Tra gli argomenti discussi: Arabi, Crisi, Democrazia, Economia, Esteri, Eurobond, Gheddafi, Italia, Libia, Rassegna Stampa, Unione Europea.
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Rubrica
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Buongiorno esportatori di Radio Radicale martedì trenta agosto questo l'appuntamento con la rassegna tra stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi ci occuperemo a Lou un gol TV Libia lo faremo partendo da le monde l'editoriale sulla transizione verso
La democrazie ribelli libici di fronte alle loro responsabilità nel titolo del quotidiano francese leggeremo poi un pezzo dalla farà sciolta insomma commento di
Robert Kaplan che si inserisce nel dibattito in corso sul successo o meno la strategia di un bar di Barack Obama di guidare da dietro la Libia Obama e il trionfo del realismo dichiarare
Il realismo morto a causa degli eventi in Medioriente significa dimostrare una profonda ignoranza dell'Asia scrive tra l'altro
Capo la nel torneremo poi su
Le mondo e con una corrispondenza da Roma a proposito dell'Italia che teme di perdere a vantaggio dalla Francia il suo posto di primo fornitore della Libia
Chiuderemo questa sezione libica con una segnalazione dal Times
Gli esportatori di armi britannici incassare i dividendi della primavera araba in sostanza le esportazioni sono esplose di quasi il trenta per cento all'apice della
Primavera
Araba
Parleremo poi della crisi del debito sovrano nella zona euro inattesa di leggere le valutazioni sul proposte di modifica della manovra che vengono dallo stesso Governo italiano
Leggeremo un commento di voler fare un Chau molto pessimista il columnist della siti perfino un euro bond potrebbe non salvare lei euro l'incertezza sul fragile consenso europeo suggerisce che gli investitori sono perfettamente razionali quando scommettono controllammo netta unica
A proposito della crisi del debito sovrano vedremo anche un intervento sulle mondi oggi di Mark Leonard direttore degli European Council on Foreign Relations
Occorre rompere il circolo vizioso del declino dall'Unione europea l'Europa
Dopo la crisi e dopo le rivolte arabe deve ritrovare la sua credibilità come immaginando sì re inventandosi come Europa a più velocità ma cominciamo con
La Libia e editoriale di oggi di le mondi ribelli libici di fronte alle loro responsabilità il titolo scrive il giornale francese al di là
Del mistero di un tiranno rovesciato ma introvabile la transizione libica tra la dittatura e quello che si spera diventerà un regime democratico per ora seguono scenario molto diverso da quello degli era che occorresse felicità Arzene
è necessario curarsi che gli uomini del Consiglio nazionale di transizione non ci mettano nove mesi a trovare rifugio del colonnello Gheddafi come era accaduto con Saddam Hussein catturato dalle truppe americane il tredici dicembre del due mila e tre
è necessario anche un curarsi che l'arresto dell'ex guida libica si avrà luogo sia condotto in conformità i diritti umani e porti al suo trasferimento alla Corte penale internazionale
Questo permetterebbe secondo le monde nuovi padroni della Libia di inviare un messaggio forte positivo alla comunità internazionale la prima trappola dello scenario iracheno quello di un intervento militare straniero diretto è stato evitato
E occorre darne merito e diritti vigenti occidentali Barack Obama imparato le elezioni della disastrosa avventura Mesotto tanica di Giorgio Stabio Bush
Avendo già molto da fare in Afghanistan ancora per un po'in Iraq ha saggiamente
Lasciato che fossero Londra e Parigi a
Assumersi la responsabilità della prima linea sulla Libia la stampa americana in questi giorni è piena di commenti elogiativi sulla strategia dell'Iding from Behind del guidare da dietro della Vittori fra un viavai and
Per parte loro il Presidente francese Nicolas Sarkozy al premier britannico David Cameron appoggiati della NATO si sono saggiamente astenuti
Dall'inviare truppe sul terreno con l'eccezione molto discreta dei consiglieri militari il cui numero resta segreto
Contrariamente all'avanzata su Baghdad condotta da una forza di invasione americana non ci sono state uniformi occidentali in questa lungo offensiva verso Tripoli
Anche se i settemila bombardamenti è ritornato sono stati essenziali per la vittoria al simbolo delle truppe ribelli che entrano da sole nella capitale e gli dica è cruciale per il futuro
Poi però c'è l'altra partita quella che si gioca ora spiega le Monde ed è la ripartenza di un Paese in cui la guerra ha seminato il caos
Poi è quella della transizione verso un regime accettato da tutti
Gli americani avevano stupito il mondo per l'assenza di un piano per il dopo invasione dell'Iraq preoccupati di non commettere lo stesso errore i dirigenti del Consiglio nazionale di transizione hanno incaricato un comitato
I lavorare una road map per rimettere il paese in marcia hanno chiesto la popolazione di evitare vendette saccheggi e i prossimi giorni ci diranno se il commi il Consiglio nazionale di transizione sarà stato ascoltato
La scoperta di massacri la mancanza d'acqua di elettricità e di mezzi di comunicazione complicano il ritorno dell'ordine pubblico autoproclamati
E senza legittimità se non quella di aver preso la leadership del
Sollevamento di Bengasi abili nel riunire il sostegno degli occidentali gli uomini del Consiglio nazionale di transizione ora
Devono passare un esame diverso dal conflitto contro Gheddafi ed è l'esame dei loro compatrioti il futuro della Libia conclude le Monde e innanzitutto una responsabilità loro
Così il giornale francese che
Accenna a una
Questione oggetto di dibattito in questi
In questi giorni l'efficacia della strategia di Barack Obama dell'ITI entrambi a end
Ieri il farà sciolta INPS pubblicammo un commento di Robert Kaplan alla Libia Obama e il trionfo del realismo dichiarare realismo morto a causa degli eventi Medioriente significa dimostrare una profonda ignoranza dell'Asia
Scrive Kaplan il realismo è morto dicono le CIR leaders della primavera araba la caduta delle dittature in Tunisia Egitto e ora in Libia segna una nuova rinascita della libertà e dovrebbe seppellire per sempre realismo
Barack Obama partecipando alle operazioni libiche ma evitando di guidarla non affatto altro che essere un realista
Il realismo secondo Kaplan a come teoria delle relazioni internazionali non si fonda sul trionfo del male sul bene ma
Sul trionfo di un buon esito su un altro esito che causa sofferenza
è stato il realismo del Presidente americano a spingerlo a non assumersi la leadership in Libia
E a mantenere la potenza di fuoco americana per altre più importanti crisi a venire il realismo spinto Obama anche evitare di assumersi la responsabilità della Libia posso Gheddafi
Destinata nel migliore dei casi diventare uno Stato debole e fragile Obama sta sostenendo la democrazia dove poi la stabilità dove deve fornisce sostegno retorico manifestanti in Siria dove però non interverrà
è favorevole a una ribellione democratiche diramate in una ribellione di questo tipo in Arabia Saudita
Tutto ciò implica un rigetto di un ruolo nel costruzione di un nuovo Medioriente partecipando al rovesciamento dei tiranni
Per concentrarsi su qualcosa di più cruciale cioè mantenere la potenza marittima americana in Asia il realismo prosegue Kaplan doveva
Morire alla fine della guerra fredda poi sono arrivati gli attacchi dell'undici settembre la debacle irachena e realismo è rinato dalle sue ceneri
Ora vi sono già di nuovo visto che Medioriente ASI e sono destinate a diventare zone molto più calde in Asia nazionalismo in crescita come Budget militari una mezza dozzina di potenze navali ma soprattutto la Cina
Rivendicano al Marra del sud della Cina questi calcoli da equilibrio di potenze contribuiranno a definire il ventunesimo secolo
Idem per il Medioriente il futuro della Libia dello Yemen la Siria sarà molto problematico anche dopo la caduta dei loro dittatori l'Egitto post Mubarak è sull'orlo del collasso economico con tendenze masse viste Isla miste
Quello cui assistiamo in Medioriente è più una crisi dell'autorità centrale che è una rivoluzione democratica e vista l'instabilità il realismo si dimostra ancora una volta al solo sistema credibile per quelli che come Obama
Vogliono esercitare la propria influenza così tra l'altro Robert Kaplan sul
Farà ciò Times di ieri staremo staremo a vedere torniamo alla questione Libia vera e propria e all'Hammond che oggi pubblica anche una corrispondenza
Da romani ibride
L'Italia teme di perdere a vantaggio dalla Francia il suo posto di primo fornitore della Libia
Scrivere Monte il titolo dell'articolo non lascia alcun dubbio sulle intenzioni del suo autore Enzo Bettiza giornalista scrittore ex deputato europeo socialista
Pubblicato domenica sulla stampa giornale di proprietà della FIAT il pezzo dal titolo il bluff di Sarkozy riprende numerosi argomenti di quelli che in Italia temono che dopo che dati si trasformi
In un blitz economico a favore delle imprese francesi a detrimento delle imprese italiane impiantati in Libia
Dalla fine della Coloniale queste menzogne umanitari cominciano a mostrare il loro versante colonialista scrive Bettiza i fine materiali compaiono sotto il manto post gollista
Malgrado le smentite del Ministro degli esteri Franco Frattini
Marghera malgrado per Frattini
In USA atto sempre più spesso
Frattini secondo il quale non esiste una corsa per sapere chi arriverà prima e Libia la stampa italiana moltiplica gli articoli Ronie ciò allarmisti per stigmatizzare la sete di grandezza gli interessi economici secondi fini elettoralistici che avrebbero spinto sarà così
A intervenire contro la la guida libica trascinando si dietro di sé Regno Unito e Stati Uniti entrata nella coalizione con grandi difficoltà
L'Italia che mi chiede di essere scartata dai mercati della ricostruzione l'ambasciatore d'Italia in Francia si sarebbe perfino lamentato al che Dossetti cioè alla ma al Ministero degli esteri francese
Per l'assenza di collegialità e concertazione illustrata dalla decisione unilaterale della Francia che organizzare a Parigi la futura conferenza degli amici della Libia Roma vuole comunque credere che il Trattato di amicizia
Firmato nell'agosto due mila otto tra Silvio Berlusconi e il colonnello Gheddafi si è sempre valido anche se in realtà è stato sospeso dalla guida libica questo trattato
Prevedeva il versamento da parte italiana di cinque miliardi di dollari su venticinque anni come indirizzo della colonizzazione sotto forma investimenti grandi infrastrutture circa centottanta imprese italiane hanno ottenuto importanti contratti da Finmeccanica e Impregilo
Nel due mila dieci l'Italia era il primo fornitore della Libia con un volume di scambio vicino i dodici miliardi di euro l'anno e ora che i responsabili del Consiglio nazionale di transizione
Non nascondono la loro intenzione di favorire i liberatori nella corsa i nuovi contratti Roma moltiplica i gesti di buona volontà nei confronti delle forze tanti Gheddafi così
Le Monde tra l'altro racconta i timori di buona parte dell'Italia a proposito della Libia
Su questo un'ultima segnalazione il Times di ieri è andato a spulciare i dati delle esportazioni di armi
Britanniche verso il Medioriente gli esportatori le esportazioni di armi britannica anzi scusate il titolo che l'apertura
Del giornale ieri era questo gli esportatori di armi britanniche incassano i dividendi della primavera araba critica per il boom di vendite in Paesi del Medio Oriente cosa è successo
Le esportazioni di armi britanniche Medioriente Nord-Africa sono esplose di quasi il trenta per cento all'apice della primavera araba tra febbraio giugno sono stati asportati armi per un valore di trenta milioni di sterline
In paesi che includono Libia Bahrain e Arabia Saudita
Un aumento di otto milioni rispetto lo stesso periodo del due mila e dieci questa la notizia tra i critici ce lo stesso Times in un editoriale sempre di ieri dal titolo
Controllo degli armamenti le esportazioni di armi britanniche Medioriente sono cresciute sensibilmente e tempo di imporre controlli più duri nel momento in cui
Vediamo le immagini di corpi carbonizzati di ribelli libici massacrati dalle mitragliatrici a uno shock
Apprendere che molte delle truppe del colonnello Gheddafi potrebbero aver usato armi e pallottole fornite dal Regno unito così
Così tra l'altro il tale INPS altro tema che
Continua a essere approfondito dai giornali internazionali
La crisi del debito sovrano nella zona
Euro e tornato dalle vacanze uno dei più importanti commentatori de France Santanché svolta rinunciavo
Decisamente pessimista perfino un Bondo comune europeo potrebbe non salvare lei euro l'incertezza su un fragile consenso suggerisce che gli investitori sono perfettamente razionali
Nello scommettere contro la moneta unica scrive rinunciavo
La lezione universale della della gestione delle crisi finanziarie che più a lungo si aspetta per
Risolvere queste crisi più costoso sarà il conto finale
Nella zona euro questo momento è stato raggiunto due mesi fa si diceva che la cosa peggiore che potesse capitare
Era che la crisi arrivasse in Italia in Spagna e che la crescita economica sì bloccasse ora la crisi ha effettivamente raggiunto l'Italia e la Spagna e la crescita della zona euro sta rallentando la prossima tappa della tragedia
Sarà un ritorno alla recessione uno scenario non così lontano sentire le parole del nuovo direttore del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde nel fine settimana Lagarde ho detto che c'è
Un un
Un rischio reale che quindi i Governi dovrebbero fare di più per rilanciare la crescita
Insomma scrive vuol far rinunciamo
La crisi ha raggiunto una forza tale che rende inutili i meccanismi esistenti di risoluzione della crisi
Il fondo europeo di stabilità finanziaria stato istituito per salvare piccoli paesi come Grecia Irlanda e Portogallo ma inutile per proteggere Italia e Spagna se dovesse aumentare la sua disponibilità finanziaria due tre milioni di euro la Francia perderebbe la sua tripla e questo colpirebbe
La capacità dello stesso fondo salva euro di
Prendere a prestito sui mercati
Se si vuole fornire una reale protezione Italia Spagna per il cordless fanno sciolta INPS l'unica soluzione di lungo periodo sono gli eurobond ma purtroppo gli eurobond non sono qualcosa che si possono introdurre
In una riunione d'emergenza
Dall'oggi al domani ci vuole un processo più tappe come quello che ha portato l'introduzione dell'euro negli anni Novanta
L'euro bond richiederebbero una modifica dei trattati e modifiche di diverse costituzioni nazionali in una situazione non di crisi
Il Consiglio europeo incaricherà ebbe un comitato di redigere
In un paio d'anni le modifiche ai trattati ci sarebbe poi una conferenze intergovernative un summit dai toni drammatici
Insomma ci vorrebbero anni prima di implementare gli eurobond la crisi potrebbe corto circuitare alcune procedure ma ci vorrebbe una leadership politica che è assente
Basta guardare al patetico scontro tra Stati membri sull'accordo bilaterale della Finlandia con la Grecia per assicurarsi delle garanzie
In cambio della parte finlandese del salvataggio greco perfino in questo momento scrive col famoso Ciao la zona euro riesce a dividersi su una piccola parte di un pacchetto che
Ormai diventato irrilevante per il suo futuro non ciò spiega che
Attualmente l'opposizione tedesca gli eurobond rende il tutto insuperabile
Non esclude che di fronte a una situazione drammatica la Germania potrebbe anche accettare una qualche forma di eurobond copra però solo una piccola percentuale del debito
Sovrano della zona Euro nemmeno questo però risulterebbe la crisi la sola consolazione nel breve periodo è il programma di acquisto di bond da parte delle banche centrali europee ormai superato i cento miliardi di euro
è volto a
Tenere bassi i tassi di interesse sul debito pagati dai Paesi in difficoltà tra cui Italia e Spagna
Ma anche in questo caso il consenso e fragile perché diversi membri del consiglio direttivo della Banca centrale europea hanno votato contro queste misure la doppia incertezza sugli eurobond sul programma
La BCE suggerisce che gli investitori sono perfettamente razionali quando scommettono contro la zona euro
Questo significa per vuol fare un ciao che la crisi andrà avanti e che diventerà ancora più costosa e a meno che
Presto non ci sia un'inversione di marcia drammatica nella risposta politica anche gli eurobond alla fine potrebbero non funzionare così
Il columnist del Financial Times e una una una visione abbastanza pessimistica quanto meno sulla
Lo stato della leadership politica europea viene espressa anche da Mark Leonard
Direttore dell'euro piani Council on Foreign relation un intervento pubblicato oggi sulle mondo dal titolo occorre rompere il circolo vizioso del declino dell'Unione europea scrive Leonardo
Arrendiamoci all'evidenza oggi mercati internazionali non puntano contro l'euro puntano contro la sostenibilità del progetto europeo martedì sedici agosto l'incontro franco tedesco
Ha ricordato che a forza di prescrivere dei placebo rifiutando di pensare agli eurobond i nostri dirigenti politici hanno perso ogni credibilità
Le proposte Merkel Sarkozy sono solo un cerotto in più destinato a nascondere disaccordi in seno al principale tandem politico europeo
Se è contento non di temporizzare senza rimediare difetti strutturali dell'Unione europea
Leonarda spiega che dalla
Dal nord referendum sul Trattato costituzionale in Francia nel due mila cinque il però loro pay
Si sforzano di disperatamente di sbarrare la strada all'euroscetticismo
Solo che il loro ruolo si è ridotto a uno status quo di cui nessuno può essere soddisfatto per riconquistare credibilità evitare un'onda di disintegrazione
Che non è solo monetaria ma minaccia l'Unione europea nel suo insieme e necessario affrontare direttamente i vari problemi come l'assenza di un Ministero del Tesoro l'assenza di una politica comune sull'immigrazione o l'assenza di una politica estera
Invece di salvare l'Europa così come oggi dirigenti europei dovrebbero re inventarla
Dovrebbero rinunciare all'illusione di un'Europa una velocità unica
Il circolo vizioso e rafforzato dall'accanimento dei dirigenti europee nel mantenere lo status quo per uscirne occorre capire che l'ora non del
Conservatorismo ma della reinvenzione così Mark Leonard su le monde non ci fermiamo David Carretta un Ambon giornata l'ascolto di Radio Radicale
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