Protocollo di Kyoto: intervista a Corrado Clini sulle difficoltà dell'Italia a rimanere nei parametri di emissioni di CO2 assegnati dalla Commissione europea

Corrado Clini il direttore generale del Ministero dell'ambiente ed è anche il Presidente del Comitato che in Italia si occupa della
Attuazione del Protocollo di Kyoto diciamo così o meglio della direttiva europea che
Recepisce il protocollo di Kyoto parliamo quindi di
Inquinamento di industrie di ambiente e di
Crediti il mercato dei crei dicci l'Italia dice oggi il Sole ventiquattro Ore citando una lettera scritta da questo Comitato tutti i ministri competenti rischia di dover pagare una
Ecco bolletta piuttosto pesante per
Le sue emissioni di ci o due e sarebbe costretta ad acquistare nuovi diritti dimissioni in particolare da altri Paesi europei più virtuosi direttore Clini intanto ci spieghi come funziona questo meccanismo cioè chi compra cosa
Dunque
O glielo spiego subito vorrei solo dirle che il paradosso della situazione che noi saremo costretti ad acquistare permessi
Non dai Paesi più virtuosi ma da Paesi che hanno delle performances inferiori a quelle italiane quella si sono dati obiettivi meno ambiziosi diciamo
Diciamo che hanno gestito in maniera diversa l'applicazione delle direttive europee comunque
In due parole una direttiva europea che si chiama emission trading che è stata approvata nel due mila e tre
Prevede che ad oggi ad ogni impresa europea venga assegnato un tetto massimo di emissioni di anidride carbonica per ogni anno
Compreso tra il due mila otto e il due mila dodici per cui orientato all'impresa a un tetto gli dimissioni che che dovrebbe rispettare
Per assegnare questo tetto di di emissioni ad ogni impresa
Ogni Stato membro prepara un piano nazionale gli assegni di assegnazione
Queste quote
E questo Piano nazionale viene presentato alla Commissione europea la quale deve approvarlo
Il piano nazionale italiano è stato preparato nel due mila e sette ed è stato sottoposto alla Commissione europea nel due mila spetti alla fine del del due mila
Del due mila sei
E nel momento in cui bisogna attribuire alle imprese un tetto massimo di indubbie missioni bisogna concludere bisogna considerare questo è quello che dice la direttiva europea
Lo stato attuale ovvero quale il rapporto tra le emissioni di anidride carbonica di un'impresa e per esempio il suo la sua produzione industriali in modo da avere un indicatore
Della intensità di carbonio quella che viene chiamata intensità di carbonio di un'attività proprio del produttiva e maggiore l'intensità di carbonio maggiore evidentemente sono lì emissioni
La situazione italiana del settore industriale per ragioni storiche che vanno indietro nel tempo a un'intensità di carbonio mediamente inferiori a quelle dell'industria euro europee
Dove ero le industrie italiane sono mediamente più virtuose
Dal punto di vista dell'efficienza energetica e perché l'intensità di carbonio negata necessariamente ai consumi energetici
Le imprese italiane sono mediamente più efficienti e più virtuosi di quelle europee per cui congiuntamente il Ministero dell'ambiente a livello tecnico allora il Ministero dello sviluppo economico
Avevano indicato al Governo un obiettivo come tetto massimo per le imprese italiane
Resa relativamente alto
Penso che bisognava riconoscere che le imprese italiane avevano già fatto molto per aumentar la loro la loro efficienza e le loro performances
La Commissione europea nel prevalentemente
Dominata
Dalle posizioni dei Paesi che tradizionalmente hanno un ruolo più più forte a livello europeo in particolare la Germania la Francia
Aveva invece chiesto alle imprese europee alle imprese italiane perciò al Governo italiano di abbassare il tetto degli enti delle immissioni al di sotto di quello che ne avevamo indicato
A livello tecnico nel continuammo aderire alla Commissione europea che questa è una posizione sbagliata che dava un vantaggio improprio alle imprese tedesche
Francesi e di altri Paesi europei che hanno invece delle missioni specifiche più alte perciò l'intensità di carbonio più alta
E ci sembrava che la posizione italiana possano positivamente legittima e ragionevole purtroppo però non ha trovato l'appoggio del Governo italiano in particolare a quel tempo il Ministro Pecoraro Scanio
Ritengo invece che era giusto ridurre il tetto di emissioni all'impresa italiano
Perché in questo modo secondo lui le imprese avrebbero fatto investimenti in tecnologie nuove cosa praticamente impossibile perché un investimento in tecnologie nuove quando l'impianto è già molto efficiente non dà risultati in tempi brevi
Il risultato pratico che noi abbiamo avuto un tetto dimissioni per le imprese italiane molto più basso rispetto al fabbisogno e adesso abbiamo un deficit
Chiarissimo quindi il Governo italiano sbaglio insomma dice lei in quella fase il Governo o meno il Governo italiano invece di difendere
I risultati già raggiunti dall'industria italiana che aveva fatto fino dagli anni novanta investimenti importanti nell'efficienza energetica
E non per ragioni ambientali ma per ragioni economiche prevede prevalentemente basti pensare
Che l'uso del tutto il carbone
In Italia per la produzione viene di energia e attorno al quattordici perché per cento del portafoglio energetico mentre invece in Germania e al di sopra del quaranta ecco per dire è chiaro che quando si usa il carbone siano più
Più il più emissioni
L'Italia usando nemmeno a minori emissioni
Questo dato perché è un atto numerico cioè non non non non è un dato soggetto ad interpretazioni politiche non fu presa in cui in in considerazione perciò paradossalmente
La Commissione europea ha premiato chi inquina di più
E ha penalizzato Paesi come l'Italia che inquinano meno
Senta questo emission trading la commercio dimissioni deve essere fatto all'interno della
Comunità europea o l'Italia può comprarli dove vuole questi diritti ecco questa è un'altra questione rilevante
Originariamente
Quando fu approvata nella direttiva emission trading fu approvata subito dopo la seconda direttiva che viene chiamata direttiva link King
Che lei è chiaro thinking proprio questo la traduzione letterale che lega il mercato dei permessi limiti di emissione a livello europeo con il mercato internazionale perché il protocollo di Kyoto prevede
Che le imprese
Dei Paesi maggiormente industrializzati che hanno obblighi di riduzione delle emissioni possono fare investimenti nei Paesi in via di di sviluppo nelle economie emergenti come il Brasile la Cina l'India
E possono fare investimenti che in quei Paesi riducono le dimissioni
E missioni che si riducono vengono contabilizzate come se fossero state presenti in Italia
Questo è quello che prevede il protocollo di Kyoto che ha istituito il cosiddetto Cream devono che McCain ai così detti CDM no si Clinton a tutti ma visti i cosiddetti CDM di l'Italia
A sempre sostenuto a livello europeo che non doveva essere posto un limite all'uso dei crediti derivanti del Ctm
Perché come il Protocollo di Kyoto e un accordo globale non si capisce perché a livello europeo debba essere interpretato come un accordo in come invece un trattato in qualche modo di un interesse in multinazionali o al massimo euro
Purtroppo purtroppo anche su questo piano non siamo riusciti ad essere molto scontati
Così e che abbiamo dei limiti molto stretti all'uso dei crediti gente generati dagli investimenti nei Paesi emergenti ognuno dei Paesi invia in via di sviluppo e molte imprese italiane che hanno fatto investimenti importanti a cominciare dall'ENEL
E i Paesi in via di sviluppo non possono utilizzare i crediti che hanno che hanno già invecchiano generato e questo è un altro dei paradossi
E la politica europea sui cambiamenti climatici che peraltro una politica che
Purtroppo sta isolando progressivamente l'Europa delle grandi economie per esempio Stati Uniti e Cina squilli solo solo brutti
Detto proclamato diciamo ma non è se c'è un'inchiesta chiedevo elenchi che può essere usato al massimo del venti per cento le sue potenzialità
Ma questo non per effetto di una visione politica del Parlamento europeo ma per effetto di una nulla traduzione
Amministrativa
Governata dalla Commissione europea che ha
Privilegiato l'uso dei crediti interni all'Unione europea
Perché privilegiando l'uso dei crediti interni si dà un vantaggio a quei Paesi
Che invece diversamente dall'Italia hanno avuto più crediti cioè più permessi o più quote come si voglia dire di quante ne avessero Brignone essere un bisogno perciò per esempio oggi l'Italia che dovrebbe accuse acquistare
Circa cinquantasei milioni tonnellate di anidride carbonica sono sul mercato interno
Che la quinta che sul mercato internazionale avrebbe una riduzione del cinquanta per cento del costo vostre quanto costa una una tonnellata di CO due auto nell'altra il mercato e l'opera costa quindici euro nel mercato internazionale attorno agli otto euro
Quindi ovviamente sarebbe un risparmio notevole dall'Italia questi cinquantasei milioni non li può
Comprare tutti sul mercato internazionale una parte forse sì Loiodice può comprare proprio Sorgato internazionale perché
Le imprese italiane hanno già utili utilizzato la quota massima che potevano utilizzare per accedere i crediti sul mercato internazionale perciò questi sono
Crediti che possono essere acquistati sono sul mercato interno europeo
Per una norma sciagurata che è stata adottata dall'allora Governo Prodi
In questi per questi permessi devono essere acquistati dal pubblico perciò sostanzialmente l'Italia il Governo italiano dovrà spendere ottocentoquaranta milioni di euro
Per acquistare il mercato interno perché il rischio vero per trasferire ad un altro Governo ero a imprese francesi e tedesche in tre in particolare
Le quali hanno questi crediti non perché lo ha fatto investimenti ambientali
Metà per ma perché ne hanno avute di più quante ne avessero bisogno e perché i loro parenti la Francia la Germania in testa intercettare come l'Italia che ha accettato l'imposizione europea hanno contrattato né tu condizioni
Più vantaggiose
Perciò me che l'ho detto che si erogano nessun aspetto ambientale positivo senta abbiamo visto sul nel quello che succede in altri Paesi in euro in Gran Bretagna prendo c'è una società che si chiama carbon neutrale che offre a privati e pubblici quote di di i dieci o due euro meglio compensazioni insomma carbon osservazioni che una cosa diversa però ecco come funziona quel mercato cioè loro ricevevo
Hanno anche protezione delle foreste sono né questa è un'altra cosa però che non ha niente a che vedere con il collega dell'emission trading
Questa è una età piuttosto su quell'area di azioni volontarie
Che sono per esempio molto molto sostenuto dagli dagli Stati Uniti agli Stati Uniti ma che stiamo cominciando ad avviare anche anche in Italia per cui
Un'impresa oppure un ente pubblico
Che voglia
Ad avere un'attività a emissioni zero
Invece di fare un investimento che riduce le le emissioni al vero peraltro difficile perché in genere ogni volta che si consuma energia qualche missione sia
Vengono finanziati con investimenti
Progetti che hanno titolo obiettivi da un lato
L'obiettivo di aumentare per esempio la superficie forestale
Calcolando la quantità di carbonio che viene assorbita dalle foreste accerto perché vorrei assorbono carbonio che vergogna sostanzialmente un'impresa
Che
Che vuole che vuole certificati a emissioni zero
Oltre ad essere virtuosa nel senso che utilizza le migliori tecnologie eccetera
Fa investimenti IP questo tipo si fa a certificare questo investimento e questo diventa al momento solo un brand cioè una forma in qualche modo di comunicazione
Come non ha stretti dal punto di vista giuridico perché a livello europeo non viene ricondotta riconosciuta e questa è una delle iniziative che vengono fatte la iniziativa
E quella invece di compensare le emissioni che vengono
Prodotte da un impianto industriale
Tradizionale
Con la realizzazione altrove non necessariamente nello stesso sito magari in Paesi esteri dei
Progetti che per esempio utilizzano la quantità di energia da fonte rinnovabile pari all'energia che si consuma in questo modo in qualche modo si dice si azzera
Sia una compensazione sia un orsetto un carbon ossatura insomma però tutto questo non ha nulla a che vedere con il meccanismo emission trading che appunto da questo punto di vista è molto insensato perché il meccanismo di emission trading interno europeo
Non considera questo tipo di iniziare di iniziative ma è molto legato
Al commercio dei permessi
Assegnati all'impresa commercio dei permessi assegnati alle imprese che
Dibatte utile
Se fosse un commercio diretto cioè se un'impresa sostanzialmente non riesce a ridurre le proprie missioni perché nonostante gli investimenti in tecnologie comunque emissioni superiori a quelle che sono ci sono punto permette
Avviasse una trattativa con l'impresa più virtuosa e acquistasse da questa impresa direttamente le quote che gli servono avremo un rapporto molto chiare molto liquidi lineare
E invece si è creato un meccanismo a livello europeo per cui questi per cui questi permessi sono due di Ustica tra i gas sesto e perciò si sta creando a livello europeo anche un mercato di derivati
Legati
Carbon allora al mercato Ricard voglia che rischia di essere
In qualche modo distorsivo come è stato in generale il mercato ridere ma che
Come abbiamo visto gli ultimi due anni nel sistema finanziario connessa ad essa per qualità la situazione italiana e che è una situazione
Assurda se consideriamo le chiedo la crisi economica né possiamo immaginare
Che cosa vorrebbe dire avere a disposizione oggi sul mercato interno ICCA italiano ottocentoquaranta milioni di euro per investimenti per tecnologie pulite
Avrebbe un grande affetto perché sarebbe un volano molto importante
In una situazione di crisi come quella che
Che tutti noi stiamo vivendo e soprattutto
Potrebbe essere un volano importante verso la cosiddetta green economy
E invece di fare questi investimenti noi faremo costretti a comprare dei permessi dai prese
Che sono semplicemente più obsolete di quelle italiane perciò hanno più per messi a disposizione
Sempre dell'acciaio centrali a carbone cosa del genere chiarissimo per una decisione che è stata politica diciamo e non
Politica che è stata presa nonostante che dal punto di vista tecnico sia al Ministero dello sviluppo economico
E allora cioè sotto il Governo Prodi
Sia il Ministero nell'ambiente di allora sempre sotto il Governo Prodi avessero segnalato alla Governo
Che sotto un tetto di duecentotrenta milioni di tonnellate all'anno l'economia italiana non poteva andare e invece noi abbiamo accettato un tetto di duecentouno milioni di tonnellate all'anno e questo risultato cioè
Alla fine
Siccome il meccanismo che ci ha messo in moto a livello europeo il meccanismo che ha molti attori molti interessi
è chiaro che c'è chi ci guadagna c'è chi ci perde l'Italia è chiaramente un Paese che ci per
Chiarissimo senta quindi diciamogli gli esempi le scelte volontarie delle imprese non hanno nulla a che vedere in questo detto sta qua parliamo di industria per tante sostanzialmente le centrali elettriche allo noi abbiamo sì parliamo di tutte le in tutte le industrie a rete industriale noi abbiamo visto per esempio quello
Tempo fa i mondiali di nuoto un comunicato stampa fatto dal Ministero che diceva io mandai monitorare impatto zero questo non c'entra nulla cioè sono le esigenze nel nulla
Su questo non c'erano crediti attiva in volo volontaria del Comitato dei mondiali di nuoto alla quale noi stiamo
Partecipando con un nostro contributo come altre imprese che hanno fare in questi giorni sono sono usciti alcuni annunci di imprese italiane
Che dicono che hanno sottoscritto un accordo con noi per per avere le emissioni zero delle loro produzioni
Ma questo contro niente a che vedere con il Vice un prete che avessimo purtroppo voi avete scelto di scrivere questa lettera il voto il Comitato da lei presieduto dottor Clini aree AIM perché adesso qualche tempi ci sono cioè questa multa
Quando scacchieri Oliver almeno questa non è una multa la multa sarebbe molto più salata no la multa sarebbe visti più diciamo l'Emilia-Romagna gioielli però entro la fine dell'anno
Dobbiamo a assegnare le quote agli impianti industriali però gli impianti industriali si trova nella condizione di non legalità
Quindi teoricamente potrebbero essere chiuse da un magistrato diceva l'articolo sette è unicamente dovrebbero essere chiuse da ormai da un da un magistrato per quei questa è un'operazione l'acquisto di queste quote va fatto adesso entro la fine dell'anno
E voi considerarle seminariale decreto in base al decreto dire allora che ricerche che rischia recepito la direttiva emission trading che che c'era assegnato questo tetto limitato di emissioni
E in parte per decretare previsto che il nostro Comitato il comitato che io presiedo faccia una relazione ai Ministri per dirgli a che punto siamo e di che cosa abbiamo bisogno
Perciò ne abbiamo fatto esattamente quello che è previsto dal decreto abbiamo completato questa analisi abbiamo mandato questa relazione
E abbiamo detto guardate ottocentoquaranta milioni di euro questa è la prima bolletta che ci arriva la prima perché
Il rischio che poi questa bolletta diventi molto più salato se non riusciamo a dare
Nell'assegnazione gratuita all'impresa perché rischia di diventare appunto di cinque virgola sei miliardi di euro in questi quattro chi li paga lo Stato da Stiglitz Voice ritiene
Perché nel decreto che ha recepito la direttiva europea
Dopo aver preso atto
Che la nostra valutazione tecnica non cambiava nonostante la valutazione politica
In qualche modo il Governo di allora che cautelato e ha detto va bene esercizio e ci sarà un belga un deficit di quote le compreremo noi
Per ciò che che è un altro meccanismo distorsivo perché la verità è che il Governo dovrà andare a Bruxelles e dire col cavolo che noi accettiamo una quota di questo tipo se non si capisce perché dobbiamo strangolare le imprese italiane quando
Altro impinge europea mi missioni specifiche molto più altri quindi Italia
E nemmeno le imprese potrebbero dire ok ce le compriamo noi sul mercato internazionale spendendo di meno questo non lo possono fare perché non Vardalos sono distanti solo possono fare perché non hanno avuto l'autorizzazione europea non paga se ha dei margini di cambiamento politiche diciamo l'Italia entro dicembre deve comprare questi diritti di emissioni Marcello sono sono quelle che
Che dipendono dalla forza di iniziativa politica io credo che la situazione sia così chiara i numeri siano così evidenti che ci siano le possibilità di aprire una vertenza a livello europeo e quindi gli aspetti delle e di chiedere che queste risorse non vengono sprecate
Per alimentare un mercato sostanzialmente virtuale
Se non erro perché queste risorse non andranno per investimenti negli italiani in Europa per nuove tecnologie perché andranno semplicemente per
Ampliare o ripianare i deficit con i bilanci di qualche impresa tedesca o francese prevalentemente certo avuto a parte la risposta del Ministro Prestigiacomo che a gestire sul Sole ventiquattro Ore ha avuto qualche altro segnale dai ministri competenti
No però mi pare che i Ministri avessero già espresso da tempo le loro perplessità su tutto questo meccanismo tant'è che quando ci fu
La la trattativa del sul pacchetto clima energia alla fine dell'anno scorso la posizione italiana fu molto diverso da quello precedente certo tutti io la ringrazio moltissimo per la solidarietà e anche per la sua pazienza grazie
Buon lavoro grazie arrivederci