Presentazione del libro di Anna Mazzitelli e Stefano Bataloni "Con la maglietta a rovescio. Storia di Filippo Bataloni" (Ed. Porziuncola)

Allora buona sera a tutti grazie per essere accorsi così numerosi sappiamo che altri stanno arrivando sempre un venerdì pomeriggio a Roma con tutto quello che ne consegue quindi diciamo ancora più preziosa la presenza di tutti insomma come se avete visto che siete venuti appositamente Eric nel suo spazio stiamo presentare
Con la maglietta rovescio libro scritto da Anna Mazzitelli e Stefano Badaloni
Che innanzitutto ringrazio personalmente vera averlo scritto questo libro perché come vedremo non è assolutamente facile raccontare in un libro la storia del del proprio figlio infatti il sottotitolo con la maglietta rovescio storia di Filippo Badaloni edito da Porziuncola ed è anche alle volte
Diciamo un po'difficile presentare un libro che di fatto parla della storia di un bambino di solito quando si presentano
Liberi anche biografici sia davanti una mole di anni tali da poter diciamo giustificare una serie di ragionamenti che si fanno e quindi diventa
Per chi lo presento per chi in qualche modo se ne trova discutere un elemento quasi via appiglio invece la Vita
Ovviamente Breve nella sua temporale
Ma non per questo meno intensa di Filippo costringe il lettore già di per sé a qualche modo porsi delle domande e trovare delle risposte
L'idea di questo libro insomma
Io trovo estremamente coraggiosa perché di fatto
Senza che diciamo togliamo nulla alla grazie allo splendore che ovviamente la storia di Filippo ha regalato a tanti di noi che stiamo qui comunque una storia dolorosa una storia che ovviamente parla di un bambino che si ammala di un bambino
Che che non ce l'ha fatta che non è più fisicamente con noi e quindi chiaramente tutto questo fa sì che la tentazione di di rinchiudersi o dentro casa o dentro i propri pensieri le proprie
Aspettative tradite i propri dolori sia magari più forte del rendere
Pubblica e e far diventare questa storia insieme
E quindi diciamo che che questa è
Da lettore e da presentatore di questo libro il ringraziamento che chiede di che vi faccio insomma penso che sia ringraziamento che che i tanti che sono qui oggi fanno a voi dall'altra parte
Diciamo anche bene dire che questo non è un
Libero celebrativo di Filippo non è il libro celebrativo della vostra famiglia non è un libro che
Indica con quanta forza vede avete in qualche modo intrapreso un percorso è un libro in cui principalmente sono raccontate delle cadute
E delle risalite
Siamo insomma in tempo di Quaresima e quindi è anche chiaro insomma che queste cadute queste
Risalite sono anche per chi compie un percorso spirituale un po'all'ordine del giorno in modo ancora più forti in questo tempo però
Anche questo è è un dato importante cioè fare un libro in cui non ci si Celebre annunci si incensa non ci si dice guardate tutto facile
Mai un libro in cui si dice guardate che è tutto difficile ma diciamo quella difficoltà e resa più lieve e da chi
Ha portato bene altri pezzi ben altre croci in precedenza allora la prima domanda che faccio ad Anna
Il Polo insomma rivolgo anche a Stefano magari in seconda battuta
Diciamo sappiamo tutti che questo libro ha avuto un percorso molto veloce il lungo al tempo stesso un percorso anche abbastanza indecifrabile perché si è quasi iscritto da solo
Allora come Stato ritornare un po'su quei passi fatti e come è stato anche in modo diciamo abbastanza inconsapevole incosciente farsi un po'guidare nella scrittura di questo libro
Sì
Non è stato facile
Il libro l'idea del libro
Stefano veramente aveva l'idea del libro già da diversi anni
Ogni tanto mi chiedeva mi diceva tu sei il nostro discreto se la nostra memoria io dimentico tu invece mantiene tutto
Quindi permette di fare questa cosa devi scrivere e a più riprese e devo dire che io mi ero seduta davanti al computer aveva aperto un file di Word la pagina era rimasta bianca
I fazzoletti erano finiti e quindi poi avevo richiuso così senza aver scritto niente
E
Non so perché è stato diverso però in effetti è stato molto rapido
Piuttosto difficile perché poi anche come scelta gli ho scritto il libro ha presente quindi scrivere una cosa significa anche ripercorrere tutto quello che è stato
E non è stato facile questa cosa è avvenuta ad agosto scorso eravamo in montagna
Stavano stavo coi bambini e io stavo in casa scrivere e nel frattempo
Mandavo messaggi qualcuno amiche a amici dicendo guardate io sto facendo questa cosa sostenete Mist come potete pregate
Insomma va be'diciamo che una settimana dopo il grosso c'era poi naturalmente c'è stato tutta un'opera di
Di correzione di revisione eccetera però
E quindi questo mi fa pensare che
Era tutto lì serviva solo insomma iniziare mettere nero su bianco e che appunto sono stata veramente sostenuta e non è stata una cosa l'ho fatto da sola
Questa fare invece dei libri diciamo un elemento costitutivo alla trama no
Diciamo che come dice don Luigi Maria Epicoco nel nella prefazione di questo libro molto bella
Inizia con semplicemente ricordare che questo non è un libro perché questa già un è un bel controsenso secondo me perché diciamo la vita di Filippo né nella sua diciamo storiografia diciamo somiglierebbe a tante vite che purtroppo si spezza di tanti bambini che magari anche mentre stiamo parlando combattono contro Draghi contro malattie incurabili in tanti reparti di ospedali tanti reparti pediatrici
Però in qualche modo proprio non essendo un libro
Neanche la storia di Filippo è una storia esclusivamente storiografica perché se la dovessimo raccontare qui insomma sarebbe anche da un punto di vista analitico molto semplice no un bambino che nasce che a due anni si ammala e dopo un tot di tentativi non ce la fa
E lì sarebbe finita storia però in realtà non essendo libero e non essendo solo questa la storia c'è molto di più come è stato anche in qualche modo rivedere un po'da lontano quel molto di più
Sì beh allora innanzitutto
Mi viene da dire che è stata un è un libro che non che non vuole dare risposte
Proprio perché questa la storica ben vissuto una storia che abbiamo condiviso con tanti bambini che anche loro voi non non ce l'hanno fatta
Non vuole dare risposte però noi abbiamo affrontato questa iniziativa di di di di scrivere questo libro
Perché ad un certo punto ci siamo resi conto che la storia di Filippo dopo la sua morte noi avevamo un po'ricevuto una sorta di dono no cioè c'era
Abbiamo patito per sei anni avevamo poi l'avevamo salutato senza cadere nella disperazione più totale
E quindi questo per lei era stato un dono però c'era qualcosa che non era stato ancora
Passatemi il termine sfruttato abbastanza cioè era un dono talmente tanto grande che bisognava non sprecarlo
E quindi
Ci son voluti tre anni per rendersi conto che dovevamo ritornare su questa storia
Ci sono ci sono c'è voluto del tempo proprio perché come diceva Hannah non era semplice ritornare su su su certi fatti su certe storie anche su certe persone
Per cui però è arrivato il momento in cui
Anche più di una persona c'ha detto guardate che la storia che avete vissuto con Filippo è una storia che va approfondita una storia che può portare altri frutti
E quindi è stato non semplicemente raccontare quello che è successo è stato un po'quasi viverlo per per capire che che che ho che cosa aveva lasciato in noi insomma che cosa che strada avevamo fatto più come come persone come anche come credenti voglio dire no nella in questi in questi sei anni
Se posso dire recentemente mi è capitato di ascoltare una catechesi
Sulla sulle Morroi sa quel brano del Vangelo di quella donna che malata da dodici anni che cioè emorragie da dodici anni
Che ha sentito parlare di Gesù
Ci va incontro lo tocca ed è guarita
E subito Gesù gli dice si gira dice qualcuno mi ha toccato qualcuno mi ha guarito
E poi ed era pazzesca sta cosa perché cioè lei era stata guarita non aveva bisogno dice Gesù sapeva la storia di questa no essendo Dio conosceva la storia di questa donna però la va a cercare
La va a cercare lei gli racconta la sua la sua storia
Perché questa cosa non lo so cioè però appunto nella nella catechesi che sentivo giustamente il sacerdote diceva
Lei ha è stata guarita ha ricevuto un dono così come noi abbiamo licenziato diamo ricevuto una forma di di di guarigione con la storia di Filippo
Però questa cosa va condivisa va celebrata non va sprecata va ripercorsa
Perché un conto è guarire un conto poiché rimane risali per cui ad un certo punto
C'è diventato chiaro che noi questa storia dovevamo riprende l'ATO questo saldo amo ripercorre
E quindi da lì poi Natoli
Ecco entrando un po'nel libro un
Un dato che ho trovato molto molto interessante Annella
E la delicatezza con la quale in qualche modo è è descritto il il mondo di Filippo
Anche lo stesso titolo con la moglie con la maglietta rovesci cioè
In qualche modo una sorta di
Di dichiarazione poetica di come era Filippo e di come questo libro perché di fatto entrare nel mondo di un bambino da un punto di vista sia letterario che umano soprattutto entrare nel mondo di un figlio
è comunque sempre un'operazione molto delicata sia che il figlio abbia sei anni sette anni che venti trenta quaranta o cinquanta perché ovviamente
I bambini sono diciamo delle miniature di uomo sono delle sculture di qualcosa che ci sarà il modo più grande però diciamo quel patrimonio quel dono
Quel valore già lo portano dentro e allora
In qualche modo quel quel mondo così delicato quel mondo fatto di
Di personaggi
Di modi di essere perché ovviamente la maglietta rovescio è è chiaramente una diciamo una provocazione quasi dadaista
Di Filippo insomma di vedere le cose anche dall'altra parte del verso su cui comunque tutti quanti le osserviamo però quel mondo fatto
Del Piccolo Principe dei dei dinosauri di tutto quanto quello che in qualche modo
Luís e voi siete stati capaci di esportare in contesti molto duro diciamo sia dolorosi ma difficili
E questo diciamo che lo avete reso anche con la scrittura ed è secondo me un dono particolare perché chiaramente
Diciamo in un libro è anche facile secondo me accedere alla come dire al alla volontà di descrivere anche il peggio che si incontra perché ovviamente fa più presa anche sulle Tore e allora quel questa normalità fa innamorare il stordisce quasi la normalità di un bambino in contesti più grandi di quelli in cui un bambino dovrebbe stare le allora come è stato Anna descrivere questa
Questo mondo che non era solamente il tuo che non era il tuo che però ai in qualche modo reso e Donato voi a chi leggerà questo libro
Allora Filippo si prestava molto a questo perché Filippo viveva tutto in maniera stranamente intensa è un po'come faccio io cioè in questo era molto simile a me
Per cui tutte le sue
Possiamo dire fissazioni diventavano dei militari liscia e questa cosa della maglietta rovescio era una cosa sulla quale
Litigavamo anche cedui
La mattina si alzava e diceva che la maglietta malamente in questa maniera acquatico ma veramente riguarda andiamo a pranzo da oppure dobbiamo uscire oppure perché si sta in ospedale insomma poteva fare quello che voleva però
E non c'era verso no erano vere Prodi stazioni così come un'altra delle sue fissazioni era che lui trovava s'sintomo se insegna di bellezza
Aver il collo lungo e quindi stava lì che allungava il suo colle dicevamo ma guarda che collo lungo che ciò e poi questa cosa veniva riprodotta nei suoi disegni e quando cioè io mi ricordo delle volte in cui lui mi chiedeva magari era stanco era in terapia insomma mamma disegna mini quest'animale
La foca che ne so un animale proprio senza collo
Perché così io lo coloro va bene io bassi segnavo la foca come meglio potevo e lui mi mettevo un muso da qui a lì cioè non non si può non si riusciva a cosa fatta cioè calare al suo restauro dopo ridisegnato la poca e magari dopo un quarto d'ora
Ma che non lo vedi che non gli hai fatto il collo lungo insomma era veramente così ed era il bello e il brutto suocera facile stare con lui per questo ed era difficile stare con lui per questo per cui descriverlo
Per me ecco questo invece è stato facile scrivere di lui perché perché ci siamo voluti bene perché era stato bellissimo averlo come figlio e io non non avrei voluto assolutamente che lui fosse diverso da come era
E per quanto riguarda le le cose brutte siccome tu dici diciamo che potevo essere anche ci vuole
Però ecco non sì no potevo esagerare i di più probabilmente perché c'è stato del brutto c'è stato ovviamente c'è stato del brutto
Però in realtà quello che c'è rimasto denunciato dice il seme che è stato era era un seme questo seme prima di tutto per noi è stato un seme
E ed è diventato un fiore bellissimo per cui tutto quello che c'era di brutto comunque sia col tempo si è affievolito da rimasto di più il bello per cui
Ecco proprio sul bello Stefano c'è sempre un'altra frase presa dalla prefazione di don Luigi Maria di Como che dice la bellezza come la sofferenza che tante volte ci aspetta dietro l'angolo ci spinge a trattenere il fiato e a non vomita are parole
Ecco l'esperienza anche della malattia di di Filippo
è stata ed i successivi passi è stata
Diciamo per voi anche un banco di prova importante come genitori perché questo ovviamente e anche un libro scritto da da due genitori
E questo banco di prova ovviamente lo avete affrontato
Nel modo più ampio possibile proprio condividendo perché prima del libero c'è stato un blog ci sono stati diciamo
Tante modalità di comunicazione di quello che avveniva spesso si dice che la scrittura
Io non sono molto d'accordo a un potere quasi liberatorio insomma io non diciamo più che altro secondo me aiuta forse a come dire affermare quelle emozioni che andrebbero coi anche anche via in modo incontrollato però ecco diciamo che le parole sono sempre stata una dimensione che di accompagnatore una dimensione anche dirittura perché come abbiamo ripetuto anche all'inizio il silenzio è forse la soluzione più facile in tutto questo allora anche qui c'è una differenza perché chiaramente nel libro voi un po'sì si comprenderà però certe cose come le dive una madre un conto come libico un padre è un altro e e questo è stato anche diciamo un un esperimento in questo senso perché ovviamente diciamo spesso nel il dolore materno così come la gioia materna e e differente da quella paterna io diciamo essendo uomo sulla di diciamo esprimo molta solidarietà nei confronti e quindi
Ti chiedo anche un po'
Queste parole insomma hanno avuto tanti significati anche nella fase della malattia
Sì assolutamente sì Marmara dirò anche nella nella fase della scrittura del del libro perché naturalmente proprio per cui come dici tu la sensibilità maschile diversa da quella femminile come la sensibilità mia molto diverso la sensibilità di Anna ci teniamo a sottolineare se ci sei sottolinearlo è stato bellissimo perché come dire lei s'che ha scritto il testo poi m'ha detto dice bene adesso riguardano tu io facevo le mie correzioni basati sulla mia sensibilità dice ma guarda questa che cosa ha scritto
E poiché rimandava naturalmente modificato e lei mica stava tutto naturalmente per quasi tutto
No però è stato è stato importante
è stato importante per noi sin dall'inizio va be allora diciamo alla la cosa di condividere a parole quello che stavamo vivendo e nata come un esigenza naturalmente perché va be'voi Filippo considerate che non abbiamo cominciato a raccontare i pubblicamente quello che succedeva Filippo dopo i primi due anni che lui era malato cioè quando in pratica avuto la prima ricaduta
Questo l'abbiamo fatto essenzialmente perché avevamo la necessità di comunicare al tempo in un come dire rapidamente a tanta gente la le condizioni Filippo
Poi però come dici tu appunto diventata un modo per fermare quello che stavamo vivendo
Sì Dio per Anna è stato sicuramente molto più uno sfogo quello di raccontare le le cose che accadevano
Io cercavo più di rifletterci sopra e quindi però per tenere traccia di di di queste riflessioni
E poiché naturalmente gran parte di quello che contenuto del libro noi con l'abbiamo vari come dire riadattato da quello che avevamo da quello che avevamo scritto quanto meno ci è servito per tenere una traccia di quello che avevamo scritto
Però io devo dire che è stato importante perché
Il blog Ciampi poi aperto tante strade tante strade e in termini di conoscenza di persone di di di di diciamo per stringere legami io c'è non non dimenticherà mai il fatto che quando Filippo era nei momenti più Buy più difficile la sua malattia comunque c'era veramente tanta gente che ci scriveva veramente tante persone che
Voglio dire in tutto il mondo ma poco ci manca insomma non ci son ricade quando poi finì per morto
Attestazioni di di di pregare fonti di potrà da tantissimi paesi quindi non soltanto italiani e tutta gente che evidentemente ci aveva conosciuto tramite le parole che non avevamo lasciato avevamo lasciato nella Rete per cui lo stringere legami attraverso questo sistema poi è stata un un un elemento importante per affrontare poi momenti difficili per affrontare per affrontare le le prove
Ecco il libro poi nella sua nella sua accezione più classica del termine insomma
è un libro che ovviamente si legge anche
Con molta intensità con molta velocità Marta al tempo stesso libro che già si pone come uno strumento di condivisione questo penso che sia che sia molto importante
E soprattutto è un libro in cui
Diciamo la dimensione delle Toray a un veramente un suo valore specifico cioè a un certo punto ci si ritrova immersi all'interno di questa storia
E quasi ci si sente non solo parte in causa pur essendo passato molto tempo quella scelta del presente che diceva Anna diciamo la scelta felicissima da questo punto di vista
Però ad un certo punto
E ci si pone anche di fronte ad alcune domande che fanno alle volte anche un po'paura perché voi diciamoci la verità alla diciamo questo è anche un libro che tocca dei temi su cui diciamo sono sono pieni dibattiti nelle televisioni il dibattito pubblico il
Il dibattito privato insomma ci sbilancia proprio anche a prendere
Alcune posizioni nei confronti noi stessi rispetto a questo
Ed è difficile magari aggregare su un tema come la morte e come la vita dopo la morte come la sofferenza
Però in qualche modo sembra un'aria necessaria per arrivare in qualche modo a costruire ne ha percorso plurale un percorso che non si fermi sono la storia di Filippo perché poi ci sono tanti bambini nel libro ma ci sono anche tante storie che magari in questo momento andrebbero prese per mano perché diciamo quello che che fa una malattia non lo fa solamente sul corpo di chi colpisce ma spesso colpisce la famiglia la storia la memoria insomma
Diciamo male non si estingue solo se si guarisce fu se purtroppo qualcuno cade ma ha alle volte continua a lavorare anche in chi rimane
E e quindi libri come questo sono anche un antidoto una medicina a a questo
Però ecco il
Alle volte diciamo si ha paura forse di affrontare determinati argomenti voi questa paura insomma nel nome di Filippo la vede abbastanza superata spesso si sta dentro casa o non si scrivono libri così anche per paura di risultare noiosi no perché poi la gente ricominci a non chiamare più perché magari non è più diciamo quella quel Fibe che sociale che si aveva prima
E quindi diciamo che questo è anche un invito a non rimanere a casa per chi magari in questo momento
Incrocerà la storia di Filippo
Dunque io penso che allora innanzitutto ci sono ne abbiamo conosciuto tante persone che hanno sofferto come noi i cui figli non ci sono più e tante persone che hanno sofferto come noi sui figli ci sono ancora
Diciamo che non è come va a finire una storia mai fine della storia che
Determina poi quello che succede dentro di te nel senso che
Io posso dire di aver conosciuto persone i cui figli sono guariti e che stanno molto peggio di me
Io devo ringraziare Dio per questo evidentemente queste persone
Verso senza voler assolutamente giudicare perché io pure sto bene poi ci sono momenti in cui sto sotto terra però
C'è il problema come si come ci si apre a quello che si vive a quello che che la vita ti propone la vita di propone delle cose belle tu puoi stare malissimo la vita di propone delle cose brutte tu puoi trovare la buona notizia dentro queste cose brutte che la vita di propone e
Per quanto riguarda invece poi le persone che come noi hanno perso il loro bambino loro bambina
Dunque io credo che si cerchi certe volte di rimanere aggrappati a un dolore
Per non far torto alla persona che non c'è più
E
Noi da parte nostra invece abbiamo cercato di rimanere aggrappati al bello che Filippo è stato nella nostra vita
Proprio in in memoria di quello che non c'è più ma perché in realtà c'è ancora cioè tutto il bello che c'è stato il tutto anche la fatica anche la sofferenza anche però insomma visti alla luce a in una luce
Cristiana con l'aiuto di Dio
Tutto quello che c'è stato è stato veramente un dono per noi e e quindi non vogliamo che non ci sia più vogliamo che ci sia ancora e ne siamo grati che ci sia ancora per cui spesso si cerca di soffrire
Di di continuare a soffrire perché sembra di fare un torto in realtà a me sembrerebbe di fare un torto se io non sorride sì davanti a all'immagine di mio figlio alla al al fatto che io lo sento comunque presente anche se poi
Io punto alla fine del libro scrivo io comunque non devo fare i conti non dovrà fare i conti per tutta la vita col fatto che mio figlio non c'è più ma devo fare i conti ogni giorno della mia vita cioè in ogni momento io accudisco due figli ma so di averli avuti tre insomma
E questo non è una cosa sempre facile sempre che ti fa ringraziare arco
Ecco proprio su questo punto invece chiedo a Stefano prima di passare a leggere un uno scritto che ci ha lasciato
Il nostro editore sì corriamo chiamare che
Che che chi è che qui
Diciamo che questo è un libro che arriva anche molto a decostruire una certa retorica sul dolore questo secondo me è molto importante cioè spesso
Diciamo lo si dice sempre con il massimo dell'affetto insomma fine sembra che il il cattolico il cristiano lì dove affronti delle storie dolorose
Lo lo faccia sempre con ampi sorrisi con grandissime pacche sulla spalla sempre e c'è questa narrazione insomma che
Diciamolo un po'scollegata dalla realtà spesso sono dice
E allora non nascondere quei momenti di anche di oblio di lontananza dalla luce aiuta in qualche modo ad umanizzare perché se raccontiamo di un dolore che sembra quasi perfetto in qualche modo facciamo un torto sia al dolore che alla storia e questo diciamo che anche questo è un è un dato importante di coraggio di questo libro cioè qui quando c'è il dolore c'è nel senso non è risparmiato poi c'è comunque sempre colui che ti solleva con la C maiuscola e e però fondamentalmente quel dolore e tutto è vero è e e totale in qualche modo è anestetizzante come come qualsiasi altro tipo di dolore
Allora in questo senso
Non solo riaffrontarlo questo dolore come abbiamo detto è un atto di coraggio però è veramente un libro che aiuta a farci i conti col dolore perché non ci sono
Diciamo quelle
Soluzioni infiocchettata e nel mezzo no che fanno dire ho guardate quanto sono bravi questi due genitori questa questa famiglia
Ma anche in qualche modo pure avendo un figlio che sta male continua a lodare a dire grazie al Signore quasi benedice la malattia insomma la malattia viene maledetta più volte all'interno di questo libro ed è un dato secondo me sanissimo
E come tutte quante le storie di resurrezione la risurrezione solo alla fine di tutto il percorso quando si sta in mezzo non si ravvede risurrezione ecco in questo è è un libro totalmente antiretorico totalmente vivo vero un libro che che incide sulla carne viva delle torri ma anche fondamentalmente di chi incontrerà questa storia per caso
Immergersi in questo perché poi la scrittura è sempre un'operazione di scavo di di recupero anche di questo dolore quanto Stefano vi ha fatto ti ha fatto bene ti ha fatto male
No come dicevo all'inizio ha fatto molto bene Emmanuelle abbiamo vissuto proprio in questi termini cioè come andare a rischiarare in questa storia proprio per trovarci
Per trovarci il buono per trovarci il bello è chiaro che non abbiamo mai pensato che quello che sia successo e Filippo sia stata una cosa bella non abbiamo mai pensato che cioè come chiaro che noi diamo per scontato che senza remore licenziosi Filippo fosse ancora qui questo molto e molto evidente non non si può guardare a questa storia anche come dire alla luce della fede dire ah che bella no questo non non non lo diciamo non l'abbiamo mai detto quello che ci siamo sempre sforzati di fare e di trovare il buono che c'era in questa storia
Proprio punto scavando
Andando a a guardare oltre quello che era l'apparenza
Il dolore devo dirti la sofferenza ci accompagnato l'angoscia soprattutto perché immaginate che Filippo c'ho avuto tanti alti e bassi e quindi abbiamo vissuto per lunghi periodi più che con diciamo la sofferenza vera e propria perché si perché magari Filippo passato lunghi periodi in cui stava bene con con la paura no che sarebbe ritornata la malattia
Ma anche dopo cioè non mi ricordo quando è stato l'ultimo piante nello che ci siamo fatti ma non è stato molto più lontano di un mesetto fa
Cioè così come facciamo esperienza quotidiana del fatto che ne so che Francesco ancora oggi
Che oggi ha perso il fratello maggiore cioè di fronte a queste cose cioè non è che dici anche bello nella maniera più assoluta
Quello che abbiamo cercato di fare
Come dice molto dice molto spesso non Luigi che c'è scritto la prefazione
Non cercare di anestetizzare il nostro dolore
Ma quello di trovare una via di salvezza attraverso quel dolore cioè
Non quel dolore sicuramente non è frutto del caso per cui e non è ma detto male punto no evidentemente c'è
Un disegno molto più ampio molto più grande molto più profondo che bacchetta che va indagato che va scavato e che quindi poi
Come dire no e poi non abbiamo mai perso la fiducia nel fatto che nonostante tutte le difficoltà nonostante tutte le sofferenze
C'era comunque qualcuno che ci amano
E che quindi non poteva volere nostro la nostra la nostra sofferenza in maniera così per divertimento gratuita
E quindi in questo senso ripercorrere in questi poco tempo e realtà perché insomma da da da agosto a affianca dice a agosto scorso dicembre libera praticamente fatto
Ripercorrere quello che avevamo passato
C'è aiutato molto a ritrovare rischiava in questo in questo dolore in questa sofferenze proprio quello come di come dicevo prima cioè
Cerri ripercorrerli celebrare in qualche modo no questa quei quello che era successo non perché dovevamo appunto come dicevi tu all'inizio
Lanciare al mondo chissà quale messaggio ma proprio per il per una nostra esigenza per un un voler ritornarci dentro ritornerei capire le cose importanti che c'aveva lasciato di cose buone che ci ha lasciato
Ecco allora io leggere questa paginetta che fra Pietro Luca CIA scritto perché siccome ci sono vari mezzi di supporto tecnologici che riprendono questa presentazione siamo indiretta Facebook sarà registrata insomma
Diciamo non può partecipare insomma a questo diciamo questo tavolo qui e quindi ha scritto una paginetta proprio adesso che vi leggo
E quindi insomma e poi magari vediamo anche se se poi arriva anche qualche sollecitazione dalle dal pubblico in modo che poi andiamo a chiudere questa presentazione
E e frappè deluderà scrive di questo libro non va commentata la storia ma la copertina
Due nomi Anna e Stefano due lenti attraverso le quali leggere la storia
Due lenti
Di Donna moglie e madre e uomo marito e padre dell'unico paio di occhiali che la loro famiglia questo libro valletto quattro volte
Una immediate una immedesima Ando sin Filippo una in Anna e poi Stefano e le loro famiglie
Un sottotitolo Storia di Filippo
Ci potrebbe essere scritto il nome di ciascuno di noi
La storia di ognuno di noi è un libro che vale la pena pubblicare
Poi c'è il titolo rovescio
è un appello a cambiare la prospettiva su Dinoi
Su Dio e sulla vita
Questo libro racconta l'amore rovesciato di Dio per noi poi c'è una foto un volto riassunto dalla persona risalendo il volto di Filippo scopriamo quello di Dio infine un nome Porziuncola questo libro non aveva bisogno di una casa editrice questa storia aveva bisogno di una casa
E con la porzione di terra questo significa Porziuncola come piccola era Filippo ebrea nella sua vita
La Porziuncola racconta la vita e la morte di Francesco d'Assisi
Questo libro la vita e la morte di Filippo
Francesco e Filippo Cinzia io no a vivere e a morire
Ci insegnano che per i figli di Dio esiste solo la vita e la vita eterna
Che Filippo ci insegna ad amare ciò che è eterno
Fra Pietro Luca questo che diciamo un diciamo io e di presentazioni e faccio centinaia l'anno diciamo che e il messaggio più bello che un editore abbia mai scritto per un libero quindi diciamo di questo lo lo ringraziamo
Ecco anche questo è uno spunto di tantissime altre cose
Io però in chiusura
Voglio fare un una domanda prima di appunto lasciare la parola qualche domanda dal pubblico se ce ne sono
Sì ci siamo focalizzati molto su
Su Filippo molto su di voi però poiché la famiglia nel frattempo insomma
Che anche parte di questa storia e più larghe insomma ci sono Francesco c'è Giovanni Cimino nonni cugini voi parenti parrocchie insomma ci sarà un esercito fondamentalmente che diciamo allargato in tutto questo
Ma soprattutto dicevamo prima insomma che Filippo è
E tante cose ed è anche un fratello perché poi abbiamo visto insomma occupare il palco e gli altri due che sono rimasti e e la loro storia è anche la storia di Filippo c'è questa diciamo c'è questa fratellanza totale anche in questa in questa storia ecco dovrà avete mai avvertito in qualche modo il rischio di
Diciamo
Come dire non tanto di trascurare gli altri due perché poi alla fine sono abbastanza diciamo invadenti da non lasciarsi trascurare evidenza questo abbiamo già visto che sul palco ma che da un punto di vista di percezione emotiva no
Anche la ma anche la stessa grandezza poi di di Filippo nella sua vita nelle cose che comunque ha fatto
Potesse insomma attirare un po'l'effetto opposto dei fratelli nasce di solito
Io non ho alla la Ventura e forse la fortuna di avere fratelli dura generalmente per quello che mi raccontano insomma
Il primo è sempre quello che fa un po'la voce forte con secondo col terzo il secondo è quello un po'più diciamo geloso sul secondo e il terzo è quello che ci becca complessivamente da tutti e due
Ecco diciamo che questa dinamica viene anche riproposta nella vostra famiglia con molto Brivio e molta gioia però diciamo c'era spesso anche di un diciamo un pericolo ecco come è stato anche
Un po'arginarlo questo pericolo non cadere in questa tentazione e chi dice che l'abbiamo arginato la semola vorrà sapere se questo bravo perché se proprio sul pezzo che devo dire non era preparata però effettivamente il nostro cruccio cioè Francesco è nato che Filippo Ave che avevano fatto la diagnosi di malattia Filippo da cinque giorni quindi Francesco è nato con suo fratello malato
è sempre stato trascurato sì perché no cioè noi comunque per forza o per amore ci siamo dovuti dedicare naturalmente anche a Luino
Perché anche lui c'ha tutta una storia che Panelli ben raccontata
Di nascita non proprio semplice però nel momento in cui lui ha superato le sue difficoltà proprio iniziali
In affetti
C'è dormiva un po'da una parte un po'dall'altra stava un po'con una nonna con un genitore sì un genitore no
E questo per noi i comunque un peso cioè l'idea di questa cosa un peso e dunque noi abbiamo sempre
Parlato i nostri figli con molta franchezza della verità cioè
I bambini sapevano che Filippo stava male sapevano che da un giorno all'altro si poteva rientrare in ospedale e che quindi appunto uno uno da solo con con un genitore
In ospedale l'altro da solo col genitore a casa
E e anche quando poi Filippo diciamo avuto l'ultima recidiva quindi era chiaro che
Non sarebbe non ci sarebbe stato più niente da fare per guarirlo
La abbiamo accompagnato sia uno che l'altro anche Giovanni Giovanni era molto piccolo aveva due anni
E appena compiuti insomma quindi diciamo che l'ha vissuta forse un po'più superficialmente e spero che i suoi ricordi siano più legati a quello che è stato Di Bello piuttosto che quello delle
C'è stato di brutto
E Francesco invece aveva sei anni nel momento in cui c.d. per morto e e quindi per lui non è stato sicuramente semplice
Noi di abbiamo cercato di farli lo vivere nella maniera più
Naturale possibile Jean-Philippe morto in casa Luís l'ha visto e era stato con lui negli ultimi momenti insomma negli ultimi giorni io gli avevo detto che Filippo non non sarebbe guarito che stava morendo lo inizialmente si è spaventato
Però poi bambini mi hanno più risorse di una grande chef quindi così
E adesso quello che sarà
Adesso Padreterno si deve prendere cura di Francesco
Si potrà giungere esistono
Figli malati poi naturalmente esistono anche i fratelli beni dei figli malati quindi
Ci siamo trovati come genitori a dover da un lato fronteggiare la malattia di dignità di Filippo dall'altro anche fronteggiare la difficoltà che nasce dal che che è nata dalla nel in Francesco e poi Giovanni meno ma Francesco soprattutto di stargli accanto in in questo momento cioè come dicevo prima del Francesco si è trovato da un giorno all'altro bravissimo ma lasso di tempo senza il fratello maggiore che era poi dell'UI era sua era diventato in quel momento in quegli ultimi tempi proprio il punto di riferimento e quindi su questo ci dobbiamo
Cioè Anna resta aggiungendo delle coste chiuderete dico io il microfono verso di noi che finì per essere stato un fratello estremamente pesante cioè lui era così
E in più era mala cioè lui sarebbe stato pesante confratello anche se non fosse stato malato in più c'era la sua malattia dello rendeva ancora più pesante per cui insomma San Francesco la subito abbastanza ecco dovevamo dire qualcosa di gatti e cosa no dobbiamo ristrutturare del figlio perfetto no va be'alterata assolutamente il figlio perfetto per noi sì certa ora al cento per cento però insomma non era semplice
Bene allora non so se ci sono delle domande dal dal pubblico
Vediamo se se c'è qualcuno che che vuole fare delle delle domande
Ecco
Sì
Sì
Qui
Enzo ritorniamo astrazione scritto lei e
Basta esteso riguarda
Riguarda
Anzi senza
Senza
Alcuna
Formato dei media
Comizi del nome Giorgia ecco domandava mi sta dimenticando la domanda però la ritroverò la risposta la sa ecco Giorgia cosa domandava perché mi sono dimenticato a domanda che piazza l'altra cosa Giorgio domandava
Come come come diciamo tutta questa per tutto tutto questo gruppo di persone ampio gruppo di persone che c'è stato intorno ha vissuto i momenti più bui della della nostra storia e come poi invece ha vissuto il momento successivo alla morte di Filippo no
Faccia domande ti dare risposta dagli facevano Maranello la risposta naturalmente tutti questo c'eravamo accordati però l'ultima parola
Allora siamo stati molto fortunati devo dire da questo punto di vista un posti cura mente
Come dicevo prima i soci alla c'hanno ci hanno aiutato no il mettere in mettere giù
Le cose che succedevano in un blog a piano piano ha creato un'ampia comunità di di di persone che c'è stato intona poi c'abbiamo avuto anche qualche aiuto da parte da dall'esterno
E quindi nei momenti bui come dicevo c'è stata veramente un grandissimo un fortissimo calore
Che non abbiamo percepito
Anche un grandissimo evento di preghiera e noi devo dire proprio sinceramente siamo sentiti quasi trasportati di fronte a a queste difficoltà
Era un po'come noi diciamo sempre no
Come dire cioè non la croce non come che non stiamo portando la croce la croce che portano in qualche modo e a portarla ci hanno aiutato sicuramente tantissime e tantissime persone
Familiari soprattutto la parrocchia devo dire anche in ospedale abbiamo trovato
Tanto supporto in questo
Poi dopo il cosa è successo
Dopo il calore come dire naturalmente col tempo le cose no alle l'intensità Hashem amoroso come si si si attenua un pochettino queste normale
Ma non ci siamo mai mai sentiti mai sentiti suoni mai sentiti abbandonati mai sentiti
In qualche modo come va be'mo'avete rotto le scatole questa storia di Filippo
Non ne voleva più sapere
Quindi magari forse qualcuno lo pensa non lo so però sicuramente noi non non come dire non non abbiamo mai percepito questo l'abbiamo mai recepito questo per cui devo dire
Non so forse siamo stati fortunati forse anche in questo quel quel grande disegno di amore di cui dicevo prima ha tenuto conto
Volevo dire che secondo me la domanda di Giorgio era diversa nel senso che
Allora Giarda secondo me fatti della vita di questo genere
No no però ormai fatto così quindi
Quindi in realtà neanche rituale risentito la domanda come resa altruista
No volevo dire che fatti della vita di questo genere spazzano via quello che non è vero e lasciano quello che solo quello che è autentico per cui le persone che noi abbiamo intorno non sono conoscenze ma sono fratelli come diceva lei fratelli e sorelle
Quelle che hanno iniziato questa storia che ci conoscevano da prima e che sono rimaste sono rimaste perché erano veramente persone determinanti nella nostra vita cioè ci sono persone che ne conoscevamo prima che con cui ancora siamo legate persone che ne conoscevamo prima che non ci sono più naturalmente
E e non è una recriminazione è proprio diciamo che
Forse anche il bello di questa cosa nel senso che ti mette davanti a una scelta e quello che rimane e vuol dire che c'è sul serio e questo è bello
Anch'egli stesso
Uno stato mancanza d'acqua
Superiore
Soltanto
Occidente cattolico
Fra
Peggio la non
Via certe
Domande
Walter
Va ribadito
Certe qualità il suo ma bensì retta
Appunto Ducci
Mitterrand ventuno situazioni non scoprire esperti grazie alle infrastrutture
Permette
Quindi con un
Una domanda poco
Giustissima
Sì Anna questa cosa l'ha detta allora Marco e chiedo ha detto perché me l'ha già fatta sta domanda sentiti questa la sola questa la sua
Qual è utile che una di complicità tra uomini da fatta prima così da sapere
Quando Filippo era nei momenti diciamo più duri diceva mamma ma sto dolore sta sofferenza quand'è che quand'è che mi passa
E allora
Tundra entro tre anni annali diceva dice guarda se non ti passa mai in Paradiso
Marco diceva complimenti perché ci vuole coraggio a dire una cosa del genere al proprio figlio no
Sì Anna questa cosa la la detta anche più di una volta come come ho ho avuto già modo diretti
Devo dire che in questo
Anna e molto è stata molto forte
Se voi pensate che quando Anna saputo che Filippo era malato di leucemia stava in un letto
Con una gravidanza a rischio di Francesco
E lei uscito da questa cosa
è uscito dall'ospedale naturalmente con difficoltà perché era poi tra l'altro era da un mese che era in ospedale per cui figurare in Sardegna fisicamente molto debole però questa forza lei ce l'ha sempre avuta secondo me e quindi è uscito fuori cioè Anna è una persona che io dico sempre tipo o no fa no cioè o o o tutto o niente capito per cui di fronte al problema grosso lei tira fuori energie forza e tutto ok di fronte al problemino piccolo è immobile proprio resta immobile proprio credo per cui da questo punto di vista poi sicuramente forse non so avevi conta la persona giusta quindi nell'insieme delle cose l'insieme delle cose forse
Aiuta
Però è evidente però è evidente che come dire questa cosa anch'è andata ben oltre quelle che erano le nostre le nostre forze andata ben oltre quelle che erano le nostre possibilità per cui ad un certo punto noi abbiamo detto va be fino a lì non ci arriviamo qualcun altro deve fare al posto nostro
E qualcun altro ha fatto
Il Consiglio negli USA i
Via Facebook oggi esatta aveva detto io vivo Dressi fare questa domanda e quindi la domanda e gli ho fatto l'ultima era era era era di Marco quindi
Se il
Domani Santini casa e
Cattolico o il fichi
In macchina sul parabrezza
D'Alema
Star guardi
Beffardi che significa
Ha trovato
La vostra vita quello visto all'epoca dei fatti ciò che è successo
Entro gli stessi criteri
Spiegazioni sui sui quali
E gli assessori dall'altra dell'eversore vi ringraziamo per uomini aveva
Texan però
Spesso e volentieri mi sorgono richiami ad aggiornare in base a quello in cui scriveva hanno perché sino alla solidarietà pacchetti Bossi pensieri importanti oggi portava notizie ogni giorno pensiero diverso
Pensiero fondamentale non so stupidaggini di
Qualche in costumi venerdì
Scrive queste obbligazioni sì
Sia Marco non gli
Cioè non ci sentiamo tanto cioè nel senso che io quando scrivo scrivo come dice Stefano perché mi devo sposare poi
Però è cioè è bello quello che tu dici è importante perché certe volte non ci chiediamo
Ma che scriviamo faccia ma ci sentiamo così bravi che perché poi ne siamo un macello cioè ne siamo io soprattutto c'è altro che superò eroi c'è proprio zero cioè io strillo io m'arrabbio io piango io
Cioè veramente e
E
Per cui dico ma da quale pulpito io mi metto iscrivo la tale cosa che si va be'ma è passata per la mente sicuramente l'ho vissuta mi è stata reperita alata e quindi desidero comunque no condividerla però c'è poi alla fine
è invece quello che tu dici insomma mi conforta molto
Ecco allora ci sono altre domande
Un'altra
Ma relative o
Accentrare il conducente dell'opera
Ragguagli appunto attività attraverso una
Carrozzeria dalla settimana rispondono
Oggi Brescia
Dare bagno proprio al ginocchio istituzionale
Citazione ovviamente giuridica davvero
Sarebbe il parco collocazione farci faccia
Asras essa spesso cioè per l'impresa sarebbe certo sensibilità grazie
Bandiera
C'è un bambino che sarebbero perché
Questi cioè non perché sono
Costumi pure
Non si lamenta dove altri del pubblico
Quindi
Cioè ci lamentiamo sempre alla gente per cui
Già senza perché ventitré perché
Storno silenzio
Ora chiediamo se non ci sono altre domande con questa considerazione un'ultima cosa che voglio dire è che
Perché questo è
Diciamo un libro che
Impegna il lettore non tanto nella lettura ma nella in quello che poi in qualche modo diventa dopo il libro
Quindi diciamo io l'auspicio che posso fare insomma voi che
A queste reti adesso quelli che ci vedranno insomma su su su Facebook radio televisioni eccetera eccetera
In qualche modo di
Prendere questo libro è
E trattarlo proprio come un seme no la libreria
Come diceva Jacopone da Todi le biblioteche sono dei Siemens sai sono una marea di semi no poi meritava occorre sempre avere cura nei confronti dei libri delle storie
I e delle cose che che vi si trovano all'interno e e quindi ecco lau pure l'auspicio che che vi faccio è quello insomma che affinché questo libro riesca ad impegnarvi anche dopo averlo eletto dopo averlo finito
Di comprarne diciamo anche più di una copia testa così magari una regalate
E perché no diciamo che questa no va be'questa non è una parte editoriale raggiante di marche di no e e e e regalando la insomma regalate quella quella porzione di terra e dicendo che diceva fra Luca prima quindi insomma
Diciamo queste è il mio auspicio è e il mio ringraziamento a Danna esternano vere avere scritto questo libro quindi grazie a voi grazie a tutti è buona serata buona lettura
Fate questa cosa che non va più di moda comprare i libri perché ma alla fine ringraziamo anche Libreria Feltrinelli per averci dato questo spazio quindi buona serata buona Pasqua grazie a tutti