Stampa e regime

Nessun bilancio ufficiale ma è stato dato mali storici avanzano la cifra di due mila ottocento morti attorno a piazza Tienanmen
All'epoca fuso a Viterbo reagì in modo duro un regime che per sopravvivere si riduce a sparare sulla gioventù che ha formato ti si rivolta contro di lui in nome della libertà non ha futuro quello delle ironie della sorte sono passati trent'anni il regime non solo è sopravvissuto ma si è rafforzato la scelta della repressione ha permesso il Partito comunista cinese di evitare la sorte del suo omologo sovietico
I Paesi occidentali si sono a lungo bio cullati nell'illusione i convinti che l'arricchimento delle classi medie e l'arrivo di internet avrebbero spinto la Cina democratizzare assi
Secondo loro che nemmeno era stato un tentativo mancato ma non solo la potenza asiatica non ha seguito la strada dell'Unione Sovietica
L'arrivo al potere DC Jinping nel due mila dodici ha segnato il trionfo di un neo autoritarismo che si pone in alternativa al sistema occidentale e abborracciati valori universali i critici giornalisti avvocati blogger professori di università sono ridotti al silenzio
La storia sotto controllo al servizio di un romanzo nazionale
Alla gloria dell'onnipotenza del Partito comunista cinese cosa più inquietante Pechino forte del suo successo economico si mostra politicamente offensiva proponendo una soluzione cinese per risolvere i problemi del mondo e seducendo perfino alcuni paesi europei come l'Ungheria
Trent'anni dopo Tienanmen la situazione si è rivoltata
E la lotta per la democrazia ormai si gioca anche in Europa così le Monde con cui però oggi ci fermiamo ci fermiamo anche per questa settimana fino fino a martedì prossimo ricordando ancora una volta Massimo Bordin una buona giornata all'ascolto di radio radicale
Relativa
Che la vita di radio radicale domenica ventuno aprile dalle ore undici alle ore tredici a Roma piazza Madonna di Loreto sul lato sinistro dell'Altare della Patria in piazza Venezia
Si terrà una manifestazione organizzata dal Partito Radicale per il diritto dei cittadini a conoscere per deliberare per la prosecuzione del servizio pubblico di radio radicale
Volendo nascono agli ascoltatori queste radio radicale in studio Roberto Spagnoli avesse Falconio per questa edizione di stampa e regime che definire straordinarie dir poco era rassegna dicevamo quella fase della preparazione con Roberto Spagnoli che davvero non avremmo mai voluto fare e che sarà giustamente dedicata a Massimo Bordin ai tanti articoli che trovate quest'oggi su praticamente tutti i giornali che parlano di lui
Intanto vediamo anche una notizia di apertura che riguarda proprio
La camera ardente di Massimo Bordin che sarà questa mattina a partire dalle dieci e trenta fino alle quindici presso l'ospedale Idi di Roma e poi il saluto che si terrà domani mattina alla Facoltà Valdese in via Pietro Cossa numero quaranta a partire dalle dieci e trenta
E quindi naturalmente l'appuntamento per chi vuole salutare Massimo e questo adesso veniamo ai giornali dicevamo praticamente sono su tutti i quotidiani articoli con richiamo in prima pagina anzi con pezzi che partono dalla prima
Direi che possiamo cominciare con quella che il foglio stesso definisce parlando del del quotidiano fondato da Ferrara diretta lacerata di una seconda casa per Massimo Bordin per i border line Robert sogno
Sì grazie grazie Alessio a Buongiorno tutti anche da parte mia sì siamo dal foglio perché oggi il foglio veramente dedica grande spazio al ricordo di Massimo Bordin ma anche al suo al suo lavoro a quello che ha rappresentato il il suo lavoro che ha avuto tutte tutte le mattine di stampa e regime un momento particolarmente importante
Partiamo dunque dalla dal foglio che ha tre articoli in prima pagina che poi proseguono nelle pagine interne dedica poi anche proprio due grandi pagine a a Massimo Bordin partiamo anche dalla vignetta che gli ha dedicato Makkox si vede appunto Massimo Bordin che spegne una radio e di cerchie fregati sul tempo Massimo Bordin the voice over
Giuliano Ferrara il fondatore del del foglio Julio del direttore per per molti anni scrive che Massimo Bordin non era generoso disse
Rimproverato con un abbraccio amichevole per la sua hanno affettività poco bacione com'era rispose timido che era vero con il tono di chi non se ne vanta ed è curioso di questa osservazione personale era generoso delle sue idee
Delle cose che sapeva erano molte e varie del modo stesso che aveva di mettere nel bollitore dell'informazione italiana oltre che nella meravigliosa conversazione sempre costerà ma sorridente insomma del suo stile
Perché tossisce molto anche in una gara dongiovanni esca con Pannella chi tira le cuoia prima per il piacere laico di una sigaretta e che fosse l'unico a poter credibilmente litigare in pubblico con il patriarca è vero ma non è il suo tratto decisivo
Era un tipo superbamente colto e appassionato di quella passione unica che Balzac attribuisce ai suoi eroi felici e infelici della politica della storia della giustizia
Ma senza ambizioni sbagliate la passione di un uomo buona corto e anche il ritardo ile
A dargli di gentiluomo liberale accettava gentiluomo e respingeva illiberale replicando con ironia che semmai era un trotzkista specie estinta
è morto un uomo in fondo che l'estinzione se la cercava e se la coccolava senza complesse senza iattanza
La vitalità e vivacità ostentato arie delle mezze calzette non erano affar suo animo naturalmente resto Crati conviveva la radio e il radicalismo e la scrittura perfetta che abbiamo avuto l'onore di ospitare per troppi pochi anni come un anziano regina
Era un Girondini non repubblicano costituzionale innamorato di Montesquieu
Era il raffinato il punto tutto dicitore dei processi delle requisitorie delle trame degli intrighi che stanno sempre dietro l'amministrazione del diritto
Ma i diritti civili per lui erano fuori discussione come la libera espressione disse delle persone e delle associazioni quale ne fosse l'orientamento un protettore degli uomini liberi
Il grande Lino Jannuzzi lo aveva portato dentro quel fenomeno inaudito che è stata per tanti anni e se ne sente ancora tutta la pulsione ereditaria radio radicale
Lui ci stava come il maiale nel Braghò un primo della classe naturale in un calderone fatto di scarti e fuochi di ogni genere
Ma non una testa da prima comunione Massimo Bordin aveva un corpo adatto alla sua voce da baritono basso e un colto da gran carattere di un teatro senza tempo
Sicuramente con radici nel classicismo e nel verso alessandrino
Bello sguardo dolorosamente consapevole della perdita dell'innocenza degli occhi attenti e larvali come se non avesse voluto esibirli servivano per leggere per vedere per scrivere per comunicare in modo svelto e asciutto
Anche quando era alla radio dove gli occhi sono trasfigurazione del suono
Il riserbo con cui si è ammalato si è curato e ha ceduto era parte della sua sintassi il tratto leggero la presa di distanza l'effusione pacate sapiente di quel tanto di sentimento che è inevitabile e basta
La rubrica borderline era un modo di pensare come la rassegna stampa musica da camera senza violini un tocco di pianoforte una mano sbattuto sul tavolo
Il fruscio di una notizia appartata tra le pagine scricchiolante cenciosi in un giornale letto di primissima mattina e molti fiati ma è un altro abbonata
Data la triste e ingrata notizia e i suoi compagni di lavoro hanno mandato in onda il Recco & ordinanza e forse Massimo Bordin rispettoso del lavoro degli altri degli altri in generale l'avrebbe trovato ma senza dirlo un sopra tono la storia della sinistra l'avventura del pensiero e delle prassi radicali tutto un complesso di verità scritte con la ragione umana aperta alle correzioni ma intrattabile nella sua sostanza logica
Alla luce di una cultura di lunedì contro lumi sono cose che non ha mai cantato semmai a sussurrate con il gusto del dettaglio rauco le ha dette come un bravo attore dice una poesia con i suoi ermetismo
Massimo Bordin aveva il dono divino dell'equilibrio una cosa rarissima ormai apollinea un tratto distintivo che ha fatto di lui molto più che un giornalista o un amico delle piccole ora del mattino
Marianna parto Celli era morta prima di lui Daniela Preziosi sopravvive come tutti noi in fondo
Questo è l'articolo che Giuliano Ferrara ha voluto dedicare sulla prima pagina del Foglio oggi i in edicola e ci sono anche altri due articoli che vi vogliamo leggere di altri due persone che il diversa misurano conosciuto Massimo Bordin che scrivono sul Foglio primo
Adriano Sofri
Massimo Bordin che ormai somigliava Donal Sutherland e viceversa e non so se Sunderland sia così intelligente era diventato molto bello singolarmente elegante con un vestito di lino chiaro invece dello scontroso impermeabile in cui sembrava aver avvolto le vite precedenti
Si intuiva che avesse una nuova ragione per essere felice o quasi Tossi va certo e a sentirlo si stava in pena e a volte ci si arrabbiava forte quei pensieri invadenti che si pensano fra sé e sé ma smetterà di fumare accidenti curati
Diceva chiedo scusa e ricominciava
Mi ricordo ora che ci furono anche periodi in una così lunga fedeltà in cui dava l'impressione di non poterne più di quell'obbligo mattutino rigido come un servizio militare improvvisava un po'e tagliava corto con le citazioni
Ma le impazienza duravano poco radio radicale ha per conto degli italiani un archivio leggendario e Massimo era a sua volta un personale archivio della cronaca quotidiana di questo Paese
E la cronaca quando dura tanto che si fonde con la memoria si guadagna il nome maltrattato di storia come tanti altri dovremmo radunarsi tutti oggi simbolicamente da qualunque parte proveniamo
Quando improvvisamente volevo sapere qualcosa e farne a spiegare gli telefonavo nemmeno una volta mi ha detto di chiamarlo in un altro momento che aveva da fare aveva onda fare strepitoso
Da quando dei parte né I miserabili poteri di miserabile potere
X redivivi hanno deliberato di incenerire radio radicale qualcosa devono pur lasciare i loro eredi e si è levato una barricata di parole leali le offese a rivendicare la radio come si fa con un bene comune
Il primo dei riconoscimenti ma naturalmente la rassegna stampa eppure si chiama stampe Reggina e a Massimo giusto e c'è da rallegrarsi quando i riconoscimenti arrivano in tempo
Massimo però prosegue Adriano Sofri aveva una sensibilità una cultura straordinariamente versatile di stimolate dalla discrezione dalla scelta di fare da spalla gli altri a Fiamma Nirenstein su Israele a Sabrina Gasparrini sul Medioriente a Giovanna Pajetta sugli Stati Uniti
Fare da spalla gentilmente e apparentemente perché teneva salda la barra
E la prova esemplare che era la conversazione settimanale con Marco Pannella Marco straripa va come bene per lui e Massimo lo teneva ancorato alla terra con un filo leggero ma ostinato e irriducibile
Succedeva che quell'essere riportato alla terra finisse per evitare Marco e renderlo addirittura capriccioso Massimo sembrava rassegnarsi e ritirarsi e né con qualche va bene ma era pronto a ricominciare
La ricordava davvero lo scrivano Bartoli
Pensai e lo proposi potevo volevo bene a ad ambedue che trasferissero tal quali quei loro dialoghi degli ultimi tempi sulla scena di un teatro istruttivo come una scuola quadri e stupefacente come una pièce di Beckett
Del resto Massimo aveva un gusto letterario finissimo e da quando sul foglio era comparsa la sua rubrica quotidiana noi vecchissimi Rubrichi visti io almeno reso stucchevole dal tempo eravamo estasiati dalla precisione la tenacia la Verna
La giustizia quella giusta perde moltissimo con lui non potrà mai più esserci uno puntiglioso come un trotskista dopo la persecuzione agguerrito con un giurista e forte di una scettica ironia verso i cospiratori
Questo giornale ha perso due voci che erano fraterna e complementari Vincino e Massimo e non è facile
Io non c'ero e ricordi personali siamo in tanti ad averne teniamoci Licari ne riprendo uno pubblico appena un'immagine di qualche anno fa in un corteo romano il primo in cui camminavano insieme ma separati i due partiti radicali
Massimo c'era naturalmente un po'ai bordi piuttosto solo dentro l'impermeabile spiega fissato provai a infilarmi gli affianco
Vediamo se davvero avranno l'impudenza di ammazzare la rabbia la nostra piccola cattedrale la Compagnia delle mie notti oggi sento di Massimo e un solo pensiero che peccato
Così Adriano Sofri anche lui sul foglio questo articolo pubblicato in prima pagina che gira a apre nell'inserto dedicato a Massimo Bordin e poi il Mar Maurizio Crippa che ha ancora un altro ricordo rispetto a Ferrara a a da Adriano Sofri ma anche questo ricordo
Rende poi anche cosa crediamo sia stato anche per molti il sia stata la rassegna stampa né Massimo Bordignon e il suo pezzo per pezzo rimandi Maurizio Crippa intitolato educazione sentimentale
L'equipaggio macchina per molti anni fatto di molte mattine di molte code ai semafori sulla via della scuola era anche una strategia di sopravvivenza genitoriale e di accudimento filiale non privi di affetto come le favole raccontate al mattino
Si portavano all'asilo e poi alle elementari i figli e i loro compagni fino a stipare l'auto di umanizza inetti e a turno ognuno aveva la sua strategia mamme che raccontavano storie padre che facevano cantare e dire le preghiere
Ma ne che mettevano i cd di musica e fiabe zero smartphone allora
Al mio turno accendevo la radio buongiorno agli ascoltatori ecco c'è l'appuntamento con stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale
Necessità mia e virtù di quella voce di caverne da fiaba ma da mago delle parole che si intuiva buono che abbassava di colpo i decibel trasformava le chiacchiere i sussurri e silenziosi fruscii il traffico delle figurine dei Pokemon
Il dubbio del possibile trauma infantile indotto da quello scarto arretrare
Nell'abitacolo quei discorsi lente astrusi lo ricacciato indietro anzi non mi ha mai sfiorato ogni tanto ridevano quando citava il foglio la prova che quello strano lavoro che facevo esisteva davvero in un mondo reale ma distante
Così la voce di Massimo Bordin in quelle antiche mattina era diventata una cosa familiare uno di famiglia chissà che effetto avrebbe fatto a Luís avesse sospettato di essere uno di famiglia per famiglia così lontane dal suo mondo
Mi sono chiesto a volte si sia stata anche un'educazione sentimentale ma di certo no lo è stata per noi altra generazione un'educazione civile quella nazione quotidiana il mondo decifrato attraverso le parole dei giornali oggi non c'è più
I miei figli cresciuti vivono in un'Italia anche sotto il profilo di chi la conosca e la saper narrare più vuota
Le è capitato di pensare a volte a quanto sarà meno ricca l'educazione sentimentale e civica letteraria delle generazioni
Che oggi non hanno più alcuna passione urgente per la politica tanto meno per la lettura dei giornali e fanno di sintesi e hanno disintermediata è ridotto a Stories il rapporto con le gli USA insomma senza la mediazione la maieutica di un narratore onnisciente ma a tratti reticente capace ogni mattina di riannodare dipanare il filo del mondo senza quella voce
Massimo Bordin nella persona l'ho incontrato un paio o tre volte qualche qualche telefonata non c'è bisogna che aggiunga la mia su un uomo che aveva scelto la precisione il riserbo come regole naturali
Mi piace ricordarlo come Adriano Sofri sembrava Donal Sutherland anche a me
Che mi abbia insegnato molto incuriosito Sempre la cosa che importa che resta quando poi quando morì Pannella Marco per lui e per molti altri mi capita di scriverà motivata margine senza la pretesa dell'etere eterodossia una cosa che avevo per la testa che quell'angelo sterminatore quel demone che era stato Pannella per i cattolici
Fosse stato invece paradossalmente o carte con ribaldo che l'aveva difesa da se stesse alla Chiesa costretta a uscire messa in guardia dei suoi i vicoli ciechi
Non so come la prese Bordin e non credo che andasse in cerca di sorprese
Ma una parte di quella mia impressione di quella percezione di Pannella veniva anche da un lungo ascolto di quei racconti alla radio di quei contrappunti di giudizio sempre motivati non per forza sempre condivisi che invitavano a capire prima che a giudicare i a schierarsi
E sottilmente come un mago nella sua caverna a seguire i meandri di una cultura diversa laiche illuminista e a porsi le stesse domande che rimbalzavano nelle dalle sue pause dei suoi accenni di battute che lasciava chiudere gli ascoltatori quel ronzio di voce sottofondo che è stato per tanti della nostra generazione del nostro mestiere della nostra passione per la politica
Il tarlo di un dubbio di un pensiero questo mancherà ai bambini di oggi così Maurizio Crippa sul foglio
Sul Foglio di oggi Felli oggi ci sono anche due intanto c'è da segnalare il la rubrica quotidiana l'Andrea Svensson eppure parla del nostro Massimo Bordin in questi termini ascoltare le parole dello stellato Vito Crimi su Radio Radicale
Leggere Travaglio ricordare i demagoghi dell'anti-casta i Galli della Loggia vai e vieni inciampare nelle ultime scelte di Zingaretti sull'Umbria e pensare in automatico come allegra e infine riconoscenza ad un'altra fantastica rubrica di quel gran signore che resterà Bordin intitolata stampa e concime e poi di Massimo boarding si parla in altre paglia foglio vi segnaliamo che A pagina
Cinque e viene ripubblicato il ritratto che di Massimo Bordin fece il quattordici luglio del due mila dieci
Marianna Rizzini si scrive borghese era appena dimesso dalla direzione di radio radicale
E naturalmente non possiamo leggervelo tutto perché è molto lungo SICID citiamo alcuni passaggi Bordin scriveva Marianna Rizzini che poi torna a scrivere anche oggi non si sente portatore di linea politica però Pannella ribadisce che la diversità di linea di riflessi è un patrimonio
Bordin regione trotskista si stava recando a una grande festa a piazza Navona dove andava a tutta l'estrema sinistra pezzi di racconto di anche della della della biografia del gas
Professionale anche di Massimo Bordin Radio Città Futura dove si contendeva con Lorenzo Enzino Rossellini la palma del più bravo nelle rassegna stampa questo a pagina cinque del foglio che poi vede pubblicato anche un articolo di Guido Vitiello Vitiello che dice il fiume di parole non dette di un illuminista che credeva nelle coincidenze vi segnaliamo naturalmente
Anche questo articolo così come vi dicevamo a pagina sei poi la seconda casa di bordi nel Bordin Line del foglio per sette anni una seconda casa al foglio
Bordin Live l'appuntamento quotidiano di Massimo con i lettori e ci sono ripubblicati
Diversi articoli della rubrica di Massimo Bordin
Del a partire dal tre aprile del due mila e dodici fino all'ultimo del due aprile del due mila e diciannove e quindi naturalmente vi rimandiamo alla lettura integrale della pagina sei del foglio che dicevamo riporta di Marianna Rizzini anche un articolo scritto ieri
Diceva che Anna Vizzini
Non era una rassegna stampa normale quella di Massimo Bordin
Non lo era per la voce per i commenti a margine per i bene che facevano indovinare una riserva tanto rispettosa quanto inequivocabile per i colpi di tosse per il montaggio dei pezzi per gli andirivieni
Tra una pagina e l'altra meglio dell'originale lettura dei giornali dice Luigi Manconi è il senso è letterale ascolto dalla signor stampa di radio radicale da sempre ritenendolo indispensabile e da tredici anni cioè da quando sono diventato cieco
Addirittura ineludibile necessaria come l'aria che il respiro e playboy il pezzo di Marianna Rizzini ancora con Manconi i rapporti tra bollire Manconi
Il sociologo e senatore ha avuto un inizio buffo premetto che con lui non ho mai né pranzato né cenato l'ho incontrato una sola volta dal vivo a casa di amici comuni
Poi neanche un caffè e questo per dire che la sua riservatezza era davvero inaccessibile così prosegue questo articoli o Marianna Rizzini sul foglio che però ancora
Anche altre pagine dedicate a Massimo Bordin si la nelle lettere anche nella rubrica delle lettere del foglio tradizionalmente pubblicata a pagina quattro oggi c'è molto spazio per Massimo Bordin centrato il breve a breve saliti Franci minimizza Cimini
Cronista giudiziaria tante volte citato da da Massimo Bordin che scrive poche righe ma si capisce molto sentite ho sperato date o matricolato
In un miracolo che non c'è stato non c'è più la migliore rassegna stampa del globo terracqueo non c'è più borderline
Non c'è più uno dei pochi giornalisti liberi indipendenti non c'è più il mio amico Massimo Bordin Ciao Massimo spero comunque di leggere ogni tanto poche righe che manderà in da chissà dove
E a queste poche righe Franci mini risponde il direttore del falle Claudio Cerasa
Senza il nostro adorato Massimo non ci sarà più la voce del nostro risveglio e mai come oggi un Parlamento con un po'di dignità dovrebbe farsi in quattro per capire cosa vuol dire dopo aver perso quella voce togliere la voce chi ogni giorno in radio gli dava voce
E poi c'è la la lettera di Marco Taradash
Che scrive così aveva fatto di stampa che ma per adesso è stato l'inventore in realtà storicamente di di stampa e regime colui che ha coniato il il titolo stamperà e regime
E scrive così appunto Marco Taradash che poi continua a condurre il sabato la nostra rassegna stampa
Aveva fatto di stampa e regime una necessaria abitudine per tutti coloro di qualsiasi schieramento politico fra quanti sanno leggere e ascoltare beninteso volessero capire la trama che si svolgeva sotto il chiacchiericcio con l'abbaiare della politica italiana
Trovava sempre la parola perfetta levigata dalla sua cultura politica e storica per definire un contrasto un'alleanza precaria una fa Faronato a un intrigo e non era quasi mai una parola comminata scagliata per ferire
Era un involucro di sapienza esplosiva che avrebbe potuto deflagrare in qualsiasi momento della giornata e costringerli alla resa ma senza subire la voluttà della conquista
Più eloquenti ancora i silenzi sospesi sugli abissi della stupidità e dell'ipocrisia
Bordini in quell'ora e mezza mattutina sapeva salire ad altezze vertiginose planare lentamente accompagnato dai venti che esplodevano dei suoi bronchi fino a calare con rapidità infallibile sulla preda avvistata da lontano
Fosse un commento improbabile una citazione sbagliata una dichiarazione insensata
Ma non c'è mai stati Luís l'acidità del disprezzo l'indignazione conforme meno che mai l'autocompiacimento orgogliosa di chi ne sa di più
Forse si potrà rinvenire riascoltando la soltanto un'eccezione recentissima al suo non dire per meglio dire la definizione che resterà per sempre tatuata sulla vita politica del sottosegretario all'editoria Vito Crimi quella di gerarca minore
Bordi leggeva la cronaca quotidiana attraverso il filo della conoscenza storica erudita e minuta lo stesso al tempo stesso con una percezione chiara delle illusorie tate Successo come della sconfitta ascoltarlo non era un percorso di informazione ma di conoscenza soprattutto sul tema che lo appassiona di più quello della giustizia
O per essere più precisi dello stato di diritto ovvero dello scontro fra il potere che monopolizza la forza e le forze che vi si contrappongono per sopra a farlo o per esserne sopraffatte
Le sue inchieste in perenne sviluppo sulle falsificazioni del potere giudiziario travestito da antimafia sul potere politico travestito da contropotere sono stato un raro modello di civiltà liberale in un Paese che sguazza da decenni nel fango della menzogna travestita la verità
Si trattasse della trattativa Stato-mafia o dell'infinito facendo darsi dei politici investigativi tra virgolette sui misteri sempre tra virgolette italiani culminati nelle autocelebrazioni delle commissioni parlamentari sul caso Moro
La tradizione radicale Pannella insegna non è fatta di libri ma di parole
Di parola dopo parola alla ricerca del significato essenziale di ogni parola e quindi di ogni fatto da compiere o da altri compiuto d'ordine ne è stato e ne resterà maestro
Marco Taradash alla sua il suo ricordo pubblicato in forma di lettera sulla sul foglio così come quello di Marco Bentivogli segretario generale della FIM CISL
Che scrive ancora non ci credo conosceva Massimo da quattro anni ma da molti di più essere lo seguivo per me molti altri è stato un punto di riferimento due anni fa gli mandammo una scatola di buoni toscani per Natale insieme il mio primo libro mi disse che così lo vizia avevamo scova ava tutte le interviste gli articoli che valorizzava nel lavoro della firma Gentile ma anche molto generoso e coraggioso come tutti gli uomini veramente liberi la prima volta che l'ho sentito quattro anni fa aveva lasciato un messaggio della mia segreteria telefonica in cui mi chiedeva se poteva disturbarmi
Era un uomo di una cultura sconfinata riascoltare cinquanta volte il suo messaggio Bordin che chiede se può disturbarmi sì per me era un mito
Per chi voleva sapere la mattina presto come andava il mondo la sua rassegna era la cosa più seria in circolazione pensare che questi sbandati al governo possono chiudere la sua radio Radio Radicale fa capire il segno dei tempi come direbbe un altro grande Leo Longanesi
Buoni a nulla pronti a tutto
Era un grande giornalista ma soprattutto un uomo libero lontano dal giornalismo servile che è tornato di moda
Giovedì scorso dovevamo registrare insieme un programma sul lavoro non vedevo l'ora di rivederlo arriva terrario il direttore Alessio Falconi e mi disse che era non tre giorni che mancava
E che si scusava tanto perché aveva bisogno di curarsi registrammo il programma e al termine di mandai un messaggio caro Massimo torna presto
Non rispose
E oggi appena finita l'assemblea in Maserati la notizia
In questi giorni continueremo a cercare la sua voce la mattina presto in radio o i suoi articoli sul foglio spero che nasca in Italia una nuova generazione che prende il testimone di Massimo Bordin alla sua passione suo coraggio la sua sterminata cultura
La democrazia senza chi le dà voce è un'altra cosa
Ma adesso immagino come stai leggendo anche questo coccodrillo dalla su con un sorriso ironico di chi non ama queste cose un colpo di tosse già immerso nel giornale di domani che come sempre già conosce Ciao Massimo così
Marco Bentivogli segretario generale della FIM CISL sul Foglio di oggi
Ma poi andiamo al dubbio che pubblica in prima pagina una foto di Massimo Bordin addio Massimo Bordin l'anima Rocca dei i radicali la morte del Papa di stampa e regime poi a pagina sette
C'è il richiamo all'articolo che scrive Walter Vecellio forse per Massimo Bordin
La definizione che più lo descrive quella di a quota cosiddetta Prezzolini nel mille ventidue su un foglio la rivoluzione liberale di Piero Gobetti
Qualifica le persone che non la bevono non bevono si intende la versione ufficiale le verità del potere per Bordin va anche bene naturalmente non nel senso spregiativo cinico come i filosofi greci di questa corrente di pensiero
Tendeva all'autonomia spirituale
Non al punto di escludere ogni e desiderio ed ogni esigenza e si guardava bene dal condannare la civiltà con le sue conquiste prosegue il prezzo Walter Vecelio
Ma osservava e vedeva con occhio di disincanto e partecipe insieme sapeva dove il giusto del saldo e il gusto del sale giusto dieci anni fa il riconoscimento che forse più gli ha fatto piacere il Premiolino
Con una motivazione felice che ben racconta il personaggio il collega che da anni ci sveglia ogni mattina con le sue puntuali professionali e graffianti rassegne stampa cesellando i fatti con opinioni di rara cupezza lite
Poi ce ne voleva per capire comunque sta ancora la citazione del della della l'articolo nell'articolo di Vecelio del premio
La contezza libertaria da sempre si può dire abitato le stanze dove si confezionano e vanno in onda le trasmissioni di Radio radicale non so se da giorni della fondazione ma subito dopo si e certamente in una delle stagioni più felici e quella del rapimento del giudice Giovanni D'Urso da parte delle Brigate Rosse quando radio radicale allora diretta da Lino Jannuzzi
Ingaggia una durissima battaglia per salvare il magistrato mentre tutto intorno è scattata una feroce e assurda
Fermezza decretata da una triade che Pannella definisce P due P trentotto di Scalfari
Massimo ricordo proseguì Vecelio come tutti coloro che l'hanno conosciuto eterno sigaro in bocca tossiche ante un po'curvo un'eleganza ricercata un'apparente
Te studiata tra Santa Tereza come certi personaggi dei film in bianco e nero
La parlata lenta e riflessiva una cultura che ha
Indugi e il se il nozionismo ma è figlia di attente selezionate bene assimilate letture
La battuta Starace fulminante l'ammore di ferro che gli consente di raccontare gli aneddoti remoti su tutti una rete di conoscenze non comune coltivata fin nei primi anni di università quando studia filosofia e milita nella Quarta Internazionale convinto trotskista prima di approdare alle rive del Partito Radicale a radio radicale lo ricordo da sempre
Le sue ormai leggendarie rassegna stampa mattutina ma non solo imperdibili anche gli specialisti siamo ebbene un lo sanno i tanti magistrati a cui ha fatto le pulci con implacabile acribia soprattutto lei domenicali fluviali conversazioni con Marco Pannella due ore
Indiretta a parlare di tutto su tutto passato presente e futuro trasmissioni capaci di stroncare un bue e lo so bene per averne fatte anch'io
Non era per nulla facile tenere testa Pannella non so se Marco lo faceva per reale amnesia o per piccola provocazione ma si intestardirsi ad esempio dare il solo nome di battesimo delle persone che citava e allora ecco
Un logorante slalom quando citava Bettino Giulio il gioco era facile
Ma se si arrivava
A Vittorio ce ne voleva per capire che intendeva il vecchio rivoluzionario comunista Vidali oppure Umberto Terracini Gianni preda Fausto Gullo Giano Accame
O se invece gli ha diretto la radio radicale con rara perizia per diciotto anni che scrive non diciannove nove va in realtà deve essere saltato
Per diciannove anni posso assicurare non era facile con un editore come Pannella al tempo stesso libertario e liberale ma implacabilmente rigoroso ed esigente fino a quando quella domenica del nove luglio quando all'improvviso in diretta si dimette dopo l'ennesimo battibecco con Pannella un altro si sarebbe sotterrato lui imperterrito
Sostiene le proprie ragioni di assumere i termini della questione qui importa poco la registrazione
Peraltro facilmente reperibile nel prezioso archivio di radio radicale siccità l'episodio sono per dire che erano entrambi caratteri forti nessuno disposto accedere di un millimetro dalle posizioni assunte
è stato molto discreto anche nell'andarsene altrove Massimo si sapeva che era tormentato dallo stesso male che anni fa ha stroncato Pannella ma che le sue condizioni si fossero aggravate
Lo si è intuito solo perché da qualche settimana non compariva più sul foglio la rubrica quotidiana bordi on line e non era più al timone della rassegna stampa e regime che curava dal lunedì al venerdì anche quando pensate per qualche ragione i giornali non uscivano
Da quei venti giornale che quotidianamente scandaglia Vanessa aveva ricavare un ventunesimo dove presente e passato e possibile futuro si fondevano amante dei retroscena senza mai perdere di vista la scena
Ora basta
Che a farla più lunga lo stesso Massimo ne sarebbe infastidito giapp Pardi sentirlo con quella sua eterna espressione tra il brusco il brusco non avete di meglio da fare leggetevi allora un libro di sicuro ne indicherebbe qualcuno dell'amatissimo Leonardo Sciascia così
Così
Valter Vecellio sul dubbio che poi a pagina sette sempre riporta il Twitter di Andrea mascherine che del dubbio editore nel senso che il presidente del CNF con un profondo dispiacere apprendo della scomparsa di Massimo Bordin
Giornalista attento e lucido sempre nell'interpretare quotidianamente l'attualità politica e il valore della democrazia l'affetto mio e del Consiglio nazionale forense alla sua famiglia e alla famiglia di radio radicale
Dal dubbio passiamo alla al Manifesto che mette in prima pagina nel taglio basso non notizia della della morte ma subordina Dio a Massimo Dio Massimo Bordin la voce più ascoltata in ripubblica tra l'altro anche una una vignetta di di Biani che gli anni dedicò Massimo vorrei credo di un paio d'anni fa in cui si vede nella tipica posa di Massimo D'in quando leggeva i giornali però mi anziché stare sul tavolo di radio radicale sta su una pila di di quotidiani appunto
Poi gli articoli sono al pagina
Quindici c'è Emanuele Macaluso che scrive Massimo Bordin era un grande professionista un giornalista che ha saputo comunicare con migliaia e migliaia di persone restando sempre se stesso un militante radicale
Per me era soprattutto un amico carissimo e affettuoso con il quale potevo parlare di tutto e trovare sempre punti di riferimento politico culturali comuni
L'ultima volta che l'ho visto è stato il ventuno marzo scorso bene al ristorante dove i miei compagni ed amici festeggiavano i miei novantacinque anni
Massimo mi sembrò smagrito ma non costi nulla del male che lo stava divorando mi disse salutando mi non sto bene ma non potevo mancare
Pensai che forse sì forse accentuata la bronchite e che anche la sua memorabile tosse che lo accompagnava e che era diventata guardo un po'un tratto distintivo delle sue trasmissioni della sua fenomenale rassegna stampa del mattino quante volte gli avrà detto smetti di fumare
Era del resto la predica che tutti gli amici li facevano quando ho saputo la verità sulla sua malattia sulle sue reali condizioni di salute ho compreso subito che un'altra persona con cui comunicavano avrebbe lasciato
Oggi mi sento ancora più solo Massimo aveva la stessa età di uno dei miei figli Pompeo che un giorno terribile qualche anno fa è andato via
Quando si ha molto vecchi
Sembra che quel che ti tiene vivo a poco a poco viene a mancare
Mi scuso per questi riferimenti personali perché sto bene che la scomparsa di Massimo Bordin è un lutto nazionale
E non mi sembra di stare ad esagerare quanti sono stati gli italiani che ogni giorno stavano all'ascolto della sua rassegna stampa Stern seminata di osservazioni colte di riferimenti storici che facevano di massimo un vero e proprio archivio vivente
Quanti italiani hanno seguito le sue battaglie civili con i radicali e la sua tenace polemica sul tema della giustizia
Il suo garantismo era sempre argomentato e documentato come poche hanno fatto in questo nostro Paese
Lo fece con la radio e con i suoi scritti sul Riformista sul Riformista quando fu direttore di quel quotidiano e sul foglio sino a qualche giorno addietro
Massimo Bordin scrive ma Macaluso
Lascia questo mondo e i suoi affetti e non posso non dirlo la sua partenza avviene mentre ci sta un governo con un Presidente del Consiglio che mostrano di non sapere un bel nulla sulla storia d'Italia sul ruolo che vi ha assunto che vi assolto sinora
Radio radicale
La radio di Massimo Bordin che vogliono strangolare che far tacere definitivamente
Quando sono stato informato sulla morte di Massimo ho pensato a Marianna la sua precedente compagna andata via anche le troppo presto
Prima di lui ho voluto bene entrambi e sono convinto che molti giovani che vogliono fare i giornalisti rifletteranno sulla lezione di vita di Massimo il giornalismo non è soltanto un bel mestiere ma un impegno politico civile e culturale volto a far prevalere ideali e valori
Che incidono nella Società però ha testimoniato da comportamenti adeguati è questo il suo lascito per noi e soprattutto per i giovani
Emanuele Macaluso sulla pagina quindici del manifesto dove poi c'è anche il lungo ricordo di Luigi Manconi intitolato Massimo Bordin nel toni d'annata di stampa e regime tra l'altro manco Alina esperta di musica è stato anche critico musicale ma anche Massimo coordinerà un grande appassionato di musica di già sempre articolare
Nel linguaggio musicale spin scrive Manconi crooner indica l'interprete che si muove tra genere popolare Giasone e che grazie a un suo sapienti è un uso sapienti Simo del microfono modula la propria voce lungo una molteplicità di Toni che si avvicinano al parlato
E che dunque prevedono le tonalità basse l'incespicare la fatica sussurro il borbottio il sospiro lo starnuto il brontolio il respiro e la tosse in italiano viene tradotto impropriamente come cantante confidenziale
Ma in realtà si deve immaginare più Toni Bennet che Johnny Dorelli ecco Massimo Bordin era un giornalista crooner
Non è un caso che Stefano Bollani bravissimo musicista Just dotato di misconosciuta doti di imitatore ne abbia fatto quindici anni fa un ritratto mirabile
è vero era strepitoso il il il radi che è lì in realtà era Massimo vorrebbe il board indi Bollani prosegue Manconi con Paul Savage aggrediva la carta stampata e dopo averla con puntualità e pignoleria lette e commentate ne andava all'assalto alla faceva a pezzi a brandelli la pallottola vede una sorta di delirio di amore e di odio
E si poteva sospettare che infine la divora ASS accompagnata da una tosse ritmata che assumeva i tempi
Di quel ballo detto Java
Massimo coordinerà queste poi tutto il resto se non sbaglio le biografie di persone riservate come massimo sono affidate innanzitutto la tradizione orale
Il suo incontro con il giornalismo radiofonico avvenne quando Radio Città Futura si trasferì dei locali di via dei Marsi dove si trovava la sede italiana della Quarta Internazionale
Si tratta si trasferì nei locali di via dei Marsi
Quante interrato Bordin era un militante trotzkista e tracce di quell'esperienza e di quella cultura no accompagnato l'intera sua esistenza in particolare per due connotati determinanti il primo si ritrovava il suo fermo fa riferimento alla sorte degli sfruttati
Un riferimento mai retorico mai declamatorio che appariva quasi trattenute contenuto fino a quando lo riteneva fino a quando riteneva lo immagino mormorare quando è troppo è troppo di non poter più tacere
Una rassegna stampa che procedeva fluide inappuntabile inattaccabile ma quando poi emergeva una questione cruciale di vita o di morte diritto di torto insomma di verità essenziali
Allora Bordin diceva la sua in maniera inappellabile dalla parte dei naufraghi o dei giovani precari o dei Roma in altre parole va bene tutto vanno bene le ambiguità più sottili e le cortigianeria
Sì più mellifluo celebrate dei giornali ma poi alla resa ultima dei conti ciò che davvero vale è la vita e la dignità degli esseri umani
Era questa la sua fedeltà da Eretico alla storia e ai sistema dei valori del movimento operaio
Fateci caso quante volte accade che gli eretici siano più membri più memorie coerenti di quanto lo siano gli ortodossi
E questo sapeva faticosamente ma ostinatamente combinare da buon radicale pannelliano col suo liberalismo di sinistra e col suo anti statua lirismo ben temperato
L'altro tratto della sua militanza giovanile prosegue Manconi lo si rintraccia in quella acribia osa passione per il dettaglio inquilini esausto zero per i particolari quella quelli della storia italiana del suo sistema dei di partiti così come quelli delle vicende della criminalità organizzata e dei relativi infiniti processi
Qui emerge quella dimensione del socialismo scientifico che troppo spesso è stato buttato via insieme all'acqua sporca e tuttavia si deve evitare di dare di Bordin ha un'immagine deformata quasi si trattasse di un conduttore radiofonico tra gli altri era un fior di giornalista capace di offrire ogni giorno un'accurata indagine politica che si snodano come un racconto sociale e culturale
Era di origini venete ma immagino chissà poi perché non sia mai andato oltre Firenze
E mi suggeriva una simile idea quella sorta di Antropologia urbana che ricavava attraverso la toponomastica minuziosa dalle vicende sociali innanzitutto criminali di tre città amatissime Roma Napoli e Palermo
Poi c'è la c'era la rubrica quotidiana sul Foglio Bordin lane dove l'ironia del commento delle ultime righe sembrava volesse attenuare l'aspra esattezza delle contestazioni verso la vocazione all'approssimazione del giornalista collettivo
Dove approssimazioni se prative scritto giustamente con le maiuscole fatti date nomi e cognomi circostanze località parentela associazioni legali e illegali
Fasi processuali ma anche soprattutto usi e costumi tic e vizi e virtù tutto veniva sottoposto a quello che oggi viene definito fact checking
E che nulla è più dei checché nulla più dei criteri del buon giornalismo
Lettore onnivoro mi parlò a lungo di Oro di Salvatore Rossi
Bordin faceva Brevi e riottosi accenni a qualche firma qualche saggio qualche romanzo tifoso della Roma si picchiava di non citare mai il gioco del calcio nel corso della sua rassegna e questo in un tempo che vede il linguaggio politico ricorrere alle più miserevoli metafore calcistiche e atto di elegante eroismo
Per finire
Conclude Marco Manconi
Devo dire che mai mi è capitato di scrivere così tanto a proposito di un amico con il quale mai ho pranzato o cenato mai preso un caffè è mai andato al cinema
Ci siamo sentiti al telefono abbiamo parlato decine e decine di volte ma proprio il fatto che ancora lungo potrei parlare di Luís si deve indugi duro solo in minima parte la mia prolissità
Assai più invece a quell'espressione di intelligenza culturale e politica che è stata la sua stampa e regime
Non stupisce che oggi vi sia chi la voglia chiudere insieme a quella scuola di memoria di giornalismo così sfrontatamente pubblica e istituzionale che radio radicale
Così Luigi Manconi sulla manifesta pagina quindici dove c'è anche lo leggiamo il il redazionale proprio della del del quotidiano comunista che continua orgogliosamente chiamasse Trinacria comuniste e quante volte Massimo Morini ricordava il notava come giustamente manifesto Rivelli che questa sua storia e entità il trafiletto intitolato Addio alla voce di Radio Radicale ieri è morto Massimo Bordin insieme a Marco Pannella la voce di Radio radicale di cui era stato direttore per molti anni
Insieme animavano la rubrica del pomeriggio domenicale appuntamento contraddistinto dal piacere della conversazione del confronto libero sopra e il sotto le righe palestra di Allen di allenamento della disputa politica ci mancherà perché ci mancherà perché anche se il compagno Bordin in passato militante dei movimenti degli anni settanta
Bastona la sinistra lo faceva con lo stimolo intellettuale della critica che come piace a noi del manifesto non è mai Astra abbastanza ci mancherà perché la sua rassegna stampa e regime che aveva che aveva continuato a condurre finché la malattia glielo aveva permesso
Era giocata su un piano culturale e sulla profonda conoscenza dei mondi politico e giornalistico che la sua pure quotidiana lettura dei giornali restituiva agli ascoltatori con un punto di vista chiaro e distinto la morte di Bordin neanche un brutto colpo per radio radicale in questo momento sotto attacco del Governo che taglia i fondi necessari a tenerla in vita
Ma anche destinataria di una vasta rete di solidarietà e sostegno trasversale
E poi chiude il questa questa Traviata del manifesto ricordando che la camera ardente oggi all'ospedali Idi di Roma dalle dieci e trenta alle quindici il saluto degli amici ci sarà domani alle dieci e trenta la Facoltà Valdese in via Pietro Cossa quaranta che sta praticamente proprio a in piazza Cavour
E conclude il manifesto i suoi familiari alla sua compagna la nostra Daniela Preziosi a tutta radio radicale il cordoglio del manifesto ringraziamo naturalmente i colleghi del manifesto che ovviamente ancora una volta
Diciamo la nostra vicinanza Daniela Preziosi
Su Repubblica si parla oggi di Massimo Bordin si romantico questa edizione straordinari stampa e regime come vi abbiamo le toglie interamente giustamente dedicata a Massimo Bordin anche perché davvero ci sono moltissimi articoli quindi vanno lette si
Come di come come diciamo in sé non è certo adesso era la la rassegna straordinaria perché era quella che non avremmo mai voluto fare che è così
Facile per certi versi ma così difficile da da fare su Repubblica punto ci sono ci sono c'è Michele Serra c'è Giovanna Casadio c'è Goffredo De Marchis partiamo da Giovanna Casadio che entrato ieri venuta ma trovarsi nei nostri studi
Il il suo pezzo intitolato stoppa i fondi addio la voce alla sua voce storica il giorno più buio per radio radicale
Quando le stanze di radio radicale sono invase dal Requiem di Mozart a e la commozione per la morte di Massimo Bordin e nei volti dei compagni degli amici dei colleghi che lavorano nella radio che il governo vuole chiudere a sorpresa non è la rabbia ma l'orgoglio a prevalere
La fierezza per quella radio che nacque clandestina nel mille novecentosettantasei e alla quale i parlamentari radicali giravano il finanziamento pubblico al partito
Un pezzo della storia d'Italia e delle conquiste civili
E mentre si rincorrono i ricordi gli aneddoti su Facebook impazza nel melomani bordi Miani quelli per cui la voce di Massimo era pure già Asa e il via vai di telecamere ITGI e incessante radio radicale ringrazia
Ringrazia Repubblica e l'appello lanciato caro premierà Conte saldi radio radicale il pezzo di ieri Francesco Merlo
Non ce l'aspettavamo hanno tanta solidarietà dicono ma non per mancata consapevolezza del valore loro e della radio bensì per quella cosa che gli ha insegnato Bordini quale amava dire sono un umile cronista
Invece era tante cose prosegue Giovanna Casadio come radio radicale
Invece era tante cose Bordin come radio radicale da riassumere con la frase ripetuta da Emma Bonino l'essenza della democrazia e la libertà di informare e il diritto di sapere senza tanti giri di parole l'essenza appunto
La morte di Bordin ricorda l'importanza di radio radicale rimarca la storica leader e Alessio Falconio il direttore che non ha mai voluto fosse toccata la stanza del suo predecessore Bordin scuote la testa un momentaccio il più brutto
E però entra nello studio dove Massimo registrava ogni mattina alle sette e trentacinque la rassegna stampa da trent'anni indicare bruciature delle sigarette sul tavolo traccia di Massimo Di Marco Pannella tre traccia di Massimo e di Marco Pannella
Amministratore delegato Paolo Chiarelli elenca il numero dei dipendenti cinquantadue trentatré collaboratori conteggia un mese di vita prima che scada la convenzione quindi la radio taccia
Anche la seconda carica dello Stato Elisabetta Casellati Sorel solidarizza impegnarsi a scongiurare la paventata chiusura di radio radicale salvaguardando così il pluralismo dell'informazione
Sarà il miglior modo per ricordare la figura di Bordin a testimoniare il valore della sua esperienza queste sono le parole di ieri il messaggio
Della Presidente del Senato che viene citata da Giovanna Casadio che poi proseguire l'elenco dei sostenitori e lungo
Tuttavia il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ribadisce la linea del sottosegretario Vito Crimi radio radicale c'è il servizio pubblico pagato dei cittadini
Chiudiamola così senza rimpianti commenta da Giovanna Casadio crine esprime il suo cordoglio su Facebook alla famiglia delle di dell'ex direttore di Radio radicale Bordin ai colleghi e amici esprimo preghiera amici esprimo il mio sincero cordoglio per la sua scomparsa del giornalismo italiano perde uno fra i suoi più importanti protagonisti
Basta per scatenare sui sociale le reazioni anche dure verso il sottosegretario che Bordin il due aprile ultimo giorno in radio aveva battezzato il gerarca minore
Ada Pagliarulo in radio alla voce spezzata mandando in onda l'annuncio della morte di Massimo si cambia il palinsesto si racconta Massimo insieme radio radicale le sue battaglie e la sua novità
Il centralino è presa d'assalto il CDR comitato di redazione della radio fa un comunicato se ne va a Bordin presto il regime quel regime che tutte le mattine fino all'ultimo ha raccontato con la sua memoria storica la sua lucida intelligenza e la sua ironia
Oggi conclude Giovanna Casadio riunione alla Fnsi la Federazione della stampa per capire cosa fare per non arrendersi come Massimo Bordin insegna
Giovanna Casadio così sulla sulla stampa poi su Repubblica c'è anche un importante contributo di Michele Serra messaggi e andiamo a sedere nella oltre a Michele Serra ci allarghiamo le Mario De Marchis però prima leggiamo o leggiamo o fare la che dalla parte
Da pagina una poi prosegue a pagina ventisette si
Ieri c'era stato appunto il lunga la lesione al setaccio Storace scommetto che abbiamo letto integralmente ma perché era una lettera e tratta diceva parlava noi di Repubblica quindi si rivolgeva direttamente al Presidente del Consiglio oggi c'è Michele Serra
Il suo pubblicato l'appello al governo il suo pezzo che inizia in prima pagina intitolato scusate se insistiamo su Radio Radicale
Tanto vado a cercare perché Prosecco alla fine nelle pagine interne
Se mai questa maggioranza dovesse muovere un dito per confermare radio radicale nel suo ruolo di servizio pubblico lo farebbe per convenienza tattica o per comodità politica non certo per convinzione
Specie in una delle sue componenti quella grillina il potere italiano del due mila diciannove
Prima ancora di una vera un'opinione compiuta su radio radicale non ne ha contezza non sa quello che è stato e quello che e nemmeno in condizioni di capirlo nonostante la buona volontà con la quale in molti cercano di spiegarglielo
Niente è più lontano da questa politica veloce sbrigativa nervosa della fluviale chiacchiera che quei microfoni hanno intercettato e diffuso lungo i decenni della prima e della seconda Repubblica
Un gancio di parole ovviamente non tutte limpide che confluivano lente i limacciose da infinite fonti partiti congressi convegni
Sedi istituzionali microfoni aperti un'assemblea permanente di voci umane con indefessa fede nel dibattito anche quando il dibattito ammorba con dispone omette sonno
Anche se alcune voci sono odiose e altri inutili serve ascoltarle e questo ci ha sempre detto radio radicale
Il contrario del ticket con il quale si pretende di rimpiazzare il logos che puzza di vecchia politica di chiacchiere interminabile di volute di fumo di perdigiorno come Pannella che la politica dedicavano ogni fiato e ogni energia
E non andavano a dormire la notte pur di parlarne ancora
E non sempre si capiva quello che volevano dire
Il solo termine ha riconosciuto per la passione politica di quella leva non era misurabili legislatura era la morte come ci ha detto bene Massimo Bordin che smentiva smesso di parlare solo quando ha smesso di respirare
è il logos e la dialettica la materia della quale questo potere questa società
Non sa più che farsene il logos
Non è salubre non è sintetico non è efficiente non a piattaforma che lo mette in riga non porta quasi mai a conteggio le opinioni anzi le somma di continuo nell'interminabile vizio democratico di aggiungere voci e di non selezionarne
Aggiungere
Questo ha fatto per mezzo secolo quella radio anche a costo di irritare chi non ne poteva più di sentire l'opinione di tutti
Servizio pubblico appunto se le giornate fossero di quarantotto ore e non di ventiquattro radio radicale avrebbe trovato il modo di diffondere una quantità doppia di chiacchiere politiche istituzionali parlamentari
Nella sua fede militante che sacra Lizza la voce umana per principio sia o non sia degno di credito di rispetto
Già le frasi troppo lunghe quelle con coordinate subordinate sono sospettabili
Di voler complicare le cose ovviamente a vantaggio di oscure manovre a scapito della purezza del cittadino buon selvaggio figuriamoci le dirette interminabili i ragionamenti senza sponde le parole libere di vaganti superflue e preziose
Una per una questione di tempi di ritmi soprattutto di ritmi che i giovanotti al potere non possono capire che cosa morirebbe con la morte di radio radicale
Così Michele Serra che mi sembra ricco rimanda un po'anche a quello che è stato la rally intervento introduttivo all'ottavo congresso italiano il partito radicale di Massimo Bordin quando Massimo Lin
Disse noi rivendichiamo quello che facciamo ma è proprio questo che che che non anche dà fastidio proprio quando ne diciamo lo potete sentire che forse per questo che ci vogliono chiudergli diceva ma secondo ordine
Con la Repubblica a pagina nove Goffredo De Marchis racconta Simone Baldelli oggi deputato di Forza Italia con amore infinito per entrambi
Fa una parodia straordinaria della conversazione domenicale tra Marco Pannella e Massimo Bordin si sentono i colpi di tosse potenti due fumatori il ghiaccio che sbatte contro il bicchiere di whisky on the rocks Pannella fa racconto di Baldelli ieri
De Marchis
Fu tenete alla Camera raccolto testimonianze conta Baldelli Massimo ora tu mi chiedi perché i radicali non devono presentarsi alle prossime elezioni Bordin sbuffando sta al gioco Marco allora visto vuoi spiegare il motivo per cui i radicali non presenterò la lista alle elezioni e Pannella perfido la domanda è mal posta
Proseguiremo altri da ieri pomeriggio non ci sono più né Marco né Massimo Bordin sessantasette anni è morto poco dopo pranzo lasciando sgomenti i radicali i suoi colleghi della radio i tantissimi affezionate rassegna stampa mattutina
La più completa la più intelligente la più personale come è stato scritto Bordin era capace con una impercettibile inflessione della voce di far capire come la pensasse su ciò che aveva letto
Orientato all'ascoltatore aprendogli il mondo della sua mente brillante creando un rapporto vivo quasi fisico ma Bordin per radio radicale è stato molto più del conduttore di stampa e regime
Direttore dell'emittente dal dal novantuno al due mila dieci
Procuratore della pubblica sui processi con spezzoni dei dibattimenti
Lo speciale giustizia gli ultimi ad entusiasmare lo sono stati quello su mafia capitale quello sulla trattativa Stato-mafia in tutti e due i casi Bordin non condivideva
La tesi dell'accusa eppure lasciava che ognuno si facesse la propria idea fedele al motto e Ina odiano conoscere per deliberare
Tutto ciò che toccava diventava interessante prosegue Goffredo De Marchis su pagina nove di Repubblica
Bordin aveva il carisma del grande giornalista saranno state la sua voce la sua passione l'accendersi facilmente in un battibecco sempre rispettoso la mostruosa capacità di fare le domande giuste accanto alla rassegna mattutina
Quello che lo ha reso così caro agli ascoltatori è stata ovviamente la conversazione domenicale con Marco Pannella
Ci si sia un po'troneggiava alle diciassette e si andare avanti fino alle diciannove minimo
Discutevano i due Bordin ogni tanto sembrava sul punto di alzare i tacchi e mollare il microfono al vecchio capo da solo negli ultimi tempi
Litigavano sempre più spesso ma si voleva un bene dell'anima e la simbiosi radiofonica li aveva resi simili
Condivideva il carattere ruvido per niente accomodante ed una dolcezza di fondo che ti faceva venire voglia di abbracciarli questo match domenicale è andato in onda dal due mila al due mila sedici anno della morte di Pannella
Fino all'ultimo dunque anche se l'editore Pannella indipendente Bordin avevano discusso di brutto nel due mila dieci il direttore aveva lasciato il proprio incarico
Massimo scrive De Marchis grazie alla sua bravura aveva avuto mille offerte di lavoro le aveva rifiutato e tutte accettando solo di curare una piccola rubrica sul foglio
è rimasto legato al suo microfono di via Principe Amedeo due a Roma ai suoi fan la sua identità
Si è fermato il due aprile quando la malattia lo ha costretto a cedere il timone della rassegna stampa non prima di aver criticato stavolta con toni ultimativi
Il governo giallo verde per i tagli all'emittente
Che la faranno chiudere a maggio salvo sorprese
Di Maio è uno stalinista è un gesuita con questi non si può parlare di vittoria aveva sentenziato Bordin il primo aprile
Nel caos di una radio di una storia in bilico che Bordin attraversato praticamente dall'inizio alla fine degli anni Settanta arriva pure la morte della voce più autorevole di un maestro di un fratello maggiore
Radio radicale piange il suo totem il suo santo né riluttante il direttore ha dato l'annuncio qui si racconta di di quanto abbiamo detto ieri
A
Poi ancora sì sì sì sì sì dà conto della situazione dice Radio Radicale ancora tante risorse che non muoiono insieme alla bella e unica vita di Massimo Bordin che la Repubblica oltre appunto questo quell'articolo di De Martis di Giovanna Casadio
Editoriale di Michele Serra
Presenta anche una lettera che ci piace farvi ascoltare lettura perché a firmarla
Daniele gru Visa già ambasciatore croato in Italia che dice dal due mila dodici al due mila diciassette sono stato l'ambasciatore del mio Paese la Croazia in Italia è uno dei primi Consigli che avevo ricevuto ben i colleghi gli ambasciatori europei
Con già una esperienza diplomatica a Roma era di sintonizzare mi su radio radicale in quanto migliore fonte di informazione
Imparzialità e competenza sugli affari italiani e questo Consiglio lo avevo seguito e di giorno in giorno ascoltavo al primo mattino la rassegna stampa di Massimo Bordin
E iniziamo la giornata lavorativa già ben edotto degli avvenimenti Italy
Gli anni e poi seguivo anche le cronache indirette ai dibattiti ho continuato ad ascoltare radio radicale anche quando ho deciso di rimanere a Roma per insegnare mass media all'università americana e ho indirizzato i miei studenti molti stranieri
A fare altrettanto dunque adesso mi associo all'appello delle tante voci che si sono sollevate in sua difesa
Questo Repubblica
E passiamo alla la stampa la stampa dedica la pagina ventinove nel pagine culturali a Massimo Bordin nel board della politica della ragione agli avversari tendeva il microfono sposava le idee senza innamorarsene il titolo
C'è anche il ricorda se il mondo del giornalismo della politica
Per un giorno è apparso unito nel lutto nel ricordo di Massimo Bordin morto ieri mattina Roma sessantasette anni dopo aver lottato contro il cancro direttore di Radio Radicale fino al due mila dieci ma soprattutto autore della più famosa rassegna stampa radiofonica
Stante regime che ha condotto se pur malato fino al primo aprile
Ma di Bordin si ricordano l'impegno politico con i radicali di speciali giustizia i dialoghi con Marco Pannella spesso conflittuali che diventavano delle vere lezioni di storia e poi bordi la in sul foglio
Lo speciale mediorientale con Fiamma Nirenstein e quell'americano con Giovanna Pajetta una vita che si spende mentre il governo sta tagliando i fondi della sua radio radicale
Poi l'articolo diciamo così lei affidato alla pena di Mattia Feltri che per un per un giorno a a a lungo e ha fatto ingrandito suo Buongiorno sull'appuntamento quotidiani Mattia Feltri
è che trovate sulla prima pagina inizia in prima pagina e intitolato il tempo di morire
Non c'è mai un tempo buono per morire soprattutto se si morì in anticipo come toccato ieri a Massimo Bordin scrive e Mattia Feltri aveva sessantasette anni era la voce di Radio Radicale
Non c'è mai un tempo buono per morire ma qualche volta ci si chiedeva a chi stesse parlando ancora Massimo Bordin perché lui capiva il linguaggio dei potenti di oggi nonostante non fosse suo linguaggio ma loro non potevano capire Luís
E noi fragile mondo di mezzo c'eravamo aggrappati alla sua voce al suo microfono alla sua rassegna stampa mattutina le sue conversazione con Marco Pannella come uno sperone sullo strapiombo
Ma quanto potranno capire il tutto questo i potenti di oggi come si spiega un paese sperduto e di Grigna ante sentenze ante famelico di un abracadabra qualunque esso sia
Che la vita e politica e la vita e la politica sono una disastrosa complicazione una ricerca affannata del pertugio giusto un errore via l'altro e non c'è soluzione magica
Quella illusione roba da fattucchiere i come io lo spinsi spiega ora che siamo uno di meno
A quelli a quell'uno aveva fatto e quelle scusate come si spiega ora che siamo uno di meno e quell'uno aveva il calibro di Massimo Bordin
Eravamo aggrappati da decenni a luglio alla radio a Marco Pannella dagli anni della Prima Repubblica in cui schierarsi in politica R. affiliazioni fideistica cioè per un sentimento anteriore superiore alla ragione
Al grande partito della Chiesa alla DC alla grande chiesa dei partiti il PC
Lui la radio e Marco Pannella continuavano a frequentare una politica per cui nulla forse anteriore superiore alla ragione e dunque una politica cosciente dei limiti delle contraddizioni come si spiega a un paese sperduto
Che cosa significa restare saldi nella precarietà del raziocinio Massimo Bordin e sapeva che l'eterno fascismo italiano è stato la rinuncia a usare la testa
Tutti ad ascoltare i battiti del cuore i sommovimenti della pancia lasciar salire gli umori non oltre la bocca per un urlo da stadio il tifo la soluzione definitiva e salvifica dell'ultimo irrimediabile condottiero a destra e a sinistra
Massimo Bordin sapeva che la libertà a un piccolo cagionevole significato soltanto soltanto se decidere per sé se Cercle esercizio della propria fallibilità e dunque dissentiva contestava ironizzava anche davanti a Marco Pannella
Massimo Bordin sapeva durante gli anni della Seconda Repubblica
Quando era indispensabile scegliere una parte o l'altra di volta in volta che il compromesso è sempre al ribasso e non è mai un cedimento ma un centimetro guadagnato e dell'essenza stessa della politica
Se rifiuta di essere autoritaria sapeva che la politica non è mai innamorarsi di un idea e semmai di staccarsene per valutarla meglio nel momento stesso in cui la si sposa sapeva che una società funziona soltanto se il più profondo dei convincimenti si arresta davanti alle barriere che l'uomo si è dato ad arginare il dell'arroganza delle proprie verità
A tutela dunque disse oltre che degli altri
E cioè le regole istituzionali il rigore dei ruoli di Stato l'autorizzazione quando si ha la responsabilità di tutti e non soltanto del proprio recinto politico
Sapeva che il consenso non è il fine unico della politica perché la politica e la capacità di dire quello che si ritiene giusto e non quello che si ritiene gradito
Quando il consenso diventa il fine unico della politica la politica muore
Sapeva che il diritto inteso come amministrazione della giustizia e filosofia
Perché ricerca direttamente il cuore dei rapporti umani arriva a definire l'inviolabile unicità dell'essere umano
Anche quando è l'ultimo degli ultimi cioè il più disprezzato le dei colpevoli e pertanto il diritto non è mai vendicativo perché quando produce vendetta il diritto muore
Sapeva che la purezza e la voce dei folli solamente la contaminazione corroborante incontrare l'avversario a tendergli microfono dargli fiato sapeva che tutto è così vano inutile
E quel pochissimo di concreto su cui ci è dato di sostenerci poggia sulla memoria sugli archivi sui libri su quel che è stato scritto e detto su quanto l'uomo ha concepito nel disperato tentativo di aiutare l'uomo
E che l'uomo senza memoria e un uomo perduto nel suo vacuo delirio chiedono all'Hull ha su cui sostenersi sapeva in definitiva scrive Mattia Feltri sulla stampa di Massimo Bordin sapeva in definitiva che la Poli la vita e politica e la vita e la politica senza un'ambizione di cultura sono la rinuncia a essere uomini per partecipare alla storia degli uomini
Ma come si spiega tutto questo a chi pensa che tutto questo debba misurarsi con l'analisi costi-benefici
Che radio radicale o si regge sulle sue gambe o chiude che sia una questione di mercato in che lingua glielo spieghi ai nuovi potenti
Noi siamo rimasti aggrappati a Massimo Bordin a radio radicale a Marco Pannella per decenni noi radicali dai liberali di destra e di sinistra né i socialisti libertari
Noi cattolici liberali non gli atei devoti dove repubblicani noi laici noi anarchici
Ma i poveri apolidi noi alla ricerca di un posto dove sapere qualche cosa di più e non di un riparo dove mettere in sicurezza l'ultima confortanti de Uzak dell'occasionale maggioranza resteremo aggrappati ancora finché la radiosa voce anche senza la voce di Massimo Bordin
Non potremo dimenticare il debito che abbiamo nei confronti di massima della radio
Sarà un debito che potremo ripagare soltanto restando lì ad ascoltare le voci finché ci saranno e ad ascoltare gli echi delle voci che non ci sono più
Non c'è mai un tempo buono per morire e non è mai un tempo buono quello in cui si sopravvive Massimo è morto ma tanti vivi sono più esangui di Luís
Mattia Feltri su La Stampa di oggi
Sì ma siamo ordini parla sul Corriere della Sera Massimo Gramellini nella rubrica il caffè c'era una voce questo il titolo questo è il primo caffè che ha la ragionevole probabilità di non cadere tra le grinfie di Massimo Bordin
Il particolare scrivere Gramellini in procura un certo sollievo ed una sconfinata malinconia
Del dispiacere per la perdita preferisco non scrivere perché il rischio di retorica è altissimo non si sa mai
Dal paradiso laico che lo ospita dove di sicuro a riprese dedicare con Marco Pannella Bordin sarebbe capacissimo di improvvisare una rassegna stampa per farmi le pulci le ha sempre fatte a tutti anche se stesso bastava sintonizzarsi su Radio Radicale per trovarli lui e la sua sigaretta già ci si stimi fino a mattina
In questa epoca di facce le voci della nostra vita si spengono una dopo l'altra
A Mary Ciotti adesso Bordin
Voce Rocca romana ironica Qatar Rosa sporca e però pulita sapeva di fumo odorava di bucato oggi le voci non contano contano i volti che a volte sono maschere
La voce di Bordin era vera partigiana però mai faziosa
Aveva opinioni molto definite su tutto retrovie le carceri libero mercato ma si attardava più volentieri a leggere gli articoli di chi non la pensava come lui
Quello che penso io diceva parafrasando parafrasando Oscar Wilde non ha il fascino della novità
Tutto l'opposto dei tribuni della plebe che parlano per ascoltarsi anche il sociale e le chat ci insegnano a coltivare solo l'orticello dei nostri simili Bordin era più interessato ai suoi dissimili
Sarebbe una cosa imperdonabile se Radio Radicale dovesse finire con lui questo Massimo Gramellini sul Corriere della Sera che poi parla ancora di Massimo Bordin con un articolo di Alessandro Trocino
A pagina ventuno scrive Trocino titolo e addio a Massimo Bordin voce rauca e raffinata sui giornali del mattino aveva sessantasette anni direttore di Radio Radicale fino al due mila dieci
Servo non lo è stato mai Massimo Bordin ma sempre libero liberale e libertario e naturalmente radicale senza aggettivi
Radicale fino al midollo immerso in questa anomalia italiana che è stato il movimento fondato da Marco Pannella sin da quando nel mille novecentosettantanove mise piede per la prima volta in radio
La sua scomparsa sessantasette anni e dopo una lunga malattia getta nello sconforto chi ascoltava religiosamente ogni mattina la sua voce profonda sempre più cavernosa
Le sue analisi lucide sarcastiche e impietose erano una sorta di seduta di analisi collettiva del Paese per chi lo ascoltava nella preghiera laica che teneva da trent'anni
Bordin era un amico odiava la sciatteria la superficialità il conformismo si scusava se sbagliava un cognome e si bruciano certo
Questa è la situazione ma non risparmiava sarcasmi a nessuno neanche gli amici i suoi commenti erano spessi e poco spesso Cominati ma sempre eleganti colti con un retrogusto ironico
Da giovane Bordin e trotskista nel settantanove entra radio radicale e non la lascia più
Diventa il titolare di stampa e regime creata da Marco Taradash che si inventa uno stile dissacratorio immortalato dai fans social melomani Bordini anni che amano la sua sommessa ironia e la sua immensa cultura
In radio ma anche sulla rubrica borderline sul foglio esercita il cinismo intelligenti di chissà che non esiste la purezza eppure cerca con tenacia di capire e distinguere
Per questo conserva sempre il rispetto di tutti anche quando radicali italiani il partito radicale giudicano ferocemente scrive Trocino
Per anni che Testa Marco Pannella nelle conversazioni domenicali un flusso di coscienza interrotto dall'unico in grado di districarsi nel canestro rimbocca ante di parole Eugène pannelliani Bordin
Si sottopone storicamente a questa meravigliosa tortura usando sempre l'ironia aperte virgolette Marco mancano quaranta minuti ce la fai a chiudere la parentesi chiusa la citazione una volta sì investirli se per l'infatuazione di Pannella per Massimo Faggioli non tollera che quest'ultimo definisca Freud un cretino
Poi Bordin diventa famoso e stimato troppo Pannella scrive Trocino si ingelosisce e da bravo Kronos che divora i figli spalanca le fauci dandogli dello aperte virgolette stronzio dalemiano
Chiuse le virgolette seguono le orgogliosi dimissioni da direttore ma l'onda conduttore però qui diciamo il salto diciamo saltano di passaggio naturalmente lo spazio enti mente
Ha dettato questa questa scelta di di Croce salto in questi giorni ha molto seguito la vicenda di radio radicale ringraziamo per questo anch'prosegue il suo articolo negli ultimi tempi
Parlando di Boldi non se la prende con Vito Crimi che non vuole rinnovare la concessione azione alla radio e che chiama il gerarca minore
E con Luigi Di Maio definito gesuita e stalinista sono i giorni del dolore per la malattia che avanza e della rabbia per la fine imminente della radio
Se Pannella Foa sessanta si Gareggio corno Bordin poi emula con tre pacchetti di Chesterfield
Gli ultimi giorni
Si perde in una nuvola culturale scoppi di tosse pause ieri l'annuncio commosso di Ada Pagliarulo lui chi vi parla e poi il Requiem di Mozart che per anni lo ha preceduto sui sono certi ricordi commossi degli amici molti dei quali parteciperanno ai funerali che si terranno venerdì mattina a Roma nella chiesa valdese
Ma anche voci meno sincera estive Trocino di quella che avrebbe definito la funerea combriccola
Perché spesso chi fa del male non è entusiasta si limita ad essere complici altra citazione stamattina la sua voce non si sentirà
Resterà l'eco del suo avvertimento aperte virgolette i giornali sono fatti di parole non di altro e il loro uso non è mai innocente
Chiuse le virgolette così Alessandro Trocino a pagina ventuno del Corriere della Sera
Citazioni ricordi di Massimo Bordin sono pubblicate anche sul Sole ventiquattro Ore A pagina sette
Emilia Patta scrive addio alla voce della politica bandiera di radio radicale prima ancora prima anche da direttore di Radio Radicale poi solo tra virgolette come curatore della storica rassegna stampa mattutina stampa e regime
Massimo Bordin è stato per oltre trent'anni la voce della politica italiana intelligente riverente fustigatore del cattivo potere ma anche del cattivo giornalismo memoria storica vivente dei partiti e della storia politica dei leader alla sua voce Rocca divenuta per molti familiare non sfuggiva nulla Errori effect news come si dice oggi
Compresi
Sempre attentissimo la pluralità dell'informazione dello spazio negli anni negli articoli di tutti i quotidiani e non solo dei maggiori cesellando sempre i fatti con opinioni di rara accuratezza acutezza libertaria
Come gli fu felicemente riconosciuto in occasione dell'assegnazione del Premiolino del due mila nove che ricordava anche Vecelio sull'articolo sul dubbio Bordin divenne direttore di Radio radicale del mille novecento novantuno direzione che lasciò nel due mila dieci per divergenze con il leader storico Marco Pannella continua andò tuttavia a condurre fino al primo aprile scorso la rassegna che tradizionalmente apre la giornata di quanti a vario titolo si occupano di politica e giornali
Bordin aveva sessantasette anni ed era malato da tempo i polmoni
La sua scomparsa coincide con giorni difficilissimi per radio radicale
Il ventuno maggio scade la convenzione per la trasmissione delle attività istituzionale le sedute del Parlamento che il governo come confermato pochi giorni fa dal sottosegretario pentastellato l'editoria Crimi
Per il momento Cinquestelle non ha intenzione di rinnovare
Ricordano nelle loro parole di cordoglio molti politici a cominciare dal presidente del Senato Elisabetta Casellati che dice
Impegnarsi per scongiurare la paventata chiusura di radio radicale salvaguardando così il pluralismo dell'informazione sarà il miglior modo per ricordare Massimo Bordin e testimoniare il valore della sua esperienza
Riprende l'articolo Emilia patta di sei Bordin ha recentemente fornito in un'intervista al Venerdì di Repubblica un raro Autoritratto che suona come il migliore epitaffio
Aperte le virgolette
Mi piace la sintassi la prosa più che la poesia il liberalsocialismo Calamandrei Salvemini ma anche Marx che il mio primo amore e nel partito sono allievo di Roccella Teodori Iannuzzi Panebianco e poi quando finalmente arrivo di Leonardo Sciascia chiuse le virgolette così
Sul Sole ventiquattro Ore Emilia fatta dal Sole ventiquattro Ore andiamo ad Avvenire che corriamo dei vescovi a pagina dieci ricorda Massimo Bordin addio boarding la voce ironica di radio radicale
Scrive Danilo Paolini aveva mantenuto una rigorosa riservatezza sulla sua malattia e aveva continuate a lavorare fino all'inizio di questo mese era andato in onda puntuale alle sette e trentacinque con la stampa e regime la seguitissima rassegna stampa della sua radio radicale sua perché ci lavorava da una vita perché ne era stato il direttore per circa vent'anni perché era sicuramente la voce
Più nota dell'emittente fondata da Marco Pannella
Massimo Bordin è morto ieri all'età di sessantasette anni dopo aver dato la notizia alla radio l'ha voluto salutare mettendo in onda il Requiem di Mozart di ogni mattina precedeva la sua rassegna stampa in cui dava spazio a tutte le voci
Di lui si ricordano oltre la preparazione alla formidabile memoria storica una sconfinata passione per il giornalismo e per la politica l'ironia puntuta e le pazienti interviste della domenica pomeridiana Pannella
In realtà lunghi monologhi scrive il l'avvenire lunghi monologhi del leader all'interno dei quali Bordin cercava di infilare domande o acute osservazioni riuscendoci anche attrezzo dello scontro verbale
Conversazioni avvolto in una densa nuvola di fumo di sigaro toscano il suo garantismo genuino all'occhio critico e competente sulle cose della giustizia italiana in particolare sui processi di mafia e sull'utilizzo dei pentiti da parte di alcuni magistrati
I giornalisti che si occupano di giustizia non potevano prescindere dei suoi Brevi taglienti articoli sul foglio talvolta mi faceva velo l'appartenenza politica e capitava che scivola single anticlericalismo ingiustificato
Siamo chiaramente leggendo l'avvenire
Ma più spesso riconosceva alla Chiesa scrive Danilo Paolini sovvenire appunto e a questo nostro giornale DS in prima linea con i radicali
Non mancava mai di aggiungere e questo è vero
Nella difesa dei poveri dei migranti dei detenuti della pace dei diritti umani Massimo Bordin mancherà a molti in primo luogo i suoi colleghi che si trovano a combattere una battaglia durissima per la sopravvivenza di radio radicale
A causa del taglio della convenzione deciso della tua dall'attuale Governo senza un auspicabile ripensamento
Il ventuno maggio radio radicale chiuderà un giorno che il suo direttore storico ha preferito non rischiare di vedere così
Questo bel ricordo di Danilo Paolini sul quotidiano l'avvenire
E adesso arriviamo al fatto Quotidiano
Fatto Corigliano che in prima pagina sopra la testata
E pubblica una foto di Massimo Bordin e scrive è morto Massimo Bordin giornalista e animatore della rassegna stampa di Radio Radicale
Polemizzano spesso con il fatto merita l'onore delle armi andiamo a leggere quello che di Massimo Bordin scrive a pagina undici
Salvatore Cannavò Salvatore Cannavò il rito della stampa quotidiana perde il suo sacerdote laico
Sì come diceva Hegel il giornale e la preghiera del mattino dell'uomo moderno con Massimo Bordin se ne va il suo sacerdote la voce più importante e più autorevole e più bella di radio radicale come è stato annunciato ieri
Dall'emittente fondata
Da Marco Pannella da riparlarne a settembre Ferruccio da chi vi parla emittente fondata da Marco Pannella e morto a sessantasette anni per una malattia che lo aveva colpito da tempo e su cui ha ha voluto mantenere il massimo riserbo aperte le virgolette si racconta insomma quello che è stato detto in onda nell'annuncio
E scrive ancora Salvatore Cannavò tutto il mondo politico e giornalistico sia genuflesso e abbeverato alla sua stampa e regime la rassegna dei giornali su cui fondare la propria agenda quotidiana
La quantità e qualità di dichiarazioni di cordoglio di affetto e di sgomento che ieri affollavano le agenzie e che hanno portato il suo nome ad essere Trend Topic Twitter e che sarebbe impossibile riassumere lo dimostra
Voce inimitabile del primo mattino in grado di rintracciare nella lettura dei quotidiani un filo conduttore anche nelle giornate più scialbo evidenziando sfumature e particolare particolari poco noti ai più
Ingaggiando polemiche i ragionamenti di profilo altissimo che culturalmente irresistibili scrive Salvatore Cannavò A pagina undici del fatto
Con questo giornale aveva un contenzioso da tempo Luis figura radicale del garantismo giudiziario non tollerava soprattutto la ricostruzione da noi fatta della trattativa Stato-mafia
Ma leggendo cronache o commenti di cui non condivideva nemmeno una riga nella voglia di ingaggiare un conflitto a volte anche durissimo si intravedeva comunque una passione immarcescibile
Perché Bordin era un giornalista a tutto tondo e soprattutto era davvero colto dotato di una cultura politica di altri tempi la cui mancanza nel dibattito
Politico-parlamentare partitico oggi si misura a vagonate
Luis qui che negli anni della gioventù si era formato tra i trotskisti della Quarta Internazionale alle lezioni di Livio Maitan frequentata anche da chi scrive ricorda Salvatore Cannavò per cui nutriva stima e affetto anche dopo decenni quando invece era diventato un liberale radicale
Come ebbe a dire Francesco Merlo in una recente ritratto da questi scritto per il Venerdì di Repubblica
Mi impegnavo anche i cui libroni ho letto persino Pietro Secchia e collaboravo con Praxis da rivista di Mario Mineo padre di Corradino
Roba per palati fini la letteratura invece non aveva gran seguito e ancora oggi che pure avevamo preferisco la saggistica
Poi l'incontro e la fascinazione con Marco Pannella non prima di aver frequentato Radio Città Futura diretta da Roberto no da Renzo Rossellini
C'è un refuso radio del movimento del settantasette e da lì passare radio radicale con Pannella e tutti gli altri
Convinto garantista liberale libertario non violento tutto attaccato Salvemini hanno e mi odiano nel dogma del conoscere per deliberare che lo slogan di radio radicale ancora
Filo israeliano Cha Cha hanno convinto fino alla versione per i professionisti dell'antimafia simpatizzante per un socialismo liberale che non è solo la storia del PSI ma anche figure dell'ex PC come Emanuele Macaluso e Giorgio Napolitano che non a caso ieri lo con piange Bordin era tutto questo
Con Pannella dà vita ad una serie lunghissima di interviste nei pomeriggi un po'assonnati delle radio verso le diciassette che diventano un fenomeno cult pieni di verboso interventi del leader radicale di contrappunti ragionati e scanzonati dell'ottimo conduttore poi a un certo punto
Si passa scontri aperti a battibecchi che degenerano quasi in insulti pugni sbattuti e fogli spostati sul tavolo
Il fatto Quotidiano punto it ha realizzato una seguitissima clip di siparietti che hanno fatto un pezzo di storia radicale
Prosegui Cannavò e oltre la rassegna stampa c'erano le rubriche su Israele con Fiamma Nirenstein e quella su gli Stati Uniti con Giovanna Pajetta è un'altra sua creatura
Decisiva lo Speciale giustizia con la trasmissione di interi brani di processi rilevanti gli assunti e commentati con innegabile perizia
Un professionista dell'informazione
Un politico un uomo di cultura una figura rara la cui scomparsa getta un'altra manciata di oscurità su questi tempi cupi
Così questo bel ricordo di Salvatore Cannavò A pagina undici del fatto quotidiano che lo ricordiamo ancora in apertura in prima pagina sulla testata
Ricorda è morto Massimo Bordin giornaliste animatore della rassegna stampa di Radio Radicale polemizza va spesso con il fatto merita l'onore delle armi
Andiamo avanti in questa rassegna stampa oggi dedicate interamente a quello che i giornali scrivono di Massimo Bordin
Proviamo con il Messaggero Roberto sì con il Messaggero anche se prima volevo mi ero dimenticato prima di visto che avevamo accettato la
Disegno di Makkox sulla prima pagina del Foglio Biani sulla prima pagina Händel manifesto su Repubblica a pagina nove nelle K dedicato una striscia certo ed è bello lì la il titolo nella tua voce tutte le voci che riprende e uno dei dei claim della nostra della nostra emittente si vede la la figurina che aspetta alle sette e trentacinque di sentire la voce di Massimo Bordin si domanda che perché cosa succede per la fine non volge gli occhi verso l'alto vicenda in ben bella nelle Caffaro il il il Messaggero cioè Mario Stanganelli a pagina diciassette addio Bordin voce tra stampa e regime mentre Radio Radicale
Rischia di chiudere
Per uno stuolo di politica utili per uno stuolo di politico dipendenti sparsi su tutto il territorio nazionale la sua voce Rocca al mattino su radio radicale era più efficace del primo caffè del giorno
Preceduto dalle note del Requiem di Mozart colonna sonora ufficiale dell'emittente palle in panne Eliana alle sette e trentacinque Massimo Bordin dava il via alla più seguita rassegna stampa radiofonica che passa sotto il nome antico e sempre rivendicato di stampa regina
In molti avevano la radio sveglia sintonizzata quell'ora per cominciare la giornata con quella sorta di rito laico officiato con sapienza e ironia supportate da una sterminata memoria politica che era diventata nel corso di quasi trent'anni la rubrica di Bordin
Ma ieri mattina il direttore dell'emittente le sue Falcone annunciato indiretta con la voce rotta dall'emozione la scomparsa della voce più importante di radio radicale
E qui c'è il virgolettato
Appunto dell'annuncio una scomparsa che sottolineava Falconio arriva in un momento difficilissimo per la radio che rischia la chiusura per Italia l'editoria decisi dal governo
Infatti per sé questa agli anelli sembra che la sorte del giornalista che per quasi vent'anni ha diretto quella radio si dovesse intrecciare fino all'ultimo con le difficoltà dell'emittente che a meno di un ripensamento della maggioranza di governo sulla concessione
Il relativo finanziamento pubblico sospenderà le trasmissioni il mese prossimo dopo oltre trentacinque anni di ininterrotta attività sono quarantatré gli anni dell'intraprendente metà però insomma sono comunque tanti
Un'eventualità che tra le parole dell'unanime cordoglio di tutte le forze politiche per la scomparsa del giornalista radicale è stata paventata come l'ultima delle cose da augurarsi per chi ha a cuore la libertà di stampa e la completezza dell'informazione
Un amico e sodale di vecchia data di Bordin come Roberto Giachetti ha ricordato che coniugando un pozzo di cultura politica una memoria straordinaria
E un'ironia s'raffinata Massimo ha speso tutte le sue energie lavorando fino all'ultimo respiro per salvare radio radicale
E questo è stato certamente prosegue Stanganelli l'obiettivo di Bordin è che nonostante l'assalto dell'inesorabile male ai polmoni che lo ha portato alla fine è andato avanti con le trasmissione fino al due aprile scorso
Con un impegno che ricordava quello del suo grande mentre Marco Pannella che immerso nella politica fino all'ultimo soffio di vita non ha voluto cambiare stile abitudini compresa quella del fumo
Irresistibile pulsione condivisa da Bordin nel cui dava testimonianza la sua voce arrochita intervallata dalla tosse che tanti italiani hanno in media imparato a riconoscere immediatamente non solo attraverso stampa e regime
Ma anche nell'interminabile contorte conversazioni con Pannella mandati in replica ancora oggi che era facile immaginare si svolgessero in una nuvola di fumo
Beh sì effettivamente esattamente così
In cui metafora meeting metaforicamente era solo Bordin a riuscire a districarsi anche se talvolta attraverso sonori si riscontri e di solito rientravano pacificamente ma non sempre come quello che portò Bordin alle dimissioni dopo diciannove anni dalla direzione di radio radicale pur continuando in seguito a collaborare qui e rimanendo me fino alla scomparsa l'immagine di punta
Di cui si riconoscevano anche le due fazioni in cui il partito radicale si divise dopo la morte di Pannella
Ricordando ieri nell'aula del Senato Emma Bonino ha detto che se ne va una parte di tutti noi cordoglio condiviso da tutti i senatori presenti fino al presidente di turno Roberto Calderoli unico esponente della maggioranza ad associarsi chiedendo un minuto di silenzio all'assemblea
Ma fuori dall'aula oltre la presidente Maria Elisabetta Casellati è stato Matteo Salvini esprimere il suo grande dispiacere per la scomparsa di una voce libera
Inatteso il cordoglio di un esponente grillino come sottosegretario all'editoria Vito Crimi definito dalla vulgata corrente come il killer di radio radicale
E di questo sembra averne tenuto voluto conto e di questo sembra averne voluto contro Vittorio Sgarbi secondo il quale deve esserci un limite all'indecenza per cui i crimini Dimaio che vogliono chiudere Radio Radicale piangono oggi Massimo Bordin
Certamente al di sopra di queste polemiche conclude Stanganelli Massimo Bordin si è spento che è talmente ieri all'Idi di Roma assistito dall'ambito alle compagnie Daniela preziose dagli amici che più gli sono stati vicini nelle ultime settimane
Alessio Falconi e Massimo Teodori del figlio Pier Paolo con la madre Anna Maria al funerale domani alle dieci e trenta nella chiesa valdese di piazza Cavour fra
Così il Messaggero l'articolo di Mario Stanganelli a pagina diciassette
Ricordava Manconi ricordava ancora se non te lo sbaglio della per la passione di Massimo Bordini per Napoli città dove aveva seguito il processo Torre aveva raccontato il processo Tortora raccontando quello che gli altri non raccontavano e che invece poi si è dimostrato essere la verità cioè del drammatico errore giudiziario Rosario femminismo nei confronti di Tortora eccolo nel Giornale di Napoli il mattino la prima pagina
Il lutto addio a Bordin storica voce controcorrente di radio radicale poiché l'articolo e a pagina a pagina quarantasette andiamo a vedere quello che che viene scritto nella quotidiano di Napoli la scomparsa di o Bordin simbolo dell'acutezza libertaria e voce di radio radicale Generoso Picone a scrivere
Non vedrà quello che mai avrebbe voluto vedere cioè la fine di radio radicale la sua radio casa sua la sua vita
Che dal ventuno maggio non sarà più riconosciuta dal governo per il servizio di informazione istituzionale e quindi senza gli otto milioni di euro di contributo sarà costretta a chiudere
Otto millimetri non di contributori convenzione corrispettivo di un servizio questo l'abbiamo aggiunto va riteniamo il bel pezzo Generoso Picone Luís non ci sarà quel giorno il destino
Gli ha evitato un ulteriore dolore che avrebbe elaborato alla sua maniera la rabbia temperata dall'insofferenza sarcastica ed un commento sprezzante sfumato dall'ennesima boccata al sigaro toscano
Fruscio di pagina tre a pagina di giornale girata o magari gettata lì forse strappata dal tono romanesco bikini aveva pure sopportate tante ma non tutte
Massimo Bordin e se n'è andato prima ieri a sessantasette anni era nato a Roma il diciotto agosto del mille novecentocinquantuno
Stroncato dalla malattia polmonare che dall'inizio di aprile non li aveva più consentito di essere la voce che la mattina alle sette e quaranta per cinquantacinque insuperabili minuti dal lunedì al venerdì
Leggeva i quotidiani a radio radicale mi raccontava Lisco alternava li selezionava come si fa con un brano del romanzo tragicomico della Commedia dell'Arte della vita politica nazionale
Da una quindicina di giorni era assente soltanto la settimana scorsa Roberta che non si aveva comunicato che aveva preso un periodo per curarsi
Ieri direttore data notizia della sua morte poi è stato trasmesso il sommato Requiem di Mozart la sigla di stampa e regime che però non avrebbe preceduto il suo intervento il suo eloquio romanesco che di più non si può
I suoi colpi di tosse da Potenza libertaria come scrissero i suoi colleghi giornalisti che nel due mila nove gli avevano assegnato il Premiolino con cui accompagnava all'esposizione del referto del teatrino politico italiano
Mancherà certo che mancherà Massimo Bordin non solo per le sue doti i tasti che per la predefinizione secche con cui pubblicava i personaggi Luigi Di Maio stalinista e gesuita
Ed è uno che aveva una citazione che aveva cominciato ad occuparsi di politica da trotskista della Quarta Internazionale si capisce che questo doveva essere il massimo
Il sottosegretario meritoria Vito Crimi che pure ieri ha reso omaggio alla sua scomparsa alta citazione gerarca minore
Per il senso di ecologico distacco con il quale metteva in sequenza affermazioni decisioni gesti comportamenti segreti retroscena di un mondo conosciuto nei dettagli
Ma anche per la straordinaria capacità di intelligente interpretazione decodifica degli affari di Palazzo pasoliniano più che pannelliano The antico
A Porta della nel senso che non vedeva mai qui c'è la citazione fa anche Vecelio alla verità preconfezionata e non come invece Giuseppe Prezzolini segnalava
Nella lettera a Piero Gobetti del ventotto settembre del mille novecentoventidue la preferenza dei tanti che ammiccava disincanto per farsi servi dei padroni del momento
Bordin è stato tra gli ultimi esponenti del garantismo libertario radicale
Amico di Marco Pannella e comunque protagonista di memorabili litigati indiretta ultima quella dello stronzio dalemiano virgolettato che il leader radicale gli sbatte in faccia portandolo a dimettersi dalla direzione della radio il nove luglio del due mila
E dieci inviata qui manca un ricostruzione
è un po'sintetica perché
Non è questo il episodio che ci sembra ricordare chi abbia preceduti ha preceduto le dimissioni di Prodi
Aveva assunto l'incarico nel novantuno dopo esserci entrato con direttore Lino Jannuzzi l'uomo e il giornalista che forse più di tutti gli assomigliava probabilmente il suo maestro
Prosegue Generoso Picone sul Mattino prima era stato a Radio Città Futura quindi alla Rosa nel Pugno in tandem con Marco Taradash dal settantanove e quindi da solo a radiografare l'informazione referto di regime
Della rassegna stampa antesignana di un genere che poi si sarebbe diffuso anche dismisura era comunque rimasto titolare la domenica finché Pannella aveva potuto la sua fluviale conversazione con Marco aveva costituito un programma cult sul foglio dell'altro suo amico ridono Ferrara teneva dal due mila dieci dodici la rubrica Bordin lamenti
Ed al confine del suo territorio civile osservava che giudicava gli sconvolgimenti dello scenario della politica e della società magari sintetizzando in popolino il neo populismo su cui troppo su troppi e spesso goffamente si cimentavano
Sinora acceso e moda nelle orecchie colto raffinato riservato pudico sul suo privato
Capace in pubblico di collegare fatti stabilire traiettorie rivelatrici smascherare le menzogne illustrare verità
Massimo Bordin è stato il cronista dei giornali e attraverso i quotidiani il narratore dell'Italia della prima la seconda e delle altre repubbliche nei suoi racconti apparivano messinscena
Il mio unico spettacolo così sul quotidiano napoletano del mattino
Generoso Piccone ricorda Massimo o Bordin che e anche in prima pagina sul libero Renato Farina
Lo storico direttore dell'emittente di Pannella Bordin muore per non vedere morire radio radicale è morto ieri uno dei più grandi maestri giornalismo degli ultimi decenni di certo degli arredi della radio interprete sublime della politica
E del costume poiché segue a pagina dieci Renato Farina
Il costume di questo nostro Paese parlava uno stupendo italiano non come chi la macchinetta reciti un libro stampato ma inseguendo incespica Ando trovando la parola giusta il verbo sfumato il congiuntivo elegante il condizionale del GIP si chiamava Massimo Bordin sessantasette anni trotskista dal giovane quindi socialista infine pannelliano ma infilato nel fianco di Pannella con una spina e in gola però come una rosa
Forse il suo nome non è noto al grande pubblico perché fuggiva i talk show e tendeva a sottrarsi alla ribaltava Bordin è stato il mito di una setta multi partitica
Essa era divisa in se stessa da atroci conflitti sulla religione sui diritti di aborto ed eutanasia
Ma per la quale in quell'ora mattutino nella rubrica stampa e regime su Radio Radicale esisteva come fondamentale imprescindibile un solo diritto umano
Sentir parlare tossire fare silenzio dire ma oppure figuriamoci a luglio Massimo Bordin
Si faceva precedere dal Requiem di Mozart e poi alle sette e trentacinque cominciava la rassegna stampa di Radio Radicale
E stato il fedele compagno mattutino di quattrocento mila persone come minimo i mattinieri indiretta agli atti in differita dalle nove e mezza circa durava a tempo variabile senza pubblicità né intermezzi musicali
La colonna sonora in perfetta continuità con Mozart era il concerto di Qatar di come lo definì il solito Pannella rimpiango la battuta che mi scappo
Quella tosse cronica in invincibile che però non disturbava mi pareva facesse perfetta rima con il Requiem ma che peccato era un genio
Dei grandi letterati si possono rileggere i libri ma come si fa a riascoltare la rassegna stampa
Certo sono nell'archivio di radio radicale ma erano irripetibili e immortali come gli attimi della vita reale non si possono ascoltare ma solo ricordarne le vibrazioni
A proposito pure se avessimo la tentazione di risentire l'archivio di radio radicale morirà entro maggio con lei che se ne andrà senza colpi di tosse ma grazie ad un soffocamento ignobile oppure a un colpo alla nuca scegliete voi la metafora
La sentenza di morte è stata emessa dal dal Governo Conte con una legge prevarica mente praticamente scusate scusate
Voluta dalla Movimento cinque stelle in specie dal boia festante estive Farina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per anzi contro l'editoria Vito Crimi a costruì proprio Massimo Bordin dedico in fin di vita una delle sue definizioni Vieri storie e non quelle labili a di sotto le unghie per chi vuol capire un gerarca minore Kimi si domanderà perché minore perché si scrive Renato Farina sul libero e poi prosegue
è troppo facile vedere la morte dalla della sua voce più autorevole più bella come hanno twittato i colleghi di radio radicale in parallelo perfetto con la fine dell'emittente cui ha dedicato la vita e la morte
Ma è proprio impossibile sfuggire a questa evidenza come quando due sposi
Beh cedono a poche ore l'uno dall'altro
Ma non confondiamo le ASS essenze Massimo era una persona che le più importante di un'antenna per questo brilla come una luce di memoria purissima la scelta del
Direttore dei suoi collaboratori di evitare durante il giorno del lutto qualsiasi intervista intervento polemica appello in favore della sopravvivenza di radio radicale ringraziamo per questo apprezzamento
Renato Farina e poi ancora scrive anche solo per questo soprassalto di gratuita umanità e affetto per l'amico più importante del posto di lavoro e di un marchio questa esperienza di informazione
E di servizio pubblico unico nel suo genere merita un intervento eccezionale perché possa continuare a svolgere un compito importantissimo
Trasmettere le dirette del Parlamento dei congressi di partito persino di quelli che la vogliono seppellire nella tomba accanto Bordin
I processi le lettere dal carcere le cause perse per poveri cristi abbandonati da tutti le liti furibonde tra bande di radicali pronti ha scorto innanzi informazioni rarissime dalla Turchia e da Israele
Invece questo governo riempì di milioni su milioni
Di euro la RAI nega denari per chi fa un servizio pubblico nei fatti come Radio Radicale
Ed è anche se i grillini non solo loro
Se ne sono augurati ripetutamente la radiazione dall'albo dei venti pure libero
Scrive Farina
L'ultimo paragrafo del suo articolo analisi e passione Bordino raccontò come cominciava la giornata erano pronti a registrare il suo lamento per le alza tace dover leggere i giornali tutti e poi mettere giù un appunto separare le pagine con un poster
Un post-it giallo il tutto per vent'anni dal lunedì al venerdì
Va bene
La mia è una giornata normale esco di casa prima delle sei c'è un sacco di gente che va a lavorare a quell'ora Enia nulla neanche la soddisfazione di fare la rassegna stampa alla radio
Così la citazione di Boldini video all'Adnkronos
Ad uso della Cité des Beaux diniani spiegava quando mi capita di dormire pochissimo salgo in macchina arrivò in redazione sto male leggere è una forma di adrenalina e la passione che si mescola all'analisi poi finita la trasmissione sto peggio
Queste sono le Confessioni di un artista si criticava faccio un po'troppo cabaret ma e per tenere desta l'attenzione cabaret sì ma alla Totò alla Walter Chiari con una sapienza dell'uso dei tempi comici e drammatici da teatro dell'arte
Per capire il personaggio diresse radio radicale dal novanta al due mila dieci veniva da mondi della sinistra extraparlamentare di sinistra
Ci fu una rottura in lui quando lesse l'affermazione dei capelli esempio Mario Tronti che scrisse conoscevo veramente solo chi veramente odio conosce elementi sonori veramente odia
Per capire la sua cultura abbastanza elitaria bocciò quella frase con parole che piacerebbero a Carlo Freccero aperte virgolette era l'estrema filiazione del leghismo di sinistra applicato alla lotta di classe ente tradusse subito mi sembrò immediatamente una coglie nata a questo a Luca Telese sul giornale
Nel due mila cinque
Con Pannella ebbe furiose discussioni la più memorabile
Fu la domenica di Pasqua del due mila dieci Bordin comunico le proprie dimissioni irrevocabili per creditori lo aveva sfiduciato Pannella l'editore appunto voleva tenersi ero lo stesso infine ieri dello stronzio Bordin elegantissimo anche se portava una maglietta rossa con la scritta dubitare disobbedire trattare commento
Siamo diversi io una cravatta così mai Pannella si toccò il collo dove troneggia una specie di nodo con la coda gialla arancione e con grossi petali blu lungo la prese bene insieme
Bordin rimase alla radio senza più titoli scrive Farina i due restarono proprio diversi uno il rovescio moltissimo insopportabile dell'altro anche nella morte
Pannella trasformo l'appartamento della sua lunga agonia in un luogo mistico dove i pellegrini lo veneravano imbalsamato invita Bordin lavoro con i polmoni ormai senza più ossigeno si circondò di riserbo interruppe le trasmissioni solo il primo aprile e morì in ferie non in malattia
Il Requiem di Mozart sembra scritto per uno così questo l'articolo questo l'articolo che Renato Farina dedica su libero a Massimo Bordin
E dall'idoneo al giornale al giornale perché c'è un articolo di Vittorio Macioce è un po'diverso da quelli che abbiamo detto fin fino adesso
Che vale la pena di leggere
Scrive Macioce inizia a pagina prima pagina Paesi compì prosegue a pagina undici sarà andata più o meno così ti si è risvegliato alla fine del viaggio stralunato come dopo la pennichella pomeridiana
Ti guardi intorno conosce stralunato come dopo la comprendendo che la quotidiana ti guardi intorno con lo sguardo di chi non se la beve
Ma senza pregiudizi su quello che Celli dopo la vita oltre la morte
Ce lo stesso silenzio che hai ascoltato ogni volta prima di andare in onda lo conosci perché il cuore batte per un attimo controtempo con una leggera aritmia
Non sai mai quanto dura poi cliccare l'accendino che scarpe che accende una Marlboro rossa qualcuno dice che qui non si può fumare
Spegni chiedendo con garbo scusa e poi ancora clicca questa volta senza sigaretta e il tuo modo di stare dove sei un anarchico educato che rispetta le regole paga quando deve non cerca alibi sul proprio destino si lascia solo uno sberleffo di disobbedienza
Il suono di quel clic è un pezzo della tua firma e resterà in eterno
Massimo Bordin è una voce che qualcuno ha messo in giro lo riconosce anche dall'altra parte dell'universo si porta dietro il sapore il colore della vodka della notte prima quella voce calda che ti abbraccia che avvolge con una coperta da mettere su quando l'inverno sta per arrivare una voce di cui ti puoi fidare per una ragione semplice semplice dice la verità e questo lo sanno perfino lì dove di tempo ce n'è tanto e tu non hai certo l'ansia di riempirlo
Allora anche questa mattina si va senza fretta snocciolando a una a una le cronache le opinioni sono tre dame Salvini la Libia e l'Iva i nomi messi in croce sulle liste per le elezioni europee e le chiacchiere effimere sull'ontologia della politica
Ti becchi pure le condoglianze di Vito Crimi che fingere di non ascoltare radio radicale
Sbuffi tossici sacramenti qua e là poi ti accorgi con un certo imbarazzo che per qualche sane santa ragione si sono messi a parlare di te da tutte le parti è una danza insensata di coccodrilli
Ti tocca leggerli tutti per spirito di servizio soffocando malumore che rottura di scatole
Stai a vedere che sono morto
E ti tocca leggerti pure questo con la paura di sentirti dire come forse non è mai non è fatto quasi mai ragazzo questa volta mi deluso ma che razza di Strozza testé scrivendo non è messo neppure l'età sono gli anni sessantasette né pochi né tanti
L'importante dice di non assomigliarsi non andare in giro seppelliti da una maschera rinnegando se stessi per restare fedele a quello che gli altri mentendo pensano dite
Nei visti tanti rannicchiato assira Chiti ci dentro il proprio simulacro questo non è mai capitato a quelli come te bordi non è una maschera è una voce libera libertaria e radicale come la sua radio
Che nasconde sotto un velo di carta vetrata la malinconia per le vittorie di lontane primavere e l'orgoglio per le cause perse
Te ne stai andando mentre la tua radio radicale sta per chiudere perché i padroni dell'editoria non ne vedo nel senso del servizio pubblico è il segno che stare in quest'Italia
Non ne voleva non ne valeva più la pena nello sussurri mentre il fumo del cancro che sta sfondando i polmoni
Ti chiedi lì dove sei adesso dove sia la fregatura
Sorridi pensando che possa essere Marco e Luís arriva come sempre sbracciando sì parlando ha ragione come se avesse davanti l'eternità con una cravatta che racchiude l'arcobaleno e tu lo guardi con l'espressione di chi si è arreso da tempo limitandosi a dire
Certo io una cravatta così
Tanto la risposta già la sai perché la monotonia di Pannella e spiazzare tutti infatti caro Massimo lo ritengo un tuo limite
Qui c'è il tuo e qui c'è il mondo il non meno l'anima immortale del rapporto tra di voi anche adesso che avete perso entrambi l'istinto di sopravvivenza e il dialogo perenne tra lo stregone e lo scettico l'alchimista il saggio artigiano o se volete Don Chisciotte e Sancho Panza
Dove uno ci mette la follia visionaria e l'altro l'ironia del disincanto sapendo tutti e due che il più pazzo dei due e il Savio che sceglie di seguire quel pazzo
Ricordi come vi siete conosciuti era il giorno della vittoria del referendum sul divorzio anno di grazia mille novecentosettantaquattro tubo ordine festeggiati con il gruppo trotskista piazza Navona all'orizzonte c'erano striscione del movimento sociale
Tutti pronti a strapparlo quando arriva Pannella gridando nessuno lo tocchi gli altri litigano tu fai da mediatore alla fine non può che averla vinta Marco se mi avessero detto che avrei passato con lui tutte le domeniche della mia vita avrei fatto bruciare lo striscione
E con questa virgolettata si chiude questo
Ricordo statico di Vittorio Macioce a pagina prima e poi a pagina undici del giornale con una chiave un po'diverso insomma da altri che abbiamo una abbiamo letto allora di Bordin e si parla anche
Su sulla verità sì da una foto notizia si racconta della scomparsa di Massimo Bordin sulla notizia e poi anche sul sull'Unione Sarda e se non se non sbaglio Roberto anche sul quotidiano romano il Tempo sì sul tempo c'è un articolo di Benedetto Antonelli che riassume anche un po'alla giornata la giornata di ieri
Si parla punto dell'annunciato la sua scomparsa arrivati indiretta l'annuncio che appunto Alessio Falconio ha dato dai microfoni di Radio Radicale
Arresti ricordo ovviamente
La sua attività la rassegna stampa e scrive Benedetto Antonelli a un certo punto
Ritmica ricorda le divergenze con pannello insomma le cose che già abbiamo letto prescrive le morte nella morte di Bordin arriva proprio quando la radio si batte contro la decisione del governo di non rinnovare la convenzione per le trasmissioni
Delle attività istituzionali convenzione che scade il ventuno maggio fino a poco tempo fa pareva che il viso ministero dello sviluppo economico potesse concedere una proroga ma negli ultimi giorni questa possibilità pare tramontata
Le parole pronunciate proprio ieri prima della notizia della morte di Bordin al Guardasigilli Alfonso Bonafede sembrano confermare questa linea non è in discussione il servizio fondamentale di trasparenza delle attività degli organi istituzionali e ricordo che abbiamo un servizio pubblico
Finalizzato a garantire la conoscenza da parte dei cittadini dei servizi delle istituzioni un servizio pubblico rispetto al quale lo ricordo i cittadini pagano un canone
Questo era il virgolettato di la buona fede
Antonelli ricorda come a fine marzo lo stesso Bordin aveva attaccato duramente il vicepremier Luigi Di Maio definendolo stalinista e Gesuita poi si parla
Del cordoglio del mondo politico arrivato da più parti ma non sono mancate le polemiche anche aspre si ricorda Vittorio Sgarbi dal suo attacco ai Cinque Stelle
E poi tutte le le le le le ha
Esprime espressioni di cordoglio avvenute pienamente a tutte le forze politiche e si chiude con le parole l'appello a della presidenza del Senato Elisabetta Casellati scongiurarne la chiusura sarà il miglior modo per testimoniare il valore della sua esperienza scongelare alla episodi radio di casa nel miglior modo per testimoniare il valore dell'esperienza
Di Massimo Bordin nella verità pagina se questo Benedetto Antonelli a pagina sette del tempo A pagina sedici invece quindi pagina pari la verità Cello una una foto
Che annuncia la nonna un ritratto di Massimo predicava annuncia la morte di Massimo Bordin storico giornalista di Radio Radicale ci sono le notizie proprio nel stringato annuncio ed è viene definito Cordell voce della rassegna stampa
Mattutina sulla notizia certa
Raffaella guadagnò a pagina uno addio al giornalista Bordin storica voce anti regime la sua rassegna stampa fatto scuola inizia così l'articolo di Raffaella guadagno che poi prosegue A pagina
Quindici si spegne la voce anti-regime un appuntamento fisso del mattino anche qua sì ricorda appunto la rassegna la rassegna stampa le altre
Rubriche Massimo curava come per esempio
Lo Speciale giustizia i treni che anche Anna ricevuto e il il legame
Antico che che c'era appunto tra Massimo Bordin e i radicali
Il partito radicale a partire da Marco da Marco Pannella poi l'ultima citazione che possiamo fare è quella del quotidiano del sud
Che A pagina undici
Addio lavori articolo di Giuseppe Alberto falce addio la voce storica la morte di Bordin e nel giorno più nero di
Radio radicale e anche qua Bretz impazza brevi che racconta un po'la giornata di ieri racconta un po'anche brevemente il profilo chi era Massimo Bordin da dove veniva lavoro che faceva radio radicale
Allora in conclusione di questa rassegna stampa che abbiamo dedicato interamente Massimo Bordin leggendo vi dando di conto di tutti gli articoli
Pubblicati che parole la sua scomparsa e soprattutto della sua vita della sua carriera
Attività di giornalista e cronista
Vogliamo darvi conto di di quanto scrive da un lato sull'opinione Dimitri Buffa muore Massimo Bordin e chiuderà il radicale questo
Il titolo del pezzo sull'opinione che troviamo nel sito online la voce storica dell'emittente ed Emily buffone e racconta appunto partendo proprio dalle da dall'ultimo giudizio tagliente di Massimo Bordin sul sottosegretario Crimi
E poi c'è anche sempre dalla versione on line dall'Espresso Susanna Turco che pure si è occupata nei mesi scorsi con un bellissimo servizio di radio radicale definendola la voce della Repubblica partendo proprio da quella dalla voce di Massimo Bordin in radio radicale
Susanna Turco scrive addio Massimo Bordin il giornalista libero che creava mondi a spero Chignolo implacabile da radio radicale si è infilato per decenni nelle case raccontando la stampa e il regime alterego giornalistico di Pannella era la garanzia che il mondo fosse catalogabile attratti comprensibile che si potesse per estrema ipotesi addirittura ridarle
Il pezzo perché vuole si regge sul versione on line del settimanale L'Espresso detto questo ci fermiamo e lasciamo spazio al notiziario che sarà curato da Michele lembo vi ricordiamo però in chiusura l'appuntamento questa mattina per chi volesse salutare Massimo Bordin nella camera ardente sarà l'ospedale Idi alle dieci e trenta dalle dieci e trenta alle quindici e poi il saluto degli amici si terrà domani alla Facoltà Valdese via Pietro Cossa numero quaranta alle dieci e trenta ci fermiamo qui grazie da Roberto Spagnoli D'Alessio Falconio con Piero Scaldaferri alla regia