Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, celebra il "Giorno del Ricordo"

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A inizio alla celebrazione del Giorno del ricordo
Prende la parola il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dottor Gianni Letta
Signor Presidente
è una giornata triste
è una giornata di dolore in cui forse il silenzio
Avrebbe reso più forte anche la celebrazione del ricordo
E lo dico perché
Come lei sa ci sono voluti più di sessant'anni per vincere
La congiura del silenzio
Su questa vicenda
Che oggi ricordiamo e celebriamo
Ma la solennità del Quirinale
Fa giustizia finalmente di tanti ritardi di tante sofferenze di tante incomprensioni e di tante colpevoli omissioni
E l'accoglienza del Presidente della Repubblica
Diceva voi istriani e dalmati e fiumani
Più e meglio di tante parole il grande valore civile ed umano che questa celebrazione assume per mantenere viva la memoria di un periodo tragico della storia del nostro Paese
Gli eccidi delle foibe e quell'esodo doloroso e non dimenticato che senza retorica qualcuno ha definito biblico
Furono trecentocinquanta mila gli italiani abitanti dell'Istria di fiume della Dalmazia che dovettero abbandonare le loro terre le case il lavoro gli amici gli affetti
Per scampare alla ferocia di una persecuzione inaudita
E decine di migliaia
Furono uccisi nelle foibe e nei campi di concentramento
Lo dice lo ricordo a tutti gli italiani ma soprattutto a voi istriani sulla
Fiumani Dalmati che avete avuto il solo torto di essere e di sentirvi italiani
Siete come ha detto l'onorevole Totti il solo popolo che abbia subito persecuzioni polizia etniche genocidi soltanto a causa della propria identità nazionale
A voi a voi tutti agli esuli parenti alle famiglie della vostra grande comunità
Desideriamo manifestare oggi nel giorno del ricordo un sentimento di sentita condivisione di solidarietà si in Cina e di vicinanza spirituale
Un sentimento che esprimo a nome del Governo e del Presidente del Consiglio
Le numerose iniziative che oggi si svolgeranno in tutta Italia hanno proprio questa finalità riaffermare la continuità della memoria soprattutto per le nuove generazioni
Attraverso la conoscenza di quegli eventi la valorizzazione del contributo dato da quelli italiani
Allo sviluppo sociale e culturale della sponda orientale dell'Adriatico
E la custodia delle tradizioni della comunità istriano da armate residenti nel territorio nazionale o all'estero
La memoria aiuta a capire la verità del passato ma ancor più
Ad affrontare il futuro
Lo ha detto con parole toccanti e con accenti poetici Claudio Magris
Proprio qui in questa sala il ventisette gennaio scorso celebrando l'altra storica e perenne ricorrenza e pesante ricorrenza la giornata della Shoah
La memoria di se mai visti non è il passato bensì l'eterno presente di tutto ciò che ha senso e valore lavori la preghiera l'amicizia la sofferenza la felicità
Tutto ciò che ha senso fa parte della storia del Corpo per citare un passo di Cindia
Ciò che è soltanto funzionale
Sparisce nell'oblio
Appena esaurita la sua funzione ma tutte le cose essenziali sono nell'eternità del loro Presidente
Shakespeare è
Non era un poeta memoria significa pure il rapporto con la propria identità
E consapevolezza di quest'ultima la memoria
E anche garanzia di libertà
Ma il ricordo per essere efficace
Deve unirsi al monito e alla speranza un monito ad edificare archivi forti sicuri che ci difendano dalle piene dell'incomprensione
Quelle che nell'epoca buia dell'Europa favorire una il prevalere di rancori rivendicazioni e la brutale uccisione di migliaia di persone
La speranza
E quella che tutti riponiamo nel sogno europeo di diamo il tempo dell'unità della riunificazione della riconciliazione del superamento del passato
Io un solido patrimonio di valori condivisi alla base del progetto europeo democrazia rispetto dei diritti umani Stato di diritto solidarietà
Il progetto europeo è stato la intitolato I veleni che intersecare nel vecchio continente all'inizio del secolo scorso
è stata l'idea è lo strumento che hanno reso possibile l'affermazione della pace sulla guerra della solidarietà e del rispetto della dignità umana sul razzismo e xenofobia di libertà democrazia e di diritto sul fascismo e stalinismo
Ce lo ha ricordato ancora una volta pochi giorni fa nell'esercizio del suo alto magistero il Presidente della Repubblica che ringrazio a nome del Governo
Era il quattro gennaio e il Presidente Napolitano parlando a Lussemburgo rievocato con parole illuminanti la visione dei padri fondatori dell'Europa e i principi ispiratori della costruzione europea
Non stupisca ha detto in quell'occasione questo mio richiamo alle origini da un lato intendo così sottolineare come l'Italia fa parte integrante dell'avvio della costruzione europea
La cui l'idea ispiratrice sostenne ed allora per decenni con determinazione e coerenza sulla base di una crescente condivisione in Parlamento
E nello stesso tempo considero essenziale un richiamo a quella visione originaria
Perché essa contribuisce costituisce la bussola da non smarrire
Nella fase complessa incerta e altamente impegnativa che l'Unione europea sta attraversando
E non è un caso che il Presidente abbia detto quelle parole davanti alla Corte di giustizia
Che ha giustamente definito come l'istituzione che più di ogni altra ha tenuto fermo il timone della visione originaria della Costituzione europea che ne ha garantito il graduale
Deciso progredire
Perché non solo come ha detto già dello l'Europa non sarebbe stata possibile senza la giurisprudenza ma è il diritto che deve restare alle fondamenta della costruzione europea
è questa la strada della pace della riconciliazione della collaborazione tra i popoli d'Europa anche quelli che la storia visto per tanto tempo su posizioni contrapposte
Il modo per ricomporre le divisioni del passato e persino e per superare le incomprensioni quelle antiche e anche quelle recenti recentissime il viatico per un futuro migliore
Un futuro comune al quale guardare con fiducia nella convinzione che le diversità sono fattori reciproco arricchimento e che le radici e le tradizioni di ognuno debbano essere rispettate nella loro piena dignità
Il Governo italiano riconosce e rispetta i diritti delle minoranze in Italia
E riconferma il proprio sostegno alle minoranza italiana in Slovenia e Croazia
In tale ottica siamo più che mai convinti
Che il confine dell'Italia orientale possa oggi divenire un crocevia strategico per l'incontro di popoli e nazioni un confine vivo non più una barriera pres inviare un confine aperto che non nega la nostra identità nella nostra storia
O la nostra civiltà ma che favorisce l'incontro delle diverse euro pre
La loro riunificazione per un destino comune
E così che sentiamo il Giorno del ricordo è così che dobbiamo viverlo un passo concreto verso il raggiungimento di questi obiettivi verso la ricostruzione di una matura ed equilibrata coscienza nazionale
Non un punto di arrivo ma un punto di partenza per il riconoscimento non solo simbolico dei torti subiti un atto dovuto a voi un atto di giustizia
Di rispetto ma un atto aperto alla fiducia nel futuro
L'auspicio che questa celebrazione toccando la coscienza di tutti contribuisca alla costruzione di un mondo che solo una
Rinnovata unità di intenti e di ideali potrà rendere autenticamente migliore grazie
Prende la parola il rappresentante della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati guida Brazzà dura
Buongiorno signor Presidente autorità
Signore e signori
E il quinto anno che ci ritroviamo in questa cornice
Per celebrare il Giorno del ricordo
Che la legge del due mila quattro con voto quasi unanime del Parlamento
Ha stabilito di venisse occasione solenne per far conoscere e spiegare a tutti gli italiani una pagina della nostra storia che anche la loro
Non è in questa sede che dobbiamo ripercorrere tutti gli eventi susseguitisi nelle nostre terre dal mille novecentoquarantatré in poi e fino I trattati internazionali
Innanzitutto il trattato di pace del dieci febbraio mille novecentoquarantasette che in questo giorno viene ricordato come atto formale che sancì la perdita per l'Italia delle terre del confine orientale
E riunite alla madrepatria con gli immani sacrifici della prima guerra mondiale e quindi per noi istriani gli umani e Dalmati momento unificante del mondo dell'ESA
Vennero poi il memorandum di Londra del mille novecentocinquantaquattro
E i trattati bilaterali fra Italia Jugoslavia fino al mille novecentottantatré
Che in modo diversamente sentito dall'opinione pubblica nazionale hanno regolato i rapporti tra i due Stati spesso con conseguenze giuridiche negative per i diritti dei cittadini
è stato un periodo difficile per l'intera nazione
In cui hai gravi problemi della ricostruzione dopo l'infausta etiche distruttrice Seconda guerra mondiale
Si è presentato il pesante problema di definire di fronte agli Stati vincitori
I confini nord orientali e le conseguenze sulle popolazioni di quei territori
Impietoso è stato l'atteggiamento delle potenze vincitrici
Nell'imporre soluzioni che non tenevano conto dei diritti delle popolazioni coinvolte e dove hanno influito più gli equilibri di potere e le sfere di controllo a livello mondiale
Che l'attenzione ai problemi e alle attese delle parti
Unanime la sua riguardo il giudizio della nostra Assemblea costituente che stava ponendo le basi della nuova democrazia italiana
Malgrado un'intera regione del Paese sotto amministrazione militare straniera non avesse potuto leggere i suoi rappresentanti
I successivi accordi bilaterali degli anni Cinquanta e Sessanta disatteso ero anche lo spirito e la lettera dei rapporti giuridici stabilite dallo stesso Trattato di pace per il regime dei beni lasciati dagli esuli italiani
Una volta di più è apparso chiaro come in situazioni storiche così gravi i diritti dei vincitori prevalgano fino a conculcare i diritti dei vinti
Quante eroi che figure delle nostre terre
Hanno testimoniato con azioni coraggiose la loro italianità e l'attaccamento alla patria come alla loro fede religiosa
E per questo non ho pagato con la vita
Non durante eventi bellici e solo nel primo dopoguerra ma infine i primi anni Cinquanta
Dal senatore Riccardo gigante al senatori Cilio baci
Dei quali manca coralli effigie tra i senatori italiani a Palazzo Madama
Dei tanti sacerdoti e fedeli fino ad un buon in faccia Francesco primo sacerdote delle nostre terre salito agli onori della il TAR e lo scorso anno
D'altro canto se consideriamo le decine centinaia di persecutori info i fattori della popolazione italiana in Istria Fiume e Dalmazia che a guerra finita fecero scomparire migliaia di cittadini innocenti ed i civili inermi
Vediamo che hanno vissuto impuniti e nemmeno giudicati per i crimini commessi
Bisogna concludere che la bilancia della giustizia ha spostato la corda una sola parte
Mi spiace Quirico mi piace qui ricordare
Quanto da lei affermato signor Presidente in occasione delle celebrazioni del quattro novembre scorso Redipuglia
In particolare l'importanza che i giovani delle nostre scuole possano studiare la storia della patria
Unendo idealmente lettere guerre di indipendenza con la Grande Guerra come il compimento dell'Unità d'Italia che poi con la seconda guerra mondiale ha dovuto subire un'amputazione al confine orientale
Per tutto ciò ospitiamo e chiediamo a lei signor Presidente perché con la sua autorevolezza
Possa favorire
E far arrivare
Un gruppo di attivare un gruppo di studiosi affinché in modo scientifico imparziale ed obiettivo
Possano analizzare e scrivere questa pagina di storia nazionale ancora taciuta
Pura tanti decenni di distanza non lasciandolo ad una trattazione quasi solo giornalistica come è avvenuto fino ad oggi
Mi permetto ancora di aggiungere che non si tratta solo di stabilire il numero di persone che sono state infuori batte quanti gli scomparsi
Quanti gli esuli ma anche e soprattutto come quei tristissimo infatti hanno costretto all'istituto la quasi totalità della popolazione italiana dalle terre perdute
Non si dica
Più che lamenta la motivazione era politica come di una parte soccombente perché fu la quasi totalità di quelle genti di ogni ceto di ogni estrazione che ha voluto rimanere italiana
Di lingua cultura e tradizioni radicate negli animi non solo per un'Amministrazione italiana di due decenni
Ma per un modo di sentire profondo plurisecolare presente in quelle terre
Per questo parliamo di uno sradicamento ancor più significativo se ricordiamo che in quelle zone di confine era caratteristica la multietnicità la multicultura
Dove diverse componenti erano abituati a convivere nel passato
Se quindi la componente italiana principale prevalente in Istria a Fiume a Zara si sentita costretta a lasciare tutto qualcosa di determinante e non PCB le deve essere successo
Oggi ci troviamo qui alla sua autorevole presenza per un momento di solidarietà
Per un alto impegno istituzionale affinché la verità si affermi e la giustizia prevalga
Dobbiamo ancora ricordare
La presenza e l'attività della comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia
Per la costanza e l'impegno
A riconoscersi dei valori
Che ci accomunano e per la funzione della nostra lingua e cultura in particolare nelle scuole che informano i giovani che domani continueranno a rappresentare la nostra identità
E i nostri ideali di convivenza e di democrazia
Anche grazie all'aiuto dello Stato italiano come ricordava il Sottosegretario letta
Come esuli ci sentiamo a loro vicini uniti dalle comunità retorici
Siamo quindi determinati tutti a operare non certo per interesse di parte ma con convinzione sincera per un il cercare una ricerca di conciliazione e pacificazione
Prima a livello nazionale con quanti ancora non conoscono indicano ciò che è accaduto i confini orientali d'Italia
Ma anche a livello internazionale con gli Stati ed i popoli vicini
Anche loro chiedono un gesto di pacificazione che non può essere proposto senza una vera e profonda conoscenza dei fatti
Che non venga smentita domani
Quando usciranno dagli archivi di ogni Nazione coinvolta i documenti di quanto è veramente accaduto in quelle terre in tutto l'arco del secolo scorso
Con lo sforzo di ognuno di non anteporre l'affermazione dei torti subiti ma facendo prevalere l'equilibrio e la giustizia nel riconoscere prima gli errori e le responsabilità che la propria parte commesso
Solo con questo spirito ci si potrà programmare i figli di un'ora un po'unità partecipe consapevole e non soltanto dichiarare una formale appartenenza per valutazioni di interesse economico del momento
Questi principi li ricordavo
Il dieci ottobre del due mila uno
Ah popolare davanti ai due capi di Stato onorevoli Ciampi onorevole Misiti durante la loro visita in Istria Fiume
In questo senso anche lei signor Presidente intervenuto negli ultimi due anni in occasione del dieci febbraio con un atto riguardi affermazioni
Che non sono state talora fra enti che sono state talora fra intese
Fuori dai nostri confini per non essere state lette con quel senso di responsabilità storica e di apertura ideologica con le quali erano state espresse
Si è avuta l'impressione
Di
Di ricerca come hanno osservato autorevoli studiosi giuristi che nuove divergenze di frontiera
E interpretazioni diverse dall'idea comune di Europa
E della conseguente estensione geografica dell'Unione europea
Abbiano fatto abbiano finito per influenzare il giudizio storico sull'Italia
In quanto tale e sulle vicende tragiche che hanno coinvolto i popoli della riva nord da tre adriatica nella seconda guerra mondiale
E con un senso di responsabilità e desiderio di superare le conseguenze di tutti i totalitarismi che vogliamo con i Paesi vicini cooperare e costruire la nuova Europa
Su questi principi si basa e assume valore il nostro Giorno del ricordo perché tutti possano diventarne convinti assertori grazie
Prende la parola il Presidente della Repubblica
Signor Presidente del Senato signor Presidente della Camera signor Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio signor Presidente della Corte costituzionale signori rappresenta se il Governo del Parlamento autorità cari amici della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati signore e signori
Lasciate innanzitutto che sottolinei anch'io come questa cerimonia cade in un momento di dolore e turbamento nazionale
In un momento che può divenire anche di sensibile e consapevole riflessione comune
Con questo sentimento procediamo non incontro che ha d'altronde una sua severità
Grave e anche triste per quello che evoca da cinque anni per iniziativa del mio predecessore per mio conseguente impegno il Giorno del Ricordo viene celebrato in Quirinale
Questa prassi non comune vai ad esprimere il sentimento di vicinanza affettuose solidale
Che lega le istituzioni repubblicane
A quanti vissero personalmente o attraverso loro familiari le tragiche vicende
Della persecuzione dell'orrore delle foibe dell'esodo massiccio degli italiani dalle terre in cui erano profondamente radicati
Come Presidente della Repubblica italiana risorta in quanto Stato alla vita democratica anche grazie al coraggio e al sacrificio dei civili e dei militari che si impegnarono nella Resistenza fino alla vittoria finale sul nazifascismo
Ritengo non abbiano alcuna ragion d'essere polemiche dall'esterno nei nostri confronti
Con gli Stati di nuova democrazia e indipendenza sorti Ai confini dell'Italia vogliamo vivere in pace in collaborazione nella prospettiva della più larga unità europea
Il Giorno del Ricordo voluto dal Parlamento ha corrisposto all'esigenza di un riconoscimento umano istituzionale già per troppo tempo mancato e giustamente sollecitato
E sono una nulla a che vedere
Con revisionismo storico correvano uscissimo o con nazionalismo
La memoria che coltiviamo innanzitutto e quella Della dura della dura esperienza del fascismo
E delle responsabilità storiche del regime fascista delle sue avventure di aggressione e di guerra
E non c'è espressione più alta di questa nostra consapevolezza di quella che è segnata nell'articolo undici della nostra Costituzione
Laddove è sancito il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli
Non dimentichiamo e cancelliamo nulla
Nemmeno dunque le sofferenze inflitte alla minoranza slovena negli anni del fascismo e della guerra ma non possiamo certo dimenticare le sofferenze fino a un'orribile morte inflitte a italiani assolutamente immuni da ogni colpa
E non possiamo sentirci vicini a quanti hanno sofferto comunque di un uso radicamento a cui è giusto che si ponga riparo lo diceva ora il signor Brazzo duro
Attraverso un'obiettiva ricognizione storica e una valorizzazione di identità culturali di lingua di tradizioni che non possono essere cancellate
Nessuna identità può essere sacrificato ottenuta i margini nell'Europa unita che vogliamo far crescere anche insieme alla Slovenia e alla Croazia democratiche
Sono perciò Orvieto dei chiarimenti che mi sono stati indirizzati il trentuno gennaio dal Presidente sloveno la cui giovane personalità ho avuto modo di apprezzare già in due incontri lo scorso anno
Le nuove generazioni non possono lasciar pesare su amicizia tra i nostri Paesi le colpe e le divisioni del passato le alle nuove generazioni spetta fare opera di verità e di giustizia nello su evito della pace dell'integrazione europea sempre rendendo omaggio alla memoria delle vittime e al dolore dei sopravvissuti rendendovi omaggio con lo sguardo più che mai volto al futuro grazie