Incontro con i familiari e i comitati delle vittime della violenza di Stato

Grazie a tutti
Iniziamo questa prima iniziativa
Sulla giusto due giorni fa abbiamo organizzato
Denominata verità giustizia ma perché
Si riferisce appunto tutte queste morti oscure che abbiamo definito violenza di Stato
E
Abbiamo colto l'occasione del l'apertura del processo operando di anzi nel caso che qui ci tocca perché perché è una questione di vicinanza territoriale
E quindi in vista di questo di questo appuntamento dodici d'organizzare questa due giorni che oggi
Riguarderà soprattutto dai diversi casi che abbiamo che stiamo seguendo che abbiamo seguito
E purtroppo ci ritroviamo ancora una volta a raccontare queste storie perché l'informazione non è mai troppa perché perché spesso la sullo scuro
E domani invece che ci cerchiamo di fermarci più sui alcuni temi
E secondo noi stanno un po'alla
Alla base di tutte queste storie quindi si inizierà domani mattina con il primo focus dove si parla da istituzioni totali carceri Psichiatria
E interverranno diverse associazioni non non faccia sull'elenco perché trova del programma fuori e il secondo punto secondo Focus riguarderà l'informazione dopato appunto il ruolo dell'informazione nella creazione lo stigma dell'insicurezza
Abbiamo anche tra gli interventi di oggi Checchino che ci vorrà pure di di questo e il terzo focus buone pratiche di riduzione del rischio di autodifesa ad abusi e repressione pestaggi
Ok a questi sono i più o meno i temi che abbiamo cercato di con cui abbiamo cercato di caratterizzare questa giornata questa giornata appunto nasce non solo davanti un caso personale ma cerchiamo
Abbiamo cercato di creare un filo rosso che leghi tutte queste storie che che non si limitano alle alle morti in carcere perché abbiamo abbiamo scoperto purtroppo che in non è solo in carcere si muore ma si muore prima di arrivare in carcere sia more fuori dal carcere neri nei reparti psichiatrici timore solo per cioè il possesso di alcune sostanze che sembrerebbero così pericoloso da da giustificare queste reazioni spropositate
E la giornata di domani proseguita anche con una manifestazione con tutte le garanzie di Stato in cui Portici invitiamo tutti a partecipare
E sì questa iniziativa si può neanche in un in uno scenario in cui da da diversi mesi va altri comitati come come il nostro no cercando di
Di creare una sorta di direte tra tutti questi casi che appunto vanno al di là del dello specifico ma che cercano di
Di creare appunto un sentimento comune far capire che
Dietro ogni violenta già stessa faccia della faccia purtroppo abbiamo capito bene picchia
Vorrei concludere questo intervento iniziale leggendo la lettera della della famiglia di Federico Aldrovandi che non ha potuto partecipare all'iniziativa che però ci teneva
A mandarci questa lettera
Abbiamo conosciuto parte della famiglia dentino qui atterrare un mese fa Rutelli era sono maggiori via insieme ragazzi del Comitato per la per Aldo
Di dalla tangibile la mancanza di Aldo stesso della mamma di ruote Roberta e anche per la nonna questi ultimi però si sono espressi in modo forte chiaro quando ragazzo parlato credo che sono stata colpita la maturità pacatezza decisione di Londra
In poco tempo ha perso tutta la famiglia con cui viveva dovuto crescere in un attimo qualcuno ha voluto cancellare di colpo tutta la fiducia nel futuro l'idealismo quel diritto a un recente e non è stato un colpo di spugna sono stati colpiti parte fa quattro
Quel tenuti saldo
Pensino padrone ha portato via la mamma la nonna morose qui adesso e in futuro orgoglioso capaci di un'uscita schiacciante pure pieno di ferriti aperti risate con suo fratello e gli amici un ragazzo
Per noi innanzitutto per i suoi fratelli perché gli è vicino e giusta urgente giustizia è dovuto al futuro sappiamo in che modo è morto Aldo purtroppo come tanti troppi altri la violenza omicida di chi aveva la responsabilità della sua persona
Ad Aldo dovunque sia promettere continueremo con la sua famiglia appreso amici su questa strada per la giustizia perché non vogliamo che accada nel più voglio ripetere le parole scritte lo striscione del corteo per Federico
Per quello che è successo per quello che non doveva succedere perché non accada mai più la famiglia di Federico Aldrovandi
Io
Lascio la parola a Gioia che ci racconta la storia di al dovere
Quello che vuole
Buonasera a tutti grazie per essere venuti e io sono la prima moglie di Aldo pensino
E con lui ho avuto due figli autunnale in via
Ed era un uomo che io nato moltissimo
E Aldo era un uomo di quarantaquattro anni Spello racconto per chi non lo sanno ed è stato carcerato per delle piante di marijuana
Un reato minore quindi
Venerdì dodici ottobre fu carcerato e il quattordici ottobre due giorni dopo la mattina alle otto viene trovato morto che lei accenna
Quindi ore alto minore appunto non aveva né ammazzato nessuno nemmeno fatto un tipo di reato che poteva essere
Insomma
Sono molto emozionata scusate ma
Comunque da
Dalle varie autopsie che sono state fatte risulta che Aldo aveva un'emorragia scusate un'emorragia addominale con una lesione al fegato di tre centimetri e mezzo
Ma la morte avviene per un aneurisma cerebrale
Ora quando lui annui viene fatta la rianimazione cardiaca di soccorrere assolutamente fermo quindi non ci poteva essere un'emorragia in quanto il flusso sanguigno era fermo il cuore era fermo
In tv una lesione di questo tipo non può essere stata fatta senza una Costacurta
Tre centimetri e mezzo sono abbastanza profondo
Quindi l'aneurisma in seguito poi però
Lui chiede un soccorso a mezzanotte
Tra le undici e mezzo e mezzanotte a mezzanotte e mezza sono ripetutamente il campanello della cella ci sono dei testimoni che testimoniano che hanno sentito questo campanello e
Lui siete un medico
Quindi non viene soccorso la guardia dice bianche sino a non rompere i coglioni tornare ti manderemo il medico
Quindi lui muore in questa cella abbandonato dallo Stato e da lì da tutti i responsabili della struttura carceraria i quali sono stati citati e c'è Tizio
E una cosa gravissima a mio parere
E perché non so se voi immaginare attenti cosa vuol dire morire per un vaso sanguigno che si era un tempo e dolorosissimo dolorosissimo quindi c'erano otto ore di tempo per poterlo saldare
Il Silvestrini era cinque minuti di auto
E questo è una cosa che veramente non non ho parole per esprimere
Quindi io quello che chiedo
All'opinione pubblica allo Stato che non si può più chiudere gli occhi davanti del casi come questi
Perché non si può morire teste le piante di marijuana
Non si può morire ma neanche per nessun altro motivo ma comunque
Nata e quindi questo punto dire che il passo la parola alcune
Buonasera a tutti io vi ringrazio per essere venuti numerosi
I dettagli
La storiella già spiegati da Gioia
Comunque
Personalmente secondo me non si dovrebbe morire per alcun tipo di reato a prescindere che sia anche se sia un omicidio il nostro Stato non è
Sicuramente è prevista una pena di morte se non c'è insomma non è una cosa giusta
Questo sistema questo Stato che continua ad esserci si vede non erano in vari casi non solo in questo caso
Io credo che non
Che non sia una cosa normale in un Paese che ormai viene considerato anche civilizzato insomma nella condizione in cui siamo ora
Delle persone come siamo come sono io che sono in via Fratelli io mi sono ritrovato senza famiglia
Per per lo Stato per colpa dello Stato perché delle persone che dovrebbero tutelare la sicurezza nel posto in cui uno si dovrebbe sentire più sicura che in tutti gli altri posti mio padre è morto
Io credo che insomma come minimo sia ad esigere la verità
Non solo per il caso di mio padre per il caso di può chiedere il tasso di Aldrovandi questo dimostra che non sono casi isolati idee che non sia sicuramente è venuto a sapere di tutte le morti in carcere che sono state omesse sono state sepolte sotto la sabbia
Io insomma
Non non credo che
Ci sia bisogno di altre parole bassa rendersene conto
Cercare di fare qualcosa tutti insieme
Io vorrei solo dire per conto mio che mi piacerebbe comunque che la verità venisse fuori che tutti questi casi
E che fatti del genere
Possano non succedere più o possano se non alto non essere seppelliti
Sotto un cumulo di di Bugie o comunque di
Di mezze verità che non vengono spesso mai tirate fuori
è importante che insomma queste cose vengono fuori tutte le sappiano
E tutti sappiano che mio padre è un uomo normale con le successa Luini
Questa cosa potrebbe succedere a chiunque di noi e quindi è importante che appunto si sappia
Che che sono cose che succedono purtroppo in Italia e bisognerebbe appunto evitare che succedessero ancora
Una sera anch'io sono figlio di Aldo vorrei dire che è importante trovare la verità in questo caso in tutti gli altri
Quinta innanzitutto per dare giustizia a queste persone che sono stati vittime ma
Soprattutto per trovare quali sono state le cause e per evitare che questi fatti si su certi risulti c'erano perché come hanno detto già anche mia fateli
Può succedere a chiunque finché lo vediamo in televisione a volte no vediamo neanche lì ci sembrava lontano
Ma sono cose che succedono quotidianamente nel nostro Stato vicino a noi e soprattutto ai giovani
Niente quindi premetto importante trovare la verità cercare di evitare che Ristuccia
Grazie per la testimonianza prendo spunto dall'ultima cosa che ha detto i casi che non che non vengono all'attenzione mediatica che purtroppo non trovano spazio neanche limite locale e lascio però la testina Cambini Nasrallah Di Luca morto nel reparto psichiatrico
Buonasera a tutti voglio ringraziare il Comitato addobbi anzi no per avermi invitato a questa giornata il richiamo Cristina Gambini e sono snella di Luca Gambini come notate sono abbastanza mozione ATA
Io sono la mia famiglia siamo di San Giustino in provincia di Perugia e mio fratello Luca morto il trenta dicembre due mila sette nel reparto di psichiatria quel preclusa
E
Praticamente anche nel caso di mio fratello ci sono state varie Commissioni perché è assurdo pensare che una persona che non abbia mai pre su del metadone e non faccia uso di eroina assumendone centosessanta milligrammi possa ecco salvarsi da solo
E questo è quello che è stato fatta all'interno del reparto di Psichiatria perché invece di mettere in alto tutte le procedure
Appunto del caso Moro hanno cercato di che la cosa
Forse si risolvesse da sé come fosse una magia di quindi noi
Non è stato contattato nessun servizio dito su ecologia varie cose esami del sangue di tra l'altro è così internet e ci sono vari articoli potrete leggere meglio
Come anche la la cosa che è abbastanza insomma complessa diciamo ma molto chiara poi nel
In quello che è successo
Il
Appunto la mattina del ventinove dicembre mio fratello appresso questi centosessanta milligrammi di metadone che non erano destinati a lui ma ad un altro paziente
Conoscendo Luca sicuramente l'ha fatto per far vedere come che lavoravano lì dentro tant'è che a marzo di quest'anno uscito un articolo su un un quotidiano umbro grazie
Questi hanno un broker riportava la notizia di un ragazzo che non è dell'Umbria ma che siccome appunto necessitava diciamo tra virgolette di un ipotetico ricoverano reparto psichiatrico
E è stato ricoverato a Perugia perché più vicino non era non c'erano posti letto disponibili questo ragazzo praticamente ecco per farvi dei per farvi capire come lavorano di De entro
Prendeva dei farmaci e non si sentiva bene quindi più volte si è recato D'Alì personale in servizio a chiedere se il potevano misurare la pressione
Questi invece giocavano alla PlayStation e
All'ennesima volta che questo ragazzo ha chiesto di chi fosse stata misurata la pressione ed hanno picchiato
Ecco tornando invece a casa di mio fratello non voi come familiari in fumo informati del da dell'assunzione di questo metadone
Però anche qui c'è una particolarità perché mia mamma quella mattina si era recata invitare parto inizialmente aveva parlato con il primario che ha tuttora è stato condannato a otto mesi
Siamo in attesa delle motivazioni del CIPE per questa riduzione di pena quanto il pubblico ministero ha chiesto almeno tre anni
E e lui praticamente abbiamo parlato prima quel primario e questo non gli ha detto assolutamente niente di quello che era successo
Poi la mia mamma è stata informata da un altro paziente dell'accaduto e quando ho chiesto infermieri che era l'uomo di nei pressi cosa fosse successo questi
Hanno fatto finta di niente di non sapere
E hanno detto di tornare a parlare col primario quindi la mia mamma se poi rimasta così perché dice ci ho parlato adesso
è tornata l'ha anche detto sì signora io mi sono scordato di questa cosa e quindi all'odierno ha detto a mia mamma come a me al telefono tra l'altro sono infermiera quindi c'è una rivincita pur in questo mondo
E ci ha detto che avrebbe fatto voto tutto che mio fratello Luca sarebbe messo sotto monitoraggio i di stare tranquilli abitato voi le visite per due giorni nonostante le nostre perplessità
Noi logicamente ci siamo affidati perché volevo dire mi sembra un po'stupito dire a
A un professionista dovrebbe essere considerato tale cosa dovrebbe fare
Fatto sta che mio fratello ha dormito tutto il giorno come normali fosse non mi è stato fatto praticamente niente c'è la testimonianza di due pazienti che la sera verso le diciannove e trenta mio confratello si è alzato immediato
E mi hanno dato da mangiare un panino e non ce la faceva masticare
E allora che hanno dato del latte dopodiché fratello tornato verso la Camera
Niente non riusciva a percorrere corridoio tant'è che si è accasciato per terra
è stato accompagnato da due due pazienti in camera sua durante il tragitto questi pazienti hanno chiesto aiuto a un operatore che non so chi fosse e che al momento non risulta nemmeno indagato
Questo per attore andato dritto senza proprio fregarsene
Manco fosse un animale che sta male
E dopodiché è praticamente l'ultima cosa che non sappiamo che un quarto di cinque della notte quindi a distanza di circa quasi venti ore c'hanno telefonato a casa dicendo che Luca era morto
I
Così diciamo che forse ecco rispetto a tutti questi casi brutti che sono veramente troppi
Sia per le carceri che in psichiatria perché la mia attenzione nell'infinita basta guardare su internet
Diciamo dal punto immediatamente la magistratura aperto un'inchiesta perché appunto
E a il Pubblico Ministero ha formulato il capo di imputazione per sei operatori sanitari quattro infermieri primario un altro medico
E quindi con richiesta richiesta di rinvio a giudizio per cooperazione in omicidio colposo per negligenza imperizia imprudenza violazione delle leggi mediche
Ecco io lascio la parola qualcun altro ringrazio tutti per l'opportunità di Wim di ricordare questa cosa grazie
Sono il Papa dei duchi Stefano scusate se leggo male proprio per evitare le mozioni purtroppo prende sempre in questi momenti di lecco mio breve scritto
Rivolgendo un saluto i presenti è un sentito ringraziamento agli organizzatori per questo invito anche da parte di Ilaria senza il cui coraggio e determinazione non avremmo avuto modo di affrontare adeguatamente la vicenda che abbiamo patito con la morte del nostro Stefano
Ma chi era Stefano molti lo conoscevo nel nostro quartiere dove era nato e aveva frequentato le elementari le medie e superiori
Tenerissimo come tutti i bambini piccoli con il parere era di ventuno divenuto un ragazzo schietto generoso gioviale aveva una battuta sola c'è per tutti era un grande Amicone sempre pronto a dare una mano e a risolvere i problemi degli altri
In carattere un po'fragile però forse a causa della sua estrema sensibilità e di complessi nati da bambino per la sua costituzione piccole fragile
Prima di fosso della Roma alla morte del nonno e a Quirra regalo legato da un affetto profondo era divenuto da un giorno all'altro laziale forse per non interrompere quel filo fatto di amore e di ammirazione per lui sul suscitando l'incredulità di tutti
Iscritto sia i tubetti di Baden Powell era poi passata gli scout di San Marcellino i suoi capi in una lettera inviataci alla sua morte ricordano con commozione e sulla lega le risate che risuonavano la domenica del cortile della parrocchia
Si diploma geometra e comincia a lavorare in cantiere da manovale per apprendere il mestiere
Poi il contatto con alcuni balordi e l'esperienza della droga con tanti anni di vicissitudini per lui e di calvario per la nostra famiglia
Poi alla fine del due mila e quattro la svolta decide spontaneamente ed entrare in comunità una decisione sofferta ma la quale arriva anche per non farci più soffrire e da quale esce con successo dopo anni durissimi
E poi lo sport la corsa intensi allenamenti a casa in palestra la boxe tre sulla valenza una palestra storica di Roma l'indomita ed altre a Morena
Scelti per imporsi una disciplina e per iniziare una vera vita vita sua ora finalmente dare a se stesso buone regole di vita
Ebbene
E poi di nuovo il lavoro di geometri ha ripreso con un entusiasmo e una dedizione davvero notevole
E poi le prime soddisfazioni l'indipendenza una nuova casa tutta sua nel cui giardino tenere il cagnolino tanto sognato da piccolo
La macchina nuova ordinata ma mai consegnata a giugno
Qui sta la chiave del carattere di Stefano inquiete fragile sì ma nel momento in cui cosciali pronta a prendersi le sue responsabilità e a pagare di persona e ricominciare tutto daccapo
Avete pagato anche questa volta
Una piccola ricaduta ma forze oscure glielo hanno impedito
D'altro canto la sua giovane età
Le modalità della sua morte hanno squarciato un velo su un mondo sconosciuto per la nostra famiglia fatto di indifferenza arroganza superfici superficialità violenza se sono stato percosso isolato umiliato e abbandonato
L'inchiesta del DAP Dipartimento amministrazione penitenziaria trecentoquarantotto pagine di una dettagliata e spietata analisi interno al sistema carcerario italiano
Arriverà adotta i particolari agghiaccianti due dei quali riporto di seguito integralmente
A pagina ottantasei
Il quadro che emerge dalla con un'orgia degli eventi ed alla loro disamina e quello di incredibile continuativa mancata risposta all'effettiva tutela dei diritti
In tutte le tappe che hanno visto Stefano Cucchi imbattersi nei vari servizi dei diversi organi pubblici
Assenza di comprensione del disagio mancata assistenza ai bisogni trattazione burocratica dei vantaggi tragica vicenda personale in alcuni casi assenza del comune senso di umanità
Si sono susseguiti in modo probabilmente non coordinato
E con condotte indipendente da loro ma con inesorabile consequenzialità che dà il segno di quanto sia diffusa di servizi pubblici in preparazione rispetto al disagio alla tossicodipendenza
E a pagina settanta
Risulta evidente che i figli per l'assoluta sottovalutazione della componente psicosomatica dei suoi disagi
Per la condizione di prostrazione enti prego e deprivazione psicologica che lo accompagnava fino alla morte a prescindere da ciò che emergerà dall'esito dell'indagine penale ha concluso la sua vita in modo inumano e degradanti
Questo è il dato nonostante tutto la nostra famiglia non grida vendetta ma pretende dallo Stato l'accertamento della verità e la giustizia per sette anni
Per l'elevato sano e morto in quelle atroci condizioni inserirlo ha una struttura pubblica con la stessa lealtà e collaborazione dimostrata da noi stessi la nostra famiglia
Allorché abbiamo denunciato il ritrovamento delle sostanze stupefacenti della sua casa come qualsiasi cittadino onesto
Tuttavia vorremmo fare tre considerazioni indipendentemente dall'esito delle indagini giudiziarie in corso ed alle argomentazioni di carattere giudiziario giuridico del caso sul caso Di Stefano
La prima riguarda il senso di umanità che come già detto e compra aderente mancata nei riguardi di Stanford nella sua famiglia
Pensiamo infatti che riscoprirne il valore e di valutarlo da parte delle istituzioni sia indispensabile per una corretta e giusta applicazione di qualsiasi legge Regolamento o protocollo
La seconda si riferisce a una nuova coscienza critica che a nostro avviso del maturare in tutti noi cittadini
Nei riguardi di fatto in grado di a quelli accaduti Pagliaro ebbene ogni notizia soffermandosi sugli approfondimenti considerando che ciò caduto a Stefano può accadere a ciascuno di noi si allentiamo la vigilanza il nostro senso critico
La nostra famiglia è stata costretta a divulgare con le foto che probabilmente tutti conoscono
Senza le quali una notizia pertanto tragica sarebbe sfumata in poco tempo
E anche in base a tale scelta sofferta sono giunti i primi apprezzabili segnali con i quali le istituzioni si sono attivati per fare chiarezza
Un'inconsueta rapidità
Mi riferisco alle indagini preliminari della magistratura conclusesi nonostante loro complessità soli sei mesi
All'intervento della Commissione parlamentare per la verità su Stefano Cucchi presieduta dal professor Manconi e costituita da parlamentari dell'intero schieramento politico
All'inchiesta interna del data di cui io prima ho citato due brani
Alla indagine la Commissione parlamentare del servizio taxi sanitario nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino
Ah riconoscimento della gravità della vicenda Di Stefano da parte di esponenti di primo piano delle istituzioni come l'onorevole Fini Presidente dalla Camera il Sindaco di Roma Alemanno il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti
E anche il dottor Ionta capo del DAP che ci hanno ricevuto mettendosi a disposizione per quanto di competenza
Partecipando anche al nostro dolore auspicando verità e giustizia
E infine il sesto Municipio del Comune di Roma costituitosi parte civile a processo penale in corso
Anche questo è il caso di Stefano Gugliotta dimostra che se i cittadini si responsabilizzano e attiva
E si attivano si può giungere accertare correttamente i fatti accaduti come in questa occasione in cui lo Stato a te la prima volta chiesto scusa
è auspicabile infatti che tutti i garanti della sicurezza pubblica intendo il proprio lavoro come servizio per la comunità che ben più giusto e appagante che un male interpretato senso di potere dato dalla divisa o dalla carica
Questo a nostro avviso l'esempio da seguire una maggiore responsabilizzazione dei cittadini è una giusta posizione da parte delle istituzioni chi sbaglia deve pagare
Anche per dar forza una maggioranza silenziosa che svolge il proprio dovere e spesso rischia la vita per la comunità
Noi vogliamo credere nelle istituzioni tenendo presente però che lo stiate o lo Stato siamo anche noi semplici cittadini che dobbiamo trovare un modo nuovo di comportarci riscoprendo il proprio il rispetto per gli altri
La terza è che la violenza non si combatte quanto intanto violenza ma riteniamo che la reazione debba avvenire con un impegno di sensibilizzazione corretta dell'opinione pubblica sui gravi fatti che accadono
In modo da favorire una crescita e non ho a maturazione culturale di tutti noi
Siamo in un Paese cosiddetto civile Meridiano insieme di rimanerci e di farlo rimanere o ridiventare veramente civile con comportamenti di tolleranza e degli hutu reciproco in fin dei conti basta poco
Il nostro impegno come famiglia pochi è tutto qui la nostra battaglia e quella di dare dignità alla persona Di Stefano alla sua morte così orrenda avvenuta in preda alla violenza fisica psicologica e morale
All'abbandono e alla cui tenuta ma in modo civile con fermezza perseveranza
Che il suo caso sconvolgente sia di monito per tutti stato cittadini ognuno per il suo ruolo auspicando che esso sia più consono e corretto solo così avrà un senso il sacrificio di Stefano e di altri altri ultimo
Vogliamo infine ringraziare sentitamente quanti hanno partecipato con passione la nostra dolorosa vicenda
E in particolare i genitori di Federico Aldrovandi di Ferrara
E non si avvocati e medici legali che hanno fatto l'impossibile per sottoporre le nostre istanze la magistratura che a sua volta si è dedicata con scrupolo non comune alla ricerca della verità nonostante l'indagine fosse complessa e delicata
Il mondo politico le istituzioni che a vari livelli hanno consentito aiutato la nostra famiglia
Hanno sostenuto aiutare la nostra famiglia in questo drammatico frangente
La stampa i media che si sono interessati al caso e hanno analizzato con professionalità i vari passaggi della triste vicenda la nostra parrocchia che c'è stata sempre vicina e ci ha testimoniato il suo affetto
Ed infine tutti i cittadini la nostra città che ci hanno continuamente dimostrato solidarietà e si sono stretti con commozione intorno a noi incoraggiando si così a continuare la nostra battaglia per la ricerca della verità
Alle associazioni che operano in tutta Italia
E negli ambiti studentesco sportivo sociale carcerario insieme le quali abbiamo partecipato a vari incontri
E a cui va il nostro ringraziamento per l'attenzione il supporto che ci hanno dato e per i e verso i quali siamo sempre disponibili a portare la nostra di Mosca testimonianza e a portare la nostra solidarietà
Grazie a tutti la famiglia come
Buonasera a tutti che sono la mamma che Alberto Mercuriali anch'io ho preferito scrivere perché forse per Roma maggiore chiarezza
La storia di Alberto nostro figlio primogenito di quattro fratelli è e sarà una lezione di vita essendo la sua vicenda inevitabilmente diventata storia comune lasciando un'impronta profondamente coscienze
Alberto ha scelto deliberatamente e con profondo dolore di lasciare i genitori fratelli parenti amici affetti
Perché non ha sopportato la vergogna di essere finito e giudicato un criminale sulle prime pagine dei giornali locali
Dopo aver ricevuto la promessa di silenzio per carabinieri che lo avevano fermato tre giorni prima per detenzione e spaccio di circa cinquanta grammi di hashish
Pertanto il mancato rispetto della promessa ricevuta da uomini in divisa
E l'attenzione mediatica che ha superato ogni criterio civile e qualunque principio umano lo hanno fatto sentire un nulla davanti a sé stessa e gli altri senza più tutela comprensione solidarietà annientando il suo futuro
Alberto ero ragazzo capace di affrontare e superare le difficoltà che la vita di volta in volta di poneva aveva traguardi ambiziosi e umilmente era consapevole dell'impegno che il raggiungimento di essi comporta
Aveva completato la sua formazione scolastica con brillanti risultati scegliendo il Corso di laurea
Che più di si confaceva che trovate il suo più ambite stimolante lavoro ossia sperimentatore addetto alla ricerca e sviluppo viene andava così fiero
Ecco perché la notizia del suo tragico gesto ha lasciato attonita sconvolte commosso l'intera comunità ed in particolare coloro che lo conoscevano di persona hanno pubblicamente denunciato con iniziative importanti
Una fiaccolata dei convegni la costituzione di un'associazione una tesi di laurea un finto commentario l'assurdità e sostegno ed onore per la perdita di un ragazzo tanto stimato e ammirato gentile tali morti trattato di un raro senso dell'onore
E per ottenere giustizia incidere su tante indubbia spregevole sproporzione fra la trasgressione rilevata ed il massacro mediatico che ne è seguito
Noi genitori responsabilizzati da un impegno collettivo civile e straziati dalla perdite di nostro figlio ci siamo rivolti all'autorità giudiziaria
Il mio abbiamo purtroppo ricevuto una cocente delusione notando una continuativa mancata risposta all'effettiva tutela dei diritti costituzionali in una vera e propria fuga dalle responsabilità negati in maniera smaccata e arrogante
In ordine di tempo la prima imperdonabile mancanza dei carabinieri è stata di non averlo avvertito
Il giorno successivo al fermo pur avendo avuto il tempo la possibilità ma soprattutto il dovere che ci sarebbe stata la divulgazione della notizia anziché il silenzio pattuito
Visto il completo stravolgimento del dato il semplice il buonsenso
O la comune diligenza del buon padre di famiglia ma soprattutto il ruolo di garanti costituzionali delle libertà individuali avrebbe posto l'obbligo di informare Alberto che a sua volta avrebbe informato noi cambiando radicalmente il corso degli avvenimenti
Nella sua lettera che ci ha lasciato leggiamo dopo essere stato rassicurato dei due carabinieri che mi hanno affermato che nessuno avrebbe saputo mai niente vengo a scoprire che hanno pubblicato un articolo sul giornale che parla di me
Cinque giorni dopo la notizia del suicidio i carabinieri tramite il colonnello sono per la prima i turni capovolta intervenuti sulla vicenda me esso stampa con la seguente dichiarazione siamo costernati da quanto accaduto a quanto accaduto nessuno poteva aspettarsi un gesto simile
Abbiamo eseguito gli ordini della magistratura
Con ciò dimostrando impreparazione scarsa professionalità e mancanza di interesse nell'indagare le ragioni per cui lo stesso ragazzo unico protagonista della spettacolare conferenza stampa in dal giorno prima nella loro caserma avesse compiuto un gesto irrimediabile disperato e per discolparsi elevarsi andrebbe nelle mani aggiungono di aver eseguito degli ordini impartiti
Abbiamo sperato convinti che il giudice accogliesse il disperato silenzioso che risulta scritto di Alberto espresso detta taglietti dettagliatamente nella nostra querele potesse far luce sulle responsabilità sui limiti tra scesi invece volutamente
Ha scelto le tenebre commettendo il punto fondamentale di tutta la vicenda che cioè la promessa del silenzio ricevute in caserma come se la cosa fosse stata insignificante
Con ciò dimostrando quanta siderale distanza ci sia tra questa magistratura il cittadino e soprattutto quanto sia impossibile pretendere autocritica responsabilizzazione
Anche in casi di evidente legalità come la nostra da un sistema autoreferenziale e blindato
Il tempo trascorso e le quotidiane critiche analisi che dobbiamo compiere per affrontare questa prova così dura inimmaginabile
Ci portano a proseguire nell'impegno civile e legali intrapreso affinché il futuro che vorremmo per le nuove generazioni sia depurato da atti incivili come le api sì indetti Alberto a detta di tutti testimonia e tazzine così nere nella storia di una democrazia che si vuole definire tale non siano più scritte
Bene questa un po'l'esempio di di quello che cerco di spiegare prima intervento iniziale non non parliamo solo di violenze fisiche ma di tutta la violenza che una legge quel generale di come
E di come voi qualche speculatore giornalistica giornalaio forse che cerca solo il titolo in prima pagina o era quello che cercavo di far capire se
Lasciavano la Claudio
Per l'Assemblea solidali forte a Graziella
Ciao a tutti io sono Graziella e faccio parte dell'Assemblea parenti amici e solidale Distefano fra porti
Con dolore e anche con un po'così ma di soggezione che prendo la parola questa sera
In ogni caso grazie a tutti voi per aver ancora avuto il coraggio di dire quello che è successo ai vostri cari alla parte più preziosa che ogni persona
Che l'affetto verso gli altri
Mi sono stata colpita molto alta da una parola checché risuona sempre
Stefàno era
Aldo Piera Alberto era Stefàno era
Questa parolina era per me questa sera è caricata di significato e il significato
In umanità queste persone non ci sono più perché sono state trattate male semplicemente basta
è successo così e anche per Stefano a Rovereto
Stefano
E era purtroppo
Una persona semplice ma semplice non vuole dire stupito semplice vuol dire una persona che
Aveva un un lavoro stabile
Una persona riconosciuta per il proprio lavoro una persona con degli affetti con una famiglia intorno anche se non sposato
Anche con degli amici intorno
E adesso direi anche con dei solidali intorno che non sono solo a Rovereto ma siete anche voi che siete qui questa sera
E di questo vi ringrazio
Stefano aveva quarantanove anni era in bicicletta
Evidentemente lanciato a folle velocità tanto che non ha visto un semaforo rosso
è passato e guarda caso
è passato proprio a volte davanti ha tagliato la strada
Ha una macchina della attente carabinieri ovviamente una macchina in borghese insomma c'è ma non so come dire a non aveva la scritta carabinieri ma evidentemente quelli che erano dentro si sentivano molto carabinieri
Ah tant'è che lo hanno fermato rincorso acciuffato e condotto in caserma perché aveva fatto questo oltraggio
è stato perquisito Stefàno lui stava andando in bicicletta per i fatti suoi è stato perquisito non gli hanno trovato niente ad dosso e lì sembra che abbia detto a furbetti non avete trovato niente per il semplice fatto che io tutto nascosto in cucina
Andiamo a casa glieli faccio vedere quello che ho
Sono andati a casa Di Stefano sembra che Stefano abbia Perton gli abbia indicato i cassetti dove era Amnesty nascosto il mal dopo
E età due Spinelli che dovevano essere quello che Stefano aveva detto patria vera
Ah magicamente insomma il dosaggio il peso di questa
Ma sostanza è aumentato
Stefano
è stato ricondotto in una in caserma è stato accertato in un batter d'occhio che la qualità di stupefacente era
Sopra fino a per cui Stefàno erano spacciatore quindi è stato arrestato condotto in una in prigione in cella
Sopprima arresto
Immaginiamo tutti come possa essere andata come lui possa essersi assentito lui che non aveva mai avuto neanche una multa
Ha sentito male di nuovo trattato male
Sembra che abbia ma ha deciso di farla finita
Ma nel giro di qualche ora Stefàno andava in bicicletta contento felice
è morto impiccato
Questa è la storia ma hanno dei cruda ovviamente è stato fatto un processo tutto quello che segue il caso è stato archiviato
Quello che il
Il magistrato apportato attesi della l'archiviazione e significativo innanzi tutto
In vita i familiari a piangere nella propria abitazione evidentemente lui all'idea che i trentini essi hanno persone così chiuse che debbano starsene accanto al focolare
A piangere e chi non c'è più
Farli accusa anche ma di calunnia per tutto quello che hanno avuto il coraggio di fare
ETD re
E buon per lui anche
Va bene
Grazie grazie al cielo non sono andati forse ancora avanti ma su quello che c'era per dire su questo caso
Non sono stati ascoltati i testimoni ma non sono stati
Minimamente indizi attivi i carabinieri anzi il loro operato nove è stato ha definito encomiabile
Ma la cosa che ancora fa Anna fa pensare è una notano che dice che che l'uso patti stupefacenti spine
In questo caso anche cioè parliamo di questo lo stiamo parlando di cocaina utili idioti che altro
Induce al suicidio quindi Stefàno passi sarebbe
Ucciso
Cioè perché quello era era era il destino
Di una persona quarantanove enne anche dopo il suo lavoro non so magari
Con gli amici ha piacere di farsi una canna
Ma sarebbe comunque arrivato a suicidarsi in qualsiasi modo a magari andando velocemente in bicicletta la sbattendo contro contro un muro oppure non so magari investito ma dalla macchina dei carabinieri in borghese chissà
In ogni caso così
Ha detto questo che e la storia di Stefàno come prima dicevo che con dolore ho sentito queste parole
Con speranza voglio adesso passare ora la parola a un altro componente dell'Assemblea
Perché se prima Stefano era
E e ne parlavo al passato adesso Stefano
è
Qua con noi questa sera insieme a tutti gli altri Estefanos sarà
Anche attraverso un Progetto che stiamo portando avanti come Assemblea oltre appunto a partecipare a tutti dagli incontri che
è giusto che si facciano ed è opportuno che si facciano grazie
Sentiamo tutte limitiamo Errico
Sono appunto un partecipante l'Assemblea micce solidali e parenti di Stefano fra porti
Prima di parlarvi dell'Assemblea volevo solo puntualizzare una cosa tutte le cose che ha detto prima Graziella sono contraddizioni che emergono dai verbali cioè quando lei diceva sembra che
Cioè sono tutte cose scritte nei verbali sia di arresto sia poiché i verbali della polizia penitenziaria
Sia effettivamente io parlo a partire da una vicenda tragica di una bellissima esperienza in realtà che stiamo facendo su
A Rovereto in Trentino
Siccome difficile riassumere il percorso che dall'anno scorso perché
La vicenda accaduta il ventuno luglio due mila nove ci ha portati ad oggi cercherò di di riassumere attraverso gli slogan che hanno caratterizzato le varie fasi di questo di questa Assemblea
Il primo il primo slogan sul quale ci dite ci siamo trovati sia
Il Parenti sia i familiari sia gli amici che conoscevano Stefano sia persone che non conoscevano Stefano ma che si sono sentite colpite da quello che era avvenuto
è stato non si può morire così questo è stato il primo il primo slogan a ridosso della morte l'Assemblea si è ritrovata sul fatto di non volere che la vicenda passasse sotto silenzio perché naturalmente
Viene da dire naturalmente purtroppo sentendo anche le altre vicende
I giornali hanno dato spazio il giorno successivo dal giorno seguente in poi la della vicenda non si sarebbe parlato a livello istituzionale nel su uno ha preso posizione nessuno e neanche fatto qualche dichiarazione quindi della cosa non si sarebbe assolutamente più parlato quindi il primo
Così
Il primo la prima dichiarazione che è stata fatta e no noi non accettiamo questa
Questo fatto e su questo slogan abbiamo fatto la prima manifestazione
Il tre agosto e poi diamo iniziato una serie di d'iniziativa innanzitutto ponendoci come obiettivo che ogni ventuno
Del mese di fare un presidio che ricordasse questa questa vicenda quello che era accaduto
E poi anche delle situazioni già fin da subito cercavamo ogni luogo possibile dove poter parlare di questa di questa vicenda
Il secondo slogan siamo chiusi io non scordo Stefano fra porti
Di fronte al doppio silenzi istituzionale e mediatico che ovviamente
Si riferisce al fatto che noi facevamo iniziative parlavamo della cosa
Anche attraverso anche nelle situazioni di mercato per esempio molte persone cominciavano a a chiedere anche a venire a chiederci cos'era sul esso eccetera nonostante questa attenzione che andava crescendo ancora in media e l'istituzione le istituzioni non non si esprimevano quindi noi
Di fronte a questo completo silenzio abbiamo continuato
E diciamo
Uno D uno del delle cose che che paghiamo portato ancora avanti
Anche nei mesi successivi è stata una rappresentazione teatrale qualcuno di voi forse Evangelista in cui il punto si partiva semplicemente dalle contraddizioni presenti nei verbali
A partire da quelle abbiamo costruito una una rappresentazione teatrale su questo ci ha visto
Coinvolte centinaia c'è coinvolte l'Assemblea indirettamente ma la partecipazione agli spettacoli di centinaia di persone per una cittadina come Rovereto è una è una cosa piuttosto piuttosto anche atipica
E parallelamente naturalmente continuava anche la vicenda giudiziaria cioè comunque è stato fatto quello che
Diceva prima Graziella è stato chiesto l'avvio di un procedimento ci sono stati degli avvocati che si sono resi disponibili
E di fronte al all'ipotesi di archiviazione te purtroppo mano a mano che andavamo avanti si faceva sempre più più chiara
E che poi è stata
è stato archiviato il caso dal punto di vista giuridico
Non abbiamo continuato a fare sempre più iniziative sono invece che
Dire va beh aspettiamo
Di vedere come va la vicenda giudiziaria al contrario metano noi dobbiamo continuare con con lo slogan sempre io non scordo Stefano fra porti
E qui è avvenuto in questa fase l'Assemblea un fatto
Piuttosto
Diciamo non normale per i tempi che che viviamo
Cioè progressivamente
Si è cominciato a discutere in Assemblea non soltanto della vicenda Di Stefano fra porti ma anche
Si è partiti si è arrivati alla consapevolezza che il caso Di Stefano non era un caso isolato
E quindi si è cominciato a discutere degli altri casi che sentivamo attraverso delle le informazioni le varie fonti di informazione perché non ce n'è mai soltanto una
E come dire se è cominciato a discutere di queste ditemi di cui solitamente
Non discutiamo a livello collettivo se non in ambiti come possano essere questo in ambiti specifici no
Si è cominciato a discutere della violenza poliziesca del carcere come istituzione della brutalità
Di certi metodi ricco legittima del carcere stesso della penalizzazione del consumo di determinate sostanze quindi della nel porre vizi dei proibizionismo e dell'inasprimento delle leggi più in generale che colpiscono
A partire dal paradigma sicurezza ci attraverso partirà sicurezza si giustificano tutta una serie di di leggi inc di fatto speciali comunque un inasprimento
Che è sotto gli occhi di tutti
Però non ne discutiamo quasi mai quello che successe che in assemblea premier abbiamo cominciato a discuterne assieme tra persone che venivano provenivano da percorsi esistenziali e politici completamente diversi cioè
I parenti sono i familiari come diceva giustamente prima il padre di Cucchi che magari non si erano mai posti prima determinati problemi
Gli amici magari persone si più sensibili si sta un po'divagando però io credo che siano anche elementi utili per il dibattito perché somma poi da queste storie dobbiamo anche riuscire
A dibattere un pochettino
Quindi anche gli amici che magari sul discorso del della penalizzazione il proibizionismo avevano da dire la loro magari su altri temi non si erano mai posti il problema
è poi da parte degli anni di un gruppo che non non nascondo stiamo un gruppo di anarchici che facciamo attività tra Rovereto e Trento e che ci siamo abbiamo seguito la cosa fin dall'inizio
è stato un è un connubio è stato perché sto parlando del percorso ma lo è tuttora un connubio piuttosto piuttosto particolare
Il
Il risultato tra virgolette di questa di questo percorso è il terzo slogan con il quale poi concludo e che è perché così non si muove da più
Cioè noi ci stiamo interrogando è un gratta lo stiamo facendo già da un po'di tempo e già abbiamo una proposta concreta che stiamo cercando di attuare sul passaggio che secondo me è un passaggio determinante
E che riguarda un po'tutto il tutti noi anche noi che siamo qui oggi cioè passare dalla sensibilizzazione quindi da una forma di indignazione
Alla mobilitazione
Perché queste cose non accadano più
Ecco la nostra la nostra così il nostro cioè il passo insomma di rendere concreto quello che è una dichiarazione di intenti perché ogni volta che diciamo anche verità e giustizia
è una dichiarazione di intenti però io credo che insomma
A parte qualche caso
In molti altri in realtà a ci stiamo chiedendo verità giustizia a uno Stato
Che di fatto ci dice ogni giorno come stanno andando le cose e ce lo dice non soltanto attraverso questi casi ma attraverso l'inasprimento a livello repressivo che è più generale che riguarda la condizione degli immigrati la caratterizzazione
Quindi insomma non abbiamo cercato di rendere di di pensare di come si poteva rendere concreto questo slogan perché così non si muoia più che a partire da
Una specificità che quella di una città piccola come Rovereto
Siamo arrivati a una proposta che è una rete di autodifesa
Dalle violenze poliziesche
In pratica si tratta di un numero telefonico
Che viene
Diffuso
Con l'esplicita con esplicito riferimento che è un numero da contattare in caso in caso in situazioni in cui ci si trova di fronte alle forze dell'ordine magari non s'si sa come comportarsi oppure
Si pensa che si è in in
In una situazione di abuso di abuso di potere
Ma non è soltanto un numero telefonico perché ha un numero telefonico che presuppone una rete di contatti c'è un gruppo di persone che comunque è disposta a mobilitarsi e noi siamo arrivati a questa questa proposta partendo da
Da un
Così da un da un dato significativo se quel giorno ventuno luglio Stefano fra porti quando è stato portato in caserma non fosse rimasto solo molto probabilmente la cosa non sarebbe andata così come poi si è conclusa tragicamente
Chessa e Stefàno comunque avesse avuto un supporto anche dall'esterno prima di tutti i carabinieri non si sarebbero comportati così come ovviamente non si evince dai
Dai dai verbali però penso che
Ognuno di noi può pensare che una persona con quote non viene trovata in possesso di stupefacenti lotta sci non è lo portano in caserma con la scusa di una di una violazione del codice della strada spontaneamente dichiara di avere del dell'accesso a casa questa è una cosa che noi cioè perché siamo persone semplici ma anche intelligenti non non accettiamo
Quindi a partire da questo fatto probabilmente
Perché abbiamo pensato che questo poteva essere una una una proposta concreta per concretizzare questo slogan
E anche quindi una doppia funzione solidarietà rispetto a chi si trova nelle situazioni in una situazione di potenziale abuso giardini abuso di potere ma anche come dire un avvertimento verso le forze dell'ordine
E non è un caso che comunque
Quando alcuni dell'Assemblea sono stati fermati nei normali controlli che avvengono in città normali fino a un certo punto
Hanno subito alcuni di voi hanno detto subito che facevano parte dell'Assemblea di Stefano fra porti in provincia di Roma voi cosa
Come vi sentite rispetto a questa cosa sempre la reazione è stata la stessa consegna dei documenti e via quindi qualche se ha comunque può essere di fronte all'angherie delle delle della polizia può essere una uno strumento utile
è una situazione specifica quella di Rovereto una città piccola ma io penso per esempio delle metropoli questo potrebbe essere
Sviluppato nei quartieri per esempio
Se nei quartieri ci fosse un gruppo di persone che si trova costantemente a discutere
E collettivamente di certi problemi poiché è disposto anche a mobilitarsi altrimenti nella situazione di urgenza non ci si trova assieme è molto raro
E concludo
Dicendo invece una cosa personale poi spero che questo sia
C'è una una un'opinione personale
Io non ho la stessa fiducia che il padre di Stefano Cucchi ha verso le istituzioni
Ma è una sfiducia che non è solo una presa di posizione di principio in contanti autoritario
E anche
Come dire alla luce proprio del contesto in cui viviamo io credo che addirittura in certi casi come quello di Stefano Cucchi ci sia stato una sorta di sovraesposizione di questi corpi violati di queste di queste vicende
E che questa sovraesposizione al contrario possa essere letta questo è un approfondimento se vuole di quelli che lei indizio che dovrebbero essere fatti sulle vicende deve essere letta proprio quasi come un monito
Cioè di fronte a uno Stato
Che e mi riferisco alle dichiarazioni per esempio che sono state fatte sui funzionari sul comportamento di funzione di polizia durante gennaio due mila e uno e quindi hanno non interessa anche se la magistratura va avanti per noi quelle sono persone che devono restare al loro posto avete presentano tutti penso del gusto parlandone a livello
Dei funzionari di polizia di fronte quindi a un contesto di questo tipo secondo me viviamo in una fase in cui la fiducia a questa fiducia nelle istituzioni democratiche risulta die risulta
Può risultare dannosa
Perché inibisce le persone della capacità invece di prendere in prima persona le vicende come per esempio che ha fatto non ha come fate voi e come fanno tutti solidali con voi perché voi parlate in quanto familiari ma somma
Ognuno di voi a seconda del delle situazioni specifiche però ha avuto anche delle persone attorno
E quindi in un certo senso in questa fase qui a mio avviso può essere può essere anche dannosa però ripeto questo è un
è una mia una mia posizione personale e politica
Però è una cosa su cui riflettere perché quando chiediamo verità e giustizia dobbiamo chiedere veramente
Cioè dobbiamo chiederci a chi lo stiamo chiedendo a questa verità e giustizia
A uno Stato che dimostra ripeto ogni giorno e che ostenta quasi questa violenza perché di fatto anche anche quello che è accaduto nei mesi
Negli ultimi mesi insomma sembra quasi un'ostentazione della forza qui non è soltanto l'esercizio del monopolio legittimo della forza che è il fondamento del dello Stato
Democratico ma qui è l'ostentazione della forza siamo a un livello secondo me
Più avanti di quello che noi stessi forse percepiamo quando parliamo di questi casi bisogna riflettere seriamente est a mio avviso
Bisogna
Organizzarsi collettivamente cercare intorno a sè più persone cominciare a discutere collettivamente dei problemi e in e a partire da questo
Creare delle reti che siano di autodifesa magari non subito pratica ma comunque
Di sensibilizzazione però partire sempre dal basso e concludo per esempio
Dicendovi concludo veramente stavolta dicendo quello che per esempio sta avvenendo appunto a Rovereto noi siamo partiti a parlarvi Stefano fra porti e le prime ma per per mesi per tre quattro mesi almeno
C'erano persone che ci siano ma io sono qui in Assemblea per ricordare Stefano frapposti perché era mio amico oppure perché era mio parente mio fratello e il resto delle questioni le vedevano un po'distanti
Il percorso che abbiamo fatto ha portato che pochi giorni fa abbiamo fatto un
Un presidio sotto sotto il carcere di Rovereto perché c'è una protesta in atto non lo sa molti di voi lo sapranno contro le condizioni carcerarie anche a Rovereto ci sono delle condizioni incredibili ma ci sono anche delle condizioni normali che sono quelle che magari qualcuno viene arrestato perché viene trovato con due birre è recidivo contraddire rubate è recidivo viene portato in carcere di danno quattro mesi cosa che è avvenuta a un a una persona Rovereto
Quindi come dire c'è stato un processo così consapevoli d'azione che a mio avviso è quello che può cambiare veramente le cose
Ha centrato perfettamente la seconda spetta dalla giornata di domani per questo che cercavamo aggiri divide un attimo al momento e poi magari approfondiremo
Io prima di lasciare la parola Checchino volevo volevo far parlare
Parla vorrei lasciare la parola lancia Claudio del Comitato amici reparto Mercuriali che quell'aveva un intervento una cosa da dire
Poterlo tra
Poi continuiamo con l'intervento
Se vinciamo ragazzi va be'
Il
Sito omicidio Alberto lo conoscete immagino autentici novembre del due mila sette noi c'eravamo
La foto per l'abbiamo fatta ve l'ho fatta io fra l'altro quel giorno quindi purtroppo sono vicende bisognerebbe che era successo nel luglio del tutto il due mila sette
A novembre eravamo Perugia sempre del due mila sette
Non era pensabile che si dovesse si dovesse trovare dopo tre anni ancora a dover chiedere giustizia
Per l'ennesima assolutamente
Inconsapevoli di essere tali
Quello che noi crediamo di dover chiedere come associazione Amici di Alberto e che
Si faccia Rete abbiamo necessità di metterci in collegamento fare massa massa critica
La vigilia Alberto differenza delle altre una vicenda
Fra l'altro molto uniche anomala nel suo nel suo genere
La stampa più giornalismo a condannato prima di un giudice Alberto Mercuriali
L'ha condannato
Tre giorni dopo il fermo
Non ha neanche atteso che un giudice lo chiamasse sette otto mesi dopo per
Contestati dei capi di imputazione ha condannato la messa in prima pagina
Quindi come
Associazione abbiamo iniziato a fare
Osservatorio ma intanto
Confronto dibattito autocritica analisi nelle famiglie fra genitori e figli un intero paese che si è chiesti il perché
E poi a tenere sott'occhio i meriti a tenere sotto osservazione i media perché crediamo che
Questa apatia di civiltà sia frutto
Di un processo mediatico che vuole
Che diventiamo apatici
Noi come amici Alberto vogliamo opporci a questo in modo attivo però come amici si Alberto i genitori sono qui sono i genitori Di Stefano ci sono i figli di Aldo aveva avuto modo abbiamo contratto un mese fa a Bologna
I genitori di di Federico
E ci sono tanti altri casi tantissimi altri casi abbiamo messo sotto osservazione sono passati inosservati
Nel carcere il caso di suo fratello
Non è possibile bisogna fare massa critica che
Dobbiamo necessariamente fare
Una rete far sì che questa visibilità sia comune a tutti che quando si dovrà andare ad accompagnare i genitori Di Stefano in tribunale dovremmo esserci tutti
Tutti a a a testimoniare la nostra presenza la nostra solidarietà il nostro senso civico siamo persone civili stiamo chiedendo cose assolutamente democratiche
Che la stampa informi correttamente compiutamente che la dignità della persona venga rispettata
Che le forze dell'ordine faccio il loro dovere non abusino del loro potere
Questo chiediamo come successe nemici Alberto son passati tre anni
Tra poco ricorderemo ancora Alberto dovremmo continuare a ricorrere Alberto al doppio inizino
Criteri controcanti
Stefano Cucchi dobbiamo ricordarli fatta in modo che sia visibile dobbiamo renderci visibili vediamo gli sticker facciamo guerriglia urbana attaccando decisivi islamiche di Alberto
Vi assicuro che
I carabinieri in provincia di Forlì quando affermano un'auto degli amici di Alberto
Una volta chiesi documenti e visto l'adesivo ti fanno andarli fanno
Perché sanno che rischia di finire sulle pagine del blocco se fin qui sul palco il blocco finiscono sulle pagine della cronaca locale per non smettere mai di denunciare l'abuso di potere
Io vorrei anche aggiungere una cosa che comunque quello che noi stiamo richiedendo è un diritto la verità è un diritto facente parte di questo Stato che viene chiamato democratico e
Esatto
E poi vorrei sottolineare un'altra cosa di tutti questi casi non era nessuno di loro era un criminale erano tutte persone tranquilli
Anche
Anch'
E anche se fossero stati criminali non penso che meritavano noi una mortalità Checchino se voi
Allora
Vorrei partire
Da due apparenti nonsense il primo è questo a pochissimi metri da noi
Si sta svolgendo
Assemblea dei soci di una banca
Cioè si sta svolgendo una
E c'è una differenza antropologica notevolissima tra noi e il loro e non so perché loro sono molto più belli con la giacca la cravatta eccetera
Ma perché
Noi
Abbiamo messo l'amplificazione chiunque può sentire
E non invece sanno a porte chiuse godono
Di questa loro esclusività
E
Io credo che
Questa apparente casualità invece ci possa essere d'aiuto
Per una prima traccia
Di lavoro per collegare questa serata a quello che succederà domani mattina
C'entrano niente
Tutte queste morti
Con e quindi la costruzione di un'emergenza sicurezza che abbiamo vissuto da dieci quindici anni con quell'ordine economico violentissimo che passa sotto il nome di liberismo
Secondo me centra secondo molti di voi centra noi dobbiamo
Riuscire
A costruire una
Una narrazione
Credibile che non sia soltanto ideologica insomma che non
Che sia capace
Di
Di più parlare ancora molto fuori e molto oltre
Molto oltre noi
Le banche
Quindi Ipost quelli che vengono chiamati i poteri forti hanno avuto bisogno
Di costruire un ordine sociale fondato sulla paura perché la paura
Ha dovuto prendere il posto della solidarietà di classe per esempio nel momento in cui molti sociologi dicono che
I legami sociali diventano liquidi
Per
Per avere un collante sociale
è stata scelta la paura la costruzione della paura e tutte le storie che sono raccontate qui parlano anche di questa
L'altro non senso è che in teoria noi
Non ci dovevamo proprio mai conoscere
Noi
Non dovevamo conoscerci
E invece
Ci tocca una cosa
Ancora più più importante
Che è la ricostruzione di un senso elementare di umanità quello che diceva anche Lino che hanno detto tutti nelle nel loro racconto un senso elementare di umanità e di solidarietà
Che
Si ponga
Come obiettivo quello di costruire una
Una storia diversa
Allora
Vista con gli occhi miei io sono stato chiamato qui per il mio specifico sono un giornalista ma molto meglio di come l'avrei spiegato io la mamma di Alberto ha spiegato
Uno dei meccanismi principali di queste vicende
Un carabiniere sia venduta la storia di Alberto
Probabilmente
Per costruire la poca carriera
L'ha costruita
Perché
Appunto bisognava
Costruire un senso comune sul proibizionismo costruire un senso comune per cercare di spiegare che il controllo sociale è una cosa necessaria e fondamentale
Che
La lotta alla devianza è l'unica preoccupazione
E allora
Non so se vi ricordate la storia gravemente tutti quanti
La ricordate meglio di altre perché ci hanno inzuppato parecchio biscotto la storia del delitto di Erba i vicini di
Casa che ammassano una famiglia intera
Così all'inizio un carabiniere si era venduta la storia che era stato il marito di una delle vittime che era
Un assassino perfetto da questo punto di vista perché
Migrante
Con problemi di sostanze
E
Con
Un'esperienza carceraria era uscito con l'indulto meglio di così non
Non si poteva chiedere
Allo stesso modo meglio di Federico Aldrovandi per i poliziotti di Ferrara non c'era l'avevano scambiato per migrante
La prima cosa che gli hanno detto chissà se ti chiami davvero Federico
Poi sicuramente l'hanno scambiato per drogato perché quello era un posto dove
C'è c'era c'era stato dello spaccio a quell'ora di notte
Poi quando l'hanno ammazzato l'hanno trovato senza documenti l'hanno guardato hanno chiamato l'ispettore della DIGOS per privati ispettore qui c'è un morto che è vestito come uno dei centri sociali quindi proprio
Passo perché ci hanno raccontato che dava di in atto
E noi non sappiamo neanche se è vero chiaramente
Droga ATO migrante
Alla fine militante dei centri sociali anche lì voglio dire un'altra specie
Di
Capro espiatorio perfetto
Che dire di alto da quello che checché ne sappiamo coltivatore di marijuana una delle cose più stigmatizzate de nella storia addirittura
Esistono dei film in bianco e nero
De degli anni Quaranta e Cinquanta in America ma anche adesso me capita di leggere
Un romanzo di Marlowe dove praticamente l'assassino era uno che essi inferocita fumando Mariana evidente che nessuno severa mai fumata
La
La mafia
Tutto viene in mente
Meno che quello ma ad ogni modo anche lì la droga
Le sostanze sono la merce perfetta del liberismo perché
Perché in tanti innanzitutto sono
La
Il tipo di economia che mette in contatto l'economia criminale con l'economia
Normale ammesso che sia che esista un'economia normale poi perché il controllo delle sostanze
Dal luogo alle guerre globali
Pensate che siamo a quello che
Avevano raccontato sulla guerra in Afghanistan che doveva servire alle a sterminare le coltivazioni di oppio che invece
Continuano oppure alla guerra degli americani
In Colombia
E poi perché
Antiproibizionismo ne tiene alto il prezzo e quindi
Continua a perpetuare questa cosa che a sua volta il pettine previsioni ritmo
Contribuisce a quella
Paura diffusa che chiamiamo che abbiamo imparato a chiamare emergenza sicurezza allora
Intanto c'è una buona notizia che
Purtroppo non riguarda la nostra azione organizzata ma
Riguarda la crisi per la prima volta
Non è
L'emergenza sicurezza la paura principale degli italiani ma è la crisi economica quindi
Finalmente grazie a un combinato no l'azione
Delle delle famiglie delle reti di verità e giustizia eccetera che
Ormai
Stanno
Cominciando a lavorare comune una intensità che non si era mai vista prima ma anche grazie alla crisi economica finalmente questa emergenza sicurezza si rivela
Per quello che era una frottole enorme anche il flop delle ronde sembrava che ci fossero
Centinaia
Di persone pronte a fare le ronde insomma sembra che non ci sia poi tutta questa fila per fare le ronde
E
E questo è un dato importante secondo me da mettere
In incontro perché
è venuto il momento di mettere insieme le proposte l'Assemblea di Trento a
Ha dato un suggerimento che
Fortissima magari
Tradotto in altre città in atti
Situazioni potrebbe anche essere modificato eccetera però in realtà è uno uno spunto molto forte
Ci sono
Anche altre cose presente la possibilità di un codice alfanumerico per identificare
Gli agenti in servizio di ordine pubblico quell'anche potrebbe essere una battaglia importante da fare
Tutti quanti insieme
Però tutto sommato credo che siano maturi i tempi per
Mettere le nostre intelligenze
Insieme e provare a ribaltare l'emergenza sicurezza noi non siamo in sicuri perché c'è poca polizia noi siamo insicuri perché c'è il proibizionismo e così via insomma quindi provare a vedere se
I nostri disegnatori nostri fumettisti nostri copywriter
Riescono a fare
Una operazione come quella che ci hanno insegnato gli amici di Alberto
Di fare guerriglia marketing con
Coglie gli adesivi quindi è
è un'altra cosa
La cosa più importante che finora siamo riusciti a mettere insieme quella a mettere in atto che si deve soprattutto
Alla forza delle famiglie e quella di aver rotto il monopolio informativo questo è quello che tecnicamente è successo
Con il blog
Di Patrizia Aldrovandi con negli altri lavori insomma a un certo punto si è riusciti a rompere
Quelle chiaramente che ha portato al suicidio di Alberto presente lei in quel
In quella
Che
Nella vostra storia purtroppo c'è proprio un paradigma
Perché
Tutti i giornalisti per come sono divise lì come diviso il lavoro delle redazioni
è
Alle dirette dipendenze di una fonte che amministra di notizie ecco perché il carabiniere sia spicciato a parlare
Con i giornalisti non era scritto da nessuna parte che lo dovesse fare e non è scritto da nessuna parte che lo dovesse fare in quei termini
Perché non era avvenuto quello che è stato detto poi sui giornali
Ma esiste questo gioco di reciproco
Rafforzamento tra chi detiene una notizia e chi la può mettere su
Su un giornale è questo non solo
Provoca l'autocensura e in altri casi per esempio a Bologna ne abbiamo parlato a lungo di come
Di come provoca
Autocensura ma
In realtà provoca un altro tipo di
Di di narrazione che
Quella narrazione che
A ha prodotto in questo caso il suicidio di Alberto ma in generale produce
Quella costruzione di insicurezza sociale che
Che che ha portato fino a qui
Io credo di aver messo
Abbastanza
Carne al fuoco vorrei soltanto
Dire un'altra cosa in realtà
Alla fine le storie
Vanno a finire tutti sui giornali da un po'di tempo essa parte il problema è come vanno a finire sulle scuole sulle su sui giornali perché
Perché appunto la rottura di questo nuovo monopolio formativo ha fatto sì che per esempio del caso Cucchi
Nessuno potesse far finta di non saperne nulla dopo tre giorni che ne aveva parlato il TG tre liberazione alla fine
Tutti quanti se ne sono accorti dopodiché sono arrivate addirittura le fotografie
E quindi lì abbiamo
Abbiamo incontrato un meccanismo di spettacolarizzazione per cui figurati
Davanti a una foto truculento da
Si sono scatenati tutti quanti problema è che però
Resta
Quel
Rapporto tra le Questure le procure tra chi detiene
Un determinato potere e chi
Chi scrive per cui per esempio che un giornale molto coraggioso che per molti mesi ammesso la fotografia di Stefano Cucchi contando i giorni nel momento in cui sono uscite le carte
E quindi degli atti ufficiali che
Non mettevano i carabinieri in
In buona luce nel senso che c'è addirittura un carabiniere che ha visto Stefano prima che lui arrivasse in tribunale che ha detto che in effetti Stefano camminava male era malconcio proprio come dice suo padre
Proprio come dice il suo fare dal primo giorno io sono stato in tribunale avviso Stefano che era già prestato in realtà l'indagine si concentra tutta
Da quando i carabinieri mollano la custodia Di Stefano
Ebbene questo giornale non solo allevato
La foto di Stefano Cucchi ma tagliato l'articolo de quel giornalista che aveva avuto la colpa di leggersi per conto suo le carte
Quindi
C'è sempre inattuato questa storia anche quando
Il principale quotidiano di Roma
Riesce a entrare in possesso di un elemento chiave di questa storia la lettera che Stefano scrive dalla comunità a un certo punto questa lettera rispunta e c'era il giornale e più più diffuso di Roma
Fa questo articolo ma anziché poi ragionare che ha spedito stalletta eccetera eccetera
Mente un po'di veleno dentro l'articolo dicendo che in fin dei conti ci sarebbero delle indiscrezioni dal Tribunale la frattura
Rivive riscontrata sul corpo e Stefano risalita alla a a a molto prima dell'arresto loro hanno parlato dei titolari frattura antica in in quel caso quindi
La rottura del monopolio formativo è un fatto molto importante non è un risultato acquisito per sempre
Ancora davanti agli occhi miei ho visto un incontro tra
Una giornalista che la famiglia Cucchi e questa giornalista gli ha chiesto se loro hanno un filmino di quando Stefano era bambino
Che anche lì
Credo che serva soltanto alla costruzione della compassione
E quindi fondamentalmente a un depistaggio da quello che ne dobbiamo riuscire a fare in modo
Che questi familiari non debbano più rivivere un milione di volte il loro stralcio continuando a raccontare questa storia perché se non raccontano loro questa storia non avrà né verità né giustizia