Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
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Rubrica
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giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari amici di Radio Radicale Benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa io sono Alessandro Barbano giovedì diciassette febbraio sono le sette trentacinque il sommario di giornata oggi riguarda essenzialmente la decisione con cui la Corte costituzionale ha messo i cinque referendum
Tutti sulla giustizia tra aprile e maggio gli italiani
Voteranno per decidere se cancellare o confermare la decadenza indi incandidabilità per i parlamentari gli amministratori locali condannati in primo grado cioè l'abrogazione della legge Severino poi decideranno ancora su uno dei presupposti per la carcerazione preventiva cioè il re il pericolo di reiterazione del reato se confermarlo o abrogarlo e poi sui criteri per tenere distinte le funzioni di pubblico ministero da quelle di giudici
Cioè la separazione delle carriere e infine sulla soglia minima dei sostenitori per i candidati al CSM
Bocciati invece come sappiamo i quesiti sulla responsabilità civile dei magistrati e sulla depenalizzazione della cannabis ma ieri era stato anche bocciato il quesito
Sulla abrogazione dell'articolo cinquecentosettantanove del Codice penale nella parte nella prima parte in cui punisce l'omicidio del consenziente questi i verdetti della corte
Ovviamente le reazioni politiche sono
Molte e diverse e anche la delusione dei dei promotori dei due referendum sulla cannabis e sull'eutanasia
Il presidente Amato ha spiegato le decisioni in una conferenza stampa che ha suscitato anche qualche critica per la Alfred per il fatto che il presidente della Consulta ha motivato le decisioni per prima ancora che siano state e espresse le scritte dalla stessa Consulta le motivazioni ma di tutto questo vedremo
Come si sono sviluppati queste queste a dialetti e questa Poli polemica all'interno delle pagine dei quotidiani per intanto guardiamo subito i titoli con i quali i principali quotidiani si presentano oggi in edicola
Il Corriere della Sera giustizia ammessi cinque referendum la Repubblica referendum dimezzati
Libero tocca al noi far giustizia la stampa il terremoto dei referendum
Il giornale adesso la casta trema la parola ai cittadini il fatto volete i ladri liberi eppure in Parlamento
Il manifesto colpo in canna bis il Riformista i pm restano intoccabili ma ora inizia la battaglia il Messaggero cannabis la legge non si tocca
La verità no alla droga sia la separazione giudici pm
Il Sole ventiquattro Ore che apre con corrono i tassi il BTP arriva al due per cento però segnala anche al referendum su carriere magistrati
Legge Severino CSM custodia cautelare dalla Corte costituzionale stop sulla cannabis
Il
Domani apre con Amato la Consulta fa politica e sfida il Parlamento a fare le leggi e poi ancora abbiamo
Il l'avvenire pungolo sulla giustizia il tempo
In nome del popolo italiano
Il mattino giustizia scossa referendum il dubbio
Referendum passa alla giustizia cannabis in fumo e poi abbiamo il quotidiano del sud alla ricerca del capitale umano l'editoriale del direttore Roberto Napoletano la ragione
Votare è stanca le titola l'editoriale del direttore Davide Giacalone infine e in edicola questa settimana
Il venerdì la rivista left contro la chiesa del silenzio nasce la l'archivio on line di left per far luce sui crimini pedofili in Italia
Questi i titoli dei principali quotidiani come vi dicevo
La decisione della Consulta a monopolizzato il dibattito politico nella giornata di ieri e ed è stata spiegata dal Presidente Amato vediamo prima che cosa è successo cioè in quali sono le determinazioni della Corte costituzionale
E ce lo spiega il Corriere della Sera con l'articolo di Andrea dallo grosso Cino a pagina due cinque quesiti suo otto giudicati ammissibili tutti relativi alla giustizia su di essi
Sì esprimeranno italiani tra il quindici aprile e il quindici di giugno dopo quello sul fine vita invece viene bocciato il referendum
Che
De penalizza la cannabis stop può anche a quello sulla responsabilità diretta dei magistrati illustrando queste decisioni il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato scrive Adriana lo Gross Cino
Si concede a un gran numero di domande e di chiarimenti lascia trapelare il travaglio che ha accompagnato la valutazione dei giudici costituzionali
Nessuna mal disposizione nessuna decisione politica diciamo nato che replica soprattutto alle proteste per la bocciatura del quesito sul fine vita
Se ha ammesso avrebbe aperto all'impunità penale di chiunque uccida qualcun altro con il suo consenso che soffra Onno noi non possiamo cambiare un quesito dobbiamo valutare
Se non lascia scoperti i valori e diritti costituzionali irrinunciabili questo il punto così Giuliano Amato ha motivato la non ammissibilità del referendum sull'abrogazione dell'articolo cinquecento settantanove
Del Codice penale che punisce l'omicidio del consenziente se ha ammesso ha detto Amato avrebbe aperto l'impunità di chiunque
Uccida qualcuno con il suo consenso riguardo a quello sulla legalizzazione della cannabis il presidente della Consulta invece ha parlato di un errore nel riferimento dell'Elenco di sostanze
Di cui si voleva proporre la depenalizzazione nell'elenco non c'è la cannabis ma papavero e cocca dice Amato ammettendo il referendum
Avremmo violato obblighi internazionali queste le due motivazioni per la bocciatura del quesiti naturalmente
Su queste motivazioni ci sono consensi ma anche e soprattutto critiche da parte del movimento
Referendario e dei partiti che dei delle forze politiche che sostenevano i due referendum infine inammissibile è stato dichiarato il quesito sulla responsabilità civile dei magistrati in caso di errori
Giudiziari dal momento che la regola per i magistrati
è sempre stata quella della responsabilità indiretta
Introdurre la responsabilità Diretta renderebbe il referendum innovativo più che abrogativo questa la motivazione
Data da Giuliano Amato che ricorda come l'articolo settantacinque della Costituzione preveda espressamente il referendum abrogativi
E e non legittimi invece i referendum innovativi Giulia Giuseppe Santa Lucia presidente dell'associazione Nazionale Magistrati esprime soddisfazione per la bocciatura del cuore preferendo molto
Su il responsabilità Diretta dei magistrati i cittadini che subiscono danni dell'esercizio della giurisdizione sono tutelati dallo Stato dice Santa Lucia quello della responsabilità diretta sarebbe stato un modo per intimidire
I giudici
Ha avuto invece via libera
Il quesito che si propone di abrogare la legge Severino il decreto con cui sono stati disposti incandidabilità ineleggibilità e decadenza automatica
Di rappresentanti del governo parlamentari sindaci e amministratori locali
Fin dalla condanna di primo grado si voterà anche sulla separazione delle funzioni giudicante e inquirente dei magistrati cioè fra il PM
Funzione requirente o inquirente come dir si voglia è il giudice funzione giudicante se passasse il sì
La decisione dovrebbe essere assunta a inizio carriera e non si potrebbe modificare durante tutto il corso della vita professionale
Ora invece si può scegliere quattro volte di passare da una parte e dall'altra e nella riforma in discussione alla Camera
Presentata dal governo
Su iniziativa del Guardasigilli Cartabia sì limita a due passaggi da una funzione all'altra
Il referendum invece si propone di bloccare questa possibilità di passaggio il magistrato che inizi la sua carriera decide all'inizio se fare il pm o il giudice
Infine sono stati giudicati ammissibili altri tre quesiti
Il primo è relativo alle modalità di candidatura al Consiglio superiore della magistratura
Non sarà più necessario raccogliere le firme e questo dovrebbe nelle intenzioni dei proponenti ridurre il peso delle correnti il secondo pone dei limiti al ricorso alla carcerazione preventiva
Che non si potrebbe più disporre in caso di rischio di reiterazione del reato che cosa vuol dire vuol dire che oggi e presupposti per l'adozione della misura cautelare e sono tre il pericolo di reiterazione del reato cioè il pericolo che l'imputato l'indagato restando libero
Ripeta il reato che ha commesso il pericolo di inquinamento delle prove e il pericolo di fuga cioè che l'imputato si sottragga alla responsabilità penale
Fuggendo al facendo perdere le proprie tracce
Il pericolo di reiterazione del reato viene addotto per giustificare l'adozione cautelare e interpretato in una maniera estensiva
Da la dalla magistratura per cui il fatto stesso che un cittadino abbia commesso un reato giustifica la sua propensione a ripeterlo questo quesito viene fortemente limitato
Questo questo presupposto viene fortemente limitato abrogando il quesito da parte del referendum qualora i cittadini appunto votassero per l'abrogazione stessa
L'ultimo quesito referendario consente agli avvocati che siedono nei collegi giudiziari di esprimere il voto anche sulle valutazioni di professionalità dei magistrati ma voglio ricordare che questa possibilità è stata espressamente prevista
Già dalla bozza Cartabia di riforma del CSM in discussione in Parlamento quindi il percorso delle riforme avviate dal governo in parte interseca quello referendario
Questo il
Lo Stato dell'arte e a questo punto dopo la decisione della Corte
Di confermare di ammettere cinque degli otto quesiti referendari
Il retroscena di questa decisione sofferta anche costellata di polemiche pressioni di varia natura e nel retroscena di Giovanni Bianconi
Sul Corriere della Sera Amato il disagio per alcune bocciature non possiamo correggere le proposte mal formulate scrive
Bianconi nel titolo riportando il pensiero
Del dottor Sottile presidente della Consulta avessero potuto correggere qualche quesito
Per renderlo ammissibile ai giudici costituzionali scrive Bianconi l'avrebbero fatto ma non potevano e le spiegazioni che il presidente Della Corte Giuliano Amato si assume la responsabilità di dare in un inusuali lustri azione pubblica delle decisioni al adottate lasciano trasparire disagio scrive Bianconi
E per certi versi perfino la sofferenza nascosti dietro alcuni no
Ad esempio sul fine vita su cui Amato denuncia l'uso improprio delle parole l'hanno dipinto come un referendum sull'eutanasia dice Amato mentre era sull'omicidio del consenziente
E formulato in modo da estendersi a situazioni del tutto diverse da quelle per cui pensiamo possa applicarsi l'eutanasia un risultato costituzionalmente inammissibile
Fuori dall'antico Palazzo della Consulta fioriscono già le polemiche scrive
Bianconi e li accusa la Corte ma dentro dopo due giorni di intenso lavoro i giudici restano convinti di non aver avuto alcuna preclusione politica tutt'altro
L'invito a non cercare il pelo nell'uovo
A sua volta non una scelta politica bensì di non contrastare quanto prescritto dalla Costituzione precisa il presidente era un sincero segnale di apertura
Ma senza andare oltre il consentito non possiamo correggere quesiti mal formulati e dunque sull'omicidio di una vittima consenziente qualora il referendum
Così come architettato dei promotori avesse avessero prevalso i sì si sarebbe arrivati alla non punibilità di chi aiutasse un ragazzo maggiormente depresso magari un po'ubriaco chi credesse di essere ucciso
Tutto questo non ha nulla a che fare con i casi in cui ci si aspetta la non punibilità dell'eutanasia
Né con le sofferenze dei malati che aspettavano una decisione diversa che chiarisce Amato lasciando trasparire molta amarezza del resto la Corte ha dimostrato una certa sensibilità su questa materia
Dichiarando incostituzionale in alcune circostanze la punibilità del suicidio assistito lo ha fatto voglio ricordarlo con una sentenza del due mila diciannove in cui considerava
Lecito il suicidio assistito in presenza di quattro condizioni e che espressamente indicava e cioè
La prognosi infausta di una malattia terminale e incurabile il consenso della persona del malato
E il ruolo delle macchine nel tenerlo in vita ma con l'indicazione delle macchine ovviamente si parlava di terapia
E e infine
E il dolore fisico e psicologico e psichico insostenibile a queste condizioni la corte aveva riconosciuto il diritto del suicidio assistito
E queste condizioni
Sono quelle che la corte ha prescritto anche al Parlamento perché legiferi
Sull'eutanasia in questa materia ma in assenza di queste condizioni dice Amato l'eliminazione
Me era eliminazione dell'articolo cinquecentosettantanove avrebbe creato o una una una condizione aberrante cioè quella per la quale
Il mero consenso di chiunque volesse morire giustificherebbe
L'omicidio del consenziente e questo diciamo atto non è ammissibile
La decisione di bloccare il referendum è stata comunque travagliata e non unanimi nel ci riferisce Bianconi nel suo retroscena qualche giudice cinque su quindici secondo le indiscrezioni trapelate
Riteneva possibile l'ammissibilità allo stesso modo di quello riguardante la legalizzazione della cannabis che secondo un corretto utilizzo delle parole avrebbe dovuto chiamarsi legalizzazione della coltivazione
Delle sostanze stupefacenti perché per come era stata scritta la proposta da sottoporre ai cittadini la vittoria del sì avrebbe esteso la legalizzazione anche aerolinea e cocaina
Con conseguente violazione degli obblighi internazionali e andando oltre l'obiettivo sottinteso al referendum il risultato e che la corte
Ha impedito spiega Bianconi il voto sulle questioni più popolari e sentite dalla cittadinanza così la vicenda referendaria assume un peso decisamente marginale anche se comunque salutare commenta l'avvocato Domenico Giandomenico Caiazza presidente delle Camere penali e antico militante
Ha radicale alla Corte ne sono consapevoli ma resta la convinzione che non potesse andare diversamente lo lascia intendere ancora Amato quando spiega che dalle discussioni su ciascun quesito è emerso
Quasi sempre un orientamento chiaramente maggioritario se non unanime e quindi non c'è stato bisogno neanche di votare questo
E il le le decisioni della corte spiegate dal presidente
Giuliano Amato ovviamente
Ci sono reazioni diverse
Reazioni da parte del comitato referendario che aveva fortemente voluto e sostenuto quelle quei referendum e e che ovviamente esprime delusione Marco Cappato di parla di un un giudizio politico sul fine vita vediamo la sua interviste su interviste ha parlato
Eccolo qui
Lo andiamo a cercare subito in un'intervista alla stampa mi pare adesso lo troviamo scusate ma
Oggi il numero di articoli su questa vicenda
Davvero
Notevole quindi
Colori Riccardo Magi Riccardo Magi
Poi parleremo anche di Cappato promotore del quesito dei dei due quesiti sulla insieme con più Europa
E l'Associazione Luca Coscioni sulla depenalizzazione della cannabis e sull'eutanasia Riccardo Magi intervistato dalla stampa mi pare che il pelo nell'uovo a l'abbiamo proprio cercato dice Maggi
E promotore dei due referendum ricorda bene le parole del presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato la vigilia della camera di consiglio sull'ammissibilità dei quesiti referendari
A differenza della sua indicazione spiega si sono davvero impegnati per arrivare a questa bocciatura con motivazioni che non ci hanno fatto convinto nessuno ormai Errore da parte del comitato promotore replica Maggi alle accuse alle accuse alle censure di aver formulato male i quesiti
Espresse da Giuliano Amato
E mi è sembrato che il Presidente abbia sottolineato più che altro l'incoerenza tra le espressioni giornalistiche
Gli slogan il contenuto giuridico mentre la Corte avrebbe dovuto valutare solo il contenuto giuridico e il quesito non poteva essere impostato diversamente
Non potevamo che intervenire sul comma uno del testo unico degli stupefacenti per poiché il comma che riguarda la cannabis richiama le condotte previste al comma uno dalla coltivazione alla produzione OSCE Sat o cessione delle sostanze
Secondo Amato
Dice
Niccolò Carratelli che intervista Riccardo Magi il risultato sarebbe stato quello di rendere non punibile penalmente anche la coltivazione del papavero della poca droghe pesanti e così ma la cannabis è l'unica ricorda Maggi tra le sostanze contemplate nel testo unico che può essere assunta subito dopo la fase di coltivazione
Di qui la scelta di eliminare solo il termine coltiva dalle condotte di Scream descritte dal comma uno le altre dalla fabbricazione alla raffinazione restano punite
E sono necessarie per il processo produttivo delle altre sostanze stupefacenti quindi il quesito non avrebbe inciso sulla punibilità di condotte attinenti ad alta droghe questa la replica di Maggi
C'è stata la volontà di togliere di mezzo i quesiti più problematici dal punto di vista politico gli di chiede Niccolò Caratelli non voglio fare insinuazioni dice Riccardo Maggi
Ma ancora una volta la Corte costituzionale sull'ammissibilità dei referendum ma ben al di là della Costituzione
Non toccavamo una norma di bilancio dello Stato di amnistia o indulto oppure di ratifica di trattati internazionali che sono voglio ricordarlo
I i le materie su cui l'articolo settantacinque vieta la proposizione del referendum
In questo Paese e diventato quasi impossibile promuovere dei referendum perché la giurisprudenza Della Corte ormai ci ha abituato al fatto che ogni argomento può essere usato alla bisogna
Che cinque quesiti sulla giustizia poi richiede
Richiede Nicolò Caratelli e e Riccardo Magi dice di essere ovviamente favorevole
Poi
Vi dicevo di invece Cappato Cappato farla
Di
Decisione politica
Lo stavo cercando
Eccolo qui sul fine vita un verdetto politico
E l'articolo di Fabrizio Caccia A pagina otto sul Corriere della Sera
E adesso
Scrive caccia dopo il verdetto della Consulta che ha dichiarato
Inammissibile il quesito referendario in tema di Utada sia l'unica strada percorribile rimane quella del Parlamento oggi alla Camera riprenderà l'esame della proposta di legge sul fine vita e poi vedremo che cosa accade alla Camera
La decisione della Consulta però
Affatto deflagrare la polemica del testo di ieri dell'associazione Coscioni Marco Cappato non sono mai stato ottimista dice Cappato sull'esito
In due ore hanno liquidato la nostra iniziative volevano sbrigarsi era anche prima bastava guardare le facce dei relatori per capirlo
Il giudice costituzionale Franco Modugno a sbuffa atto indispettito tutto il tempo alle argomentazioni dei nostri avvocati c'è insofferenza e ostilità contro di noi denuncia Cappato
Che poi attacca Amato e una personalità molto politica è questa la decisione politica praticamente la Corte ha spazzato via una stagione referendaria sono molto più preoccupato per la democrazia italiana che per l'eutanasia
Dure le prese di posizione
Del leader referendario la replica di Giuliano Amato però non è mancata ieri nella conferenza stampa leggere o sentire chi chi ha preso la decisione non sa cosa sia la sofferenza ci ha ferito ingiustamente
Il referendum uno nera sull'eutanasia ma sull'omicidio del consenziente e le dichiarazioni di Amato le abbiamo già dette poi replicando a Cappato da Amato aggiunto dire che questa Corte fosse mal disposta significa dire una cattiveria che si poteva anche risparmiare e e ancora io sono assai meno politico di Cappato queste le repliche chiamato come vedete c'è stato una un trascinamento e una coda che forse
Ci si poteva risparmiare su questo su questo aspetto su questa questione
Ci sono altre prese di posizione
Da parte ovviamente di chi aspettava il la il sì al referendum anche familiari di persone che si trovano in condizioni
Di visti in stato vegetativo o comunque in condizioni terminali inattesa di
Poter beneficiare dell'eutanasia attiva che speravano di poter beneficiare dell'eutanasia attiva
C'è sulla Repubblica pagina se l'intervista Giorgio D'Incà
Padre di una trentenne in coma irreversibile una vita di pura sofferenza chi ha bocciato il referendum venga a vedere Samantha dice questo genitore e poi c'è anche sulla stampa intervista a Valeria Imbrogno la compagna di dj fa Abbot
E fa male al cuore lo stato e obsoleto il mio fa boss sarebbe scappato di nuovo così Valeria Imbrogno intervistata da Monica Serra non è vero che l'eutanasia non tutela la vita Falbo era il primo a tutelarla ma non poteva viverla le persone che soffrono e ci hanno messo dentro le loro dolorose storie sono state ignorate così
Valere imbroglio
Naturalmente il dibattito riguarda anche le forze politiche però io prima vorrei darmi il quadro un po'anche di quelli che sono gli orientamenti degli opinionisti cioè di come i giornali hanno reagito
A queste decisioni
Partiamo dal Corriere della Sera ovviamente c'è un florilegio di posizioni diverso differenziate
La il commento del Corriere della Sera è un colle è un commento quello di Giovanni Bianconi che si limita a valutare quello che può essere l'impatto politico di queste decisioni sostenendo che sostanzialmente la corte ha fatto delle valutazioni di carattere tecnico ma e il rischio di queste valutazioni e che il percorso delle riforme già in cantiere sia ancora più accidentato questa la posizione di base di di Bianconi e anche un po'quella di Massimo Franco con due commenti con due analisi più o meno con incidenti Bianconi dice
Naturalmente questo rischio non è scontato messe le può attribuire responsabilità alla corte chiamata solo a stabilire se i quesiti e la così detta normativa di risulta fosse o meno in contrasto con la Costituzione
Ma il merito delle questioni e le eventuali ricadute sul piano politico lo è invece del parlamento e dei partiti che lo abitano
Perché prima ancora che nelle piazze e nelle aule legislative che dovrebbero impegnarsi per risolvere i problemi ma l'aria che tira e le prime reazioni alle scelte dalla corte lasciano intuire altro gli slogan di partenza rischiano di essere fuorvianti con i referendum sarà il popolo sovrano a fare la riforma che il Parlamento non è riuscito a fare in trent'anni esultano per motori sostenitori ma negli ultimi trent'anni i rispettivi partiti sono stati rappresentati alla Camera e al Senato
E per lunghi anni anche al governo in ogni caso il popolo sovrano potrà solo abrogare singole leggi o pezzi di legge non disegnare le riforme che anche la cancellazione delle norme sottoposte a referendum richiederebbe o richiederà
Così
Bianconi
Ancora più complicato dice rischia di diventare il già Rove fatto rapporto tra politica e magistratura perché è prevedibile che nell'imminente campagna referendaria le toghe si chiuderanno a riccio a sostegno del no
Senza trovare sponde tra i partiti col risultato di isolarsi e acuire le tensioni con il potere esecutivo e legislativo il referendum più significativo su questo versante
E quello che mira una pressoché definitiva separazione dalle fu delle funzioni tra giudici e pm di fatto già quasi ottenuta con le barriere frapposta negli ultimi anni ha passaggi ai passaggi tra l'una e l'altra nelle intenzioni dei pur non so dove l'abbia vista ottenuta
Bianconi ma comunque diamo per acquisito quello che dice
O meglio diamo prendiamo atto di quello che dice nelle intenzioni dei promotori la vittoria del sì e l'anticamera della separazione delle carriere per la quale sarebbe però necessaria una modifica costituzionale su cui i partiti non sono affatto concordi
Tra i commenti di ieri il più gettonato era l'auspicio che la consultazione popolare funzioni da stimolo per il Parlamento se così fosse ci sarebbe da rallegrarsi
Ma a parte la bizzarria delle necessità di stimoli esterni per fare ciò che si ritiene necessario
è difficile immaginare che intorno a questioni sulle quali si dividono quasi ogni giorno le forze politiche Marcello improvvisamente nella stessa direzione
Anche Franco dice le stesse cose e diciamo guardano soprattutto il bicchiere mezzo vuoto
Uno riferendosi ai rischi che la decisione
Di ammettere i cinque referendum sulla giustizia che lei un clima di contrapposizioni più a più forte di quanto non sia già quello attuale il pericolo dice Franco e che prevalga da una parte chi ritiene sì è arrivato il momento di tagliare le unghie a un apparato giudiziario accusato di essere autoreferenziale di godere di una sostanziale impunità dall'altra una magistratura che avvertendo il pericolo di essere commissariato dal sistema politico
Si affidi alle sue componenti più corporative e giustizialiste
Significherebbe sciupare il valore del referendum manipolando lo e piegando la calcoli dinamiche distillate a perpetuare lo scontro ben oltre il risultati del voto previsto a primavera questo il
L'analisi che fa Massimo Franco sul Corriere della Sera
Poi c'è sulla Repubblica Fran poi vedremo
Come ha reagito il mondo politico ho voluto posporre questa valutazione perché mi interessava prima vedere come si dispongono i i i giornali e fare di capire quali sono le reazioni
Degli opinionisti dei quotidiani
Sulla Repubblica c'è Francesco Belli che parla di occasione persa
E dice la diffusione forte e comprensibile specie dopo che le parole del neo presidente della Consulta Amato quell'invito i giudici a non cercare il pelo nell'uovo
Avevano lasciato sperare in un esito diverso e certamente un'occasione persa che alimenterà la distanza di molti cittadini dalle istituzioni ma le regole democratiche sono queste bisogna accettarle
Resta il messaggio politico sotteso la decisione di ieri a questo punto il Parlamento non può più sottrarsi al diritto dovere di dare una risposta agli italiani sui cosiddetti temi di biopolitica e cioè eutanasia
E la depenalizzazione delle droghe una legge in discussione sul suicidio assistito si trovi dunque un compromesso che restituisca senso al Parlamento
Pensiamo dunque quesiti poi ti restano in piedi cinque sulla giustizia che sono sopravvissuti
Li hanno proposti dalle che il partito radicale di questi cinque superstiti tremando impattare sulla riforma del CSM su cui il Parlamento sta per legiferare
Il numero di firme necessarie per presentare una candidatura all'organo di autogoverno la possibilità per gli avvocati di dare il loro voto sulle pagelle dei magistrati e la separazione delle funzioni
Inutile dire
Che anche i loro futuro e a rischio visto che il governo pretenderà che le Camere corrono per approvare le nuove norme in tempo per l'elezione del nuovo CSM significa che entro maggio dovranno vedere la luce in questo modo Fargo citando tre
Quesiti su cinque a quel punto le resteranno soltanto due questo è vero in parte perché il il cambio di casacca pm e giudice e consentito nella riforma del CSM ancorché si limita a due passaggi o qualcuno dice a tre passaggi poi per e vedremo quale sarà l'andamento in Parlamento oggi passaggi sono quattro
E ma poi se il referendum dovesse negare qualunque passaggio il referendum resterà in piedi e vara un peso quale che sia la decisione
Della del dibattito parlamentare sulla riforma del CSM comunque secondo bei a quel punto le resteranno soltanto due quello sull'abolizione della legge Severino e quella sull'introduzione ai limiti della di limiti alla custodia cautelare due referendum iper garantisti di definisce così
Francesco Bay
Sui quali non solo la maggioranza è divisa ma anche addestra i problemi non mancano vista l'ostilità di Giorgia Meloni
E poi vedremo come si sono divisi i partiti molto difficile dunque che senza il trauma traino di referendum popolari come quello sull'eutanasia e cannabis i quesiti rimasti sulla giustizia riusciranno da soli affari il quorum
E allora interessante al di là della sorte che avranno questi referendum capire la partita politica che si è aperta soprattutto a destra si è già notato un Deva riccamente importante tra la destra somma lista di Fratelli d'Italia
E quella governativa di Salvini in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica
I referendum sulla giustizia non fanno ti approfondire questo solco spingendo Salvini a compiere ulteriore passo in avanti e un passaggio che non va sottovalutato con questa postura garantista il leader del Carroccio si pone sempre più come erede non di Berlusconi commentando
Ma ma scusate ma dello spazio politico di Forza Italia
Non a caso sì ieri commentando la sentenza della Consulta Salvini ha detto che dalla campagna referendaria può nascere un centrodestra nuovo liberale e garantista un centrodestra par di capire che tiene fuori Fratelli d'Italia nipotini di quei militanti del movimento
Sociale italiano che tiravano le monetine a Craxi all'uscita del Raphael veramente non furono solo
Quelli del Movimento Sociale Italiano attirare il primo retina h a Craxi ma soprattutto diciamo le forze della sinistra
Schierate
Contro sul giustizialismo in quel momento contro il segretario del partito socialista
E poiché questa questa questo passaggio liberale di Salvini
Che beni preconizza e in qualche modo lasciando intendere che questo referendum crei una divaricazione netta fra Salvini e Melloni come vediamo si possono avere già dei synth segnali dalle dichiarazioni
Dei due leader subito dopo la decisione della Consulta ma
Occupare uno spazio liberale
E e forse una cosa molto più complessa che sostenere anche per ragioni di consenso dei referendum
E forse quindi questa valutazione merita approfondimenti e prove ben diverse da quelle finora offerte dal leader della lega
Le scelte della corte invece dice Stefano Folli resteranno nella memoria del Paese perché perché l'aver ammesso cinque dei sei referendum sulla giustizia
E e un fatto significativo non era scontato dice
Dice Folli le decisioni sono prese in base a un esame tecnico giuridico delle questioni
All'interno dei margini costituzionali tuttavia esiste qualcosa che si di finisce come lo spirito dei tempi ossia il mutare del senso comune a proposito di certi aspetti della vita nazionale sotto tale profilo la Corte può forse contribuire a modernizzare il Paese in un'epoca in cui il Parlamento tende ad arenarsi sui provvedimenti chiave è una tesi che non convince quanti hanno letto nella giornata di ieri e nelle parole di Amato solo un'abile compromesso
Niente sul fine vita e sulla cannabis legali niente sulla responsabilità dei magistrati che sbagliano ma chi invece vede il bicchiere mezzo pieno pensa che la spinta verso una riforma generale della giustizia sia evidente al di là delle prudenze
Della riforma Cartabia del rischio che essa sia ciò nonostante annacquata
Secondo folli l'occasione per modernizzare il Paese partendo dalla giustizia c'è e bisogna capire se sarà sfruttata molto dipende da come si svolgerà la campagna elettorale già la destra si è divisa Giorgia Meloni non intende lasciare a Salvini promotore delle firme il palcoscenico del resto sarebbe un errore
Se la Lega si limitasse a sventolare una bandierina di partito a sua volta il PD è stato scavalcato dagli eventi su un tema cruciale anzi quasi un tabù il suo rapporto con la magistratura così
Vi dicevo
Stefano Folli sul sul sulla Repubblica commentando
La decisione della corte costituzionale
Beh adesso forse dopo questa analisi vale la pena di vedere come si sono disposti partiti per poi passare ad altri commenti
I partiti le reazioni sono diverse Matteo Salvini dice
Che è molto soddisfatto naturalmente e e la parola agli italiani e canta vittoria e la Meloni invece non sosterrà come sapete i due referendum cosiddetti garantisti secondo Bay ipergarantistica cioè quello sull'abolizione della legge Severino e quello sui limiti della custodia cautelare
E quindi già su questo c'è una divaricazione tra il leader del Carroccio è il la leader della lega per il PD invece parla la capogruppo al Senato Simona mal pezzi
E nel nostro partito scrive Paola Di Caro A pagina cinque sul Corriere della Sera
Faremo insieme le scelte lo strumento referendario e prezioso
Ma in questo momento noi riteniamo che sia il Parlamento il luogo fondamentale in cui fare le riforme oltretutto collegate al pm RR più deciso Giuseppe Conte leader del Movimento cinque Stelle
Che sui referendum uno l'annuncio la decisione definitiva ma che di fatto li boccia i quesiti offrono una visione parziale sono uniti inidonei a migliorare per rendere pure più ecco il servizio della giustizia siamo orientati a respingerli ma dice ovviamente faremo una consultazione
Con gli scritti su questo tema
Ettore Rosato per Italia viva dice che dare la parola agli italiani la miglior soluzione e soddisfatti sono anche i né
I sindaci dell'Anci con Antonio Di Caro che ovviamente guardano con molto favore l'abolizione della legge
Severino sulla incandidabilità dei
E l'ineleggibilità dei
Amministratori condannati anche in primo grado attenzione come vedete parlano tutti i leader dei partiti non parla Enrico Letta
Un tasso Enrico Letta del PD ci sono due due prese di posizione che possiamo registrare del tutti una
Di
Zanda che però e un leader del PD
Diciamo
Che farla non dico a titolo personale ma certamente non rappresenta in cui non non garantisce in questo momento sulla il sulla linea del partito è infatti apre con molta con molto indulgente entusiasmo
Ma anche con un appunto con una dose di valutazione personale ai referendum e quindi e la sua posizione non è la posizione del partito democratico intero che invece più sembra quella essere della Val pezzi che è stata fin qui quella di dire le riforme si fanno in Parlamento salvo poi non farle
Siamo davanti a un'occasione molto importante dice dice Zanda ci sono quesiti per i quali personalmente penso sia utile l'approvazione da parte dei cittadini
Penso a una migliore regolamentazione della carcerazione preventiva a una migliore valutazione della professionalità
Dei magistrati a migliore regole per il CSM e penso che serva una parola chiara sull'equivoco che esiste tra separazioni delle funzioni e delle carriere dei magistrati risolvere diverse
Di queste questioni rafforzerebbe l'indipendenza e l'autonomia della magistratura
Separando le carriere li chiede Fabio Martini si spezzerebbe un legame tra pm magistratura giudicante che talora può distorcere la vita di un processo Falcone la pensava così
L'unanimità raggiunta sulla necessità di superare le funzioni indica che un problema c'è conferma Zanda
Un problema molto serio una volta che abbiamo accettato di separare le funzioni la separazione delle carriere può essere una logica conseguenza quanto meno dal punto di vista concettuale
E poi dice il discorso di Mattarella conclude nella sua intervista
La conferma di Leidi referendum in modi diversi segnalo il confine tra un prima e un dopo nel prima la scena era occupato da pandemia e piene RR nel dopo sono tornate imporsi questioni squisitamente politiche sulle quali partiti non potranno più nascondersi dietro le spalle di Draghi
Dobbiamo impegnare questo anno con la vista lunga regolamenti parlamentari sfiducia costruttiva attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione sulla democrazia dei partiti una nuova legge elettorale
Se il Parlamento vuole dice Zanda il tempo c'è è un auspicio
Molto ottimista non sappiamo se veramente possa considerarsi realistico alla luce di quello che si vede però
Lo segnaliamo perché Zanda e un esponente di punta del partito democratico ancorché non rappresenta in questo momento la voce del partito
Poi c'è il mini che e vicepresidente del Consiglio sulla della magistratura e anche lui esponente del partito democratico
Il quale dice sarà il Parlamento ad affrontare quei temi per i quali la Corte costituzionale ammesso i referendum lo dice a Concita Sannino che lo intervista sulla Repubblica a pagina quattro
Saranno i cittadini a stabilirlo sulla sul tema della Severino perché la Sannino e molto preoccupata
Dell'abolizione della legge Severino e e gli dice non si rischia di salvare i potenti e deludere definitivamente una domanda di rigore e di giustizia dei cittadini
E risponde
Ermini saranno i cittadini a stabilirlo accogliendo o bocciando il quesito
Mi concentro sulla questione cauto sulla custodia cautelare direi
Chi è più che altro è un referendum che potrebbe condurre a risultati diversi da quelli che si dice di voler perseguire si rischia di frustrare l'esigenza di impedire la reiterazione di reati anche molto gravi e di non consentire l'efficace repressione ho sempre pensato che alla custodia cautelare si debba ricorre con estrema prudenza e fondate ragioni e mai possano tradursi in anticipazione della pena
Ma il vero problema in realtà la celerità dei processi
Ma detto dal vicepresidente del CSM che il problema è la celerità dei processi e che cioè se i processi fossero scende ieri
Si potrebbe evitare alla custodia cautelare di rappresentare una condanna anticipata
E lascia un po'sgomenti perché quando un cittadino fa un anno di carcere preventivo e quand'anche il processo si conto si concludesse entro un anno
Un anno di carcere preventivo e ingiusto sarebbe una barbarie il fatto che sfugga a questo a Bernini e che pensi di risolvere il tema
Dell'abuso della custodia cautelare con la velocità dei processi significa che parla di qualcosa o che non conosce o chi vuole ignorare lasciatemelo dire
Però questo il condire la qualità del
Personale politico che rappresenta la giustizia italiana
La custodia cautelare è una delle vergogne del nostro Paese perché siamo una delle democrazie compiute e liberali che ha una percentuale di custodia cautelare più alta d'Europa
E ex e a intorno al trentacinque per cento mentre la media europea e al ventidue
E quindi il presupposto che la il re il il referendum vuole eliminare quello proprio che giustifica l'abuso cioè
Il l'interpretazione stenti estensiva del pericolo di reiterazione del reato
Per cui il fatto che un cittadino abbia commesso un reato viene considerato sintomatico della sua propensione a delinquere e quindi a a utilizzare lo strumento della custodia cautelare
Sempre e comunque questo il referendum si propone di eliminare
Quindi non è la velocità del processo che può impattare su questo abuso non ha niente a che vedere la velocità del processo comunque
Ognuno è libero di dire quello che vuole e che ovviamente ed è giusto che noi lo registriamo ma anche giusto legittimo che esprimiamo qualche critica e qualche dubbio sulla affidabilità di alcune affermazioni
Sempre sul tema della legge Severino della custodia cautelare
Sì pronunce in maniera ancora più forte
Più di retta anche con un messaggio che suona come un avvertimento alla politica uno dei magistrati
Di di punta
Della ma del della magistratura appunto uno degli esponenti di punta la magistratura come Raffaele Cantone procuratore di Perugia il già capo dell'anti corruzione e le sue dichiarazioni sono già un altolà
Che fanno capire qual è la linea di una parte della magistratura se fosse cancellato il decreto
Severino sull'incandidabilità e decadenza dei condannati dice Cantone le conseguenze sarebbero gravissime
Perché potremmo trovarci di fronte a persone riconosciute colpevoli di reati di mafia che potrebbero restare tranquillamente l'euro posti nelle istituzioni
E Massimo l'allarme del procuratore di Perugia Raffaele Cantone eccetera eccetera
è passata l'idea che il decreto Severino mandi a casa solo i sindaci condannati in primo grado per abuso d'ufficio
Magari poi assolti in appello e quindi il referendum è stato pubblicizzato come lo strumento per evitare danni agli amministratori condannati per fatti di lieve entità dice Cantone invece se il decreto viene cancellato ci saranno conseguenze
Gravissime per chi ha subito condanne come quelle di mafiosi come quelle di Rocco Femia
Sindaco di Marina di Gioiosa in carcere per cinque anni in custodia cautelare per cinque anni per accusa di concorso perché Esterna associazione mafiosa
E poi anzi prima di concorso interno poi di concorso esterno
E poi assolto da tutte le accuse perché il fatto non sussiste
Vedo dice Cantone conseguenze gravissime devastanti e mi auguro che nel dibattito
Ci sarà prima del voto che ci sarà prima del voto si spieghi con chiarezza quali saranno gli affetti una decadenza di da senatore un come quella di Berlusconi spiega non sarà più possibile e qui si capisce dove da dove si va a parare
L'articolo cinquantaquattro della Costituzione parla di dignità e onore perché riveste cariche pubbliche ma senza la Severino quelle parole non avranno più senso la magistratura non rinuncia
Ad utilizzare uno strumento diciamo che è una una sorta di controllo preventivo sulla allora sull'onore la rispettabilità
Delle istituzioni che si assegna attraverso strumenti come quello della legge Severino che consente dopo una condanna di primo grado che non è una condanna evidentemente di porre fine alla vita politica di una
Cittadino e anche di una comunità
Con una diciamo infarto istituzionale che ha già prodotto
Pesanti conseguenze sulla vita delle amministrazioni soprattutto nel Mezzogiorno salvo poi scoprire che dopo mesi anni il giudizio quelle persone erano innocenti e che nel frattempo le maggioranze sono cambiate inseguito agli affetti
Di queste interdittive
Va bene e comunque questo e la posizione di Raffaele Cantone ci sono altri magistrati che si esprimono in queste ore sui sui quotidiani
C'è poi
Flick Presidente Emerito della corte che invece difende
Difende il
Il il a a Giuliano Amato le polemiche dice sono ingiustificate però il tema di Flick riguarda il suicidio assistito e quindi lo vediamo fra un attimo
Restiamo ancora sulla diciamo sulle divisioni che si sono prodotte nel quadro politico in seguito alla sentenza alla scusate la decisione della Corte costituzionale ne parla
Francesco Verderami sulla Corriere della Sera con un retroscena a pagina dieci i contrasti quotidiani tra Salvini e meloni stanno producendo
Un solco identitario più che ideologico tra le loro genti iscriversi
Scrive Verderami riportando il il parere di Francesco Lollobrigida del capogruppo del di Fratelli d'Italia Lollobrigida mi pare che si chiami Francesco ma non vorrei sbagliare
E l'opinione pubblica di centrodestra e storicamente fluida dice Lollobrigida percepisce il suo campione e si identifica in lui è successo per oltre vent'anni con Berlusconi
E poi capitato con Salvini ora come l'Oni ma la competizione tra Matteo e Giorgia si sviluppa con logiche diverse dal passato perché il primo sta al governo e la seconda all'opposizione così
Giorno dopo giorno scrive Verderami il conflitto rischia di diventare un fossato tra ispettivi elettorale lettorati fidelizzati e in prospettiva pone un problema
Se non cambierà il sistema di voto gli alleati dovranno selezionare candidati comuni per i collegi maggioritari
Solitamente decisivi per conquistare la maggioranza in Parlamento ed è proprio nelle realtà locali che si potrebbero annidare l'incognita
Legata alla reazione dei sostenitori fedeli a Savinio Meloni
Dopo aver assistito per mesi al duello
Dei leader come si comporterebbero nella cabina elettorale se il candidato fosse dell'altra forza politica prevarrebbe lo spirito di coalizione o scatterebbe l'istinto identitario questa è la domanda che ci si pone all'interno del centrodestra cioè se litighiamo fino alle elezioni alla fine poi quando dobbiamo andare al maggioritario e dobbiamo scegliere un candidato che sia di lega o piuttosto diffusa di Fratelli d'Italia
E gli elettori fra dell'Italia voteranno il candidato della lega e viceversa dopo mesi di polemiche questa è la e la pole la domanda chi si pone e Verderami e che si pone il centrodestra
Che il programma a tutti i costi il tentativo di rinsaldare di rimettere in piedi l'unità del centrodestra ma consapevole che quest'unità uno slogan
Il segretario dell'UDC Cesa scrive Verderami era stato profetico al primo vertice sul Quirinale
Diciamoci la verità aveva detto abbiamo obiettivi inconciliabili tra chi vuole andare subito al voto e chi vuole continuare al governo
Non riusciremo a trovare una sintesi e allora sottoscriviamo un documento comune per una legge elettorale maggioritaria
Lo dico da proporzionalista convinto ma è l'unico modo per tenere unita la maggioranza sono rimasti solo i cocci che i dirigenti locali chiedono di ricomporre in vista delle amministrative
Ma le politiche saranno tutta un'altra storia scrive ancora Verderami e non potrà bastare la risposta di italiani alla Meloni
Sul principio di fedeltà alla costa alla coalizione la tesi che cioè che in futuro al governo andremo solo insieme
Il futuro passa dal presente segnato dal logoramento dei rapporti per effetto delle larghe intese almeno di una crisi
Nei prossimi mesi lo scontro Meloni Salvini e Berlusconi raggiungerà l'acme in autunno scrive Verderami
Quando le scelte di Draghi dettate anche dal quadro economico non consentiranno di redigere una finanziaria elettorale
Per ora il derby è solo una guerra di nervi e di sondaggi l'altro ieri SV Dhabi oggi a rilevato il balzo di Fratelli d'Italia al primo posto l'annotazione a margine spiegava però che il qualunque Run to uno per cento degli intervistati
Non si è Espresso e questo è il dibattito nel centrodestra
Sul sulle decisioni del della Consulta
Spostiamoci su un altro sette un altro ambito che è quello adesso di valutare i due referendum
Più divisi ma anche più attesi dagli italiani dove c'era una raccolta di firme
Straordinaria e dove la delusione del Comitato promotore come vi dicevo è stata ampia e forte cioè il referendum
Sulla cannabis sulla depenalizzazione della cannabis e il referendum sull'eutanasia anche qui i commenti solo molteplici voglio leggere bene alcuni di particolare interesse cere uno sulla stampa due sulla stampa molto interessanti uno e di Mattia Feltri
E è uno e di Luigi Manconi Mattia Feltri
Si esprime sulla sul referendum sull'eutanasia
E si esprime in consonanza con la decisione della Corte Costituzionale criticando i i promotori
Qui parla dice un iscritto all'associazione Coscioni eppure a Nessuno tocchi Caino e al partito radicale Mattia Feltri
è iscritto addenta a tutte e tre e non perché mi senta parte della loro vita e della loro storia ma per contribuzione alla sopravvivenza e per rispetto di un partito più ricco di serietà democratica che di voti e risorse
Ma stavolta i radicali proprio non li capisco dice Mattia Feltri
La reazione un po'ampollosa e molto indispettita alla bocciatura da parte della Corte costituzionale sul referendum sulla del pene limitazione dell'omicidio del consenziente
Non mi sembra da radicali neanche un po'io che appena posso ascolto la loro radio
E ci fa piacere questo naturalmente sapevo di qualche dubbio e di qualche avvertimento sui rischi di un quesito debordante dagli obiettivi e sconfina ante nell'opportunità di assecondare le intenzioni suicidi e di chiunque senza alcun controllo
Prendersela ora con la Corte costituzionale non è all'altezza dell'asse serietà appena riconosciuta
La Corte con una delle sue sentenze apposto le sante basi per la soluzione di Marco Cappato dall'accusa di aiuto al suicidio di dj Fabio l'estensore di quella sentenza e lo stesso estensore della bocciatura di ieri per dire quanto regga l'idea della politicizzazione
E ha invitato il Parlamento a scrivere una legge che in futuro sottragga Cappato e altri dalle medesime accuse se mossi da casi di evidente e comprovata necessità
Se la legge non esiste perché il Parlamento incapace di mediazione e compromesso e scosta i suoi doveri il resto è propaganda e demagogia da cui i radicali
Solitamente sono immuni questa la posizione di Mattia Feltri a proposito dell'omicidio del consenziente dove Mattia Feltri sposa in pieno la tesi della Corte costituzionale dice la Corte costituzionale e quella chi ha pronunciato la sentenza di assoluzione di dj Fabio cioè a determinate condizioni indicati dal Parlamento
E l'eutanasia attiva sarebbe stata possibile tant'è vero che la prescritta al Parlamento se il Parlamento non ha deliberato non si può far lettura si attiva dice Mattia Feltri abrogando l'articolo cinquecentosettantanove perché in tal caso
Sì consentirebbe solamente di rendere legittimo l'omicidio di chi si come dire risponda ha un consenso anche da parte di un cittadino che però non ha le caratteristiche indicate dalla corte per esempio un depresso una persona che si trova che non vuole che non vuole più vivere e che chiede ad altri di eseguire
Questa
Diciamo questa sentenza di morte perché e è evidente che secondo Mattia Feltri questo non è possibile chiederlo Allo stato posizione
Che ovviamente incontra punti di vista diversi perché per esempio ieri Dacia Maraini sulla Repubblica si esprimeva in chiave completamente opposta dichiarando che la proprietà della vita
E del di chi ovviamente
Del detentore della vita cioè dell'individuo e come tale ciascuno può disporre della sua
Ita come crede quindi non riconoscendo l'esistenza di presupposti tassative vincolanti che la corte pone ma come atto di pura autodeterminazione e quindi il suicidio l'eutanasia attiva potrebbe dovrà essere richiesta da chiunque lo desideri
Questo è il vero nocciolo della questione poi ci sono posizioni ovviamente opposte a quelle di Mattia Feltri sul manifesto c'è per esempio
Leonardo fiorentini
E e Marco Perduca e poi ancora Massimo Villone che si esprimono A pagina quindici con due commenti
Consonanti contro le decisioni della Consulta quindi in in pieno dissenso con Mattia Feltri il paternalismo proibizionista del dottor sottili
Dice
Le ho dicono Leonardo folle fiorentini e
E e Marco Perduca con riferimento al no alla depenalizzazione della cannabis
Col più classico dei paternalismo i pro Bin sionisti Giuliano Amato anticipato le motivazioni del nuovo della consulta il contrasto con le convenzioni internazionali il mancato riferimento dei ritagli alla cannabis
Il quesito mirava a depotenziare gli effetti penali della legge trecentonove del mille novecentonovanta dei penalizzando la coltivazione a uso personale
Come spiegato per mesi ha ribadito in Corte il quindici febbraio scorso il testo referendario non violava alcuna convenzione dell'ONU perché
Come ricordato dalla sessione speciale dell'Assemblea generale del due mila e sedici le convenzioni sono da ritenere tanto flessibili quanto interpretabili
A riprova di ciò la dei criminali Zazie omesso e non legalizzazione di Uruguay Canada e Malta e diciannove Stati degli Stati Uniti d'America senza la loro uscita dalle tre convenzioni e va be qui
Mi sono spostato sulla cannabis e vi chiedo scuso sposa ho sbagliato
Ma invece contro
La sentenza che dispone l'inammissibilità del referendum sull'eutanasia
Ci sono altre prese di posizione che avrei dovuto leggerli e che vi leggo per esempio una e sul dubbio chiede molto interessante un'intervista che fa Valentina Stella al professore Tullio Padovani accademico dei Lincei avvocato
E dice il primo errore consiste nel fatto di invocare una circostanza che non risponde alla realtà normativa dice padovani la tutela delle persone più deboli e più fragili
E amplissimamente rassicurata dalla piena integrale sopravvivenza della disposizione del terzo comma dell'articolo cinquecento settantanove che garantisce i requisiti di validità del consenso che cosa vuol dire padovani
La corte ha motivato l'inammissibilità della referendum sul suicidio assistito dicendo che
Non avrebbe protetto le persone fragili le persone più deboli e padovani dice non è vero perché i referendari volevano approvare a provocare solo la prima parte del
Articolo cinquecentosettantanove e non la seconda che invece protegge quelle posizioni deboli già tutelate
Dall'ordinamento per capirci bene dice Valentina Stella con la modifica referendaria chi avesse provocato la morte di un minorenne un infermo di mente
Di chi si trova in condizioni di deficienza psichica per altre infermità o per l'abuso di sostanze alcolico stupefacenti o di una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza
Minaccio suggestione ovvero carpito con l'inganno sarebbe stato comunque giudicato per l'omicidio
E il professor Padovani risponde esatto questi paletti sono talmente stretti nel senso che definiscono tutta una serie di circostanze e nello stesso tempo talmente ampi perché definiscono quelle stesse situazioni in modo vago chi a posteriori non sono mai stati accertati il cinquecentosettantanove
Sta lì a sancire il principio di indisponibilità della vita ma non ha mai ricevuto alcuna applicazione perché mai si è riconosciuto un valido consenso alla propria uccisione quindi le persone fragili sarebbero state tutelate esattamente come lo sono ora
E e quale la seconda ragione per cui
E sbagliata la decisione della Consulta Lippi gli chiede Valentina Stella
E Tullio Padovani risponde una motivazione che era stata utilizzata per rigettare una questione di costituzionalità
E stata utilizzata in sede impropria ossia per giudicare dell'ammissibilità o meno di un quesito referendario che invece andrebbe vagliata solo tenendo Ca'presenti casi previsti dall'articolo settantacinque della Costituzione e cioè non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio di amnistia e di indulto di autorizzazione a ratificare trattati internazionali invece i giudici costituzionali sono andati esaminare un eventuale normativa di risulta facendo considerazioni complessivamente avulse dal contesto di ammissibilità cioè padovani sta dicendo
Amato e i suoi colleghi avrebbero dovuto decidere meramente se l'articolo
Diciamo la la la l'abrogazione dell'articolo cinquecentosettantanove violasse il principio costituzionale dell'articolo settantacinque che impone di non legiferare con referendum sulla alcune materie pressante espressamente indicate
Non l'avrebbero dovuto interrogarsi su quel sulle conseguenze dell'abrogazione sostenendo che le conseguenze dell'abrogazione
Come a fa la Corte costituzionale determinano una un referendum di fatto propositivo perché modifico la registrazione di dirigente cioè la valutazione degli affetti non competeva alla corte dice padovani è risultata del tutto impropria
Nel motivare l'ammissibilità dei quattro quesiti della giustizia
Si sono invece
Usati i parametri dell'articolo settantacinque dalle indicato gli dice Valentina Stella e invece per il referendum voluto ne sia si è andati oltre ribatte padovani
Molti sostengono che se fosse passato il referendum si sarebbe creato un vuoto normativo gli ribatte ancora Valentina Stella
Ma quale vuoto normativo dice padovani non è vero che sarebbe accaduto questo quando l'ho dichiarato la parziale incostituzionalità dell'aiuto al suicidio
E la Corte stessa che si è chiesta come col va colmare il vuoto normativo e ci si risposti di ricorrere alla legge del due mila diciassette norme in materia di consenso informato di disposizioni anticipate
Di trattamento che l'unica che esiste in materia di fine vita la giustificazione del vuoto normativo e pretestuosa
Qui padovani richiama la legge fatta dal centrosinistra nel due mila diciassette che consente la sedazione proprio profonda e la rinuncia terapie palliative
Il leader dell'Associazione Luca Coscioni Marco Cappato dice Valentina Stella
Ha parlato di sentenza politica lei è d'accordo sono d'accordo perché non vedendo ragioni giuridiche alla base della decisione della Consulta non posso che vedere ragioni politiche questa materia lo sappiamo tutti
Non è semplicemente DC Siva perché la maggioranza degli italiani sarebbe stata favorevolissima alla soluzione prospettata dal referendum ma Secondo
Truglio padovani e in Italia lo Stato della Città del Vaticano su certe materie è sovrana e quindi c'è stato un condizionamento politico di carattere
Evidentemente
Religioso sulla sulla sulla decisioni della Consulta questo dice Tullio Padovani alla a Valentina Stella che lo intervista per il dubbio poi dice ancora
Cioè ancora Piero Sansonetti che sul Riformista critica la decisione della Consulta
Dicendo tutto si può dire delle sentenze e mense Della Corte ma non che siano state sentenze coraggiose
Sulla eutanasia la Corte ha reso omaggio alla Chiesa sulla cannabis ha reso omaggio il proibizionista i e ai reazionari sulla responsabilità civile dei magistrati che il referendum avrebbe ridotto lo Stato laico cioè allo stesso livello dei medici degli architetti e degli ingegneri dei giornalisti ha alzato bandiera bianca
Decidendo che il magistrato e resta una persona sacra comunque intoccabile imparagonabile comuni cittadini e che può impunemente per dolo o colpa grave o inettitudine rovinarsi la vita
La fine finanze la vecchiaia la famiglia senza doverne rendere conto a nessuno la Corte ha detto che questo privilegio un suo diritto fa parte della sua superiorità la casta
E casta e non è che noi umili possiamo impicci Arci dei diritti e delle certezze della classe dei bramini noi umili Darix possiamo in impiccia ci delle dire divide i diritti delle certezze della classe dei bramini
Chi conosce il presidente Amato l'ho sempre detto a enormi doti ma fra queste non c'è mai stato il coraggio dice Sansonetti
Criticando la decisione della consulta
Poi sempre sulla giustizia ci sono Sallusti e
E Minzolini che su Libero dicono va bene comunque sia andiamo a votare perché questi referendum sono decisivi
Quelli rimasti in piedi soprattutto la separazione delle carriere tra giudici e pm
E urgente separare il potere giudiziario a quello politico dice Sallusti
E ripristinare gli steccati che i padri costituenti avevano saggiamente messo per evitare pericolosi invasioni di campo quindi quando sarà dobbiamo andare a votare lo stesso dice
Dice
Minzolini
Criticando però il la la la decisione della consulta di negare la responsabilità civile dei magistrati sul tema della cannabis invece
Come gli avevo detto
E la posizione di Amato e est e quella secondo cui il quesito sarebbe stato ma ha spiegato i referendari sostengono il contrario come abbiamo visto c'è anche un'intervista a un altro dei dei referendari che spiega esattamente la sua posizione e adesso lo vediamo subito sulla Repubblica mi pare che sia
E cioè Leonardo fiorentini segretario model formo droghe membro del comitato promotore del referendum quando dice Amato ha detto che il referendum non era sulla cannabis ma sulle sostanze stupefacenti avete sbagliato a scriverlo gli chiede
Viola Giannoli che lo intervista non abbiamo sbagliato risponde fiorentini la legge sulle droghe
E e scritta malissimo e abbiamo dovuto anche fare i conti con precedenti decisioni della corte costituzionale che aveva già bocciato quesiti per la legalizzazione della cannabis si il nostro obiettivo finale
Ma perché il quesito referendario tocca anche i punti del testo unico
Degli stupefacenti che fanno riferimento a droghe pesanti e quindi empirica fiorentini il comma uno attenzione questa è una questione chiave
Il comma uno dell'articolo settantatré della legge sulle droghe enumera le condotte passibili di pene detentive relativa alle tabelle uno e tre quelle in cui sono elencati anche l'oppio e la coca
Peccato però che il comma quattro in cui si parla delle tabelle due quattro ovvero quelle che citano la cannabis facciano riferimento proprio le condotte del comma uno
L'unico modo per rendere penalmente irrilevante la coltivazione a uso personale della cannabis
Era intervenire anche sul primo comma lasciando però intatte le pene
Per tutte le altre condotte questo è la spiegazione chieda
Fiorentini ed è anche la spiegazione che da sulla stampa Luigi Manconi il quale dice ma non sarà anche la corte costituzionale sia sbagliata
Quando ha bocciato il referendum sulla cannabis argomentando più o meno con le con gli stessi ragionamenti il presidente Amato scrive Manconi
Ha sottolineato come il comma uno dell'articolo settantatré faccia riferimento al alle tabelle uno e tre delle sostanze stupefacenti che non includono nemmeno la cannabis che si trova nella tabella due
Facendo intendere che questo sia avvenuto per un errore materiale dei promotori del referendum così non è
Infatti il comma quattro richiama testualmente le condotte di cui al comma uno e dello stesso articolo settantatré tra le quali è ricompresa proprio quella della coltivazione appare evidente dunque come non si possa prescindere da una lettura combinata dei due commi in altre parole i proponenti non hanno fatto riferimento al comma uno perché volevano e legalizzare la coltivazione non perché volevano scusate non hanno fatto riferimento al comma uno perché volevano legalizzare la coltivazione di droghe pesanti
Bensì perché non si poteva fare altrimenti dal momento che i due commi sono correlati in ogni caso ed è quanto esposto nella memoria difensiva del quesito nel corso dell'udienza in corsa in Corte
Questo non avrebbe comportato automaticamente la libera produzione di ogni sostanza perché il termine coltiva fa riferimento alle piante
L'unica pianta che possibile consumare come stupefacente la cannabis
Si possono coltivare incerto con grandi difficoltà e indeterminate ragioni regioni del mondo papavero Coca ma per consumarle come stupefacenti occorre trasformarle la produzione fabbricazione
Estrazione raffinazione sarebbero rimaste punite del comma uno dell'articolo settantatré
Il presidente Amato dice ancora Manconi inoltre ha affermato che l'eventuale approvazione del quesito avrebbe comportato la violazione di obblighi internazionali plurimi che sono un limite indiscutibile dei referendum ma va ricordato che sono numerosi Paesi come il Canada diciotto Stati degli USA l'Uruguay ultimo
Malta che hanno depenalizzato la coltivazione domestica senza che ciò abbia comportato la sospensione delle convenzioni internazionali
E questo
Dice Amato li dice Manconi il quale dice poi attenzione ci sono sei sei milioni di consumatori di cannabis in Italia ma soprattutto la possibilità che di coltivazioni presso il proprio domicilio
è non solo avrebbe consentito un numero crescente di pazienti di ricorrere a quei farmaci alleviando le proprie sofferenze ma li avrebbe sottratti al mercato clandestino e nel alla inevitabile penalizzazione
Come è successo a due persone cita Walter De Benedetto e Fabrizio Pellegrini il primo affetto da artrite reumatoide il secondo da fibromialgia ed entrambi sottoposti a perquisizione arresti e processi e condanne
Infine un'ultima considerazione per il referendum sulla depenalizzazione dell'eutanasia sono state raccolte un milione duecentotrentanove mila quattrocentoventitré firme
Per quello sulla cannabis i cinquecento mila in sette giorni due importanti occasioni di mobilitazione collettive di partecipazione popolare nell'epoca in cui la crisi dei partiti conosce il suo punto più basso
E nella fase che vede il ruolo del parlamento intorpiditi essi in una sorta di sospensione afasica è ovvio che le dice obiezioni della Corte costituzionale non debbano tener conto di tali fattori politici ma resta il timore
Che sentenze come quelle su temi di così intensa emotività possano determinare un sentimento di frustrazione
Difficilmente sanabile
Così Manconi c'è anche Andrea Muccioli che il figlio del fondatore di San Patrignano che plaude ovviamente allo stop alla del referendum sulla depenalizzazione dice la legalizzazione avrebbe fatto altri danni ma fa valutazioni di il merito nonno di diritto
Quindi le citiamo semplicemente
E naturalmente chi vuole legge non lo trova sulla stampa ci sono ancora altre prese di posizione altri commenti c'è Massimo Adinolfi sulla
Sul Mattino con un commento molto interessante
E e c'è Marco Tarquinio Tarquinio sull'avvenire massimo di Rolfi fa un ragionamento
E su sul ruolo della politica
E e e sul fatto che la Corte a invitato il Parlamento a legiferare
E quindi la corte
Non difende la posizione di Amato sul sull'eutanasia dice non si può
Legiferare tagliando un pezzetto di articolo penale ma rispettando i criteri che la corte ha indicato e se il Parlamento non lo fa non è colpa della corte ci vuole una legge questo significa però dice Adinolfi che ci vuole il Parlamento che tocca al Parlamento dare risposte sul tema dell'eutanasia il timore comprensibile e giustificato
Danni di sostanziale inerzia e che senza la spada di Damocle del referendum alla legge non si arrivi neanche questa volta una legge si fa se c'è una maggioranza che la vota
E ed è lecito nutrire qualche dubbio in proposito del resto se questa volontà ci fosse stata non sarebbe stata necessaria iniziativa referendaria pungolo stimolo sollecitazione la si intenda pure così con una spinta a fare quel che altrimenti non si riesce a fare
Ma ora la spinta è venuta meno in punta di diritto magari in sede di convegno si può discutere
Se l'impostazione della Corte sia uno abbastanza aperta all'istanza di un diritto liberale
Fondato essenzialmente su un principio di autodeterminazione dell'individuo si può discutere se la nostra carta costituzionale faccia proprio un tal principio e se soprattutto lo faccia assolutamente senza limite alcuno
Si può anche pensare che il bilanciamento tentato tra l'esercizio di un potere di disposizione sul proprio corpo
E il sussistere di determinate condizioni sia troppo resti tribù restrittivo al contrario troppo poco ma i diritti camminano con la storia
L'evoluzione della società e la vita degli uomini ci si può quindi impegnare con tutta la scienza giuridica del mondo in una simile discussione e però convenire che i tempi sono maturi
Perché almeno nei termini già definiti dalla corte una legge sull'eutanasia questo Paese infine si dia forse la conferenza stampa di Amato e legato anzitutto a questa consapevolezza
Ed è un modo per esprimerla evitando che si usi la sentenza della Corte per fermare tutto il guaio che questa consapevolezza devono tenerla anche in Parlamento e i partiti
E non è per nulla si sicuro che riusciranno a dimostrarla così
E Massimo Adinolfi sulla sul mattino
Plaude alla decisione della Corte anche Marco Taccuino
Sul sul sull'avvenire la Corti dice chiamata a vigilare perché non accada e non si ingegneri un plebiscito carisma o suggestivo arruffone pericoloso ricordiamolo se davvero cercato dal la democrazia
è il Parlamento che deve decidere cosa fa il Parlamento ce lo racconta la stampa in chiusura di questa rassegna stampa perché
Siamo vicini alle nove voglio però
O ricordarvi che oggi è il giorno del giudizio come scrive Carlo Bertini in Parlamento perché la legge sul suicidio assistito arriva
Alla discussione
Dopo quello della Consulta il Parlamento emetterà la prima sentenza quella che può affossare o fare andare avanti la legge sul suicidio assistito
In aula oggi si comincerà a votare gli emendamenti e il primo è soppressivo dell'intero provvedimento una giornata
Secca di votazioni prima di uno stop fino a marzo dovuto all'irrompere del decreto mille proroghe a complicare le cose scrive Bertini c'è il fatto che questo voto cruciale potrebbe essere a scrutinio segreto
E sulla carta gli schieramenti si fronteggiano quasi in parità da una parte i giallorossi Pd Cinquestelle lei è un favorevole al testo
Dall'altra il centrodestra contrario in blocco Forza Italia Lega e Fratelli d'Italia in mezzo decine di peones del gruppo misto i renziani Italia viva che in teoria dovrebbero votare con i giallorossi
Con il Vaticano fermo nel sostenere che il suicidio medicalmente assistite l'eutanasia non sono forme di carità cristiana lei leghisti che si ergono a difensori della sacralità della vita si capisce quale sia la posta
In gioco insomma una sfida tutta aperta speriamo bene dicono gli uomini di Enrico Letta il quale al pari di Giuseppe Conte sa di giocarsi molto e lancia un appello forte al Parlamento perché rapidamente
La legge sia approvata la società italiana si aspetta che il Parlamento non si ferma e non chiuda gli occhi Alfredo Bazoli relatori del provvedimento per il PD si dice cautamente ottimista
Ma il capogruppo della Camera e del Senato del Pd Cinquestelle Debora Serracchiani Davide Crippa hanno avvisato sulla sciatta i loro deputati di essere tutti presenti in aula e non far mancare i numeri il Pd spera che il punto di mediazione trovato riesca a fare breccia magari nel segreto dell'urna anche in qualche parlamentare azzurro magari più disponibile il testo dopo mesi di dibattito in commissione Giustizia Affari costituzionali
E stato costruito rispettando pari pari le indicazioni della sentenza della Consulta quindi sulla carta a prova di contestazioni
La Corte giudicò non punibile l'aiuto al suicidio di persone che hanno patologie irreversibili sofferenze intollerabili che siano tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale e che non abbiano
E che abbiano piena capacità di intendere e di Voltaire e di volere
Oggi Amato fa notare che l'omicidio del consenziente avrebbe aperto all'immunità penale per chiunque uccidesse con il consenso ma attenzione avvertono i sostenitori del testo
Che va al voto in Aula il suicidio assistito cosa ben diversa dall'eutanasia
Una cosa è l'omicidio del consenziente e l'altra è un aiuto al suicidio due cose ben diverse da un punto di vista etico e legale spiegano i dirigenti del Pd
Che hanno in mano la questione questo
E il lei è sito di cui vi darò conto domani poi nella rassegna stampa di domani
E ci siamo praticamente dilungati perché sono le ore nove e devo chiudere questa rassegna stampa non ho letto alcuni commenti interessanti come quello di Claudio Cerasa
Intitolato viva la separazione delle carriere sulla sul foglio c'era anche una colloco molto interessante che vi segnalo per gli appassionati della giustizia
Su con Luciano Violante il cui titolo è ristabilire confini netti tra potere giudiziario il potere politico sugli effetti di Mani pulite aveva ragione Craxi oggi diciassette febbraio due mila e ventidue ricorrono i trent'anni Dalia l'inizio l'avvio di quella stagione che
Terremoto la democrazia la Prima Repubblica e i i partiti col l'arresto di Mario Chiesa era il diciassette febbraio mille novecentonovantadue sulle pagine dei quotidiani ci sono
Moltissimi commenti
Di taglio diverso ovviamente su una stagione che merita meriterà ancora molte riflessioni perché quanto viviamo quanto raccontiamo e quanto soffriamo e parte di quello che è accaduto o piuttosto che non è accaduto grazie noi ci risentiamo alle
Sette trentacinque domani sempre sulle frequenze di radio radicale cari amici D'Alessandro Barbano una buona giornata a tutti
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