"Insieme per continuare a costruire lavoro" Assemblea Nazionale della Cooperazione convocata dalle quattro Centrali Cooperative presso il Palazzo dei Congressi di Roma Le quattro Centrali Cooperative sono: AGCI (Associazione Generale Cooperatoive Italiane) ConfCooperative (Confederazione Cooperative Italiane C.C.I.) LegaCoop (Lega Nazionale Cooperative e Mutue) e UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane)

A tutti
Buone grazie al mento e a nome di tutti noi al presidente della Camera onorevole Luciano Violante
Ai rappresentanti delle organizzazioni
Ai parlamentari presenti
Ai rappresentanti delle istituzioni che hanno accolto il nostro invito
Vorrei ringraziare in modo particolare i ministri Michele Pinto Vincenzo Visco Augusto Fantozzi Tiziano Treu che parteciperà nel pomeriggio alla tavola rotonda universalmente rappresentanti delle forze politiche Giovanni Alemanno responsabile delle politiche del lavoro sindacali di Alleanza Nazionale
Massimo D'Alema segretario dei Democratici di sinistra
Franco Marini responsabile economico
Scusate segreta del Partito Popolare Italiano
Antonio Marzano responsabile economico di Forza Italia
Elegantemente infine i segretari delle confederazioni sindacali Sergio Cofferati Sergio D'Antoni e Pietro dietro la rissa che parteciperanno alla tavola rotonda nel pomeriggio
Do lettura del telegramma del Presidente della Repubblica
Il quale esprime sentimenti di Corviale decisione all'assemblea nazionale che per la prima volta le quattro associazioni italiane delle cooperative hanno realizzato congiuntamente nell'obiettivo di ribadire l'appartenenza a una identica matrice ideale piane valori di solidarietà e di condivisione le sue antiche radici
Nello spingere questo importante momento di unità
Accresca la forza del movimento cooperativo gli consente di rafforzare il suo ruolo propulsivo dell'economia
Specialmente per quanto riguarda il decisivo problema dell'occupazione nelle aree meno sviluppate d'Italia volentieri invio a tutti i presenti un saluto cordialissimo è un fervido augurio di buon lavoro Oscar Luigi Scalfaro
Noi assegniamo questa Assemblea una grande importanza e in parte come un particolare significato
Si fa riferimento al nostro sistema di relazione con le istituzioni con le organizzazioni sociali e politiche sia per quanto attiene ai rapporti interni al movimento cooperativo italiano
Si tratta peraltro di due aspetti non separabili
La stessa ricomposizione unitaria del movimento cooperativo
Ricomprende il suo rapporto con la società il modo come la sua identità e la sua autonomia si esprimono e si affermano la cooperazione italiana è nata come un'organizzazione unitaria su principi di democrazia partecipata di solidarietà e di uguaglianza
Di sale trasparente attività imprenditoriale di ogni rifiuto di discriminazione politica o religiosa
Su queste basi valoriali il movimento cooperativo e cresciute in tutto il mondo oggi a settecentocinquanta milioni di cooperatori di soci in tutti i continenti
Unità delle cooperative aderenti alle centrali sono oltre trentanove mila con sette milioni ottocentoquaranta mila soci quattrocentoquarantadue mila impiegati è un volume complessivo di attività
Pari a circa nove t. novantanove mila miliardi di lire
La imprenditorialità cooperative presenti in tutti i settori economici è evidente la complementarietà tra lo sviluppo dei settori cooperativi i punti di forza di una centrale cooperativa compensiamo i punti di debolezza dell'altra
Se in ipotesi si potesse fare una semplice somma ne conseguirebbe un deciso rafforzamento della cooperazione italiana si potrebbero sviluppare sinergie importanti è una crescita di visibilità delle cooperative nel nostro Paese
D'altronde d'Europa cooperativa guarda la nostra realtà con molto interesse
Ed aspettative perché la cooperazione italiana è nel suo complesso la più forte e articolata in Europa
Ed anche quella che negli ultimi vent'anni ha manifestato maggiore capacità innovativa
Tuttavia la ricomposizione unitaria del nostro movimento è molto più complessa di una semplice sommatoria
In primo luogo un processo che può essere perseguito a condizione che si superino vecchi interpretazioni in chiave ideologica dei principi cooperativi
L'autonomia del movimento cooperativo nelle sue diverse espressioni è largamente acquisita
Ma esso non può essere non è mai stata in nessuna parte del mondo un'astrazione dei problemi dei processi reali che riguardano la società l'autonomia comporta un confronto aperto con le altre organizzazioni e la costruzione di intese o alleanze sulla base di valori condivisi di programmi ed azioni con essi coerenti
Solo per l'alta del fondamentale sulle quali si può costruire una più solida democrazia partecipata nel nostro Paese ed una possibile risposta ai complessi problemi che caratterizzano la Società dei nostri tempi
Via perciò un'obiettiva responsabilità è un ruolo importante delle forze politiche e delle forze sociali e delle istituzioni nel favorire i processi di aggregazione di organizzazioni che formano il tessuto della nostra società
Nel caso specifico vi può e vi deve essere un contributo a percorrere le vie per costruire una nuova organizzazione unitaria del movimento cooperativo italiano
A partire dalla valorizzazione dell'iniziativa che la cooperazione svolge e vuole svolgere meglio in sintonia con i grandi problemi del Paese
La riforma dello stato sociale la coesione sociale la produttività del sistema economico ma ancor più occupazione e Mezzogiorno
Problemi che eseguono efficienza qualità innovazione responsabilità sociale e valori vissuti e praticati
Non può non tutto può essere letto in chiave di quote di mercato o di economie di scala una siffatta scelta
Porterebbe il predominio di un ristretto numero di gruppi economici oggi il settanta per cento del commercio mondiale e gestito da non più di cinquecento impresa
La vitalità sociale ed economico di un Paese dipende più che mai dalla concezione del mercato e dagli attori che nel suo vi giocano
Serve un mercato trasparente che consente la libera scelta dei consumatori e degli utenti sia efficiente concepisco lo sviluppo economico correlato lo sviluppo dell'occupazione e del progresso sociale noi siamo impegnati a fare la nostra parte
Nella ricorrenza del cinquantenario del cinquantesimo della Costituzione italiana siamo convinti che la spinta solidaristica che la pervade sia più che mai utile a fare incontrare visoni e soddisfatti e risorse inutilizzate
Abbiamo bisogno di contenuti salto di qualità per rispondere alle nuove sfide difficili ma stimolanti
Abbiamo bisogno di impegnarsi e di crescere con forza e coraggio nel Mezzogiorno a questo sforzo sono chiamati tutti i cooperatori
Ma adesso deve corrispondere un impegno delle istituzioni
Servono politiche misure idonee per favorire sviluppo e occupazione serve una nuova legislazione che consente alle imprese cooperative di agire nel mercato senza un braccio legato e senza dovere cambiare la propria natura per competere
Delle proposte del movimento cooperativo e delle condizioni per Lattuada e parlerà la relazione di Luigi Marino a nome delle centrali cooperative
Ma prima di nuovi interverrà il presidente Luciano voglia Violante cui cedo volentieri la parola
Cari amici da oltre un secolo il movimento cooperativo costituisce per il nostro Paese è un fattore moderno di crescita e di sviluppo economico
Ha rappresentato e rappresenta per milioni di italiani una straordinaria esperienza civile fondato sui valori della solidarietà della mutualità
Il fenomeno della cooperazione è stato alla base di fondamenta di conquiste sociali degli inizi del secolo ed ha saputo assumere un ruolo centrale nel secondo dopoguerra ponendosi come forza di democratizzazione dell'economia
Ai più recenti sviluppi della complessità del sistema economico l'associazionismo cooperativo ha risposto con flessibilità ed efficienza
Se guardiamo alla serie storica di dati statistici vediamo che il fenomeno cooperativo avuto la sua più forte espansione a partire dagli anni Settanta ed ha visto consolidarsi nell'ultimo decennio devoluzione quantitativa raggiunta in valori assoluti si è passati secondo i dati del ministero del lavoro dalle stesse sessantotto mila cinquecentonovantacinque cooperative iscritte nel mille novecentosettantatré alle centocinquantotto mila novecentododici del mille novecentonovantasette a trenta settembre
La vitalità del cooperativismo è attestata dal crescente numero di società di nuova costituzione
E questa grande espansione quantitativa diffusa in tutto il territorio del Paese è stata accompagnata da un'articolazione del fenomeno cooperativo nei grandi settori dell'economia
Ed è una presenza significativa nei settori della pesca e del turismo della cultura soprattutto della tutela dei diritti dei consumatori dell'intervento sociale
La cooperativa è uno strumento di espansione dell'avviamento del mercato che consente la costruzione d'una rete capillare attività economiche sul territorio
Il movimento cooperativo contribuisce quindi il rafforzamento della democrazia economica chi ha come obiettivo l'eliminazione di ogni forma di dominio monopolistico
E la creazione di un sistema aperto in cui il maggior numero di soggetti possono entrare nel mercato ed operare in condizioni paritarie
Molte imprese cooperative sono oggi in grado di competere con grandi gruppi economici nazionali pubblici e privati
La forza dello strumento cooperativo consiste nella sua capacità di coniugare il principio solidaristico con i principi di competitività ed efficienza nella produzione di beni e servizi
Grazie ad un trattamento fiscale favorevole condizionato al reinvestimento degli utili attività d'impresa e grazie ad una struttura organizzativa tipo favorisce la più alta partecipazione dei soci alla gestione dell'azienda la cooperativa rimane oggi un modello attraente
Ma la forza e la vitalità del sistema cooperativo stanno soprattutto nella creazione di una rete fondata sui legami di solidarietà e di responsabilità
Questa struttura
Può radicarsi positivamente producendo sviluppo occupazionale ed economico in quelle zone del Paese come il Mezzogiorno scarsamente dotate di infrastrutture poco attraenti ancora per una imprenditorialità che punta a realizzare immediatamente profitti ad alto rendimento
Questa rete trova uno dei propri punti di forza nelle organizzazioni associative tra le imprese
Le associazioni cooperative costituiscono un sistema moderno che Gemola la definizione di politiche settoriali di ampio respiro favorisce lo scambio di informazioni la condivisione di grandi strutture ausiliarie la creazione di continue sinergie la cooperazione svolge un ruolo positivo anche nel settore sociale
Oggi questo ruolo assume una particolare importanza nel momento in cui lo Stato sta ridisegnando i propri compiti nel settore dell'assistenza e dell'intervento sociale
Credo che proprio l'associazionismo cooperativo costituisca uno di soggetti più importanti con cui lo Stato può realizzare sinergie capaci di assicurare ai cittadini forme diversificate flessibili tutele di protezione sociale fuori dalla logica dell'assistenzialismo
Ma dentro il dovere della solidarietà verso gli esclusi dal mercato del lavoro della società
In questo ambito la recente riforma del collocamento riconosce alle cooperative uno spazio nuovo prevedendo esplicitamente la possibilità di costruire imprese cooperative operanti nella mediazione tra domanda e offerta di lavoro
In questi ultimi anni l'impegno nel sociale della cooperazione è cresciuto progressivamente innestandosi sulla lunga tradizione storica
In un solo anno novantacinque novantasei secondo i dati del ministero del lavoro le cooperative sociali sono passate da due ottocentotrentaquattro a tre mila ottocentocinque se cinquantasette
Coinvolgendo centodiciotto mila quattrocentosettantadue soci e dieci mila ottocentocinquantasette soci volontari
Delle tre mila ottocentocinquantasette cooperative sociali novecentottanta sono costituite con la partecipazione dei cittadini extracomunitari via politica e credo che questo sia una specificità italiana
Mille duecentottantotto enti utilizzano direttamente quindici mila settecentoquarantasei persone svantaggiate
Questi dati dimostrano che l'associazionismo cooperativo è soggetto promotore di una solidarietà attiva che produce insieme integrazione sociale di integrazione economica prendete la Rizzardo un circuito della inclusione sociale
Associazioni cooperative hanno sostenuto in questi mesi di impegno del Parlamento nel portare avanti la riforma della seconda parte della Costituzione
Questo progetto deve proseguire il suo cammino parlamentare affinché tutti i cittadini coloro che credono nel valore sociale del loro lavoro possano contare su un quadro istituzionale rinnovato è favorevole
Capace di rispondere alle esigenze di una società di riorganizzazione economica sempre più complesse e dinamiche che chiedono sistema politico velocità e capacità di decisione
Credo che gli articoli del progetto che l'assemblea della Camera già esaminato costituiscono un passo importante in questa direzione
Nel quadro del nuovo assetto federale della Repubblica e fissato il principio secondo cui le funzioni pubbliche sono attribuite agli enti locali e le Regioni allo Stato
Nel rispetto delle attività che possono essere adeguatamente svolte dall'autonoma iniziativa dei cittadini anche attraverso le formazioni sociali
Io qui una forte valorizzazione della dimensione sociale del cittadino i quali vede riconosciuta la competenza ad un diritto a forme di autorganizzazione capace di soddisfare esigenze bisogni a diversi evidente livelli sociali e comunitari
In questo modo si costruisce un nuovo rapporto tra citi lo è stato il cittadino non è più solamente i fruitori di servizi ma protagonista responsabile dello sviluppo sociale economico e politico del Paese
L'esperienza del movimento cooperativo costituisce insieme all'associazionismo e dalle organizzazioni del volontariato una componente fondamentale della cultura delle reti e della solidarietà e delle solidarietà orizzontali
Chi ha consentito al Paese di mantenere una coesione sociale e civile di fronte di cui ismi e particolarismi
Che si sono manifestati e chi continua ad essere presenti in alcune realtà sociali ed economiche
è stato il sistema di compensazione sociale alla lentezza con la quale si è costruito lo Stato unitario ritardo che influito pesantemente nella formazione di un senso di responsabilità pubblica e privata
Da questo punto di vista il costume cooperativo costituisce una componente essenziale del tessuto connettivo nazionale grazie
Molte grazie al presidente Violante per gli apprezzamenti Volpi rivolte al movimento cooperativo anche per gli stimoli che consueto rivolgersi ci sono sicuramente utili al nostro lavoro ove la parola Luigi Marino per la relazione introduttiva sono a questa assemblea
Onorevole vicepresidente del Consiglio autorità signori ospiti cari cooperatori
Questa assemblea congiunta delle quattro associazioni nazionale delle cooperative non ha precedenti nella storia del movimento cooperativo italiano
La storia del Paese ha prodotto l'articolazione del movimento in quattro organizzazioni è dovuta ad eventi diversi in tempi diversi
Farne una questione di vecchi collateralismi più o meno completamente superati e fuorviante
Significa toccare un aspetto vero ma parziale frutto a sua volta di culture diverse che si sono misurate sul fascino del metodo cooperativo
I l'appassimento dell'ideologia e non estingue nuclei valoriale diversi la cui vitalità è impegnata a costruire nuove strade
La ramificazione organizzativa non è un fatto singolare
è avvenuta per altre realtà sociali ed economiche del nostro Paese e non è singolare neanche il desiderio di ritrovare una condizione di unità che affiora e si consolida
La consapevolezza di ciò che distingue non cancella la consapevolezza di ciò che unisce la coscienza di un'unica radice di un'unica missione originaria dell'invenzione cooperativa complemento ed antidoto nel mercato agli squilibri e agli accessi del capitalismo
Accettando questa complessità il movimento cooperativo italiano può puntare al traguardo dell'unità sostenuta da scelte mature e durevoli
Un traguardo che ha come obiettivo indizione la piena autonomia che significa lealtà esclusive di indivisa alle cooperative che rappresentiamo la loro missione ai valori e agli interessi dei cooperatori
Alla crescita civile sociale dell'Italia nell'Unione Europea
Dobbiamo allenarci ad analisi e proposte comuni a valorizzare ciò che è essenziale nell'esperienza cooperativa italiana
è tempo di accelerare lo sforzo per avvicinare senza forzature l'obiettivo dell'unità del movimento cooperativo
L'assemblea odierna si colloca in questo orizzonte la scelta di realizzarla è un passo concreto di questo cammino
L'eredità della proposta cooperativa mai come oggi è stata così vitale ricca di potenzialità rispetto ai problemi del Paese e mai come oggi è stata così minacciata da un lato le sfide dell'occupazione
Della riorganizzazione dello stato sociale del ripensamento in chiave di sussidiarietà del rapporto tra istituzioni e società sono profondamente congeniali al metodo al ruolo e ai talenti della cooperazione
Dall'altro si sono succeduti sprinter omologazione forzata delle cooperative
Omologazione alle altre tradizionali società di capitali l'incomprensione dei loro principi e fraintendimenti della loro missione
Noi invitiamo le istituzioni le forze politiche le forze economiche e sociali a guardare con obiettività la realtà cooperativa a riconoscerne il contributo e ad assecondarne lo sviluppo
Perché oggi perché in questo mille novecento novantotto
è un anno di passaggi fondamentali nella vita italiana
L'anno di un'acquisizione decisiva nella costruzione dell'Europa l'anno di svolta nel risanamento e che finalmente propone in primo piano l'occupazione secondo le linee di svolta del DPEF che ora vanno però attuate risolutamente
L'anno in cui si concretizza il decentramento amministrativo e anche l'anno del cinquantesimo anniversario della costituzione lei lei l'anniversario trova il Paese impegnato nelle riforme costituzionali
Noi auspichiamo insuccesso perché la transizione politica istituzionale trovi una prologo certo e stabile
Le riforme in corso non toccano la prima parte della Costituzione nella quale si descrive l'esplicito riferimento a favore della corte della cooperazione e non è superfluo in questa occasione ricordarlo la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità essenza prive di speculazione privata la legge ne promuove e favorisce l'incremento Polimer PPI Donini assicura con gli opportuni controlli il carattere e la finalità il movimento cooperativo onorato appieno il patto con la Repubblica in molti settori di attività economica e sociale della cooperazione inciso largamente profondamente nello sviluppo
Che cosa sarebbe oggi l'agricoltura italiana senza le migliaia di cooperative che assicurano i produttori stabilità di sbocchi e i loro prodotti progressivo ampliamento di mercati di esportazione in qualche caso percuote larghissime di prodotto
Cosa sarebbe la distribuzione commerciale in Italia senza la cooperazione dei consumatori e quell'acqua dettaglianti che si collocano sulla sconti era più avanzata
Che sviluppò ci sarebbe stato senza la cooperazione di credito di centinaia e centinaia di comuni nei quali l'unico servizio bancario è stato e spesso rimane quello delle banche di credito cooperativo quanta occupazione in più mancherebbe senza le cooperative di produzione e lavoro ci sarebbe stata la stessa percentuale di qua mica italiane
Proprietario della casa in cui abitano senza i quasi tre milioni di alloggi realizzati in mezzo secolo dalle cooperative di abitazione
Come avremmo affrontato la consapevolezza più acuta delle nuove povertà delle povertà immateriali
E la necessità di riorganizzazione dello Stato sociale senza le quattro mila cooperative sociali nate nel volgere di pochi anni
E le nostre regioni più prospera e quelle con la diffusione più fitta e vitale di piccole e medie imprese come potremmo immaginarle senza la parte cooperativa di questo tessuto nel settore dei servizi del turismo e della cultura
Ci sono oltre otto milioni di italiani soci delle cooperative che rappresentiamo e chi sono questi italiani
Sono italiani che hanno fatto nascere crescere impresa economiche sorte come risposta un bisogno non altrimenti soddisfatto
Nel nostro tempo la frontiera della cooperazione nei giovani inoccupati che costituiscono cooperative di lavoro
La nuova frontiera e negli sbocchi per la disoccupazione intellettuale anche attraverso la piccola società cooperativa la nuova frontiera delle persone svantaggiate la nuova frontiera e negli stessi immigrati che incontrano la cooperazione sociale
Quando il cammino perviene a un certo grado di maturazione o di successo sembra però destare scandalo come se la cooperazione fosse buona solo fintanto che non raggiunge compiutamente i suoi obiettivi
Con una logica mostruosa periodicamente un emulo di proposte si fa vivo
Per proporre di accorciare le cooperative troppo cresciute o più semplicemente per negarne l'identità cooperativa
Trascurando che in ogni settore proprio per svolgere l'autentica missione cooperativa si esigono dimissioni congrue di volta in volta piccoli Hogan
Non c'è traccia di questi limiti artificiosi nella Costituzione l'impegno a promuovere e favorire l'incremento della cooperazione non può essere allora ristretto ai soli mezzi fiscali largamente smantellate in questi anni l'esigenza di assicurarne l'autenticità di cavatappi via finalità non può essere affidata a un affastellamento di controlli al tempo stesso eccessivi e insufficienti
E allora noi richiamiamo l'articolo quarantacinque della Costituzione non per celebrarne il ricordo ma per i proporne l'attualità
E le cooperative sono state sono e continueranno ad essere protagoniste dell'impegno dell'Italia verso nuovi traguardi
Il movimento cooperativo sempre convintamente sostenuto la scelta dell'Europa
è una convinzione che si alimenta di tradizione e di cultura perché le cooperative sono imprese localistiche
Che si basano sui principi su principi che milioni di altre cooperative applicano nel mondo
Noi non è infatti inviamo l'unione monetaria
La moneta si precisa giustamente non è che uno strumento ma è uno strumento potente dal quale dipendono molte nuove possibilità è uno strumento che la storia ha caricato di valenze e significati che vanno molto al di là della sua funzione oggettiva
Poi nell'epoca della globalizzazione ci saranno monete che influenzano i processi delle economie e monete che li subiscono la scelta dell'euro è una condizione di sovranità rafforzata anche nella politica economica e sociale
è sbagliato sottovalutare le esigenze dell'unione politica e assurdo però negare che l'unione economica e monetaria già un pezzo dell'unione politica
Ne dobbiamo dimenticare quei traguardi che hanno legato il loro nome i parametri di Maastricht ma che in Italia avremmo dovuto perseguire comunque a prescindere da quei parametri
Alla giunge mento di questi traguardi le cooperative hanno concorso come tutto il Paese sostenendo rilevanti sacrifici sono state invece che non rinneghiamo che non sono andati sprecati sebbene a volte siamo stati più pesanti di quanto avrebbe giustificata una considerazione iniqua della cooperazione io mi riferisco all'assottigliamento della fiscalità cooperativa Italia gravi eccessivamente onerose dell'IRAP che richiede ancora oltre i correttivi settoriali transitori introdotti un ulteriore impegno di adattamento
La corsa però del risanamento deve proseguire
Come in una famiglia che deve onorare un mutuo quindicennale molto impegnativo si devono scongiurare gli sprechi occorre Sapienza sulla scelta delle spese veramente vitali per il bene delle famiglie soprattutto per il futuro dei figli
Alla politica sia per loro un campo di esercizio più alto di quello della gestione diretta di risorsa
Cioè orientare la spesa e il risparmio delle famiglie dell'impresa verso scelte produttive in termini economici e sociali
Sviluppo e occupazione solo i nomi attuali del risanamento ecco che allora con realistica gradualità certo ma può anche con determinazione e sincera e ferma occorre che la pressione fiscale retta sensibilmente
Perciò si fa più stringente la necessità di scavare nel giacimento dell'evasione fiscale e contributiva sarebbe demagogico trattare di questo tema come se si fosse sempre all'anno zero come se tutto dovesse ancora cominciare
Al contrario ci sono tentativi e sforzi di cui bisogna dare atto
La riforma fiscale potrà e dovrà consentire almeno noi speriamo una individuazione più agevole dei cespiti
Quanto più si chiedono e si ottengono sacrifici rilevanti tanto più contrastare l'evasione risponde non solo ad esigenze di gettito ma precisi obblighi politici e morale
E poi occorre dare flessibilità al costo del lavoro e al mercato del lavoro noi non invochiamo deregulation selvaggia non apprezziamo le suggestioni nordamericane della povertà nonostante il lavoro
Le cooperative non solo padroni che in nome del bene pubblico perseguono una franchigia privata
Tuttavia ingabbiare le retribuzioni del mercato del lavoro è una terapia esaurita gli aperti indesiderati prevalgono ormai su quelli auspicabili
E anche al sindacato chiediamo di accertare coraggiosamente la sfida di inventare nuove tutele adatto ai tempi compatibilità con la necessità di accrescere fortemente il numero degli italiani che partecipano direttamente al mondo del lavoro e dell'impresa
Nonostante vada prendendo quota il dibattito sull'occupazione c'è ancora una coscienza insufficiente dei danni provocati da una disoccupazione così estesa
Non ci si può rendere la prospettiva di uno sviluppo avaro di occupazione anzi che crea disoccupazione con incrementi costanti di produttività
Di Nettuno me li recluta milita del divorzio tra simili tra sviluppo e occupazione e un messaggio sbagliato alle generazioni successive
Certo è giusto sollecitare l'evoluzione di impresa e che per dimensioni per produttività e tecnologie si pongono tra i competitori globali ma non basta
E giusto sollecitare l'accelerazione dell'innovazione in tecnologie di frontiera ma non basta
E giusto confermare e potenziare le politiche di creazione d'impresa è ormai collaudate ma non basta
E giusto attendersi un'occupazione aggiuntiva da uno sviluppo ordinato delle attività del non profit ma non basta neppure questo
E allora il movimento cooperativo è convinto che occorra puntare con maggiore determinazione sull'espansione effettiva dell'economia reale
E sull'allargamento concreto della base produttiva del nostro Paese
Questo obiettivo va incentrato sulle logiche di sviluppo che suscitino e mobilitano le energie e le risorse date del territorio
Si dirà che questo si sta già facendo
Che molti nuovi istituti di programmazione negoziata si iscrivono appunto in questo orizzonte
Si dirà che è questo serve appunto la leva dei patti territoriali o dei contratti inviare è vero ma solo parzialmente
Sia perché l'efficacia di questi strumenti attende ancora la prova della realtà e la lunghezza dei percorsi procedurali Pisa su di essi negativamente
Sia perché sono strumenti che fanno appello per una interiore sviluppo a una realtà imprenditoriale già relativamente strutturata in quel territorio
Occorre portare l'attenzione invece su una germinazione aggiuntiva e diffusa di imprenditorialità bisogna guardare al territorio come soggetto di sviluppo diretto e ci sono condizioni generali ancora insoddisfatte
Una di quella una e quella di regole di mercato e di concorrenza che non penalizzino le piccole e medie imprese e non operino di fatto in termini dissuasive verso l'imprenditorialità
L'altra e di un reale allargamento della democrazia economica del nostro Paese
Occorre creare condizioni più favorevoli per un reale e il ricco pluralismo imprenditoriale non solo guardando al numero dell'impresa il ma anche alla loro tipologia
La democrazia economica però è anche condizionata dai limiti dell'informazione
Da un lato la concentrazione delle proprietà dei mezzi d'informazione immani che hanno interessi diversi e prevalenti rispetto a quelli dei titoli editoriali
E dall'altro i limiti evidenti dello stesso servizio radiotelevisivo pubblico portano una rappresentazione semplificata e ridotta a un nucleo troppo ristretto di protagonisti più forti
Queste circostanze generano una debolezza politica delle piccole e medie imprese che si riflette nei limiti della concertazione
La concertazione
Della quale confermiamo il valore e la necessità si svolge però in modo fortemente asimmetrico
Gli interlocutori privilegiati sono quelli che meno possono dire e offrire in termini di occupazione mentre sono trascurati gli interlocutori che rappresentano realtà ormai decisive sul piano occupazionale
Al governo bisogna chiedere di guardarsi da tentazioni di semplificazione eccessiva che impoveriscono il confronto e i suoi risultati
Oggi soprattutto è necessario e urgente attuare una concertazione serrata sul nudi del Mezzogiorno e dell'occupazione in questi anni le cooperative
Hanno buoni e taluno lusinghieri indici di crescita
Però i tassi di crescita dell'occupazione cooperativa nel Mezzogiorno sono significativi ma più bassi che hanno per noi come in altri campi l'allargamento ulteriore dei divari non è solo una minaccia ma è una realtà
Ci attendiamo allora dal governo uno scatto di determinazione di iniziative
Ci attendiamo una robusta accelerazione per cantierare le nuove in strada infrastrutture e per la verità non solo nel Mezzogiorno
Ci attendiamo un altro visibile passo avanti dell'azione per stabilire condizioni di legalità e serenità della vita economica e civile del Mezzogiorno
Nel Paese rinnovato grazie al risanamento finanziario con la stabile partecipazione all'Europa con le privatizzazioni il decentramento amministrativo le cooperative si propongono per un ruolo forte
Perché faccio questa sottolineatura
Dobbiamo contrastare la tentazione di relegare la cooperazione ai margini del campo di gioco dello sviluppo incaricando la solo di meritoria opere assistenziali
Di coltivare terreni ancora non interessanti per la dinamica del capitalismo di dissodare e pietraie perché poi subentri qualcun altro quando la conduzione di quel campo sarà divenuta redditi Iva
Le cooperative non si sottraggono al compito talora ingrato di pioniere dello sviluppo ma i loro soci non possono essere espropriati dei frutti di questo lavoro che talora coinvolge un succedersi di generazione
In questi anni le cooperative sono sottoposte a una doppia sfida da un lato si chiedono desse prestazioni comparabili a quelle delle tradizionali società di capitale
Ed è giusto perché la nostra cultura non ammette che la solidarietà comporti sconti sull'efficienza dall'altro lato si pretende e anche in questo caso ha ragione che le cooperative continuino a portare sul terreno dell'economia un di più di solidarietà
Alla cooperazione vengono rivolte aspettative più severe più esigenti di quelle rivolte alle altre in paese
Aspettative per la verità non sempre disinteressate
La duplice sfida è stata approntata con successo rigettando il luogo comune che vede la solidarietà come un vincolo all'efficienza
Al contrario la solidarietà è stata assunta come un motore di efficienza di responsabilità di coesione e di fiducia l'antico assioma della sotto cappa ricapitalizzazione delle cooperative si conferma certamente ancora
Però oggi è temperato dagli sforzi compiuti dai cooperatori in questi anni
è un capitale che rimane strumento il capitale diviene pignolo di maggiore partecipazione dei soci di affezione alla continuità dell'impresa
Si sono avviati processi di internati dell'internalizzazione e di certificazione di qualità che devono progredire e diffondersi
E proseguita la ricerca di dimensioni configurazioni organizzative congrue e a Degas e adeguate alla visione di ciascuna cooperativa
Sia cresciuta la capacità di realizzare effettive partecipazione della base sociale a decisioni gestionali complesse e allora le cooperative fedeli ai principi e agli e allenati al mercato si propongono come motore di sviluppo ed occupazione principalmente in tre aree
Una è quella di settori anche tradizionali dei quali urgono avanzamenti di organizzazione produttiva e commerciale
Sono i settori di storica presenza cooperativa come l'agroalimentare che può trattare un input potrà trarre un impulso di ammodernamento dall'attuazione del protocollo sottoscritto con la Presidenza del Consiglio
O il credito che deve tendere i livelli di integrazione e di forza che le banche di credito cooperativo vantano in altri grandi paesi europei
Sono inoltre i settori del lavoro autonomo e delle microimprese che trovano nella cooperazione e nelle cooperative la loro logica di lei direte
La seconda area è quella della creazione di occupazione barile sostenibile nuove impresa
A misura della vocazione del territorio del quale valorizzare le risorse la terza e quella della riorganizzazione dello Stato sociale secondo autentico principio di sussidiarietà
Ho già accennato allo sviluppo centrato sul territorio
Le cooperative hanno un talento unico nell'assemblare le risorse umane e naturali di un territorio
è il mestiere della cooperazione trasformare problemi iniziative economiche la grande maggioranza delle cooperative nate in questi anni in Italia sono cooperative di lavoro
Segno che la promozione cooperativa si orienta tempestivamente di utilmente ai bisogni e alle emergenze dell'epoca segno che la società italiana sa utilizzare i naturalmente
Lo strumento cooperativo in relazione ai bisogni che di volta in volta Bertei in modo più acuto
La cooperativa non condiziona
Come fanno comprensibilmente le altre in prese il suo insediamento in un'area al verificarsi preventivo di condizioni più vapore voli di costi di infrastrutture di ambiente
Così come la cooperativa non minaccia cari amici di emigrare se queste condizioni peggiorano o se si tarda a migliorarla
Nel bene
Nel bene e nel male nel bene e nel male la cooperativa condivide le sorti della comunità di cui espressione dalla quale le sue radici sono inseparabili
Spesso poi le cooperative operano in settori ad alta intensità di lavoro e nei quali l'investimento per occupato è particolarmente contenuto
Il potenziale di sviluppo corti cooperativo continuano però ad essere nel nostro Paese sottoutilizzato
Eppure non occorrerebbe molto perché la cooperazione possa sprigionare interamente il suo contributo allo sviluppo
I soci di una cooperativa partono solitamente da più lontano per la minore disponibilità di mezzi finanziari e spesso per l'assenza di esperienze imprenditoriali precedenti
Per parificare le opportunità di accesso al mercato questo divario va colmato con misure specifiche che consenta l'uno sforzo mirato di promozione
Una formazione imprenditoriale che comprenda l'educazione al metodo cooperativo una pratica di tutoraggio di accompagnamento nella fase di start up delle nuove impresa
Un'offerta di servizi reali indirizzati a trasferire capacità organizzative e know how di sviluppo
Non si tratta di chiedere per le cooperative un di più
Ma risanare un di meno
E io la e allora richiami in sintesi le proposte che danno corpo a questa strategia
Una ricognizione degli incentivi applicati alla generalità dell'impresa e per correggere i diversi casi di handicap per le cooperative
E sanare le situazioni in cui queste solo comparativamente svantaggiate rispetto ad altre forme societarie
Un rilancio dell'unico strumento di credito specifico il Fontò per colori finanziamento adeguato che abbiamo stimato necessari quattrocento miliardi e in linea con quelli operati in questi anni a favore di altri settori economici
Oltre la rimozione delle cause che continuano a ritardare le nuove norme destinate a sostituire la cosiddetta legge Marcora
Un intervento che dia al movimento cooperativo risorse strumenti per un salto di qualità e di efficacia nella promozione sistematica di nuove imprese cooperative
La correzione degli svantaggi normativi e politici che hanno finora impedito e penalizzato l'impiego dei fondi strutturali da parte delle cooperative di loro organismi di promozione e formazione
E allora
E allora veniamo alla per fare la riforma dello Stato sociale che è una grande area di contributo delle cooperative
Questioni distinte convergono e si intrecciano su questo tema
Quella della correzione dell'entità e della composizione della spesa sociale
Quella delle politiche del lavoro dalla quale si attendono incrementi rilevanti di occupazione nell'area dei servizi alle persone e alla comunità
Quella dell'attuazione della recente disciplina del non profit al quale si fa carico in modo confuso di compiti rispetto ai quali invece le sue diverse componenti dalle cooperative sociali al volontariato dando risposte sì tutte preziose ma ben diverse in qualità e in quantità
Solo nelle cooperative si compie si compendia la piena fisionomie di impresa sociale e l'effettivo potenziale di occupazione va avanti
E infine la questione di una corretta applicazione del principio di sussidiarietà
Che non può ridursi all'esito perverso di arruolare la società come ausiliario della pubblica amministrazione la sussidiarietà è l'opposto e riconoscere che la società produce bisogni ma anche risorse materiali e immateriali per soddisfarli
Per questo attribuiamo un significato emblematico la proposta di rendere fiscalmente detraibili le spese sostenute dalle famiglie per prestazioni socio sanitarie educative
Promuovere una domanda privata solvibile significa liberare gli enti locali dalla condanna di pensare a tutto per tutti
Abbiamo trovato prime risposte con la riforma dell'assistenza che il Governo avviato nelle scorse settimane
Politiche sociali attive hanno però bisogno di una società attiva capace di organizzarsi autonomamente in una pluralità di forme
E oggi trovano un interlocutore eccellente nelle cooperative sociali che interpretano con sensibilità alle esigenze delle comunità locali da cui nascono e nelle quali sono immersi
Lo sviluppo impetuoso che le cooperative sociali hanno avuto negli ultimi dieci anni nonostante le distorsioni nei rapporti con le pubbliche amministrazioni
A partire da quelle indotte dalle gare al massimo ribasso che i tempi continuiamo a denunciare come una pratica deleteria costituisce una prova di validità che vende superflui altri argomenti
Cooperative sociali cooperative di lavoro sia industriali che dei servizi ma anche cooperative operanti in agricoltura nella pesca nel turismo nella cultura
Sono tutte accomunate dall'urgenza di una disciplina moderna è coerente del socio lavoratore
Il ritardo che si trascina da molti anni della soluzione del problema disincentiva la nascita di cooperative genera contenzioso complica appesantisce la vita dell'impresa
Così la cooperativa che intende operare in una sicura legalità si trova in pasto IATA e penalizzata mentre rimangono parchi incontrollati per salendo cooperative spurie e strumentale
Da oltre un mese ha concluso i suoi lavori la commissione istituita dal Presidente del Consiglio per elaborare proposte sulla cui base il governo posso adempiere all'impegno assunto
A presentare un disegno di legge sul socio lavoratore
La commissione propone l'adozione del principio dello scambio ulteriore che costituirebbe una forte discontinuità rispetto alla concezione tradizionale di un'unicità di rapporto avvalorata peraltro dalla giurisprudenza prevalente tuttavia la nostra responsabilità non può esaurirsi nell'astratta valutazione della bontà scientifica di un principio
La nostra responsabilità verso le cooperative che oggi rappresentiamo ma soprattutto direi per quelle che verranno esige che noi valutiamo il complesso delle applicazioni concrete che deriverebbero da questa impostazione la struttura di questa Assemblea prevede nel pomeriggio una tavola rotonda con il ministro del lavoro e con i segretari di CGIL CISL e UIL necessarie per proporre un confronto franco e per evitare che il problema sì Pantani nuovamente
Non c'è prospettiva per un approccio riduttivo e semplicistico che si illuda di far prevalere una sola esigenza ignorando le altre
Al contrario e necessario che le esigenze non si contrappongono ma si compongono in modo giusto equilibrato funzionale il socio lavoratore non è un dipendente che diventa anche azionista e che sviluppa una qualche forma di partecipazione in una società che sarà sempre governata da altri
Il socio lavoratore invece è una persona che si associa con altre su base paritaria per costruire in termini imprenditoriali la propria occupazione
D'altra parte l'associarsi
D'altra parte la società se in cooperativa e finalizzato al lavoro e soprattutto dalla remunerazione del lavoro e non da quella del capitale che il socio lavoratore si attende di travel reddito
La forza della vita del socio lavoratore stanno nell'essere sempre più parte attiva influente della propria cooperativa in antitesi alle sirene dell'omologazione al lavoro dipendente
Per il movimento cooperativo e pregiudiziale la necessità di mettere argini invalicabili all'uso spurio e surrettizio della formula cooperativa
Superando la patologia che vede oggi gran parte delle cooperative non aderenti alle nostre organizzazioni sottratte ad ogni controllo specifico
Attendiamo di vedere se sindacato saprà accettare la sfida di concorrere a risolvere il problema del socio lavoratore nel riconoscimento della sua originalità e quindi della originalità della tutela che esso richiede con franchezza dobbiamo osservare che ti dà ritardare una soluzione vuol dire assumersi responsabilità rispetto al perdurare delle situazioni che tutti vorremmo corregge ci auguriamo che il Governo giunto a un punto alto di responsabilità presenti le sue proposte al Parlamento ci sarà spazio e modo nella sede parlamentare per concorrere a dare forma all'integrazione perfezionamenti necessario
Accanto all'emergenza del socio lavoratore non mancano altre necessità
A distanza di sei anni è possibile tracciare un primo bilancio dell'efficacia delle norme sulla cooperazione
Introdotte nel novantadue e Bilancio suggerisce correzioni e innovazione ulteriori altre esigenze sono scaturite in questi anni sia dall'evoluzione delle cooperative sia dalle trasformazioni generale dell'economia mi limito ai punti essenziali
Ho accennato ai progressi delle cooperative sul fronte della capitalizzazione i cooperatori hanno risposto positivamente quando la legge attenuate disincentivi alla sottoscrizione di capitale
Occorre incoraggiare ulteriormente questo processo in ogni cooperativa il tetto capitale sottoscrivibile da parte di ciascun socio potrebbe essere fissato dallo Statuto anziché dalla legge
Si potrebbe prevedere la costituzione di riserve divisibili naturalmente soggetta a un regime fiscale diverso da quell'indivisibili
Occorre allentare i vincoli alla remunerazione del capitale dei soci vincoli anacronistici perché risentono della concezione antiquata che immaginava la cooperativa come un'impresa senza capitali
Si ripropone l'esigenza di consentire anche la cooperazione italiana sperimentazioni difficili ma praticate nell'Unione Europea
Gli istituti introdotti nel novantadue il socio sovvenzioni sovventori e le azioni di partecipazione cooperativa hanno prodotto come voi sapete Effetti modestissimi
Oppure per razionali
Io affiancare adesso i nuovi strumenti
Intervenendo sulla possibilità di emettere obbligazioni o favorendo la costituzione di intermediari finanziari specializzati quotato in Borsa
Un punto afferma occorre prioritariamente spingere verso l'autofinanziamento della cooperativa rafforzando la partecipazione responsabile del socio i rischi d'impresa
Le fonti di finanziamento esterno non devono determinare la perdita di peso dei cooperatori nella gestione
Complementare a questa innovazione ed essenziali in sé è una disciplina nuova il generale sugli storno per avvicinarsi agli altri paesi europei c'è poi chi afferma che la competitività delle cooperative non va ricercata nelle singole in paese ma risiede nella loro capacità di fare sistema e allora il rilancio del processo di integrazione
Superando qui quindi ai Consorzi ampiamente il voto per testa per liberare le cooperative dalla necessità di ricorrere a forme di integrazione meno coerenti al modello cooperativo
Nelle cooperative di oggi Jonio di ogni grado oggi necessario riconsiderare le regole del rapporto tra il socio e la cooperativa e del controllo del manager e dei doveri del collegio sindacale
Dall'inizio di questo decennio la tradizionale vigilante divenuta più pesante e più onerosa per le cooperative
Per un numero crescente di cooperative l'ispezione divenuta annuale antiche biennale
Per oltre seicento cooperative si è introdotto l'obbligo della certificazione di bilancio le aspettative verso la vigilanza si sono fatte più esigenti
Ma negli anni successivi le cosiddette agevolazioni spesso chiamate così del tutto impropriamente
Le così dette agevolazioni alle cooperative sono state progressivamente e costantemente ridotte
L'equilibrio ha postulato dalla Costituzione tra a favore dello Stato e controlli opportuni affinché del Pavone non si abusi immeritatamente sia alterato profondamente è semplicemente giusto ripristinano riproporzionamento la vicinanza alle finalità attuale e sempre a proposito di giustizia non è ancora tollerabile non è più tollerabile una situazione nella quale i controlli per alcune cooperative sono frequenti e invadenti e per altri del tutto assenti
E allora attendiamo con fiducia che il ministro del lavoro che di recente ha dato segno di attenzione maggiore verso questi temi assuma le iniziative legislative che ha l'unico un pezzo
Signori invitati cari amici abbiamo formulato proposte specifiche tuttavia non basta l'una o l'altra risposta positiva sui singoli problemi
Non è sufficiente proseguire nella tradizione di interventi legislativi per la cooperazione talora importanti ma occasionali e che ampliano un quadro disorganico
Serve serve una nuova politica cooperativa in Italia una politica coraggiosa che rispetti e salvaguardi i principi basilari della cooperazione assecondi la nascita e l'evoluzione di società cooperative a un tempo più utenti che è più efficienti che sia un'impresa i migliori perché cooperative migliore una politica all'altezza delle altre politiche di risanamento e sviluppo che il Paese si sta dando o deve darsi per vivere stabilmente da protagonista nella dimensione europea
E aggiungo e necessario intensificare il lavoro per costruire una politica cooperativa dell'Europa nel cui territorio vivono operano ottantatré milioni di copertura
A questo punto per la consistente realtà
Che oggi la cooperazione rappresenti in Italia
Per il ruolo che svolge dello sviluppo economico e occupazionale il movimento cooperativo italiano ritiene che i tempi siano maturi perché il governo a vent'anni dalla precedente indica una seconda Conferenza nazionale della cooperazione una competenza che ci auguriamo si realizzi in un largo confronto con tutte le altre forze sociali ed economiche
Noi vorremmo chiedere per quanto compete alla nostra responsabilità a tutte le forze politiche di partecipare a questo confronto senza pregiudiziali consunte
La specificità e l'autonomia delle cooperative devono essere rispettate da tutti
Perché le cooperative sono una risorsa per tutto il Paese sono un bene di tutti e non solo il bene di una parte del Paese
Nel sistema politico del bipolarismo ancora imperfetto ed esposto a tentazioni regressive
Ma che riteniamo destinato a prevalere stabilmente più che mai indispensabile che le parti sociali si muovono con un senso alto è riconosciuto di autonomia
Giudichino sui fatti rivendichi non lo la dignità della propria funzione rispettando al tempo stesso quello della politica
E questo e naturalmente anche il senso del confronto che oggi realizziamo in questa Assemblea con gli esponenti del Governo e delle forze politiche e sociali che tutte di cuore hanno accettato il nostro invito che ringrazia
Prima di continuare i lavori
Un intervento dall'onorevole Antonio Marzano
Vorrei rivolgere un vivo ringraziamento nome di tutti
Al presidente dalla Camera Luciano Violante per il tempo che ha dedicato acqua alla nostra assemblea sappiamo essere un tempo molto prezioso in questi in questo momento di gravosi impegni
Lo ringrazio non soluto vivamente a nome a nome di tutti
Bene allora la parola
Notevole Antonio Marzano responsabile economico di Forza Italia
Grazie presidente
Io credo che il sistema cooperativistico si trovi in un momento storicamente molto importante
E sono qui per rapportare la testimonianza di un punto di vista liberista sul strumento cooperativistico
Dal punto di vista di una concezione liberista dell'economia
Lo strumento cooperativistico ha un proprio ruolo molto importante
Si tratta di una forma organizzativa che consente l'espressione di iniziativa produttiva che altrimenti senza lo strumento cooperativistico potrebbe trovare più ostacoli nella sua concreta realizzazione
Ma di questo e non di altro deve trattarsi cioè di una realtà imprenditoriale capaci di dare un contributo al benessere collettivo della società
Nella forma sia di produzione di ricchezza sia di occasioni di lavoro
Perché di questo e non di altro si tratti forse bisogna pedoni vedere
E questo è il riferimento al momento storico che stiamo vivendo
Che facevo prima
Forse bisogna rivedere alcune eredità che derivano da spazi ormai lontani
E che rischiano altrimenti di costituire veri e propri detriti della storia
Mi riferisco con ciò al tentativo di dare un contenuto ideologico alla formula cooperativa
Questo tentativo ce sta
Da parte di chi ha ritenuto e tuttora Cecchi ancora ritiene che vi fosse la necessità di superare un conflitto fra capitale e lavoro
E che la cooperativa fosse il modo di risolverlo
E così potuto accadere che si creasse agli occhi di alcuni ideologi una contrapposizione fra l'impresa cooperativa
E l'impresa ordinarie
Quest'ultima essendo contraddistinte senti agli occhi di quindi biologi dal peccato originale del profitto
La superiorità storica dell'economia di mercato basate sul profitto mi sembra ormai un dato
Indiscutibile
Ne segue il carattere caduco della presunta ideologia della cooperativa
E sempre da quella impostazione ideologica io credo che sono derivati certi collateralismi
Fra partiti politici e sistemi cooperativi
è facile capire come nella impostazione liberista di cui mi sto occupando questi collateralismi sono un fattore negativo una interferenza nella politica nei meccanismi di mercato
Credo che sarebbe nell'interesse della formula cooperativa che questi collaterali nei fossero precisi
Anche se mi rendo conto che non è facile
Si ha la sensazione talvolta che in dati ambiti locali del collateralismo partitico sia servito talvolta fare sistema
Era al limite a costituire una sorta di barriera di accesso
Per le altre cooperative diversamente collaterale o per imprese ordinarie
Nel circuito economico che si era andato costituendo
Sia questa sensazione
Mi rendo conto che è sempre difficile rinunciare a certi tipi di vantaggi ma conviene chiedersi se nell'epoca in cui viviamo nel momento storico in cui viviamo
Non sia il caso di voltare pagina
Il bipolarismo rende sempre meno convenienti forme i mutevoli di collateralismo partitico
E la tutela della concorrenza espone a rischi gravi ogni tentativo di costituirsi delle protezioni artificiali
In questi due elementi ci sono due fattori sostanziali che dovrebbero spingere il mondo cooperativo
A
Realizzare un importante passo in avanti
Vi è però anche un estremo opposto rispetto al quale è bene che questo mondo si tenga secondo il mio
Un po'di vista possibilmente lontano
Dicevo prima che la concezione liberista dell'economia non ha difficoltà non ha nessuna difficoltà ad inglobare il sistema cooperativo visto come realtà imprenditoriali come importante realtà imprenditoriale
Ma questo non deve significare che vi sia chi per fare impresa assumerà le finte spoglie della cooperativa
Mi riferisco con ciò a virgolette Lucio spurio e surrettizio la formula cooperativa cui si fa riferimento nella relazione introduttiva che abbiamo ascoltato stamane
Anche questa diventa un inaccettabile alterazione nella concorrenza
Cioè per un problema di vigilanza
E qui personalmente devo dire che vedrei con favore affrontato questo problema dalla vigilanza in modo analogo per quanto possibile a quello della vigilanza bancaria
E cioè con il ricorso a determinati parametri ora issues che siano in qualche modo rappresentativi da un lato del grado di concorrenza esistente sui mercati prevalenti
Delle cooperative e dall'altra del grado di corrispondenza de ai requisiti propri del cooperativismo
Delle imprese che vi si richiamano
Si creano così secondo me in questo momento due scenari
Che rappresentano i limiti da evitare
Mentre in merito c'è una forte fisiologia cooperativa
I due scenari sono quelli del collateralismo partitico e dall'altro quello della simulazione cooperativistica sono i due limiti da evitare
Entrambi questi scenari da evitare sono tre versati da un elemento comunque quello bella alterazione della concorrenza
Al di fuori di questi decreti
Ci può opporre un sistema cooperativo che non sia altro che una delle forme in cui l'imprenditoria può esprimersi
Connotata naturalmente da elementi unitarietà che stanno nel fatto che se non vi fosse questo strumento molte iniziative di carattere imprenditoriale avrebbero più difficoltà semplicemente rispedito
Per loro il suo rapporto con la politica se si riesce a fare questo passo tornerà a essere quello che ogni impresa un sistema di impresa specialmente se è meglio il piccolo naturalmente a
Un atteggiamento cioè di denuncia degli errori della politica economica e di stimolo al loro superava
Così la denuncia della mancata realizzazione del principio di sussidiarietà
Dell'eccesso di pressione fiscale
Della rigidità del mercato del lavoro
Dei limiti insiti nei patti territoriali nei contratti d'area
Della a simmetria della politica di concertazione
Che ho sentito con piacere avanzare nella relazione introduttiva vista Meli
E che sono le denunce proprio del sistema italiano di piccole e medie imprese le quali trovano nella forza politica che io rappresento uno dei più coerenti punti di riferimento
Devo aggiungere però col permesso della presidenza che secondo me il mille novecentonovantotto non pone ancora in primo piano il problema dell'occupazione
Se non una forma più verbale che fattuale
Come tra l'altro dimostrato dalle critiche al piano governativo dell'occupazione contenute in un rapporto di consulenza governativo
Che per errore
è stato presentato in sede comunitaria qualche settimana fa
Vorrei concludere osservando che c'è qui un altro motivo che sconsiglia il collega l'inno politico
La necessità di conservare in pieno e in modo credibile la propria autonomia critica per poter con poiché le contribuire a correggere e a migliorare in un'ottica di pura impresa il percorso del Governo
Grazie
Grazie non Marzano io credo che anche col suo intervento si ponga l'esigenza anche la opportunità la possibilità di aprire un confronto senza pregiudiziali intesa d'intendere il liberismo come libera concorrenza una orizzonte anche nostro quello che non convince
E piuttosto intendere il liberismo come un mercato privo di regole la cooperativa un'impresa questo dovrebbe essere acquisito fino in fondo è un'impresa che ha un po'di differenze
Ma creando a nostro avviso di cooperatori una differenza che fa la qualità nel senso che fa del profitto l'impresa cooperativa un mezzo e non un fine e che pone quindi la cooperativa
Nell'ottica
Del lungo periodo per questo che le cooperative sono state fatte per durare hanno centocinquanta anni hanno cento anni copertine di tali proprio per queste capacità intergenerazionale ma sono temi sicuramente che il professor un anziano conosce
Che valuta in un'ottica io ritengo di opportuno confronto e io sono convinto perché lo l'ho sentito l'ho letto David da da da scritti di liberisti americani che nel mercato americano che non è sicuramente un mercato privo di di di libertà di di di iniziativa
Quegli economisti considerano che il mercato americano non potrebbe funzionare senza la presenza di impresa non propri e cooperative quindi voglio dire che non è una concezione antitetica
Così come ritengo insomma che l'autonomia sia un traguardo che noi perseguiamo da molto tempo
E semmai qualche volta ci sentiamo un po'orfani più che oggi collaterali sentiamo il bisogno di un'attenzione del mondo politico e delle organizzazioni a valorizzare il momento cooperativa l'iniziativa cooperativa ma ecco come dico mi pare proprio potere dover ringraziare il professor Marzano anche per questa apertura un confronto che auspichiamo produca superamento anche di non conoscenza nuovi giocando in casa nostra chiediamo che il mondo cooperativo c'è molto conosciute né alta non è sempre così
Ci sono anche a volte dei pregiudizi antichi che tardano essere superati promette ci sono anche nostri limiti nel comunicare o anche nel cambiare adeguatamente la parole ora al segretario della sinistra da modella Democratici di sinistra Massa
Pratici di sinistra
Massimo D'Alema
La però come presidente della Bicamerale così
Te non fa scandalo
L'unico scandalo sarebbe rimanere fermi in un Paese che cambia
E nel quale io credo che tutti noi per quanto riguarda noi la sinistra
Per quanto riguarda poi il movimento cooperativo
Abbiamo bisogno proprio per non disperdere la forza dei nostri valori
Di rinnovare profondamente il nostro modo di essere
Ivi compreso quando è necessario i simboli e i nomi
Io credo che voi rappresentiate una delle forze
Che nel nostro Paese
Sono espressione autentica originale
Non soltanto dalla realtà economica
Ma della vita civile
Della democrazia
Che nel suo costruirsi come grande esperienza collettiva e non soltanto come sistema di regole
Ha visto molti protagonisti
Non soltanto i partiti politici
Ma una rete di associazioni di volontariato di cooperazione
Io penso che sia inevitabile che anche nel futuro sia pure in forme nuove
La cooperazione mantenga
Questi due voti
Questo suo essere movimento associazione passione civile
E la sua capacità di produrre impresa
Competizione economica
Se si disperde uno di questi due aspetti
Viene meno la peculiarità del movimento cooperativo
Questa peculiarità ha una radice nella storia molto serenamente dire all'amico Marzano
La realtà del movimento cooperativo il legame tra il movimento cooperativo italiano nella sua articolazione organizzativa e le grandi tradizioni della cultura politica
Non è un legame ideologico
Legame storico culturale non ideologico
Non si potrebbe comprendere la realtà del movimento cooperativo in Italia il suo radicamento nel Paese suo essere considerato un valore positivo
Dalla grande maggioranza degli italiani
Senza considerare illegale che storicamente Di Resta
Tra la sinistra riformista d'ispirazione socialista
Comunista
Il movimento cattolico
Un mondo laico della mutualità e della solidarietà
Con l'esperienza cooperativa
L'esperienza cooperativa si è alimentata di queste culture di questi valori
Ed è per questo che è divenuta una realtà così estesa e così significativa nel nostro Paese è una delle risorse che noi portiamo in Europa
è una di quelle peculiarità positive
Così come lo è per esempio il sistema della piccola impresa
Di cui
L'Europa non dispone così come dispone l'Italia una di quelle realtà a cui si guarda con interesse quelle ricchezze che noi portiamo in un'Europa in cui ci sono paesi che hanno altre risorse
Hanno per esempio sistemi di grandi imprese che spesso sono più avanzato e più competitiva del nostro
Hanno grandi reti infrastrutturali più moderne
Tra
Le risorse positive che caratterizzano il nostro Paese io credo ci sia il movimento cooperativo accanto alla realtà diffusa dell'impresa minore
Espressione l'una e l'altra di una capacità di un saper fare degli italiani
Di una capacità di adattamento di una voglia di produrre di crescere che
Aspirazione diffusa
E non soltanto capacità che si concentra nella grande impresa moderno
E per questo voi mi consentirete io sono compro non credo anch'io che nessuno possa riproporre collateralismi
E penso che
Sia giusta la scelta di un dialogo aperto senza pregiudiziali con tutte le forze politiche di questa nuova stagione del nostro Paese
Però spero che non venga considerato diciamo un captatio benevolentiae un fuor d'opera
Cogliere questa occasione ancora questa occasione per ribadire che noi ci sentiamo amici del mondo cooperativo
Legati profondamente alla vostra esperienza i problemi che voi punite partecipi
Anche perché è molto difficile per una grande forza popolare spogliarsi della sua storia
Non tenere conto di quanti militanti di dirigenti
Che poi sono stati parte sono parte importante della nostra esperienza politica di governo si sono formati nel mondo cooperativo
è un legame reale ripeto anche qui nulla nulla di ideologico in vita esperienza diffusa sono persone e questo legame produce non collateralismo ma amicizia condivisione di esperienze e di valori che non possono essere spezzati
E che nessuno può presentare in una forma distorta
O allusiva
O come un vincolo oscuro anche perché non ha mai avuto nulla di oscuro
Sempre sviluppato alla luce del sole
Anche quando negli anni difficili di un mercato fortemente condizionato polemicamente
Le forze politiche democratiche la sinistra per parte sua si sono battute perché da questo mercato non venisse espulso dal Movimento per la
Credo che anche questo sia qualcosa che si possano serenamente rivendicata su cui legittimo che si possa indagare diciamo ma io penso anche che si possano e che si debba serenamente rivendicare sì ci siamo battuti perché il movimento cooperativo non fosse espulso dal mercato dalle grandi opere pubbliche e restasse in tanti
Anche in un periodo difficile
Io credo non positivo della vita nazionale
A quello noi non vogliamo tornare
Noi vogliamo costruire una stagione nuova questo comporta una sfida per tutti
Questa sfida
Per voi
Significa
Promuovere una possibile unità
Non è un cammino sì
Del vostro movimento
Venute meno le ragioni politico-culturali della divisione
Promuovere un confronto aperto con il sistema politico
Infine promuovere una innovazione
Una grande innovazione
Che credo vada inevitabilmente nella direzione di una
Di una riduzione progressiva di condizioni di relativo favore in cambio di una allentamento di vincoli
Il movimento cooperativo ha avuto questo duplice condizioni
Vantaggi e vincoli
Io sono convinto che nella prospettiva futura movimento cooperativo avrà meno vantaggi questo è già in atto dovrà avere anche meno vincoli
Dovrà coltivare anche una maggiore differenziazione delle sue esperienze in terre perché non c'è dubbio che un grande movimento come il vostro contiene al proprio interno
Cooperative che sono oramai largamente quasi a tutti gli effetti impresa del moderno
Che si muovono
In mercati aperti
E forme di cooperazione pensa la cooperazione sociale eccetera in cui invece l'elemento volontaristico solidaristico e ancora
E sarà anche in futuro preminente anche se è evidente che anche questo tipo di cooperazione dovrà assumere via via di più le caratteristiche di impresa
Il mio movimento Complesso che contiene in realtà molto diverso e che io penso difficilmente i prospettiva potranno essere considerate
La stessa stregua
Ma questo non significa spezzare un legame tra queste realtà
Anche perché la mia convinzione è che la forza del movimento cooperativo
E anche nella capacità di sviluppare una sinergia
Di superare l'oggi che corporativi e settoriali
Di costruire una realtà economica nella quale la produzione
La commercializzazione e il consumo
L'innovazione possano camminare insieme darsi l'arma
Mettersi in comunicazione tra di loro
Secondo a mio giudizio una visione moderna che può sviluppare un più alto grado di efficienza e di produttività
Sono convinto che nella grande trasformazione del nostro Paese che è cominciata
Parlerà Walter credo Veltroni ma
Noi parliamo di un processo di grande trasformazione che Hina
L'entrata nella moneta europea è l'inizio di un cambiamento profondo vendita
Di un cambiamento il cui segno sociale sta nel passaggio da un Paese dominato dalla rendita e dell'assistenzialismo
Un Paese nel quale la principale fonte di ricchezza diffusa era il gli alti interessi sui titoli pubblici
Un Paese che viveva di debito per finanziare le clientele
E gli interessi sul debito per remunerare le famiglie
Un Paese che ha una moneta forte un basso tasso d'inflazione un basso costo del denaro
Che in questo modo difende i salari e gli interessi delle forze produttive
Il valore reale del salario e la possibilità per un imprenditore di andare a prendere il denaro ad un costo accettabile per investirlo e creare ricchezza questo cambiamento è già cominciato
Questo Paese già oggi è guidato da un'alleanza dei ceti produttivi moderne
E non più da un'alleanza fra il clientelismo e la rende
Naturalmente questa prospettiva è anche una sfida l'Europa è
Un agone in cui si misura la capacità competitiva del Paese non soltanto delle singole impressi
Questo richiede uno sforzo incessante di innovazione e di efficienza
Di modernizzazione il movimento cooperativo può esserne uno dei grandi protagonisti
Io non non pretendo di gareggiare leaderismo
Ma credo
Profondamente che mai abbiamo bisogno di più mercato in questo Paese
Credo che per aprire il mercato il problema fondamentale non sia de quello del abbattere le protezioni di cui hanno goduto le cooperative diciamo perché di forze protette rispetto a questo Paese
Se facciamo i conti a questo
E abbiamo avuto
Abbiamo avuto un capitalismo protetto innanzitutto un mercato ristretto e asfittico
Vogliamo al aprire il mercato una competizione vera
Nella quale gli interessi dei piccoli risparmiatori siano tutelati alla pari degli interessi dei grandi gruppi finanziari
Se vogliamo incoraggiare le famiglie italiane che non comprano più il botto
A investire sullo sviluppo del Paese dobbiamo garantire di questi loro Investimenti siano operino in un mercato trasparente
Effettivamente aperto
La cooperazione che è una forma importante investimento del risparmio
è una opportunità per investire risparmio per mettere insieme piccole piccoli patrimoni e costruire una realtà economico
Io credo io sono d'accordo con Marino che ha indicato i diversi campi
In cui il movimento cooperativo può contribuire ad una politica di sviluppo e per creare lavoro
Sottolineo in modo particolare
In modo particolare
E quel grande campo che legato alla riforma dello Stato sociale
E quindi
Ai servizi
Ai servizi alla persona anche perché ritengo che sia uno dei campi nei quali effettivamente ragionevole pensare
Che si possa creare lavoro in modo significativo mentre in altri settori
è molto importante la ristrutturazione di organizzazione penso nel settore della produzione lavoro delle costruzioni sono processi di riorganizzazione e di efficienza
Ma nei quali alla fine il mantenimento degli attuali livelli produttivi di di occupazione è già un obiettivo diciamo non facile da raggiungere
Ci sono invece campi nei quali noi possiamo neanche rapidamente creare massicciamente lavoro
E sono i campi della difesa dell'ambiente del recupero urbano ma dei servizi alla persona e della riforma dello stato sociale in modo particolare
Di una riforma che interpreti lo stato sociale in chiave meno statalista
Riservando però allo stato quel compito fondamentale di regolare e di garantire
Senza il quale non c'è neanche un mercato moderno
Noi vogliamo muovere in questa direzione
In quelle amministrazioni locali di cui ha parlato anche il collega Marzano si privatizza
Privatizziamo aziende pubbliche questo processo va avanti
E naturalmente quando si usa questa parola privato non si intende soltanto l'imprenditore privato ma anche quel privato sociale che il privato cooperativo che molto spesso può competere anche per la qualità dei servizi che offre in settori nei quali la qualità umana del servizio è importante almeno quanto l'efficienza
E non c'è dubbio che ci sono settori in cui questo elemento di passione civile di partecipazione può fornire al cittadino
Quel di più che è necessario per la qualità della vita
Io sono anche d'accordo con voi non è la prima volta che lo dico ma voglio ripeterlo
A futura memoria per il pomeriggio
Io sono convinto che una sinistra moderna debba incoraggiare il sindacato
A guardare in modo meno rigido più aperto
Alla rapporto tra il lavoro della cooperazione
Non c'è dubbio
Che dietro la forma cooperativa possano anche nascondersi forme odiose di super sfruttamento di di di lavoro non tutelato
Ma non dovrebbe essere difficile
Per un grande sindacato moderno popolare dice che poi ha la possibilità di un dialogo diretto con voi
Distingue
Laddove il socio lavoratore socio lavoratore di un'impresa cooperativa che nasce e laddove si tratta di una finzione per mascherare una forma di lavoro nero o di super sfruttamento
E
Che questa distinzione essenziale io credo che sia sbaglia una posizione
Che alla fine alla fine preferisce
Preferisce a vere
L'intangibilità
Di una forma astratta del rapporto del lavoro
E un disoccupato in più
Perché poi questo succede
E preferisco venne ispanica non da un sindacato che sappia anche negoziare un salario minore oggi in vista di un adeguamento domani una condizione particolare ma offrire a un giovane una possibilità di lavoro
Vedete non c'è dubbio
Non c'è dubbio è un discrimine è un discrimine difficile è una frontiera difficile
Ma la parola flessibilità può essere declinata in due modi completamente diverso certo che può esserci una flessibilità governata soltanto dall'alto sulla base delle esigenze del profitto dell'impresa dalla produttività
E alla fine mediatrice di diritti e di dignità per il lavoratore
Ma ci può essere una flessibilità progettata anche dal basso
Come esperienza di vita come possibilità di un lavoro più appagante in un dialogo e un sindacato moderno deve vivere su questa frontiera
Altrimenti si allontana dalla realtà lavoro e finisce soltanto per tutelare una forma astratta del rapporto di lavoro
Io credo che questa è una sfida rispetto alla quale non ci possiamo sottrarre e la realtà del mondo cooperativo per sua natura è la realtà di un mondo complesso flessibile di esperienze diverse
L'importante è che di queste esperienze
Il socio lavoratore sia davvero protagonista ecco perché questa dimensione democratica questa dimensione associativa è ineliminabile
Perché è una dimensione che fa la differenza
Da una flessibilità soltanto governata dall'alto e un progetto di vita un esperimento comune di cui il giovane socio lavoratore eh protagonista non oggetto solo due cose molto diverse
E questa diversità mi sta a cuore non la tutela di una visione astratta ma questa diversità mista a cuore
Io penso che
Il governo governo impegnato la nuova legislazione al Parlamento che cercherà di venire incontro a queste vostre esigenze e molto importante che il dialogo diretto tra le forze sociali
Aiuti a superare le incomprensioni e indichi i precipiti percorsi comuni non il nostro punto di vista non lo abbiamo nascosto abbiamo aperto anche un dialogo sincero con il sindacato
Che non vuole essere invasione di campo ma vuole essere stimolo e incoraggiamento alla innovazione
L'ultima cosa e davvero concludo voglio dirla sul
Su di voi
Voi voi dovete decidere voi nel vostro destino
Io debbo dire che per la mia antica vocazione unitario
Lì l'idea di vedervi tutti insieme in una grande assemblea comune mi mi fa molto piacere credo che sia un fatto positivo importante
Spero
Credo che diventi un'abitudine vero che diventi una vittima
Il futuro è insieme
Poi ci sono i i problemi sono le storie ci sono le organizzazioni con grande rispetto
Per le storie per riorganizzazione ma il futuro eh insieme cioè una comunanza di esperienze e di valori
In un rapporto di autonomia
Autonomia non collateralismo autonomia si può significare anche conflitto
Ma l'autonomia delle grandi forze sociali nel sistema bipolare
Comporta anche la possibilità di scegliere non di legarsi per la vittima di scegliere
Quando sono in campo due ipotesi di governo
Alla fine ce n'è una che
Inevitabilmente più vicina o persino meno lontana dai valori e dagli interessi che si rappresenta
L'autonomia delle grandi forze sociali è il superamento di ogni collateralismo ma è la capacità di scegliere come avviene nelle grandi democrazie dalle forze incarna
Tra le grandi opzioni quella che è la vicina
Dal punto di vista degli interessi e dei valori
Sarà compito nostro
E noi ci impegneremo per rimanere sempre i più vicini ai vostri interessi rimorsi valori
Grazie all'onorevole D'Alema per gli apprezzamenti
Le valutazioni fatte sul movimento cooperativo
In effetti io credo che ci siano parecchi temi sui quali non siamo impegnati oggi nel futuro a discutere
La forza della cooperazione quello di fare impresa di essere associazione di
Di concorrenti questo modo a creare quel tessuto associativo che serve non solo al proprio sviluppo ma la crescita di un tessuto di piccole e medie imprese quindi a dare vitalità economica
C'è c'è una differenza oggi
Di fondo tra il il nord e il sud del Paese e che nel Nord si è sviluppato un una micro associazione tante tante associazioni che mai conosciuti e ne fanno di questo una differenza negativa
Ora pensare sul significa porsi il problema di ricreare un tessuto associativo proprio come elemento di vitalità e di vitalità economica e di crescita
Siamo
Convinti che ci sia una frontiera nel campo dei servizi
Ma caldo voglio solo fare un accenno ha un problema delicato quando parliamo di servizi pensare così dura una risposta cooperativa dell'impresa e dall'imprenditore vita sana diciamo così
Alla riforma dello stato sociale implica una riforma della pubblica amministrazione bisogna superare la pratica del massimo ribasso negli appalti dei servizi
Perché questo finisse per privilegiare lavoro nero non è credibile che ci sia il quaranta per cento di ribasso per attività che hanno l'ottanta per cento di fatto di produzione date dal costo del lavoro
C'è una componente negativa bisogna che vi sia meno precarietà negli appalti non si favorisce la crescita di una imprenditorietà giovanile con appalti che sono assegnate per un anno quando l'investimento invece in se stesse sul propri ci proprio di diciamo sull'assistenza richiede ben altri tempi
C'è un problema di lavori socialmente utili come si stanno sviluppando e così via che anch'essi hanno un carato un contenuto assistenziale che impedisce in qualche modo il formarsi di una impresa insomma ci sono parecchie questioni sulle quali del complotto
Confronto è bene che si che si esprima
Lo stesso è stato riguarda la collocazione di campo io credo che si possa convenire così come qui è stato espresso sui termini di un confronto voglio solo ricordare che se nei principi
Istitutivi del movimento cooperativo quelli di Rastelli mille ottocentoquarantaquattro
C'è la neutralità politica e religiosa quei pionieri poco tempo dopo hanno costruito intese con un movimento politico
Perché non si può che essere parte di un mondo più grande e la lì solo che la sintonia non ebbe a trovarci con collateralismo ma su programmi su iniziative precise sul modo di interpretare la società e il modo di sviluppare il l'attività
Grazie onorevole D'Alema che come presidente della Bicamerale credo che ci debba lasciare per l'impegno di questi giorni
Vorrei prima di passare la parola a Giovanni Alemanno dare conto di alcuni telegrammi che sono arrivati senza darne lettura
Da parte del presidente del Consiglio Romano e Romano Prodi dal ministro del suo diretta sociale Livia Turco dal ministro dei lavori pubblici Paolo Costa da Elena Montecchi sottosegretario dei rapporti col Parlamento da Franco Barberi sottosegretario e protezione civile
L'Adriana Vignieri sottosegretario ministeri Interni da Vincenzo vita sottosegretario Ministero comunicazioni da Renzo Innocenti presidente della commissione lavori pubblici della Camera
Da Marida Bolognesi presidente la commissione pare Gene sociali della Camera da Demetrio Errigo
Commissione Ambiente Territorio Camera Alessandro Repetto commissione finanze della Camera
Francesco D'Onofrio presidente del CCD Giuseppe Avolio presidente Confederazione agricoltori Giuseppe De Rita presidente come io non la ringrazio non saluto i nostri ospiti
Sangalli e altri che sono qui presenti
Degna io ringrazio tutti senza il direttore del del del del ministero della cooperazione al ministero
Del del lavoro
Voglio solo ringrazio tutti quindi senza potermi intrattenere in citazioni personali vorrei concludere questa richiamo ai messaggi di saluto
Del e di orgoglio che sono arrivati da questi del dagli dagli amici che abbiamo prima dai rappresentanti delle dell'istituzione che prima o ho citato primo tetto vorrei solo citare brevemente
Un un pezzo dell'intervento che ci ha inviato il Presidente del Consiglio Nazionale delle comete lavoro Giuseppe De Rita perché contiene alcune indicazioni credo siano utili per il nostro lavoro delitti esprime esprime rammarico per essere impegnato Parigi non poteva essere qui
Esprime la convinzione di cambiamento in corso nel sistema economico e sociale dall'agricoltura credito dal consumo privato la alla solidarietà sociale impongo una frase forte di riflessione da parte del mondo cooperativo che in tali cambiamenti costantemente coinvolto e sostiene elencando un insieme di iniziative alle quali l'impresa cooperativa può essere proficuamente trova motivo di ragione di esistere oggi
E insiste ripete il fatto che non sviluppo che in ogni campo dello sviluppo cooperativo nel voto italiano quelle te devi vedere valorizzare la vostra presenza
Anche cosa non secondaria rivedendo le giunture interne del mondo cooperativo dalla base
Cioè dalla figura del socio lavoratore fino al vertice cioè la maturato trenta metri comuni fra le vostre quattro centrali e per questo ritiene necessario andare a una conferenza nazionale
Sulla cooperazione che lui stesso si era candidato a promuovere come si vede il problema il tema del socio lavoratore è molto vivo l'abbiamo colta anche qui
Nel pomeriggio torneremo su questo nella tavola rotonda la parola ora a Giovanni Alemanno responsabile delle politiche per il lavoro
Sindacali della di Alleanza Nazionale
Vi ringrazio per l'invito
Non è un compito semplice intervenire a un'assemblea i cooperatori dopo l'intervento del segretario dei Democratici sinistra D'Alema
Ma come vogliamo cominciare portando il saluto Avella mia presidente Gianfranco Fini che si scusa per impegni europei connessi poi anche agli impegni nazionali o per essere intervenuta non vorrei che fosse interpretata in maniera sbagliata il fatto che da parte alle forze di opposizione siano presenti soltanto i responsabili del settore come me Marzano e non i segretari di partito commenta anime Marini
C'è interessa ci attenzioni da parte di Alleanza nazionale nei confronti del movimento cooperativo
E per entrare subito all'argomento noi crediamo che il problema più volte evocata Arcore serialismo non si risolva con i sermoni
Ho capito adesso aspetto
Problema il problema si risolve
Pone l'attenzione Rispetto e il dialogo che esso merita
Su questo terreno ci siamo impegnati
Abbiamo superato tanto per parlarci anche anche una fase in cui in tutte le finanziarie
Da destra dalla dal centrodestra venivano emendamenti alle leggi finanziarie in cui i le risorse ulteriori si trovavano levando le alle cooperative
Abbiamo superato questa fase e vogliamo lavorare perché ci sia una capacità di comprendere quelle che sono le nuove esigenze dello sviluppo economico italiano di cui il movimento cooperativo a uno spazio e un ruolo che non si va esaurendo
Vede noi col di addestrando quando siamo un po'usciti dai sepolcri in cui in qualche modo stavamo dal punto di vista politico
Abbiamo scoperto tanti cooperatori di destra e tanti amministratori tanti sindaci di Alleanza Nazionale riescono a lavorare a collaborare agli enti locali con questa realtà
Questo è chiaramente un lavoro ancora embrionale ma è un lavoro che promette di avere grandi sviluppi e di portare sostanzialmente a un riequilibrio io non credo non penso
Che si debba partire dal presupposto di una sorta di sbilanciamento culturale di sbilanciamento politico al movimento cooperativo io credo che questa sia pensa possa appartenere a tutto lo schieramento polio Possa aprirà un dialogo in cui tutte le forze politiche possono essere impegnato
Credo anche
Che la credibilità di veto governativo si sviluppi
Trovando un equilibrio fra pluralismo e unitarietà penso che le esperienze le realtà di rappresentazione del mondo le cooperative debbano crescere
Ed è però cresce senza creare conflitti laceranti senza creare spaccature ma debbano crescere andando a raccogliere affettivamente quelle capacità di sindacato di rappresentanza che al movimento cooperativo alle centrali affidato io voglio concluda questa parte iniziare il mio intervento assicurargli che la parte a destra italiana eccessiva ovviamente interesse attenzione ai valori degli individui ma c'è anche vado attenzione ai valori comunitari
Per noi è un richiamo forte alla comunità nazionale assenso se il vertice di un insieme di richiami a valori comunitari che si devono stendere per tutto il corpo sociale
Detto questo io credo che il mondo cooperativo debba come è già stato locato ampiamente la relazione di Marini Marino
Opera su due terreni il primo e quella nuova imprenditorialità questa nuova imprenditorialità devi riuscire a sviluppare tutti i soggetti tutte le possibilità che sono presenti sul terreno l'imprenditorialità
Quindi anche un impegno e da soprattutto l'imprenditorialità che parte dal lavoro e non dal capitale
Ultimo l'imprenditorialità che affronta nel concetto Lella impresa sociale di cui le cooperative sociali sono a tutt'oggi l'unico vero soggetto operativo nella nostra realtà economica e sociale
L'altro aspetto è quello della sussidiarietà di una socialità non statalista
Sì noi veramente vogliamo costruire
Una meccanismo di solidarietà che non debba sempre ricorrere ingessatura la stampella statalista
Bene allora noi abbiamo bisogno
Di una capacità di creare socialità che nasca il corpo sociale che sappia costruire lavoro creare occupazione Hidalgo e occasioni di lavoro va be'questa costruzione di socialità che nasce in termini spontanei senza costrizioni senza dirigismo mi senza imposizioni dall'alto
E su questo l'esperienza come dicevo prima la cooperazione sociale è fondamentale
Vedete prima Marsano a sollecitate ha sottolineato l'aspetto imprenditoriale la necessità di una considerare senza troppi tutele tuttora che la realtà della imprenditoria
Noi sappiamo e questo è il punto sia soprattutto per la creazione di nuove imprenditorialità sappiamo che uno stato uno al Governo una politica che voglia ricorre sempre di meno alle logiche stataliste deve fare molta attenzione è un aspetto che l'aspetto dell'esternalità del ciclo produttivo esternalità di una iniziativa imprenditoriale
Non sono da questo punto di vista White all'impresa ci sono imprese che creano impatti sociali impatti ambientali negativi sono in paese realtà imprenditoriale che creano impatti sociali positivi
Va riconosciuto al mondo la cooperativa ha una capacità di impatto sociale positivo perché c'è un valore di inclusività sociale
Una capacità di creare legami di creare coinvolgimento che va riconosciuto
è in questo e su questo principio che non è un po'il cielo protezionistico Nevio alloggio ma è un principio economico vanno riconosciute le tutele i ferimenti
La promozione per il mondo delle cooperative è chiaro che ci vogliono i controlli è chiaro che bisogna sa per verificare questa effettivo l'impatto sociale positivo ma se in patto sociale positivo c'è è compito di una politica attenta a saperlo a premiare saperlo andare a sviluppare
Il punto chiave su cui ci misuriamo e sicuramente con il socio lavoratore
Un attento normative a questo punto di vista si muore proprio sul crinale del Nuovo paradigma che bisogna creare dal punto di vista sociale
Superata la logica rigida del fordismo alloggia rigida della prevalenza del lavoro dipendente
Quindi è su questo terreno che è una normativa equilibrata ma che sappia riconoscere l'originalità di questa figura e che non pretenda di omologare la nessuna delle altre figure presenti nel mercato del lavoro è il dato centrale su cui si apre la prospettiva di una crescita del movimento cooperativo
Quindi da questo punto di vista è necessario che dal dibattito di cui anche questa Assemblea un momento si vada rapidamente all'Aule parlamentari da questo pur risale a sanzione impegnata perché ci sia questo riconoscimento è sicura autonoma non riconducibile non riducibile ad altre tipologie dal mercato del lavoro
Io concludo dicendo che siamo tutti alla ricerca di un modello europeo
Per il mercato del lavoro modello europeo che riesca venderà contemperare la flessibilità adattabilità dell'impresa con la tutela del lavoro
Questo modello europeo e alla ricerca è è necessaria perché se noi guardiamo gli indici disoccupazione vediamo che la diversità di amici su Cuba azione ai Paesi europei è il Nord America o il Giappone è data dalla difficoltà di individuare questo modello
Ma noi crediamo che questo modello in cui ripeto flessibilità si devono legare alla tutela del lavoro vada cercata vada raggiunto
E chiediamo che la il valore guida il valore di riferimento per questo modello debba essere quello della partecipazione della democrazia sociale
Ed economica il riferimento al valore la partecipazione apre questa prospettiva ampia per il vostro movimento
Io sono qui a dirvi da parte nostra c'è estrema attenzione affinché è un movimento cooperativo moderno abbia suo ruolo forte nella seconda Repubblica dobbiamo costruire insieme e riesca insieme a costruire quella risposta per l'occupazione che oggi è la grande sfida di tutto lo sviluppo economico vi ringrazio
Grazie
Grazie onorevole del malanno
Il tema del socio lavoratore come si vede un tema molto caldo ne parleremo sicuramente anche oggi con i sindacati
Noi c'è una proposta elaborata noi contiamo sull'impegno delle forze politiche presenti in Parlamento perché questo tema e queste proposte siano affrontate con tempestività in modo da arrivare a una nuova regolamentazione
Poi la parola
Lodevole Franco Marini
L'unità
Che utile zero brevemente per qualche considerazione
Debbo dire
Che apprezzo anche questa vostra capacità di stare qui assieme
Questa mattina tutti
Mi pare se guardo questo vostro manifesto fate riferimento a cinquant'anni insomma quarantotto cinquantotto mi pare che qualcosa sia cambiato in Italia e quindi
Ogni tanto troviamo qualcuno che ci vuole riportare a questi cinquant'anni dietro ma anche quelli di noi che sono più affezionati
Se le hanno alle loro radici
Alla loro ideologia perché in questo modernismo dilagante anche parole non
Così spregevoli mi sembra che vengono abbandonate come cose ormai fuori dalla storia noi affezionati alla nostra storia le nostre battaglie quelle che partono da cinquant'anni fa
Dentro questo straordinario cambiamento che caratterizza il mondo moderno e la velocità di questo cambiamento
Vediamo ed apprezziamo questo sforzo di ricerca di coesione di unità nell'interesse del Paese
Che non può essere trascurato
Io dichiaro anche che insomma quel minimo di serietà necessaria sempre in queste occasioni non lo abbandonata perché Marino non l'ho ascoltato questa mattina ma ieri sera tardi ho letto la sua relazione
Tant'è vero che le tre considerazione che voglio fare dalle da letture riflessioni ventrale la prima
Non è formale nelle parole di tutti ultimo Alemanno
E solo chi non ha la visione della difficoltà e delle priorità
Che toccano oggi l'organizzazione produttiva e sociale nel nostro Paese ma in tutti i Paesi avanzati
E in Europa può sottovalutare il ruolo e l'apporto
Che questo movimento questa forza economica oltre che il movimento che voi rappresentate
Il suo rilievo nella economia moderna e nella prospettiva di questi nostri paesi
Per aiutare a dare risposta a quella emergenza che non finirà nel breve continuerà proprio per i profondi cambiamenti di organizzativi e produttivi che ci sono che il lavoro
Come qualcuno di voi sa io faccio un altro mestiere prima di occuparmi di politica anzi quello prevalente è stato l'altro
Lì ero bravo a quattro è un po'complicato non lo so è un po'più difficile ma
E in quel primo mestiere noi facemmo un errore
Io ci ritorno spesso negli anni sessanta ma non lo fece solo il sindacato ci fu una valutazione dello sviluppo dei suoi problemi forse non si capiva velocità e l'accelerazione della storia anche economica
Ma quando per la prima volta a partire dai primi del Novecento il nostro Paese il tocco sfioro la piena occupazione con il processo accelerato di industrializzazione degli anni sessanta
Metà fine anni Sessanta fino alla metà degli anni Settanta
Tutti pensammo
Guardando anche i rapporti internazionali allora favorevoli ai Paesi manifatturieri
Fortemente industrializzati anche nei pro nei rapporti di scambio con i produttori di materie materie prime che ormai la forza di questi nostri paesi che puntavano sulla grande industrializzazione avrebbe risolto problemi di ricchezza di tenuta di sviluppo e di lavoro
Per una breve stagione fu così e trascura mo'tante cose l'ambiente l'attenzione alla diffusione
Della iniziativa tipica del nostro Paese dalla piccola e media impresa al vostro movimento io credo di non forzare la realtà
E di essere intellettualmente onesto se dico che oggi chissà cosa vuol dire creare posti di lavoro
Chissà anche lo sviluppo di un Paese necessario per ragionare di queste cose la premessa
Ma che anche la difesa della ripresa di grandi settori industriali con questa corsa inarrestabile
Della ricerca che trova poi applicazioni ai settori produttivi
è che la ragione dell'ansia della insicurezza non solo della nostra vita ma anche dei nostri settori economici sa che non possiamo abbandonare la ricerca della presenza italiana nei gruppi trainanti dei settori trainanti dell'economia mondiale anche perché il nostro costo del lavoro e altro Mantilla Boro
Con investimenti unitari più bassi ma lavoro stabile e qualificato e la Rete
Per fortuna in Italia forte dalla piccola e media impresa del movimento cooperativo che può dare una risposta fondamentale per togliere i nostri giovani da questa insicurezza in particolare per quanto riguarda il lavoro che non tocca per fortuna il tenore di vita molte volte
I nostri vecchi emigrarono perché allora c'era fame disoccupazione miseria oggi forse in molti casi in questo non c'è mai lavoro e l'emergenza di questi nostri tempi e lo sarà ancora
Mi fermo qui su questo punto quindi la rivendicazione mostra di una legislazione che alleggerisca
Di una legislazione che semplifichi che renda più flessibile Collecchio alla vostra situazione
Che finalmente
Ragioni seriamente sulla figura del socio lavoratore trascurato nel passato anzi avversata e qualche volta anche da voi da settori vostri visti con una certa sufficienza questo è un impegno
Che consapevole della riflessione più generale che io ho fatto non faccio fatica ad assumere ci sono autorevolissimi ministri del nostro governo debbo dire
Che io ho l'orgoglio di
Come maggioranza come uno dei partiti della maggioranza di governo chiede di dire che nell'approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria
Con la serietà anche deve
Contraddistinguere il dibattito su questi problemi il governo si è posto un obiettivo da noi sostenuto anche di alleggerimento fiscale nel prossimo futuro e questo ed un legame con le altre considerazioni per aprire spazio serio
Alla vostra iniziativa
C'è poi il dibattito rivendicato pure da Marino lo spazio nel rapporto con i poteri dello Stato
Questa idea di di di chi è più vicino al cittadino lavori un'idea antica della nostra storia di cattolici impegnati nel sociale
Questa idea di sussidiarietà nuovi siamo profondamente convince lo spazio all'iniziativa associata o individuale
Qui però debbo dire che ci capita
Una esperienza un po'singolare hanno voi
Che ci riteniamo non so se degnamente ieri di di quella lunga storia così importante nella vita del nostro Paese
A me piace più dire del pensiero cristiano sociale
Senza riferirmi al mio amico Carniti quell'una cosa più ristretta ma proprio così in generale
Ci capita una cosa un po'singolare
Perché sulla sussidiarietà su questo spazio alle associazioni al privato rispetto ai poteri dello Stato
C'è stato una battaglia forte dell'onorevole Berlusconi che ci richiamava alla coerenza su questo piano
Perfino Bertinotti sere fa in un dibattito televisivo ma detto ma siate coerenti al pensiero cattolico democratico e dissi no a Bach pure tu uno ogni tanto ci richiama ci richiamano un po'io debbo dire che
Non possiamo però caro Marino tu non lo fai
Non avere chiara la distinzione tra lo spazio all'iniziativa sociale individuale rispetto ai poteri dello Stato e la mancanza assoluta di regole che una volta si chiamava liberissimo
Se la sussidiarietà viene impiegata per togliere comunque questo rapporto di collaborazione tra l'enorme spazio da dare all'associazione privati e lo Stato perché si imbocca una società senza avevo allora avremmo qualche obiezione
E si se insistono i le banche richiamare chi è vero che nella storia del Novecento
Il secolo degli Stati forti e dilaganti della centralizzazione del dominio dello stato di colori diversi ma le ideologie si toccavano su questo punto
La cultura sociale la dottrina sociale della Chiesa ci ha richiamati e c'ha mai stato sul no all'invadenza dello Stato
Per me è facile richiamare che invece in una situazione di liberismo dilagante
Dello Stato liberale italiano alla fine dell'Ottocento il Papa che prima ragiono di queste cose nella Rerum Novarum non disprezzo o di richiamare lo Stato ha qualche regola e a un minimo di legislazione sociale
Allora voglio dire un po'di attenzione
Meno entusiasmo da parte di un su queste cose vorrei dire
In particolare
Agli esponenti del
Partito che guida il polo proprio c'è bisogno di ragionare
Molto più attenta niente e
Seriamente io poi su questo piano
Identico come segretario di un partito che esprime posizioni
Che fanno riferimento al pensiero cattolico democratico la responsabilità dei laici nella scelta dalla politica
Sono aperte grandi questioni che attraversano anche la maggioranza
Il flagello della deroga nostra atteggiamento verso questo grande problema che tocca i giovani
La frontiera della vita
Con questa nostra civiltà che si è ha confini sui quali delle regole bisogna ammettere perché questa ricerca non tocca solo gli assetti produttivi ma anche altri più delicati aspetti della vittima
Sul problemi della scuola noi su questi problemi guardiamo con grande rispetto all'insegnamento e al richiamo della chiesa
Ma rivendichiamo la nostra libertà di laici di cittadini che si ispirano a questi principi per assumerci fino in fondo le nostre responsabilità
E visto che i richiami avvolta fuori luogo ogni tanto ne sento qualcuno
Credo che non riterrete sgradevole che abbia colto l'occasione di questa platea così importante per fare anche questa sottolineatura che non mi è uscita per caso ci pensavo di seduta alla sedia prima di fare
In conclusione c'è un'altra frase di
Marino che m'ha colpito proprio quella che un po'ha toccato all'inizio io
Quando dice la consapevolezza di ciò che distingue non cancella la consapevolezza di ciò che unisce
Questo riguarda anche la nostra condizione politica ora
Io
Forse Alemanno su questo non sarà molto d'accordo perché io so bene lui appartiene all'ala del suo partito anche dichiaratamente come richiama più nel filone sociale
Però debbo dire se i problemi del nostro Paese oggi sono le priorità della politica e della nostra società le priorità vere
Che non sono solo dell'Italia ma anche di Paesi che sembravano più forti Dinoi come legare in sviluppo e difesa e sviluppo del lavoro
Questo è il nostro problema abbiamo troppo giovani
Toccati nella loro speranza prima che nelle loro condizioni materiali dall'incertezza sul proprio avvenire
Troppi e troppo concentrati in un Paese che mostra squilibri forti ancora territoriali se questo è il problema il problema anche della politica oltre che dell'economia e della società
E quello dello sviluppo e come difendere il lavoro non più scontato visto che l'equazione alla quale eravamo abituati più investimenti fino al sessanta non cent'anni fa
Più investimenti più produzione più lavorerà un'equazione regge oggi è saltata
Perché ci possono essere le prime due cose la terza non c'è qualche volta si riduce quindi un problema enorme davanti alla prospettiva di questa nostra società se l'altra priorità è come mettere le mani
A questa protezione a questa Rete del cosiddetto Stato sociale
Che va profondamente rivisitata
Va riformato perché ormai i riferimenti della struttura della società sono diversi ma disteso
Proprio dentro l'incertezza e l'ansia del mondo moderno l'Europa caratterizzata da questi punti di certezza non li può cancellare il secondo
Se queste sono le priorità insieme ad altri
Io debbo dire che l'alleanza di centro sinistra dell'Ulivo
Ci pare culturalmente più attrezzata più forte per tentare di rispondere a questi problemi
Ed è vero che ci sono cose che ci dividono ma questa aspirazione a coniugare sviluppo e giustizia
E qualcosa che dentro questa sia rammentano i abbia noi ci impegniamo anche per le riforme oggi è un una giornata delicata perché il gioco diretto della politica
Può sembrare anche influente o gli interessi immediati della politica sulle scelte di fondo che dobbiamo fare
Io credo che il nostro Paese che rispetta queste grandi questioni che anche voi discutete ha bisogno di maggiore stabilità politica perché in Europa ci sia per merito di questo governo
E io credo che ci sarà più Europa politica dopo le scelte economiche che abbiamo fatto noi abbiamo la necessità non il dovere di avere più stabili stabilità delle nostre istituzioni politiche perché in Europa lo hanno e non si interviene su queste grandi questioni senza vere una spazio ragionevoli davanti a sé cioè bisogna ancora di dare più potere al cittadino
Io credo che
Un inascoltato profeta inascoltato allora anche dentro il sugo il nostro partito come il senatore Ruffilli queste cose non le diceva oggi fu stroncato dal terrorismo allora
Però parlava del cittadino arbitro della politica contro la pratica della presentazione al voto della raccolta del voto con le mani libere dopo per le elezioni o per il gli accordi di governo e il rapporto di fiducia tra istituzioni politiche cittadine legato a questo il cittadino deve sapere per chi vota per quale coalizione meglio anche per quale premier
E poi Dio solo sa se non c'è bisogno dentro questo cambiamento che ci circonda di regole che assicurino un ricambio fisiologico dei gruppi dirigenti politici
Nella storia è capitato pure
Che gli stessi gruppi dirigenti siano stata al Governo per quarant'anni oppure di più Mario contingenze particolari dovremmo approfondire non mi interessa
Ma che dentro il cambiamento che viviamo nel settore economico sociale ci siano regole che assicurino quando è necessario un ricambio fisiologico queste un interesse generale del Paese
E allora io credo che per quanto la vicenda politica immediata può suscitare turbolenze l'esigenza di dare regole precise al Paese sia un dovere
Al quale tutti dovremmo guardare con grande senso di responsabilità il mio impegno visto che la priorità è il lavoro
E portare il mio partito ha una straordinaria attenzione alle vostre richieste ai cambiamenti che fate e alla vostra iniziativa alla quale auguro di cuore e buon lavoro
Grazie all'onorevole Marino Marini
Ci sono problemi concreti che sugli impegni che qui sono state espresse che sicuramente corrispondono alle esigenze che oggi noi avvertiamo per far crescere il movimento cooperativo per dare per contribuire ai problemi dell'occupazione dello sviluppo economico abbia bisogno di una nuova legislazione cooperativa sul socio lavoratore per fare lavoro associato correttamente abbia bisogno d'organizzazione cooperativa
Per compensare quel deficit che oggi abbiamo verso le altre forme di impresa nella questa vita di accesso ad esempio i capitali alla capitalizzazione finanziamento ci sono grande questione quindi di regole perché il mercato si è veramente libero e sono regole che vanno ancorate dei principi il la dottrina sociale della Chiesa io credo si ritrova bene nell'ambito della Della ispirazione del movimento cooperativo insieme agli altri principi cade con il movimento cooperativo di diverse spiegazioni quelli d'origine mille ottocentoquarantaquattro dei del momento elevate dal movimento che artiste dal dal socialismo utopistico quelli dalla Costituzione
Che ripropongono la funzione sociale della Coppa dell'impresa tutta e una valorizzazione dell'impresa cooperativa grazie per queste sollecitazioni per questi impegni ora la parola il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni
Al quale siamo particolarmente grati non solo per la sua presenza qui
Ma perché abbiamo molto in voga in questi mesi un interlocutore attento ad ascoltare le proposte del movimento cooperativo contiamo di averne di avere questo ascolto e questo possibilità di dialogo nel prossimo futuro grazie
Grazie a voi io credo che il lavoro di questa vostra assemblea nazionale
E la stessa convocazione le cose che Marino ha detto nella sua introduzione
Costituiscano lo dico senza il rituale omaggio formale che si deve compiere nei confronti di un'assemblea che si ha di fronte costituiscano un fatto nuovo vorrei dire in qualche misura la testimonianza di quanto questo Paese stia radicalmente sostanzialmente cambia
Chi vive nel proprio tempo
Chi vive in una comunità come appunto in paese
Ha difficoltà a vedere con la necessaria e nitidezza e con la necessaria chiarezza i mutamenti che sono in atto
Vivere in un Paese come vivere in un corpo umano ci si accorge dei mutamenti solo sul lungo periodo
E questo Paese sicuramente oggi sta cambiando
Se avessimo la possibilità di staccarci un po'dal contingente quotidiano
E potessimo guardare il paesaggio italiano un po'dall'alto potessimo vedere cosa sta accadendo nell'impresa e cosa sta accadendo
Nel mondo del lavoro
Vedremmo che ci sono profondi cambiamenti
E questi cambiamenti riguardano
Le forze dell'imprenditoria italiana
Riguardano ma complesse articolata geografia del mondo che opera nel settore sociale
E riguarda anche mutamenti delle organizzazioni rappresentative di questi monti
Considero anch'io lo hanno detto D'Alema e Marini lo voglio dire
Con molta
Con molta convinzione
Considero anch'io un fatto di straordinaria importanza il fatto che voi siate qui tutti insieme
E che questo essere insieme non significhi cancellare le distinzioni ciascuno di voi viene da una storia profonda ma una storia lontana viene da battaglie importanti da conquiste faticosamente realizzata
Nessuno di voi ha credo l'intenzione di cancellare se stesso e la sua storia
E tuttavia oggi è il tempo in questo Paese in generale delle società moderne
Nelle quali tra persone che hanno e voi avete in comune esperienze valori idee è venuto il tempo in cui gli elementi di unità possono essere più forti degli elementi divisi
Si resta a se stessi ma se essi stessi insieme
Questo valore che mi pare stia percorrendo il complesso che la vita associativa del Paese
E che in qualche misura è anche la testimonianza del fatto che
Il vecchio tempo le quali il collateralismo tra virgolette per usare respingiamo le prudenze che anche Marino usato nella sua relazione il collateralismo era figlio di un mondo e di una società politica organizzata in un altro modo
Quel mondo è quella solita politica non ci sono più
E oggi mi pare che il doppio movimento che si realizza in questa vostra Assemblea e nella elaborazione che qui è stata presentata sia esattamente questo l'affermazione piena e totale della propria autonomia
E accompagnata questa la costruzione di una nuova unità di una nuova convergenze tra associazioni che sono state differenti in un tempo diverso della vita del nostro Paese
Ora voi siete un settore forte dinamico moderno nella società italiana siete un settore capace di creare grandi opportunità di lavoro e grandi opportunità di ricchezza
Siete un settore in trasformazione certo più complesso e articolato di quanto fosse nel passato
Fatto di iniziative di interventi importanti in campo sociale
Ma anche in modo crescente di rapporti sempre più stretti con il mercato e con le sue regole di comportamento prima Ivano Barberini in una delle interlocuzioni con uno degli interventi ha ricordato il fatto che sicuramente la ricchezza
E la forza e le radici del movimento cooperativo italiano
Hanno nella storia del nostro Paese un tratto del tutto peculiare
Il fenomeno è sicuramente un fenomeno che ha una sua peculiarità italiana ma non è un fenomeno solo italiano
Anzi
Proprio l'affermazione della consapevolezza diffusa è ormai unanime chicche questi alla Società entro la quale noi viviamo
E che dentro questa società il valore dell'impresa è un valore che assume sempre maggiore importanza be'porta con sé anche il fatto che l'impresa cambia la sua natura anche qui io vedo un doppio movimento
Dentro un movimento come il vostro movimento cooperativo che non viene meno alla sua identità di movimento ispirato affini a valori di socialità ma al tempo stesso si fa impresa tanto quanto è naturale che sia ma al tempo stesso io vedo un altro movimento
E cioè vedo settori dell'imprenditoria in particolare settori dell'imprenditoria giovanile
Di questo Paese
Che cominciano a pensare c'è un grande ricchissimo dibattito in America un dibattito che che attraversa diciamo persino al dibattito politico in quel Paese cominciano a pensare che la funzione dell'impresa si anche una funzione uso l'espressione esattamente
Estratta dalla loro discussione sì anche una funzione etica
Cioè che ci sia un'etica del capitalismo che deve essere affrontata e che sta nella relazione tra il processo di costruzione del profitto e il rafforzamento dell'impresa con il contesto sociale sul quale si
Io vedo anche in Italia nascere una nuova generazione di imprenditori così
Che sono gli imprenditori che tengono vivo il Paese attraverso il tessuto tra piccola media impresa e diciamo
Qualcosa che
E e limitrofo spesso all'esperienza della vostra della vostra del vostro movimento ma anche che riguardano grandi imprese se mi permettete
Io vorrei parlando di giovani imprenditori che hanno dentro valori etici e che costituiscono una grande risorsa collettiva per il Paese
Vorrei ricordare una persona che non c'è più alla quale io ero molto affezionato che era
Figlio di una grande famiglia che tuttavia aveva cominciato ad affermare una idea
Dell'impresa e del capitalismo molto carica di questi valori di queste idee di queste suggestioni di carattere sociale mi riferisco a Giovanni Alberto Agnelli la cui scomparsa è una perdita non solo per quella impresa ma è una perdita per il Paese perché è di una generazione nuova di imprenditori cosicché l'Italia ha bisogno così come ha bisogno della piena affermazione di un movimento come il vostro che tiene insieme queste due dimensioni
Questa Assemblea aggiungo un altro argomento per sottolineare l'importanza di questa momenti di discussione è di assoluta rilevanza perché si tiene a poche settimane di distanza dall'ingresso ufficiale del nostro Paese nell'Europa della moneta
Il traguardo dell'euro lo abbiamo raggiunto come Governo
L'abbiamo raggiunto come Parlamento
Lo abbiamo raggiunto come Paese in primo luogo
E lo abbiamo raggiunto per effetto del fatto che dal novantadue in poi si sono attuate politiche a livello di governo e poi si è attuata una strategia di concertazione con le parti sociali che ha consentito di affrontare la sfida tra le più difficili
Una sfida terza la quale il Paese avrebbe potuto seriamente compromettere il suo destino guardate questo è stato se posso diciamo fare una considerazione
Meno ufficiale di quanto probabilmente il mio ruolo richiederebbe questo è stato il grande assillo mostri
Fin dal primo momento in cui abbiamo cominciato il nostro lavoro mai se Abramo che avevamo di fronte una sfida senza girone di ritorno
Se l'avessimo vinte avremmo portato il nostro Paese là dove il nostro Paese deve naturalmente sta ma se l'avessimo perduta avremmo compromesso il destino dell'Italia per un lungo periodo di tempo e dunque la ostinazione la tenace la durezza con la quale nel corso di questi due anni
Noi abbiamo cercato di parlare un linguaggio di responsabilità che certo è più difficile del come posso dire di quei linguaggi che la politica declina spesso e che sono più improntati alla sollecitazione demagogica è chiaro che è una è una sfida più difficile però la della raggiunta costituisce per l'Italia
Un passaggio di fase assolutamente determinante
Aggiungo come è stato detto giustamente che Maastricht onomastico il risanamento finanziario era comunque necessario
Se noi volevamo assicurare un futuro al nostro Paese non potevamo continuare a vivere con un Paese che aveva un'effervescenza momentanei è una grande incertezza di fondo determinata dal fatto che la sua ricchezza era data da due fattori di squilibrio generale del Paese mi riferisco alla debolezza della nostra moneta e alla fortissima
Prevalenza della rendita su un investimento produttivo questi due elementi che erano elementi fisiologici per la debolezza italiana
Hanno dato effervescenza sul breve periodo a ad una nostro paese ma sul lungo periodo costituivano una minaccia autentica al destino dell'intera
Oggi voi per la prima volta in trent'anni
Viviamo e possiamo operare voi siete
Impresa cooperativa potete operare con un'inflazione sotto il due per cento un'inflazione che è tornata ai livelli degli anni sessanta
Con tassi d'interesse al cinque sei per cento con una moneta stabile con bilancio pubblico in ordine con la prospettiva finalmente dopo anni
Di leggi finanziarie che non contemplino tagli alla spesa sociale o inasprimenti fiscali al contrario come è stato ricordato da Franco Marini nel documento di programmazione economico finanziari noi abbiamo assunto un impegno ad una progressiva riduzione della pressione progressive realistica riduzione della pressione fiscale che non è solo vorrei dirlo il prodotto di un circolo meno
Come posso dire meno
Assurdo di quello che abbiamo avuto nel passato tra pressione fiscale ed evasione fiscale ma è il frutto di una riforma fiscale che si sta realizzando
Se non riusciremo nel tempo a ridurre la pressione sarà prefetto del fatto che sia adottata ne parlerà credo poi il ministro Visco una politica di riforma fiscale che ha
Mirato ai due obiettivi appunto certo ridurre l'evasione ma sicuramente rimodulare riparametrare razionalizzare l'intero sistema tuttavia l'Italia di oggi per questo cominciato dicendo
Che c'è un cambiamento in atto l'Italia di oggi è un paesaggio dentro il quale il vostro lavoro
A queste parametri differenti dal passato
Noi dobbiamo credo da questo punto di vista della consapevolezza del fatto che l'ingresso in Europa costituisce un vincolo è un'opportunità le due cose insieme sarebbe sbagliata lo voglio dire molto sinceramente un'identificazione come troppo spesso ancora accadere dell'adozione delle monete della moneta unica con le politiche di rigore adottate dal governo ai fini del risanamento finanziario questa identificazione
E e poco rispetto a lo sforzo che il Paese a fare
Anche perché questa identificazione
Poi si traduce in una conseguenza cioè l'idea che le politiche di risanamento e di rigore finanziario una volta centrato l'obiettivo europeo cesserebbero di essere una priorità
Oggi sappiamo che non è così
Ebbene infatti ribadire lo voglio fare oggi che rigore e consapevolezza degli equilibri di bilancio
Costituiscono il rispetto degli accordi sottoscritti in sede comunitaria ma che soprattutto rappresentano una delle condizioni imprescindibili perché sviluppo e crescita dell'occupazione possano rafforzarsi in modo sano
Non più indipendenti da un uso distorto del cambio peraltro oggi impossibilitato dall'introduzione dell'Euro o dalla carta di credito del debito pubblico
Si tratta di affermazioni che oggi possono avere un riscontro nella realtà
Infatti mi pare che lo sforzo che abbiamo compiuto oggi ci possa consentire di guardare al Paese come a un Paese che tiene insieme
Il risanamento finanziario e una fase di crescita dell'economia
I dati sono non le nostre parole a testimoniare il fatto che abbiamo un aumento del PIL superiore persino alle previsioni che avevamo fatto l'anno scorso c'è un buon andamento delle esportazioni
Ci sono dopo molti anni primi segnali parziali ma primi segnali positivi sul piano d'occupazione
C'è maggiore fiducia nelle famiglie ci sono attese significative degli imprenditori rispetto ad un aumento degli investimenti e alla nascita di nuove imprese tutte indicazioni che finalmente cominciano investire non solo le regioni più sviluppata del Paese quelle dove diciamo il problema dell'occupazione è un problema
Non prioritario per usarlo senza ma anche quelle aree del Mezzogiorno
Per le quali il passaggio a un sistema autonomo e autosufficiente costituisce la maggiore sfida per il Paese
Io non credo che noi possiamo
Non mettere oggi nella sfida per il lavoro la stessa intensità che abbiamo messo
Nella sfida per il raggiungimento dell'obiettivo europeo non è accettabile che l'Italia sia un Paese che va in Europa avendo regioni nelle quali il cinquantatré per cento dei ragazzi cinquantatré un cinquantasei per cento come in Sardegna dei ragazzi non trova lavoro o dove abbiamo quindici si occupazione a ventidue A ventiquattro per cento
Questa è la grande sfida ma sia chiaro questa sfida non è altro dal risanamento finanziario
Perché questa sfida la vinceremo solo se riusciremo a creare condizioni
Di opportunità per l'impresa non se continueremo le vecchie politiche assistenzialiste del passato immaginando di tamponare per un certo periodo un'emergenza ma di lasciare strutturalmente le cose come sono
Ci vorrà del tempo e chiunque dica il contrario padella demagogica perché il riformismo un cambiamento
Del tipo di quello che lo abbiamo conosciuto richiede tempo inevitabilmente ma questo processo è già in corso
E ciò che è importante che tutto il Paese
Governo maggioranza Parlamento a forze sociali sindacati senta non questo come l'obiettivo prioritario dell'impegno io da questo punto di vista penso che nel corso dei prossimi mesi avremo già qualche indicatore positivo che si sarà mosso già oggi vedo che il numero delle imprese che nascono nel Mezzogiorno è numero che non ha paragoni da molti anni a questa parte
E vedo che alcuni degli strumenti che abbiamo messo in campo cominciano a generare opportunità
Vorrei però cogliere l'occasione di questo discorso oggi per fare una una considerazione di carattere politico
Vedete noi abbiamo fatto una politica dura no abbiamo fatto una politica nella quale abbiamo cercato mi pare obiettivamente ripeto sono i numeri a dirlo siamo riusciti anche se rimangono immensi problemi del Paese ne parlerò da qui a un attimo siamo riusciti a coniugare rigore e riprese
è importante vedere come il Paese ha reagito dal punto di vista politico e questo lo dico perché ho letto in questi giorni
Anche qui non citerò mio opinioni ma citano numeri i numeri sono difficilmente contestabili almeno quelli che sto per citare su altre possono esservi molti margini di valutazione ho letto in questi giorni una rappresentazione dell'esito elettorale
Che francamente non do corrisponde ai numeri ora gli esiti elettorali quante volte nel corso del quasi sempre anzi accorsi alle ultime elezioni siamo tutti in corso in giganteschi errori io per questo mi sono dato come principio quello di parlare
Almeno ventiquattro ore dopo che sono cominciati atto del perché tante volte si è detto le elezioni vanno così che andavano cosa
E il giorno dopo si sono dovute fare grandi correzioni io registro ma lo registro
Come posso dire con freddezza
Che
Diciamo qual è l'unico dato veramente politico
No politico che ha una influenza politica e dato le elezioni provinciali è ovvio che sono quelle maggiormente sottratte alla frammentazione alla all'elemento di localismo sanno che talvolta c'è perché si tratta e sceglie il primo certo di cittadino le elezioni provinciali sono quelle che hanno maggiore valore e allora vediamo come sono andate perché
Vediamole anche per misurare siccome da quando noi siamo al governo abbiamo avuto molti
Molte prove elettorali e tutte sono andate bene anzi fino all'ultima quella dei sindaci di novembre che è andata
Al di là di ogni aspettativa naturalmente non solo per me del governo primo luogo per merito dei sindaci
Che hanno ben operato
Beh io sono interessato dal punto di vista dell'analisi della Società italiana non la rivendicazione che qui non avrei ragione di fare di un risultato elettorale più o meno positivo di guardare il nostro risultato non non darò cifre che riguardano il risultato dell'opposizione d'altra parte stanno scritte sui giornali e per il campione dal quale parlo quella del delle elezioni provinciali sono facilmente riscontrabile parlo per me
Parlo per un governo che ha dovuto fare in due anni e questa politica di risanamento finanziario e che dunque poteva anche incorrere nel nel rischio di pagare un prezzo il riepilogo generale proprio delle provinciali dei dell'insieme delle forze di centrosinistra
Passare dal trentasette virgola uno delle politiche del novantasei che sono l'unico parametro perché è l'unico nel quale c'era l'aggregazione dell'Ulivo al quarantatré virgola sei con un incremento del sei virgola cinque per cento
E anche in Sicilia dove permangono problemi sociali spaventò oggi dei quali tutti quanti abbiamo contezza
E dove esistono problemi seri per riuscire ad affermare che di Bin mente stabilmente una politica di rinnovamento le forze del centrosinistra passano dal trentasei virgola quattro delle politiche del novantasei al quarantatré virgola cinque
Come un incremento del sette virgola questi sono i numeri non le opinioni in numeri di questa tornata elettorale
E questo conferma che noi dobbiamo continuare ma in questo caso esco dal noi governo o maggioranza e dicono i Paesi dobbiamo continuare lungo una via che è stata una delle condizioni essenziali del successo di risanamento finanziario dell'ammissione all'euro e cioè la stabilità politica senza la possibilità per il governo di lavorare in modo continuato e coerente per due anni come abbiamo e con una prospettiva Malone anche per i prossimi anni come abbiano possiamo avere la certezza che il Paese sarebbe ancora immerso in un mondo di mezze decisioni di incertezze di scarsa affidabilità sia internazionale sia verso i propri cittadini
Questo è importante perché senza il fattore stabilità politica senza regole che consolidino la certezza dei governi di poter fare ciò a cui sono stati chiamati dall'elettorato
Anche la grande avventura europea e destinata a svolgersi in modo precario balbettante con il rischio di una progressiva emarginazione del Paese da grandi vantaggi delle
E cioè la crescita degli investimenti e delle opportunità di occupazione la diffusione dell'innovazione la maggiore autorevolezza e forza economica dell'Europa
Oggi parlare di Europa oggi stare in Europa significa prima di tutto coniugare la parola stabilita
Colgo anche questa occasione per dire che mi auguro che il processo di riforma istituzionale che in corso possa concludersi positivamente
E Possa non interrompersi garantendo al paese in quelle condizioni di stabilità e quel bipolarismo
Che è la condizione per la quale l'Italia possa essere
Un Paese come gli altri Paesi occidentali in grado di avere un voto da parte degli elettori un governo che attua un programma e un giudizio successivo da parte dei lettori stessi tuttavia
Dobbiamo sapere che la sfida riformista di questo Paese ha di fronte a sé compiti molto duri è molto difficile noi abbiamo altri parametri di convergenza che non sono solo quelli monetari tutti italiani riguardano in primo luogo l'occupazione come ho detto prima la scuola e la formazione dove siamo molto lontani da parametri europei
La ricerca l'ambiente la sanità la sicurezza la trasparenza e la concorrenza
Se i valori della stabilità politica ed economica verranno consolidati e non abbandonati o anche solo indeboliti la vera sfida europea e per il nostro
Tutte le imprese non solo di quelle tradizionalmente esposte ai venti che la concorrenza internazionale di rispondere efficacemente alle nuove sulle situazioni concorrenziali che l'introduzione dell'euro comporta
Dobbiamo essere consapevoli fino in fondo che l'impegno per raggiungere gli standard europei nella scuola nella sanità nelle regole della concorrenza sarà duro è pesante assai più duro e pesante della convergenza macroeconomica già realizzate
L'opera di modernizzazione che abbiamo di fronte
Permeabilità all'innovazione ai risultati della ricerca più avanzata alla diffusione delle nuove tecnologie
Dovrà unirsi ad una qualità dell'istruzione scolastica per la formazione che possano rendere piena di significato l'espressione pari opportunità un Paese aperto
Profondamente semplificato in cui viene reso più libero l'accesso di nuove competenze iniziative al lavoro e all'attività economica un Paese in cui maggiore flessibilità e concorrenza non vanno a scapito della coesione sociale
Modernizzazione nuova concorrenza da un lato e coesione sociale dall'altro la loro coesistenza costituisce una sfida che tocca forse più di ogni altro soggetto proprio il movimento cooperativo
Non si tratta in realtà di due universi superati sui separati la coesione costituisce ad esempio un collante sociale senza il quale i tentativi di modernizzazione e di aumento che la concorrenza rischiano prima o poi di naufragare di fronte a nuove ingiustizie iniquità
Mentre si tratta di un altro esempio le riforme del welfare il miglioramento dell'assistenza e della tutela dei cittadini sono soprattutto in questa Italia parte essenziale della più complessiva modernizzazione del Paese
è la natura stessa della cooperazione a gettare un ponte tra mercato Guerzoni tra valori dell'impresa e valori di solidarietà
Il vostro è un DNA molto particolare fatto di rispetto delle regole della concorrenza ma anche di osservanza di principi mutualistici
Un insieme di valori di comportamenti che anche nel severo mondo della globalizzazione continua legittimamente a rivendicare un suo spazio oggi lo accennavo all'inizio la realtà del movimento cooperativo e assai complessa
Convivono al suo interno entità distinte tutte messe alla prova dalle nuove realtà della competizione e dei rischi di povertà e squilibri sociali tutte quindi chiamate all'assunzione di nuove responsabilità
è il caso in primo luogo delle cooperative impegnati attivamente nel terzo settore
Il governo è già ha già avviato come è noto una riforma del welfare
Anche in questo caso si tratta di una strada lunga e faticose pure il Paese comincia ad avere per la prima volta una vera politica sociale
Con lo stanziamento di maggiori risorse finanziarie una forte razionalizzazione degli interventi la sperimentazione di un reddito minimo di inserimento il rafforzamento dei congedi parentali l'introduzione di meccanismi di accertamento per l'accesso a particolari servizi sociali
La complessità delle nuove domande di tutele di assistenze tuttavia tale che il ruolo delle organizzazioni non profit è destinato ad accrescersi sempre di più
Assistenza sanitaria la crescente popolazione degli anziani tutela per gli handicappati servizi per i residenti extracomunitari assistenza ai tossicodipendenti
Reti di protezione per le nuove emarginazioni giovanile sono tutti campi nei quali le cooperative sociali hanno grandi spazi di intervento
Di accrescimento della qualità dei servizi complessivamente offerti ai cittadini e che proprio per questo
Queste cooperative questo lavoro vanno tutelati incoraggiati messi in condizioni di operare mi
Su questi aspetti il sostegno del governo non è mancato e state certi non mancherà anche nel futuro perché costituisce uno degli elementi fondanti della sua identità
Al tempo stesso aumentano le responsabilità anche per quella parte consistente del mondo della cooperazione che opera con successo sui mercati
Questa assunzione di responsabilità investe diversi aspetti strutturali gravità delle cooperative
Un tema cruciale la ragione Luigi Marino ha sollevato la sua relazione e quello della definizione del socio lavoratore sul quale è tornato ancora Barberis
Un tema che sappiamo tutti essere complesso e delicato e sul quale il governo ha istituito un'apposita commissione di studio le cui conclusioni credo saranno un elemento importante per definire del scelte che riescano a compiere esattamente la fissazione di quel confine
Che deve servire certo a evitare forme improprio oscuri e per usare l'espressione che Marino ha usato ma anche a garantire la figura del socio lavoratore all'interno dell'impresa cooperativa
Ma esistono altri problemi posti all'attenzione di tutti noi proprio dei risultati positivi della cooperazione in tanti settori tra vita economica del paese dalla grande distribuzione commerciale alla trasformazione dei prodotti agricoli
A queste impresa io credo il Paese possono oggi chiedere di prendere atto delle proprie dimensioni e del proprio radicamento sui mercati
Partecipando quindi in prima persona con ancora maggiore convinzione alla creazione di reti di imprese del territorio e allo sviluppo delle aree meno di me
Comportandosi quinti ancora di più da imprese che dal mercato ricevo con ricevono quotidianamente la legittimazione a operare con successo e se mi permettete vorrei dire
Con il rispetto dovuto al dall'onorevole Marzano che qui ha preso la parola stamattina
E che ha molto insistito su questo tema del collateralismo che a me francamente appare un tema lo ha detto con una battuta Barberini abbastanza lontano che però sono d'accordo a discuterne oggi
A condizione che questo valga Omas
Che il tema del collateralismo non venga posto solo al movimento cooperativo
Perché ci può essere il collateralismo del passato del movimento cooperativo nei confronti di certe forze del sistema politico italiano ma può anche esserci il corrente realismo oggi di aziende a fianco di partiti politici esistenti
Le due cose
Nessun ente
Nessuna impresa deve essere collaterale a nessun partito e viceversa
Sono temi e problemi di grande portata quelli che ho affrontato che coinvolgono la vita di decine di migliaia di operatori e di lavoro
Sono problemi e qui è una risposta positiva che vorrei dare al tema che è stato affrontato da Marino e anche dalla lettera di verità posso dirlo dopo aver consultato il presidente del Consiglio e il ministro dell'industria il ministro del lavoro
Sono tutti questi problemi che è venuto il momento di affrontare in profondità in una grande conferenza nazionale della cooperazione che dopo decenni il Governo potrà
Il movimento cooperativo assicurato in questi anni al Paese lo straordinario serbatoio di competenze di innovazione di posti di lavoro
E questa tendenza deve rafforzarsi se si ha la convinzione come io l'ho che movimento cooperativo abbia molti spazi di crescita
Tutto ciò è ancora più vero soprattutto ora che il governo fa della lotta alla disoccupazione e la sua priorità assolute questa sfida per nuove non comincia da oggi le iniziative messe in campo in questi due anni sono numerose e ad essi assieme a rigore che ha prodotto stabilita i bassi tassi d'interesse lo spazio per gli investimenti pubblici si devono i primi segnali di inversione di tendenza ai quali ho fatto riferimento prima
Molti sono gli interventi infrastrutturali che abbiamo cercato di mettere in campo
Per programmi e dei provvedimenti legislativi si comincia ora passare alle le realizzazioni riaprono i cantieri per la realizzazione delle infrastrutture stradali ferroviaria aeroportuali eviti che ciò che è necessario perché il Sud Possa cresce
Così come Patti territoriali e contratti d'area escono dal limbo delle discussioni degli accordi e si avviano investimenti e iniziative sostenuti da procedure semplificate
Da forti incentivi contributivi per i nuovi assunti dà vantaggi sul costo del lavoro che rendono oggi lo vorrei ricordare un investimento al Sud comparabile per convenienza a quelli nelle aree europee maggiormente concorrenziale
Il sostegno all'economia all'occupazione ha caratterizzato altri interventi
Penso alla rapidità con cui le migliaia di miliardi della principale leggi incentivante la quattrocentottantotto vengono oggi garantiti a tante imprese
Penso a una semplificazione cruciale come quella che introduce la procedura unica di autorizzazione all'apertura di nuovi impianti a loro ampliamento
E all'apertura dello sportello unico comunale per le azioni
Penso al prestito d'onore e all'evidenza di una nuova imprenditorialità meridionale che nella sua delicata fase di decollo va curata è sostenuta penso alle nuove risorse stanziate per la sicurezza e inoltre alla difesa della criminalità organizzata presente nelle aree oggetto di patti territoriali e di contratti dati
La battaglia per l'occupazione potrà essere vinta se tutti questi obiettivi si realizzeranno pienamente
Ed essi potranno realizzarsi se coloro chiamati in prima battuta alla creazione di posti di lavoro troveranno le condizioni necessarie per poterlo fare e voi siete tra questi le cooperative sono anche se chiamate a questa spinta il loro contributo al successo nella lotta contro la disoccupazione per la crescita della ricchezza e della qualità sociale del Paese
Potrà esaltare nel modo migliore e più significativo proprio quei valori di solidarietà di comunanza delle esperienze di coesione sociale che per tanto tempo hanno motivato l'opera di tanti lavoratori italiani
Nella presenza del governo qui a questa vostra conferenza la presenza mia e dei ministri che dopo di me prenderanno la parola c'è riconoscimento molto semplice molto dispettoso del fatto che il vostro mondo
Il vostro movimento costituisce oggi se lo posso dire più di ieri un pezzo importante della innovazione e della qualità sociale del nostro Paese
Grazie molto di cuore al presidente e al vicepresidente del Consiglio
Che devo dire ha ritardato la partenza perdute se il proprio per partecipare fino in fondo a questa nostra Assemblea
Ringrazio anche i ministri Michele Pinto
E Vincenzo Visco per la pazienza per il tempo che hanno dedicato a questa dura questa nostra prenderanno la parola ore il Presidente il ministro Pinto e poi il ministro Visco
Io vorrei ringraziare sottolineare questo aspetto che è stato ben sottolineato dall'applauso l'impegno che il presidente vicepresidente del Consiglio ha preso nome del governo di indire una conferenza nazionale sulla cooperazione di questo abbiamo bisogno di ambito discuta nel concreto abbiamo bisogno di una valorizzazione del movimento cooperativo
Come richiesta di fondo per poter concorrere a fare apportare questa nostra esperienza che si chi si mette che si congiunge quella della piccola e media impresa in un'Europa perché diventi sempre più un Europa dei cittadini
Abbiamo di farlo di valorizzare la cooperazione per metterci in condizione di concorrere a fare impresa che nasce e prospera perché in Italia nascono tantissime imprese come sappiamo e moderno lo vogliamo fare impresa che diano stabilita così come vogliamo concorrere
A promuovere l'assunzione di responsabilità da parte di una nuova classe dirigente è un problema che ci riguarda l'interno problema sul quale noi vogliamo muoverci e fare cooperative incoraggia i giovani a mettersi insieme è una forma che che crea e forma
Crea una condizione di nuovo lavoro molto importante le cooperative sociali è stato detto e ripetuto qui vorrei solo aggiungere
Che sia emerso se noi siamo Ford molto impegnati perché questo settore cresca c'è una risposta riforma dello stato sociale non può essere usato da qualcuno da qualche parte come una sottovalutazione del resto del mondo cooperativo
Il mio all'insieme del mondo cooperativo che può far nascere queste stesse forme attraverso la formazione tutoraggio la destinazione anche di risorse ed è un emissione del mondo cooperativo che può concorrere a fare ritornare lo stato sociale e ha contribuire alla produttività del Paese prima di dare la parola al ministro Pinto vorrei annunciare che il presidente Oscar Luigi Scalfaro ha stabilito la data
Nella nel sedici giugno
La data di incontro con le centrali cooperative quindi questo credo dobbiamo ringraziare nel fare un ringraziamento capo corale perché è un fatto un ulteriore riconoscimento di attenzione al movimento cooperativo
Grazie quindi all'onorevole Veltroni la parola a Michele Pinto
Pregherei di evitare rumori di fondo per cortesia
Siamo numerosi però e credo anche un po'stanchi ma mi sembra che i lavori stiano procedendo con molto molto profitto
Prego
Grazie presidente io credo che l'ora avanzata e soprattutto Bevere ciascuno di voi spesso per intero come è giusto che sia
Il proprio individuale patrimonio di attenzione nel seguite interventi di di grande prestigio impongono concisione e suggeriscono incisività ed è a questi principi che mi atterrò in un breve un breve saluto
Un saluto però che parte da una considerazione
Che non vuole essere aggiuntiva ai consensi che sono state fin qui profondamente manifestate alle alle relazioni che abbiamo ascoltato in particolare alla relazione così ampia così significativa e di rilievo del presidente ma ma per sottolineare anch'io e lo faccio per una ragione particolare
Il senso dell'unità che oggi state non soltanto costruendo ma rendendo evidente perché anche questo è importante e fondamentale
Dico questo perché credo che il settore affidata la mia responsabilità posta non per merito del ministro ma per merito del movimento cooperativo
Segnali di erede anticipato il momento unitario
Nel senso che quando in altre occasioni abbiamo avuto modo di assise dei partecipanti
Ai quattro movimenti che parlano una voce sola
Pur nella differenza delle ispirazione delle tradizioni delle culture dei modi di essere abbiamo individuato e non soltanto colto come aspirazione e come prospettiva la sostanziale volontà di andare insieme
La seconda considerazione dicevo prima l'apprezzamento per la relazione che io ho ascoltato una relazione che ebbene e perciò coraggiosa
Che non chiede ma propone ma prima ancora di proporre agli altri propone ed indica a se stesso movimento i comportamenti e condotte ed è questo un modo molto serio vorrei dire anche significativo e moderno
Per porci dei anche nei confronti del Governo e della intera opinioni pubbliche
Non vorrei porre una domanda che in termini legale viene definita riconvenzionale
Ma quando il presidente marine
E non soltanto lui ha fatto riferimento che cosa sarebbe oggi l'attività produttiva del nostro Paese per quel che mi riguarda l'agricoltura se potessimo estrarre dal percorso storico e non soltanto di cinquant'anni da quando è intervenuto solenne e dovuto il riconoscimento dalla Carta costituzionale se potessimo estrarre da questa storia
Il movimento cooperativo
Saremmo oggi assai lontani dai traguardi ottenuti sentiremo di più il mostro del bisogno e la difficoltà delle esigenze ma la domanda che voglio pormi e che non è una domanda ispettiva una domanda di cordialità d'incoraggiamento
E quale sarebbe Sato oggi lo Stato dei settori produttivi o quello dei servizi
Se l'intento unitario avesse avuto radici più lontane nel tempo pur nella diversità che rispettiamo
Se avessimo colto già da prima la volontà non soltanto dello stare insieme Maria cresce il potere incisivo rispetto alle decisione che altri deve assumere e deve adottare allora io voglio dire che condivido
Pienamente la definizione che
Presidente Marino ha dato nella sua relazione della cooperazione che ha definito strumento l'espansione
Oggettiva dell'economia reale e per l'allargamento della base produttive
Questo vale per tutti i settori ma se mi consentite il ritorno ma su questo comparto in agricoltura credo che questo è un merito che possa e debba ascriversi non esclusivamente ma certamente in via sostanziale e corposa alla cooperazione
Credo allora ennese che il settore agricole
Il mondo cooperativo ha risolto quel dilemma e che era stato posto pure nella sua relazione Presidente come coniugare solidarietà ed efficienza
E noi individuiamo la possibilità di coniugare queste esigente non soltanto
Non opposte non in contenzioso ma addirittura da armonizzare nel concetto complessivo della filiera e credo avrebbe bisogno di ulteriori approfondimenti che invece risparmio
A me stesso e da voi per l'impegno di brevità creo assunto ma altra preoccupazione c'è ed è costante
Ed io la condivido una preoccupazione emersa nella relazione
E cioè la tentazione incorso avvertite non soltanto sull'epidermide
è in corso questa preoccupazione il tentativo che vi è di omologare
Nel modello cooperativo il modello cooperativo a modelli invece capitalistici
Io credo invece che un'analisi attenta del sistema cooperativo e l'arricchimento oggi di questa storia è venuto con apporti assolutamente prestigiosi può e deve
Tranquillizzarci io credo che il Governo sta facendo anche su questo punto la sua parte cito i titoli
Lasciando alla conoscenza che immagino approfondita
O chi vorrà ulteriormente cogliere aspetti che indico soltanto quali sono significativi aspetti di questo Governo anche con lo stimolo del mondo cooperativo ha sin qui realizzato mi riferisco
Presidente Marino ne ha fatto cenno nella sua relazione ma è bene che vi si ritorni al protocollo d'intesa
Ne dà atto ai treni di gennaio del mille novecento novantotto e sottoscritto da Presidente del Consiglio dal ministro Ciampi dal ministro Treu da me e dalle centrali cooperative
Ed è importante non soltanto la dotazione finanziaria certamente corposa che messa a disposizione di questo complessivo disegno
Ma l'introduzione che non è un paradigma fini a se stesse
Ma è la reiterazione anche questo solenne del principio costituzionale che individua nella cooperazione uno dei modi uno dei sistemi per potere rispondere alla drammaticità
Del problema lavoro che quest'oggi anche in maniera così puntuale ed accorata anche il vicepresidente del Consiglio e non soltanto lui Acqui sottolineato un protocollo che va detto riguarda l'agricoltura ma deve riguardare anche l'atto settore della pesca presidente goccia che non va dimenticato io la ringrazio presidente perché nella sua relazione ha fatto riferimento all'agricoltura e dalla peste
Settore talvolta ancor più marginale del primo e che invece può e deve diventare occasione anche di promozione di in nel Brescia e di lavoro il secondo argomento e quello che è impegnato egualmente il governo e cioè gli strumenti di contrattazione di programma
Patti territoriali
All'agricoltore rientrata di diritto
Mentre anche qui nera rimasta prima originariamente di ingiustamente escluso si è parlato anche della imprenditorialità giovanile pareggi quarantaquattro aveva riconosciuto all'agricoltura dignità di fare domanda ed interi esce nel sistema produttivo
La legge successiva di modifica della prima
Aveva quella cioè attinente alla ai servizi aveva riconosciuto la disponibilità del servizio per il settore turistico per il settore culturale in genere per quello dei beni culturali per ampi settori di indulti emblema aveva dimenticato invece il settore agricoltura ed è stato ripristinato
Attraverso una disponibilità che il Consiglio dei ministri prima ed il parlamento poi a con pienezza assicurata questa istanza oggettiva ed importante
Il decreto legislativo
Che è nato dalla Finanziaria dall'articolo cinquantacinque i commi quattordici e tredici del quale attendiamo per domani la pubblicazione pubblicazione molto atteso perché immaginiamo che questo decreto delegato può rappresentare qui lo maestro sul quale sarà possibile la tessitura di mille iniziative dalle quali il movimento cooperativo non può e non deve mantenersi discosto e distante e da ultimo anche la riforma di una serie di altre altre normative mi riferisco in particolare alla legge seicento settantaquattro del mille novecento settantotto alla legge ottantotto del mille novecento ottantotto
Bene per andare rapidamente alla conclusione credo però che tra tutto questo sistema di riforma del quale avvertiamo non soltanto l'esigenza ma anche l'urgenza credo che importante accogliere il richiamo che avvenuto del che è venuto dalla dell'azione del presidente Marini la riforma della legge cinquantanove trentun gennaio del mille novecento e novanta e novantadue
Io non porto e ne vedo fermarmi su questi aspetti particolari un punto soltanto io vorrei io vorrei toccare ed è un punto sul quale può esservi una divergenza ma non della impostazione ma nei contenuti
E poiché credo che sia giusto e del serio non soltanto esprimere consensi ma anche di cogliere quando di eventuale diverso può essere nella concezione dei doveri delle responsabilità
Voglio fermarmi per un non solo tra i residui minuti sul concetto della vigilanza
Io ho colto nella sua relazione Presidente
Ma in sofferenza degli onesti
Cioè di coloro che e non temono la verifica ma ritengono che questa verifica rischia di essere ingiusta voi non sia egualmente diffusa su tutto il territorio e non tocchi e non la bisca soltanto alcuni presidi bene io vorrei dire questo non è mancanza di fiducia nei confronti dei movimenti della cooperazione anzi e il riconoscimento ufficiale Corviale se mi si consente affettuoso di una stima che avete meritato e chi avete saputo conquistare con la serietà del vostro comportamento mai proprio per evitare le preoccupazioni che sono emersi i timori che sono affiora cioè che Dakota l'uno possa nascondersi dietro una formula così prestigiosa della cooperazione e rappresentare interessi divertiti inconfessabili ed inconfessabili io ritengo che la vigilanza opportunamente realizzata non punitiva ed ispettiva ma una forma che assicuri invece il riconoscimento dei meriti a chi spetta ma che vieti anche prosecuzione ingiuste non dovute a chi usurpa nomi ed usurpato iniziative delle un ottimo riferimento vorrei tentare di fare saltando atti apertura mi sarà consentito questo voglio farlo proprio nella responsabilità del mio settore
A Verona si è svolto qualche tempo fa una febbre certo non affollata come questa riguardava la federazione la dei cooperative in materia agricola
E nel corso di quell'assemblea il presidente del Baldo che anche qui che saluto al con grande cordialità saluto che essendo agli atti movimenti cooperativi
Uso formulò una espressione che vesto in me e non raccapriccio ma attenzione e il rispetto e gli dice che avvertiva la preoccupazione è forte il sospetto
Che movimento cooperativo e la cooperazione in genere fosse caduta dalla tensione e dalla attenzione complessiva del governo
E dice una cosa che mi colpisce di più che potesse non trovare più punto di riferimento era tradizionale indefettibile nel rapporto con con l'agricoltura bene io credo che posso dire Giovenale Ger Baudo ma a tutto il movimento cooperativo che queste non è esatto è vero che non fu fissato il limite temporale e la perimetrazione dei tempi in cui questo era avvenuto o e apparso come tale
Io posso dire con grande serenità che invece e tante qui portano in quest'aula
Comprenderlo e giustificarlo non è un sentimento dell'oggi suggerito
Dalla grandiosità di questa quattro manifestazioni e la reiterazione sincera di un di un sentimento di amicizia di rispetto ma anche di gratitudine
Al movimento cooperativo voglio dire che non vede nulla di più errato temete o sospettare della caduta di questo rapporto vi è invece volontà sleale ed effettiva del del sostegno e allora io vorrei concludere signor Presidente cari amici come come ho iniziato
Presidente rettore ha detto la presenza del Governo qui parlerà dopo di me e il ministro Visco ha parlato con tanto prestigio il presidente lettone è un atto di riguardo e di rispetto
Io aggiungo al riguardo dal rispetto dovuto il nuovo sentimento per me l'interesse ad ascoltare ad apprendere accapiglia
E fare in modo che le cose che io qui ascoltato con attenzione pari all'interesse che esse genera possono rappresentare un motivo di ulteriore riflessione per me e per l'intero governo ove vi siano condivisi allora vorrei chiudere così Presidente c'è prescrizione tantissimi problemi
Affronteremo con grande impegno la riforma delle leggi alle quali ho fatto riferimento in particolare la legge cinquantanove del mille novecento novantadue ma faremo anche affronteremo anche la legge sulla cooperazione e sulle associazioni e sulle unione dell'associazione vi è un disegno di legge molto importante di un collega senatore senatore Brenta a quello attingeremo insieme agli altri contributi che tutte le forze politiche e parlamentari potranno dare per dare sotto questo aspetto una risposte che sia concreta allora e proprio con questi sentimenti
E per quanto mi concerne per i doveri che mi incombono io desidero qui rinnovare assumere un impegno che per me e anzi un monito e cioè che il moto della vostra Assemblea insieme per continuare a costruire lavoro sia non soltanto del movimento cooperativo
Ma di quanti nella buona volontà e in responsabilità diverse assumono oggi questo impegno che anche per essi la società di un giuramento vi ringrazio molto
Bene
Grazie ministro Pinto anche per queste ultime parole per Ladispoli tende affetti dimostrata di ascoltare noi siamo convinti che la cooperazione agricola
Sia una patrimonio grande lo sono convinti molti paesi agisse non Melpignano sul settore
Difficile come ben noto che è un settore assistito in tutto il mondo
Soprattutto nelle eccolo in Europa e anche negli stessi Stati Uniti nell'ENI né di fronte aiuto dal contesto di economia così liberiste come negli Stati Uniti c'è un intervento di assistenza agli agricoltori nella convinzione che comunque la cooperazione agricola rappresenta un patrimonio grande nella costruzione non solo di risposta economica ma anche di risposte della comunità
Non abbiamo bisogno che si abbia cura di emanare sempre tempestivamente le norme di attuazione di protocolli d'intesa vuoti leggi che essi Ermanno
Ora la parola il ministro Visco che è con noi dall'inizio dell'Assemblea e per questo credo dobbiamo remare tutti voglio voglio dire un particolare ringraziamento
E signori
Residenti signori per dieci venti
Parlando per per ultimo
E in io non pretendo certo e fare conclusioni del di quello che è stato detto stamattina ma inevitabilmente ci sarà qualche elemento di ripetizione
Oltre diciamo al l'impegno a cercare di
Non abusate ulteriormente la vostra attenzione
Ricordava
Il il collega Pinto tant'è che poi dopo voi avete anche una conclusione formale
Di questo dibattito mattutino
Mi sembra tuttavia anche in relazione alle cose sono state dette stamattina che alcune
Sottolineature sono utili la prima e qual è la funzione ruolo denuncia cooperativo in un sistema di economia di mercato su questo mi è sembrato di cogliere alcune confusioni nelle intervento dell'onorevole Mazzorana qualche imbarazzo in quello dell'onorevole Alemanno
In quanto la la storia no del movimento cooperativo il motivo per cui nasce e semplice ebbe
A voi ben noto e cioè questo è un sistema di impresa non capitalistica in un sistema che si contrappone in qualche modo alla al sistema di organizzazione della produzione di tipo capitalistico e quindi mentre quest'ultimo si basa sul principio una lira un voto
Del se il sistema cooperativo funziona col sistema democratico un uomo un voto e in questo era un elemento di rottura che aveva funzioni ideologiche basi ideologiche funzioni politiche precise si voglie
Ma ad e che adesso saranno attenuate ma che rappresentano ancor oggi la la differenza vera e questa differenza è quella che giustifica l'attenzione
Politica al settore e il sostegno a che in varie in vari modi e con vari strumenti è stato fornito fornito al movimento cooperativo non sono Italia ma in tutto il mondo allora il punto
E questo si si accetta questa questa
Diciamo compartecipazione di un mondo imprenditoriale diverso da quello prevalente oppure Nordio o lei lo si considera un un'escrescenza un'anomalia da superare perché noi appunto io
Non dimentico e quanto riguarda quella Nesi abbastanza inquietanti del novantaquattro quando il movimento cooperativo fu sotto attacco durissimo
Così come
Prendo atto quello che ha detto l'onorevole Alemanno
Mai spiace sia andato via credo io ricordare che non l'altro ieri ma nell'ultima legge finanziaria a si continuava a coprire a coprire con
Appunto gli emendamenti della destra con l'eliminazione del
Delle agevolazioni fiscali alle cooperative quindi questo appunto è stato un punto ideologico della destra italiana
E diciamo del mondo industriale italiana
Al quale al quale l'attuale governo ha risposto in modo in modo abbastanza tranquillo e sereno ricordando quello che ho detto io adesso e cioè che c'è una ragione storica precisa è una ragione economica precisa perché
Il trattamento complessivo di questo di questo mondo non sia identico a quello del dell'altra parte del mondo
Imprenditoriale
Questo è un naturalmente questo dibattito ha comportato e voi avete ieri rilevato anche nella relazione presidente Marino una restrizione degli spazi di sostegno e di agevolazione del del settore
Ma la cosa importante quindi dico questa questa riduzione che che derivava ed è frutto la elette del dibattito dello scontro politico che era in corso non a caso si è fermata laddove si doveva fermare cioè e appunto il cavi saltiamo saldo della
Trattamento fiscale del sistema cooperativo è rimasto è rimasto intatto e
Si può dimostrare che anche un piena giustificazione economica non è questa la sede ma dico questo
E stato è stato fatto
E quindi noi
Manterremo per il futuro la situazione attuale naturalmente noi in questa fase di decentramento fiscale di riforma fiscale importante
Dobbiamo anche tener presente di quello che sarà
Il ruolo a della fiscalità decentrata e nei rapporti col col mondo produttivo
Da questo punto di vista così come per quello che ha riguardato l'introduzione dell'INPS dell'imposta dell'imposta patrimoniale del l'imposta comunale sugli immobili
Qualche anno fa che non ha previsto particolare esenzione ed agevolazioni
Così in via di principio anche la nuova Iva per non le prevede
E e qui non le prevede perché queste e appunto concepita con un'imposta locale in cui il poi il potere di decidere su differenziazioni di aliquota di basi imponibili che pure la legge consente e consentire
Non può che essere che essere delegato in base al proprio a quei principi di sussidiarietà che voi avete invocato a chi deve pene certe politiche quindi abbiamo il sistema delle imposte dello stato che agevola il sistema delle imposte locali che potrà agevolare il sì ci saranno scelte politiche
Coerenti esso Eufemi vincoli di bilancio di bilancio che le Regioni avrà e quindi questo questo ci tenevo a dirlo e che su questo c'è stato una certa difficoltà di comunicazione una certa è una certa confusione così come sugli altri aspetti che voi avete sottolineato nella relazione anche tradizionalmente penso che noi dobbiamo riuscire a mantenere un equilibrio tra natura ruolo e funzione del movimento cooperativa dell'impresa cooperativa
E le sue prospettive di crescita e di sviluppo
Il sistema è un sistema molto differenziato
Esistono in imprese industriali esistono imprese commerciali esistono grandi o grandissimi impresa esistono imprese piccole esistono imprese che intervengono invece nel settore delle dei servizi o a appunto della dell'assistenza
E anzi questo è un settore e un settore che si sta che si sta sviluppando prima e che non è casa è stato anche sostenuto da circolazione ulteriori rispetto a quelle a quelle prevalenti
Bene la differenza di situazioni dovrà essere valutato
Anche se c'è un rischio nel fare questo
No e questo rischio diventa ancora maggiore se si pensa di dovere spendere tutti gli strumenti
Diciamo tipici del sistema capitalistico e quindi il finanziamento e quant'altro missione obbligazioni e quant'altro a tutto il mondo
Perché le due cose si tengono insomma c'è la e allora la scommessa aveva riuscì a tenere in piedi un movimento cooperativo che sia autonomo abbia queste caratteristiche di diffusione di democraticità
Di di dire solidarietà su cui Basile e nato
E ma perché appunto non diventi invece un surrogato agevolato dell'altro sistema quindi questo è un punto che lascio alla vostra attenzione vedremo appunto se in questa conferenza
Che è stata annunciata dal sito si potranno trovare soluzioni mi sembra che su questo il dibattito interno
Non sia maturo ancora le contraddizioni siano molte e io stesso non saprei terzi
Consigli consigli e operativi almeno in questa fase viceversa anch'io penso che bisogna evitare
Forme di diciamo
Di
Conservatrici alla fine per quello che riguarda il problema
Del socio lavoratore io comprendo che talmente la posizione del sindacato e
E la condivido per la motivazione che essa ama nello nello stesso tempo penso che non sia
Lei cita soprattutto alla situazione in cui siamo negare possibilità di lavoro che si possono creare laddove lavoratori venissero messi insieme da una struttura e una capacità di organizzativa come come appunto una cooperativa
Codardi e sempre che questi che non vi sia disparità di trattamento che i diritti di cui di questi soci siano pieni e totali
E non che si facciano appunto o e e qui probabilmente la diffusione la la la la distinzione e e la polemiche sui e su questo punto
E ci sono moltissimi settori in cui si possono sviluppare attività lavorative
Con organizzazione cooperativa in questo in questo momento soprattutto al Sud
E in quel caso e in quel caso non vedo motivi di rallentarne la crescita o impedire infine
Consentitemi anche di
Fare qualche
Considerazione anche in relazione al al mio ruolo di
Diciamo corresponsabile della politica economica del Governo
Su questo penso certo è stato detto molto anche oggi anche stamattina anche
Subito prima dell'intervento
Del vicepresidente del Consiglio
Ma
Non è mai abbastanza per spiegare per rendere patrimonio comune
Questa la la vicenda di questi di questi due perché in questi due anni noi abbiamo cercato con estrema determinazione
Di porre fine ha una lunga fase lunga fase di disordine finanziario ed economico e quindi sociale del nostro Paese questa frase ha inizio alla metà degli anni settanta
In concomitanza con
La crisi del sistema monetario internazionale degli shock petroliferi eccetera e si conclude in Italia solo adesso
Perché noi siamo un Paese che tradizionalmente non è capace di affrontare e risolvere i problemi in tempi adeguati negli altri Paesi le che hanno subito gli stessi fatti lo stesso sciolto la questione è stata risolta in pochi anni hanno fatto quello che devono fare e invece e poi sono andati avanti noi ci abbiamo messo vent'anni
E qualcosa di più
E e in questi venti anni abbiamo costruito le nostre disgrazie attuale e quelle ci accompagneranno per qualche lustro
Perché in questi anni abbiamo accumulato un debito pubblico ricordare che ancora nel mille novecento ottanta
Il rapporto fra debito e prodotto interno nel nostro Paese ma il sessanta per cento cioè esattamente in regola con i parametri di Maastricht
E che è tutto il debito è stato accumulato fa l'ottanta novantadue
Ecco e siamo arrivati ad avere il centoventicinque per cento adesso stiamo scendendo
E questo vorrei dire anche con una considerazione politica quella Nostalgia di sistema proporzionale e di sistema
Diciamo di centrosinistra il mio tempo che sembra riemergere
Da ogni tanto quello è il sistema è l'accordo politico la confusione
Delle posizioni che a quota da questo risultato
E questo non va dimenticato perché questo rischio nel nostro Paese e sempre per presenti
Proprio per
Per questa tendenza poi dei
Non accettare il fatto che si possa stare anche all'opposizione
No carico e che e che va e che sarà mai anche a chi governa e chi si oppone aveva mentre mente su questo su questo punto noi adesso completamente completata l'operazione europea
Rischiamo di aprire effettivamente dei contraccolpi politici che non servirebbe perché noi facendo l'operazione risanamento abbiamo riproposto le basi più uno sviluppo stabile e duraturo come quello che c'è stato in Italia negli anni Cinquanta e Sessanta questo e
La il significato economico
E se tenete presente che noi abbiamo una enorme riserva inutilizzata che Dante a che data dalle risorse meridionali no dalla proprio dalla disoccupazione nel nel Mezzogiorno se noi sappiamo fare e sappiamo è e siamo consapevoli noi possiamo ricreare in questo Paese anche il clima che c'è stato nel periodo la ricostruzione perché la le possibilità ci sono le condizioni ci sono le riforme necessarie che si doveva fare sono state in gran parte fatte e saranno e saranno
Sviluppate inoltre siamo collegati col collocati in un contesto che non potrà che sostenere la nostra crescita qui è stato detto molto
O sull'Europa
E sul significato dell'euro ma la cosa più importante
E capire che nel momento in cui questi undici Paesi più quatto che che assistono
Hanno fatto quest'operazione questa operazione ai richiesto tutti questi undici Paesi processi di convergenza di contenimento di di di tanti aggiustamenti nel momento in cui il processo è compiuto
E in cui c'è una sola moneta un solo tasso d'interesse
Un solo livello di disavanzo pubblico oggi oggi europeo per l'Europa
Questi undici paesi sono in grado di mettere in moto simultaneamente
E in modo coordinato un meccanismo di espansione congiunto che può avere effetti formidabile dei tre
Ed è questo quello che accade inevitabilmente perché la disoccupazione non ce l'abbiamo solo noi
No ce l'hanno anche gli altri e quegli altri è molto più pericolosa perché quando uno ha su tutto il territorio nazionale dieci dodici per cento disoccupati
Ha un problema strutturale che è ancora più grave di chi c'era concentrata che noi abbiamo invece in molte zone del Paese molte di noi ma di quelle in cui voi molti voi operano una situazione di congestione potenziale non solo non so il pieno impiego
E quindi e quindi anche il movimento cooperativo dove a pensare seriamente ad approfittare di quello stato ricordato cioè come l'opportunità Maggio in Europa per investire e e fare nuova impresa a basso costo questo è quello che le norme attuali consentono nel Mezzogiorno
Il governo su su questo ma naturalmente
Dove impegnarsi maggiormente nel senso nel senso che ora abbiamo concluso una parte del lavoro adesso cioè ci attende l'altra e
Le difficoltà principali che noi incontriamo sono in questa fase
Di consapevolezza
Della situazione nuova sola qui c'è ancora l'ascetismo
Ma la gente è abituata a insomma vent'anni sono lunghi la gente abituata a ragionare con
Meccanismi di ragionamento logica e che ho economica tipica di questi anni
E fatica a ad abituarsi al fatto che contasse interesse del cinque per cento
Cambiano i profili di investimento si può cominciare vestiva ventenni e trentenni cosa che prima era in per era impensabile perché il rendimento atteso questa volta lo consente di coprire recupera i costi così come non si sa che se si va a investire nel Mezzogiorno di fatto sia qualche lavoro del venti trenta per cento inferiori rispetto a quelli degli altri Paesi
Che di fatto trattandosi di Nuovi Investimenti questo
Nove riguarda meno e cooperative più le altre in prese ma trattandosi nuovi Investimenti con la riforma fiscale
Queste il reddito derivante da quello Investimenti sarà tassato al diciannove per cento e non alla alla al trentasette
A se ci sono incentivi industriali che consentono di finanziare nuovi impianti fino al sessanta per cento del costo eccetera eccetera eccetera cioè dico questa roba
Tutte insieme
Fare un un in grado di convenienza di convenienza importanti su cui tutti voi dovreste pensare seriamente
Ha dato ad approfittare
Quindi concludo di dicendo che in questi in questi due anni non abbiamo fatto quello che dovevamo fare
Non era facile
Dico
Dove dovevamo il punto è che il l'obiettivo era chiaro le scadenze erano chiare euro anche in parte Esterne adesso quello che dobbiamo fare Daci altri obiettivi che anche questi sono chiari
E ci dobbiamo dare tempi e scadenze
E dobbiamo costringe il nostro settore amministrativo al rispettare perché questa è l'alto buco nero che noi abbiamo abbiamo trovato e cioè si possono fare tutte le leggi si possono fare tutti i programmi e progetti
Però poi se non c'è qualcuno che li fa ma c'è no con le proprie con le proprie gambe
Dico questi questi si ferma io in questi due anni ho fatto un'esperienza al ministero delle Finanze Mou molto faticoso però quello che era il ministero il ministero in assoluto più disastrate
Adesso
Comincia funziona in modo accetta
E doveva funziona molto meglio infatti poi dovevo fare dovremmo fare una riforma ma questo cosa vuol dire vuol dire che è possibile costringe la gente a fare il proprio dovere bene e possibile selezionare dirigenti capaci e mettendo ai posti giusti e manda via gli altri
No perché poi questo è è stato è stato coi il motivo per cui poi siamo riusciti a fare a fare tutte le cose che abbiamo fatto
Va una riforma fiscale di quel genere non si faceva con un'amministrazione non funziona che non seguiva che non appoggia
Ed è e questo vuol dire che lo stesso impegno lesti si risultati si possono ottenere in tutti gli altri settori
Dall'ordine pubblico all'educazione alla giustizia a all'agricoltura dal cemento Pinto e e quant'altro si può tenere a livello centrale a livello locale
Sono e non possiamo o fare lo sviluppo assurdo se abbiamo
Non c'è una rispondenza immediata tra decisioni centrali quelli regionali e quelle quelle locali
Uno dei colpi e noi dovremo risolvere prossimi giorni ho scritto al presidente del consiglio proporci
E proprio questo quello di trovare strumenti che rendono operative le decisioni che congiuntamente dovevamo prendere sia il questo tavolo quadrangolare serve a questi serve a evitare alibi e si deve evitare rivalità intoppi insomma soprattutto al al Sud a parte lo scetticismo le difficoltà all'inerzia storica poi ci sono le rivalità
Ci sono gli oggi ci sono le cose per cui si blocca tutto e questo non è tollerata da qua perché perché a questo punto ognuno in questo processo di sviluppo si deve assumere le sue responsabilità
E bisogna fare affinità col fatto che quando piove nato il governo no cioè ognuno ognuno faccia a faccia la sua parte e voi fate la vostra la vostra è quella di fare impresa
E di fare il di fare del ne fa la sapete che che il il governo consapevole i vostri problemi e e ritiene di dover sostenere l'impresa cooperativa per quello che questa impresa Mary
Non orto ma non non accetterà che questi i vostri spazi
Siano ridotti
Ma adesso anche voi dovete
Assume un impegno nei confronti di questo Paese
Non l'abbiamo chiesto agli industriali
I quali hanno risposto in parte
Finora e noi speriamo fa che
Possano dare invece risposte positive completi adesso lo lo chiediamo a voi le risorse Pelanda venti ci sono le prospettive sono buone sono eccellenti potrebbero essere eccezionali
Solo sei appunto noi siamo in grado di per sfruttare e tale benefici o da quello che abbiamo già fatto
Venga
Grazie ministro Visco anche per essere un sicuramente un interlocutore molto severo ma devo dare atto anche molto corretto nei confronti molto attento ai problemi del movimento cooperativo
Noi appariamo volte un
Agli occhi di
Agli occhi di taluni noi parliamo un settore assistito protetto in realtà le imposte che le cooperative pago non sono molto vicina percentualmente o totale dell'importazione imposizione a dispetto all'incidenza del mento cooperativo sul PIL
Comunque ci sono problemi che abbiamo affidato alle proposte di legge proprio per consentire all'impresa di rispondere acquirente a quell'impegno in cui sono stati richiesti
Chiedo scusa alla parola per l'intervento conclusivo Luciano D'Alessio per abbiamo previsto il pranzo qui di fianco perché alle ore quindici dovremmo cominciare con i Sand Creek con il il ministro Treu
E con il segretario confederale dei sindacati della tavolo tondo sui problemi dell'occupazione del meridione del del lavoro
Prego
Cari amici cooperatori e che ha colleghi delle altre centrali io credo
Che oggi siamo celebrando una grande giornata
La giornata
Dell'unità vera del movimento cooperativo
Io debbo dire all'amico Marino
Senza senza farsi
Come è mio costume
Cioè mi ritrovo completamente
Nella sua relazione
Resta la verità
L'amico Marino ha fatto uno sforzo io credo
Ponderato intelligente per raccogliere no non s'delle centrali cooperative
Questa grande giornata non vere assolutamente andare dispersa
Dio non proverò nemmeno a fare una sintesi
Che pure avrei dovuto fare e che il tempo non mi consente
Ma che cosa
Si propongono le forze politiche di governo
Si chiamavano al nostro impegno civile
La cooperazione
Protesta verso i problemi
Del Paese dell'Europa degli uomini
Ecco il grande ruolo il grande progetto
Che noi siamo chiamati a realizzare
Qui nessuno
Ha mancato l'obiettivo di sollecitare il movimento cooperativo a quest'impegno
Un impegno che è un impegno civile un impegno economico e un impegno di coesione sociale
D'Alema la chiamata passione civile
Violante la chiamata in ruolo
Di l'inclusione sociale Marini l'equazione
Fra sviluppo e giustizia Veltroni
Funzione etica dell'impresa
Questa funzione etica dell'impresa
Diciamocelo chiaro può essere sviluppata solo
Dall'impresa cooperativa
Qui cioè
Una grossa differenza noi non vogliamo essere omologati
Noi rifiutiamo l'omologazione
Non perché un'etichetta ma perché è è un fermo alla progettualità cooperativi
E allora che cosa dobbiamo fare
D'ora in avanti
Quale fin da ora il nostro compito unitario
Ecco io l'ho definito la progettualità il progetto cooperativo per il lavoro lo sviluppo e la coesione sociale
Non vi può essere
L'equazione che qui è stata e che io ricordavo
Se non viene si Luppoae coesione
Il messaggio che il presidente del cammello del mio amico De Rita ha voluto indirizzare ha sottolineato questo aspetto
E allora l'impegno civile e del movimento cooperativo non dimenticando l'efficienza dell'impresa cooperativa
I credo
Che viene da Sagunto
Per l'occupazione dev'essere sentito fortemente da Roma per risolvere l'occupazione
E qui il passaggio è delicato perché io credo con tutta la buona volontà
Che la cultura politica e mi sia consentito sindacale forse ancora deve capire bene quali sono i meccanismi che danno la possibilità la cooperazione di aggredire il problema dell'occupazione
Cioè questo produsse questa capacità
Noi vogliamo metterla a disposizione
E vogliamo fare un servizio di coesione
Ai lavoratori che hanno una condizione
Incivile di abbandono e che rischia di sfociare in azioni antidemocratiche di rivolta civile come il Presidente della Repubblica ha indicato
Perché non va sottovalutata
E allora il concetto e la forza del lavoro cooperativo e l'impegno
Del movimento unitario che qui noi siamo
Fondando
Dicevo che un giorno da ricordare ma come impegno per il futuro
E allora io concludo dicendo che noi intendiamo assumerci le nostre responsabilità e i nostri doveri
Ma non possiamo rinunciare ai nostri diritti e ai nostri prerogative Amici della cooperazione cerchiamo di costruire insieme
Con la massima solidarietà e cooperazione un ruolo forte
Per il Paese e per l'Europa grazie
Usato secondo abbiate pazienza un minuto convenuto perché vorrei dare lettura di un messaggio che vorremmo invitare il Presidente della Repubblica onorevole Scalfaro
Dicendo sostanzialmente questo illustre signor Presidente abbiamo gradito molto il suo messaggio che ha voluto ricordare il ruolo che la cooperazione svolto in tutti questi anni per lo sviluppo e la coesione sociale
Per realizzare esperienze democratiche di imprenditorialità di offrire per offrire nuove speranze i soggetti più deboli
L'ho presa metallico operatori italiani nel ringraziare ha caldamente per la sua cortese attenzione per l'invito riceve accenna giornata il prossimo sedici giugno
Ricordano con gratitudine il ruolo decisivo che la sta svolgendo con equilibrio sensibilità democratiche possono variare in questa delicata fase di passaggio di rinnovamento della società italiana i cooperatori italiani assicura il presidente del pubbliche che faranno ogni sforzo per contribuire allo sviluppo del Paese da un rilancio dell'occupazione è rimasto il Mezzogiorno
Cooperatori italiani sono consapevoli che anche la cooperazione ha bisogno di adeguamento ed innovazione si lo faranno per competere meglio sul mercato coniugando come sempre valori efficienza e interesse generali signor presidente grazie ancora i cooperatori italiani
Va bene allora io raccomanderei abbiamo il premio previsto in cui siccome siamo stati bravi nel rispettare i tempi vorrebbe rispettare i tempi anche nel pomeriggio dovremmo cominciare puntualmente alle quindici e trenta quindi per cortesia alle quindici e venti quindi soqquadro se si volesse essere così possiamo concludere entro le diciassette i lavori grazie
Ho il compito di introdurre la tavola rotonda di oggi
E lo faccio
Innanzitutto ricordandovi che è coordinata da Mario Pirani che non ha bisogno di presentazioni
Partecipano il ministro del lavoro professor un e gli amici
D'Antoni Larizza e Cofferati Cofferati sarà qui
A breve D'Antoni
E credo che sia stia arrivando ecco arrivare e arrivato mai
E Ivano Barberini
Larizza avete visto che ci siamo quasi abbracciati
Abbiamo qualcosa in comune
Antica troppo
Una proposta mia
Naturalmente aperta e quindi modificabile è integrale
Tra i tanti temi
Che potrebbero essere ripresi dal nostro lavoro oggi pomeriggio due mi sembrano di primario interesse
Il primo di natura generale è il problema dall'occupazione e quindi gli impegni ruolo che la cooperazione può assumere svolge per per interpretare e attuale per la sua parte le direttive delle nostre autorità di governo non solo ma anche per contribuire a rispondere in modo concreto e realistico alle istanze che provengono dal paese e soprattutto dal Mezzogiorno da determinati gruppi sociali
Le nostre strutture quelle del movimento cooperativo hanno praticato in percorsi della promozione
Ricordo per quelle che per il per diciamo così per le ischemie per gli strumenti già collaudati la quarantanove da quarantaquattro a centosessantatré
E per quelli
Diciamo per gli strumenti di più recente applicazione
Le forme dei cosiddetti S u le più e se vogliamo anche per queste forme già disponiamo di una serie di informazioni e valutazioni positive in maggiore un minor grado
Inoltre disponiamo anche di informazioni sull'esito delle procedure in genere si tratta
Di fase di avvio dove la cooperazione è intervenuta concernenti i contratti d'area e i cosiddetti patti territoriali anche stamattina richiamati ricordati
In questa partecipazione cerchiamo di dare il nostro meglio ma attendiamo apre FIGC sempre di migliorare i risultati programmati e molte volte questo constatiamo che non dipende purtroppo
E necessariamente solo da noi
Per nostra cultura e per nostro impegno
Siamo portati ad avere un'attenzione prioritaria per l'uso delle risorse disponibili al fine di re finalizzarle nel modo più redditizio
Le nostre iniziative dirette o partecipate con altri tendono alla maggiore diffusione a un più alto impegno di lavoro in forme non effimere e mediante attività consolidabile almeno nelle previsioni
Con un rispetto dell'equilibrio economico
Cerchiamo il coinvolgimento di altre risorse oltre quelle pubbliche naturalmente oltre le nostre
Con queste attività stiamo da tempo incrementando lo sforzo per la diffusione della cultura cooperativa e quindi della cultura di impresa
Negli anni di te settoriali nei territori del Mezzogiorno dove la cooperazione ha di fronte secondo noi maggiori probabilità di successo di sviluppo
Sì siamo organizzati svolgiamo un efficace lavoro promozionale per la creazione di reti di servizi mediante sportelli e centri per l'assistenza
E l'orientamento di quei giovani che vogliono percorrere la strada dell'impresa sia rissa rivolto alla produzione di beni e servizi sia essa orientata alla domanda sociale
Abbiamo maturato molte riflessioni praticando queste procedure pensiamo che sia già un patrimonio di acquisizione che disponibili e che sia di grande utilità
Perché voglia operare significativamente nel campo della promozione della piccola e media impresa e quindi nelle azioni per l'inserimento di nuove risorse umane nel ciclo produttivo e per l'inclusione sociale
Di cui stamattina autorevolmente è stato fatto cenno
Devo segnalare
Tre punti
In merito al ai a questo tipo di impegno che noi vogliamo proseguire
E nel quale saremmo certamente ritmico ricchi e questi tre punti come è stato accennato anche da Marino stamattina nella relazione introduttiva
Il primo
Fondamentale anche se può sembrare di poco momento ma di poco momento non è sarebbe poter contare sulla prosecuzione del sostegno verticale che al nostro settore deriverebbe dal rifinanziamento del fondo copre alla stregua di quanto è già avvenuto per altri settori dell'imprenditoria cosiddetta minore
Ancora essenziale per noi continuare il nostro servizio nel Mezzogiorno con ogni possibile sinergia in stretto rapporto con i soggetti pubblici
Per i quali e prefigurata l'assunzione pressoché esclusiva delle competenze in materia di promozione d'impresa
Intendiamo però mantenere la nostra identità e la nostra distinzione
La distinzione del nostro ruolo perché questi sono fattori che ottimizzano le nostre capacità di impegno sul territorio verrebbero certamente sminuite da inserimenti o peggio
Mi passi la parola Fago citazioni inalabili troppo disomogenei sia per dimensione sia per esperienza
Da ultimo CIPE il sostegno e qui propongo il secondo argomento
Pirani di carattere più specifico
Per il nostro mondo è però importanza generale e coinvolge il nostro DNA ricordato da Veltroni ha detto di Anna
Che delibera al nostro impegno alla nostra azione se sarà introdotta una disciplina moderna innovativa finalmente risolutiva per lo status del socio lavoratore
Nella relazione introduttiva di stamani Marino ha ricordato i nostri uffici che coincidono in tutto e per tutto con quello dei nostri soci e delle nostre imprese perché corrispondono ad esigenze oggettive
Occorre superare una situazione di incertezza da troppo tempo perdurante
Si tratta di tutelare persone che prestano la loro opera e trovano nel lavoro in cooperativa non solo lo spazio per l'esplicazione della loro capacità professionale
Mai dire a Lizzano una pratica di principi e di valori che danno per la considerazione della persona e delle sue capacità di apporto un significato ancora oggi ineguagliato allo schema organizzativo peculiare dell'impresa cooperativa
L'obiettivo è una qualificazione giuridica ottennero una qualificazione giuridica che consolidi il significato dell'assunzione di responsabilità del singolo nelle imprese del lavoro associato e che allo stesso tempo assicuri alla prestazione di lavoro in esse
Le tutele e le garanzie che oggi dalla equità dei corrispettivi alla protezione sociale fino alla salvaguardia dei diritti civili
Godono di avvia in condizioni di tendenziale parità qualitativa i cittadini italiani
Come giusto quale che sia il modo il luogo la qualità e la quantità del loro contributo allo sviluppo del nostro sistema sociale ed economico
Ribadiamo che i lavori in cooperativa in una visione moderna nasce dall'esigenza di soddisfare un bisogno crescente di partecipazione
Un tempo si trattava di creare i percorsi per l'inserimento nel ciclo produttivo o se vogliamo in un'attività comunque commerciale
Cioè economica per taluni gruppi o classi sociali ai quali con altri schemi organizzativi sarebbero stati preclusi chi ci ha preceduto ha costruito in oltre cento anni un patrimonio di esperienze di Pratica di principi e di valori questa sì
Che mi sento di dire che può essere ancora da noi accettata come ideologia che fa parte della storia sociale e civile oltre che politica del nostro Paese
Cioè allo stesso tempo forza causa della diffusione dell'idea della cooperazione peraltro in tutto il mondo
Le proposte ricordate da Marino sulla definizione dello status di socio lavoratore che scaturiscono dalla conclusione della Commissione da voi ricordata
A nostro parere permettono di costruire un punto di arrivo per mettere la parola fine su troppi anni di don matite parziali
Dettate dalla contingenza dall'urgenza
Quindi le lacunose contrapposte contraddittorio
Ma anche di pronunce giurisprudenziali non di volpe che quando hanno assunto costanza e coerenza hanno però determinato conseguenze a dir poco fuorvianti
Rispetto alle reali situazioni in cui in concreto è avvenuto e avviene l'assunzione delle responsabilità d'impresa da parte dei nostri soci e alle condizioni in cui si svolge la loro prestazione di lavoro
Basti ricordare l'interpretazione che ha dichiarato
I corrispettivi del lavoro dei soci acconti sugli utili di esercizio
Richiamata la molteplicità necessaria degli schemi organizzativi aziendali che sono determinati dal come lei prese anche le nostre debbono rapportarsi al mercato
La cooperazione non dimentica che però la valutazione primaria verte sulle capacità e l'impegno responsabile delle persone
E delle compagini sociali per una crescita individuale e sulla pratica concreta della mutualità che diciamo interno anche via via nella nostra esperienza si è diretta verso l'esterno è una considerazione di uno specifico bilancio sociale
Questo è l'elemento che garantisce la genuinità della cooperativa
L'ipotesi che oggi all'esame del ministro Treu e quindi del governo può consentire senza pregiudiziali l'inizio di una verifica su delle posizioni
Perché è naturale siano diverso sia per il sindacato sia per il movimento cooperativo perché ognuno a responsabilità di rappresentanza e di tutela differenti
Noi nutriamo però la speranza di fare col sindacato un sereno e razionale confronto idoneo a ricondurre la discussione su un piano costruttivo ciò potrebbe essere un prezioso contributo comune per le decisioni del Governo cui spetta nuove determinazioni conclusive anche nelle materie affidate all'autonomia delle parti sociali
Le garanzie e le tutele del socio in quanto prestatore d'opera nell'azienda cooperativa premono al movimento sindacale tanto quanto al movimento cooperativo
Se tali sono le premesse non dovrebbe essere difficile trovare insieme le definizioni giuridiche più idoneo
Per la possibilità di articolare
E costruire soluzioni adatte per ogni situazione di responsabilità nell'impresa e per ogni modo di prestarvi il lavoro così come non dovrebbe esserlo per trovare soluzioni condivisibili e efficaci
Per affidare a strumenti veramente efficienti il controllo che sempre a nostro avviso si impone quando si responsabilizza in modo decisivo l'autonomia di qualsivoglia parte rappresentante e portatrice di interessi
La tavola rotonda di oggi
Se viene accettata la mia proposta iniziale che può essere integrata ripeto modificata eccetera allo scopo di riaprire la strada per un percorso comune
Credo che ha acquisito questo obiettivo avremmo lavorato come stamattina in modo positivo per dare alle cooperative maggiori capacità di impegnarsi per la competitività che è indispensabile ad affrontare il mercato globale
Grazie
Per quanto mi riguarda sono senz'altro d'accordo con le proposte Rizzati circa i due punti occupazione
Diciamo diremo relazioni industriali nelle cooperative
Sotto socio lavoratore o un tono molto
Naturalmente le tematiche possono essere anche altre io introducendo la tavola rotonda vorrei soltanto sottolineare alcuni punti che riguardano il prima la prima questione l'occupazione mi sembra che sull'occupazione
Trionfi nelle discussioni che si fanno nei dibattiti tavole rotonde sulla stampa una specie di diplomazia del bla bla bla
Noi non riuscì non si riesce a capire che al fondo c'è un contrasto politico tra due linee io vorrei porre la cosa come dire con i piedi nel piatto
Del resto questa è la mia funzione di moderatore provocatore
Tra chi insiste fortemente sullo sviluppo e ti
Invece dice che
Blu non nega allo sviluppo ma in realtà poi nella a concreta articolazione delle misure e delle politiche si trova costretto a non andare al di là di certi limiti
Che sono in genere molto limitati dal punto di vista dell'occupazione del resto anche se guardiamo il DPF noi vediamo che nello spazio di tre anni le ipotesi di un seicento mila poco più lavoratori non è poi una ipotesi
Ammesso che si realizzi così esaltante
Molto spesso viene detto che le difficoltà derivano dal Patto di convergenza delle imposizioni che ci vengono oggi dall'adesione alla moneta unica
Però non è che
Questa adesione alla moneta unica e impediscono ad altre zone d Europa di svilupparsi di più del nostro Mezzogiorno e se difficoltà ci sono forse bisognerebbe anche discuterle con Brussel certe misure
Certi alleggerimenti certe possibilità di facilitazioni certe non ci siamo impegnati a ridurre la spesa primaria del cinque virgola cinque ogni anno e direi questo elemento di rigidità dentro in cui si muove e poi il quadro macroeconomico
E attorno a questo però non si riescono a a trovare gli spazi veri per una grossa politica di rilancio ora questo dobbiamo dircelo
E capire se è possibile superarli o meno voi ascolterete fra qualche giorno sono pronto a scommettere
La relazione del governatore della Banca d'Italia in cui riproporrà il problema di una deficiente politica di sviluppo del nostro Paese di un eccessivo carico fiscale
E di eccessive rigidità sul piano dell'organizzazione e del costo del lavoro
Lì si fermerà certo è indubbio
Lui farà un uccello penso ma è indubbio che il problema
Di un bilancio pubblico di una spezza in cui il sedici per cento è assorbito Aspesi previdenziali non trova spazi per una grande politica di rilancio anche infrastrutturale
E di
Alleggerimento fiscale sulle imprese questa cosa dobbiamo pur dirlo c'era è chiaro che porre il problema della spedì una spesa più Finzi Ale che oscilla tra il quindici e il sedici per cento del PIL
è un problema politico si scontra con il tipo di composizione della coalizione di governo o anche di un'altra eventuale coalizione perché fa parte di lei del vissuto dei sindacati e delle coalizioni politiche non è qualcosa che si possa così affermare a tavolino è chiaro che è una cosa che incide fortemente nel consenso interessi però dico è sarà bene affrontarla forse il rapporto con una possibilità o meno di una politica di sviluppo o trovarci impiccati come negli anni settanta ottanta nella difesa ad oltranza della scala mobile con eguale difficoltà politiche
Con un ritardo nel Banderas controllare l'inflazione che ci siamo portati pure avanti a lungo ora questo secondo me attorno a questo nodo non sta non c'è chiarezza di discussione
Si tende a metterla da parte e ha infatti Zare da un lato il risultato dell'euro dall'altra le promesse di tre euro e di altri colleghi di governo io non credo che il ministro del lavoro al di là della sua buona volontà e compattezza possa far molto
Proprio il ministro del lavoro in quanto tale non credo che abbia nel chiunque esso sia sia che si mettessero Ciampi al posto di Trevor viceversa credo che non potrebbe fare molto di più
Se se voi andate un momento queste manifestazioni di questi giorni dei cosiddetti disoccupati a Napoli ma sono le manifestazioni di lavoratori
Impiegati nei lavori socialmente utili che vengono a scadere ma diciamo le cose come stanno e che non si sa come finanziare e che cosa in realtà farvi fare perché poi queste società miste con gli enti locali non sono create
Si parla tanto io sentivo Bersani l'altro giorno in televisione che parlava dei contratti dare ne abbiamo fatti cinque o sei ne faremo venti o trenta quest'anno io non credo che ne farà venti o trent'ma anche se li facesse dei contratti d'area che sono partiti
Con progetti finanziati degli assegni firmarli si fa presto ma una firma non dà lavoro con progetti finanziati nemmeno una lira è stata fatta con finanziamenti nuovi ma solo con vecchi finanziamenti sono precedenti finanziamenti che sono diventati operativi
Se poi pigliamo i cosiddetti patti territoriali ne sono Sati sottoscritti un centinaio bene che successe
Prodi questo centinaio sono stati approvati dal CIPE mi pare dodici di questi dodici solo cinque sono stati portati al finanziamento da cento a cinque
Di questi cinque portate al finanziamento
Il denari per sessanta miliardi voi che siete uomini economica vi rendete conto dell'esiguità della cifra sono stati dal sessanta miliardi A ventidue aziende questo è risultato pratico in termini di lavoro dei patti territoriali poi i giornali son piedi patti territoriali contratti dare e quant'altro
Ma se noi non arriviamo a delle forme invece automatiche di di finanziamento di detassazione degli utili investiti e tappeti è inutile che Visco ci venga a dire che la legge Tremonti ha funzionato poco ma la legge Tremonti ha funzionato poco negli anni del nel novantacinque quando c'era il pericolo di una crisi finanziaria mondiale dopo i fatti del Messico detto in quegli anni lì non c'era non c'era la ripresa è chiaro che in quelli l'accezione di quel genere non poteva funzionare tanto
Dico tanto parli parliamo anche dei lavori pubblici ma dico
Mi sembra che oggi il governo ottenuto un grande successo dell'euro non abbia più un obiettivo e le perdite i voti di questi giorni checché ne dicano i vari leader politici sono il risultato di una scontentezza di lo scollegamento dello scollamento di fondo
Attorno al fatto che non c'è un obiettivo chiaro sull'occupazione e impegno qualche modo anche se è difficile in qualche modo coaguli un consenso concreto attorno a qualcosa
Io con i pubblici quando parlano della Salerno Reggio Calabria e il ministro del lavoro gli si chiede quanto ci vorrà di circolano quindici anni ma un lavoro percorre quindici anni è come se non lo facesse fra quindici anni bisogna ricominciare a tabù ma questa cosa è collegato al fatto che lo si vuol far fare all'ANAS il la la Salerno Reggio Calabria dovrebbe non avere pedaggi ma se invece si fa una gara europea o internazionale
In privata e in cui si rimette il pedaggio come tutto il resto dell'autostrade italiane probabilmente invece di quindici anni sarebbero cinque
Non si parla più del cablaggio il filo nei nei del rifacimento della rete elettrica meridionale della meccanizzazione della Sardegna cioè quattro cinque Grandi Progetti spiegando come si possono finanziare come si possono far finanziare dei privati
Dalle cooperativo oppure dal pubblico attraverso allora si può anche parlare di diminuire la spesa pensionistica sente l'apporto a una concreta corrispettivo concreto corrispettivo di lavoro ma questo discorso non viene fatto in modo esplicito
Noi adesso vediamo abbiamo letto che i sindacati sono scontenti faranno una manifestazione dopodiché che tre euro riuscirà magari a mandare avanti qualche altro contratto dare acqua ma dico non si risolve certo non dico che si debba risolvere il problema dell'occupazione ma non riusciremmo nemmeno andare sotto quel dieci per cento che si pensa di a cui si pensi punta da qui a tre o quattro anni
Ecco dico dunque c'è uno sconto sulla percezione del problema c'è un confronto sfilacciato
Mascherato politicamente perché non più volte si può scontrare né con l'ala più dura più come dire più pensionistica non dico nemmeno più più dura ma mette più risente dalla della pressione delle dei pensionati o dei pensionandi soprattutto non ci si può scontrare con Rifondazione dunque è chiaro che non ci si può scontrare se non si fanno con temporalmente un discorso di sviluppo
Reale e non a chiacchere ecco io direi che attorno a queste a questo problema mi piacerebbe Cuneo che si cominciasse a parlare con più chiarezza
Sull'altra questione io non intervengo ma è chiaro che la questione del socio risorse del socio lavoratore è legato a tutto la trasformazione dei lavori oggi in Italia non in cui la divisione tra lavoro autonomo e lavoro dipendente diventa molto spesso evanescente mutevole flessibile
è chiaro che le dunque vanno inventati
Vanno ricercati degli accordi tra sindacato e cooperative intanto che servono anche da modello più generale per il per questi lavori
Incerti tra lavoro dipendente lavoro autonomo per questo
Popolo delle partite Iva per esempio che sta che sta creando nell'una pluralità e allora questo di forme di lavoro nuovo e la cooperazione può dare qui una risposta originale per tutti non solo per i propri associati
Detto questo io darei inizio la vera e propria tavola rotonda qui ho visto che hanno segnato Treu per primo
In genere i ministri intervengono alla fine per concludere ma forse potrebbe se parlate poco potreste poi di intervenire nuovamente tanto abbiamo un'oretta di tempo siete quattro con quando arriverà a Cofferati si porrebbe fare una cosa un po'più vivace meno paludata del solito la parola all'amico ministro Treu
Anche se il ministro del lavoro non è il ministro dell'occupazione come ha detto adesso Mario Pirani ministro lavoro può fare delle buone politiche del lavoro se riesce con l'aiuto delle parti sociali mai poiché l'occupazione sono come è noto questo che la bici sì come se lo lo si dimentica spesso sono molto più più ampi riguardo l'intero governo quindi in però non mi sottraggo ovviamente alla responsabilità di dare qualche di caserma io credo che
Noi abbiamo delle difficoltà però almeno la linea
Del governo rispetto all'entità e fare chiarezza che c'era Pirani e è chiara e poi questo non è detto che riusciamo a portarla avanti noi riteniamo che adesso l'obiettivo ci sia siamo convinti che il lavoro si crea creando condizioni di convenienza per le imprese
Il lavoro non lo crea
Lo Stato la spesa pubblica nessuna Nostalgia per le estese facili o per le infrastrutture a fondo perduto quindi se è questo il tipo di chiarezza che
Si voleva
Però detto questo noi
Abbiamo obiettivamente in Europa e in Italia che lei delle difficoltà anche i condizionamenti che sono oggettivi che anche illuderci che possiamo cambiare rovesciare
La a a pratiche la strategia in quattro e quattro otto
Fuorviante qui anzitutto l'Europa l'Europa non è che le ho il risanamento in sé e impedisce perché abbiamo visto che alla fine di un per il risanamento c'è un po'un periodo di crescita che si pronuncia su significativo e questo è già un punto importante abbiamo anche visto che stiamo vedendo che questa crescita porta lavoro in molte zone qui non guardava la fuori dagli dall'euro de Alitalia basta guardare dentro nell'Italia ci sono direi la maggioranza fosse delle zone del Paese in cui e la crescita economica in un contesto normale con le politiche del lavoro normali piuttosto buone che abbiamo concordato cresce crea occupazione addirittura abbiamo un
Mercati del lavoro tesi dico io nella maggioranza delle aree italiane
Abbiamo però delle difficoltà drammatiche nelle aree più in difficoltà sia una del Novecento come sappiamo sia soprattutto nel Mezzogiorno è chiaro che qui
Non bastano le politiche no ma
Qui occorrono politiche d'urto e per fare politica d'urto Okoro certamente più risorse
Più risorse con una fondamentale distinzione che noi abbiamo spesso richiesto anche in Europa tra spesi per Investimenti mirati e spese correnti poco
Una delle prime difficoltà e questa che anche il contesto europeo nel patto di stabilità non ci aiuta in questo cioè il patto di stabilità è controllare la spesa
Senza distinzione tra sufficiente diciamolo è questo ma è una delle questione che discutiamo a a Brussel sempre e mi auguro riusciremo a a migliorare cede distingue tra spesa corrente estesa investimenti se il patto di stabilità sì interpretasse il modo più possono e quindi forse compresi dopo Tolosa spesa corrente ma più permissivo quello sulla spesa di investimento riprenderemo alcune idee chiare a dell'organo investimenti nelle reti infrastrutturali nelle reti europee che sono quelle necessarie per portare le condizioni di convenienza dove non ci sono
Idem applicate all'Italia nell'Italia abbiamo margini ridotti lo sapete basta fare i conti però anche qui e la priorità
E di aprire il più possibile a Investimenti che il cui noi siamo su in grande ritardo su sei anni li abbiamo ritardi sugli investimenti produttivi e essere più controllati sulle spese correnti lampi bilanciamento e abbiamo fatto per condizionamenti
Notti è un bilanciamento così così medio diciamo
Cioè abbiamo una riduzione delle spese correnti moderata perché ci sono esigenze anche riequilibrio sociale abbiamo quindi risorse per gli investimenti
Moderati
Di più di quello che è l'anno scorso nel due mila saranno ancora di più ma insomma l'indicazione del DPEF e quindi significativa ma non c'è margine di per fare grandi
Passi
Passi come siti più lunghi della gamba per cui raccolgo la la prima indicazione di due anni noi siamo convinti che occorre rischi
O indirizzare gli investimenti in modo selettivo ci avremo un povero di priorità molto forte e mobilitare risorse private i qui anche il richiamo alle aziende
E ai privati di avere più coraggio anche nelle forme di investimento è appropriato questo fatto di usare project financing in alcune grandi infrastrutture un
Certa
Necessaria se mai siamo un po'anche qui un po'in ritardo soprattutto siamo
Abbiamo difficoltà ad attuare perché per applicare questi strumenti moderni occorre anche cambiare legislazione ma in ogni caso questo una strada noi riteniamo quindi che invece la strada dello sviluppo va ci vada sostenuta da investimenti
Selettivi questa è quella che abbiamo scelto c'era anche l'ipotesi di agire più immediatamente sulla riduzione dei costi indiretti del lavoro questa è stata una questione discussa anche in sede di di lavorazione del DPEF c'abbiamo cinque mila miliardi dico una cifra X li mettiamo gli investimenti nelle aree
Finalizzate nell'Olimpo dei diciamo due punti dei contributi sociale perché questo è il porto d'armi da circa
C'erano c'ho diverse posizioni anche in altri paesi d'Europa noi abbiamo scelto di fare per ora almeno di concentrare le scarse risorse disponibili in investimenti per lo sviluppo nel Mezzogiorno in particolare
è una strada
Corretta
Come gli ostacoli che che noi sappiamo perché quando poi si fanno le diagnosi
Tutti dicono per Caro Nese nel Mezzogiorno come più sicurezza occorrono più infrastrutture più cantieri oppongono più patti di sviluppo
Io quindi dicono diventiamo cose nuove perché questo è un è
E cioè spostare il problema facciamo funzionare gli strumenti che abbiamo
Non è vero Pirani che non abbiamo strumenti automatici noi abbiamo uno strumento automatico fortissimo dis di sostegno all'impresa che la quattrocentottantotto abbiamo detto dirittura quest'anno che sarà congedato per il novanta per cento nel Mezzogiorno
Però i sostegni automatiche l'impresa
Non sono sufficienti per fare sviluppo locale e quindi per questo abbiamo messo le due cose proceduto ad otto e patti territoriali e cose simili che sono uno strumento di sostegno a uno sviluppo specifico nessuno ci ha contestato che almeno ma c'è qualcuno che contesta anche questo
Ma la scelta del sostegno selettivo allo sviluppo locale è una scelta allora la nostra vita vincente e quella comune all'Europa che il problema vero è che le facciamo fatica a applicare dosi d'urto e velocizzare interventi gli ostacoli sappiamo sono noti quindi i sindacati ci spingono dicendo sì avete progetti giusti nel non contestiamo nel nell'obiettivo negli strumenti
Però qui siamo lenti nella nell'attuazione siamo impediti dalle burocrazie non solo dalla burocrazia e siamo impediti anche dal fatto che abbiamo una debolezza istituzionale notevole perché guardate le zone dove occorre fare questi interventi strutturali sono zone spesso con amministrazioni che cambiano ogni ogni due mesi su quindi somma c'è una serie difficoltà
Strutturali che dimostrano che le politiche anche giuste non non sono facilmente operati operative però la la nostra linea e queste noi riteniamo che cominci già produca qualche effetto occorrono dosi Dutto di più io non credo però che sia già arrivato il momento ecco per finisco Queen per dire cambiamo allora sgravi fiscali o contributivi generalizzati tutto su questa Secondo alcuna terapia impraticabile oltre che forse sbagliata e così pure a maggior ragione sconti sul costo del lavoro indifferenziati ci sono già di strumenti per abbattere anche i costi del lavoro in modo sufficiente anzi direi che la polemica sul costo del lavoro e continua a essere riattivata sembra veramente fuori di nuovo nel Sud chi vuole investire a costi del lavoro
Assolutamente competitivi gli ostacoli sono di di diverse io mi fermerei qui perché la questione del socio di di cooperativa socio lavoratore tempo diverso e più specifica se volete facciamo secondo giro non non è che che qui mi voglio solo stuprare anziché il più o meno stiamo mi pare che siamo a buon punto con una preparazione mi auguro che il potabili consenso veline che ho sentito qui ma ritorno al secondo giro
Grazie Treu
Grazie onorevole Treu adesso la parola Cofferati non è ancora avvenuto allora Sergio D'Antoni segretario generale della CISL
Ma io
Innanzitutto ringrazio per l'invito che mi è stato rivolto portare questo contributo secondo saluto diciamo iniziativa
Delle quattro centrali con l'iniziativa fortemente positiva sento di un sostenitore convinto della unità sindacale di una semplificazione di un rafforzamento del quadro sociale del nostro Paese
Vedo con grande favore una
Analoga iniziativa nel vostro mondo e quindi saluto questa come la prima faccia proviene dallo voi come dire più strette come andare avanti un altro questo
Un elemento di grande positività di segnale importante che viene dato
All'insieme del nostro paese
Tra l'altro io dibatto diciamo perché la società questa nostra
Coeso che pur nella distinzione dei ruoli della reciproca identità sia fortemente protagonista di questa fase della vicenda italiana
E non perché ho della politica una concezione minoritaria ma perché ho della politica una grande concertazione una politica come vero primato di sintesi ma anche Leo prima il presidente si deve proprio per questa ragione evitare di occupare la società dare alla società un grande impulso una grande possibilità tenuto conto che l'Italia avrà tanti primati negativa né uno positivo a una società fortemente vivace e anche molto organizzata che se viene tenuta in grande conto non c'è dubbio che l'affetto e positivo complessivamente se è vero e poi chiudo questa parentesi
E se è vero che tutte le come dire discussioni dibattiti anche a livello internazionale sul nuovo assetto globale sul rapporto tra questo
E i territori sul fatto che il liberismo non è più una non è mai stato nella nostra concezione ma anche in quelli che l'hanno praticata una grande scelta perché crea troppe diseguaglianza che dall'altro lato la socialdemocrazia è lo statalismo non sono più una risposta adeguata non c'è chi è puntare fortemente sulla società non c'è che puntare sul nuovo rapporto Stato mercato società questo credo sia una grande sfida per tutti
Per cui sono contento se si apre come ho letto nella relazione di Marino questa mattina se si apre una discussione impegnativa che riguarda il vostro mondo ma che riguarda anche questo dibattito che sindacalmente
Noi portiamo avanti
Detto questo che mi pare lo sfondo entro cui avviene questo nostro dibattito accetto come dire
La più dalla provocazione lo stimolo che Pirani qui venne dava al nostro dibattito allora io credo almeno poi ci sarà anche qualche distinzione io credo che però il grosso Cuccia di noi dei protagonisti di questa vicenda e convinto che lavora arriva se arriva lo sviluppo
Cioè che ormai questa almeno
Per quel che riguarda i protagonisti principali questa come dire questa differenza
è superata del maestro quello che abbiamo fatto in questi anni
Dal punto di vista proprio dei comportamenti dei grandi soggetti collettivi di questo Paese
La politica di concertazione che abbiamo portato avanti per abbattere l'inflazione
Abbattere i tassi d'interesse avvera essere in regola per e sto nel gruppo di testa la moneta unica non era altro che essere convinti che quelle erano le precondizioni per la per lo sviluppo
Altrimenti non ci saremmo battuti come ci siamo battuti con questo appena ce l'ha con questa determinazione io dico con questo comportamento complessivo
Ora poi qui si può aprire un dibattito di tutti i tipi ma quello che conta è che dal novantadue in avanti con governi diversi in condizioni diverse con una situazione del tutto
Diversa l'una dall'altra questa linea tenuti in piedi il mondo sociali nel mondo dei grandi soggetti collettivi organizzati
La linea che poi ha portato a questo risultato importante per il nostro Paese e cioè di avere finalmente ha sconfitto l'inflazione speriamo per sempre
Di avere finalmente avviato una caduta dei tassi d'interesse
Speriamo in maniera come dire definitiva fisiatra no
Problemi che voi conoscete meglio di me tra il calo dei tassi ufficiali quelli reali il tipo di rapporto che c'è e questo come dire presuppone tutto un discussione e anche in qualche misura che i intatti sul sistema bancario tutto quello che c'è
In tutta questa vicenda e contemporaneamente questo sia il presupposto per far riprendere lo sviluppo
Ora io penso che questa su questa impostazione non c'è differenza questua c'ha visto nella distinzione dei ruoli ma tutti accomunati in questi grandi obiettivi e tutti oggi possiamo salutare questa prima parte nonna acquisita una volta per tutte
Ma sicuramente in porto in maniera importante acquisita come il presupposto tanto è che il presupposto è giusto che la previsione
Che noi facciamo che tutti fanno del DPEF va sulla crescita del nostro paese è una previsione positiva tant'è vero che noi abbiamo nel corso del novantotto novantanove due mila tre anni di crescita superiore al due per cento tutti noi speriamo di arrivare altre cioè ma superiore al due ci spiegano gli economisti che poi
Come dire
Da un po'di tempo gli economisti non è che ne indovinano tante però ci spiega la
Basta guardare tutto il discorso Sud-Est asiatico Giappone Stati Uniti e quello che avevano detto i tre quattro anni fa e quello che è avvenuto per lasciamo per un conto pensiamo che che almeno su questo abbiano ragione che per creare nuovo lavoro bisogna avere una crescita superiore al due per cento
Perché fino al due per cento quello che tu Grey di nuovo lavoro serve solo a compensare quello che per dei però aumenta la produttività e la tecnologia
Qui per avere il nuovo lavoro devi essere in un trend di crescita superiore al dottor c'è benissimo sto e speriamo che questo prenderci come dire sia sia consistente cioè che quindi abbiamo creato le condizioni per ottenere questo e che quindi si possa arrivare al tre per cento superarlo sfrangiato al non c'è limite si dice Pirani e basta ci vuole qualche ulteriore intervento sulla spesa
Per favorire questa crescita e quindi un corrispettivo decremento delle imposte e delle entrate che è un tema per io sollevo due obiezioni ma non per una questione proprio le sollevo dal punto vista del ragionamento vorrei approfittare per una discussione come dire cioè proprio la più simpatica più franca possibile il primo il primo come dire elemento che sollevo è che la nostra spesa sociale
Intesa nel suo complesso è inferiore
Alla spesa sociale della media europea e dei paesi principale dell'euro
Si può dire ma siccome noi abbiamo un debito pubblico superiore questo ci impone un problema diverso sì però dobbiamo stare attenti perché
Oltre un certo confine il rischio è che tu metti in discussione i legami sociali fondamentali non quella previdenziale per l'aspetto umano arrivavo a non avere fretta pena
Era solo con lui
Però entro questa spesa sociale che è sotto la media europea la voce previdenza è superiore alla media europea
C'è un problema con la nostra storia vorrei ricordare quello che altri danno ad altre voci noi l'abbiamo dato a previdenza
Cioè dobbiamo stare attenti che se pensiamo di toglierlo dalla previdenza senza darlo ad altre voci
Il risultato è una caduta complessiva quindi quello che abbiamo rata il padre e i nonni probabilmente potremmo ad avere figli è un ragionamento si può aprire questa però al fine della spesa complessiva non è un passabile questo voglio dire si può discutere della qualità della della spesa ma non nella quantità perché se ne scontiamo la quantità ac mettiamo sotto un crinale che è un Koirala non adeguata ad un paese civile
Quindi la dibattito sulla quantità è un dibattito fuorviante sulla qualità potremmo discutere c'è un problema e qui mettiamoci tutti d'accordo perché io da cinque anni essendo ragione da dieci da venti sulla riforma delle pensioni che è una cosa bellissima
C'è un piccolo particolare che ognuno è convinto che si tratti la pensione di un altro
E quando scopre che la sua dice io che c'entro
Che è questa cosa e non solo lui il popolo no anche alte autorità e quando i suoi veleni Grecia che c'entrano i miei dipendenti quelle lasciate in pace
E questo è un problema politico da orde conserva un problema prego è stata bellissima vicenda come lo stato sociale del resto io sedili tantissime ribatte c'è uno convinto che dobbiamo dare di più ai giovani di formazione in cerca di lavoro tanti
Alla famiglia numerosa all'anziano lato sufficiente tantissimo e tutti di commissionare il più è un poco più difficile individuare quelli a qui devi dare di me
E soprattutto è diventato difficilissimo individuare quindi porta la notizia
Che è la cosa principale in questa vicenda cioè se come piatti sono scorie tossiche allora noi da un po'di tempo ne portiamo a notizia
E l'abbiamo portata in questi ultimi cinque anni vogliamo portarne di più o notizie io dico che bisogna stare attenti a quel rapporto quantitativo
Se non sappiamo chiaramente dove come dire qual è il rapporto tra l'una e l'altra il rischio è notevole il rischiano pene la seconda ragione
E quelle stesse regole disperse di imposta e creano un paese duale
Quindi stiamo attenti
In questo momento nel nostro Paese lo accennava prego noi abbiamo una situazione paradossale
Noi abbiamo luoghi in cui si offre lavoro non Stones occupato e abbiamo luoghi in cui non si offre lavoro e c'è una montagna disoccupati nello stesso Paese non quindi intaccare il rapporto le tasse sarebbero diminuirà quindi figuriamoci soprattutto a chi appunto le paga quindi intaccare
Il rapporto tra
In maniera generale tra spesa d'entrata senza selezionare rischierebbe di allungare la lista
Perché il problema dell'Italia e del lavoro in Italia la sua concentrazione
La disoccupazione italiana e giovanile femminile Meridione
Se non prendiamo coscienza di questo noi continuiamo a fare politiche uguali per punti di partenza disuguali cioè politica profondamente disuguale
Per fare una politica di questa natura ci vuole tanto coraggio
E ci vuole tanta determinazione perché bisogna spiegare all'intero Paese che è conveniente creare fattori di convenienza e portare il lavoro dove ci sono i disoccupati
Delle due l'una o altrimenti fare emigrare
Cosa che sta avvenendo siccome di una volta compiranno discussione
Su questo punto cioè che male c'è Solana cercano voce
Sta bene è in corso e perché la gente può non sta ferma
Quindi se non si risolvono le cose
Io dico che è un Paese che vuole vince la sua sfida lo paella o punta la coesione sociale al suo equilibrio sociale ad un Paese con librato o rischia di avere poi tutto quello che deriva da uno squilibrio
Complessivo cioè di avere un Paese che scoppia per la guerra tra ragioni è un Paese che viene abbandonati in mano aperta organizzata senza sviluppo questa è la sua
E quindi deve occuparsi come si fa a questo il punto il nostro tempo lavora al governo e quindi
Che da queste presupposti non c'è la consapevolezza di trarne le conseguenze fino in fondo le conseguenze fino in fondo sul piano della convenienza e quelle che sono fiscali cresca
Io sto Pirani giusto la Tremonti non era sbagliata per quel che mi riguarda
Ma Tremonti era una legge
Detassare gli utili reinvestiti quindi favoriva gli investimenti il suo difetto vero che era universale
E quindi ha favorito gli investimenti dove c'era lo sviluppo perché ognuno investiva lì Serri facessero una Tremonti
Per cui io ti Tide Tasso gli utili se li vai a investire dove ci sono i disoccupati sarebbe una cosa importante forse non la possiamo chiamare fra volti perché se no l'Accademia esplode tra Visco cioè la vendita chiameremo Pirani
Quindi questo ci aiuterà ma dal punto di vista la concezione il problema era questo cioè che noi dobbiamo favorire qui abbiamo un problema aprirà la comunità
La comunità perché considera questi interventi interventi contrari alla concorrenza
L'unico come dire provvedimento meridionale di questi anni è stato il famigerato accordo Pagliarini Van niente
Che ha tolto il vantaggio di contribuzione sociale che sistema nel Mezzogiorno nella ce l'ha tolto perché ha considerato dalla comunità concorrenza sleale
E cioè il tipo da lì è nata la questione dei patti territoriali e contratti d'aria cioè di strumenti che selezionava no e che potevano avere dei vantaggi
Proprio perché la comunità quel punto appena Mario limitata poteva consentirlo e siccome aveva questo strumento il vantaggio di mettere in concorrenza le aree del Mezzogiorno e di dire se tu sei più efficiente
Tu ottieni perché ottiene agevolazioni fiscali ottiene flessibilità salariale ottiene Investimenti quindi mettersi all'opera
Dai dati una sveglia
Quindi lo strumento è in sé poi per una serie di ragioni quando la politica lascia il campo alla burocrazia
I contrari patti territoriali sono diventate quello che era venuto sessantaquattro salgono e scendono salgono e scendono diventa questa specie di ascensore l'ascensore impiegata seconde ogni volta che salgono scende passano due permessi
E quindi lo strumento sto mischiati svuotarsi ma allora perde il suo significato che è grandissimo perché la programmazione dal basso ed insieme la possibilità di avere quei vantaggi quei vantaggi
Che sono fondamentali a mio giudizio per favorire lo spostamento di imprese gli investimenti dove ci sono i disoccupati
Supplì sono d'accordo con Pera sulla questione del grosso
Qui e il governo non ha scelto deve scegliere tre quattro grandi un bassotto
Il sale
Mi farà sul mercato colla progetto finanziario diffusi fa con la spesa pubblica con quella che c'è non c'è bisogno di nuovi investimenti purché mi faccia
Tutte le faccia perché la cosa che si è scoperto e non è Mani pulite uno Mani pulite due Mani pulite tre non si spende una lira così non c'è il rischio
Cioè secondo e questo serve accesso anche che mantenere i parametri S.r.l. altre però ancora le esche riavere inchieste e tutti dice lei va a problemi non ho firmato nulla quindi capo paradossale
E che è quello che avviene ogni giorno e alla vogliamo affrontarla questa cosa o no certe facendo un programma
Se no è vera come dire una battuta amara ma è vera
Ma avete notato degli incidenti ferroviari avvengono tutte al Centro-Nord
Eccetto perché al Sud non ci sono treni quelli come possano aderire
Cioè non è che è un problema può esserlo una battuta ma poi non è una battuta perché certo che ce l'intasamento tutti attraverso le stesse al perché quello sviluppo saturo crea questi problemi e lo sviluppo armonico che non li crea e allora e allora c'è un programma sul glielo porti sulla rete ferroviaria sulle cose che citava Pirani la metanizzazione cioè
Secondo nominò questo è il motivo del
Non c'è una di fanno un cenno non c'è non non si capisce perché ma non c'è c'è un perde tempo rimbalzare quello posta contro già ambita da ciò romanico
E come l'agenzia questa Agenzia famosa tu abbiamo detto che c'è il presidente c'è il direttore generale ci sono le società
Operative si sanno e dirigente della società operanti non sa cos'è l'agenzia
E se uno lo dice
Dice ma tu difendi boiardi quelli cioè quelli che ha creato nuovo Robert
Un piccolo partito a fare cioè di quelle svolge paga
Quindi c'è una come di qualcosa che deve essere messa in Africa e per essere messi in riga ha bisogno di questo forte a mio giudizio richiamo a mio giudizio richiamo cioè c'è una componente fondamentale di messa in ordine su questi argomenti e su questa vicenda che diventa una vicenda principale del paese dopodiché io sono d'accordo
E finisco questa prima prima parte cioè io sono d'accordo
Perché se appunto sul socio lavoratore sintetica sulla seconda anch'io io sono d'accordo sul fatto che noi dobbiamo liberarci da ogni forma assistenziale noto noto troppe tentazioni
Troppe tentazioni niente cioè siccome lo sviluppo tarda a venire inventiamoci un'altra forma di sostegno al reddito di salario minimo garantito di forme cioè io lo dico qui in maniera in maniera da per quel che mi riguarda
Io sono contro con tutte le mie forze ad ogni forma
Che comunque in un modo o nell'altro comunque si chiama sia di nuova assistenza perché il Mezzogiorno sarebbe condannato persa
Perché perché è proprio perché è una fan proprio perché è in una fase in una fase delicata in cui ci sono luci e ombre in cui c'è un nuovo che si avanza se noi ne prendiamo questo nuovo che si avanza lo condanniamo a forme assistenziali
Non siamo più in grado di recuperarlo Napoli insegna ma Napoli insegna proprio quel dobbiamo uscire da quelli non inventarci alle nuove sento cose sperimentali pentito minimo c'è sento una serie di cose che non per quel che mi riguarda non mi convincono cioè proprio lo dico in maniera forte ultima questione ma non come dire tutto questo si deve fare hai parlato bene quasi bene va un po'troppo treno affinità allora alla fine dico soltanto questo tutto questo si deve fare in un clima di fiducia
Ecco in un clima di fiducia
Ahimè come gli altri siamo circondati da
Una serie dei profeti di sventura da fare stare
E questo non incoraggiano agli investimenti né chi deve comprare non in tanti cioè io vorrei ho visto che invece voi la vostra relazione tutta protesa tutta protesa spero che questo clima cambia ma due anni l'impianto come quelli che ho visto in questi ultimi anni è stato micidiale
Argomento se ha battuto tutti cioè proprio da non è non è un'organizzazione o la climatologia
Cioè io gliel'ho detto guardate Acquate voi non la vostra sede non deve esserlo alla vostra sede Gerusalemme sotto il muro del pianto quella collocazione nato io spero che finisca perché per fare sviluppo bisogna credere in se stesse nel proprio futuro quindi se si crede può e si deve operare però se si crede poi si opera grazie
La parola al segretario generale della UIL Pietro Larizza
Io
Io cercherò di fermarmi perché penso che sia perlomeno dal mio punto di vista la questione essenziale che riguarda il presente e il futuro del nostro Paese
E mi riferisco al tema che ha inserito Mario Pirani quando ha detto nel nostro Paese vi sono due grandi teorie politiche teorie economiche teorie che riguardano
Ma questo dell'Europa la questione lo sviluppo e le condizioni
Che si sono determinate
Dopo la l'accettazione dei parametri di Maastricht
Io lo sintetizzo nei termini c'è chi dice
C'è stato mastri che ore allo sviluppo
Il che vuol dire che un punto di passaggio di diversa iniziativa economica
E persone come me e che invece io penso di dovere dire incoerenza con Maastricht
Si gioca fino in fondo la carta dello sviluppo
Partendo da una condizione fondamentale che non esiste
Un'ipotesi di pensare alla promozione del lavoro senza aver creato prima le condizioni per lo sviluppo
è vero che i due elementi non sono separabili ma è vero che il lavoro
Dipende dalla capacità di produrre sviluppo e ricchezza
Perché altrimenti parleremmo di un altro modello di società
In cui il lavoro
O al bisogno di lavoro se risponde con le teorie
Modello francescano
Della diffusione o distribuzione a più persone di quel poco che c'è
Alla Maastricht Europa
Sviluppo e lavoro
Nel nostro Paese si è determinata una condizione paradossale
Noi sappiamo lo ricordava prima Sergio D'Antoni e quando si balla imita di lavoro si parla dei giovani delle donne e si parla quasi esclusivamente del Mezzogiorno d'Italia
Il governo tutte le amministrazioni locali
Tolti i sistemi dell'impresa
Il sindacato riconoscono e questa è la questione centrale del nostro Paese e ponti nessuno escluso si ritiene impegnato oltre che disponibile ad affrontare la questione dello sviluppo e del lavoro nel Mezzogiorno d'Italia
Nonostante questo
I tempi
E la qualità della risposta
Che settori pubblici e impresa nell'impresa e comprendo tutte naturalmente anche la cooperazione danno a queste del porto sono assolutamente
Inadeguati
Per quantità
E tempi
Da qui la domanda semplice perché se non riusciamo a rispondere alcune domande semplici forse avremo tutte le idee più chiare vediamo anche le guerre per errore
Perché
Le cose non si riesce a fare
Escludendo che si possa creare impresa per decreto perché in un sistema libro di mercato
La funzione pubblica e quella di favorire le condizione attraverso la quale l'impresa si può creare
Così che manca
E quali sono le cose che si possono corregge alla nessuno di noi
Nessuno
Ha contestato il documento di programmazione economica e finanziaria i dati di bilanci in esse contenuti
Il patto di stabilità con la previsione dell'avanzo primario al centocinque per cento
Le entità
Delle spese previste in conto capitale che perde indicazione di Ciampi
Aumentano al dieci per cento
Quindi non stiamo discutendo di soldi in più stiamo discutendo quindi
Della qualità della spesa e dei tempi dalla spesa
E siccome sono cifre limitate quando si parla di qualità della spesa si parla inevitabilmente di se lezione della spesa
E quindi gerarchia dalla spesa
E quindi capacità di produrre politica
Se la politica non sceglie non decide non seleziona e non programma
Non è politica e un'altra cosa e un vivere quotidiano più o meno tranquillo
Quindi prima questione
Quali dai seleziona la spesa
Seconda questione tempi della spesa
Se uno vuole creare un vincolo di fiducia con il sistema delle imprese
Quello che garantisce o quello che dichiarava lo deve mantenere
E allora se le previsioni di bilancio sono quelle di Investimenti nell'ordine di venti mila miliardi nel mille novecentonovantotto
Vuol dire che si ritiene che esista una condizione oltre che la necessità
Di spendere non impegnare
Quella somma in quell'anno
Perché se non avviene con tutte le dichiarazioni di modernità che si fanno ritorniamo al vecchio schema
Esattamente uno schema che conosciamo a memoria
Cioè quella quello delle somme programmate o delle somme impegnate
E delle somme spesi
Tale e quale non c'è alcun rapporto
Le selezioni qualità tempi
Condizioni
C'è la questione dello sviluppo e del lavoro il Mezzogiorno
Quindi il Mezzogiorno anche nella nuova dimensione europea
Deve diventare la questione di primario interesse nazionale
L'unificazione economica sociale e produttiva dell'Italia
Non può essere un'opzionale o un atto appiedata la speranza o desiderio poi una scelta poi più corrette permesso dire
Non si fa
Guardate si opera in una condizione
In cui ci sono scelte possibili che non si fanno
O non si fanno perché non si vogliono fare
Politiche
E allora c'è un problema di onestà intellettuale verso il Paese
O non si fanno perché non si possono fare
Ed è anche peggio
Perché è una dichiarazione d'impotenza
Rispetto a un processo riformatore che non si realizza
Noi abbiamo individuata sempre uno strumento cito solo questo che inizialmente era quella di aree di sviluppo accelerato e dove si chiamano contratti d'aria
Si può pensare
Di creare condiziona mentale di miglior favore possibile per le imprese appunto il contratto d'aria
Quando voi le procedure
Attuative di questo tipo di intervento
Ricalcano
O sono modificate di poco le vecchie procedure cresciamo col vecchio ruolo per il CIPE quei vecchi tempi di istruttoria eccetera eccetera eccetera
E impossibile nel nostro Paese di quei impossibile
Rispettando la legalità
Dire siccome siamo in una situazione del genere siccome il l'impiego dei capitali privati è decisivo per sapere se ci sono opportunità sviluppi in quest'arco di tempo
Chi decide di investire nel Mezzogiorno io garantisco che in un mese in un mese
Io do si eh no io le aree e tutto quanto è necessario cosa lo impedisce
Cioè qual è la ragione è impossibile
è una regione semplici
E processo legislativo e normativo che non è stato e continua non essere intaccato
Bassanini ha fatto riforme importante la prima parte before per quel che riguardano il rapporto l'organizzazione pubblica e cittadino c'è un dopo boicottaggio sistematico in Italia tant'è vero lui è stato costretto a dire
I dirigenti che non applicano la legge e quindi mantengo un rapporto a volte di sudditanza finisce che le denunce alla magistratura
Bene noi operiamo in una dimensione questo ci ci sono atti che riguarda iniziative dirette del governo non costano una lira
Creano condizione di libertà di impresa e di lavoro fanno risparmiare al sistema dell'impresa somme stimate minimo di venti mila miliardi l'anno per costi impropri aggiuntivi hanno solo bisogno di una volontà politica
Che si esercita una formula semplice
L'impalcatura burocratica legislative normativa oggi esistente
Si sta traducendo in una fabbrica di disoccupati
Allora questi da parte
Deve essere ridotta e io dico demolita
Bene questo non è fatto
Seconda fondamentale questione
Perché ora voglio raccontare puro un esempio Nana poi diceva ma sei sette dicono così deve prendere per verità quello che ti dice
Non sappiamo
Che senza infrastrutture di servizio la produzione infrastrutture fisiche infrastrutture materiali noi possiamo pure creare impresa c'è chi investe ma correre il rischio del precariato produttivo
Quindi alcuni infrastrutture sono vitali
Il Mezzogiorno d'Italia dove ci stanno venti milioni di persone da Napoli in giù
C'è una sola strada di collegamento
Le Ferrovie sappiamo quali sono poste una start-up
Quella strana & rischio di crisi di agibilità anche i prossimi cinque anni
Quella strada
E la scelta ma parlo dalla Salerno a Reggio Calabria che ha registrato il maggior consenso parlamentare fra tutte le opere indicate
Ci sono state ride su tutti su quella la quasi unanimità del Parlamento
Mille novecentonovantasei
Mille novecentonovantasette non succede niente mille novecentonovantotto
C'è una delibera del CIPE mi sembra che sia stato a marzo
Che ormai aveva assunto la sesta operativa della Salerno Reggio Calabria quella famosa delibera che assegnare ventinove mila miliardi
Da cui la quota destinata la Salerno Reggio Calabria
Le armi ripartizione delle spese per anno
Comportava che per fare rifare la Salerno Reggio Calabria ci volevano da diciotto a ventuno anni
Cioè uno spreco di denaro pubblico che non serviva a niente era così questo gene
Noi otteniamo dal governo di introdurre in Italia con la garanzia la promessa di una legge di creare anche dallo strumento e finanziamento di progetto
Che può valere per la Salerno-Reggio Calabria
Può valere per la dorsale tirrenica per collegare dalla Sicilia fino alla Francia
Può valere e Sergio Cofferati non sente per quello che considera essenziale il ponte sullo Stretto è uno strumento comunque nuovo rispetta la tradizione i al modello burocratico italiano
Quello del finanziamento e ma dietro c'è lo strumento attraverso il quale il capitale privato
Diventa capitale di rischio nei sistemi infrastrutturali compensato dalle concessioni
Marzo
Dopo un anno e mezzo di storia
Che vi ho raccontato solo sapendo che il generale miracolo della scienza e della tecnica
E di qualche altra cosa incredibile ma è così
A maggio
Il ministro dei lavori pubblici
Ci presenta un dossier dell'ANAS nel quale c'è scritto
A
Noi abbiamo programmato entro quest'anno serali progetti esecutivi per metà autostrada entro maggio per l'anno prossimo per tutta l'autostrada
Non è vero che sono cento miliardi l'anno dei lavori
Noi abbiamo programmato più di mille miliardi l'anno di lavori
Nel due mila e tre
Prevediamo di consegnare
L'autostrada Salerno-Reggio rabbia con il rifacimento compiuto
In due mesi
Appena è venuta fuori la possibilità mi ricorda lo strumento finanziamento il progetto
L'Anas ha scoperto che ha i soldi
Che ha la tecnica
E che alle condizioni
Per farla completamente cinque anni
Quando a marzo avevamo parlato sta così immenso Debbie io parlo a nome e cognome senza perché sono Ciampi ha detto scusate ma quanto costa stallo strada e cosa rispose sette mille duecento miliardi
Non è parliamo nemmeno questa fu la risposta diciamo
A distanza di due mesi ci stanno sette mila duecento e non so dove non so come
Però si dice che ci stanno e l'ha messa in condizione di farlo
Per più di mille miliardi l'anno
Ora voi consentite che possa sorgere qualche dubbio di credibilità
Rispetta un'operazione di questa natura rispettato all'io vi dico ritengo il governo innocente cioè perché ha preso atto di quello di ieri gli ha riferito una lobby burocratica e vedeva perdere prerogative possibilità
Che ha presentato in due mesi quello che mi hanno e non esisteva
E che a quello che sappiamo non esista ancora perché proprio non esistono quei soldi
E allora quindi
Abbiamo tanti problemi dobbiamo cercare di evitare i problemi che dipendono da nostre possibilità politiche nel caso specifico la possibilità politiche del governo
Ci sono pochi soldi
Va bene
Ma questi pochi soldi possono essere molto redditizi se si spendono nel modo giusto e soprattutto nel tempo giusto
Ci sono procedure burocratiche
Intrecci inestricabile
Che aggrovigliano stato regioni però poi c'è anche l'incapacità di alcuni questi nodi si possono sciogliere basta volerlo
Basta scegliere e basta decidere
Che la burocrazia può essere uno strumento prezioso di sostegno
Alla politica
Non può essere lo strumento eterno che si sostituisce e prevarica la politica
Terzo
Bisogna Palm discorso molto chiaro finora non è stato mai fatti in Parlamento
Cioè dire qual è la priorità dell'azienda Italia
E nella priorità nell'agenda accettando tutte le conseguenze di questa scelta
Se la priorità
E riconosciuta ed essere l'unificazione economica
Produttive socia dell'Italia allora non è possibile dico Oppenheim che per una questione morale nomi possibili
Che si apre una disputa con molti consensi
Per l'attraversamento ferroviario
Non dovessero Nordeste veloce dell'Italia
E poi ci sono centinaia di chilometri dell'Italia dove ci hanno un unico binario e alcuni Cernan ancorando elettricità
Ecco questo non è possibile parlare di sviluppo parlare dei bisogni dei lavori una parte dell'Italia quando contemporaneamente
Si fanno cose che sono proprio un controsenso una bestemmia rispetto a quello che si dice
Allora se noi riusciamo a riportare
Ad unità
E chiarezza va discussione
Alla probabilmente Tiziano che qui davanti esprimerà meno ottimismo di quanto solitamente ostenta
Forse parleremo meno di numeri possibile anche superabile relativa alle moto al lavoro parte
Saremo tutta pulita minore sofferenza perché lo che vediamo in una parte fondamentale del nostro Paese
E forse forse cominceremo a fare a vedere qualcosa di più quello che non possiamo accettare ma veramente non si può accettare nomi a caso che è nata a manifestazione del venti questa prima manifestazione
E che ci sia un modello di gestione
Qui in cui non solo abbiamo poco
Ma quel poco si fa di tutto per lo spettacolo questo non è possibile ringrazio
La parola a Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Vi ringrazio e chiedo scusa per
Il ritardo delle tante cose che capitano anche costretto a spostarsi con una qualche la rapidità e però veniva dal nord
Dal Mezzogiorno
Il rischio di avere ritardi è molto più consistente stante se la situazione che mi pare sia stata già ampiamente descritta è questo
Risolve in parte il mio compito
Della situazione infrastrutturale di molti territori meridionali
Dico questo perché considero oramai
Di fronte ai problemi principali che abbiamo
Quella delle infrastrutture
Uno dei problemi di delicati forse
Anche più urgenti da affrontare e da risolvere
Se davvero si vuole garantire ad un Paese come il nostro lungo stretto
Storicamente diviso quel livello di coesione sociale
Anche quella capacità di generare ricchezza e lavoro che esce
Abbiamo le spalle credo la parte più difficile del percorso iniziato all'inizio degli anni novanta
Siamo entrati in Europa si è dedicata moltissima attenzione a volte anche un po'spropositata
A discutere se
Sarebbe stato possibile rispettare i parametri di Maastricht
E poca attenzione si è dedicata invece a stabilire
Che cosa conveniva si doveva fare una volta entrati
Nella moneta unica
Io penso che una parte delle difficoltà di questi giorni delle tensioni soprattutto quelle sociali
Abbiano questa origine questa ragione
E consegnano un apparente paradosso però delicato anche carico di incognite ad un Paese come il nostro
Il paradosso degli effetti positivi del risanamento compiuto non completato nell'aria parte compiuto che genera una ripresa consistente che può diventare anche rapidamente sviluppo
E in un quadro di miglioramento così vistoso
E non più negata da nessuno nemmeno Confindustria
Nega più
Il carattere positivo della congiuntura economica in un quadro così vistosamente migliorato emergono anzi diventano elementi di tensione sociale addirittura violenti problemi del lavoro e dell'occupazione
Credo sia giusto soprattutto da parte delle organizzazioni sindacali che hanno avuto credo una parte a loro volta non non rilevante in questo processo
Abbiamo indicato percorsi accettato regole mantenuto comportamenti del tutto coerenti
Ci vengono mosse tante critiche ma nessuno ha uno straccio d'argomento per dire che non siamo stati
Rispettosi dei limiti che ci eravamo dati politiche vendicative nella gestione della parte
Qual è il condizionamento di quella parte le attività economica che incrocia con l'attività contrattuale del sindacato
Se si è arrivati a Maastricht e perché dal novantatré in avanti le cose che abbiamo pattuito da parte nostra sono state rispettate con con coerenza
Non sempre con facilità però
Non abbiamo mai derogato dalla linea che c'eravamo imposti
E questo credo ci dà qualche credito e anche la possibilità
Di spendere
Qualche parola
Potendo essere ascoltati
Io penso ci siano delle cose che occorre fare con con maggior decisione rispetto ad altre alcune addirittura abbiano l'assoluta priorità
La prima la dire così avendo alle spalle un percorso importante
Non semplice di risanamento ma abbiamo sempre chiesto che avesse il tratto dell'equità necessaria non ci siamo mai opposti al rispetto degli obiettivi e dei vincoli
Siamo stati europeisti in tempi non sospetti molto io sono diventati strada facendo qualcuno non lo è ancora adesso nonostante le affermazioni di facciata
E non lo è perché teme gli effetti che le nuove regole avranno sulla parte sua di attività produttiva di interessi
Ma varrebbe la pena consigli di un esplicito
Da parte di questi
Europeisti dell'ultima ora noi
Lo siamo stati fin dall'inizio in virtù di una cosa che riguardavano in primo luogo non nessun comportamento eccezionalmente virtuosi sapevamo che per entrare in Europa avremmo dovuto gestire
Dei sacrifici sapevamo che l'esclusione dell'Europa avrebbe rappresentato un danno enorme per le persone che rappresentiamo pensionati e lavoratori dipendenti
Siamo in Europa
La parte più consistente del risanamento l'abbiamo alle spalle
E però la traiettoria del risanamento non è finita
è indispensabile completare quel processo programmando la riduzione del debito
E utilizzando i vantaggi di un prodotto interno lordo più alto del previsto di un'inflazione che resta stabilmente bassa gli interessi sul debito che ci sono ridimensionati drasticamente però il tempo della politica del rigore non è finito
Immaginare di risolvere
Anche i problemi contingenti
Reintroducendo un rapporto disinvolto con la spesa pubblica sarebbe un errore grave noi non partecipiamo
A
Questa eventuale disputa che qua e là vedo ogni tanto affacciarsi
Io penso che il rigore debba restare una regola importante si debba completare il processo di risanamento
Quello che credo e che
Il Governo se vuole completare questa traiettoria
De de
In primo luogo adottare politiche di sviluppo degni di questo nome
Edere orientare gli effetti di una ripresa che essi vede già consiste
Li deve orientare perché la ripresa da sola non diventa automaticamente sviluppo che dura nel tempo e gli effetti benefici che genera non sono sufficienti
Soprattutto se ricadono laddove sono prodotti perché le concentrazioni economiche e produttive hanno pure qualche forza di attrazione non sono sufficienti a risolvere le questioni in campo
Io ho visto in campo sono sostanzialmente due
Il carattere duale del paese e la fragilità del sistema produttivo
Sono queste le eredità del del dell'immediato passa
E a queste due esigenze bisogna trovare risposte rapide
Allora proseguire sulla strada del rigore adottare politiche di sviluppo
Indirizzare gli effetti dello sviluppo verso i territori più deboli
Sento qualche volta nei nostri interlocutori
Soprattutto quelli di governo
Riemergere tensioni comprensibili figurati litigano i sindacalisti tra di loro possono farlo anche i ministri
Attenti però a non accentuare la normale dialettica e soprattutto non destinato ad obiettivi che non sono veritieri
L'oggetto dalla polemica di questi giorni tra noi e il governo non riguarda il bisogno di risorse aggiuntive a quelle già previste negli accordi con noi e fissate nei documenti di programmazione economica e finanziaria
Il problema è più semplice terribilmente più complesso lo stesso tempo
Si tratta di spendere bene rapidamente quello che c'è e quello che c'è non è rilevante
Ora guai se il governo si dovesse convincere che basta a rimettere in moto il meccanismo di accumulazione per aver risolto i problemi che ha di fronte
Una ripresa spontanea porta dei paradossi e a dei pericoli perché un eccesso di ricadute positive pensate che punto siamo arrivati in alcune aree sature può aprire problemi inediti
Perché non esistono nemmeno gli spazi fisici per utilizzare le ricadute positive in alcuni territori italiani
E nel contempo se è pur vero che tutto cresce è altrettanto vero che omettono le differenze le distanze
E il carattere duale del paese si accentuerebbe guardate che per evitare la rottura
Di un paese come il nostro servono certo anche ipotesi di assetto istituzionale adeguate
Che mantengano il Paese unito costruendo processi di federalismo
Solidale e però serve anche una politica economica ma politica sociale in grado di tenere insieme realtà diverso e soprattutto di avvicinare estremi così lontana
Ecco perché abbiamo insistito molto e continueremo ad insistere e poi sono particolarmente convinto sull'esigenza di usare questa congiuntura favorevole figlia del risanamento che abbiamo alle spalle per risolvere molti dei problemi che non era possibile affrontare con le stesse risorse e con le stesse occasioni in precedenza
Basta orientare indirizzare e utilizzare politiche mirate ai problemi che siamo di fronte il dualismo del paese si supera così
E si superano semplicemente ricostruendo un sistema di convenienze per le aree più deboli
Ma abbattendo i differenziali strutturali che le aree deboli hanno oggi siamo di fronte a condizioni lo ha detto il presidente del Consiglio per cui non è l'opinione di un sindacalista che può essere accusato di chissà quale strumentale interessa
Ma il sistema di convenienza che si è determinato per le aree deboli
Come niente Tiscali convenienze
Contributive come Nietzsche contrattuali e più forte di quello dei tanti decantati Galles Irlanda del Nord
Perché allora non si mette in moto un processo di investimenti massiccio in quei territori per le ragioni che voi da imprenditori conoscete benissimo
Permangono differenziale strutturali che riguardano la mancanza di risorse materiali il carattere a volte
Un po'un po'vago delle infrastrutture la loro scarsa efficienza una pubblica amministrazione non sempre reattiva quanto servirebbe per dare impulsi e aiutarlo sviluppo economico
E
Siamo sempre di fronte a un fenomeno pericolosissimo come quello dell'illegalità che aggredito ma non risolto
Siamo esattamente a questo punto
E il problema che si pone non è un problema che riguarda i comportamenti contrattuale delle parti
Ma l'abbattimento dei differenziali attraverso una buona politica
Questo governo deve costruire una politica economica per il dopo euro
E la deve costruire indirizzando la prua
Della sua politica economica verso il lavoro
Deve mettere in campo le cose che aveva convenuto in larghissima parte anche con noi che non ha fatto o per lo meno non ha fatto integralmente guardate che il sistema delle convenienze contrattuali e mi sorprende che non si ragioni non può più pacatamente
Delle cose concrete in campo e si ritorni sempre a discussioni astratte ipotesi vedo che sono in molti a dare consigli al sindacato
I consigli sono sempre utili
Che però il problema qui non è di spiegare a noi cosa dobbiamo fare ma di concentrare la volontà se esiste di chi governa per risolvere quelli che restano problemi strutturali solo marginalmente aggrediti
Si possono fare degli esempi molti ci sono anche sprecati
è una piaga nel Mezzogiorno mai contemporaneamente un'occasione di coesione sociale ognuno sa che senza forma irregolare di lavoro molti territori meridionali escluderebbero
Io considero per questa ragione il lavoro nero meridionale quello del Nord è altra cosa
Doppio lavoro qualche volta terzo quarto reddito di una famiglia va considerato anche sul piano gli strumenti in altro modo quello meridionale
E attività sulla quale occorre intervenire
E bisogna regolarizzare perché se no quello diventa un elemento distorcente del mercato e della competizione ma è anche attività che pur garantendo quella coesione di cui parlavo secondo fa privava molte persone di diritti
Di diritti fondamentali che cosa ha fatto il sindacato non si è soffermato a rivendicare astrattamente il rispetto di diritti
Ha fatto quello che un sindacato serio deve fare ha reso disponibile dei contratti di gradualità per fare emergere quello che il sommerso
Il sindacato l'ha fatto danni è la politica che manca e latita
E ci penso siano soprattutto i rappresentanti delle forze politiche sono nel governo
Io resto inattesa di un impegno che il Governo si era preso nel novantasei
Relativo alla parte che riguarda loro come normalizzare il pregresso sul piano contributivo e fiscale
Io penso
Mi permetto anche un suggerimento visto che se ne spendono tanti per noi che se fosse costituzionalmente sopportabile sarebbe meglio avere un provvedimento che taglia con il passato e considera questo lavoro come lavoro che nasce no
Penso così
Fornisco questo opinione
Pronto anche a registrare che non se ne terrà conto come tante altre volte però aspetta una risposta da parte di chi governa delle forze politiche che sono nel governo
Se no tutte le volte la disputa su chi e disponibile a far emergere lavoro nero a regolarizzare oppure no è una disputa che non porta da nessuna parte e non per responsabilità del sindacato
Poi il sistema delle convenienze meridionali
A
Da parte del sindacato trovato i punti di attestazione che serviva
Abbiamo discusso alla fine abbiamo trovato anche le soluzioni del caso
I patti territoriali come forma di programmazione dal basso per tutto il Paese i contratti dare che abbiamo detto noi devono essere limitati al Mezzogiorno
Per raggiungere lì una quota di flessibilità contrattata che riguarda le condizioni di lavoro per stimolare gli investimenti in quelle realtà
Che cosa registro
Che il sistema delle convenienze utile ma non sufficiente perché permangono quel differenziale di cui parlavo prima
E che dall'altra parte nel sistema dell'impresa e si fanno tanti gemellaggi ma non c'è non c'è
Uno che si presenti dicendo o dei progetti cogenti impegnativi
Capisco che si possa avere qualche timore per quanto riguarda la mancanza dell'abbattimento dei differenziali però si dica almeno onestamente che è questo il problema perché le convenienze contrattuali che potevano essere messi in campo ci sono
La nostra parte l'abbiamo fatta
Aspetto qualche investimento io aspetto ancora una volta che chi gestisce e chi ha il compito della politica faccia le cose che ho sentito ricapitolare da Pietro Larizza qualche minuto fa e questo esime dal tornare al Parma
Risorse materiali
Pubblica amministrazione efficace
Infrastrutture altre
E poi lotta contro la criminalità organizzata ma questo è il problema non l'altro
Perché il Presidente del Consiglio come vedete faccio riferimento a testi autorevoli
A soggetti al di sopra di ogni sospetto ha ricordato ma poi sono arrivati i dati qualche ora dopo già l'altro giorno alla conferenza dei degli industriali come l'Italia oramai sia il Paese europeo con il costo del lavoro per unità di prodotto più basso di tutti
Siamo in linea dicono i dati dell'OCSE con gli Stati Uniti e siamo abbondantemente al di sotto
Dei valori
Dei valori degli altri Paesi europei nessuno può più agitare il tema del costo del lavoro come argomento che penalizza gli investimenti è smentito dei dati dei fatti
Che cosa serve con tutta probabilità fare
Sì una cosa sarebbe utile non intervenire sulle dinamiche salariali per ridurre il costo del lavoro già basso risolvere un annoso e distorcente problema italiano che riguarda il carattere particolare del sistema fiscale
E sì alla fine i lavoratori italiani
E le imprese italiane
Hanno gli uni un esborso consistente gli altri un vantaggio limitato in virtù del fatto che il cuneo fiscale eccessivamente ampio
è colpa del sindacato
Io mi aspetto da chi governa qualche risposta in materia di pressione fiscale e penso che i risultati possibili non debbano essere destinati soltanto al capitale ma una volta tanto anche il quota parte proporzionale di senza eccedere al lavoro
Ma è compito
Di chi governa e della politica
La parte che si poteva realisticamente fare per stimolare il sindacato l'ha fatta se guardo all'accordo del novantasei in arrivo ad una rapida conclusione il mancato rispetto di quell'accordo ha prodotto la decisione di una serie di iniziative che si concludono con una manifestazione nazionale
Arriva alla conclusione che la parte strumentale è stata definita che il sindacato la sua parte l'ha fatta
Ha messo a disposizione
Le sue quote di flessibilità chiedendo che queste venissero considerate sempre come strumenti di rispettosi dei diritti delle persone che lavoro
Sono stati definiti anche dal Parlamento gli strumenti nuovi e le regole nuove di mercato del lavoro mancano gli impegni cogenti mancano i rivestimenti
Manca quella parte che poteva dare non semplicemente un valore aggiunto
Ma di l'integrazione
Della parte strumentale e soprattutto risposte concrete alla costruzione dell'ambiente economico necessario per fare con profitto gli investimenti nelle aree più deboli
Lo stato dell'arte questi
Non un altro riscrivere un mondo che non c'è non aiuta nessuno io penso che sia questo il punto centrale anche non solo dalla nostra polemica di questo son convinto ma della situazione oggettiva in campo e mi aspetto che il Governo organizzi risposte adeguate da qui alla fine di settembre
Quando cioè
Dovrà presentare in Parlamento la legge di programmazione per l'anno a venire
Non sarebbe
Francamente
Disposto a considerare come impegni seri impegni che vengono improvvisate nell'arco di qualche ora molte delle cose che sono state identificate come cose non fatte hanno bisogno di uno sforzo e di un impegno non di brevissimo di brevissimo tempo so che esistono problemi molto delicati
Che interferiscono con la sfera della politica
E bisognerà pure riflettere sul fatto che una serie di esigenze quelle di fare in fretta ad esempio portano a far sì che si metta in campo un idea di poteri sostitutivi come questo rapporto tra i poteri sostitutivi e gli assetti istituzionali si realizzi
Per aiutare una riforma delle istituzioni e non ostacolarla è cosa delicata decida la politica come fare
Per il mestiere che faccio non posso che indicare l'esistenza di questo problema e non è un problema semplice
Non è possibile accettare l'idea che per realizzare un investimento infrastrutturale importante per dei territori si debba avere sempre e comunque il consenso di tutta la frammentazione istituzionale presente nei territori
E che ci siano alcuni soggetti con un potere di veto nei confronti di altri detto che si esercita in virtù di un ma esigenza rispettabili ma di un'esigenza particolare specifica che diventa corporativa
Chi sta discutendo di come riformare le istituzioni dovrebbe tener conto anche di questa esigenza che si è esplicitata in corso d'opera durante tutta la fase delicata difficile di discussione che abbiamo avuto io sono convinto che le riforme istituzionali e la stabilità politica siano una sorta di precondizione per lo sviluppo e per la soluzione dei problemi del lavoro dell'occupazione
Penso che la discussione sulle riforme istituzionali abbia qualche problema in più e non qualche problema in meno dalla verifica dell'andamento dell'evoluzione dell'economia reale
Grazie a fare dopo ferrato e agli altri intervenuti per la stragrande veramente la chiarezza esplicite non diplomatica delle risposte prima di concludere la tavola rotonda però darei ancora su sollecitazione di Barberini
Un minuto attesta ogni oratore sulla questione controversa del socio lavoratore più vista particolar mente a cuore cominciando dal ministro Treu che qui dovrebbe anche spiegarci perché non ha presentato ancora il disegno di legge sulla questione
Un minuto a testa in arrivo
Credo che il tema sia pertinente anche il discorso fatto finora perché noi sicuramente condividiamo io condivido in quello che è stato detto stamattina nella chiesa di Marino eccetera e che la l'impresa cooperativa è un po'promotore importante dello sviluppo e dell'occupazione e quindi anche arrivare alla definizione la certezza dei rapporti di lavoro che si muovono in quest'ambito contribuisce è una situazione molto
Complesse che ha visto
Delle posizioni divaricate nella giurisprudenza nelle voi ente armenti anche le legislature quindi il fatto che siamo abbiamo passato molto tempo a discutere si spiega col fatto che obiettivamente per questo è un po'un tema controverso che noi li abbiamo anche cominciato i credo siamo al punto it di confronto
Finale
Abbiamo cominciato una verifica con tutte le parti in causa per vedere se riusciamo a trovare una soluzione che abbia un equilibrio un consenso e parte del discorso che pedane prima introdotto di ridefinire le regole per lavori diversi da quelli del lavoro subordinato tradizionale perché adesso siamo in parlamento per definire le regole
Specifiche per quest'area che lavoro parasubordinato semi autonomo l'area del lavoro associato è l'altra area che vorremmo subito dopo
Con questo ultimo confronto tra di noi definire il presentando un progetto di legge mi pare che l'idea che e si è venuta definendo che vedo ripresa anche nel relazione Grilli Marino e queste sostanza noi abbiamo una realtà complessa nella cooperativa non possiamo annegare la figura del lavoro dentro una la figura del socio come per esempio si è fatto certa giurisprudenza non possiamo però neanche dimenticare che questo un lavoro particolare perché viene è uno strumento come si dice uno strumento per lo scambio ulteriore rispetto al vincolo associativo
Che esiste per questo noi siamo proponiamo e non è una proposta di oggi ma adesso viene definita questa doppia natura del rapporto rapporto del socio dipendente
Che possano combinare appunto questa duplice realtà garantendo alla prestazione del lavoro svolta in ambito operativo una serie di tutele di trattamenti
E che siano adeguati perché questo è il una prestazione che ha le caratteristiche
Dell'appunto del lavoro e che merita le tutele relative ma dall'altra parte che ci sia una espressione anche della in qualità di socio che si manifesta nella partecipazione alla vita associativa ma anche per esempio viene in forme di retribuzione
Specificamente correlate all'andamento del dell'impresa cooperative quindi questo duplicità del rapporto e la pista su cui ci muoviamo
Una pista nuova è chiaro che presenta anche problemi quindi richiederà noi pensiamo una precisazione degli strumenti di controllo i vigilantes perché non si ecco questi hanno malgrado situazioni di abuso ma devo dire che una strada che penso ossia da intraprendere non sappiamo che le novità hanno sempre qualche margine di rischio ma se stabiliamo alcune
Spalletti su questa ipotesi che dato da poco tempo non possono avere approfondire i dettagli credo che possiamo procede era del resto abbiamo visto anche in altre situazioni di questi lavori nuovi avviando la sperimentazione abbiamo visto anche sì che si potevano superare degli ostacoli quindi in conclusione noi immaginiamo di presentare impossibili giorni
Il modo più precisa di quanto non abbiamo fatto finora che abbiamo discusso ancora fu ricca tiranni principi una composta di di disegno di legge che appunto marci su questa duplice qualità del socio lavoratore base poi che viene che va approfondita e quella della relazione della Commissione Zamagni che è stata per questo aspetto
Preso a base delle nostre riflessioni e mi auguro che su questo ci possa avere una rapida convergenza e poi noi procederemmo
Sergio D'Antoni grazie al trafitto anastilosi Vastola Stabat materia di tale impegno ha detto Agnelli di studi di lezioni perché altro che un minuto ma proprio per legalmente da Saigon tipico del coso mi pare che le conclusioni che poi qui
Riportava il ministro Treu della commissione la presenza con via come se davanti siano conclusioni interessanti sono una buona base per procedere diciamo spediti spedita per per procedere secondo io
Troverete fino in fondo fino in fondo quindi con un grande impegno di tutti i soggetti che sono in questa sala
Di trovare un intesa su un testo che il testo non vada in Parlamento senza un'intesa tra i soggetti la cooperazione
E CGIL CISL e UIL perché francamente lo dico ma qui capisco che erano al tempo del già nel mezzo ma francamente per temo moltissimo che si apre su un testo una discussione parlamentare che senza il consenso preventivo
Possa determinare qualsiasi avventura e questi lo sostengo su altri temi
Che riguarda la concertazione e più che mai su un tema delicato come questo si trova dipende da noi dalla nostra responsabilità io dico val la pena di spendersi fino in fondo anche a costo è successo in altra occasione di battersi battersi rompersi la testa e trovare una soluzione che abbia però alla fine il consenso grazie
Dietro
Ma la mia è una battuta soltanto io sono favorevolissimo provvedimento purché riguardi un socio è un lavoratore in carne e ossa perché serve dall'altro di chiarimento rispetta una pletora di sigle che vogliono rappresentare non soci
Non lavoratore ma qualcosa che sta nel mezzo che la grande realtà virtuale italiana che ha grande pretesi grande bisogni ma che nessuno conosce ancora
Sergio Cofferati
Io sono convinto che sia indispensabile avere un provvedimento legislativo in tempi rapidi
Perché il settore ha bisogno di regole avendo polemizzato in tempi non lontani credo di poterlo dire con
Una ragione in più guardate che
Quello che sta capitando in una parte del mondo del lavoro e fonte di preoccupazione per il sindacato non credo possa lasciare tranquilli nessuno di quelli che sono qui presenti che rappresentano come sappiamo cooperative che rispettano le regole e sono in ordine il proliferare di cooperative spurie è una delle forme di devastazione del mercato del lavoro
è la messa a repentaglio dei diritti delle persone a volte anche di persone deboli ma è anche una condizione che altera il vostro lavoro di McCain una difficoltà inenarrabile
A venire una norma di legge per questa ragione serve a noi per tutelare adeguatamente le persone e serve a voi per fare bene il vostro mestiere
Dovremmo avere almeno per quanto concerne questo aspetto interessi convergenti
E non mi pare che sempre sia stato così nel corso degli ultimi tempi ma non non ritorniamo su quei dopo di che c'è una proposta avanzata dal dal ministro del lavoro abbiamo delle obiezioni su alcuni punti di quella proposta credo sia legittimo discuterne
Credo però che ad un certo punto sia naturale che la proposta passi nella sede parlamentare se ci sarà un opinione convergente bene se non ci sarà un'opinione convergente deciderà il legislatore restare senza una regola può diventare assai pericoloso per tutti
Perché la situazione non è ferma insomma sapete meglio di me perché questo problema l'avete sulle spalle tutti i giorni come ci sia anche da parte di imprese industriali a volte nella ricerca di una soluzione dei loro problemi il tentativo di enfatizzare ipotetiche
Cooperative che poi non avendo a disposizione uno strumento legislativo al quale fare riferimento diventano le brutture che insieme dobbiamo combattere sul piano del del delle dinamiche del mercato del lavoro io penso che sarebbe utile fare così
Ci hanno messo molto a trovare una proposta
Si discuta di questa proposta abbiamo avanzato delle osservazioni ci sono dei punti che hanno allo stato non ci convincono le parti possono continuare a discuterne poi ad un certo punto però bisogna che il legislatore faccia a faccia la sua parte negli un legislatore che sconta conta la vietati di una parte dei dei soggetti che si sono misurati che il nulla il nulla porta soltanto a danni rilevanti però qui ritorniamo in parte alla discussione di prima
Per avanzare una proposta
Quanto tempo è passato io ho perso il conto perché so che nel frattempo sono un po'invecchiato e non
Non non mi pare che sia questo non ha responsabilità ad addossare al sindacato o sbaglio
Su questo interrogativo non so se può rispondere voi Barberini nelle sue conclusioni ma io intanto vorrei premettere che questa è stata davvero una giornata intensa faticosa che ha fatto prodotto una selezione darwiniana nei partecipanti
Resterà più o meno inevitabile
Ma comunque è stato la giornata molto produttivo io vorrei anticipare subito da parte mia un ringraziamento a tutti i partecipanti agli organizzatori che ha lavorato dietro le quinte perché non sentirsi di svolgere
Questa assemblea e a tutti i relatori qui convenuti quelli di stamattina
C'è un terreno di condivisione io credo fra tutti noi che tempo questo di coraggio e di scelte concrete bisogna passare dalle buone intenzioni che non bastano più a dei fatti concreti da parte di tutti
E il coraggio bisogna trovarlo a partire da una scelta politica di politica che mette in equilibrio la stabilità dei prezzi e lo sviluppo per un tema che non riguarda solo l'Italia riguarda l'Europa il timore che almeno in questa prima fase dell'Europa alla la nuova banca centrale
Fogli a fare o faccio una politica più rigorosa di quella della Bundesbank per dimostrarsi degno successore della Bundesbank e poi con effetti negativi tutt'altro che fuori causa
Se non interviene appunto un'idea una guida politica che equilibri stabilità e sviluppo bisogna fare i conti con i problemi reali processi reali quelle tutta unita che si aprono diceva D'Antoni il tipo di disoccupazione abbiamo solo il dieci per cento questa almeno la statistica le coppie vietato di leggere solo il dieci per cento i disoccupati che viene da un precedente lavoro un'esperienza lavorativa precedente
A differenza di altre peso lo pezzi dove questa questo dato arriva al quaranta cinquanta per cento naturalmente qui c'è una falsificazione della statistica io credo che deriva dal lavoro nero
Però è indubbio che la pure la peculiarità della disoccupazione quella giovanile meridionale femminile e così via
C'è un altro dato della realtà con cui fare i conti che questo Paese in cinquant'anni ha prodotto occupazione come saldo positivo come occupazione giunta sostanzialmente nel pubblico
Alcuni migliaia di posti di lavoro sono nati solo nel pubblico il privato è stato una compensazione che uscito dall'agricoltura entrato né indulto intatto del commercio mono prodotto è oggi il pubblico non assorbe più quindi il problema
Diventa ancora più grave ma mi pare che anche qui ci su un altro punto di accordo molto importante che il rifiuto di scelte assistenziali per creare occupazione quanto piuttosto affidare l'situazione lo supera occupazione allo sviluppo dell'attività imprenditoriali e qui entrano in ballo i vari attori dello sviluppo l'impresa grandi e piccole le organizzazioni sociali
Le grandi associazioni ma quel tessuto di piccole associazioni che forma un ambiente sociale le istituzioni ognuna per la sua parte cercando e dovendo converge su delle scelte di fondo
Le imprese sono chiamate
Addetti a scegliere decisamente delle strategie imprenditoriali pressioni incentrate sulla produttività e sull'innovazione che come dicevo Cofferati adesso
Per via dei costi non non competiamo con Paesi che hanno un terzo del costo che c'è in Italia negli altri paesi il negli Stati Uniti che hanno un quinto del del costo del della Germania e così via bisogna che insomma sia una scelta di strategia basato sulla qualità innovazione ai costi più bassi e quindi combinare innovazione produttività
L'altro fattore che si aggiunge per creare reali e sviluppo è quello di creare un tessuto associativo leggevo di recente la valutazione di un economista inglese che fu facendo la differenza tra il nord e il sud Italia giustifica motiva lo scarto negativo di imprese nel Sud
Derivante dalla mancanza di un tessuto di Niccolò associazioni di quel tessuto associativo che le nozze sviluppato lo fa risalire la colpa i Normanni per dire che il problema che deriva da centinaia di anni e per dire che ci vorranno decenni e decenni per risolvere il problema queste dato pessimistico io credo che noi siamo impegnati
A questo ma
Se c'è un po'di vero c'è in questa definizione sta valutazione eccolo ora io credo che l'impresa cooperativa viene fuori e dov'ebbene né fuori al di là di pregiudizi al di là di sottovalutazione di là di ogni altra col via via di sotto l'ultimo sole che noi stessi possiamo
Praticare
Nel valutarlo la nostra realtà il carattere dell'impresa cooperativa che impresa e associazione come si diceva anche stamattina e quindi è molto
Toh adatta a creare a corrispondere e di esperienze politiche quindi abbiamo dia corrisponde a quel bisogno che nel Meridione e molto forte
Di creare attività imprenditoriale di creare un tessuto di coesione sociale di forme di associazione di me consociazione che creino
In parte lo ambienta e sociale positivo per la creazione poi dello sviluppo stesso ora non abbiamo esempi di questa natura che portano a vedere come si possono creare veramente lavori
Noi abbiamo un diverso in tutti i campi
Non si vede un campo solo ci vedo solo la cooperazione di servizi solo quello sociale sicuramente questa è un fattore molto importante ma in tutti i
Ampi dall'agricoltura all'approdo al lavoro alla distribuzione di si stanno creando si possono creare posti di lavoro
In modo distintivo dove la qualità dell'occupazione è congiunta a una possibile quantità di occupazione
Abbiamo esempi di vario ordine e il consorzio Appennino fra cooperative forestale Appennino vivo
Che sta lavorando producendo occupazione nell'attività forestale
Be'calcola che cinquecento mila metri cubi l'anno di legno prodotto in più in modo sostenibile creerebbe due mila duecentocinquanta posti lavoro c'è questa riva sono due milioni i metri cubi sarebbero nove mila posti lavoro ci sono c'è una un il protocollo fatto quel ministri con il governo dalle organizzazioni cooperative
Per quanto riguarda il gruppo greco si potrebbero creare migliaia di posti di lavoro di ciò che vengono fuori le norme di attuazione
C'è una c'è da vedere quindi in questo contesto
Il modo come noi interagiamo qui siamo in un confronto cooperazione sindacato
Anch'io credo che dobbiamo ritrovare intanto un terreno comune di lavoro lavorare per favorire la crescita di imprese cooperative riprendere questa vocazione del sindacato che sa un po'persa nel tempo
Le cooperative Sonate spesso per spinta sindacale
Bisogna vedere i prendere questo terreno di confronto e questo sforzo per far crescere cooperativo con un impegno congiunto cooperazione sindacati
Come uno degli aspetti che può produrre una risposta può dare una delle risposte al problema io credo insomma che il tavolo che si è creato con la Confindustria andrebbe
Ricomporre composto cooperazione e sindacati per le specificità che ha e per la possibilità che ne può derivare di sviluppo di una Formenti imprenditoriale che dà una risposta distintiva
Proprio perché congiunge due fattori di associazionismo e di cooperazione sempre incentrato comunque sulla produttività del dell'attività sul fronte del lavoro la formazione è un altro terreno comune di grande significato dovremmo provare a lavorare insieme per sviluppare attività formativa per migliorare la qualità del lavoro
Dobbiamo chiamare insieme l'istituzione fa la loro parte io condivido le cose qui sono state dette c'è bisogno di infrastrutture Cervino di creare un ambiente sociale
Imperniato sulla sicurezza io francamente sono abbastanza convinto che oggi le imprese
Al costo del costo del denaro attuale che vedono quindi con minore timore l'indebitamento
Il problema della sicurezza dell'ambiente sociale dell'andare per trovare dei riferimenti nell'infrastruttura da una parte male sicurezza dall'altro e nella lotta alle distorsioni di mercato quindi per un mercato trasparente trovino lì il terreno più propizio di sviluppo
Ci sono interventi quindi da da portare avanti per quanto riguarda la l'emersione del lavoro nero per quanto riguarda la correzione del mercato io su questo
Credo che si possano non vorrei proprio schematicamente aggiungere
Alcune alcune questioni che attengono sia alla al superamento delle distorsioni mercato sia quindi all'emersione
Lavoro nero e lo sviluppo di nuove imprese cooperative non cooperative noi siamo fermamente contrari alle cooperative spurie abbiamo detto e ripetuto
Ci deve essere una netta distinzione tra lavoro volontario lavoro retribuito nessuna confusione non nessuna maschera Tura di lavoro volontario per lavoro sotto retribuito
Ci deve essere una politica di emersione del lavoro nero che si sia basato su una sanatoria ma anche su politiche di disincentivo del lavoro nero se non si supera la pratica delibere del degli appalti al massimo ribasso nei servizi
Qui si in un certo senso sì finisce per incentivare il lavoro nero e questo lavoro nero viene viene fuori da una lorda un'azione della pubblica amministrazione
Perché laddove lavoro rappresenta l'ottanta per cento il fatto di produzione di prese se quell'impresa fa il quaranta per cento di ribasso lì c'è un costo che al di sotto del quaranta per cento di Stato altro impresa o del trenta per cento quindi inutile che lo scriviamo a te sta sotto la sabbia qui c'è un nodo vero c'è un nodo vero nella precarietà degli appalti nei servizi c'è un nodo vero nell'evasione fiscale e contributiva che bisogna colpire
E c'è un nodo vero nel modo come vengono interpretati i lavori socialmente utili e lavori di pubblica utilità
Che di per sé nascondono lavoro assistenziale sono hanno natura assistenziale
E finiscono non solo per impedire la nascita di altre imprese cooperative no ma per espandere dal mercato le altre imprese
Perché finiscono per produrre un tipo di concorrenza che mette fuori gioco questo in paese quindi voglio dire i campi di lavoro in campi di intervento
Che mettono al loro posto ogni ogni attore a ripensare se stesso le impresa e le loro strategie le proprie strategie non e nostre strategie
Le e le istituzioni le associazioni le interrelazione fra questi fatto le convergenze i campi di azione comune credo che siano tanti io auspico
Che su questo noi troviamo concretamente un terreno di azione dovremmo anche qui passare dalle buone intenzioni ai fatti e provare a Croix costruire un tavolo di intesa di incontro e di confronto anche duro a volte condivido non è necessario per discutere esser sempre d'accordo in premessa però per confrontarsi risolve i problemi queste questioni socio lavoratore credo anch'io che vada apprezzato il fatto che siamo in
Tratti in una fase nella quale si può arrivare a delle conclusioni e abbiam bisonte rivali delle conclusioni perché in effetti sono passati alcuni anni da quando abbiamo avvertito l'urgenza di questo problema
Ci sono diverse sensibilità non solo in internet nel nel tra i sindacati pavimento Tel anche nell'interno del mondo cooperativo ma su questi ma sul fondamentale aspetto
Nel portare avanti le proposte su alcuni punti cardine di questa di delle proposte stesse che lo Stato elaborate mi sembra siamo abbastanza tutti d'accordo importante mandare avanti la proposta
Per segnare l'urgenza del nome misi fine poi si discuterà nel merito quindi va bene ma intanto non blocchiamo il treno cerchiamo di farlo partire
Vedremo insomma il fatto che su questo terreno cogliendone il positivo nella flessibilità che è contenuta la proposta ci posso sviluppare un confronto proficuo per lasciare poi effettivamente al Parlamento la responsabilità di legiferare grazie a tutti