L'intervista è stata registrata lunedì 25 giugno 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Fininvest, Informazione, Legge, Mammi', Privato, Radio, Televisione.
La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.
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8:30 - Senato della Repubblica
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14:00 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei deputati
14:00 - Camera dei deputati
giornalista
Allora microfono di Radio Radicale il vicepresidente della Fininvest Gianni Letta dottor Letta cosa accadrà se il pronunciamento della Corte costituzionale in materia radiotelevisiva giungerà prima dell'approvazione definitiva
Della legge Mammì
Ma penso che non dovrebbe succedere questa ipotesi che lei a Fazio dovrebbe essere scongiurato dal calendario parlamentare la Comit sì io né cultura ha lavorato tutta la scorsa settimana è arrivata all'articolo otto che è uno dei nodi politici da accantonare in attesa del chiarimento contro tre pacchetti di maggioranza riprenderà il tre luglio
Il chiarimento come mi auguro avverrà sarà pronto per mandare in Aula
Di legge al quattordici di luglio per quattordici luglio alla fine del mese ci sono quindici giorni non credo che Laura possa impegnare più di le settimane per approvare o respingere o modificare un disegno di legge che ormai viene da tutte le parti fuori e dentro il Parlamento già tre mesi con tutte le polemiche che lo aveva accompagnato o preceduto
E credo che sia un problema di volontà politica
Che su come sciogliere alcuni nodi ma il fatto che la legge comunque vada in Parlamento venga approvata credo che non sia più dubbio mi auguro e
Venga approvata nel senso buono Sakamoto letta lassista democrat Diana contesta l'impianto della legge soprattutto per quanto riguarda uno dei nodi Cardini e cioè l'inserimento degli spot e la pubblicità dunque la principale fonte e come figlia peggioramento di risorse per la televisione pubblica ecco della televisione privata mi scusi e sia possibile trovare un accordo anche con la sinistra ci è arrivare dunque al rispetto degli accordi erano già maturati nella maggioranza io non solo me lo auguro ma credo che una Rifle Silone e un ricordo di ciò che è stato induca la sinistra democristiana rispettare gli accordi prima degli altri
Di quegli accordi furono fatti patrocinati proprio da personaggi della sinistra democristiana tutto nasce l'impianto del disegno ma mi all'epoca dei
La negoziato per la formazione del governo tecnico
De Mita ad annunciare nel suo discorso programmatico al discorso programmatico di presentazione del suo Governo alle Camere
Tesa raggiunta non solo sui singoli punti ma sull'impianto generale della legge sui
Rispetto di un e qui
Dei soggetti in campo ecco perché faccio questo riferimento perché qui dentro ci sono anche le norme sugli spalti
E poi quella
Sulla base di quelle negoziato nacque il disegno di legge Mammì che dopo la sentenza della Corte costituzionale dell'anno scorso anzi nel mille novecentottantotto la numero ottocentoventisei molti componenti dell'opposizione e anche della maggioranza ritenevano superato non più rispondenti ai principi enunciati dalla Corte iniziò un lungo negoziato di nuovo tra i partiti della maggioranza
Condotto dalla
Ministro delle Poste ma mi che era il responsabile del progetto di legge
Ma sotto gli auspici della Presidenza del Consiglio con la partecipazione del sottosegretario alla presidenza con l'intervento dello stesso presidente del corso
Io e De Mita con la partecipazione quotidiana del relatore al Senato che era l'esponente della sinistra democristiana Cesare col Bari quindi
Lì si arriva a una nuovo punto di equilibrio o un nuovo compromesso a un nuovo accordo che sentiva di emendamenti che
Ministro ma mi presentò al Senato e che sono stati poi stravolti dall'approvazione di quelli emendamenti inaugura quindi mister democristiana attenuto abbatti
Sì quel disegno di legge Mammì ha prodotto lembo di e che ha accompagnato gli emendamenti ha sanzionato per prima gli accordi credo che sarà la prima vuole rispettare dottor Letta le faccio una brutta domanda se mi consente rubando le ancora un minuto lì il presidente le comincia di fidanzati valore Borrelli esponente della sinistra DC ha fatto una proposta cioè interruzioni con il quarantacinque minuti prima rata di firma lei ritiene che questo possa essere un punto di equilibrio credo proprio di no perché
Una soluzione che penalizza fortemente ancora l'emittenza privata tra le altre cose noto una contraddizione l'onorevole Borghesi prende a prestito queste gli di quarantacinque metri dalla direttiva europea ma la direttiva non si può imboccare in un senso respingeva in una a parte il fatto che la stessa direttiva su questo punto dei fili demanda alle legislazioni nazionali alle quali affida la possibilità di regolamentazioni diverte più concessivo e perché riconosce la differenza dei sistemi
Poi riconosce il limite massimo di affollamento il venti per cento invece la legge Mammì lo ha portato per le televisioni commerciali al quindici per cento Vanotti
Può penalizzare ulteriormente la televisione commerciale prendendo un indice di affollamento molto lontano diritti europea e poi Rick chiedere della direttiva europea l'unica norma che la direttiva stessa con
Figlia di modificare in quei Paesi laddove il sistema misto è più avanzato e l'ultimissima domanda che volevo farle questa il Presidente Berlusconi a proposito vendita della legge ha parlato della possibilità a a di porre la questione insomma parte la maggioranza questo molto irritato i comunisti
E non solo i comunisti un qualche domanda che le stavo il senatore Granelli il quale mi diceva si Berlusconi fosse un po'meno imperioso nei confronti del parla
Così potete provare una misura di equilibrio secondo me ci sono state le strumentalizzazioni sono state delle strumentalizzazioni veramente
In che gli stavo per adoperare un altro aggettivo che non vorrei ad operare ma tale è stato lo stupore da parte nostra che non saprei come definire diversamente che un imprenditore nel momento in cui una legge dello Stato pone dei seri problemi alla sua organizzazione aziendale addirittura mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa almeno nelle attuali dimensioni abbia il dovere non il più Vito di analizzare con i propri collaboratori gli scenari per vedere che cosa sta succedendo che cosa può succedere e quindi che cosa dover fare per modificare l'organizzazione delle imprese è una cosa
Solo questo fatto Berlusconi non ha fatto altro in una riunione dei propri dipendenti a con loro discusso gli scenari possibili della legge le soluzioni poi libri anche detto quello che aveva letto lui come gli altri tutti i giornali che sui punti nodali se non si arriva a un accordo ci può essere l'ipotesi della fiducia e questo ha riferito il ripetuto ai suoi dipendenti non ha dettato nessun comunicato all'esterno non ha fatto nessun discorso rivolto agli altri tanto meno si è segnato
Di dettare oggi intimare diktat Oddi chiedere al Parlamento o di imporre al Parlamento e i parlamentari determinati comportamenti ha soltanto discusso con i propri collaboratori all'interno della sua azienda in una riunione di lavoro soltanto con i suoi le ipotesi possibili e quindi le decisioni da prendere all'interno dell'azienda chi ha strumentalizzato questo o è stato male informati ed è caduto in un tranello fuori nato male o peggio ancora voleva soltanto tentare attraverso un'ennesima infondata strumentalizzazione di colpire qualcuno che la logica dei più comincia a pensare non debba essere colpiti
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