma i Paesi fondatori ragiono spesso in maniera diversa secondo ma il ruolo dell'Italia è quello di stimolare questo questa ripresa del dibattito sull'Europa
Quindi diciamo volgendo le in termini positivi e la la la presidenza inglese può essere un'opportunità quindi è chiaro che ci sono delle ragioni di speranza non è tutto negativo però dobbiamo mettere accanto la parola sussidiarietà la parola serietà
Allora se non riusciamo a fare questo ognuno a dirci un po'più di verità
Anche se scomodo dirle perché è chiaro
Che dire delle cose scomodo e e e dubbio che possono portare un consenso immediato quello che però io ho registrato e che tutti quelli che hanno detto delle cose comode hanno avuto nel breve il consenso ma poi lo hanno dissipato
Quindi bisogna cambiare registro bisogna cominciare a dire delle cose e rigorose
Sapendo che si può anche mettere in discussione il consenso ricevuto ma se riusciamo a traguardare cinque anni sette otto anni con riportando le ragioni della serietà nel profondo dell'animo del nostro Paese io penso che ce la faremo che sarà possibile ascoltare la curva senza correre rischi di finire nel fosso grazie
Grazie alla
Bruno Tabacci per un intervento
Apparso perché Bruno ha sempre una assoluta chiarezza nei principi è una straordinaria concretezza né declinarlo e poi in proposizioni sia Pezzotta che Tabacci mi hanno dato anche l'occasione di dare notizia che Fondazione Edison ha fatto fare due studi specifici che saranno poi resi disponibili con gli atti del convegno
Uno sui risultati quantitativi settoriali delle privatizzazioni nei principali Paesi europei attraverso dei confronti
Studio fatto da Grazia Scarlatti un altro sulla spesa pubblica in Italia articolazioni dinamiche confronti con gli altri Paesi soprattutto Paesi europei fatto da Floriana Cerniglia sono due temi cruciali toccati
Da entrambe i relatori ringrazio ancora tutti i relatori e diversamente da quanto avevo detto prima non c'è intervallo
E quindi passiamo alla seconda sessione denominata sussidiarietà e forme organizzative alla quale prendono parte Giuseppe Guzzetti e Luigi Roth e Raffaello Vignati Bruno
Allora prima di dare la parola ai relatori vorrei brevemente ricordare anche se tutti sanno chi sono i relatori stessi Giuseppe Guzzetti presidente della Fondazione Cariplo il presidente dell'Acri
Che tra l'altro ha avuto un ruolo molto importante non solo a mio avviso nella tutelare l'autonomia delle fondazioni bancarie
Negli anni passati quando alcune improvvide i provvedimenti legislativi cercavano di togliere alle stesse quell'autonomia
Di natura costituzionale che essi stessi avevano e tra l'altro mis mi piace ricordare che Guzzetti è stato per molti anni presidente della regione europea quindi praticando nei fatti quella sussidiarietà che poi è stata enunciate forse anche di sottesa
Luigi Roth presidente della Fondazione Fiera Milano di cui pure vi ho parlato nella mia breve introduzione né io credo che a lui pare in merito
Di aver come dire ideato e lanciato quelle che io chiamo Fondazione per lo sviluppo Raffaello Vignali presidente della Compagnia delle Opere una forma associativa nuova nel senso che di età giovane
Che appunto diciamo una filosofia molto specifica e cioè una forte partecipazione degli associati in forme attive di reciproca formazione
Quindi la partecipazione per la reciproca formazione una delle caratteristiche portanti della Compagnia delle opere
Introducendo questi tre relatori in questo modo passo adesso di nuovo la presidenza Umberto Quadrino che dirigerà questa sessione
Il professor Guzzetti è il nostro primo relatore prego professore
La mia presenza questo importante convegno organizzato dalla Fondazione
Il liceo e portare la testimonianza
Di una istituzione che da con chiarezza attuazione alla solidarietà alla sussidiarietà e quindi
Il mio intervento
Buone
Dare un'informazione di che cosa oggi le fondazioni cosiddette di origine bancaria più presto la specificazione di origine bancaria scompare meglio è per tutti a togliere equivoci e ricorrenti polemiche dicevo questo soggetto comparso improvvisamente
Nel mille novecentonovanta nel panorama
Dei soggetti che si collocano adesso usano il termine abbastanza così suggestivi nella società di mezzo ma certamente si collocano come soggetti che danno concreta attuazione alla sussidiarietà come questi
Soggetti inventati ho detto per accidente perché il legislatore nel novanta
Non aveva come obiettivo come interesse quello di occuparsi tanto che la parola Fondazione non esiste nella legislazione italiana esiste il Teramene
Ente conferente cioè che conferiva il patrimonio rappresentato dal valore dalla Cassa di Risparmio di riferimento
Per ciascun ente conferenze dicevo l'interesse prevalente del legislatore era come procedere alla cosiddetta privatizzazione delle Casse di risparmio delle banche dei monti
Delle banche del del Sud e delle isole del Monte dei Paschi la compagnia
San Paolo
Debbo dire che
La natura il DNA delle fondazioni come su oggetti che concorrono a costruire a creare le condizioni affinché sussidiarietà orizzontale avvenga come autorganizzazione dei cittadini
Ha trovato una
Forte confermo
Immagino definitiva nella sentenza trecento dalla Corte costituzionale del ottobre settembre ottobre due mila tre quando la corte
Mettendo io mi auguro la parola fine definitiva anch'esso Paese definitivo non c'è mai nulla
A
Detto a chiare lettere questa sentenza è più importante del quella subito dopo la trecentouno anche se l'interesse soprattutto politico sulla trecento Omo perché la cover maschi nomina i pesi e tante altre corse in ruolo nelle banche italiane
Ma la trecento ha dato una definizione
Molto precisa non per nulla il relatore di questa sentenza Gustavo Segre Beschi
E chi legge la sentenza si rende conto di una stringente coerenza dell'assistente sentenza stessa cosa che non si può dire della trecentouno perché sappiamo stanza una vicenda una sentenza molto tormentata
E da ritenere perché noi non eravamo in camera di consiglio molto tormentata e contrastata farà il relatore e i giudici che poi ci sono pronunciati dicevo
La corte ha detto che le fondazioni stanno nella organizzazione delle libertà sociali
Recuperando la natura privata questo è molto importante casse di risparmio in origine che non sono nate come banche pubbliche ma sono diventate pubblica con la recessione del nostro Paese recuperando questa radice la Corte dice voi siete Soggetti chiesta
Nella parte dei soggetti che sono all'interno della cosiddetta società civile ciò che il termine molto ambigue prima è stato fatto qualche cena ma per capirci definitivo a voi nonostante nel pubblico non uscite pubblici
State nell'organizzazione delle libertà sociali quindi dove che come missione
Primaria direi addirittura assorbente concorrere a dare concretezza al principio di sussidiarietà e allora io mi auguro rapidamente vorrei darvi qualche notizia per dire come in questi anni devo dire molto tormentati perché poco più di dieci anni di vita no visto decine di lei di leggi decreti direttive
Prima dovevamo contro le banche poi duravano incontrarle più giovanile poi ogni tanto
Ci sono questi sono soggetti che hanno dei patrimoni molto rilevanti i dati gli ha fornito procione Quadrio Curzio e operano in settori delicatissimi
Soprattutto dal punto di vista politico anche se le fondazioni devono stare alla larga
Del consenso proprio perché mi pare alla cena c'è processi appelli non siamo soggetti non democratici cioè siamo soggetti
Che non viene amo sottoposti ad una valutazione di carattere politico attraverso dell'elezione che è una cosa molto diversa dell'autoreferenzialità perché dico qui subito poi devo correre
Sul sul tema per cui sono qui
Quando si parla di autoreferenzialità si immagina uno dei soggetti chiusi in certe stanze
A riparo della verifica
Soprattutto democratica prima ancora che la vera un'autorità di vigilanza che pure c'è quindi l'autoreferenzialità
Comincia a essere messa in discussione del fatto che c'è qualcuno che vigila diciamo deve essere una vigilanza di legittimità e non di merito qualcuno vorrebbe il merito
Diceva ma c'è un controllo democratico e qui c'è una responsabilità degli amministratori su quali peraltro le fondazioni si stanno muovendo Traverso la comunicazione informazione Choi cliccate
Il sito internet della Cassa di Risparmio il giorno dopo dei nostri organi la commissione centrale delle vicende bruciarmi stazione voi trovate le delibere trovate le decisioni c'è l'elencazione di tutte le erogazioni dal quelle che si misurano a milioni di euro a quelle che si misurano a decine di migliaia di euro quindi questa è la strada allora l'autoreferenzialità
Autoreferenziali e non ho mai creduto nella mia vita ne controlli burocratici nei comitati di controllo è tutta questa roba qui amministrativo burocratico che le compongono democratico è però vero
Perché c'è un amministratore della Fondazione Carlo il presidente commette guai
Se qualcuno è in condizione di verificarle di saperlo penserà Lugli o gli organi di stampa di informazione e mass media a evidenziare che c'è un amministratore da cacciare quindi questo ecco perché io contesto l'affermazione che si scrive correntemente sono organi autoreferenziale ebbene le fondazioni cos'hanno fatto in
In questi in questi anni hanno fatto alcune scelte chiamano della direzione della dare forza e sostanza alla sussidiarietà
Per esempio l'ha fatto una scelta di fondo noi salvo alcune rare eccezioni perché la legge c'ero conoscenti di avere degli enti strumentali ma la scelta che il sistema delle Fondazione hanno fatto e di non essere e tutti che fanno ma sono momenti che erogano cioè in altre parole il ruolo la funzione delle fondazioni
è quella di sostenere la Rete imponente importanti dis oggetti che oggi danno attuazione concreta la sussidiarietà e quindi di non fare in proprio quello che altri fanno magari da decenni o anche più
Fanno molto bene
Fanno con grande capacità e con grande competenza noi dobbiamo sostenere queste questa realtà queste reti amene
Questa questa scelta che era che hanno fatto le fondazioni vedo non le fondazioni impegnate in questa azione di sostegno dei soggetti che danno attuazione alla sussidiarietà in una direzione come cercherò
Di dire di sorta medi ready migliorare da parte di questo gesto di spingere quei soggetti a migliorare la qualità della loro
Attività
In particolare per quanto riguarda la Fondazione Cariplo abbiamo dato attuazione per così dire a uno per così dire abbiamo dato attuazione a un progetto che nelle nostre intenzioni la nostra motivazione
Va ulteriormente amanti
Sulla strada della sussidiarietà
Sono concetti certamente comuni lascio uscire a retta orizzontale Lodedo procede Curzio
Sta nella concezione corrente comune è quello di avvicinare quanto più possibile hai bisogno di un cittadino di una comunità
Di non territorio la possibilità di dare una risposta attraverso questi soggetti intermedi
Questi soggetti che stanno fuori dallo Stato stanno fuori dal mercato bene noi uno dei progetti importanti ormai in fase di realizzazione per alcuni
Casi queste fondazioni hanno già raggiunto tutti i traguardi che non abbiamo indicato una in particolare deve quindi e diventata una fondazione totalmente autonoma noi abbiamo il merito e la soddisfazione d'essere stati promotori abbiamo
Costituito una serie di fondazioni comunitarie locali
Cioè abbiamo creato
La dimensione amministrativa è puramente l'unico
Elemento che avevamo ma nelle province il senso di appartenenza insiste il comasco si sente comasco e lecchese le chiese il il cremonese anche se c'è Crema
Cremona e poi l'altro il terzo polo lì e però si sentono caccia al macho no no sbaglio
Due in geografia si sentono appartenenti a quella comunità e bene
Questa scelta è stata fatta
E per creare dei soggetti che operano sul territorio vicino ai cittadini e alle comunità e per responsabilizzare la comunità locale rafforzando il senso di coesione nel Terzo settore nella Rete di questi soggetti tanto che capitalizziamo ma costringiamo costringiamo la parola è sbagliata diciamo se voi entrare in questo progetto deve accettare la sfida che dopo cinque milioni di euro che vi diamo gratis per ogni altro euro
Che tu vuoi dalla Fondazione Cariplo devi raccogliere un euro sul territorio e così facendo se arriva ad una dimensione di base di partenza di quindici milioni di euro questo conoscente anche di
Far sì
Che sul territorio ci siano questi soggetti che danno forza a sostegno a quell'attività minuta diciamo così
Io rifuggo dal termine erogazione a pioggia la pioggia fertilizzanti quindi non usiamo mai il termine pioggia per svilire l'erogazione in numerose sul territorio
Una piccola erogazione che ottiene un risultato di una buona rotazione una grande erogazione sbagliata è un'erogazione sbagliata
Ma si usa dire qui erogazione a pioggia bene
Queste fondazioni non ho proprio questo scopo in qualche modo di andare a identificare e dare una risposta ai bisogni minuti
Dell'associazione che cura gli handicappati della Croce Rossa che ha un progetto interessante per certe attività
Così facendo rispondendo al territorio rafforzando
La rete di questi soggetti in qualche misura togliendo alla Fondazione care Pollan necessità vengono dimensione che riguarda tutta la Lombardia più Novare perda e Verbania perché storicamente Novara poi scissa in due province è stata aggregata alla Fondazione Cariplo questa per le fondazioni comunitari per quanto rimase invece riguarda la nostra attività e questa scelta di sostegno a soggetti che operano dando concreto attuazione al principio di sussidiarietà il nostro obiettivo non è stato quello e non è quello di erogare i soldi uno sportello dove qualcuno arriva presente alla domanda se gli va bene prende soldi se non vi va bene
Ciccia no noi riteniamo che in questa azione importante di attività erogativa si debba andare attraverso strumenti e modalità che come ho detto prima devono spingere la Rete di soggetti che operano nel sociale che operano sul territorio a migliorare la qualità di rogazioni
A impegnarsi fortemente e qui coniughiamo
Sussidiarietà solidarietà e innovazione
A fare in modo che l'erogazione di servizi che vengono dati o di risposte ai piccioni che il cittadino scelgono la comunità esprime non sia il termine nome spregiativo sia ben chiaro ma a volte indicare il tentativo che stiamo facendo o voglio dire perché sia chiaro che qui non c'è niente da enfatizzare un Processo siamo nel pieno di queste attività luci e ombre a avanzamenti momenti di sosta
Dico però qual è lo spirito qual è l'astensione
Che muove gli amministratori di una fondazione come la nostra ma ciò di rappresentare gli amministratori
Delle fondazioni le più importanti perché evidentemente una fondazione che eroga cinquecento e ce ne sono cinquecento mila
Euro all'anno perché sono piccolissime micro non è che Simone in questa edizione dicevo volevo dire questa questa spinta cioè in altre parole
Noi riteniamo che per Sciuscià e via riesame sussidiarietà significa destinare risorse per consentire alle organizzazioni
Che operano sul territorio o a nuovi organizzazione che si costituiscono di non continuare a dare una risposta in termini tradizionali in qualche modo rassegnato
La casa di cura per anziani ricoverati anziani poi bisognerebbe cercare di non ricoverarlo dei nei limiti del possibile questo è uno delle dei tentativi di fare in modo che ci sia tutta la fare una fase preventiva noi finanziamo per esempio
Tutta la prevenzione verso gli anziani e abbiamo tolto contributi anche perché qui con le convenzioni ci fanno anche un po'di quattrini ci siamo accordati i primi anni anche noi davamo case soldi per le case per anziani ma voglio dire ecco questo è un esempio classico c'è una casa per anziani si continua tradizionalmente assiste gli anziani in quel determinato modo poi le cose canonicamente vanno anche bene con le pere con la Fondazione dice non ti do fondi attraverso i nostri programmi tu devi fare delle cose di prevenzione delle cose innovativi deve fare in modo che l'erogazione di un servizio cosa c'è di più normale di assistere un anziano questo non debba avvenire come un acquietarsi a dare un servizio a prendere soldi un po'pulisce un po'privati e a fare
Come dire un'attività che non porta a valore aggiunto non porta innovazione non porta miglioramento un altro degli aspetti importanti che non
A tribù e amo attraverso i bandi ormai questo lo strumento anche per una misura di equità cioè la Fondazione ogni anno emanati bandi che compaiono sui giornali pubblicamente in modo che chi ha dei buoni progetti avere buoni de ci si collocano in questi obiettivi può concorrere ad avere le nostre erogazione dicevo il bando è una misura di equità perché tutti sono c'è una linea di partenza che vengono valutati da dipendenti
Della Fondazione per alcuni progetti addirittura ci valiamo un progetto un programma sulla ricerca nel settore della salute ci parliamo addirittura di esperti internazionali che valutano le domande che vengono presentate Cesano delle delle relazioni sui quali poi ci fa lei grado attori me perché queste nel capitolo dicevo
Questo mi pare molto importante di sottolinea le fondazioni stanno puntando sulla innovazione sociale non sembra una contraddizione perché annualmente si pensa a come sociale come tradizionale come ripetitivo quando una progressiva sia noi puntiamo
Sull'innovazione nel sociale
Occuparsi di visoni che nessun altro prende carico occuparsi di bisogni emergenti occuparsi delle persone non i disabili dell'anziano
Il malato psichico come soggetto al quale ci dà un ricco ma la persona nella sua globalità l'istruzione la disabilità
Non il singolo cioè la l'il bisogno della persona singola ma le persone nella loro totalità indipendentemente dal bisogno e dalla combinazione dei bisogni di cui sono portatori nell'ambito dicevo
Di queste attività proprio la spinta che le fondazioni cercano di dare e
Quella dir rafforzare le organizzazioni che danno sostanza che danno concretezza all'attuazione del principio di sussidiarietà
E noi abbiamo scritto il nostro documento è una frase che sembra contraddire l'impegno delle fondazioni nel sociale quando abbiamo fermato che in prospettiva noi vogliamo allontanarsi danni di giugno
Ma vogliamo che sul bisogno stia non le organizzazioni che oggi di questo siccome si occupano e i loro compiti
Compagno della sua della Fondazione sostenere la capacità di analisi e di intervento e rafforzare il l'autonomia del terzo settore l'autonomia di questi soggetti alle che a nessuno
Credo interessa un no profit braccio operativo dell'amministratore pubbliche anche qui bisogna dire due cose molto chiare
Oggi no provette ritenuto come l'outsourcing del dei degli enti pubblici che appaltano aderisce oggetti primati che stanno nel sociale agli anziani l'antica
La disabilità dove si fanno cose bellissime ma questo non è il
La sussidiarietà che intendiamo nove perché questo è solo il fatto che la parte pubblica come dire manda fuori cioè da appunto in outsourcing a dei soggetti
Risparmiando dei soldi e consentendo che ci siano delle come dire dei bilanci che oppone unitamente stanno in piedi ecco io credo che questo l'ho detto prima lo ribadisco none la sussidiarietà che le fondazioni voglio realizzare così così come devo anche dire
Cosa che non si dice ormai più si è preso atto che lo stato sociale non c'è più che questo stato sociale disastrato
E allora ci si affida come dire al no profit Hera cooperative sociali alle Onlus alle fondazione alle fondazioni bancarie mancherebbe altro
E sì sì va bene per allora
Per quanto noi abbiamo una rete importante imponente numerosa dice oggetti le fondazioni erano un miliardo voi quattrocento milioni circa tutte queste robe qui lo Stato cioè la rincorsa
E perdente
Cioè queste realtà non possono coprire i bisogni sociali fondamentali vivace cioè lo Stato quando abbiamo sentito la spesa pubblica
Qui c'è un problema di ritornare a fare delle riflessioni su questo punto perché lo Stato non può dismettere interamente la sua responsabilità di risposte ai bisogni sociali di base fondamentali ogni pochi la sussidiarietà e questa Rete può andare a coprire dei bisogni che so io il malato terminale evidente che non stanno in servizio servizio sanitario nazionale si può andare a dare delle risposte noi finanziamo certi progetti che anno di identificato dei viceré nuovi voti il problema del dopo di noi il dramma
Di malati psichici e non alla scomparsa dei genitori di famiglia eccetera però bisogna dire con chiarezza che lo Stato andando avanti per questa strada ottiene l'unico risultato l'emarginazione in questa società di coloro
Che sono più deboli
Di coloro che come si usa dire non hanno sponsor
Di coloro che in definitiva oggi sono nella condizione ad avere maggior bisogno di vere una condizione di drammaticità si tagliano i soldi alla spesa pubblica e i trasferimenti dallo Stato agli enti locali
L'ente locale ma non è polemica nei confronti del Coni cosa fa tagli alla cultura e va be'la cultura interessa pochi e quindi tagli agli anziani taglia il disagio giovanile tagli all'antica ed ecco via via collo una drammatica emarginazione mi avvio alla conclusione
Queste considerazioni c'hanno portato a fare queste considerazioni la prima tentare di superare la polarizzazione fra una miriade di piccoli interventi
Che in passato rappresentavano la maggior parte dei casi semplice mantenimento
Dio organizzazione anche questa è una cosa che noi tentiamo
Di abbiamo tolto dei nostri programmi non si erano contributi per mantenere l'organizzazione ce ne sono alcune cloro velocissime che fanno delle cose bellissime
Ma mantenere la sopravvivenza di un attività di erogazione di servizi che non ci interessa
Rispetto alla innovazione rispetto a mettere in Rete questa esperienza fluire far affluire altri l'esperienza che quelli più avanzati fanno quindi noi semplice mantenimento delle organizzazioni in e fuori
Back compie fuori dalle nostre radiazione dal sostegno da parte della Fondazione
Favorire un ricambio del tessuto del no profit attraverso la formazione di nuove organizzazioni
Che non avendo il retaggio del passato color noce positivo e non prendete le mie parole come una una critica ma le nuove organizzazioni che si formano hanno questa sensibilità e soprattutto questa capacità questa è la nostra esperienza di dare una di specie posta moderna adeguata
A questi nuovi a questi nuovi Bissoni spingere quindi il sistema
Delle organizzazione che danno attuazione al principio di società aperta verso comportamenti più virtuosi dal punto di vista della progettazione degli interventi e della gestione delle risorse
Mi mancano due cose sono
Molto raro
Dai bandi bandi chiusi c'è una danza si presenta le domande si fa l'istruttoria
Stiamo passando i bandi attenti cioè stiamo passando ad una fase dove la Fondazione invernale vinciana un
Programma
Fissa degli obiettivi pensanti del settore dell'arte dal cultura nella storia delle casse di risparmio il patrimonio artistico culturale i monumenti religiosi civili sono stati salvati dalle banche perché erano gli unici
Che avevano i quattrini e potevano
Non voglio anche perché è merito di Mazzotta quindi questo lo dico perché è merito suo io completato l'opera se la Biblioteca Ambrosiana è stata riaperta
A servizio della cultura mondiale lo si deve alla Cassa di Risparmio prima e poi la Fondazione Cariplo che finanziario allora lire dalla prima all'ultima lira
Sei Chiostri di San Simpliciano ma l'elenco molto lungo quindi ecco noi quindi non facciamo più un bando
Anche perché riteniamo che l'intervento singolo sul momento non abbia molto significato ma se si colloca all'interno di un progetto di sviluppo
Collegandoci ad altra attività alla fruizione pubblica il turismo il turismo culturale
Cioè dicono esempio di quando di come vorremmo che avvenga in un settore tradizionale quello di recuperare un monumento o i mulini che stanno su dei corsi d'acqua o quant'altro un modo moderno di recuperare
Questi patrimoni ad una fruizione di carattere sociale di carattere collettivo noi oggi siamo impegnati su tre grandi progetti di cui Vito solo dei cenni per suscitare la vostra curiosità e andare a cliccare il sito cioè
Dai bandi stiamo rimanda i progetti perché
Progetti che noi non realizziamo che chiamiamo sempre coerenti essere enti erogativi e non enti che fanno no chiamiamo i soggetti interessati abbiamo un progetto importante con la scuola
Non abbiamo scoperto che la scuola italiana è una scuola che ha delle zone cosiddette Carige
Importantissimi io non sapevo che l'ecologia l'ambiente non viene insegnata nelle scuole dell'obbligo Italia
Abbiamo questa caduta verticale dei ragazzi le facoltà di matematica statistica fisica sono deserte
Abbiamo un project abbiamo la fortuna per un direttore regionale Dutto per veramente una persona di grande valore
Avevamo un progetto estero educare la scienza e la tecnica pressando lavoratori biblioteche nei nei musei primi Duchovny Milanovic ha fatto una convenzione in tutta la regione e chiamando le scuole attraverso corsi di formazione degli insegnanti eccetera ma un petalo di questo ideale Fiore oltre totale assenza temi che lo avvolge il terzo di usare lei arti dal vivo per formare i giovani intendo dire abbiamo scoperto una scuola e degli insegnanti estremamente motivati non abbiamo il sedici una scuola vecchia sulle attirare lo stipendio il ventisei non è vero niente
Occorre motivarli occorre spingerli verso delle attività che su un fuori dei curricula scolastici che danno una grande motivazione degli insegnanti e di grande interesse per il Sud
Un progetto di far su case questa è una sfida dove siamo
Non abbiamo la consapevolezza c'è diciamo Lombardia sono lombardo i piedi per terra e quindi non ci sono testata Santa Filosofia ma e qui c'è un bisogno di edilizia sociale che sta sotto a quella pubblica che pure ormai a pochi soldi a disposizione gli anziani gli studenti universitari uno dei drammi
Dell'edilizia sociale in Lombardia i rettori quando vi parlate il Progetto Bridget
Che la nostra mancano diciamo in un'operazione ce la loro gli studenti chiedono il prestito d'onore tendi alloggi non per altre cose non si dà una risposta nessuno c'erano
La questione degli immigrati che lavorano che hanno uno stipendio ci sono gli stessi industriali di Unione industriali fortemente intermedi siamo un fondo immobiliare chiuso per investitori istituzionali una fondazione ad hoc eccetera voglio dire
Stiamo tentando una strada speriamo che alla fine non ci sia il burlone ma non credo perché ci sono tutte le condizioni fra pochi giorni credo ore Banca d'Italia sia utile aperte a fondo io spero che all'inizio del prossimo anno ci incomincia a scavare da poter dimostrare che una fondazione di ore
Ci sono tante altre fondazioni come la mia che sono in attesa di vedere i profili e infine abbiamo il terzo progetto importante questo di questa la ricerca scende se la ricerca scientifica per la salute non siamo molto impegnati quei due bambini cara seguici che sono guariti nessuno scritto un po'conosca i è una ricerca finanziata interamente alla Fondazione Cariplo cinque anni fa cioè durata cinque anni quando nessuno la vuole a finanziarne siamo impegnati in questo bene
Non abbiamo la fortuna di avere un amministratore diceva Dulbecco
In questi anni ci abbiamo va bene
Come tutti i grandi scienziati Morandi uomini della storia e di una umiltà e di una disponibilità
Commovente cioè lui viene a tutte le riunioni quando va in giro per il mondo appieno la Santa Monica in California abbiamo lavorato a questo progetto e cioè che cosa manca oggi alla ricerca
Nella salute in Lombardia non è nuovo lavoratore sono Sean centodieci enti non è un dato così son centodieci centounesimo non serve a nessuno comprare un po'di macchine costose viene abbiamo pensato a queste quattro piattaforme tecnologiche
Che aiutano a togliere loro a fornire alla ricerca di base degli elementi Dino al frammento che tutti ne possono fruirne possono utilizzare infine c'è questo problema del sud dottor padrino o veramente finita ma
Quando si parla di fondazione di sussidiarietà
Noi abbiamo questo problema del sud
C'è una forte spinta perché le fondazioni come avrete visto da una slide sono al centro nord Aime quelle del sud e delle isole salvo la Sardegna devo dire che a un fiordi Fondazione le ma anche più o meno ce ne sono mangiate hanno avuto un po'di disavventure è oggi c'è una grande pressione sulle fondazioni del Nord
Con delle iniziative
Abbastanza avventuroso e ho visto un documento degli Otto precedenti io non richiama a Roma il governatore perché mi evocano governatori americani che fanno cose molto commendevole rispetto la nostra cultura della vite dell'uomo
Dicevo hanno firmato dei documenti storici bene
Il sistema delle fondazioni che si fa carico qui il sistema non è la Fondazione Cariplo
Che peraltro sembrato tanti soldi per dei progetti importanti di sviluppo del Sud
E due anni che raccogliamo ventisei milioni di euro per ore i distretti culturali su Del Bene siamo alla vigilia di lanciare un Progetto Sud
Utilizzando i fondi che la legge metteva a disposizione i centri servizi del volontariato che non vengono utilizzati
Per proporre una sfidanti al sud
Noi creeremo delle fondazioni comunitarie su patrimonializzare Remo queste fondazioni e vogliamo che il loro concorrano ad integrare ed è aumentare la dotazione patrimoniale di questa fondazione chiudo vero di avervi dato
Una panoramica un po'confuso e un po'come dire
Qua e là
Ma soprattutto
In questa sede molto qualificata per perché ci ascolta non per i relatori guida almeno non per me evidentemente
Di avere rappresentato una storia delle cose che stanno facendo un project un processo che è totalmente in alto
Per dire come l'arrivo nel nostro Paese di un soggetto come le fondazioni che prima mancavano perché la tradizione anglosassone presenza queste in questi soggetti in Italia mancano questo la presenza di questi soggetti
Ai fini di attuare il principio di sussidiarietà può essere una presenza molto importante non per rinfocolare polemiche io non ho mai polemizzato neanche quando ho vinto
Quando abbiamo vinto
Ma credo di poter dire che è stato approvi dalla sentenza le due sentenze della Corte perché hanno impedito che questi soggetti venissero piegati a concorre a ridurre la spesa pubblica
Ad essere destinatari delle attenzioni alle quali non con tutto il rispetto per i rapporti e per un rapporto preferenziale con le istituzioni democratiche la società civile
Cercare di evitare che queste fondazioni e la corte lo ha impedito
Fossero piegate a interessi pubblici che non stanno nell'attuazione del quarto comma del centodiciotto che ha costituzionalizzato il principio di sussidiarietà al quale non cerchiamo di dare una concreta attuazione grazie
Ringrazio il professor Pizzetti sia per le cose che c'ha detto sia per la passione con cui le ha dette e indubbiamente ci ha portato al centro del del dibattito di oggi dibattito che riguarda la il il l'obiettivo difficoltà dello Stato
Di oggettivo far fronte a tutte le promesse che ha fatto e alla difficoltà che le istituzioni economiche da sole possono in qualche modo riempire il vuoto dello Stato ha lasciato indubbiamente da sole le fondazioni non possono risponderà a tutte le domande però possono fissare degli standard e dei metodi che sono indubbiamente innovativi
Ricordo le parole del Professore di innovazione nel sociale definisce dei nuovi standard che possono veramente essere di riferimento anche per le istituzioni pubbliche
A questo punto dottor rotto ci parlerà della fondazione della alla Fiera di Milano
Sì volentieri o prima di tutto ringrazio di questo invito ringrazio il dottor Quadrino il professor Curzio
Lo ritengo un dovere parlava Tabacci prima dei diritti doveri venire a confrontare le cose che si fanno soprattutto qualcosa che è in fieri
Quindi io lo doverosamente vengono tentare di modo sintetico portare un'esperienza che passa spero essere diciamo imitata o comunque una localmente applicata la seconda cosa credo che sia un dovere anche che fa ragione di chiarezza perché non è così automatico parla di sussidiarietà mi pare che molti in modo ignorante alcuni in modo malizioso la usino a sproposito ecco
La usano pensando parlando di vicaria immenso sussidiarietà l'altro diverso nel seme accennato Guzzetta evidenziato Tabacci e in questo senso credo che sia bene
Fare o tentare di fare un punto serio di queste cose
La premessa è la differenza di fondo rispetto agli altri due casi chi mi ha preceduto qui nella Fondazione Cariplo e chi mi seguirà la la Compagnia delle opere e che il modello Rifondazione SDI sviluppo qui è il padre di questa icastica immagine e di questa di questo titolo professor Quadrio Curzio
Il caso Fondazione Fiera Milano è ancora un modello quindi noi siamo un po'diverso i primi siamo ancora in itinere
Certamente la Fondazione Fiera Milano ha realizzato credo con un successo notevole il progetto che aveva con mandato lì da vedere complessivamente visto ma mentre era in atto il processo abbiamo cercato di analizzare i fattori peculiari di questo succede di questo successo anche tentato di rendere i sistematici
Questo per tradurre il modello in termini organizzano organizzative strategici e dare un significato concreto alla parola lo sviluppo se no molte volte se vuol dire tutto vuol dir niente mi tentando di essere più ficcanti
Quel che è stato certo sin dall'inizio per noia che la vocazione di una realtà come questa non fosse solo fieristica
Ho volta solamente a spingere una realizzare infrastrutture complesse e in termini generali ma che potesse avere questo progetto le premesse per dare qualche cosa in più e magari non l'abbiamo definito un modello unico e magari la possibilità anche di essere riprodotto
Allora con la fondazione di sviluppo tentò inserirmi in due temi e faccio due mi faccio faccio due domande retoriche futuri tento di rispondere la prima è che se davvero l'Italia si stiano generando dei paradigmi nuovi nati dall'esigenza di far crescere l'economia e la società
E la seconda se vi siano alcuni modelli di impresa che sfruttando le opportunità delle situazioni che vengono affrontate e della sud sussidiarietà orizzontale in particolare
Abbiano caratteristiche destinate a crescere e a diffondersi
Fu poi ritorno cercando di rispondere in qualche modo anche rispetto esperienza che abbiamo fatto come funziona la fondazione è sostanzialmente un'impresa ultimamente parecchie negli ultimi anni molti casi quando non si sapeva quale veste giuridica dare a un ente si è scelto quello della Fondazione realtà si convive
Con fondazioni così diverse che hanno lo stesso tipo di sintesi e di denominazione
Naturalmente non azionisti funzione un'impresa ma non azioniste questa l'unica differenza mentre il tradizionale si svolge su due rami quello tradizionale puro
Si basa sulla filiera della S.p.A.
Quindici società al servizio del sistema fieristico tradizionale
Che svolge la propria attività negli assetti funzionali che alla Fondazione che era proprietario mette a disposizione di seppia l'altro ramo è rappresentato da un'attività nuova l'abbiamo messo in piedi inventata creata meno tradizionale non è tradizionale come l'attività scrive fieristica formano una società di engineering e contracting che alla Sviluppo Sistema Fiera
E questa che ormai a un conto certamente un mercato allora molto al di là di quello cattivo per cui era stata immaginata e per cui davamo fondata
Questo intero sistema produce valore alimenta un patrimonio che viene poi reinvestito lei fini istituzionali anche l'oggetto sociale che come dire ho poi abbiamo recentemente ampliato
Fondazione Fiera Milano sia organizzata nella struttura di oggi era realizzato una forse delle più grandi opere che anche il sistema italiano abbia avuto sempre piacere anche di verificare di vedere negli ultimi decenni ma quando abbiamo cominciato a realizzare o tentare di Rizza il nostro mandato eravamo in condizioni di presunzione certezze erano alcune molte erano le presunzione
Ci siamo resi conto che avevamo bisogno di un ingrediente importante per fare il cibo per farla torta qui ramo state demandate a un bisogno di fiducia
Fiducia nel far capire a chi erano i nostri interlocutori in genere che stavamo impegnando la nostra attività in questo progetto in una logica di Rete non in termini solamente puntuali condividendo tentando di condividere gli obiettivi responsabilità di tanti
Ecco quindi nasceva la consapevolezza di di operare in una situazione di sussidiarietà orizzontale Edu quale fiducia delle istituzione del mercato delle imprese dall'associazione in genere del territorio
Fiducia che probabilmente non avevamo io ricordo una clamorosa i delusione che ebbi quando andai per la loro fa cercare un general contractor che potesse venire con le dovute garanzie a costruire un'opera da mille cinquecento miliardi di vecchie lire
Credeva di trovarla file bene questo assolutamente non era non si capiva cosa dalla fondazione chi pagava le garanzie eccetera poi ma ecco nel viaggio questo è invece migliorato tanto
Da dire non è stato facile
E anche perché non eravamo un soggetto facile da di identificare dicevo prima perché molti si chiamavano fondazioni ma anche nel nostro caso questa diciamo incarnazione Rifondazione non era affatto definita e definitiva
Certamente
Avevamo cercato anche una definizione che definisce il nostro Stato avevo trovato quella di autonomia funzionale che definiva probabilmente bene la filiera fieristica ma non era esaustiva per il resto delle cose c'era un posto e di cui avevamo poco poco avuto contezza
I fatti ci hanno aiutato forse anche i fatti e le realizzazioni nel durante di quello che abbiamo affrontato il fatto e la prima cosa che è stata importante da verificare da ricordare è stato il metodo che abbiamo usato tanto da essere un fatto di merito il metodo siamo una contraddizione talmente sostanziale che diventava di metri
Un metodo quindi che aveva due caratteristiche distinte quindi un metodo creativo metodologico non è una contraddizione a priori e quindi noi siamo partiti con uno scenario piuttosto definito è rigido
Abbiamo i tempi intrapreso macro progetto fatto di tanti minori Progetti un grande sistema con minori
Più piccoli sistemi tanto da non essere possibile misurarlo con un diagramma di flusso che nomina non non mente si chiama garante
La musa rompersi ecco qui la drammaticità era che il la ogni momento era sequenziale ad un altro il terzo non poteva venire se non c'era il secondo il quarto il terzo eccetera era drammatico tanto in quanto il meccanismo poteva incepparsi se solo uno di questi momenti di questi nodi salta
La seconda peculiarità del metodo era che la necessità di stringere alleanze era evidente la assolutamente perentoria mettersi a fianco dell'istituzione dei soggetti coinvolti direttamente o indirettamente del progetto e condurre a termine il mandato nel breve tempo che c'era stato diciamo concessa di cui era il mandato e soprattutto a costi certi
Era una garanzia indispensabile la Fondazione operavo adoperato col proprio patrimonio e quindi sempre in regime di autofinanziamento
Ma più che nella capacità di realizzazione a valle del processo che la peculiarità della Fondazione Fiera Milano credo abbia colto l'esigenza globale
Avendo scomposto la grande esigenza complessiva in tante esigenze per particolari
E avendo tentato mi pare che poi a consuntivo ci siamo abbastanza riusciti le responsabilità di ciascun elemento sui soggetti che probabilmente avrebbero avuto la maggior probabilità di portare a casa il risultato
Allora la natura dalla fondazione certamente la fondazione di sviluppo natura molto specifica ci siamo riconosciuti nel durante Fondazione Sviluppo ripeto il nostro padre putativo inerzia come dire immortalati in questa in questa
Diciamo caratteristiche è stato il professor Cusio e abbiamo avuto la sensazione tutto sommato di avere organizzato un modello peculiare
Abbiamo naturalmente cambiato lo Statuto perché lo Statuto poneva lo scambio all'interno
Dell'oggetto sociale come unico momento di arricchimento che di valorizzazione per il quale noi dovevamo operare allargando a tutti gli interventi che avremmo potuto dovuto fare sull'impresa sul territorio sulla cultura
Sulla sanità eccetera eccetera per essere un meccanismo di sviluppo
Incerte in uno scenario complicato io non è il mio mestiere fare scenari qui
Ben altri sono in grado di farlo l'han fatto lo faranno ma
Ci metto anche un po'della mia esperienza io provengo da un mondo in cui il pubblico e il privato erano stati dei soggetti molto vicini e si erano incontrati
Avevano generato secondo me nell'economia italiana alcuni casi di eccellenza ma anche condizioni negative quindi distorsione poi del modello che hanno portato a questo modello ad essere risoluto qui nella sua dissoluzione completi
Vuoti dell'economia attuale che provengono dalla cattiva gestione certamente di quel delicato momento che sua moglie diventati le vere causale del folle mentre il nome del del del modello che dice ed è venuta a mancare completamente all'azienda di Stato
Qualche cenno è stato fatto prima
Passaggio da monopoli
Dello Stato a Monopoli nel privato probabilmente su non Progetto cosa di cui sentiamo la mancanza in modo clamoroso
Una delle cose che la sussidiarietà deve ricordare è che ognuno faccia il suo mestiere ma qualcuno il progetto Paese il progetto industriale non può non farlo e drammatico questa mancanza di tender to a qualche cosa che non esiste
E dice veramente difficile pensare che poi e aggregazione i singoli progetti siano solamente i luttuosi in termini automatici provocano provochino dei risultati perché se
Non credo che sia un caso di non farlo mai casi fatto che io mi trovi qui oggi all'interno di una fondazione di questo genere da cui è un atto un tipo di impresa che in piccolo e con il metodo della collaborazione pubblico-privato
Vuol tentare tenta di colmare alcuni spazi vuoti
Certamente in grado di arretratezza del Paese è aumentato aumentato in termini abbastanza drammatici
Facevo riferimento prima alla mancanza di politica industriale insomma che il progetto io chiedo fortemente che questo venga da tanti anni ma anche questo progetto ma adesso in modo particolare chiedo fortemente che sia recuperato in termini complessivi un riferimento di questo tipo
Certo il mondo non si ferma nascono nuovi modelli di impresa aumento alle fondazioni di diverse dimensioni le i fatti associativi e il territorio si riorganizza
Ecco questa e ho trovato una conferma recentemente su un articolo di Aldo Bonomi che un sociologo del territorio è molto interessante
In cui sottolineava come il territorio in genere sia pronto a raccogliere una serie di sfide certo bisogna dargli dei meccanismi di provocazione e poi di catalizzatore
Sul Sole ventiquattro Ore del giugno ai primi giorni del giugno di discorso identifica il Bonomi circa quattro mila imprese italiane divise su dodici piattaforme territoriali che si stanno riorganizzando in un quarto capitalismo Giro comunità specializzate caratterizzate pronti allo sviluppo ma che hanno bisogno di sanzioni a cioè di Autostrade di infrastrutture di corridori fisici esorta di ricerca l'innovazione di reti
E di qualcuno che agisca da collettore per crescere all'attorno all'esempio dalla Fondazione Fiera Milano
E che era posta alla in quell'articolo come un interprete
Abbastanza importanti in una di queste uno dodici piattaforme fondazione Fiera Milano credo abbia combinato ha tentato di farlo mai parecchie volte a riuscito a combinare i due fattori che cita il Bonomi quelli a decolli soft
Creando infrastrutture fisiche rete di collegamento ma nello stesso tempo monitorando i cambiamenti sul territorio e trasferendo sul territorio informazione e formazione
Le ho messo insieme gli studi condotti dall'Università con noi noi con loro
Le nostre ricerche svolte a contatto con l'impresa le interviste opinion leader cercando di recepire i suggerimenti che ci imitano in particolare dal territorio
Naturalmente abbiamo cercato di trasferire a nostra volta sul territorio indicazioni per lo sviluppo del futuro mettendo in moto un inedito trasferimento riconoscenza
Vado per sintesi e quindi magari sono un po'semplicista ma questo è stato il processo che noi abbiamo seguito e in questo senso credo di poter rispondere alla prima domanda che mi sono posto in termini di retorica
Quando mi sono chiesto se davvero in Italia si stiano germe arando dei paradigmi nuovi nati dall'esigenza di far crescere l'economia e la società
Ecco questo trasferimento di conoscenza credo che sia un fattore in più che la Fondazione Fiera Milano ha tirato fuori
Come fondazione di sviluppo e che non solo ha applicato la sussidiarietà orizzontale nel suo sistema di alleanze e quella verticale nell'ambito istituzionale alleanze anche con le istituzioni
Ma anche tentato di trasferire un metodo nuovo e nuove conoscenze in entrambe le direzioni
Quella orizzontale quelli soggetti a Rete quella verticale da soggetti che lavorano analisi e terrore e teorie a soggetti che le applicano a che normalmente hanno pochi contatti tra di loro
Tento di tradurlo Fondazione Fiera Milano ha provato ad essere un mediatore e organizzando lo sviluppo organizzando lo sviluppo in processi e contenuti e questa potrebbe essere insomma sempre per via sintetica la risposta alla seconda domanda il Mila sono sposto cioè se vi siano alcuni modelli di impresa che soltanto le opportunità della sussidiarietà orizzontale oltre che quella verticale
Abbiano caratteristiche destinate a crescere e a diffondersi credo tutto sommato che anche qui la risposta sintetica possa essere positiva sia nella prima che nella seconda domanda
Qualche parola sulle caratteristiche delle fondazioni di sviluppo certo posteriori ci siamo letti a posteriori ma e ne abbiamo poi teorizzate credo che possono comunque essere usate come un paradigma generalizzate
La prima è l'orientamento lo sviluppo è troppo facile la fondazione di sviluppo non poche avvierà orientamento allo sviluppo
Le fondazioni di sviluppo fanno convivere criteri gestione imprenditoriale
Con l'investimento conoscitivo e sperimentale su dei scenari di medio lungo ciclo di realizzo di ritorno cioè oltre a focalizzare il loro interesse su settori già competitivi tentano di entrare in nuove aree
Tutto sommato poco presidiata in Italia
Ad esempio potrebbero essere gli ingegneri urbana la sanità l'ambiente il trattamento e Leo delle acque l'alimentazione l'energia nello spazio
In secondo luogo il secondo pilastro io lo provato un po'sulla mia pelle io non ho sempre fatto il presidente della Fondazione fiera vengo dalla metalmeccanica e quindi ero
Responsabili grandi aziende della metalmeccanica né i trasporti italiani salda l'avrebbe io ho sempre fatto i conti col territorio col secondo pilastro delle fondazioni di sviluppo e il rapporto col territorio la propensione allo studio qualsiasi grande impresa qualsiasi grande progetto che non fa il conto col territorio è destinato a non sopravvivere
E anche in questo caso noi abbiamo fatto i conti con il territorio con il territorio che abbiamo affrontato cognita certo tutto è perfettibile ma credo con qualche risultato
Terzo pilastro è che il core business di queste fondazioni è un pila è un è un po'virdis molto ampio
è una piattaforma a cui ha consentito anzi a cui vengono attratte anche un'altra serie di attività diverso
Fondazione di sviluppo quindi richiede un core business ampio trasversale nel caso nostro nel caso dalla Fondazione Fiera Milano questo elemento è dato certamente la rendita dice fieristica
E enormemente differenziate in termini orizzontali ma è anche una piattaforma tanto eterogenea che consente di spaziare in campi lontani tra loro
E per finire allora mi rifaccio
Dopo aver fatto riferimento ai pilastri fondamentali delle fondazioni a qualche peculiarità che secondo me sono le fondazioni di sviluppo possono e devono dire
La prima certamente e la caratteristica del metodo lo evocato prima e l'economia della conoscenza e qui faccio un pascolo abusivo e mi perdonerà il professor Quadrio Curzio
La capacità di durare a priori gli attori di un progetto di finire il processo fa leva su due fattori quello del capitalismo tradizionale e quello del capitalismo cognitivo che certamente ha una sette immateriale ma estremamente importante
In un sistema dove la conoscenza entra a far parte dei fattori strutturali del sistema capitalistico e certo dicevo prima fattore produttivo sui generis non non è tradizionale e contribuisce a spiegarne le complessità è un sistema che porta ma pare non sono gli aspetti oggettivi dell'intorno
Ma anche le istanze soggettive come gli stati d'animo le differenti interpretazioni le aspettative della realtà stessa ascoltarle perché certamente queste possono essere dei driver estrema estremamente potenti la seconda caratteristica Mele
Fondazione Sviluppo era sua unicità prima di tutto era unicità
Della combinazione dei progetti che realizza legati fare loro da continua evoluzione sistemi complessi veramente pesanti da un punto di vista il numero delle variabili
E sensibili all'innovazione mutamenti di stili di vita veniva fieri eterne permanente è unica per la combinazione dei soggetti che sono preposti a questi progetti
Ed è unica perché ogni progetto e in ogni progetto la fondazione di sviluppo acquisisce competenze metodologia metodologiche diverso in ogni settore e offre un contributo metodologico organizzativa
Quindi esperienza e conoscenza la gestione di progetti complessi
Terza caratteristica sono le alleanze l'ho detto prima parlando di territorio alleanze che arrivano poi alla creazione alla gestione e al tentativo di gestione alla provocazione di una rete trasversale che poiché diciamo il lievito di una serie di meccanismi e la cinghia di trasmissione di quello che avviene sul territorio da ultimo e l'impatto diretto e quindi credo l'interessante
Risultato diretto ma certamente tutto quello che indiretto nasce che non significa solo aver mosso una rete di attori al servizio del territorio ma creato strutture infrastrutture permanenti evoluzione dal punto di vista sociale ed economico ecco finito
La mia conclusione e che nel ringraziarvi di avermi ascoltato ed invitato la preghiera che essendo un modello favola detto all'inizio
La proposta e che dalla platea ed a questo tavolo e da questa giornate da questa fondazione così importante avvengono anche una serie di ritorni perché in fieri poi il modello diventa definitivo enti applicabile attestazioni grazie
Ringraziamo dottor rotto che c'ha parlato di questa nuova forma di di di di Fondazione Fondazione per lo sviluppo che a metà strada tra un ente economico vero e proprio è una fondazione
Le forme di organizzazione sono appunti devoluzione penso che sia una strada da approfondire da percorrere perché potrebbe effettivamente queste fonti sono di sviluppo potrebbero fornire nuova linfa al processi di aggregazione di cui stiamo parlando per il lancio di molte iniziative del nostro Paese
E veniamo al all'ultimo intervento di questa mattina il dottor Vignali presidente della Compagnia delle opere
Grazie presidente Quadrino al professor Quadrio Curzio per l'invito
Io
Vorrei fare una premessa e poi due punti sulla tema sussidiarietà con riferimento alla nostra esperienza
La premessa che è una considerazione
Preliminare ma io credo fondamentale
è il fatto che non ha senso parlare di sussidiarietà se non esistono nella società dei soggetti
Il primo problema della sussidiarietà e quindi anche il primo scopo da perseguire e che nella realtà nella società esistono dei soggetti di succede dice dei soggetti sociali dei soggetti economici
Capaci capaci di costruire e come veniva ricordato negli interventi anche della prima sessione
Capaci di costruire in forza di un ideale più grande degli interessi immediati e credo che sia molto bella e plastica anche l'immagine che dava Giulio Sapelli
Della della nella coppia profitto
Profitto e valore
Per il profitto non è lo scopo il valore si il profitto un indicatore il profitto è una condizione necessaria ma non è lo scopo e questo vale anche per l'impresa
Questo è il primo è il primo dato ma uno su un soggetto
è il frutto di un'educazione
Cioè il frutto della proposta di un ideale che regga alla verifica della realtà
Questo
E il primo serio problema del nostro Paese a mio avviso il problema se esiste oggi qualcuno che ha a cuore l'educazione
Perché e dall'educazione
Che viene la capacità
Di leggere la realtà e di giudicarla
Viene la capacità di stare fissi sullo scopo delle azioni e sugli strumenti come ve ne ha ricordato prima
In Italia abbiamo questo paradosso straordinario per cui quando c'è un problema
Lo si deve fare una riforma si parte dalle condizioni di equilibrio e non dallo scopo della riforma stessa così si può fare
Per fare una critica bipartisan
A una riforma dell'università senza nemmeno porsi il problema del futuro dei nostri studenti
Si parte da tutt'altre variabili ma non da questa in questo modo non si fanno riforme vere
L'altro frutto dell'educazione la capacità di guardare l'altro con simpatia non a partire da un sospetto che è una condizione fondamentale per costruire
Soprattutto
Quando si costruisce in Sistemi Complessi se penso alla Fiera il progetto
Realizzato da Luigi Roth se ci fosse stato da parte di tutti quelli che han partecipato un atteggiamento di sospetto probabilmente eravamo ancora fermi alla posa della prima pietra nel senso che era stata posta qualche anno fa restava ancora lì e invece no
L'altro aspetto oltre all'educazione evidentemente l'istruzione che secondo ingrediente assieme all'educazione ma il secondo che forma
Quella parola che oggi viene usata tanto anche se io credo molto in modo non corretto che la parola capitale umano che non è appena un incremento della capacità produttiva ma è proprio la possibilità che esistano dei soggetti
Degli io direbbe il mio amico Vittadini
Capaci di essere protagonisti della realtà
Distruzione fondamentale ma non basta
Polpo otto era una persona molto istruita poco educata
Il nemico è stato richiamato questa mattina è la rendita ma io definirei la rendita qui non solo non appena la rendita finanziaria che è uno
Di rendita
Evidente ma non è l'unico c'è anche una rendita di posizione c'è anche una rendita associativa
Lo dico da presidente di associazione esista una rendita sindacale esistono tanti tipi di rendita
Ma io definirei la rendita come una logica particolare di breve periodo
E l'autoreferenzialità
Il meccanismo che scatta da una posizione che privilegia la rendita
Perché evidentemente la rendita non può essere messa in discussione
Secondo aspetto vorrei raccontare brevemente quale cosa caratterizza la nostra esperienza
Anche perché non sempre i giornali danno di noi l'immagine che corrisponde di più alla realtà
Innanzitutto quello che ci caratterizza è una logica dirette una logica da distretto
Diverse volte confrontandoci con Alberto Quadrio Curzio
Ci siamo trovati
Molto
D'accordo su questa impostazione
E a me viene sempre da ripetere una frase di Chesterton
Che diceva che uno più uno non fa due ma fa cento mila volte uno
Quando si ha il coraggio di mettersi insieme di superare una diffidenza e di lavorare per su progetti comuni
Il fattore che mette insieme non è un addendum una moltiplicazione
Certo ci vuole un un fondamento che il fondamento io credo che del paradigma delle tre s
Che il
Definirei con la parola fiducia
Non a caso fiducia deriva da fides quindi da ideale soste tradurremo noi oggi
Da qualcosa per cui uno posso sospeso
Appunto posso guardare l'altro con simpatia per una positività e non a partire da un sospetto peraltro
C'è tantissima letteratura recente negli Stati Uniti Fabio Pistella può confermarlo
Sul tema dell'innovazione delle reti delle per l'innovazione che s'sottolinea il fatto che l'elemento fondamentale e la fiducia
Quindi evidentemente qualche qualche nesso c'è anche se evidentemente
è un elemento molto in materiali
Ma peraltro è anche il collante che ha fatto fiorire negli anni scarne nei secoli scoop nel secolo scorso e nei decenni scorsi nostri distretti quelli veri non non quelli nati per decreto ma quelli reali
Quindi per noi la logica di rete viene applicata tutto quindi l'idea è che tutti si fa parte
Di uno stesso network che ci sia in Italia che si sia all'estero che si sia al Nord che si sia al Sud che si sia all'Est che si sia all'Ovest che si sia grandi sia piccoli si sia produttori sia commercianti zio si lavori nel campo dei servizi
Sì sì approfitto ossia non profit
E questa è una ricchezza è una ricchezza perché al bisogno di un produttore di Canicattì può rispondere
Un imprenditore di Trento
A una a un giovane kazako che vuole
Che vuole iniziare un'attività economica può essere d'aiuto e in questo modo si internazionalizzare un'in produttore di mozzarelle della Campania
Questa è l'esperienza che noi viviamo tutti i giorni
Una logica dirette anche tra l'interno e l'esterno
Ad esempio nel rapporto con le altre organizzazioni quelle che sono disposte sono tante a lavorare insieme per il bene dell'impresa in un momento in cui la difficoltà evidente sia delle imprese profeti del non profit
Così stemma finanziario
Noi non partiamo appunto dall'idea che il sistema finanziario e male
Sicuramente si tratta di mettere in contatto due mondi che spesso fanno fatica a comunicare il mondo della banche al mondo delle imprese
Mettere in nessun sistema dell'impresa ecosistema della ricerca
Consiste ma delle politiche pubbliche
E la logica di Rete essenziale essenziale per la piccola impresa
Per tanti aspetti per le priorità
Innanzitutto per la formazione del capitale umano non ebbe andato vita un must a una scuola d'impresa
Proprio per gli imprenditori e per i figli degli imprenditori perché la grande impresa e naturalmente una scuola l'impresa la piccola più difficilmente ma tante piccole insieme come ci insegna Quadro Curzio non le dimensioni della grande
Dove sicuramente c'è da superare
Anche una una mentalità che è tipica della piccola impresa che però per fortuna la piccola impresa intendo esiste
Cioè quando sento dire che ci son troppe piccole imprese mi vengono i i brividi se ce ne fossero un un altro milione
A me non dispiacerebbe poi ne vorrei un po'di più delle grandi un po'di più delle medie proporre che le piccole diventassero medi e grandi
Ma
Ad esempio l'importanza del capitalizzare l'impresa perché è di moda vituperate le banche però dicendo ci vorrebbero strumenti di equity che entrano nella piccola impresa ma quando le imprese
Fanno anche trenta quaranta milioni di euro di fatturato e son capitalizzate per undici mila euro
Cosa entriamo al quaranta per cento cioè a quattro mila cinquecento euro
Questo è un problema
Ad esempio far comprendere la logica dell'investimento in azienda che va di pari passo
E dell'investimento che guarda avanti perché è importante investire innovazione
Perché è importante
Investire nell'educazione dei figli
Che è una è un tema che difficilmente si trovano i manuali di gestione dell'impresa che ma se il cinquanta per cento delle imprese che chiudono i lombardi ogni anno chiudono per mancata successione evidentemente l'educazione dei figli è anche un problema di competitività aziendale
Quindi una rete per formare capitale umano una rete per innovare
Perché anche qui la grande impresa può fare a meno dei centri di ricerca
La piccola
Forse può fare a meno
Ma la piccola no
Ne ha più bisogno la piccola certo bisogna organizzarli
è difficile che la piccola da sola possa parlare col CNR
O con un centro del CNR ma piccole imprese messi insieme in una logica di filiera
Possono
Lo stesso vale per l'internazionalizzazione
Da sole all'estero non vanno
Insieme possono andare
E sono a esempi documentabili così come si possono anche mettere insieme per reperire risorse finanziarie che altrimenti da sole non potrebbero raggiungere
L'altro aspetto quindi oltre questa logica dirette sui quattro filoni quindi formazione capita Luhmann innovazione internazionalizzazione e risorse finanziarie
E al di là di una logica territoriale
Sta funzionando nel nostro ambito molto una logica da filiera
Quindi dalla prima filiera che nata all'interno de la Compagnia delle opere che si chiama filiera quindi non sapeva se tu che sei che la la fine proprio non a caso la federazione del non profit la Federazione dell'Impresa sociale sono mille cinquecento realtà che fanno cose diverse ma anche qui per aumenti
Perché cresca il capitale umano di queste aziende perché cresca a livello di organizzazione perché cresca l'efficacia l'efficienza e l'economicità
Lavorare insieme evidentemente più più facile
Anche perché poi i bisogni che si incontrano impongono una logica direi
Ma vale anche per le altre per gli altri settori per il l'ICT
Purtroppo è tardi non vi non vi tedio con esempi ma il tessile l'arredo la meccanica al turismo
Però a questo con un metodo che punto il metodo della sussidiarietà
Noi non ci conta ceppi amo come la sostituzione dell'imprenditore
Ma come stimolo
Su una su un aspetto ideale dentro una concretezza quindi la logica e partire dal bisogno non dal catalogo dei servizi che si possono avere
E non sostituirsi all'imprenditore
Ma accompagnarlo
Se mi è concesso un ultimo passaggio vorrei
Pure allora a tema l'altro aspetto però della sussidiarietà l'altro l'altro versante la sussidiarietà orizzontale cioè il rapporto con lo Stato intendendo per stato
Lo Stato in tutte le sue forme
Innanzi alcuni punti innanzitutto che si concepisca come strumento della società e non come proprietario della società
Questo è un aspetto fondamentale
Così io credo che non si possa da una parte riconoscere con la sentenza trecento trecentouno
Il fatto che le fondazioni sono attengono all'organizzazione delle libertà sociali e quindi lo Stato non può imporre cosa fanno e poi approvare in Parlamento emendamenti che prevedano che non possono avere partecipazioni nel capitale delle banche sopra una certa percentuale
A meno che non si di schiavi lo scopo di questa di queste operazioni come queste non voglio entrare in merito la vicende BNL non mi interessa
E semplicemente per dire che se c'è un soggetto
Di cui è riconosciuta la libertà
Non si vede perché lo Stato debba imporre
Se ha la forza di non non potere essere proprietario al quarantanove per cento ad esempio di una banca
Se ritiene che quell'investimento produca le risorse come ha spiegato bene Giuseppe Guzzetti no
Per la sua
Per fare le erogazioni come più ritiene
Secondo che riconosca ciò che gli preesiste
Quindi le libertà sociali ed economici ed economiche che si auto organizzano per rispondere ai bisogni perché preesistono non appena storicamente nel caso delle casse di risparmio anche ma preesistono da un punto di vista
Fondativo appunto lo Stato non come può proprietario ma come strumento
Della società
Terzo che produca beni pubblici quindi infrastrutture ricerca
Che ad esempio faccia quello che non possono fare gli imprenditori
Ad esempio penso sull'export non tanto organizzare missioni imprenditoriali perché questo lo possono fare le associazioni
Però ad esempio impedire che con la il pretesto del terrorismo certi stati pongano barriere invisibile al nostro agroalimentare e questa è una funzione che può svolgere soltanto lo Stato
Ad esempio ma non non entro nel merito
Non è detto che lo Stato anche lo Stato italiano non possa lavorare e la politica non possa lavorare
Non sul cambio valutario ma sul cambio commerciale tra euro e dollaro e solo l'ignavia che non lo fa fare ma si può fare
Quindi produca beni pubblici non venisse facciali
Se non per supplenza della Società cioè là dove la società da sola non riesce e la scuola
A mio modo di vedere è un bene sociale non è innanzi tutto un bene pubblico inteso come pubblico dello Stato
Poi uno Stato che regoli e non controlli e controlli ma non gestisca
Regoli poche possibilmente regole
E un controllo severo
Comunque serie punizioni per chi truffa ma non gestisca
E quindi che semplifichi dà un'immagine sto concludendo molto bella di di Bassetti
Che
Paragonava la la vicenda della sussidiarietà e della concezione dello Stato del rapporto tra Stato e società
Come fa sempre lui con queste immagini pittoresche
Al agli incroci delle strade
E lui dice c'è il semaforo la norma rigida
Alla quale tutti si attengono ma che presenta degli inconvenienti c'è il vigile urbano quindi la discrezionalità che produce altri inconvenienti
C'è anche un altro sistema che si chiama rotonda
Con due criteri il senso di marcia e il criterio di precedenza
E i soggetti sia autorevole
Questo secondo me è una bellissima immagine della con di una concezione di sussidiarietà orizzontale
Infine che premi che produca e penalizzi la rendita
Intesa come dicevo prima e questo attraverso la sussidiarietà fiscale perché non è scritto da nessuna parte che lo Stato debba mantenere un'impostazione neo keynesiana per cui raccoglie tutte le risorse e le redistribuisce
Perché così torniamo al vigile urbano abbiam bisogno della rotonda
Certo ripeto con controlli seri
Ma soprattutto chiudo
In un'epoca come questa che valorizzi innanzitutto chi svolge il compito più più decisivo perché ci sia la società è perché ci sia sussidiarietà cioè che premi e valorizzi chi educa
Chi forma il capitale umano perché
Sono i soggetti che formano il nostro futuro grazie
Bene ringraziamo dottor finali che sabato questo bellissimo scusi rossa sul mondo della della della Compagnia delle opere
E su queste aziende che effettivamente bensì collocano tra pubblico e privato tra bene pubblico ebbene sociale tra servizio pubblico e servizio sociale
Ringrazio tutti i partecipanti c'è un buffet adesso riprendiamo i nostri lavori all'ore quattordici e trenta grazie
Dato che il tempo è relativamente limitato il pomeriggio è molto ricco con sei relazioni
Vale forse la pena di incominciare
Subito la terza sessione ma ecco se anche professor Pistella poi vieni qua
La terza sessione riguarda sussidiarietà e sistema economico tecnologico
Vengono posti Tariq quesiti ai relatori ma questi quesiti hanno lo scopo semplicemente di come dire sottolineare nella definizione del tema non certamente essere quesiti che pretendono di a vere tende specifiche risposte incominciamo allora col professor Deaglio dell'Università di Torino e poi passeremo professor Pistella del CNR ed infine al professor Marco Fortis che è vicepresidente della Fondazione Edison ringrazio molto
I professori Diario Pistella che hanno accolto il nostro invito e subito dopo la parola a professore ordinario
Grazie chi si trova a parlare per primo dopo una pausa pranzo parte naturalmente svantaggiato
Il vantaggio poi il lo svantaggio avviene poi moltiplicato in determinate condizioni climatiche e ambientali per cui sono ricordate questo bellissimo soffitto
Che un capolavoro del Liberti di cento anni fa è molto bello però in questo caso rende difficile il funzionamento dell'impianto di aria condizionata
Detto questo a questo si somma una certa difficoltà dell'argomento che una relazione diciamo in corso d'opera un insieme di meditazione richiesto mettendo a punto su questi argomenti c'era sussidiarietà profitto responsabilità sociale delle imprese cosa che adesso
Molto di moda e che vedono di presentare vi in questo modo cioè articolata in questi punti
Prima di tutto cercherò di rivisitare questo concetto di sussidiarietà in un contesto storico di lungo periodo e vedrete che ci sono alcune sorprese rispetto alle cose che normalmente consideriamo in secondo luogo lui visiterò il modo in cui si classifica la sussidiarietà così come oggi sussidiarietà verticale e orizzontale
Poi passerò a vedere il pensiero moderno modernissimo che cosa si è detto negli ultimi anni a proposito di impresa è soggetta
Sussidiarietà
Detto ciò rapidamente alcune forme alcune sono state illustrate questa mattina di attività economica riconducibile alla sussidiarietà ettaro qualche Varese
Conclusione il tutto compattato degli prometto in un tempo non lungo diciamo venticinque minuti tanto per l'Inter
Allora concetto di sussidiarietà
In un contesto storico di lungo periodo ma andando a rivisitare la sussidiarietà
Andando anche a legge alcuni dei materiali che sono stati allegati a questo convegno in particolare il saggio di Zamagni che se non sbaglio nel novantasette
In cui si va indietro nel tempo e si scopre che la sussidiarietà già la si conosceva nel Medioevo
Si può arrivare a queste conclusioni
In primo luogo a definire della sussidiarietà come organizzazione della società che eroga ai vari livelli soltanto il potere necessario per il loro funzionamento
Se volete il concetto che si diceva stamattina di Bassetti della della della rotonda che si autoregolazione uno a il potere che serve a far funzionare la rotonda ma non può invece andare oltre quindi la sussidiarietà è in qualche modo il contrario per poter assoluto
Beh allora che cosa succede che quando emerge il potere assoluto degli Stati questo confligge con la sussidiarietà quindi questa viene accantonata comune emergere degli Stati centralizzati e assolutisti e
Dalla rotonda si passa al vigile urbano o al semaforo
Quindi sostanzialmente ci sono delle regole Esterne che vengono messe fu
Su questo noi abbiamo costruito la scienza economica qui Zamagni fa vedere molto bene come impacciato non era così se noi andiamo a rileggere i pensatori
Che non possiamo chiamare sicuramente economisti sono dettata economisti scienziati sociali e altre cose ancora e cosa scriveranno quattrocentocinque centrano traduciamo anche in italiano moderno ci accorgiamo che questa divisione pragmatica dei poteri è una la cosa più seguita e e più diciamo considerata come uno Stato quasi ottimale che viene in seguito che viene in seguito accantonato
In particolare vorrei leggervi questo brano di Zamagni
Che dice fino alla prima metà dell'Ottocento è prevalente una linea di pensiero economico che Compaq concepisce il rapporto interpersonale come valore in sé
E il mercato come l'istituzione capace di conciliare il soddisfacimento dell'interesse individuale perseguimento del bene comune notate fino alla prima metà all'ottocento lire ci mette dentro anche Adam Smith considerato il il diciamo il fondatore del liberalismo economico che ha riletto oggi però ha poi tanti condizionamenti di tipo anche statale perché vanno tenuti presenti e soprattutto riteneva nella Teoria dei sentimenti morali che la storce la società stesse assieme in base a una cosa che chiamava la simpatia
Intenzioni sopra ecco cioè il fatto che io posso provare gli stessi sentimenti degli altri che mi fa agire in un certo modo
A partire da quel periodo
Si afferma nella scienza economica l'Antropologia iper minimalista dell'uomo economico russo cioè costruiamo un uomo artificiale che quello che abbiamo studiato a scuola cioè quello che massimizza
E quello che guarda ha un solo obiettivo e questo è quello che lo fa andare avanti
E come essa la metodologia dell'atomismo sociale cioè se c'è l'individuo e la società è fatta di individui
è molto difficile la la teoria economica ci prova in qualche misura ci riesce anche ma è molto difficile tenere compiutamente conto degli interessi collettivi
La nozione di mercato che in tal modo si impone è quella del mercato come meccanismo allocativo che può essere studiato in Bacco cioè in laboratorio prescindendo dal tipo di società in cui è immerso
E così potuto accadere che il mercato di venisse soprattutto a livello di cultura popolare il luogo in cui non preposto per la libera espressione di sentimenti morali quali l'altruismo la reciprocità la relazionalità eccetera
La visione caricaturale della natura umana che le tradizioni dell'utilitarismo del giacobinismo ci hanno tramandato ha finito col generale un duplice mito
Che la sfera del mercato privato coincida con quella dell'egoismo cosa che poi non è vera pensa e che il come è che la sfera dello Stato coincida con quella degli interessi collettivi o della solidarietà di qui il ben noto dualismo stato il mercato e soprattutto l'identificazione senza residui dello Stato con la spesa può quindi quello che qui si delinea è un grande momento storico
Ma noi stiamo in qualche modo uscendo da questo momento storico e questo convegno si inserisce in una interrogativo che tutti cominciamo a vedere sulla validità delle premesse
E in particolare noi vediamo che la sussidiarietà introduce i valori nell'analisi economica cui sono stati esclude abbiamo diversi
Accenni in questa direzione ricordiamoci in qualche modo perché i propri riti scrisse cioè questo concetto di essere poveri e non poveri a seconda del tipo di relazione che ci sono corretto del mondo non solo in base ai soldi che ci sono in tasca
Ora le calorie che possiamo che possiamo di cui possiamo disporre e il concetto della comunità rispetto al concetto dell'individuo
Secondo lei qui si recupera anche qualcosa che fai è che la scuola austriaca hanno a suo tempo detto cioè il mercato non è la costruzione perfetta dei classici o dei neoclassici
Il mercato è qualcosa che si costruisce pragmaticamente giorno per giorno e che riflette
Le idiosincrasie i valori le speranze eccetera della società che rappresento
E se vogliamo un altro riferimento quello del premio Nobel Simon che invece del massimizzazione dei profitti introdusse il concetto di Satie Spice in cioè di obiettivi sufficienti ricorda una volta di Simon mi disse le corporation americane
Sono come i ministeri russi cioè non vogliono raggiungere il massimo profitto vogliono raggiungere una serie di obiettivi che si bilanciano
E questo è molto più difficile da mettere i modelli economici e quanto la teoria economica avesse in qualche modo previsto
Quindi noi ci troviamo in qualche modo sul crinale di una svolta storica nel modo di pensare
Anche perché i mercati hanno avuto questa grossa espansione ma negli ultimi tre o quattro anni mostrano chiaramente dei punti di limpidezza abbiamo dei fallimenti di mercato che sono abbastanza cospicui e che ha richiedono poi di essere compensati nella pratica
Allora come il fronte dei fallimenti di mercato molte volte si procede con la sussidiarietà io qui ho provato a riclassificare la sussidiarietà attuale naturalmente nel farlo uso i concetti di sussidiarietà verticale orizzontale che sono normali ma se noi li leggiamo in un certo modo viene fuori qualche cosa di relativamente per lo meno che deve far pensare e devo dire che non sono arrivato alla fine dei miei pensano intima
Vedete lo un poco come voi potete avere una sussidiarietà verticale debole secondo me è una delle società sussidiarietà verticale forte
La sussidiarietà verticale debole è che l'ente inferiore si sostituisce all'ente superiore se questo non vuole o non può agire no questo è quello che c'è nelle costituzione cioè nell'Europa eccetera
E se vogliamo per conseguenza il privato può agire laddove il pubblico non interviene non è detto che tutti accetti Tom questa seconda parte ma diciamo lente inferiore si sostituisce se questo non vuole o no
Se voi usate lo stesso concetto in maniera forte ecco cosa viene fuori non ci deve S.r.l. esclude l'intervento di un ente superiore se quello inferiore può agire
Allora voi vedete che la rivolta partite dal basso dite tutto quello che io posso fare dal basso e nella sfera del basso
Il pubblico diciamo il il l'ente centrale l'ente gerarchicamente superiore può intervenire solo se io non faccio esattamente il contrario e tra questi due c'è una diverso modo di concepire
La società
E il secondo è ancora più forte il pubblico non deve intervenire là dove il privato in grado di agire quindi vedete come cambia dal privato può agire dal pubblico non deve intervenire qui si stabilisce quasi un'astenia in cui privati possono essere presenti verso se voi guardate alla sussidiarietà orizzontale e cioè alla sussidiarietà in cui c'è collaborazione tra pubblico e privato
Anche qui possiamo vedere un debole un forte il debole il pubblico può fare insieme al privato ciò che non riesce a far bene da solo e tra pubblico e privato possono intercorrere rapporti di cooperazione e concorrenza
La versione forse il pubblico deve fare assieme al privato ciò che non riesce a far bene da solo e questo cambia tutto
Cioè laddove non si riesce a Tor avere una posizione una produzione efficiente di servizi pubblici
Dovere del pubblico di cercare la
La collaborazione del privato e il pubblico vede dei non può aiutare il privato a fare ciò che il privato non riesce a fare da solo
Ecco se noi guardiamo si parlava nell'intervallo del pranzo della situazione non facile dell'industria italiana rapido deterioramento di prospettive di questi ultimi
Addirittura mesi più che anni questo rapidissimo cambiamento per cui la Cina fino a tre anni fa
Poteva anche quasi non esistere per molti nostri produttori oggi la Cina incombe su qualunque cosa il pubblico vede aiutare il privato a fare ciò che il privato non riesce a fare la sua ecco quindi la sussidiarietà orizzontale forte
Vediamo adesso come su questi temi è intervenuto il pensiero economico moderno intendendo qui con il pensiero economico soprattutto il pensiero aziendale che quello che poi si è trovato a gestire soprattutto a esaminare la
La la sussidiarietà orizzontale
Abbiamo spaziamo dalla posizione neoclassica il famoso Friedman mille novecentosettanta e poi ancora prima liberi di scegliere ciò ma la posizione liberista classica che dice se l'impresa spende attività filantropiche riduce il suo profitto
Quindi un'impresa non è più efficace di un privato nell'affrontare i problemi sociali allora lei in paese massimizzino i polpi che lascino ai privati l'attività sociali
C'è un del supplemento dell'Economist pubblicato qualche settimana fa
Sulla responsabilità sociale delle imprese che sostanzialmente segue ancora questa linea
E fa l'esempio di Bill Gates
Fondatore padre-padrone principale azionista della Microsoft uomo più ricco del mondo il quale ha fatto una fondazione sua personale che fa delle cose eccezionali cioè vaccinare i bambini di mezzo mondo
Centimetri ha messo dentro una valanga di soldi e in qualche modo questo riflette la posizione neoclassica e in che io sono abili che essa scrivania di presidente nessuno in più Presidente ma insomma sono adibiti ai siti Microsoft sono uno due e deve fare i compiti eccetera cambio cappello vado a casa prendo quegli stessi soldi che ho guadagnato in questo modo e li uso in questa maniera quindi la posizione neoclassica dice educate i percettori di capitali a spenderli per fini nobili
A fronte di questo c'è la posizione anch'io di fare
Definiremo Terna che riporta che uno dei maggiori studiosi delle imprese americane precedenti che invece dice questo economia e società non possono separate
Le condizioni sociali influiscono sui profitti
E poi la seconda cosa che poi quella veramente importante che le imprese sono più efficienti dei privati nell'affrontare i problemi delle società in cui opera
Questo può non essere vero per Bill Gates lui avendo una massa di denaro sufficientemente grande può non avere bisogno può raggiungere l'efficienza da privati
Ma i privati proprietari di impresa erotico insomma che percepiscono i redditi di capitale non si trovano in questa condizione quindi lei in paese sono efficienti perché sanno come si fa a produrre affrontare i problemi delle società perché li hanno davanti tutti i giorni quindi i successi e gli insuccessi delle imprese e delle società in cui operano sono congiunti
E guardate che in questa congiunzione o non congiunzione c'è tutta la differenza tra le strategie il liberismo spinto e le strategie più normali delle imprese ho sentito molte volte questa mattina giustamente parlare del territorio
Ricordiamoci che nel caso dell'impresa pura del capitalismo liberista il territorio non ha nessuna importanza
Si va esattamente laddove costa meno si esce quando i costi aumentano e così si ottiene una migliore distribuzione delle risorse
Al territorio si pensa appunto come c'è scritto lì nella posizione di prima nel secondo tempo avendo fatto i profitti saranno i percettori profitti gli Stati che prendono le tasse
A fare questo invece la posizione di Porter dice no
Noi abbiamo successi e insuccessi delle imprese e delle società in cui opera e la società intesa sua dimensione territoriale e non solo sono congiunti quindi l'impresa deve fare pronti a questo naturalmente dalla posizione porta sì può attaccare la differenza attaché ascoltare stecche oltraggiare tra proprietari del capitale che sono gli azionisti c'è un forte accento quelli che hanno interesse all'impresa in senso più alto più vasto che sono io rappresentante del territorio rappresentanti del lavoro e tutti gli altri
A questa posizione moderna si è arrivati pestati e questi Stati sono abbastanza importanti da da vedere
Un saggio di Epstein del settantuno dice questo
Comincia a dire quindi un anno dopo la posizione di Friedman beh società e l'economia non sono separate l'impresa una responsabilità sociale quello che appunto viene parte contestato dai liberisti puri
E questo crollo limita ad alcune aree specifiche perché sono la preparazione professionale
L'eliminazione dell'inquinamento e l'assistenza medica cioè la preparazione professionale l'assistenza medica hanno a che vedere con la conservazione e miglioramento del capitale umano quindi in qualche modo c'è un compromesso tra la posizione dura del liberista e dice sì però interessa che il tuo capitale umano ci sia sia preparato allora già dati la preparazione l'assistenza medica
Siamo in un ambiente americano dove non c'è un'assistenza medica come da noi così pervasiva quindi bisogna che ci sia alle assicurazioni almeno del nei confronti delle imprese dei lavoratori e quindi ai loro familiari
E l'inquinamento per motivi in parte anale
Successivo passaggio rimane che il veto dell'ottantotto principio di interdipendenza il successo dell'impresa dipende dalle azioni degli individui o dei gruppi di individui i cui interessi sono in gioco
Nella gestione dell'impresa
Quindi si va a riconoscere che ci sono degli individui o dei gruppi che hanno degli interessi congiunti con l'impresa e che possono influire a loro volta sulla gestione e sul successo dell'impresa
Vediamo allora su questa base quali forme di attività economica sono riconducibili a questa sussidiarietà soprattutto di tipo orizzontale che è quella che maggiormente ci interessa
Beh io metterei al primo posto i distretti industriali i distretti industriali sono una cosa molto strana se volete pensate che se ne accorse un economista inglese che era Marshall che non li aveva mai visti per i distretti industriali sono un fenomeno tipicamente italiano
Sì
Non è questo
Un fenomeno tipicamente italiano ma lui lo descrisse in forma teorica avendo visto solo degli abbozzi che c'erano in in Inghilterra e i tessili distretti industriali sono caratterizzati precisamente dalla coesistenza di rapporti di concorrenza di collaborazione
Cioè due imprese lo stesso distretto possono litigare ferocemente su alcuni aspetti della realtà imprenditoriale e andare d'accordo su altre possono per esempio contendersi a viva forza i lavoratori chiave del settore ma poi magari anche andare all'estero assieme perché le spese per andare all'estero sono priva quindi questo è forse la principale è alta già nel settore privato la compresenza di elementi di mercato come elementi di solidarietà
A mio parere la cosa qualificante un distretto industriale però un istituto di credito
Cioè la banca quasi tutti sondata tutti i distretti industriali tanto successo avevano una banca
Perché al momento buono la banca è il grande contempera attore di queste spinte di concorrenza di solidarietà le mette assieme
E in qualche modo si sa fare il suo mestiere di banca eroga i fondi là dove sono al tempo stesso più efficienti ma rispettosi di questi equilibri ambientali che conosce benissimo perché lei stesso è espressione di questi
E di questi e quindi
Naturalmente il distretto industriale oggi va ripensato le sfide cinesi tanto per intenderci sono rivolte guarda caso esattamente ai distretti
Ci sono varie risposte che i distretti hanno cominciato a dare trasferire metà dei stretto in un altro Paese
Treviso come la Romania Timisoara no sapete certe produzioni vengono trasferite la ellissi si può in qualche modo sistemare la cosa è un problema aperto
La soluzione dalla soluzione di questo problema può dipendere una parte del futuro industriale non industriale di questo Paese
L'associazionismo imprenditoriale questo cosa vuol dire vuol dire che se un'impresa non riesce a fare delle cose da sola perché costano troppo c'è un ente che raggruppa le imprese che le fa per tutti
è cominciato con la rappresentanza sindacale ma come sapete questa ormai è una parte relativamente piccola avete una serie di altri campi secondo me estremamente importante in questo momento in Italia è il rapporto tra associazioni imprenditoriali e università
La stipula di contratti di ricerca tanto per intenderci noi siamo un Paese in cui gran parte dell'industria lavora con dei materiali
Abbiamo gli stessi materiali dei cinesi e i costi i nostri sono comprensibilmente superiore
Cosa bisogna fare trovare degli altri materiali
Io dico spesso i calzini che non si buca
Per dire ma cosa che magari riusciamo a fare cinque anni prima degli altri
E come si fa a questo non c'è la singola impresa piccola abbiamo sentito stamattina parlare dell'amico impresa che non non hanno non riesce a fare un discorso con l'università con qualcosa l'associazione degli imprenditori lo può fare
E allora nel legno nelle ceramiche nell'alimentare eccetera abbia deve esserci una grande forma di collaborazione che deve andare in questa direzione qualche passo è stato fatto credo si debbano fare ancora molto
Consorzio di garanzia di figli questi invece una forma vecchissima che ieri le associazioni industriali o comunque associazioni di categoria fanno nei confronti dei loro associati che ha avuto complessivamente degli affetti molto benefici
Ancora iniziative parla produttive tra pubblico e privato
Questa mattina abbiamo sentito il presidente Guzzetti raccontarsi dell'esperienza
Delle fondazioni ex bancarie e questo diventa molte volte fondamentali cioè il fatto è che qualche volta il privato se non a un'associazione industriale dietro non riesce a esprimersi pensiamo per esempio alla ricerca medica
Il fatto che ci sia un surrogato del privato che sono le fondazioni ex bancarie che sono di diritto privato che può dialogare col pubblico e assumerci delle iniziative diventa estremamente importante
Poi iniziative oltre a quelle pare produttive ci possono essere iniziative produttive tra pubblico e privato qui il campo è molto vasto il perimetro deve essere in larga misura disegnato
Ma possiamo pensare a varie cose da quelle tutte difficili da realizzare ma insomma pensata la gamma di servizi pubblici dalla gestione dei musei e dei luoghi d'arte fino ai trasporti urbani si apre una una larghissima fascia di servizi su cui queste cose si fanno fare
E da ultimo Corey mettere perché mi pare che venga spesso dimenticato le iniziative congiunte imprese e sindacati
Per questi avversari tradizionali hanno scoperto di avere però degli interessi in comune e per esempio nella gestione del mercato del lavoro
Io so dell'esperienza piemontese dove dall'accordo dell'Associazione industriali per i per i lavoratori è nato un osservatorio del mercato del lavoro che è estremamente efficiente che può andar bene
Ecco quindi una costellazione estremamente vasta di attività che sono riconducibili in vario modo alla sussidiarietà orizzontale
Ecco vediamo adesso visto che qui siamo in casa di una Fondazione aziendale
Come si può configurare con un breve schema l'attività di queste fondazioni aziendali secondo quello studio di corte
Dunque voi potete avete avere da un lato la pura filantropica e questo appunto per i liberisti classici riduce i profitti e basta
Dall'altra parte il puro Business
Quindi se la pura finanza Fia è finanziamento ad attività sociali esistenti
Dall'altra parte avete se volete fare delle operazioni non direttamente connesso la produzione avete però il market quindi questi sono i due estremi
In mezzo a questi due estremi ci sono operazioni che possono produrre risultati congiunti positivi di tipo economico e sociale
E questa è l'area legittima di azione delle fondazioni aziendale
E questo mi sembra essere cioè se a un certo punto attraverso i concetti di sussidiarietà viene fuori che le reti elettriche possono essere ridisegnate è un bene
La Edison ma è anche un bene per il Paese quindi avete quest'area di interesse comune nella quale ci troviamo a modo
Vediamo invece un momento le fondazioni non aziendali di cui ha parlato appunto Guzzetti questa mattina creazione di capitale umano e di questo abbiamo avuto molti esempi cioè una delle attività principali ruolo facilitatore delle innovazioni assistenza alle imprese nell'auto-valutazione dei bisogni tecnologia e domanda di capitale umano
E poi metterei e questo Guzzetti non l'ha detto ma secondo me gli ho avuto dell'esperienza di fare per quattro anni il membro di un comitato esecutivo di un'altra delle grandi fondazioni ex bancarie la Compagnia di San Paolo che cosa ci succedeva
Che noi facevamo il Bandini come ha detto Guzzetti eccetera poi non riuscivamo ad assegnare interna perché la quantità di progetti effettivamente valida inferiore ai soldi disponibili
E questa purtroppo in questo Paese una realtà se voi non vi limitate o decidete che non finanziate le bande musicali le molti ciò le bocciofile le mostre di pittura in provincia eccetera cercato invece di fare la ricerca sul cancro altra cosa di trovate in difficoltà ecco allora il ruolo proattivo c'è il ruolo di stimolo
Non basta dire fatte domanda
Bisogna dire perché non fai domanda visto che sei così bravo ho letto le tue cose potremmo aiutarti quindi le fondazioni in un clima di sussidiarietà devono svolgere un compito che appunto con un gergo
Che può piacere o non piacere si chiama pro attivo cioè di stimolo di queste nuove
Considerazioni conclusive
Le considerazioni conclusive di fronte a tutto questo sono che
Questo bell'edificio dell'impresa così come ce la presentano i libri di testo e così come negli ultimi dieci anni si è affermata nel mondo potrebbe presentare qualche incrinatura
Cioè l'impresa che fa soltanto profitti che crea valore per gli azionisti delle che adesso non si dice mica più tanto dopo gli scandali e non valore per gli azionisti non sta più di moda
L'impresa deve fare tante cose e siamo in un periodo di crisi e di mutamento delle imprese classiche
Quindi bisogna ripensare le motivazioni e le articolazioni delle attività d'impresa ecco quindi questi problemi che vengono etica degli affari corpo al social responsibility e sussidiarietà
E le esperienze attuali disse usciti a dieta si devono considerare come dei tentativi sperimentali più che come dei modelli da corpo cioè noi stiamo tutti studiando come sarà l'impresa del futuro
Li ricito solo un caso mio collega
è andato a vedere è andato nel Burkina Faso economista aziendale a vedere come funzionavano le imprese cosa potevano fare come materie prime è arrivato mi ha detto questo
Dice la la società organizzata per famiglie famiglie allargate
Quando noi andiamo a proporre l'imprenditore come il singolo che ottiene il perdono avanti accetta quello quasi sempre un malfattore cioè uno che al di fuori di questo circuito famiglia se la la società è fatto così non andiamo imporre dal di fuori un modello di impresa
L'attore non funziona qui la società sta cambiando il modello di impresa che abbiamo ereditato è un modello che potrebbe non andava bene per il futuro
Grazie
Grazie a molto il professor Deaglio con il quale trovo tra l'altro in assoluta concordanza
Ed in particolare lo ringrazio molto anche per aver ricollocato questa riflessione sulla sussidiarietà
Nel contesto della scienza economica
Adesso la parola al professor Fabio Pistella che Presidente Cnr che precede Marco Fortis ringrazio molto Fabio Pistella chiede aveva degli impegni pressanti mai riuscito ritagliare questa mezza giornata per noi e lo prego di prendere la parola
E applicato sì nello svolgere l'azione subito dopo quello di Deaglio perché mi sembra che abbia dato un inquadrarsi ore teorica nella quale cercherò di calare qualche piccola concreta esperienza dico subito che nella sistematica mi riconosco completamente
Credo che non ci troviamo di fronte a finte antinomie e contrapposizioni direi totalmente presunte
Nell'elenco qualcuna
Attenzione al futuro come si diceva stamattina fiducia nelle prospettive
E questo che è stata la molla che ha determinato il progresso termine che non si usa più non va tanto di moda adesso abbiamo una visione più pessimistica delle prospettive
è presentata come contrapposta a un'esigenza di profitto immediato io non credo che questa contrapposizione sia vera
Ecco perché mi riconosco dall'altra parte
Schematizzare Ray una coppia bisogni individuali e collettivi e competitività e produttività che non sono ancorché presentati in maniera contrapposta assolutamente contraddittori mi scuso per usare espressioni un po'demodé
Ma ho l'impressione che noi siamo per alcuni versi nella logica del pensiero debole del politically correct che ci fa usurare le parole e ci fa perdere i significati profondi progresso lo voglio dire nome e cognome così come voglio dire produttività
Perché la competitività è un bel concetto per carità io cercherò anche di illustrarlo se però si vanno a vedere le statistiche e Alberto Quadrio Curzio ce l'ha fatta anche una bella raccolta alla fine della fiera il nostro problema
Sì riassume nella circostanza che erano lì da almeno vent'anni stiamo perdendo produttività e dobbiamo anche parlarne perché se no attraverso formulazioni più eleganti rischiamo di buttare via il bambino con l'acqua calda
In mezzo a questi quattro blocchi potenzialmente contrapposti
Io vedo una creazione di valore
Che è un po'lo strumento che mette insieme entrambe le coppie entrambi gli elementi di ciascuna coppia non creazione di valore per l'impresa creazione di valore e sottoscrivo la il giudizio di riduttività rispetto ad una visione di creazione di valore per l'impresa
Però anche qui se vogliamo creare valore mi sembra che ci siano due vecchie espressioni che vanno riesumata e e divise nessuno la cultura del progetto
Perché questo rinunciare a un disegno ad una prospettiva a mettere in sequenza è in collegamento gli eventi mi sembra una forma di auto utile azione ma ne siamo afflitti dalla metà dalla fine degli anni ottanta e quasi considerato non molto di moda enunciare progetti di medio-lungo termine invece indispensabile e l'altro è una parola che latro faccia della medaglia della produttività e si chiama efficienza
Però efficientismo è diventata invece il termine con il quale si archivia la questione dell'efficienza che invece c'è tutta e certamente non possiamo competere senza cultura del progetto di efficienza quindi ricapitolando io vedo al centro cultura del progetto
Che è coerente con un'aggregazione di valore che domanda l'efficienza e questo dà una possibilità di cerniera non marginale con l'attenzione al futuro con il profitto immediato con i bisogni individuali e collettivi perché poi sono i bisogni collettivi che in qualche modo identificano il superamento del nome conobbi corso questo
Mi sembra che un punto da sottolineare
E competitività e produttività
Vediamo nel concreto nel contesto ricerca
Io credo che la prima domanda sia produrre valore per chi
Perché una prima risposta banale per chi fa ricerca
Che poi non è vero perché in Italia per una potenziale prospettiva di carriera ammesso che ci sia per il ricercatore soprattutto per chi lavora nel mondo dell'università
Mentre in altri Paesi penso agli Stati Uniti è nel senso di un reale interesse economico del ricercatore che a certe condizioni diventa imprenditore
Però questo è un Paese che fino a tre anni fa prevedeva come reato
Dire un un cluster di reati dalla appropriazione indebita gli interessi privati in atti d'ufficio al falso ideologico la circostanza che essendo dipendente pubblico cercasse anche in qualche modo di fare impresa
Per fortuna questo è stato smantellato
Ma un conto è fare la legge e un conto è vedere una serie di episodi vanno sotto il nome esotico di spin-off ma chiamerei imprenditoria di ricercatore che sono le metodiche che hanno fatto la fortuna del sistema intorno all'università degli Stati Uniti
Perché ne citiamo sempre gli Stati Uniti abbiamo delle regole diverse ci dimentichiamo di sottolineare la differenza delle regole e poi ci stupiamo che succedono fatti diversi ma mi sembra anche abbastanza scontato
Vogliamo però sottolineare anche la circostanza che se si fa ricerca in un contesto aziendale e uso il termine in senso ampio a comprendere anche soggetti pubblici beh sua missione purché ci sia un beneficio per l'azienda
Ma questa cosa Signorini in questo Paese è considerata bestemmie
Perché viviamo ancora con larghe sette di addetti al settore
Che alla parola impresa cominciano a entrare in fibrillazione perché l'impresa è cattiva rispetto alla ricerca che buona la ricerca e di tutti e quindi come si fa a dare una proprietà alla ricerca all'impresa
Se poi pensiamo che la ricerca deve creare valore che vuol dire anche non solo ma anche creare profitto allora veramente ci troviamo di fronte ai sacerdoti di Khalifa nel tempio e si stracciano le vesti
Questo è il punto di partenza che vi testimoni o io ho trovato il larghe fette del sistema pubblico della ricerca ma credo sia doveroso fotografarlo e esporlo se non altro per immaginare quale possono essere rimedi
Perché un altro modo per garantire il declino e non capire qual è la malattia e difficilmente si indovina la terapia se non si elencano puntualmente i sintomi che si tenta un diagnosi
Ma ancor peggio è una risposta all'altro estremo alla domanda ma per chi creiamo valore dell'universo
Noi sottende sottintende diamo anche la polemica sul Corriere della Sera su altri giornali rispetto ai concorsi universitari a me dice molto superficiale non va alla sostanza
Questa tema delle pubblicazioni affrontiamolo momento lo spirito direi pragmatico
Noi abbiamo in fondo nel sistema di circa italo franco spagnolo parte tedesco un modello implicito che io chiamo del serbatoio universale
Cioè si immagina che il meccanismo di ricerca innovazione funziona così c'è un serbatoio universale
Le riviste il sistema dell'informazione scientifica tutti lo alimentano
E a pari condizioni tutti di attingono per le loro istanze produttive non funziona affatto così non funziona fatto così per un paio di ottimi motivi
Numero uno
è difficile immaginare che qualcuno investa risorse private se ne deve andare a mettere nel serbatoio comune
E quindi l'input è modellato male qui parlo di fronte a chi il libro elettricità l'ha inventata quindi si usa un modello bacino vado tranquillo mai sbagliato anche il modello di prelievo
Perché non è affatto vero che prelevare da un serbatoio comune ti dalla stessa padronanza che abbia generato la conoscenza quindi è proprio un modello che non sta in piedi
Però un modello che sottende tutti i comportamenti anzi viene invocato a gran voce come cura rispetto a altri meccanismi di identificazione di carriera e di opportunità di ricerca
Io credo sia arrivato il momento di dire chiarezza che non ci sono solo le pubblicazioni e che comunque nei Paesi seri le pubblicazioni che sono certo un'importante testimonianza della qualità
Raccontano un pezzo opportunamente selezionato della verità perché il resto che la polpa deve essere utilizzato per creazione di valore
Ma se uno va a raccontare tutto nella pubblicazione come il modello tipico di ricercatore italiano il valore il valore c'è solo in maniera indiretta attraverso il serbatoio universale
E non funzione così
Non funziona nemmeno un altro modelli implicito al quale tutti facciamo riferimento che è quello della sequenza per farsi come se ci fossimo mette così fa la ricerca di base seguita poi in giunta e in me dalla ricerca applicata all'ingegnerizzazione il trasferimento non è assolutamente vero noi siamo di fronte a un meccanismo di partnership
Per avere risultati fra produzione conoscenza e valorizzazione delle conoscenze guardate che la questione talmente incisiva
Che per decenni nelle grandi aziende abbiamo avuto questo problema perché non è vero che storicamente le divisioni ricerca delle grandi aziende hanno lavorato in contatto organico con comunanza strategica con le divisioni di produzione
E progettazioni prima produzione marketing della stessa grande azienda perché è una visione divisionalizzate a spinta purché il gruppo ricerca avesse un bilancio sostanzialmente in pareggio lasciano un po'a fare e non importa se lavorano su temi che con la strategia aziendale non ha niente a che fare ma questa e distruzione di valore
Perché il valore vale con riferimento al contesto in cui ha prodotto un esempio banale una conoscenza che sia soltanto in casa CNR punto
Poiché io la posso scrivere a libro come peraltro leggi di riforma mi consente tra le immobilizzazioni tecniche in materiali come la calcolo se non sono un ciarlatano la calcoli in base alla capacità di produrre valore questa fra tanti il parametro corretto a casa mia
Non c'è capacità di produrre valore vera se invece sono in joint-venture con un imprenditore probabilmente allora anni in una struttura comunica di uno sharing del patrimonio conoscenza la potenzialità di creare valore cioè in misura completamente diversa
Quindi la contestualizzazione ha un grande rilievo rispetto alla capacità di produrre ricchezza allora modelli diversi di partenariato è una versione molto ridotta della sussidiarietà la racconta in un modo così volutamente riduttivo ma cominciamo avere un po'partenariato che vuol dire concertare i programmi
Cointeressenza sui risultati condivisione delle risorse
Per realizzarlo
La nuova gestione cenere conciato circa un anno fa
Ci siamo dati quattro regolette elementari per un'azienda che sono diventate rivoluzionare nel sistema pubblico
La prima vi sembrerà mi chiedo scusa assolutamente ovvia fool costing
Ma è un grande salto di qualità perché nei sistema pubblici funziona così intanto pago gli stipendi poi pago gli affitti poi pago le utenze poi Paco le manutenzioni e quel che resta lo finalizza progetti non ha alcun senso ma funziona così
Anzi si chiede a Brussel deroga rispetto alla prescrizione che ci da Brussel se vuole un finanziamento parziale esponendo il culto il fool costing e invece di ringraziare che ciò ci venga chiesto si dice ma non potrei lavorare con la copertura totale delle spese marginali variabili
Grande salto di qualità percosse oggi è seconda regola altrettanto ovvia questa sanguinosamente interpretata il finanziamento avviene per progetti e non per soggetti che vuol dire i soldi non li do agli istituti ma i soldi li do ai progetti ai quali collaborano gli istituti perché a me non interessa chi sei ma mi interessa che fai
Dice Quadro Curzio che è sempre molto affettuoso che noi abbiamo centosette istituti Alberto è vero dal tre dicembre
Perché in realtà io sì pezzi di carta ho trovato scritto centootto istituti ma prima di un blitz che ho fatto il duo di dicembre festa della Repubblica perché sono entrati in vigore i regolamenti il primo di chi scusa di giugno il primo di giugno
Ne avevamo in realtà duecentocinquanta perché c'erano duecentocinquanta centri di spesa che non si chiamavano istituti si chiamavano sezioni autonome ma erano centri di spesa e centri di programmazione strategica quindi già l'abbiamo dimezzati
Ulteriore regola
I progetti devono essere multi soggetto quindi non solo mi devi raccontare che fai ma insieme con chi lo fai
Perché mi sono trovato arrivando al CNR con in organico sette mila duecento dipendenti dei quali solo quattro mila e duecento ricercatori cinque mila centoquaranta progetti
Anzi cinque mila centoquaranta come pomposamente venivano battezzate linee di attività e credo sia assolutamente necessario superare questa frammentazione meglio ancora se i soggetti oltre ad essere più d'uno solo anche eterogenei che vuol dire con l'università e con l'impresa
Ma l'impresa è posso sperare di fare proposte accettabili se offro un obiettivo progettuale
Non posso dire vuoi partecipare all'Istituto Motori
Potrò dire come ha detto agli amici dell'Avio ex FIAT Avio qualifichiamo insieme i tre mila duecento motori di fornitura verso la Russia Dini motori per Leo a medio raggio
Questo mi sembra un modo molto sensata peraltro con Quadrino questa cosa ne facevamo negli anni Ottanta sull'impiantistica quindi non è che stiamo scoprendo niente di geniale siamo applicando metodi che sono stati messi in soffitta
L'ultima regola è una regola ovvia signori non si paga niente al cento per cento quindi datevi da fare cercate risorse in giro
Per stare sui numeri oggi il CNR è un oggetto che riceve un contributo ordinario dello stato di cinquecentodieci milioni di euro ne spende novecento perché trecentonovanta rispetto a cinquecentodieci sono rimediati attraverso
Ordini dall'esterno per realizzare oggetti e credo sia un grosso salto di qualità avere un fattore di amplificazione io lo chiamo così dell'ordine di uno e sette uno e otto credo sia giusto nella logica di partenariato e sussidiarietà che ci sia nel nostro caso cinquecentodieci mi puzza di provenienza pubblica però bisogna far girare il sistema anche perché ricordiamoci le cifre della ricerca qui ci sono degli esperti che conoscono queste cose meglio di me ma le ricordo per completezza
è vero e falso simultaneamente che l'Italia spende poco di circa nel senso che il soggetto pubblico
Bene o male ne parliamo magari in un'altra sede però spende sostanzialmente lo zero sette per cento del PIL e la media dell'Unione Europea e zero sessantacinque
Sono due numeri identici perché l'incertezza è sicuramente maggiore della differenza il nostro totale fa uno
Perché si somma uno zero quattro di provenienza privata
Il totale delle metro per fa due perché si somma circa uno e tre di provenienza privata
Allora se non invento un partenariato che tira dietro in qualche modo gli investimenti io non milito fra coloro che si sentono motivati dalla dichiarazione di Lisbona che bisogna arrivare al tre per cento in ricerca
Se questo significa che fermo rimanendo lo zero quattro noi dobbiamo andare col pubblico al due sei ma non è fattibile e peraltro questo obiettivo
Non banale
Posto dall'Unione europea prevede un totale di tre che è fatto di uno più due quindi siamo e torna zero sette arrivare a uno di pubblico mi pare sensato mi pare estremamente difficile far salire lo zero quattro
So è arrivato il momento di dieci le cosa con molta franchezza se no veramente riempiamo i giornali di chiacchiere rimanendo nel franchezza dice allora hai abbandonato non si può fare non a caso si può fare molto
Innanzitutto la cultura del contratto quello che mi interessa dei quattrocento milioni di euro e che ci sono dietro dei contratti in cui si dice arriveranno queste risorse ci sono queste persone ci sono queste apparecchiature il risultato atteso è delibera Bones
Questo fa un grande salto di qualità rispetto alla priorità perché a quel punto ragionando molto brutalmente da bilanci
Cos'è che fa preferire un'iniziativa
Il margine di contribuzione cioè la quota parte di costi fissi che un finanziamento parziale in partenariato con un soggetto imprenditoriale ti consente di coprire in pratica è come se noi vendessimo servizi di ingegneria incorporati nei laboratori e nel personale qualificato di cui peraltro disponiamo qualificato e perché rispetto agli standard internazionali quali ricercatori italiani pubblicano repubblicano bene
Ricordiamoci tre strani primati dei ricercatori italiani più basso numero di addetti alla ricerca per unità di PIL lo per abitante
In Europa
Però più alta frazione di privati ed è di di pubblico quindi esattamente simmetrico del discorso che facevo sul finanziamento e la terza dolorosa più elevata età media aggiungo più elevata non programmabilità delle assunzioni perché si susseguono beneficiate
Todos caballeros o con lunghi periodi di blocco per cui esattamente il contrario invece di avere una rampa un pianerottolo ciò delle Delta di Dirac positive delle Delta di Dirac negative e gestire in questo meccanismo mi sembra abbastanza difficile
Però lo strumento contratto mi sembra importante vorrei riprendere un punto che è stato sviluppato
Mi avvio a concludere
Io lo chiamo teoria dei centralini cosa intendo dire
Però perché noi abbiamo questo zero quattro per cento di PIL ma sostanzialmente per motivi due uno il nostro sistema produttivo è fatto di piccoli e medi prese le quali certamente non hanno struttura propensione al rischio e capacità di investire nel medio-lungo termine secondo abbiamo anche fatto maluccio alcune privatizzazioni potrei parlare su questa abbastanza lungo ma certo che io non so sette non ha fatto un'ottima fine cessi non ha fatto un'ottima fine potrei continuare con la lista di strutture di ricerca dell'impresa in parte pubblica in parte private anche il mondo della chimica
Aveva dei grandi centri di ricerca forse un po'salvata la FIAT ma insomma abbiamo smantellato il sistema di ricerca nella grande azienda poi ci stracciamo le vesti di zero quattro mi pare ovvio allora la linea del centralino funziona così
Per essere significativo il lavoro del CNR dovrà dialogare con dieci mila piccole e medi prese altrimenti sto giocando come abbiamo giocato per anni con le grandi pensate della creazione della legge dell'imprenditoria giovanile
Legge quarantaquattro grande successo fu sbandierato si creavano duecento imprese all'anno vatti a vedere quante imprese nascono e muoiono del Paese Italia e ti accorgi che quattrocento imprese sono una barzelletta peraltro in prese diciamo così del terziario nemmeno sofisticatissimi anche questo è un argomento che tabù ma io non ho difficoltà a parlarne con grande chiarezza
Quindi ha bisogno di centralini nel senso che il CNR potrà parlare con cento interlocutori ciascuno dei quali parla con cento duecento e ho fatti venti mila ma se non mi organizzo meccanismo di questo tipo sono chiacchiere
Abbiamo scelto tre tipi di centralino uno è stato menzionato oggi da Alberto Quadrio Curzio ed è per filiera raccordo con Federchimica
Sì chimica ci dà la possibilità di contatto con un numero elevatissimo di interlocutori del mondo della chimica che viene sempre presentato come moribondo morto e sepolto e per fortuna invece sta benissimo debba semplicemente sostenuto nelle sue esigenze di sviluppo tecnologico
Non mi dilungo su questo ma capite che il modulo ripetitivo né ripetibile per filiera seconda linea quella che mi interessa un po'di più
Era più innovativa
Sono centralini anche quelle grandi medie aziende ad alta tecnologia che hanno un elevato numero di subfornitori
Tra i benefici dell'accordo con Alioscia che la circostanza che arriva a cinquecento subfornitori
Attenti con sistema di quality assurance con Sperto attivista con tutto una serie di strumenti
Che rendono agevolmente Enrico labile il segnale di innovazione perché non vado a prendere un signore che ha tutt'altra filosofia ma il signor inserito in un sistema felice perché agli strumenti
Felice perché se gli va bene c'ha già il cliente che abbiamo fatto questo con Finmeccanica l'altra cordata abbiamo assicurato che vuol dire ovviamente le grandi imprese del settore l'abbiamo poi allargato al sistema Tirelli nelle due componenti Pirelli Ambiente
Pirelli lei ebbe e un altro grande centralino tecnologico è Comau nome emblematico un accordo vero ma è chiaro che se faccio innovazione coloro che essi hanno alcune migliaia di soggetti nel portafoglio clienti e sono un sistema di grandissimo moltiplicazione del innovazione per far questo rivoluzione organizzativa ve la faccio velocissima
Struttura matrice undici dipartimenti per aree di utenza ottantacinque progetti che si fanno fare il lavoro dagli istituti dall'università e dall'impresa attraverso questo meccanismo risultato seicentocinquanta commesse
Ma per chiudere con questa riflessione sociologica quanto tirato fuori la parola commesse è arrivato l'industrialista che vuole ammazzare l'autonomia della ricerca la parola commessa la diciamo da Standa noi siamo autonomica grandissimi scienziati
Va be'però sono passati dieci mesi l'anno digerita esatta cinquanta come se stanno in rete io li finanzia attraverso il sistema delle commesse
Per rimanere sulla sussidiarietà non di paia un meccanismo diciamo così altisonante e io ci credo profondamente
Bisogna anche definire di valori
Perché se non abbiamo dei valori il rapporto fra bene pubblico bene privato interventi logiche non c'è ed è inutile pensare di ignorare questa questione allora come primo approccio ci siamo dati un sistema di valori a tre livelli
Il primo facilmente accettato etica dalla conoscenza
Siamo nella società della conoscenza la conoscenza un valore il ricercatore fa di mestiere il produttore di conoscenza lo mandano giù abbastanza
Agevolmente secondo passaggio
Anche questo sta molto bene con la sussidiarietà sussidiari tempo articolare con la sistematica di Deaglio
Etica della partecipazione se se nella società della conoscenza e sei un detentore cortesemente di la tua
Sulle grandi questioni
E io spero che alcuni dei presenti abbia apprezzato la circostanza che cenere non è reticente sulle tante questioni perché sono state dette scempi agili sulle polveri sottili provenienti dalle centrali a ciclo combinato a metano e io sono uscito con grande evidenza in tutte le sedi a spiegare qual è la posizione vera del CNR
Sono venute fuori le questioni sul nucleare oddio raccontato come la vedo sul nucleare e così via anche su temi molto caldi tipo le scorie a Scanzano
Quindi è un dovere perché detiene la conoscenza non chiudersi nella turris eburnea raccontare le cose come stanno devo dire che simili alla risonanza è modesta tre o quattro giorni fa ho raccontato come la vedo
Su Kyoto
Spiegando come qual mente sia una presa per i fondelli perché ha grande costo non risolve il problema problema che sta tutto nei paesi in via di sviluppo nell'efficienza dei nuovi impianti che saranno costruiti in quei Paesi che già ci hanno sorpassato come quantità di emissioni di CO due dall'atmosfera ma questo non lo si dice
Udienza poca perché il sistema della comunicazione in qualche modo è legato a catastrofismi e ad assetti di potere tanto per essere chiari ma il terzo punto che il più controverso sul quale è in atto una simpatica battaglia ma sono sicuro di vincerla perché a un'alleanza con i giovani mentre un dissidio con i vecchietti
è l'etica dei risultati
Signor io sono cattolico mi va tanto bene l'affermazione dell'impegno
Anche dal punto di vista del Codice penale si giudica la volontà bella differenza fra omicidio volontario premeditato o preterintenzionale
Però se vogliamo risorse e facciamo contratti fa parte del sistema di valori che non si dà si deve dare anche il concetto che alla fine del periodo mi devi dare il risultato contenuto
E allora chiediamo con questa riflessione che per fortuna è partita e io sono molto deciso nel sostenere la procedure di valutazione perché questo Paese non aveva valutazione dei risultati della ricerca l'attuale sistema è criticabile perfetto no per carità però è partito e lo si migliorerà strada facendo
Se c'è una base di tipo contrattuale le famigerate commesse gran parte della valutazione è riconducibile a cosa alla compliance c'è stato un contatto
Hai stipulato che avresti avuto dei deriva Robol vediamo se ci sono non ci sono magari mi spiegherà ai che giustissimo che non ci potevano essere però parliamone ma non vi sfuggirà la circostanza che se devo dire deliverable che non so come tradurre e compliance che potrei verificare con un tradurre corrispondenza mano ma nemmeno tanto bene il fatto stesso che usiamo due parole inglesi per concetti così elementari ci fa capire che come diceva qualcuno stamattina è anche il linguaggio che va in qualche modo costruita io vi ringrazio perché la giornata di oggi mi sembra venuto questa caratteristica di grande sincerità di parlare delle questioni nel loro termine reale e questo mi fa essere moderatamente ottimista grazie
Viene ringrazio molto Fabio Pistella per il suo lucidissimo intervento
Che ci ha fatto anche capire come sta cambiando il CNR sta cambiando molto rapidamente in direzioni molto positive
Adesso Marco Fortis
Vicepresidente
Della Fondazione Edison ci intratterrà su temi credo più vicini alle realtà distrettuali italiane anche in connessione al Commercio Estero
Grazie
Un attimo che parte il computer
Ringrazio in questo mio intervento mi soffermerò in particolare sulla rilevanza del fenomeno dei distretti e del cosiddetto made in Italy manifatturiero in Italia
Tipica espressione di quel sussidiarietà orizzontale richiamata da vari relatori ma mi occuperò anche della crisi competitiva che ha investito il nostro sistema economico e di alcune delle ricette che sono state fornite per poter rispondere alla sfida della globalizzazione
Una di queste ricette come hanno già ricordato alcuni relatori e quella della crescita dimensionale delle imprese che va anche favorita con opportune misure fiscali
Il tema nel nostro contesto e questo possono le forze della comunità della sussidiarietà contribuire a questo processo di crescita dimensionale delle nostre imprese
Che significa anche aumento delle possibilità di investire in ricerca e marketing e di svilupparsi all'estero
Ecco il punto di partenza della nostra riflessione il quadro attuale della nostra industria come è strutturata l'industria italiana
Vediamo qui un semplificazione in questa figu
Ora abbiamo una specializzazione manifatturiera unica nel mondo avanzato
Con una forte concentrazione di attività in alcuni settori cosiddetti tradizionali come moda arredo casa automazione meccanica ad alimentare le così dette quattro anni
Che assorbono il sessantacinque per cento cioè circa i due terzi dell'occupazione manifatturiera complessiva
Vedete poiché i distretti industriali ufficialmente riconosciuti dall'Istat che sono centonovantanove rappresentano il quarantaquattro per cento del manifatturiero
Caratterizzando in modo altrettanto distintivo l'economia italiana nessun altro paese al mondo a questa forza di distretti industriali come l'Italia salvo forse la Cina che li sta costruendo oggi in modo forzoso
I francesi sono spesso venuti in Italia per studiare con delegazioni di senatori personalità politiche come fare per trapiantare il modello dei distretti industriali in Francia
Ho ricevuto anche delegazioni del governo svedese che sono venute varie volte a visitare i nostri distretti per tra piantarli in Svezia però nessuno è mai riuscito ad avere questa tipologia
Di distretti come l'abbiamo in Italia che è stata poi anche celebrata la letteratura economica basti pensare internazionale basti pensare a Porter
In un recente studio Becattini e Coltorti hanno dimostrato che dagli anni cinquanta ad oggi il peso delle province distrettuali sul totale degli addetti manifatturieri in Italia è salito da poco più del due per cento del mille novecentocinquantuno
Al quarantaquattro per cento alla data del censimento intermezzi del censimento intermedio del novantasei
Cifra che probabilmente più o meno rimasta invariata alla data dell'ultimo censimento del due mila uno come appare da questa figura e i distretti le Province distrettuali hanno quindi nettamente sopravanzato sotto il profilo dell'assorbimento occupazionale le Province cosiddette di grande impresa
In questa tabella possiamo vedere che la data dell'ultimo censimento del due mila uno i centonovantanove distretti industrialista tra presentavano il ventisette per cento del PIL italiano il trentotto per cento del valore aggiunto industriale il quarantasei per cento dell'export manifatturiero del nostro Paese
Possiamo notare da quest'altra tabella che i settori tipici del made in Italy e largamente poggianti su distretti industriali
Nel due mila quattro l'ho presentato un saldo attivo con l'estero di settantaquattro virgola cinque miliardi di euro in crescita di cinque virgola sei miliardi rispetto al novantasei
Ciò nonostante la rivalutazione della lira venuto dal novantasei in poi la successiva entrata dell'Italia nell'euro a dimostrazione del fatto
Che i nostri distretti erano bravi ad esportare anche senza le svalutazioni tema che spesso viene toccato in maniera un po'superficiale
C'erano sono sempre stati capaci di esportare anche con una moneta un po'più forte prima che apparisse sulla scena la Cina con l'entrata dell'Organizzazione mondiale del commercio nel due mila uno
Fatto nuovo però è che questo attivo delle quattro a non è più sufficiente per controbilanciare l'inarrestabile crescita dei passivi degli altri settori tra cui l'auto gli autoveicoli Elettronica TLC che vedete hanno incrementato il loro passivo di ventisette miliardi di euro negli ultimi otto anni e poi c'è stata l'esplosione del passivo energetico di cui avremo nel due mila cinque purtroppo un ulteriore evidenza poi molto probabilmente si dice raggiungeremo i quaranta miliardi di euro di deficit di passivo commerciale per marciare per l'Energia
Altro elemento importante da sottolineare comunque che proprio sotto l'incalzare della concorrenza asimmetrica cinese dal due mila uno due mila quattro per la prima volta nell'intero Dopoguerra si è verificato un preoccupante peggioramento
Dei saldi attivi anche di alcuni settori del made in Italy vedete il tessile abbigliamento visto erodere di tre miliardi e mezzo di euro sul saldo commerciale di uno e sette le pelli calzature di due e otto miliardi mobilio e gioielleria
In termini di quote di mercato mondiale altro tema spesso affrontato superficialmente se guardiamo le tendenze in una prospettiva di lungo periodo cioè sull'intero arco temporale novanta due mila quattro
Vediamo che il nostro Paese ha perso meno punti rispetto a Germania Francia Gran Bretagna Giappone e Stati Uniti
Tutte colonie che prima di noi hanno vissuto processi rilevanti di deindustrializzazione e di delocalizzazione
Mentre la Cina nel frattempo come vedete decollava portando la sua quota al sei e mezzo per cento ma ormai nel due mila quattro ha sforato il sette e rotti per cento
Il vero problema che nell'ultima fase cioè dal novantasei ad oggi l'Italia è il paese europeo che ha perso maggiormente quote di mercato specialmente dal due mila uno in avanti a causa dalla concorrenza asiatica
Una riprova dell'indebolimento della nostra economia emerge anche da una recente analisi che la Fondazione Edison effettuato sugli ultimi dati Eurostat relativi al PIL pro capite a parità di potere di acquisto delle regioni europee
Sono sempre di meno infatti le regioni italiane che figurano tra le più ricche d'Europa ossia quelle che hanno un prodotto per abitante superiore del venticinque per cento la media dell'Unione Europea
Nel novantacinque l'Italia aveva ben dieci regioni tra le più ricche del Continente mentre due mila due ne ha solo sette essendo uscite nel frattempo dalla parte alta della classifica la Toscana nel novantasette
Il Friuli-Venezia Giulia nel due mila e il Veneto nel due mila due e quindi un processo di lungo periodo questo che tocca gli ultimi sette otto anni
La riduzione del numero delle regioni aventi un PIL pro capite superiore del venticinque per cento la media di Unione Europea intervenuta tra il novantacinque e due mila due non è stato solo un fenomeno italiano
E sconta evidentemente anche un aumento del livello medio di europeo di benessere soprattutto nei Paesi di nuova adesione che hanno cresciuto il loro PIL pro-capite quindi evidentemente la media europea si è alzata ed è più difficile stare al di sopra del venticinque per cento di tale media
Tuttavia è stata soprattutto la crisi economica ad aver provocato i maggiori impatti sui livelli di reddito di alcuni tra i maggiori Paesi europei tra cui l'Italia
Ad esempio anche la Germania che negli ultimi anni ha sperimentato un forte rallentamento della crescita economica con rilevanti processi di delocalizzazione produttiva è un consistente aumento della disoccupazione ha visto ridursi le proprie regioni più ricche da nove a sei
Il Regno Unito invece accresciuto il proprio numero di regioni ricche tre novantacinque il due mila due da tre a sei pur però in regioni molto piccole con poca popolazione
Mentre la Francia continua ad avere una sola regione con un PIL per abitante superiore del venticinque per cento la media europea cioè l'Île de France dove si trova a Parigi
Le sette regioni italiane con un PIL per abitante superiore del venticinque per cento la media dell'Unione europea nel due mila due risultano il Piemonte
La valle dal Piemonte che peraltro è a centoventicinque probabilmente se avessimo i dati del due mila quattro anche il Piemonte sarebbe uscito dalla novero delle regioni più ricche
Poi c'è la Valle d'Aosta Lombardia Trentino Alto Adige
L'Emilia Romagna e Lazio
La popolazione residente di queste sette regioni è di circa ventitré milioni e mezzo di abitanti contro i dodici milioni di abitanti delle sette regioni inglesi più ricche
I diciassette milioni di abitanti delle sei regioni tedesche più ricche gli otto milioni di abitanti dell'Île de France
Dunque l'Italia è ancora il Paese europeo con la più elevata ricchezza diffusa sul territorio specie nel Nord e nel Centro
Pur con il cronico problema dei ritardi del sud queste ancora l'eredità del modello di sviluppo del made in Italy dei distretti industriali che è stato uno dei miracoli economici
Del dopoguerra come ricordato stamattina anche da quattro corse
Però questo modello è chiaro non basta più oggi abbiamo di fronte delle sfide drammatiche
E da rilevare infatti che dal novantacinque la popolazione residente nel dieci regioni italiane più ricche che all'epoca presentavano un PIL pro capite del venticinque per cento più alto della Unione europea
Era addirittura di trentadue milioni di abitanti contro i ventisette virgola cinque delle nove Regioni tedesche all'epoca più ricche d'Europa in soli sette anni il numero degli abitanti corrispondenti alle Regioni comparativamente più ricche a livello europeo
Si è dunque ridotto di otto virgola otto milioni in Italia è di dieci virgola sette milioni in Germania
Non è un caso che questi siano
Gli ultimi due grandi Paesi manifatturieri d'Europa che proprio perché stanno affrontando oggi la sfida della globalizzazione in maniera molto più Diretta
Dell'Inghilterra tutta basata sui servizi e della Francia quei suoi campioni nazionali la sua agricoltura scontano queste difficoltà la Germania sta reagendo
Con una politica di fortissima di localizzazione di internazionalizzazione delle sue grandi gruppi multinazionali a esportato tantissimo negli ultimi anni ma esportato anche fabbriche componenti diminuendo peraltro la ricchezza prodotta in patria e questo ha provocato anche disoccupazione l'Italia ha troppe piccole medie imprese che sono incapaci di praticare non so se sia una fortuna
Corsa sfortuna una politica e una lunga e quindi per il momento noi abbiamo soprattutto una crisi di produzione
A livello industriale le difficoltà dell'Italia come dicevo si possono ricondurre oltre che alla crescente concorrenza asiatica proprio la scarsa presenza nel nostro Paese di settori tecnologicamente più avanzati anche per la carenza di grandi gruppi già richiamata nei loro interventi di questa mattina sia da Quadrino che la Quadrio Curzio
Occorrono quindi bisogna essere chiari
Sia mis misure di difesa che sono legittime e necessarie nel contesto dell'Organizzazione mondiale del commercio per arginare la concorrenza simmetrica asiatica senza farci troppe illusioni
Sulla retorica delle opportunità perché chi conosce i miei lavori sa che io ritengo che queste opportunità della Cina si manifesteranno forse fra dieci anni non certo nei prossimi due o tre quando invece sarà enorme l'impatto di concorrenza che ci verrà da questo grande Paese asiatico
Ma occorrono anche misure di attacco
Perché soprattutto due problemi quelle della dimensione troppo piccola delle nostre imprese e della scarsa in speso in ricerca e sviluppo affliggono il nostro Paese
Vediamo da questa tabella come la sintesi di queste due carenze italiane producono enorme divario tra il nostro e di altri maggiori Paesi d'Europa
In Italia la dimensione media di impresa nel settore manifatturiero e appena sotto i nove addetti contro i trentaquattro della Germania di ventiquattro del Regno Unito i sedici della Francia
La spesa italiani ricerche sviluppo rappresenta solo l'uno il sedici per cento del PIL contro il due virgola cinque per cento in Germania il due virgola tre in Francia e l'uno virgola nove per cento nel Regno Unito ma come richiamava precedentemente presidente Pistella questo ritardo matura non sul fronte della spesa pubblica e l'università quanto sul fronte della ricerca dell'impresa e qui vediamo alcuni dati comparati che ci fanno capire la dimensione del problema
Nel due mila due la spesa in RS delle imprese in Italia è stata di sette miliardi di euro cioè un quinto di quello che spendono le imprese tedesche circa un terzo di quello che spendono le imprese inglesi o francesi
Nello stesso anno l'Italia avuto solo cinque in prese che hanno speso più di cento milioni di euro in ricerca e sviluppo cioè FIAT Finmeccanica Telecom Italia Pirelli ENI ed ENEL di cui solo le prime due hanno speso oltre un miliardo
Ricordo che la Siemens da sola spende in ricerca e sviluppo più delle prime cento in presi industriali italiani
Possono davvero le imprese italiane crescere di dimensioni per fare più ricerca investire di più nei marchi aziendali internazionalizzarsi maggiormente
Non credo che siano sufficienti arco che fondamentali solo le misure per agevolare fusioni e aggregazioni questo è uno di quei casi in cui occorre realmente interrogarsi su come soggetti quali le banche i fondi ed altri soggetti espressione della comunità civile quali le fondazioni
Ex bancari di sviluppo possono agire effettivamente da catalizzatore da propulsori di queste aggregazioni partecipando eventualmente al capitale delle nuove realtà
Una interloquì nel merito di questa possibilità che certamente sarà affrontata più in dettaglio nella sessione successiva
Ma cercherò di capire con voi se vi siano realmente i numeri per creare un adeguato numero di imprese più grandi in Italia a tal fine abbiamo svolto alcune analisi sui dati
Comparati di dimensione media dell'impresa in alcuni settori dell'industria meccanica in Germania e in Italia
Ricordo che l'Italia qui abbiamo scelto il settore ingiustamente cani che ha proprio per non tornare sui soliti temi del tessile delle calzature ma per credere in un settore dove si presume abbiamo maggiori capacità forza capacità di resistenza nei confronti della concorrenza asiatica come siamo messi sotto il profilo della dimensione dell'impresa
Ricordo che l'Italia nei comparti della meccanica escludendo l'Elettronica cioè i prodotti in metallo a parecchie macchine secondo in Europa solo alla Germania e spesso lei vicina in molti settori penso a quello delle macchine per imballaggio
O la la rubinetteria il valvolame
Che nettamente davanti a Francia e Regno Unito
L'anno di riferimento della nostra analisi e il due mila uno e la fonte dei dati dell'Eurostat nei sei settori esaminati ricordo l'Italia occupa oltre ottocentotrenta mila detti manifatturieri
E realizzo un valore aggiunto di ben trentasei miliardi di euro
In questa tabella vediamo innanzitutto i numeri comparati di tre primi settori
Nelle strutture in metallo gli occupati in Italia erano centottantadue mila contro i duecentocinque mila della Germania gli occupati per impresa solo cinque virgola quattro in Italia contro i quattordici e sette della Germania
E gli altri prodotti in metallo
Che comprendono un varietà di prodotti vanno dai cavi metallici alla bullone Ria molle catene casalinghi porte blindate eccetera
Gli occupati
Erano per impresa in Italia sei virgola tre contro il ventitré virgola sette per la Germania nel settore degli apparecchi per la produzione la distribuzione dell'energia meccanica che è molto importante che include rubinetti pompe ingranaggi ma anche turbine per esempio quelle
Che producono Nuova Pignone Siemens etc dimensione media
Dell'impresa in maggiore ma il nostro divario con la Germania rimane in un rapporto di circa tre a uno a favore delle imprese tedesche
Situazione che più o meno si ripropone anche negli altri tre settori da noi esaminati delle macchine per impieghi generali tra cui vi sono quelle per imballaggio dove l'Italia è leader con la Germania a livello mondiale
Gli occupati per impresa sono in Germania quasi quarantanove contro i nove in Italia in questo settore oltre per le macchine per imballaggio ci sono anche le macchine per il sollevamento e trasporto in molte altre tipologie di macchine
Nelle macchine utensili siamo invece a cinquantasei addetti in media in Germania contro solo diciassette in Italia e anche nelle macchine industriali per settori specifici per lavorare le materie plastiche macchine tessili macchine per la lavorazione
Per esempio delle pelli del cuoio eccetera
Il divario permane con quarantanove addetti mediamente per imprese in Germania contro i quindici in Italia
Da questo successiva tabella si può notare come in genere nei vari settori l'Italia presente rispetto alla Germania un numero di micro impresa e cioè imprese sotto i venti addetti da due sino ad anche quattro volte più alto
Della Germania numero di piccole imprese da venti a quarantanove addetti sostanzialmente uguale a volte un po'più alto a volte un po'più basso di quella per la Germania
Il nostro divario con i tedeschi aumenta però decisamente nelle medie imprese soprattutto nelle grandi
Come numero di grandi imprese nostro divario con la Germania va da un rapporto di tre quattro a uno a nostro sfavore nelle macchine per impiego generale negli apparecchi per l'energia meccanica a quasi sei a uno nelle macchine industriali per impieghi specifici
A nove a uno a nostro sfavore per le macchine utensili sino a undici a uno per gli altri prodotti in metallo addirittura diciassette uno per le strutture in metallo
Pochissime sono le grandissime imprese meccaniche italiane con oltre mille addetti in totale ventuno nei settori analizzati contro le centotrentacinque della Germania
Vi sono tuttavia i numeri
Almeno sulla carta affinché un discreto numero di medie imprese italiane della meccanica possano diventare grandi un discreto numero di imprese grandi postino possono diventare grandissima in modo da ridurre almeno in parte questo divario
Ciò non presuppone che l'obiettivo sarà di per sé raggiunto ma su questi numeri io credo e su quelle di altri settori importanti dell'industria anche dei settori tradizionali mobilio tessile abbigliamento calzature
Dovremo applicarci con analisi sempre più approfondite per capire realmente le possibilità di crescita dimensionale delle nostre imprese
Lavoro che deve coinvolgere economisti i centri di ricerca banche fondazioni sicuramente la Fondazione Edison andrà avanti in questa tipologia di ricerche
Per capire innanzitutto la realtà che a mio avviso non è così conosciuta come si può pensare che poi per agire per dare avvio a quel ruolo proattivo che è stato anche prima richiamato da Deaglio che possono avere le fondazioni soggetti della sussidiarietà per avere un Progetto di azione senza il quale io credo rilancio non sarà possibile ringrazio
Sì va bene grazie molte professor Fortis per questa sua
Molto limpida e anche estremamente documentata relazione adesso c'è un piccolo intervallo di un quarto d'ora e poi riprenderemo con l'ultima sessione della giornata con la presenza di tre personalità del mondo bancario
La motivazione pesa quarta sessione del nostro
Convegno
Che
Che riguarda il tema di sussidiarietà sistema bancario e finanziario
Non credo sia necessario spiegare la rilevanza di questa quarta sessione perché è opinione condivisa da tutti chi è un sistema di economia reale non può crescere ed essere competitivo se al suo fianco non vi è un sistema bancario e finanziario
Che da un lato sia a sua volta competitivo nel contesto europeo e internazionale e da un altro lato sappia adeguatamente cooperare con ben prese per la crescita del sistema economico il primo relatore professor Giampio Bracchi che è vicepresidente
Della banche intesa ed è anche nuovo presidente
Della intesa Private Banking nonché professore al Politecnico di Milano
E tuttora presidente della Fondazione Politecnico prego
Grazie alla Presidente non odio positive quindi parlerò da qui
Io vorrei non partire dalla presentazione del professor Deaglio no che in una Dio positiva che aveva illustrato poc'anzi aveva evidenziato il campo di azione in cui l'impresa costituita per creare valore economico può anche essere impresa sussidiaria creare valore sociale
E individuava il professor Deaglio tre temi
Creazione di capitale umano secondo tema era un ruolo facilitatore delle innovazione del sistema dell'impresa e per crescere né la competitività il terzo ruolo è un ruolo proattivo dissi mo'lo alla nascita di in prese innovative quindi dare vitalità al sistema economico
E ne aggiungerei uno un ruolo nella creazione non solo di infrastrutture immateriali come sono quelle legate al capitale umano ma anche di infrastrutture materiali che sono una base essenziale per la competitività per lavorare e per vivere meglio cioè la realizzazione delle infrastrutture
Magari vorrei
Discutere un attimo come
Io il gli operatori finanziari
In particolare da un lato le banche dall'altro lato gli investitori in capitale di rischio i venti o capitalista possono inquadrarsi in questa impostazione che aveva dato il professor Gaglio
Parlando delle banche va ricordato che le banche si sono molto trasformate in questi quindici anni la trasformazione partita a metà degli anni ottanta con le direttive
Dell'unione europea che aveva caratterizzato l'attività bancaria come attività di impresa ma poi una serie di interventi legislativi a livello nazionale che hanno trasformato la natura stessa dell'attività delle principali banche nazionali separando
L'attività creditizia cioè l'attività di impresa dalle finalità di natura sociale
E tutto questo come tutti sanno avvenuto prima con la legge Amato del mille novecentonovanta che ha creato le fondazioni di origine bancaria separando quindi la finalità della Fondazione
Da quella della banca conferitaria che diventava quindi S.p.A. azienda
Poiché il testo unico dalla banca nel novantatré e nel novantaquattro la direttiva Dini
Che chiariva meglio il ruolo delle fondazioni prevedeva anche che lasciassero la maggioranza
Delle banche che erano stati nel frattempo create poi la legge Ciampi del novantotto che è ancora più definiva il caratteri di strutture privatistiche no profit e delle fondazioni di origine bancaria e viceversa
Dettava delle norme per la sviluppo dell'attività bancaria nelle banche conferitarie dall'altro lato
Procedeva alla privatizzazione degli istituti di interesse nazionale qualche oggi ci troviamo con
Il mondo del credito che a parte alcune tipologie di banche eh nella maggioranza in particolare per quello che riguarda i grandi istituti costituito da aziende che hanno appunto come a tutti gli effetti lo Scoppola creazione di valore
Per gli azionisti e non la creazione necessariamente di un valore sociale proprio perché questo è lasciato prevalentemente alle fondazioni che sono rimaste che l'altra parte sono stati uno degli oggetti della discussione di questa mattina
Ma allora vediamo un po'come la banca azienda svolge le funzioni che il professor Deaglio aveva delineato poco prima cominciamo dalla
Valorizzazione del capitale umano
Le banche sono attive erogando credito
E il credito può essere dato a soggetti che portano uno sviluppo del capitale umano in particolare agli studenti ai giovani ricercatori mi rifarò ad alcuni come esempio alcune esperienze proprio di Banca intesa normalmente l'intervento avviene dando credito per varie forme di intervento a medio termine a tasso contenuto essenza garanzie ma avendo poi in quanto la banca un fine economico non ha un fine sa
De di di primariamente sociale dall'altro lato quello di avere delle forme di garanzie che vengano create da altri soggetti
Sorge i soggetti direttamente interessati ai soggetti del privato sociale
Un esempio di queste il prestito d'onore agli studenti è un progetto IntesaBridge un progetto tipicamente sussidiario perché è stato lanciato dalla banca insieme alla Fondazione Politecnico di Milano
Coinvolgendo tre grandi università col tempo che minano il Politecnico di Torino l'Università di Trento è ora una serie di altre università e il fondo di garanzia è stato messo a disposizione
Dalle università stesse e dalla Fondazione Cariplo quindi un'azione orchestrata lo cosa ho avuto molto successo perché nell'arco di
Due anni sono stati erogati mille prestiti l'obiettivo era di erogarli cinquecento e il fondo di garanzia aveva una capienza superiore
Sono stati erogati tutti i prestiti per cui il fondo aveva capienza cioè se c'è una proposta di uno strumento che magari in Paesi come la Germania
Fanno molte decine di migliaia di operazioni all'anno in Italia era costituito da qualche decina di operazione
Nel momento in cui c'è una proposta la domanda c'è questo modo per
Dare agli studenti di primo e secondo livello RAI dottorandi e agli studenti dei master la possibilità di svolgere i loro studi anche con soggiorni all'estero con un importo che viene dato
Di cinque mila euro di dieci mila euro all'anno a secondo del livello dello studente per il periodo degli studi con una restituzione in otto anni dopo un periodo di preammortamento il modo per
Lo studente sia inserito nell'attività lavorativa il fondo di garanzia che è gestito dalla Fondazione Politecnico garantisce la banca che quindi può applicare dei tassi contenuti
Un altro esempio
Facilitare la mobilità degli studenti uno dei problemi delle nostre università e che c'è poco mobilita le università somigli un po'gli asili sono uno studio sotto casa
In realtà uno si dovrebbe spostare nelle università che offuscano l'offerta più interessante
Per la tipologia di studenti c'è un problema di costi di alloggi c'è un problema per gli studenti di ottenere gli alloggi in quanto non danno garanzie e quindi c'è un timore da parte delle famiglie che affittano gli alloggi in questo caso la banca interviene affittando lei gli alloggi e dandogli poi a disposizione degli studenti in modo che essi hanno affitti più ridotti nel senso che i proprietari di abitazione garantito e anche qui c'è un fondo di garanzia che viene creato dalle
Comunità alle università locali in modo da consentire alla banca di assumere questo rischio e non applicare degli tardi diciamo dei saggi di interesse particolarmente interessanti
Secondo aspetto contributo all'innovazione innovare il sistema delle piccole e medie imprese problema chiave del Paese in cui non c'è da discutere in questo senso
Un progetto di questo tipo è un progetto che stiamo Intesanova che è sempre stato fatto con la Fondazione Politecnico e la banca Progetto Intesanova ai sensi al mento lo scopo di dare credito a medio termine
A tasso agevolato e senza garanzia alle in prese che propongono progetti di innovazione anche qui la banca non lavora da sola ma lavori in modo sussidiario assieme alle università le università
Valutano la validità
Dei progetti che vengono proposti dalla piccole imprese qualità tecnica validità economica sostenibilità del progetto da parte dell'impresa la banca eroga il credito senza garanzia perché l'impresa merita questo tipo di credito
Sulla stessa linea sono progetti legati a crediti per aziende che fanno investimenti
Con garanzie
Fatte da consorzi come Eurofidi
Ho credito alla esportazione alle piccole imprese che esportano dando credito a medio termine per l'esportazione in questo caso con accordi che vengono fatto con la SACE quindi tipologie diverse di interventi
Che aiutano le piccole imprese a innovare a investire per crescere a esportare
Terzo capitolo che oggi unto a quello del professor Dario la creazione di infrastrutture materiali sono struttura fondamentale per la competitività e per la società in questo senso e l'area del project finance
E l'area in cui gli istituti di credito possono studiare
Il Progetto la sua sostenibilità
Portarlo avanti nel tempo come finanziamento ovviamente poi avendo delle prospettive di ripaga mento dal Progetto dell'infrastruttura tramite
Forme di canoni che vengono date dagli utenti o nel caso l'utenza non sia in grado conforma che vedono gli enti locali come erogatore dei contributi questo è un settore in cui serve credito servirebbe anche capitale
Le banche non sono lì per fare equity le banche sono
Per fare credito per fare qui che servano altre strutture
Per fare i compiti esiste tutto il mondo del Private equity
I fondi di Private equity
Investitori capitale di rischio hanno problemi a investire in infrastrutture perché i fondi hanno una durata limitata e purtroppo il nostro mondo delle infrastrutture
Soggetto a molte incertezze per quello che riguarda i tempi di approvazione di realizzazione
Chiaramente un fondo per la durata limitata non può assorbire questo tipo di incertezze
C'è tuttavia la possibilità di creare fondi che intervengono in fase diverso nel corso di un'opera sono cose
Che si trovano realizzate in alcuni Paesi occorre creare un mercato secondario per cui una quota dell'investimento quando un fondo chiuse
Possa essere ci sia una qualche liquidità c'è una qualche forma di mercato che consenta di passare l'investimento a un altro tipo di investitori però gli investitori in capitale di rischio agiscono con un valore sociale non tanto quando comprano un'azienda fanno un buy out o solamente quando danno capitale di espansione o di rimpiazzo di azionisti per un'azienda ma soprattutto quando fanno denso capita
Perché il vecchio capitano è proprio la terza tipologia che aveva citato il professor Deaglio cioè il sostegno alla nascita di impresa innovativa
Invece un capitale Scrofa solo un'opera di finanziare la piccola azienda che nasce ma svolge anche un'opera di andare a scovare
Il prototipo di ricerca che ha una potenzialità di mercato negli ambienti di ricerca
Di aiutare gli inventori a creare un'impresa nell'assistere il manager realmente nell'accompagnarli sul mercato quindi un lavoro che richiede molta specifica professionalità
Heaven c'è un capitale svolgono questo tipo di ruolo evidentemente lo svolgono con un fine che ha un fine di creare valore economico di creare profitto termini investitori è la storia dell'industria in California
E la storia dell'industria Inés Israele
Ricordiamoci che Israele quindici anni fa non aveva aziende tecnologiche non aveva neanche vent'capita oggi le aziende tecnologiche sono la principale risorsa del Paese
In California il Venture Capital ha creato il dodici per cento dei posti di lavoro della California quindi un rom impatto economico e quindi in modo allargato anche sociale molto anche in Italia non funziona così
A Cambridge il Venture Capital Cambridge Inghilterra non Camp ristretti uniti ha fatto nascere negli ultimi anni un migliaio di imprese innovative che vanno dall'information technology alle biotecnologie ieri e così via
Se ne pensiamo a quante a qualche grande universi città universitaria vicino a Milano
Che all'origine delle università milanesi
E che aveva una situazione molto simile alla situazione di Cambridge università originaria vicino la grande città dove non stavano Università degli studenti
Tenuti fuori dalle grandi dalle grandi città una storia molto simile dei dove c'è un'università molto valida lì però non è che in questa città assieme un attimino impresa anzi hanno chiuso quelle poche che c'erano
Allora il venture capital avremo un ruolo fondamentale per da stimolo perché queste nostre città grandi gloriose tuttora città universitaria sul milione di più a Cambridge Oxford senza citare Stanford senza andare mondi troppo lontani
Qui occorre realmente un intervento sussidiario
Un intervento fatto dal privato ma con contributo pubblico che si mettano assieme è un discorso che ha fatti Israele ma che ha fatto Irlanda all'Inghilterra che ha fatto la Francia cioè la creazione di fondi di fondi di Venture Capital
Per ridurre i fondi finali sono gestiti da privati le scelte sono fatti dei privati che rischiano i propri mezzi
Però nel fondo finale c'è un coinvolgimento di denaro pubblico del fondo di fondi il fondo di fondi alimentato prevalentemente con denaro pubblico o del privato sociale e poi perché no anche con un contributo di tipo privato
In Francia sono stati fatti partire quaranta fondi di Venture Capital la valle Compaq
E la leva tra denaro pubblico e le denaro privato in Francia è dell'ordine di una sei
In nel Regno Unito dell'ordine di una dieci perché c'è una leva nel fondo di fondi una leva nel fondo a valle una leva nell'imprese finale che viene finanziata dal venture capital
Il risultato e che in Italia noi l'anno scorso abbiamo fatto cinquanta operazione classificabili come Venture Capital
In Francia ne sono stati fatte oltre quattrocento c'è un rapporto uno a dieci
Allora questa è una tipica area dove opera la sussidiarietà sono vari soggetti coinvolti ci vuole un intervento pubblico non bisogna spaventarsi quando si parla di necessità dell'Inter nel quando si parla intervento pubblico ricordiamo sempre esperienze molto negative degli un
Decenni
Come associazione Aifi l'associazione del Mincio Carlo premette che ne ha fatto una prostrazione l'anno scorso in questo senso
Il risultato che abbiamo ottenuto che il ministro Stanca ha creato un fondo di fondi di cento milioni di euro per fare appunto fondi di venture capital navale però riservati a investimenti nelle aree del Mezzogiorno perché si trattava di fondi CIPE
Quindi dare due più difficile far partire quest'col ministro Moratti l'abbiamo fatta a livello nazionale questa azione il risultato è stato che sono stati dati cento milioni in più a Sviluppo Italia perché ora non è che Sviluppo Italia dal punto di vista del Private equity abbia un track record particolarmente esaltante insomma no però è meglio di nulla quindi ci sono questi
Duecento milioni di fondi da una parte e dall'altro con cui speriamo che anche in Italia si faccia partire questo circolo ma e poi concludo
Accanto il venture capital accanto ai visi nel senso che si vicini Center sono
Quei manager che hanno lasciato le imprese e che investono in piccole imprese tecnologiche il proprio tempo
E il proprio denaro
Per aiutarle a decollare lo fanno evidentemente con un fine di assistere il ricercatore nel diventare imprenditore nel creare impresa e lo fanno anche qualcuno il fine detrarre anche un profitto economico da questo tipo di operazione ma accanto a queste
Formule si sta sviluppando quella che si chiama Venture filantropi
Cos'è la Venture filantropi esistano sono cose che sono nate negli Stati Uniti che esistono oggi anche a livello europeo abbiamo anche un'associazione europea diventano filantropi
Senza la mente si tratta di utilizzare la formula dei fondi di Venture Capital
Per azioni dove si cerca non solo un valore economico ma un modesto valore economico e soprattutto la creazione di un valore sociale si tratta di attrarre quindi capitali privati che siano responsabili e che siano anche abbastanza pazienti in modo che si possono fare degli investimenti di medio termine
Si finanzino aziende sociali che però abbiano la caratteristica della sostenibilità
E lì si finanziano solo con equity ma anche soprattutto con quasi equity con prestiti mezzanini che poi in fondo cercherà di recuperare quando l'azienda sociale decollata l'approccio è quello del Venture Capital cioè gli azionisti
Il Venture capitalist non è un azionista passivo
è un azionista che entrano in azienda entra nella azienda sociale con i propri consiglieri di amministrazione la stimola la aiuta a sviluppare se c'era già un valore aggiunto nella gestione per un periodo medio lungo
E cerca ritorni
A lungo periodo modesti ritorni consapevole ritorni sociali ma anche la non perdita economica e quindi un approccio che cerca di rompere gli steccati che ci sono tra il profitto e il no profit una formula intermedia
Le aree di intervento sono di vario genere sono aree di intervento
Del tipo degli asili nido
Solare in cui ad esempio è già intervenuta anche la banca uno delle azioni per esempio della banca è stata quella di creare un progetto
Per gli asili nido assieme a associazioni di vario genere che promuovono asili nido creando una specie di certificato di qualità per asili nido che abbiano un certo tipo di caratteristiche di gestione di intervento di servizi e poi finanziando sempre a tasso agevolato a medio lungo termine con un fondo di garanzia che ma fondi di garanzia quei prestiti vanno restituiti mentre viceversa il capitale andrà anche Luís rimborsato ma non dall'impresa da altri investitori che subentreranno a lungo termine allora uno degli interventi del dell'equity di venti euro
Filantropi e proprio degli asili nido
Un'altra area e l'area dell'housing sociale certamente oggi si è parlato
Del progetto di housing sociale ad esempio della Fondazione Cariplo è un tipo di intervento dopo il fondo che viene creato esattamente questo scopo è tipicamente un fondo diventò filantropi quello dell'housing sociale
Poi are legati alla all'aspetto medico Polo ambulatori medici per le fasce deboli soprattutto questo è avvenuto però in paesi dove non ci sembra assistenza sanitaria adeguata in Italia non è questo cerchio la tipologia di intervento
Settori legati al turismo sociale ai servizi per gli anziani
Alla connessi aiuti alle cooperative di inserimento lavorativo per le fasce deboli in alcuni Paesi anche che hanno un problema di fasce emarginate all'aiuto alle fasce emarginate a crearsi
Dei risparmi ad aiutare la creazione di risparmio e la complemento azione del risparmio se risparmi cento avrai
Duecento e le aziende quindi in cui si investe sono prevalentemente aziende del privato sociale costituite come società di capitali
E poi quindi delle S.r.l. delle S.p.A. in cui il vecchio Capitini assume una partecipazione di medio-lungo termine
Poi anche cooperative e consorzi come dicevo con strumenti non solo di capo di di di capitale di rischio di equity ma anche con presti mezzanini e prestiti subordinati e anche tutte le riforme che stanno venendo
Nella normativa societaria e nella legge sull'impresa sociale Cosco danno anche il quadro normativo necessario perché questo avvenga allora
In definitiva la finanza ha certamente un ruolo importante per creare valore sociale c'era facendo la propria opera
Che genera indotto ma anche con misure specifiche per creare capitale umano creare infrastrutture aiutare a innovare le in prese aiutare a creare nuovi imprese ma anche poi più direttamente con una sussidiarietà orizzontale con queste azione diventi un filantropi che hanno proprio lo scopo di rafforzare il terzo settore vi ringrazio per l'attenzione
Grazie
Professor Bracchi è stato molto interessante
Effettivamente un mondo un mondo che si conosce molto poco di questo del Venture Capital
Tanto più del terzo capitolo sociale una non saturo dover le nostre piccole e medie aziende potrebbero profittare molto per superare quelle solide dimensione che oggi le affliggono
E passiamo alla relazione del dottor Mazzotta presidente della Banca Popolare di Milano
Che una relazione leggermente inguaiato perché il professor Bracchi ha già detto tutto
E e tra l'altro dicendo tutto a sollevato la curiosità su un quesito
E come mai ha seguito della ristrutturazione del sistema bancario italiano
I grandi istituti e quelli medi
Sostanzialmente fanno lo stesso mestiere
è un'apparente battuta
Che io raccomanderei di fare oggetto di qualche riflessione di approfondimento
Io cerco di infilarmi in alcune maglie anche l'intervento molto completo
Interessante
Di Bracchi ha lasciato
E poi dedicherò un minimo di attenzione al mestiere che pensiamo di fare noi banche di territorio
Tra l'altro dal momento che c'è stato posto
A dei referenti di principio
Con la presenza di Deaglio
Di Quadrio Curzio
Abbiamo una specie di rappresentanza completa
Delle autorità che in materia disciplinano la conoscenza nel nostro Paese perché su questo argomento sono quelli che hanno dedicato la maggiore attenzione professor Quadrio Curzio e anche uno studioso attento dire perché
Quindi
Le cose che ci hanno spiegato che ci hanno insegnato che ricordiamo
Innanzitutto noi ci riferiamo sempre a uno spazio nel quale le nostre imprese operano che il mercato
Gli elementi di relazione orizzontale si svolgono nello spazio di mercato
C'è un mercato ampio che il mercato delle regole
C'è un mercato più ristretto che è quello della prossimità
Vorrei fare qualche osservazione sul mercato delle regole nel quale si muove
L'intermediario bancario
Noi ci muoviamo in un sistema di regole sostanzialmente ancora domestico
Il quadro di integrazione finanziaria nell'Area
Del mercato coincidente con l'area della moneta
E ancora un obiettivo da completare e in buona parte da raggiungere
E questo è un punto che io metterei come argomento da sottolineare in quanto il nostro obiettivo comune deve essere quello
Di accelerare il più possibile questo processo di integrazione finanziaria dell'area di mercato definita dalla moneta
Essendo noi intermediari che non operano nel mercato domestico italiano ma essendo intermediari che devono avere come area di mercato quello delle monete
Innanzitutto non solo quello ma certamente quello come sistema di regole
Il che significa raccomandare all'amore di patria
Più che la difesa
Della domestici ITA degli intermediari
La difesa della moneta come conquista e la difesa del mercato europeo come obiettivo da realizzare da integrare da strutturare
Evitare che la logica di ragionamento di un intermediario deve essere questo
Ipotesi regressive a mio avviso cancella no
Gran parte del positivo lavoro che è stato fatto
Nella fase dell'ultimo periodo
Decennale
Di riequilibrio macro economico della situazione complessiva del nostro Paese
Che oggi ha dato alle imprese italiane un vantaggio straordinario che tocca agli intermediari gestire la eliminazione sostanziale del vincolo finanziario per rispondere ai loro bisogni
Siccome ci muoviamo in un periodo nel quale si ascoltano le voci diverse le più diverse tutte autorizzate dei diritti costituzionali non tutte fondate
Io credo che questo argomento debba essere oggetto di una precisa sottolineature di una particolare attenzione altrimenti non capiamo più quale il nostro orizzonte
Operativo come intermediario
E qui ritorno evidentemente la possibilità di avere anche funzioni diverse
In una fase nella quale esisteva domestico ha creato una robusta ristrutturazione ci sono intermediari di grande dimensione che devono avere le gambe
Per guardare agli obiettivi in termini corretti di rapporto orizzontale con sistema degli interessi plurimi in un mercato più largo di quello domestico
Ci sono intermediari di prossimità che invece devono radicare la propria attenzione nel territorio di appartenenza
Guai a pensare che tutti gli intermediari siano uguali come tutte le mucche sono grigie di notte
Non è vero
Ognuno e fa il suo mestiere
Naturalmente se viene meno questa prospettiva
Di adeguamento dell'attività delle imprese alla dimensione alla qualità di regole di mercato
E certamente c'è una inevitabile fase di sovrapposizione di schiacciamento e di competizione inutile e di Obiettivo spreco di risorse
Non sarebbe servito a nulla avere costruito potenziali grandi gruppi se non crediamo che l'unificazione l'integrazione delle regole debba dare una spinta perché la dimensione di mercato deve suggerire l'ulteriore fase
Di sviluppo
E di crescita
Ho all'interno di questo evidentemente le cosiddette banche di prossimità cioè le banche di territorio
Caratteristiche tipiche le banche popolari
Hanno una loro logica particolare per vedere e fotografare bene il loro ruolo in termini di principio di sussidiarietà o di relazione con l'esterno o di sistemazione dei rapporti tra stakeholder
Ho questo nel nostro Paese è importante perché avendo usato le casse di risparmio per fare i grandi gruppi
E noi dobbiamo sapere che per fare l'attività di banche di prossimità abbiamo un certo sistema di realtà di intermediari bancari che la tradizione la storia la morfologia del sistema del nostro Paese presente
Che sono prevalentemente le banche locali e le banche popolari
Queste hanno una loro funzione credo tipica
Nella naturale vocazione di queste aziende
L'attenzione
A servire una pluralità di interessi che fotografano il principio di sussidiarietà orizzontale
Perché questa banche naturalmente collegata con la clientela
Con il territorio con le istituzioni del territorio col sistema associativo del territorio con i problemi sociali del territorio
E non vede mai nessuna confusione
Tra il proprio obiettivo primario che è la generazione di valore di profitto
Ma capisce che questa generazione di valore di profitto non deve mai essere massimizzando nel breve
Ma assenso quando viene masse Mezzato nel medio termine e quindi da un senso è una valorizzazione alla sua capacità di rispondere a bisogni non esclusivamente economici di prego
E quindi legati allo sviluppo del territorio alla crescita del sistema delle imprese al collegamento con la realtà sociali
è un elemento tipico di una struttura di intermediazione bancaria che interagisce fortemente con la struttura di territorio
Che non è l'unica evidentemente lo lo ripeto non è l'unica forma per far nascere intermediari bancari ma è tipica di questo tipo di situazioni
Che naturalmente a un dialogo ovvio normale
Con il sistema dell'imprenditoria locale dell'imprenditoria che qualche anno fa si diceva di distretto
Che ha un rapporto specifico e particolare con il sistema delle famiglie
Con il sistema delle associazioni di categoria
Con il sistema delle realtà associative plurime che nella tradizione del nostro Paese sono tutte legate alla dimensione territoriale
In sostanza io credo che in prospettiva non esiste la banca italiana
Esiste Labanca dimensione del mercato della moneta e la banca di territorio
Evidentemente ognuno deve guardare nel suo indirizzo strategico di lungo termine
Qual è il sistema di obiettivi che sono adatti alla sua struttura di capitale alla sua dimensione di partenza alla sua dotazione di know how alla sua disponibilità di management cioè deve vedere qual è il complesso degli elementi attivi all'interno dell'impresa che possono determinare un tipo di Indirizzo è un tipo di scelta ma questa scelta va fatta
Guai a noi se pensassimo che può esistere nel sistema degli intermediari un terzo sesso
Quelli che sono né uno né l'altro quelli che sono di mezzo tra queste cose sono tutte banche destinata andare a ramengo
Perché non hanno la dimensione critica necessaria per la fattispecie specifica di mercato che devono servire
Ecco questo è la concezione sulla quale
La realtà di banche di territorio tra le quali c'è quella di cui mi occupo
Cercano di portare avanti la loro azione
Che evidentemente ha una pluralità di obiettivi e e qui ripeto in gran parte le cose che Gian Pio ha detto prima benissimo
è evidente che
Banchieri questo genere devono pensare allo sviluppo dalla clientela
Devono interagire col sistema delle imprese
Si cerca di farlo la logica sulla quale noi cerchiamo di operare è un fortissimo rapporto con l'associazionismo
Rapporto di collaborazione con nella nostra realtà con Assolombarda con l'associazione delle piccole imprese
Con la determinazione di accordi e di protocolli con l'utilizzo massiccio dei Confidi
Con un sistema di relazioni che facilita l'accesso al credito che facilita lo snellimento delle procedure che facilita la riduzione nei ma nella maniera maggiore della necessità di Garanzia extra extra professionali esterne all'impresa
è un sistema di impresa
Che considera l'esistenza
Scusate ma sono una vittima dell'aria condizionata
Nel sistema disservizio di stakeholder considera
L'aria primaria della clientela l'aria importante della struttura di lavoro
Il modello cooperativo è un modello nel quale
La rappresentanza del capitale espressa per voto capitario
Quindi nostro meccanismo decisionale un meccanismo
Che si richiama direttamente alla presenza del singolo socio nella vita dalla banca
Con la possibilità per i lavoratori dipendenti di un ruolo importantissimo
Che non è di cogestione ma di rappresentanza di interessi
Sistema di governo complicatissimo
Il pieno di potenziali contraddizioni ma di forte interesse
Perché questo presidio di interesse dei lavoratori
Se rappresenta un costo potenziale dal punto di vista della dialettica normale tra capitale e lavoro
Rappresenta anche un vincolo molto forte
Perché la banca non modifichi strategia non cambi il suo collocamento nel sistema
Non modifichi la logica della sua azione e del servizio al sistema di interessi di territorio
Le banche di territorio che si sono discostati da questo modello
Sono banche che hanno scelto di uscire da questa tradizione
Di superare questa delimitazione di entrare in territori diversi spesso hanno cambiato forma giuridica hanno finito di essere banche di territorio sono diventate un'altra cosa
Assistiamo in questo periodo a vicende di alcune banche di territorio che si stanno ponendo per il loro tipo di azione strategica
In una Ternitti in una realtà in una prospettiva che rispettabilissima ma è diversa è un'altra cosa finiranno di essere banche di territorio diventeranno un'altra cosa
Lo faranno come polo aggregante lo faranno come acquisiti diventeranno un'altra cosa
Questo è determinato dal fatto che non sempre la capacità di funzionamento delle strutture soci funziona e da avvertenza critica sufficiente
Insisto su queste cose perché sono tutti i beni generali sono beni di interesse complessivo della nostra realtà non possiamo scherzare pensando che siano cose che interessano ad altri
Questo vale in un periodo nel quale
Scusate
Arrivano concludere perché sono un po'manesco
Questo succede in una situazione nella quale dobbiamo anche farsi carico di un caso specifico per capire come e quant'è forte
La capacità di ogni intermediario bancario nel sistema italiano di far fronte con autonomia e con forza ha un proprio sistema di rispetto di regole
Un altro argomento che voglio sottolineare su quale porre all'attenzione
Sistema bancario italiano è stato tutto privatizzato
Dire che a differenza di altri paesi europei
Nell'acqua nei quali sono rimaste quote di banche pubblica
Di notevole rilievo
O di qualche rilievo in Italia non c'è un sistema di banca pubblica
Vanno trasformati anche i comportamenti in comportamenti privati
Per rendere forte il sistema di socialità diffusa
Il comportamento di impresa deve essere indipendente
Io che appartengo all'Antico Testamento e quindi posso permettermi qualche battuta devo dire che ma i tempi della banca pubblica la frequentazione di banchieri nei confronti di ministeri e dei poteri centrali era inferiore a quella di oggi
E quindi noi abbiamo come dato che privatizzato il capitale bisogna privatizzare i comportamenti
E questo è un altro aspetto molto importante per poter avviare fortemente la sottolineatura della capacità di lavoro sociale di un'impresa che per prima cosa deve creare valore d'impresa
Come condizione per svolgere un ruolo sociale
La seconda e torno all'osservazione iniziale
Abbiamo avuto una positiva privatizzazione delle imprese bisogna sistemare privatizzare regolare alle regole
E definire le regole nei diversi settori di mercato compresi anche quelli che interagiscono con l'attività degli intermediari bancari e finanziari
Bracchi ha detto alcune cose interessantissime su tutto il comparto del Private equity e del venture capital
Nel quale
Noi abbiamo già tutto quello che servirebbe
Abbiamo le strutture abbiamo gli intermediari abbiamo i soldi abbiamo innaturali prenditori di questi servizi e di questi danari
Non abbiamo l'indipendenza non abbiamo la cultura non abbiamo gli strumenti competitivi sufficienti
E bisogna chiarire bene cosa abbiamo ecco
Già non abbia
Perché questo è un punto dal quale noi dobbiamo assolutamente muoverci
E dobbiamo muoverci guardando avanti e dobbiamo muoverci sfondando
Le pareti e le protezioni e dobbiamo andare verso l'esterno del nostro sistema domestico
Altrimenti non rompiamo più perché l'insistenza a voler rimanere sempre soltanto tra di noi è soltanto figlia della speranza di non cambiare mai questi vincoli che vediamo come vincoli oggettivi al nostro lavoro
E questo lo devono fare soprattutto e in primo luogo quelli che hanno dimensione forza e possibilità per fare questo lavoro di sfondamento
Milano ha già visto nelle scorse settimane una prima iniziativa in questa direzione che io ritengo positiva guai se resta l'unica bisogna che altre seguano
Poi ognuno nel suo comparto anche di struttura minore avrà vantaggi da questo perché noi non abbiamo bisogno di contingentare la concorrenza
Abbiamo bisogno di aprirci al confronto con altri che possono essere più in gamba di noi per risolvere questo problema
Sapendo che solo la spinta del bisogno potrà portare molte realtà che vivono intorno a noi e dentro di noi alla capacità di mettere insieme quei fattori che esistono tutti ma non riusciamo ancora ad agganciare
E e quando ci sarà un bisogno formidabile di queste cose e ci sarà l'urgenza
Di non arrivare secondi terzi decimi dell'essere intermediari vincenti verso la nostra clientela
Allora vedrai che cento milioni non andranno più a Sviluppo Italia
Se no i prossimi cento andranno a qualche altro Sviluppo Italia e poi a qualcun altro ancora e poi ti verranno a dire che le facoltà di promuovere iniziative intelligenti per sviluppare lei start-up dovranno essere destinate riservate per le zone nelle quali non ci sono distratta
Ecco io ho fatto un elenco di argomenti no vi ho dato un elenco di soluzioni anche perché le persone presenti
Sono troppo intelligenti per avere delle soluzioni basta che ci siano i problemi
Grazie grazie per per la la fiducia che Dante da obitorio penso che sono sono temi che di di così vasta portata che tutti quanti avremmo bisogno di qualche qualche soluzione però è stato estremamente stimolante stimolante
è soprattutto questo suo ricordo che le banche popolari non possono tradire la la loro natura e tiene radicamento della sul territorio trovano la loro ragione d'essere
E dalla luce delle dei temi che stiamo dibattendo oggi questo radicamento e quello che serve per dare fiato al nostre piccole medie imprese distretti bene la relazione l'ultima nostra relazione last but not leghista e presidente la Borsa italiana professore Angelo Tantazzi
Buonasera a tutti grazie per l'invito e rete rivolta ora
Cercherò di non approfittare troppo della vostra cortesia della vostra attenzione
Io con cento su tre punti anche omettere un ordine spasso
I tre punti sono
Delle misure che il governo francese ha preso la settimana scorsa
A proposito della quotazione di PMI
Poi una indagine che ripercorre un molto velocemente
Fatta da Borsa Italiana sugli effetti della quotazione sempre
Delle PMI che si è realizzata tra mille novecentonovantacinque due mila e due terzo punto alcune conclusioni
Allora il primo punto però punto lo cito lo dico subito non per iscrivermi immediatamente al partito delle mani tese cioè di quello che chiediamo qualcosa agli altri prima di farle però ve lo cito come un esempio di comportamento allora quello è successo che la Borsa di Parigi ha varato circa un paio di mesi fa un mercato che si chiama alterna Next
Per le piccole e medie imprese è un mercato no regolamentato si può si può fare secondo la legislazione ancora Aprea è un mercato organizzato dalla stessa Borsa insomma con delle regole che la stessa Borsa sita è analogo sotto questo profilo al mercato inglese che fonte di di continui ricevimenti per i successi che ha avuto questi anni che la a IBM l'alternativa investment Marquette
Quindi sia l'alterna rettili investe Marche che questo alterna extra ripeto sono mercati organizzati dalle stesse istituzioni Borsa di Londra borse di Parigi non solo mercati regolamentati questo lo dico perché invece il nostro mercato che viene più facilmente in mente come confronto c'è mercato Expandi in realtà è un mercato regolamentato regolamentato secondo regolamenti definitività in Borsa Italiana provati da Consob eccetera eccetera
Ora questi mercati sono mercati soprattutto quello inglese che ha avuto un successo strepitoso in questi anni ha circa dieci anni di vita
Ha avuto a più di mille duecento in prese sia inglesi che di altri paesi che sono sono quotate
L'anno scorso in particolare ha avuto successo straordinario perché ha avuto oltre duecentoquaranta I Pio gli altri anni prima per la cinquantina una sessantina ed è un mercato che anche seguito dagli investitori istituzionali allora di francese ha detto a me vediamo se riusciamo a fare qualcosa che abbia lo stesso successo di questo mercato
Al momento attuale siccome sto mercato è partito siano da un mese e mezzo due mesi a sei prese quotate
Il ministero del Tesoro francese gli ha accordato due misure gli approda sulle misure di incentivo che lentischio brevissimamente la prima è
Alla persona fisica che investe alla possibilità di dedurre dall'imposta sul reddito sul proprio reddito
Un quarto dell'investimento che compie con massimale sia un individuo di venti mila euro quindi fino a venti mila euro povere detrazione dalla Protti imposta sul reddito c'è una copia quater una detrazione fino a quaranta mila Europ
E questo vale modo particolare stato pensato per PMI dove i fondi d'investimento hanno investito precedentemente vogliono uscire eccetera ora se ci pensate un momento
La faccenda di portare del di avere un abbattimento di venti mila o quaranta mila euro è una cifra enorme semplicemente una cifra enorme
Per via di quella che è l'entità della spinta che viene data agli individui per tant'è che anche i commenti vari fatti sulla insomma da operatori finanziare sulle piazze Parisi sono rimasti allibiti dall'identità del dello stimolo
Anche loro hanno in corso ora un approvazione di approvazione una specie di disegno di legge sulla competitività che la chiamano realtà in un altro modo la chiamano
Con la chiamano progetto di legge per la fiducia e la modernizzazione dell'economia la stessa come dire come concetto è il medesimo però sempre detto sta roba qua questa è la prima misura la seconda misura che hanno definito e quelli guarda le istituzioni e Cerri riguarda i fondi di investimento
Che hanno investito nelle PMI e gli danno l'esonero e un esonero fiscale sulle plusvalenze che derivano dalla cessione della partecipazione detenuta da questi fondi investimento
E quindi in questo caso a dandogli il la la l'esenzione dalla ecco e vieta l'imposta sulla plusvalenza alterna ex se c'è il mercato di diventa l'uscita naturale dall'investimento fatto non c'è bisogno di arrabattarsi in altri modi simpaticamente insomma
Questo lo dico per per per non per me non per masochismo nazionale insomma no però per dire se creato al mercato si può realizzare questo si parte anche un questi strumenti la che noi non abbiamo fatto niente di tutto questo nella legge
La legge finanziaria di due anni fa due miglia e tra il due mila e due avevamo erano stati introdotti abbattimenti sui costi di quotazione per le imprese che si andava a cozzare poteva recuperare parte del conto
Una riduzione dell'aliquota IRPEG e lo stesso provvedimento che hanno fatto i francesi ora cioè la l'abbattimento del plusvalenze sulla sulle come incentivo ai fondi per la piccole e medie capitalizzazioni allora sul primo abbattimento costi la Commissione europea ci ha detto di no
Sulla riduzione dall'il top e quel se io perché la Commissione Europea ci ha detto di no sul terzo non c'è ancora visto dissi vetro dico anche perché quando si parla poi di sistemi anche come dire la capacità di muoversi nelle sedi opportune diventa essenziale
Da questo punto di vista quindi chiuso il primo argomento vediamo secondo gli effetti della quotazione
E avete quotazione circa due settimane fa è stato presentato quest'indagine che ricordavo prima
Della
Sulle tutte le PMI non finanziare che sono quotate dal novantacinque al due mila e due re che intenda ripercorrerlo ora però emergono alcune cose che sono però davanti a tutti no nelle motivazioni ex-ante ripercorre alcuni punti soltanto nelle motivazioni ex ante il discorso fondamentale della quotazione è stretta indicato da tutti come opportunità per crescere e per essere più visibili tenete presente che in generale queste imprese che si sono PMI sono quotate avevano alle spalle alcuni anni di crescita del fatturato a a cifre abbastanza significative anche se il periodo abbastanza lungo
Insomma tassi di crescere fatturato Teramo sopra il quindici per cento
La crescita del fatturato viene ricordata come uno degli obiettivi fondamentali e anche perché poiché si è visto che la quotazione
Costituisce un momento significativo un momento di Cindy di significativo cambiamento delle scelte produttiva aziendale il cielo si fa provvedono attimo
Gli affetti gli effetti sulla crescita nella percezione delle aziende molto alta cioè se la società non si fosse portata avrebbe avuto un tasso di crescita nettamente inferiore viene considerato a sessantaquattro per cento appunto dell'impresa appunto che sono state intervistate dove sono andate le risorse acquisite sono andate soprattutto in crescita esterna la pista interna lo ricordata prima cioè presta affatto dato sono andate in acquisizione in Italia acquisizione all'estero e in investimenti in nuovi impianti la somma di queste tre
Voci fa circa fa oltre il cinquantacinque per cento della destinazione delle risorse finanziarie acquisite eccetera quindi l'elemento della crescita o interno esterna elemento siamo così il motore caratterizzanti della decisione potrebbe le scelte finanziarie come vanno a impattare ma vanno impattare chiaramente attraverso una riduzione significativa appunto del del livello di indebitamento una riduzione anche del costo del debito
Per due ragioni c'è una maggiore disponibilità naturalmente rifinanziamento e ci sono anche migliori condizioni ci più trasparenza quindici a minor rischio appunto nell'erogazione del quali sono i vantaggi che vengono portati dalla quotazione
Bei vantaggi dalla quotazione quelle che ho raccontato finora in parte la possibilità di rafforzare la struttura finanziaria della società miglioramento fortemente degli forte dell'immagine sia nei confronti di fornitori concorrenti
E anche intermediari finanziari e miglioramento notevole dei rapporti appunto con chi fornisce debito alla alla società certamente ci sono anche dei cambiamenti significativi nella organizzazione aziendale
Perché e qui cominciano alcuni problemi no perché i controlli sono maggiori
Perché a volte gli elementi esterni sui mercati di speculazione possono dare anche fastidio
Perché ci sono anche degli oneri di informazione su degli aspetti anche sensibili dell'attività aziendale e qui ci sono ci sono dei costi ecco indubbiamente sotto questo profilo o l'altro punto ritornerò fra momento su questo è un altro punto abbastanza importante
E che la l'azienda punta la piccola media impresa che si quota cambia in modo radicale le forme di dati interni sia per quanto riguarda proprio diciamo così i tableau de bord digestione di monitoraggio dell'attività quindi sistemi di pianificazione sistemi di controllo di gestione sia per perché deve cambiare le regole di governo alle regole di comunicazione acuto nei confronti del mercato
E sia perché si va a impattare anche sulle strutture societarie di gruppo problema di amministratori indipendenti problema di dell'attività con le parti correlate informazione su questi elementi e così via
Ora tutte e per le imprese in generale si vede che questo punto rappresenta uno dei più Complessi ecco da da da affrontare nel momento appunto cui si va verso la quotazione cioè oltre oltre la metà delle imprese segnala appunto il cambiamento in questi punti come cambiamenti abbastanza significativi ripeto o di leve puramente gli strumenti gestionali oppure di strumenti di governo della della società
Tutto questo porta a dire che la preparazione alla quotazione viene considerata impegnativa e le are appunto di maggiore impegno poi sostanzialmente sono proprio il la comunicazione
All'esterno abituarsi a comunicare al mercato quando l'impresa va sul mercato pensate che in Europa ce ne sono oltre sette mila per cominciare ad emergerà verde una caratterizzazione propria c'è lo sforzo di comunicazione notevole
Non è tanto il prospetto al prospetto perché ha pazienza di legge se lo dice qualcosa malati diciamo così la vita sul mercato comincia dopo il prospetto
E cominciando dopo il prospetto questo significa che richiede uno sforzo continuo di informazione di incontro
Nei confronti appunto gli investitori e non proprio per fare emergere un come dire un profilo proprio una caratteristica economica della propria attività dei propri flussi
Della propria resistenza al ciclo
Dei propri programmi di crescita e così via è questo nel prospetto si c'è scritto ma capite bene che ha un impatto cartacce o ecco l'investitore vuole vedere poi successivamente
Qualche cos'altro in sintesi ma proprio in sintesi in sintesi
Dalle da Linda dalla da quest'indagine che cosa emerge la relazione positiva che intercorre appunto tra la quotazione la crescita aziendale
Sia sulla base ittiti dei vari indicatori il fatturato alla testa degli assetti eccetera eccetera sia anche nella percezione delle stesse aziende stesse aziende contribuiscono a dir questo che la quotazione gli ha dato un Buster gli ha dato una spinta
Importante nel questa azienda
In secondo luogo il discorso dei cambiamenti nel corso dei cambiamenti nel come accennavo prima e sistemi organizzativi di governo è questi imprimono un'accelerazione significative a processi di cambiamento aziendale può portare al mio gruppo a una maggiore la struttura una struttura più robusta dal punto di vista competitivo può creare valore proprio nel tempo
Questo punto lo riprendo perché lava cenato prima
Cenato prima te sul medio periodo l'attenzione al medio periodo oltre le aziende molto spesso sono condizionate dai risultati domattina almeno e invece dove dominano ancora strutture accudito familiare discorso del medio periodo Comit essere molto più significativa molto più importante quindi sotto questo profilo la quotazione non è percepita come una un non un elemento di rottura è un acceleratore di un processo di evoluzione
Ma la e lo sottolineo perché ho ripreso fra un istante dove l'impresa ha deciso di intraprendere una via di crescita ha deciso di a vere un ruolo sul mercato ha deciso di sopravvivere o meglio l'imprenditore ha deciso di sopra di la propria azienda e quindi c'è un nucleo di Progetto che e prioritario rispetto arresto
Allora se è così
E allora se è così perché ce ne va così poche città piazzo banca sul si pone spetta perché Cavallari sì sembra predica nel deserto è pratica nel deserto per che vedi allaccio proprio all'ultimo punto proprio dicevo ora
C'è un'impresa un imprenditore che ha ha scelto di intraprendere avviare la cresta primo
Perché la finanza non risolve problemi delle imprese mettiamo i problemi in ordine
I troni delle imprese sono quelli di avere delle prospettive strategiche definite immaginate come ci si immagina questi impresa sul mercato
Nel corso dei prossimi tre-cinque anni
Di definire il posizionamento competitivo il proprio portafoglio il prodotti propri mercati geografici il proprio tipo logica di clientele e così via e affinare e capacità imprenditoriali e gestionali in funzione di questi obiettivi certo se sistema finanziario efficiente come è stato ricordato interventi presidenti questo aiuta notevolmente le imprese affrontare questi problemi
Ma oggi al tempo stesso bisogna riconoscere con realismo che è molto difficile far tutto questo perché oggi c'è un'opacità nell'orizzonte economico che è straordinaria
In probabilmente il richiamo almeno queste a mio parere mi in un nel periodo di più vasto diffuso profondo e lungo momento di cambiamento e cioè avere anche la capacità imprenditoriale di vivere di traguardare prossimi anni non è semplice non è assolutamente semplice potrà del Pd consulenti che volete potete a vivere non essere certo ci sono
Aziende per fortuna che ci riescono
E che rompono aiutano a rompere quella mentalità di assedio testardamente prima
Che molte stanno vivendo però non è facile andare a dire oggi se il prerequisito della quotazione immaginati il tuo ruolo sul mercato di tre cinque anni oggi nel momento più difficile per fare questo esercizio non è da ore
Ne lavora alcuni anni che abbiamo alle spalle altri anni che avremo davanti sotto questo profilo e vede perché le le Lalla diciamo così la vastità la profondità e cambiamento non c'entra il confronto con gli anni Settanta col Giappone perché la Cina e il Giappone moltiplicato per dieci e rotti
Non c'entra discusso del petrolio appunto sempre anni Settanta eccetera perché almeno lì c'era discorso abbastanza chiaro dovrà ridurre l'inflazione eccetera oggi del rimescolamento delle carte è molto più vaste molto più profondo tocca tutti i settori
Quelli esposti alla concorrenza tra nazionali perché non sono esposti almeno apparentemente non sono esposte alla concorrenza internazionale
Sotto questo profilo perché quelli non esposti diciamo così al vento cinesi sono esposti al completamento del mercato unico europeo tu dicevi prima la moneta c'è ma le aziende europee non ci sono eccetera perché l'euro è stato fatto in funzione dei criteri di maschietti Kamala
La la la le aziende europee mercato europea come ben sapete anche in casa vostra son cose che si stanno facendo e così via quindi tanto per Capriotti presi od dà priorità alle cose prima prova delle imprese le proprie prospettive eccetera e poi la finanza poi secondo punto c'è una forte avversione
In termini fiscali in Italia capitali di rischio in tutti i Paesi il l'inizio della quotazione aiutata fiscalmente non stona ricordando le cose francesi ultime mettiti paesi ci sono degli elementi intervento se si va a fare conto in casa nostra oggi
Il debito bancario e la cosa che costa di meno abbondante non mi rompa le scatole detto molto francamente
E c'è tra la il pluri affidamento mi dà la possibilità di avere tutto e credo che voglia condizioni migliori e così via
Può e deve il mercato le obbligazioni con quel che è successo questo è un po'ibernato puoi il capitale di rischio capitali di rischio però è l'elemento che mi costa Filippo
Terzo elemento la con la quotazione è stato accennato prima la quotazione comporta
Dei cambiamenti rilevanti e dei costi per l'azienda e spesso li predittore focalizza poi su questi anziché sui vantaggi costa comunicare di Costa
Ripeto le quand'è proprietà del cinque per cento e il signore assoluto dell'azienda vera anche qualcuno al venticinque trenta trentacinque per cento come scusa di solito fare le è più doveva fuori da quota di minoranza
è diverso ti porti dentro una figura chiama la mercato del mercato è un azionista prepotente e invadente vuol sapere le cose e a volte anche rozzo nelle sue decisioni e nelle percezioni che si formula
E del resto il mercato anche un compito un compito estremamente difficile c'è quello di valutare un'impresa quello di valutare il futuro di un'impresa
In funzione delle sue prospettive economiche e funzione prospettive economiche dell'ambiente e di quello che fanno altre aziende perché il discorso è sempre il discorso di tipo relativo e questo è queste valutazioni a volte prendono dei connotati che sono molto molto lontani
Da quelle che la valutazione che l'imprenditore fa della propria azienda e quindi lo si sente si sente avvilito si sente svillaneggiato ecco in un certo senso della sua funzione nel suo ruolo però dipende dal fatto ripeto che die aziende quotate sull'Europa ci son circa sette mila è il problema e di trovare un ruolo una caratterizzazione un profilo in un mercato di questo e quindi è chiaro che in questo contesto il mercato funziona per eccezione non era regola ci sono delle eccezioni ci sono delle eccezioni
Positive però sono eccezioni non è la regola questo Quarto punto
La finanza per le imprese nei prossimi anni e che è doveroso doveroso sono queste cose si ricorda sempre poi Basilea due si ricorda fatto che i rapporti tra banche imprese saranno definiti all'interno di una cornice regolamentare cornice regolamentare che orienterà chiaramente la struttura del capitale delle imprese ora cadente qui il capitale di rischio viene ad assumere un significato diverso e più importante al di là delle garanzie
Nella valutazione della del merito di credito
E si tratterà si tratterà due cose mio padre primo andare oltre quello che la regolamentazione dirà ma cercare di cogliere dalla regolamentazione quei comportamenti che possono essere di interesse delle banche e di interessi appunto della clientela nel portare evita i i rapporti di finanziamento banche impresa su un binario diverso in questo binario diverso ora non c'è tempo eccetera credo che lo spazio per il capitale di rischio indubbiamente crescerà in parte perché regolamentare in parte perché ci può essere interesse reciproco a far sì che questo avvenga e questo potrà aprire delle prospettive diverse soprattutto potrà aprire una cultura dall'atto dell'impresa a giudicare da parte della banca aggiudicare l'impresa nel profilo dei dei suoi flussi di cassa ciclici modo da conoscere meglio quelle che sono le peculiarità e e di come reagisce
L'azienda e sui flussi di cassa cito e quindi da sgonfiare atta a ridurre e contenere quello che è il timore che sia nel rischio di credito che immanente
E dal lato dell'azienda anche se la banca l'aiuta in Po in questa cultura del più del del più lungo periodo del medio periodo questa di potrà dare anche la lo stimolo al fatto di considerare all'interno delle sue fonti di finanziamento i capitali di rischio ma quello che tengo a e concludo la borsa
Logico Tito come promise non è il passaggio obbligato per il finanziamento e la crescita delle imprese quello che è il passaggio obbligato sottolinea ancora è un progetto di crescita perché se non c'è il discorso sulla visione del progetto di crescita tutto resto possiamo tranquillamente accantonare grazie
Grazie al professor vantarsi che ci ha richiamato proprio con questa sua considerazione finale alla realtà sì ci sono strumenti che sono carenti però abbiamo sentito dalle relazioni di oggi pomeriggio che il Venture Capital uno strumento a disposizione che viene poco utilizzato
Le banche popolari sono a disposizione per assistere al territorio
La Borsa è a disposizione per raccogliere capitali però se non ci sono progetti industriali battuto questi strumenti sono ma con voi rimangono poi poco utilizzate
Bene Caro Alberto dieci a tirare da tutte queste due norme materiale grazie visto sino a che conclusione assolutamente impossibile per la ricchezza nasce
Lucidità di tutte le relazioni vorrei semplicemente concludere dicendo questo mi pare che essendo il titolo del nostro convegno susciti arietta
Ed economia nuovi paradigmi di sviluppo in Italia dovremmo esserci tutti convinti che sussidiarietà riguarda i rapporti tra i tre grandi soggetti che caratterizzano ogni democrazia alle istituzioni la società il mercato
Perché il problema di questi rapporti e delle reciproche sfere di autonomia tutt'altro che semplice tutt'altro che risolto quindi come hanno detto molti degli interventi si tratta di una vicenda in progresso che continua a interrogarci
Mi pare che abbiamo tutti concordato sul fatto che le istituzioni hanno un potere superiore che era cosiddetta sovranità che si esprime attraverso la potestà legislativa che ormai e tripartita su tre livelli Unione europea Stato e regioni ne sappiamo che l'ultima riforma costituzionale italiana conferisce alle Regioni un potere legislativo quindi un potere sovrano
E sappiamo che certamente i soggetti istituzionali a qualunque livello hanno il compito di produrre beni istituzionali beni pubblici che non sono parametrizzare bilico nessun criterio se non quello della sicurezza e dell'equità sono i due grandi parametri che caratterizzano i beni
Non dobbiamo dimenticare che nell'ambito delle sovranità a seconda del livello si collocano i due grandi strumenti di sovranità economica che sono la monete la fiscalità
E questi due grandi strumenti non sono delegabili ad alcuno fanno parte delle irrinunciabili sovranità dei soggetti istituzionali e la storia c'eri insegna
E nessuno di noi pensa che possa cambiare questa attribuzione di sovranità
Abbiamo visto che però la società va assumendo nella consapevolezza degli italiani anche se ovviamente noi qui rappresentiamo una selezione non dico elitaria ma certamente particolarmente attenta vanno la società va assumendo un ruolo nuovo e un ruolo ma diverso ormai l'abito polarità istituzione mercato è considerata superata in Italia per fortuna e si pone dunque il compito di conferire a questa società
Una specificità oggi abbiamo parlato di alcuni grandi soggetti sociali le fondazioni le associazioni e tutti abbiamo concordato
Che questi producono valore che devono essere efficienti
Ma nessuno di noi ovviamente ha mai pensato che nella società si debba produrre il profitto infatti spesso si tale equivalenza non profit soggetti sociali anche se io non credo che attraverso le negazioni si possano definire le caratteristiche fondamentali dei soggetti sociali medesimo
Abbiamo anche infine parlato del mercato ovviamente imprese banche ecco spesso oggi abbiamo parlato del profitto
Ebbene il premio Nobel uno dei premi Nobel per l'economia ebbe a dire che tre erano le categorie che avevano portato a conferire il Nobel a Recco non mia ed erano tre categorie misurabili Prezzi le quantità i profitti
Ed era proprio la misurabilità di queste tre categorie che differenziava la scienza economica dalle altre scienze sociali
Il problema vero certamente quello dei Brevi del profitto di breve e di lungo periodo e mi pare che molta dell'attenzione della nostra giornata qui si sia concentrata
Sono due categorie dal punto di vista dei nominativo analoghe ma sono profondamente diverse dal punto di vista della sostanza e qui probabilmente in una delle nostre prossime riunioni sarebbe anche opportuno andare a vedere come taluni settori dell'economia non si possono caratterizzare per il profitto di breve periodo
E altri invece si possono caratterizzare per il profitto di breve periodo nessuno credo con un minimo di saggezza pone sullo stesso piano l'Energia
E le imprese che producono in media con un negozio di abbigliamento sono due fattispecie completamente diverse sono due soggetti economici entrambe avranno la necessità del profitto ma sono due tipologie di profitto differente
La nostra giornata si è conclusa con riferimento alle banche ecco io credo che uno dei punti più complessi della nostra riflessione sia quello di evitare che tutti facciano tutto
Quindi bisogna stare molto attenti alle intersezioni quando sono capaci di potenziare ma stare molto attenti alle intersezioni quando queste creano confusione
Le imprese alla fine devono fare le imprese i soggetti sociali soggetti sociali e le istituzioni devono fare le istituzioni spero che non si riproducano al nostro Paese magari nel rapporto tra società e mercato quelle orribili confusioni che in passato ci furono tra istituzioni e mercato
L'esempio che un politico italiano molto famoso portava sempre lo Stato produttore di pomodori o di panettoni quindi stiamo molto attenti a questo
Perché non vorrei che in questo slancio verso il sociale che io apprezzo molto finissimo fare delle confusioni piuttosto piuttosto prove
Credo che abbiamo messo bene opportunamente la quarta sessione sulle banche perché probabilmente una delle sessioni più complesse le banche sono delle imprese molto atipiche
E lo dimostra il fatto che hanno delle forme di controlli ben più penetranti di quanto non abbiano lei imprese di altra natura
E anche il fatto che almeno nel nostro sistema le banche non possono fallire
Almeno io non credo di conoscere una banca fallita se non ritornando forse ma neanche la banca romana farli Roberto mi pare no grosso modo le banche non possono fallire possono fallire
Bene questo è un altro discorso e il discorso credo della banca che è stato tracciato con grande intelligenza garbo dai tre dai tre nostri relatori rimane credo uno dei punti fondamentali anche per la crescita del sistema
Industriale italiana
Un mio amico diceva una volta che nel lungo periodo vincono sempre le banche vincono sempre le banche e questo amico non è tanto distante
Da questa Assemblea ma proprio perché nel lungo periodo vincono sempre le banche il sovrappiù di responsabilità che le banche stesse hanno è certamente e certamente grande
Come lo possono usare questo sovrappiù di responsabilità è una questione aperta
Però io credo che in Italia se noi abbiamo una qualche speranza di vedere il nostro sistema industriale rivitalizzarsi i punti cruciali rimangono due
Da un lato quello della ricerca scientifica e tecnologica e dall'altro il ruolo del sistema bancario
Con questo non sto certamente Ustica Nando intrecci che credo si possano dire perversi tra banche impresa
Così come per concludere con una battuta che faceva Tantazzi certamente sarebbe molto meglio detassare fiscalmente i proprietari di piccole imprese che passano in Borsa che continuare a detassare le ristrutturazioni edilizie
Che io credo rappresentino oggi una delle peggiori forme di detassazione che un Paese che vuole competere in un mercato internazionale possa porre in essere ha detto recentemente in una contesto assembleare molto importante una personalità che lo sviluppo economico italiano degli ultimi anni è stato soprattutto sostenuto dal settore edilizio ecco se c'è un settore protetto non esposto alla concorrenza e non strategico in un contesto internazionale e proprio il settore e direzione sostiene anche la Borsa
Ringrazio molto tutti i partecipanti e di passo la parola al presidente Quadrino per l'ultima Alberto Jorio volevo soltanto ringraziare
E tutti relatori per le interessantissime relazione ricordo che quando abbiamo incominciato a pensare
A questo questo convegno eravamo partiti da molto lontano pensavamo al fatto che gli Stati moderni hanno fatto troppe promesse e non riescono più a mantenerla
Ed è una realtà che vediamo tutti i giorni i fabbisogni di carattere sociale
Sono crescenti son sempre gli stessi ed è difficile che con la condizione dei conti pubblici italiani nel contesto internazionale ed europeo questi fabbisogni e possono ancora essere soddisfatti insiste domandavamo
Come e chi può occupare lo spazio che lo Stato progressivamente deve lasciare per risanare i conti pubblici soprattutto in una situazione come quella italiana dove l'ammontare del debito è già così alto beh oggi non l'abbiamo trovato
Al delle risposte ma tanti stimoli ma ricordo due cose del del una richiesto Deaglio e l'altra che ha detto in chiusura Tantazzi quando ci si lamenta che non c'è abbastanza ricerche in Italia ma infine i conti però la ricerca pubblica e quasi vicino ai parametri di Maastricht e molto di facilita i parametri di Lisbona
E quello che manca e la ricerca privata e cosa ha detto Tantazzi bene ci possono essere tutte le forme di finanziamento che si vuole ma se non c'è un progetto industriale non si va da nessuna parte quindi questo ritorno a alla centralità portella dal problema dell'impresa e del dover risolvere poi al nostro interno
I problemi della della della crisi economica penso siano uno dei prodotti molto importanti per la giornata di oggi grazie tutti