Cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico 2010/2011

Tirano fuori la loro bandiera tricolore tutti i ragazzi ce l'avevano del loro zainetto
Ed è il momento ideale
Per sventolare la per accogliere
Il Presidente Napolitano per manifestando in tutto il nostro affetto
Sta entrando nel cortile dolore e
Ovviamente lo accogliamo con un caldissimo buonasera Presidente
L'applauso è pieno di affetto di due mila e cinquecento studenti giunti da tutta Italia che ovviamente rappresentano anche tutti gli altri
Rituali iniziata è appena iniziato il nuovo anno scolastico la
Ma l'applauso arriva anche da Napoli ed a Torino che sono collegati a oggi per questa giornata speciale
Che
E dedicate ai centocinquant'anni dell'Unità d'Italia Presidente della Repubblica che è stata accolta dal Ministro Gelmini
Salutato dalle autorità presenti
E ieri mattina ha ricevuto la cittadinanza romana onoraria nella giornata conclusiva delle celebrazioni per i centoquaranta anni di Roma Capitale e adesso
E adesso
Ascoltiamo
Stiamo per ascoltare il nostro inno nazionale aspettiamo che il Presidente per mini i suoi saluti
Intanto si sta formando un coro speciale
Che eseguirà il nostro inno nostro inno nazionale che sarà eseguito dal coro formato dagli allievi delle quattro scuole militari nazionali la scuola militare aeronautica Giulio due di Firenze la scuola militare le uniche di Milano
La scuola militare navale Francesco Morosini di Venezia
E la scuola militare Nunzia Pella di Napoli con loro al centro del palco il coro dei piccoli cantori di Milano tutti diretti dal maestro Leonardo De Amicis ascoltiamo l'inno di Mameli il canto degli italiani
Le persone
Che sono avvenute a celebrare la festa
Insomma
In questo momento
Vogliamo rivolgere
Il nostro pensiero
All'ufficiale caduto venerdì scorso a farà in Afghanistan mentre assolveva i propri compiti operativi nell'ambito della missione affidata al contingente italiano
E insieme agli allievi delle scuole militari e a tutti voi
Vogliamo rendere omaggio al capitano del nono Reggimento paracadutisti Alessandro Romani
E adesso
è il momento del saluto
A tutti gli studenti dei professori da parte del Ministro dell'istruzione università e ricerca Mariastella Gelmini che insieme al Presidente Napolitano ha voluto fortemente questa giornata
Per dare inizio alle celebrazioni dei centocinquant'anni dell'Unità d'Italia a scuola infatti quest'anno scolastico
E dedicato proprio a ricordare la nostra storia che ci ha portato qui oggi
Ministro a lei la parola
Illustre Presidente
Autorità
Cari studenti
Cari docenti e dirigenti scolastici siamo riuniti in questo luogo che
Il simbolo più alto delle istituzioni del nostro Paese e per
Celebrare il secondo una tradizione ormai
Consolidata all'inizio dell'anno scolastico
Una
Meravigliosa avventura piena di speranza certo non priva di fatiche che quest'anno però assume un significato particolare e prima di spendere qualche parola riguardo vorrei
Rivolgere un ringraziamento sincero a tutto il personale dell'amministrazione centrale del ministero dagli uffici scolastici regionali ai dirigenti a tutti gli insegnanti che nei
Tanti piccoli
Comuni e nelle grandi metropoli del nostro Paese
Ogni giorno spesso con grandi sacrifici personali prestano la loro opera preziosa e silenziosa grazie di cuore per tutto quello che fate per il grande l'impegno a favore della scuola
Grazie
A ciascuno di voi si è aperto regolarmente l'anno scolastico in tutto il Paese un anno con tante novità non posso nord ricordare la riforma della scuola superiore con me il nuovo sistema dei licei la novità del liceo musicale l'istruzione tecnica
Ma
La ricorrenza del
Centocinquantesimo anniversario come dicevo all'inizio conferisce a quest'anno
Un significato particolare e ci consente di
Non dimenticare il ruolo straordinario della scuola nel realizzare l'Unità d'Italia
Chi può infatti mettere in dubbio che il ruolo della scuola sia stato di straordinaria importanza forse addirittura il più importante nella
Promuovere dopo il mille ottocentosessantuno
L'unificazione morale e materiale dell'Italia a cominciare
Da quella prima ma decisiva tappa che consiste nel
Saper leggere e scrivere
L'Italia unita era formata da un popolo il cui tasso di analfabetismo raggiungeva e forse superava la percentuale spaventosa del settantacinque per cento pensate
Ebbene già nell'anno scolastico mille ottocentosessantadue sessantatré
Grazie voglio ricordarlo all'opera di quello che è stato il nostro Massimo critico letterario anche il Primo Ministro
Della pubblica istruzione Francesco De Santis la nuova Italia contava quattordici scuole elementari ogni dieci mila abitanti
Al punto che
Alla fine del primo decennio di vita unitaria uno svizzero profondo conoscitore delle cose italiane ne come Marco Monia
Poteva scrivere l'Italia relativamente alla sua popolazione a più scuole del Belgio dell'Olanda
E dell'Austria
Cominciava così a trovare applicazione sia pur tra lentezza e difficoltà
Quella legge varata in Piemonte subito prima dell'unificazione che prende il nome da Gabrio Casati la quale aveva sancito con l'obbligatorietà dell'istruzione elementare
Il diritto dovere dello Stato di intervenire in materia scolastica
Quindi da un lato con Gabrio Casati milanese e dall'altro con la Francesco De Santis nato non lontano da Napoli
Ebbene la scuola ha visto fin dalla
Dal suo inizio il nord il sud unire le proprie risorse d'ingegno e di volontà per un grande obiettivo comune
E proprio consapevoli di questo che il dovere della memoria essenziali in democrazia abbiamo pensato
Ad una portale dedicato ai centocinquanta anni dell'Unità d'Italia con documenti storie percorsi sarà costruito dalla fantasie dall'in premio di ciascuno di voi proprio perché desideriamo che le celebrazioni interpretando anche la volontà del nostro Presidente per questo importante anniversario
Non abbiano un'impronta statica ma guardino al futuro con i giovani davvero protagonisti
E a proposito del ruolo della scuola voglio anche
Segnalargli
Un altro grande merito quello di avere agevolato l'emancipazione femminile
Perché pressoché unica nell'Europa l'Italia è stata la sola dove fin dall'inizio le donne
Hanno costituito una parte decisiva degli addetti all'istruzione a cominciare naturalmente dall'istruzione elementare
Già nel mille ottocentosessantuno le maestre erano la metà dei loro colleghi maschi appena quattordici anni dopo li superavano avverando raggiunto il cospicuo numero di diciotto mila
è certo significativo e deve essere credo motivo di compiacimento per tutti noi il fatto che in Italia l'evoluzione del ruolo della donna sia passata attraverso la scuola e che proprio con la scuola sia possibile
Avere liberato dei vincoli dai due maggiori vincoli e le donne e non solo le donne penso al superamento del vincolo dall'ignoranza e quello dalla condizione della nascita
Insomma diffondendo il sapere la nostra scuola ha rappresentato in realtà una straordinaria leva una straordinaria opportunità per favorire la mobilità sociale
Non possiamo dimenticare che nel corso di un secolo e mezzo la scuola italiana trasformato milioni di figli di contadini di umile povera gente in tecnici
Operai specializzati ingegneri medici professori a insomma Chiampo cambiato il volto della nostra società
è stata la premessa per migliorare lo status di un grandissimo numero di italiani
E in questo modo ha contribuito come poche altre istituzioni a rendere la nostra società una società più libera più è uguale e in una parola più democratica
Verso consapevoli di questo dobbiamo continuare con più decisione su questa strada sapendo che i tempi sono cambiati ma il valore della scuola resta immutato
E come in passato attraverso la scuola sia sconfitto l'analfabetismo dobbiamo dunque adoperarci oggi insieme perché venga eliminata la dispersione scolastica ed ogni forma di abbandono e per questa via a battere la disoccupazione giovanile
Italia duemila e venti il progetto che abbiamo pensato con il Ministero del lavoro
E abbiamo disegnato per gli uomini e le donne di domani va esattamente in questa direzione favorire ed accelerare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro
Un progetto che insieme alla riforma della scuola superiore alla riforma del sistema universitario ormai
Alle porte in dirittura d'arrivo vuole consegnare al Paese un sistema educativo capace di
Coniugare tradizione innovazione equità e merito
Ed infine ragazzi ricordate che solo sapendo chi siamo e qual è la nostra storia possiamo essere veri attori del nostro domani
Sono certa che nei prossimi giorni non mancheranno momenti di scoramento in cui la fatica si farà sentire andrete magari a letto tardi
Per preparare un'interrogazione il giorno dopo per superare brillantemente un esame e magari ci saranno mattina in cui vi sentirete un post mogli atti ma
Non dimenticate mai anche nei momenti più difficili che lo studio è fondamentale oggi più che mai
E che non c'è nulla di più importante di ciò che state facendo in questi anni della vostra vita
La vostra istruzioni infatti avrà sicuramente un impatto straordinario sul vostro successo nella vita sulla vostra realizzazione
E in un momento in cui la competizione è ormai globale ebbene i vostri risultati a scuola non determini saranno solo il vostro successo ma determineranno anche il successo dell'Italia del ventunesimo secolo
Quindi noi dal canto nostro abbiamo il dovere di compiere
Ogni sforzo per garantirvi l'istruzione migliore possibile e di farlo insieme e voi avete una grande responsabilità
Verso voi stessi e verso questo grande Paese che compie centocinquanta anni dalla sua unità Buon Anno scolastico attutire viva l'Italia
Nel saggio e
Giudicato i valori profondi della scuola che in questi centocinquanta anni hanno cambiato profondamente il volto del nostro Paese
E adesso
Ascoltiamo
Il saggio di apertura del nuovo anno scolastico del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Rivolgo un saluto cordiale alle autorità che rappresentano oggi il Governo il Parlamento le istituzioni regionali e locali
Qui a Roma nel Palazzo Reale di Napoli e nella reggia di Venaria
è un saluto a voi ragazzi di Napoli e di Torino
Quest'anno
Abbiamo voluto
Che la cerimonia
Si tenesse in tre diverse realtà di cui l'Italia in cui crediamo l'Italia unità di cui
Nel due mila e undici
Festeggeremo il centocinquantesimo compleanno
Apprezzo quanto il Ministero del lavoro dica istruzione ha fatto e sta facendo perché
Il Movimento per l'Unità d'Italia la storia del nostro Paese siano ricordati e studiati nelle nostre scuole
Saluto con affetto dunque ripeto i ragazzi presenti al cerimonie nelle tre città quelli che ci segue io da casa e tutti gli studenti iscritti al nuovo anno scolastico di ogni origine e nazionalità
Per tutti per tutti la scuola
Per tutti
La scuola deve rappresentare un luogo di incontro e di integrazione
Rivolgo un saluto e un sincero augurio di buon lavoro al mondo dell'istruzione italiana nel suo insieme agli insegnanti I tecnici al personale non docente a coloro che nel mio ministero negli uffici scolastici regionali negli assessorati di Regioni Province e Comuni fanno funzionare questo nostro complicato sistema di istruzione
Non va trascurato il ruolo che nel processo educativo svolgono testi
Quelli su cui voi studiate capaci di comunicare conoscenze metodi con semplicità ed efficacia tali da invogliare avvio allo studio
Ma tutti coloro che sono stati gli studenti anche io che lo sono stato tanti tanti anni fa non vi dirò quanti
Sanno bene come studiare seppure con ottimi insegnanti e con ottimi testi non sia sempre un divertimento e comporti fatica
Questo vale però per qualunque obiettivo si voglia perseguire sul serio
Nella vita
Perciò è importante che le famiglie degli alunni sostengano i ragazzi nello studio
Che tra loro e gli insegnanti si stabiliscano rapporti di fattiva collaborazione per evitare ritardi e lacune poi difficili da colmare
L'apertura dell'anno scolastico due mila dieci due mila undici ci consente di dare il buon esempio nell'evitare ritardi infatti
Siamo già festeggiando il due mila undici hanno così importante con un po'di anticipo
L'importanza dell'anniversario
Invita a fare dei bilanci in centocinquanta anni abbiamo compiuto enormi progressi anche nell'istruzione come ha appena ricordato il Ministro Gelmini partendo da un po'un goloso analfabetismo
Negli ultimi decenni abbiamo conseguito notevoli passi avanti anche per quel che riguarda la percentuale di diplomati e laureati
Questo ci ha consentito di avvicinarci alla media dei Paesi sviluppati e tuttavia anche se stiamo correndo più in fretta di altri non abbiamo raggiunto i Paesi più avanzati
Siamo dunque rimasti ancora indietro rispetto ad una risorsa fondamentale per affrontare il domani per affrontare una dura competizione globale
Vedete si discute ancora molto sullo stato dell'economia e dell'occupazione in Italia se la crisi scoppiata l'il due mila e otto sia davvero superata quanto consistente durevole sia alla ripresa economica in corso
Ma se in Parlamento in altre sedi e giusto verificare quel che possa essere fatto oggi e dare
Ettari effetti immediati
Bisogna nello stesso tempo spingere lo sguardo più lontano pensare al mondo in cui l'Italia ed Europa dovranno muoversi nel futuro
Sì dobbiamo pensare soprattutto all'Italia nella quale vi troverete a vivere vi porrete il problema del lavoro voi ragazzi che iniziate ora l'anno scolastico
E ci apparirà chiaro che in vista del futuro sarà essenziale sarà decisivo il livello di istruzione e formazione che avrete raggiunto
Perciò sia chiaro di cambiamento c'era e c'è bisogno e d'altronde
Sulle direttrici di massima degli interventi necessari
Si è da tempo evidenziato anche attraverso importanti ricerche documenti un consenso ampio al di là delle divisioni di parte
Volendo sintetizzare queste direttrici possiamo dire
Più qualità più un rapporto stretto tra istruzione e mondo del lavoro quindi anche maggiore spazio alle competenze necessarie nelle società contemporanee
Voi sapete che io perciò sostengo con convinzione che nel portare avanti l'impegno comune e categorico per la riduzione del debito da lo Stato per la riduzione del debito pubblico bisogna di conoscere la prigioni tale della ricerca e dell'istruzione nella ripartizione delle risorse pubbliche disponibili
Ma
Ma riformare e si deve
E con un giudizio e non solo lo scopo di raggiungere buoni risultati complessivi
Occorre superare squilibri disparità disuguaglianze che si presentano anche nell'istruzione che al contrario dovrebbe proprio servire a colmare le disuguaglianze
Se torniamo a osservare l'Italia qual era al momento dell'unità centocinquanta anni orsono troviamo e distruzione anche forti differenze forti disparità territoriali
A regioni con livelli relativamente buoni come il Piemonte la Lombardia si contrapponevano alcune aree del centro e del Mezzogiorno con tassi di analfabetismo che supera vano il novanta per cento oggi non abbiamo certo condizioni e disparità territoriali così drammatiche ma le differenze non si sono certo annullate
Se vogliamo
Se vogliamo anche l'altra OLAF missioni
Come un'efficace motore di uguaglianza e come un fattore di crescita bisogna che essi il robusto Ischia e per farlo occorre partire da analisi adeguate
è un'ottima cosa che si sia
Introdotta la pratica di valutare confrontare diverbi di apre in mento sul territorio nazionale e che i risultati raggiunti siano confrontabili con quelli di altri Paesi
E saggio che queste rilevazioni vengano condotte in modo da considerare il valore aggiunto dell'insegnamento ottenendo cioè presenti le conoscenze le condizioni di partenza degli studenti
La condizione sociale scelto incide ancora sulla possibilità
Che i ragazzi progredisca non è l'istituzione
Nell'istruzione ma stiamo attenti a non cadere in un equivoco pericoloso infatti gli studenti delle famiglie più povere possono e essere e spesso sono più motivati il vero svantaggio insuperabile e una famiglia che non creda nello studio
E non credano nel merito
Tutto
C'è insomma confluita perciò va costruita in tutti i campi una cultura di una pratica del merito
Bisogna anche mettere in tutti i campi le persone in grado di meritare questo vale ovviamente anche per la scuola per i suoi insegnanti e per i suoi studenti
Per elevare la qualità dell'insegnamento occorre molte motivare gli insegnanti
Vi chiederei
E richiedere è vero e necessario che abbiano un'adeguata formazione ma anche offrire loro tombale di strumenti formativi e di riqualificazione
E su tutto questo ovviamente e necessario investire
Nel passato non lo si è fatto abbastanza e si sono prodotte situazioni pesanti
Occorre dunque qualificare e riqualificare coloro che aspirano ad un'assunzione a tempo indeterminato
Mi ha fatto
Mi ha fatto piacere
Che anche quest'anno durante la cerimonia si siano premiante l'eccellenza e la capacità di superare le difficoltà nello studio e insieme siano state presentate esperienze di impegno civile di impegno nel la società vedete credo cosa piatta io ho voluto introdurre una specifica benemerenza un nuovo titolo quello di altre ieri e della Repubblica per premiare i minori meritevoli per valorizzare i ragazzi siano essi i figli di italiani o di immigrati
Quelli impegnati
Quelli
Quindi inquilini impegnati e brillanti nello studio quelli capaci di superare difficoltà personali e farmi
Cari quelli che si spendono inattivi solidarietà e coloro che mostrano un forte spirito civico
Mi ha colpito la lettera di quei ragazzi che
Senza negare di loro affetto si sono dissociati dal padre in quanto era attivo nella malavita organi nata così facendo non mostrato indipendenza di giudizio spirito civico desiderio di normalità
Di normalità pochi giorni or sono purtroppo un uomo integro e onesto Angelo Vassallo Sindaco del Comune di Pollica in provincia di Salerno
è stato
è stato barbaramente ucciso
Per avere voluto fare una buona politica quello che la politica dovrebbe essere sempre
Perciò la scuola
Perciò la scuola
Si sta impegnando molto per educare alla sicurezza alla legalità al rispetto delle regole in tutti i campi
Alla tutela dell'ambiente alla conoscenza della Costituzione della storia della nostra patria e di coloro che hanno contribuito alla sua crescita civile
Dieci a farlo anche in modo fresco coinvolgente e la cerimonia di oggi lo conferma
Più in generale è chiaro che nonostante le difficoltà la nostra e una scuola attiva e sveglia e so che lo diventerà sempre di più perché nella nostra istruzione c'è tanta gente capace e pronta Rin Percassi le maniche
Anche le molte iniziative
Per il centocinquantesimo anniversario lo testimoniano
E mi auguro che gli insegnanti e dirigenti pieni di e voglia di fare ce ne sono molti
Trovino il sostegno necessario a tutti i livelli
Vorrei concludere
Insegnanti ospiti ragazze e ragazzi con una semplice constatazione ho conosciuto molte persone che si sono pentiti di non aver studiato abbastanza nessuno che si sia pentito toh di aver studiato troppo quindi i ragazzi non perdete l'opportunità che mi che avete e mi raccomando quest'anno proprio quest'anno mettete c'era tutta auguri