Pci: "Una nuova forza comunista e democratica per l'alternativa"

Prova compaiono all'interno della allora
Chiare
Care compagne e compagni
Intanto benvenuti alla nostra assemblea che come avete visto ha richiamato subito l'attenzione della stampa del mondo politico anche non sempre benevola ma noi avremo modo in questo giorno e mezzo di discussione di mettere in evidenza la qualità vera di questa discussione
Intanto consentitemi di ringraziare anche a nome vostro
Tutti gli invitati che hanno accettato di essere presenti noi speriamo di intervenire alla nostra discussione
Ringrazio perciò i compagni della segreteria nazionale del partito il compagno D'Alema
Bassolino Petruccioli che ho visti se non li ho visti altri mi scuso
I compagni che abbiamo invitato della segreteria della CGT segreteria nazionale della CGIL della presidenza
Dell'Arci
Della presidenza della Legambiente dell'associazione dalla pace di tanti altre personalità e associazioni che hanno accettato di partecipare a questa nostra discussione
Ringrazio anche i compagni Cossutta e Cazzaniga che terranno come sapete domani all'Eliseo l'Assemblea della mozione numero tre diciamo così per rapidità e ringrazio quindi anche le personalità non comuniste non iscritti che personalità della cultura che a questa Assemblea hanno dedicato attenzione e presenza in questi giorni
Invitiamo alla presidenza dove sono già seduti saldamente i compagni della direzione i compagni
Nata e Ingrao
Il compagno Samuele tarda il compagno Tortorella presidente del Comitato centrale
I compagni del coordinamento che hanno preparato questa Assemblea ecco con questo ritengono concluso questo compito e poi le compagne Sestero la compagna al curi Salvatore
E non l'ho visto è arrivato il compagno Occhetto
Come vedete i giornali
Temevano che questa Assemblea impedisse l'interlocuzione fra comunisti mi pare che più interlocuzione dico
Il programma dei lavori i nostri è scritto in modo succinto ma essenziale nel sull'invito in realtà subito dopo l'introduzione e decideremo insieme la propria la prosecuzione il programma dettagliato dei lavori
Nostri perché ovviamente dovremo aggiornare rispetto ai tempi e al modo come l'Assemblea si verrà svolgendo
Io ho terminato
E se voi consentite apro l'Assemblea dando la parola la relazione introduttiva al compagno Beppe Chiarante
Care compagne cari compagni
C'è un punto che ritengo opportuno sottolineare nell'aprire la mia relazione
Questa Assemblea è stata promossa
Da un gruppo di compagne
E di compagni
Della direzione del Comitato centrale
Nell'esercizio nell'esercizio di quello che consideriamo un dovere ancor prima che un diritto
Il dovere e il diritto di contribuire anche attraverso l'iniziativa collettiva prevista dallo statuto
All'elaborazione
E alla diffusione di proposte di piattaforme politico programmatiche
Che concorrano a superare
La grave situazione in cui versa il partito
E a determinare un'ampia mobilitazione unitaria
Per salvare e rifondare
Una grande forza popolare e democratica
L'iniziativa collettiva per elaborare e diffondere proposte piattaforme
Come è noto
Una facoltà espressamente prevista
Da una delle norme di integrazione dello Statuto
Approvate unanimemente dal congresso di Bologna
Una norma che era ed è diretta a completare il superamento della vecchia pratica del centralismo democratico
E a fondare su basi più realistiche un nuovo regime di vita interna
Anche per questo lo dico per inciso ma non è una considerazione secondaria
Mi hanno sorpreso le critiche e le polemiche che da qualcuno sono state rivolte alla convocazione di questa Assemblea
Evidentemente sono dure a morire anche quando tanto si parla di nuova formazione politica le vecchia abitudine centralistiche burocratiche
Intrise di diffidenza verso l'esercizio dei diritti della minoranza
è chiaro però che un'iniziativa come quella di oggi
Non nasce solo dal dettato statutario
Essa risponde all'esigenza
Che è diventata essenziale
Di evitare che si disperdano energie del partito
E di sollecitare invece gli iscritti a ieri e gli elettori
E tanti altri amici e compagni a noi vicini nella ricerca e nell'impegno attorno ai temi difficili e radicalmente nuovi di un momento drammatico per il PC e per la sinistra
Per questo con le proposte che presentiamo con gli indirizzi che mettiamo in discussione con la piattaforma che vogliamo cominciare ad elaborare
Non ci rivolgiamo soltanto a quelle compagnie quei compagni
Che nel dibattito congressuale hanno assieme a noi condiviso la mozione intitolata a un a un vero rinnovamento del PC e della sinistra
Sentiamo invece la necessità di rivolgerci oltre gli steccati di mozione a tutto il partito
Per riavviare un dialogo per proporre i temi della fase attuale
Per sollecitare l'azione comune in tutte le battaglie politiche sociali che ci attendono quotidianamente
Ma avvertiamo il bisogno di parlare anche al di là del partito alle altre forze della sinistra
E alle posizioni più avvertite consapevoli presenti nella democrazia italiana
E in questo modo che ci siamo regolati anche negli inviti a questa Assemblea
Ci siamo mossi infatti da una grave preoccupazione
Non è solo quella che già era presente in noi dopo la svolta del dodici novembre
La preoccupazione è diventata molto più acuta dopo i risultati delle elezioni del sei e sette maggio
Che hanno segnato un grave arretramento del PC e di tutta la sinistra
E si è ulteriormente aggravata da quando è diventato del tutto chiaro l'esito
Tira in modesto
Dell'operazione avviata con la svolta di novembre
Ormai evidente per tutti che ben pochi hanno risposto all'appello
Che con tale operazione si intendeva lanciare invece ci sono prodotte gravi divisioni nel nostro campo
Molti compagni ed elettori ci hanno abbandonato vi sono segnali pericolosi di di di disorientamento di paralisi e si manifesta rischia di una vera e propria dissoluzione
Non a caso molti di coloro che su questo o quel giornale avevano appoggiato la svolta ormai chiedono soltanto di accelerare i tempi
Per procedere alla cancellazione di ogni presenza e sperano persino di ogni memoria
Del Partito Comunista Italiano
Ci preoccupano ovviamente questi fatti
Ma ci preoccupano soprattutto le gravi conseguenze che essi rischiano di avere per tutta la sinistra e per la democrazia italiana
Non c'è certamente bisogno di ripetere qui l'analisi sul voto amministrativo
Do per scontato in proposito ciò che abbiamo detto nel dibattito al comitato centrale in particolare che le pur rilevanti dimensioni quantitative
Dell'arretramento delle liste comuniste circa sei punti in meno rispetto alle precedenti amministrative quasi quattro punti rispetto alle europee di meno di un anno fa
Assumono un significato che ha accentuato è aggravato dal quadro generale che emerge dal voto
Ciò perché l'intera sinistra e non solo il PC che va indietro perché per la prima volta la flessione così netta anche nelle tradizionali regioni rosse
Dove si delinea una vera crisi di egemonia
Perché in intere regioni soprattutto in alcune grandi città siamo ridotte una forza molto minoritaria compromettendo quel ruolo unificante sul piano nazionale che per lungo tempo il Partito comunista era riuscito ad esercitare
Vi sono inoltre alcuni fatti che trasformano il calo del PC e della sinistra in segnali assai inquietanti per l'intera società italiana
Ne segnalo tre solo per accenni Primo l'Italia è oggi un Paese diviso come non lo come non lo era da tempo
Con un Mezzogiorno sempre più condizionato dal voto clientelare dall'uso perverso del denaro pubblico dal peso delle organizzazioni criminali
E con un un nord dove emerge con le leghe un'inedita questione settentrionale
Secondo la sfiducia nella politica tradizionale nelle istituzioni si manifesta con particolare forza
E il voto di protesta anziché rivolgersi verso l'opposizione comunista o la sinistra come in altre occasioni si esprime alimentando soprattutto l'aria del non voto o dando consensi alle liste localistiche e corporative di categoria
Terzo il significato di fondo del voto del sei sette maggio e che non solo non si è avviato neppure vagamente
Lo sblocco della democrazia di cui tanto si era parlato
Ma si è allontanata la prospettiva di un reale cambiamento di una possibile alternativa di un effettivo ricambio di politica di classe dirigente
Anche i risultati del recentissimo referendum sulla caccia e sui pesticidi hanno confermato una crescente incapacità anche dal nostro partito
Di interpretare indirizzare orientamenti e preoccupazioni dell'elettorato in modo da portare al successo una causa pur giusta
Mi pare che ci sia ora ragione d'interrogarsi sull'opportunità della decisione
Già in sé e discutibile senza un precedente ampio con coinvolgimento dell'insieme del partito di firmare il referendum elettorale
C'è il rischio di portare la sinistra un'altra severa sconfitta
Vi sono dunque nella situazione che si è determinata motivi di vero allarme non solo per i comunisti ma per tutte le forze di sinistra democratica
Per il nostro partito alla flessione elettorale si aggiunge una grave crisi politica e organizzativa
C'è innanzitutto il calo dal tesseramento quindici oggi quindici giorni fa si era gridato allo scandalo parole parlando di operazione strumentale
O addirittura di falsificazione
Per la pubblicazione del libro inchiesta di rinascita che segnalava un calo di centosessanta mila iscritti in aprile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Oggi si ammette che gli iscritti in meno a fine maggio erano centocinquanta mila il che significa che le cifre di rinascita erano
Purtroppo assolutamente vere
Non si può davvero dire dunque che lo strumentalismo e la faziosità fossero dalla parte del compagno Asor Rosa stavano semmai dall'altra fare
Per questo care compagne cari compagni
Penso che possiamo
Da questa Assemblea esprimere ad Asor Rosa la nostra piena solidarietà
Ma più allarmante dei dati organizzativi ed elettorali alla situazione reale del partito
Una situazione che i compagni anche compagni della maggioranza che hanno alte responsabilità di direzione
Si descrivono come caratterizzato un po'ovunque da preoccupanti fenomeni
De immobilismo e di paralisi
E da tendenze diffuse alla dispersione delle forze e all'abbandono
Avremmo desiderato aver torto
Avremmo sperato che i nuovi consensi richiamati dalla proposta della Costituente
Potessero coprire le perdite
Ma non è stato purtroppo così
Non sono venute i cattolici impegnati in altre iniziative del Forum dei giorni passati
E ancora impegnati in altre sedi non sono venuti gli ambientalisti né altri settori dell'arcipelago della sinistra
Già nella campagna elettorale la così detta sinistra sommersa
A parte le personalità della sinistra indipendente
Del resto divisa anche essa tra il sì e il no
Era apparsa sfortunatamente
Di dimensioni assai modeste
Ma anche in questo settore oggi abbiamo visto crescere i dubbi le perplessità le incertezze
Sulla proposta della nuova formazione politica
Per questo avvertiamo il dovere di rendere esplicito il nostro allarme ed è porre al centro di questa Assemblea il problema del che fare
Che fare innanzitutto per salvare rinnovare quella grande forza democratica e popolare che è stata e per tanti aspetti ancora il Partito Comunista Italiano
Che fare al tempo stesso per arrestare la deriva a destra e aprire nuove prospettive alla sinistra e imita in Italia
è un problema che poniamo in primo luogo ai comunisti che restano comunque una grande forza molto più di un milione di iscritti il ventiquattro per cento dei voti validi
Ma lo poniamo anche più in generale alle altre forze di sinistra e democratiche
E le può e lo poniamo sottolineando la necessità di un'analisi senza pregiudizi di un confronto vero che sappia andare al di là degli schematismi che possono avere caratterizzato il dibattito congressuale
Per cercare di approfondire veramente col contributo di compagni della prima della seconda della terza mozione e di tanti amici esterni al partito e ringrazio tutti a partire dal segretario del partito per la loro presenza qui per aver accolto il nostro invito
Approfondire veramente
Approfondire veramente la comprensione dei fatti e cercare risposte adeguate ai problemi che siamo chiamati ad affrontare
Ci serve a questo scopo prima innanzitutto un metodo rigoroso spoglio di ogni schematismo e di ogni forzatura dei fatti
è per questo che non ci è parsa giusta un'analisi dei risultati elettorali tutta curvata come si è fatto al comitato centrale da parte della maggioranza in modo da non contrastare con la proposta fatta a novembre
E con le scelte prevalse al congresso di Bologna
C'è esistito in modo quasi univoco su un'interpretazione che ha presentato il calo elettorale
Essenzialmente come l'approdo inevitabile di un lungo declino storico escludendo ogni rapporto con l'azione politica più recente
Anzi questa razza questa azione avrebbe contenuto la perdita
Se avessimo ragionato così
In ogni altra sconfitta
L'unica responsabilità sarebbe del destino
Ma l'analisi concreta della situazione concreta è sempre stato un punto di forza per un partito come il nostro
E anche rappresentato credo che dobbiamo ricordarlo una scuola di serietà
Perché spingeva i gruppi dirigenti nazionali e locali a tenere conto della lezione dei fatti e a sentirsi sempre responsabile dei risultati del proprio operato
Rinunciarvi non promette nulla di buono
E tuttavia la critica che anch'io ora fatto all'insufficienza di una spiegazione del voto del sei sette maggio che lo ha presentato essenzialmente come la prosecuzione di un declino storico inarrestabile
Non deve in alcun modo essere intesa comune una negazione o comunque una sottovalutazione
Da parte mia da parte nostra delle cause di lungo periodo delle difficoltà
Che il nostro partito oggi di fronte al contrario credo che occorra dire con grande chiarezza che sarebbe un errore non misurarsi criticamente
Per affrontare su basi solide la crisi del nostro partito della sua cultura della sua politica proprio con tali cause penso nel caso italiano
Alle ragioni dell'esaurimento di una certa strategia di unità democratica
Culminata negli anni Settanta nell'esperienza della solidarietà nazionale oppure sul piano internazionale alle radici vicine e lontane del collasso dei regimi autoritari dell'Est
è giusto dunque porre problemi di questa portata al centro dell'attenzione del partito
Ma ciò che mi preme notare che già nell'analisi di lungo periodo occorre andare ben più a fondo sia sui temi interni sia su quelle internazionali
Rispetto a quello che è stato sin qui fatto sotto l'assillo della politica immediata
Da un'analisi inadeguata delle difficoltà e dei problemi discendono infatti indicazioni politiche che restano al di qua del segno
E che rischiano proprio per questo definire coll'essere subalterne a interessi e posizioni altrui
C'è un primo tema che propongo perciò all'attenzione dell'Assemblea come premessa necessaria
Per la riflessione politica più immediata
Ed è l'avvio di un lavoro di lunga lena nel campo della ricerca dell'analisi del confronto sui fatti che stanno davanti ai nostri occhi
Primo fra tutti il gigantesco rivolgimento all'Est
Non può bastare a riguardo la pura analisi descrittiva degli errori e dei fallimenti
Tanto più che si tratta di un'analisi che troppo spesso ha finito col far propri sotto la spinta dell'ideologia e correnti criteri di interpretazione di giudizio che intendono
Spingere unicamente alla all'Apologia del modo di produzione capitalistico
Proprio per questo è importante ricordare come è stato fatto da molti
Mario Tronti non recentissimo articolo su Rinascita si tratta in sostanza di capire perché in qual modo già in mare ex una visione del comunismo come affermazione della soggettività come movimento di liberazione
Sì si è intrecciata con una teoria giacobina della conquista del potere del ruolo dello Stato
E perché questa seconda e la linea
Che ne nettamente sconfitta nei Paesi sviluppati di tradizione liberale ma che di fatto è prevalsa sino a giungere alla tesi alla degenerazione autoritaria
I due grandi Paesi arretrati e privi di tradizione democratica come la Russia e la Cina
Non a caso è proprio dagli interrogativi su questa vicenda storica che trasse lo spunto la parte più originale e innovativa dell'opera di Gramsci
Di qui deriva l'originalità e la particolarità dei Comunisti italiani protagonisti e artefici della lotta democratica in Italia e non solo in Italia
Dunque non è solo per smisurato orgoglio
Opera arroganza intellettuale
Meno che mai per senso di italica superiorità
Come ha detto due giorni fa al segretario del partito socialista
Non è per questo che intendiamo rivendicare non solo noi come minoranza ma credo anche tanta parte della maggioranza la specificità di una tradizione che pure non consideriamo affatto intangibile
Al contrario si tratta di rivendicare in pieno umiltà uno sforzo di azione di pensiero che siede si è contrapposto dapprima nei fatti e poi in linea di principio al modello staliniano
Dire che tutta l'idea l'esperienza comunista si riassuma nella vicenda sovietica
è contrario alla realtà storica
Ed è contraria alla realtà che noi abbiamo espresso in Italia come forza
Che del leader dell'idealità comunista ha fatto lo stimolo alla lotta per l'inveramento della democrazia
L'arroganza non è quella di chi afferma la specificità dei Comunisti Italiani e bisogna dirlo anche la specificità di molti altri filoni di pensiero
Che si sono
Definiti i comunisti
L'arroganza e semmai di chi vuole distruggere cancellare una grande esperienza storica come la nostra
Sì abbiamo richiamato le radici storiche teoriche
Della crisi del comunismo all'Est non è per
Non è per difendere una causa di parte
E invece perché solo misurandosi con questi problemi si può davvero comprendere
Ciò che è avvenuto ossia che siamo oggi
Non al punto terminale della storia ha una meta che sanziona il trionfo definitivo
Della società dei consumi dello spreco che ha come altro volto al mondo dei bisogni primari soddisfatti e addirittura della fame
Rimangono più che mai aperti e non risolto il problema di una compiuta realizzazione della democrazia
Le domande di autonomia e di liberazione
Maturati dalle maturate dalle contraddizioni del mondo più avanzato l'esigenza di un rapporto tra Paesi industrializzati e aree dal sottosviluppo che chiede anche al primo mondo una modificazione profonda
Dei suoi modelli
Con la crisi dell'Est
Non c'è dunque avviato un processo lineare di ricomposizione
Dell'unità mondiale sotto l'egemonia delle grandi democrazie occidentali un attimo un'egemonia che si tratterebbe tutt'al più di temperare con qualche aggiustamento marginale
Certamente si apre una grande occasione con la fine della guerra fredda con gli accordi di disarmo tra Unione Sovietica e Stati Uniti
Il peso assurdo dar corso degli armamenti del costo degli armamenti dovrebbe essere destinato a crollare una nuova stagione può aprirsi
Ma essa non verrà a queste al punto che va sottolineato come risultato meccanicamente determinato
Anche perché al processo positivo apertosi nell'Unione Sovietica con l'impegno di democratizzazione comporta quelle tremende difficoltà a quei rischi che vediamo ogni giorno
Non abbiamo dunque avuto torto quando abbiamo farà affermato che non bastava a valutare positivamente l'impegno di Corbaccio ma occorreva sostenerne più attivamente lo sforzo non sappiamo che cosa ci riserva all'immediato futuro dell'Unione Sovietica
Sentiamo però che davanti alle forze della sinistra europea e soprattutto a quelle dei Paesi avanzati stanno compiti che non potranno essere affrontati senza un grande sforzo di ripensamento comune
Un'analisi corretta di ciò che è dovuto di ciò che è accaduto negli ultimi anni è indispensabile anche per intendere
Le radici della difficoltà della sinistra
E quelle particolari del nostro partito qui in Italia nel quadro della vicenda del nostro Paese
Il segretario del partito ha affermato nella sua relazione al comitato centrale
E credo si debba convenire su questo con Luís che occorre risalire per lo meno agli anni settanta per cogliere i limiti e gli errori
Che hanno posto in crisi la nostra politica ma se così è non mi pare che basti fermarsi alla critica della pratica del cosiddetto consociativismo
La denuncia del consociativismo non è nuova
Alcuni di noi sono stati tra i primi a formularla nel nel dibattito interno al partito si può senz'altro condividere l'opinione secondo cui ha pesato negativamente il perdurare di fatto di prassi consociative anche quando quella politica ormai da lungo tempo era formalmente superata
Ma se ci si ferma le denunce del consociativismo ci si arresta in sostanza un'analisi
Di superficie del funzionamento del sistema politico
E diventa allora è naturale cercare una risposta essenzialmente sul terreno della tattica della manovra
Come mi pare che in sostanza si è accaduto
In realtà al difetto era più profondo stava nel fatto che man mano che venivano meno almeno in parte le vecchie ragioni della poi nel della nostra lotta
Si faceva insufficiente l'analisi della nuova società che era il frutto delle trasformazioni in atto
Perdeva rigore in questo modo l'iniziativa su grandi questioni che tradizionalmente erano state al centro della lotta del movimento popolare socialista e comunista
Questioni che invece non scomparivano ma cambiavano di qualità e di segno a partire dal conflitto di classe dalla questione operaia
Come oggi nuovamente ci si comincia ad accorciare al tempo stesso non si sviluppava in modo adeguato e tempestivo alla capacità di intervento culturale politico sui nuovi conflitti e sulle contraddizioni della società di oggi
Il vero problema dunque non era quello di un ritardo nell'abbandonare anacronistiche diversità poneva adeguarsi ai nuovi modi di fare politica
Certo raccontano
In media conta al loro uso ma hanno pesato soprattutto l'affievolirsi della capacità critica l'inadeguatezza delle categorie analitiche e interpretative dei qui per fare qualche esempio l'incertezza di valutazione di previsione
L'intervento sui problemi derivanti dalle grandi ristrutturazioni che dal settantacinque in poi hanno sconvolto la realtà sociale e produttivo
Oppure ritardo di almeno una quindicina d'anni anche solo per cominciare a comprendere in tutta la loro complessità le questioni poste dall'emergere della soggettività e della differenza femminile
O anche la difficoltà nell'intendere problemi che pure erano il frutto almeno in parte di conquiste
Dello stesso movimento operaio popolare
Come la crisi dello stato sociale o i nuovi caratteri della questione democratica
Se pensiamo a fatti di questa portata non è difficile capire che al di là della crisi del consociativismo c'è un fatto più radicato e più sostanziale si tratta del complessivo emergere dei problemi di una nuova fase storica
Rispetto ai quali una cultura politica
Di stampo sostanzialmente economicistico e produttivistica o
Statalista e redistributiva quale storicamente è stata la cultura riformista del partito comunista e degli altri partiti della sinistra europea ha stentato e stenta ad operare il necessario rinnovamento
Sono questi ritardi che hanno dato spazio anche dopo la rottura della politica consociativa
E in qualche modo anche tanto più dopo tale rottura a un'egemonia di indirizzi moderati o nettamente conservatore nella guida dei processi di modernizzazione e di ristrutturazione
Tale egemonia sia riflessa passando per tanti varchi anch'egli negli orientamenti e nelle concrete scelte politiche di larghi settori della sinistra e anche nel nostro stesso partito
Proprio per questo il diciottesimo congresso aveva trovato il suo punto di coagulo nell'affermazione che era necessario un forte rilancio di criticità
Di autonomia anzi di antagonismo
E che ciò richiedeva nella pratica una fase non Breve dei più marcato posizione diretta a costruire le condizioni dell'alternativa non credo di esprimere un'opinione personale
Se dico che la svolta di novembre apparsa e così è stata generalmente presentata anche sulla stampa
Come l'esatto rovesciamento di quella impostazione
Il fatto che il segretario del partito abbia voluto affermare all'ultimo comitato centrale
La continuità con quella linea deve dunque trovare conforto non soltanto in un'affermazione verbale
Ma in gesti politici significativi i quali correggano e contraddica no la generale impressione di uno slittamento verso posizioni del tutto improduttiva rispetto alle esigenze del Paese
E alla scure e alle aspettative delle forze che noi rappresentiamo
Questi gesti significativi vere scelte di verifica di di rettifica tanto più sono necessari anche perché la gestione dei primi passi
Della nuova fase aperta col congresso di Bologna
La scelta
In una sola direzione dell'interlocutore della Costituente
L'avvicinamento
Al Partito socialista italiano così come si è verificato
Sono apparsi come una conferma
De questo ripiegamento moderato
Ma cosa dobbiamo fare ora in concreto
Sappiamo che c'è chi dice
Vi sono dei deliberati congressuali
Non c'è che andare avanti nell'attuazione di tali deliberati
E c'è chi aggiunge
Ciò che oggi paralizza al partito
Ne disperde le forze ha frenato i freni al processo costituente
E la divisione tra il sì e il no
E l'incapacità di andare oltre le contrapposizioni congressuale
Questa considerazione adoperate di sovente con intenti
Strumentali distruttivi che sono del tutto scoperti
Penso in particolare a certe sollecitazioni dall'esterno
Come gli interventi di nuovo ripetuto in questi ultimi giorni di Cacciari o di Galli Della Loggia l'invito rivolto alla maggioranza di procedere più rapidamente nelle trasformazioni annunciati a novembre ci aggiunge
Non esitando a pagare i prezzi che c'è da pagare
è evidente in queste parole l'esortazione a non tener conto di nessuna possibile obiezione
E anzi
A ricercare uno sbocco di fratture scissione
Sono posizione puramente demolitoria che torniamo a respingere come già abbiamo fatto altre volte nel modo più netto
E ci auguriamo compagne e compagni eleggiamo che sarebbe un buon gesto per l'unità del partito che anche i compagni della maggioranza si risolvano tutti a respingerle in modo altrettanto netto
In altri casi
L'accento è diverso
C'è la preoccupazione
Espressa da molti compagni
Di evitare la cristallizzazione degli schieramenti
A tal fine si propone di riportare al centro dell'attenzione alle scelte di programma
Di sollecitare su di esse un dialogo e un confronto unitario
Di superare in questo modo
La frattura tra il sì e il no
Io comprendo bene il valore di queste prese di posizione
Ma anche per questo voglio subito ricordare che durante l'ultimo comitato centrale
Il nostro intento è stato proprio quello di evitare
La semplice riproduzione
Delle divisioni congressuali
Ed è stimolare invece la capacità di analisi e di iniziativa del partito
Per questo avevamo proposto di non concludere quella sessione del Comitato centrale con un voto ma come già si era fatto altre volte e proprio dopo prove elettorali particolarmente difficili
Il decidere unitariamente di approfondire l'analisi della situazione
Chiamando tutte le organizzazioni di partito a discuterne
E collegando al dibattito una mobilitazione di massa per reagire alla sconfitta e stimolare nuove forze all'impegno
Questa proposta era l'opposto di un espediente tattico
Per riaprire il congresso come qualcuno ha detto
La conferma degli schieramenti congressuali
è stata invece ricercata da chi ha voluto la riproposizione del sì e del no
Ed è la riproposizione del sì e ha imposto in questo modo anche la riproposizione del Nord invece la strada da noi indicata era la sola in quel comitato centrale per cominciare a superare le contraddizioni troppo rigide
Per correggere analisi parziali e adeguate per indicare a tutto il partito senza discriminazioni la necessità di un forte impegno per il lancio dell'iniziativa e della forza organizzata
Ci chiediamo perché la maggioranza non abbia accettato la nostra proposta
Perché si sia voluto un volto che non poteva che ripetere gli schieramenti congressuali perché soprattutto non ci sia stato nessuno neppure tra coloro che oggi auspicano un dialogo è una ricerca comune
Che abbia raccolto in quella circostanza l'apertura che come minoranza avevamo prospettato
Certo non sono stati buoni consiglieri o lo sono stati dal punto di vista di chi vuole la dissoluzione di un forte partito di opposizione
Tutti coloro che dall'esterno hanno esortato a tener duro e a irrigidire allo scontro
Noi ribadiamo comunque anche oggi la disponibilità al dialogo e al confronto scritto senza schematismi e pregiudizi
Ma il dialogo non può consistere
Nel chiedere alla minoranza di abbandonare le posizioni in cui crede
Oltre tutto ciò sarebbe l'opposto della nuova visione della vita interna del partito delineata nello Statuto come superamento del centralismo democratico
Un vero confronto unitario senza dubbio possibile
Oltre che auspicabile
Ma è possibile partendo dal presupposto che il Congresso certamente ha deciso l'apertura della fase costituente
Ma non ne apre determinato negli sbocchi
A partire dalla questione del nome nella forma i contenuti gli interlocutori
è stato stabilito anche che su tutte le proposte della fase costituente dovrà decidere un nuovo congresso che sarà pienamente sovrano
E proprio sul nel sull'insieme di questi temi che va ricercato un terreno di confronto
E si deve aggiungere che un dialogo animato da spirito unitario dovrebbe anche proporsi come obiettivo dimettere subito appunto quelle correzioni nelle scelte politiche immediate
Che sono suggerite dai risultati negativi fin qui ottenuti
Non è dunque vero
Che l'alternativa da noi proposta come qualcuno ha detto si risolverebbe sostanzialmente
Nel prospettare un ritorno indietro
Si potrebbe replicare
Sarebbe persino per centroboa facile
Ma siete voi cari compagni della maggioranza che non avete mai saputo o voluto spiegarci dove ci volevate portare ti abbiamo interrogato più volte per capire meglio
Li abbiamo interrogato più volte per capire meglio che cosa fosse la nuova formazione politica quali che fossero le discriminanti e la base culturale e programmatica quali fossero gli interlocutori ci avete sempre risposto che il nuovo non si può prefigurare tavolino
Che tutto si sarebbe chiarito chiarito più avanti che da cosa nasce cosa
Ma ora che è chiaro
E non soltanto in noi
è chiaro non soltanto di noi che un abisso è spalancato davanti al partito
Non ci si può più rivolgere la critica
Non ci si può più rivolgere la criticamente ancora non si dà risposta le nostre domande di voler ritornare al passato
Noi non proponiamo ha fatto comunque di tornare indietro
E non solo perché c'è un deliberato congressuale
O perché è il puro e semplice ritorno al passato non è mai possibile
C'è per noi una ragione ben più sostanziale
Ed è la convenzione che siamo di fronte a una crisi certamente profonda delle forme politiche culturali organizzative che hanno sin qui caratterizzato il movimento di sinistra e senza dubbio anche il nostro partito
L'alternativa l'abbiamo detto ma credo che convenga ancora tornare a ripeterlo non è tra rinnovarsi e non rinnovarsi tra rifondarsi e non rifondarsi
La vera scelta riguarda al contrario la direzione del rinnovamento
Del processo di Rifondazione che è indispensabile se non si comincia a discutere molto seriamente sulla direzione di marcia sugli obiettivi che si riposi che si propongono
L'invito a un dialogo che superi i confini delle mozioni rischia di essere non solo futile
Ma ambiguo e ingannevole
Ebbene perciò cominciare a discutere con chiarezza sulle questioni politiche essenziali
Ci sono in primo luogo le scelte politiche concrete che debbono caratterizzare un partito che sia realmente antagonista che voglia consolidare il suo radicamento nei ceti popolari e insieme aprirsi ai nuovi protagonisti sociali
Che si proponga di dare rinnovato vigore
All'opposizione per l'alternativa
L'invito sketch è avvenuto negli articoli di pochi giorni fa da RAI che viene da Bassolino
Un invito al quale non vogliamo certo sottrarci
E appunto al confronto su tali scelte
Cioè a discutere i caratteri concreti che deve assumere un partito riformatore e gli obiettivi per cui lottare
Evitando quella che dieci metri viene definita invece una disputa astratta
Sulle denominazioni e sull'identità
La minoranza secondo l'osservazione di RAI avrebbe già avrebbe sbagliato a gestire il proprio dissenso Matteo mantenendosi in quella che egli definisce un'ambiguità
L'ambiguità che congiunge la questione dell'Inter dell'identità al tema del programma già che sarebbe cosa evidente l'esigenza di uscire
Dai nostri confini politici tradizionali
Ma il tema che noi abbiamo posto non è quello
Da conservatori di stare dentro i vecchi confini
Ma in quale senso in quale direzione superarli la discussione sull'identità sulle radici la difesa della verità di fatto su quello che siamo stati
E in questo senso l'altra faccia necessaria del dibattito sul programma
Se non fosse vero che vi è un rapporto intimo tra l'identità del partito e la sua politica
Non si comprenderebbe del resto
Il motivo del vigoroso e brutale incitamento
Che tanta stampa in particolare quella legata ai maggiori gruppi economici
Ha rivolto perché ci dici di area rivolta rivolge ogni giorno perché ci decidiamo a compiere
La metamorfosi all'escussione sull'identità continua ad essere necessaria ma non preclude affatto quella sulla politica e sul programma
Vorremmo perciò sottolineare che cogliamo non da ora le differenze profonde di accenti che vi sono a questo riguardo alla maggioranza mi pare molto più rilevante di quelle che
Sono alcuni giornali hanno rilevato hanno sottolineato ancora oggi circa circa le differenze che vi sarebbero nel fronte del no
Che a me per la verità non risultano con quelle caratteristiche di cui questi giornali hanno parlato
Cogliamo le differenze profonde di accenti che vi sono nella maggioranza in ordine alle questioni politiche agli sbocchi verso i quali andare e ai temi programmatici
E che vengono segnalate anche dagli articoli che compaiono sulla nostra stampa
E tuttavia non si sfugge anche se si avvertono queste differenze all'impressione del permanere di un di una grande genericità
Diretta rendere facile un accordo
Nel suo articolo passo gli ha sottolineato che ci vuole un partito promotore di una riforma della società oltre che degli assetti di potere
E non si può non essere d'accordo su questo va bisogna dire con nettezza di quale riforma della società si vuole parlare innanzitutto in ordine al rapporto tra potere economico e dominio politico
Ed è certo vero come dice Reichlin che alle radici della moderna questione sociale c'è un intreccio di inedito tra politica ed economia tra uno Stato sempre meno di diritto e un mercato sempre più politicizzato
C'è l'influenza ha cresciuto del potere economico sul sistema politico era cresciuto ruolo del potere politico decisioni economiche il doppio movimento di cui parla Reichlin nel suo articolo
Ma allora non si vede proprio perché non sarebbe calzante l'osservazione che è stata formulata da parte della minoranza
Che è mancato da è stata comunque insufficiente la capo la capacità di reagire con una cultura adeguata alla grande ristrutturazione capitalistica
Questo osservazione sembra a me invece del tutto pertinente
E certo è necessario porre la questione del governo ma il tema per la sinistra non può non essere quello della finalità e degli obiettivi
Per i quali
Puntare sulla su una soluzione di governo per i quali avanzare una candidatura al governo perché non è certo ignoto che vi sono forze di sinistra che hanno svolto e svolgono un'azione al governo che del del tutto subalterna
Da qui ed è qui che è derivato il bisogno di quello
Che fu chiamato con espressione che purtroppo anche essa variamente interpretabile interpretata il riformismo forte
E che oggi si dovrebbe concretizzare in una più rigorosa e severa capacità di denunce di proposta se vogliamo essere un'opposizione per l'alternativa
Non vede dieci anni fa ma di pochi giorni fa la conferenza di pace di Parma della Confindustria con la posizione rigida assunta in materia di contratti di scala mobile di politica economica
Con i vergognosi regali annunciati o promo o promo o promessi dal governo
Non mi pare che la reazione nostra di fronte alle scelte degli industriali e soprattutto a questo comportamento del governo sia stata sufficiente
è aperta in questi giorni la discussione sulla prossima legge finanziaria e sull'impostazione che si vuole proporre già confermata anche nella relazione del governatore Ciampi
Ancora una volta viene delineato ma con ulteriori aggravamenti con elementi di novità
Il quadro tipico delle politiche economiche degli anni ottanta viene messo l'accento sul bilancio negativo della politica sin qui seguita disavanzo pubblico crescente dissesto dei servizi
Ma la critica si arresta alle soglie della denuncia
Con la consapevolezza considera e testimoniata dalla Confindustria nel convegno di Parma che non si può e non si deve prospettare un ricambio delle forze politiche dirigenti
E infatti il quadro proposto dall'impostazione governative in vista della legge finanziaria legittime accentua l'aggressività delle forze capitalistiche dominanti
Sia nei confronti sindacali a proposito dei rinnovi contrattuali sia per quel che riguarda la spesa pubblica
In particolare va avanti un attacco alla struttura dello stato sociale che si sviluppa soprattutto in due direzioni da un lato il contenimento della spesa pubblica per i servizi sociali e insieme la proposta di una loro crescente privatizzazione
All'altro lato il passaggio al privato e forse questo è l'elemento più nuovo di parti rilevanti più gli ancora più rilevanti dell'apparato economico pubblico in primo luogo la sua parte finanziaria si tratta di linee di intervento che toccano direttamente
Quell'intreccio in forme inedite di potere politico di sistema economico di cui parla Reichlin su tutto questo ed a promuovere una reazione chiara e ferma da parte nostra
Con proposte alternative davvero efficaci una lotta comune di tutto il partito
Per esempio come quella che ieri ha proposto Minucci alla riunione della direzione con la gioia la proposta della giornata di lotta del ventidue dicembre
Più in generale sembra molto difficile anzi impossibile affrontare a livello necessario al tema delle forme attuali di intreccio tra politica ed economia se non si pongono alcune questioni di fondo
In primo luogo la tendenza una visione riduttiva delle il superamento di una tendenza una visione riduttiva delle questioni istituzionali dove prevale l'attenzione per le leggi elettorali per i problemi dell'assetto di vertice
Mentre di fatto vengono considerati come problemi ancora marginali o secondari questioni di estrema rilevanza e sulle quali avevamo avviato un buon lavoro come i temi della distinzione tra l'amministrazione e la politica o qualità del governo dell'economia della democrazia economica dei modi in cui affrontare la crisi dello stato sociale della scelta tra Stato centralistico e stato regionale
In secondo luogo la questione della crisi del sindacato
E il profondo disagio confermato dalla discussione che è in atto per l'assenza di una reale democrazia sindacale
In terzo luogo una proposta una lotta efficace per la riforma per il controllo sugli attuali meccanismi dei flussi di spesa nel Mezzogiorno
Ho accennato soltanto da alcuni temi altro altri saranno affrontati del negli interventi
Ed è noto del resto che con questo convegno avviamo l'elaborazione di una piattaforma più compiuta con la quale intendiamo anche contribuire alla dibattito per la convenzione programmatica
Ho accennato a questi temi soprattutto per svolgere un ragionamento di metodo e ribadire due considerazioni politiche
La prima è che non vi è scissione tra scelte programmatiche e collocazione ideale culturale e politica di un partito
Il tema che ho già richiamato
Rispondendo alle osservazioni di RAI la seconda considerazione che davvero non auspichiamo un partito puro e duro che non vuole mai andare al governo
Questa è solo una una caricatura che non facilita la discussione
Ma neppure voglia mandare a tutti i costi al governo solo solo perché non crediamo più nel ruolo dell'opposizione o pensiamo che solo governando amministrando si può ottenere qualche risultato
Al contrario all'opposizione una funzione democratica essenziale ciò che si deve sottolineare e che il suo ruolo anche istituzionale svilito e talora negato anche perché noi stessi non abbiamo affermato con sufficiente Energia anche istituzionalmente i suoi doveri e i suoi diritti
Riaffermare la consapevolezza che in passato è stato un punto decisivo per il nostro partito
Che si può incidere sul governo anche con la lotta dell'opposizione dall'opposizione e oggi una delle condizioni per ricostruire un forte partito popolare e democratico
Ma giunti a questo punto l'interrogativo al quale deve essere lo sbocco della Costituente
Quali le caratteristiche e l'identità del partito da costruire
Va nettamente respinta a questo riguardo la tesi che lo sbocco sarebbe in sostanza già definito
Sarebbe già contenuto nel voto di Bologna per la costruzione di una nuova formazione politica della sinistra
Che occorra un partito nuovo nuovo nella sua struttura nella sua cultura le sue basi politiche programmatiche in rapporto alle grandi trasformazioni dello scenario italiano non e mondiale
E anche per noi fuori discussione ma questo non basta a definire lo sporco
Importante certamente
E sottolineare la necessità di un radicale rinnovamento della vecchia forma partito
Nella direzione di un piano superamento dei caratteri burocratici
Centralini spicci verticistiche
Ed è la struttura piramidale che resta tipica anche del partito di oggi si tratta di promuovere un'effettiva vita democratica
Di valorizzare la pluralità e la responsabilità dei diversi centri d'iniziativa di competenza quella
Struttura reticolare di cui abbiamo parlato di realizzare nuove forme di presenza nella società di dare potere reale alle organizzazioni di pace
Su questi temi abbiamo tenuto un seminario di riflessione a Roma già nel corso della campagna elettorale
Le le risposte alle quali accennato non sono certo tutte
Ma sono certamente di più dell'assenza di risposte
Che porta molti fautori del partito del club
E anche non pochi sostenitori della nuova formazione politica all'affermazione che poiché il partito di vecchi di massa di vecchio tipo sarebbe finito
Non vi è che era assente rassegnarsi al dominio dei mezzi di comunicazione di massa e dunque alla spettacolarizzazione della politica all'esaltazione della figura del leader alla passività dei subalterni
Ma al di là della riflessione sulla forma partito occorre precisare se si pensa un partito che fa dell'ingresso nell'aria di governo e non delle condizioni e degli obiettivi che qualificano tale ingresso il suo principale elemento ispiratore
La scelta da noi proposta in base alla quale vogliamo procedere all'elaborazione di una nostra piattaforma
è ovviamente quella di un partito critico e antagonistico che torni a valorizzare il ruolo il ruolo dell'opposizione e dall'opposizione lavori per costruire un'alternativa di governo
Un partito non si qualifica però solo per una scelta politico per il programma
Bensì in rapporto alle idealità cui si richiama
E alle quali ispira in modo laico e non totalizzante la propria elaborazione il proprio impegno
Si propone così come centrale il tema dell'identità del partito e il tema del nome
Va detto con chiarezza a questo proposito che la questione del nome ancora tutta da discutere
E che ne tu e neppure lontanamente si può dire che essa è già stata decisa col voto di Polonia
Ricordiamo tutti che nella campagna congressuale uno degli argomenti usati dalla maggioranza
A partire dal segretario del partito un argomento che ritorna anche nella mozione approvata nella mozione di maggioranza approvata dal Congresso
Fu quello di rassicurare i compagni più sensibili a questo tema affermando che il cambiamento del nome non era all'ordine del giorno
E che se ne sarebbe discusso semmai
Al congresso successivo
Non si può ora fingere di dimenticare quell'impegno
E comportarsi come se come se in un modo o nell'altro il cambiamento forse un fatto sostanzialmente già deciso la questione va invece posto e va posta in relazione alle condizioni reali che si sono determinate
Diversa sarebbe la situazione se si fossero realizzate
Quelle vaste confluenza che in un passato lontano erano state proposte a proposito di un partito unitario della sinistra ma ora non ci sono neppure quegli incontri più modesti che a novembre erano stati ipotizzati
Oggi la questione stessa del nome sostenuta con una campagna che tende a presentare con un eventuale rinuncia come abiura di tutto il nostro passato alla campagna di stampa condition riferito
Per cui un passato vergognosamente considerato come assimilabili in blocco a quello di partiti che erano l'opposto di Novoli
Non si tratta dunque di inseguire il fantasma di un nome ma De intendere
Quale senso è venuta sempre di più acquistando un'eventuale decisione
E per questo care compagne e cari compagni
Che continua a sembrarti così importante
Nel momento in cui ci avviamo a discutere intorno a questa decisione
La valorizzando la la valorizzazione anche in questa scelta del significato democratico che ha avuto e ha per noi e per il Paese il non
Ma dei comunisti italiano
Da tutto ciò che ho detto fino a questo punto e mi avvio a concludere
è chiaro che per noi stare nella Costituente non significa affatto accettare l'idea che siamo ormai
Alla fase conclusiva
Della storia di una forza comunista e democratica in Italia
Non solo perché
Non solo perché ogni congresso è sovrano
Ma perché l'opera di Rifondazione tanto più indispensabile dopo la grave crisi di questi mesi
Deve secondo noi ispirarsi all'esperienza alle idealità democratica dei comunisti italiani
E per questo obiettivo
Con questa qualificazione di comunisti democratici che ho poi verremo nella fase costituente e ci impegneremo nei vari comitati che ci si propone di costruire
Sui comitati per la Costituente
Che finora si presentano quasi soltanto come un puro strumento organizzativo una scatola vuota
Ritengo necessario dire con grande chiarezza che cosa nostro avviso non debbono essere e che cosa invece potrebbero e dovrebbero essere non debbono è il non debbono essere e credo che a questo riguardo nessun equivoco può essere consentito
Mi pare che anche l'indicazione che è venuta dall'apposita commissione sottolinea giustamente questo punto non debbono essere un modo per esautorare
Come però nella pratica in qualche caso si era cominciato a fare
La sovranità del partito ai vari livelli per trasferire altrove poteri e compiti per costruire una sorta di partito parallelo
Che perfetti prefiguri una nuova formazione politica diversa dal pc
Possono essere invece il terreno di un'iniziativa volta verso l'esterno
E diretta anche col contributo di capacità e competenze non presenti nel partito
Ad approfondire l'analisi di situazioni e problemi a promuovere il confronto sui temi programmatici a individuare nuove forme di rappresentanza e nuovi modi di organizzazione della vita del partito
Ciò che va soprattutto evitato la configurazione di tali comitati come strumenti organizzativi secondo schemi rigidi
Che sarebbero destinati molto rapidamente a burocratizzare assi
Faccio faccio due esempi su come su come penso dovrebbe essere concepita la vita di questi comitati
Si è molto insistito sulla necessità di considerare come impegno principale la creazione dei Comitati per la Costituente
Costituente di massa ha detto il segretario del partito nei luoghi di lavoro e dei luoghi di studio
Non si vede in effetti
Come si possa pensare
E questo è un esempio
Primo esempio che propongo alla discussione come si possa pensare a comitati nei luoghi di lavoro che siano robusti e vitali
Senza porre al centro i temi della democrazia nel partito e nel sindacato
Dei diritti dei lavoratori dei nuovi caratteri dello sfruttamento della lotta contro una fisionomia una una filosofia economica imperniata sul sul ruolo guida dell'impresa
E non pare possibile l'altro esempio organizzare comitati per la Costituente nelle scuole e nelle università
Se non rivolgendosi al movimento degli studenti considerato come interlocutore
Movimento del per degli studenti considerato come interlocutore politico
E non come espressione di una protesta subalterne corporativo
Se ci si impegna così per configurare i comitati per la Costituente
E se non solo possono costruire un nuovo e prezioso canale di comunicazione di scorrimento tra il partito e la società
Ma possono assolvere un ruolo positivo nella lotta per la salvezza e la rifondazione di un grande partito popolare democratico
Di un partito comunista democratico come noi abbiamo detto ho voluto precisare queste cose senza ipocrisie e nel modo più netto e voglio aggiungere che con la massima lealtà
Che opere Remo nei comitati per la Costituente ci confronteremo con le altre posizioni
Ma proprio per questo voglio anche dire che altrettanta lealtà e chiarezza ci aspettiamo da tutti gli altri
Io spero in particolare che nessuno ci venga a dire
Che stare nei comitati significa accettare in partenza la costituzione di una formazione in cui si ha cancellato ogni riferimento alla nostra identità storicamente concreta
Oppure che programmi discriminanti i contenuti del nuovo partito sono in qualche modo già predefiniti
Si tratterebbe in entrambi i casi di una violazione preventiva è inaccettabile della sovranità del ventesimo congresso
Proporre
Compagne e compagni per la fase costituente uno sbocco come quello sommariamente indicato e l'opposto che chiudersi in difesa collocarsi in una posizione di arroccamento accantonare il tema di una nuova unità a sinistra
La verità è che la sinistra di oggi è realtà assai complessa e articolata
Più complessa e articolata di quella che in qualche modo è stata presa in considerazione senatore
Sia per matrici culturali sia per esperienze sociali e politiche sia per interessi e domande rappresentate
La mancata valorizzazione della specificità e delle Autonomie
E la manca e la condizione la mancata valorizzazione della specificità e delle Autonomie il rifiuto
Anzi scusate c'è un errore la ma la marcata valorizzazione della specificità dell'autonomie il rifiuto di ogni pretesa totalizzante sono la condizione per avviare un valido processo unitario
Esso non può nascere negando la peculiarità di ciascuna con componente ma partendo da queste peculiarità
Occorre dunque andare oltre un'impostazione che a noi è parsa riduttive unilaterale quale sino ad oggi è stato dato a questo tema e che già sta generando conseguenze molto preoccupante
Ho già fatto cenno
All'intervento di di Craxi
All'Assemblea nazionale del Partito socialista ma il segretario del partito socialista non è intervenuto nel dibattito
Interno al partito comunista solo per esecrabile la minoranza
Ma per formulare un auspicio che suona quasi come un'intimazione
L'auspicio che i cambiamenti vengano realizzati per intero con coerenza e convinzione
Senza quelle involucri involuzioni e quelle mezze misure che finirebbero con il vanificare ciò che fino ad ora è stato fatto
E il fine di queste dovrebbe essere L'Unità socialista
Noi vogliamo sperare
Anche se sono un po'preoccupato da quello che ho letto questa mattina
Noi vorremmo sperare che i compagni i quali rappresentano il partito respinga no una così pesante ingerenza
è legittimo che il segretario del partito socialista pensi all'unità socialista comunico sbocco
Dal suo punto di vista del processo avviato ma questo disegno egemonico non è certamente destinata a rafforzare la sinistra e lo stesso obiettivo unitario
Noi siamo avversi ad ogni forma di settarismo anti socialista ma al tempo stesso ogni forma di settarismo contro il nostro spesso parti
Siamo stati messi in una situazione
Abbastanza penosa per ciò che riguarda la questione dell'Internazionale socialista
Ma non è accettabile che quella che è diventata con il sacrificio e con la lotta di tante donne di tanti uomini una forza così grande della sinistra italiana debba subire intimazioni esterne che si spingono
Compagne e compagni fino a sollecitare lacerazioni
In conclusione sembra a me che tutto ciò che è accaduto e sta accadendo dovrebbe spingere tutte le comuniste tutti comunisti pur nella diversità di orientamenti
Come si sono manifestati all'ultimo congresso a uno sforzo di dialogo e di solidarietà
Per far fronte ai compiti gravi che ci spetta
è in questo senso che non ci vogliamo muovere ci viene chiesto spesso che cosa vogliamo essere una corrente una frazione
Un'area politicamente organizzata non di rado c'è un tot c'è anche un tono di intolleranza nel modo in cui queste domande vengono impone sembra che ci si dimentichi che superare il centralismo democratico significa costruire un regime di pluralismo interno che non riguarda solo il periodo pre congressuale
Le differenze di orientamento non scompaiono con la fine di un congresso permangono anche dopo sia pure nel quadro di una dialettica democratica
Che non deve esserne statica neri cita
E permangono tanto più queste differenze gli orientamenti in un'occasione come questa quando un congresso rinvia immediatamente
A quello successivo a distanza di meno di un anno
Dobbiamo considerare in questo momento lo sviluppo di una democrazia pluralistica nel partito con una ricchezza da valorizzare non come un disturbo di cui cercare di disfarsi ed è anche su questo terreno che si misurano
Mi permetto di dirlo l'effettiva capacità politica
La reale autorevolezza di un gruppo dirigente
Voglio però dire chiaramente che noi non puntiamo a creare una corrente una frazione che che sia quasi come un partito nel partito
Né tanto meno a introdurre a questo livello quella struttura piramidale gerarchica o quei vincoli di disciplina che anche nella vita del partito riteniamo debbano essere superati
A favore di una piena espansione della vita democratica
Sentiamo di avere compiuto e di dover compiere
Lo dicevo all'inizio deve un dovere ancor prima che un diritto promuovendo un'iniziativa collettiva
Destinata a chi sente i medesimi bisogni che noi avvertiamo per ciò che riguarda l'avvenire del partito della sinistra
Ed è evidente che nel
Che non si potrebbe esercitare un diritto collettivo previsto dalle nostre regole statutarie senza una corrispondente forma di organizzazione una forma di organizzazione dal livello nazionale a quello federale e locale quanto all'obiettivo noi combattiamo nel modo più netto la prospettiva di una scissione che ormai l'oggetto specifico di una campagna che viene da molte parti
Non a caso l'ipotesi su scene scissionista evocato ogni giorno dai grandi giornali più legate ai potenti del Paese Danielli a Berlusconi da cardine Debenedetti
Evidentemente o tutti costoro premono per una lacerazione al fine di dare un colpo definitivo al Partito comunista e più in generale più e più in generale all'esistenza di una robusta sinistra in Italia
Noi auspichiamo che queste pressioni vengano congiuntamente respinte da tutto il parco
Perché non c'è proprio bisogno di fare favori a questi signori
E agli interessi che essi rappresentano
Noi operiamo per ciò
Con l'obiettivo che la nostra azione possano avere nel prossimo congresso un esito positivo la piattaforma politico-programmatica che come Comunisti democratici intendiamo e lavorare non vuole essere l'espressione solo di chi nel congresso di Bologna aderito alla seconda mozione
Vogliamo lavorare assieme ai compagni delle altre mozioni e anche assieme ad amici Esterni per delineare una prospettiva che speriamo possa divenire maggioranza
E vediamo tutti i compagni che sono vicini a queste posizioni a rinnovare la tessera partecipare attivamente alla vita del partito
A sviluppare una vigorosa campagna per il tesseramento perché al congresso decisivo sarà il prossimo che dovrà decidere su tutti i problemi
E vediamo questi compagni ad agire e lottare insieme a tutti gli altri i compagni di tutte le del di diversi orientamenti previsti nel partito nelle comunità taglie innanzitutto sulla questione aperta dai contratti di lavoro
Speriamo sappiamo che la nostra battaglia non sarà facile sappiamo che ci sono forze che cercheranno in tutti i modi di colpirci
E che è con profondo disagio
Credo di poterlo dire veramente a nome di tutti al di là degli steccati di mozione
Che a tutti noi è capitato di leggere qualche giorno qualche giorno fa
Un articolo sul Corriere della Sera che era così intitolato Occhetto per vincere deve demolire il Partito Comunista Italiano
Io non solo mi auguro ma sono profondamente convinto che il segretario del partito non vorrà mai vincere al prezzo della demolizione del partito comunista
Ma quel titolo dice che cosa vogliono certe forze vogliono che il Partito Comunista scompaia perché in questo modo si Panis che ha per lungo tempo la più robusta forza di opposizione
Ma proprio per questo è bene e anche a questo deve servire la nostra Assemblea
Che chi desidera la nostra fine sappia che sono in grande numero in tutta Italia le compagne e compagni
Che sono decisi a impegnare tutte le loro energie la loro intelligenza per contribuire a salvare e a rinnovare la grande forza dei Comunisti italiani
Allora
Informazioni alcune regole
Lavorare insieme finora come sapete domani
Alle ore tredici
Stamattina arriveremo i lavori della seduta della mattinata alle tredici e trenta anni via via un'ora per tre quarti di fronte ci sono già degli iscritti a parlare chi vuole iscriversi viene qui alla Presidenza presso il compagnia Pettinari che raccoglie descrizione
Proponiamo all'Assemblea di fissare tassativamente il tempo degli interventi in dieci minuti
Perché vogliamo naturalmente lavorare regola i compagni un attimo di attenzione
Perché vogliamo lavorare per consentire al maggior numero di compagni di intervenire nel corso del dibattito
Alle tredici e trenta funzionerà la sala ristorante che per seicento posti
I compagni delle regioni che coordinano queste attività che non lo avessero ancora fatto possono passare nell'ufficio di segreteria antistante per ritirare di buoni pasto
Inoltre informo l'Assemblea scusate per favore e al di sotto di questa sala siccome vedo gente in piedi
C'è una sala video con cento posti con un grande schermo che può essere usato modo più comodo quindi senza affollarsi in questa sala e quindi prego i compagni e le compagne di distribuirsi
Infine vorrei dire
Ringraziare i rappresentanti della stampa che sono numerosi presenti
Ma consentiteci in particolare non solo di ringraziare tutti i giornali presenti ma i compagni Luigi Pintor Valentino Parlato e Rita Gagliardi
Sono in rappresentanza del Manifesto
Consentiteci di ringraziare anche una delegazione di Democrazia proletaria che è presente con Russo Spena e Jervolino
Allora se i compagni diciamo prendono posto più compagni abbiamo bisogno dalla vostra collaborazione marinai per iniziare il dibattito abbiamo già alcuni interventi è un giorno e mezzo di lavoro
Scusate compagni
Un po'di autodisciplina
Abbiamo un giorno e mezzo di lavoro nel quale parleremo di politica interverremo nel dibattito e nel quale affronteremo anche scusate compagni per favore
Affronteremo anche questioni inerenti ai principi e regole del funzionamento della vita democratica di questa area politica che di raccolta sopra tutto alla fine del dibattito domani mattina quindi se voi siete d'accordo di do inizio al dibattito il tempo in dieci minuti
Il primo iscritto a parlare è il compagno Francesco Forgione della segreteria regionale della Calabria seguirà il compagno Fausto Bertinotti della segreteria confederale della CGIL
Per favore silenzio compagni
Intatto il motivo
Vi prego
Per favore
E in
Di non disturbare il prosieguo dei lavori sei compagni vogliono fare due passi si accomodino fuori
In sala per favore il più assoluto silenzio grazie buongiorno
Credo che rimanga intatto il motivo del dissenso non stronca
Rispetto alla ipotesi aperta dal Congresso
Eh intatte rafforzate le ragioni della denuncia di una deriva moderata e di destra che avrebbe caratterizzato questa operazione politica
A me pare che da qui dobbiamo partire anche in questa Assemblea fatto bene Chiarante per rilanciare in modo forte un punto di vista nostro che parli a tutto il partito per dare ragioni forti autonome insieme unitarie all'impegno che dovremmo assumere noi nella fase costituente a quella che Chiarante ha chiamato un'iniziativa proiettata all'esterno
E per svolgere una funzione di lavoro ed iniziativa generale rispetto all'insieme delle forze del partito
Che poi tutti dovremo verificare con il prossimo congresso
Mi pare che il voto
Ha già suonato il campanello d'allarme ma non si avverte che quel segnale sia stato percepito in tutta la sua gravità e abbia dato il via ad una svolta nell'iniziativa politica e nella lotta di massa
Vanno avanti lo vediamo in tutte le realtà i processi di disgregazione delle nostre forze organizzate non si riesce a stimolare al contrario di altre sconfitte che abbiamo vissuto una capacità reattiva
Ma non abbiamo cartellini gialli da distribuire sanzioni per favore autodisciplina c'è un compagno che sta parlando e sfortunato perché parla del primo però Enzo consentitemi di di rimproverare
Il presidente del Comitato centrale raccomanda vivamente di non fumare accusava edito da noi dobbiamo accogliere accogliere questa indicazione Carpentaria regolamentare soffermarmi
Stavo dicendo che vanno avanti i processi di disgregazione delle nostre forze organizzate che non si riesce a stimolare come avvenuto anche nel dopo altre sconfitte una capacità reattiva
Del corpo largo del partito e non si individuano ancora i punti per la ripresa di un impegno che ci faccia di comunicare
Con quei pezzi di società che si sono separati da noi
Io qui vedo tutti i limiti dell'analisi che dopo la sconfitta che dopo la sconfitta di quelle proporzioni avrebbe richiesto un'altra messa a fuoco
Della fase a partire dal comprendere agire su quella che abbiamo definito nei giorni del Comitato centrale l'intreccio tra la trama sociale
E le questioni istituzionali
Né credo che si possa colmare questo vuoto con operazioni di immagine che non sedimentano invece una nuova cultura della realtà una consapevolezza dei Soggetti e del terreno dello scontro ed è conflitti che sono in atto
Ecco da questo punto di vista mi pare che vi sia una specificità del Mezzogiorno che ancora non riusciamo a cogliere e a cui non possiamo rispondere
Con non l'unico atto salvifico di una Costituente meridionale come costituente autonoma nella Costituente e allora credo che dobbiamo cominciare a porre alcune domande quant'è ancora presente il Mezzogiorno con la sua radicalità
Nella nostra visione di forza alternativa e antagonista ma anche di forza nazionale
E quanto seriamente riusciamo a collegare l'allarme per quelle lei che che Chiarante definiva una nuova questione settentrionale all'allarme di una situazione uscita dal voto al Sud che da un lato rappresenta come mai era avvenuto prima il massimo di blocco della democrazia visti i dati della democrazia cristiana e del Partito socialista e dall'altro il più alto livello di separazione della gente dalla politica
Allora io credo che sarebbe utile ragionare su come una caduta nostra della nostra visione autonome critica rispetto ai processi di questi anni
E al modello sociale che via via è andato definendosi hanno portato noi stessi a separarci e a non cogliere quello che ormai era diventato il carattere eversivo al nord e al sud della questione meridionale
Ma se ancora noi sottovoce
è soltanto sottovoce
Denunciamo il segno profondo della ristrutturazione capitalistica di questi anni
Non credo che riusciremo ad interpretare a rappresentare il bisogno di una svolta che non è solo di politica ma di struttura materiale oggi per il sud del mezzogiorno e che non riesce a trovare sbocco rappresentanza
Ecco cosa ha significato per esempio per anni teorizzare la centralità dell'impresa o i patti tra i produttori spero che ci risparmiamo almeno il patto per il Sud o che viene proposto in queste settimane
O ancora che cosa ha significato il governo della modernità al sud o quando invece la grande ristrutturazione realizzava un nuovo patto è una nuova alleanza di interessi con le classi dirigenti meridionali determinando così
Non solo un'assenza di criticità e di opposizione da parte nostra ma anche una subalternità ad una modernizzazione
E andava ridefinendo assenti forma del potere ricollocata soggetti sociali li definiva le stesse forme della rappresentanza ecco come noi riusciamo oggi in questa fase a riaprire questa discussione nel partito ma anche nel sindacato
Per queste io ritengo che sia inadeguata l'esigenza di una riforma della politica come noi proponiamo per il Mezzogiorno se non si inizia non si lega questa la radicalità di un intreccio forte tra Alternativa sociale è alternativa politica
Ecco ritorna per me il problema di come oggi al sud si ricostruisce una forza di opposizione
Un'autonomia dei del comunismo meridionale se mi passate il termine capace di ricollocare in un progetto unitario di trasformazione quella protesta passiva
Verso la politica verso i partiti che per esempio ha portato in Calabria al trentasei per cento del non voto
Verificheremo cosa sarà la Costituente di massa al Mezzogiorno
E noi credo che ci staremo dentro dovremmo starci dentro con la nostra autonomia con l'impostazione che ha dato Chiarante ma innanzitutto sappiamo e proprio dove la politica è ormai ridotta scambio i diritti a favori
E lo Stato si presenta con questo volto alla gente o c'è una forza antagonista e la diversità e non solo la differenza diventa un valore il valore di un'identità forte di un'identità comunista o anche noi rischieremmo di essere agenti di un sistema di potere
E al sud badate bene riesce ad inglobare anche al suo interno spinte e interessi di opposizione invece il vischio e che proprio sull'onda della nuova linea che noi e il congresso ha deciso si sia data legittimazione a tutti alle stesse a tutte le spinte di omologazione che già in larghe aree del partito meridionali
Erano presenti ritorna quindi il problema della coerenza tra analisi e iniziativa concreta di lotta Chiarante diceva fatta anche di scelte di gesti politici significativi
Ecco la scorsa settimana
Faccio un esempio per concludere la scorsa settimana sono giunte le prime settantasei lettere di esproprio dei terreni per la costruzione della nuova base per gli F sedici
Questo come sapete è stato uno dei punti caldi del nostro confronto congressuale
Il Congresso vi ricordate ha riconfermato le nostre diversità le nostre diverse visioni sulla politica estera e i processi di disarmo
Vedete ad Isola lo scorso anno avevamo superato il quarantacinque per cento dei voti sull'onda del grande movimento che lì eravamo riusciti a sviluppare innanzitutto noi comunisti assieme all'Associazione per la pace
Dopo nel corso dei mesi l'attenzione caduta all'impegno si è affievolito la richiesta di un atto unilaterale che avrebbe richieste comportati innanzitutto un impegno costante di pressione sul governo ma anche di lotta di massa si è limitata ad un semplice comizio fatto a Crotone abbiamo perso quest'anno mille voti in quel comune e con noi hanno perso tutte le forze contrari all'installazione della base per gli F sedici
Ora i tempi stringono abbiamo quindici giorni per dire ai contadini di sola che se rifiutano l'esproprio e i tanti soldi che gli hanno promesso non saranno e non rimarranno soli ma allora ecco non basta un articolo una dichiarazione sui giornali quelli che avete visto la scorsa settimana serve riprendere un'iniziativa forte nostra del PC innanzitutto in un clima internazionale che avrebbe richiesto un atto di dignità nazionale del Governo
E non un governo che io vorrei dirla così occupa di Occhetto se n'è andato
A un governo che proprio in quei giorni mentre arrivavano le lettere ad Isola non poteva essere elogiato per la politica estera in televisione
Perché se no non ci capisce più nessuno compagni
E né ci si può obiettare ogni volta che noi riproponiamo la richiesta di un atto unilaterale che questa questione ripropone la presenza dell'Italia nel comando integrato militare della NATO il problema vero
E come si riprende una lotta di massa sul disarmo
E come noi cominciamo a denunciare che nonostante la propaganda che in questi giorni c'è sui giornali sulle modificazioni dell'Alleanza atlantica per noi queste modificazioni comportano invece soltanto la riconferma della militarizzazione del nostro territorio
Ecco un terreno di merito su questo riprendiamo il confronto tra noi ma dobbiamo notare che rimangono tutti i motivi della nostra critica alla politica estera del partito al all'operato al non operato del governo ombra su questo
Vedete quindici giorni fa Cossiga
è venuto al sud o a Taranto
Di fatto per benedire il raddoppio della base navale
Che lei si sta costruendo a Crotone sono già arrivate le lettere o le lettere di esproprio è grave io dico anche intollerabile che ancora nel nostro partito ci sia chi ci accusa di propaganda movimentista
Quando denunciamo che è in atto un processo organico di militarizzare il Mezzogiorno perché ci dicono chiusa Comiso l'equilibrio con Crotone rimarrebbe inalterato a quello di quattro anni fa
Il punto vero è che non solo si vuole ricollocare strategicamente il Mezzogiorno d'Italia come punta esposta
Della regione Sud della NATO
Ma una nuova filosofia sta andando avanti e noi non ci siamo ancora accoglierne la portata
Ed è che da una parte dall'impermeabilità del Mediterraneo a tutti i processi e a tutte le trattative sul disarmo
Dall'altro la filosofia della difesa dell'Italia dai nuovi poveri di colore e premono dall'assurdo sta diventando questa filosofia questo nesso
E le le il coagulo dell'esposizione del Mezzogiorno ad una folle logica militare e come si vede non cade con i muri ma che richiede lotta impegno coerenza parlamentare e nell'iniziativa politica
Ecco un primo terreno di merito concreto
Di confronto tra noi noi non ci sottrarremo compagni della maggioranza
Su questo da da mesi stiamo lavorando e continueremo a lavorare i tempi stringono e sono stretti anche per voi e allora vediamo subito nei prossimi giorni quale volontà concreta c'è su questo
Per noi e concludo io credo che da qui da questa Assemblea delle sino come deve uscire un messaggio forte e chiaro a tutto il partito ma io dico a tutto il Paese
E soprattutto l'impegno di questo Paese pezzo fondamentale del Partito comunista un impegno di movimento e di lotta che non faccia sentire soli compagni contadini diviso la che proprio oggi vengono visitati dall'ambasciatore
Peters secche che è stato da pro mettendo dollari come zio Tom e che da domani partito Secchia dovranno ritornare assieme a noi protagonisti di una lotta e non di guarda solo la Calabria ma l'intera Italia
Compagno Bertinotti vorrei informare l'Assemblea che è presente anche una delegazione della Federazione giovanile comunista italiana che ringrazio
Grazie se c'è il sale compagno Cioni è pregato di andare in segreteria perché c'è una comunicazione urgente per lunghi
Infine vorrei dire che ci sono già decine e decine di compagni che
Si sono iscritti a parlare
E naturalmente non potranno parlare tutti perché alle giornate i tempi sono abbastanza vinta
Quindi abbiamo bisogno di tutta la vostra collaborazione governare il dibattito e naturalmente facciamo appello ai compagni anche a presentare interventi scritti che poi ci impegniamo a pubblicare la parola al compagno Bertinotti seguirà Caterina botti del movimento studentesco degli universitari di Roma
Io credo che dobbiamo utilizzare molto questa occasione per parlare
La nostra presenza
Se ci riducessimo ha una sola delle due credo che perderemo tanta parte della nostra ricchezza ed è il senso della nostra operazione politica
Vedo la povertà
Della rischia di cadere in una corrente interna al partito che si definisce in negativo rispetto alla maggioranza e nella contrattazione degli assetti dei gruppi dirigenti
Un pericolo fece ancora non si è manifestato duramente tuttavia già si vede anche in alcuni nostri comportamenti non immuni da rischi di politicismo
Vedo la povertà
Della rischia di cadere una indifferenza in una separazione dai destini al Partito Comunista
Non già perché senza chiesa non ci sia salvezza
In questa penso come Rodolfo Morandi che pure era un uomo d'organizzazione penso cioè che gli interessi dei lavoratori vengono sempre prima degli interessi del partito e sindacato
Ma perché i conflitti sociali
Il processo in di lievitazione d'asta civile nei movimenti ormai si vede chiaramente non danno luogo a un esito di di trasformazione in sé
E non sono in grado da soli di supplire alle carenze del progetto politico
Senza un sindacato confederale di classe senza un paio di massa profondamente insediato di sinistra e questo partito in Italia il Partito Comunista Italiano lo si vede già la società si avvita verso il basso alla crisi della politica corrisponde una crisi vasta civile processi separazione di successione
La caduta di un punto di vista unitario alternativo dar luogo ad una frammentazione a una separazione a una divisione delle forze potenzialmente conflittuali antagoniste
Dunque la nostra di attualità insieme nel fare interagire la nostra rinnovata presenza del partito con una nostra ricostruita presenza è una scelta per questo io credo che dobbiamo discutere a fondo tre operazioni che a me sembrano preliminare e necessarie per valorizzare questa copia
Primo
Io penso che noi dobbiamo scartare con nettezza qualsiasi opzione o suggestione scissionista
Non per atteggiamento tattico
Non per qualche captatio benevolentiae nei confronti della maggioranza
Ma per ragioni intrinseche al nostro progetto politico quello secondo il quale vogliamo fa interagire le radici la storia anche drammatica del movimento operaio
Con la ricostruzione di una cosa di sinistra classista nel nuovo ciclo storico del capitalismo innovata
Perché non vogliamo rinunciare a portare a verità della grande politica del movimento operaio al cospetto di una riforma radicale oggi necessaria dal nuovo ciclo sociale ed economico e dai nuovi soggetti che emerge Secondo credo dobbiamo contribuire a cambiare l'agenda politica di tutto il partito
Evitando per parte nostra una coazione a ripetere il dibattito congressuale
Dobbiamo essere in grado cioè di imporre un dibattono il politico il partito che muova dalla drammatica crisi che investe la città italiana
Dalla crisi altrettanto drammatica che investe la sinistra in cui vengono al pettine i nodi irrisolti o risolti negativamente in tutti questi ultimi quindici anni insieme al tormento dei grandi processi che investono lessi
Per di per domandare a tutto il partito
Quale inversione di tendenza dobbiamo realizzare rispetto questi ultimi quindici anni sia questi ultimi e noi che siamo stati e siamo conto l'idea che la maggioranza è spesso di una nuova forma politica di uno questo ente dobbiamo per questo di scegliere credo nettamente di stare dentro la questura interna lo dico nella forma più drastica più radicale
Per questa ragione Ionel fatti Zara e neppure più la causa insolvenza che hai metterei interamente alla votazione complessiva del partito di questo processo
Terzo dobbiamo scegliere e questo forse il terreno più impegnativo di fare noi
Della sperimentazione di nuovo lavoro politico organizzato per portarlo direttamente al confronto con le forme di politica
Così viziate dal politicismo oggi presente nella sinistra italiana e prevalente nel partito
Dobbiamo cioè dai vita un pluralismo reale
Non so di starci del pluralismo di tendenza che pure necessariamente ebbene abbiamo fatto affamati in cui dar luogo ad un pluralismo di esperienza ne sappia fare politica un pluralismo che oggi nella sinistra non c'è
Vedo qui una sfida a portare a tutto il partito una sua interezza ma anche due sfide che riguardano direttamente noi cioè la capacità di costruire una sinistra nel Partito Comunista Italiano
Le due che hai guardano noi adeguata ai quotano suoi nuovamente dalla politica che non basta più rivendicare ad altri ma bisogna fare direttamente nuovi questo mi pare propone due sfondamenti di una dimensione della politica che si oggi resta chiusa in se stessa non è più in grado di comunicare alla società
Io credo che la la linea del partito comunista avrebbe bisogno di una start-up a sinistra ma aggiungo che se anche non avvenisse
E il linguaggio della politica in mani se questa è la di ammissione la politica emesse questa nessuna capacitava ebbe neppure ha staccato a sinistra di guadagnare la forza di mobilitazione il convincimento la scesa in campo delle masse
C'è bisogno di uno sfondamento verso l'alto e verso il basso verso l'alto nella teoria allora cede come o centrale Pietro Ingrao ai vendicato la diversità di culture
Perché menare scandalo mi sembra un ragionamento onesto forse il ragionamento più onesto che si possa fare
In questa devastazione che ha investito la sinistra in questi quindici anni
E che investe tutta la sinistra tutti i campi della sinistra siamo dentro un doloroso processo di ripensamento
Anche tra noi avremmo molti motivi discutere se affrontassimo questo schema di ragionamento
Del resto amici e compagni come quelli del Manifesto vedono in queste si giorni riaffiorare questioni analoga
E la questione pare parta proprio da qui dalla questione del comunismo non come pura riaffermazione di un patrimonio storico ma invece come questione decisiva per illuminare la prassi politica oggi in Occidente europeo in Italia senza questa capacità illuminazione
Senza una nuova capacità e illuminazione l'orizzonte comunista che spezzi la rottura temporale tra l'oggi e il domani e che punti a inverare elementi di comunismo nella fase attuale
Noi non riusciremo accanto al nel nostro compito e per questo bisogna organizzare un lavoro di ricerca come Giorgio
Un lavoro di di riposizionamento di alcune nozioni senza dei quali la politica non diventa politica forte ma che oggi nella nostra verità si rivelano insufficienti a dare conto dei grandi fenomeni che si di cambiamento che ci sono parlo di nozioni come qua di classe di alienazione di sfruttamento della collocazione del lavoro più drasticamente della prestazione lavorativa nella valorizzazione del capitale nella scelta capitalistica a innovazione spinta
Una discussione che dobbiamo fare anche un recente articolo interessante come quello del compagno Raikkonen io ho visto talmente cancellato questo elemento del diciamo così della coppia sfruttamento alienazione nel grande faccio innovazione
Ma anche qua anche i compagni con cui siamo insieme in tante battaglie come la CGIL piemontese va come nei giorni scorsi la conferenza programmatica io sento questa deriva sento l'abbandono cioè dalla individuazione della contraddizione fondamentale
Nel rapporto del lavoro innovato
E affrontare queste questioni bisogna farlo sapendo che avvenuto va bene papà devastazione della cultura dalla sinistra in questi decenni
E bisogna fare questo processo dico in controtendenza affrontando questioni cruciali a cui non eravamo abituati come le contraddizioni tra nord e sud del mondo come coalizione di sesso come comparizione tra ambiente e sviluppo
Io credo però che dobbiamo farlo scegliendo un punto di vista che li mettiamo poi criticamente alla verifica della ricerca e questo punto di vista deve essere quello di una riaffermazione di una collocazione anticapitalistica di un punto di vista neonazista
Bisogna bisogna dar vita in questo lavoro difficile in controtendenza strumenti di ricerca collettiva e bisogna ricostruire una trama di rapporto tra intellettuali e lavoro subordinato là dove si produce l'alienazione
La seconda questione e quadratura verso il basso innovare il lavoro politico
Compagne e compagni voglio dire con le parole più dure
Del cui nessuno è immune certamente neanche chi perde
Sulla nuova politico noi stiamo vivendo un disastro che investe il sindacato e il partito
Stiamo assistendo a una perdita grave di una cultura di massa credo che anche il compagno segretario del partito andando a rione Sanità se ne possa essere accolto
Fattori elementari della militanza del fare politica ci sono andati persi
Fari stai buia un Valentino
Organizzare una piccola manifestazione
Fare lavori porta davanti alla Fava che innovata o davanti a un quantità di sostrato tutto questo non fa parte più del patrimonio attuale del nostro fare politica
Nella costituente dobbiamo portare allora una nostra scelta
Quella di costruire noi dei centri d'iniziativa e di prassi politica rinnovata che sulla base di programmi sociali
Diane definiti socialmente e di cultura politica omogenee siano ignoti riscoprire tracce di antagonismo e attraverso la il rilievo di nuovi soggetti innovare la nostra cultura politica
Fare inchiesta partecipata con i protagonisti delle fave di Novate in alcune Fava che innovato
In alcune grandi aree urbane a Tor Bella Monaca
Come al quartiere ZEN di Palermo o come a villa Literno ingrandisce a vizi come ospedale del Mezzogiorno
Oppure in tante parti del Mezzogiorno
Dove i ormai le organizzazioni di massa di sinistra non solo vivono la consociazione ma la cooptazione nelle classi politici dirigenti e si manifesta una solitudine la gente disperata agente abbandonato
Vogliamo insieme insomma noi sperimentare il nuovo
Sperimentare il nuovo ma qui viene la questione e ho finito lei guarda di tutto il partito
Qui noi siamo di fronte a un'alternativa su cui dobbiamo sapere influire questa sperimentazione del nuovo
E questa ricerca di una nuova teoria politica anticapitalistica
Può avvenire in un quadro o in un altro può avvenire in un quadro come quello attuale
In cui questo lavoro non si prospetta altrimenti che come resistenza
E come faticosa seminari inseminazione di germi che potranno valere in un futuro non prossimo oppure al contrario possono prodursi un altro quadro
Qualora i uscissimo appunto ai influire in un mutamento dei comportamenti dei grandi copio Pain dati alla sinistra il patto comunista e i sindacati
Allora questa iniziativa potrebbero essere basi per una controffensiva nei tempi politicamente necessaria dipende insomma dalla soggettività che Mengaldo in campo le grandi forze politiche poi comuniste sindaca
Non parlo qui del sindacato per due ragioni la prima perché vorrei contribuire a rompere gli steccati dei degli specialisti finisco subito questa cosa antipatica per cui il sociale delegato ai sindacalisti e la politica di delegato ai dirigenti di partito
Ma anche perché quello che da ho da dire nel sindacato lo dico nel sindacato e pubblicamente come la vicenda recente dei trentanove sulla quale tuttavia ritengo che sarebbe utile che non la mozione due ma tutti i comunisti e tutto il comune e tutto e poi comunista si pronunciasse
Perché la questione del sindacato non è una questione serrato
L'autonomia non può essere indifferenza e noi diamo drammaticamente oggi la crisi del sindacato confederale
Determinata anche quote terminata insieme l'oscuramento di un paio di cambiamento ed ha molti elementi subalternità da un vero e proprio regime viabilità io che ha cancellato qualsiasi regola di democrazia
Viviamo in una condizione in cui si producono tensione di successione di separazione di alcune grandi aree di lavoratori dal sindacalismo confederale
Ma badate compagni compagni la democrazia sarà su questo terreno ma anche su quello dei contratti
E io come dire
Facciamo una Pavone è stata Dinoi quanti tra quelli che sono qui sono in grado di discutere davvero qual è la posta in gioco di questo contratto dei metalmeccanici
Quanta parte della sinistra sappiano davvero cosa si sta giocando su quel tavolo di trattative
Lì c'è una questione di democrazia fondamentale perché se venisse modificata radicalmente questa cosa che in tecnica sindacale si chiama struttura conta duale
E che in termini politici vuol dire l'autonomia contrattuale in realtà vuol dire la controversia aziendale i luoghi di lavoro se venisse cancellata come può essere cancellata un colpo da la democrazia sarebbe irreparabile
E quanto Luis Camacho casi questo dal rally allora davvero l'agenda del patto deve essere cambiata
Ma per cambiarla dobbiamo al porta il partito mi scusi e compagni sono con con un minuto
A una riflessione autocritica anche sull'ultimo ciclo sociale
Usiamo alcuni termini semplici droga
Direi che i lavoratori
Contatti al Pubblico impiego nell'industria
Studenti universitari
Badate
A maggior ragione se diciamo e abbiamo molte ragioni per dirlo che almeno su tre di questi quattro punti
Abbiamo preso come Partito Comunista una posizione corretta dobbiamo chiederci drammaticamente
Perché questa posizione corretta non ha prodotto alcun insediamento nostro tra cui soggetti sociali e lo ha prodotto nessun cambiamento reale dagli orientamenti che hanno in corso io io proponevo una risposta l'approdo a Dio
Perché è prevalsa anche quando si esprimono posizioni giuste una logica negli attori a che non ha dato luogo la radicalità necessaria
C'è anche perché è sulla soglia
Perché se la droga
Perché sulla droga
è giusto essere contro la politica repressiva ma pensiamo fino in fondo bisogna combattere la politica di Craxi
Le ha chiesto i diritti dei lavoratori bisogna che una posizione giusta come il partito ha espresso Antonio Bassolino qui con quanti conflitti interni
Ma bisogna avere il coraggio di sfidare potenti organizzazioni collaterali come la Cina Anna come ho detto di no come organizzazioni dei piccoli padroni perché sui contatti si può avere una posizione giusta come in quella che decidemmo insieme agli operatori equa ma allora bisogna saper influire nel dibatto sindacale non accetta invece che i contratti faccio il contrario pescati o totalmente una rivendicazione Europa suo Ohio
E via di questo passo
Ecco l'inversione di tendenza di cui abbiamo bisogno rimettere i piedi nel piatto su grandi questioni sociali
Far emettere dall'insieme del partito e parallelamente ma in maniera assolutamente intrecciata fare la nostra parte cioè costruire una sinistra del Partito Comunista Italiano
Alla parola in rappresentanza del Movimento universitario gli studenti romani
Caterina visibilità Alessandro ma
Allora prima di tutto una precisazione d'obbligo io non parlo a nome del movimento degli studenti parlo a nome di un gruppo di studenti
Siamo venuti a questa Assemblea qui su questo palco fino ad Ariccia
Ci siamo
Per dire della nostra esperienza di studenti universitari comunisti di persone che in questi mesi hanno preso parte tanto la discussione interna al partito quanto al movimento studentesco
Sentiamo che c'è un legame forte tra queste no nostri due identità l'essere studenti movimento è l'essere comunisti
Ma abbiamo sperimentato anche in questi mesi quanto sia stato faticoso e difficile mantenere questo legame far comunicare in modo proficuo reale una spia un'esperienza con l'altra
Abbiamo preso parte fin dall'inizio con passione interessa la discussione sulla proposta del nostro segreto segretario abbiamo cercato di rimettere in di pulsione tutti noi stessi dentro il dibattito che su questa proposta si è aperto sia rispetto alla nostra pratica che la nostra cultura politica
E siamo stati e ci siamo detti infine contrari a quella proposta
Su una questione vogliamo essere chiari a un certo punto la pazzia nell'interesse di cui ci sentivamo portatori sia trasformata per noi in disagio certe volte mi estraneità parta dopo aver fatto la dopo aver fatto la nostra scelta abbiamo pesantemente sofferto per le forme meccanismi la pratica quotidiana finanche i contenuti che tanti hanno andavano caratterizzando nel partito il dibattito e lo scontro politico
Estraneo al conta estraneo al contesto sociale autoreferenziale astratto incapaci di parlare fuori di sé alla gente ai conflitti incapace di rendere produttiva la stessa discussione di valorizzare e mettere a profitto le differenze e le molte culture politiche che in questo partito hanno finora convissuto ma non solo e se anche quelle esterne
Abbiamo l'insegna scarsi meccanismi vecchi del fare politica trionfare i pregiudizi e le logiche d'apparato abbiamo con constatato con dolore l'incapacità di tutti da ambo le parti di uscire dai ritardi e dalle pigrizia
Più concrete che danni cara caratterizzano il nostro partito e sono causa rilevante della sua crisi
E a questo punto che comincia per noi l'esperienza del movimento studentesco di fronte al partito che litigava sulle forme del cambiamento senza in realtà cambiare l'esperienza di lotta dentro ecco ogni movimento ha rappresentato per noi un punto di fuga verso la realtà concreta un momento in cui sperimentare nei fatti il nostro bisogno di cambiamento e il nostro impegno presso la lotta contro la legge Ruberti che ha iniziato a Palermo è stata la causa immediata della nascita del movimento è il centro della sua concreta battaglia però le stanze degli studenti la loro carica conflittuale investiva tutta la società
Di qui l'impegno sulla legge sulla droga sugli immigrati il tema de la libertà di informazione il resto in movimento infatti partiva da un malessere che non si fermava ai problemi del sistema formativo e alla sua sottomissione alle leggi del mercato
Il nostro movimento come altri come altri anche se in modo diverso ondeggiando quindi tra un piano corporativo sindacale parziale e divenire soggetto politico di orale le sue forme di discussione di decisione di lotta ancora vecchie in parte ereditati acriticamente dal passato testimoniano di questo ma perché siamo qui a parlarvi del movimento a porlo come problema
Perché ci siamo ritrovati in una sorta di doppia militanza la mattina all'università ragionare con gli altri sulla privatizzazione del sapere
Di pomeriggio a sera in sezione dovevamo dimenticare tutto per ragionare sul rinnovamento della sinistra se andava bene se male pure fare a mantenere una congrua rappresentanza Dino in direttivo cosa vogliamo dire con questo che nelle nostre teste d'essere comunisti è un certo tipo di comunisti e far parte del movimento degli studenti non hanno mai cortocircuitato l'esperienza del movimento ha così reso per noi ancora più visibile il distacco con le vicende interne dal partito
Ha convalidato con più forza la nostra Aiuto alla sono iniziale che questa partita non offrisse ancora cambiando nonostante i buoni propositi tutti che i comunisti del sì e del no non erano ancora capaci di praticare innanzitutto dentro di sé il rinnovamento
Mentre il nostro ateneo la Sapienza di Roma a più di un mese dall'inizio dell'occupazione in unica presenza visibile del PC sono stati i manifesti che annunciavano il con grasso dalla sezione universitaria anche la FIGC insomma un po'dirigente nonostante che il movimento sia nato in gran parte per gli regno costante dei suoi militanti e in particolare di quelli della lega degli studenti universitari ha svolto un ruolo inadeguato coprendo la propria stanza con il paravento della autonomia del movimento
Infine questo è noto a tutti sono stati pochi pochissimi quasi nessuno ed esce i docenti e ricercatori gli intellettuali comunisti che sono scesi in lotta di fatto giorno per giorno con il movimento
Di fronte alla possibilità straordinaria se si pensa a cosa sono stati gli anni Ottanta di riaprire il conflitto per la partecipazione in uno dei punti fondamentali del nostro sistema sociale di aprire un confronto sulle finalità sociali da sta bene sul santo che deve avere la direzione in cui deve andare lo sviluppo collettivo i comunisti non studenti si sono tirati indietro o non sono stati capaci di farsi parte attiva di questo conflitto
C'è da chiedersi il perché di tutto questo non semplicemente per attaccare i soliti baroni rossi ma per sapere che cosa è successo in questi anni all'intellettualità di sinistra e il discorso vale anche per il FEAGA il sindacato e per il comparto della sinistra
Ci viene il sospetto che gli intellettuali si Santana impegnati in quanto tali come se il sapere bastasse a renderli comunisti
Dunque per non essere contemporaneamente Comunisti Italiani e studenti l'ottavo Ludo dire sperimentare sudditi sulla estesi la separatezza tra queste due identità l'incapacità di mettere in luna in relazione con l'altra
Non crediamo si tratti di un problema di facile soluzione non si tratta infatti di soli ritardi del partito
L'organizzazione sociale del tempo e dello spazio la mercificazione di ogni ambito di vita tutte le dinamiche del prosa processo sociale determinato dalla nuova organizzazione del sistema produttivo minacciano le forme Libè ed è la soggettività espropriano l'individuo della decisione sul senso della propria vita negano futuro rendono più complessa più sfilacciato il rapporto tra conflitto sociale articolazione del politico
Non ci meravigliamo di questo però ora non ci accontentiamo più sola di evocare nei nostri discorsi il conflitto sentiamo il bisogno di confrontarci direttamente connesso la mozione numero due suoi uomini più in vista
Hanno detto cose giuste sul movimento degli studenti parlato mentre altri nel partito nell'altra mozione vergognosamente tacevano intervenivano invocando una ricca una ragionevolezza che significava solo l'accettazione della Roberti
Ma proprio per questo noi come su Dante come parte di quest'area del partito soffriamo per l'incapacità di tutti di passare dalle parole ai fatti
Anche noi come mozione due non abbiamo parlato realmente con gli studenti partecipando di un'incapacità ormai atavica nel partito non parliamo perché come come Partito comunista più che come mozione non abbiamo più canali per parlare alla società e questo di questo noi qui dobbiamo parlare su questo agire si impone dunque di ripensare la forma di questo partito
Perché nessuno di noi le nostre facce le nostre storie è stato il luogo della comunicazione tra il partito e il movimento
Crediamo che il distacco dai conflitti e dalla Società produca nel partito una sorta di mitologia del sociale impedisca cioè di vedere limiti la parzialità il corporativismo in cui oggi si esprimono molti dei disagi organizzati impedisca al partito di giocare del il conflitto stesso la sua battaglia per trasformare i soggetti perché movimenti esprimano una cultura politica riguarda la società nel suo insieme impedisca al partito di farsi esso stesso produttore di soggettività politica di produrre esso stesso conflitto
E Lorelli di piuttosto in una sorta ad una sorta di mediatore Esterno che aspetta che qualcuno si muova per farsi carico di un problema
Questo modo di impostare il rapporto con la società e i movimenti che in essa si muovono rende ancora più anche più difficile comprendere le difficoltà e ritardi le sconfitte che movimenti stessi hanno subì negli anni scorsi e subiscono ancora e i processi involutive italiano caratterizzati la loro chiusura spesse strutture burocratiche in gruppi di pressione o di potere
Siamo stati nel movimento degli studenti lo consideriamo un evento straordinario ma siamo anche colpiti dalla incapacità che molti di noi hanno avuto nel far vivere quotidianamente in questa esperienza nel proprio ragionare politica la cultura gli insegnamenti le scoperte che altri movimenti del passato hanno prodotto la critica saperi che fece il sessantotto la critica alle forze alienanti della pratica politica del movimento femminista la critica nell'agire violento dell'esperienza pacifista questo movimento del novanta ha bisogno di crescere di costruire una propria identità politica autonoma e anche di valorizzare le esperienze di altre
Altre esperienze scusate è una patacca è una battaglia che va fatta da dentro ognuno di noi nel movimento è in se stesso el è il partito non può restare rimanere a guardare aspettando che i limiti le difficoltà e ritardi degli studenti ma poi in fondo di tutta la sinistra si riversino sul movimento stessa fino a causarne la sconfitta certo il movimento ha i suoi limiti limiti che forse potevano essere superati anche con un incontro con la migliore cultura comunista e questo non c'è stato
Che sarebbe chi sarebbe il vero sconfitto se il partito non decidesse di giocare con concretamente la propria battaglia anche in questo campo
Non stiamo parlando solo del futuro dell'università si discute in questi giorni di riforme istituzionali elezioni Camera Senato Regioni Comuni Bane ma sono ho solo queste sono le istituzioni che noi abbiamo in testa che vogliamo riformare o c'è anche dell'altro ridare per esempio sovranità al cittadino non solo al momento del voto ma in ogni momento dalla propria vita in ogni luogo ad e si incontra con gli altri e dove spende il proprio sapere le proprie energie è questa la vera partita da giocare e l'università non è forse uno dello di questi luoghi anzi il nuovo fondamentale dove giocare questa partita
La questione del sapere che si va facendo sempre più centrale nel processo sociale ed economico nella vita di ognuno non accampa privilegiato per realizzare la riforma delle politica della politica e delle istituzioni
Sulla questione diversi dai allora quali dai quali proposte ha fatto il PC in questi anni e chi ha fatto questa politica gli studenti insieme ad altri lavoratori dell'Università di i centri compresi o un'ascia o una casta ristretta legata all'obbligo culturale i o a sapere di un certo tipo piuttosto che un altro magari umanistici più per scientifico
Perché nel riorganizzare la sezione universitaria non si è guardato agli studenti
Queste sono le domande che ci facciamo e che rivolgiamo a tutto il partito ma da voi compagni del no cioè da noi ci aspettiamo di più questo vuol dire per noi una cosa concreta anche rispetta le scelte da fare sulla e nella fase costituente crediamo auspichiamo che si abbia la forza di uscire dalla gabbia dei sì e dei no
In cui questa fase ci ha costretti la nostra identità non è più rappresentato da quel no è più ricca ma è anche giudici bile alla cultura politica di Goggi si fa portavoce anche nostro segretario
Ma proprio per questo ha ora bisogno di esprimersi in forme diverse
Non si tratta dunque di diventare dei sì si tratta di fare uscire il partito da una fase in cui neanche riesce ad essere più produttivo noi compresi
Liberarlo da un gioco in cui certo non noi noi del no abbiamo chiuso il partito sentiamo che questo è l'unico modo che abbiamo per imporci
Per quel che stiamo per rinnovare davvero questo partito
Senza vorrei capire gli altri in segreteria per una comunicazione urgente la parola al compagno Alessandro Natta seguiva
Ha chiesto di parlare ho chiesto di parlare care compagne e compagni perché io vi devo delle scuse
E un chiarimento
Nelle scorse settimane il riassunto di una mia intervista creato un qualche equivoco
Quasi che io avessi deciso di mettermi del tutto da parte sia chiaro non sarebbe stato un dramma ma sembrava che lo facessi
Per una sorta di malinconica constatazione
Che era ormai impossibile salvare le ragioni e la presenza di una forza comunista in Italia e questo no assolutamente
Cioè creare
Può essere può essere che il peso dell'età
E la coscienza soprattutto dei miei limiti rendano MP occulta Lando sia ed anche l'amarezza per lo Stato e le prospettive del nostro partito
Ma
A quanti hanno identificato in modo pieno
La propria esistenza nella vita e nell'azione del partito e sono tanti che avvenga al di là dei confini di una mozione ebbene non può passare per la testa l'idea di una rinuncia
Di una e Sparagna azione dalla nostra comune dice
E Dio
Voglio dirlo nel modo più semplice appartengo al numero di quei tanti
Sono e Salò quindi con quanti vogliono rinnovare il sviluppare la battaglia del comunismo italiano
Con voi dunque
Oggi più che mai e fino al termine della riaggiornato
Resta impresa
Questa impresa
A scuola e difficile
Per me come per altri
Io credo di doverla sostenere non per un imperativo morale
Per un obbligo o se volete per un orgoglio personale di coerenza con una scelta di vini
E nemmeno per salvaguardare il patrimonio e il prestigio di una grande esperienza storica e politica
Quella del Partito Comunista Italiano anche se questo è un motivo incomparabilmente più rilevanti
Occorre guardare più a fondo
Siamo e se saremo insieme
Nella c'erano pezza razionale che la presenza la forza e il ruolo di questo partito non sono certi un fine in sé
Ma hanno costituito un fattore essenziale dalla storia dalla democrazia italiana
E devono continuare ad esserlo
Al servizio del Paese
E senza alcuna Porroni presunzione
Anche della dimensione europea che per la democrazia e il socialismo si sta profilando parla contraddizioni ostacoli e drammatiche convulsioni
Io sono del tutto d'accordo
Con quanto ci ha detto stamane chiara siamo ad un punto cruciale
La constatazione doverosa e anch'io la faccio senza rallegrarmi M
è che la proposta di una nuova formazione politica non ha avuto alcun Serri io riscontro nei fatti
Nessuna effettiva accompagna e non mi riferisco tanto dai risultati delle elezioni di maggio
Ne a quelli di un'iniziativa
A dire il vero poco meditata ai decisa senza il necessario coinvolgimento dell'azione del partito commedia referendum di domenica scorsa
Voglio invece a rilevare anch'io
Da una parte il successo rapido e sostanziale del tentativo di trovare interlocutori
Di evocare dei coprotagonisti che la fondazione di una nuova formazione politica a meno che non si voglia prendere in considerazione
L'ipotesi dell'unità socialista così come è stata nuovamente proposta e che mi pare il parolina la maggioranza qualche parti sparare
E dall'altra parte bisogna constatare l'estende a Rossi
Di disagio di incertezza Disma alimento anche nelle file del partito
Il fatto è
E quello che era stato rappresentato come un atto coraggioso e fecondo un nuovo inizio sempre più si sta rivelando come un azzardo
Un velleitarismo
Un disegno comunque incapace di suscitare emozione entusiasmo con un senso proprio perché privo dello spessore ideale politico che sono necessarie
Non può sorprendere
Ed io non sono sorpreso
E in questi giorni molti e non disinteressati consiglieri lo ricordava Chiarante
Abbiano preso a Tamburi ormeggiare
Sollecitando il segretario del gruppo dirigente a decidersi
Cruciale tappe gettare fuori bordo la zavorra della parola dizione della connotazione delle istanze comunista anzi
I più accesi alzano l'intimazione a demolire il Partito comunista
A impugnare la bandiera dell'anticomunismo fino al indossatore della laguna che scaglia
Canaglia
Pacchetti
Non non fateli troppo onore fino al pensatore dalla laguna che scaglia il fatidico me ne frego Velardi Isma'dannunziano ne ne frego dei comunisti naturalmente e in bocca la loro scissione
Né va meglio all'interno del partito
Poiché è l'unica iniziativa culturale dico tra virgolette
Sembra consistere nella per dura di quella sorta di ufficio di Aprilia avvilito azioni che con quotidiano solerzia rilascia le relative chiamo tipica trilioni una iniziativa grottesca se non fosse se non fosse penombra permise Aranda strumentalità
Come è pensabile vi prego cari compagni lasciatemi
Come è pensabile che non si diffonda nelle file del partito al di là delle mozioni il disagio la perplessità
La paralisi a volte la leggo
E quale riflesso può avere il rilievo critico dentro e fuori il partito dinanzi al fallimento dei referendum
Che il Partito Comunista non ha costituito il pilastro per l'affermazione del sì
Ma con da una parte si lanciano anatemi e condanne contro la partitocrazia
La nomenclatura
La classe politica egli a Padova
Sì in bocca o ci si acconcia
Alla messa in causa di questa falsa che nei decenni e che non escluda come strumento essenziale della mobilitazione popolare
Come istituto fondamentale della democrazia e poi si lamenta che essa non costituisca più tale Pilato
E nel contempo si auspica che essa acceleri la Cosa rossa verso approdi nel piglio osi e in terra terra
Il partito
E il partito
E a una stretta
Mi sono compagni
L'ho ascoltata anche io
Il sono compagni dalla maggioranza che manifestano questa consapevolezza
E sollecitano alla ricerca di una via di uscita
Ma avvertono che tornare indietro ora non è più possibile
Ma che significa
Tornare in
E a chi viene rivolto questo richiamo
Al congresso di Bologna noi ed io tra questi ha fatto bene Chiarante a sottolinearlo ancora una volta abbiamo esplicitamente dichiarato
Che il contrasto era il solito sulle concezioni che sulla metodologia abbiamo rinnovamento del parco
Nessuno di noi aveva allora e tanto meno può avere oggi dei dubbi sull'esigenza inderogabile di una innovazione profonda e generale
Dal pensiero alle Categorie A ricognitive dalla realtà
Alle fornì agli obiettivi dalla politica via vigna fino alla partecipazione specifica delle compagnie rispetto al modo di ebrei di essere complessivo
Dell'organizzazione
Indietro
Ma vedete per parte mia io non mi offendo
Quanto sento alludere al nobile conservatorismo della politica costituzionale
Che io altri compagni proponiamo quando arriviamo al dunque non trovo delle grandi è diverso e proposte da parte dei compagni dalla maggioranza non me li sento nemmeno quando mi si dice
L'ho detto al compagno D'Alema che non mi accorgerei che la Prima Repubblica è morta
No non me la prendo perché sono convinto che io sono molto più davanti vedete rispetta chi sentenzia o allude perché per me la Repubblica deve rimanere una democrazia fondata sul lavoro e non sul mercato
Credo che significa credo significa credo in dica
E non significa
E non significa tornare indietro mai guardare avanti
Sostenere che alla battaglia di pensiero e l'azione politica necessarie per la riforma della società italiana
Per un'alternativa escludono che noi sì che lei o si stupisca all'illusione delle scorciatoie escogitate
Dall'ingegneria istituzionale sia chiaro la riforma dell'ordinamento della Repubblica è una necessità
Ma l'alternativa è un fatto politico e non sarà mai al risultato di un qualche meccanismo elettorale
Ma sia chiaro
Sia chiaro anche qui io ritengo di dover non solo concordare ma di sottolineare un punto fondamentale della relazione del compagno chiara
Sia chiaro non stanno Encuestas Sferra
Delle proposte politiche del programma lei ha radici dell'irrisolto il contrasto
Posizioni diverse su questo su quell'altra scelta programmatica anche di ampio respiro e ve ne sono anche fra di noi che siamo qui assieme
Possono trovare al ricomposizione o comunque articolarsi e concorrere alla dinamica dell'azione convinti
A me sembra per fare altro esempio non essendo a sia stato un errore serve milioni
L'impostazione il metodo con cui si è affrontato dopo il congresso il problema dalla delusione all'Internazionale socialista
Si è insistito in un uso strumentale e frettoloso più una grande questione con il risultato di configurare o di lasciava configurare Tavana dentari un percorso un po'umiliante
Una procedura burocratica
Invece di un confronto aperto innovativo corrispondente a ciò che noi dovremmo comunque continuare ad essere a rappresentare
E nel contempo corrispondente agli stessi interessi del movimento operaio e socialista in Italia e in Europa
Poi allora non ci si deve sorprendere delle ingerenze e delle intimazioni di Caracas candidate Biglia e in questo modo tuttavia
Io lo ripeto
Non è questo il punto
Perché tali scelte comportamenti sarebbero componibili sia ratificato vivi lo sono se non avessero retroterra un dato generale
Esso scrittore occupante gravido di pericoli pericoli di rottura e di disgregazione
è il retroterra del disancorato mento dalla storia nostra
All'appiattimento e dell'offuscamento dalla nostra identità
Della perdita di autonomia ideale nel ripensamento del passato nell'analisi del presente nella progettazione del futuro
Si è detto che non siamo né carne nel pesce
Ma se così è certamente la causa non sta nel fatto che il partito continua ad essere prigioniero del fantasma del suo nuovo
Ciò che importa e Pan Am
E vuole imbrigliare
Per noi e per milioni di donne e di uomini è quanto in quel nome in Italia sia estromesso coscienza ed opera di riscatto
Di liberazione di progresso
Nel fare politica con l'impegno dalla concretezza della gradualità si era rotto
E con la pensione dall'antagonismo e dalla finalità per una prospettiva che andava oltre nel capitalismo io ho letto ieri sull'Unità le affermazioni fatte da Occhetto a Napoli al rione Sanità
Sono però Suazo anch'io che noi dobbiamo ritrovare il gusto dell'azione immediata della solidarietà dell'aiuto alla gente
Come fanno qualcuno ci dice i cattolici quelli del volontariato si incerto ma per fare questo opera quali compagni bisogna averlo dentro quale cosa
Non piacciono
A me non piace o no
A me non piaccia o no
E cari compagni a me non piacciono le contrapposizioni installazione l'iniziativa nello sociale come si dice e l'ideologia è una visione del mondo dell'avvenire
è una grande carica una grande molla di idealità che bisogna avere allora si avverte anche che esiste il prossimo e il suo fervente è l'ultimo cerca
E qui
Di questo noi abbiamo lo dico a Craxi
Che fa male i suoi conti
Perché fa i conti del mio pre del settanta c'è entro luglio sedi questo noi abbiamo l'orgoglio orgoglio e norme che non è una organza intellettuale
Ne è una presunzione settaria ma è la consapevolezza della fecondità per tutta la sinistra dalla nostra esperienza di grande movimento politico oggi lo sappiamo
Gli sconvolgimenti determinati dall'offensiva del capitalismo neoliberista e dal crollo o dalle convulsioni del così detto sistema del socialismo reale il profilarsi di assai in tanta parte inghiottita all'umanità intera
Mi impongono a tutti a noi sicuramente un ripensamento radicale fuori
E contro o al di là di ogni anteriore c'è un pezzo e noi non possiamo fare
Anche perché da vent'anni siamo stati dentro il processo storico
Come una forza critica e stimolata riceve il cambiamento
Ma un partito di trasformazione di riforma di progresso che tanta parte dell'opinione pubblica in Italia vorrebbe identificare riconoscere deve saper esprimere ovviamente al livello nei termini di oggi i caratteri le qualità strategiche il sistema di idee lei ed io tutt'e io dico sia anche Livio tu hanno fatto del comunismo italiano
Una forza carburante
Per l'autonomia di pensiero per il radicamento sociale Carla rappresentanza di interessi popolari e testo abbiamo affermato con chiarezza
All'ultimo congresso dichiarandoci pienamente partecipi la fase costituente
Non per me erano dovere di appartenenza al partito la cui maggioranza tale fase ha deliberato ma perché no è la vuole Pannella vogliamo vivere come momento di rinnovamento di rifondazione del partito in quanto forza popolare democratiche comunista
E io lo dico
Nei termini più netti
Non c'è nulla di scandaloso neghi illegittimo nel proposito di aggregare un'area di design nessuno di testimonianza critica nulla di lei intimo nel voler aprire uno spazio e unire le forze di quanti vogliono essere comunisti
Non c'è nulla
Che deportare ma io ho letto ieri sul giornale sul nostro giornale che un compagno della direzione è andata all'estero a sostenere dissidenze sovente in altri partiti e voi volete fare delle prediche no quello mi sembra Cannone interno al vagliato
Io non ho paura e lo dico io care compagne e compagni giacche a vento di non poterne SR sospettato per una mentalità o una vocazione correntista
Ma il nostro obiettivo
Forza a qualcuno piacerebbe se ci limitassimo a questi
Il nostro obiettivo io l'ho detto al Congresso e lo ripeto oggi
Il nostro obiettivo ancor più valide urgente ora è un altro
E deve essere la salvezza e la ripresa di questo passo
Se ieri è stato sbagliato
Il provvidenziali ISMU sotteso alla visione di una nostra inarrestabile ascesa oggi non meno errato
E il fatalismo che impregna la previsione del declino strutturale del comunismo italiano
Su questa base c'è solo la resa
Io lo so
Ce lo ha ricordato giustamente Chiarante del Cimento auto
E il suo suppone noi
L'intelligenza del futuro e le coraggio di andare oggi anche controcorrente
Ed esige il lavoro paziente
Perché l'opposizione all'alternativa e il dispiegarsi delle nostre idealità possono via via maturare nella dialettica delle cose delle coscienze
Ma io non credo che ci faccia velo la fede
L'asfissia del sistema politico il disagio sociale le pulsioni Dissidia recanti la nazione le mille a frantumazione corporative il diffondersi dell'individualismo avido
E sociale del torrone la disfunzione canone scende dall'amministrazione dello Stato il crimine organizzato
Sono altrettanti sintomi dalla crisi tendenziale della democrazia italiana
La Repubblica non è morta ma può morire
Per questo e per uscire dalla confusione dall'avvilimento di questo stato di cose dalla politica italiana e per gli obiettivi a cui devono rispondere le forze socialiste c'è bisogno di una presenza rinnovata e rigorosa dei Comunisti italiani ha dunque ragione Chiarante
Andiamo alla Costituente con questa ambizione limpida di conquistare il partito la maggioranza di questo partito all'esigenza del comunismo italiane
La parola alla compagna Franca Chiaromonte riceve minacce
Seguirà compagno Vittorio Caprioli aveva riterrà
Va be'certo magari domani
Va bene
Compagni ancora due interventi pone andiamo via riposarsi pareri favorevoli
Durante
Anni si può va bene
Allora prima di tutto a devo dire da dove parla visto che rinascita è un luogo di lavoro Amato ma pur sempre un luogo di lavoro
Io parlo nel PC e guardo al pc invece dal luogo separato di un gruppo di donne
Non starò qui a ripetere la storia della quarta mozione il collegamento con la seconda eccetera se non per dire che per noi quel gruppo di donne la vicenda non si è chiusa con il diciannovesimo congresso infatti dopo il diciannovesimo congresso per l'appunto abbiamo ha cercato di ragionare di produrre una politica che ci consentisse di stare nella fase costituente che diciannovesimo congresso aperto
L'abbiamo fatto con un metodo appreso fuori dal partito anche da cioè da tutte le forme del partito nel movimento delle donne
Cioè abbiamo fatto riunioni tre hanno voi non dettate da altre necessità
Per esempio questa non sa quanta necessità mezza leche SITA che la nostra quella di misurare le une con le altre i guadagni e le perdite i desideri gli scacchi che a nostra pratica aveva prodotto
Ognuna a partire da sé cercando nelle altre la mediazione la possibilità di insegnare di noi il contesto in cui ci troviamo ad operare
Non sempre naturalmente siamo riusciti a segnare la nostra vantaggio per esempio non ci siamo riusciti e per ciò che attiene agli organismi dirigenti e non ci siamo riusciti e rispetto a questa parte del partito perché era con questa che ce ne saranno
E dove era la nostra posizione che è quella nota almeno due
Scelte da noi intercambiabile cioè non scelte dagli uomini non sempre è riuscita a imporsi sugli altri criteri che vigono nel partito e nella sua minoranza criteri territoriali rappresentanza eccetera
Più generale il disagio si è fatta sentire ogni volta che la nostra politica è stata ricondotta e non solo nella maggioranza del partito
A pura logica di schieramento intendiamoci ci sono alcuni colleghi giornalisti che non sempre capiscono quest'
Cose di donne quindi va be'
è bene ripeterlo il nostro gruppo ha preso posizione rispetto alla proposta di Occhetto dunque uno schieramento c'è stato né penso che si possano azzerare le ragioni di quell'opposizione politica
Il fatto è che c'è differenza tra esprime una posizione il desiderio di lavorare insieme a quelle a quelli che pure da punti di vista diversi hanno espresso una stessa posizione alle insomma dal tra il volersi sperimentare nel rinnovamento del partito e il sentirsi parte di una stessa corrente in una logica di appartenenza stretta come può essere un'organizzazione con una forte struttura piramidale con il voto a maggioranza basata su un alto tasso di adesione e anche di identificazione o di difesa alcune di noi si sentono fortemente a disagio del resto nel nostro documento congressuale quarta mozione per l'appunto sto tenevamo come la presenza la permanenza di donne che avevano fatto la scelta femminista e cioè lavoravano in un movimento autonomo dai partiti
La permanenza nel PC sia stata possibile anche grazie al fatto che il PC a differenza di altre formazioni politiche per esempio quell'extra parlamentari cosiddette non chiedeva un'adesione è una identificazione stretta partito di massa funzione nazionale lo storico certo il gruppo dirigente la sua segreteria si comportano il più delle volte essi stessi come una corrente volendo ripetere ripetere sempre la scena di Bologna il comitato centrale ne parlava Chiarante
Certo non ho mai sentito così spesso io ho trentatré anni quindi sono nel partito diciamo da metà della mia vita
Eppure nella mia vita non ho mai sentito così spesso usare termini come inaccettabile inammissibile distali mistica memoria lavora rinasca riferimento è già stato fatto da Chiara
Tuttavia c'è il rischio e a volte è una realtà di riprodurre anche nella minoranza e per di più senza apparato soldi in sede di legittimazioni ai giornali la logica del vecchio partito
Senza però il collante che lo teneva insieme e quel collante e definitivamente
Morto a novembre
Il rischio che le istanze di rinnovamento a presenti nella stessa mozione due se siano messe tra parentesi e rinnovamento significa innanzitutto sperimentazione politica lo diceva Bertinotti
Noi abbiamo deciso di costituire ci più evidentemente in gruppo gruppo politico
Cioè il gruppo è sarà la sede prima del nostro fare politica questo varrà per chi di noi nel comitato centrale per chi di noi nei comitati federali per chi di noi in direzione per chi di noi è in sezione
Innanzitutto naturalmente il gruppo sarà eh la sede prima delle mediazioni tra queste diverse collocazioni
La forma che ci siamo date non vorrei essere ovviamente è un modello per altre ma la base dalla quale noi ci confrontiamo con altre con le forme le modalità le pratiche che altre decideranno di darsi la nostra forma è modellata su quello che vogliamo sappiamo fare
Siamo aperti dall'interrogazione sulla nostra appartenenza al pc siamo partite un po'prima del del compagno Occhetto la giustizia sociale ragione di questa adesione per le donne comuniste ha significato la lotta per l'emancipazione
Questo terreno all'emancipazione e altro da quello che ci ha portato a privilegiare la pratica della relazione tra donne e cioè il terreno della libertà
Uguaglianze differenza si presentano obiettivi e pratiche antitetiche come dice la parola stessa
La necessità la possibilità di far vivere mediazioni tra i due terreni per noi che siamo comuniste abbiamo a cuore la libertà femminile e quello da cui parte
La proposta di un appuntamento detto da letizia Paolozzi in comitato centrale a Palermo in cui confrontare le esperienze di mediazione tra questi due terreni che già esistono e di questo affare teoria comunicazione
è un tema che attiene alle condizioni materiali spesso giocate nel nostro partito dalle donne e dagli uomini in contrapposizione alla politica della differenza in particolare nel Mezzogiorno abbiamo scelto Palermo anche per questo
E a quanto queste condizioni nei materiali incidano obiettivo libertà femminile
è un tema che attiene al protagonismo sociale femminile oggi mediato da Pari Opportunità quote azioni positive meccanismi di omologazione che vogliamo sperimentare quanto sia possibile crearne altri mediazione femminile
è un terreno che attiene a quello dei diritti del diritto e di quanto questo viva con il conflitto tra i sessi come dimostrano vicende drammatico come quello della SGS Thomson dove il sindacato non è riuscito a mediare un conflitto tra i sessi
è un terreno che nasce dalla nostra pratica cosiddetta dentro o fuori cioè dalla pratica che avviene dalla realtà che molte donne che lavorano per esempio sul terreno della giustizia per esempio nel sindacato
Vengono da qualche tempo a confrontarci nei nostri nel a confrontarsi nei nostri luoghi autonomi di donne evidentemente la politica delle mangi fazione non basta più
Nel preparare questo appuntamento vogliamo a prescindere dalle logiche di schieramento evitare dunque una riedizione femminile Daisy e degno ci divideremo Arciliuto e ci uniremo tra il sì e treno appena finita o diversità di pratiche politiche
La pratica le relazioni politiche che già sono in atto quelle col comitato per la salute di Cornigliano quelle col Centro donna di Livorno con Catanzaro e anche con gruppo di donne a Palermo
Saranno il corpo delle iniziativa va da sé che non è un'iniziativa nazionale in senso classico con gli obiettivi i pullman non è una parata come rischia di essere quella del sedici
Prossimo giugno dal titolo la Costituente delle donne
La pena parleremo con quelle donne apre faremo con quelle donne che hanno voglia di produrre politica su questo nodo con i gruppi preesistenti ti con i quali siamo in relazione dentro e fuori dal partito comunista
E gruppi con gruppi che si formeranno ad otto su singoli temi non c'era vareremo per questo non solo perché non possiamo di una struttura organizzativa con una responsabile magari eletta
Si dice che un partito una corrente un'area un gruppo misto abbia bisogno di organizzazione si potrebbe obiettare ma la forma partito non era in discussione le donne per esempio per fare politica ne hanno fatto ampiamente almeno e qualche volta nei nostri convegni delle donne siamo riusciti anche a risolvere per esempio tramite il lavoro dei gruppi
La questione annosa inviti chi parla parla quello poi parla con l'altro insomma nella nella nostra pratica queste cose vengono insomma affrontate e risolte proprio perché non abbiamo alle spalle appunto strutture organizzative non ci sogniamo però di negare che per fare delle cose ci vuole un'organizzazione anche la forma dalle scelte al gruppo in qualche modo una forma di organizzazione
Una forma che per esempio fa i conti appunto o l'assenza di funzionari di soldi e col fatto che la maggioranza di noi non fa il lavoro di funzionare cioè fa un altro lavoro
Il problema però sono le cose che si vogliono fare e cioè quale politica e quale pratica e la pratica che detta la forma di organizzazione e non viceversa allora produrre politica oggi della crisi del PC significa individuare tre o quattro punti su cui lavorare lo diceva Borneo riprendeva Chiarante a proposito del contributo al programma
Bertinotti parlava di aree omogenee e anche tener conto delle diverse situazioni dei punti nostri di forza e dei punti di debolezza
La situazione a Palermo non è la stessa che a Milano la forma organizzativa che ci si da Palermo non può essere la stessa che ci si da Milano
Allora non serve un partito nel partito
Servono proposte per tutto il partito non per esempio nel nostra senta quarta mozione abbiamo parlato di federazione non so che fine ha fatto c'è qua ecco che cosa dunque rispetto alle proposte organizzative apro una parentesi è strano
Questa cosa che prima c'è una relazione politica poi si discute quasi discutono le proposte organizzative quasi che le due cose fossero momenti separati della politica la pratica politica e donne insegna che quando le cose vanno insieme c'è più produzione di politica comunque
Per ciò che attiene alle forme organizzative
Nel ma pensiamo che ci debba essere un coordinamento ma che questo non debba essere votato
Ma indicato che debba riunirsi Balta per volta in diverse città d'Italia e da queste riunioni trarre la sua legittimazione se si lotta noi come gruppo non partecipiamo al voto non saremo votate
E lei duetti eventualmente si deciderà che ci stanno cioè nella contrattazione che già dal abbiamo sperimentato dall'altro congresso non parteciperanno appunto al voto ma saranno indicate da noi
L'iniziativa di Palermo è il nostro modo di essere fase costituente di essere in questa fase ricostituente e di predisporne la forma e i contenuti di dire il come ci si sta possiamo cercare insieme qui anche qui in quest'area con pratiche politiche diverse con obiettivi diversi di individuare un come comune a uomini e donne
Al compagno Vittorio Campione della segreteria di Catania e dopo di lui per l'ultimo intervento Ettore Masina senatore della Sinistra indipendente
Consentitemi compagne e compagni
Un accenno alla situazione siciliana
Vi è in atto un attacco concentrico a un punto decisivo della nostra identità
La lotta alla mafia e alla criminalità organizzata all'intreccio fra mafia e politica
Vi è già stata una risposta unitaria del partito in Sicilia nelle federazioni a livello regionale però non basta
Se vogliamo contrastare bene questi attacchi dobbiamo correggere qualche punto rilevante e chiamare in causa un impegno nazionale e dei gruppi dirigenti che oggi governano il partito
Come non riconoscere che operazioni come quella della lista insieme per Palermo
Hanno aperto un varco dal quale passa oggi quella sorta di cupio dissolvi che anima le critiche al pc di alcuni compagni
E questo riconoscimento la base di ogni prospettiva di lavoro unitario e forte in Sicilia a cominciare dalla stessa federazione di Palermo
Dove le dimissioni della segreteria poca cosa sarebbero se non aprissero una discussione ridica e autocritica pesante e profonda
Due punti poi sono decisivi
E riguardano come più di quanto si è fatto finora l'iniziativa anche nazionale
Una magistratura che non conclude mai o peggio assolve mentre conclude altro in altri processi
Desta inquietudine dubbi genera sicurezze confortate dall'impunità la permanenza ai vertici del Paese di Gava d'acquisto e troppi altri rende non credibile lo Stato spesso accanto a ciò bisogna dirci poi se c'è disponibilità una critica frontale
Intollerabile che un compagno debba parlare in un clima di questo tipo mancano questo intervento e un altro per cortesia
Un po'd'ordine questa sera
Accanto a ciò bisogna dirci poi se c'è disponibilità a una critica frontale
Verso quei gruppi dirigenti che nelle federazioni hanno inteso la nuova formazione politica come lo smantellamento del carattere di massa del partito scorciatoia verso un consociativismo di tipo nuovo
Questi solo terreni concreti per un rapporto sano nel partito fra maggioranza e minoranza
Ed è su questi che in Sicilia e non solo in Sicilia vogliamo discuta detto questo veniamo al merito di questa nostra Assemblea
Io credo che il problema che abbiamo di fronte si possa riassumere nella domanda come si stabilisce la visibilità della nostra soggettività politica
La risposta che mi sento di dare in modo assai schematico
E che da qui escano in un certo senso Rex questioni in qualche modo preliminari da far valere senza arroganza ma con grande fermezza nella stessa fase costituente
La prima
E il rifiuto a tener separate anche solo verbalmente questione politica e questione sociale
Una formazione politica che si motivi per la vocazione a sbloccare il quadro politico come si dice è una formazione politica vecchia non nuova
La riconferma e l'allargamento dell'orizzonte dei nostri referenti sociali e momento fondante della nuova formazione politica e per essa dell'intera fase costituente con la stessa convinzione con cui sostengo che va ridefinita la classificazione e la stessa gerarchia dei lavori nella società di oggi affermo però che va ribadita la centralità del lavoro
Il concetto di lavoro dipendente e le forme anche diverse rispetto all'analisi classica di determinazione del rapporto valore plusvalore sono sicuramente da esplorare senza schemi prefissati
Ma vanno esplorate a partire dalla individuazione degli elementi antagonisti si di unificazione che soli portano all'identità di un soggetto politico che il presupposto dell'esistenza stessa di una grande forza della sinistra
La seconda questione preliminare la rifondazione del carattere nazionale della questione meridionale
E vi prego di non scorgere in questo alcun elemento come dire di rivendicazione provinciale
La situazione delle aree socialmente strutturalmente forti del paese e la prima motivazione della forza con cui pongo questo punto
A condizione nella quale tenuto il Mezzogiorno è la prima causa del modello di sviluppo dell'intero Paese
L'individuazione dei nemici del Mezzogiorno che sono nel Mezzogiorno mafia camorra 'ndrangheta ma anche nuova borghesia parassitaria
E delle alleanze strutturali di questi con la borghesia capitalistica il sistema di potere del Centro-Nord e il primo passo per una capacità di iniziativa nazionale su questo terreno che manca da troppo tempo
La terza e ultima questione preliminare e la restaurazione del nostro ruolo di opposizione
La crisi della democrazia italiana riceve oggi un'amplificazione un'accelerazione dalla crisi nostra
è una nostra uscita di campo come grande forza di opposizione
Riferimento politico per quanti sono marginalizzati da i processi di modernizzazione comporterebbe ad altro che a una stabilizzazione moderata o peggio a una spirale reazionaria fare opposizione non è votar contro le leggi della maggioranza e il suo modo di gestire anche se questo non guasta
Vuol dire individuare alcuni terreni oggi determinanti su cui riorganizzare una possibile unificazione di soggetti sociali e politici
Mi permetto di individuarne alcuni non per un generico temerario da libro dei sogni ma come concreti i presupposti per la stessa verifica del conclamato carattere di massa della fase costituente
Il regime dei suoli oggi non è soltanto il terreno su cui si contrasta la rendita ma il punto a partire dal quale si determina la possibilità di intervenire sul futuro delle città sottraendolo alla speculazione e ai mali affari la legislazione antimafia e le nuove regole sugli appalti trovano un ostacolo quasi insormontabile
Nell'assenza di una legge sul regime dei suoli che di allo Stato ai Comuni la possibilità di governare i processi
Il rapporto fra territorio e attività produttive la moderna questione urbana con tutte le sue ricadute in termini sociali e financo antropologici non meno generale la valenza della questione della riforma dell'istruzione superiore dell'università e su questo la compagna che è intervenuta prima ci ha detto anche criticamente pose decisi sul Mezzogiorno alla lotta alla criminalità oggi ha detto qualcosa le vicende di questi giorni in Sicilia e non solo la dicono lunga sull'importanza di dare una dimensione di massa alla nostra iniziativa
Non basta né adottare regole più trasparenti per gli enti locali nei Louder sì con l'entrata in campo di ristrette élite i coordinamenti antimafia devono poter coordinare gruppi ampi forze reali nelle scuole nei luoghi di lavoro negli stessi enti locali in questi coordinamenti i comunisti devono essere protagonisti e non aggiuntivo
Come diceva otto anni Fabio Latorre le nostre sezioni devono darsi obiettivi semplici di orientamento ma anche di organizzazione concreta ed è questo che non abbiamo fatto in questi anni
Non voglio farla lunga compagno già finito il lavoro la pace il disarmo i diritti elementari devono essere altrettanti capitoli su cui scandire la nostra iniziativa la nostra proiezione Esterna
Dobbiamo dirigere il partito e la fase costituente verso questi obiettivi
Un gruppo dirigente la maggioranza del partito o si muove in queste direzioni o perde la sua credibilità
Una fase costituente fatta di incontri con gruppi ristretti con club improvvisati tutta di ingegneria e di immagine sarebbe penosa
Mi sbaglierò ma ho l'impressione che una parte troppo vasta dell'attuale maggioranza del partito pensi a una fase costituente rivolta a persone di cui si sa tutto i cui nomi e cognomi sono già nelle nostre agende nei nostri indirizzario
Io penso a persone ancora senza volto
Ma con un'identità precisa i giovani della Pantera gli abitanti delle periferie urbane i lavoratori che vogliono contratti che rimettano in discussione i rapporti di potere in fabbrica i diciotto milioni che hanno votato domenica scorsa
Certo
E più faticoso stabilire rapporti con questi che con quegli altri ma sono convinto che a questa fatica è possibile motivare le nostre organizzazioni ed è su questo che dobbiamo lanciare una sfida la maggioranza del partito su questo si può vincere il congresso
Non in un'angusta logica di modifica dei rapporti di forza del Congresso passato ma in quella ben più ricca di spunti di un invito a tutto il partito o comunque a quella gran parte di esso che rifugge da scorciatoie politicista a rimotivare sia rifondarsi nella prospettiva di una forza comunista democratica rinnovata una parola sola infine sulle conclusioni di questa Assemblea
E se probabilmente tranquillizzano quanti temevano sinceramente uno sbocco correntizio
E forniscono nel contempo argomenti a chi vuole usare questo pretesto per attaccarci all'interno e denigrare noi e tutto il PC dall'esterno stiamo ai fatti
Noi costituiamo un onere a politico culturale nella quale si muove una tendenza comunista che crede nella possibilità di rifondare le ragioni e i modi d'essere di una grande forza democratica di rinnovamento
Che abbia la tradizione comunista nel suo codice genetico
A questa vogliamo e possiamo far riferire grande parte del PC attuale anche se sappiamo che non saremo che non saranno disponibili quelli purtroppo ci sono che hanno inteso il dodici novembre come la rivelazione del nostro arruolamento nella normalizzazione
Siamo finalmente uguali agli altri hanno sospirato in realtà forse loro lo erano già prima
Ma se la linea è questa bisogna anzitutto farla conosce a quanti guardano a noi con il non con il fastidio di chi si sente disturbato mentre si appresta a una grande impresa
Nei call aprioristico giudizio liquidatorio di passatisti farla conoscere e interloquire
I coordinamenti ai vari livelli devono essere anche questo bisogna quindi realizzarli in giorni e settimane non in mesi
Abbattendo quel metodo questo sì del vecchio partito ormai in crisi per cui alle discussioni e magari alle decisioni non seguiva più l'azione salvo poi ritrovarsi dopo un po'per scoprire che la situazione era mutata
Bisogna lo propongo riunire assemblee in tutte le province i nostri compagni vogliono sapere cosa stiamo discutendo non facciamoglielo leggere solo sui giornali andiamo a dirglielo subito
Bisogna infine stabilire delle tappe di verifica sui contenuti
Approfondire i contenuti di una base programmatica Ascierto ma anche sulle questioni di iniziativa e di lavoro poche cose e chiare
Così da poter misurare chi vuole davvero impegnarsi per far vivere un partito della sinistra e chi invece essendosi smarrito lui pensa che non esista più
Compagni nonostante le ripetute raccomandazione premio
O sul baratro
Gli interventi continuano a svolgersi in uno stato di irrequietezza totale in particolare non sono questi i due corridoi abbiamo individuati non faccio i nomi degli potrei fare i nomi dei compagni che stanno organizzando diciamo improprio e che sono perfino insensibili al momento in cui dare la presidenza si richiama al Silenzio si continua ah quindi per favore c'è un ultimo intervento il senatore Ettore Masina della Sinistra Indipendente vi chiedo di farlo parlare nel più assoluto silenzio
Non senatore prima deputato
è cara e compagne cari compagni io credo che sbagliare ma completamente finora nessuno l'ha fatto se trasformassimo questa Assemblea
In un'occasione per le carceri le ferite anche perché di ferite non mi pare che ne abbiamo molte
E però io vorrei dirvi poiché mi sento questo ritornello che mi suona nelle orecchie da tempo che veramente pretestuosa l'accusa di chi dice che le persone del no i compagni che hanno votato la la mozione numero due oppure che come me largo stanno accompagnando con estremo interesse e passione non hanno partecipato adeguatamente alle elezioni del sei e sette maggio
Io care compagne cari compagni sono state eletto nel mille novecento ottantatré e poi nel mille novecentottantasette nella circoscrizione di Bergamo Brescia
E i compagni di queste due federazioni alcune sono in sala sanno bene che io non mi sono sempre reso disponibile a qualunque evenienza sanno anche che sono stato credo di poterlo dire
Più volte il coagulo anche elettorale di non pochi gruppi ebbene quest'anno io non ho ricevuto da queste federazioni neppure un invito per partecipare alla campagna elettorale
Ora io non ho da lamentarmi di essere stato lasciato ad altre militanze che riempiono la mia vita
E tuttavia non credo che a questo improvviso l'ostracismo si estranea alle o l'opzione che mi ha fatto venire qui oggi appassionatamente democratico e appassionatamente comunista anche se non iscritto al nostro partito
Credo piuttosto che l'ostracismo sia il punto alto
Della irritazione o dell'indolenza con la quale certi temi sono stati e sono affrontati da molti compagni nessuno dei quali lo constato con piacere siede in questa sala
Io parlo di un funzionariato egemone e spesso naviga a vista e dei confini ed è convinto in fondo in fondo e internazionalismo e pacifismo siano pericolose divagazioni politiche
E preferisce guardare con simpatia o un Martinazzoli che oggi dal ministro della Difesa perseguita gli obiettori di coscienza e però è un democristiano di sinistra
Piuttosto che a un padre Zanotelli con l'Associazione per la pace giudicati pericolosi estremisti e Pianta grane
Io ho citato un caso personale non per vittimismo
Ma per dimostrare che una buona porzione del partito del sì va alla ricerca della cosiddetta sinistra sommersa ma sembra volersi disfare di una sinistra già emersa da tempo se essa
Se essa non si adegua a svolte che contraddicono in RAI in radice le stesse ragioni per la quale si pose a fianco del PC
Io parteciperò alla Costituente con grande impegno e con grande passione sono sempre stato con i comunisti fin dall'età della ragione considerandoli la forza di sinistra per antonomasia nella realtà italiana
Essi rimangono tali per me anche se mi sembra evidentissima la deriva a destra che la svolta di Achille Occhetto cerca di imprimere al partito
Ma care compagne e cari compagni mi rimane un inquietante pensiero costituente di massa si è detto e dunque ricerca di vari strati di opinione pubblica di militanze di competenze eccetera
Ebbene sono centinaia e centinaia certamente dieci volte di più dei membri del mini partito dei club gli indipendenti di sinistra eletti nelle liste del Pci
Ma il compagno Occhetto si è ben guardato dal convocarne un'Assemblea
I nostri avversari ci hanno sempre gratificato del titolo di utili idioti
Forse c'è qualcuno nel partito del sì che condivide questo giudizio con la differenza che ha cancellato l'aggettivo utili se anche nel prontamente quel sì non lo diciamo
Io vedo piuttosto alla ricerca di altre utilità
Per avere un pugno di voti io ho visto porre al numero uno di una lista di cui facevano parte molti comunisti quel Marco Pannella
Che pochi mesi prima aveva sostenuto in Parlamento cito dal resoconto stenografico che se ci sono dei bambini morti nei territori palestinesi occupati da Israele
E perché l'intifada butta quei bambini contro i soldati israeliani per avere la sera un bollettino sanguinoso da esibire al mondo
Io credo che il nuovo riceva da sceglierebbe meglio i propri interlocutori se non vuole tagliare ogni ponte con altri
Che le compagnie cari compagni a me piacerebbe molto a questo punto ma non evidentemente il tempo potrebbe parlare diffusamente della paura osa caduta della solidarietà internazionale
E della emersione di una cultura provinciale
Destra il PD scomparso
Scioccamente nazionale che parla per esempio di vedere le grandi migrazioni come un problema soprattutto nostro e non di milioni di persone sradicate dalla loro terra da meccanismi di espulsione capitalisti
E badate non è questione da poco perché nord e sud sono indici per indire in scindibile mente collegati
La distruzione delle foreste del terzo mondo limita il nostro ossigeno le condizioni disperate dell'Africa rilanciano in continuazione ondate di Heinz verso di noi
Il capitalismo e le proiezioni statuali del capitalismo continuano un genocidio che intollerabile a tutti gli uomini e le donne che sono anche hanno fame e sete di vita e di giustizia e soprattutto in barba a Riscone una cultura mondiale
Nella quale noi credo cerchiamo di crescere in ordine fugare i nostri figli e i nostri nipoti
Tutto questo esige una insurrezione morale
Ora io credo che sia soprattutto necessario che il nuovo pc si abitui a pensare in grande senta l'urgenza di un lavoro di solidarietà internazionale
Non per diventare una conferenza di San Vincenzo internazionale ma per cogliere ancora una volta come ormai impossibile arrestare la propria navigazione dentro gli orli del bicchiere d'acqua della politica nazionale
La realtà è che le compagnie per i compagni e che non esiste più politica nazionale
Che qualche in qualunque meccanismo che limita ancora e lo vediamo bene nel campo del dell'occupazione per esempio che limita ancora la nostra più democrazia è parte di un più vasto ingranaggi ci si dice che noi non dobbiamo demonizzare il capitalismo anch'io sono contro le demonizzazione
E però io credo senza odio teologico di dover dire che il capitalismo guardato in faccia non rimosso come sta succedendo in troppi documenti che risponde a certe zone del partito
Molti di noi l'anno scorso insieme ad Achille Occhetto erano davanti alla sede dell'Asse dell'ambasciata cinese per esprimere tutto l'orrore per la strage della piazza Tiananmen
Questa orrenda espressione di una lotta di classe anagrafica che ha visto vecchi burocrati massacrare tanti giovani rivoluzionari
Ebbene io sono stato sono orgoglioso di essere stato anch'io in quell'occasione con Achille Occhetto
E però negli stessi giorni nell'America centrale in un sistema non meno coerente nelle sue logiche e non meno spietato nella sue repressioni aveva luogo delle grandi mattanze
Molti di voi lo sanno in Guatemala nel Salvador Nicaragua più del dieci per cento della popolazione è stata uccisa dei vigilantes della Coca Cola degli United Fruit Company e della Casa Bianca
Se ciò
Se ciò non sempre e comunque non con la stessa forza è stato Espresso sono state espresse condanne sembra che ci sia una gerarchia oramai una gerarchia di carnefici e quelli capitalisti sono improvvisamente diventati di serie B
Non c'è più politica interna compagni dicevo
Non ha alcun senso per esempio proporre nel corso dell'ultima Conferenza sull'immigrazione al quale tanti di noi hanno così appassionatamente partecipato che l'uno per cento del nostro prodotto lordo va dal Terzo Mondo per tamponare le migrazioni
Dietro le migrazioni c'è un mondo in sfacelo ed è un mondo che è stato forgiato a questo modo non dalle carestie non dagli angeli cattivi ma dal capitalismo
Bisognerà allora decifrare su come dovrà essere speso quell'uno per cento se per finanziare come fa oggi la nostra cooperazione le grandi aziende italiane o per produrre mutamenti radicali
Credo che affrontare i grandi temi mondiali e viverli comprensione non con la tolleranza misericordioso è che certi funzionari offrono ai rompiscatole sarebbe anche saggezza di partito
Non esiste soltanto l'Italia delle leghe esiste anche un'Italia e viva e forte del pacifismo e dell'internazionalismo solidale
Questa Italia può guardare deve guardare al nuovo pc come al suo referente parlamentare
Un referente che assai spesso la soltanto non delusa ma addirittura disgustata per interventi di compagni che sono grazie al cielo saldamente attestati su poltrone lontane da questa sala
Io mi auguro che il vostro il nostro lavoro nella costituente abbia anche questa caratteristica grazie
Chiedo scusa Ettore Masina averlo trasferito d'autorità al Senato i lavori sono aggiornati alle ore quindici e mi raccomando a tutti la puntualità
Nei pomeriggi no
Alcuni brani Roberto Bellini nominargliene annientamento si terrà anche un paio d'anni io ritengo cioè io Marinello Marini
Simona io ritengo Albania enormemente lesioni seguire attivamente in silenzi e l'immancabile di parlare fuori casa ENI questa anche andiamo kamikaze Valentini in linea seguire i lavori ne di questa nostra Assemblea gran
Ma io considero la relazione introduttiva del compagno chiaramente
Una base utile convincente di confronto e discussione
Dopo Strehler tempo stesso di iniziativa politica concreta da attuare da subito dentro la fase delicate di sul femminismo che partito sta vivendo in questo immenso
Convincente soprattutto se rapportata ad un dato tutto politico che a nessuno io credo in questa fase giova in ogni ignorare se si ha a cuore la sopravvivenza nel nostro Paese di una moderna forza politica riformatrice
Di sinistra antagonista lo status quo di alternativa quale oggi ancor più deve essere domani il Partito comunista
Mi riferisco alla situazione che io ritengo drammatica in cui sta scivolando il partito e di cui lo Stato del tesseramento mi è una cartina di tutti torna solo ma ne è solo una cartina di tornasole
Perché accanto ad essa altre se ne potrebbero aggiungere
Ho la sensazione che in questi ultimi mesi
Non solo si siano fortemente allargate le difficoltà che il pc sta vivendo da un decennio di voto del sei maggio sta a confermare
Ma soprattutto che si sia imboccata una strada in cui i rischi di riduzione nostra strumento di testimonianza pressoché insignificante siano reali e concreti
L'angolo di visuale attraverso cui io guardo e ho maturato tali convinzioni e talune mie taluni miei convincimenti è certamente un angolo di visuale molto ristretto mi riferisco ad una realtà come il Trentino Alto Adige
Dove da sempre debole l'insediamento del Partito comunista e dove al recente congresso la mozione Norton la mozione numero due ha ottenuto un esito non certo deludente più cioè del quaranta per cento
Il mantenimento di tale consistenza attorno non più ad un sì o ad uno ma ad un nucleo di idee e di progetti che vadano in direzione diversa rispetto alle scelte dalla maggioranza del partito non è però scontato
Tale aria di consensi può allargarsi
Ma io credo possa anche annullarsi se non si fissano come ha cercato di fare io credo in modo convincente Chiarante alcuni punti fermi del nostro stare dentro la Costituente del nostro giro del rapporto con la società
Se insomma non diamo senso ancora più forte al nostro dissenso alle nostre volontà propositive e rilanciamo sul piano programmatico ideale una visione forte un nuovo cioè quadro di valori dentro cui appunto operare
Da qui l'esigenza che io pongo anche alcune esigenze che io pongo anche come spunto informativo e compagni da quell'angolo di visuale ristretto cui facevo riferimento prima
Io credo innanzitutto non si possa definire oggi come noi ci collocheremo al termine del processo costituente
Non lo possiamo fare perché non sappiamo quale sarà lo sbocco di tale processo e tale sbocco dovrà essere deciso dal partito nel suo insieme e che quindi e dipenderà quindi anche dal ruolo che noi in questa fase svolgeremo
Non do cioè per scontato che noi dovremmo costituire la componente comunista della cosa ciò dipenderà appunto dai caratteri della cosa ossia dalla verifica se nel processo di formazione e sia cosa fatta
Vi saranno e si manterranno margini di agibilità democratica e spazi di orientamento politico tali da consentire ad una componente comunista Pupo di trovare il nesso con gli spazi da rendere utile tale presenza sono cioè convinto che non giovi al Paese
Una nuova formazione indeterminata e varia dentro cui ci sia posto per tutti e per tutto e quindi anche per una sorta di gruppo comunista non risponde ciò a mio modesto modo di vedere alle esigenze del Paese le prospettive della Terna dell'alternativa
Io credo che oggi noi dobbiamo porci un altro obiettivo dobbiamo cioè lavorare impegnarsi muoverci per far sì che la cosa in fieri esprima in sé sia di per sé l'espressione politica organizzativa e culturale
Del permanere di una rinnovata e rafforzata rifondata presenza comunista nel nostro Paese
Io credo che a ciò dovremo lavorare in questa fase permutare quindi i rapporti di forza scaturiti dal recente congresso nazionale e per spostare su tale terreno nuove adesioni e nuove convinzioni
Un percorso il nostro crede quindi essere di attacco e non di semplice difesa di posizioni già delineate da considerarsi inamovibili
E l'Occidente che importanza fondamentale mai come deve di negarsi la fase costituente al come noi dobbiamo stare e collocarci dentro di essa vi è una battaglia contro su cui noi da subito io credo dobbiamo alzare il tiro era diretta verso un certo neo ideologismo inconcludente arrogante settario
Che anima parte di quanti si identificano la maggioranza congressuale ossia il trionfo
Della criticità dell'insofferenza verso ogni forma di via riversa una certa volontà di mancia di marciare lungo una certa direzione perché così si è deciso e magari senza sapere quali ne saranno gli sbocchi Rienzi quando c'è un problema di democrazia reale e non puramente verbale
Ciò evidentemente implica il tre questioni delle quali io le voglio porre solo una che politica ed organizzativa insieme e che fa riferimento ai comitati regionali dei segretari regionali io non voglio esagerare ma mi pare che tali livelli esprimano ormai una sorta di governatorati di periferia servire ed ossequiosi
Portatori burocratici di direttive centrali ed incapaci perché avulsi dalla realtà in cui operano di portare compreso contemporaneamente al centro ciò che si agita nella periferia nel partito
In Trentino tanto per fare un esempio da un anno il comitato regionale non si colloca e molti sanno anche fra di noi fra di voi quali sono le questioni complesse che si agitano in quella regione in quella regione di periferia
La seconda questione riguarda i comitati per la Costituente io condivido le cose dette da chiaramente innanzitutto su ciò che non devono essere ma condivido anche molte indicazioni su ciò che possono e positivamente costituire ossia per lo meno così a me pare debbano costituire strumenti di elaborazione reale politica e programmatica
Attraverso cui comunisti ed esterni assieme affrontarlo discutono e propongono su Terni su terreni e su temi estremamente estremamente variegati sì è così
Deve rimanere non può essere discussa la centralità della la centralità del partito di tutti i suoi organismi nelle sedi decisi decisionali sia il termine evidentemente del particolato processo sia anche rispetto alle tappe che dovrebbero scandire tale processo ciò vale a partire dalle sezioni che rispetto alle quali nullo
Ma più comitati costituenti potrebbero essere appunto messi in piedi se questa è la loro natura se questo il loro rapporto con il partito se questi loro figli e quando parlo di questo mi riferisco all'indicazione di massima che il compagno Chiarante formulava della relazione introduttivo io ho però l'impressione che si pensi ad altro
Magari negandolo e scrivendo cose diverso tali impressioni mi deriva innanzitutto ma non solo
Dalla sufficienza con cui si guarda al problema del tesseramento dello stato del partito in generale
In una federazione comunque la trentina ha promesso che non supera le mille novecentottantanove più di due mila e scritti siamo ora ottocento tessere meno della stessa data dell'anno scorso il che significa praticamente una tendenza zero della nostra presenza nessuna iniziativa seria è stata prese e ciò io ne sono convinto non per questioni predicato organizzativo ma per una scelta politica molto ma molto chiara
Perché cioè convinti che non solo non serva un recupero ma perché anzi rispetto a certi convincimenti
Che i accerti sbocchi che la Costituente dovrebbe produrre quel corpo di donne e uomini potrebbero costituire un impiccio rispetto quel tipo di obiettivo sita in tal modo ragione
Al credo di quello che il compagno nata definiva il pensatore della laguna poche ultime cose se il percorso che dobbiamo seguire quello tratteggiato da Chiarante vi sono alcune esigenze di tale la prima è quella di parlare al partito
Io credo che da questa Assemblea nazionale debba uscire un impegno innanzitutto affinché analoghe assemblee certamente legate le specificità locali
Siano tenute in tutte le federazioni come strumento di orientamento ma anche io credo soprattutto per capire cosa realmente oggi si alza nel partito
Ma i compagni che hanno votato la mozione di all'ultimo congresso ma anche fra compagni
Ma anche fra compagni che la mozione due non hanno votato
Io credo necessario che polemiche dopo dico cose che possono essere anche scontate che da questa nostra Assemblea esca un appello forte un appello forte sul serio a questa questione che ho richiamato più alte che per la questione del tesseramento
Non soltanto come dire per un interesse di parte
Ma perché credo che ciò sia un elemento indispensabile per aiutarci poi arrivo ad orientare incenso incerto verso tutto il processo tutto il processo costituente
Io credo però anche avremo bisogno di un terza di un terzo ordine di scelte di atti politici dell'individuazione cioè di nuove e originali forme di collegamento e di rapporto con spezzoni della società
Della società civile quelli Chiobbita che operano cioè agiscono su alcuni terreni e più facilmente comprensibili cattività la pace dall'ambiente al cattolicesimo democratico quegli spezzoni cioè di società civile che pur non comunisti
Non sono certo oggi abbagliati da una sorta di ondata video comunismo qua invece si avverte in taluni esponente dei club e della sinistra e della sinistra sommersa
Io credo che ciò implichi da parte l'aorta uno sforzo anche di immagine di stare in prima fila nella necessità del processo di rifonda di rinnovazione di fondamento di rinnovamento e di Rifondazione il partito comunista esplicitando quindi facendo uno sforzo per esplicitare e calandoci quindici dei dentro questa conferenza organi di organizzazione nazionale facendo quindi uno sforzo per definire anche i muri alcune idee guida rispetto a quella nuova forma partito che dovrebbe uscire da tale
Da tale riflessione
Io credo che se ci muoviamo sulla strada che chiaramente ha tracciato assumendo questi alcuni impegni che sono di carattere politico e programmatico e operativo insieme
Io credo potremo realizzare quello che a mio modo di parere rimane l'obiettivo primo da porsi in questa fase della Costituente quella cioè di andare a rafforzare certo o rinnovando le ali fondando la la necessità e l'esigenza di una presenza comunista nel nostro Paese
Vorrei fare comunicazioni vi prego di fare silenzio dei vi interessa non vuoi la prima dei compagni d'arma no niente alle venti e trenta in sé il pullman che riparta Frattocchie qui fuori la seconda interi campi delegazioni regionali entro le diciassette dovrebbero ritirare presso la segreteria i buoni pasto per l'azienda per evitare disguidi a pagare anche un bagno di Tarantini si prepara ad Agostini
Palmieri
E compagni
Ecco un profondo travaglio che io faccio questo intervento oggi
In quanto il credo sia un po'il primo intervento che andrà controcorrente
Io a differenza di molti altri compagni ritengo profondamente deludente la relazione del compagna Chiarante
Non per quello che ha detto ma per quello che non ha detto
Io ritengo che una delle prime domande che dovevamo porci oggi
Dopo tanti mesi di battaglia politica ecco ne abbiamo gestito in questi mesi quel trenta per cento di consensi che ci era sta che si era qua curato attorno alla nostra proposta politica
Ma per rispondere a questa domanda bisogna rispondere contemporaneamente anzi prima a un'altra domanda
Quali motivazioni erano al centro di queste adesioni
Le adesioni
Facevano perno su tre questioni fondamentali presenti nel documento congressuale
Il più perentorio era quello contro lo scioglimento del partito
Del suo nome del suo dei suoi simboli
Il secondo scelte più nette di azione di lotta e di iniziative politiche e sociale il terzo la modifica radicale della forma partito
Durante la campagna congressuale poi avevamo avanzato e precisato altre questioni fondamentali
Della necessità del sostegno del lotte studentesche a quelle dei lavoratori per il contratto da quelle dell'Internazionale socialista quella delle riforme istituzionali
Quali passi in avanti abbiamo fatto rispetto a queste problematiche
Come ci siamo distinti dalla maggioranza attuale
Non siamo riusciti a darci una veste politica credibile non abbiamo proposto nessun progetto alternativo alla maggioranza che fosse chiaro leggibile praticabile dotato anche di strumenti d'intervento
I nostri discorsi
Sono ancora distanti sia dalla gente sia dal popolo di sinistra sia dei nostri stessi scritti al massimo abbiamo qualche idealità in più ma senza identità
Dov'è il partito idea che si batte per un'altra società
In che rapporto siamo stati noi del no con la protesta della gente in questo periodo degli operai degli studenti
Con quale intervento
Se non attraverso qualche scritto e il partito
Il rischio di dissoluzione
Almeno di questo partito che noi conosciamo per il tesseramento lo smarrimento provate un po'a chiedere le difficoltà che ci sono per mettere insieme le feste dell'Unità ormai per molti nel partito sono strumenti superati
Sinceramente credo che nessun passo avanti sia stato fatto ma qualche in passo indietro
C'è di fatto una svolta a destra nella politica
Un generale revisionismo ideale un decisionismo antidemocratico
Di fatto stiamo accettando la logica dello scioglimento
Coltivando l'illusione di mantenere una componente comunista all'interno della cosa ma allora avevano ragione i compagni della maggioranza quando dicevano che non di di soluzione
Sì doveva parlare ma di un trasferimento di patrimonio e Ingrao che dice che dobbiamo attrezzarci per una convivenza con difficili compagni
Compagnia cioè ma qui si tratta di difficili incompatibilità con proposte della linea
Politica compatibilità del sistema finanziario delle delle lotte operaie sociali della lotta anticapitalista
Io credo che non si sia capito ancora che qui in questa sala c'è un altro partito rispetto a quello dalla maggioranza un partito che vuole andare avanti sulle cose che ha proposto nel documento e poi ci sono naturalmente anche le convivenze difficili in un partito dove alla perdita dei connotati comunisti
Ci sono quotidiani le offese e le frecciate anticomuniste e soprattutto la politica del sospetto
E allora
Quando noi proponiamo una corazza correzione di linea siamo schematici dalla seconda mozione quando trentanove compagni del sindacato propongono una questione fondamentale come quello dalla democrazia sindacale ci vuole portare nel sindacato le correnti della seconda mozione
Quando lo strumento del partito pubblica
Dati del nostro tesseramento che il partito si è non aveva fornito addio allo scandalo e compagni della seconda mozione gestiscono quel giornale a Palermo sì critico la gestione sbagliata e il viene fuori una ideologia settaria
Si fanno qualche critica
E allora si pratica l'imbarbarimento dalla politica all'interno del partito e allora di fronte alle parole senza contenuto della fase costituente della nuova forza politica ed è un nostro vuoto di iniziativa
I compagni né i compagni subentra la sfiducia
La rinuncia l'abbandono chi rientra perché il congresso ha sancito un percorso ieri fluisce nel privato chi dice basta agli steccati ma naturalmente nostri chi si chiama fuori chi precisa che dopo il congresso non ricco non era più la tessera se non sarà quella del PC
Il rischio compagni e compagni è di arrivare al congresso con una forza residuale scollata
Nessun programma né fondamentale di quello che avevamo proposto né marginale
Nessuna iniziative sperma di lotta di sostegno alle lotte contrattuali studentesche
Noi abbiamo accusato la maggioranza di omologare il partito dentro questa società e nel PSI e noi ci stiamo omologa andò nella cosa oppure l'alternativa è quella di una rotta di collisione
Nella nuova formazione politica io credo che sarà assai difficile ritagliare spazi per una lotta in difesa delle classi più deboli e dei lavoratori
Sarà difficile mantenere una operante presenza comunista in questa direzione e allora io credo che in realtà passo avanti potremmo farli
Veramente una politica di sinistra per la società né anticapitalista ma allora dobbiamo chiarirci una cosa al diciottesimo congresso
Noi in conseguenza delle flessioni elettorali dicemmo che occorreva avviare una correzione di linea
Diciamo in chiave di solidarietà di confronto di battaglia politica c'è una nuova maggioranza che portasse avanti una linea di antagonismo di lotte di opposizione per evitare il mi
Degli anni precedenti quella maggioranza si è spaccata ora io avrei anche potuto accettare
Una linea anche non condivisibile
Con deriva di destra come si dice ma con possibile verifica sui risultati pur di evitare paralisi Stallone alla nostra politica
Ma adesso sciogliendo il PC quale verifica su che cosa quando e per che cosa al massimo oggi potremmo con qualche compromesso raggiungere un certo riequilibrio interno ma verso la nazione verso il popolo
Permarrebbe quelli nei fatti uno stallo nelle lotte e nelle iniziative politiche
Io credo che ci sia forse ancora uno spazio in questa fase nella fase costituente
Come terreno per portare avanti una battaglia politica che cambi che inverta la rotta
Ma occorre un salto di qualità che fino ad oggi non c'è stato per recuperare questa situazione io credo che tutti noi dovremmo essere impegnati da domani a costituire dei comitati costituenti comunisti in tutta in tutto il nostro Paese
Ma se questo salto non ci sarà io non mi rassegnerò ad essere una minoranza comunista all'interno di una forza socialdemocratica
Quindi compagni e compagni io ritengo che molti o forse può chi non lo so accetteranno di essere sciolti in una cosa di cui non conoscono quasi nulla e quel poco comunque che individuano non piace a nessuno
Se non ci saranno inevitabili profonde modifiche
Sarà difficile non subire la scissione operata dalla maggioranza
Consapevoli almeno da parte mia che la politica italiana la storia d'Italia ancora bisogno di un partito comunista italiano rinnovato anche profondamente ma forte ancora del suo nome dei suoi simboli delle sue tradizioni e del suo patrimonio ideale
Commenta né Agostinelli comminando generale di Nancy ancora intranet Magni Bassolino
Compagnie
E compagni
La sinistra del partito vide oggi numerose contraddizioni e ambiguità che ne rendono le azioni opaca e assai meno incisiva di quanto potrebbe le richiamo alcune che peraltro sono state sottolineate nel dibattito di queste settimane
La condizione di chiusure di accerchiamento
Pur essendo i portatori più convinti della necessità di riversare il partito nella società
E di aprire e rendere trasparente il nostro dibattito il terreno su cui siamo chiamati a confrontarci che in definitiva quell'immediato della sopravvivenza ci toglie lo spazio per scendere sul terreno concrete per noi vincente della politica
Da qui deriva la costrizione a un confronto in prevalenza metodologico e non di merito
Che rende le nostre affermazioni poco convincenti le fa apparire sostanzialmente simili o equivalenti a quelle che ci vengono contrapposte
La connotazioni negativo della nostra proposta la sinistra spunta qui il vizio di origine di essersi riconosciuta nel momento dell'opposizione alla maggioranza del partito che faceva una forte proposta di cambiamento
Siamo ancora nell'opinione dei più ben pilotata dai media quelli del no al cambiamento
La necessità di avere tempi lunghi di elaborazione di costruzione e tempi brevi imposte dalla maggioranza e dai plebe
Che di fronte al fallimento palese della fase costituente devono fondare al più presto qualsiasi cosa per bloccare il processo di sfaldamento del partito e la crisi di credibilità esterna della proposta
Credo che se arriveremo al Congresso trascinandosi queste contraddizioni irrisolte e poi limitandoci ad una lotta di emendamento della linea politica della maggioranza per orientare la Costituente
In primo luogo rivedevo con le nostre forze decimata in secondo luogo cellule l'attrazione di un partito dominato da uomini per idee con i quali tradizione prospettive della sinistra antagonista e radicalmente riformista hanno ben poco eppure a che spartire
Ognuna di queste contraddizioni richiede una risposta specifica ma tutti hanno da subito bisogno di un obiettivo di riferimento che faccia capire i compagni al Paese in quale direzione stiamo marciando bisogna rendere visibile la nostra proposta
Bisogna cioè una volta entrati accettate come abbiamo fatto la fase costituente sciogliere il nodo relativa lista organizzativo verso i quali intendiamo andare
La maggioranza del partito pure la Pelosi ormai drammatica mancanza di contenuti può sempre dire che si andrà ad una forza nuova della sinistra con caratteristiche rimasta aperta tutti i contributi delle società con un nuovo nome con nuovi riferimenti politica ideologici mutuati dalla liberaldemocrazia
E che si collocherà all'interno dell'Internazionale socialista
Non importa spiegare cosa ciò significhi e come si costruirà tutto questo non importa cambiare di volta in volta le analisi degli interlocutori che supportano tale prospettiva
A un partito ridotta da parata incapace di comprendere i movimenti reali della società e incapace di comprendere le ragioni della propria crisi è sufficiente oggi è capace la speranza di un rinnovamento Palin genetico ma qual è la nostra proposta
Innanzitutto devono essere chiare gli interlocutori noi non ci rivolgiamo una sinistra sommersa perché emerga al nostro fianco alla nostra testa non ci rivolgiamo a movimenti operazioni di partiti perché aderiscono alla nuova formazione politica non ci rivolgiamo ai cittadini italiani che tra di loro solidali appoggi che partecipino alla modernizzazione democratica del Paese
Noi ci rivolgiamo a tutti coloro che subiscono le contraddizioni dello sfruttamento dicono le emarginazioni patiscono le frustrazioni determinate dalla vittoria del capitalismo reale
Non quello sperato le classi si liberaldemocratici ma quello che qui ed ora c'è storicamente determinato non ci rivolgiamo alla sinistra reale
Dovunque oggi è se sia politicamente collocata sinistra reale per condizioni materiali al di là della contingente consapevolezza e in questo senso che noi ci rivolgiamo alla maggioranza della popolazione
E solo nella misura in cui sapremo interpretarne e rappresentarne i bisogni assieme a tutte le forze politiche in questa direzione lavorano potremo aspirare a portare questa maggioranza al governo del paese
Da qui parte si apre il grande lavoro di analisi per individuare strati sociali e classi
Che costituiscono tale maggioranza e lavoro per entrarvi all'interno e trasformare luogo per luogo tema per tema contraddizione per contraddizione una condizione materiale in una forza politica a questo punto bisogna decidere dire con chiarezza se tale lavoro può essere svolto da quella nuova formazione politica che la maggioranza del partito il club vanno configurando ecco interno la sinistra svolgeva il ruolo delle memorie storiche dell'opposizione
Oppure da una nuova formazione in cui si rimescola le carte si ricomponga le maggioranze le minoranze come chiede la cosiddetta sinistra del sì
Oppure da un partito comunista rifondate liberato a vent'anni di pratiche consociative come vorrebbero alcuni dirigenti una parte considerevole da parte del partito oppure da qualche cosa d'altro ancora
Mi sembra che la prima ipotesi è quella verso cui stanno andando naturalmente le cose non mi sembra anche l'ipotesi più drammatiche deleteria per la sinistra in Italia
In quanto alle azioni unitarie rimescolamenti delle carte credo sia inattuabile perché dovrebbero avvenire all'interno e a conferma dell'ipotesi misti piccante della costituente di massa
E in ogni caso riprodurre però le stesse contraddizioni che hanno frenato alla fine del partito negli ultimi dieci quindici anni
La speranza di una riproduzione di un pc più conseguentemente antagonista e liberato dalle componenti migliori viste le incrostazioni consociati viste mi sembra inattuale e apparirebbe oggettivamente scissionista al di là di qualsiasi volontà e contenuto programmatico con una scelta di retroguardia destinata nel tempo a fallire
Quindi qualche cosa d'altro ancora che ritengo debba fondarsi su alcuni presupposti mantenere da portare alla nostra identità
Rifiutando all'interno del partito pratiche di mediazione tra le differenti ispirazioni opzioni pratiche che in questi anni hanno pescato l'immagine e la capacità di fare politica dall'immagine del partito e la capacità di fare politica e di riconoscere lealmente i soggetti politici a cui rivolgersi
La proposta il compagno Occhetto almeno questo merito l'ho avuto deliberare diverse opzioni interessi esistente nel partito e di consentire finalmente alla sinistra interna ed esterna
Di esprimersi e di riconoscersi queste dunque l'occasione preziosa che va colta senza tentennamenti
Allora la nostra proposta deve in primo luogo a porre con chiarezza è posta la necessità che la sinistra mantenga la propria identità culturale politica e organizzativa
Ora e all'interno della nuova formazione che si costituì Ra proprio a garanzia della collocazione di tale formazione nel panorama politico italiano
Nello stesso tempo occorre stabilire con le altre componenti del partito e con chi di nuovo si aggregherà nella Costituente rapporti ispirati alla massima unità sostanziale e non formale al massimo scambio sostegni culturali alla massima sinergia nell'azione politica senza che ciò comporti un freno reciproco l'indebolimento delle differenti ragioni Chiomenti più culture in un solo corpo
Infine occorre che la nuova formazione politica c'è organizzato in modo da potere non solo dialogare ma anche se si creano le condizioni organicamente raccordarsi con le altre forze politiche senza per questo doverli egemonizzare
è evidente e tutto ciò configura ipotesi tipo federativo che peraltro sin dall'inizio imposta del dibattiti impostato da Occhetto è apparso come l'ipotesi più praticabile feconda
Alla formazione quella vite di medio periodo in tale organismo potrebbero essere sufficienti gli elementi programmatici che si riusciranno a definire unitariamente da qui ad ottobre con la conferenza programmatica
Elementi certamente insufficienti per un partito più consolidato e intorno ai quali sarebbe possibile cominciare a costruire forme di accordo tra forze politiche diverse da autonome in cui possano riconoscersi gruppi o individui
E ancora un tale organismo federativo potrebbe essere in grado di esprimere una forte care che di antagonismo politico e grandi capacità di articolazione radicamento aprendo così reali prospettive anche la modifica degli assetti di governo molto probabilmente la dinamica politica renderà anche un organismo di questo tipo inattuale in tempi più o meno Brady
Ma allora vorrà dire che essa che esso avrà conseguito i propri obiettivi e che se ne potranno porre le più avanzate anche in termini di organizzazione politica
Nel frattempo la sinistra che rappresentiamo e quella che non rappresentiamo ancora avranno avuto il modo di rafforzare le proprie ragioni senza perdere le proprietà entità
Compagno Cossutta c'ha chiesto borghesia che anticipano impone un suo intervento precari per migliorare io avevo già annunciato Bassolino abbiamo invece Maura Cossutta poi accompagna Bassolino
Care compagne e compagni poche considerazioni pacate
E qualche interrogativo
Per la riflessione che state compiendo approfondendo in questo posto importante convegno e che per quanto ci riguarda cercheremo da parte nostra di compiere domani come sapete nell'Assemblea che si svolgerà al Teatro Eliseo
A me pare
Condivido al riguardo il giudizio che ha espresso il compagno Chiarante
Che la situazione del nostro partito sia effettivamente grave
E noi siamo profondamente preoccupati lo siamo tutti
Perché il rischio è quello di una di creazione crescente e diffusa
I cui sintomi sono sotto gli occhi di tutti
E che non stanno soltanto nella perdita di voti e di iscritti
Ma nella inerzia quasi totale delle sezioni
Nella passività dei compagni nelle divisioni clamorose a volte incomprensibili
Dei nostri gruppi dirigenti dal North al sud del Paese
Francamente io dico che temo la paralisi
In questa situazione seria grave tra Matica
Spetta a tutti i comunisti il compito di ritrovare la via
Dell'azione unitaria
Per salvare il partito e per garantirne un ruolo positivo e propulsivo nella società
Una sconfitta comunista definitiva
Sarebbe una sconfitta reale difficilmente reversibile
Per i lavoratori e per la democrazia italiana
Per quanto ci riguarda per quanto riguarda noi tutti
Ci sentiamo impegnati a fondo
Con tutta la capacità la passione e l'intelligenza di cui disponiamo
In questa impresa per la salvezza e per il rinnovamento di una forza comunista nel nostro Paese
Le mie preoccupazioni sono accresciute dopo la riunione del Comitato centrale
La riunione dedicata all'esame del voto del sei di maggio
Le cui conclusioni ripeto
Sono state secondo me preoccupanti
Anziché prendere coscienza piena
Della pesante sconfitta elettorale delle sue cause si è cercato di mettere subito quel risultato in archivio
Sotto valutandone con una prova gravissima di irresponsabilità le conseguenze
Anziché tentare una necessaria e possibile correzione di rotta
Dei comportamenti politici
Una correzione è resa urgente e indispensabile io penso da un'analisi corretta di quei risultati
Si è preferito insistere sulle posizioni che il partito che l'elettorato avevano con ogni evidenza perlomeno rimesso in discussione
Anziché favorire fra i compagni una breve pausa di riflessione comune unitaria costruttiva
Che pure era stata avanzata suggerita autorevolmente dallo stesso presidente del Comitato centrale
Si è deciso di rompere ogni indugio e di fare in fretta
Che cosa fare e lo sappiamo tutti
Non è chiaro ma bisogna farlo in fretta
In verità
Si ascoltano troppo soltanto alcune voci e si chiudono le orecchie per altre voci
Crescono dall'interno e dall'esterno pressioni fortissime
Come è stato qui sottolineato di tipo liquidatorio di ogni nostra tradizione della nostra stessa storia
E nessuno sin qui
Da parte della maggioranza ha sentito il dovere di rispondere
Sono emerse anzi da parte dalla maggioranza
In assonanza in consonanza
Con quelle posizioni suggestioni alla rottura
Alla separazione tra i compagni
Si sono date arrogantemente per scontate sin d'ora deliberazioni a partire dal nome del partito
Che viceversa potranno essere adottate soltanto dal prossimo congresso in modo sovrano
La parola scissione è risuonata
Nei discorsi e i compagni della maggioranza
E l'ombra di questa parola e di questa posizione si proietta e si allunga sul nostro futuro
Voglio dirlo francamente compagni
Non siamo noi che vogliamo la scissione
Altri la evocano
La prova l'hanno già in parte provocata
Nel rifiuto della peste era nel rifiuto del voto nel rifiuto dell'impegno militante
La provocando di fatto con atteggiamenti spesso discriminatori nei confronti delle minoranze
Con la preclusione persino a volerle ascoltare fino in fondo le ragioni e le motivazioni
Con quella presunzione con atti di intolleranza
Che offendono e feriscono gli anni elementi di migliaia e migliaia di combattenti protagonisti di infinite battaglie politiche culturali sociali
Di gente semplice e onesta che ha lavorato e sofferto
Che si è sacrificata che tutto ha donato lo sappiamo per fare grande forte il nostro partito
è una responsabilità grave
Di portata storica
Quella che l'attuale gruppo dirigente del Pci si è assunta ripudia ambo il passato senza saper indicare un barlume di Avvenire
Demolendo pietra dopo pietra senza costruire nulla
E dunque riflettendo su quello che è avvenuto su quello che c'è dinnanzi a noi io credo
Che dobbiamo lavorare agire per cercare di ottenere una correzione
Un mutamento di rotta negli orientamenti e nei comportamenti politici ed è questa peraltro io credo la condizione per determinare un grande sforzo collettivo e unitario
Di tutte le forze di tutte le componenti del partito
E quindi per riuscire a superare con tale sforzo unitario la crisi che ci Travaglia
So benissimo
Lo sappiamo tutti che il riconoscimento Franco della gravità della sconfitta elettorale
E la conseguente a revisione della linea politica
Comporterebbe comporta una capacità di riflessione autocritica molto forte
Ed un coraggio straordinario
Per tutto questo infatti si rinvierebbe inevitabile una diversa dislocazione dei gruppi dirigenti
Ci dovrebbero audacemente incrinare o rompere o comunque superare maggioranza e consolidate al congresso
Dovrebbero rimescolarsi tutte le carte formarsi maggioranze diverse
Io temo per essere sincero
Che l'attuale gruppo dirigente non sia in grado di gestire necessario
Mutamento di rotta politico e organizzativo che non ne abbia la forza l'Audace
è che sia disposto ad affidare ad altri Taricco e perciò
Francamente mi sento preoccupato pessimista
Quello di cui pare capace l'attuale gruppo dirigente e non tutto il gruppo dirigente e semplicemente l'offerta di garantire uno spazio
Ad un eventuale corrente di sinistra del partito
Non dunque una correzione di linea ma una convivenza uno spazio garantito e recintato
Entro un partito che dovrebbe poi cedere espone speditamente per la strada che la sua maggioranza ha già stabilito
E questo l'indirizzo che si sta cercando di dare alla fase costituente per fare nascere un nuovo partito non più comunista né di nome né di fatto
Si parla lo abbiamo sentito lo abbiamo letto di un potere di un moderno partito riformatore che in realtà muoverebbe nella sostanza alla unificazione col Partito socialista
O sarebbe comunque un doppione del Partito socialista anche se autonomo nelle sigle e forse in concorrenza con esso nella ricerca di consensi nella medesima area sociale e politica
E allora ecco l'interrogativo
Che senso ha l'appello
Alle minoranze che si sta ripetendo da più porti da più parti
In modo serio certamente
Con lettere aperte come l'articolo di RAI Rino con intenti programmatici avanzati come l'articolo di Bassolino se non il tentativo per coinvolgere le minoranze in una ricerca ambigua di consenso che risplende di aumentare una giacca nave emorragia di forze
Consegnando in pratica il partito al momento del congresso
A chi vuole giungere ad un partito socialista più grande
Questo è il punto politico
Per noi questo punto è abbastanza chiaro che in questa chiarezza non è accettabile
Perché credo lo pongo in termini molto interrogativi
Ma credo e temo che servirebbe a ben poco uno spazio di sinistra
In un partito che per la sua linea i suoi comportamenti lascerebbe vuoto un immenso spazio di sinistra nella società
L'alternativa non sarebbe più vicina ma più lontana dal momento che una parte rilevante dell'opposizione sociale politica esistente nel Paese ma non più rappresentata da un grande partito
Finirebbe per disperdersi immiserire
A questo pericolo io credo ci si deve opporre con forza
Si dice che tornare indietro non si può può darsi
Ma incerto che andare avanti su questa strada sarebbe davvero una cosa sui cinque
L'elogio di Bettino Craxi al compagno Occhetto
Non giunge inaspettato
Si può ben dire che esso è largamente meritato
Perché come da tempo andiamo dicendo la linea congressuale porta alla cosa oggettivamente inevitabilmente sotto l'egida del partito socialista in un'area di unità socialista dominata di fatto dal Partito socialista
E le critiche pesanti di Craxi d'altronde alle minoranze comuniste cari compagni cari compagni
Non ci toccano e non meritano risposta
Voglio semplicemente far notare la singolare e permettetemi risibile assurdità che l'accusa di smisurato orgoglio e di grande arroganza possa venirci proprio da quel pulpito
Per una politica
Di alternativa
Ciò che conta è di costruire a sinistra movimenti convergenze alleanze sociali e politiche
Ma esse saranno tanto più possibile tanto più efficaci proprio con la presenza autonoma e non con la scomparsa
Di una moderna e democratica rinnovata forza comunista
Una forza come appunto quella italiana originale nazionale storicamente affermata
Che ha saputo coniugare radicamento sociale e moralità di comportamento un robusto pragmatismo e una porta
Prospettiva ideale un partito libero e dinamico aperto e serio audaci e rigoroso
Altro che partito duro e puro
Ciò che occorre io credo è il rinnovato Partito Comunista Italiano
Noi cari compagni parteciperemo alla fase costituente
Parteciperemo tutti io ovviamente con le nostre opinioni e con le nostre posizioni partecipiamo consentitemelo di dire con grande piacere
Con il rinnovato impegno unitario che abbiamo stabilito fraterna mente Patten francamente dialetticamente con i compagni della seconda mozione con i quali abbiamo affermato al vertice alla base
Una efficace unità d'azione grazie ad un'avanzata convergenza programmatica
E nel merito sosterremo nella fase costituente
Di cercare di modificare gli orientamenti sin qui prevalsi e per determinare ad essa degli sbocchi del tutto diversi da quelli indicati dall'attuale gruppo dirigente nessuno compagni pretende un'abiura delle decisioni congressuali
Ciò che si chiede è un chiaro segnale di riflessione critica e di correzione di linea
Ciò che occorre è una discussione reale un confronto effettivo che rendono esplicita le diverse opzioni e soprattutto quelle presenti oggi nella maggioranza
Da parte nostra siamo disponibili e ricercare le forme più idonee per rilanciare nella società la presenza di una forza antagonista che sappia ritrovare nei processi sociali e politici
Le ragioni di una battaglia per il socialismo se qualcuno sente questa prospettiva troppo stretta ha il dovere e il diritto di indicarne chiaramente un'altra e di comportarsi di conseguenza nessuno può impedire però
Che si lavori perché nel nostro Paese rimandano in vita la forza e la tradizione dei Comunisti italiani
Io non so quanto grandi siano le possibilità di raggiungere questi obiettivi
So che per essi dovremo impegnarci a fondo
Questa volta si decide
Non ci sarà più una prova d'appello
E il nostro lasciatemi dire
è un ragionamento certo appassionato
Ma non sentimentale
Abbiamo saputo in questi tempi comprimere i sentimenti per fare parlare soltanto la ragione
Non guardiamo indietro alle nostre scelte di vita il combattimento i sacrifici
Guardiamo avanti
Pensiamo non tanto noi stessi
Ai nostri figli non ci acceca il passato
Vogliamo vedere in faccia il futuro
Miriamo in alto e perciò siamo comunisti e restiamo comunisti con la mente e non soltanto con il cuore
E perciò io ribadisco qui compagni con pacatezza con lucidità spero
E comunque con un senso profondo di responsabilità
Che se una parte forse grande fosse noto il nostro partito
Intende procedere comunque per la sua strada
Non preoccupandosi di ricercare le vie dell'intesa del consenso
Se intende giungere ad una sorta di scissione di maggioranza
Pur di venti pervenire ad ogni costo a formare un altro diverso partito ebbene occorre allora essa metta nel conto anche che è un'altra parte forse non piccola forse grande
Possa e debba legittimamente decidere di mantenere in vita rinnovando il Partito Comunista Italiano con il suo nome e con il suo seguito
Ma
Ammasso di galassie
Giusto
Ma io ho seguito con attenzione la relazione dichiarante la discussione vorrei svolgere alcune riflessioni che spero possano essere utili per verificare i punti sui quali si possono fare passi in avanti
E per verificare come affrontare le differenze delle divergenze
C'era anche ha detto che in mezzo a noi aperta ancora una discussione sul volto e sul giudizio da dare delle cento e voto
Io non ho dubbi che dobbiamo sottolineare la serietà e la gravità del volto
Da guardare in faccia nei suoi aspetti qualitativi non solo nella sua quantità
Guardando criticamente anche acquisti inglesi alla gestione di questa fase
E andando quindi a correzioni esplicite
Che non solo non possono essere segno di debolezza di un gruppo dirigente oppure un cedimento all'inchiesta ma sono un dovere verso tutto il partito
E al tempo stesso spingendo a fondo come Chiarante poi ha fatto nell'analoga nell'analisi delle cause più di fondo e strutturali
Dei processi di lungo periodo
E processi che ci riguardano tutti
Per il passato anche compagni di generazione più giovane come me
Ma che ormai da molti anni sono il gruppo dirigente del partito così come tutti io credo ai diversi livelli di responsabilità ci riguarda il risultato di oggi
Dietro il quale oltre alla vicenda di questi mesi dal non nascondere
Vi è più al fondo una seria sconfitta sociale
E politica e soprattutto io credo una sconfitta fondamentalmente culturale
Dentro la quale non solo altri i nostri avversari di classe hanno avuto successi
Una sconfitta che spesso è stata introiettate nell'animo della sinistra che è pensato non solo che altri avessero vinto
Ma che i vincitori avessero avuto anche ragione i processi che partono almeno dalla metà degli anni settanta e forse si potrebbe andare
Perfino più indietro
Partono almeno dalla metà degli anni settanta quando si manifesta all'inizio della nostra crisi esattamente nel punto più alto della nostra ascesa politica ed elettorale
Quando a metà degli anni Settanta
Noi diamo una risposta fondamentalmente tutta politica
Ha grandi domande di libertà di potere
Di modernizzazione di trasformazione che salgono dalla società italiana
E quando senza vederlo a tempo si svolge sotto i nostri occhi Giannetta negli anni settanta un'enorme processo di ristrutturazione che poi sarà il visibile nel mille novecentottanta la FIAT
Ma chi agisce già dalla metà degli anni Settanta
E che noi non riusciamo a vedere ad affrontare a tempo anche per debolezza di analisi
Per il persistere affondò dell'ambigua categoria di emergenza
Per una vecchia nozione di crisi economica per il persistere dell'idea di una incapacità della Borghi sia italiana
Di potere Issac pilotare un processo di modernizzazione che invece è solo la classe operaia il partito della classe operaia sarebbero in grado di portare avanti
Invece va avanti un tipo di modernizzazione
Diretto da forze neo conservatrici che cambi il terreno storico sotto i nostri piedi tutto un quadro entro il quale siamo andati avanti e cresciuto
E grande la nostra difficoltà e incapacità di tutti noi di rispondere al cambiamento di questo qua
Si riduce il potere dei lavoratori
Ma più in generale si riduce il ruolo del lavoro come fattore di coesione legame sociale
Nell'Italia
Si riduce la democrazia di massa come grandi soggetti collettivi
E prende corpo colpì un potere locale Regioni e autonomie rispetto al quale noi abbiamo avuto io credo non solo un ritardo ma un punto politico e anche un errore
Un abbandono di fatto da parte di tutti noi di una battaglia per una vera e integrale riforma dello Stato per un vero autonomismo
E un ricercare spesso in tante regioni ognuno per suo conto la contrattazione di uno spazio con un potere centrale che restava uguale a se stesso anche nelle regioni rosse
Dove poi si è pagato pesantemente un prezzo anche lì
Per questo io penso che noi dobbiamo spingere a fondo in modo davvero critico profondamente critico un'analisi di fondi
Anche perché io non ho dubbi si tratta di ricostruire profondo nessuno di noi può avere l'illusione che possa bastare il cambiamento del nome in sé a fronteggiare grandi questioni di fondo che sono
Di fronte al nostro partito
Ricostruire una funzione un ruolo una ricollocazione strategica
Ricostruire un'idea di socialismo come realtà e io penso perfino come possibilità nel mondo di oggi
Dopo il socialismo reale
Dopo il tentativo di costruzione comunista del socialismo ricostruire una real-time perfino la possibilità di un nuovo socialismo libertario
Che richiede e richiederà un impegno di anni culturale e politico
Un enorme sforzo ideale un grande impegno dire insediamento sociale non di gestione residuale delle nostre forze attuato una capacità di legare valori e soggetti reali valori che sono tali se diventano idee forza e soggetti che sono reali se diventano forze motrici effettive
Io penso abbiamo grandi problemi di fronte noi qui io penso che pesa molto negativamente su tutti noi l'attuale situazione interno
Anche con i rischi di degenerazione che abbiamo visto in campagna elettorale
Mentre invece io non ho dubbi la portata delle questioni è tale che essa richiede l'impegno di tutti sbaglia
Chi magari ritenendo sia amico nostro può pensare la sua testa e dire
Che magari un partito più piccolo M Rio chi pensa questo magari pensando di essere amico nostro e e del tutto in buona fede
Non sa quello che dice
E altri che non sono amici nostri
Ma proprietari di grandi mezzi di informazione che possono dire la stessa cosa sanno invece quello che dicono
Perché non sono interessati alla speranza gli alla possibilità di una profonda trasformazione dell'esistente nel nostro Paese
Bisogno di tutti io credo anche perché siamo a un punto limite
Perché io le sono del tutto convinto o noi riusciamo a stabilire in mezzo a noi un patto politico
Le possiamo allora cercare di essere una forza che diventa protagonista di un nuovo discorso democratico
Oppure noi voi consigli andando avanti le cose con le attuali forti divisione
Possiamo rischiare di diventare fattore potente di accelerazione della crisi democratica e perdere tutto
Io in questo senso non penso che si tratta di demonizzare le correnti come tendenze e dare e penso che non dobbiamo avere grandi rimpianti io penso anche nessun rimpianto per vecchie forme di centralismo democratico che sarebbe ben curioso e a singolare rimpiangere in un momento come questo
Né penso che si tratti di chiedere ai compagni di la seconda mozione di sciogliersi come condizione per discutere ma si tratta invece a mio avviso di sapere chi è possibile io penso giusto
Cercare di non irrigidire troppo oltre un certo punto il limite sul piano organizzativo una tendenza e un'area politica e culturale
E dice care tutti quanti assieme di tendere a superare via via l'attuale situazione
Vedendo i problemi che si pongono a tutti
Vedendo il problema che io credo riguardi tutti quanti nuovi anche di imparare a dividerci
Di imparare a dividerci senza fare della discussione una battaglia fondamentalmente ideologica
I problemi che riguardano la minoranza e la maggioranza
Problemi della minoranza
Io penso sia quello di essere fino in fondo dentro la Costituente
Senza ambiguità
E dunque di porre questioni come si è fatto oggi e anche in modo più preciso che Ciampi ha scelte concrete il reale
E il Consiglio influire contribuire a determinare a indirizzare la politica e le scelte di fondo del partito
E problemi seri per la maggioranza
Che ha il dovere di indicare chiaramente la direzione di marcia
Una direzione che può essere io non penso che sia giusto e serio escluderlo a priori una direzione che può essere una direzione di destra in moderata
Dipende dalle scelte dagli indirizzi dalla ispirazione dal ruolo di ognuno di tutti quanti noi
E io penso che la maggioranza debba rendere chiaro con molta più forza a quale partito si pensa a chi e contro chi ci rivolgiamo perché cosa
A quale partito
Un nuovo partito della sinistra italiana
Non ripetitivo di altri partiti già esistenti
A forte identità
Che contesti questo tipo di sviluppo e di Stato
Promotore di una riforma della società
E un partito che non sia e non può essere una momentanea stazione di passaggio verso l'unità socialista
Ma una forza autonoma
Che con il Partito socialista italiano vuole discutere senza settarismo mi e senza mai prescindere dai contenuti
Anche perché solo in questo modo a mio avviso il confronto a sinistra non diventa contraddittorio con il confronto con forze cattoliche e altre forze di sinistra
è un partito socialista italiano che io penso sia oggi ad un punto di difficoltà politica e strategici
E copre questa difficoltà sulla nostra situazione sul momento difficile del nostro partito
E per questo anche io penso che concedesse dobbiamo tendere ad una forza autonoma se riusciamo a farlo tutti quanti assieme altrimenti io lo dico con schiettezza
Al di là delle cose che ognuno di noi può pensare e dire con sincerità ed esplicitamente una prassi
Vittima può diventare forte e perfino inevitabile
Mentre noi abbiamo la possibilità io credo di poter lavorare ad una forza autonoma che anch'essa da porre tanti problemi a questo partito socialista italiano che non solo sta nella maggioranza di oggi
Ma essendo ormai da trent'anni in un rapporto di collaborazione con la DC
Sta dentro il luogo entro il quale ormai da un trentennio si riproducono le classi dirigenti italiana
E che perciò si vuole concorrere ad un'alternativa a grandi problemi di rinnovamento politico e culturale che deve portare avanti
A chi ci rivolgiamo penso anch'io Bertinotti altri compagni hanno già parlato
E in modo netto alla classe operaia al mondo del lavoro
E a forze e movimenti nuovi di questi ultimi anni
Del quale dobbiamo riconoscere l'autonomia e le differenze
Non avendo in testa vecchi schemi di unità organica e per ora ricercando meglio di tutto questo tempo fili comunicazioni è un Progetto di cambiamenti su contenuti chiari
Come abbiamo fatto vorrei dire a Fausto sul tema di diritti delle piccole imprese
Perché se abbiamo conquistato la legge è esattamente perché non abbiamo avuto una posizione mediatori a abbiamo voluto mettere un accento sui diritti dei lavoratori
Messo in conto contraddizioni e problemi con organizzazioni democratiche di sinistra
E contraddizioni che non dobbiamo nascondere perché la mia opinione e che dobbiamo dire con chiarezza che la legge sui diritti non si tocca non era rimaneggiata bile
Dirlo con chiarezza tutti anche a questa parte del nostro mondo con la quale bisogna parlare su altri fronti credito e altri ma essendo chiaro che la materia di diritti non è una materia di scambio
E avendo anche nella grande impresa
Una iniziativa per riprendere un controllo di lavoratori sulle condizioni dei loro lavori in fabbrica
E questo è possibile io non ho dubbi se c'è un sindacato più vicino ai luoghi del conflitto sociale e che non può essere come oggi un sindacato senza chiare regole di democrazia
Dunque a chi ha tante forze reali
Ben oltre il club con i quali soltanto non andremo lontano
E infine e concludo perché Cossa
Per un programma che riesca a definire idee discriminante
Sapendo a mio avviso che sono cambiati i caratteri costitutivi di un intero secolo e che di fronte al nuovo che è un tipo di modernizzazione
Che ha avuto fin troppo il segno delle classi dominanti e troppo poco il segno del movimento operaio Italia
Sapendo che è molto difficile costruire come vogliamo cercare di fare
Le basi di un programma fondamentale e per l'alternativa bassi anche ideale io qui so bene che il programma non è tutto
Che assieme al programma conta molto l'azione concreta
Un sistema di ideali l'immagine di sé che offre una forza politica e solo così attraverso la combinazione di tutti questi elementi può scattare quel qualcosa nell'animo di ogni militante che lo porta a una grande tensione politica e ideale
Il programma quindi non è tutto da solo
E però il programma conta e poi che conta io penso che non si possono bruciare i tempi di fronte al partito
E che questa discussione debba essere fatta con serietà
E proprio perché penso che il programma conta non solo non si possono bruciare i tempi ma penso anche che qui
L'irrisolto contrasto in mezzo a noi non riguardi soltanto il programma ma riguardi e possa riguardare ante il programma
Un programma che conta per una identità forte
Io penso che dobbiamo cercare di costruire senza perdere il meglio di voi stessi
Non disse ancorando uscì da una storia
Ma cercando di ricollocare e direi innestare
In una nuova esperienza l'originale tradizione del comunismo italiano che può deve continuare a vivere e a misurarsi anche in una nuova esperienza da costruire con i problemi di oggi
Ed è perché io guardo così al programma e penso che noi tutti dobbiamo superare vecchie visioni residuali del programma
Visioni residuali che stanno a destra al centro e alla sinistra nel nostro partito
Per cercare di avere un confronto vero sapendo che il programma da solo non basta ma che il programma conta il perciò io non penso che noi dobbiamo lavorare a un programma dell'attuale maggioranza e penso e mi auguro sentire il compagno Cossutta
Troverei singolare
Se pensassimo tutti in mezzo a noi lo dico con tutto il rispetto verso Armando Cossutta e tutti quanti noci
Troverei davvero singolare che si possa andare ad un'avanzata convergenza programmatica tra i compagni della seconda della terza mozione
E non dovessi mossi darci misurarci in mezza annui per andare ad una più avanzata convergenza programmatica e anche nuove divisioni
Sulla base di scelte chiare che possiamo e dobbiamo cercare di fare perciò io non penso che si debba lavorare a un programma dell'attuale maggioranza
Ma un spiccò chi ci sia la disponibilità di tutte le anime le aree le tendenze che Ligeti non ente vi sono empi devono esserne il partito
Per lavorare tutti quanti assieme senza cancellare differenza ad un orizzonte politico programmatico nuovo
Anche rispetto alle basi che hanno ispirato le diverse mozioni portate al congresso tutte compresa la prima mozione
E che su di esso si possa liberamente verificare
Quali maggioranze e quali minoranza si potranno forma
Io penso che costruire un programma non dell'attuale maggioranza ma impegnarci a creare una situazione nuova dipenda dai compagni della maggioranza
Che in mezzo a loro devono discutere sempre più apertamente dipende da tutti quanti noi
E penso da tutti quanti voi la tutti quelli che pensano che vogliano che non si possa e non si debba arrivare così come siamo oggi al Congresso prossimo
Da parte di tutti quelli che non solo interessati al passaggio di qualche scheggia da una mozione ad un'altra
Una tendenza che si può e si deve cercare di creare una nuova situazione in modo limpido e in modo serio io penso poi infine davvero ho concluso che questo in fondo senza nascondere alcune differenza
Sia quello che si attende il partito nel suo insieme
Il grande corpo più profondo del partito di tutte le emozioni e questo io penso che dobbiamo cercare di fare nell'interesse della democrazia del paese nostro e dei lavoratori
Magni Maselli non per il contributo che ha dinamica dell'
Nominiamo
Stamane
Sensini veniamo
Ma
Niente
Presente
Insieme
Nuovi
Noi non siamo
Come da qualche parte si scrive
Noi in quest'area non è
Quest'area politica e culturale
Una componente nostalgica del Partito Comunista Italiano
Noi vogliamo per davvero rifondare
Questa grande forza comunista che costituita da questo partito
E lo vogliamo fare recuperando i principi fondanti del nostro movimento
Lo dobbiamo fare in una fase difficilissima
Uscendo da una sconfitta politica ed elettorale gravissima la più grave nella storia del partito
Che ha portato con sé altri segnali inquietanti
Sulle difficoltà che ci stanno davanti
Io non esitò a dire che il pericolo più autentico di una scissione
Viene da settori non secondari della maggioranza del partito
E non parlo di quella scissione silenziosa in atto di cui è testimonianza veritiera
Il dato elettorale messo in evidenza da Rinascita
Parlo di qualcosa di più serio
Se questo accadesse in una forma o in un'altra per lungo tempo sarebbe pregiudicata a mio giudizio ogni possibilità di alternativa nel nostro Paese
Oggi siamo di fronte a questo pericolo ma anche al pericolo di uno sfaldamento
E di uno sfascio totale del partito
Ci sono i segni di una mancanza di sfiducia di fiducia di abbandono c'è un senso di avvilimento diffuso
Nel nostro partito non soltanto tra quanti hanno aderito alla mozione numero due
Viviamo un momento drammatico
E noi vogliamo e dobbiamo superare questa difficilissima situazione
E lo dobbiamo fare a cominciare qui da Ariccia
Dando fiducia argomenti speranza a tutto il partito
Sapendo anche che ci troviamo di fronte ad una crisi di direzione politica del partito a tutti i vitelli
Se questo stato di cose lo vediamo accompagnato a quell'altra crisi acutissima del sindacato alla progressiva trasformazione consociativa di grandi organizzazioni di massa della sinistra
E ad una perdita di autonomia reale da parte loro
Noi rischiamo di a vere abbiamo purtroppo un quadro davvero di grande difficoltà
Qual è allora il terreno sul quale dobbiamo lavorare per superare lo stato di cose presenti
Io penso che il primo terreno sul quale noi dobbiamo lavorare sia quello dell'iniziativa politica e dell'azione di lotta di tutto il partito di questo partito comunista
Dico questo perché qua e là invece io vedo
Circolare come impegno prioritario proposto quello della cosiddetta costituente
Sia chiaro
Non sarò certamente io non siamo mi pare certamente nove come giustamente diceva Chiarante nella relazione che interamente condivido a creare ostacoli alla Costituente
Ma questo del terreno dell'iniziativa politica e dell'azione di lotta e quello privo di Taricone per tutto il partito
Oggi la Repubblica il quotidiano ha sostenuto che il no edificio ha intitolato così a tutta pagina
Capisco la direzione della Repubblica è una campagna che ha orchestrato già da diversi mesi noi non siamo divisi care compagne e compagni abbiamo ognuno le proprie idee le proprie valutazioni
Quello che ci ha tenuto uniti
Prima novembre poi nel comitato centrale di dicembre non è venuto meno
Anzi
Ci siamo rafforzati nei nostri convincimenti di fondo mantenendo naturalmente ognuno le proprie idee le proprie valutazioni la propria cultura non siamo divisi e non ci divideremo
E la direzione della Repubblica resterà con un palmo di naso rispetto al nostri atteggiamenti futuri
Ma questo giornale
Questo giornale partito care compagne e compagni e sta facendo un'altra operazione politica ben più seria e ben più grave
Che io voglio qui chiaramente denunciare la proprietà e la direzione di questo quotidiano così come la proprietà e la direzione del Messaggero di Roma
Hanno lanciato una campagna per favorire una volontà ASCII sionista nel Partito comunista italiano loro nonno voi queste forze estranee al Partito Comunista vogliono la scissione del Partito Comunista Italiano
E io dico allora tutti i compagni
A noi stessi anche ai compagni dalla prima della terza mozione che tutti insieme dobbiamo respingere questo attacco
è in gioco l'autonomia del Partito comunista
Cioè questo attacco andassi avanti essa avrebbe conseguenze catastrofiche per la sinistra per tutta la sinistra italiana ed europea ai privare dei lavoratori la classe operaia le classi subalterne
Le forze più deboli di questo paese della più grande forza di rinnovamento di trasformazione della società italiana
Si aprirebbe una crisi della stessa democrazia
Noi dobbiamo rivendicare non per noi stessi ma di fronte a tutto il partito di essere una componente unitaria la più unitaria di questo partito e lo abbiamo dimostrato di fronte ad una maggioranza che a volte ha creduto e crede e a volte ha agito e agisce come se fosse tutto il partito
Noi dobbiamo avere una grande responsabilità e anche una infinita pazienza
Ma proprio per il senso di appartenenza a questo nostro partito a questa forza comunista e democratica proprio a questo ci deve indurre a guardare con serietà e con verità la realtà che ci sta di fronte
Una certa costituente
è già in gran parte fallita
E non basta una campagna propagandistica ossessiva sulla sinistra dei club a far moltiplicare questi ultimi o a moltiplicare le forze e lo dico care compagne e compagni e rammaricandomi di questo
Lo dico sinceramente perché nessuno di noi io credo non voglio interpretare il vostro pensiero
Si rammarica Rebbe sì a questo nostro partito a questa fase costituente aderissero più forze energie Diversi anche che non la pensano immediatamente nel nostro stesso modo
Ma al tempo stesso sottolineare questo io sento che noi dobbiamo difendere come diceva Chiarante la sovranità del partito del Congresso che deve essere considerato intangibile e non predeterminato nei suoi esiti
L'esito del ventesimo congresso nelle mani dei comunisti uomini e donne iscritti al partito
Staremo quindi nella Costituente
Con schiettezza con impegno non vogliamo costruire nulla ma neanche accetteremo di essere messi nel silenzio da parte
E se mi sia consentito noi dobbiamo avere l'ambizione di essere una minoranza che vuole diventare maggioranza
Come starebbe lo scandalo nel momento in cui noi affermiamo questo elementare principio di democrazia
Abbiamo l'ambizione di costruire sulla base di una nuova linea politica di una correzione profonda di linea politica dopo l'esito del voto una nuova maggioranza e per dare vita in Italia ad un'opposizione per l'alternativa
Emergendo anche un problema di credibilità e di fiducia verso i gruppi dirigenti a tutti di fare
Ci si riduce
Andate oltre sì è oltre il no
Benissimo possiamo dire nove
Ma non vedo ancora le condizioni politiche e soprattutto per fare che cosa a quali fini Contini
Attenzione
Attenzione perché
Se artificiosamente noi alimentassimo uno scioglimento del sì o del no senza una discussione politica seria allora potrebbe davvero derivarne lo scioglimento del PC automaticamente
La verità è che anche nella maggioranza vi sono differenze e divisioni profondissime
Che a volte paralizzano queste sì l'iniziativa politica e l'azione di lotta del partito
Come non vedere che noi abbiamo di fronte una maggioranza del partito diviso almeno in tre componenti
Ed è per questa ragione che si resiste a volte a quel confronto politico e programmatico che poco fa giustamente secondo me sollecitava Bassolino in modo più aperto è più esplicito
Ma lo si fa per una ragione politica si ostacola questo confronto per una ragione politica
Il dilemma non è costituente il Sio costituente no
Il dilemma è come affrontiamo questo problema quale costituente quali costituenti per quale forza per quali fini coperte quale politica con quale valori da cui derivano le resistenze
Anche all'interno della maggioranza ad affrontare bene insieme tutti insieme alcune grandi questioni politiche e programmatiche
E come non vedere allora che ogni qual volta nel corso di queste ultime settimane noi abbiamo affrontato questi problemi ci siamo trovati di fronte a divisioni
Non dico all'accelerazione ma divisioni
Questo è accaduto sul referendum sul caccia sulla caccia
Sulle leggi elettorali sulla politica estera
E accaduto sulla materia del referendum elettorale dove non ci si vuole vedere quali possono essere gli esiti di questi referendum
A mio giudizio soltanto due
Un accordo della maggioranza con nuove leggi elettorali che ci vengono imposti in Parlamento oppure se questo non accadesse uno scioglimento anticipato delle Camere
E come non vedere che dobbiamo più da vicino discutere delle prospettive della sinistra
Ma davvero la sinistra è quella che dei Nenni a Craxi il suo futuro è quello che dice Craxi
La sinistra cioè dovrà essere secondo lui socialista e riformista
Ma non può essere come noi abbiamo detto nel congresso qualcosa di nuovo e di diverso non si può forse lavorare a quello che abbiamo definito allora una sorta di patto federativo tra le forze di sinistra Craxi parla bene mai Craxi
E certo se io fossi socialista parlerei esattamente come lui
La Prima Repubblica è finita se ne sentono di tante
Non riprendo le cose che su questo punto ha detto nata ma quando noi abbiamo parlato anche nei mesi scorsi e negli anni scorsi
Di rinnovare questa Repubblica cambiandone ordinamento istituzioni a partire dal basso dalle Regioni e dai Comuni sembravamo degli stravaganti adesso di fronte al fenomeno delle leghe no
Bisogna ripartire da lì
Dico questo perché allora i temi dell'iniziativa politica dell'azione politica e di lotta e del programma sono temi che vanno affrontati davvero più da vicino
Quale politica dunque per quale partito
Ma la vera questione se vogliamo essere più schietti tra di noi che ci ha diviso è stata più di fondo
Ed è stata la questione degli orizzonti dei valori della sistematicità critica del punto di vista l'idea cioè su questo stiamo discutendo anche con la sinistra dei club
E con una parte di queste forze che aderiscono alla Costituente l'idea cioè di questo stiamo costituendo della possibilità stessa di costruire in Italia una società socialista
Di battersi per il socialismo come superamento della forma politica stop storicamente data che il capitalismo reale
E ancora delle identità dalla forza politica rifondata partire da qui
Questo tema non può essere rimosso
è questo che si vuole da nuovi rimuovere queste nostre idee queste nostre speranze ma questo non può accadere e noi non possiamo denunciare questa sorta di sindrome distruttiva sino al giungere al ridicolo
Cancellando ogni memoria storica di quello che siamo stati incaricandosi qualche compagno della maggioranza di riabilitare Silone tasca Vittorini sembriamo trasformarci nell'Antica gelateria del Corso
No care compagne e compagni il problema è una
Il problema è una
Bisogna sapere bene che cosa si vuole dobbiamo sapere bene dove dobbiamo andare e di questo dobbiamo discutere adesso nella stessa fase costituente
Vedete da parte dei compagni della maggioranza vengono opinioni diverse ne abbiamo avuto la riprova qui nell'intervento poco fa di Bassolino
Ma in generale io vorrei dire questo dando un modestissimo consiglio utilizzando un pensiero di leopardi l'ottantaseiesimo
Poiché il modo più incerto
Dice l'aria agli altri i confini del proprio sapere è quello di non tra passarli
E forse qualcuno ha trapassato
Noi non dobbiamo essere costretti a scegliere tra due tipi di partito una sorta di partito liberal radicale un po'azionista di una specie di surrogato del Partito Socialista Italiano
Non dobbiamo essere costretti a questo perché nel primo caso significherebbe dar vita a un rifondare una forza politica non più di sinistra e nel secondo caso dare ragione all'unità socialista di Craxi
Magari subendo la campagna sulla confluenza già avviata in vista del mille novecentonovantadue
Dobbiamo allora stare stretti tra queste due ipotesi di partito
Io credo di no e pongo questa domanda sinceramente schiettamente tra di noi e anche a quei compagni della maggioranza della prima mozione come Bassolino che qui ha parlato che vogliono discutere di questo
Noi io credo che dobbiamo lavorare per una terza via per una terza strada per una vera e propria rifondazione di questo partito insieme ad altre forze c'è
Ma per rifondare questa forza
Perché una forza autenticamente di sinistra deve essere capace di una sua sistematicità critica portatrice di un antagonismo democratico di un forte programma rinnovatore della società e dello Stato
E deve avere un'ispirazione chiaramente socialista
Deve essere capace cioè di liberare i principi fondanti di quell'idea socialista di battersi per far superare quella forma economica sociale politica culturale che costituita da questo capitalismo storico è il reale
Vedete tolgono soldi a tanti Comuni italiani lo hanno fatto nei giorni scorsi ma hanno regalato due mila miliardi a Gardini che licenzia mille cinquecento lavoratori del Mezzogiorno
E spendono hanno trovato sei mila miliardi per costruire opere per i Mondiali a folte inutili
Un partito di sinistra e dunque un partito di programma ma deve essere anche un partito capace di rappresentare le forze dei poli
Una grande forza di sinistra è tale se è in grado di possedere per se stessa e di offrire grandi idealità
Ed è una concezione laica del partito della politica che ci ha permesso e che deve permetterci e consentirci ancora
Di innovare certamente quel nucleo originale di ispirazione Marsicana con gli apporti di pensiero di cultura di azione di altre correnti ideali non abbiamo paura di questo
Discutere allora radicalmente di se stessi ha dunque un senso politico se è ben chiaro tutto questo ma anche se è chiaro il conflitto generale tra gli interessi in campo oggi in Italia tra il sistema di valori le concezioni della politica ed in Italia e non solo qui allora
E in atto sul piano dell'idealità della politica uno spostamento a destra di tale profondità come era accaduto negli ultimi trent'anni
Ed è una deriva lenta in apparenza inesorabile inarrestabile in senso moderato conservatore di destra come abbiamo detto in ogni campo
Come reagiamo a tutto questo
Ecco perché occorre un'analisi più precisa delle forze in campo perché la sinistra deve porsi questo obiettivo
Perché nessuna forza di trasformazione per essere tale può affrontare questo cimento senza una criticità forte dell'esistente
C'è in giro mi è capitato di dirlo altre volte un'aria neo Giulitta neo giolittiana cioè di un accordo tra pezzi della sinistra storica le componenti più forti del capitalismo storico di questo Paese e concludo
Ma può una sinistra che voglia definirsi tale essere avviluppato in un patto di potere di questo tipo io penso francamente Dino ecco allora un partito come soggetto attivo non esclusivo soggetto attivo e non esclusivo di un moderno antagonismo
Di un partito che per esercitare per questa via la sua funzione non solo di opposizione ma di governo e di alternativa
Ecco un partito di questo tipo deve troppo non deve trovarsi inevitabilmente avviluppato in una specie di realismo teorico e pratico
Finendo per essere sir realista ma come dice Tremonti realista nel cattivo senso di essere subalterno alla realtà
Ecco di che cosa stiamo discutendo cari compagni care compagne e compagni
E dico care compagne e compagni che qui siete presenti ma anche care compagne e compagni della prima mozione della maggioranza
è questa la questione della quale noi dobbiamo discutere e dobbiamo discutere son d'accordo con questo che diceva poco fa Bassolino dobbiamo discutere
Non chiedendo a nessuno uno scioglimento ma al contrario chiedendo a tutti di cimentarci per davvero su questo nuovo terreni
Noi dobbiamo batterci allora per avere un partito io ho concluso davvero ne esce etico né cinico ma responsabile
Un partito che non si atteso soltanto a difendere se stesso a un partito che Foglia rappresentare nella coscienza di milioni di operai di donne di giovani l'idea di una speranza di una società più giusta
Un partito nuovo non lo si inventa dal niente
Una grande forza politica non nasce dal nulla e non sarà né qualche professore di università né qualche direttore di giornale o peggio qualche azzeccagarbugli della politica a costruire una grande forza politica
Una grande forza politica la si costruisce su un movimento reale sulla base di un radicamento sociale chiaro vero profondo sulla base di un movimento effetti
Non vedo purtroppo oggi qui in Italia un movimento di questo tipo eppure dobbiamo lavorarci per contrastare quell'ondata di destra di cui ho parlato
Credo al contrario questo pericolosissimo sovversivi Isma'dall'alto che cambia in peggio restringendo negli spazi la nostra democrazia
Vedete compagne e compagni sei anni fa ne parliamo poco non ne parliamo neanche noi in questi giorni moriva Berlinguer era un comunista
E c'è qualcuno mi chiedo no aspettate
C'è qualcuno mi chiedo che pensa che non fosse un democratico
C'è qualcuno che pensa a questo
Io spero di no
Tra di noi innanzitutto
Anche se c'è qualcuno che a proposito del nostro passato parla soltanto di macerie
Comunisti e democratici
Questo siamo stati e siamo e questo secondo me care compagne e compagni dobbiamo cercare con tutte le nostre forze di continuare adesso
Prendendo era
No
Dovrebbero grazie nel minimo
Stasera senese nella
Segreteria
Prima con inventano Italia ormai più Marras
Nuovamente ieri
Lui no decisivi realizzando fino
All'economia quali sono assolutamente tutti
Ancora non Grasso
Nominato erariali
Ma io credo compagni che c'è una grande attesa
Tra i compagni di base cioè coi compagni che ci hanno permesso
Di raccogliere in una battaglia politica per la prima volta credo nella storia del nostro partito
Possibile
Voi l'indagine
Di stare in silenzio senza nessun impegno sia mandare stiamo
Stanza
Dicevo compagne grande attese tra quei compagni moltissimi che hanno reso la nostra battaglia per la prima volta credo nella storia del partito forte di un consenso
Così grande in opposizione in contrasto forte ad una proposta d'un'impostazione che veniva dal gruppo dirigente nazionale
Io credo che rispetto a questo prenda tre per cento che ha permesso di far vivere questa grande battaglia politica
Noi abbiamo un dovere di parlare chiaro c'è una grande attesa di questi compagni per i risultati di questa nostra Assemblea
Un'attesa di segnali forti di indicazioni chiare su che cosa fare
Io credo che il dibattito da questo punto di vista la relazione hanno dato dei contributi importanti però compagni dobbiamo dire
Che ai compagni finora è arrivato accanto ad un primo no molto chiare poi tantino e tante perplessità da parte dei compagni dirigenti della nostra mozione a livello nazionale io credo che se dovessimo continuare così anche dopo questa importantissima Assemblea
L'obiettivo di diventare assoluta avendo letto legittimo importante di diventare maggioranza potrebbe diventare velleitario
E io credo lo dico come segretario di una delle pochissime federazioni dove è prevalsa la nostra mozione che questa questione si pone in maniera ancora più drammaticamente forte appunto in federazioni come quella di Avellino in cui non vi è la possibilità di dire un no a iniziative di un un gruppo dirigente del sì
Ma in cui vi è la responsabilità nostra del gruppo dirigente espressione di questa battaglia politica di dire ai compagni che cosa fare e quali iniziative come muoversi
Quindi i segnali forti indicazioni chiare su che cosa fare
E io credo se vogliamo essere oltre il no detto al Congresso e gli altri no
Seguiti a questo primo no se vogliamo essere come diceva il compagno Bertinotti la sinistra dei Comunisti italiani dobbiamo avere una politica ma soprattutto una visibilità di soggetto politico
Io credo che da questo punto di vista dobbiamo superare tentennamenti e perplessità di iniziativa politica e dobbiamo dire esplicitamente che anche prima del sì e del no in questo partito c'è stato un'area
Politica
Che ha questa visibilità e questa forza in parte anche organizzata ce l'ha avuta e quell'aria che i giornalisti hanno definita l'aria migliorista la destra del nostro partito
Che pure in questo momento fa parte della maggioranza che gestisce questa questo partito in questa fase e allora se c'è questa visibilità questa iniziativa di quest'area che fa parte della maggioranza che gestisce il partito non si capisce perché con più coraggio con più forza con più nettezza noi non dovremmo avere una visibilità nostra
Di un soggetto politico che in questo momento costituisce l'opposizione al gruppo dirigente del nostro partito
Non è un elemento di chiusura ma è l'elemento politico reale di iniziativa di visibilità che può attenere in questo momento insieme le nostre forze dare indicazioni chiare su che cosa fare
Una linea politica quindi è un'iniziativa politica rispetto ai comunisti ma anche rispetto alla gente
Nella quale nel Paese nell'opinione pubblica non possiamo far passare l'idea che pure trova tanti sostenitori e propagandisti interessati come dicevano già altri compagni che noi saremmo la parte arretrata la parte vecchia di questo partito che deve essere spazzata via
Io credo che noi dobbiamo certamente dialogare prezzare consegna le iniziative venuti all'interno della maggioranza
Molte di queste cose le ha ribadito anche in questa sede il compagno Bassolino certamente il programma e la discussione sul programma e un terreno intorno al quale rimescolare le carte
Però io dico
Se vogliamo veramente rimescolare le carte non possiamo continuare a ragionare da maggioranza a minoranza dobbiamo rimescolare le carte partire tutti tutti quanti dallo stesso punto
In un confronto vero da cui possono uscire anche maggioranze diverse e non si può dialogare con l'opposizione alla minoranza interna di questo partito a partire dal dal comodo
Dalla comoda protezione di una maggioranza che comunque assicura il passaggio delle decisioni in comitato centrale si rimescola erano veramente le carte
E ha da questo punto di vista vorrei sottolineare un fatto che conta di torio con questa volontà dichiarata da compagni dalla maggioranza come Reichlin a Bassolino
Le cui elaborazione il cui pensiero pure ci hanno dato un contributo così importante in questa fase e nel passato
Il fatto è questo lo diceva anche il compagno Angius
E cioè che nel comitato centrale che ha discusso sui referendum sulla caccia sui pesticidi nel momento in cui si andava concretamente delineando con un preciso ordine del giorno una maggioranza diversa
Ecco che quei settori dell'area migliorista di cui parlavo hanno imposto alla segreteria del partito un ritorno indietro
Un dietrofront e che ha cambiato questo ordine del giorno e ha dato al partito un'indicazione non chiara su come muoversi in questa campagna elettorale che ha portato a questa esito disastroso e da ma e drammatico
Di una sconfitta che è più pesante di una sconfitta nel merito di un referendum perché la sconfitta per la prima volta nella storia di questo Paese di uno strumento democratico importantissimo
E allora cari compagni i fatti questo fatto contraddicono la volontà io credo che noi dobbiamo essere aperti a questo dialogo sui contenuti e sulla elaborazione programmatica andando veramente ad un programma di tutto il partito
Severamente innanzitutto crollano gli steccati e le comode tutele dell'appartenenza alla maggioranza e poi da voi
Un'esigenza appunto l'esigenza che vi sia un atto politico chiaro un gesto un pronunciamento da parte della maggioranza che dirige questo partito
Di riconoscimento del valore del contributo politico non aggiuntivo ma fondamentale vorrei dire veramente costituente di una nuova forte elaborazione programmatica di cui abbiamo bisogno
Io credo che dal voto non ci sono sviluppate le analisi e le indicazioni di cui avevamo bisogno
è stato archiviato troppo in fretta e tutti quanti abbiamo avvertito il senso di una precostituzione di giudizio e di analisi per arrivare comunque ad accelerare una fase che si era già stabilito e senza riflettere
Sulle repliche della realtà rispetto a questa fase
E allora due punti credo anch'io che non abbiamo bisogno di una grande nettezza di indicazione
E sorprende molto che compagni che pure hanno costruito il loro ruolo e loro stile di direzione dentro il partito ma soprattutto la loro legittimazione
Con il nuovo corso criticando giustamente le oscillazioni e le mediazioni e di un che ha vissuto il nostro partito in una fase
Ora non escono con indicazioni nette
Da queste stesse oscillazioni
E abbiamo visto all'opera in tante occasioni
Una mediazione all'interno della maggioranza e tra le sue anime che ha prodotto altrettante oscillazione incertezze delinea e non ha dato sulle questioni sociale più importanti in questo momento le necessarie indicazioni
Come per esempio sulla questione sociale di squilibrio sociale territoriale che è rappresentato dal Mezzogiorno io credo che anche mezzo hanno lo voglio dire con chiarezza sede scudo troppo poco
Io credo che noi dobbiamo riflettere su che cosa avvenne avvenuto dopo il pure importante discorso del compagno Occhetto ad Avellino l'attacco al consociativismo che lì vi è stato e quali conseguenze vi sono state io credo che alla luce di quello che è successo dopo anzi di quello che non è successo
Quelle parole appaiono pura propaganda e non vi sono stati quegli atti nell'organizzazione del partito nel Mezzogiorno nelle linee politiche nell'iniziativa e nelle lotte che hanno dato sostanza
Prosieguo continuità a quelle enunciazioni pure così importante nuove che furono fatte ad Avellino e allora io credo che noi dobbiamo chiedere al partito tutto
E se non lo fa il partito lo dobbiamo fare noi come mozione di ritornare ad Avellino in senso simbolico ovviamente ma potremmo farlo a Bari a Napoli a Palermo
Per riflettere noi insieme al meglio della cultura della scienza dei quadri meridionali del partito per riflettere sull'iniziativa sulle trasformazioni del Mezzogiorno su come di fare politica io credo che nei momenti alti
Della nostra avanzata il Mezzogiorno ha sempre costituito un punto importante fondamentale e si illudono coi compagni di altre parti d'Italia
Di pensare che noi possiamo avanzare possiamo vincere
Relegando il Mezzogiorno ad un'appendice in cui i comunisti e la loro iniziative la loro presenza
Diventano sempre più marginale o questa questione diventa come è stato nei momenti migliori della nostra battaglia politica un punto centrale nazionale d'impegno politico e culturale o io credo noi non avremo un grande futuro
Penso da questo punto di vista a quello che è successo dopo il convegno dell'Aquila
All'inizio degli anni settanta e a quali conseguenze dal punto di vista organizzativo abolì politico quale rinnovamento vero vi è stato nel Mezzogiorno
E io credo che in una modificazione profonda che da allora che è stato nel Mezzogiorno
Noi dobbiamo per forza per incisività per nettezza per impegno nazionale del partito rifare un'operazione di questo tipo per tentare un insediamento e una una ripresa di iniziativa politica efficace nel Mezzogiorno
Io credo che la Costituente non deve avere un esito precostituito c'è stato detto infatti nel congresso
Che la nostra non era un'abiura non era una dichiarazione di vergogna della nostra storia ma è una messa a disposizione della nostra forza per una formazione più grande per aggregare forze ebbene io credo che la Costituzione di questa aggregazione la sua qualità la sua quantità queste forze tutto questo lavoro va verificato al ventesimo Congresso del partito e non va precostituito un esito anche perché io sento per esempio a cominciare dalla mia federazione dei compagni del sì della mia federazione
Che dicono chiaramente che ormai la costituenda deve essere la pura e semplice ricollocazione del Partito comunista di questo partito comunista su un altro versante strategico ideale culturale io credo che noi dobbiamo dire nettamente no a questo
E
Preservare batterci per preservare la pienezza dell'autonomia dei poteri della verifica dello stato delle cose del lavoro svolto del ventesimo Congresso del nostro partito
E vivere i comitati
Come uno strumento di iniziativa politica sapendo il nostro partito i gruppi dirigenti militanti le nostre sezioni le federazioni rimangono uno strumento fondamentale della nostra iniziativa politica della nostra azione nella società
No alla scissione certamente sicuramente per ragioni politiche
Perché questo sarebbe il la realizzazione
Del sogno di Sempre dei ceti moderati e conservatori del nostro Paese
Perché non sappiamo che con un partito del dieci per cento senza una forza di massa non si trasforma niente in questo Paese ma io voglio dirla con altrettanta chiarezza
E questo ragionamento frenerà la spinta che pure esiste tra i compagni di base
Alla scissione in mezzo a noi
Fino a quando noi riusciremo ad evitare in maniera chiara di essere condotti per mano all'unità socialista
E nel vuoto strategico della maggioranza che attualmente dirige il partito questo può essere un esito tant'è vero che il compagno Bassolino sente il bisogno di dire che non deve essere così
Io credo che per scongiurare questo esito va condotto una chiara e forte battaglia politica
Ma se dovessimo essere sconfitti questa ipotesi oggi negata negata dalla stragrande maggioranza del partito a parole potrebbe essere lo strumento per salvaguardare l'insieme delle nostre forze
Dalla dispersione e per continuare una battaglia politica
E io credo che la nostra linea deve essere di contrapporre all'unità socialista l'unità dei comunisti italiani
Parola racconti tale momento no Cavour fa chiamare la redazione dell'Avanti
Carissimi conta anni e contento
O cinque punti
Sì quelli invitarvi a riflettere
Il primo la diagnosi che facemmo agenda tende che si vuole mettere in liquidazione il PC sì conferma ogni giorno più emergono anzi i lineamenti di un sabotaggio sistematico del prestito
Del tenente intenzionale
Da parte di qualcuno dei compagni del Sit cento non di tutti e neppure di molti
Del cane deve
Intenzionale di questo sistematico sabotaggio
Gli indizi lettera utenti
Secondo i mezzi con particolare chiarezza
Nel travaglio intorno
Ai referendum del tre giugno
Ne ha ottenuti i documenti e appunti
E mi riprometto di preparare un memoriale
Propongo che facciano altrettante
Anche altri compagni che si occupano viene altri problemi
Se molti compagni lo faranno saremo capaci di condurre un'analisi più approfondita della situazione ma soprattutto di dare a molti compagni di buona fede
La consapevolezza della strumentalizzazione
Che si sta facendo dei loro
Secondo punto
Infatti in questo travagliato Armentano insomma intorno ai problemi
Dei referendum del tre giugno ho potuto constatare alcune cose significative innanzitutto la piena solidarietà saranno e in molti contanti della mozione uno questa solidarietà emergeva soprattutto quando emergevano più netti i lineamenti del intenzionalità
Con la quale venivano isolati e messi a tacere i compagni che si batteva hanno per attuare la linea decisa dal partito quelle di elaborare una legge di riforme della caccia Mannino la sua abolizione
Si trattava di una solidarietà cari da e cordiale di quasi tutto il gruppo parlamentare ma di un atteggiamento che spesso interpretare la situazione come il risultato
Della doppiezza di Fabio Mussi o del carrierismo aggressivo di Chicco Testa
De andiamo aiutare questi con Tanini a detenere invece il significato politico delle situazioni
Al di là nelle caratteristiche professionali ognuno di noi ha dei difetti
C'è il fatto che non si è teste pende un ruolo specifico nella politica del partito verso i movimenti ciò è proprio inquini le attività in cui l'apertura del partito verso l'esterno rischia di trasformarsi in un attentato all'identità del partito
Indennità di stazioni di subalternità umiliante venisse a persone come Fulco Pratesi
Che sta imperversa anche astronomica con articoli di incredibile razze
Il manto migliore
Di condurre una politica attenta ma non subalterni verso uomini come pratese emersa da parte del movimento ambientalista che egli dirige rappresenta consisterebbe
Nel rispondere al suo articolo con un'altra ricco
E io una risposta all'articolo di ieri
La scritta a tambur battente Renzo Foa lancia in
Non è
Appunto le esperienze molteplice che abbiano fatto mi inducono a condividere questo giudizio
Se penso che l'unità non era neppure voluto pubblicare
La proposta di legge sulla caccia
Che oggi è in discussione alla Camera e che ci sia saldati dalle conseguenze del fallimento del referendum
Ciò non è da la sterilizzazione
Della legge attuale fino al prossimo secco
Alle insistenze
Del gruppo dei deputati
Per la pubblicazione e L'Unità hanno esposto che patteggiano ragazzi la pagina come pubblicità
E qui
Come
Esprimendo al punto tre
Se in cui valida richiamare la vostra attenzione
Non possiamo
Tare politica se non l'abbiano mezzi di comunicazione
L'unità si è preclusa
E i manifestanti anche prima
Della crisi che sta isolando Rossana
Ha dimostrato una certa incapacità accogliere la complessità dei problemi che stanno tra dagli anni del PC ben presto non abbiano nessun titolo a chiedere al Manifesto qualcosa di diverso dall'ospitalità discrezionale
Dobbiamo porci seriamente
Il problema di accedere almeno efficiente mezzo di comunicazione
Che serve prima di tutto all'elaborazione
E poi anche al diffusione delle idee senza di che
Faremo solo conciliaboli senza ecco
Oppure una corrente in cui prevarrà
L'aspetto organizzativo
Solo l'aspetto politico e culturale e quindi l'aspetto statico sull'aspetto dinamico
E vengo al punto qua
Ci sono aspetti del problema della comunicazione fra neuroni
Che potrebbero venire affrontati
Anche senza risolvere la questione di accedere all'unità o di trovare un mezzo alternativo qualche volta basterebbe una telefonata
Anche se la si funziona male insomma una telefonata si può fare
Faccia un esempio
Nell'imminenza del referendum
Pietro Ingrao ha sostenuto
Che l'abolizione della caccia non era in questione
Quindi sì
La questione
Era però io l'abolizione della casa
Voi non avete tempo
Per ascoltare la dimostrazione che potrei Gardener e quindi vi prego di credermi sulla parola è il problema era però quello dell'abolizione della scala
E l'abolizione integrale era necessario
Vede con esattezza il problema
Perché soldi lemma riforma abolizione
Si gioca soprattutto nelle regioni rosse un pezzo della credibilità del partito e qualche milione di poco
Quindi l'abolizione della caccia senta e funzionale
Almeno oggettivamente al disegno di svendita del partito
Che abbiano denunciato sin da novembre
Con questo errore di valutazione
Circa il fatto che non fosse in gioco
Il divieto generalizzato di caccia anche lui come tutto il partito solo che noi importa e ad altri nomi
Abbiamo perso
Oltre sette o di credibilità nelle regioni rosse
Dove invece la questione era conosciuta da molta gente
Nei termini esatti
Occorre conoscere i termini esatti
Delle questioni e occorre sapere in quali zone geografiche in quali settori sociali
Il problema era notte
Occorre saperlo
Anche per valutare correttamente
I risultati del referendum
I eri Pintor
Mi diceva con dispiacere
Che i miei risultati del referendum si può leggere la stanchezza
E la bonifica di delegare
Questo indubbiamente inquinante e infine ma solo in parte
In parte c'è stata invece secondo me la delusione
Di vedere
Che il PC
Riusciva a mantenere il suo impegno
Verso gli ambientalisti nonostante i loro errori pervicace
E i loro comportamenti aggressivi nei nostri confronti che ostacolata no peraltro io la nostra difesa dell'ambiente contro il permanere di una caccia storpi
Ma non sarebbe riuscito il PC
Al mantenere i propri impegni nei confronti dei cacciatori
In questa situazione
L'ordine del giorno dal comitato centrale
Solleva perplessità e persino risentimento certamente molte preoccupazioni
In quanto si sapeva benissimo che i periti are il divieto generalizzato di caccia non serviva lei votare sì nel votare no ma soltanto astenersi
E far fallire il referendum
L'ordine del giorno del Comitato centrale
Aveva secondo me intatto
Di far prevalere su una questione di merito molto sentita quella del liceità o illiceità della caccia no una questione di principio
Che per me la sempre benissimo
Che la questione di principio prevalga sulle questioni di merito
Ma era una questione di principio ma collocata
Quel del dovere di portare e qui vengo al punto cinque l'ultimo punto che volevo affrontare
Del referendum sul mercato
E mi importano molto
E soprattutto le ricadute indirette
Che l'abuso ostruzionistico
Del eventuale vittoria adattare dei Verdi
Avrebbe avuto
Col divieto
Trattati Tarcento
Sia nell'ambito della politica sia sorprendentemente nell'ambito della tutela ambientale
Che il divieto totale di cacciare ottenuto con l'ostruzionismo
Col perseguimento dell'ostruzionismo se il referendum fosse stato vinto
Nell'ambito della tutela ambientale che in questo caso ne sarebbe uscita indebolita e molto per meccanismi complicati
Che non posso esporre qui
E e non abbiano mai avuto la possibilità di spiegare sulla stampa
Per i motivi che sappia
La attente questi aspetti molto interessanti e poco noti
Della faccenda cacciati
Ripeto che i referendum che mi interessano di più
Non sono quelle sull'h
In fondo neppure quello sui pesticidi
Ma quelli per i quali se stanno raccogliendo le firme in questi giorni sarebbe un bel guaio
Se affrontassimo anche questi referendum
Composizioni di principio ma collocate
La questione di principio mal collocata e a mio parere quella del dovere del voto
Nelle elezioni il voto è un dovere
Ma nei referendum credo il rinnovo
In quanto militare che il referendum come è regolato dalle leggi attuali
Non sia un istituto democratico
Io militare un istituto democratico sotto tre profili il primo è che consente a una minoranza
In quanto esprimente sì informative
Dice abrogare una legge approvata da una maggioranza
E il fatto
Che la maggioranza si si espresse informa delegata anziché dire no non basta
A convincermi che il prevalere della minoranza sia davvero democratica
Ma soprattutto a me non pare democratico che è un votante porti con il proprio voto vantaggio all'avversario
Proprio come non sarebbe democratico nelle elezioni che è un elettore che vota vizi esprimesse le proprie preferenze sui candidati del PC
Tutto a tante nel referendum
Se è in minoranza tra i votanti
Ha un solo modo per difendersi dal fatto che il suo voto porti vantaggio alla maggioranza cioè al suo avversario per difendersi può soltanto astenersi perciò
L'astensione è un diritto come lo è il voto
La mentre il volto è segreto
L'astensione è palese e questo è il terzo profilo secondo me dell'anno democraticità del referendum mi sembra molto importante serve chiarezza su queste cose sulle quali ho le idee che gli ho detto ma e sento il bisogno di discuterle
Mi sembra molto importante fare chiarezza nel momento in cui si cerca di fare uso per referendum per modificare radicalmente le nostre istituzioni democratiche con la possibilità di quei risultati che qui altri compagni hanno accennato
Ma farò l'accompagnatore Omar
Del comitato regionale abruzzese si prepari Guido Pasi e ricordo a tutti che il tempo è di dieci minuti
Va
Diviso i compagni per favore questa salari suona terribilmente un po'di silenzi o per lo meno parlare piano
Il risultato elettorale in Abruzzo si è tradotto in una forte perdita di contento per i comunisti e in una sconfitta per la sinistra l'alternativa e di molte più lontana la Democrazia Cristiana torni ma a livelli da anni cinquanta normale dire che il risultato dipende dal fatto che era un voto amministrativo letteralmente sono così uniformi da rendere il fenomeno più politico che mai
Il calo elettorale nella nostra regione dura da circa dieci anni e non si può dimostrare che sia da attribuire tutto alla svolta di novembre
Certamente l'astensionismo che ci ha riguardato evidenzia la distanza previsto il tandem diciannovenni no congresso e la sensibilità del popolo comunista
Certamente la divisione politica del partito ha favorito cambi di disaffezione e di protesta ancora quello che accade chiamata il laboratorio politico
Peruzzi sette ha dimostrato e dei limiti anche se a mio avviso bisogna fare delle distinzioni per esempio fra la lista civica dell'Aquila e quella lista civica di Pescara Sayyaf Milan
La fretta di dimostrare che c'era già da subito si poteva costruire una nuova formazione politica è stata una delle principali cause di fallimento della lista civica
La lista è stata costruita in pochissimo tempo gestita in maniera verticistica e mettendo insieme culture diverse per niente americanate e per di più su un programma molto generico
La personalità e il ruolo di Pannella segretario di un altro partito ha creato confusione e disorientamento accanto all'illusione di bloccare la sedazione al Comune dell'Aquila a Pescara formati nella basilica non è stata un'operazione politicista come
Ormai più favorevoli proprio qualcuno deve trovare fornircelo rubato
A Pescara l'affermazione della lista civica non è stata un'operazione politicista tanto per dimostrare che esistevano le forze per una nuova formazione politica c'è stato
Anche se i tempi sono stati belli sulla però su un programma di più forte di più culture di più esperienze attorno ai network perché noi come i comunisti abbiamo lanciato è però anche qui c'è stato infatti al limite non siamo riusciti a definire una strategia è un sistema di alleanze credibili e capace di dar vita ad una nuova sinistra che
Fosse alternativa al blocco di potere che da quarant'anni ci domina il pentapartito nella nostra città e nella nostra ed è già non è è forte e riesce sempre più a frantumare problemi sociali che esistono e a governare sempre meglio le proteste
Siamo di fronte nella nostra realtà ad un tentativo di svolta ancora più moderata e di quella del passato gestita in senso contrario
Agli interessi e ai bisogni materiali di fasce sociali subalterni le false che governano l'Abruzzo hanno una strada in
Gli accordi che ha permesso di innovare la produzione e il consumo per la cultura a vantaggio delle classi sociali che difendono e nelle quali trovano alleanze forti
In definitiva il sei maggio è stato messo in luce un quadro politico e sociale
Che citare fa riflettere su quanto sia importante offrire alle contraddizioni reali che esistono in questo sistema un progetto alternativo e di unificare attorno a mezzo forte diverge
Rimette in discussione il Partito comunista italiano può essere anche una scelta coraggiosa ma se questo significa produrre conflitti capace di scardinare i punti forti di quel sistema politico sociale e culturale
In questi ultimi anni le forze dominanti dell'economia e della politica
Hanno inventato ogni Confessions io posso anche rinunciare a parlarsi se volete
Allora dicevo che il sei maggio è stato messo in luce un quadro politico e sociale che ci deve far riflettere su quanto sia importante offrire alle contraddizioni reali
Che esistono in questo sistema un vasetto alternativo e di unificare attorno ad esso no
Intanto per aveva già detto
Rimette in discussione no scusate
E allora diventa importante che noi come forza di opposizione invertiamo si nastro ormai invisibile rapporto con la società
Fare in modo che ci sia una novità rilevante dal punto di vista dei contenuti programmatici che si siano vere occasioni di forze nuove che siano disposte veramente a mettersi al lavoro con noi
Se noi non riusciamo con le parti da spiegare in tempi brevi in quale direzione e sui quali contenuti Guagnano caratterizzare la nostra iniziativa politica
La Costituente non incontrerà mai le tante donne e tanti lavoratori tanti studenti soggetti insomma che subiscono la vittoria del blocco sociale moderato alla sua funzione come area politico-culturale è in questo senso fondamentale rimettere al centro dell'elaborazione del lavoro la ricostruzione di un'opposizione che tenga fortemente presenti contenuti
è il quarto culturale diciottesimo Congresso che diventi un anche una discriminante per selezionare interlocutori della Costituente non bastano i programmi che siano elenchi delle cose da fare ma è importante che siano chiare le finalità
Bisogna chiarire in quale direzione si quali contenuti vogliamo caratterizzarci come forza di opposizione
Quale cultura politica vogliamo produrre quali valori devono caratterizzare una forza come la nostra queste diventa prioritario anche rispetta il nome che daremo al nuovo partito
Che è un problema mio avviso da non affrontare oggi ci sarà un congresso che deciderà a me sembra che la cento della battaglia congressuale alla luce del risultato elettorale la nostra funzione che non dare nemmeno almeno fino al prossimo congresso e poi valuteremo d'essere quella di ripeterci
Quali sono gli errori della maggioranza ma quella di cercare di approfondire di confrontarci di dare un contributo rispetto a quale programma quale forza di opposizione costruire quale forza comunista con quali caratteristiche diventa il soggetto della nuova formazione politica fondante della nuova formazione politica e come appunto questa forza incidere sulla complessiva formazione politica eccome autonoma
Su questa mi voglio confrontare con i compagni che la maggioranza e anche con i compagni della terza mozione perché
Anche tra di noi esistono molte diversità
L'altra punizione ancora quella di spingere perché si definiscano lei dai forzieri malori intorno ai quali forze cattoliche Verdi movimenti e associazioni possano dar vita ad un patto
Sarà costituente per me deve significare anche ridefinire una soggettività politica comunista vere significare sollecitare ad esempio nella mia regione nella mia città forme di criticità
I battelli socialista italiana è diventata più forte si propone modelli di vita un modello di sviluppo che stanno stretti per esempio a tante donne magari nelle campagne proponiamo di compiutamente alternativi e allora il rischio è che al di là delle in tensioni per un nostro indebolimento politico e culturale ci sia una Prato moderato della nostra iniziativa è un forte indebolimento tra prospettiva politica e allora importante quale cultura politica vogliamo produrre quale deve essere il carattere sì una forza socialista perché vi dico scusate la rozzezza che mi interesserebbe proprio stare da comunista in una falsa socialdemocratica con caratteristiche moderate in quel momento che considero
Comunque
Per il futuro del partito e della sinistra non considera irrilevante o secondaria la discussione che si sta facendo per definire cosa devono essere i comitati per la Costituente ma anche come si rapporta nel partito e qual è il loro ruolo
Sequestra tre compagni dalla maggioranza a mio avviso c'è anche un disorientamento nel comitato federale io parlo della mia realtà della mia generazione si è percepito con nettezza che su queste questioni si possono trovare nuove Durante l'attuale maggioranza non è insomma compatta quando si discute nel merito della definizione dei caratteri della forma della nuova formazione politica queste significa che ci può essere un confronto aperto e positivo
Che è un irrigidimento in corrente da parte nostra potrebbe non rende possibile io insomma considero fondamentale in tempi brevissimi e in parte lo stiamo già facendo in questa Assemblea
Definiamo una griglia di temi fondamentali sui quali iniziare un confronto di merito con tutto il partito con le forze qual è quali costruire un'alternativa considerando importante
Un approfondimento di merito rispetto alla nostra forma organizzata che nessuno io credo si proporrà dobbiamo lei lavorare ad un partito che sia dai contatti
Il Partito comunista italiano e costringere gli altri a farlo dobbiamo insistere sul carattere di massa e di programmare il partito sul fatto che occorre tenere insieme
Le funzioni di rappresentanza di sapere di interessi con quelli di radicamento sociale sull'affermazione che la forma partito non è definibile in astratto ma intuizione del Po getto che vogliamo costruire parlai però non servono più queste premesse che pure potrebbero definire meglio a mio avviso di quale nuova formazione politica si sta parlando
Ma occorre un approfondimento di merito la investa abbiamo una grande responsabilità perché perché ad esempio non cominciare a mettere in campo noi esperienze nuove perché si passi dall'assetto attuale delle sezioni che indifferenziato e non si garantisce nessun radicamento sociale ad un affetto
Tematizzato parecchia carne al partito ha ostacolato il rinnovamento della nostra cultura politica
Se vogliamo costruire un partito che sappia capitalizzare la politica che sappia rispettare le parti Alitalia rappresentarle sentiamo piano alla forma partito poste nell'escludere il costituirsi di un organismo di tipo federativo in cui convivano struttura di Blair sì e autonome credo compagni e compagne conclude dovremo mettere in campo una forte capacità innovativa rimettere anche noi in discussione noi stessi le nostre vecchie ed è il modo di lavorare di verifica insomma ignorano la pratica politica
Compagno Guido fare il compagno Guido Pasi del comitato federale di Ravenna si prepari Luciana Castellina
Io trovo giusto il quadro l'ha proposto il percorso che compagno chiaramente a presentato nella sua relazione ma proprio per il lavoro che ho fatto in questi mesi per le sessioni voglio parlare dei dubbi delle perplessità più o su alcuni punti che riguardano questioni che mi poi non ne non secondario si riferiscono fondamentalmente all'ambiente perché vedete
Nelle nostre sezioni il quadro
Forse peggiore de quello che si tende ad immaginare e c'è un forte arretramento dovuto non solo al fatto che molti compagni abbandonano l'ossessione purtroppo con un processo che parzialmente irrevocabile
E quindi disegnando un percorso del ventesimo congresso che anche fisicamente non può essere quello del diciannovesimo congresso perché i protagonisti cambiano
è un dato che inserzioni integrazioni che hanno migliaia e migliaia di scritte in comuni più raggiungono l'ottanta per cento
Del v dei voti
Fisicamente tangibile e grande
Ma c'è anche un riflusso che non è numerico ma è proprio dovuto all'interruzione del flusso dell'innovazione di linea politica che se che sono state introdotte dal diciottesimo congresso
Un'interruzione trinchetto spetti diventa drammatiche palpabile gli ho fatto sempre sessioni che vedono crescere nel loro territorio forte comune forti comunità africane per esempio
Dove la discussione che si fa su questo
Una discussione di spaventoso aperto terzo posso ci parve una gaffe famoso D'Amuri
E dal fatto che la CGIL ha organizzato un pullman per andare ad una manifestazione contro il razzismo e del pensionato i dolci Gerlando e Tosi notavamo ricostruzione col prossimo prendiamo ma sul Corriere a cui mi ritiro
Un fatto vero successo a caso a borse e quindi abbiamo fisicamente
Un partito cioè avendo perso gran parte dei propri punti di riferimento
Spesso brancola alla ricerca di
Certezze che ha sparso lo portano molto in virtù sulla questione ambientale per esempio il dopo voto dopo-voto amministrativo il dopo referendum
Sta producendo dibattiti che soltanto apparentemente sono dotato di prossima Vuitton ma dovrebbero fare arrossire
Sulla costa adriatica si discute di quanti chilometri di palloncini di plastica
E hanno anche creato dei movimenti su questo cosa uno dei termini di discussione su cui si basa la trattativa per formare la giunta regionale dell'Emilia Romagna in questi giorni
E non solo la questione di togliere di mezzo il piano paesistico e le forti tentazioni che ci sono in tutte in molte delle nostre sessioni costiere fortissima verso l'idea dico stellare
La spiaggia di un merletto di migliaia e migliaia di piscine
Con il rifiuto non le incapacità di tornare a vedere la lotta per il risanamento dell'Adriatico
Con una prospettiva reale possibile con battibile c'è la gente comincia a non credere che sia possibile attraverso
Dico questo perché sono convinto che se noi non ci concentriamo sulla necessità di fare irrompere dei soggetti che siano capaci nel nostro dibattito di portare una visione dico avanzata combattiva su queste questioni il nostro dibattito rischia di farci apparire a fare apparire noi soltanto dei conservatori che discutono del quale destino dare a questo partito ma non sono poi capaci di costruire lo scontro della Costituente con delle esperienze del PC
Come partito che tu che mobilità direttamente delle persone sotto gli obiettivi con delle lotte capaci qui allargare l'orizzonte su quale ci muoviamo io temo che molto spesso anche al nostro interno
Parliamo di ambiente considerandolo una questione salottiera e non ne vediamo la dirompente capacità di essere il punto di riferimento di nuove aggregazioni e di nuove lotte e un punto discriminante per decidere cosa sarà una sinistra un orizzonte comunista nel futuro da questo punto di vista trovo che la riflessione che facciamo sul referendum debba essere un po'più attenta un pochino più meditata intanto il risultato sul del voto sulla caccia
Poi un rafforzamento della componente fondamentalista del movimento per perché certamente non è quello che auspicabile e soprattutto il risultato del voto sui pesticidi una vera disgrazia non sarà possibile per molto tempo ricostruire con credibilità un movimento per la ristrutturazione dell'agricoltura perché su questo punto c'è stata una sconfitta bruciante che rende difficile ricostruire i margini
Di un ragionamento che riempie pensa ha un futuro Pia limiti che Ascenso della che ha un nuovo senso una nuova coscienza un un nuovo paradigma dello sviluppo sarà molto difficile parlare di questo
E io credo per esempio l'altra questione e vado a finire che non sottovalutiamo appunto molto spesso e faccio
Un altro esempio è proprio quello che se è vero come abbiamo letto nei rapporti dell'ONU
Di queste previsioni sull'effetto serra
Che produrranno un'avanzata della desertificazione persona ed è prevedibile il movimento di milioni di persone che si muoveranno da queste terre noi non possiamo pensare con uno schema classico che questa contraddizione si deve risolvere creando lo sviluppo nei paesi sottosviluppati come in qualche modo ci ci insegna un c'è una bici semplicistico
Perché la contraddizione si porrà qui nel punto alto dello sviluppo su due piani sul piano della costruzione di movimenti di solidarietà e di capacità di organizzazione e di sindacalizzazione
E ci porrà il problema per l'appunto di quale sviluppo di quale capacità di ragionare in termini di inversione cui nell'approdo
Se non è che si fanno i punti alti dello sviluppo è questa sarà il banco di prova nei prossimi anni del fatto se ci sarà un orizzonte una forza comunista o no
Perché quando poi andate nelle sessioni e dovete discutere di queste questioni di questo su questo
Si apre la contraddizione tra il nostro insediamento sociale tradizionale e il problema di reti sbloccarlo su una nuova e più avanzate questo problema noi ce l'abbiamo ce l'abbiamo tutti non è possibile
Pensare a un dibattito che non ha porrà questa questione di come si riprende un'elaborazione che nel diciottesimo congresso era cominciata che si è interrotta
Colpevolmente e che deve no in tutti i modi essere recuperata non possiamo tornare a prima pensando che tornare prima sia recuperare una nostra una nostra forza è una nostra nostra identità perché altrimenti queste questioni e ho finito
Si consegnano veramente nelle mani
Di un ceto politico che è quello verde che ha dimostrato non solo di non avere lo spessore politico e umano quel gestire questa questione per ma che soprattutto non ha cultura democratica
E quindi non è capace se non di mettere in campo sempre la questione della decisione la questione dell'autorità la questione
Dal giusto per il giusto ed è quindi incapace di vedere la la questione delle qualità resta la questione della rappresentatività della gente la questione di come questi processi si tracciano con la trasformazione della società
Questa è la lotta che spetta a noi se faremo questa lotta allora avrà un senso parlare di comunismo come orizzonte futuro
Cavazzana Castellina mai accompagnati corrotta
Compagni dal Congresso ad oggi ci siamo trovati in una situazione un po'paradossale
La maggioranza ha già chiesto di superare gli steccati del sì e del no misurandoci se i contenuti della cosa eppure ogni volta che questo confronto abbiamo cercato avanzando precise proposte
Questo confronto è stato illuso attraverso il rinvio a fumo delle scadenze
Questo confronto ce l'ha chiesto d'ora di nuovo anche il compagno Bassolino ma è un fatto Antonio non so dove tu sia che quando all'ultimo comitato centrale abbiamo chiesto come condizione per un impegno comune
Al una correzione della linea immensa nemmeno badate dal Congresso
Ma rispetto agli atti politici col Punzi compiuti dal gruppo dirigente dopo il congresso e che la stessa piattaforma congressuale avevano spostato e nettamente a destra
Ci siamo sentiti di riproporre pari pari le stesse si posizioni senza alcuna volontà di ragionare sulle nostre obiezione
In particolare questo è accaduto sui problemi internazionali sui quali peraltro la validità della polemica da noi condotta al congresso appare ancora più e non certo meno confermata dagli avvenimenti di questi mesi
In particolare in su alcuni nodi e scusatemi se ancora una volta parlo della questione della NATO
In apparenza potrebbe sembrare che poiché la NATO ha dichiarato che non esistono più nemici e che dunque necessario procedere
A una ridefinizione del ruolo dell'alleanza la questione da noi posta quella cioè di rimettere in discussione subito la persistenza del patto non sarebbe più di attualità
Essendo la NATO oramai in via di superamento ma le cose non stanno così con buona pace del compagno Segre che anche stamattina ci ha riproposto una sua fantasiosa idilliaca dell'azione dei processi in corso
Perché se è vero che non ci sono più nemici che il patto di Varsavia folto di fatto come tutti sanno salvo sempre
La scelta coerente da compiere sarebbe quella di procedere allo scioglimento dell'alleanza atlantica
E invece assistiamo al suo rilancio di cui tutti si sono affrettati a dire che ora la NATO ha un ruolo anche più importante in quanto perno pietra angolare queste le parole di Andreotti di De Michelis in consonanza con Bush eccetera
Perno del nuovo sistema di sicurezza europeo
Nuovo dovrebbe significare se l'aggettivo fosse posta in relazione alla nuova situazione internazionale
Che il nuovo sistema sicurezza non deve essere più fondato su fatti militari contrapposti ma su una garanzia collettiva misure di garanzia collettive gestite da un organismo di consultazione e di controllo comune
Il quadro politico per tale assetto c'è già ed è stato indicato da molti la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione europea
Quella dei trentacinque per i Paesi che fanno capo al processo di Helsinki embrione possibile di un'articolazione regionale dell'ONU
Se l'intenzione di procedere a un nuovo sistema di sicurezza fosse seria si dovrebbe operare per dare piena centralità a questa conferenza e contemporaneamente e coerentemente procedere al deferimento della NATO
E invece la NATO si rilancia affidando alla Conferenza europea un ruolo puramente marginale come vedete in pochi minuti lo spostamento del quadro è stato significativo fino a qualche mese fa si parlava ancora di un graduale sugli mento di blocchi almeno come orizzonte sia pure indefinito
Oggi questa prospettiva viene negata
E si procede alla ristrutturazione di un ruolo centrale permanente del blocco atlantico rispetto a cui lei ex democrazie popolari dovrebbero via via accostarsi o comunque dipendere
Nel quadro di un'inevitabile isolamento dell'Unione Sovietica
In sostanza quanto si ipotizzi è dunque un'Europa Atlantico Centrica mondo polare come soluzione che consenta anche di mantenere una presenza americana
Non vale dire che si vuole in questo quadro accentuare il carattere politico dell'alleanza rispetto a quella militare
In quanto a la riduzione delle forze militari nucleari in Europa
Per ora si limita a prevedere l'eliminazione dei missili a raggio corto il che è un'ovvietà essendo tagliarmi ormai puntate per lo più su governi democristiani
Mentre resta e anzi si vuole rafforzare il medio raggio e si continuano a costruire basi come quella degli F sedici
Ed è stato sottolineare il carattere ingiustificato della pretesa mutazione in senso politico della NATO
Sta il fatto che viene seccamente rifiutata anche dal partito comunista nipote disfi di sciogliere almeno il comando militare integrato dell'alleanza
Quello che consente la presenza di armi nucleari americani in Paesi che non le detengono
E dunque continua a conservare pieno unilaterale controllo di Washington
Sulla politica di sicurezza europea così rendendo del tutto velleitaria ogni ipotesi di un ruolo comprimario dell'Europa in seno all'Alleanza
E anzi bene al contrario in questo momento si sta spingendo per il reingresso in tale comando della Francia che da tempo non ne fa parte e per l'ingresso della Spagna che non mi ha mai fatto parte
Ora non avere posto subito da parte del PC e peraltro neppure ora la questione dello scioglimento dalla NATO accusi gli ha aperto la strada in pochi mesi a uno spostamento a destra dell'Asse del dibattito politico e in questo quadro aggravata si presenta anche la questione tedesca
Perché di fronte all'intenzione dichiarata di preservare l'alleanza l'appartenenza della Germania malato non alle più e più quel carattere transitorio di cui si era inizialmente per la mi vale dire che tale sua presi in Firenze presenza consentirebbe un controllo da parte degli altri reati sugli eventuali comportamenti della nuova Germania più rischiosi omessa fosse svincolata
Giacché è del tutto evidente che dati i rapporti di forza non è la NATO che controllerà la Germania ma la Germania in un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti l'Europa utilizzando a questo fine l'alleanza
Rispetta questi processi la posizione della maggioranza ancora una volta ribadita dal pompa
Io Napolitano lunedì Iannone del governo ombra appare mistificatoria o se si è buoni senza senso essa consiste infatti nel ribadire che il nuovo sistema di sicurezza deve essere collocato nell'ambito della Conferenza di Helsinki
Senza trarre le dovute conclusioni dal fatto che questa ipotesi è in netta contraddizione con quella di un sistema di sicurezza costruito attorno alla NATO
E che dunque intanto può essere credibile solo in quanto si proceda contemporaneamente a mettere in discussione questo blocco
Anche sulla questione tedesca la maggioranza non sembra voler riflettere su quanto nel frattempo è accaduto
Se ricordate nella mozione approvata al congresso si diceva che neppure in via transitoria si poteva accettare una collocazione della Germania nella NATO
Se la posizione assunta fosse stata seria
La maggioranza avrebbe almeno dovuto sostenere la posizione assunta da Corbaccio vale a dire quella dell'uscita della Germania dal comando militare integrato
Come noi avevamo sostenuto il congresso peraltro in sintonia con una parte della socialdemocrazia
Così non è stato e ogni sollecitazione in questo senso
è stata seccamente respinta
E così il PC anche il PC
Ha ballato questo un po'cinico balletto il cui senso del resto viene esplicitato pienamente in questi giorni
Quello che consiste nel dire che occorre trovare un marchingegno
Per salvare la faccia di Gorbaciov consentendogli di accettare l'ingresso per la Germania nella NATO grazie al fatto che si dice che il patto verrà rinnovato
E che si auspica di terrieri invita il Patto di Varsavia che ormai è un simulacro
Un espediente insomma giacché si conta sul suo cedimento
Sostanziale per via della sua debolezza negoziale il suo bisogno disperato di strappare qualche favore commerciale che al suo cedimento viene condizionato un cedimento che tanto più rischia di verificarsi visto che Gorbaciov non ha trovato in Europa occidentale nemmeno a sinistra e neppure nel Picci qualcuno pronto a sostenere le sue ragioni
Altro che neppure transitoria collocazione della Germania nella NATO così di affatto sia Balla la sua permanenza
Di fronte a questi fatti rifiuto della maggioranza di tornare a ragionare su queste cose non è più reticenza è una scelta a me pare ideologico politica carica di significati negativi
Giacché nel rifiutare di denunciare la NATO significa oramai gli avvallare l'ipotesi di rendere questo patto militare permanente e contro avallare le conseguenze che oggi ne derivano
Primo uno spostamento di fronte per il potenziale militare del sul Sud premessa di un'estensione delle funzioni dell'alleanza al di fuori dei confini dell'Europa verso il Terzo Mondo in funzione di quel ruolo
Di gendarmeria internazionale di cui la recente spedizione dei parà francesi nel Gabon è stato una illuminante anticipazione
Una spedizione decisa da un governo guidato da un partito quell'Internazionale socialista cui ora si vorrebbe che non acriticamente aderissimo
Vi sempre più e ancora De Michelis a dirlo a chiare lettere ieri ancora in Scozia
La NATO viene collegata alla Comunità europea così dovrebbe entrare nel patto anche l'Irlanda che per ora è un naturale
E così stabilendo un rapporto fra politica comune della sicurezza della CEE e alleanza atlantica un'ipotesi destinata dunque a rinsaldare ulteriormente il blocco anziché avviarlo lo scioglimento
E a rafforzare la direzione m'Boom popolare del continente
Mi sembra che questa sia una quisquiglie che non fa ombra che non sia da discutere nell'ambito del nostro preteso riavvicinamento al Partito Socialista Italiano è così evidente che sebbene tutti compreso bus ripetono di voler aiutare Corbaccio
Proprio questo disegno Atlantico centri Cocche punta all'isolamento dell'Unione Sovietica e destinato a contribuire alla sua despecializzazione
Sulla questione dell'Internazionale socialista altra grave questione di politica internazionale non torno mi ha già parlato il compagno Natta
Non posso fare a meno anche io di di sentire la mortificazione di dovere ora sottostare all'esame di Craxi
E sapere però che questo era in qualche modo inevitabile
Poiché una volta annunciato lo scioglimento del PC e avviato un discorso sulla prospettiva di unità socialista era fatale che la questione venisse liquidata dall'Internazionale nel modo che sappiamo
In sostanza quanto è prevalsa e la Pignone che non sussistono mai più
La necessità di un confronto diretto con il soggetto Piccini
Un soggetto forte prestigiosi in Europa il più importante partito di sinistra in Italia senza un rapporto con il quale l'Internazionale socialista non noi
Era consapevole di presentare un vuoto
E Julio apporto con l'Internazionale socialista ben più che questi ingresso mortificante avrebbe avuto significato preciso quello di una ricomposizione della sinistra europea
E non quello ormai assunto di una mera addizione subalterna al già dato così peraltro rientrando nel sacco dei tanti partiti dell'Est ultimo quello bulgaro che in questi mesi hanno cambiato nome e chiesto di essere amnistiati attraverso l'ingresso nell'Internazionale socialista
E questo peraltro in un quadro badate
Di complessivo spostamento a destra in questi ultimi tempi dei partiti dell'Internazionale socialista qui scelto il nostro scioglimento ha contribuito visibile innanzitutto nella loro politica economica così come in quella internazionale e non solo badate per quanto riguarda i partiti al governo
Cura la novità però che adesso vi si aggiunge anche quello svedese ma anche di quelli all'opposizione come il partito laburista che la stessa esperte
Ora compagni di fronte al rapido deteriorarsi della situazione all'estero che certo non evolve verso un ecco dice democratizzazione e verso un'ipotesi di socialismo libertario
Di fronte ai pericoli cui esposto Corbaccio
Appare fatta una scelta una decisione dissennata liquidare una forza antagonista radicale come la nostra qui in Occidente
Queste compagni sono le ragioni attuali non il prolungamento meccanico degli schieramenti congressuali che ci dividono dei compagni del sì
Sono questioni politiche corpose e neanche solo di orizzonte
Una ricomposizione può essere possibile solo a condizione io prendo di una sostanziale correzione di linea
A questo noi certo dobbiamo continuare a puntare ma non credo che non possiamo su questioni così decisive accettare di lasciare perdere questi temi non debbono essere occasione di inclinazione ma di iniziativa politica rinnovata di costruzione di consensi fuori e dentro il partito soprattutto di costruzioni di movimenti di lotta perché la situazione internazionale solo grazie ad una grande soggettività può ancora essere mutata
Ed è solo io credo con questa mobilitazione a partire dalle istituzioni e Julia e funzionale una nostra strutturazione diaria di iniziativa
Che potremmo forse imporre una correzione una svolta nel PC e per preparare nel migliore dei modi il ventesimo congresso
Paola mai
Ma
Cari compagni e compagne
Non credo di affermare
Una cosa completamente nuova
Se il manifesto qui un
Viva preoccupazione
Sullo stato del nostro partito
E anche della nostra discussione interni
Il fatto di ritrovarci insieme
Costituisce
Un elemento di vitalizzare assiomi né e in qualche misura anche di reciproco conforto
Rispetto alle difficoltà quotidiane
Ma tutti sappiamo e tutti sapete
Quale sia la condizione complessiva di questo partito
Io credo che
Questa difficoltà grave
In cui il nostro partito si trova
Sia l'effetto combinato
La somma perversa
Sia della svolta di novembre
Nelle forme né immobili nei contenuti in cui essa è stata realizzata
Sia del fatto paradossale
Che quella svolta non è finora conseguito nessuno degli obiettivi che si proponeva
Se non vedo male nell'atteggiamento di una certa parte della maggioranza
C'è anche il tentativo non tutto da rifiutare credo
Di chiedere a noi di fare circa anche del deficit
Politico aperto da quella svolta
Oggi possiamo dire
Con una
Sicurezza
Malinconiche
Che forse non aveva qualche mese fa
Che la proposta della creazione di una nuova formazione politica non ha prodotto
Rilevanti risposte nel corpo sociale del Paese
Anzi semmai ha prodotto un clima di diffidenza e di distanza i cui effetti si sono già visti
Ma semplicemente evidenziato
Mi pare allo Stato attuale delle corse l'esistenza di due posizioni che io chiamerei fiancheggia attrici una interna e una Esterni
Che fanno capo alla svolta ma non si identificano
In senso stretto connesse
La prima quella di internet
è rappresentata dai compagni
Che si dichiarano sempre più apertamente
E potrei anche dire sempre più arrogantemente favorevoli alla linea dell'unità socialista
E la seconda quella esterna e rappresentata dall'esistenza di gruppi per lo più intellettuali interessati alla formazione di un partito del tutto nuovo come viene ripetuto
Pressoché ogni giorno dunque non solo post comunista
Non solo a comuniste
Ma per taluni di loro anche anticomunista
Questa seconda componente lo dico anche in questo caso con come una constatazione
Non positiva
Anche se corrisponde ad una previsione che avevamo fatto in partenza
Sta ride rivelando una debolezza culturale e progettuale
Forse inaspettata
L'idea per esempio
Espressa oggi nell'intervista di Flores d'Arcais al Mercurio
Che si tratterebbe di fare
Un partito post comunista
Che accetti come propria
La cultura azionista e liberalsocialista
Come se fosse indifferente il fatto che questo partito
E nato
Distinguendosi e crescendo
Per il fatto che si distingueva da un'impostazione politica e politico-culturale azionista e liberalsocialista
Che sarebbe come a voler dire che
Di un corpo nato e cresciuto in un certo modo si vuole fare
Una mutazione genetica stravolgente
Mentre la prima
Posizione fiancheggia tariffe
A le idee lucidissimo me
Non si identifica affatto con la seconda posizione che giudica anzi un po'sciocca
E con cui polemizza apertamente e punta sulla forza oggettiva delle cose con una tranquillità
Che rivela
Il disegno
Ma nemmeno che esso si dispiega
Io vedo invece una grande debolezza al centro
Diciamo nel punto in cui la svolta è stata teorizzata
E da cui e partite
Potrei dire una debolezza cultura
In otto mesi non ho letto un solo articolo uno solo Jacques in cui si identificasse ero i connotati
Culturali e ideali profondi della svolta
Del la futura formazione pulizia
Ma soprattutto
Io identifico qui una spaventosa debolezza di linea politica
E per mille enormi difficoltà del partito derivano esattamente da questo e cioè che su tutte le questioni fondamentali
Abbiamo avuto oserei dire piuttosto che una linea sbagliata
Una costante oscillazione divine o forse un insieme di linee sbagliate
Contraddittorie fra di loro
è vero che non dobbiamo essere né carne né pesce
Ma è vero anche che non possiamo essere un ibrido
Che ad ogni svolta dice un'accusa riversa contraddittoria comunque il precedenti
L'esempio che mi viene in mente e la direzione del partito che c'è stata ieri sulle lotte sociali sulle questioni contrattuali
Ma forse perché la relazione introduttiva era tenuta dal compagno minuti
Certo è che la discussione
E andata in un senso che io riterrei sostanzialmente accertati
Ma se quella discussione è andata in un senso sostanzialmente accettabile se il segretario del partito ha dichiarato di condividere
Pressoché tutte lei osservazioni che erano state mosse da parte degli esponenti della seconda mozione nel corso del dibattito alla relazione di Minucci è la stessa relazione di Minucci
Ci si deve chiedere
In quale direzione ci si stia veramente movente
Io dico
Che la contraddizione del gruppo dirigente del nostro partito del gruppo dirigente inteso in senso stretto
E questi
Se la svolta
Non è
La conservazione della vecchia strategia e Del Vecchio correndo
Ideologico e organizzativo
Ma non è neanche
L'identificazione con la parola d'ordine dell'unità socialista
Se non è una di queste due cose che cosa resta all'usura
Se non la ricerca di una terza Lidia
Che sia pure in forma distorta
Ricompare
Faticosamente dentro questo produce
Quella che noi con maggiore chiarezza credo abbiamo chiarimento la ricerca di una inedita e originale via democratica al socialismo nel nostro Paese e in Europa
Questo secondo me e il nostro
E questo il punto di contraddizione su cui secondo la mia opinione occorre farle
Perché come come potrebbe
Il gruppo dirigente attuale del partito
Pensare seriamente
Diffondere un moderno partito riformatore di Mercer radicato nel sociale nella classe operaia
Partito di opposizione che esprime l'antagonismo sociale presente in questo tipo di società per usare intenzionalmente le parole del compagno Bassolino un partito per usare le parole
Del compagno pronti in un suo bellissimo articolo su Rinascita
Un partito che si pone la questione dei diritti dei poteri oltre che quella dei diritti come potrebbe seriamente andare avanti un progetto di questo genere
Senza il contributo e senza la partecipazione attiva di questa parte di partito che noi rappresentiamo
Allora di o dico che la nostra funzione
In questa fase
E quella di sviluppare fino in fondo
Con estrema coerenza
Senza perdere nessuna occasione anche con estremo rigore con estrema forza di resistenza questo connotato fondamentale dentro la fase costituente
Perché
Ci interessa innanzitutto che questo partito
Esca da questa fase di marasma e di confusione rialzando la testa
Oserei dire che non ci interessa attento battere la maggioranza
Quanto far vincere il partito
In un intreccio di dibattito programmatico e di battaglia politica
Perché è illusorio pensare che la questione si deciderà in astratto sul programma senza passare attraverso una battaglia politica perché le due cose si intrecciano profondamente con un forte atteggiamento di critiche ma anche se me lo consentite di autocritica profonda
Che ci coinvolge tutti e che non ci consente a Novi meno che a ogni altro di a vere una visione
Apologetica del nostro passaggio
Vorrei dire anche due parole su Rinascita intanto ringrazio il compagno chiaramente del cenno sostanzioso di solidarietà che mia dato nella sua relazione e ringrazio voi tutti del dell'applauso con cui avete accompagnato questo c'è
Vorrei
Dire questo
La Rinascente
Di cui tanto si è parlato anche molto ma e anche molto aggressivamente
è il frutto di un'operazione politica uscita dal diciottesimo congresso del Partito Comunista Italiano
Ed era il frutto
Di un rinnovato atto di fiducia
Nell'autonomia
E al tempo stesso nel rinnovamento dell'identità comunista italiano
Se io ho cercato di fare
Qualche cosa
Ho cercato di tenere sede
A questo programma iniziale
è vero che il contesto e cambiato potrei dire non per mia colpa
Ma credo che sia un'impresa un'onda abbandonare in questo momento
Tener fede a questo progetto iniziali
Il che significa che rinascite e
E deve restare
La rivista teorica e culturale di tutto il partito comunista italiano
Io non credo al pluralismo come ad una lottizzazione degli apparati
E neanche come ad una lottizzazione degli organi di stampa
Io credo che
Ciò che a noi interessa
E il riconoscimento che la ricerca in otto all'interno di tutto il partito
Può essere onestamente interpretata in rappresentata anche da un direttore che dal punto di vista degli schieramenti congressuali e ancora oggi si trova a far parte della minoranza io credo che questo sia
Il vero motivo di riflessione
Che non riguarda
Se mi consentite queste piccola soddisfazione critica soltanto un organo come rinascita ma organi anche più importanti divina
Per non tener conto del fatto che dietro una questione di questo genere c'è anche un problema di autonomia professione
Dei giornalisti di partito
Seguire questa linea
Significa affermare un principio imminenti tutto dentro dentro questo partito e forse proprio perciò tanto violentemente attaccato e de inutile
Quello che ci deve stare a cuore in sostanza anche parlando di questa esperienze e la continuità critiche della ricerca comuniste
Di quello che abbiamo chiamato il revisionismo comunista
Siano gli altri a dire
Se questo e ciò che dà fastidio e questo che non si può tollerare o come si dice non si può a mettere noi credo abbiamo intenzione di andare avanti per questa strada
Alla Parolari
Entrare
Febbraio eliminare o no
Raccomanda ancora una volta chi parla rigore dieci minuti e a chi ascolta quasi lo stesso rigore nel fare silenzio
Ecco
Da più parti vengono assegnati nostri compagni e simpatizzanti ieri l'altro anche da Napoli che si incontrano perché mossi dal bisogno di riportare
Non posso usare compare non è possibile però che
Ci siamo tutti assieme allo stesso momento aveva
Chi vuol parlare esce fuori in silenzio ma lei non cinquantanove far parlare torneremo
Appena vai
Da più parti vengono segnali di nostri compagni e simpatizzanti ieri l'altro anche da Napoli che si incontrano perché mossi dal bisogno di riportare a riflettere e ad agire
Rispetto alla situazione allarmante che vive il nostro partito
Situazione così puntualmente descritta nella relazione relazione introduttiva dal compagno che Chiarante
Ed emblematico usata dai tre dati del calo del tesseramento del voto amministrativo ed è il risultato dei referendum
Che rappresentano tre riscontri certi della gravissima nostra condizione
Sono elementi di eccezionale gravità che ci obbligano ad ancorare tutto il ragionamento alloggi alle urgenze di una fase politica che si colloca due mesi dopo il congresso di Bologna e diversi mesi prima un nuovo congresso che sarà chiamato a determinare l'esito della fase costituente
Esito che a mio avviso non è possibile vedere come già scontato ma che dipende in gran parte anche da noi
Che fare la domanda ritorna spesso nell'introduzione
Come tentare di mettere a frutto quel trenta per cento ottenuto dalla nostra mozione nel congresso di Bologna come tentare soprattutto di esprimere un'egemonia un'azione adeguata
Mi ritrovo molto d'accordo con alcune delle osservazioni fatte stamane dal compagno Bertinotti
Soprattutto condivido la sua preoccupazione è che la nostra organizzazione non si configuri come una corrente il cui compito essenziale
Sia ridotto sostanzialmente a dire no
Ai proponimenti della maggioranza
Non credo che ci possano aiutare posizioni solo difensive o solo ripetitive del già detto
Non serve un'idea di pura conservazione
Vedo invece la necessità di diventare noi titolari di iniziativa politica
Di configurarsi come minoranza laica intelligente pronta che non rinuncia a definire essa stessa quale potrebbe essere la esito accettabile per tutti
Che non rinuncia ad intervenire nel processo in atto
Che non dà per scontato che debba andare necessariamente in una direzione ma che si proponga invece di scompaginare e rimescolare i giochi
Io non so se è l'Osservatorio meridionale che mi induce ad un preoccupato pessimismo
Però ogni esito che non ci veda tutti insieme questo milione di iscritti tutto intero nella formazione politica che si va a definire quando delle città medie del Mezzogiorno si registra un crollo così diffuso e angosciante
Quando si scende al di sotto del dieci per cento non si può indugiare troppo né da parte nostra né dell'intera sinistra se non condanni irrecuperabili
D'altra parte penso che se la fase costituente dovesse essere costruita senza la nostra partecipazione attiva critica vigile non potrebbe poi mai a cadere che lessi Tozzi contribuì come accettabile per questo trenta per cento che noi siamo
Per conto nostro credo che non possiamo rinchiuderci e anche qui sono d'accordo con quello che ha detto Bertinotti nella clausola della non dissolvenza
Invece dobbiamo spendere le nostre energie perché la nuova formazione abbia almeno tre connotati Forti ed evidente l'autonomia l'antagonismo il pluralismo
So bene
Che la fine della cristallizzazione il ritorno ad un confronto e ad un conflitto più libero e aperto dipende in primo luogo dalla maggioranza e soprattutto da quei settori della maggioranza che più problematica mente hanno vissuto la svolta
Ma non mi pare che noi possiamo dire che segnali apertura in questo senso non ci fossero nell'intervento per esempio del compagno Bassolino
Tre connotati dicevo autonomia antagonismo pluralismo non mi soffermo per questioni di tempo sull'autonomia
Che reputo debba essere soprattutto nei confronti del Partito Socialista Italiano e sull'antagonismo che nel mio pensiero e soprattutto fine del consociativismo
Vorrei soffermarmi invece sul punto del pluralismo
Che vedo come un punto fondamentale per riparare in parte l'errore grave che già è stato commesso
Con la rinuncia troppo frettolosa e superficiale ai valori della nostra appartenenza al senso della nostra storia
Il pluralismo mi appare un'arma per voltare pagina rispetto al centralismo democratico ma senza di fluire nel centralismo di corrente e senza essere imprigionati nella cristallizzazione delle opinioni
Mi pare una vigna
Necessaria per aprire una sperimentazione feconda
Per ricostruire i quattro elementi elencati da Chiarante e che sostanzialmente era nel programma c'è la cultura politica ma anche i caratteri la forma il nome del partito
Rispetta la forma partito credo che ha ragione Franca Chiaromonte indichi la ricerca femminile di nuove pratiche politiche come esempio di sperimentazione di nuove vie al partito intero
Le compagne della mozione quattro collegata alla due ma anche quelle che provengono da altra esperienza personale e politica
Non pensano alla utilità e neanche di lei alla possibilità di riprodurre di una riproduzione femminile delle logiche del sì eterno
Queste logiche per come oggi si presenta non sono neanche riproponibili
Difatti il nostro al recente congresso ha segnato una svolta decisiva nel modo di fare politica delle donne comuniste
Le differenze tra donne sono state assunte a partire dal congresso di Bologna e per la prima volta nella storia nostra come elemento di forza come ricchezza il patrimonio collettivo
Ci siamo riconosciute nelle differenze che ci caratterizzano siamo già un pezzo di pluralismo nei pc
Franca parlato dell'esperienza di un gruppo di donne quello di cui ha scelto di far parte
Si tratta di un'esperienza di grande valore politico alla quale le compagne come me guardano con profondo rispetto
Ne comuniste hanno scelto la mozione due a partire da un percorso politico diverso abbiamo fatto in questi anni esperienze preziose nelle istituzioni abbiamo tentato di lì un rapporto col sociale e innanzitutto con le donne
Sperimentando quanto siano chiuse le istituzioni soprattutto quelle meridionali ai bisogni delle donne
Ma costruendo anche risultati relazioni politiche che non sentiamo dipeso secondario
Esperienze come le nostre sono diffuse tra le donne comuniste come lo sono le esperienze di direzione politica nel partito e nelle Commissioni femminile
Anche qui abbiamo conosciuto grandi difficoltà
Fatto esperienza di enormi ostacoli ma dentro queste difficoltà e ostacoli abbiamo costruito momenti di relazione tra donne pezzi di libertà femminile che non ci sentiamo di rinnegare
Su gli scarti e sui guadagni del nostro percorso stiamo riflettendo da qualche tempo e non senza Prodi significativi
In particolare come donne del Mezzogiorno abbiamo lavorato per riportare fortemente l'accento sull'identità peculiare la nostra siamo partite dalla voglia di recuperare una storia vera originale quella di donne cresciute nella consapevolezza di sé in un luogo particolarmente ostile qual è il Mezzogiorno
Lavoro negato crisi dello stato sociale con conseguente aumento della fatica di vivere
Scarsezza di opportunità sono questioni strettamente attinenti alla condizione femminile ad una quotidianità faticosa e dura
Sono elementi che porterebbero ad ipotizzare una debolezza femminile se si cedesse ad una interpretazione solo sociologica o solo dipendente dal moderno della forza femminile
Invece tutto dimostra che le donne possono essere elemento determinante del conflitto sociale e politico oggi aperto in quelle regioni siamo state in relazione con molte di esse abbiamo sviluppato un impegno politico e un'azione incisiva su terreni che si chiamano mafia e il disarmo su di essi
Scrivemmo il nove giugno oltre che sui nudi dell'autonomia e del lavoro dell'organizzazione dello spazio e del tempo nelle città un progetto politico
Che chiamammo costituente delle donne meridionali non era ovviamente la Costituente di novembre ma era un progetto il cui filo conduttore era il desiderio di costruire un antagonismo di un soggetto forte proprio in questi giorni nel quartiere Sanità e nel consiglio comunale di Napoli si è visto come innanzitutto le donne ricorrendo a gesti simbolici
Fatti che più delle parole colpiscono il sentimento e la sensibilità hanno sollevato il problema di un degrado che ha coinvolto ormai gli elementi fondamentali della vita umana
E l'acqua color ruggine a emblema attizzato il disagio di una condizione insopportabile
è solo nuovo emancipazione Isma'
Preferiamo onestamente domandarci quale cerniera non c'è manca quale anello deve essere saldato per legare noi stesse come forza politica che vuole vivere e rinnovarsi che vuole liberarsi di angustie chiusure burocratismi
E di atteggiamenti anche di presuntuoso orgoglio per legarci a quanto di vero e di vitale c'è oggi nel Mezzogiorno
Preferiamo riflettere su quale incontro deve ancora realizzarsi tra noi sto finendo le donne dirigenti del partito le donne del pensiero della differenza e le tante anonime donne che un giorno si ribellano portando il pane nero fin sul tavolo del sindaco e chiedendone le dimissioni
E un altro si trovano risucchiate in atteggiamenti di complicità con l'esistente forse anche perché non hanno intravisto una prospettiva e una speranza
è un incontro faticoso e difficile ma tutto da sperimentare e da ridere se davvero ci interessa
La possibilità di dare vita ad una forza politica antagonista se davvero ci interessa di mantenere credibile una prospettiva di trasformazione generale
Discutiamo dunque di cultura di contenuti di forme con il coraggio di lasciarci alle spalle le vecchie impostazioni e le vecchie impalcature
In questo senso io non sono d'accordo
Nel momento in cui apriamo questa ricerca a rifugiarsi in intanto nelle vecchie certezze
Formalizzando per esempio con un voto le nostre forme organizzative le forme organizzative della con potenti
Discutiamo soprattutto con la capacità di far contare pesare le differenti idee e le differenti posizioni che sono tra noi
Allagarono la
Aggregare chiromanti prepariamo Garella farmaci compagni fino al veniamo rigorosamente nei dieci minuti che vuol dire niente no quindici o venti
Non ce la facciamo a far parlare una serie di compare che avrà dire cose altrettanto interessanti e ancora un po'di silenzio gran
Io credo caro compagne e compagni
Che è un gruppo dirigente
Manifesti la sua ragion d'essere la sua credibilità
La sua autorevolezza se sa riconoscere i propri errori e correggerli opportuna opportunamente tempestivamente
Il voto imposto alla conclusione dell'ultimo comitato centrale
Le analisi superficiali
Che hanno fatto seguito alla consultazione amministrativa
E poi anche a quella referendaria
Danno invece il senso di un gruppo dirigente
Chi ha scelto la politica dello struzzo
Manca la volontà di prestare ascolto a posizioni analisi impostazioni diverse e altre
Manca la volontà da parte della maggioranza di interrogarsi criticamente ed autocriticamente
Questo procedere a testa bassa
Questo chiudersi orecchie edotti di fronte a ciò che accade nella realtà del Paese e dentro il partito
Per rincorrere il fantasma di una cosa ancora tutta astratta
Ricorda molto la nota parabola dei ciechi
Ed in effetti siamo assai prossimi ai margini di una voragine
E in quella voragine finiremo tutti per cadere
Se non indicheremo con chiarezza e questo è compito nostro
Una via alternativa alla china micidiale lungo la quale si è avviata la maggioranza del partito
La situazione del partito e non solo per quello che riguarda il tesseramento e di vera e propria paralisi l'hanno ricordato molti compagni la stessa Secret situazione verifichiamo anche a Roma
Paralisi di idee
Di proposte
Di iniziativa politica e di lotta
Cioè sbandamento e confusione a tutti i livelli
La vicenda dei referendum su caccia e pesticidi
è il modo vergognoso in cui si ha abdicato alla nostra funzione di orientamento e di interpreti anche su singole e specifiche questioni degli interessi generali della collettività e del Paese
Costituisce a mio avviso un segnale molto allarmante della povertà di analisi e del deficit di direzione politica che stiamo amaramente pagando
Ricordo che nella fase congressuale
E nelle settimane che seguirono la svolta di novembre si esercitò una certa retorica sulle sezioni che erano tornate a riempirsi
Ora dopo quel congresso e per quel congresso le sezioni quando non sono chiuse sono vuote
Vuote di presenze fisiche ma soprattutto di idee di attività di iniziative
Alcune più corretta solo Outlook la
La scusa
Altro che comitati per la Costituente
Risulta spesso problematico mettere insieme gli stessi compagni dei comitati direttivi delle sezioni tale è il livello di disorientamento e di disaffezione nella nostra base
Fin da novembre uno spettro aleggia sul nostro confronto interno lo spettro di una scissione
Ma si sottovaluta intanto quella corposa massiccia scissione che già si è verificata e che è in atto quella scissione silenziosa che già ha portato migliaia e migliaia di compagni ad allontanarsi dalla nostra organizzazione
Io credo che sia qui
Di fronte a questa realtà a questo stato di cose
Che può esaltarsi e viene in primo piano il nostro ruolo dobbiamo lanciare un allarme credo subito di qui da questo stesso incontro di Ariccia un allarme alto e forte se si continua così di qui a poco non ci saranno più le forze necessarie e sufficienti né per rifondare il partito comunista italiano né tanto meno per dar vita ad una nuova forza politica credo allora che spetti a noi
Prendere nelle nostre mani le sorti di questo partito
Spetta a noi assumere quel ruolo dirigente che altri esercitano più nel nome che nei fatti
Spetta a noi porre un obiettivo chiaro è semplice per il prossimo congresso dar vita ad un nuovo rifondato Partito comunista italiano partendo da questa consapevolezza da questa interpretazione del nostro ruolo nella fase politica attuale nella federazione di Roma pur senza porre tra parentesi le divergenze di fondo che restano intatte
Pur senza rinunciare alle diverse prospettive a cui guardiamo ci siamo impegnati in un lavoro di gestione unitaria del partito
Abbiamo elaborato un programma di iniziative politiche di lotte
Innanzitutto sulle questioni del lavoro
Sulle questioni del sindacato e della democrazia sui luoghi di lavoro
Sulla qualità della vita e sul disagio urbano sull'onestà e sulla trasparenza della pubblica amministrazione sui servizi sugli assetti urbanistici sulla condizione giovanile sull'università sull'immigrazione dal Terzo Mondo e contro i razzismi ho quasi concluso
L'obiettivo
E di far tornare il partito protagonista delle battaglie per il rinnovamento e per una vera modernizzazione della capitale del Paese
Si tratta cioè di ricostruire un blocco sociale alternativo a quello su cui si fonda il consenso al pentapartito
Si tratta di dar vita ad un'area di ampio e nuovo consenso su cui basare la nostra candidatura al governo della città
Per far ciò guardiamo prioritariamente al mondo dei lavori ai giovani alle donne alle forze democratiche e progressiste del mondo cattolico
Alle realtà dell'ambientalismo e del pacifismo presentandoci a queste forze con una chiara identità antagonistica la DC andreottiano Sbardella Diana e al suo blocco di potere sappiamo che ci attende un compito tutt'altro che facile
E tuttavia sappiamo anche che far misurare il partito con obiettivi politici così ardui e urgenti e l'unico modo per sperimentare sul serio nuove forme organizzative un nuovo radicamento nella società
E per render chiaro al nostro interno sul terreno delle concrete iniziative politiche sia più filo da Tesser credo che noi dobbiamo intendere in conclusione in questo modo il nostro ruolo all'interno della fase costituente
Operando perché si superi lo schema congressuale dei sì e dei no rompendo la gabbia e la logica degli schieramenti contrapposti
Lanciando nel partito nella società tra la nostra gente un'offensiva ideale culturale e politica che dica chiaro e forte come e perché oggi qui
In Italia in Europa e più che mai necessaria la presenza di una forza democratica progressista e comunista
Americano prepari
Compagne e compagni io penso che dovrebbe uscire da questa Assemblea un segnale forte leggibile a tutta la società perché il risultato elettorale del sei maggio ha segnato un momento di accelerazione violenta
Che pone delle domande di nuova qualità ai nostri compiti e alla nostra responsabilità di agenti di trasformazione di cambiamento
Trasformazione o meno di questa società che non solo un destino ma che ci pongono un problema personale in termini di laicità e di passione ideale insieme
Io ritengo che si dovrebbe finalmente entrare nel merito anche perché non c'è più altro tempo di alcune questioni delle questioni fondamentali che devono caratterizzare la nostra presenza
E la nostra autonomia come forza di trasformazione con un'ambizione egemonica dei comunisti nella Costituente ma un'ambizione Gemma egemonica che sappia misurarsi con una parallela azione politica nella società
Per fare quello che diceva molto bene Bertinotti stamattina cioè sfondare verso l'alto rompere gli steccati delle mozioni andare al confronto e sfondare poi in basso il muro che ci separa dalla gente
Dalla gente che non ci vota più non ci capisce più spesso non ci ascolta più perché spesso non parliamo più alla gente
E io penso che il mezzogiorno ci ponga pongo alla nostra area alla nostra ambizione egemonica di costruzione della costituente una questione di carattere nazionale di merito quel Mezzogiorno in cui la presenza del partito la presenza elettorale del partito
Oscilla dal cinque al dieci per cento una percentuale che abbiamo detto mette in discussione il ruolo nazionale del nostro partito
Quel Mezzogiorno in cui siamo ormai il terzo partito dopo il Partito Socialista quel Mezzogiorno in cui nelle città nei capoluoghi la Democrazia Cristiana signore avvolte sponda la maggioranza assoluta dei voti
Con una presenza di egemonia di un ceto nota Billary capace di costruire partiti privati intorno alle proprie strutture di potere parallelo a quello dello Stato che dovrebbe fare riflettere anche quanti tra noi
Accarezzano l'idea di una riforma elettorale che con i collegi uninominali non porterebbe le menti di risanamento di questo tipo di rapporto tra il ceto politico e la società
In questo mezzogiorno non le leghe sono andate avanti come risposta alla crisi di rappresentanza dei partiti come sponda la protesta contro l'occupazione dei partiti
Nello Stato ma la Democrazia Cristiana fondamentalmente ha raccolto e questo secondo me è un segnale
Grave
Implica una nostra sconfitta culturale e politica del fatto che nel Mezzogiorno per la gente questa occupazione dello Stato da parte dei partiti
E l'unico modo accettabile eh credibile di utilizzare la politica sulla base di un proprio interesse individuale
E questo nel momento in cui questa egemonia del sistema di potere democristiano
Sì Passaseo sul voto di scambio e su un voto di scambio che ha introdotto a livello capillare elementi di corruzione della società come non mai
Oramai scontati è normale per il popolo lavoratore del Meridione pagare un posto di lavoro vincendo un concorso con sei mesi o con un anno di stipendio ai membri delle commissioni di concorso non fa più notizia
E il normale Venter un colpo dalle cento alle trecento mila lire per un giovane per una donna per una madre per un disoccupato del Mezzogiorno questi sono elementi che segnalano a mio avviso un elemento di sconfitta culturale politica greci coinvolgono in prima persona
Ma soprattutto perché non è solo su questo che si basa questa egemonia di fatto questo grande consenso che la democrazia cristiana raccolto nel Mezzogiorno si basa anche su elementi appunto di rinnovata egemonia politica culturale
Anche se in un contesto è un po'da sottosviluppo terzomondista il caso della Sicilia ecco
Particolare sintomatico drammaticamente
Il voto di Palermo il voto per Leoluca Orlando deve dirci qualcosa di più anche rispetto agli stessi titoli dei giornali e rispetto al modo devastante in cui su questo nel Partito comunista in Sicilia si sta discutendo
Devastante perché dissolve qualunque autonomia nostra
Qualunque identità e la speranza stessa di costituire un punto di riferimento per chi vuole l'alternativa
Nella realtà siciliana un voto ad Orlando Orlando che ha preso due volte e mezzo da solo come voti di preferenza due volte e mezzo di tutti i voti che il Partito Comunista preso ha raccolto con il Forum della società civile nella città di Palermo
E li ha presi e con un voto libero che non era un voto comprato che non era un voto di scambio era un vuoto per un volto di rinnovamento della politica che è stato più credibile del nostro che ha offerto un modo di esprimersi ai cattolici democratici a cui noi non abbiamo saputo offrire una sponda un punto di riferimento politico e non perché e ci fossero un paio di intellettuali i gesuiti a sostegno giornalistico di Orlando
Ma perché c'erano i papi Panucci dei quartieri popolari coloro che vivono i valori della fede e dell'etica in politica con un profondo coinvolgimento morale democratico e a queste forze noi non abbiamo saputo offrire una risposta in termini di cambiamento
La Sicilia oggi penso che ponga tutto il Paese a tutto il partito con forza drammatica una questione nazionale che noi dovremmo mettere tra le due e tre che anche da questa Assemblea segnaliamo all'attenzione della vita politica italiana
La questione della mafia dei poteri criminali ma non nel senso tradizionale nel senso giornalisticamente inteso non con la via giudiziaria perché la via giudiziaria non è la nostra perché è un problema politico che noi dobbiamo mettere al centro dell'analisi del dibattito e della proposta del nostro partito proprio perché è questo il Pica
Un rapporto tra droga appalti i flussi di denaro pubblico che hanno un respiro ormai internazionale europeo e saldano il problema degli interessi economici alla struttura del potere alla questione morale e alla riforma della politica
E noi dobbiamo apprendere non dal nostro giornale che a Milano il compagno Chiaromonte Presidente della Commissione Antimafia riceve dal prefetto di Milano
Un volume di centinaia di documenti riservati in cui vengono illustrati i meccanismi per cui Milano è la capitale del riciclaggio
Del sistema mafioso
E nel momento stesso in cui però sappiamo anche che Gardini per esempio proprietario di tutta la produzione di cemento e calcestruzzo in Sicilia che alimenta l'industria edilizia in Sicilia o era non possiamo non leggere in modo e antagonista è facendone base di una proposta politica alternativa
I dati di questo tipo
Ma soprattutto per dire una cosa e concludo che appunto il problema della mafia è il problema del rapporto tra la mafia e il potere politico Ciancimino ce lo dimostra
è la riunione che Latorre denunziò prima di morire tra e da questo allora presidente della Regione Siciliana e i cavalieri di Catania che si dividevano gli appalti nell'isola lo dimostra
E allora il nostro compito di partito politico deve avere questo segno nel senso abbiamo la battaglia per i diritti dei cittadini e per il lavoro innanzitutto tra questi diritti
A questa questo segno politico complessivo in cui si saldano a livello nazionale economia politica e valori di democrazia e di rispetto della dignità della persona
Oppure a parlare di rendere visibili completi degli antagonismi rimane un'intenzione teorica
E poi soprattutto non ha il ceto politico va rivolta questa analisi e non con solo con il ceto politico va costruito questo progetto
Ma bisogna andare alla costruzione molecolare di massa di una nuova coscienza democratica che sia capace di riportare il Sud all'interno della democrazia e all'interno dello stato di diritto
Non possiamo continuare a proteggere a ritenere normale il fatto che e intere zone milioni di cittadini italiani del Mezzogiorno dicevano al di fuori coscientemente al di fuori dello stato di diritto
Così come siamo stati capaci di fare come Partito Comunista anche in un periodo reggente della nostra storia
In quella parte del nostro secolo nel secondo dopoguerra in cui in un contesto internazionale per molti aspetti
Proibitivo rispetto ad oggi in piena guerra fredda il Partito comunista italiano nel sud in Sicilia fu capace di essere soggetto politico di una rivoluzione democratica
Capace di fare uscire milioni di donne di contadini di John fattagli analfabeti fuori dal feudalesimo
E diventare protagonisti della storia ci siamo riusciti allora perché comunque i Soggetti veniva discussa elaborata costruita la proposta politica che poi diventava lotta di massa
E allora ecco un'indicazione su come costruire oggi la Costituente
Sperimentare nuove forme in cui esprimere la politica
Rendere concreta la nostra azione nelle istituzione negli enti locali non ci serve più la politica fatta di riunioni di organismi rituali stipulò traditi i gruppi dirigenti di replicanti e di cooptati
Andiamo a sperimentare un nuovo modello di partito in cui alla pazzia della costruzione della politica ci sia anche la relazione umana
Il confronto delle idee delle persone e delle conoscenze che decidono di esprimere una volontà di cambiamento e andiamo a costruire forme di sperimentazione azioni di volontariato sociale quelle cose
Per fare le quali diceva nata ci vuole dentro qualcosa che ci spinge a misurarci comitati di lotta per i diritti dei cittadini comitati di lotta per il lavoro
Oggi altrimenti pensare ad un partito che voglia essere referente politico di un progetto alternativo capace di trasformare la società senza ritornare ad essere capaci di elaborare e costruire la politica con le persone il loro pensiero la loro coscienza e la loro volontà
Sarebbe un'illusione fallimentare
E cita riterrebbe della responsabilità di avere alzato la bandiera della resa di fronte alla forza pervasiva del sistema capitalistico a cui non ci potrà bastare poi di avere voluto dare soltanto un volto umano
Parola
Prima va bene comunemente ricordo ancora la necessità di tenersi in dieci minuti
Che quando ventuno verrà
Poiché sono interamente d'accordo
Con la relazione dichiarante direi quasi parola per parola
Non avrei chiesto di parlare a quest'ora ad una giornata faticosa
Se nella campagna sfrenata dei mass media
Di questi giorni non fosse stato fatto
Più a sproposito che a proposito il mio nome
Senza che l'unità mi abbia mai consentito una replica anzi ha regolarmente cestinato i miei interventi e ha distorto il mio pensiero anche stamattina
A questa campagna
Rispondo dunque qui tra i compagni
Che a mio avviso la solidarietà di quest'area politica e culturale
A ragioni assai forte
Noi non siamo riuniti qui ne sono convinto per una conclusione siamo riuniti per l'inizio di una grande battaglia politica
Siamo qui non come una minoranza sconfitta ma come una forza che ha un grande compito per il futuro del partito comunista e della intera sinistra
Quale futuro compagno
Per parte mia
Con franchezza
Escludo che chiuso un ciclo politico noi si debba diventare una corrente se una corrente di minoranza stabile
Magari ben organizzata e ideologicamente armata
Che sia appunto minoranza oggi e minoranza domani magari nella sempre più misteriosa nuova formazione politica
Come dire una minoranza ideologicamente forte politicamente debole e docile
E vorrei dire qui al compagno e carissimo amico Bertinotti
Che io ho condiviso interamente il suo intervento
Lo condivido nel profondo
Non ho capito la conclusione
Perché dire che il nostro compito è quello di diventare la sinistra del partito comunista
O è assai ambizioso
Qui ci diamo tutti da fare per averlo un partito comunista parlare anche della sinistra mi pare ad abundantiam
Oppure significa la sinistra di un'altra cosa
E a questo punto io direi al compagno Bertinotti andiamoci piano perché prima abbiamo da dare la battaglia per salvare la forza e il futuro del Partito comunista
No compagni io credo come ha detto chiaramente bene che noi apriamo una battaglia politica che mira a incidere positivamente sul corso politico complessivo del Partito comunista
Nella fase costituente
Una battaglia che richiede l'ho già detto a una forte solidarietà tra noi
Ma che per avere successo dobbiamo dare con spirito aperto
Unitario
In campo aperto non limitandoci a contare le percentuali negli organismi di partito
Si parte dalla differenza ma il vero problema e la funzione del partito il suo rapporto di massa qui sono d'accordo con Bertinotti
Vorrei dire ai compagni della maggioranza che sono venuti oggi tra noi e che comunque ci ascoltano
Non vedete quale crisi profonda attraversa il partito
Non vedete come questa crisi pesa drammaticamente sulla sinistra italiana
Lascerà azioni profonde
Sono in atto Chiarante lo diceva mio lo voglio ribadire perché qui bisogna parlare con la verità lacerazioni profonde sono in atto nel corpo del partito
Ma c'era azioni che vanno aldilà della stessa scissione silenziosa
Siamo sito di una china drammatica
Chiunque sia responsabile deve ve cercare una via d'uscita
Non può immaginare di celebrare la propria vittoria sulla demolizione di questo grande patrimonio
Nell'ultima riunione del comitato centrale
Una via d'uscita era stata indicata da noi pareva che una porta fosse schiusa ma è stata subito richiusa
La via d'uscita io ne sono convinto
Dalla crisi che attanaglia il partito
E la sinistra
è una profonda correzione politica
Che consenta
Nella distinzione delle posizioni senza pasticci la ricomposizione di un quadro unitario io ho colto la novità dell'intervento di Bassolino oggi rispetto ad interventi precedenti e non la sottovaluto affatto
Ma ciò che nel l'intervento di Bassolino mancava era appunto questo
La condizione politica il quadro politico nel quale realizzare quel confronto di cui egli ci ha parlato
Una tale correzione politica
L'abbiamo detto e ripetuto non riguarda il rinnovamento
Che anzi va perseguito con più forza
Non riguarda la rifondazione della sinistra che attuale alla fine di questo secolo drammatico
E non riguarda neppure in se stesse il processo costituente che tutti abbiamo accennato accettato che come diceva Chiarante non possiamo azera
Ma questo processo va rimesso con i piedi per terra
Occorre davvero partire dalle scelte di contenuto davvero
Non considerare la convenzione programmatica una formalità
In vista di un esito precostituito
Bisogna partire dai programmi dalle lotte in onda alle sigle dalle formule occorre partire dalla nostra identità comunista politica e sociale
Di forza che lotta per il cambiamento e per il socialismo e occorre sorreggere questo processo con una forte ripresa delle iniziativa politica e sociale
Il nostro grande compito non solo di quest'area che qui era presentata ma il compito del partito nel suo insieme e della forza comunista
è davvero la rifondazione di una forza ispirata agli ideali del comunismo e del socialismo che possa dar vita in Italia l'alternativa e ciò significa confrontarsi con tre grandi temi
I contenuti del socialismo alla fine di un secolo che ha visto i drammi del movimento operaio e ha visto il crollo di regimi autoritari che erano visti ficcato il socialismo significa confrontarsi con il nuovo scenario internazionale della coda il quale ha parlato così lucidamente la compagna Castellina oggi
Significa misurarsi con una svolta a destra
Che è in corso nel nostro Paese che profonda perché attiene alla ristrutturazione del capitalistica tiene a fatti culturali queste la sfida che deve impegnare tutto il partito
Ecco compagni io finisco
Io penso Aldo iniziativa nostra della nostra area culturale
Che sia di massa
Che non sia chiusa lei federali delle sezioni
Il momento più alto della nostra campagna congressuale è stato quando siamo usciti all'aperto abbiamo riempito i teatri in assemblee vaste e abbiamo posto il problema non solo a noi ma l'insieme della sinistra
Penso a un'iniziativa che metta in moto forze reali
Perché ricordiamocelo le parole possono essere cancellate le forze reali in movimento non possono essere cancellati
E vorrei dire concludendo
Che se un messaggio da questa Assemblea deve venire
Io credo che dopo il dibattito di oggi questo messaggio non possa essere che questo ne è scissione né resa ma rilancio di una battaglia comunista tra i lavoratori e nel Paese
Primari compagni finale
Parliamo in questa sede del futuro del Partito comunista ma io credo cari compagni
Che mi potete consentire di dedicare questo intervento ai compagni sandinisti del Nicaragua alla loro straordinaria esperienza che ha ridato fiducia in molti compagni anche comunisti che hanno
Che hanno incontrato quella vicenda
Rendendo attuale di nuovo categorie come imperialismo sfruttamento capitalistico autodeterminazione sovranità popolare ricerca di una via democratica al socialismo
Categorie che in Occidente si danno per desuete e in Italia per morte magari con la Prima Repubblica
Compagne e compagni
Mentre le esenzioni scompaiono e l'organizzazione del partito viene smantellata prosegue veloce il prevalere della sfiducia sino a vere e proprie finzioni silenziose che assumono il carattere di massa come ha dimostrato rinascita
Crescono ogni giorno di numero i compagni che abbandonano non solo il Partito Comunista ma l'impegno politico tout-court
Ecco perché la situazione del Partito comunista se procede in tal modo espone a rischi l'intera democrazia italiana il tessuto democratico di questo Paese già così fortemente scosso negli anni ottanta
Né il modo con cui si sta procedendo alla costituente può fermare o invertire questo processo
Le undici regole rese note in questi giorni sono confuse frutto di un tentativo impossibile di mediazione
Nel contempo va avanti il decesso il decisionismo che preferisco definire l'arroganza dell'improvvisazione
All'interno del partito e il metodo dei fatti compiuti
è il momento di porre un problema di effettive garanzie per il patrimonio politico sociale ed economico del partito
Tenendo conto che il PC come tutti i partiti italiani ha sempre avuto un deficit di vere regole democratiche interne
Proprio grazie a questo deficit di democrazia in interna Occhetto e il suo staff ha potuto e può procedere per colpi di mano
E da parte sua l'unità e potuta diventare organo precipuo di una sola parte del PC arrivando al punto di rifiutare la pubblicazione delle nuove regole per la vita interna del partito
Le belle parole di Bassolino si comincino confrontare con questi fatti
Due aspetti sono emersi con chiarezza dal risultato del diciannovesimo congresso del PC
Primo la media la manifestazione di due culture politiche nel partito oggi obiettivamente in alternativa tra loro
Secondo il consolidamento interno impensabile fino a pochi mesi fa di una posizione politica di sinistra o per meglio dire della tendenza di Rifondazione Comunista
Il trentatré per cento complessivamente raggiunto dalle mozioni del no appariva imprevedibile all'inizio della battaglia congressuale nel novembre ottantanove
Ma questo risultato importante rischia oggi di essere progressivamente neutralizzato
Se non si crea un punto di riferimento chiaro e visibile per quanti non condividono la deriva a destra della cosiddetta leadership della maggioranza del partito
Occorre cogliere a questo proposito il nesso inscindibile tra il futuro del Partito Comunista Italiano e il futuro della democrazia italiana
Lo scioglimento del partito comunista infatti crediamo che sia del tutto funzionale all'affermazione di una seconda Repubblica i cui caratteri saranno assai meno democratici di quella odierna
Come antidoto a questi rischi iscritti e non iscritti al Partito Comunista hanno sperimentato con tutti i limiti e le contraddizioni della prima volta a fianco delle tradizionali sedi di discussioni e decisione
Il metodo che è anche contenuto dell'autoconvocazione
Come prima forma di autodeterminazione da praticare anche nella lotta politica come forma attiva di produzioni di De di analisi e di comportamenti coerenti
Per la circolazione orizzontale di informazione e di Rebora ed elaborazioni
è un comportamento quello dell'autoconvocazione insieme alle azioni dirette auto determinate che nasce dall'esperienza dei nuovi movimenti eco pacifisti dalle azioni dirette non violente dallo straordinario insegnamento del femminismo e anche di aree operaie e del mondo del lavoro
Questa esperienza buoni inoltre contribuire alla definizione di una nuova teoria e di una pratica nuova di potere sociale
Che mancipi definitivamente da una concezione gerarchica e governativi istiga della politica concezione che è fortemente presente nella cultura e nei comportamenti politici della maggioranza del partito
è una concezione questa connaturata all'idea che il potere una volta si diceva il Palazzo d'inverno oggi più prosaicamente si parla di ministeri di assessorati di banche va preso e oppure occupato è una pratica è un riferimento il nostro che non fa che non a caso fa riferimento all'ultimo Berlinguer al Berlinguer della questione morale al Berlinguer della rottura del consociativismo pratico e non solo quello conclamato
La verità
No no effetti avete un po'difficile parlare
La verità e che nel sistema politico istituzionale del nostro Paese non si è mai rotto con una eredità culturale ed ordina ordinamentale di impronta fascista
Ciò ha causato la mancata saldatura tra le istanze di Nuova Democrazia sociale negli anni settanta in particolare e le moderne critiche al capitalismo e al burocratismo
Di qui la nostra richiesta di ricostituire una memoria storica del partito comunista e delle lotte del movimento operaio quale futuro è possibile senza avere questa memoria
L'assillante battage sulle riforme
Elettorali e sui partiti leggeri cioè d'opinione e sofisticate macchine elettorali
è espressione di una vecchia concezione oligarchica ebbe autoritaria del potere della politica con questi strumenti lo sblocco del sistema politico avverrebbe certamente ma all'indietro
Confermando in questo modo l'intuizione di chi afferma che il futuro è davvero alle nostre spalle
Alla degenerazione partito comparti dorati che infatti si vuole rispondere col modello ottocentesco delle aristocrazia oligarchie legittimate da un consenso sociale sempre più passivo e manipolato
Ecco perché è importante la spinta che sta nascendo in queste settimane in questi giorni
Per promuovere comitati per il Rispetto nella Costituzione italiana e per l'espansione della democrazia
Capaci di contrastare le ipotesi previde presidenzialiste ma anche le riforme elettorali subalterne a una prospettiva di accentramento di potere e di riduzione del pluralismo
Ma soprattutto cari compagni tese a impedire che l'antagonismo sociale possa trovare sbocchi anche istituzionali
Rilanciare oggi l'impegno per una vera riforma dello Stato delle istituzioni pubbliche nazionali e locali vuol dire battersi non solo per generici diritti di cittadinanza
Ma per dare ai cittadini strumenti di intervento forti per la difesa dei loro diritti
è sufficiente pensare i temi della sanità e della giustizia
Per capire che non è con le privi DATS privatizzazioni
Ho contrapponendo i diritti dei lavoratori a quello degli utenti o attaccando l'indipendenza della magistratura che si possono realmente affrontare e risolvere quei problemi che interessano tutti
E che sono stati prodotti da decenni di non governo ma anche dall'assenza di un'opposizione visibile e culturalmente autonoma dagli interessi
Dominanti
Si tratta di avviare una riforma democratica del partito e dei partiti italiani
Anziché affondare una forma una nuova formazione politica sostanzialmente antidemocratica come lo sono tutti i partiti elettoralistici
Che si dotano poi di moderne cinghia di trasmissione questi CPC i comitati della Pusteria costituente tanto evolvono evocano i Gip della democrazia cristiana
Una rifondazione democratica richiede un radicale cambiamento del vecchio modello di partito e anche del vecchio modo di fare politica
Dotandosi di gruppi dirigenti capaci di mettersi in discussione anche dimettendosi quando la coerenza lo impone
E bis montarsi destruttura Ando l'organizzazione ministeriale e centralistica del partito a un a favore di un partito più territoriale
Ecco perché è stata infelice la nota frase di Occhetto secondo la quale tutto andava messo in discussione
è troppo comodo cavarsela così caro compagno segretario
Noi diciamo che va cambiato tutto ciò che ha impedito l'emancipazione individuale e collettiva l'autonomia politica e culturale la coerenza dei comportamenti dei comunisti
Ma il vero problema oggi è quello di fare proposte operative che fuoriescano dalla contrapposizione interna al partito
Noi stiamo lavorando da tempo ad un progetto di rete della sinistra alternativa e antagonista al dominio del capitale
Una rete di energie politiche sulla base di minimi comuni denominatori comuni che non può essere assorbita dentro a un solo partito tanto meno in quello che intende fondare Occhetto
Questa rete si può esprimere in forum in convenzioni delle forme politiche della sinistra diffusa e non è emersa una sinistra sociale con caratteristiche conflittuali verso il peggio dell'esistente
Questo è stato anche il motivo della nostra critica alle iniziative della sinistra dei club al cinema Capranica
Per noi sinistra sommersa significa ridare la parola a chi per troppo tempo non l'ha avuta
Fatto contare chi non ha avuto spazio ricostruire una memoria storica della sinistra e altra cosa dai nuovi mandarini che si propongono come nuova classe dirigente
Una rete di energie di sinistra anche in forma federativa non può però limitarsi aria costare frammenti deve invece dotare questa Rete di contenuti e di programmi e di scelte e di iniziative politiche
Proponiamo di promuovere da subito una serie di convenzioni ed incontri programmatici aperti volti non tanto a produrre documenti astratti e di analisi e di generiche carte di intenti
Ma obiettivi praticabili in iniziative di lotta
Queste convenzioni dovrebbero permettere la costruzione di un programma itinerante non solo attraverso assemblee plenarie nazionali che poi si traducono nelle note passerelle
Ma con un'articolazione territoriale che faccia proprio lo slogan pacifista pensare globalmente e agire localmente
Un invito infine a non trasformare la corrente la componente o l'aria critica che dir si voglia in una nuova struttura gerarchica piramidale verticale con gli stessi difetti del partito di oggi
Sì cari compagni e cari compagni sono molte e sono serie le cose che ci dividono dalla attuale leader CIPE della maggioranza del partito
Io temo il rischio di scomparire come corrente e tanto più come semplice aria critica dentro alla nuova formazione politica una dimensione di questo tipo nel panel poste PC potrebbe essere come nuotare nella piscina di una nave che va in un'altra direzione
Riconquistare il Partito comunista all'impegno di lotta per il cambiamento di questa società avrò al ruolo di garante della democrazia repubblicana contro la deriva presidenzialista e le dinamiche anticostituzionali
O da un dibattito politico che è diventato insopportabile mi scusi la compagna frantoi Chiaramonte se uso questo termine per una volta sola
In quanto iper politologico
Chiedo un atto di disarmo unilaterale una specie di moratoria ai compagni Pasquino Barbanera per poter ridare finalmente la parola ai compagni ai militanti e per favorire di nuovo l'insediamento sociale del partito della società
Nella nostra società per ridare una spinta propulsiva alla ricostruzione della rifondazione democratica del partito comunista italiano
Farmaco Renato
Fibre ha una compagna Donatella mi
Come è stato giustamente sottolineato nella relazione del dibattito
I risultati elettorali del sette maggio come pure quelli del tre giugno sul referendum
Sono la più evidente dimostrazione
Come la proposta uscito dal congresso di Bologna non abbia determinato né un'aggregazione di massa né un trascinamento nella costruzione di un'alternativa
E ciò a mio parere quale conseguenza sia di vuoto di contenuti programmatici ma anche del perseguimento coerente di questo disegno
L'insieme di questi problemi hanno determinato uno stato di crisi profonda nel partito
Ma io vorrei soffermarmi in questo mio intervento in particolare su un altro versante cioè questi mesi il partito nel suo insieme non ha dispiegato un'iniziativa che fosse di sponda allo svilupparsi di un forte elemento di mobilitazione e di lotta sociale nel Paese
E questo è l'elemento che più ha pesato e pesa una stasi del movimento sul piano degli obiettivi di carattere generale come mobilitazione del sociale e del lavoro
Non possiamo non dimenticare dimenticare che gli ultimi due grandi momenti di mobilitazione sono stati lo sciopero generale dello scorso maggio
Contro le decisioni del Governo sui ticket e la manifestazione contro il razzismo
Vi sono sì state altre lotte
Altre mobilitazioni in particolare dei lavoratori il turismo delle banche dei servizi sui contratti
Ma non si è più avuto dopo quei due momenti un dispiegarsi di un forte movimento di classe che incidesse
E che facesse superare quel momento di Stasi
Superare questa stasi di intervento su obiettivi scelti
Superarlo nella prassi non nella declamazione è una delle condizioni a mio parere se vogliamo che il lavoro possa incidere sulla fase costituente del partito
Per fare questo
E in questo senso concordo coi compagni che l'hanno sottolineato è necessario a mio parere anche per contribuire a uscire dalla crisi del partito che da questo nostro confronto e discussione si esca con nettezza
Su tre aspetti il primo
Essere dentro la Costituente per contribuire a definire sia i contenuti che il suo sbocco finale che non è affatto scontato e non è stato deciso a Bologna
Incidere sulle scelte relative alla forma partito
In terzo luogo determinare un radicamento di classe
Del della fase costituente
Si tratta per fare ciò
Di uscire dispiegando tutte le nostre capacità energie affinché siano sconfitti i tentativi di coloro che vogliono determinare delle scissioni all'interno del partito
Ma per essere protagonisti di questa fase e vendere protagonisti in particolare i lavoratori
Il lavoro quale elemento decisivo del futuro
E di conti e di sbocco conclusivo della Costituente io credo che dobbiamo essere protagonisti noi in primo luogo di una nuova stagione di lotte sociali che renda protagonista il lavoro
Veniva da questo indicato anche nella relazione e nel dibattito che ha concluso e nelle conclusioni della direzione del partito di ieri
Mancio non basta
Per realizzarlo a mio parere è necessario che compiamo uno sforzo nei sia gliele quali sono i terreni i contenuti sul quale realizzare il dispiegamento di un conflitto sociale nel Paese
Porre alla base di quest'opera difficile che è difficile ma è anche possibile è necessario che vi siano alcuni obiettivi essenziali ben selezionati ne voglio indicare in particolare tre
La questione fiscale l'avvio di una fase nuova di riforma del fisco la seconda è quella della condizione del lavoro sia di potere contrattuale che dei diritti ed è la questione salariale
La terza quella dei tempi di lavoro e dei tempi di vita
Operare questa selezione e anche la condizione per realizzare una ricomposizione del lavoro
Del lavoro oggi molto frantumato diversificato in pubblico privato piccola e grande impresa
Realizzare una ricomposizione di classe del mondo del lavoro così come oggi e ancor più come sarà domani significa ricostruire a mio parere il lavoro riconoscendo una identità del lavoro riconoscendo ricostruendo sulla base dei valori di classe è questo un processo lungo non lineare
Ma se non ci misuriamo con questa frantumazione con il processo di ricomposizione di ricostruzione della identità diventa anche difficile essere inodori
Rendere il lavoro colui che sia in vie il terreno del conflitto dello scontro in questo senso
Il risultato acquisito con l'approvazione della legge sulla piccola impresa sulla giusta causa nella piccola impresa
Che acquisisce un diritto nuovo per la maggioranza del lavoro dipendente può creare le condizioni in questa direzione se vogliamo come ricordava nata questa mattina
Che la nostra opera sia quella di una Repubblica fondata sul lavoro e non sul mercato
Questo punto di partenza e di riaggregazione a mio parere di una nuova stagione di lotta e anche condizione affinché il lavoro
I contenuti di classe siano gli elementi del processo della fase costituente e della natura di classe del partito
Fare questo vuol dire al secondo aspetto che voglio rapidamente affrontare essere protagonisti della battaglia politica
Che è aperta all'interno del movimento sindacale e più in generale nel Paese per il ripensamento della stessa concessione del sindacato confederale come sindacato generale e di classe
Lo Stato è il livello della crisi del sindacato confederale
Esige non solo la ricostruzione non solo il ripensamento del sindacato generale come sindacato generale
Quale condizione perché il lavoro ritorni ad essere al centro della politica del Paese
E senza questo processo che è nel contempo di contenuti e di strategia e riforma del modo d'essere del sindacato
Noi non riusciremo a compiere quel processo ditte dia una nuova identità
Al lavoro così com'è oggi il lavoro dipendente
Si tratta di operare affinché i lavoratori all'interno del sindacato siano non solo i soggetti che si auto organizzano nel sindacato ma più complessivamente siano essi stessi protagonisti
Pone questo problema a mio parere oggi non è solo questione di democrazia è anche questione di democrazia ma il problema che è aperto nel nostro Paese per il sindacato confederale
Per il sindacato generale è di rilegittimazione del sindacato fra i lavoratori del nostro Paese
Per fare questo è certamente necessario che siano introdotte regole di democrazia nella lite interna dei sindacati e delle confederazioni
Del mandato contrattuale ed era autonoma autorganizzazione del lavoro
Una delle condizioni uno dei passaggi obbligati
è quello del ristabilimento a mio parere della piena sovranità degli iscritti all'interno del sindacato
Per fare questo passaggio è necessario ad esempio che sia sanzionato in modo netto mi riferisco alla CGIL ma più complessivamente nel movimento sindacale che si procede a partire dai luoghi di lavoro
Nelle fasi congressuali e nella elezione degli organismi dirigenti con voto segreto che è la condizione per rilegittimare ristabilire la sovranità dell'iscritto in secondo luogo che l'insieme dei lavoratori
Attraverso le diverse forme siano i titolari del mandato contrattuale
Si tratta quindi si di conquistare una testa ogni testa un vuoto sia nella vita del sindacato
Nelle regole interne di ogni sindacato sia sul piano contrattuale
Fare questo può avere un momento di transizione
Però io credo e convengo
Come anche le scelte che sono state fatte ieri nella direzione del partito che è necessario conquistare
Una legge che stabilisca le regole delle vita della vita sindacale del mandato contrattuale ampiamente oggi lo sottolinea il compagno Giorgio Ghezzi ad esempio in un lungo articolo
Questi mi sembrò che sono due passaggi la scelta degli obiettivi
Il ripensamento e regole di vita interna del sindacato generale di classe condizione per ricostruire una identità e nel contempo far sì che il lavoro appesi
Nella vita politica del Paese e nella fase costituente
Vorrei se mi consentite ancora non più di un paio di minuti per una terza questione
Via un terzo terreno sul quale è necessario dispiegare un'iniziativa di massa e popolare che affronti le condizioni drammatiche della condizione in particolare nelle grandi aree urbane
Dove maggiore è la crisi è il degrado
A partire dalle grandiosità del Meridione ma anche del Nord
Fare questo io credo e se non siamo capaci di utilizzare una legge che ha limiti profondi che è imperfetta
Che però può consentirsi se è utilizzata assieme a obiettivi a mobilitazione di massa
Quella relativa alla costruzione dei governi metropolitani nelle tredici maggiori città del nostro Paese dove maggiori sono i problemi abitativi della casa dell'acqua dei trasporti
Deve il simile Rita in altre parole se attraverso la definizione di piattaforme nei quartieri che affrontino questi problemi che siano la base per una mobilitazione di massa e popolare siano anche elementi decisivi nella costruzione di quelli che sono i futuri governi metropolitani e le municipalità non ripetere in altre parole l'errore della fase costituente delle Regioni di vent'anni fa
Ma nella costruzione dei governi metropolitani mi sono soffermato sulla ricomposizione del lavoro sul sindacato generale sui sindacati e sui sistemi urbani perché ritengo che questi possono essere se noi concretamente paziente mente nei quartieri nelle fabbriche negli uffici ricostruiamo quell'iniziativa politica
Che può incidere rimettere in moto il processo nel Paese e in questo modo anche incidere profondamente su quello che deve essere il carattere della fase costituente e su quelli che sono gli sbocchi conclusivi gli sbocchi conclusivi di un partito di massa democratico e comunista
Compagnia magari tramite segretario della federazione di viareggio
Compagni scusate un attimo di pazienza dopo la compagna Michetti ci sono altri due interventi compagno Cazzaniga il compagno Garavini noi vi chiediamo uno sforzo non di pazienza non mi pare che si tratti di questo ma di resistenza capiamo la stanchezza di tutti ma d'altronde le vicende politiche che ci aspettano richiederanno resistenza ebbene esercitarsi da subito
Prendiamo i compagni di Kenneth ai minuti
Riprendo che questa Assemblea sia un momento necessarie significativo al quale si guarda con grande attenzione molti militanti sì
Per favore
Pensavo che anche l'esistenza la voglia di chiacchierare però
Incominciamo
Rizzo ritengo che questa Assemblea se un momento necessarie significativo al quale si guarda con grande attenzione da parte di
Con grande attenzione di molti militanti e anche da molte forze esterne al partito
Cioè sicuramente tanta forse troppa aspettativa verso quest'appuntamento troppa in relazione al fatto che sarà impossibile dare tutte le risposte politiche programmatiche che oggi sarebbero necessarie
è auspicabile che riusciamo a delineare con nettezza alcune idee forza insieme ad un percorso possibile
è in questa ottica certa ambiziosa che vogliamo portare il nostro modesto contributo che parte da una situazione specifica quella della Federazione della Versilia che vede l'aria della mozione numero due largamente maggioritaria
C'è grande preoccupazione e sconcerto per come si sta concretizzando nel partito a ritmi di progressione geometrica quella deriva di destra che denunciamo come pericolo reale al diciannovesimo congresso
Si tratta di una caduta verticale programmatica politica mi rapporto di massa di stile con risultati di destra molto marcati nonostante il perdurare di alcuni metri verbali ismi di maniera
Sconcertante è come non sia stata analizzata seriamente la sconfitta elettorale del sei sette maggio la più grave sconfitta elettorale nella storia del PC
Le cui cause strutturali sono di più lungo periodo ma che non è corretto non mettere in relazione anche con la svolta di novembre e le sue conseguenze politiche
Alcune rapide considerazioni su questioni che riteniamo fondamentali
Non dobbiamo accordarci sulla discussione sul se stare nella fase costituente dobbiamo discutere sul come
In primo luogo rendere chiaro esplicito dichiarato che noi stiamo nella Costituente con l'obiettivo di rifondare il PC
Gli fondare cioè una forza antagonista rispetta l'attuale modello di società capitalistica una forza comunista democratica
Per questo dobbiamo sviluppare una discussione su contenuti fondamentali
A un vero primo rapido e rapido superamento dei blocchi militari contrapposti anche attraverso un rilancio del movimento pacifista un drastico disarmo generale perseguito anche che attraverso atti unilaterali
Un impulso reale alla logica Bindi per interdipendenza che si concentri sui rapporti nord sud in una nuova politica di sostegno allo sviluppo autonomo autogestito
Un netto no ad una Germania unita e armata nella NATO
Di un rilancio delle lotte di massa a partire dalla classe operaia ed è lavoratori dipendenti su temi decisivi quali l'organizzazione del lavoro la democrazia sindacale è un forte adeguamento salariale
Ci sviluppare rapporti un'iniziativa delle compagnie nei confronti del movimento delle donne ricercare rapporti stabili di confronto e di progettualità comune nel rispetto delle reciproche autonomie identità
Nei confronti del movimento degli studenti porci come interlocutori leali sostenendo con in convenzione le lotte per l'affermazione di un'organizzazione del sapere libera e non al servizio dei grandi interessi privati
Nella fase costituente non può essere intaccata la sovranità del partito delle sezioni agli organismi dirigenti centrali
Mi costituenti comitati dovremmo lavorare per l'avere vie interlocutori fondamentali dei punti programmatici richiamati pacifisti extracomunitari lavoratori donne studenti
Alla domanda molta diffusa su quale sia il nostro obiettivo dobbiamo dare una risposta molto netta noi vogliamo salvare il PC
Rinnovando lo profondamente li puntandolo vogliamo salvare il Partito Comunista Italiano forza peculiare nell'Occidente capitalistico e non solo
Il ventesimo congresso sarà decisivo in quanto una parte almeno di quella che fu la maggioranza del diciannovesimo congresso proporrà di sciogliere il partito comunista italiano e di dare la vita vita ad un'alta formazione politica noi continuiamo a non essere d'accordo su questa posizione anzi ci siamo rafforzati nel nostre convinzioni sulla base di fatti concreti
Primo fra tutto tra tutti l'abbandono da parte di tanti compagni della tessera rifiutata proprio per il dissenso netto nei confronti della proposta di costituire nuova Polo forma politica
La non disponibilità di molti di militanti all'impegno politico e in questa fase di crisi d'identità del partito e addirittura da parte di altri compagni la dichiarazione di non aver votato perché non si riconoscono più in questo partito
Inoltre per quanto è avvenuto in questi mesi la deriva di destra che si è affermata l'estrema limitatezza delle forze esterne dichiaratosi disponibili alla proposta aleatoria fatta dalla maggioranza del partito
Per tutto questo ci proponiamo un obiettivo difficile ma possibile divenire maggioranza al ventesimo congresso
Un congresso che dovrà essere sovrano in cui dovranno decidere in piena autonomia iscritti del PC sulla base dello statuto del PC su questo non ci potranno essere le vere che né deroghe né compromessi
Per divenire maggioranza compagni dobbiamo continuare a dibattere anche a livello di gruppi dirigenti puntando a qualche spostamento ma soprattutto dovremmo sviluppare da subito un grande esteso rapporto con l'insieme del partito in modo capillare
Dobbiamo parlare discutere argomentare con tanti di quei compagni che hanno votato per la mozione uno perché era la linea del segretario ma che saranno in ben altro stato d'animo quando il loro voto sarà decisivo per sciogliere il partito comunista al ventesimo congresso sarà in discussione l'esistenza del PC
In modo esplicito non saranno pochi compagni delle sezioni sostenitori della prima mozione che potranno modificare la loro posizione
Ma ancora di più dobbiamo rivolgersi alla maggioranza dei compagni che non hanno partecipato al diciannovesimo congresso ben i due terzi del partito con l'obiettivo di elevare notevolmente la partecipazione a questo decisivo congresso
Se tutto quanto detto è vero è possibile si impone un necessario forte lavoro politico organizzativo che ha una priorità
Quella di ritessere aree tutti quei compagni che non vogliono rinnovare la tessera del novanta bisogna dire a questi compagni di farlo subito per fare questa battaglia con lui una battaglia fondamentale decisiva e non può essere disertata speci dai compagni che si ritengono più critici
Questa questioni non possono essere sottovalutate noi riteniamo essenziali infatti è proprio partendo dai essa con notevole mai disgiunto fa sforzo politico organizzativo
è stato possibile raggiungere i positivi risultati della Federazione della Versilia
Concludendo
Proprio per il taglio dato all'impostazione che abbiamo cercato di delineare non ci convincerebbe l'ipotesi di strutturare il corrente l'aria della mozione due sarebbe un grave errore per molti motivi
In primo luogo perché contrari a nuovi centralismi poi perché perderemmo obiettivamente l'autorevolezza di essere certa una parte del partito ma perché ne rappresenta limpidi essi generali
Inoltre inficerebbe la battaglia fondamentale ipotizzando almeno per una parte l'acconciarsi a divenire corrente di sinistra corrente comunista Della futura cosa che magari contratti un po'di spazio e qualche briciola di potere
Diciamo francamente che questa ipotesi Annoni non ci interessa e che sarebbe velleitaria e fallimentare
Invece la richiesta che viene da gran parte dei nostri compagni è quella che è necessaria ancora oggi in Italia mantenere la forza organizzata comunista
E per i milioni di comunisti che non l'hanno votata diciannovesimo congresso e soprattutto per la sorte di milioni di lavoratori di donne di giovani che non potrebbero trovare risposte positive alternative in un partito che smarrisce la propria identità
Ha una grande responsabilità quella che oggi abbiamo è quella di rimanere comunisti per noi e per il Paese
Su questo obiettivo si può lavorare per mantenere uniti i nostri compagni per evitare scissioni silenziose
E per aggregare le nuove povertà che porti che ci sono che non si sono riconosciute della proposta di Occhetto e che ci chiedano pressantemente chiarezza di idee e di prospettive
è necessario a questo punto un forte impegno organizzativo
Senza organizzazione a tutti i livelli non si può vincere una battaglia come questa la nostra esperienza ci indica come sia fondamentale il livello organizzativo nelle sezioni e da qui compagni che può venire nostro rafforzamento è in questa direzione che bisogna lavorare con slancio con passione con intelligenza critica è necessario è possibile salvare rinnovando lo questo nostro partito comunista italiano
Parola compagno Gian Mario Cazzaniga
Assieme al compagno Cossutta ha rappresentato la terza mozione in questa nostra Assemblea e ringraziamo della presenza e al quale facciamo i migliori auguri per l'Assemblea buon lavoro per l'Assemblea dell'Eliseo di domande
Compagne i compagni
Mentre seguivo l'introduzione itinerante il vostro dibattito
Mi chiedevo
Quali segnali sarebbero arrivati
Alla periferia
E lo stesso problema beninteso mi pongo per l'Assemblea della mozione in tre domani
Dove beninteso
è bene che i segnali siano gli stessi
Certo noi soffriamo di una
Intossicazione
Dell'informazione
Alcuni interventi presso quello di Angius giustamente sottolineavano
A questo punto
E proprio per questo nella ricchezza la passione del dibattito di oggi
Ebbene può tuttavia necessario io credo che una sintesi
Chiara
In qualche modo si trasferisca alla periferia del paese
E poi che non penso di parlare e qui da esterno
Mi pongo per tutti noi
Il problema di individuare questi segnali
E io ne
Intravedo due
E il primo
Che era presente in questo dibattito e la volontà di intrecciare da lotta politica all'interno del partito con l'iniziativa politica di massa all'estero
Siamo tutti preoccupati dello scollamento in atto
Fra partito gente paese
E non credo cui sia sufficiente individuare le responsabilità
Che pure ci sono certamente in primo luogo di che il partito oggi dirige perché in qualche modo il rischio di uno scontro che si chiude
Fra di noi all'interno del partito
E che avviene invece nella indifferenza
Di pattuglia sciita che prima noi
E dunque avevamo e io rientravamo questo rischio c'è
Per questo io penso che il segnale debba essere di uscita da un pericolo di congresso permanente e di recupero di un rapporto quotidiano con la realtà in cui appunto la lotta interna necessaria
Nel partito
Può tuttavia caratterizzata dal dall'intreccio del riferimento privilegiato
Alla realtà del paese
Insomma
Il l'etichetta di fronte del no io credo che ci stia stretta
La nostra etichetta è quella di comunisti che propongono nell'analisi nei programmi e nelle iniziative di lotta un momento di organizzazione
E di emancipazione al grandi mass
Il secondo segnale ed era ben preciso in molti interventi ma
Il richiamo qui per la passione
Forte oltre che per l'autorevolezza
Quello che compaia una tant'è che il senso della nostra battaglia è che vogliamo diventare maggioranza
E che non attendiamo il prossimo congresso per ripetere
La conta di quello precedente ma che nell'iniziativa quotidiana nelle proposte che abbiamo da fare e dentro e fuori il partito noi riteniamo di poter essere maggioranza future
E c'è questo io credo che ci siano tre terreni
Da privilegiare
Uno del sindacato
Uno nella conferenza un secondo la conferenza programmatica un terzo i comitati per la Costituente
Per quanto riguarda il sindacato io credo che la ricostituzione di un processo democratico
Di formazione decisioni all'interno del sindacato sia la condizione per ricostruire un rapporto di democrazia reale fra sindacati e lavoratori
Ed è evidente che nella storia
Di un patito di classe di massa e come il nostro ricostituire questo tessuto democratico e questi rapporti è condizione per ogni altra iniziativa politica di movimento
E da questo punto di vista
Il
La restituzione del pluralismo
Politico
A un organo anchilosato come oggi il sindacato più obiettivo prioritario per arrivare a programmi vincenti iniziative di lotta
La seconda questione quella conferenza programmatica se come credo siamo tutti d'accordo siamo andati a uno sconto di schieramento che annebbiato la chiarezza del confronto e dello scontro politico al precedente congresso
Dobbiamo dalla conferenza programmatica obiettivi chiari
Io non credo che si possa pensare una conferenza programmatica con un documento unitario
Non perché voglia fare qui l'Apologia della divisione ma perché quella discussione politica che non c'è stata nella conferenza programmatica deve finalmente individuare i suoi referenti sociali politici
E così nei comitati per la Costituente e molto facile dire che questi comitati sono scatole vuote e fondati sul nulla
Ma noi non possiamo sederci dopo aver detto questo noi dobbiamo proprio poter nostre proposte di iniziativa e di organizzazioni in questi comitati dimostrando proprio noi
Di non essere di conservazione degli attardati Madia diede più quello più proposte migliori proposte
Degli anni
E da questo punto di vista per quanto riguarda il programma io non mi voglio Ottavia molto tempo tanto più a quest'ora
Ma credo che alcuni punti vadano sottolinea
Uno e l'intreccio fra recupero della democrazia sindacale di sviluppo delle lotte sociali
Giustamente Chiarante sottolineava il pericolo della manovra congiunta Confindustria
Le scosse di Parma e atteggiamento del governo
E dall'altra un intreccio sviluppo
Per la notte rivendicativa e lotte sociali e punti qualificanti della Finanziaria
Dove quella gigantesca risoluzione del reddito avvenuta contro il lavoro dipendente negli anni ottanta
Deve diventare processo opposto
E lo sviluppo di movimento iniziativa politica negli anni novanta
E ancora sulla finanziaria credo che il taglio della spesa militare sia il punto da cui partire mi rifaccio quell'intervento che condivido la compagna Castellina
Per una più larga iniziativa
Tanto più che oggi questa battaglia assai più un nemico interno
Che il nemico internazionale
Io non credo che in questo momento siano gli americani che hanno i loro problemi di bilancio adesso è un ostacolo tra un taglio alla spesa militare
Ma è l'intreccio nel nostro Paese del complesso militare industriale c'è ancora una volta un complesso di avversari sociali e politici guidati dalla FIAT guidati da Agnelli
E allora ecco che battaglia politica internazionale battaglia sociale interna si intrecciano
E ancora io credo che sia necessario iniziativa forte sul Mezzogiorno
Sul terreno della lotta alla criminalità e penso qui al problema della riforma degli appalti pubblici
Ma non possiamo fare semplicemente una battaglia di manifestazioni
Io credo che il nodo dell'attuale legislazione sul Mezzogiorno vada aggredito nel suo complesso anche superando ritardi nostri
Sia per quanto riguarda gli attuali meccanismi di trasferimento
Sia per quanto riguarda le attuali forme giuridiche e amministrative relativa agli appalti pubblici se su questo beninteso anche su altri punti
Noi riusciremo in questi mi sì
A dimostrare di essere noi
Le forze che hanno più capacità di elaborare proposte di sviluppare iniziative
Nel Paese e nella quotidianità
Ecco che io credo che quel rimescolamento delle carte che investe certamente settori non piccoli della maggioranza possa essere realizzata
Da questo punto di vista mi rifaccio ancora all'intervento del compagno Natta la volontà di diventare maggioranza deve diventare articolazione di programma politico e articolazione viziati non sta scritto da nessuna parte
Che la battaglia contro lo scioglimento del PC è già stata persa
Non è così abbiamo intenzione di combatterla e abbiamo intenzione di vincerla Mining
No no no fanno Sergio Garavini per l'ultimo intervento di questa sera scusate compagni prima ridare la parola Garavini domani mattina abbiamo molti interventi e molte cose da discutere è assolutamente necessario dare la parola al primo compagno iscritto alle ore nove e trenta precise ognuno di voi si regoli sui suoi tempi ma alle nove e trenta bisogna essere già punti o la maggioranza qua dentro grazie carente
Compagne e compagni
Io credo che Craxi
Un discorso che ha fatto all'assemblea socialista
Abbia dato un forte impulso al processo costituente di una nuova forza politica
Perché dichiarando che nell'unità socialista il Partito socialista italiano sarà una componente ma solo una componente aperto evidentemente uno spazio
Nel quale del resto
Si è prontamente collocato lo stesso compagno Occhetto
E se questo è vero se cioè
Questo processo si svolge
Essenzialmente nella direzione di una nostra collocazione con il Partito socialista in una forza socialista riformista
Vi sono delle domande fondamentali che noi a mio parere siamo obbligati a proporci
Dobbiamo chiederci cioè
Se nella situazione
La tendenza è un successo della democrazia
La tendenza è ad aprire uno spazio ad uno sviluppo di un processo
Democratico e riformista
E credo che
Questo interrogativo dobbiamo proporci e lo nel quadro internazionale nel quadro nazionale
Se ci riferiamo alla situazione internazionale
Noi siamo davanti a una crisi dei Paesi del socialismo reale in cui vi è una rottura democratica
Ma vi è anche l'affermazione travolgente per certi
Aspetti situazioni di forze nazionaliste
Mercanti liste e perfino reazionari
Se guardiamo alla situazione del terzo mondo noi registriamo negli anni ottanta una crisi economica drammatica
Che ha fatto sì che in quegli anni reddito pro capite sia diminuito in tutta la l'Africa e in tutta l'America latina
E non sia aumentato in una parte decisiva della sia una crisi che evidentemente si oppone
Mette un ostacolo a spinte democratiche e va sollecita involuzione politica nella direzione opposta
E se guardiamo al mondo sviluppato alare dei Paesi capitalistici dove vi è stata una grande espansione economica dobbiamo però registrare che adesso ha corrisponde la compromissione di alcuni punti decisivi di quelli che sono stati compromessi socialdemocratici del decenni passati in particolare la l'attacco allo stato sociale l'attacco alla piena occupazione
E allora
Hanno probabilmente ha ragione quegli ideologi liberaldemocratici che del resto sono molto citati anche nel nostro partito come Dahrendorf che dicono che insieme alla crisi del comunismo c'è anche una crisi della socialdemocrazia
In altri termini siamo di fronte a una nuova prospettiva di sviluppo del riformismo
O siamo di fronte a un bisogno di una ripresa critica fondamentale del capitalismo che costituisca la base per una contestazione di queste contraddizioni che sono emersi il quesito si propone acutamente anche in Italia
Dove il processo di integrazione internazionale ci porta un punto di entrata in Europa
Nella quale non avendo alle spalle un processo di riforma noi rischiamo l'economia nostra rischia di essere comandata dall'esterno
E in questo comando attraverso la moneta forte attraverso le pressioni che vengono esercitate per l'alleggerimento del prelievo fiscale sui redditi da capitale e via dicendo
Si riflette sulla classe operaia sui lavoratori sulle classi
Subordinate l'adeguamento a questa situazione c'è l'attacco ai salari l'attacco ad ogni più ipotesi di riforma fiscale l'attacco alle prestazioni sociali eppure dopo sette anni consecutivi e di espansione economica
è una costatazione che fa molto spesso il compagno Oraichi che è condivisibile
Ma si risponde a una situazione di questo tipo
Sulla base della sommarietà dell'analisi della fase politica che viene proposta nella fase costituente
è possibile rispondere una situazione di questo tipo
Se non c'è una ripresa fondamentale di critica sociale su cui innestare una capacità di mobilitazione delle masse e l'interrogativo è tanto più occulto se guardiamo agli sviluppi della situazione politica nostra all'esito delle elezioni
E anche all'esito dei referendum che non segna accerto la presenza di una spontaneità che va nella direzione di uno sviluppo democratico riformatore
Ma che se vogliamo coglierli questi segnali nella loro durezza e così devono essere colti ci pone tutt'altra questione
Ci pone un bisogno di piegarsi appunto alla durezza di questa situazione di affrontarla riprendendo la forza ideale e mobilità attrice di una critica sociale fondamentale
Lungo un'opzione che cominciando dalla riflessione critica non può stare
Nei limiti e nei confini del riformismo
E questo è un punto di fondo
Che deve essere proposto
Perché anche partendo da lì che noi possiamo cogliere i segnali nuovi che ci sono nella situazione
E da anni il valore necessario
Capire il senso che ha avuto la rivolta degli studenti contro il mercantilismo nell'università
La il piegare le istituzioni scolastiche la logica del capitale
E la rivolta che comincia a esserci prima di tutto nei giovani operaie nelle nuove condizioni di lavoro che l'innovazione tecnologica determinato che sono nuovamente condizioni di sfruttamento alienazione
Perché quelli sono i punti di partenza di una critica sociale fondamentale da cui una forza che in quella critica affonda la sua ragion ideale e culturale di fondo riesce a ricostruire
Un incontro corrente una tendenza per notare questa situazione
Ma se le cose stanno in questi termini io credo fermamente che siano così e ma allora la ragione
Del nostro dirci comunisti
La ragione del nostro proporci come comunisti è una ragione di fondo va ben al di là dei confini del nostro dibattito congressuale ed entra nel merito della valutazione che dobbiamo dare fondamentale della situazione in cui ci troviamo
E di qui possiamo anche derivare
Un'altra questione che sta di fronte a noi il fatto di legare cioè come nella migliore tradizione del nostro partito
Questa capacità di analisi critica di indicazione della reale situazione anche della tendenza
Chi è in atto quando si rispetto a questa tendenza bisogna andare controcorrente all'individuazione dei punti
Su cui noi dobbiamo chiamare il partito e la sinistra un nuovo impegno
Di critica e di mobilitazione che sono badate di fronte a noi molto precisi
Sono prima di tutto i punti della situazione internazionale noi non possiamo stare nei limiti dell'assenso alla politica governativa che ha espresso il compagno Occhetto nel suo dibattito con Andreotti
Perché noi abbiamo bisogno di considerare il crollo dell'est la fine del Patto di Varsavia si tratta soltanto dell'autunno di quest'anno
Come il primo dato che impone lo scioglimento dei blocchi e di regolare i rapporti internazionali non più su blocchi politici e militari ma entro accordati conferenze organizzazioni che comprendono tutti gli stati e tutte le parti
E questo processo deve cominciare dall'Europa e deve cominciare in questo senso dal superamento della NATO ci possono essere momenti tattici di questo processo ma questo nobile tipo di fondo che una forza di sinistra coerente deve proporre
E questo riguarda anche la situazione delle lotte sociali
Possiamo noi di fronte alle scadenze che anche l'integrazione europea ci propone riproporre la linea dell'anno passato quando presentandosi nella discussione degli orientamenti finanziari del governo come quella forza che sa fare i conti Meglio del Governo e sa meglio del governo ridurre il Bilancio poi alla fine abbiamo trovato soltanto i ringraziamenti di Andreotti invece della mobilitazione delle masse oppure dobbiamo riuscire questa volta su punti determinanti
Chiamiamo riforma Steel scale
Cambiamo lo sviluppo delle spese sociali e delle spese di investimento chiamiamo la riforma delle aziende pubbliche a trovare gli elementi di mobilitazione di un blocco di interessi che ci consenta di correggere quella linea politica
Beh sulla questione sindacale anche una scelta si impone
Perché badate che c'è un legame farà la crisi della democrazia sindacale nella difficoltà di dare evidenza alle lotte operaie finalmente impegnate
Perché quando a Torino mi dispiace nella mia città proprio al momento in cui gli operai della FIAT riprendono a scioperare la CGIL fa un convegno cori padroni della FIAT per dire che il problema è la collaborazione grazie
Queste
Quando questo avviene questo è il segno di una arretramento dell'attenzione e della tensione sui problemi e reali emergenti dai lavoratori che quella vuoto di democrazia sindacale determinata e ma allora qui bisogna andare al concreto
Cioè una situazione in cui nel sindacato non c'è un rapporto vero fra i lavoratori gruppi dirigenti di nessun tipo
Non c'era possibilità di eleggere controllare rappresentanze sindacali sui luoghi di lavoro non c'è la possibilità di discutere ed approvare le piattaforme contrattuale le soluzioni degli accordi in quella situazione
Il sindacato non ha autonomia politica il sindacato così da Cato ridotto una dialettica tradizionale di correnti al vertice confederale nella CGIL un sindacato in cui la CISL e sempre più democrazia cristiana e la UIL sempre più partito socialista
E qui c'è un punto di rottura
Che bisogna praticare un punto un nuovo inizio davvero in questo caso che bisogna riuscire ad
L'assemblea
Che c'è un punto di fondo
E deve essere proposto
E nella direzione di un rafforzamento degli esecutivi è questo il problema
Basta partecipazione del
Una questione che comincia
Che riguarda i servizi sociali
Che era in
Come ci chiedono i nostri studenti e di in tutto lo Stato
Questo il problema io credo che questa sia la questione è
Entro che certe
Essa Necci è
In linea di critica fondato
E l'iniziativa politica in Medio
Che sta nella tradizione del nostro partito una tradizione peraltro che noi diamo affatto bisogno di prendere in toto al contrario
Io nella situazione nuova su questa linea hanno
In lista
Una rifondazione di
Di un ripensamento critico Diack
La nostra politica dobbiamo chiederci perché gli anni Sessanta abbiam fatto una conferenza opera
Sia del sessantotto negava
The rivendicativa
Chiederci perché abbiamo dovuto da attuare
Degli anni settanta
Menzione sociale
Tito dobbiamo chiederci perché
Svolta che poi ha impresso il compagno
è la lotta sulla scala mobile sia stata
Ossa e cancella
Ne che pure ci ha portato all'ultimo grande successo elettorale
Nel Novecento ottantaquattro e sul
è una riflessione critica di una
Non è che però
No su questa base
Una
In vista di Comun
Attici come
Maglia di questi settimane e di questi mesi
Esso e come
Ma se delle decisioni che prende
Dopo il congresso decisioni che non dov'
Oggi perché sarei
Ora ma sulla base
Avuto in questo senso la nostra battaglia politica
Allora