La registrazione video di questa puntata ha una durata di 55 minuti.
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Rubrica
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13:00 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
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14:00 - Camera
14:15 - Camera dei Deputati
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Buongiorno agli ascoltatori martedì sedici aprile due mila diciannove
Questa radio radicale in regia Piero Scaldaferri in studio ancora per oggi Roberta Iannuzzi in quanto Massimo Bordin ha chiesto alla radio
Un periodo per curarsi cosa che sta facendo nel massimo riserbo per sua esplicita richiesta
Brucia Notre Dame il cuore dell'Europa le Fiamme di Parigi occupano oggi tutte le prime pagine quelle successive dei quotidiani offuscato do spazzando via
Tutto quello che ieri era in primo piano quindi la guerra in Libia i conti pubblici e le tensioni nel governo i Kwai
Giudiziari del partito democratico e le divisioni in Forza Italia per la verità i guai giudiziari del Partito Democratico restano in primo piano sul fatto quotidiano che vi dedica le prime cinque pagine della foliazione
La prima pagina della nostra rassegna sarà corposa è oggi dedicata quasi per intero a radio radicale che è presente molto oggi sui giornali chiuderemo alle otto e trenta per trasmettere indiretta le audizioni nelle commissioni Bilancio sul Documento di economia e finanza e a seguire la commissione vigilanza RAI con l'audizione del presidente
Foa e dell'amministratore delegato
Salini andiamo quindi velocemente le ultime notizie sul Incendio di Notre Dame ci dicono che nella notte gli operai che lavoravano al restauro della cattedrale sono stati ascoltati dagli investigatori ci sono incertezze su come la struttura resisterà ci sarà un nuovo incontro alle otto di questa mattina con esperti architetti redditizia francese per cercare di capire se la struttura è stabilire se si può continuare a lavorare
All'interno se possono i vigili del fuoco intimare al allora all'interno queste sono le ultime notizie vedremo poi sui giornali soprattutto le reazioni i commenti
Che diciamo vedremo poco perché appunto come detto sarà una rassegna stampa più breve del solito cominciamo dunque dalla prima pagina ed è dedicata dicevamo a Radio Radicale
Tutto parte da una dichiarazione rispondendo alla domanda dei giornalisti del sottosegretario grillino Vito crimini e da questa dichiarazione poi si sono determinate ieri sono sono seguite ieri tutta una serie di reazioni anche i quotidiani oggi
Non solo riportano notizie nelle cronache ma contengono anche commenti
Corsivi sul sul tema prendiamo i quotidiani principali per esempio ripubblica anche a un articolo di Goffredo De Marchis A pagina diciannove o la stampa che a pagina tredici un articolo di Fabio Martini ma non analogamente sul libero o Fausto Carioti A pagina undici sul giornale
Con l'articolo a pagina quattordici a venire il dubbio il fatto quotidiano e poi vedremo via via il resto la Repubblica scrive che sottosegretario grillino dice stop alla convenzione radio radicale alla registrazione di sedute parlamentari che non sono nella disponibilità della Camera e del Senato pezzi di storia
Che abbiamo solo noi sottolinea il direttore Alessio Falconio ma questa storia
Può finire siamo al bivio senza soldi
Del governo l'emittente rischia di chiudere la deadline il venti maggio ieri è arrivata una mazzata sulle speranze dei lavoratori e degli ascoltatori fedeli di una radio che dà voce a tutti i partiti oltre che ai processi al CSM carcerati
La posizione molto chiara questo è un virgolettato è appunto il virgolettato di cui parlavamo della sottosegretario Crimi l'intenzione del governo mia e del mese e di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale è la sentenza di Vito Crimi sottosegretario all'editoria la radio ha svolto da venticinque anni un servizio senza alcun tipo di gara e valutazione dell'effettivo valore di quel servizio aggiunto Crimi ma c'è un mondo che vuole ribellarsi a quest'ultima chiamata la Lega sembra pronto a scontrarsi
Di nuovo con l'alleato grillino per l'esattezza con Di Maio che l erogatore della convenzione non a caso la raccolta firme
A favore dell'emittente è stata avviata dal deputato leghista Giuseppe Basini
Molti in Parlamento stanno preparando mozioni di sostegno il giorno di Pasqua si terrà una manifestazione a piazza Madonna di Loreto accanto all'altare
Della patria a Roma a Falconio non resta che sperare senza alimentare polemiche io sono fiducioso il ministero dello Sviluppo controlla ogni mese
Il rispetto della convenzione e non ha mai avuto da ridire faccio appello a tutte le istituzioni perché prosegue il nostro lavoro che servizio pubblico il direttore si tiene aperte tutte le porte
Non certe non cerca lo scontro con nessuno il motivo è evidente in questo delicato momento solo il governo può salvare una radio che si spegne
Semmai è la galassia radicale a ribellarsi quelli che la radio l'hanno fondata vista crescere vissuta come una parte di sì
Emma Bonino dice chiaro e tondo che è un problema politico
Radio radicale
Non dà fastidio come non dà fastidio il manifesto magari avvenire può essere una spina nel fianco dell'esecutivo quindi il motivo della chiusura è uno solo l'insofferenza culturale del giallo verdi alla libertà di espressione di stampa la senatrice di più Europa che conosce bene la vicenda della convenzione dei suoi rinnovi
Dice Crimi si sbaglia nel novantaquattro è stata fatta una gara per la trasmissione delle sedute parlamentari dopodiché ogni anno abbiamo chiesto di rimettere a gara la convenzione ma nessuno ci ha dato retta e la convenzione è stata rinnovata ogni volta viene interpellato da Repubblica anche Gianfranco Spadaccia nell'intenzione di chiudere la radio vede il Progetto più generale di una Piaggio un atteggiamento anti per parlamentari cistico dei Cinque Stelle
Anche se l'altro storico esponente radicale vede proprio nei grillini qualcosa di noi del mondo ambientalista sono brave persone
Prendono i nostri ho un pregiudizio positivo nei loro confronti e però sono loro a decretare la fine
Sempre che non arrivi in colpo di reni la voce di Radio radicale dice la presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati non può essere spenta
Non si può cancellare uno strumento prezioso che per oltre dieci anni ha garantito al nostro Paese un'informazione libera
Trasversale corretta ed estremamente preziosa la seconda carica dello Stato aiuta la causa ma la decisione tutta in capo all'esecutivo
E allora la Casellati lancia un appello si dovrebbe riflettere ancora per non spegnere
La radio
Fabio Martini sulla stampa un piccolo sconosciuto aneddoto che spiega tante cose nella sciarada di radio radicale era l'ottobre del due mila quattordici il Senato voleva ricordare Eduardo De Filippo che nella sua lingua e vita
Era stato senatore a vita
Ma in How l'aveva parlato una volta sola il ventitré ottobre del mille novecentottantadue un intervento memorabile sui ragazzi dell'istituto Filangieri di Napoli che spesso a causa di carenze sociali hanno dovuto deviare dalla retta via disse il vecchio Eduardo alla fine travolti dalla polizia e dalla convenzione dalla commozione avevano applaudito tutti comunisti liberali democristiani
Ma come risentire quel sonoro i volenterosi funzionari del Senato che cinque anni fa volevano riproporre quell'intervento scoprirono che ne Palazzo Madama nella RAI
Disponevano della registrazione uno di loro proposte perché non proviamo con Radio Radicale e il sonoro venne fuori perché la radio dei radicali dispone non soltanto di un archivio audio-video formidabile sono cinquecentoquaranta mila registrazioni ma fino aiuta agli anni novanta è stata l'unica ad aver impresso tutte ed intere le sedute parlamentari
Ma da ieri radio radicale più vicina alla chiusura
Il sottosegretario Desk alla Presidenza del Consiglio che qui viene chiamato Rocco Crimi ma invito crimini Cinquestelle ha dichiarato testualmente radio radicale la posizione molto chiara intenzione di questo governo almeno mia e del mese
Che abbiamo seguito il dossier di non rinnovare la convenzione un servizio svolto per venticinque anni senza alcun tipo di valutazione in realtà il combinato disposto degli atti decisi sino a oggi dal governo
E di quelli annunciati avrebbe proprio l'effetto di soffocare o persino spegnere quella voce
Fino al due mila diciotto radio radicale ha potuto in vivere grazie a due distinti finanziamenti il primo di otto virgola due milioni di euro
Erogata dal ministero dello Sviluppo economico per la trasmissione integrale di tutte le sedute del Parlamento il riconoscimento di un servizio pubblico la voglia il governo presieduto da Carlo Azeglio pappe Ciampi ed allora la convenzione non si è mai interrotta
Ma ora Crimi conferma che l'ultima tranche di quella convenzione sarà interrotta a partire dal ventuno maggio
Maggio c'era poi un contributo di quattro milioni per l'editoria questo sarà azzerato il primo gennaio due mila venti è derogato alla radio come impresa privata che ha svolto attività di interesse generale
Fondi a copertura delle spese perseguire registrare l'attività di Consulta CSM ventiquattro mila udienza dei più importanti processi Tremila congressi di partiti e sindacati trentadue mila dibattiti e via via i numeri
Che più volte abbiamo ripetuto che che ritrovate precisamente nell'articolo di Fabio Martini una sorta di patrimonio nazionale obiettivamente a rischio e del quale fa parte anche la torrentizio a programmazione autonoma della radio la proverbiale stampa e regime di Massimo Bordin
Rubriche introvabili altrove da radio carcere a musulmane laiche dall'ora di Cindia
A rovescio del diritto dà voce africana Divorzio Breve un patrimonio che nei decenni Marco Pannella saputo salvaguardare anche grazie a rapporti personali con Andreotti e Craxi Berlusconi e Prodi
Ora molto dipenderà da Matteo Salvini nei rapporti col mondo dell'informazione il capo della lega non ha condiviso i toni irridenti aggressivi di Di Maio e ieri sera il viceministro leghista all'Economia Massimo Garavaglia ha detto
Mi auguro che il Parlamento trovi una soluzione di equilibrio
Come dire senza dirlo se la vicenda sarà parlamentari Zapata si potrebbe trovare anche una maggioranza diversa
Da quella governativa e qui sulla stampa trovate anche diverse immagini tra cui quella di Marco Pannella che Mangia una arancia probabilmente al termine di uno dei suoi lunghi scioperi della fame se non Della Seta e poi anche Massimo portino con Massimo D'Alema Emma Bonino e Adelaide Aglietta
Libero Crimi killer di radio radicale dell'informazione pagina undici di Libero al Movimento cinque Stelle chiude la voce libera sul Parlamento però da quaranta milioni in più alla RAI e Radio Popolare incassa seicento mila euro in più
Di questo scrive Fausto Carioti c'è qualcosa di cambogiano nel fervore con cui Cinquestelle si impegnano a distruggere ogni cosa
Fatta da chiunque possieda una cultura ideali più profondi di un Twitter di Laura Castelli dopo la carta stampata è arrivato il turno di radio radicale il clima erra Vito Crimi sottosegretario con delega all'editoria ne ha parlato ieri ne ha letto ieri la condanna a morte l'intenzione del governo mia del ministero dello sviluppo economico di non rinnovare la convenzione
E quindi la chiosa pelosa nessuno ce l'ha con Radio Radicale o vuole la sua chiusura ma Stan nella libertà del governo farlo come dire l'ammazziamo perché possiamo i tagli alla spesa rispetto del contribuente non c'entrano quando c'è da premiare chi vogliono loro i soldi li trovano sempre uscito il primo ottobre scorso dagli uffici del ministero dello sviluppo economico
Retto da Luigi Di Maio il decreto che spalma undici milioni di euro sulle radio commerciali
Grazie a una norma del due mila diciassette e in cima alla lista dei beneficiati con un assegno di seicento dieci mila euro c'è Radio Popolare l'emittente storica della sinistra milanese
In tutto per tv e radio quest'anno sono stati stanziati novantuno milioni di euro in più
Rispetto al due mila diciotto quaranta se li prenderà la RAI in aggiunta agli uno virgola otto miliardi che incassa con il canone in bolletta Ernesto andrà a incrementare il fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione
Lo stesso qui attinge Radio Popolare che arriverà così a centosessantasei milioni
Altro che disintossicare le testate dai soldi pubblici della politica come promesso
Da Di Maio
Figlia di nessuno
Radio radicale non ha padrini oggi più che mai è figlia di nessuno e strozzature facile
Perseguire mandare in onda registrare gli aventi l'emittente nata nel mille novecentosettantacinque spende ogni anno dodici milioni di euro sino al due mila diciotto la cifra è stata coperta per otto milioni questi sono i dati che abbiamo già visto parlare di quelle di mercato in questo caso è inutile una radio che trasmette le sedute del Parlamento i grandi processi acume del patrimonio cinquecentoquaranta mila registrazioni che chiunque libero di scaricare dal sito non può non può finanziarsi con gli spot
Gli ex paladini dello streaming della trasparenza debbono decidere se nella loro idea di democrazia c'è spazio per qualcosa del genere o se il potere che hanno serba spegnere chi pur non pensando la come loro aiuta gli italiani a conoscere per deliberare il modo corretto con quella radio lavora da sempre ha spinto tutte le sigle dell'opposizione Fratelli d'Italia Partito Democratico
Leu
Cattolici a chiedere un ripensamento a Carini
I dirigenti dell'emittente gli hanno ricordato che la convenzione nacque a seguito di una gara indetta nel novantaquattro da allora i governi hanno prorogato il servizio malgrado radio radicale spingesse perché ci fosse un nuovo bando
E tutt'oggi il ministero dello Sviluppo economico controlla in modo puntiglioso rispetto dell'accordo la sensazione però è che certi appelli servono solo in cattivi e ulteriormente gli scappati di casa diventati padroni d'Italia
Finirà male perché la loro natura e quella e non può cambiare chiuderanno l'unico vero servizio pubblico di informazione essa punteranno la medaglietta sul petto veramente
Bello l'articolo di Fausto Carioti
E poi Libero pubblica anche una vecchia foto della redazione di Radio radicale nel mille novecento
Settantotto analogamente sul giornale a pagina quattordici Crimi fa fuori radio radicale l'opposizione ne hanno paura qui sono riportate anche le dichiarazioni e delle opposizioni Manna l'attacco per Forza Italia Maurizio Gasparri atto sventurato e Mara Carfagna che chiede acconti a crimini discuterne in aula anche il presidente del Senato la presidente Casellati chiede di non spegnere la voce
Di radio radicale critico pure il suo predecessore il senatore di leu Pietro Grasso
Mentre di attacco la democrazia parla il presidente dei senatori del PD Andrea Marcucci avvenire il governo insiste non rinnoviamo la convenzione a radio radicale a pagina otto
Del quotidiano nessuna retromarcia dell'ultimo minuto il governo conferma che non darà ossigeno
A radio radicale anche qui c'è il commento amaro di Emma Bonino
Il tentativo è quello di stanare la lega perché però sul punto è vincolata al Movimento cinque Stelle che sta seguendo la sua linea storica di eliminare ogni contributo pubblico all'editoria ed è questo il convento
Della di Emma Bonino della senatrice di più Europa i pentastellati vogliono il bavaglio sul dubbio il Sottosegretario grillino Crimi tira dritto no alla convenzione con Radio Radicale
Queste le dichiarazioni che vengono ancora riportate a pagina qui cinque del dubbio così anche il quotidiano nazionale via la convenzione a Radio Radicale Crimi da venticinque anni mai fatta
Una gara abbiamo ricordato invece che la gara fu fatta inizialmente nel novantaquattro con Radio Radicale chiese di rifare la mano non è non non non è mai Q deciso così il ministro dello sviluppo economico tra l'altro il Corriere della Sera Cimo tra breve anche il corsivo
Ricorda in un articolo di Luigi Ferrarella su un processo di cui non si dispone della registrazione dice poi che un caso insomma particolare che trovate a pagina sedici
Poiché il processo non è tra quelli registrati su base volontaristica da radio radicale che il ventuno maggio sarà ghigliottinata dallo stop
Alla convenzione con il Misery patito ieri dal sottosegretario Crimi dell'udienza di ieri non resta dunque traccia sonora dove non c'è radio radicale punto non c'è traccia sonora nemmeno dei processi anche l'opinione con Dimitri e buffa oggi la chiusura di radio radicale il crimine del secolo vediamo anche gli altri articoli prendiamo appunto anche l'intervista che trovate oggi sul Manifesto al direttore di Radio Radicale
E e poi il fatto Quotidiano vedremo il Corriere della Sera e il foglio
Intanto vediamo il fatto quotidiano che è sempre una cronaca Ilaria Proietti a scrivere a pagina diciassette il sottosegretario all'editoria Vito Crimi tira dritto e anche qui troviamo questa espressione abbiamo visto poco fa sul doppio
La convenzione con Radio radicale non sarà prorogata ma le sue parole scatenano le proteste di mezzo arco costituzionale persino il presidente del Senato Casellati rompe il silenzio per difendere l'emittente
Nel Movimento cinque Stelle si segnala la posizione del senatore primo di Nicola
è una mossa azzardata l'asset più prezioso dell'emittente ossia l'archivio
Rischia di andare disperso con un evidente danno all'interesse pubblico
Per De Nicola occorre dunque prorogare di almeno sei mesi la convenzione per dare la possibilità alla Rai di studiare le mosse necessarie per assicurarsi questo enorme patrimonio che è stato pagato con fondi pubblici un periodo utile
Anche all'azienda di viale Mazzini per attrezzarsi con un servizio pubblico all'altezza delle aspettative ossia spiega assicurare tutte le coperture sugli avvenimenti di interesse pubblico da quelli parlamentari Agamben ai grandi processi
Come quelli sulla mia ma sulla mafia succubi terra
E magari viste le risorse che gli abbonati continuano ad assicurare registrando lì anche in video e mettendoli gratuitamente a disposizione dei cittadini su tutte le piattaforme informative di cui dispone
Oggi in vigilanza sfileranno i vertici della RAI e noi seguiremo indiretta questa audizione alle a partire dalle nove e trenta lo stesso Di Nicola e viceré che vicepresidente dell'organismo ha messo nel mirino la doppia presidenza di Marcello Foa mi auguro che si dimetta presto da Rai comma e che rimuova questo conflitto di interessi ma non basta
Per il senatore Cinquestelle va finalmente affrontato il tema dell'indipendenza della RAI dalla politica
Mi farò carico di depositare il mio progetto di riforma attingendo alle riflessioni contenute nella proposta dell'attuale presidente alla Camera Ficco e dai contenuti della proposta di iniziativa popolare che era stata presentata qualche anno fa è che è stata lasciata cadere
Nel nulla così il senatore del Movimento cinque Stelle primo di Nicola un giornalista vice presidente la commissione vigilanza RAI che come vedete rompe il il fronte del almeno al Movimento cinque Stelle
Il manifesto pubblica un'intervista al direttore Alessio Falconio disponibile a una nuova gara tagli contro la pluralità
Caro sottosegretario la storia del servizio pubblico offerto da radio radicale questa nato nel settantasei come rimborso Allo stato del finanziamento pubblico di cui usufruiva il partito radicale contrario da sempre a quella norma
Si trasformò poi nel novantaquattro quando vinse una gara pubblica
Negli anni successivi radio radicale ha continuato Sempre a chiedere di rinnovare il bando ma non era certo nelle sue possibilità farlo spettava al Governo che non l'ha mai fatto Alessio Falconio direttore dell'emittente organo della lista Marco Pannella risponde così a Vito Crimi esponente pentastellato infatti ieri ha rivendicato la scure che a fine maggio rischia di far chiudere la storica radio che da mezzo secolo porta agli italiani direttamente nei palazzi dei poteri costituzionali senza filtri come arma ripetere
Una gara che radio radicale vinse perché fu l'unica a partecipare al bando giusto chiede l'intervistatrice che Eleonora Martini
Sì perché il bando imponeva di non mandare in onda spot nella mezz'ora precedente e in quella successiva alle sedute parlamentari oltre che durante naturalmente e che venisse trasmesso almeno il sessanta per cento delle sedute di Camera e Senato
Non ci sono radio commerciali che possono fare quel tipo di servizio inoltre non è vero che non si può sapere come siano stati utilizzati fondi pubblici perché ogni mese ogni semestre poi ogni anno
Il ministero dello Sviluppo economico guidato da Luigi Di Maio procede con controlli serrati Simi sull'esperto della convenzione
Allora qual è la ratio delle scelte di Crimi non lo so evidentemente non apprezza o non ritiene essenziale il servizio
Mentre noi crediamo che il conoscere per deliberare alla base sia la base della democrazia dunque
Se il governo bandirà una nuova gara noi parteciperemo ma per assicurare la continuità del servizio e la vita di radio radicale chiediamo una proroga della convenzione che scadrà il venti maggio prossimo
Difendere una convenzione statale con l'organo di un partito politico non è però in contraddizione con il no dei radicali al finanziamento pubblico ai partiti
Direi di no perché pubblico non è sinonimo di Statale intanto la Lista Marco Pannella si è candidata in quanto tale come soggetto politico l'ultima volta nel mille novecentonovantaquattro
Inoltre dall'ottantanove il partito radicale per statuto non si presenta alle elezioni
Il finanziamento di cui usufruiamo però non è a fondo perduto è il corrispettivo per un servizio pubblico che viene svolto da quarantatré anni senza che nessuno se ne sia male lamentato tanto che ci sono controlli mensili e il servizio pubblico è una funzione che va assicurata cittadini ha dei costi e non porta guadagni in ogni caso il partito radicale è sempre stato contro il finanziamento pubblico ma in favore della fornitura
Rendicontata di servizi ai partiti
Qualche cifra sui costi della radio
Il contributo netto per la trasmissione delle sedute parlamentari era di otto virgola due milioni annui ora dimezzato poi c'erano i quattro milioni di contributi per l'editoria che vengono dati al rimborso saranno abrogati dal primo gennaio due mila venti
Soldi quest'ultimi che noi abbiamo sempre utilizzato per l'archivio
Solo per i ripetitori spendiamo quattro milioni l'anno il costo del lavoro di cinquantadue dipendenti di cui ventitré giornalisti e ventotto tra archivisti tecnici amministrativi è di quattro milioni circa
Un altro milione e mezzo il costo del servizio fornito dalle squadre esterne quelle che registrano che fanno parte di società che lavorano solo per noi
I vostri stipendi sono dello stesso ordine dei colleghi che lavorano nel servizio pubblico RAI non credo questa la risposta del direttore Falconio ma non è questo il punto non mi interessa fare le pulci agli altri nostro servizio quello della RAI non sono in competizione né in contraddizione
Cosa pensa in generale
Dei tagli all'editoria voluti dal Movimento cinque Stelle un grande Paese ha sempre una stampa autorevole questi tagli mettono a rischio la pluralità delle voci perché colpiscono testate come il manifesto L'Avvenire che rappresentano mondi importanti
Se il manifesto a cinquant'anni di storia evidentemente rappresenta un pezzo di vita politica culturale italiana importante queste testate sono fonte di cultura anche se non sempre riescono a trovare sul libero mercato ciò che permette loro di andare avanti
Ma il mercato dell'editoria davvero libero
Sarebbe sarebbe libero se ci fosse la possibilità di avere dei servizi se tutti potessero accedere allo stesso modo
A determinati servizi la distribuzione per esempio
A costi più alti per i piccoli editori questo è un grosso ostacolo alla liberalizzazione del mercato il manifesto esemplare in questo cinquant'anni di storia testimoniano che c'è una ragione per resistere io credo che siamo giusto salvaguardare l'esistenza di testate che rappresentano pezzi di Paese che esprimono culture
Sia pur minoritaria e che hanno dimostrato di svolgere un'attività giornalistica vera il manifesto sul mercato cioè è giusto che possa continuare ad esserci e questo è l'intervista che trovate sul manifesto al direttore di Radio Radicale
Con anche accanto un a articolo che firmato da Emanuele Macaluso un commento segnaliamo ratifiche nella finito nei tanti articoli che oggi sono veramente numerosi c'è anche sul non vogliamo lo vedremo tra un attimo il corsivo intanto di vediamo il Corriere della Sera con Alessandro Trocino stop a radio radicale quando si colpisce l'informazione vera
Non sarebbe un incidente a meno di un ripensamento lo stoppa la convenzione a Radio Radicale annunciato dal sottosegretario Vito Crimi perché si inserisce in una logica di sistema che percepisce come un fastidio qualunque fonte informativa indipendente
Intellettuali giornalisti già morti viventi per Beppe Grillo nella paranoia dei rivoluzionari sono considerati fiancheggiatori del vecchio sistema e che diffonde informazione cultura viene invitato come ha fatto il premier Giuseppe Conte ad andare sul mercato
Come se a una seduta di Parlamento l'udienza di un processo l'assemblea di un partito possono avere un valore commerciale
E allora meglio avocare il controllo della trasparenza meglio cancellare una voce indipendente a parlare ai cittadini penseranno i leader direttamente da loro profili sociale gestiti da una massa enorme di comunicatori pagata naturalmente da tutti noi
Questo il punto di vista dove abbiamo letto soltanto in parte nel corsivo del giorno del Corriere della Sera di Alessandro Trocino giornalista che ben conosce il Movimento cinque Stelle
Salvatore Merlo sul foglio molto duro verrà un giorno
Quando ci sarà da giudicare il Movimento cinque Stelle tra i delitti contro la civiltà ricorderemo anche la chiusura
Di radio radicale speriamo di no naturalmente quando l'Italia sarà finalmente liberata del Movimento cinque Stelle quando si compirà il Processo a questo potere belluino che voleva instaurare
Un regime di analfabeti cronici quando rimetteremo insieme i cocci di questa follia quando allora tra i i tanti capi di imputazione tra i delitti compiuti contro la cultura l'informazione la politica e persino l'intelligenza ci sarà anche la chiusura di radio radicale allora quel giorno ci tornerà alla mente il nulla rotondo e sintattico di Vito Crimi che fu per incidente della storia
Sottosegretario di un governo che aveva per vicepremier Luigi Di Maio cioè la radice quadrata di zero
Ci torneranno alla mente le parole di questi due ex emarginati che volevano far espiare al Paese intero le loro frustrazioni frustrazioni aggredendo quel genere di risorse intellettuali con le quali non erano mai riusciti a intrattenersi
Questa cosa che non si sa bene cosa sia la memoria o addirittura la memoria collettiva radio radicale si vede e si ascolta prosegue poi articolo editoriale di Salvatore Merlo
Quindi una voce tutte le voci di uno degli slogan di radio radicale tecnica archivistica alimentata dal cuore sublimata nella cultura nella passione intellettuale
Il giro di opinioni anche quelle dei Cinquestelle l'ultimo lancio d'agenzia il senso dei giornali e della politica da irrorare tutto ciò sarà ricordato domenica mattina a Roma all'Altare della Patria è una manifestazione di piazza
La radio viva dentro un corpo quella nel partito radicale che invece non c'è più amputato morente e poi la voce di Massimo Bordin che è già nella storia del giornalismo italiano il colpo di tosse continuo
Di un mago dell'informazione l'affanno come scansione commento a ogni passaggio di spontaneità elegante e Lipera
Come pretendere che tutto questo possa essere compreso da chi non sa niente da chi considera la comunità nazionale come fosse un bottino da un gruppo di persone che si è impadronito delle fantasie malate morbose
Incolte di tanti italiani adesso avanza
Agitando scalpita ideologici vogliono risparmiare cinque milioni di euro all'anno chiudendo radio radicale ma sono disposti a spenderne miliardi e miliardi per nazionalizzare
Alitalia
E le autostrade ecco questo
Trovate nella articolo che vi abbiamo letto in parte sul sul fatto quotidiano prendiamo per un momento anche il manifesto
Nelle pagine insieme ad Avvenire dedica attenzione a Radio Radicale
In parte nelle stesse acque e sulla
Sul manifesto A pagina
Dieci e cioè appunto l'intervista al direttore Falconio e poi c'è un articolo di Emanuele Macaluso il sottosegretario all'Economia rivendica i tagli e la regola e la revoca della concessione con l'emittente la clava
Di Crimi radio radicale libri di chiuderla qui una puntata probabilmente di radio carcere con Riccardo Arena Rita Bernardini e Marco Pannella dalla una foto di repertorio del due mila dodici
Nessuno ce l'ha con Radio Radicale oppure la sua chiusura la fronte la frase pronunciata dal sottosegretario all'editoria Vito Crimi a margine di un convegno sull'informazione la dice tutta sulla ratio che muove la scure Penta stellata
Caduta sulla convenzione con l'emittente radiofonico
Ho radiofonica organo della lista Park Pannella sui fondi per l'editoria tagli che uccidono anche il manifesto L'Avvenire
Italia Oggi il Foglio Libero è una lunga serie di giornali cooperative locali ma non i cosiddetti giorno aloni nello slang oggi grillino la posizione molto chiara l'intenzione del governo mia e del mese
E di non rinnovare la convenzione vorranno con Radio Radicale sono ancora le parole di Crimi una nota di radio radicale ricorda però al delegato per l'editoria che la convenzione tra l'emittente privata e il mese si è avviata a seguito di una gara indetta
Chiedo scusa che articolone di Emanuele Macaluso ma di Eleonora Martini la cronaca che accompagna l'intervista al direttore trincea confuso la sigla anche ma e non Emma
Dunque Emma cosa scrive una nota di radio radicale ricorda però al delegato per l'editoria che la convenzione tra l'emittente privata il mese si è avviata a seguito di una gara indetta il primo aprile del novantaquattro che da allora il servizio
E proseguito in regime di proroga nonostante radio radicale abbia sempre richiesto che venisse rimesso a gara
Il Crimi pensiero non sembra comunque seguire necessariamente un percorso logico mentre impone tagli che peraltro non fanno risparmiare un centesimo allo Stato perché gettano centinaia di famiglia nel pozzo senza fondo della disoccupazione il sottosegretario riesce infatti a dimostrarsi persino paladino della piccola editoria dove l'informazione locale più sviluppata c'è una maggiore lotta alla corruzione afferma l'esponente grillino già oggi nel taglio ai fondi all'editoria che sono stati fatti è stata privilegiata l'informazione locale
C'è uno zoccolo di cinquecento mila euro che non viene toccato e chi percepisce milioni di euro dallo Stato non è certo l'editoria locale
Chi percepiva contributi pubblici tra gli editori locali non vedrà toccato un euro dei suoi contributi la giusta risposta viene direttamente dal presidente nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana
Giuseppe Giulietti che giudica come sciagurata la scure Penta stellata perché colpisce le voti le voci delle differenze per capirci e colpisce radio radicale il manifesto e l'avvenire
Tanti giornali diocesani e molte realtà locali in Campania dove c'è il rischio che in numerose province
Non resterà nessuna voce a raccontare il territorio mette a repentaglio la voce della diversità delle differenze perché sono tagli destinati a diventare bavagli
Quando si chiude un piccolo giornale si oscura una comunità per questo annuncio Giulietti proporremo una serie d'iniziative di lotta a partire da oggi per contrastare questa decisione che lei deferisce umilia
L'articolo ventuno della Costituzione per questo
E il Presidente
Della Fnsi si rivolge al Capo dello Stato che per dieci volte ha richiamato l'attenzione nazionale sulla libertà di informazione
Sulla necessità di aggiungere le voci perché ciò che sta accadendo è uno sfregio alla Costituzione anche le sue stesse parole su un punto però Crimi ha ragione
Per l'ottanta per cento delle imprese che avevano un contributo pubblico non ci sarà alcun taglio appunto il taglio ben mirato evidentemente a colpire solo chi non è utile
Alla all'attuale corso giallo-bruno e tra questi anche radio radicale che ha raccolto più di cinquanta mila firme in calce a una petizione su cento punto org oltre a supporto di un intergruppo parlamentare numerosi appelli in suo favore
Da esponenti di movimenti politici di ogni parte molti di loro parteciperanno alla maratona oratoria che si terrà domenica di Pasqua ventuno aprile
Dalle undici alle tredici in piazza Madonna di Loreto a Roma
Nel mito anche l'emittente inoltre parteciperà alla Consulta
Dei comitati di redazione Rai che si tiene oggi e domani ad Assisi il CDR il direttore Falconio sono stati invitati dall'Usigrai a testimonianza di una totale
Solidarietà con i giornalisti e tecnici che rischiano il posto di lavoro
Dopo la revoca della convenzione per la trasmissione dei lavori parlamentari e a dispetto di chi pensava di creare competizione conflitto con i lavoratori del GR Parlamento che pure fornisce quel tipo di servizio pubblico tanto più che nei giorni scorsi è emersa la notizia di un possibile matrimonio tra RAI e Radio Radicale
L'emittente pubblica italiana potrebbe infatti acquisire le frequenze le teche
E il patrimonio Dusi audiovisivo dell'emittente che fu di Marco Pannella abbiamo cercato di darvi un quadro generale questo l'articolo dunque di Eleonora Martini sulla manifesto che dedica tutta la pagina a dieci alla questione ci scusiamo sì abbiamo tralasciato qualcosa se qualcosa sfuggito alla nostra attenzione sicuramente una cosa sfuggita nostra attenzione ed è un articolo che trovate sulla notizia dove un'intervista per la verità dove viene intervistato proprio primo di Nicola quel senatore del Movimento cinque Stelle che invece difende radio radicale
E tra le domande che gli impone Antonio Pittoni cioè quella sulla nostra emittente il sottosegretario Crimi ha chiuso la porta ogni ipotesi di proroga della convenzione per radio radicale
E il preludio della figlia per questa storica emittente sarebbe bene che il Governo si prendesse una pausa di riflessione se dopo maggio privata delle risorse e la convenzione radio radicale dovesse decidere di vendere
Parte delle sue risorse per continuare a pagare gli stipendi dei dipendenti si correrebbe il rischio che dei privati e Dio sa
Solo cosa potrebbe capitare
Possano mettere le mani sul preziosissimo archivio dell'emittente che custodisce inestimabili documenti della storia repubblicana
Questo patrimonio va salvaguardato e deve essere la RAI ad acquistarlo per metterlo a disposizione dei cittadini gratis è su tutte le piattaforme internet compreso
E assicurando così una base fondamentale per i suoi contenuti al nascituro canale istituzionale che al momento rischia di essere imbottito di noiose Repliche
Per saturare gli orari di trasmissione
Privati
Chiudiamo qui questa la prima parte della rassegna adesso veniamo alle prime pagine negli altri giornali e prendiamo il Corriere della Sera per cominciare sulla questione di Notre Dame trovati da oggi veramente tutto il Corriere della Sera
Dedica alla questione tutte le pagine fino a pagina nove cosa cioè di nuovo che ha oltre alle immagini sicuramente incredibili che abbiamo davanti agli occhi
Cosa c'è di nuovo sui giornali cosa troviamo di diverso insomma rispetto anche alle cronache
Televisive fuoco dalle impalcature gli operai non c'erano per esempio scrive il Corriere della Sera i lavori sono gestiti dalla Società Socrate della regione del Périgord attiva anche a livello internazionale
è possibile che il cantiere di ristrutturazione della guglia gotica crollata per l'incendio abbia avuto un ruolo secondo le prime indicazioni dei pompieri comunque sono ancora da confermare il fuoco sarebbe partito proprio da un'impalcatura in un orario in cui però il cantiere posizionato a circa novanta metri da terra non era in funzione
Questo per esempio una notizia e invece più avanti nella pagina
Nella pagina precedente il cantiere sotto accusa per l'incendio Trump solleva il caso dei Canadair ma sono tutte e notizie che se siete stati attratti dagli schermi televisivi ieri
Rimandavano queste queste immagini conoscete bene invece per stare anche alle reazioni Aldo Grasso scrive lo choc indiretta come per Vermicino e l'undici settembre i parigini e turisti il lacrime e Philippe Daverio una pagina in cui racconta in un'intervista Pierluigi Panza come fu devastata con la rivoluzione
E poi arrivo Yugo il rogo di Parigi
Ancora Marco Imarisio che scrive appunto questo sul Corriere della Sera
Restare alle reazioni forse conviene per essere veloci anche guardare i le prime pagine come i diversi quotidiani hanno dal danno la notizia già nel titolo della prima pagina con una grande foto quasi tutti
Il lacrime per Notre Dame ma la cattedrale di Parigi pronuncia in diretta mondiale accuse al Governo per i soccorsi questo è il Corriere della sera mentre Repubblica una foto ancora più grande
Non saprei dire esattamente a quanti quanti moduli corrisponda nella griglia della prima pagina ma insomma veramente enorme il mondo sconvolto Notre Damme non c'è più in caratteri bianchi sullo sfondo della foto queste il titolo anche di di Repubblica che proprio sulla sull'immagine di prima pagina linfa Rampling inferno di Notre Damme il cantiere sotto accusa
Le parole di Gerard Depardieu che dice che cosa la sconvolge di più alla all'intervistatore che guida un duetto mi spaventa mi fa indignare soprattutto la dinamica dei fatti un incendio che è divampato su un'impalcatura
Installata per lavori di conservazione mi subito tornati mi in mente il rogo del teatro della Fenice di Venezia
Era novantasei oggi siamo nel due mila diciannove pazzesco che si possano ripetere episodi terrificanti di questo genere a Venezia l'incendio distrusse in poche ore il teatro lirico in cui rimasero solamente i muri anche
Venezia a Venezia l'incendio distrusse anche in questo quel caso si stavano svolgendo degli interventi di restauro oggi la nostra società paga il prezzo
Dell'incapacità di governare di fare bene
Le cose quell'incapacità di governare torna anche nella sua nella corrispondenza dai di Anaïs Ginori da Parigi su Repubblica i dodici apostoli sono salvi ma solo quelli sono restato che erano portate messe da parte appunto per essere restaurate qualche giorno fa le è stato e che circondavano la Flash la cui ha di Notre Dame ma erano state estratte portati in un deposito per avviare i lavori che dovevano ridare splendore alla cattedrale il gigantesco cantiere puntava restaurarla quella guglia che svetta fino a quante spettava fino a quasi cento metri da terra di cui ora non rimane più nulla alla costruzione dei giganteschi ponteggi era cominciata quest'estate
E solo da qualche settimana
Erano finalmente arrivati gli operai per cominciare il restauro l'incendio scoppiato secondo le prime ipotesi tra le impalcature e il sottotetto
Nella parte centrale della cattedrale che è una spina dorsale tutta in legno l'inchiesta dovrà appurare come fosse stato progettato il cantiere quali fossero state le misure antincendio
Da tempo la cattedrale era pericolante e senza più manutenzione uno degli effetti paradossali della legge
Che nel mille novecentocinque ha confiscato i beni della Chiesa il gioiello gotico vecchio di otto secoli non appartiene più al Vaticano
Ma lo Stato francese che colpevolmente non accurato come doveva questo patrimonio storico in questi anni frammenti di arcate chi Mary altorilievi che cadevano letteralmente a pezzi
Erano stati accatastati in una rimessa dietro la visite
Con un sentimento di impotenza che il rettore di Notre Dame aveva più volte denunciato solo l'anno scorso la Soprintendenza aveva finalmente staccato un assegno di due milioni di euro per restaurare intanto la Julia simbolo della cattedrale troppo poco ancora per mettere in sicurezza l'intera cattedrale
Per cui il restauro completo costava almeno centocinquanta milioni secondo esperto americano entro il tallone considerato come il massimo esperto di Notre Dame neanche tutte le lacrime del mondo sono riusciti a spegnere le fiamme brucia il cuore di Parigi la vignetta
Di le K gli altri quotidiani la Stampa l'inferno di Notre Dame ma e poi nelle pagine interne possiamo segnalare dei commenti molto veramente molto velocemente vi rimandiamo
Ai quotidiani naturalmente alla lettura attenta di quotidiani oggi si la vicenda abbia colpito come ha colpito quasi il mondo intero
La fragilità dell'Europa millenaria Bernarda rilevi in cenere la memoria della cristianità a Tahar Ben Jelloun e poi questa chiesa appartiene a tutte le fedi di Alain Elkann in particolare
Cosa scrive Bernarda rilevi ma dice assistendo a questo spettacolo spaventoso grottesco incredibile si sente un'ondata di emozione immediata ovunque in tutto il mondo come un duro colpo Notre Dame quando brucia ricorda a tutti noi
La fragilità della nostra storia la fragilità del nostro patrimonio la fragilità di quello che abbiamo costruito
La fragilità di questa Europa millenaria patria delle arti di cui lei è uno dei più grandi simboli quindi si vede appunto Bernard-Henri Lévy anche la fragilità dell'Europa all'interno di questa chiesa che brucia dicevamo la cristianità la cristianità sicuramente presente sui diversi giornali vediamo anche il Messaggero Parigi un colpo al cuore e poi il mattino notte dramma con un gioco di parole
Il il giornale invece è l'undici settembre dell'Europa cristiana
Notre Dame in fiamme l'incendio devasta la Ca'tre da cattedrale non resterà nulla polemiche sui ritardi e gli islamici festeggiano a Parigi l'apocalisse della nostra cultura cultura che è sottinteso
Per il giornale a a radici cristiane
Islamici in festa vendetta di all'APPA Gina cinque Fausto viso dello slavo sottolinea anche sul web gli estremisti hanno esultato puniti i colonialisti semmai il suo Al Jazeera impossibile usare i Canadair è polemica sui ritardi dieci anni per ricostruirla ora il recupero come annoto
Il fatto quotidiano assassinio della cattedrale ma dicevamo il fatto quotidiano invece si occupa con maggiore attenzione nelle prime pagine diversamente dagli altri quotidiani delle questioni che riguardano il partito democratico umbro in particolare
E poi il tempo radici bruciate qui riferimento alle radici esplicito tragedia a Parigi Notre Dame divorata dalle fiamme struttura salva ma danni incalcolabili ancora mistero sulle cause
Del rogo veniamo proprio da venire brucia Notre Damme il cuore d'Europa le fiamme partite dall'impalcatura
Per il restauro distrutti il tetto agli interni non è ancora il tramonto Marcello rosse già già quando una spessa colonna di fumo fra il brunastro il giorno giallognolo appare al centro dell'il della City ma molti presenti sui ponti di Parigi occorre ancora un po'di tempo prima di realizzare che sta avvenendo
L'impensabile questo possiamo segnalare il suo avvenire segnaliamo anche su diversi giornali richiamate le parole del cardinale Poupard che dice sono colpite le pietre della cristianità e l'Europa
Tutta velocemente possiamo segnalare invece sulla Libia il Corriere della Sera che ha un'intervista a a fargli essa alzar Rascel sulla sui pericoli corre il nostro Paese
Nel caso in cui appunto la crisi libica non venga sedata e sulla possibilità di un'invasione anche che arrivi da quelle coste
E dunque dobbiamo scorrere il correre la sera e arrivare a pagina undici su un tema che sicuramente sarebbe stato in primo piano se non fosse accaduto ieri pomeriggio
Quello che è accaduto a Parigi l'intervista il premier di Tripoli di Tripoli l'intervista di Lorenzo Cremonesi che andava troppo
è andato a Tripoli ed è intitolata dalla Libia ottocento mila in partenza per l'Italia il monito a Roma fate presto arriveranno ondata di disperati e sul ruolo della Francia ha il potere per fermare affittare alla stampa insiste sulla questione degli zero zero sette francesi invece Repubblica sottolinea anche la questione dei porti e ci sono novità anche su quel fronte
Vediamole velocemente A pagina otto nove
La mossa di Conte per fermare le guerre la guerra i colloqui del presidente del consiglio di ieri l'Europa sia unità Tripoli e Qatar chiedono a Roma di fare da ponte con i Paesi europei ma Salvini Mina
L'azione del premier oggi incontra mai tigre
Da solo
Era prevista appunto anche questa
Visita a Carlo Bonini ci racconta Illy in contro con il Ministro del Qatar Al Thani che all'Italia dice niente giri di parole
Dica che a Starr e l'aggressore Berlino secondo Tonio nostro buoni teme altri flussi occorre evitare nuovi e conflitti intanto sul caso si watcher
Un caso che risale al trentuno gennaio scorso indagati ecco indagati il conte Salvini sui porti chiusi il governo si divide
Catania nell'inchiesta per sequestro di persona iscritti anche Di Maio e Toninelli e il PM Zuccaro chiede l'archiviazione vedremo
Cosa sarà deciso dal Viminale intanto una direttiva ad hoc per fermare anche la ONG italiana parliamo di mare Ionio fermare le amare Ionio trovare un cavillo che impediscano nave italiana di entrare nelle acque del suo Paese e creare le condizioni affinché i migranti soccorsi altrove non finiscano
In Italia vediamo anche su questo
Tema in particolare dei porti chiusi il Corriere della sera che citarla con un articolo con un retroscena di momenti che Monica Guerzoni Alessandro Trocino di una contrasto all'interno del governo ira del leghista sull'alleato la tentazione dei Cinquestelle di dire sì in aula al processo il ministro dell'Interno ora esagerano mi attaccano più del PD quindi la questione
Sui porti sulla gestione dei porti
Lite Di Maio Salvini sui porti chiusi Conte e vice indagati per i migranti la mail del Viminale pubblicata dalle nelle carte di Fiorenza Cartier Sarzanini per negare lo sbarco ma per la Procura fu un atto politico ma appunto la procura ha chiesto l'archiviazione come aveva fatto anche nel caso precedente
In realtà
Ancora i suoi mercenari francesi dicevamo sul ruolo della Francia attraverso consiglieri
Attraverso mercenari attraverso gli zero zero sette i giornali si sono diffusi nei giorni scorsi il foglio oggi
Ha proprio in prima pagina primo articolo prima colonna in media si bevono i mercenari francesi ma i soldi sono sauditi
Questo l'articolo di Daniele Raineri le storie sui militari stranieri Libia sono deboli l'accordo con Bin Salman è un rischio vero per Tripoli segnaliamo invece su un'altra questione che è quella del dance fra sul sul delimitati vedremo fra un attimo continua un attimo con il foglio c'è un articolo di Mario Sechi che invece Cvc illustra quali sono qual è la politica dei Paesi del Golfo ci consiglia di non guardare soltanto al dato economico ma anche a quello religioso soprattutto consigliamo anche la lettura del Fatto a pagina undici sul tema l'ambasciatore libico parla sul giornale e rafforza quelli che l'idea che ci sia un rischio di un'invasione
Il governo indagato sulla si Watch tutti i dettagli anche sulla manifesto la stampa invece nella Piccolo corsivo di Mattia Feltri in prima pagina CD spiega che mentre i porti vengono chiusi per immigranti vengono aperti invece per la Cina leggete il il piccolo articolo per scoprire da che parte insomma in questi porti rischiano di essere aperti e invece sempre Mattia Feltri ma su un altro tema i processi mediatici un sempre sulla prima vada la prima pagina della Stampa se non sbagliamo
La
Un intervista con Grasso presidente dell'Anm nuovo presidente l'Associazione nazionale magistrati Pasquale Grass ho cinquant'anni giudice politici fermino questo circo mediatico alle reazioni immediate di fronte a qualsiasi inchiesta dei politici
Giungere alla conclusione anche contrariamente a quelli che sono poi i dati processuali i primi dati processuali sul Def Mario Baldassarri professor Baldassarri che venne conoscete la pagina tre del foglio per un'analisi sul critica sicuramente sulla blocco del Decreto legge Crescita il giornale
Perché è stato bloccato potete immaginare succhi ricada
La colpa visto il quotidiano in questione stampa a pagina dodici sulla nuova intercettazione che in chiuderebbe la governatrice
Del partito democratico Katiuscia
Marini indagato per una consulenza anche Sandro Gozi a San Marino fatto quotidiano se volete sapere davvero tutto da pagina due a pagina cinque
E invece sul Mattino editoriale di Alessandro Campi sulle regioni rosse causa del caduta del sistema del partito democratico su Forza Italia invece stampa pagina tredici credo che sia il giornale che contiene l'intervista che dà spazio all'intervista Mara Carfagna la deputata di Forza Italia Totti ha già fatto la sua scissione auguri alla Meloni ora servono organismi dirigenti nominati il partito non compensare sono non può pesare solo sulle spalle
Di Berlusconi vogliamo chiudere siamo proprio in chiusura con rileggiamo un qualche il passaggio del bellissimo articolo di Giuliano Ferrara oggi che si può non condividere nel merito ma nella forma veramente straordinario
Alle sette e quaranta il tetto è crollato senza rumore con un passo leggero ma tutto insieme in un batter d'occhio è crollato come un castello di carte in un pomeriggio d'aprile sereno terso azzurro
E dopo un quarto d'ora dal ponte dell'Arcivescovado tra la folla delle élite è incredula tra le sirene di polizia e pompieri ho visto sinistro
E piangente irretire i nastri della Flash
Di violi le violette le Duque l'esile torre con la conoscenti Cima quindici minuti di un tempo di catastrofe sinistro e piangente la cattedrale divorata dalle fiamme fiamme
Intense immense infernali corpulenta e non lo leggeremo sicuramente non saremo certamente in grado di leggerlo bene quindi lasciamo a voi la lettura
Del pomeriggio di ieri chiudiamo soltanto con il Corriere del Veneto e torniamo a da dove abbiamo iniziato dalla prima pagina di questa rassegna stampa radio radicale
Sindaco di veneziani Luigi Brugnaro che sabato ha incontrato nella sala del sanato di Palazzo Ducale Alessio Falconio direttore di Radio Radicale che lancia all'appello sul Corriere del vento lo trovate
Radio radicale non deve chiudere volevo esternare la mia profonda indignazione radio radicale non può chiudere è sempre stata un punto fermo questo ha dichiarato
Nella scelta dell'incontro a Palazzo Ducale non è stata casuale è un luogo simbolo di libertà come Radio Radicale simbolo di democrazia un grande esempio di resilienza tenacia
E difesa delle minoranze il sindaco vuole sensibilizzare altri sindaci e indire un dibattito pubblico
Buon proseguimento con i programmi radio radicale una buona giornata a tutti
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