I dati Istat sul crollo della produzione industriale italiana: intervista ad Alberto Bagnai

Radio radicale abbiamo qui di fronte a noi Alberto bagnati economista e presidente in Senato della Commissione finanze esponente della lega allora professor bagnare i e la produzione industriale in Italia è crollata
E peraltro la situazione igienica giro per il mondo non è particolarmente brillante il coronavirus non aiuta
Innanzitutto qual è la sua analisi è poi Italia il governo italiano che cosa dovrebbe fare soffrisse
Ma il dato non non giunge del tutto inaspettato
Per il suo segno negativo non giunge inaspettato perché da ormai l'agosto due mila diciotto che la produzione industriale nelle principali
Economie dell'eurozona
In particolare quindi dell'Europa continentale cioè Francia e Germania in in una situazione di caduta
Naturalmente non essendo legati a queste nostre economie una direttamente e l'altra indirettamente confinante la Germania ma comunque egemone in Europa
Risentiamo delle loro vicende quindi il dato non è inatteso anche perché il giorno prima del dato italiano era uscito un dato tedesco
Ancora peggiore
Quello che suscita certo certo allarme adesso
Mi rendo conto che discendono un membro dell'opposizione
Si può immaginare un'intenzionalità politica include lui sa
Ma più che altro al di là del fatto che non so se sono con un economista so che i numeri sono numeri diciamo che
Da
Quasi due anni a questa parte la produzione industriale sta calando un po'ovunque in Europa
Ma finora la l'Italia era riuscita
Ad arginare in qualche modo questo calo nel senso che l'economia italiana era in media e mi riferisco alla produzione industriale in media era cresciuta di più orde cresciuta di meno
Di circa un punto percentuale cioè in altre parole
Quando la Germani fascia meno tre ne facevamo meno due quando la Germania faceva meno zero cinque lo facevamo più zero cinque questa era un pochino l'andazzo
Quello che si vede da quando è
Stato varato all'esperimento politico del governo Conte due e che questo scarto si è ridotto cioè adesso
Negli ultimi due semestri lo scarto fra la caduta della produzione sette dischi acque del russo industria italiana è solo di meno zero virgola quattro cioè siamo sempre più vicini
Ha un'economia che si sta un po'avvitando su se stessa passano potrebbe non essere sponsor privati nell'Unione ci furono
Beh e il ciclo economico spiega che stiamo scendendo secondo me ci sono alcune
Motivazioni cogenti circa il il fatto che questo esperimento politico ha peggiorato la situazione la prima felici dobbiamo prendere ovviamente tutti alla responsabilità
E l'incertezza legata alla crisi Elia ognuno ha fatto la sua parte adesso non entriamo in questa agenda ma la seconda specificamente invece imputabile al governo e idee il clima di
Terrore fiscale che è stato creato dalla dalla manovra di bilancio che non dimentichiamocelo ne stiamo commentando dei dati in particolare mi sono soffermato su quelli trimestrali di più lungo respiro
La manovra è stata varata ad ottobre quindi ha influenzato tutto l'ultimo trimestre dell'anno fra così l'intonazione diciamo così particolarmente punitiva nei riguardi del contribuente si è aggiunta questa anche l'incertezza che la cosa che gli imprenditori più detestano dal momento che crea una oggettiva impossibilità di pianificare investimenti Giorgio Luti una situazione complessiva legislativo a livello globale suppongo che
C'è una a livello globale una fortissima situazione al punto di certezza proprio sul fronte degli investimenti per tantissime ragioni a livello internazionale ora presidente Magnaghi a suo avviso il Governo che cosa dovrebbe fare o che cosa l'opposizione su un su una soluzione sul giudice al governo
Più che cosa dovrebbe la la mia riflessione che ho condiviso ieri con
Con con la stampa che cosa può fare il Governo in questa situazione perché
A me sembra che questa situazione metta in chiara luce
I limiti della
Appartenenza dell'Italia al progetto economico dove
L'egemonia del pensiero tedesco costringe un po'tutti gli i partecipanti a fare scelte molto irrazionale
La dico in modo molto semplice
Il
Il l'intenzionalità la postura diciamo della politica economica tedesca è quella di campare sui soldi degli altri cioè di campare esportando la crescita secondo i tedeschi deve essere guidata dalle esportazioni che significa fondamentalmente che
Storicamente si chiama mercantilismo come come opposizione ideologica il mercantilismo vuol dire che è bravo chi esporta di più ora questo per carità è incontestabile che il commercio sia un fattore di di progresso perché amplia le opportunità sia delle famiglie dell'impresa è perfetta per tanti motivi che sono i
Il problema è che un commercio sbilanciato cioè volevo solo esportare non voler importare
Ti fa sì accumulare valuta perché vendi ma non compri però avvia la tua economia su un percorso tale per cui quando nel resto del mondo c'è una crisi economica
Il tuo ciclo economico viene colpito molto più duramente rispetto ad economie che invece vedono anche nei consumi interni e negli investimenti interni un fattore trainante
Ora noi purtroppo siamo entrati in questa mistica della cosiddetta competitività che è qualche cosa di insomma di di di ormai ormai priva di una base
Di una base razionale insomma
Lo sappiamo frasi già otto anni fa ricordiamo tutti che gruppo Krugman ironizzava con questo atteggiamento tedesco chiedendo si diciamo
Dove avremmo potuto esportare se tutto il mondo fosse stato bravo con la Germania nel senso che se tutti i Paesi del mondo fossero stati esportatori netti
Forse avremmo dovuto scegliere come importatore Marte dove però non sappiamo se ci siano forme di vita interessate i nostri prodotti
Questa irrazionalità e pervasiva e crea una quantità di di di danni e di
Come dire limitazioni alla nostra al nostro potenziale economico enorme bar Semenza are che
Per
Sopravvivere con questo modello in un momento di rallentamento del ciclo la Germania a un'unica
Possibilità visto che nel resto del mondo
Ci sono meno soldi a partire da quello che è successo nel resto dell'eurozona
L'unica cosa che si può fare pilotare l'euro verso il basso pilotare l'euro verso il basso
Significa rendere più convenienti per gli acquirenti esteri i prodotti di tutti i Paesi dell'Eurozona quindi questo noi
Dà anche un vantaggio nel breve periodo
Ma significa anche una serie di altre cose la prima è che gli Stati Uniti saranno sempre più o infastiditi da quella che vedono come una svaluta azione competitiva dell'euro
Lo sono lo scrivono né i rapporti del Dipartimento del Commercio ormai da cinque anni e la novità è che da un anno anche l'Italia e nella lista
Dei Paesi che potrebbero essere considerati in futuro manipolatori della valuta e paradossale che l'euro che nasce per evitare svalutazioni competitive in realtà si riveli lo strumento in una soluzione competitiva semplicemente su scala più ampia con il problema che la facciamo verso verso la persona sbagliata verso gli Stati Uniti che hanno un ovvio e potente potere di ritorsione tutta la serie dei taxi lo dimostra e questo è un pezzo il secondo pezzo e chiudo delle razionalità cui le politiche mercanti viste ci costringono esigendo che in questo periodo l'euro sia svalutato
E che questo sì condannata ad avere i tassi di interesse molto bassi troppo bassi
I tassi d'interesse molto bassi troppo bassi
Sono nocivi sotto almeno due profili il primo profilo è che rendono l'attività bancaria almeno quella tradizionale di raccolte intermediazione del risparmio non conveniente
E questo apre alla necessità alla alla bassissima problematica di dove le imprese possano trovare
Fondi per finanziare l'attività
Il secondo tema e che con tassi d'interesse troppo bassi le persone sono fatalmente indotte ad accettare dei rischi più alti pur di avere un qualche rendimento per i loro sudati risparmi e quindi si pongono così
Attraverso queste politiche monetarie ultra espansive che hanno l'unico scopo fondamentale di pilotare al ribasso l'euro
Si pongono così le fondamenta per una crisi che avrà finanziaria che avrà dimensioni molto superiori a quelle dell'ultima che abbiamo sperimentato
La ringraziamo come sempre il presidente Alberto Pagnani presidente in Senato dalla Commissione finanze sempre un saluto alla nostra emittente da Radio radicale