Sono stati discussi i seguenti argomenti: Assad, Crisi, Economia, Elezioni, Esteri, Finanza Pubblica, Guerra, Islam, Italia, Libia, Rassegna Stampa, Siria, Sudan.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 18 minuti.
21:00, Viareggio
20:30 - Civezzano
21:00 - Viareggio
10:00 - Pescasseroli
10:00 - Orvieto
17:00 - Pescasseroli
Poggiano gli scrutatori di Radio Radicale sabato quattordici luglio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta oggi apriremo con la crisi della zona euro in particolare la situazione
Difficile dell'Italia dopo il declassamento da parte di
Mundis ieri notte per il Wall Street Journal l'Italia entra nella zona pericolo questo
Il titolo di un'analisi di Richard Barletta
Per le Monde Moody'sistemi che l'Italia non riesca più a finanziarsi e dunque taglia il rating di due livelli tra l'altro nel mondo e pubblica un articolo sulla nuova tentazione di Berlusconi di
Scendere
In campo ma oggi approfondiremo anche altri
Temi di politica internazionale parleremo di Sudan a un anno dall'indipendenza del sud Sudan la situazione presta molto complicata Trai
Due Paesi leggeremo su questo un editoriale del New York Times ci occuperemo anche di Siria lo faremo
Con il Guardian in un editoriale sulle
Defezioni nel regime
Assad il fatto che ci siano defezioni di alto livello di per sé non abbrevieranno a terribile guerra incorso scrive il quotidiano britannico
Parleremo anche di Libia con il PAI se un editoriale accoglimento delle elezioni speranze in Libia secondo il quotidiano spagnolo
Le prime elezioni però sono il primo passo per costruire uno Stato da zero infine
A proposito di Siria Libia e della situazione anche in altri Paesi di questa Regione leggeremo un commento dice ascoltando R. dal Washington post
Secondo il quale quelle in corso non è una primavera araba semmai Lapresa del potere islamista ma cominciamo
Dalla crisi della zona euro né dall'Italia diversi giornali ovviamente si occuparono del declassamento da parte di mundis avvenuto
La ieri
Notte per il Wall Street Journal che pubbliche a un'analisi di Richard balli l'Italia entra in zona pericolo dopo questo
Declassamento in qualche modo rischia di sostituire
La Spagna che finora era stata in prima linea nella crisi della zone anzi euro anche nel mondo oggi
Si occupa di questa decisione di Moody's con
Lungo articolo nelle pagine economiche mundis teme che l'Italia non riesca
Più a finanziarsi dettagli al rating di due
Livelli scrive il quotidiano francese l'Italia e in guerra aveva avvertito mercoledì Mario Monti in guerra contro la recessione contro la crisi della zona euro e contro il mercato infine anziani
Monti ora può aggiungere la lista dei suoi avversari anche le agenzie di rating ieri modi se ha deciso di declassare
Il rating dell'Italia di due livelli A B a due cioè due livelli sopra la categoria degli investimenti speculativi o junk spazzatura all'origine di questa sanzione spiega le monde
C'è il timore di vedere i costi sul debito risalire perché l'Italia perda l'accesso in mercati per finanziarsi come spiega l'agenzia
Di rating ha un scenario catastrofe per un Paese che deve prendere a prestito più di quattrocento miliardi di euro l'anno per rimborsare il debito in scadenza l'Italia paga anche il prezzo delle inquietudine degli investitori sulla salute
Della zona Euro questo dice mundis il Paese subisce il Comitato dei problemi di Spagna e Grecia il cui rischio di uscita dalla zona euro si è amplificato
E lo scudo anti spread prosegue nel mondo ottenuto da Monti al vertice europeo del ventotto e ventinove giugno non è in grado di rassicurare Moody's al contrario
Reclamando che i fondi di salvataggio possono intervenire più facilmente l'Italia ha riconosciuto implicitamente che potrebbe avere
Bisogno di questi strumenti per continuare ad avere accesso i mercati a un prezzo ragionevole nel mondo in cui spiega che mundis teme anche per la
Recessione che rischia di far sbandare i conti pubblici
Un economista Dean Astiz però denunciare il ragionamento assurdo dell'agenzia di rating che dimostra
Cecità perché sottovaluta le riforme adottate in Italia negli ultimi anni
Il problema è che Moody's teme una
Messa in opera complicata un'implementazione complicate parziale delle riforme
L'agenzia non evoca ritorno in politica previsto di Silvio Berlusconi ma
Gli esperti non dubitano che il Cavaliere poco apprezzato dei mercati potrebbe appesantire ulteriormente l'atmosfera così tra l'altro
Le monde che proprio a proposito del possibile ritorno di Silvio Berlusconi pubblica una corrispondenza da Roma di Philip ridere la nuova tentazione di Berlusconi e comincia con
Molta ironia del mondo cose Zapatero si allena per la maratona George Bush conduce a missioni umanitarie in Africa Toni Blair fa conferenza in tutto il mondo Nicolas Sarkozy si annoia un po'
Per Silvio Berlusconi settantasei anni in settembre tre volte Presidente del Consiglio questi modelli stanno stretti e dunque si prepara a scendere nuovamente in campo alle legislative dell'aprile due mila tredici
Tra due udienze del processo Ruby gate Berlusconi in realtà compreso che senza di lui il suo partito destinato a scomparire
Un con un occhio sugli affari e l'altro sulla politica Berlusconi sa che i primi cioè gli affari vanno meglio quando lui si occupa attivamente della seconda cioè della politica lezioni di Mediaset sono crollate da quando lasciato
La Presidenza del Consiglio questa è la lettura
L'annuncio del possibile ritorno tuttavia sottolinea le monde non ha torto
Resta da
Del cammino da fare tra un annuncio di candidature l'elezione più che tornare al potere il Cavaliere sogna di essere
Azionista di maggioranza o almeno di riferimento in un Governo di coalizione che potrebbe
Succedere all'interim di Mario Monti così tra l'altro Philip ride su
Le monde di oggi per in questa edizione però noi vogliamo occuparci anche di altri
Temi di politica internazionale
Partendo da da uno cambiamo un po'dimenticato negli ultimi mesi la situazione
Tra il suda nel sud Sudan
Torna parlarne
Il New York Times in un editoriale di ieri che ritrovati oggi sulle Valtellina a un anno dall'indipendenza del sud Sudan la folli via del Sudan e del sud Sudan è questo il titolo scrive il quotidiano liberal di New York e quando
Il sud Sudan ha dichiarato l'indipendenza dal Sudan un anno fa era chiaro che il percorso per costruire un nuovo stato funzionante sarebbe stato lungo e difficile quel che non era chiaro era quanto entrambi questi Paesi avrebbero fatto cassa votarsi
A vicenda e alla fine sabotare se stessi in un gioco distruttivo di attacchi militari e ricatti economicità
Con l'indipendenza al sud Sudan ereditato gran parte dei campi petroliferi ma il sul Sudan è anche un Paese che è un accesso al mare il Sudan controlla l'olio dottor che serve per far arrivare il petrolio sui mercati
In gennaio il sud Sudan ha interrotto la produzione petrolifera in una
Disputa con il Sudan sui costi per il trasporto del greggio da loro i due Paesi non hanno ancora trovato una formula per condividere i profitti petroliferi attendono che
L'altro ceda in un folle gioco al massacro l'economia del sud Sudan è sempre stata debole quella del Sudan in caduta libera
La rabbia sta aumentando in entrambi i Paesi così come
L'instabilità politica
Senza più redditi petroliferi in Sudan lo scorso mese annunciato che potrebbe smettere di sussidiare la benzina facendo schizzare verso l'alto i prezzi del carburante di altri beni
Il presidente Omar Hassan al-Bashir
Ha problemi a pagare l'esercito nelle ultime settimane migliaia di persone hanno manifestato contro il Governo di Khartoum provocando una repressione
Nel sud Sudan il Governo iniziato usare tattiche più dure per tentare di raccogliere le tasse necessarie a finanziare i servizi di base ma la gente comprensibilmente riluttante a pagare vista la cattiva gestione della cosa pubblica e la corruzione
Il presidente Salva chi avrà chiesto ad alcuni funzionari di restituire quattro miliardi di dollari di denaro pubblico rubato distesi funzionari hanno suggerito che un buco di bilancio sarà riempito dei donatori internazionali
Ma non deve accadere scrive il New York Times perché il sud-sud nel Sudan hanno creato questa crisi e danno tutti i mezzi per risolverla i due Paesi hanno combattuto una guerra civile che ha ucciso più di due milioni di persone prima di firmare un accordo di pace nel due mila cinque
Nell'ultimo anno
Hanno rischiato un nuovo conflitto nel frattempo la prudenza continuo nel Darfur nelle montagne nuda del Sudan un'aria tenuta dei ribelli dove il Governo sta cercando di sottomettere la popolazione con le bombe l'affare
In aprile l'esercito del sud Sudan occupato una regione petrolifera reclamata dal Sudan
Portando i due Paesi vicini a noi nuova guerra il sud Sudan si è ritirato dopo che le Nazioni Unite hanno minacciato sanzioni
Insomma la gioia che aveva accompagnato l'indipendenza del sud Sudan è svanita
Istat finiti gli altri Paesi che hanno difeso questa indipendenza devono continuare a lavorare con entrambe le parti per risolvere le dispute sul petrolio sulle frontiere sulla protezione delle minoranze
La realtà è che questi due Paesi sono
Dipendenti l'uno dall'altro possono in questo momento e lo saranno anche per un futuro molto lungo così
L'avete il New York Times questa è stata però anche la settimana delle
Elezioni in Libia lette da molti giornali come
Come un successi sono
Per esempio da El Pais in un editoriale di ieri dal titolo speranza in Libia le prime elezioni sono solo il primo passo per costruire uno Stato
Da zero scrive il quotidiano spagnolo quarant'anni di tirannia pesa non soprattutto quando si tratta di un Governo dispotico come quello del colonnello Muammar Gheddafi dove
Non vi era alcuna struttura statale minima né tanto meno partiti politici ma la Libia è riuscita a superare con successo le sue prime elezioni
Certo non sono state perfette ci sono stati episodi di violenza ma l'esito è stato decente e ora un congresso dovrà eleggere un presidente un Primo ministro un'assemblea costituente
El Pais spiega che l'ex premier Mahmoud Jibril sembra uscire vincitore da queste elezioni la sua coalizione si è presentata come una forza di modernizzazione anche se ha negato
Di essere laica liberale anche se queste sono le prime lezioni sembra che la Libia non sia destinata accadere nelle mani degli islamisti contrariamente a quanto accaduto in altri Paesi del Nord Africa Egitto Tunisia
Ma niente sarà facile a cominciare dal fatto che il Governo
Centrale provvisorio non controlla gran parte del territorio in mano alle milizie la Libia però può comunque avere successe un Paese ricco con solo sei milioni e mezzo di abitanti
E livelli di istruzione più elevata rispetto i Paesi vicini
Non c'è dubbio che il percorso sarà lungo e doloroso questa non è tanto una transizione verso la democrazia ma una transizione per costruire uno Stato e i libici cominciano praticamente da zero così
El Pais in questo editoriale di ieri che la situazione sia un po'complicata quanto meno
Lo scrive le mondo oggi con con un articolo in cui si racconta come alzi interne agli eroi della rivoluzione libica si aggrappa fino alle alle loro anni non vogliano
Sottostare al potere del Governo centrale nella stessa pagina le Monde
Si occupa anche di Siria e di un nuovo massacro delle forze del regime Assad questo il titolo
Dopo quello di maggio augura centotto morti e quello di giugno a ma si tratta al ovvero a settantotto morti il nuovo massacro avvenuto nella località di Tre Enza nel centro della Siria i morti sarebbero
Più di duecento e alla Siria dedicava ieri il suo editoriale il Guardian assiri alla cerchia che si restringe di Bashar al-Assad
Il fatto che ci siano defezioni di alto livello di per sé però non apre vi era la terribile guerra
Scrive il Guardian le defezioni dal regime di Bashar al-Assad stanno diventando un affare
Sempre più pericoloso il potenziale disertore non solo deve nascondere le sue intenzioni ma anche mettere al sicuro la sua famiglia tutto questo deve essere fatto sotto il naso di un imponente apparato di sicurezza il risultato è che i
Responsabili sunniti
Che sono ancora fedeli a regime vengono regolarmente fermati per essere interrogati mentre loro passaporti sono confiscati
Perfino quelli che finora hanno sostenuto Assad stanno scoprendo di essere diventati suoi prigionieri
Il fatto che nonostante questo ci siano comunque defezioni di alto livello di per sé
Non a brevi era terribile guerra che è in corso in Siria ma la dice lunga sulle spaccature religiose tribali che stanno attraversando il Paese
La defezione dell'ambasciatore siriano a Baghdad è importante non solo perché si tratta di un sunnita che ha avuto l'onore di essere nominato primo ambasciatore in Iraq dopo trent'anni ma anche perché
Questa personalità il capo della tribù ucraini datteri che controlla la frontiera tra Siria e dirà che deve pesantemente armata la sua defezione apre un nuovo fronte ad est per l'opposizione
Collegarmi in Iraq altre aree tribali potrebbero seguire lo stesso esempio costringendo il regime a ritirarsi nel cuore dell'aria alauita per il Guardian però queste defezioni permettono comunque due cose importanti di fornire una chiara fotografia di ciò che sta accadendo dentro il cuore del regime e di porre le fondamenta per un Governo siriano di transizione il giorno in cui Assad cadrà le defezioni inoltre minano la strategia di Russia e Cina quella dello status quo dello stallo perché se tutti sunniti se ne vanno Assad si ritroverà a rappresentare
Solo se stesso la sua famiglia e l'élite alauita così tra l'altro il Guardian in questo editoriale
Per chiudere non vogliamo mettere insieme la Libia la Siria e altri Paesi di questa regione con un commento
Il già scout Hummer col suo cento un posto uscito ieri che interpreta in modo
Abbastanza originale in controtendenza a quanto
Sta accadendo in questa parte del mondo non una primavera araba ma la presa del potere islamista questo il titolo
Scrive cauta Hummer la Libia post rivoluzionaria sembra per eletto un Governo relativamente moderato tra occidentale una buona notizia però è provvisoria
Perché la Libia non è tanto un Paese quanto un pozzo di petrolio con una lunga spiagge una miriade di tribù
La fedeltà all'Autorità Nazionale Centrale debole e anche se il Governo di Jibril fosse in grado di tenere sotto controllo le milizie istituire una democrazia funzionante sarebbe comunque l'eccezione della primavera araba
Pensate a questo la Tunisia e Marocco cioè i più occidentali Inzaghi tutti i Paesi arabi hanno eletto governi islamisti certo moderati ma pur sempre islamisti
L'Egitto il più grande influente Paese ha sperimentato un'onda teso a vista i fratelli musulmani non solo hanno conquistato la Presidenza ma metà dei seggi in Parlamento
Più quelli di sala fischi che hanno tenuto circa il venti per venti venticinque per cento insieme hanno il settanta per cento del Parlamento abbastanza prescrivere da soli la Costituzione
Ed è la ragione per cui generali hanno sciolto questo Parlamento quanto la Siria se e quando cadrà Assad i fratelli musulmani quasi certamente erediterà hanno il potere
La Germontani potrebbe essere la prossima mentre l'ala palestinese della fratellanza cioè Hamas controlla già Gaza cosa significa tutto questo secondo CRA ottanta perché la primavera araba è una definizione sbagliata
Questa è una presa del potere islamista che probabilmente dominerà la politica araba per una generazione
La domanda centrale per cauta me e che tipo di Islam politico cioè se una versione moderata turca oppure un islamismo estremista in stile iraniano
Da questo dipende il futuro per ora nuovo presa del potere islamista interrare abbasso unto più le caratteristiche positive turche così in Marocco e Tunisia ma anche in Egitto
Dove l'esercito si vede come guardiano dello Stato laico precisamente come aveva fatto l'esercito turco negli anni negli ottant'anni da Ataturk a Recep Tayyip Erdogan
Insomma un vero regime democratico potrebbe ancora installarsi nelle terre arabe
L'Islam estremista in fondo non risponde a nulla come dimostrano la repressione l'arretratezza sociale di talebani in Afghanistan o dei Mullah in Iran
Se l'islamismo moderato dovesse radicalizza si fallirà portando forse è una
Un'altra futura primavera araba che potrebbe diventare
L'unica risposta possibile
L'alternativa per l'islamismo eh oggi la modernità cioè accettare l'alternanza di potere con i laici e quindi realizzare grazie a questa evoluzione un'autentica normalità democratica arabo islamica
Ma perché l'Autan Air tutte queste sono ipotesi siamo nel campo dell'ipotetico
Ad oggi la sola cosa di cui possiamo essere sicuri e che il nazionalismo arabo è morto e che l'islamismo è il suo successori così tra l'altro cantando il suo cento imposte
Ieri non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0