Intervista a Sergio D'Elia sui lavori del Consiglio Generale del PRNTT e sul prossimo Congresso dell'Associazione Nessuno Tocchi Caino

Sergio D'Elia il futuro del Partito Radicale transnazionale non violento e tra spartito in questo Consiglio generale
Sì nuovi oggi credo che in questi giorni il Consiglio
Discuteremo della
Necessità di darsi un obiettivo che è quello di ritornare diciamo lo Statuto alla vita statutarie del partito e l'obiettivo è convocare un congresso mondiale
Del Partito Radicale Nonviolento da qui ad un anno
Io credo che c'è un
Una questione fondamentale e chiaro di questo partito fanno parte iscritti perché un partito versione diretta ma iscritti che sono rappresentanti di lotte
Per i diritti umani spesso anche per i diritti di popoli in varie parti del mondo c'è un nodo cruciale a parer mio che va
Va affrontato e va e va sciolto che quello del primato
Della
Diciamo sovranità dell'individuo su se stesso
Rispetto al primato della dello Stato non solo su se stesso e nel rapporto internazionale anche sulla vita dei propri cittadini questa è l'idea forse il nodo
Da sciocchi e tra queste e quindi contro lo Stato nazionale assoluto la sovranità assoluta dello Stato nazionale ma anche
E questo riguarda proprio i nostri rapporti con i Montagnard con più puri con i tibetani
Contro anche quel mito dei movimenti di indipendenza nazionale no che pensano di poterlo risolvere la propria causa non in appunto facendo l'economia della
Diciamo della federalismo cioè del rapporto con altre realtà e con altre entità e questo vale molto per il partito Partito Radicale
La devoluzione di sovranità che noi chiediamo agli Stati
A favore di una realtà più ampia federale pensiamo all'Europa ma lo stesso discorso POR far valere per la complessa realtà cinese per il superamento del
Del problema della Cina nel rapporto alle autonomie regionali di Lecce
A maggior ragione deve valere per quelle organizzazioni
Che lottano per l'affermare i propri diritti umani cosa voglio dire voglio dire che
In termini anche di dedizione del proprio tempo nella propria lotta politica
A favore e qui anche
Qui in questi termini parlo di devoluzione ai a favore di questa realtà che il Partito Radicale transnazionale io credo che questo questa dedizione questa devoluzione
Di sovranità sul proprio partito sul proprio movimento a favore del Partito Radicale transnazionale può essere la chiave la soluzione anche per loro del proprio specifico
Di e etnia di popolo di
Cittadini di una realtà che lottano per la l'affermazione di più diritti umani fondamentali
Sì detto abbiamo ascoltato anche dalle parole di Marco Pannella che appunto ogni singolo ogni singola lotta ogni singola causa
Ed è il discorso che sa che appunto continuando anche te sono importanti ma l'obiettivo finale quindi della dell'università e lavorare insieme come partito
Arrivare all'obiettivo fondamentale
Nessuno tocchi Caino qualcuno potrebbe pensare ha raggiunto il suo obiettivo c'è stata la moratoria
Votata le Nazioni Unite la Campagna nel mondo prosegue anche con con dei risultati do con dei buoni risultati ecco qual è l'obiettivo che in questo momento Nessuno tocchi Caino a
L'obiettivo è quello di passare dalle parole e i fatti cioè da quella grande
Grande successo che è stata l'approvazione della risoluzione
Le Nazioni Unite nel dicembre del due mila sette in cui
Le Nazioni Unite non potendo emettere un decreto ingiuntivo nei confronti degli Stati che ancora pratico la pena di morte di abolirla o quanto meno di fermarsi con una
Con una moratoria hanno potuto fare soltanto dare un'indicazione
Ha un valore politico di indirizzo norme quella
Quella risoluzione per ora si tratta di passare dalla risoluzione all'applicazione ovviamente nei confini nazionali perché esistono realtà in cui la pena di morte
Sovrana nella misura in cui nel diritto interno di un Paese quindi
Perché quella grande indicazione delle nazionalità moratoria delle esecuzioni in vista l'abolizione a pena di morte sia applicata all'interno della realtà allora l'obiettivo intanto quindi quello di
Darsi dei progetti nelle realtà dove la pena di morte viene praticata noi abbiamo deciso di
Partire dal continente africano dove negli ultimi anni sono arrivate le notizie e i fatti politici e giuridici più importanti sul fronte dell'abolizione penso
All'ultimo dove i genocidi di colpi di Stato erano un po'la dominante nella vita politica e civile di un Paese
Ruanda Burundi giusto che hanno abolito la pena di morte per restare all'ultimo per l'ultimo anno anno e mezzo
Partiamo da lì perché da lì giungano appunto le applicazioni le realizzazioni di quella indicazione del delle nazioni lo stesso discorso vale per
Le aree del Medioriente penso al Libano Giordania cito paesi dove credibile con un investimento in termini di risorse umane e finanziarie oltre che politiche
Raggiungere l'Obiettivo dell'abolizione della moratoria Giordani IBAR nel centro asiatiche il Kazakistan queste sono
Quindi diffondere la risoluzione del mondo e procedere verso le moratorie nazionali l'abolizione della pena di morte
Un passaggio cruciale né in queste dell'altro obiettivo è quello che
Abolire quello di abolire i segreti di Stato sulla pena di morte molti Paesi che pratica la pena di morte io direi il novanta per cento delle esecuzioni che avvengono nel mondo che nel monitoriamo avvengono in un regime
Di mancanza di trasparenza nel sistema della pena capita l'abolizione del segreto o dei segreti di Stato che svolgono
La la pena di morte in realtà poi avvolgono molte altre questioni parliamo di un fatto flemmatico parlando di pena di morte
Significa procedere verso una quantomeno una diminuzione dell'esecuzione perché rendere conto all'opinione pubblica internazionale soprattutto alla comunità
Mondiale di come viene ha praticato la pena di morte quanto esecuzioni quante condanne a morte il nomi eccetera cosa che ad oggi sono gli Stati Uniti forniscono
Significa diminuire il numero il numero dell'esecuzione questi sono gli obiettivi che sono al centro poi della
Prossimo congresso di nessuno tutti cretino ecco perché avete scelto come sede di questo congresso un carcere e poi diciamo anche quel carcere
Sennò intanto ringraziamo il il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria il suo capo Franco Ionta per aver accettato di
L'idea di svolgerle o con il Congresso di un'associazione politica
All'interno di un penitenziario e la prima volta in assoluto che un congresso non solo di un'associazione radicale ma di un'associazione politica si svolge all'interno all'interno del carcere
Abbiamo scelto il carcere di Padova e su questo no concordato anche al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria perché il luogo forse dove in questi anni e maturata un'esperienza
Che è stata animata andare a volontari penso Ornella fa avere un penso a tanti altri sono una ventina i volontari che entrano ogni giorno in carcere
Per curare quello che spesso l'istituzione istituzione penitenziaria non esce a fare cioè tentare
Il processo di risocializzazione dell'inserimento nella società e poi l'esperienza dei detenuti una
Ristretti orizzonti è un'associazione di volontari e di detenuti
Che fanno un lavoro enorme di documentazione su quello che avviene
Nel
Mondo penitenziario ma anche
Spesso anche nel mondo della giustizia in generale
Producendo dossier
E la Boran do proposte proposte di legge è un laboratorio credo tra i più creativi di non solo di riflessione ma anche di proposte per tentare di governare
Quella che è un'emergenza del diritto della giustizia dei diritti umani dire semplicemente
Qual è quella che stanno vive tutta la comunità la comunità penitenziari abbiamo scelto Padova per la casa di reclusione di Pato di Padova per questo ma anche per dire
Che nel nostro Paese c'è un problema di un'emergenza nella che ebbe nella nell'amministrazione della giustizia conigli undici milioni di processi pendenti
E anche nel mondo penitenziario che è un'appendice del problema sociale della non amministrazione della giustizia nel nostro Paese con normali siamo sessantacinque mila detenuti
In una situazione nella quale quarantatré mila sono i posti
I posti disponibili quindi come si vive in carcere quali diritti fondamentali vengono negati ecco credo che questo è una questione che attiene
Alla al nostro anche specifico certo non ci sono le esecuzioni capitali ma proprio ristretti orizzonti a questo punto di vista
Produce dei dei dossier aggiornatissimi ci sono sessantacinque morti ammazzati in carcere del sussidio si dice ma non sempre per il suicidio
Senza calcolare quelli di malasanità che muoiono in cassa altre centinaia ogni anno
Beh c'è una pena di morte di cui occuparsi che è quella che viene comminata in via extragiudiziale anche nei penitenziari italiani
Parlando di
Di trasparenza rispetto hai ai I leggine nonna che praticano la pena di morte per quanto riguarda il carcere probabilmente l'opacità e forse il
Il dato più significativo
Non si rischia accennando i riflettori su quella realtà veramente molto particolare che Padova
Di dare all'esterno un'immagine che poi non corrisponde alla realtà carceraria italiana perché come non sappiamo gli altri istituti penitenziari sono spesso versano in situazioni disastrose
Sì ma pro lo facciamo Padova non per aprire i rifiuti fosse il carcere più trasparente che esiste nel mondo nel pianeta penitenziario italiano
Lo facciamo proprio lì perché da quel carcere arriva questo quest'opera di documentazione di informazione sulla realtà più generale dei penitenziari dei penitenziari italiani
Il lo facciamo in stretta collaborazione con ristretti orizzonti questo nostro congresso loro sono proprio co-sponsor di questo
Congresso le hanno preparato le loro relazioni ci saranno due tre quattro e l'azione dei detenuti che non ci parleranno del carcere di Padova ci parleranno proprio dei luoghi dove i riflettori
Non
Arriva
Conclusione però voglio ricordare
Diciassette
Non solo il luogo simbolico significativo ma anche la data abbiamo deciso di farla il diciassette diciotto dicembre che sono
Questi giorni nei quali al New York le Nazioni Unite approvavano risoluzione per la moratoria delle esecuzioni