Consiglio Nazionale della Confcooperative

Allora
Preghiamo prego richiamo sentieri prendere posto
Allora apriamo questa
Però la riunione del consiglio nazionale allargata ai quadri dirigenti territoriale federali dell'organizzazione
Che ha un solo punto all'ordine del giorno quello colgo del confronto sulle nostre proposte con i rappresentanti di partiti di alleanza che scenderanno in campo nelle prossime elezioni politiche
Confcooperative ringrazia li illustri ospiti per la disponibilità e per l'attenzione nei nostri confronti
E perché per molti di questi ospiti Confcooperative
Un'associazione che si incontra per la prima volta incontrano per la prima volta è opportuno dire loro che siamo
Siamo la centrale cooperativa numericamente
Più rilevante in Italia
Sono nostra aderenti ventiquattro mila cooperative
Per un fatturato di trentaquattro trentacinque ventiquattro mila miliardi
Circa
Ai quali occorre aggiungere
I cinquantasei mila miliardi di massa fiduciaria amministrate dalle casse rurali e artigiane abbiamo tre milioni e quattrocento mila soci come persone come posizioni giuridiche alcuni di questi socio ovviamente sono soci in più cooperative si potrebbe potremmo dire che sono due milioni sei due milioni e sette i soci persone fisiche oggi aderenti alle nostre cooperative a cooperative aderenti a loro volta fa Conf cooperative
Perché
Le cooperative hanno aderito aderiscono e mantengono Confcooperative
Ma per una e per tre ragioni principali
La prima e perché Confcooperative è l'organizzazione di tutela di rappresentanza degli interessi
Del movimento cooperativo non è l'unica organizzazione lo ripeto
Noi ricerchiamo
Di tutto per rispettare per mantenere intatti i valori della cooperazione quelli autentici che sono la partecipazione responsabile dei soci e la solidarietà e la mutualità e il voto a testa e così via
Il secondo motivo
E che per moltissime cooperative
Di Confcooperative quindi per Confcooperative
C'è il riferimento al patrimonio della dottrina sociale della Chiesa
Confcooperative nasce sull'onda della spinta innovatrice della Rerum Novarum della presenza dei cattolici nella vita politica nella vita economica del nostro Paese nel mille novecentodiciotto e il diciannove il ventuno
Questo però non significa che in Confcooperative ci siano solo queste cooperative
Non è affatto esclusivo il riferimento alla dottrina sociale della Chiesa
Vi sono in coma cooperative cooperative quindi cooperatori di ispirazione cultura diverso
Poi c'è un terzo motivo
Che quello che in Confcooperative le cooperative sono libere nonché in altre centrali non lo siano ma noi sottolineano che in Confcooperative non c'è un'associazione Moloch non c'è una associazione Leviatano che al massimo nel nostro caso nella in casa Confcooperative orienta la vita delle cooperative ma non dirige dall'esterno
La ditta delle in prese e quindi c'è un'autonoma scelta della classe dirigente e gli amministratori delle cooperative dalla base sociale e non invece una scelta che provenga dalla associazione come Indirizzo come imposizione
In un passato non tanto remoto
Conf cooperative non ha mai indicato esplicitamente un partito da votare
Confcooperative ha però implicitamente sostenuto candidati cooperatori che erano prevalentemente all'interno di un solo partito che era la Democrazia Cristiana
Abbiamo con il documento approvato dal consiglio su nazionale il quattro febbraio e che è a tutti noto
Sancito oggi una reale autonomia da uno e da tutti i partiti
Questa giornata
E certamente nella vita di Confcooperative una novità
Non voglio definire il fatto un evento storico nella nostra vita associativa certamente però rappresenta una grande novità rispetto al passato
Questa autonomia non contrasta comunque con la libertà dei cooperatori
Di concorrere generosamente come dice il documento alla ditta politica in più partiti
Noi sosterremo da oggi chi ci convince chi ci convince nei programmi che ci convince nelle affermazioni che ci convince nella scelta dei candidati
Spesso anzi troppo spesso
La cooperazione si interroga sul suo futuro in genere
Sulla cooperazione si fanno dibattiti sul passato e sul futuro
Purtroppo non si fanno mai dibattiti sul presente della cooperazione movimento cooperativo
E in questi dibattiti sul futuro ci si domanda se il modello cooperativo può reggere il terzo millennio
La nostra risposta che una risposta forse anche d'ufficio
Ma c'è qualche prova a supporto e che si la cooperazione può reggere
Il modello cooperativo può reggere
Può essere uno strumento valido efficace
Per affrontare i problemi dell'impresa e degli uomini nel terzo millennio perché la cooperazione offre un modello
E un metodo
Che noi riteniamo congeniale all'impresa del futuro
In sostanza quella impresa nel futuro che affida il successo non solo al capitale e all'intelligenza delle macchine ma anche e soprattutto all'intelligenza creativa dell'uomo
Del lavoratore del dirigente
Quindi all'intelligenza creativa dell'uomo un fattore di successo che nella cooperativa nel modello cooperativo dovrebbe
Se è autentico essere esaltato
Ma diciamo anche e lo dico agli illustri ospiti di oggi
Che potremo avere futuro la cooperazione può avere futuro se sarà autentica se sarà rinnovata se sarà dinamica
Cioè se sarà partecipata fieramente dai soci se sarà un'impresa ben capitalizzata
Se sarà gestita con rigore se sarà anche ben dimensionata noi oggi abbiamo tante cooperative possediamo troppe cooperative
Dovremmo avere in alcuni settori un po'meno cooperative ma più Meglio ripeto dimensionate meglio capitalizzate meglio partecipate se saranno questa impresa efficienti e se saranno tese all'innovazione in questi caratteri che ho velocemente
Indicato
Si ritrovano anche delle autocritiche che ci facciamo perché in questi anni evidentemente su questi temi non sempre siamo stanchi coerenti non sempre abbiamo con le rigore cercato la massima efficienza
E in questa nostra
Però risposta affermativa sul futuro della cooperazione non c'è presunzione perché non riteniamo rispetto tesi del passato che volevano la cooperazione una terza via tra l'impresa privata l'impresa di Stato
Noi non riteniamo che appunto la cooperazione posso e debba essere una terza via
Non vogliamo sostanza che il movimento cooperativo e la cooperazione diventino o continua ad essere un luogo dell'ideologia
I cooperatori non ambiscono a fondare un mondo che non c'è
Noi vogliamo tentare di agire nel presente provando che l'economia di mercato può essere animata non solo dalla causa del capitale della sua remunerazione ma anche da quella del lavoro e della produzione
Io non mi rivolgerò e non chiederò agli illustri ospiti di oggi
Forse deludendo anche le attese di chi ci ascolta dei pareri ieri delle assicurazioni
Sulle aspettative sulle rivendicazioni sulle proposte che pure abbiamo e che sono contenute in questo documento
Certo noi ci auguriamo che
In quella folla di sconosciuti
Che
Animerà le future istituzioni del Paese
Che entreranno nel Parlamento
Noi ci auguriamo di non dovere a tutti nuovamente presentare spiegare la cooperazione ci auguriamo che ci siano delle sensibilità rivolte a favore della cooperazione e ci auguriamo che non ci siano delle prevenzioni
Perché quando si parla di cooperazione si parla anche di luoghi comuni e di stravaganze
L'ultima l'abbiamo sentita la settimana scorsa in un recente in un convegno del ministero del lavoro sulla cooperazione l'economia sociale quale futuro tanto per cambiare anche il ministero si pone tra la il futuro
Dove il ministro del lavoro che ormai mi pare sia soltanto il ministro della vertenza FIAT si domandava se fosse il caso di sancire anche per legge due tipi di cooperative una quella che vive nel libero mercato che dinamica che si muove che competitive un'altra
Che quella fortemente assistita dallo Stato senza rendersi conto
Che quest'ultima tipo di cooperazione era solo nel suo immaginario
Perché oggi non esistono cooperative assistite dallo Stato
Un altro luogo comune che quale ci dobbiamo sempre confrontare scontrare
E quello delle cosiddette agevolazione alle cooperative
Un paniere si dice di agevolazione per le cooperative
Per la verità i governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno preso alla lettera la disponibilità del movimento di cooperativo di fare la propria parte per Risanamento dello Stato
E hanno piano piano tolto quelle poche dico veramente poche agevolazione che erano in capo al movimento cooperativo ne è rimasta solo uno che per noi diventa
Come dire una trincea
E cioè la in tassabilità o la non tassabilità degli utili che vengono portati a riserva indivisibile e che per le cooperative rappresenta l'applicazione dell'articolo quarantacinque della Costituzione i nostri voti gli utili le nostre cooperative non si dividono non diventano proprietà
Dei soci non diventano non vanno capo a delle persone fisiche rimangono nella cooperative la cooperativa quando si scioglie quando
Viene liquidata quando muore non ridistribuita più questi utili ma andranno come voi sapete ad un patrimonio alla pubblica utilità ai fondi comuni di fondi di mutualità e non quindi vengono e ritornano o ritornano nelle tasche dei soci
Allora amici noi chiediamo
Di esprimermi su di esprimervi su due temi di fondo
Due temi di fondo che anticipo soltanto con una premessa
E la prima è questa a differenza di altri paesi
Ove una ridotta porzione quota di popolazione detiene
La stragrande maggioranza della ricchezza
Creando così grandi squilibri
Il nostro Paese sia nato caratterizzando per una diffusività delle piccole e medie imprese del commercio dei commercianti per imprese commerciali delle imprese artigianali
Delle cooperative che hanno prodotto una ricchezza diffuso
La seconda premessa il tema della disoccupazione
Che è un problema che attanaglia tutte le impresa anche le imprese cooperative
Non tutte riescono attenere ci sono cali occupazionali anche da noi ma certamente
Le grandi imprese hanno maggiori problemi i grandi gruppi maggiori problemi e se c'è una tenuta questa e nelle piccole e medie imprese nelle imprese cooperative allora
Prima domanda
Perché avere occupazione e reddito
Noi crediamo che lo Stato debba intervenire per sostenere un allargamento della base produttiva nel nostro Paese quindi per sostenere la promozione imprenditoriale
Quindi per creare le condizioni migliori per la nascita e la ditta dell'impresa e quando nasce in un'impresa in genere una piccola impresa non è una grande
Noi abbiamo quindi bisogno che si espande la democrazia economica abbiamo bisogno che sia promosso il moltiplicarsi di soggetti imprenditoriali abbiamo bisogno certamente nel nostro Paese di maggiore concorrenza come si dice da più parti ma abbiamo anche bisogno di una complementarietà delle diverse forme giuridiche di impresa
Che è stato un po'ripeto la ricchezza la caratteristica positiva della crescita economica del nostro Paese e per questo non bastano le leggi antitrust
Occorre abbattere queste barriere troppo alte troppo elevati all'ingresso dell'impresa nel mercato occorrono delle provvidenze delle opportunità per tutte le piccole e medie imprese e non solo per le grandi imprese c'è un gioco troppo esclusivo di pochi protagonisti nella vita economica del paese noi diciamo un'aria senza ricambio che non aiuta l'economia e lo sviluppo dell'economia un gioco troppo stretto
E poi si rinnova costantemente l'esperienza di vedere il pubblico potere correre in genere in soccorso della grande impresa in difficoltà
Le cui difficoltà possono sempre in genere dovute a fattori internazionali mentre in analoghe situazioni le piccole e medie imprese periscono Nella solitudine dei fallimenti e come nel caso delle cooperative delle liquidazioni coatte
Abbiamo bisogno di una politica dei redditi di una concertazione della politica dei redditi in cui sia riequilibrato il tavolo tra parti sociali e Governo
Oggi quando si riuniscono le parti sociali e i giornali la televisione danno informazioni al riguardo avviene in genere che nell'incontro Confindustria sindacati
E Governo le parti sociali abbiano esaurito il loro compito dimenticando che il nostro paese fatto invece di milioni di lavoratori Tononi di piccole e medie centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che in genere
Non vengono ascoltato sentito quando vengono sono a rimorchio
Delle trattative della concertazione avvenuta nel tavolo principale
E allora noi chiediamo le stesse cose che chiedono come cooperativa le piccole e medie imprese del Paese una riduzione del costo del denaro che si abbassa meno e più lentamente per le prese piccole per quelle sottocapitalizzate
Chiediamo degli investimenti all'innovazione il sostegno a forme di capitalizzazione
Ripeto il sostegno a forme di capitalizzazione chiediamo ovviamente la flessibilità del mercato del lavoro
E chiediamo anche alcune cose specifiche per esempio che dopo Tangentopoli
Vengano corrette quelle tendenze distorsive come legare al massimo ribasso
Che inibiscono la qualità
E sono inaccettabili in alcuni campi come quello per esempio dei servizi alla persona
Chiediamo che siano anche corrette alcuni provvedimenti come quello recente sulla finanziaria che dimenticando che cos'è uno Stato di diritto abbatte lo Stato autonomamente prezzi e servizi concordati in precedenza
Chiediamo infine un ammodernamento delle reti e dei servizi infrastrutturali e strutturali del nostro Paese
Perché le inefficienze del sistema Italia vengono pagate come sempre dai più deboli dai più deboli sia come persone fisiche che come impresa
Seconda eterni no domanda che pongo agli illustri ospiti
Oggi tutti anzi forse troppi si riconoscono nel mercato
Anzi prende forza una definizione accattivante trasversale
Quella di programmi liberisti in economia e democratici in politica
Tutti contrari al capitalismo selvaggio
Addirittura si arriva credo tutte parti a sostenere che e compatibile con un'economia moderna
L'uso anche di strumenti forti di solidarietà
Certe o il mercato non è assenza di regole
E quindi va bene quel che dice il professor Monti
Che ripete spesso anzi fin troppo
Dalle colonne del Corriere della Sera più intervento pubblico a tutela della concorrenza e trasparenza almeno
Interferenza pubblica su Prezzi
Quantità
Ma noi chiediamo sfidando anche l'impopolarità di questi tempi perché era qualcosa e politici è sempre impopolare
Noi chiediamo alla politica la politica con la P maiuscola che ritorni ad essere il regista del mercato
Perché non esiste un regista buono e occulto del mercato non c'è e quanto manca la politica quando manca il regista del mercato c'è il forte rischio anzi direi quasi la certezza che opportunità che devono essere di tutti e per tutti si restringono ad uso di pochi o di pochissimo
Quindi noi chiediamo alla politica che entri in cabina di regia
E entri per evitare ostacoli all'ampliamento del mercato
Con un bilanciamento dei poteri tra i partecipanti al gioco
Entri in campo perché sia assicurato il diritto di ciascun quel cittadino a partecipare alla vita economica
E non a caso la valorizzazione della cooperazione eh per questa funzione quella cioè di consentire a gruppi sociali a persone più deboli
Di partecipare attivamente alla vita economica da imprenditori
Quindi occorre la politica e occorre la politica perché siano tutelati i consumatori perché siano promossi quei beni che il mercato non è in grado non è in grado di fornire e concludo concludo portando due stati d'animo
Sdoppiando se possibile se posso non è possibile ma insomma la personalità e anche la figura del presidente della Confederazione
In quanto rappresentante di un sindacato di impresa
Io mi auguro credo ci auguriamo tutti
Che sia evitata ad ogni elezione incominciando da questa
Un referendum costante sui temi capitali dello Stato
E della civile convivenza un tempo c'era il tema della libertà del totalitarismo oggi si potrebbe essere quello della unità o della scissione domani semmai quello della tolleranza e del razzismo
Temi che finiscono per poi porre in secondo piano i programmi di governo e le scelte economiche che sono vitali essenziali per creare occupazione benessere ad un popolo
In quanto invece cooperatore elettore
Io credo che la sfida dei partiti la vostra sfida
Sì a mettere insieme valori come un po'la sfida per la cooperazione per il movimento cooperativo sia mettere insieme valori e modernità
Riaccendere cioè un senso di responsabilità sociale e collettiva perché nei prossimi decenni credo che le democrazie dovranno agire su tre piani
Il primo è quello di modificare le aspettative individuali rispetto ciò che si intendo che si deve intendere per vita buona e prospera
Il secondo livello è quello di assicurare comunque un'economia efficiente ed equilibrata senza la quale non si produce ricchezza e quindi non c'è possibilità di ridistribuire ricchezza
E infine il terzo livello è quello di risolvere
Dei bisogni che sono necessariamente e obbligatoriamente fuori dal mercato e che devono essere soddisfatti dalla solidarietà collettiva e credo anche da un principio dall'applicazione di un principio coerente di sussidiarietà
In cui credo che la cooperazione può concorrere
Perché la cooperazione deve concorrere poco incorrere a ridisegnare lo Stato sociale
Io credo di aver mantenuto il mio impegno di essere il più breve possibile
Presento gli ospiti che hanno accolto il nostro invito e che sono il professore Di Muccio scusate
Della di forza Italia l'onorevole per me Carniti per i cristiano sociali senatore Giancarlo Pagliarini per la lega nord senatore Vincenzo Visco per il PDS il professor Rocco Buttiglione
Per il Partito Popolare il professore Leoluca Orlando per il movimento della recarsi che saluto perché ho visto arrivare
Iniziativa avviata
Darei la parola alla professore
Di Muccio
Prego
Grazie signor presidente Autorità signore signori prendo qui la parola in rappresentanza di Forza Italia io ovviamente sono perfettamente consapevole della delusione degli organizzatori del pubblico
Che si attendevano attendevano Berlusconi mentre vedono dai guanti allora ottime che sono un illustre sconosciuto comunque la differenza tra Berlusconi e me eh di tutta evidenza perché io porto i baffi
Detto questo cercherò di innanzitutto di Deborah innanzitutto portare il saluto di Forza Italia che è questo nuovo movimento o partito che va a accrescendo che ormai credo tutti conosciate
Tra le caratteristiche di questo movimento c'è anche quello di presentare degli illustri sconosciuti quali sono io è quindi questo fa parte come dire uno dei difetti di base di di di questo movimento noi ovviamente ci auguriamo e di poter fare in modo presto che tanti illustri sconosciuti che però forse sono conosciuti nella loro vita più piccola personale professionale eccetera
Possano dare il loro contributo e acquistino anche una certa influenze notorietà nazionale detto questo
Vorrei a dire qualche osservazione in un tempo idee nel tempo dieci mi scusi però se mi sono dimenticato non interromperò più diamo dieci minuti difficile
Quarto d'ora di tempo ciascuno tra io cercherò di stare in dieci minuti quindi mi scuso in anticipo se le cose che dirò appariranno necessariamente apodittiche ma abbiamo non c'è il tempo di motivarle da commentarle
A sufficienza ovvero piacere di parlare hanno un'associazione di cooperative così forti perché la cooperazione una attività riconosciuta dalla Costituzione
E giustamente riconosciuta perché essa rappresenta una forma di solidarietà non coatta cioè una forma di solidarismo
Del tipo di solidarismo che a noi di Forza Italia e piace moltissimo cioè il solidarismo che si basa su un atto volontario di chi lo compie e di chi ne beneficerà perché finora noi abbiamo ahimè sperimentato in Italia un solidarismo che ne ha la parola ma non la sostanza
Nel senso che sono stati coloro i quali dovevano prendere a decidere quanto togliere a coloro i quali dovevano dare invece solidarismo esattamente l'opposto sono coloro i quali che danno che decidono quanto dare e a chi dare quindi siccome la cooperazione è vicina a quell'altro criterio non a quello finora seguito io credo proprio che essa giustamente si è riconosciuta dalla costituzione e debba essere incoraggiata
Mi fa piacere sentire dal vostro presidente
Che questa associazione è un'associazione di cooperative libere parola che ai nostri occhi è ovvio ai nostri orecchi ovviamente suona dolcissima e che non esista un po'non esiste un moloc che dall'alto dirige un movimento che diverse ritengo che sia abbastanza spontaneo anche questo ci fa piacere perché collima perfettamente con l'idea che noi abbiamo della creazione spontanea dell'impresa con l'idea che noi abbiamo dell'associazionismo che un altissimo valore costituzionale
Con livello e abbiamo che l'individuo abbia il diritto e la capacità di scegliere appena abbia raggiunto la maggiore la maggiore età ci fa anche qui piacere anche se magari non farà piacere all'illustre professore
Rocco Buttiglione forse a qualcun altro che anche ufficialmente l'associazione abbia abbandonato il precedente prevalente collateralismo con la Democrazia Cristiana
Mi pare di aver capito che i vostri organi societari hanno stabilito oggi una reale autonomia da tutti e da ciascun partito
Cioè secondo noi vi siete messi nella migliore condizione di poter scegliere le forze politiche i rappresentanti che sanno essere più collimanti con quelli che sono i vostri problemi vostri programmi e mostre aspettative
A noi questa scelta Fabio fa piacere comunque qualsiasi nuovo gruppo o vecchio partito voi se gli atti perché evidentemente porsi nella precondizione aprioristica di di legarsi già da principio ad un partito secondo noi implicitamente toglie gran parte di quella libertà di movimento e di scelta che poi la caratteristica essenziale
Della attività degli individui e delle loro associazione
Benché il presidente abbia voluto qualificare questa decisione con una decisione importante ma non un evento storico
Io ritengo che se anche di per sé non sia un evento storico la fine dei collateralismi di questo vostro così come dei tanti altri collateralismi primo fra tutti
Quello imponente del movimento sindacale con i partiti storici collateralismi che facevano sì
Che l'Italia si trovasse ingabbiata in una pseudo democrazia dove tutti erano in maggioranza e dove tutti erano all'opposizione dice dicevo che questo se non di per sé un evento storico è un tassello storico
Che chiude e che dipinge un quadro storico e della fine di un'epoca e di una veramente il fiorire di una nuova libertà in cui individui associazioni possano scegliere volta a volta ciò che è giusto per loro e ciò che è conveniente
E allora questa è vera democrazia e noi la salutiamo o con grande soddisfazione noi di Forza Italia perché è in questo tipo di democrazia in questo tipo di libertà che ci riconosciamo integralmente che vogliamo vogliamo promuovere
Per quanto riguarda
Le due domande che ci sono le state poste io vorrei rispondere alle stesse un pochino più avanti intanto poiché ci è stato chiesto nel cortese invito a presenziare di
Dire qualche Rapp qualche di fare qualche osservazione sul vostro programma che cortesemente abbiamo ricevuto io direi che il giudizio di Forza Italia sul vostro programma è un giudizio complessivamente positivo
Perché dai capitoli e dalle cose scritte sia pure necessariamente come dire no o necessariamente di una certa vaghezza noi riconosciamo quella impostazione di fondo ideologica sì ideologica perché noi continuiamo a credere nella nostra ideologia cioè nella ideologia della libertà
Delibere il realismo liberismo che non è affatto morta anzi pare trionfare pure troppo per la verità il che ci insospettisce
L'ormai in tutti i gruppi partite in tutti gli individui noi dicevamo che il vostro programma ci sembra un programma di larga massima accettabile
Se me lo consentite se i doveri
Se non violo i doveri di Eliot dell'ospite nel
Formulare un'osservazione al programma spesso io mi limiterei alle alla parte conclusiva che forse la parte coi di più stretta attualità che concerne la la la alla scelta politica
Ecco nel paragrafo trenta e nel paragrafo ventinove trenta e trentuno a un anno a un dato momento si dice che il movimento la Confcooperative per una democrazia effettiva in uno Stato moderno
E necessario che glielo timori possano determinare
Liberamente l'alternanza tra i partiti possibilmente di partiti alternativi
Che condividono i valori della democrazia politica da nove cieco nomi che l'economia di mercato dell'asse località della cooperazione eccetera eccetera noi siamo perfettamente d'accordo su questo credo che tutti gli italiani da il movimento referendario dai nuovi emergenti partiti non non mirino ad altro che questo sia per davvero l'elemento comune
Del della fase politica che attuano non mirano ad altro che a creare una democrazia cosiddetta compiuta
Cioè nella quale Chio quale dei due fronti contrapposti o maggioranze contrapposte vada al potere l'italiano non debba stare col patema d'animo di perdere qualche libertà fondamentale
O di vedersi precipitare Innes sistemi che ormai la storia ha sepolto sia di destra che di sinistra
Quindi su questo siamo d'accordo
Subito dopo però si dice il premio alla coerenza del rinnovamento che le Confort la Confcooperative pertanto favorevole a processi ed alleanze che isolano le estreme che mettono in campo tutte interamente forse idonee al governo e guarderà positivamente chi si rinnova nella sostanza negli uomini della qualità
E capacità di rappresentare forze vive della società
Ripeto se me lo consentite con tutto ovviamente il rispetto per per gli ospiti direi che questo mi se mi suona un tantino contraddittorio con l'affermazione precedente
Ecco qui se Villafranca se vuole semplicemente dire
Che la Conf cooperative sposerà quei movimenti quei candidati i quali e garantiscano la garantiscono sotto il profilo dei principi cardinali di una democrazia liberale
E cioè sistema rappresentativo economia di concorrenza responsabilità individuale
Libertà di contratto filantropi Isma'
A solidarismo filantropico allora la la la la nell'affermazione va bene invece non mi andrebbe bene se essa significasse che e si vuole ancora perpetuare
Quella convergenza verso il centro la quale per definizione direi quasi perfetto
Del sistema elettorale ancora imperfetto che ci siamo dati e che noi auspichiamo possa presto e volge al bar evolvere
In un sistema uninominale secco all'inglese senza Riserve proporzionalisti che bene in questo tipo ricorso quello che Cruz non è possibile conservare un centro cioè il centro è qualche cosa che viene dopo nel Parlamento se avviene ma non può essere un centro politico o un centro elettorale poi bisognerebbe anche terminare questa questione delle estreme
Io credo che finalmente
A anche da Rifondazione a comunico Rifondazione comunista Alleanza Nazionale non credo che esistano più forze politiche che significativamente attenti no alle libertà repubblicane quindi chi ancora continua ci urlare nel manico con questa questione del riandare al centro isolare le estreme e dei lupi che sarebbero sulle colline della Repubblica italiana credo che intenda fare altri giochi sui quali noi non lo seguiamo
è salutare che l'Italia politicamente ed elettoralmente si spacchi in due mezze mele e che predoni di per quattro anni la mela che nello spaccarsi è ha avuto una leggera fettina
E dire ebbe ha avuto una leggera fettina di maggioranza vengo e concludo alle domande poste cit
Prima domanda
Creare occupazione reddito e favorire politica dei redditi bene
Per quanto ci riguarda la ricchezza e l'occupazione
Non sono affatto determinate dalle misure governative i governi e le autorità possono soltanto intralciare il processo di accumulazione della ricchezza
E la distribuzione della ricchezza
La ricchezza si distribuisce attraverso un processo se mi consentite all'immagine
Chi di una fontana che zampilla soltanto se le la lady Lozza pillole la fontana è sempre più forte e più alto la ricchezza si allargherà ad una base più vasta ogni intervento
Che si si propone di regolare lo zampillo in forza in altezza non fa che ridurre la ricchezza impoverire la popolazione ridurre la disoccupazione
Per ridurre l'occupazione
Quando la politica dei redditi
Cari amici noi l'abbiamo sperimentata largamente la politica dei redditi a parte l'intrinseca
Caratteristica
Totalitaria carica totalitaria che la muove la politica di radio non è nient'altro che uno scaricabarile
Perché giustamente i sindacati vogliono riversare sul governo gli oneri delle trattative sulla sulle parti contrapposte le imprese gli oneri delle trattative l'impresa a loro volta giustamente vogliono scaricare sul governo
Questi oneri il governo giustamente vuole scaricarle su un terzo che in genere l'elettore contribuente quindi io non vedo proprio a chi possa giovare questo
Giochino della politica dei redditi questo tavolo che così dramma drammatizzare situazione sembra dare l'impressione di un sinedrio dove esistono uomini investiti di un onniscienza capace di regolare occupazione prezzi arretrati è qualche cosa che a me fa accapponare la pelle io spero proprio che la Confcommercio
Abbandoni una linea di questo genere si opponga precisamente ad ogni forma di politica dei redditi seconda questione mercato liberismo
Parola d'ordine
Ecco siamo tutti liberisti odio chi come me liberista come diceva Totò con acque mi fa pure piacere però questa diffusione del liberismo così repentina
Così acritica direi in larghi strati di persone di partiti
Che prima soltanto a qualificarci liberisti
Sì riempivano di contumelie la delle quali la più delicata era quella di essere fascisti e Dio solo sa cosa c'entra poi il fascismo con liberismo ma l'importante era insultarci
Allora io vorrei vorrei occluso osservare qui che liberismo è una cosa che non ha a che fare tanto con le impresa siano esse cooperative o siano esse capitalistiche insomma si scrive liberismo ma si pronuncia consumatori
Cioè sia liberisti se simili si ritiene se sia fede nel fatto che l'individuo abbia il diritto di acquistare è spento acquistare ciò che vuole
E spendere i soldi come vuole detratte le imposte sia liberisti se si ritiene che i redditi siano individuali della famiglia e delle persone
Sto per chiudere stato regista il nostro presidente invocavano stato regista io forse credo che
Il presidente
Mi permetterei di dire che la parola Stato regista non mi piace il regista nel film
E con lui il reality quali in realtà manipola completamente la realtà apparente la realtà scenica per farne ciò per ottenere gli effetti firmi sicché Louise desidera ottenere si tratta veramente ecco regista era per esempio Stalin ne regista era per esempio Mussolini ecco io non voglio uno Stato regista ma lo stato diverso c'è uno Stato che detta il Codice della strada
Qual è il codice della strada noi utenti noi andiamo dove ci pare quando ci pare come ci pare
In realtà lo Stato regola il traffico ma non dice dove le automobili devono andare ecco io vorrei
Che noi avessimo uno stato che facesse si limitasse a dettare un buon Codice della strada e che l'altra smettesse di fare il regista dei nostri affari e della nostra vita grazie
Grazie
Classe grazie professor De Nuccio darei la parola al senatore Visco anche perché poi per impegni ci deve lasciare
Il Partito Democratico della Sinistra ieri presentato il programma di governo che mi pare comprenda dieci opzioni per rendere come dice il programma più giusta più unite più moderna l'Italia e in questi opzione c'è un tema che a noi caro
Che abbiamo coniato con un solo una volta la verità che abbiamo preso che abbiamo sostenuto in questi anni e in tempi non sospetti quello di realizzare autentici principi di democrazia economica nel nostro paese poi il programma prevede altre cose la riduzione della pressione fiscale nove tecnica anche di accertamento per il lavoro autonomo che poi ci interesserebbe
Sapere se sono slogan elettorale invece autentiche
Novità perché si parla di cooperative che non pagano le tasse invece che copre gli errori le tasse le pagano e mi pare che invece nel Paese siano altre le categorie che sono affrancate ma vuole imporre al senatore Visco ad un'altra domanda
Una volta al governo se dovesse vincere le elezioni l'alleanza di sinistra il PDS
Ripeterebbe quel rapporto tra pubblico e privato che in alcune regioni della nostra nel nostro Paese penso alle mire dell'Emilia sono anche il presidente del Bologna
E stato basato anche su cinghia di trasmissione
Per esempio nella nostra regione nella nostra nella regione di cui provengo ma ripeto non solo in questa sì estrapolato questo rapporto al di là degli aspetti legali e degli esperti penali ma questo rapporto preferenziale di fatto tra le istituzioni pubbliche a volte e la cooperazione aderente a un'altra delle organizzazioni cooperative
Cioè in sostanza c'è oggi nel PDS anche la cultura una cultura diversa di governo che passa attraverso un rapporto di grande trasparenza di grande lealtà con tutti i soggetti e le associazioni
Sindacali politiche del nostro Paese
Ma a me sembra innanzitutto che
Queste elezioni
Sono importanti perché
La percentuale effettivamente una svolta nella vita del Paese rappresenta una prospettiva diverso di
Organizzazione a titolazione del sistema politico in certa misura questo convegno nella prova così come la prova il fatto che buona parte delle organizzazioni tradizionalmente collaterali partiti politici hanno accurata attive dalla Confindustria ma lo stesso vale per i sindacati o per l'organizzazione
Del lavoro autonomo hanno formalmente assunto un atteggiamento di
Diciamo di fine della del collateralismo non non ovviamente suppongo di neutroni di neutralità assoluta ma di attenzione
Di attenzione ai programmi e alle linee e alle linee
Di fondo dei vari schieramenti naturalmente questo è un problema molto importante
Per il mondo cooperativo perché
Tutti noi ricordiamo fosse alcuni di noi esce più di altri cosa è stata la cooperazione storia italiana come nacque il movimento cooperativo come questa fu una risposta popolare dei mass a a a una uno a una situazione che è una appunto di liberismo selvaggio di predominio di di diritti chi oppressione e e e come questo diventato un strumento di autorganizzazione dei lavoratori che poi ha creato la ricchezza che è che abbiamo visto anche indicata nelle nelle statistiche cioè di
Qui siamo o ovviamente ben al di là dell'approccio filantropico siamo siamo appunto in un contesto in cui i diritti della gente vengono rivendicati e poi materializzati attraverso il lavoro l'organizzazione delle aziende
Questo significa anche che è evidente che non ha nuovo assetto del Paese su basi politiche più Kjaer senza senza divisioni preconcette
Il il mondo cooperativo trova una sua collocazione naturale e unitaria a quello che sta accadendo anche nel mondo sindacale uno conoscessi sia pure lenti e faticosi di
Un unità alla fine penso che accadeva accadrà
Nel nel mondo nel mondo cooperativo e io
Presenti abbastanza banale dire che noi consideriamo cooperazione una grande una grande risorsa una grande risorsa libertà una grande risorsa di democrazia
Oltre che una grande risorsa economica e vuole che non si dimenticasse mai che appunto è stato anche ricordato al presidente che esiste una differenza di fondo tra una cooperativa e un'altra impresa che puntualmente nella cooperativa va vale il principio democratico no una testa un voto
Dall'impresa vale un altro principio che è quello di una lira un voto questo più allora il mio insieme a tutta una serie di altri vincoli esistono vincoli civilistici eccetto deve e il motivo per cui per cui storicamente non solo in Italia ma in tutti i paesi le cooperative hanno regime fiscale differente e e in particolare in particolare c'è appunto questa ah facilitazione del per l'accumulazione che e invece nel caso delle altre delle altre imprese
Giustamente viene concesso
Un omicidio chiarissimi per cui questo e storicamente avvenuto cento naturalmente poi il momento curativo cresciuto molto no è diventato diventato anche una potenza per cui a e anche spesso articolato e in impresa e che sono in forma societaria e quindi si può si può coi di probabilmente discutere e ragionare su questa evoluzione ma la la differenza di di fondo e questa e questa
Perché dicevo tant'è che poi non mi sembrava che esistono molti
Poche eterni di impresa e non cooperative che per ottenere agevolazioni fiscali desiderino trasformare la propria azienda in una cooperativa insomma c'è dico
La cooperativa poi furto non lascia eredità patrimonio hanno di fatto non si trasmette un patrimonio collettivo
E ed è in fondo coi la prima il primo esempio primo nucleo di public companies che noi abbiamo avuto in Italia ed è forse l'unico tra persone giuridiche
Capitalia estremamente frazionata pulita estremamente diffuso
E questa è una garanzia di democrazia
Per che appunto si tratterà di insomma il modello italiano ho detto Aliano che veniva ricordato nasce non a caso
Ecco strettamente collegato a una serie di di lotte di massa che poche al movimento cooperativo il movimento sindacale e anche non a caso poi come in certe regioni in modo particolare
Un'imprenditoria diffusa e e autonoma di basata su piccole sul piccolo unità
Dicevo
Questo perché appunto leggerle esempio lo scempio cover chi lo vedete è importante adesso che si diverte
Poi sulla sul questione privatizzazione
L'approccio può essere di vario tipo ma per come
Lo vediamo noi il processo privatizzazione un processo giusto
Inevitabile e strategico sia per la riorganizzazione dell'industria nazionale su basi più moderne sia anche per che in questo modo si redistribuiscono i diritti proprietario
E quindi soprattutto se
Prevalgono o punto scelte di azionariato diffuso sì Filippo accrescere questo tessuto di fatto anche di interessi e economici oltre che di riassetti organizzativi solidali
Che poi ha fatto la forza di questo Paese e che rappresenta rappresenta un
Garanzia di di democrazia
Comunque provengo vengo brevemente alcuni punti programmatici fermo restando che le cose che ci sono nelle nelle vostre trentadue punti sono sostanzialmente condivisibili e che
Suppongo suppongo che
Che fosse
Difficilmente possono essere contestate ecco forse il problema e dare qualche qualche indicazione specifica principale ulteriore e
E puntuale sui programmi
Allora prima questione
Si va ad elezioni molto difficile molto contrastate non si sa quello che succede dopo però una cosa e chiaro
Chiunque veritiera la responsabilità di governare questo Paese doveva fare i conti con i guasti enorme prodotti negli ultimi quindici anni voglio stare dire che tira prodotti orchi non lo molla prodotti fatto sta che
Quelle verità appese va moltissimo
Non sia un un paese estremamente indebita un paese con una fortissima disavanzo pubblico un paese un Paese che spende più di di un quinto fa un quinto un quarto dell'intero bilancio esclusivamente per pagare gli interessi sul debito pubblico questa è una situazione
Che nella storia d'Italia non era mai non ci ha mai verificato in tempi di pace e che nona uguali in nessun altro paese
Ed è una situazione che è impossibile ignora
Ma ci sarà un un problema di ulteriore di convergenza
E quindi di convergenza per quello che riguarda l'inflazione
Che oltre che il bilancio pubblico a livello europeo e quindi a questo punto di vista io ribadisco la necessità di una politica dei redditi perché l'alternativa era pur alla mancanza tuniche rimedi che ora scontro sociale
Ho e la disoccupazione di massa che fa da calmiere e e Italia e tagli ai salari
Quello che caduto unitaria dal luglio ad oggi e la dimostrazione e che il la politica dei redditi e è stata la base insomma il punto di svolta di una di un della crisi economica noi
Dopo l'accordo di luglio abbiamo avuto guarda caso miracolosamente una infrazione che scese
Tassi d'interesse sono diminuiti i quattro punti di sola sul pubblico
Che
Che si è ridotto e e quindi siamo entrati tale fosse in un circolo virtuoso che sarebbe sarebbe molto pericoloso alterare quindi questo significa significa una prospettiva che da alcuni anni di politiche serie e rigoroso
Tutti coloro che depone altre cose tempo
L'alto l'altro punto importanti Beppe che però essenziale che noi non possiamo promettere alla gente poi forfettaria gente soltanto soltanto appunto gli inevitabili sacrifici quindi va rilanciata
L'economia e questo va fatto senza passare per il bilancio pubblico perché il bilancio pubblico ingessato nelle cose
Che si dice
E qui allora però si possono fare tante cose
Per esempio nel nostro programma c'è una
Punto strategico fra tanti altri quello appunto di una politica delle infrastrutture che era stata fatta evocata poco prima che poi è l'unico elemento revoche posso garantire
Anche l'unificazione del Paese cioè l'unificazione del Paese si fa creando un ambiente
Deve essere materiale oltre oltre che giuridico-legale omogenea
E allora questo significherà significa creare condizioni che le imprese possono nascere e svilupparsi al nord come al sud
E in Italia basta guardare guardarsi intorno e vediamo le carenze no in tutto il sistema delle reti in tutta in tutti i trasporti urbani tutto il sistema idrico rinnovamento urbano sistemi intermodali di trasporto cioè tutte quelle cose che fanno un paese moderno rispetto
Rispetto a uno che moderno che moderno non è e su queste opere e possibile e possibile con
I mercati finanziari moderno e con le tecniche finanziarie moderne canalizzare risorse che non devono essere necessariamente pubblica
Il pubblico però a al ruolo al ruolo che che veniva detto ha un ruolo che se non è di regia e e di coordinamento e di e io organizzazione che rende possibile poi a queste risorse di poi di indirizzarsi in quelle in quelle in quelle strutture so io ecco da qui noi in Italia nel dopoguerra abbiamo costruito la vita autostradale
Che era un'opera pubblica senza una riva pubblico
Così è stato fatto per il il tunnel
Della Manica e così si può fare su con un'infinità di cose a cominciare dalle cose più semplici e sono che sua costruzione dei parcheggi dei parcheggi nelle città
E questo significa un non fu o uno sforzo ma cambiamento di di mentalità molto importante anche di leggi ma nello stesso tempo una
Decisione costa dei poteri pubblici le organizzazioni pubbliche nell'ottenere questi scopi perché è chiaro che queste sono le tibie cose che il mercato se non è
Canalizzato utilizzato e spinto non produce e questo
Inutile inutile la cosa la cosa singolare e che dopo che dopo ho circa cento anni di letteratura economica che queste cose
A titolo di uno Stato eccetera essi ogni tanto si si riscopre
Si scoprirà un un mercato che non che non è mai
Esibisco
Nel nostro programma c'è una riforma fiscale la riforma fiscale che non si pone a a a breve termine obiettivi irrealistici perché nel periodo hanno la pressione fiscale media
Non potrà ridursi si potrà ridurre progressivamente via via che Risanamento risanamento economico aveva
Ma si può fare moltissimo nel redistribuire
Il il gettito nel riformare il sistema redistribuzione va fatta intanto dal centro alla periferia e quindi autonomia e decentramento responsabilità
Locali che e tutto coerente poi con la vostra storia di cooperatori cioè vincoli di bilancio responsabilità e poteri di agire
Con appunto all'oscuro il Governo centrale che si occupa delle questioni importanti siti degli indirizzi e poi far rispettare e far rispettare le cose che
Che
Tre cose che
Ridistribuzione
Spettava diverse categorie di compiuti contribuenti soprattutto
A favore di chi pagherà nei confronti di quelle masse enorme di reddito che legalmente o illegalmente sfuggo all'imposizione
Qui Siberia fatta una
Domanda sull'evasione sull'evasione fiscale l'evasione fiscale si conto la si combatte non solo moto con una
La buona amministrazione lavorano in stazione significa avere gente competente capace responsabili e determinata nel fare il suo mestiere
Che adesso non c'è
Esistono però anche tecniche
Modelli matematici che non c'è o no con la fino a pochi anni fa che possono essere di estremo aiuto proprio sul fatto specifico che veniva veniva chiesto in sostanza qual è se si vuole accertare il reddito chiunque si può fare
Chissà quante volte voi è capitato andare da un professionista o da
Non negozio e in ma immediatamente dopo aver pagato posto conto aveva fatto un un calcolo mentale sul possibile fatturato dei di quel signore va che molto spesso bastano pochi sia moltiplicazione
Quindi partendo dai casi sfasci a che sono questi una moltiplicazione sul caso tipico il medico o barbiere una cosa del genere
E si avvia casi più complesse con strumenti lievemente più sofisticati ma se si organizza le cose queste ricerche dopodiché il problema il problema poteva essere risolto però ovviamente non è soltanto un problema tecnico
è un problema è un problema anche di scelte di decisione
Tra noi anche su questo penso un po'il di aver implicitamente risposto anche anche alle domande
Beh
Anche su questo sta venendo meno un patto cioè finito un è con l'epoca si chiude finita anche anche quello che è un patto implicito nel modello di sviluppo del nostro Paese
E che era un modello fatto dando da un lato alle imprese minori una una grande libertà di fare quello che vuole una pochi e pochi e poche responsabilità fiscali
In cambio queste imprese non avevano diritti non chiedevano nulla lo Stato la gente che che i proprietari lavoravano
Moltissimo e
Andava avanti così dall'altro lato c'era invece imprese maggiori e il risparmio degli italiani stanno italiani veniva preso messo nelle banche
Veniva remunerato a tassi negativi e quindi e quindi veniva espropriato veniva canalizzato nelle grandi imprese pubbliche e private che accumulava e queste grandi prese
Veniva passate poco però e comunque comunque avevano un forte sostegno pubblico
E questo è stato un modello di sviluppo che ha funzionato perfettamente fino agli anni Settanta c'ha creato ricchezza eccetera dopodiché la Corea è cambiato è cambiato tutto abbia dovuto fra l'altro è cambiato anche il fatto che queste imprese minori non era non sono più marginali ma sono diventate anche delle imprese robuste quindi bisogna da inventare un nuovo patto su cui far ripartire uno sviluppo di questo paese questo patto non può che essere basato sul
Parità di trattamento sulla fine della collusione tra sistema politico sistema bancario un Paese che poi a scuola a foto otto
Ha prodotto il fenomeno
Delle tangenti su una riscoperta seria delle regole del mercato ma anche e direi soprattutto di uno scatto conviveva sono stato non più professore burocratico ma lo Stato forte il regolatore cocchiere
Utile utilizza consapevolmente l'enorme potenziale che il mercato offre
Sì senza pretende
Di devi devia nel corso ma nello stesso tempo indicano con molta chiarezza obiettivi e strumenti
Grazie senatore Visco e
Saluto Serra un ospite avevo chiamato il direttore generale la cooperazione Nino Galloni saluto anche visto che come aveva preannunciato ci lascerà
Dare nessuna parola senatore per le linee confido lui anche gli altri ospiti che devono ancora intervenire di guardare un attimo l'orologio altrimenti l'iniziativa si protrae qui abbiamo problemi di tempo appunto per altri ospiti
Al senatore Pagliarini
Badate se va bene è un conoscitore dei bilanci
Perché non lo conosca e anche di bilanci cooperativi tra l'altro sovvenire della Lega Nord
E a proposito di Ranci vorrei informare lui anche
Gli ospiti consiglieri in parte famosa queste questi dati statistici ed economici che noi abbiamo per legge dovuto istituire un fondo obbligatorio
Del tre per cento che viene alimentato col tre per cento degli utili delle cooperative c'è una legge che abbiamo voluto
Abbiamo cercato diamo in corso al Parlamento ed approvata in coda al precedente Parlamento nel novantuno nel novantadue scusate fine e l'inizio del novantadue
Da questa nuova legge di riforma della cooperazione di piccola riforma della cooperazione istituisce con questa legge un fondo per la mutualità cioè per la promozione e il sostegno di iniziative cooperativi alimentato dal tre per cento degli utili delle cooperative fanno nel ogni centrale operativo deve fare obbligatoriamente più ministero al suo fondo per le cooperative che non sono aderenti è bene noi abbiamo ricevuto fino ad oggi quattro mila primo anno di attività quattro mila diciamo a seno
Per oltre quindici miliardi e quindi si stufa del conto sul tre per cento vedete qual è la cifra
Sfatando così anche quello che si diceva insieme sulle cooperative che non sono redditività tenendo poi conto che nelle ventiquattro mila nostre cooperative ci sono alcune di abitazione molto di abitazione cui bilancio non può che andare a costi e ricavi e quindi non creare utili e vi sono anche cooperative agricole che per tradizione non non hanno utili non danno
Quindi il fatto che quattro mila cooperative per un importo che nel bilancio dello stato dei grandi bilanci pubblici niente mago di quindici miliardi
Ma che hanno dato quindici miliardi quattro mila cooperative contratto sia per gli utili denota solo come nostra organizzazione concentrare contenuti come Confcooperative denota una dinamicità che è stata anche superiore alle attese i dati che noi avevamo voglio però dire al senatore Pagliarini che il forte radicamento in alcune regioni del Nord ovviamente della lega non può non avere avuto anche gli affetti sulla base sociale delle cooperative
Nonostante ciò e lo stand anche il fatto che la lega abbia nei suoi programmi nelle sue affermazioni sempre sostenuto la piccola e media impresa
Noi abbiamo la sensazione imitare come dire un po'sospetto
Che se dovesse spuntarla la lega nelle pura azione per dirla come radice ogni tanto Bossi c'entrerebbe anche la cooperazione il movimento cooperativo
E la conferma l'ho avuta dal dibattito di ieri sera
Tra
Maroni e Occhetto
Dove ad un certo punto la domanda come sempre mal posta dalla gru mi pare
Su chi avrebbe chi in questo Paese deve pagare le tasse ecco avrebbe dovuto pagare le tasse
Che ha un po'sconcertato i due protagonisti ma in modo particolare Maroni c'è sento una voce di dietro gli ha detto le cooperative Maroni prontamente ha detto le cooperative
Cioè chi in quest'opera le cooperative ora se non lo fa la difesa d'ufficio della categoria evidentemente l'ho già detto prima che lo faccia devastata da sola che quella favolosa città stabilità degli odierni e occorre forse sfatare anche il fatto che le cooperative non pagano le tasse le pagano eccome doveri e pagano le tasse ripeto tranne questa che rimane una caratteristica peculiare
Prego senatore Vallardi
Come a scuola quando lo suggerisce Massimo prêt à porter
O che non l'ho visto purtroppo la
La trasmissione io parto proprio a quello che ha detto il presidente bilance cooperative però ma che è una cosa così importante però nel vostro documento vedo spesso che scritto con Federico Friedel convertire chiede ai soggetti politici eccetera eccetera no karma
Siamo noi che chiediamo coi trasparenza
Questo è proprio ragionamento che ho fatto anni fa perché vedete i bilanci li fanno le partecipazioni statali e lì siccome devono devono nascondere alla gestione pessima che fanno fanno bilanci falsi
O di fondi privati e loro fanno bilanci falsi anche loro perché cercano di pagare meno tasse possibile poi si fa il bilancio pervennero per pagare tangenti come fa a tirarlo fuori e quindi fanno piani
Gli unici che possono fare i bilanci fatti penetrazione che sono le cooperative perché sono dei soci questo discorso non conosceva ancora bolognese guarda esondato a farlo Argante di Bologna le coprono
I loro mi hanno pagato pochissimo per fare dei libri intitolati quadro fedele del bilancio delle cooperative di distribuzione poi quadro fedele delle dell'abitazione quadro fedele delle qui delle cooperative agricole
E per scrivere questi libri io andavo dentro le cooperative richiamavo cooperative cavie e vediamo un pochino come organizzate cosa succedeva eccetera
Ecco di presidio che sono molto orgogliosa e poi nella pratica bilanci hanno continuato fargli male tutti temo anche voi non lo so però i politici vi chiedono di essere più trasparente degli altri esempio voi il tuo il tuo
Il tuo Baluardo quello dei di utili non tassati se mandati a riserva voi sapete che a Bruxelles si discute il si discute c'è di ipotesi di farlo saltare terz'ultimo baluardo
Noi li difendiamo se voi siete trasparenti e nel bilancio inserite considerazioni sul bilancio di Bilancio sociale di mutualità perché ho le compila giova oscuro e sebbene l'esatta società normale non si vede la maturità ma la mattina la mutualità dal bilancio inserite cielo questo perché altrimenti
Al di là della lega siete a rischio
Cioè a Brussel c'è un movimento di pensiero che vince la in tassabilità dei vostri profitti è aiuto di Stato gli aiuti di Stato sono vietati dall'articolo novantadue del Trattato di Roma e quindi sette rischiose
Su questo non c'è dubbio un'arma per difendermi
Quello della trasparenza e della evidenziazione del fine della mutualità nei vostri bilanci sepolti la mutualità non c'è però siete nei guai
Perché non è vero che sono due cooperative quelle che sono sul mercato e quelle che sono aiutare lo sta mica vero
Però è vero che son cooperative confini di maturità vere e cooperative che invece sono grandi prese la motoretta non non c'è più da nessuna parte quindi quindi vedete invece di dire cosa devo fare ditemi chi sono io vi dico cosa dovete fare veramente e siccome il discorso della cooperativa la toccato bene disco è giusto
Giusto però dovete organizzare un pochino voglio dire l'avete aspettare che qualcuno gli aiuti dipende da voi
Posso dirle che qualche copia rossa a in sala ha pubblicato dei bilanci sociali proprio come difesa in previsione di questo di questo scoglio
Però tecnicamente si può fare molto di meglio quindi è un invito a a lavorare e questo è il primo punto che vi volevo dire il secondo punto ecco nel vostro documento da tutte le parti c'è un richiamo a creare le condizioni perché l'impresa possono svilupparsi questo vostro punto è la base la base dell'impegno politico della lega della lega nord e voglio solo dire velocemente come ci siamo arrivati
Voi sapete che non lotta alla fine alle alla fine nell'ottanta c'erano dodici milioni disoccupati adesso siamo diciassette milioni cioè
C'è una tragedia veramente l'Italia è un di cui dell'Europa
è è stato fatto un piano per cercare di modificare questa situazione il punto di partenza di questo piano però è una moneta unica europea una convergenza dei debiti pubblici quindi debito pubblico bisogna Antonia via farlo calare in Italia
La vostra risposta
E l'unica soluzione a mo'di diminuire il debito pubblico perché primo le tasse è ovvio non possono aumentare anche se non abbiamo proposto qualcosa tra aumentare le tasse nel senso di incassare in maniera più razionale e dopo ve lo dico cose
Secondo quando vi dicono bisogna tagliare le spese di prenderlo in giro
è ovvio che le spese vanno razionalizzate bisogna togliere inefficienza eccetera ma signore devono parlare i numeri prendiamo un esempio banale lo Stato per stipendi ai dipendenti statali spento trancio imputata cinque mila miliardi all'anno
Se va lì il padre e questi ottantacinque mila miliardi rappresentano quattordici virgola otto del totale delle spese dello Stato allora se vali
Il un fenomeno
Cosa riesce a fare risse tagliare dell'uno del due per cento perché dietro questo ottantacinque mila miliardi anche se sono spreco però ci sono famiglie c'è gente che paga del mutuo ci sono figli che vanno a scuola quindi uno può dire basta no
Però per semplificare il calcolo vale il Padreterno e taglia del dieci per cento che è impossibile le spese dello Stato diminuiscono dell'uno virgola quattro per cento non è cambiato niente
Voi pensate che ogni anno da sempre purtroppo lo Stato incassa cento lire e ne spende centotrenta questo è da sempre poi centotrenta in certi anni Stato centotrentuno quando c'è da Cirino Pomicino centotrentatré
Per qualche anno è sceso centoventicinque però è sempre così no
Quindi tagliare le spese dell'uno virgola quattro per cento non cambia niente dicono le le le tangenti le spese per l'acquisto di beni e servizi dello Stato in tutto l'anno sono circa poco meno di venti mila miliardi
Ipotizziamo dire follie che le tangenti si è questi venti mila miliardi sono il tre virgola cinque del totale delle spese dello Stato allora ipotizziamo che va dall'insolito padreterno
Dice le tangenti sono cinquanta per cento togliamo il cinquanta per cento abbia risolto l'uno virgola cinque per cento non se ne cioè tagli alle spese è necessaria ma non serve allo non può mettere tasse non poi tagli alle spese cosa deve fare e fare quello che dite voi devo mentale il PIL
Roma Inter il PIL tuteli creare le condizioni perché l'impresa che ci siano tante imprese perché è chiaro che se aumento al Piccolo la pressione fiscale di quaranta un PIL di cento lo Stato incassa quaranta se il Pilar duecento incassiamo troppi tanta ovvio no
Ma è per questo signori che noi della lega siamo per il libero mercato in maniera appassionata
Perché in assenza di libero mercato non crea le condizioni perché le imprese partano ma questo è nell'essere umano ecco voglio dire che avete se lo Stato che gettò i quattrini ritrovare l'impresa emirato lavorativo faccio Lazzarone amica mia no
Se invece posso lavorare con la garanzia ragionevole che non pago l'ottanta virgola due per cento di tasse perché una persona fisica la fine dell'anno gli va via più dell'ottanta per cento di tasse oggi ha reso punto è ovvio
Quindi l'aquilotto il punto di partenza è il nostro e gli ho voluto solo spiegare perché è il nostro
Ma è una sua una questione puramente di sopravvivenza ed è anche una questione se mi consentite di solidarietà
Signori si parla tanto e solidarietà in questo Paese la solidarietà e finanziata col debito pubblico l'ora son capace anch'io di essere solidale io ti aiuto ma paga Luís che non è ancora nato
Noi trasferiamo ai Nana generazioni future il costo della solidarietà e quindi questo Stato deve essere cambiato non ha senso andare avanti in questa maniera
I e in quest'ottica che allora io adesso vi dico proprio può poche cose sui posti trentadue punti che io firmerei a occhi chiusi sia ben chiaro no però è utile forse precisare qualcosa
Nell'ottica di cambiare lo Stato ma cambiare lo Stato perché questo Stato non è solidale verso chi non è ancora nato e e di un in inefficienza incredibile
Allora per esempio il punto due parola magica bellissima rafforzamento delle autonomie locali ci va benissimo ma non per ideologia
Ci va benissimo perché sa gestire in maniera tecnicamente migliore lo Stato però
Ve lo domando a voi fin dove volete arrivare con rafforzamento delle autonomie locali
Il PDS vuole imporre vuole tenere il potere dello Stato centrale ed è centrarlo Norvegia vogliamo l'autonomia il punto di partenza dell'autonomia e federalismo fiscale cioè non so perché l'hanno battezzato in questa maniera comunque è una proposta che ho fatto un paio di anni fa
Che ter giusto perché tutti sappiamo di che cosa si tratta ve lo dico in due parole tre fasi fase uno una legge che
Fa partire il principio senza modificare di una lira le tasse che si pagano senza modificare di una lira le tasse che vivono a Roma però è fatto salvo il principio
Che le tasse sono incassate dai Comuni ed è proprietà del Comune il Comune trasferisce allo Stato se volete una sono una cosa formale no perché si trasferisce tutto quello che trasferì che trasferiva ieri però oggi si incassano i son soldi dello Stato invece ne diciamo se in caso ne sono solo del Comune che trasferiscono
Fase due la voce più grossa di spesa dello Stato sono i trasferimenti alle Autonomie locali cioè lo Stato incassa e trasferisce ai comuni alle regioni e le province sono novanta mila miliardi all'anno fase due
Trasferiamo tutto meno quei novanta mila miliardi
Evitiamo di andare avanti e tornare indietro
Fase tre che poi si faccia in un mese un dieci anni e rilevante questo l'obiettivo Fase tre si vede la capacità di spesa dello Stato centrale se tecnicamente quella ottimale oppure no
Io son convinto e siamo convinti che molta capacità di spesa può essere portata giù
Ai comuni perché comuni sono più vicino ai cittadini e quindi spende meglio se più controllato
Quando parlo di Comuni io ho in mente quello che Martino però li richiama il Comune UNI
Cioè in Italia abbiamo otto mila rotti i comuni di cui più di sei mila non meno di cinque mila abitanti il che non ha senso da un punto di vista di tecnica amministrativa non a economie di scale eccetera no
Quindi pensiamo a a a imporre obbligatoriamente dei consorzi obbligatori di comuni oppure se il concetto è questo capite resta salvo il campanile la tradizione tutto quello che volete ma dal punto di vista amministrativo pena consorziarsi
A questo punto anche la capacità di accertamento del reddito e trasferita giù in basso ai comuni e a questo punto siccome prospettiva loro avranno anche capacità di spesa ai la contrapposizione di interessi
E allora l'evasione fiscale la potrei forse in parte peccare capite
Ecco questo era il discorso della
Provvedete in ogni punto vostro sul quale siamo d'accordo ci sarebbe magari da da vedere l'estensione della dell'affermazione per esempio bellissimo il punto tre voi volete rafforzare le istituzioni
Se volete mi sta bene ma forse prima di rafforzare certi istituzione c'è il problema alcune istituzioni di cambiarle drasticamente cioè penso
Una cosa importante mercato finanziario presso la Consob
Gli operatori mercato finanziario dovrebbero pagarsi loro un organo di autotutela in modo che possano che s'è pagato per fargli scusate un mazzo così
Per andare senza limiti fino limiti giuridici a a pescare chi non non opera bene oggi la Consob e dello stato ha dei limiti giuridici e di fatto non può intervenire
Quindi certe istituzioni vanno cambiate allora io vi dico non so se siete d'accordo o meno ma una delle istituzioni a cambiare è il prefetto
Vigili leggo cosa ha scritto l'Economist pochi mesi fa sul prefetto in Italia virgolette il prefetto e dunque l'architrave dello Stato storico il nemico giurato della libertà e della democrazia
Lo strumento locale del più chiuso e cieco accentramento i non esiste alcun Paese in cui si realizzi in maniera così sistematica l'asfissia dell'autogoverno che voi volete che noi vogliamo e lo strangolamento della libertà
Allora voi volete rafforzare il sito del prefetto o volete eliminarlo vogliamo eliminarlo
Ma mi sembra che anche voi se siete per il rafforzamento dell'autonomia locale lo dovreste eliminare quindi vedete la frase è giusta bisogna vedere che che peso che peso dargli
Un altro punto vi do la nostra interpretazione no nel punto cinque democrazia economica di mercato voi volete dare regole giuste al mercato noi data la situazione non vorremo inventare l'acqua calda le regole giuste ci sono già
Sono quelli sono i regolamenti e le direttive CEE e voi sapete che l'Italia ampiamente l'ultima nell'attuazione del Regolamento e delle direttive comunitarie senza inventare l'acqua calda al nostro programma di due anni fa di ad su di sé entrano quello di recepire le direttive CEE basta stop nota che possono perfette però sono già scritte un pochino più lontane dalle lobby e sono nell'ottica del libero mercato col vincolo della tutela delle tante socialmente più utili e questo è
Direi che su questi su questo siamo tutti d'accordo immagino no
Mentre invece anche qua io sono assolutamente d'accordo col professor Di Muccio più conosciuto ieri siamo partner adesso
Armonizzare il mercato di intervento pubblico certo di Rai armonizzare il mercato e ciò che rimane dell'intervento pubblico perché meno cene meglio è perché l'intervento pubblico è inefficiente e su questo siamo decisamente decisamente convinto gli ho già detto del carattere fondamentale del del problema mutualistico no voi quindi il punto solo lo dite no parlando di Confcooperative volete tutelare le cooperative operanti con carattere di mutualità ma questa mutualità deve essere stressata delle suore stressata altrimenti non c'è più la cooperativa scusate
E mentre il vostro punto più bello dal mio punto di vista e più importante veramente e il sedici flessibilità del mercato del lavoro e e nuove imprese e collegato al punto di partenza non nuove imprese
Quello della flessibilità del mercato di lavoro è la base del programma della del libro bianco della c'è per contro la disoccupazione fase uno ridurre i debiti pubblici essere più o meno tutto a Vignate della moneta unica fase due flessibilità del lavoro
Ora flessibilità lavoro però come l'interpretiamo da dove ha dove Concetto Marchesi un'azienda va bene assume a male la licenzia mi spiazza deve poterlo fare
Son d'accordo con voi che non è bello infatti guardate se io fossi potersi farà una legge che dice al mattino ogni operaio riceve una un una con l'autista con la Mercedes che lo porta in fabbrica io vorrei farlo e lo faremo se avremo più se avremo ricchezza
Adesso non abbiamo nemmeno le lacrime per piangere quindi non possiamo concederci certe cose il programma dell'accetterò sulla flessibilità del lavoro se lo dico perché a mia
è una cosa a cui noi diamo pensato sempre ci ha fatto molto piacere trovarlo scritta e quella della formazione continua o predatoria
Cioè quando oggi un operaio della dell'Alfa Romeo che magari a trent'anni di fabbrica però alla terza elementare basta viene messo in cassa integrazione che so io non può più fare nient'altro
La ci raccomanda di avere una formazione continua obbligatoria
Benissimo allora io vi dico fatto lo pone le vostre aziende questo un progetto per cui i vostri soci anche i vostri dipendenti
Sì o no io organizzati voi un programma di formazione professionale o che so io continuo in modo che poi quando ci sono problemi di flessibilità del lavoro
L'uomo può andare da altre parti capite questa è una e tra l'altro il costo non è nemmeno però tra l'altro questo fa crescere la cultura e crescendo la coltura si vota anche meglio grazie
Grazie senatore Pagliarini è stato anche nei tempi ci ha aiutato e adesso Piercarlo diritti ricordo che nella lunga esperienza sindacale prima e poi al Parlamento europeo
Perché avevi avuto sentore mi pare un tema centrale che è quello che ultimamente accennato da toccato dal Pagliarini vi è un filo conduttore
Una Bernardi versano distribuzione del lavoro
Tra gli uomini e le donne perché nessuno possa conoscere poi l'avvilimento dell'inoccupazione della disoccupazione
Che in ciò c'è stato quel movimento cooperativo un comune sentire tant'è che abbiamo trovato i terreni fertili con la legge quarantaquattro sull'occupazione giovanile
Ma io però lui vorrei dire in aggiunta le cose ripeto che sono emerse dalla discussione dall'introduzione
Che c'è un limite per salvare posti di lavoro ovviamente come ricorda Pagliarini non si possono sfasciare le impresa
Quindi da un lato l'abbiamo bisogno di una flessibilità maggiore le per le imprese esistenti e abbiamo bisogno come veniva ampiamente ricordato di sostenere la nascita la creazione di nuovi impresa
In più abbiamo bisogno di un'altra cosa un'altra modifica profonda
E quegli ammortizzatori sociali che intanto non vanno in genere alle piccole e medie imprese ma inutilizzate come sempre dalle parti sociali per la grande impresa lo vediamo in questo momento ovviamente per la figlia
Ma non solo per la figlia
Ma in più credo che questa funzione di ammortizzatore sociale debba essere rivista all'insegna proprio della nascita del movente prese una casa una legge Marcora
Che noi utilizziamo abbondantemente consente ai lavoratori di aziende in difficoltà in crisi di costituirsi in cooperative con un modesto intervento rispetto agli interventi della cassa integrazione dare vita ad una nuova impresa che richiedeva quella dissestata
Prego
Grazie presidente innanzitutto consentitemi vedere poi che come dire è stato evocato il mio passato che non sono quindi alla veste né di sindacalista né di ex combattenti e reduci
Sono qui in rappresentanza come è stato detto all'inizio dai cristiano sociali perché è nata questa componente nello schieramento progressista
Perché nella nella democrazia nella prospettiva dalla democrazia dall'alternanza il nostro sistema politico anche se con qualche resistenza e qualche infatti che si arte
Colera in due schieramenti poiché c'è una presenza visibile di cattolici a destra noi abbiamo pensato che coloro che non condividono la proposta politica dalla B
Le prospettive idea
Il cui qui abbiamo avuto anche all'inizio un piccolo ripasso
Cui si ispira la politica la destra debbono visibilmente concretamente portandovi il peso che la loro storia la loro sensibilità la loro esperienza concorrere alla sintesi politica la proposta politica dell'Air Force progressisti per questo siamo nati
Stimiamo cristiano sociali perché siamo cattolici
Che hanno fatto o fanno tutto esperienze prevalentemente sul piano sociale il che rende come dire la nostra vicinanza col movimento contro cooperativo un fatto oggettivo molti di quelli che sono con noi sono erano sono tuttora impegnati nel movimento cooperativo così come all'associazionismo al volontariato nel sindacato insomma nelle strutture impegnate nel Sud
Questo credo mi consente di dire anche se in maniera un po'sbrigativa
Le ragioni dalla mia convergenza sostanziale come il programma che voi avete la
Per una comunanza che deriva appunto da un'esperienza vissuta in larga misura sia
Naturalmente anch'io se l'avessi scritto se lo potessi emendare venderei qualche punto
Pur essendo sostanzialmente d'accordo
E e Menderes per esempio una cosa che molto
Molto ragionevole dal punto di vista dell'equità ma che secondo me è assolutamente impraticabile quando al punto quindici fisco equo ed efficiente
Si dice che
Sul versante del prelievo fiscale occorre bloccare ogni ulteriore incremento del prelievo porsi l'obiettivo a
A medio termine di riduzione del prelievo sui redditi da lavoro e di impresa tassando le rendite finanziarie
Coso
Come dire auspicabile
Qualunque altra
Opzione diversa compresa quella che abbiamo di fronte parte dall'assunto forse inaccettabile che poiché il lavoro è la conseguenza del peccato originale giusto che sia passato mentre invece le rendite
I redditi di coloro che hanno potuto liberarsi dal lavoro in questo senso sono liberati dal peccato originale no debbano essere tassa
Perché godono già dalla grazia divina del perdono degli
Questo sarebbe molto bello secondo me con due milioni e miliardi di debiti per tutte le cose che ha detto Visco per quelle anche ragionevoli
Che sono state dette prima da dal senatore Pagliarini questa cosa non si può far io dico che non si può neanche
Non si oppone anche di non si può neanche prospettare se non a rischio di fare qualche danno se
Tre osservazioni la l'ultimo un po'più lunga delle altre due le altre due più più veloci che riguarda la politica dei redditi il mercato di cui qui si è parlato e il tema dall'occupazione che mi interessa particolarmente non solo in rapporto come dire alla mia esperienza pregressa ma perché credo e questo sia una grande straordinaria emergenza
Nazionale che può avere anche delle conseguenze sul piano
Democratico
Politica dei redditi sono assolutamente favorevole alla politica dei redditi io credo che i soltanto i dilettanti allo sbaraglio di Forza Italia possono immaginare che ci sia un'alternativa che non è
Che non sia l'accordo del boia dalla politica monetaria con i suoi costi umani e sociali ed anche economici come l'esperienza economica internazionale europea e di altri
E di altri paesi ha messo in evidenza Possa costituire una alternativa plausibile alla politica dei redditi sono certo questioni di procedura Zagli Zazà Dione
Poste
Da Marino all'inizio che vanno secondo me attentamente prese in considerazione mercato
E liberismo
E s'innesta grande offensiva che a me fa un po'sorridere perché i nostri sono liberisti verbalmente nel senso che poi sono tutti liberisti con i soldi dello Stato sono Manchester gli anni con i soldi della collettività qui il mercato tanto invocato
è esistito così poco che Tangentopoli è lì a dimostrare che in gran parte del mercato era truccato era attento medica
Se esistesse davvero libero mercato voi come esiste in altri Paesi europei o l'applicazione delle regole vocate prima
Dal nostro amico della Lega
E lavorati in Europa ad esempio in materia radiotelevisiva voi non potreste assistere
Assistetti in Italia perché non c'è nessun Paese in cui
Un soggetto possa bere tre canali televisivi alcuni dicono che sino addirittura di più lei è sistemi un po'più liberali non liberisti ma insomma un po'più liberali dei nostri si può possedere una quota di una Rete in Francia si povere al massimo il venticinque per cento di una rete e Berlusconi non ce l'hanno tenuto neanche in quella posizione lì in ogni caso al massimo il venticinque persino in Portogallo si può bere soltanto il venticinque per cento di una rete
Tanto sono il mercato da noi è un po'
Mi è un po'come qua piegato a tante necessitata
Il mercato va bene perché tutti abbiamo imparato la lezione dalla storia sappiamo se qualcuno avesse avuto illusioni che l'economia senza mercato non funzionano perché distruggono come dimostra l'esperienza dei paesi dell'Est
Perché distruggono anziché produrre
Ma ci sono questi io cioè il mercato da solo non sa e non può risolvere
A incominciare dalla povertà che cresce anche in Europa ahimè ad incominciare dal problema del lavoro che il mercato da solo nove cinque
E quindi occorrono con fare quello che Chiamparino all'inizio della politica come le cose in modo da
Impedire che non solo i costi umani e sociali diventa intollerabile ma anche i costi economici la disoccupazione ha un suo costo ha un suo costo anche in termini di mancato di mancato PIL di mancata produzione
Dove si fanno i conti un po'più accuratamente che in Italia in Francia c'è un'amministrazione che come noto funziona un po'meglio rispetto a quella italiana
E stimato che il costo dalla disoccupazione francese
E quantitativamente equivale a quello italiano perché anche loro sono intorno ai tre milioni disoccupati comporta una perdita economica a parte le conseguenze umane sotto alla perdita identità anche che la il la mancanza di lavoro determina da parte degli altri costi il trauma personale familiare sociale te la disoccupazione la parola licenziamento
E ricca il costo di tutto questo in Francia noi siamo più o meno lo stesso ordine grandezze e stimato intorno centoventi centotrenta mila miliardi
Tra i costi diretti della disoccupazione e la mancata produzione il mancato incremento del PIL perché un numero così elevato di persone fuori dal circuito dalla produzione
Allora tre milioni si occupa il mercato
Solo come dire
Solo qualche Magliaro qualche imbroglione può pensare di affidare al mercato la soluzione questi di vedere il mercato non è in grado di cioè
Ma non li risolve nemmeno adeguatamente le proposte pur ragionevoli che da me interamente condivise che sono fa
In questi trentadue punti voglio dire
Tutte le cose che sono state
Riduzione del costo del denaro e cosa che va benissimo non produce occupazione
La Confindustria l'anno scorso
Quasi la preoccupazione di rinuncia allo Stato
Denunciare lo stato sociale rinuncio e mi ostino denunciando la mistificazione
Dicendo che per me lo Stato è importante essenziale ma è pur sempre uno strumento non è un soggetto non è un mediante un po'questo la mia concezione e che uno Stato sociale è un obiettivo da raggiungere ti fanno la domanda rapporto tra stato e mercato dagli rispondi vuole più Stato o più mercato
Finendo comporti una domanda che mal posta
Perché io voglio più stato nello stato e più mercato nel mercato ma voi io me lo Stato nel mercato meno mercato uno stato
Cioè voglio che le parole abili senso che perché oggi possono avere un senso
Perché quando tu hai un eccesso di mercato nello Stato delle tangenti
Quando cioè all'accesso di mercato nello Stato tu hai finti imprenditori e politici corrotti per quando per converso Hai un eccesso di Stato nel mercato all'efficienza
Le disfunzioni
Del sistema delle partecipazioni statali ai politici corrotti che allevano finti imprenditore
E allora usciamo la funzione la grande operazione che dobbiamo fare come dire che il mercato importante le regole del mercato sono importanti ma
Non possiamo sentirci dire questo da chi
Quella da quel mercato calpesta
Lo voglio dire con grande serenità non può un monopolista di un bene pubblico difendere regole del mercato
La Fininvest
Il monopolio di uno dei beni pubblici più importanti del nostro Paese lettere
Quando uno dice questo dice ma finiscila è un grande imprenditore la Fininvest
è come se
Provate a dare a me primo la polo dei boschi in Italia me li faccio io degli ottimi tavoli e delle ultime sei di legno
Avendo il monopolio dei boschi però il monopolio dal del delle miniere di ferro lo sto Paese li faccio delle ottime seri di ferro e degli ottimi tavoli di fare allora il tema è tutto qui
Svelare
La dimensione vera del sistema
Ma pensate viene presentata questa proposta come la proposta di biberon mercato e che noi veniamo consigliati statalisti e poi scopri che però questa proposta non riesce a varcare le Alpi in Francia come in Belgio viene rimandato in Italia perché in Francia come in Belgio non esistono politici compiacenti
Calanti scusa un volo Polito di un bene pubblico come lettere ma provate a pensare voi operatori economici cosa accadrebbe se nel vostro settore ci fosse una Fininvest sareste lavoratori dipendenti
Sareste tutti lavoratori dipendenti o l'imprenditore saremo sul settore ci fosse una presenza di monopolio come la Fininvest un terzo aspetto che riguarda la dimensione affascinante
Del consumismo che però si accompagna ad una precisa scelta inflazionistiche
Dietro la proposta economica Forza Italia c'è la corsa verso l'inflazione
Teorizzazione della corsa verso l'inflazione che è proprio di chi
A una visione finanziaria dell'economia
E chi ritiene che sia quello il sette rettori confronto cioè il settore finanziario e con il settore produttivo
A me poco importa
Se in questo scontro alla fine vincerà Cuccia di Mediobanca o Berlusconi di Fininvest
Io contesto che debba essere questo il livello Scotti
C'è contesto che il livello del confronto degli interessi reali nel nostro Paese possa interesse interamente estere monopolizzati
O interamente essere monopolizzato da Mediobanca o da Fininvest portatori di una cultura che è diversa dalla mia
Che è diversa la mia concezione l'economia che diverse né concessione della persona umana che diverse delle mie concessione dell'impresa e che una volta uno
Sembri essere insieme perché allo stesso avversario non mi impedisce di prenderne le distanze
Non mi impedisce di prendere le distanze allora il mercato le corse
Che cos'è il mercato un valore no no
Per me il mercato è un dato di fatto
E una condizione di fatto che come tale non rispetta con la quale bisogna misurarsi
Io non giurerei che fa trecento anni avremo lo stesso mercato e le stesse regole del mercato procedere
Sono pronto a giocare che fa da cento anni avremo gli stessi valori di persona umana solarità ma non che avremo le stesse regole del mercato
E non cito la bellissima Centesimus annus di Giovanni Paolo secondo così come con riferimento alla questione morale non cito l'interessante documento dei vescovi educare alla legalità
Se i vescovi Chavez educato veramente alla legalità forse non saremmo arrivati dove siamo arrivati ma il messaggio è bellissimo
Il mercato
Emette il mercato e la piazza
Anche bella la piazza del Duomo della nostra città
Di un museo slitta è una bella piazza
E rimane ferma nuovo viene mantenuta il basolato il prospetto gli edifici ma è una piazza è il luogo non è il valore
Non è il soggetto il soggetto sono le persone il valore la sua vita
Allora mettiamo il così a posto
Diciamo
E dividiamoci tra chi ritiene che il libero mercato e un valore e chi ritiene che il libero mercato è una condizione la quale conferma il valore da segreta fa una bella differenza
Anche se poi si usano le stesse parole
Anche se poi tanti ma di Zurlini vi ricordate qualche anno fa c'era il Mago Zurlì quello del giovedì
Con le paillettes con le coccarde
Collusioni sfavillanti ti lascio vedere un mondo bello e rasserenante
Non è così
Perché dietro questo mondo pende rasserenante ci sta la mortificazione delle regole del mercato ci sta una tendenza all'esaltazione la dimensione finanziaria dell'economia che a me non mi interessa né se è stata la mia parte
Si sta dalla parte opposta
Perché a me interessa in questa operazione verità recuperare la società di mezzo
Recuperare in questo nostro Paese quella che viene chiamata la società di mezzo
Non è più possibile non è possibile affidare tutto alla politica
Perché quando ha finito tutto a politica ha inciso la società di mezzo
Quando ha finito la politica hai ucciso ci va di mezzo anche se non dappertutto
Questo tutto alla politica significa affidare a un potente politico locale di provincia una borsa di pratiche che settimanalmente porta al ministero
Però comunque è inaccettabile
Questo affida al tutto alla politica la società di mezzo e sicuramente
La famiglia in primo luogo la famiglia
La politica del re
Come la fronte la politica del re dopo affrontare avendo come riferimento alcuni valori a vendere
Può affrontare la politica dei redditi avendo come riferimento la dimensione familiare dell'economia
E allora arrivi alla riduzione dell'ora di lavoro
Ride alla conseguente riduzione
Ovviamente della retribuzione ma crei un sistema che è un sistema in qualche modo ha calmierato differenziati in ragione del reddito unico o di una pluralità di leggi all'interno di una famiglia se riesce a fare questa operazione difficile continui a ragionare ad essere un soggetto politico di ragionamento
Lo stesso vale con riferimento ai titoli di Stato
A questo tema che sta dividendo il dibattito politico ricorso
Che fa il feto dire noi siamo contro la tassazione dei titoli di Stato ha ben entrano non aiuta a ragionare
L'unico paese d'Europa
Che tassa i titoli di Stato e la freccia
Tutti gli altri Paesi d'Europa Camassa i titoli di Stato
E allora non facciamoci prendere dalla mistificazione delle parole
La tassazione del titolo di Stato può essere un'operazione ingiusta se colpisce risparmio
Questo è l'operazione corretta se impone e spinge all'investimento
Certo
La tassazione i voli di Stato deve far salva la fascia duecento trecento quattrocento cinquecento milioni che sono la cifra comprensiva del risparmio del lavoratore il quale metta da parte una somma che serve per acquistare la casa
Che serve per avere qualche fondo d'investimento ma quando i titoli di Stato raggiunge cento cinquanta trenta venti miliardi ma che senso ha non passarlo è un incentivo
A non avere più capitale di rischio
è un incentivo ad trasformarsi in percettori di un reddito che non produce ricchezza e chi è
Fila a un sistema finanziaria poco mi importa se Fininvest o Mediobanca la guida e l'economia del Paese come vedete tutto si tiene
E lo sconto tra chi vuol passare chi non vuol tassare i titoli di Stato è un finto scontro io non voglio regalare i risparmiatori me a Mediobanca Fininvest
Io voglio che i i risparmiatori sappiano che non risparmia deve essere tutelato
Ecco la ragione per la quale
Non basta fermarsi alle parole ma occorre cogliere quali valori stanno dietro le parole il federalismo
Si sono consumati fiumi Lincoln di inchiostro sul federalismo io solo federalista ma che significa destra ferrarista
Perché il federalismo è un congegno istituzionale che può al collegare al valore del egoismo opportuno legare al volo della Sodalitas
Dunque vivere il federalismo come promozione d'identità regionale ma come occasione di una più alto livello di vita oppure vivere il federalismo come l'occasione di dimissione e di eliminazione del diverso
Nel primo caso ad un federalismo di sinistra nel secondo caso al fatalismo di destra
Ecco le ragioni per le quali io credo che quello che si è importante non farci prendere dalla mistificazione delle parole ancor più pericolosi d'un tempo nel quale la informazione e asservita alla politica
E non c'è strumento più potente di mistificazione le parole che non il sistema radiotelevisivo nel nostro paese allora
Ritorniamo ai soggetti ritorniamo ai valori alla persona alla famiglia alla sovranità alla legalità e torniamo alla cooperazione
Ma la popolazione a quella vera non a quella cooperazione che in tante zone del nostro Paese nel sud in particolare si fa zona franca
Sì faccio Vezzola Franca perché una cooperazione che si Fasola Franca tradisce il senso spesso la cooperazione
Quando diventa strumento fittizio per nascondere proprietà individuali o imprese individuali quando diventa strumento fittizio per eludere il fisco o per evadere addirittura il fisco
Quando si fa cioè zona franca è chiaro che la cooperazione tradisce la sua funzione esattamente come
Titoli di Stato non tassati dell'ammontare di cento miliardi diventa un'altra cosa nasce per realizzare impresa nasce per realizzare un'impresa dove diventa essenziale la personale e diventa invece un'altra corso
Io non so se siamo d'accordo o se non siamo d'accordo su queste posizioni io so e ho sentito il dovere di dire quello che penso perché questo è anche un modo cordiale per ringraziarvi per il vostro invito grazie
Grazie Leoluca Orlando ringraziando il professore Orlando ringrazio caldamente tutti gli ospiti che hanno animato questo confronto
E avviato il confronto che faremo con i vostri candidati nei vari collegi elettorali anzi noi proporremo a tutti i candidati nostri obiettivi politica economica e come abbiamo detto sosterremo quei candidati che li sottoscriveranno
Certamente la campagna elettorale che si avvia ci darà più luci di orientamento con fare di orientamento avremo modo di incontrarci nuovamente e speriamo soprattutto di potere poi concretizzare alcune delle cose in cui sono stati eletti nei fatti dopo la campagna elettorale
Cioè domani quando il Parlamento incomincerà ad operare ogni giorno ovviamente dell'interesse del Paese nell'interesse dell'impresa l'interesse dei cittadini
Grazie e arrivederci
Per
Un debito di due milioni di miliardi di lire chiaro che il costo del servizio del debito tanto più il denaro costa al danaro elevato
Grava sul bilancio introduce elementi di appesantimento di rigidità va benissimo perché elemento importante per favorire nuovi investimenti o per ridurre gli oneri
La Confindustria lo scorso anno a gennaio aveva detto riducete Circosta del denaro agitata con obiettivo giustissimo ma con una motivazione infila un Sibille
Questa bandiera riducete Circosta al denaro per ogni un per cento di riduzione del costo del denaro ci sono centocinquanta mila nuovi dal gennaio dello scorso anno ad adesso il costo del denaro come è noto è diminuito di quattro punti e i disoccupati sono aumentati di mezzo milione
Non dico che sono aumentati perché si è ridotto il costo del denaro
Ci mancherebbe altro ma voglio dire che non c'è questa correlazione meccanica logica e cronologica tra diminuzione del costo del denaro e aumento delle occupazioni de né basta e le ricette che si immaginava una volta una politica più espansiva certo come dicono gli arabi è meglio essere richiede buona salute che poveri ammalati
Ai fini della disoccupazione è meglio una politica espansiva che una recessiva perché quella recessiva aggrava il problema
Da via quand'anche il prodotto interno lordo aumentasse e aumentasse più rispetto alla media degli ultimi dieci anni la nostra disoccupazione destinata di incrementarsi anch'esso
Perché bisognerebbe realizzare tali tassi
Di sviluppo
Che sono incompatibili e quando si dice gli agli Stati Uniti la la cura Clinton fa bene certo fa bene io sono anche preoccupato che l'America cresca un tasso superiore al cinque per cento perché vuol dire che le diseguaglianze a livello mondiale
Tra la parte nord del mondo la parte ricca e la parte povera del mondo che pure è un problema anche se non è al centro come dire la Renault alle elezioni politiche del ventisette e del ventotto marzo ma credo che sia all'ordine del giorno dalle nostre coscienze e beh ecco questo tipo di sviluppo è destinato ad aumentare da un lato le diseguaglianze re oltretutto ponendo problemi di compatibilità anche ecologica
Non le aule voglio dire che e
L'espansione naturalmente barba ma by urtata va assecondata a da un lato dei limiti oggettivi che dovremmo tener presente e dall'altro entro quei limiti non risolve il problema dalla disoccupazione
Perché quando anche il nostro ritmo di crescita che aumentasse i tre milioni di disoccupati lo stock di disoccupati esistenti non verrebbero in alcun modo coinvolti
In questa prospettiva lo stesso vale per la flessibilità mi dispiace che che l'amico dalla lega andato via a parte che il libro bianco dalla comunità non indica affatto solo la flessibilità come rimedio alla lotta alla disoccupazione la flessibilità non produce occupazione
La flessibilità che pure è necessaria non solo dal punto di vista l'impresa io mi battevo anche quando ero nel sindacato andando un po'controcorrente e secondo me anche dal punto di vista del lavoratore perché ci sono molti lavoratori che sono disponibili solo a lavorare determinate condizioni
Penso a molte donne penso a molti anziani penso ai giovani che sono anche studenti cioè non sono disponibili o ha un lavoro otto ore al giorno cinque giorni alla settimana quarantotto settima ma sono disponibili a prestazioni modulate in maniera diversa
E desiderano lavorare ma possono lavorare solo determinate Dondi quindi sia dal punto di vista dell'impresa che dal punto di vista del lavoratore la flessibilità
Misure di flessibilità è inutile
Ma la flessibilità produce una riduzione dei salari in un aumento dell'occupazione non l'ha mai prodotti nessuna parte del mondo sicuramente non in Europa sicuramente non in euro
Questo
Porta ovviamente anche qui alla conclusione che allora non è necessaria la flessibilità no inseguita serve ma serve a risolvere altri problemi non ad accrescere l'occupazione
Cosa bisogna fare lo dico schematicamente
Bisogna affrontare il problema dalla scuola per quanto riguarda la ditta aumentare l'obbligo
La levare
L'età dell'obbligo scolastico anche qui siamo ultimi in Europa credo penultimi battuti solo dalla Turchia che immagino noi paghiamo perché ogni tanto nelle classifiche negative ci preceda sennò faremmo una figura incredibile
Bisogna riformare la secondaria il cui ordinamento è fermo al mille novecentoventitré nel frattempo è successo di tutto fascismo seconda guerra mondiale liberazione insomma
è bisogna fare un secondo canale forma di cambiare completamente la formazione professionale oggi serve mi dispiace dirlo soprattutto quelli che la fanno la formazione professionale non a coloro che dovrebbero essere formati e quindi c'è uno spreco di risorse che andrebbe meglio orientata
Tutta la partita dalla scuola e dalla formazione Bach completamente riorganizzata secolo bisogna ridurre gli orari e ripartire diversamente il lavoro tra tutte le coloro che vogliono lavorare non a parità di salario
Ma neanche naturalmente immaginando che questa riduzione tutto l'aggiustamento si scarichino possano essere scaricato su una parallela diminuzione dei salari non abbiam fatto quindi non entra nel dettaglio delle proposte credo anche molto equilibrate molto seria a questo riguardo e dei e rimando
Bisogna immaginare anche qualche misura straordinaria non l'abbiamo chiamata alla leva del lavoro ogni anno se condono Lisippo mobilitando quattro mila cinquecento cinque mila miliardi di lire quindi una somma ragionevole considerato che il nostro avanzo primario
Ce lo consente malgrado la pesantezza dalla situazione di risanamento che abbiamo di fronte un cielo potrebbe consentire M
Parte fare atti di ragazzi e le ragazze una volta nella vita per un anno dalla loro vita devono giudicare una nota la loro vita ad un impegno che sia in qualche modo anche comunitario in attività sociali
E di protezione collettiva di utilità di utilità collettiva pagati poco settecento ottocento mila lire al mese in questo modo li familiari iniziamo con lavoro anche manuale
Anche manuale e facciamo abbiamo un giro di cinquecento seicento mila persone all'anno che post sono almeno nella fase di di di evoluzione del sistema attenuare la spinta della disoccupazione
E infine ultima cosa bisogna classificare diversamente il lavoro
Il lavoro manuale da noi è sottovalutato
E abbiamo questa situazione paradossale che aumento dei disoccupati anche i posti di lavoro non Eva
Ma non deve sorprendere questo fatto perché se il lavoro manuale continua ad essere sottopagato più faticoso più rischioso socialmente non considerato
Mi volete dire e la gente che si mette adesso sul mercato del lavoro nell'ottanta per cento dei casi al diploma di scuola media superiore perché dovrebbe accettare un lavoro di questa natura e non aspettare per il resto dalla sua vita
Che arrivi il fatidico post i criteri di classificazione del lavoro che noi abbiamo adottato per quasi un secolo
Debbono essere sottoposti a revisione perché le cose sono campi allora voglio dire che in tutto questo non c'è niente di Fazio
Questi problemi altri si sono confrontati con più successo di nove io credo che si possano ragionevolmente approntare bisogna con queste cose però fare realisticamente i conti perché da qui io beh vedo su questi terreni i pericoli per la nostra per la nostra democrazia
Un sistema che tollera tre milioni di disoccupati dal punto di vista democratico a qualcosa che non va a qualcosa che non e noi non possiamo correre continuare a correre questo rischio
Per le cose per il tempo adesso la parola Rocco Buttiglione il con una anche per lui a breve introduzione
Si è detto che il mercato ho detto in apertura che il mercato importante ma non è tutto in un recente articolo attraverso di tale sul Sole ventiquattro Ore
Il professor Buttiglione parla del mercato ovviamente come che vive che opera con lo scambio degli equivalenti e nello scambio degli equivalenti ci sono tante persone dice Buttiglione che nulla hanno e quindi nulla possono dare nulla ricevevano riceverebbero fa anche degli esempi il bambino rispetto alla madre mi pare persone anziane
Ora
Poi va avanti nella nella nel nell'articolo con riprendendo ovviamente il concetto necessario di solidarietà
Una solidarietà però che non può essere soltanto il confronto tra lo stato e il portatore del bisogno
Ma una solidarietà che si deve esplicitare il nostro Paese deve realizzarsi attraverso un nuovo concetto di sussidiarietà cioè attraverso una coinvolgimento non solo dello Stato della ma di tutta la comunità attraverso le famiglie attraverso l'associazione attraverso le comunità locali noi in parte in buona misura ci ritroviamo in questo ragionamento il mercato non è tutto c'è bisogno di solidarietà e c'è bisogno di un consti l'applicazione coerente di un concetto di sussidiarietà e quindi anche per lui in aggiunta a tutto quello che finora abbiamo detto le nostre proposte c'è anche questa ulteriore domanda
Grazie e grazie per l'occasione che mi date di questo incontro
Chi sono liberiste
Fino il senatore Visco è stato una grande gioia per me sentire che la sinistra presenta un programma che non è di sinistra l'unica cosa che non mi ha spiegato e perché alla sua gestione andrebbe affidata a un personale politico di sinistra
Se i contenuti non solo di sinistra ebbene che anche il personale politico che li gestisce non sia di sinistra altrimenti potrebbe cadere vittima di antiche tendenze contenute nel codice genetico anche se poi il programma che si presenta rigorosamente un programma non di sinistra
Magari anche con Ciampi candidato presidente del Consiglio o se non basta a Ciampi potremmo chiamare Milton Friedman per una trasferta
Occasionale
In Italia a me fa sempre piacere quando sento il mercato votato dalla sinistra
Mi preoccupa un po'quando lo sento troppo rodato dall'adesso
Dove tra l'altro vorrei fare una piccola inversione contro la struttura di questo incontro perché non esiste solo la destra e la sinistra tre della destra e della sinistra
E nessuno in Italia tre raggruppamenti c'era destra cioè la sinistra e c'è il centro che è diverso sia dalla destra che dalla sinistra cercherò anche di spiegare in breve perché ah è tra l'altro se posso permettermi una piccola risposta è stato detto che la mela deve rompersi dobbiamo avere due schieramenti
E così andrà tutto nel migliore dei modi e nel migliore dei mondi possibili e la come dire
La salvo la del bipolarismo non del bipolarismo che trovate nei testi di scienza della politica è di quello che trovate sui giornali italiani che è un'altra cosa
Tiene i testi di scienza della politica quando vi parlano di bipolarismo qui spiegano che ci sono diversi tipi di bipolarismo il primo e quello che gli americani chiamano il bipolarismo latino
O anche bipolarismo catastrofico e il bipolarismo delle estreme
Perché in America latina c'è una tradizione politica bipolare ci sono i Blancos e i Colorados solo che quando i Blancos vincono le elezioni i Colorados non diventano l'opposizione di sua Maestà sono messi al muro
E quando con il Colorado sta io laico su non diventano l'opposizione a loro volta ma gli tagliano la gola
Guardando alla campagna elettorale italiana
Guardando alla CNA indica sia proprio per questo sono al centro proprio perché sono mite e ho una concezione mister della politica o al centro
Che ricordatevi la Repubblica di Weimar quando crolla la democrazia tedesca proprio quando si accentua un processo politico bipolare ora io non credo mica che Forza Italia taglierebbe la gola al senatore Visco e dai suoi amici
A
Credo che sia passato abbastanza tempo in Italia perché queste cose non succedano me lo auguro almeno perché se la crisi economica dovesse precipitare
Forse anche cose simili a queste diventerebbero plausibili
Ma certamente non mi rassicura il fatto che già si parli delle rappresaglie che Bossi farà contro la TV di Stato
Se dovesse vincere come non mi rassicura il clima di sospetto e di persecuzione dei diversamente pensanti che nella stessa tv di stato già c'è
E che potrebbe incrementarsi in caso di vittoria delle sinistre
Massacri per le strade no ma condizioni pesanti di esclusione di interi settori sociali dalla piena cittadinanza questa sì è una preoccupazione che io avrei in un sistema che si bipolare Itza alle estreme
Poi c'è il bipolarismo virtuoso
Quello anglo sassone sempre nei testi anglosassone di Fitschen sa della politica ma quello è il bipolarismo delle due metà del centro
è il bipolarismo di due metà che condividono fondamentalmente il medesimo orizzonte di valori fondamentali cosa vuol dire da questo punto di vista scusate e da questo punto di vista mi sembra molto ben avvertito proprio dal punto di vista ad una giusta valutazione dei problemi istituzionali
Il numero trenta del vostro manualetto
Confcooperative pertanto favorevole a processi ed alleanze che isoli non le estreme che mettono in campo forze tutte e interamente idonee al Governo
E guarderà positivamente che si rinnova nella sostanza negli uomini e nella qualità e capacità di rappresentare le forze vive della società
Anche con il sacrificio di profonda discontinuità rispetto alla propria storia non potrebbe essere scritto meglio anche dal punto di vista ad una giusta comprensione
Dei processi politici bipolari e di quello che esattamente significa ma dire centro oggi in Italia non significa soltanto fare attenzione al pericolo del bipolarismo catastrofico
Significa anche guardare all'Italia dirò una cosa banale Giannotta a Bossi e dell'atto al Dis l'Italia non è la Francia non è nemmeno l'Inghilterra e non solo perché ha la forma d'uno stivale la perché in Italia su due persone che lavorano uno è un lavoratore indipendente vale a dire è uno che non prende uno stipendio da un datore di lavoro
La polarizzazione delle società industriali di cui già parlava un certo Karl Marx oggi dimenticato in Italia non si è verificata o si è verificata molto di meno
Con risultato di lasciare prima che un centro politico un centro sociale fortissimo nel Paese che in altri Paesi non c'è altri paesi non hanno dieci milioni di lavoratori indipendenti noi sì
Capire i problemi dell'Italia significa prima di tutto capire questo
Su due lavoratori uno un lavoratore indipendente su due nuovi posti di lavoro più di uno nasce attraverso meccanismi innescati dalla piccola e piccolissima impresa
Che poi è anche quella che noi chiamiamo media in altri Paesi sarebbe considerata come piccole
Noi dobbiamo creare le condizioni di sviluppo di un sistema che ha queste caratteristiche e che pertanto diverso da altri sistemi in cui esiste un centro sociale
Il mercato è una cosa bellissima e il modo migliore per allocare le risorse e per soddisfare ti bisogni solvibili
Chi ha dei soldi va sul mercato e attraverso l'uso che fa del suo denaro dà delle indicazioni al produttore su quello che deve produrre
Che sono molto più raffinate di quelle che potrebbero produrre tutti i computer della Terra collegati in rete
Da un lato e dall'altro facilissime da decifrare tutte queste scelte producono un prezzo il produttore guarda al prezzo e vede a che condizioni di conviene produrre
Questo è il motivo per cui Ludwig von Mises ha spiegato una volta che dove non esistono meccanismi di mercato non è possibile il calcolo economico non è possibile impiegare le risorse in modo ragione ma il mercato valuta soltanto il bisogno solvibile
Se voi andate al mercato che non avete soldi da spendere voi non potete dare al computer l'indicazione delle vostre preferenze
Ma potete lavorare si può dire certo a condizione di essere in grado di lavorare e di trovare un lavoro cosa dice il liberista
Nel mille ottocento tre il sei ha scritto che il mercato è sempre in equilibrio nel lungo periodo cioè prima o poi a condizione di accettare un salario sufficientemente basso tutti coloro che cercano lavoro trovano lavoro
Questo è certamente vero è un'evidenza matematico
Salvo che salvo che ci sono due problemi se il salario inferiore a livello di sussistenza di uomini muoiono di fame
E se nel lungo periodo e se il lungo periodo è abbastanza lungo gli uomini muoiono di fame lo stesso
Come fece osservare lordo John Maynard Keynes
Nel lungo periodo saremo tutti morti e la gente vorrebbe trovare lavoro prima di morire
E questo il motivo per cui il libero mercato va benissimo
Ma ha bisogno di due cose di essere integrato dalla solidarietà verso chi non ce la fa e non possiamo lasciarlo morire di fame modello tipico
L'anziano l'handicappato chi non è in grado di lavorare e da un altro tipo di solidarietà la solidarietà verso chi e soggettivamente in grado di lavorare
Ma non trova lavoro non riesce a entrare nel lavoro ha bisogno che qualcuno gli dia una mano per entrare nel lavoro
Noi vogliamo esattamente questi due tipi di solidarietà
E siamo contro la falsa solidarietà che molte volte però in Italia è stata applicata vale a dire la solidarietà che mantiene qualcuno ozioso fuori del mercato del lavoro qualcuno che potrebbe lavorare né lasciato invece ozioso senza lavorare
Qui vale il detto di San Paolo chi non vuole lavorare non mangi non chi non lavora ma chi non vuole lavorare chi avendone la possibilità non vuole lavorare non Manzi
Dove nel nostro Paese oggi il problema della occupazione
Io credo che dobbiamo partire prima di tutto da un dato internazionale e qui vorrei rassicurare Carniti nonostante la ripresa degli Stati Uniti
Le divergenze fra i Paesi ricchi e Paesi poveri non stanno aumentando si stanno riducendo questi anni che sono gli anni della crisi dei Paesi ricchi sono gli anni del boom dei Paesi poveri
La Cina l'India hanno tassi di sviluppo come mai prima nella loro storia l'Argentina il Cile
Persino la Turchia crescono cosa fanno quando crescono entrano nei settori merceologici in cui siamo fortino
Nella meccanica leggera nel tessile in settori analoghi qual è il risultato che i giovani italiani in quei settori non trovano più lavoro perché la concorrenza è diventata internazionale
Tra l'altro e questa la sconfitta della sinistra la sinistra vuole regolare il mercato e non ha tutti i torti del Bolero regolare ma oggi il mercato si regola a livelli mondiali
E mentre il mercato si organizzato aveva dei Mondiali le organizzazioni sindacali sono organizzate ancora di Bari nazionali
Al massimo con un minimo di collegamento a livello continentale allora cosa succede
Che o i nostri giovani imparano a oggettivare nei prodotti del loro lavoro contenuti informativi molto più alti che non per il passato imparano a fare cose molto più sofisticate ho perché imparano proprio fare per innovazioni di prodotto producono prodotti più sofisticati
O per innovazioni di processo perché producono le cose di prima ma in modi molto più sofisticati
Oppure non troveranno lavoro o troveranno lavoro soltanto a salari competitivi con quelli dei Paesi sottosviluppati per questo noi diciamo che la ricerca scientifica l'innovazione
La scuola la formazione professionale sono questioni nazionali prioritari questo mi sembra il prima la prima è fondamentale
Questione che dobbiamo affrontare il problema del lavoro è un problema di prima di tutto di conoscenza di formazione anche perché dei tre milioni di disoccupati che abbiamo solo una frazione relativamente piccola è stata di disoccupati tradizionali la gran parte sono giovani che non trovano lavoro
E perché non trovano lavoro perché non dispongono di conoscenze adeguatamente vendibili sul mercato che attenderanno un posto di lavoro fin quando non ci sarà aperto uno spiraglio nel settore per il quale sono stati preparati ma perché non li aiutiamo invece a studiare e ad acquisire le conoscenze che permetterebbero loro di trovare lavoro adesso
C'è una disoccupazione che frizione voi tutti lo sapete frizione alle vuol dire che la domanda di lavoro c'è ma non ci sono le qualifiche che le corrisponde
E questo dipende da un sistema formativo che è sballato
Che giustamente come si è detto serve più a dar lavoro ai formatori che alla gente che che fa i corsi di formazione abbiamo bisogno di una formazione più flessibile
Abbiamo bisogno di una formazione più centrata
Sulla persona quindi che dia più capacità in generale di lavorare
Di ma anche che sia più specializzata paradossalmente abbia bisogno di una formazione più generalista e più specialist questo vuol dire che abbia bisogno di una formazione che in buona parte si faccia sul posto di lavoro
Reintrodurre l'apprendistato
Esentare per due anni dalle contribuzioni i giovani che vengono assunti esentare per il cinquanta per cento i due anni successivi per evitare che alla fine dei primi due anni vengono licenziati per la super uno
Uno che può avere ancora quello quel vantaggio
Io dico che questo fa venir fuori tanti posti di lavoro non so quanti qualche esperto dice trecento mila voi potete valutare meglio di me io dico ne fa venir fuori tanti e crea un collegamento tra formazione e lavoro di cui abbiamo straordinariamente bisogno noi abbiamo bisogno di una cosa così affrontare il problema del lavoro significa prima di tutto io credo questo raccordare di nuovo formazione e lavoro eliminare la disoccupazione sezionale qualcuno calcola che sia un tre quattro per cento con la disoccupazione che deriva dalla mancanza di connessione adeguata tram tra sistemi formativi e mercati del lavoro io non so se sia una valutazione giusta ma un tre per cento di disoccupazione meno sarebbe già in Italia oggi un un bel colpo
E poi
Noi non possiamo accettare una posizione dello Stato che non fa il regista del mercato
Perché gli equilibri di mercato potrebbero realizzarsi troppo tardi e a condizioni troppo svantaggio
Lo Stato deve intervenire ma come c'è un intervento dello Stato che è sbagliato
E l'intervento dello Stato che si esprime nell'esperienza che tanti che è tipica dell'uomo politico italiano
Del elettore che lo ferma e gli dice onorevole
Io ho sempre votato per il partito non ho mai chiesto niente adesso nel deve sistemare mio figlio
Una cosa che tutti voi qualche volta avrete sentito ecco questo il modo sbagliato di impostare il problema il politico non deve dare posti di lavoro lo Stato non deve distribuire posti di lavoro nel suo corpo
Ma intervento pubblico nell'economia originariamente significa un'altra cosa
A suo tempo Vannoni non disse lo Stato deve dar da lavorare a quelli a cui il mercato non dà lavoro Vanoni disse
Perché gli imprenditori italiani non riescono a dar lavoro ai lavoratori italiani e rispose perché non hanno acciaio a basso costo non hanno energia elettrica a basso costo per produrre
E non hanno Autostrade per esportare quello che hanno prodotto diamo di queste cose che daranno lavoro d'Italia
Gli diedero quelle cose che abbiamo avuto il miracolo economico italiano
Noi oggi dobbiamo porci la stessa domanda perché gli imprenditori italiani non riescono a dare lavoro agli italiani
L'intervento dello stato non deve essere a valle ma a monte
Quali sono qui i beni pubblici di cui l'imprenditore ha bisogno per produrre un volume sufficiente di di occupazione
E e scopriremo forse che l'energia elettrica a basso costo non c'è più
Perché siamo marginalizzati dalle grandi reti di trasporto dell'energia perché abbiamo abbandonato il nucleare ma non abbiamo sostituito
E comunque l'energia elettrica a basso costo non c'è più
Scopriremo che siamo marginali nelle grandi reti di trasporti delle persone delle merci da analogo dell'autostrada di ieri non c'è più
Forse adesso non è più solo un prema di Autostrade un problema il trasporto fluviale Anton sprona il trasporto marittimo un problema di aeroporti è un problema e infine scopriremo che siamo marginali nelle grandi reti di trasporto dell'informazione che sono diventate assolutamente centrali perché è finito il tempo in cui ognuno metteva nella il piccolo imprenditore metteva nella loggetta il campionario e andava a trovare a Tōkyō i clienti per le cose che produce valori oggi bisogna avere un computer su cui appare dove si può comprare dove si può vendere dove possono nascere sinergie c'è bisogno di un sistema informativo che passa inevitabilmente attraverso le categorie un mercato da aprire dei servizi reali all'impresa e io penso anche attraverso i canali della cooperazione
Della cooperazione fra fra imprese ma anche della cooperazione fra individui
Sono queste le cose di cui l'imprenditore italiano ha bisogno per produrre
Abbastanza lavoro più lavoro e ha bisogno di un'altra cosa e si è detto molto chiaramente il credito
Ha bisogno di avere del credito accessibile facilmente accessibile e a tassi accessibili perché in Italia il denaro costa troppo
Uno dei motivi sono politiche assistenziali a favore della disagio sociali visibilità
E a favore della proprietà delle grandi aziende
Vale a dire noi abbiamo una solidarietà pelosa perché noi siamo solidali soltanto con quelli di cui parlano i giornali
Mille operai in un posto rischiano il posto di lavoro a tutti siamo solidali i vescovi si mobilitano giustamente perché non hanno mica il dovere d'essere economisti vescovi vescovi devono fare i vescovi devono essere solidali con i lavoratori che rischiano il posto di lavoro
I giornali si mobilitano e alla fine tutti vogliono trovare una soluzione che in genere quale accollare
Al bilancio dello Stato il peso di posti di lavoro improduttivo
E quello che non si vede e che lo Stato non esiste lo Stato è un'organizzazione di rapporti giuridici ma lo Stato i soldi riprenderà da qualche parte da dove riprende o dal mercato finanziario e allora aumento nei tassi d'interesse o dalle tasse e aumentano le tasse il risultato è che un artigiano qui è un artigiano lì non riesce a pagare le cambiali fa fallimento
Un piccolo imprenditore qui è un altro li licenzia due operai tre operai quattro operai mica tanti ma messi tutti assieme fanno più dei mille che sono stati salvati
La disoccupazione non è stata battuta è stata semplicemente scaricata da un posto dove si vedeva in posti dove non si vedeva come quando si solleva il tappeto la polvere viene scopata via sotto il tappeto ma sempre lì e in un altro posto ma c'è sempre
Noi non possiamo però dire licenziamo e facciamo politiche di mercato selvaggio
Non dobbiamo inventare politiche di solidarietà le quali siano per così dire post keynesiana
Politiche di solidarietà alle quali siano fondate su
La il sostegno economico al lavoratore che perde il posto di lavoro
L'offerta di occasioni formative
Fondata su di una ragionevole previsione degli andamenti del mercato del lavoro che ci faccia sapere dove nasce la nuova occupazione in modo che possa acquisire le quote che servono per avere nuove occupazioni quindi la formazione permanente giustissimo quello detto Carniti su questo
Terzo non illudiamoci ci sono persone che non possono ricevere questa nuova formazione
Dare formazione a chi ha trent'anni una laurea
è una cosa darne a chi ha cinquant'anni e la licenza elementare è un'altra cosa
E allora c'è da ripensare ai lavori socialmente utili che con un esborso di imitato da parte dello Stato potrebbero essere attivati e che sono al tempo stesso investimento di lungo periodo
Cioè noi dobbiamo pensare l'aiuto al lavoratore che perde il posto di lavoro come investimento o sulla formazione impara cose e quindi dopo produrrà meglio
Oppure investimento di lungo periodo per il bene del Paese il rimboschimento la tutela del patrimonio ambientale
Eliminando un meccanismo invece tende a mantenere fuori mercato
Senza far lavorare quindi anche togliendo dignità al soggetto questo il cammino che non è quello della destra licenziamo il mercato provvederà a non essere ma non è neanche quello della sinistra della sinistra non comunista di quella keynesiana accolliamo al bilancio dello Stato
E il progetto della solidarietà vera vera solidarietà reale per la solidarietà di cui si comprendono e si accettano liberamente i costi
Un'altra osservazione si potrete anni ancora due minuti
L'altro grande tema che dobbiamo affrontare e sul quale vogliamo la vostra cooperazione come la chiediamo sul primo
Ovviamente e il tema della riforma dello stato sociale
Noi abbiamo qui un paradosso
Terribile
Noi spendiamo sempre di più la gente sempre più arrabbiato
Il motivo e che noi abbiamo identificato la solidarietà con la solidarietà dello Stato e facendo questo abbiamo distrutto tendenzialmente le reti di solidarietà che c'erano prima
Di famiglia di vicinato di parrocchia tutte queste cose qui sono state tendenzialmente deresponsabilizzate e quindi sono appassite o qualche volta sono scomparsi
Qual è il risultato
Quando uno e nel bisogno e sono lo Stato che se ne deve occupare e i soldi non bastano mai
Soprattutto nel caso degli anziani altrove assistere l'anziano che collocato nella famiglia
Che è sostenuto dall'amicizia di altre persone che il rapporto con i gruppi di volontariato che inserito dentro una comunità e altro e assistere l'anziano che solo e abbandonato
Con una pensione dieci volte più alta
L'anziano che emarginato da altre reti di solidarietà sociale e povero con una dieci volte più piccola quello che integrato non è povero
Perché c'è una serie di bisogni umani che trovano lì la loro risposte allora noi vogliamo uno stato il quale invece di pretendere di essere l'unico gestore della solidarietà e invece di disinteressarsi della solidarietà dicendo fatte un po'quello che volete
Uno Stato il quale incentivi la solidarietà per esempio allocando risorse alle famiglie o al volontariato per affrontare bisogni sociali cioè aiutando chi si mette in movimento per far fronte al bisogno
Invece di pensare di fare da solo
Facendo questo cosa ottiene ottenere servizi qualitativamente migliori
Perché nascono da una prossimità reale al bisogno
La figlia o il figlio che badano al padre generano vadano meglio di una strada
Secondo ottiene di spendere meglio il proprio denaro
Cioè di spendere di meno costa meno e rende di più sostenere le famiglie il volontariato per far fronte al problema degli anziani che ricoverare in caso di cura tutti gli anziani costa meno e rende di più lavorare insieme col terzo polo il mercato sociale privato sociale piuttosto che
Tentare di affrontare tutto con la regia di burocratica dello Stato costa meno e rende di più anche affrontare il primo tema la formazione in una cooperazione con le aziende ma anche con le famiglie
Io penso alle vostre cooperative di solidarietà sociale ma penso anche alle vostre cooperativa scolastica costa meno e rende di più che non pensare che lo Stato faccia da solo ma oggi cosa fa lo Stato
Lo Stato queste iniziative praticamente le abbandonata a se stessa
Nega loro il concorso fattivo o al massimo esercita soltanto funzioni di controllo questa è la catena che dobbiamo spezzare tornando all'idea originaria anche del movimento cooperativo l'impresa come comunità non di capitali ma prima di tutto di persone e quindi la cooperativa come strumento attraverso cui gli uomini si mettono assieme per affrontare un bisogno concreto
Il bisogno del lavoro ma anche altri bisogni che si diffondono nella società cioè come il luogo privilegiato di aggregazione della soggettività della solida della società civile
Questo e quello che noi riteniamo debba essere fatto per la profonda riforma di cui ha bisogno il nostro Stato sociale oltre che per un affronto adeguato del problema dell'occupazione del Paese scusate missili annoiato grazie per la pazienza con
Allora
Grazie professor Buttiglione
L'ultimo intervento del professore salutiamo anche Pierre Carniti del
Di Leoluca Orlando
E anche a lui
Una breve introduzione semmai
Ad una domanda su cosa avrebbe fatto in caso di un precedente battaglia elettorale
In caso in quel di sconfitta non era non non riferita questa vicenda elettorale
Leoluca Orlando risponde l'intervistatore viene riportato nell'ultimo libro
Che la politica
E moderna se chi vince vince chi perde perde
E che bisogna anche uscire vivi dalla politica
E quindi richiama un concetto quello di riportare la concezione appunto della politica come rischio
Perché il rischio evoca aperture di okay dinamismo evoca anche speranza
E credo che sia giusto che sia così e deve essere così non solo in politica ma deve essere così anche i competenti in economia per esempio per quanto riguarda la cooperazione la cooperazione dice se raggiunge il suo scopo che è quello di creare occupazione di fare degli prevede laboratori gli imprenditori
Perde
Se fa quello che fanno poi tutte le altre imprese senza questa peculiarità
Quindi anche la cooperazione vincesse efficienza perché come abbiamo detto se c'è solidarietà c'è efficienza se non c'è efficienza non ci può essere solidarietà ora il movimento della Rete
Non è solo al Sud ma tanta coso mai nessuno
E la cooperazione del sud se utenti casse appunto vince può essere uno strumento credo di riscatto
Appunto una cooperazione utente in una cooperazione sana sulla quale si è esercitata la vigilanza da parte delle centrali cooperative del ministero anche in termini di nuova legislazione
Che impedisca le cooperazione di alle cooperative di essere poi intervengono possibile di infiltrazioni malavitose mafiosa
Io credo che la cooperazione per raggiungere per vincere per se ha visto se può raggiungere il suo scopo ha bisogno di un nuovo rapporto con la politica e con le istituzioni soprattutto al Sud
Ma credo che abbia bisogno anche di una nuova cultura economica ripeto di democrazia economica da parte dei soggetti politici in modo particolare nessuno quindi alle cose già dette una ulteriore riflessione prego
No
Sì sì
No guarda guardi e quindi voi va bene nessuno adesso ero fino sono qui per ringraziare nei per questo invito io non sono certamente qui per dare un giudizio sul vostro cammino che il vostro cammino
Sono invece qui per dire le cose che penso nel corso in qui credo come vedo questo momento di vita politica del nostro paese se poi saremmo d'accordo bene
Se con qualcuno di voi non saremo d'accordo pazienza l'importante come dire la salute
Ecco io credo che stiamo vivendo in questo momento una stagione importante una bella difficile marcia verso la normalità
Un Paese normale
Credo che dietro i nostri sogni dietro i vostri progetti c'è un grande bisogno di normalità
Un Paese normale un Paese che vive la legalità ma che vive anche la solidarietà l'insieme di legalità e di solidarietà for difference
Fa anche la differenza dalla politica
Perché mi è sembrato di cogliere
Nel trentadue punti
Ho visto svuotarsi nei vostri contro due punti un intreccio di questi due valori un bisogno di legalità un bisogno di solidarietà
Così l'approccio al tema l'occupazione così l'approccio al tema dell'evasione
Fiscale
Questo sicuramente ormai da qualche tempo e per fortuna per il nostro Paese il tempo tra legalità e non spetta certo a me ripetere ribadire quanto sia importante che questo sia il tempo tra legalità un tempo cioè nel quale si va affermando nel nostro Paese con la forza che prima non era riconosciuta o lo aveva un grande consenso sociale Lettica la responsabilità quell'etica della responsabilità che prima era chiusa dentro i mondi vitali sta diventando bene comune sta diventando criterio di giudizio sociale sta diventando grazie all'impegno anche dei magistrati parametro di valutazione
Che non è però soltanto riferito al tema giudiziario ma l'etica della responsabilità certamente introduce la dimensione del rischio la inciucio dimensione la speranza anche la politica
Introduce la dimensione del rischio la speranza anche l'economia
L'etica responsabilità guai a limitarla soltanto al profilo giudiziarie penali
Questo è importante ma se mi consentite rispetto alla tema della legalità non c'è veste non c'è sinistri non c'è la distinzione dalla politica
Perché non esistono la di destra Polato di sinistra ristoranti e basta poco importa che Simoni destra o che siano di sinistra
E state certi che io farò di tutto perché la vide staremmo trattati esattamente come quelli di sinistra ma Fo di tutto perché quelli di sinistra remota pacatamente come quelli di destra perché la velato e basta
Ma detto questo non c'è dubbio che ma non possiamo fermarci alla dimensione della legalità
Occorre riempire ti di
Di vita di sangue picco onte Nuto questo sistema ecco perché io vorrei che fosse anche il tempo della sovranità e non soltanto il tempo della legalità e livello le differenze vorrei cioè che fosse il tempo della sinistra fate usare questa parola cioè il tempo nel quale possibile vivere la cultura la diversità che cos'è la sinistra se non il considerare il diverso una ricchezza
Mentre invece per la destra il diverso è un ostacolo da superare
E questa la concessione culturale che sta alla base la destra per quell'isola basta la sinistra oggi è possibile usare la parola sinistra e basta dopo che per tanti anni e noi gli anni la guerra fredda quando si usava la prova a sinistra subito si corre la metro aggettivo accanto a sinistra cattolica la sinistra ma si sta la sesta qualifica la sinistra socialista perché si coglieva in questo termine sinistra il pericolo di una confusione di entità il rischio cioè che in nome di valori sono diretta si potesse andrà a finire in un recinto in uno steccato l'apparato in un impianto ideologico che non era il proprio alla sinistra
Veniva aggettivato oggi invece è possibile usare quest'espressione e possibile dirsi di sinistra e basta
Se poi dico a Buttiglione si scopre che diciamo le stesse cose pazienza sempre così
C'è qualcuno che va avanti c'è qualcun altro che segue c'è qualcun altro che non segue c'è qualcun altro che fare un'altra parte
Io mi sono collocato a sinistra dove non c'ha prima soltanto che adesso non ho più bisogno di dire sinistra Cattolica ma rimango cattolico e politicamente mi colloco a sinistra
Lo dico con grande serenità non avendo mai votato nella mia vita per nessun partito la sinistra tradizionale posso pubblicamente confessarlo io tranne che per la Rete ho sempre votato padano grazie stia e proprio per questo
Colgo che c'è un bisogno di evoluzione rispetto agli stessi valori sono rimasto lo stesso
Ma sempre questo bisogno di evoluzione di liberarmi da cattolico democratico dallo steccato dall'aggettivo che mi impone distingue mi da altri
La legalità si ma anche sulla vita messi insieme Kensington Ecce homo e che credo nel nostro Paese le condizioni da consentire le condizioni del dissentire per avere finalmente un Paese normale dicevo
Un Paese normale nel quale il più grande nemico continua ad essere la mistificazione
Grande pericolo e la mistificazione
Perché noi abbiamo una condizione nella quale quando si parla di stato degli mercato fai difficoltà a comunicare quello che penso
Perché viene subito catalogato
Vivi la sofferenza di non potere cogliere il senso di novità che pure esprime per me lo Stato è uno strumento soltanto uno strumento
Quando DC però che tu se è convinto che lo Stato lo strumento essenziale ti dicono subito che sei statalista
Per me lo stato sociale è importante