Convegno sul tema "Educare al bene comune". I cattolici nel partito democratico

Sono
Grazie
Allora
Per favore chi può
Chi può si sieda per favore
E
Per favore
Vorremmo cominciare
Sei colleghi ci consentono di cominciare
Scendendo dal palco possibilmente
Grazie
Fotografi
Dovremmo cominciare il convegno
Grazie
Più forte
Dicono
Ci fate cominciare per favore
Già siamo tanti
Bisogna cercare di aiutarci un po'
Grazie
Siamo quasi ancora
Piccolo sforzo
Inizia
Allora
Ci siamo
Buonasera a tutti
Benvenuti
Scusateci per la salario evidentemente un po'troppo piccola
Ma se ci concentriamo un po'ce la facciamo
Grazie perfetto così
Grazie mille
Allora buonasera benvenuti
A questo convegno
Ok
Ma
Un rubo soltanto un minuto per salutare e per introdurre questo convegno intanto io sono una giornalista sono Chiara Geloni il vice direttore di Europa non sono
Un'organizzatrice saranno organizzatrice del convegno sono stata invitata sono una giornalista molto appassionata del ruolo dei cattolici in politica e del ruolo dei cattolici nel Partito Democratico ma niente più di questo
Sono molto contenta di essere qui
Ma a questo convegno un po'anomalo pensato come forse avrete letto sui giornali
In una in un'epoca è uno scenario politico che anche se non risale a tantissimo tempo fa era completamente diverso da adesso
Non si immaginava che questo convegno si sarebbe svolto in quasi piena campagna elettorale
E questo convegno era stato pensato come un momento di ascolto cioè come un momento in cui i politici si mettono in ascolto della realtà che più o meno rappresentano che più o meno fa loro riferimento
Per parlare di bene comune educare al bene comune per la precisione parole scelte non per caso che riecheggiano il tema dell'ultima settimana sociale dei cattolici che si è svolta nell'ottobre scorso
Si riferiscono a un a un tema
Caratterizzante dell'impegno dei cattolici in politica
E forse che è stato detto nei giorni scorsi riecheggiano anche il un po'il titolo di un documento al quale siamo tutti molto affezionati un documento del mille novecentonovantuno che si intitolava educare alla legalità
E fu un documento profetico
Per molti di noi perché ci aiutò a capire quello che sarebbe successo poco dopo nella società italiana
Se io non so se questo titolo è stato scelto con la stessa ambizione o almeno con la stessa aspirazione
Ma certo il
L'obiettivo la prospettiva di un Paese che comincia a rieducare sia il bene comune è un bell'obiettivo per chi pensa a un'Italia nuova
Sono cui diverse sigle associazioni alle quali fanno riferimento diversi esponenti politici del Partito Democratico
E ringraziamo naturalmente Walter Veltroni e Dario Franceschini per essere con noi
Il convegno si svolgerà con quattro relazioni relatori li vedete già qui vicino a me
Poi ascolteremo alcuni rappresentanti del mondo cattolico che però a titolo personale senza ovviamente coinvolgere le loro associazioni che spesso sono associazioni che non
Fanno scelte politiche in maniera diretta ma appunto rivolgeranno alla politica dei contributi e delle richieste anche esigenti che la politica è qui per ascoltare
Più tardi poi naturalmente ascolteremo il saluto di Walter Veltroni
Comincerei dal professor Riccardi che non devo presentare il fondatore di Sant'Egidio
In questi giorni anche piuttosto corteggiato manu non credo che sarà qui del disse qualcosa in materia io lo dico perché i colleghi mi hanno chiesto di chiederglielo va bene
Io vi ringrazio per avermi invitato qui a parlare
In realtà il bene comune può apparire come una parola antica desueta come in fondo può apparire anche di sua eletto trovarsi insieme tra cattolici del Partito Democratico
Infatti le storie personali ma non solo le storie personali io vorrei dire le storie politiche le storie spirituali di molti sono differenti non sempre convergenti nel
Concepire il rapporto tra vissuto cristiano e politica
Che cosa ci unisce allora sono riflessioni che facevo
Tranne mentre pensavo a che cosa dire oggi io che ho un percorso un po'particolare
Che devo cristiano non sono mai stato anche se ho studiato moltissimo il cattolicesimo di De Gasperi e di Sturzo
Che mi sento un po'viaggiatore del mondo appassionato al politico all'umano specie ai più poveri del pianeta ma anche forse un po'lontano da alcune logiche ed alcuni dibattiti
Amico di molti di voi ma forse
Un poco esterno a taluni problemi ma mi è stato chiesto di parlare e quindi prendo la parola per dire quello che sento
Siamo a quarant'anni dal sessantotto
E ci sono le prime elezioni in cui il Partito Democratico si misura per la prima volta con gli italiani
Può cominciare un nuovo circolo per la politica
Quello vecchio e quello intermedio sono finiti
Quel sessantotto in uno slancio vitale
Ha rappresentato una rivoluzione politica fallita ma una rivoluzione antropologica vincente
Le istituzioni dell'autorità la scuola l'università la Chiesa sono state scosso in profondità
Molto in campo è cambiato si è introdotta un'idea di lotta molecolare frammentaria anti istituzionale che ha fatto strada
è cambiato il rapporto con le generazioni più anziane la famiglia il senso del corpo la sessualità la misura dell'io
E la stessa idea di bene comune è sembrata vecchia
La svolta soggetti mistica contrastata prima ma poi sempre più vincente ha toccato i rapporti interpersonali ha scosso in profondità il senso dell'educazione la tradizione il fare sistema insieme
Ne è derivato uno scuotimento profondo nel mondo della Chiesa uno scuotimento profondo
Nel fare politica dei partiti che si sarebbe fatto sentire negli anni
Ma il suo gentilissimo
Giovanile prometta eco del sessantotto sia coniugato con la consuetudine antica del particolarismo italiano della lotta degli uni contro gli altri magari nubili Tata con l'inglese competition
La società a coriandoli di cui parla il mio amico diritta
Viene da lontano anche se non vuol dire che negli ultimi tempi coriandoli sono aumentati e che oggi con il vento che tira nel mondo di coriandoli proprio non reggono più
Ma c'è qualcosa d'altro che vorrei dire
L'avvento della globalizzazione ci accolto negli anni Novanta nel mezzo di una crisi finiva lì circolo possa il sessantotto e la Repubblica dei partiti era scossa
Globalizzazione
E comunanza di prodotti di tecniche poco di idee di valori ma globalizzazione anche la nascita di muri
Amici e troppo freddo il vento della globalizzazione sconfinato il suo ambiente per starsene nudi magari solo con qualche tatuaggio
Tutte le identità etiche religiose nazionali si sono rivestite di panni nuovi conflittuali e protettivi lo abbiamo visto dovunque lo vediamo nei Balcani
E la nostra identità nazionale è rimasto un cantiere aperto come la politica senza tetto ripensarla non era semplice era complesso e poi Tindari pensava
Certo l'Unione europea è stato un grande contributo
Ma ma non basta lo sentiamo quando dobbiamo dire i più giovani chi siamo cosa vuol dire trasmettere e cosa vuol dire educare
Abbiamo dentro
L'incertezza di essere un cantiere in corso
Con i lavori a metà
Ma la gente
Segue i suoi percorsi
E mentre finiva il partito cattolico si è riproposto il religioso lo spirituale personale
La vita ecclesiale le organizzazioni comunitarie sino al fatto che
I problemi dell'anima del corpo della vita della fede sono diventati centrali
Stanno a cuore perché danno cuore
Non a tutti i cento
Ma molti di più di quanto si creda
è stato smentito un dogma quello della nostra cultura occidentale più modernità più secolarizzazione
Per questo dogma le esistenze cristiani si dovevano fare esimi marginali per avere cittadinanza nel mondo della modernità non è stato così l'arrivo la religione è tornata a essere protagonista del presente
Non voglio dire
Che il passato
è stato restaurato è una situazione inedita la religione vive dentro la secolarizzazione
Parlarne e scriverne vent'anni fa era un atto di coraggio intellettuale oggi tutti se ne accorgono
Questa è un'età dice Charles Taylor nel suo esser cullava è il gioco
Di ricerca di autenticità e di mobilitazione per la sede dall'America l'Europa mobilitazione vuol dire condivisione di fede di senso della vita in pubblico
Più mobilitazione che militanza
Certo secolarizzazione c'è stata ma siamo in un'altra età dell'autenticità religiosa e anche del muoversi in pubblico per la religione
A me abituato Ai fini distinguo della storia di Pietro Scoppola ma anche abituato
A leggere la realtà storica come
è stato talvolta rimproverato di aver detto quello che vedo che siamo in un tempo totale molto diverso dal post Concilio e dal modo di vivere la religione e il pubblico
Spesso analizziamo la realtà religiosa a partire da quel cattolico che io sono o da quei cattolici che sono i miei amici ma la realtà e magari un'altra
La verità è che il popolo cattolico tiene alcune cose una vita buona come tutti una sensibilità verso i deboli la famiglia il valore della vita tiene molto a questo quindi
Ci sono motivi per credere
Che questo non vada nel senso di una sinistra laica al di là di gruppi limitati
è un problema che ho più volte suscitato nell'ultimo anno parlando di cattolici e vita pubblica
Il loro destino è lo scivolamento verso destra ma poi quale destra perché bisogna vedere anche che volto assume questa destra
Se è vero come diceva il grande storico francese renderemo
Che ho molto sentito vicino e amico per tanti anni se è vero che per i nostri contemporanei europei e per i media
La
Liberazione dei costumi consiste nel criterio principale della modernità dove andrà a questo popolo cattolico verso chi andrà questo popolo cattolico
E allora una domanda queste alla fine della tradizione politica quella di Sturzo di De Gasperi di Montini e di altri
Forse sì se si guardano gli eredi della DC in lite magari per il simbolo ma questo accade sempre tra quelli epigoni che ci sono fuori da un ciclo
Il nostro parlare
Oggi
Se nessuno io refezione se manco microfono funzione io che ne so
è spento
Hai ragione basta la voce
Il nostro parlare oggi insieme non è io credo
Da epigoni
Ma
Di gente che si affaccia una nuova stagione a un nuovo ciclo con un'eredità che fa venire voglia di futuro
Larga parte dei cattolici e destinata
A radicarsi sempre più su quel terreno di preoccupazioni di priorità che ho detto e che sappiamo
Sono problemi
Che abbiamo oggi qui in Comune non credo l'essere nella corrente cattolica cui ma riflettere insieme sul mondo dei cristiani
Se affermo queste cose sul mondo dei cristiani italiani e perché lo pratico e lo conosco
Non lo dico al fine di rivendicare più spazio a un'anima o a un'altra ma per vedere con chiarezza il mondo in cui viviamo ma
Se il mio ragionamento fosse solo questo cioè intercettare il consenso cattolico sarebbe un po'misero c'è di più
C'è una questione generale che riguarda il Paese la sua identità che non è quella di regionalismo impazziti dei ribelli ismi di piazza di gruppo del carattere frammentato del nostro vivere
è una questione di fondo è la questione del confronto con quell'uomo spaesato che sono l'italiano ed italiana del nostro tempo lo diceva molto bene Todaro
Essere spaesati nella vita questo è il nostro dramma essere spaesati nella politica nel quotidiano di tanti sacrifici e soprattutto i giovani sono spaesati
Ci sono giovani come cristiano uno dei protagonisti del romanzo come Dio comanda di Ammanniti figli di niente a cui il padre dice tout va e ammazza il cane del vicino perché fa rumore
Spaesati e per questo assumono un cuore nero perché qualcuno di proporre un cuore perché cercano un cuore ma oggi chi aiuta a trovare il cuore
E i bravi gli intelligenti tante volte non ce la fanno perché non riescono a fare sistema con nessuno a trovare compagni della loro speranza a trovare casa nelle istituzioni a trovare amici per i loro sogni
Io sento
E voglio condividere con voi una grande preoccupazione non stiamo costruendo in Italia
Una politica come gestione del potere di pochi rampanti su un vasto mondo di spaesati
E io sono convinto che lo spaesamento della maggioranza e materiale utile a una
Democrazia populista che diventa oligarchia il potere di pochi
Ma la nostra democrazia e originale diverso da quello americano da noi votare partecipare sono il cuore del patto costituzionale e la democrazia di un Paese ormai medio piccolo ma di grande valore
Non possiamo accettare che gli spaesati tanti diventi non marginali della democrazia e il Partito Democratico non ha come compito ridare speranza a Busto a questa democrazia di tutti
Per questo io penso
Che la sua avventura sia decisiva per ridare identità attorno agli italiani per ridare unità attorno a un sentire nazionale a una democrazia che decide
Tutto alter hai detto qualche giorno fa
Se continuiamo a dividere tutti gli imprenditori contro lavoratori nord contro Sud giovani contro vecchi
Se continuiamo ciascuno a difendere il proprio privilegio
Il Paese andrà a pezzi
Noi vogliamo riunire in Italia a forze disseminare cattivi sentimenti egoismo antagonismo a forza di cancellare lo spirito solidale in Occidente la società ha perso il senso di sì
C'è più infelicità e paura che speranza e altro veramente ragione
La lotta di tutti contro tutti l'aggressività quotidiana dei dibattiti tanto finta e tanto strumentale
L'idea che la felicità mia che il mio successo saranno migliori se io non sono solidale con nessuno nemmeno con una famiglia ci sono da solo
Io lo bar si spazia vicende non costruire spazio rischiando è la caratteristica di un Paese che rischia di andare a pezzi ed è anche espressione di un potere Barbaro
Quello che mi invento e delle minoranze che si auto costituiscono per cui io conto in quanto impedisco a te o io negozio il valore del mio pezzettino
Quindi la politica deve essere non ricerca del bene comune ma mediazione tra i pezzi
Anche se debbo dirlo francamente
Io andando in giro per l'Italia resto stupito quando vedo dei pezzi meravigliosi di questo Paese
Ma non illudiamoci nel mondo globalizzato i pezzi unici rischiano il deterioramento se non fanno sistema
Riunire l'Italia
Evitare vuol dire evitare la libanesi Zazie o un incubo veneta ma deleteria di un Paese in pezzi in cui la solidarietà nazionale diventa inutile
Io mi creo i pezzi miei per me la mia scuola la mia sanità il mio compound dove vivere
Ma un sistema
Ma un sistema parcellizzato non regge all'impatto con un mondo globale
Nel sessantotto la libertà e apparsa come l'emancipazione da istituzioni e regole
Ma non si può passare la vita emanciparsi e la storia non è solo emanciparsi la storia è costruire
Sì in luoghi dove si sta insieme perché da soli e la libertà serve davvero poco lo vediamo nei momenti difficili della nostra esistenza
La libertà privatizzata a come volto scuro il disinteresse dal pubblico e una strisciante angosciato una strisciante angoscia
Sono quelle paure di cui parla Bauman ma quelle paura che noi conosciamo il sentiamo
La nostra società ha bisogno di costruire nella libertà nel fare il sistema nella responsabilità di un interesse comune
Ma qui
Ma poi vorrei focalizzare un punto il nostro capitale sociale e spirituale perché c'è un capitale spirituale di una società
Diciamo il tesoretto vero del nostro vivere insieme è stato saccheggiato
Forse basta ancora permette ho cinquantotto anni ma per domani
E per i giovani come ha ragione Umberto Galimberti quando dice nel prescindere dai giovani e il vero segno del tramonto della nostra cultura
Sì
Noi possiamo pure mettere tra parentesi la storia da cui veniamo perché in fondo non ci interessa la storia di domani ma per i giovani è diverso per costruire il loro futuro perché facciano convinti e liberi un balzo in avanti
Hanno bisogno di partire da una storia
Storia vuol dire idee tradizioni maestri perseguirli per rifiutarlo di per integrarli non importa
Ma loro dovranno affrontare la sfida di un'Italia di domani in un mondo molte più grande e molto concorrenziale
E allora siamo in un altro ciclo siamo in un altro mondo siamo di fronte a sfide temibili
Che ci verranno dal confronto con
La civiltà asiatica io per esempio da parte mia sono stato sempre convinto che l'Islanda potrà crearci gravi problemi potrà farci soffrire ma il
Vero confronto e lo vediamo in tante aree del mondo lo vediamo in Africa dove c'è una nuova guerra fredda il vero confronto e con la Cina e con l'Asia
Confronti
Da non affrontare con una vecchia politica e con tanto spaesamento
Certo c'è un problema di governo
Ma c'è anche un problema di un rapporto nuovo da stabilire fra la politica e gli italiani parlando all'ansia di felicità dei cittadini alla voglia di vita buona e connettendo alla giustizia
Parola sempre più estranea lessi concorrente
Connettendo alla giustizia la solidarietà la gente e parlando di speranza a un mondo di troppo spaesati
E qui l'essere cristiani in un mondo in un mondo spaesato l'essere cristiani è una risorsa
Non sopravvivenza non una corazza contro risorsa io non credo che va ad azzerare l'essere cristiani perché è una parte e preziosa dell'ecologia umana del nostro Paese
Il vissuto religioso di tanti di noi il cristianesimo italiano la Chiesa sono la testimonianza di una tradizione
Una tradizione che porta convinzioni certezze modelli le dei dati dalla storia e qui io penso
A Giovanni Paolo secondo che ha rappresentato tutto questo
Un uomo non preso dalle ossessioni minute mi OP dal timore di eccedere o dal timore di perdere
Ma da un grande amore per la gente e per il Vangelo di aveva accolto la complessa apposizione dei cristiani nel mondo di oggi
Cioè una grande apertura fondata su convinzioni che non si scuotono
Identità e apertura
Papa Wojtyla traghettato il Consigliere un un tempo nuovo mostrando la fecondità del cristianesimo e lo ha fatto fuori da un discorso politico qui c'è la grande differenza con Montini che non è quella delle tesi OLO Gia
Ma è proprio rapporto diverso con il pubblico con il governare e Giovanni Paolo secondo lascia un'eredità decisiva nuova complessa che va
Recepita
Guai a chiudere il suo quarto di secolo tra parentesi
Se ne va via non solo un pezzo di storia dei cristiani ma un pezzo di storia d'Italia saremmo dei conservatori dei cultori dell'antiquariato no del modernariato vorrei dire
In questo patrimonio cristiano c'è qualcosa di irrinunciabile il vivere il morire la famiglia che consideriamo qualcosa che non ci è dato c'è qualcosa di profondo qualcosa di caro
Non si può negoziare su tutto ma molto deve frutti ficcare nel dialogo e nella pratica buona a questo livello si deve ripensare una nuova laicità
Io vorrei concludere con due piccole osservazioni la prima
C'è un atteggiamento personale per i cristiani che fanno politica un atteggiamento da assumere io qui non faccio la predica a nessuno ma dico quello che sento
C'è una qualità Bellino
Una spiritualità
Secondo me
Un politico che crede deve cominciare da se stesso da una riflessione su disse
Martin Buber
Questo grande saggio europeo che rifletteva nelle sue radici ebraiche ma che ha parlato la spiritualità di tutti Martin Buber diceva
Cominciare da se stessi ecco l'unica cosa che conta
Il punto di Archimede a partire dal quale posso sollevare il mondo eh la trasformazione di me stesso
Il mondo della politica illusorie rilevanti allo stesso tempo ha bisogno di donne e uomini che abbiano una spiritualità che nutre l'eticità dell'agire
Questa è una riserva di umanesimo da alimentare personalmente e non solo da richiamare come alcuni dai del Pantheon
La seconda osservazione riguardo un'idea
Per la nostra cultura della nostra tradizione il bene comune
Viene da lontano
Questa idea ha saputo farsi interprete
Della comunità dell'interesse nazionale della voglia di una vita giusta della gente noi la storia la conosciamo e come lei ha detto giustamente la Chiesa italiana ha riproposto quest'idea del bene comune
Per il centenario delle settimane sociali ed eravamo lì
Educare al bene comune
Quando guardavo questo titolo ho ripensato a Vittorio bacile
Un uomo che si fece carico delle istituzioni come
Luogo del bene comune fino a morire ci fino a esserne ucciso bassi lei diceva educare al bene comune è in qualche modo una sintesi
Che si illumina della verità che si alimenta della Cary della carità che si attua nella libertà e nella giustizia
Sì il bene comune e una capacità di sintesi
Se ne sono fatti carico
A seguire dall'intuizione di De Gasperi sino a Moro i cattolici da la Repubblica ma quella è una storia finita
Con la caduta della capacità di fare sintesi e del e di farsi carico del bene comune del Paese
Quella storia come diceva Dossetti eh siderale mente perduta nell'infinito ma resta il compito e il bisogno di farsi carico della sintesi del bene comune in tempi nuovi
Manca nel nostro Paese una forza politica che si faccia carico di questo compito non basta battere l'avversario alle elezioni per interpretare il bene comune ci vuole qualcosa di nuovo
Il Partito Democratico io credo
Lo dico così da osservatore della nostra vita
Il Partito Democratico non è nuovo
Perché oggi va di moda la reincarnazione dei partiti la mette in psicosi perché siamo diventati un po'tutti buddisti e i partiti si rincaro nano ma perché c'è una sintesi nuova da fare e una funzione nazionale da svolgere
Significa
Il rifiuto della politica dell'attimo presente perduta nella contingenza infatti il bene comune non è la passione ed un momento
E la capacità di pensieri e politiche lunghe sottratte all'effimero del momento presente
E secondo me c'è un modo di vincere che interpretare il bene comune del Paese in modo credibile
Non basta demonizzare l'avversario che è facile in un Paese come il nostro che crede sempre alla magia del diciotto aprile o antiche guerre politico religiose
C'è da costruire
Politiche e cultura del bene comune
Riflettendo sul bene comune mi sono tornate tra le mani pagine antiche
Pagine antiche di Giovanni ventitreesimo
Per cui il bene comune
Siamo alla Mater magistrato era Pacini interni speculi bene comune è la ragione d'essere dello Stato cioè è il senso dello Stato ed è il senso del destino comune di una nazione
E
Continua per attuare questo senso del bene comune per vivere insieme in modo fecondo
Siamo nella Pacini interni su ci vuole autorità un'autorità cioè non c'è bene comune se non c'è una democrazia che veramente decide
Non si vive da soli
Nemmeno gli Stati vivono da soli io mi ricordo nel novantasei Beniamino Andreatta
Parlando di bene pubblico comincio a parlare di bene comune internazionale cioè bisogna allargare la visione del bene comune al mondo
Qui
Il sogno
Non di un di una piccola Italia capace di fare una grande politica di pace di solidarietà di cultura nel mondo
è il sogno del radicamento
Nell'Unione europea neanche il sogno di un'Italia che sia presente sulle frontiere del mondo per la pace e per lo sviluppo
Ma per questo bisogna ricostruire
Il senso del bene comune e bisogna ricostruire i luoghi del bene comune minacciati dal particolarismo
Pensiamo alla scuola
Come un sistema educativo in tre D integrato
Ma come il luogo di educazione al bene comune
E la scuola è un bene comune così ne parla Benedetto sedicesimo sottolineando l'emergenza educativa
Concludo il nostro mondo ha bisogno di maestri a tutti i livelli e di tutte le caratura
L'università
Dove ogni anno perdiamo punti rispetto all'Europa e quanto è grave
Per un Paese che vuole essere innovativo
C'è bisogno di maestri lo dico pensando alla trasmissione di una tradizione maestri morali maestri spirituali ma anche maestri a scuola nella scuola alcuni meravigliosi ma troppo spesso soli
E la scuola non è
Periferia della società mal luogo dove la speranza del futuro si connette all'innovazione e alla tradizione caso ma non il meno cruciale la scuola tra mille
Di una società italiana che presenta grandi risorse umane
Ma che vanno sostenute portati a sintesi iscritti in una visione e in una politica del bene comune
Quando io penso a queste risorse mi sono tornate in mente le parole di Aldo Moro che guardava la società italiana con preoccupazione e con ottimismo e sono parole che oggi
Si possono ancora sottoscrivere
Al di là della politica diceva c'è un residuo immenso che rischiamo ancora di sprecare
Il nuovo non comincia oggi ma ci vuole un soggetto politico nuovo capace di farsi sintesi
Di fare sintesi di farsi carico del bene comune
Io lo dico francamente e veramente concludo
Io sono un uomo di quel residuo immenso di società di cristianesimo di mondo al di là dei confini nazionali io su questo terreno intendo essere e restare
Avverto però la necessità di una politica nuova capace di decidere
E di fare sintesi per questo auspico un bel futuro a questo soggetto politico democratico
Convinto che questo partito ha bisogno
Di amici e di interlocutori nella società
Mi sembra
Che il grande compito da realizzare sia mostrare a tutti con i fatti che è possibile coniugare insieme la felicità personale con la giustizia
Dallo spaesamento all'amore per il Paese che non è un fatto ideologico quando le ideologie subordinava non la felicità alla realizzazione del paradiso in terra
Per noi una saggezza antica evangelica una sapienza evangelica per cui c'è più gioia nel dare che nel recedere
Il tredici aprile italiani sceglieranno
Ebbene che scelgano io non lo vedo come il bipolarismo dell'odio ma come la democrazia comunque scelgano però il Partito Democratico deve restare vincolato
Se vuole essere interprete del bene comune alla volontà di scrivere una storia comune
Diceva
Pietro Scoppola proposto Historia con una storia comune che non è inciuci una storia comune che non è confusioni diceva Pietro Scoppola che mi manca tanto
Diceva non c'è nulla di RAI Nico nell'idea di storia comune
In essa i contrasti non sono posti in ombra ma approfonditi colti nelle loro ragioni la storia comune l'antidoto della mentalità del processo
Nel processo chi giudica e fuori dall'evento nella storia tutti sono partecipi e corresponsabili in diversa misura io credo
Saremo capaci mi chiedo e credo anche saremo capaci di collocare nel cuore degli italiani né l'affetto degli italiani nel dialogo con gli italiani un soggetto così
Un soggetto capace di scrivere una storia comune
Una storia comune per questo piccolo grande Paese che è il nostro un Paese che io sento
Che io sento necessario a un mondo umano civile grande al mondo di domani perché nel mondo c'è bisogno d'Italia
Ma l'Italia ha bisogno di ritrovare se stessa la sua funzione la sua identità grazie
Grazie professor Riccardi anche per aver ricordato quanto sarebbe bello avere con noi oggi il professor Scoppola do la parola al professor Guido Formigoni che un altro storico
Presidente di città per l'uomo giusto
Anch'io ringrazio molto
Per l'invito mi è stata chiesta di
Trattare brevemente
Il tema del passaggio del
Cattolicesimo italiano dei cattolici italiani dall'unità politica al bipolarismo imperfetto se così possiamo definire l'attuale situazione sempre nell'ottica del nostro tema che è il tema democrazia ebbene comune
Credo che non sia una banalità ricordare che l'unità politica dei cattolici è stata una parabola storica delimitata nel nostro Paese non una condizione in qualche modo naturale
è stata costruita dopo decenni di divisioni anche a spread tra credenti
Con una premessa storica parziale discussa nella vicenda del Partito Popolare sperimentata dalla DC Degasperi Anna è durata per cinquant'anni e da quindici anni è ormai fallita la sua conclusione
Non è avvenuta per scelta ecclesiale o per scarsa tutela da parte dei cattolici italiani
Anzi occorre ricordare che nell'ultimo decennio di questa esperienza c'è stata una sorta di
Ritorno di forte sostegno e in qualche modo addirittura di Enzo fasi
Ecclesiastica sul tema dell'unità sostenuta in base all'appello alla dottrina sociale della Chiesa
è avvenuta per implosione di un modello politico il modello del partito
Di ispirazione cristiana e quindi frutto di una dinamica politica che ha naturalmente interagito a naturalmente creato delle conseguenze sulla sulle scelte pastorali ed ecclesiali
La nuova strategia
Dei vertici ecclesiali di fronte alla politica messa rapidamente appunto dopo l'ultima scissione del Partito popolare della primavera del novantacinque
Pur senza grandi ripensamenti o autocritica rispetto al modello precedente comportava una grande novità
La potremmo chiamare questa impostazione nuova lo schema di Palermo
Perché codificata piglia troppi mesi dalle intervento autorevole di Giovanni Paolo secondo al convegno ecclesiale di quale in seguito più volte ribadito
E ripreso dalla CEI che ancora sostanzialmente il modello
Potremmo dire in vigore
Si tratta di due scelte fondamentali essenziali integrate tra loro la prima
Nessuna scelta o preferenza di partito da parte della Chiesa in questo Paese il discorso di Papa Giovanni Paolo II a Palermo lo diceva con grande chiarezza
La Chiesa non deve non intende coinvolgersi con alcuna scelta di schieramento politico di partito
Come del resto non esprime preferenze per l'una o l'altra soluzione istituzionale o costituzionale
Nessuna primogenitura e quindi anche nessuna scelta di principio per un modello organizzativo piuttosto che un altro
Identità visibile simbolo ampia delegazione nessuna preferenza
Il secondo aspetto la seconda grande certa che sta in questo schema nessuna diaspora culturale
Anzi
Richiamo forte ad ogni cattolico impegnato alla cito ancora comune adesione ai contenuti dell'antropologia dell'etica cristiana espressi nella dottrina sociale della Chiesa senza operare indebite
Selezioni tra tali contenuti
Giovanni Paolo seconda Palermo l'ha ribadito gli interventi della c'è ce lo ricordano continuamente c'è una sintesi
Una tavola dei valori legata alla tradizione della dottrina sociale della Chiesa che precedentemente era citata per motivare l'unità
E che oggi diventa il termine di paragone del nuovo implicito pluralismo
Questa impostazione autorevole della Chiesa italiana a mio parere appare del tutto coerente con la cultura cattolico democratico
Se sviluppata fondo costituirebbe un alveo positivo perché a tale cultura possa sviluppare tutte le sue virtualità
Naturalmente intendo qui cattolicesimo democratico in senso forte non con una sorta di banale condizione della somma delle due qualificazioni cattolico e democratico se non altro per il fatto che non molti cattolici oggi ci dicono positivamente antidemocratici
Pure in una condizione tutt'altro che
Sicura nella considerazione reale della democrazia
Il cattolicesimo democratico in senso forte affonda
Le sue radici piuttosto in una larga sintesi esperienziale
Che ha due perni centrali mi pare il primo la concezione laica della politica l'idea che occorra sempre una mediazione tra valori progetti e quindi che accostandosi alla politica democratica moderna
Il credente assuma inevitabilmente una aggettivazione che fa parte della storia dei suoi cangianti conflitti
è un'illusione infatti pretendere di essere cattolici senza aggettivi come qualcuno ogni tanto ancora ci chiede di essere antica formula
Delle due l'una infatti o si trascurano i conflitti reali in una mal Spesal sia compromissoria
O si identifica il cattolicesimo con una parte culturale sociale e politica in genere quella tradizionalista resistente all'innovazione
Altro corollario di questa impostazione che non si dà politica se non come disegno sintetico
Di perseguimento del bene comune senza isolare singole battaglie specifici specifiche magari giuste e necessarie
Ma iscrivendo tutte le proprie istanze in una sintesi che trovi il consenso e la forza politica permutare l'esistente
Il secondo pilastro dopo la laicità della politica è sempre stata una concezione avanzata nel senso dell'uguaglianza della giustizia
La democrazia dei moderni
Questo è dirsi cattolico democratico alle origini è infatti essenzialmente la lotta dei molti per avere cittadinanza per avere
Riconoscimento diritti opportunità del tessuto dalla modernizzazione in modo da allargare i confini
Elitari e nota biliari dello Stato pre moderno dello Stato ottocentesco liberale
Democrazia quindi come sviluppo personalistico comunitario della società non come mera tutela dei rapporti di forza spontaneamente costruiti nella società
Questi due pilastri quindi laicità della politica e concezione di sviluppo personalistico comunitari della società distinguono il cattolicesimo democratico da altre impostazioni
Cattolico sociali cattolicoliberale cattolico intransigenti e possono trovare mi pare una positiva collocazione all'interno dello schema di Palermo sopra tratteggiato
Infatti impongono e chiedono di costruire una mediazione propria la più avanzata possibile
Tra la tavola dei valori discendente dalla dottrina sociale della Chiesa quel termine di riferimento che dicevamo e le opzioni concretamente in gioco spendendo si positivamente per un obiettivo progettuale
Con la prudenza della parzialità
Senza il meschino IRE l'esigente richiamo dei pastori ma senza rivendicare primati rispetto alla fede in un gioco a scavalco degli avversari
Ma anche
Oltre alla prudenza della parzialità con l'ambizione della creatività
In nome appunto del bene comune
Questo percorso possibile quindi mi pare che nell'ultimo quindicennio ha conosciuto peraltro punti di crisi battute d'arresto
Alcuni problemi sono stati legati dello sviluppo di questa impostazione alla sua difficile metabolizzazione nel corpo ecclesiale
Non è stato semplice per la Chiesa italiana acquisire questo orizzonte
Per alcuni aspetti mi pare primo richiedeva questo orizzonte maggiore abitudine al discernimento comunitario nella chiesa
E invece si sceglie spesso il silenzio nelle comunità ecclesiali per impedire
Il temuto scontro tra le diversità il nome di una retorica dell'unità della Chiesa spesso un po'aprioristica un po'rigida
Non mancano mi pare nel Paese vivaci realtà di ricerca contesti di confronto vivo
Ambiti culturali solidi
Esperienze
Di messa a confronto delle coerenze di ciascuno nelle diverse posizioni politiche rispetto alla sede ma una vera opinione pubblica interno alla Chiesa fondata sul dialogo
Sul secondo dialogo prima di tutto tra laici e pastori tra pastori Popolo di Dio non si è ancora creato
Una seconda motivazione richiedeva questo input impianto maggiore responsabilità laica
Nella mediazione politica
Il problema delicato infatti mi pare non è tanto l'adesione ai valori alla tavola sopra
Esposta ma proprio l'interpretazione autentica del legame necessariamente provvisorio tra i valori e le leggi tra i valori le scelte di governo
E su questo punto a volte recentemente la Conferenza episcopale italiana ristretto questo ambito su singole questioni
Sembrando in qualche caso con qualche intervento
Profuga are ogni spazio per un cattolicesimo politico di qualunque segno
Adombrando invece un'impostazione che sarebbe diversa dallo schema di Palermo in cui la decisione sui passaggi cruciali di questa
Legame tra valori e scelte di governo competa soltanto alla gerarchia
Una terza
Questione pastorale
Richiedeva questa impostazione una grande fiducia verso la democrazia
Come contesta il procedimento in cui
Credere fosse possibile
Far passare l'appello ai valori dalla semplice proclamazione al loro sviluppo e invece
Sono nate si sono moltiplicate preoccupazioni critiche implicite od esplicitamente prese di distanza una sorta di sfiducia verso la democrazia come orizzonte intra scindibile della dialettica politica
A partire
Da
La riflessione di Papa Giovanni Paolo II nel Centesimus annus poi via via in tante altre occasioni il timore
Di una libertà che non sia valorizzata nell'accettazione della verità
Il timore del relativismo insomma termini dieci fuori
Questi
Tre problemi pastorali degli ultimi anni mi pare che abbiano portato ad alcuni
Sviluppi e ad alcuni risultati discutibili problematici
Il primo è il ritorno di una contrapposizione laicismo clericalismo che rischiava che rischia tuttora la messa in discussione di con queste ditte convivenza civile che sembravano solide una ferita aperta
Complicata dalla strumentale acquisizione da parte delle destre tutte anche quelle fino a poco tempo fa anticlericali dell'orizzonte del cattolicesimo
Ma non della fede cristiana come bandiera identitaria
Un secondo esito discutibile il rischio di tornare a creare
Implicitamente una parzialità sui valori prima citati
Si è in sostanza negli ultimi tempi sensibilmente creata una sorta di differenziazione tra diverse aree
Di valori e istanze politiche
Quelle
Eticamente sensibili
Non negoziabili su cui ci non ci sarebbe margine di differenziazione di obiezione
E spesso non tanto sul valore in sé ma su alcune ricadute ritenute le uniche possibili
E quella invece degli dedicate delegate alla mediazione giornaliera della politica quindi una sorta di
Derubricazione implicita in questo caso da politica ad amministrazione potremmo dire
Fino ad essere infondo considerate irrilevanti per la coscienza non eticamente sensibili appunto
Mi pare che questa
Implicita
Deriva questa sorta di differenziazione di alcuni valori identitari da altri ritenuti appunto
In modo problematico negoziabili
Sia un'infrazione seria al sopra delineato Schema di Palermo e quindi all'impostazione che autorevolmente la CEI conferma nel rapporto tra Chiesa e politica in questo Paese
E mi pare allora e vado verso la conclusione che il contributo dei cattolici democratici per uscire da questa impasse per affrontare questi rischi
Questi discutibili
Approcci questi discutibili risultati dell'ultima vicenda quindicennale
Dovrebbe comportare una grande stagione di creatività
Primariamente in materia di cultura politica
E qui
Vi propongo due brevi riflessioni su quello che potrebbe essere un contributo radicale in questa direzione in primo luogo credo
Mostrare il rilievo etico delle proprie scelte politiche complessive
E anche la capacità di rispondere su tutti i fronti
E su tutte le questioni
Quelle della vita della famiglia come quelle della pace e della giustizia
All'appello esigente della radicalità evangelica
Non mi pare infatti non è vero a mio parere a mio modesto parere che la questione antropologica come sostiene qualcuno abbia preso ormai una
Tale assolute irriducibile centralità nello spazio politico da escludere tutta una serie di altre rilevanti questioni
E mi ero piuttosto credo che una politica
Debole una politica non consapevole di sede la propria capacità di creare consenso ha rischiato di cederà una vulgata culturale per cui
Le differenziazioni tra le grandi opzioni politiche di governo di destra o di sinistra si starebbe sbiadito
Ciò ha rischiato di concedere spazio ha una visione per cui su una vasta gamma di problemi legati all'attività di governo corrente oggi non ci sia più reale differenziazione
E quindi non ci sia nemmeno rilevanza evidente di un confronto politico di spessore etico
In questo quadro quindi i problemi su cui ci si differenzia invece sono quelli
In cui spontaneamente nel dibattito pubblico sono rimaste visioni forti contrapposti e quindi le questioni privatissime delicatissime della vita la sua trasmissione del suo inizio e la sua conclusione
A me pare che
Per superare questa deriva il lavoro che ci aspetta e la ricostruzione del significato
Complessivo delle grandi opzioni progettuali che abbiamo di fronte a
Su tutta la gamma delle questioni rilevanti per il bene comune
Evitare il doppio binario evitare
La differenziazione mostrare nei fatti
Prima ancora che rivendicare come diritto
Che è una mediazione alta e la costruzione di aperti sintesi e di chiare priorità
Si ispira non ha una perdente logica difensiva
Le parole contano e quando si dice
Difendere astrattamente i valori dal nuovo inteso come pericolo si dice qualcosa di tendenzialmente residuale
Ma piuttosto a una attiva e propositiva promozione dei valori utilizzando le scelte politiche legislative
Come lei va anche per
Modificare il consenso nella società
Per creare responsabilmente da classe dirigente nuovo consenso intorno ai valori e per avvicinare i valori coloro che magari nella società attuale
Li hanno ampiamente già negoziati per conto loro nel loro privati
è una seconda e ultima
Riflessione è compito mi pare ci aspetti
E lo direi così appare opportuno aprire una operosa profonda sottile ricerca sulla democrazia
Per liberarla dal sospetto di vincolo così stretto con il relativismo etico
Di che natura è infatti possiamo chiederci la verità ultima di cui
Giovanni Paolo II richiamava la necessità anche in democrazia
Tema più volte poi ripreso nel dibattito recente anche dall'attuale Pontefice
Senza peraltro uscire da una sollecitazione indiretta da una posizione della domanda con grande responsabilità Magiste real di che natura è questa verità ultima
Se si trattasse infatti di una verità ultima asserite sanzionata da un'autorità esterna al gioco democratico
Non potremmo ritrovarci nell'orizzonte nella modernità garantire cittadinanza piena tutte le scelte personali e collettive in materia di opzioni religiose filosofica
Se invece questa verità ultima forse intesa come
La condensazione dei valori della persona e della convivenza riconosciuti da tutti al di là delle diverse scelte sul Governo dei problemi al di là del variare delle maggioranze delle minoranze
La democrazia moderna potrebbe contare su questa risorsa su questo terreno comune
Esplicitamente valorizzando la sedimentazione dei valori
Non saprei definirli altrimenti che costituzionali
Indisponibili al variare delle maggioranze e dei giochi del consenso politico insomma
Si esce da queste preoccupazioni che il magistero ecclesiastico ribadisce molto spesso negli ultimi tempi solo elevando la democrazia rispetto al mero livello minimo del principio di maggioranza
La si legittima se la si intende come orizzonte possibile di un discorso comune di ricerca della verità e nient'altro di meno che questo in cui tra diversi e restando diverso i si possano perseguire livelli più alti di accordo di convivenza civile
La difesa della Costituzione della sua irrinunciabile prima parte sta tutta iscritta in questo orizzonte non in un passatismo
Che
A torto qualcuno uccide imputa
Come si può vedere su questi punti
Che mi paiono tra i più rilevanti ma forse anche su altri un'iniziativa coraggiosa di credenti in una esperienza plurale come il Partito Democratico potrebbe aiutare molto la consapevolezza comune
Basta non chiudersi nei ghetti di una linea soltanto difensiva
Di un approccio correntizio ma competere in campo aperto con tutte le risorse che la fede della ragione ci danno vi ringrazio
Grazie professore allora volevo dare due comunicazioni di servizio la prima se
Per favore e chi è nella parte in fondo della sala dice a quelli che sono fuori della porta di fare un po'meno rumore perché
Si sente da qui
E la seconda è che ho ricevuto un sms da un senatore che mi segnala che alle sedici e trenta al Senato c'è la conversione dei decreti
E quindi mi ha detto dobbiamo andare in seno andiamo sotto quindi si salutano essendo troppo il tempo
Zona un po'strano mai così
Intanto noi andiamo avanti con il professore Garelli che è il sociologo che più ha studiato e conoscere il mondo cattolico italiano
E sui cui testi
Seguita io stavo di
Tale se io volevo dire sui cui testi si sono formate generazioni di giovani dirige sentita l'assenza di Seneca scavalca
Tra cui io
Grazie
Grazie
Buona buonasera
Ringrazio dell'invito e saluto veramente tutti a cominciare da
Da chi insomma ci ha impegnato anche in questa impresa farvi riflettere
Su questi temi devo dire sentivo prima Formigoni che ci ricordava Palermo
Ora a Palermo quindi meno centonovantacinque non lo diciamo con Andrea lo ricordavamo è stato
Probabilmente
Il punto di svolta
Di cosa è successo nella chiesa italiana e anche nel cattolicesimo italiano
Il dato che siamo stati un po'protagonisti di quella stagione Licci siamo davvero resi conti che il mondo cattolico diventava una realtà di parte
Doveva riga serrare le fila
C'era sì un discorso di tipo pluralistico che la Chiesa ha cercato in qualche modo di ricondurre ad unità attraverso la svolta al progetto culturale e di lì sono partite tutta una serie di cose su cui stiamo ragionando oggi
Vorrei fare quattro considerazioni veloci sul tema del ruolo dei cattolici in politica
Anzitutto i laici credenti impegnati in politica sono una piccola realtà numerica
Rispetto al folto gruppo di persone di associazioni di matrice cattolica che agiscono attivamente nella società
Credo che
Occorra delimitare il campo c'è
Sono una
Piccola realtà numerica rispetto al vasto mondo dell'associazionismo
Del volontariato del terzo settore eccetera
Perché
Perché negli ultimi decenni dalla nostra storia nazionale si è interrotto
Il flusso dell'associazionismo cattolico che orientata a molti credenti a trovare nell'impegno politico e nei ruoli istituzionali lo sbocco naturale di un cammino di formazione intensiva
La crisi dei partiti in particolare del partito cattolico della DC
A seguito no di Tangentopoli e dintorni ha spinto i credenti laici ad allontanarsi dall'azione politica
Io a privilegiare un impegno di cittadinanza attiva
In campi umanamente più vivibile controllabili come l'azione solidale a favore degli ultimi e la lotta contro le vecchie e nuove povertà
La società civile al volontariato del terzo settore si presentano come luoghi meno esposti a compromessi e più in grado di rispondere alle esigenze del dire nella società in termini costruttivi ed etici
Oggi dunque il credenti e laici che agiscono in politica solo una piccola minoranza del mondo cattolico impegnato
Sovente la loro azione e
Isolata e poco apprezzata negli stessi ambienti ecclesiali che riflettono al proprio interno il vento dell'antipolitica
Che agita l'insieme della nazione una conferma di questo disagio si è avuta nel grande convegno nazionale della Chiesa di Verona di un anno di poco più di un anno fa
Nei gruppi che riflettevano sulla
Sul tema della cittadinanza
Non pochi cattolici impegnati in politica come quadri di partito amministratori locali io
Operatori chi opera nel nei quartieri nelle circoscrizioni hanno denunciato che la loro azione sovente poco considerate incoraggiato dalla comunità ecclesiale di cui fanno parte
Forse anche per evitare
Che la questione politica sia un fattore di divisione del mondo cattolico impegnato
Che come ben sappiamo riflette al proprio interno un pluralismo di posizioni non esente da tensioni antagonismi
Di recente tuttavia emersa sta emergendo nel mondo cattolico l'idea che occorre reinvestire in politica
E questo lo
Mi sembra una delle novità più grosse uno dei segni più rilevanti tra l'altro controcorrente
Sull'insieme della società
Sappiamo ben tutti che le
Non li diciamo le mosse migliori sono quelle contro correnti
E la capacità
Di rispondere a dei bisogni
Che magari sono sotterranee sono avvertiti ma
Da tutti nello
Nelle in uno stato di fondo ma che in qualche modo prendono in contropiede la cultura della società questo è un aspetto fondamentale importantissimo
Dire delle cose o riuscire ad affermare dell'esperienza dei progetti che la gente in qualche modo non si aspetta
Allora
Questo sta emergendo nel mondo cattolico esperienza di reinvestire in politica
Cioè l'idea che le forze più vitali della società non possono non misurarsi con quelle responsabilità pubbliche e istituzionali da cui dipende il progetto del Paese
L'impegno nel volontariato e nel costruire legami dalla comunità e certamente importante ma attestazione rimane debole se non si raccorda un quadro di decisioni politiche tese al rinnovamento strutturale della società
I credenti e laici che operano in politica ricordano quindi a tutti ecco qui l'azione il ruolo alla responsabilità dei credenti e laici copre in politica quella di ricordare a tutti i Catto a tutti che i cattolici sono chiamati non soltanto essere
Come si diceva a Palermo gli infermieri della storia
O a coltivare i rapporti interpersonali
Mantegna arsi anche o soprattutto nei luoghi nei ruoli da cui dipendono le sorti del Paese le condizioni della democrazia la promozione della giustizia della pace della dignità della persona umana etc
Si attua sia attraverso forme di impegno
Orientate a costruire rapporti di solidarietà sia attraverso un esercizio del potere
Nel mondo della finanza dell'economia e delle impresa delle strutture formative della ricerca del disegno istituzionale e così via illuminato e lungimirante capace di delineare un modello di società
Più lungo congruente anche con la visione cristiana della realtà
Si tratta dunque
Di riconoscere all'impegno nei ruoli istituzionali e nella vita pubblica
Un'importanza del e una dignità pari a quella che l'azione volontaria a fini altruistici e di solidarietà è riuscita a guadagnarsi nel corso degli ultimi decenni dalla nostra storia nazionale
Spetta notate che
Sono
è una prospettiva rivoluzionaria ma pensare tutti riabilitare l'impegno politico no
Di nobili tarlo a livello dell'immagine che al volontariato una nostra Società ma questa proprio l'aspetto
No contro intuitivo
E la forza di una proposta uno che deve in qualche modo
Superare tutta una serie di stereotipi che si stanno consumando ci son tanti altri stereotipi di cui la nostra società è prigioniera
E io credo che una forza politica aperte nuova deve riuscire in qualche modo a fare breccia riguardo
Non è pensabile
No che noi ci abitiamo come come nazione su alcune idee chiave madri che condizionano la vita del Paese che sono delle profezie che poi si autodenunciano
Proprio cambiare prospettiva e quadro di riferimento fare un'iniezione di visione positiva nella realtà certo nomi modo velleitario avendo le basi progettuali ma
Questo è un elemento
Di fondo
Faccio un esempio la pensate anche quanto il mondo cattolico sia stato in questi anni
Portatore
Senza volerlo di un'immagine negativa per i giovani che quella del disagio
E con rischio di avere
Disagiato l'intera condizione giovanile o di aver contribuito a dare un'immagine dei giovani che alimentava l'idea del disagio più che quella del protagonismo anch'
E quindi la necessità di cambiare su molte questioni gli imperativi culturali
Che devono in qualche modo fare da dare un po'la scossa al Paese
Quindi spettanze tutte credenti e laici impegnati in politica convincere l'insieme del mondo cattolico sull'importanza insostituibilità dell'azione politica
Ciò sarà possibile attraverso testimoniando i valori della trasparenza del servizio della competenza dell'innovazione ma anche investendo molto su quel raccordo con le realtà di base che deve essere una costante dell'agire politico
Dietro alle disaffezione dal mondo cattolico e non solo di esso della politica può esservi un deficit di rappresentanza
E guardate che se nel mondo cattolico perdiamo il raccordo con la base
Un deficit di rappresentanza che allontana i cittadini dai responsabili della cosa pubblica cioè anche il mondo cattolico può risentire di una situazione in cui la politica all'ente legami con sul territorio
Privilegia il dibattito nei salotti della comunicazione pubblica più che interessarsi del vissuto della gente
Seconda riflessione
I credenti e laici che agiscono in politica
Sono una minoranza attiva non soltanto all'interno del mondo cattolico più impegnato ma anche nei due grandi schieramenti politici politici in cui attualmente divisa l'Italia bipolare
Oggi sta ritornando sulla scena politica una terza area quella di centro che sembra fondare la sua specificità proprio dal porsi è come una forza moderata di ispirazione cattolica rifacendo se ad antiche tradizioni
In attesa di vedere gli sviluppi di questa operazione
Cioè di valutare la capacità di questa terza forza di attirare l'elettorato moderato e cattolico intendo comunque riflettere sulla presenza dei cattolici nei due schieramenti politici prevalente degli ultimi dieci quindici anni
La cui rilevanza con molta proprietà sarà ancora tale nel prossimo futuro
Sia nel centrodestra
Che nel centro sinistra prevalgono formazioni politiche di matrice laica
Che pur possa essere attente i temi religiosi o comporsi al proprio interno di soggetti credenti mentre le forze politiche di ispirazione cristiana presenti nei due schieramenti sono di consistenza numerica più limitata
è pur vero come è stato ricordato di recente che i parlamentari cattolici non sono poche risultando oltre cento tra Camera e Senato
La citazione fare dell'onorevole Fioroni di ieri o dell'altro ieri che richiamava questi numeri per dire che la deriva laicista nel PD può essere un'invenzione e che al gruppetto radicale non preoccupa no rom più o meno queste
E su questo il senso
Tuttavia i cattolici sono pur sempre una minoranza anche se consistente nel Partito Democratico
E la piccola pattuglia dei radicali sembra in grado di far più rumorose giocare un ruolo di maggior richiamo pubblico rispetto a quello esercitato dalla componente cattolica
I cattolici impegnati in politica possono svolgerla dei ruoli preziose costruttivi
Ma danno sovente l'impressione di giocare in difesa su molte questioni emergenti o di essere in difficoltà nel proporre soluzioni ai problemi in cui emerga la loro sensibilità culturale
Proprio questa debole presenza numerica
Ho Debray capacità somma di
Esprimerà un po'i propri orientamenti sembra condizionare l'azione delle forze politiche di ispirazione cristiana nei rispettivi schieramenti politici nei due schieramenti
Prevalenti cioè in quanto le istanze che esse promuovono possono essere disattese dei programmi e degli interessi della coalizione a cui appartengo
Il rischio della marginalità politica dei cattolici e ricorrente può essere ricorrente sia nella schieramento moderato che in quello progressista
Nel primo caso le ragioni della conservazione possono prevalere rispetto al richiamo della solidarietà dell'uguaglianza tipico dell'ispirazione cristiana
Nel secondo può essere difficile per i cattolici contrastare quelle tendenze radicali Bartali eh che minacce né valori base della persona e della convivenza umana
In questo scenario una parte dei cattolici impegnati in politica è tentata di rifugiarsi il ruolo di semplice
Testimonianza dei valori fondamentali abdicando a quel compito di mediazione di proposta politica che può favorire la soluzione dei problemi
La condizione dei minoranza non deve poter più di tanto però condizionare la presenza dei cattolici in politica
Più che a lamentarsi di questo stato di cose più che rifugiarsi nella posizione di
Testimonianza dei valori di fondo si tratta di interpretare in termini innovativi la condizione di minoranza che si sta vivendo
La storia è sempre stata mossa dall'azione dalle intuizioni delle minoranze intelligenti
Quelle che non si rifugiano nei propri steccati
Ma Cetto ma la situazione di pluralismo in cui sono chiamate a vivere
Si tratta di farsi carico di istanze e proposte capaci di creare un movimento nella società
Di favorire larghe convergenze facendo emergere la fecondità anche politica di un'ispirazione religiosa che mira a costruire più che a difendersi a convincere più che a imporsi
Terzo terza riflessione
è opportuno a questo punto affrontare quello che ormai è un tormentone dell'attuale momento politico italiano
In particolare del cattolicesimo impegnato il in politica mi riferisco al continuo richiamo dei vertici della Chiesa cattolica ai valori cosiddetti irrinunciabili o di cui
Cerco ogni giorno no
Abbiamo testimonianze provo ogni giorno da tempo la Chiesa esprima riguardo una posizione netta che si professa cattolico è sempre attenuto a difendere i valori in cui crede senza compromesse cedimenti
Specialmente a difendere la vita dal concepimento
Fino alla fine naturale a difendere gli embrioni gli ambio embrioni a dire no a manipolazioni genetiche e così via di fronte a questi valori cattolici e non devono avere
Dubito internamente sono sempre chiamati a opporsi con forza provvedimenti che possono lei dove loro coscienze senza farsi condizionare da schieramenti politici e da scelte di parte a maggior ragione quando si tratta di
Politici
La Chiesa che si pronuncia in modo così intransigente sulle questioni eticamente sensibili e però la stessa
Che dichiara che i cattolici in politica non sono la longa manus della Chiesa
Come ha ricordato il Cardinal Bertone
Lo stesso Benedetto decimo sesto nell'enciclica Deus Caritas Est
Riconosce che spetta alle Kato cattolico configurare nettamente la vita sociale rispettando una legittima autonomia cooperando con gli altri cooperando con gli altri cittadini sotto la propria responsabilità
Sempre l'attuale Pontefice ha ricordato al convegno di Verona che ha il compito immediato di agire in ambito politico non è della Chiesa in quanto tale
Ma dei fedeli laici che operano come cittadini soprattutto la propria responsabilità si tratta di ruolo della più grande importanza come Papa Wojtyla ha sottolineato nel messaggio
Inviato la settimana sociale dei cattolici di Bologna del due mila quattro
Voi pensate i termini che ho usato il Papa allora come esperti di discipline sociale come cristiani riferendosi laici credenti voi siete chiamati a svolgere un ruolo di mediazione
E di dialogo tra ideali e realtà concrete
Un ruolo che talvolta è anche di Pio Nieri
Pio Nieri
Perché vi è chiesto di indicare nuove piste e nuove soluzioni per affrontare in modo più equo disco tanti problemi del mondo di oggi
I termini e quindi sono forti inequivocabili
E indica no che
I credenti e laici possono la Diaz che operano in politica in particolare non sono la cinghia di trasmissione della Chiesa o non sono dei suoi ripetitori
Spetta dunque avrei fatto cattolico tradurre le grandi intuizioni della dottrina sociale della Chiesa nelle scelte pratiche
Operare quella mediazione necessaria e tra i riferimenti ultime le opzioni concrete di cui si alimenta il governo di una società e la vita delle istituzioni
A fronte di questi richiami riconoscimenti
Una parte dei cattolici impegnati in politica sembrano a mio avviso interpretare il loro compito in termini eccessivamente cauti ottimisti
Orientandosi come accennato in precedenza a svolge un ruolo di pura testimonianza
Ho esprimendo una voglia di distinzione più forte dell'urgenza di dare il proprio apporto costruttivo e legislativo alle questioni sociali e politiche sul tappeto
Talvolta le posizioni di principio sembrano prevalere sulla tensione a ricercare una mediazione politica i vari problemi
Certo ci sono questioni che medio derubricare dall'agenda politica se si reputa che il tempo la coscienza pubblica non sono non siano ancora maturi per affrontare di in modo adeguato
Cioè se si ritiene che il costo il rapporto costi-benefici possa essere ampiamente deficitario per contro altri problemi
Di rilevanza pubblica non sono procrastinabili sia per rispondere a esigenze effettive di determinate quote
Sempre più pluralistica
Se ciò non avviene
Se una parte dei cattolici in politica non svolge il suo ruolo di mediazione c'è il rischio che la Chiesa accenti di suo essere gruppo di pressione anche politica nella società italiana
Non vorrei in altri termini che la debole o incerta presenza dei cattolici sulla scena politica
No
Chiedo scusa
Non vorrei in altri termini che la debolezza
Ho incerta presenza dei cattolici sulla scena politica legittimi il protagonismo di una chiesa
Che intende non soltanto promuovere nella società i valori cattolici
Vita famiglia bioetica eccetera ma anche contrastare la secolarizzazione delle coscienze deficit di spirito pubblico e proprio a queste istanze positive che urgente dare una risposta politica
Vengo al quarto punto
Una delle questioni più ricorrenti in questi giorni riguarda il pluralismo culturale interno al Partito Democratico
Dove trovare un punto di equilibrio nella presente fra laici e cattolici
L'ingresso dei radicali è conciliabile con la sensibilità cattolica all'interno della stessa componente cattolica come comporre le posizioni di chi sente forte richiamo alla distinzione
E di quanti credono più in là il mescolamento nella contaminazione cognitiva
è necessario bilanciare culturalmente le teste di serie nelle liste elettorali o è meglio impegnarsi in una sintesi che renda ragione del nuovo che avanza
Non so dire se la presenza del Gruppo Radicale rappresenti un vantaggio un boomerang in termini elettorali
No ma nemmeno le idee chiare se sia bene tenere fuori dalla campagna elettorale i temi eticamente sensibili così delicati e importanti per la vita delle persone
Non vorrei che le divisioni o le lacerazioni fossero solo rimandate alla fine della competizione elettorale ecco perché se c'è un aspetto che credo
Occorre coglierà anche come novità del momento che stiamo vivendo
No Cheb da un lato voi vedete che i temi
Su cui ruota il Partito Democratico Simonetti i temi oggi al centro del dibattito pubblico questo fatto molto positivo no molto perché
Fanno vedere che c'è spessore che c'è ragione che c'è passione ma proprio la passione ci dice che non si possono risolve problemi soltanto dal punto di vista procedurale
Niente sì è possibile individuare programmi o alcune regole del pluralismo ma prima o poi proprio per il modo con cui
Vivono la passione politica chi ci crede mi sembra che attualmente il
Il valore aggiunto del Partito Democratico che ci sia una un man do di identificazione di forte di consenso fa sì che siano comunque a problemi che prima o poi tornano perché la gente entra con le proprie convinzioni
Quindi è diffusa era difficile trovare
Un equilibrio al riguardo
Così come dicevo prima
Insomma sono uno studioso non non non nuovo
E con I sondaggi credo fino a un certo punto fra ne faccio anche io insomma no nel senso che c'è sempre l'acqua
Selma norma nel senso che c'è dobbiamo essere onesti perché già a settembre
Cioè se c'è sempre una quota capiterà grosso dei sondaggi quando ne facciamo i allora le grandi ricerche non i sondaggi
E le grandi ricerche
Quelle che poi si rimangono
E quelle che
Dove
Vengono altri davvero intervistati con la sua al mente una serie di persone capite e e nonché so su sul cento dirigenti
Ottanta
Presìdi della scuola media o inferiore perché trovi solo il Presidente Nobili dirigente effettivi capitano
Allora le grandi ricerche
Ci dicono comunque che c'è un trenta eventi trenta per cento di persone che non esprimano il loro orientamento politico o perché dico nell'andare a votare o perché no non sono del parere voi capite che allora è difficile renderci conto
Dell'attendibilità dei sondaggi detto questo da dicevo quando dicevo che non so davvero se la presenza del Gruppo Radicale rappresenti un vantaggio un boomerang Terme elettorali
E perché è incerto chi di noi ha dentro al mondo cattolico più di noi a profonde radici ed era e questo è l'aspetto importante ecco dalla nostra presenza della società
Io sono
Preside della Facoltà di Scienze Politiche di Torino
Quindi sono preside voi pensate un prese di
Di matrice cattolica della società forse più laica cioè della Facoltà più laica vicenza politiche Italia la facoltà di Norberto Bobbio no e la facoltà di Gian Enrico Rusconi per dire
Allora dove da davvero c'è un tasso di
Laicità forte e però c'è anche probabilmente come espressione tipica della tradizione torinese
C'è una grande capacità di incontro tra
Persone di orientamento diverso io credo da questo punto di vista
Posso testimoniare il valore il grande valore di un confronto culturale che ci rende tutti consapevoli del valore aggiunto ecco di una contaminazione cognitiva
Però indubbiamente sappiamo anche sappiamo anche che
C'è tutto un mondo cattolico
Ed è forse più rilevante di quello che noi pensiamo
Che sta attente Nando sulla questione elettorale
C'è tutto un mondo silente che magari non risponde alle indicazioni della Chiesa
No che vive il rapporto anche ecclesiale o difende in termini molto più soggettivi che può essere
Molto direi
Interessato a operazioni di di pulizia dentro i parchi vari partiti e quindi avere invece difficoltà a a valutare degli assembramenti ecco che rispondo non può logiche diverso
Comunque quello che voglio dire
E che occorre fare chiarezza su questa compresenza questo mi sembra un punto davvero importante
Fare chiarezza sulla compresenza di culture e sensibilità politiche diverse che il Partito Democratico
è necessario trovare punti d'incontro delineare progetti condivisi riconoscere l'apporto costruttivo che diversi gruppi possono dare alla progettazione comune fare esperienza
Che la pluralità dei riferimenti e il valore aggiunto di una forza politica che deve misurarsi con la complessità sociale qui è davvero
Il valore di un laboratorio di una società nuova più articolata più complessa su alcune questioni è meglio soprassedere anche se la ricerca deve continuare su altre bene produrre progetti Emma
E maturare impegni comuni riconoscendo che il confronto tra componenti di culturali diverse offre sovente un apporto più arricchente alla soluzione dei problemi
In fin dei conti si tratta di creare un clima di reciproco riconoscimento ma nella chiarezza
Ecco nella chiarezza
Sui temi oggi al centro della contesa ad esempio
I laici ricorderanno tutti
Che viviamo in una società pluralistica che sui temi della vita della famiglia si deve tener conto anche di chi non è cattolico e credente
E che qualsiasi scelta legislativa in questi campi non può essere una tradizione mediata dei principi religiosi
Ma parallelamente cattolici ste mollerà nel pensiero laico
Ad aumentare il suo livello di riflessione di proposta su un terreno in cui non tutte le soluzioni hanno lo stesso valore
E in cui
I diritti e i desideri soggettivi devono sempre essere messi in relazione ai doveri e alle responsabilità sociali
Ecco ma su tutta una serie di punti programmatici bisognerebbe riuscire ad arrivare a un confronto arricchente di questo tipo oltre a questi e molti altri sono i campi a cui tendere
In cui tendere rinnovamento della società come la questione educativa particolarmente sentito al mondo cattolico ma anche
Condivisa da molte altre componenti del polo progressista
Su cui occorre fortemente investire per rimotivare non solo i giovani ma anche
Il grande numero di insegnanti disponibili a un'azione laddove intravvedono delle prospettive dalle speranze
O come il problema della precarietà del lavoro sul quale occorre riconoscerlo è stata forte in questi anni la mobilitazione della sinistra radicale a fronte di un mondo cattolica forti che forse perché alle prese con i temi etici
Non mi è stato all'altezza della tradizione di impegno sociale che l'ha sempre caratterizzato
Ci sono poi le questioni economiche le riforme politiche temi ambientali e la possibilità di decidere e tanti altri campi di impegno importanti per il governo costruttive alla società
Anche i cattolici dunque condivido non si può della proposta politica lanciata dai denti da Veltroni
Quest'opera di mediazione non necessariamente di compromesso
è stato una delle grandi virtù del cattolicesimo democratico del Paese ricco di figure gruppi che nei decenni passati quindi non solo oggi
Siamo chiamati a fare
Che nei decenni passati sono stati capaci da un lato di essere fedele ai valori religiosi ispiratori
E dall'altro i ricomporlo in una società che si stava sempre più differenziando dove i cattolici impegnati erronei mescolati non soltanto a quelli tiepidi ma la cultura laica che aveva altre riferimenti culturali
La vera sfida che attende anche i politici credenti e quella del pluralismo
Della capacità di affermare di concretizzare i grandi valori di un contesto in cui vivono condizioni orientamenti diversi ove più e nulla è dato per scontato
Ogni area culturale e concludo è chiamata a dare il proprio contributo progettuale per arricchire le diverse situazioni e promuovere più larghe convergenze grazie
Prego l'ultima delle relazioni quella di don Carlo Nanni
Salesiano e pedagogista
Come diceva San Francesco di Sales
Collaterale
Il bosco si è rifatto per la sua Congregazioni
Buonasera a tutti e a ciascuno
Io ringrazio dell'invito veramente ridicolo ha sentito un po'al di sopra della mia vita comune di educatore di pedagogista di Peretti
Tuttavia o
Assunto quello che è stato il compito dato mi cioè quello di vedere come
Educare il come educare al bene comune
E ora credo che bisogna essere onesti
Non è facile e credo per vari motivi
Io ne ho trovati tre
Il
Alcune difficoltà sono di ordine soggettivo
Altre sono proprio di ordine contenutistico
E altri infine sono di ordine strutturale
Quelle di ordine soggettivo
In gara diceva
Che dopo gli anni Settanta e soprattutto con la ha poi dopo col molte la
L'avvento della globalizzazione del mercato mondializzata o c'è stata una sorta di rivoluzione
Dei modi quotidiani della vita e si è stati molto attenti e siamo entrati in quella che abbiamo chiamato lei era dei diritti umani soggettivi e di quelli ecologici comunitari
Ora se questo è stato certamente un punto di vantaggio anche per la
Vita civile di tutti e di ciascuno tuttavia innegabile che l'attenzione alle libertà soggettive rischia di oscurare il senso del nomi
Diventa difficile quello che voleva a Chennedy quando diceva
Meno io più noi
La stessa idea dell'auto realizzazione rischia quasi di diventare una sorta di religione del Lido
E nella difficoltà della complessità dell'esistenza
è quasi normale che uno sia Rocchi un po'a su quello che è l'ultima spiaggia e cioè della del proprio io
Ma facendolo diventare alla fine il criterio di verità di valore e allora il senso di quello che è l'oggettivo della verità della realtà rischia di essere un po'o uno iato
A me sembra che questa è una serie di difficoltà che si pongono a chiunque voglia oggi cercare di educare al bene comune
C'è una seconda che vi dicevo è di ordine più contenutistico e che vorrei dire
Dovuta al fatto che il bene comune diventa oggi difficile da concepire e quindi
E conseguentemente da volere ed educare
Già è stato un po'detto soprattutto nella relazione
Professor Riccardi ma anche degli altri
Io la dico le ricorderò semplicemente queste ambivalenze o queste difficoltà che ci sono quando pensiamo e vogliamo il bene comune
Non mi dilungo ma
Per me ce ne sono almeno quattro la prima
Non c'è un'IVA una divaricazione tra il bene comune e politico e portato avanti
Per dalla politica e dall'economia e il bene comune della gente soprattutto di quelli che non contano
Di chi è il bene comune
è veramente comune
Secondo
Non c'è il rischio che
Il bene comune sia ancora inteso come bene comune nazionale in un momento in cui come è stato richiamato con la globalizzazione siamo chiamati a vivere globalmente a vivere
In simultanea
Localmente nazionalmente internazionalmente mondialmente e se possibile umanamente
E di questo umanamente
Quanto oscene
In certe affermazioni soprattutto se ci si mette dalla parte dei giovani
Perché è una una terza ambivalenza a me sembra che questa attenzione al bene comune
Abbia poca prospettiva di futuro generazionale umano
E che ci sia a livello nazionale e internazionale una sorta di duro e angoscioso egoismo generazionale
Che il nome del bene del benestare proprio
Dico dell'attuale generazione non si preoccupa troppo della vita personale e dell'esistenza sociale delle generazioni future a cui si farà pagare molto
La loro vita adulta
E quarto
C'è certamente un'attenzione oggi
A quelle che sono i beni materiali indispensabili alla vita di tutti di ciascuno come i beni ambientali beni culturali beni artistici e quindi sono i beni degni di tutela sociale come si dice
C'è l'interesse perché si diano le condizioni di esercizio delle libertà soggettive sociali
Che richiedono un quadro legislativo formale per la regolamentazione dell'attenzione competitiva sto pensando alla legislazione del lavoro ma anche quella relativa alla procreazione l'eutanasia alla salute alla vita di relazione di genere
Ai diritti delle minoranze dei diversi
Però
Questa attenzione al bene sociale e pubblico
Quanto fa giustizia del bene
Personali interiore
Specifico delle persone che hanno sempre un nome ecco un cognome che non possono essere prese in astratto parlando di
Per la persone
E inoltre è veramente un bene comune integralmente umanamente pienamente degno o solo una sua ridotta e ambigua circoscrizione materiali Istica e socio linguistica
Io questi problemi li sento quando sono chiamato è educare al bene comune
In più mi pare che c'è un terzo ambito di difficoltà che sono quelli delle difficoltà che potremmo chiamare di tipo strutturale
Anche il Papa nell'ultima lettera
Del ventuno febbraio all'altro e cristiani della diocesi di Roma è ritornato su quella che ormai è diventato un suo ritornello da più di un anno in qua e cioè quello dell'emergenza educativa
Che
Mette in risalto questo dato
Concreto che non è facile educare c'è qualcuno che ha scritto che educare si deve ma si può
E quindi come si fa a educare al bene comune se non si sostengono gli educatori le famiglie che sono i primi soggetti e anche i primi promotori
Di di queste educazione
In secondo luogo
C'è poco da fare
Credo che è un'idea vecchia quella che dice che la mediazione educativa è strutturalmente fragile e debole
E impari rispetto alle mediazioni più forti che tuttavia hanno influsso sulla vita personale e sociale e su quello che appunto la crescita delle persone
Lo dico in altri termini
Cosa può fare l'educazione se e manca per esempio mancano delle politiche sociali incisive
Se non si lavora per la giustizia sociale o per un quadro di legalità democratica
O non ci si preoccupa per le politiche giovanili che non facciano disperare del futuro o di pensarlo solo in termini di abdicazione moda morale
E di clientelismo dei clientelismo sotto omissivo come sento io quando Stocco i giovani
E sento questo dramma
E allora se mi permettete in questa linea io vorrei fare due piccole annotazioni brevi Brellin ma
Come salesiano delle permetterete la prima
Che si dia piena attuazione ai principi della legge due mila sessantadue
Quella riguardante la parità scolastica senza nuocere
Alla scuola statale ma certamente in modo tale che una politica anche economica riguardo della scuola
Per metà veramente quella Società della comunità civile e per metà appunto I l'attuazione del diritto dei genitori delle famiglie
Alla libertà di scelta scolastica per i loro figli
E il più ancora io l'ho detto alcune volte
Colloqui al mente alle Ministro Fioroni
Fino a che punto
L'idea dell'integrazione scolastica
Adeguata al diritto alla crescita e all'istruzione di una grossa aliquota della popolazione minorile
Che per così dire all'intelligenza nelle mani non è cerebro
E che trova
Più un nella buona torio che non nella scuola non solo la sua formazione professionale ma anche quella l'aspro abbia formazione
Culturale e umana
Vedo che mi battete le mani perché chi
Perché chi c'è dentro queste cose le sente e le vive
E io vi sto parlando di cose che vivo non troppo di robe soltanto ascoltate o lette nella letteratura pedagogica
E allora stante queste difficoltà che cosa si può fare soprattutto a livello
Di educazione di retta nella relazione educativa vissuta nel quotidiano anch'io indico con quattro cinque cose la prima
Dal punto di vista
Vorrei dire
Contenutistico
Nel documento della Conferenza episcopale italiana comunicare il Vangelo nel mondo che cambia del due mila e uno
C'era un bell'invito
A riscoprire i fili invisibili della vita
Perché se tutta la vita è vista come un solo una serie di sensazioni slegati di emozioni di fuoriuscite dai bisogni di vita alla superficie
Di desideri senza direzione l'altra metà che il loro immediate isolato esaurimento sarà difficile una vita di convivenza e un'attuazione
Dei una libertà che essenzialmente con libertà e che chiede appunto
La solidarietà come virtù sul ticket essendoci il fatto della interdipendenza
San Tommaso D'Aquino diceva a differenza di San Bonaventura così Ciruzzo la siamo un pochino
Diceva che San Bonaventura diceva che lì l'uomo è
Sociale perché diffusi i punti su cui no il volume e diffusi i punti su cui invece più terra terra Santomaso diceva
L'uomo e sociale
O quote indice tali sì perché c'ha bisogno degli altri è l'elogio proprio del Santander bisogno gli uni degli altri che ci invita a entrare i nella situazione di virtuosa solidarietà
Però
In secondo luogo vorrei dire che oltre al che cosa pensare c'è bisogno che stiamo attenti come già ci invitava a John Dewey male ultimamente morendo al come pensiamo
Cioè aiutare il noi prima di tutto e i giovani a pensare per esempio globalmente comprensiva menti a saper pensare oltre e e e oltre l'immediato
A saper vedere e nell'altro non solo
Il lupo l'avversario
Ho il
Coppia la committente la concorrenza ma invece
Il l'amico il socio e persino svolte l'ospite che
Noi accogliamo e da cui noi siamo accolti
C'è anche questo aspetto che forse trascuriamo del come pensiamo del come ci poniamo di fronte agli altri che ha bisogno di essere educato
Un terzo punto nelle nuove indicazioni nazionali del Ministro Fioroni c'è un lungo interessante paragrafo sull'educazione alla cittadinanza
Però
A me sembra che tutto si risolva nell'invito cito alla lettera promuovere esperienze significative
Altro non c'è
è sufficiente questo o si potrebbe ancora e si dovrebbe pensare anche
A
Un insegnamento di quelli che per esempio sono i principi costituzionali
Senza per forza dover ritornare alla vecchia educazione civica del mille novecentocinquantotto
è un interrogativo che io pongo perché ho paura che se si pensa solo alle esperienze voi tutto è lasciato alla
Buona volontà e alla fine non si arrivi
Ha una buona istruzione su quel punto di cardine del bene comune che sono i nostri principi della Costituzione
Su queste questioni però non è solo la scuola a poter educare al senso con palla bene comune io credo che valga sempre
E la bisognerà evidenziarla ed è stata accennata a quella che è la testimonianza buona di tante famiglie di tante persone che sono oneste e vivono onestamente e civilmente la loro esistenza
E se questo è vero per tutti mi permetterete che come Cristiano credo che ha valore tra fortissimo anche educativo e non soltanto sociale
La testimonianza di una vita che profuma del bar di Vangelio che profuma
E fa profuma are attorno come un fiore come un sole e quelli che sono le grandezze del Vangelo e della via attitudini evangeliche e che vive nell'esistenza quotidiana
Quella beatitudine dei costruttori di pace che lottano per la giustizia l'edificazione nel re del Regno
In questa forma Lai cale nel dialogo sociale e secondo il gioco democratico che comune all'esistenza attuali ma che è da sempre se ricordate e il richiamo
Alla antica lettera di Dio Nieto che diceva che i cristiani
Non hanno le loro città ma vivono nelle città di tutti e tuttavia in una forma differenziata e soprattutto diventano
Per tutti come l'anima nel corpo sono l'anima del mondo così dice questa antica lettera a dire niente
Io concludo dicendo quello che anche
Per me come educatore
è un po'la serie dei fondamenti che avvengono nel mio pensare e il mio pagine
Ebbene lo dico così schiettamente Rizzo in sostanza è brevemente è il primo
Numero della gaudium espresse
Quello che dice
Le gioie le speranze le tristezze e le angosce degli uomini dei poveri soprattutto
E di tutti coloro che soffrono sono pure le gioie e le speranze le tristezze e le angosce le discepoli di Cristo e nulla Vietti genuinamente umano che non trovi ecco nel loro cuore
E al numero undici
Si dà persino una strategia di metodo perché si dice il popolo di Dio mosso dalla fede con cui crede di essere condotto dallo spirito del signore che riempie l'universo
Cerca di
Discendere
Negli avvenimenti nelle richieste
Cerca di discernere negli avvenimenti nelle richieste nell'aspirazioni cui prende parte insieme con gli altri uomini del nostro tempo
Quali siano i veri segni della presenza del disegno di Dio
La fede infatti tutto rischiava di non luce nuova e svela le intenzioni di Dio sulla vocazione integrale dell'uomo orientando così lo spirito verso soluzioni pienamente umani
Io questo l'ho affermato per ricordare quello che è anche dicevo il mio modo di record di regolarmi
A me sembra che ci sono
Tre punti fondamentali nella dinamica dell'esistenza cristiana e sono quelli della condivisione
Del discernimento critico
Della
Tenuta dell'orizzonte profetico evangelico
E il cui esatto contrario sono
La distanza azione
E la chiusura nella cittadella cristiana
Le l'accusa critica verso e indiscriminata verso la cultura sociale
La difesa del potere sociale acquisito
A me sembra
Che questo modo di procedere nella condivisione nel discernimento e della tenuta dell'orizzonte profetico evangelico sia nella linea di quello che come credenti
Chiamiamo
Non semplicemente Gesù
Come persona
Non sementi spedisce mente Cristo come promessa dell'antico popolo ma lo chiamiamo il signore cioè Dio ebbene lui ci dice ci ricorda che io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza
Io sono venuto a servire e non essere servito e ai suoi discepoli dice
Se vuole lette essere dei primi mettete ivi a servizio di tutti credo che questo lo possiamo fare tutti nella educazione
E nella ricerca intellettuale e nella vita politica ognuno secondo i suoi ruoli secondo le sue possibilità ma certamente secondo il proprio rispondere a quello che il dovere della partecipazione sociale alla vita di tutti
Allora benvenuto al Presidente del Senato Franco Marini
Prima di dare la parola Walter Veltroni ancora qualche velocissimo saluto e ringraziamento per essere qui al Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni
Al presidente delle ACLI Andrea Olivero
Giustamente si è seduto al posto di bombardamenti
Al ministro Bersani che con noi
E a tutti gli altri politici presenti che sono stati ad ascoltare questo questo dibattito
Soprattutto a quelli che l'anno voluto io adesso faccio qualche nome ne dimenticherò sicuramente qualcuno farò una gaffe terribile ma spero che sarò perdonata
Al ministro Fioroni Pierluigi Castagnetti Mimmo Lucà inzuccata Francesco Garofani
Prego e Franceschiello ha già detto prima non c'era lei è un altro nominato per il caffè
Caravà
Va beh
Walter Veltroni
Grazie
Ma sarà forse perché vivo un tempo particolare della mia la mia esistenza in cui
Le cose che accadono mi sembra che meritino di essere affrontate con uno sguardo
Particolare con un'attenzione tutto sommato positiva che cerco di estrarre dalle giornate che scorrono
Le cose che mi sembrano migliori e di
Portarle con me in questo viaggio che un viaggio affascinante
Per certi versi straordinario
E per il quale credo che le cose che ho ascoltato oggi mi potranno essere buone compagno ascoltato moltissime cose di grandissimo interesse
Qualcuna veramente molto stimolante spero che questi testi possano essere pubblicati infatti conoscere distribuiti
Abbiamo un grande bisogno di ritrovare quel gusto un po'perduto per
Per la sosta sulle parole scritte non solo su quelle parole pronunciate magari attraverso il mezzo televisivo che volano via con una certa rapidità
Siccome almeno per me questo appunto il tempo più più affascinante forse nella vita di chi fa impegno politico e cioè il tempo
Al tempo stesso che la libertà e del Progetto il tempo
Della sfida e del contatto umano allora
Ne ha fatto molto piacere potrà essere qui e mi farà molto piacere dire con estrema sincerità le cose che penso
E mi rendo conto che
Per il modo che cerco di introdurre per parte mia
Nella vita politica italiana probabilmente le cose che penso non potranno essere
Incasellato è lungo classe che spesso nell'area del
Del commento se almeno per me negli stereotipi un po'di un tempo che considero giunto come Andrea Riccardi ha detto nella sua bellissima relazione
Ad una conclusione della quale come sempre succede quando si chiudono le fasi si fa fatica a riconoscere che è una fase si è chiusa
Penso che
Bisogna parlare un linguaggio nuovo mi sforzerò di farlo
Mi sforzerò di farlo appunto animato oggi dall'ottimismo che mi viene non solo dall'aver ascoltato queste
Queste cose interessanti ma anche da professor Garelli mi perdonerà dalla lettura di un sondaggio questa volta non i sondaggi quantitativi
Non
Non numerici non è quanto più uno quanto più l'altro quelle ragione insomma aspettiamo portante unico sondaggio che conta è quello che si fa con le schede elettorali vere
Ma un sondaggio pubblicato oggi dal Corriere della Sera
E che dice una cosa che da molto tempo non succedeva che io considero in questo momento particolarmente importante
Dice che tra i ragazzi più giovani tra quelli che vanno a votare per la prima volta il consenso partitocratico il contro il primo partito nel consenso dei giovani con dieci punti di distanza rispetto
Alle forze diciamo che si colloca lo schieramento avversario la prima volta che succede credo che sia
Tanto più interessante tanto più importante questo perché avviene nel momento in cui noi abbiamo fatto una scelta di innovazione molto coraggiosa in cui abbiamo pronunciato delle parole che probabilmente era difficile pronunciare abbiamo agito come diceva sempre che ha reso un pochino controcorrente
Facendo delle scelte che probabilmente
Qualcuno poteva pensare che avrebbero
Fatto maggiore difficoltà ad arrivare in relazione soprattutto
Con dei cittadini giovani i quali sono portatori di domande che invece sono esattamente le domande che non contiene perché i ragazzi di quell'età sono portatori di due tipi di domande
La domanda di risposta alla concretezza della loro vita quotidiana e aver fatto dalla lotta alla precarietà giovanile della scelta dell'investimento su tutto il tema alla formazione
Della scuola dell'università e credo abbia
Messe in sintonia noi con questa
Materialità delle condizioni di vita dei giorni al tempo stesso
Una grande profonda domanda dissenso
E a me pare che la cosa nuova che sta accadendo quella che appunto la parte conclusiva della relazione di Andrea Riccardi segnalava
E che noi ci sforziamo di essere il primo partito che per contenuti e per i linguaggi per scelte politiche che fa e per atteggiamento si colloca fuori da questo quindicennio
Oltre questo quindicennio oltre le logiche linguaggi le priorità
Le parole
Che ancora oggi ho sentito ripetere che sono tutte dentro qualcosa che nella coscienza dei cittadini italiani italiani è già finita
Perché dunque
Dischiude almeno a me sembra che così sia per questo abbiamo fatto le scelte che abbiamo fatto dischiude il bisogno di una fase di una stagione nuova
Nella quale anche contenuti e parole e persino ispirazione senso sì collocato in una dimensione diversa da quella del passato
Un anno e mezzo fa
Nostro grande amico maestro come Pietro Scoppola che credo a tutti noi manchi manchi molto si domandava e domandava alla platea chi lo ascoltava cosa dovesse essere il nuovo Partito Democratico che allora stava iniziando il suo cammino quel partito
Che è nato sostanzialmente il giorno in cui ci sono celebrati i suoi funerari come un passaggio una trasmissioni e la realizzazione di un sogno che
Pietro ha potuto vedere solo per una parte
Si chiedeva Pietro quale doveva dovesse essere il suo retroterra sociale e culturale a quali riserve dovesse attingere e come si potesse riuscire a mettere in circolo
Storicamente diceva Pietro
I partiti nascono per rappresentare interessi
Valorizza emergente che non hanno spazio ma la realtà sociale e politica
E voglio conquistarlo così il Partito Liberale così Partito Socialista il Partito popolare poi comunista democrazie cristiane più tardi gli ambientalisti Verdi e quant'altro
Passando all'oggi da storico Pietro Scoppola partiva dalle domande in
Ma se lasciate
Dal tempo dei problemi irrisolti lasciati dal secolo scorso legati tutti a un intreccio di beni
E interessi materiali e immateriali
In sostanza diceva Scoppola il ventesimo secolo ha segnato il fallimento dell'ideologia di liberazione dell'uomo legati al mito dell'uomo nuovo
Costruito dal potere politico dallo Stato
Però assegnato anche il fallimento del mito di una democrazia spontaneamente quasi
Naturalmente capaci di assicurare le risposte giuste alla sfida della modernità
La nostra democrazia diceva anche la Scoppola
è riuscita a integrare le masse popolari nello Stato ha prodotto maggiore benessere ha distribuito sicuramente in modo più ecco la ricchezza ma non ha risposto fino in fondo alle domande e alle paure per usare ancora un'espressione di Andrea
Provocate dalla modernità
Una mancata risposta dovuto ma contraddizioni non da poco
E cioè che nel momento in cui
La complessità dei problemi avrebbe richiesto il massimo di apertura nuove competenze nuove generazioni
Il nostro sistema politico ha espresso il massimo di autoreferenzialità e esattamente la storia di questo quindicenni
Una mancata risposta legata anche a due rischi costanti a due tendenze che dentro questa autoreferenzialità sono emersi nemiche
Di quella ricerca che io considero l'unica via capace di condurre le soluzioni da una parte la tentazione
Della rinuncia alla difesa della laicità dello Stato dall'altra l'idea di escludere l'apporto tra esperienza religiosa
Al fa la formazione del tessuto etico della società
Trascorso un anno e mezzo dalle parole e Pietro Scoppola questi rischi non sembrano davvero esserci allontanati da noi al contrario
Affiora in particolare in queste settimane in questi giorni in questi mesi la tentazione di dare per scontata nel nostro Paese una nuova
Non inedita netta separazione una nuova non inedita contrapposizione tra laici e cattolici
Unico caso in Europa dove tutti i partiti a vocazione maggioritaria a destra come a sinistra sono misti per le iscrizioni religiose non l'Italia sarebbe così condannata ripetere all'infinito le divisioni di Porta Pia
Separando all'indietro le stesse collaborazioni che si sono avute
Nella prima Repubblica
Dovremmo ricadere così proprio in ciò che si era voluto evitare alla Costituente
Quando si ricercano sempre intese alte tra le forze politiche
Dovremmo rassegnarci a quei muri divisori a quelle autosufficienze non comunicanti che uomini come De Gasperi avevano già inteso superare nelle forme storicamente allora possibile
Dovremmo essere costretti da una parte a minimizzare le conquiste ottenute dal movimento dei lavoratori o dalla rivoluzione femminile o ancora i passi in avanti compiuti sui grandi temi legati ai diritti civili e dovremmo dall'altra parte
Non considerare dimenticare rimuovere espungere dalla storia il carattere grande e speciale del cattolicesimo politico italiano che è stato quello di perseguire un disegno democratico
All'interno del quale far valere l'apporto che la fede religiosa poteva fornire alla realizzazione di un Paese più unito e più aperto
Dovremmo dovrebbe in particolare chi non è credente ritenere di non aver nulla da imparare
Dall'insediamento della dottrina sociale della Chiesa
Nulla dalla grande esperienza di libertà del Concilio nulla dall'esame dall'esortazione Della Gaudio dove spesso affinché la Chiesa aprisse porte e finestre
Dall'inizio nulla da imparare dall'inizio del lungo cammino dell'opzione per i poveri per gli sfruttati
Per ciò che la Chiesa chiamo impegnarsi nel mondo e nella società a partire dagli urti
Dovremmo considerare prive di fondamento le preoccupazioni di quanti nella Chiesa si interrogano abbiamo sentito traccia anche oggi e interrogano l'umanità contemporanea sul valore della vita e su quello che la famiglia
Sul tema dell'educazione sul valore della ricerca scientifica
E sui limiti delle sue applicazioni tecnologiche limiti che l'uomo deve avere la saggezza di porsi
Si tratta di interrogativi profondi almeno per me di interrogativi profondi
Che rendono inquiete le coscienze dovrebbero rendere in pietre coscienza di credenti e di non credere
Solo una visione superficiale può ridurle a ingerenze o interferenza
La società giusta scritto Benedetto sedicesimo nella
Sua prima enciclica dedicata alla carità cristiana non può essere opera della Chiesa la società giusta ma deve essere realizzata dalla politica
Tuttavia
L'ad operarsi per la giustizia lavorando per l'apertura dell'intelligenza della volontà all'esigenza del bene la interessa profondamente
Vedete che ogni tanto il ma interviene detta livello
Offrano coperto
O no
Sono parole come queste così chiare
Nella distinzione dei piani che aprono la via del dialogo
E che affermano nel modo più alto il valore della laicità che allontanare il rischio della separazione e rendono possibile la ricerca di un terreno su cui muoversi e incontrarsi in nome del bene comune
Ne molto piaciuta l'espressione che ha usato il professor Formigoni quando ha detto e questa
Distinzione che lui ha fatto nel suo discorso vale per questo luogo e per il tema che noi oggi affrontiamo ma vale in generale per la società italiana e per le culture che si propongono di governare la società italiana
La parola più usate la parola difende
Ed è una parola che nel nostro Paese rischia di essere
Il sinonimo del suo declino
Professor Formigoni ha usato una parola che a me piace molto il più povere cioè mettere in relazione con le mutazioni del cornuto azioni nel tempo con mutazioni sociali culturali storiche
Naturali
Mettere i sistemi dei valori in relazione intenzioni con questi dunque promuovere la capacità della società
Di non dover solo considerare tutto la la la lo sviluppo il passaggio del tempo come qualcosa a fronte del quale
Costruire cavalli di Frisia ma invece va bene
L'umiltà e ha l'ambizione di collocare dentro questo mutamento
La
Scansione la definizione dei propri bando uno dei rischi più grandi che oggi possiamo correre quello di rinchiuderci incertezze assolute dentro identità chiuse escludi esclusive ed esclude
L'identità anche questo va detto Andrea Riccardi scusate se faccio riferimento molte volte a questa alle altre relazioni una veramente vi ho trovato una traccia di pensiero comune vorrei dire di un'ispirazione comune
L'identità fa parte della vita degli uomini e dei popoli e negarla cancellarla omologare la sarebbe un errore storico
Assolutamente grave
Di quei popoli di quegli uomini che devono sapere dove affondano le proprie radici guai però se l'identità diventa un muro precario
Dietro il quale trincerarsi con ansia con preoccupazione e con paura e non
Il terreno solido sul quale poggiare per potersi sporgere tranquillamente verso l'alto tasso guardate questo è il grande tema del nostro tempo ora ne parliamo parlando di laici e cattolici ma
Il discorso potrebbe andare più lontano potrebbe riguardare le diversità che devono convivere nel mondo
E senza questa convivenza senza questa capacità di coniugare l'identità e dialogo il rischio alla fine e che
La via di soluzione di una complessità non risolta sia
Il confine
Si tratta dunque di superare la contrapposizione secca che divide e che bolla gli uni comma scura antisprechi gli altri come laicisti esasperati per arrivare ad una reciproca considerazione
E proprio l'importanza e la complessità dei grandi temi che la modernità ci pone di fronte arrendere essenziale l'attenzione verso una laicità eticamente esigente una laicità che sappia sostituire al paradigma dell'aut aut
Quello delle
Nel momento in milioni della nostra storia è stato così
Ed è così che l'Italia è sempre andata avanti che ha superato i suoi momenti più difficili
Facevo prima l'esempio che la Costituente a quando tra quei banchi si discusse se la nuova Costituzione dovesse avere un presupposto ideologico e un punto d'incontro questo punto di incontro fu poi trovato nell'idea della dignità della persona umana
E come esempio di sintesi di reciproco arricchimento di perseguimento concreto del bene comune era un'idea di matrice cristiana che l'AICA mente declinata ispirato largamente il testo costituzionale
Allora io mi chiedo cosa mai debba impedire che quella straordinaria intuizione il primato della dignità della persona umana sia oggi principio animatore dalla vita sociale
Mi domando cosa debba mai impedire che s'ispiri ad esempio una laicità è una libertà di coscienza e di religione che non meritino anzi valorizzino l'apporto delle esperienze religiose alla vita sociale
Sono domande io credo sia giusto porsi soprattutto oggi
In un tempo così carico di cambiamenti e per certi versi così insicura
Chiunque si metta in ascolto con mente aperta e libera e mi rendo conto quanto non lo dico retoricamente mi rendo conto che oggi è la cosa più difficile da fare
Perché quando c'è un tempo di paura e di insicurezza il riflesso naturale di ciascuno di noi e arroccarsi dentro la propria identità e precludersi
Quella dimensione affascinante ma molto dura molto dura che è la messa in discussione di se stessi nella relazione con gli altri con chi la pensa diversamente da te
L'identità diventa il rifugio
Rispetto alla paura e all'insicurezza ma diventa anche lo strumento attraverso
Quale si alimenta una incomunicabilità nella società
Chiunque si metta in ascolto appunto commette libera percepisce oggi nelle nostre società questo senso di smarrimento diffuso individuale ma anche collettivo una vera e propria perdita di senso
Sotto una fitta coltre di golpismo e di cinismo un deserto di valori
Che conduce all'indifferenza verso ogni regola morale
Che fa della vite dei sentimenti degli altri una variabile che non conta perché l'unica cosa importante procedere a tutta velocità nel modo più facile possibile nella scelta del proprio ed esclusivo benessere
E in questa ricerca che poi ricerca del successo che è stato uno dei miti seminati a piene mani nel corso di questi anni come non
Una parte dell'obiettivo dalla propria esistenza ma come il fine della propria esistenza
In questa ricerca
Che poi ricerca del successo perché l'approvazione esterna che conta mille volte più di una soddisfazione personale è importante non essere ma apparire non il cammino
Che la cosa più affascinante
Ma il traguardo da tagliare per primi se necessario anche deviando dal percorso anche prendendo una scorciatoia non consentite
Questo è il messaggio che arriva purtroppo soprattutto i giovani dalla cultura oggi predominante dallo spirito del tempo è quello
Che diceva prima parlando del rapporto tra io e noi don Carlo
Oggi la grande questione di fronte a noi esattamente queste non possiamo
E non dobbiamo lo dico anche ai miei colleghi giornalisti che sono
Per i quali lo so bene
Che se io oggi mi metto a dire qualcosa a proposito delle posizioni di questo di quello
Quando loro torna alle votazioni direttori sono più contenti
Però badate badiamo tutti quanti insieme
C'è qualcosa di cui questa società ha bisogno oggi come credo non mai perché finite le grandi ideologie prodotte grande secolarizzazione introdotti
Degli elementi di globalizzazione che stanno sconvolgendo e quindi più
Trasformata l'esistenza in una condizione di precarietà la domanda di senza una domanda molto altra molto alta e l'idea che si possa vivere in una società
Che è un campione senza valori è un'idea concretamente ha sbagliato concretamente sbagliato
E se c'è una cosa della quale sono convinto e alla quale il Partito Democratico vuole corrispondere al proprio la necessità di immettere nella politica questa doppia dimensione
La relazione concreta con la vita concreta delle persone ma al tempo stesso il senso di partecipare ad un cammino comune per trasformare la qualità della vita e delle relazioni tra le persone
Valori quelli che mancano di sono stati consumati da questa cultura dominante che negli anni con mente
Quella dello star bene come principio assoluto per riprendere le parole scelte in occasione della scorsa Pasqua il cardinale Carlo Maria Martini
Valori senza i quali una società non può stare insieme e non è più nemmeno tale e un individuo rischia di essere solo un viandante privo di metà privo del senso stesso del suo cammino eppure
Eppure resta vero che le persone vogliono ancora oggi sentire di avere uno scopo
è vero che vogliono essere riconosciute nella loro individualità e al tempo stesso sentirsi parte di qualcosa di più grande vogliono poter credere di non essere semplicemente destinate a percorrere una lunga e difficile strada perseguibile
Non è questa una cosa che riguarda solo chi crede
E la politica non può chiamarsi fuori non può essere indifferente il terreno degli ideali dei valori morali che servono per tenere insieme la società è grandissima
Le convinzioni di fede di ciascuno si possono
E si devono conciliare con il bene di tutti
Superando i reciproci sospetti cercando e questo è ciò che dobbiamo fare con la pazienza con umiltà necessaria cercando un punto d'incontro virtuoso che non mortifichi convincimenti degli uni
O degli altri
Vedete a volte le idee le posizioni politiche vengono semplificate a volte
La comprensione profonda viene sacrificata sull'altare della notizia che fa colore viene diffusa con più facilità tutto si riduce ad esempio a identificare l'uno l'altro dei candidati delle primarie americane
In questa fase come questa un po'lo sport nazionale con questo quello degli esponenti politici del nostro Paese cercando somiglianze con Fassino attività ciascuno di noi per la sua parte contribuisce a questo genere
Ma se di Barack Obama delle sue idee io devo sottolineare una delle cose che proprio all'inizio del suo cammino più umili trovo d'accordo è proprio la novità del suo approccio la capacità di superare gli schemi classici
Vorrei dire novecenteschi che separano rigidamente sfera privata sfera pubblica
Apro le virgolette
Dire che è un uomo in e donne non dovrebbero far confluire la loro morale personale la loro fede nel dibattito pubblico è un assurdo pratico dice Obama che aggiunge se noi progressisti
Nel sistema di starci dei pregiudizi potremmo riconoscere l'esistenza di valori convergenti condivisi da credenti e laici quando si tratta della direzione morale e materiale del nostro Paese
Obama esprime con queste parole in modo credo molto chiara una cosa molto profondo e per me molto prezioso i laici sbagliano
Quando chiedono ai credenti di lasciare fuori dalla porta la Regione prima di entrare nell'agone politico
Allo stesso modo alle persone motivate dalla fede una democrazia pluralista chiede di tradurre le proprie preoccupazioni in valori universali piuttosto che esclusivamente religiosi e in proposte sottoposto alla discussione e aperti alla ragione
Io sono convinto che questi siano davvero temi alti decisivi forse oggi più di ieri
Di fronte ad essi una politica che non sia altrettanto alte grande che non sappia superare la separazione e ricercare la sintesi è condannata rimanere muta e senza risposta
E sono convinto che il Partito Democratico abbia anche qui in questo principio in questo patrimonio di valori la sua stella polare
Il Partito Democratico il suo fondamento nel portare con sé nella sua stessa identità due idee precise
Quella di un Paese non più separato da muri il Paese non più separato da muri
E quella di una politica non più ideologico
Posso usare le due categoria che ha usato Andrea Riccardi che faccio assolutamente niente che
Mi è capitato recentemente a Spello di usare esattamente
Le stesse espressioni gradi Candy ha parlato di una sintesi nuova e di una funzione nazionale sono esattamente le due cose alle quali corrispondere la nuova vocazione di un partito che cerca di uscire da questo quindici
Una politica cioè che non succede di far suo un unico principio un unico interesse come se in una decisione si dovesse considerare un solo aspetto un solo sguardo sul mondo una specie di gioco a somma zero
Una politica che sceglie invece di equilibrare tutto questo con ragionevolezza e potremmo dire persino con saggezza e la politica per come noi la intendiamo è esattamente questo
Ognuno di noi ha certamente un sistema di valori morali che ispirano rientrano che danno senso e persino Busto al suo impegno politico e per molti di questi valori sono di origine religiosa nessuno di noi potrebbe
Chiedere a nessuno di rinunciarci a farne a meno ma nessuno di voi è stato detto può pensare di tradurli in modo diretto immediato nell'attività che la decisione politica
Voglio rifarmi ancora Pietro Scoppola un articolo che scrisse il giorno e la visita di Papa Giovanni Paolo II al Parlamento italiano perché francamente non saprei dire meglio le sue parole
Racchiudono il senso di quello che cerco di dire la laicità dello Stato italiano non è l'indifferenza dello Stato al fattore religioso
Non è ideologia di Stato alternativa singole fedi religiose ma riconoscimento del ruolo degli spazi di ogni fede religiosa come fattore che contribuisce al formarsi di un'etica collettiva nel quadro di un pluralismo di una libertà a tutti garantiti
I cattolici sanno continuava Scoppola quanto difficile una società secolarizzata come la nostra una testimonianza coerenti al Vangelo sanno di poter e dover concorrere democraticamente come tutti i cittadini
A far sì che le leggi dello Stato
Siamo ispirate i valori di cui sono portatori ma sanno di non poter esigere la piena rispondenza delle leggi a questi valori il formarsi della legge necessariamente legato
Alla dialettica democratica fra posizioni diverse talvolta contrastanti
La politica è esattamente quello di cui Pietro parla
E lo spazio e la convivenza con altri che hanno diversi valori etici
Ed è il tentativo di argomentare convincere gli altri della bontà di un'idea di una proposta e di una scelta come molti di voi fate e ricerca comune di soluzioni buone condivisibile i problemi di tutti
Altrimenti il confronto diventa lo scontro tra visioni in componibili e inconciliabili e la democrazia si riduce su materie delicate alla registrazione pura e semplice di rapporti di forza numerici
Il Partito Democratico è nato con questa consapevolezza è nato per guardare in avanti anziché indietro alla storia del ventunesimo secolo anziché alla storia del Novecento
Ed è per questo che tra le sue ambizioni e i suoi obiettivi a quello di ripensare in modo nuovo serio adeguato i problemi di oggi
Il rapporto tra laicità etica e politica
è stato scritto ieri io sono d'accordo scritto posso stato nasce tanti
Che ci sono realtà sociali culturali confessionali che possono e che talora devono rappresentare ottiche più parziali esporre le proprie motivazioni in un modo assertivo anche per lanciare messaggi di riconoscimento di carattere educativo hai proprio aderente nella società
Ma la politica che vuol far camminare un Paese a un dovere in più di questo
Anche scontando il fatto di non poter ogni volta accontentare tutti deve andare oltre ogni anacronistico steccato e costruire ponti i ponti culturali e civili su cui il Paese può correre
La laicità delle istituzioni valore che accomuna credenti e non credenti non va imboccata a parole più o meno polemiche ma fatta vivere ogni giorno
La laicità si difende si afferma rilanciando il ruolo della politica che tutti deve ascoltare da tutti deve raccogliere per poi esercitare in prima persona il proprio inderogabile
Dovere di sintesi e di responsabile decisione
Come faremo anche
Sui temi più delicati e importanti dal testamento biologico ai diritti delle persone che convivono stabilmente lungo un lavoro di ricerca che si sta comunemente facendo credo che su un tema delicato come la centonovantaquattro proprio oggi le donne resina felici
Del Partito Democratico abbiamo presentato una loro posizione comune testimonianza del fatto che questo lavoro di sintesi
è possibile come lo è la convergenza che sul programma sulla carta etica sulla carta dei valori si è realizzata all'interno del Partito Democratico spesso
Bisogna farlo cercando di mettere tutto questo fuori dalla competizione elettorale
Perché ha ragione il direttore de L'Osservatore Romano quando dice come ha fatto ancora ieri che i temi enti etici non devono diventare dei mezzi cito tra virgolette non devono diventare dei mezzi per raccogliere fondi
E che riapro virgolette se si riesce a tenerli fuori dall'agone elettorale allora c'è qualche possibilità in più che su alcune questioni fondamentali si crei del consenso
Parole sagge
Anche perché chiunque abbia a cuore la dignità della persona umana sa che le grandi domande che il nostro tempo porta con sé sono uguali per tutte sono spesso nuove richiedono risposte ugualmente comuni erano
Non mi convince in questo senso dico sinceramente l'idea che ci sarebbero domande costitutivamente diverse tra laici e cattolici
Pensiamo proprio le questioni ormai definiti eticamente sensibili pensiamo a tutto ciò che ha a che fare con la vita il suo inizio la sua fine e la sua trasmissione
Ma pensiamo anche al tema della democrazia della crisi democratica di cui oggi sotto il nostro Paese cosa che come sapete e uno degli assili del Partito Democratico quella democrazia che decide di cui ancora Andrea Riccardi ha parlato
Ricorderete certo tutti
Tutti voi molti interventi fatti ad esempio proprio dal cardinal Martini che darci ne esco da me di Milano nelle sue lettere pastorali per la festa di Sant'Ambrogio
Chiedeva ai cattolici di farsi carico in politica non solo delle questioni di immediata rilevanza etica ma anche del buon funzionamento delle democrazia e delle istituzioni
Usciamo allora dei vecchi cliché dalle separazioni di comodo dai compartimenti stagni che per alcuni dovrebbero continuare a dividere la politica ripeto le domande sono le stesse per tutti
Non costruiamo caricature speculari che si alimentano a vicenda non ci sono da una parte i cosiddetti laici che si occuperebbero in modo semplicistico ideologico dei diritti volendo affermare una neutralità ideologica assoluta dello Stato
E dall'altra parte dei credenti che sarebbero contrari alla crescita dei riti dei diritti perché avversari della piena libertà della persona
è una rappresentazione assolutamente caricaturale
Il Partito Democratico laici e cattolici insieme come si vede da tutti i documenti ai quali ho fatto riferimento non ha mai assunto in questi mesi un approccio puramente individualistico perché sappiamo bene
è il frutto di un lavoro di di di incontro e di contaminazione di perisce
Mette importo che si è realizzato tra le nostre culture sappiamo bene che la singola persona inserita in ambienti culturali e sociali che non le consentono di scegliere liberamente anche contro la volontà del Gruppo la sensibilità altrui
A volte si può e si deve limitare un diritto non solo perché ciò interagisce quei diritti altrui ma anche a tutela della persona stessa
Questa mattina ho sentito che il leader dello schieramento a noi avverso ha definito
Il suo
Un partito monarchico questo obiettivamente innegabile
O no però al tempo stesso
Al tempo stesso lo ha definito un partito anarchico ora le due cose
Monarchico e anarchico
In che senso anarchico nel senso di indifferente rispetto alle questioni di etica e di morale
Che potrebbero essere un po'diciamo facilmente risolte secondo il principio della libertà di coscienza ci sono problemi di carattere etico fate come volete
Non è la nostra soluzione naturalmente la libertà di coscienza
La riserva ultima che nessuno può mettere in discussione mai la coscienza di nessuno può essere come posso dire sottoposta a
A su questioni che abbiano un valore etico altro sono le questioni politico programmatiche più
Di più breve momento ma sulle grandi questioni etiche è evidente che in ultima istanza agisce la libertà di coscienza ma non è la risposta sufficiente a una risposta sbrigativa semplicistica e che fa parte
Diciamo del l'armamentario delle
Delle furbizie con le quali nel nel passato si è cercato di
Diciamo superare gli scogli più complicati
è una visione che non ci appartiene per noi il rapporto tra etica e politica un rapporto forte e vitale implica un rigore che si deve poter riconoscere anche nel momento che la scelta delle donne degli uomini chiamati a portare in Parlamento le nostre idee i nostri programmi
Nei giorni scorsi autorevoli voci sono levate anche dal mondo cattolico perché da una selezione attento alle candidature
Dio solo sa se lo stiamo facendo una selezione attenta delle candidature e credo che insomma abbiamo anche dimostrato di nona vere timori e di voler veramente imprimere una svolta nel senso di una più forte capacità di rappresentanza
Dentro le istituzioni della società
Dei mestieri delle professioni dei saperi e credo che questa sia la strada giusta sulla quale andremo ulteriormente avanti sono preoccupazioni giuste sono anche le nostre
Aggiungo anche perché
Anche in questo senso c'è una raccomandazione che condivido
Sono quelle che ci hanno spinto a dare vita al Codice etico il Partito Democratico quelle che ci hanno spinto arricchire le nostre liste con figure rappresentative di una visione eticamente esigente della politica come le tante che ci sono guardate qui
Se sono riuscito a spiegare tutto quello che
Volevo dire
è inutile fare il bilancino quante sono quelli laici quanti sono quelli cattolici
Perché la nostra visione un'altra la nostra una visione di un grande partito di un partito che per sua natura non può che essere un partito nel quale coesistono per fortuna coesistano perché altrimenti dovremmo
Arroccarci dentro un'idea di partiti fatti sulla base delle convinzioni religiose o sulla base delle convinzioni
Non religiose inoltre un grande partito dentro il quale coesistono forze diverse io oggi sono da questo punto di vista
Molto rigogliosa di poter dire che insieme alle tante candidature che sono espressione del mondo cattolico alle altre che annunceremo anche femminili anche di una realtà molto importante come quella
Del cattolicesimo nel nord
Io vorrei oggi annunciare due candidature del quale sono particolarmente orgoglioso una e quella del professor Mauro Ceruti sarà con noi
Il Parlamento persona
I cui testi mi è capitato di seguire di leggere anche prima che ci conoscessimo personalmente
E il giornalista e conduttore del programma a sua immagine anche la salute accettato
Il nostro invito a candidarsi e di questa Provincia
La proposta del Partito Democratico è la proposta di chissà che non è certo compito
Di un partito popolare di un partito produrre catechismo i laici
Ma sa altrettanto bene che la politica non può dare soluzione ai problemi
Senza farsi guidare da un sistema di valori e senza interpellare in profondità le coscienze
è un equilibrio delicato ma indispensabile quando nei giorni scorsi abbiamo scritto il nostro programma
Non abbiamo prodotto come qualcuno poteva immaginare un punto a parte sui diritti
Proponendo una leggo deduttivo e astorico di priorità tra valori e principi non è questa la via che ho cercato di
Illustrare per coniugare etica e politica lo sforzo continua deve essere quello della sintesi
Se affronto un valore alla volta è ovvio che io ho prendendolo isolatamente lo possa tornare come assolutamente intangibile incomprimibile e non negoziabile
Tuttavia
Quando il politico è chiamato a fare scelte opera direttamente sulla complessità della realtà si trova di fronte per fare alcuni esempi
Vi dico esplicitamente
Al dovere di coniugare la difesa della vita è ritenuto che l'accanimento terapeutico
La valorizzazione e la particolare dignità della famiglia fondata sul matrimonio e i diritti delle persone che convivono stabilmente gli obblighi di servizio il personale sanitario l'obiezione di coscienza la tutela della salute fisica e psichica della donna è quella della vita umana dal suo inizio
Sono grandi questioni che lasciate così nella loro apparente
Diciamo dicotomia rischiano di produrre delle lacerazioni devastante
Ma facciamo l'esempio che la legge centonovantaquattro
Dove vorrei sapere la contraddizione tra la difesa di una legge che ha dimezzato il numero degli aborti è fatto uscire le donne dal buio dalla clandestinità
E la volontà nostra di applicarla integralmente valorizzando gli aspetti di prevenzione e facendo leva sui progressi della scienza per rafforzare la tutela della vita e allontanare dalle donne quello che resta comunque un dramma dov'è la contraddizione
E a partire da questi convincimenti profondi ne voglio parlare perché posso Garelli ha fatto riferimento a questo che abbiamo risposto alla richiesta dei radicali di schierarsi con voi
Anche qui vedete la diversità dell'approccio
Sì abbiamo detto loro non di apparentarsi con la nostra lista come con insistenza
Ci hanno chiesto ma di entrare dentro la nostra lista rinunciando a presentarsi con loro simbolo accanto al nostro e impegnandosi come hanno fatto sottoscrivere integralmente il nostro programma e a formare un unico gruppo parlamentare all'indomani delle elezioni
è perché anche alloro
Abbiamo chiesto di superare la cura cultura dell'identità separate autosufficienti
E di mettersi in gioco in discussione a confronto con gli altri assumendo il rischio abbracciando l'opportunità di una ricerca comune mi rendo conto che è una logica diversa da quella del quindicennio ma è la logica che il Partito Democratico
Vorrei dire persino l'Italia deve essere in grado di promuovere per usare il verbo che il professor Formigoni ha usato prima
Noi penso che abbiamo fatto così un importante operazione di coinvolgimento
Abbiamo portato dentro il nostro grande progetto dentro la nostra visione politica e culturale una forza che altrimenti rimanendo solo allora sì avrebbe finito per esprimere posizioni esasperata mente laicista
Per rimarcare esclusivamente il suo ruolo per sottolineare i suoi obiettivi e per guadagnare un consenso di tipo esclusivamente identitario
Invece abbiamo chiesto abbiamo ottenuto credo qualcosa di molto rilevante
Ad un partito che si chiama radicale e che quindi ha sempre fatto della nettezza le sue posizioni la sua identità abbiamo chiesto di accettare
Quella cultura del dialogo e della mediazione che d'altra parte Emma Bonino ha fatto vivere nella sua esperienza di Governo come tutti possono testimoniare l'abbiamo fatto perché chi vuole venire con noi deve accettare di condividere questa con Turano
E perché semplicemente questo è quello che serve all'Italia e al nostro Paese dell'ultima cosa che voglio dire il mondo sta cambiando profondamente attorno a noi e l'Italia non ha a che fare con la crisi congiunturale dalla quale
Potrà uscire più o meno come entrata anche perché
Quello che si profila all'orizzonte qualcosa di molto pesante dal punto di vista
Delle prospettive congiunturali che che gravano su tutto l'Occidente il avremo un tempo nel quale saremo chiamati a fare scelte complicate dure e coraggio
Solo in questo senso se sapremo chiamare a raccolta tutte le risorse del Paese le straordinarie energie oggi sotto utilizzata a cominciare dal talento delle donne da quello dei giovani potremo dare all'Italia ciò di cui l'Italia oggi ha bisogno
Un senso di futuro una ripresa un rilancio una nuova speranza
Solo se sapremo ascoltare le domande che arrivano dalle famiglie italiane se sapremo sostenerle concretamente far essere serenamente quel luogo dunque luogo di amore di solidarietà che sono
Ad esempio l'ho detto ieri proteggendo i bambini con leggi che puniscano nel modo più severo chi si macchia del più orrendo dei crimini fatemi apriamo una parentesi naturalmente anche qui le definizioni giornalistiche sono
Non ne faccio
La prima espressione castrazione chimica a parte che
Micidiale solo a sentirsi ed evoca dell'immagine che vorrei evitare di
Riporta
Che cos'è
Ieri mi hanno chiesto un'opinione e io ho risposto in questi termini alla luce delle valutazioni sintetiche che oggi giustamente il professor Garattini richiama non esiste nessuna evidenza della capacità
Da parte di un trattamento chimico di avere degli effetti conclusivi su
Sul tema della pedofilia tuttavia e lo confermo se dovessero emergere sulla base dell'evoluzione della scienza
Delle opportunità che consentano a chi vive spesso egli stesso
Il segno di una violenza perché gran parte dei pedofili sono persone che hanno subito violenza quando erano bambine quindi sono al tempo stesso
Coloro i quali sono responsabili del crimine ma sono anche vittime se si riesce a trovare una via che possa essere alternativa alla pura e semplice detenzione che sia una via di cura lasciamo stare l'espressione che insomma
è quello che ma se si trova la via di una terapia e di una cura e esattamente uno spirito solidale
E
Quello che si mette in causa partendo sempre da un principio che va benissimo lo spirito solidale va benissimo tutto quello che si deve fare però c'è
In una materia come questa un diritto fondamentale che deve essere salvaguardato che il diritto all'integrità del bambino ed è la salvaguardia la sicurezza
Oppure
Si può sostenere la famiglia moltiplicando i posti negli asili nido e rendendo più flessibili gli orari dei tempi di lavoro aiutando in modo significativo come abbiamo proposto nel nostro programma con l'introduzione di una dote fiscale per le famiglie con figli
Ribaltando in poche parole l'attuale circolo vizioso tra bassi tassi di occupazione femminile bassa natalità e alti tassi di povertà minorile facendo diventare invece un circolo virtuoso fatto di più donne occupate
Più nascite e famiglia economicamente più sicura e con un contesto di formazione
Per tutta la vita e chi utilizzi tutti sussidiariamente tutti gli strumenti che la formazione porta con sé del quale
Ha parlato non Carlo per tutto questo insomma è nato il Partito Democratico
Non per affiancare forza che restano divisi magari accomunate solo dal nemico da sconfiggere come è successo per quindici anni
Tutto il contrario
Il Partito Democratico è nato per unire il Paese per abbattere i muri e steccati per aprire porte per costruire ponti
Tra impresa e lavoro tra lavoratori dipendenti autonomi tra nord e sud tra padri e figli tra laici e cattolici perché solo insieme
Lavorando insieme pensando insieme cercando insieme ce la possiamo fare insieme laici e cattolici del Partito Democratico noi rivendichiamo il valore della nostra responsabilità e dell'etica della responsabilità
Alcide Degasperi pochi mesi dopo la fine della guerra la prima settimana sociale dei cattolici italiani richiamava il carattere inevitabilmente diverso di due punti di vista del molto bella questa prassi
Avvicinarsi a questa Assise disse e come eseguibile una grande ascensione montana
Tema che gli stava a casa
Ci si trova in un'atmosfera ossigenata non sempre quando si scende dall'alta montagna è possibile mantenere la stessa atmosfera e direi non sempre la stessa prospettiva può essere attuata
Quando si tratti dover fissare una pratica di convivenza civile che tiene conto delle opinioni altrui e che deve cercare una via di mezzo tra quelle che possono essere le aspirazioni di principio
E le possibilità di azione
Sono parole che testimoniano insieme la grandezza dello statista dell'uomo del credente e Dellai co insieme
E che sono l'esempio di come larga parte della storia dell'impegno dei cattolici sia stata segnata in Italia da momenti in cui ad un'astratta etica della testimonianza
Che talvolta è diventata minoritaria è stata privilegiata un'etica della responsabilità per garantire la coesione sociale e culturale del Paese
Come non ripensare ad esempio l'atteggiamento di Aldo Moro ricorderemo proprio domani in Parlamento come non andare con la mente col cuore a uno degli uomini che tra i primi ha indicato il cammino e ha lavorato per aprire la strada
Aveva un fortissimo pudore riserbo sulle cose intime personale ha detto Manni Bazoli ricordando Beniamino Andreatta ma è altrettanto vero che i valori del cattolicesimo informavano le sue scelte e i suoi comportamenti pubblici e privati
Insomma c'è un grande patrimonio che vive attraverso le persone animate da Fede vera e profonda dentro il Partito Democratico insieme agli altri e che contribuisce a dare al Partito Democratico identità e forza
E anche grazie a questa ricchezza che proseguiremo il nostro cammino e che cambieremo l'Italia la faremo più unita e lo faremo insieme