Intervista a Luigi Compagna sulla manovra economica messa in atto dal governo Berlusconi per poter ovviare all'attuale crisi economica

Radio Radicale abbiamo ora qui cono idrici compagna senatore del PdL stavolta parliamo col senatore Compagna e di economia senta senatore Compagna in ambienti governativi fino a pochi giorni ore sono s'si sosteneva che l'Italia non era assolutamente come la Grecia e che gli italiani non potevano stare tranquilli ora un autorevole esponente del Governo sottosegretario alla Presidenza
Ci spiega che per evitare il rischio Grecia e dobbiamo fare una manovra lacrime e sangue e allora
Ma l'espressione lacrime e sangue in questa materia la lascerei perdere perché poi si fa la comparazione fra le lacrime e sangue di alcuni relativamente sangue di qualche altro e andiamo in quel ragionamento l'ha capito
Sì cerco di Betlemme dal punto di vista del Governo il Governo
Deve fare dei tagli da questo punto di vista la Costituzione vigente
Da
Della spesa pubblica nella disponibilità del Governo e del circuito Governo Parlamento solo un terzo di quella che alla spesa pubblica nazionale complessiva
I tempi forse della manovra storicamente ricordata come la più lacrime volesse AGUI Noventa quella del Governo Amato anche lì fu fatta d'estate
Bypassando il momento della Finanziaria e attraverso quattro deleghe all'Esecutivo
Che cosa voglio dire sono reduce dai lavoratori della corda lavori delusione bicamerale sul federalismo fiscale
Noi ci troviamo in una situazione in cui la spesa pubblica
Che passa per il circuito della democrazia territoriale
E come tale non è né verificabile né controllabile ancora meno tagli ambire e quasi circa il sessantacinque per cento questa è la difficoltà oggettiva certamente ci sono ancora
Lacrime e sangue come dice qualche volta taglierino carne viva da tagliare
Nel circuito che va per il Governo e Parlamento ma ho l'impressione che di volta in volta questo sminuisce e ripeto che ci asserire riti dite al tema del federalismo fiscale se così stile stanno le cose il federalismo fiscale non si può certo fare
Ecco il federalismo fiscale come leggi di indirizzò
Fatta per legislazione ordinaria aveva un appuntamento la riforma costituzionale da questo punto di vista non se ne è vista traccia ecco perché
E dei territori lo evocato in qualche modo io il sovrapposti dei temi cioè
Con uno un regime della spesa dei Comuni delle Province delle Regioni diciamo della democrazia territoriale di questo genere
La manovrabilità di politica nazionale della spesa pubblica
è davvero abbastanza relativa e giustifica anche l'espressione che a me non piace lacrime e sangue così però insomma il federalismo fiscale deve essere inviato no a questo punto secondo
Abbiamo aspettare comunque un annuncio anche questo
Per così dire che da un cambio di registro molto radicale
Per certi versi potrebbe addirittura essere anticipato però non si può
Ignorata e che potrebbe essere appunto un modo per correggere le distorsioni del nostro regionalismo però non si può aggirare il canale principale la Costituzione la Costituzione vigente
Fallita la riforma che si tentò della quattordicesima legislatura
è una Costituzione che mette lo Stato un gradino dietro e non un gradino davanti senatore Compagna ho capito bisogna ridare potere allo Stato allora altro che federalismo
è sotto certi aspetti non c'è dubbio solo che per non toglierlo
Al sistema delle autonomie
Si è usata questa formula del federalismo fiscale e lo stesso Governo ci ha detto che ci avrebbe fatto sapere in corso d'opera
Quale
Il destino della riforma costituzionale fin d'ora non l'abbiamo saputo di cui il mio sconcerto i dati della sanità sono quelli che sono
Non è che noi possiamo fare ricadere sull'intelligenza chirurgica quasi da mago
Di Tremonti di trovare anche il COLAP qualcosa da tagliuzzate ho l'impressione che il discorso vada anticipato
O per fare un federalismo fiscale di tipo chiusi Corp
Sulla dissipazione regionalistica oppure per quantificare dei costi rinviarlo ringraziamo reciproca nel PdL buon ascolto da Radio Radicale