Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Film, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 2 minuti.
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critico cinematografico
Poco entusiasmo in qualche caso veri e propri fischi per i tre film presentati al concorso principale nella seconda giornata della Mostra del cinema
Il film più deludente è stato ad Astra ambiziosa ammazzi produzione fantascienza firmata da James Gray e interpretata da Brad Pitt Donal Sutherland
In un futuro imprecisato in cui i viaggi interplanetari sono ormai correnti l'astronauta Roy McBride si mette sulle tracce del padre partito anni prima per una missione su Nettuno è mai tornato
Il padre però non è morto e anzi dalle profondità spaziali sembra possa minacciare il mondo
Dunque la missione di eroi è segnata dall'ambivalenza liberarsi tipicamente del padre e anche liberare il mondo dal pericolo
Tra citazioni più o meno esplicita di altre firme del genere e intrusioni inverosimili viciniori planetari il film racconta il viaggio verso una sorta di nuova frontiera coste Lando lo di immagine accetto che riempiono lo schermo ma non giochi
Maria gestori di norma Baumbach è invece una storia di separazione e divorzio che racconta con delicatezza gli alti e bassi dell'amore lasciando intendere che anche nelle relazioni che finiscono qualcosa resta sempre interpretato da Scarlett Johansson e Adam driver il film gioca molto sulla composizione per raccontare quasi bergmaniano a mente le modulazioni sentimentali drammatiche dei due comici
Più interessante è stato il primo saudita del Perfect candide di Haifaa Al Mansour che apre uno squarcio su una realtà difficile per le donne come quella della rabbia
In un Paese in cui molte attività sembrano riservate agli uomini una donna che si candida alle elezioni costituisce una sfida eppure la giovane dottoressa si rivela una candidata perfetta e perfettamente efficace e alla sua rivendicazione di far costruire una strada di collegamento con il pronto soccorso della città
Il film disegna con un taglio quasi neorealista le durezze di una società dove l'emancipazione femminile si scontra con pregiudizi duri a morire
Fuori dal concorso il film più fresco della giornata è stato però cinque il numero perfetto opera prima all'italiana firmata dal disegnatore diporto che da ieri è anche nelle sale italiane
Il film interpretato da Toni Servillo e Valeria Golino tratto dall'omonima graphic novel dello stesso Ivor
E risente in positivo della sua origine
Ambientazione notturna e stilizzata racconto essenziale tratteggio ridotto dei personaggi sono le caratteristiche che fanno di questa storia napoletana un gradevole noir calato nei bassifondi della malavita
Da Venezia per radio radicale Augusto Sainati
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