Podcast. L'emergenza dello "stato di emergenza", di Francesco Palermo

L'undici aprile scorso il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza sull'intero territorio nazionale per sei mesi in relazione all'eccezionali incremento dei flussi di persone migranti in ingresso attraverso le rotte del Mediterraneo
Negli ultimi dieci anni sono state oltre cento le dichiarazione di stato di emergenza anche a carattere locale
Nel nostro Paese la procedura per l'attivazione di questo strumento è molto semplice e a differenza di quanto accade in altri ordinamenti europei non coinvolge il Parlamento né è prevista dalla Costituzione
Ce ne parla in questo portaste il professor Francesco Palermo docente ordinario di diritto pubblico comparato all'Università di Verona
L'undici aprile il Governo ha deliberato lo stato di emergenza di carattere nazionale quindi su tutto il territorio per far fronte al incremento eccezionale dei flussi di migranti verso le rotte del Mediterraneo
Lo stato di emergenza un primo finanziamento collegato di cinque milioni di euro durerà sei mesi ed è stato nominato un prefetto con il compito di coordinarlo per dichiarazione dello stato di emergenza è un atto amministrativo del governo deliberato dal Consiglio dei ministri regolato primariamente dal Codice della prossima una protezione civile
In questo caso l'evento emergenziale in fermento ritenuto eccezionale dei flussi di migranti attraverso il Mediterraneo in effetti c'è stato un aumento del trecento per cento dei flussi rispetto all'anno scorso e tutti gli hot spot disponibili sono pieni ma al di là del merito politico il provvedimento
Il punto rilevante preoccupante sul piano giuridico è il procedimento cioè il come più che il Corsa
In pochi sanno che negli ultimi dieci anni si sono avute oltre cento dichiarazione di stato di emergenza in Italia cioè più di dieci all'anno di carattere nazionale o regionale e sovraregionale
Ci sapete sono state dati open Police centoventisette nel due mila tredici al due mila ventidue
Quasi sempre in centodue casi si è trattato di danni causati dagli enti meteorologici Ghioni frane
Otto per terremoti rivoluzioni vulcaniche sette delle emergenze internazionali il terrorismo già in precedenza all'immigrazione se gli eventi ambientali e sanitari tra cui l'emergenza Corbin Bleu quattro sono proroghe di provvedimenti assunti prima del Duemila
A fronte di questi numeri non c'è dubbio che la procedura per l'attivazione dello stato di emergenza in Italia sia molto
E solleva anche delle domande fondamentali e non ci si può opporre nell'ottica dello stato
Primo prima domanda la procedura è troppo semplice
Cioè convento era a sufficienza le esigenze di rapidità insiste strumento
Con quelle del controllo parlamentare democratico seconda domanda si può fare meglio cosa prevedono altri ordinamenti ci sono strumenti più avanzati dei nostri a cui ci si potrebbe ispirare
Penso e non ultimo abbiamo imparato qualcosa dalle esperienze pregresse a partire dalle copie oppure no
Nel pomeriggio se tenuto anche il consiglio dei ministri approvato lo stato di emergenza sui migranti
Ecco il tema dello stato di emergenza uno dei grandi classici del diritto costituzionale chiaramente è un tema di confine perché di regola le emergenze non sono mai all'Inter delle costituzioni
Però emergenze ci sono è anche la tecnologia costituzionale per affrontarle sia andata affinando nel tempo
Il punto è cercare di garantire efficienza nella gestione di situazioni particolari senza però comprimere eccessivamente i diritti fondamentali e il loro garanzie
E senza provocare un eccessivo accentramento di poteri sia sul piano orizzontale cioè dal Parlamento al governo sia su quello verticale dagli enti territoriali al centro
Il costituente italiano aveva pensato di ottenere questo equilibrio attraverso uno strumento principalmente il decreto legge che si sa provvedimento dotato di forza di legge per il governo può assumere in casi straordinari di necessità e urgenza dice l'articolo settanta due della Costituzione attenzione punto lo può fare come d'eccezione come eroga alla regola generale contenuta nel comma uno dello stesso articolo
Che spesso si dimentica che dice che il governo non può senza delegazione delle Camere emanare decreti con allora Lecce e lo fa sotto la sua responsabilità quando lo fa in ogni caso l'ultima parola spetta al Parlamento perché come sappiamo i decreti interni efficacia sin dall'inizio secolo sono convertiti le
Quindi si tratta di uno strumento specifico eccezionale che opportunamente consente al governo di intervenire ma sempre sotto il controllo e la regia del Parlamento
Poi sappiamo che il decreto legge è diventato nella prassi uno strumento di legislazione ordinaria e lo stato di emergenza è stato disciplinato da ci apposite quel corridoio visto che i decreti legge in realtà sono stati pochissimi
L'emergenza è stata gestita con atti di natura amministrativa i famosi DPCM decreti ministeriali ordinanze della Protezione civile eccetera
Quando in un fine settimana negativo quattro cinque segni le spinga immaginare che si possa con strumenti ordinari pensare di vorrei trovare un'adeguata e dignitosa sistemazione alle persone leggi voluto
Da legislazione apposita è costituita da alcune leggi a partire da quella sulla protezione civile del novantadue
Rivolte modificata e poi c'è la normativa procedurale di riferimento che oggi è il Codice della Protezione civile nel due mila diciotto prevede in sintesi e il Consiglio dei ministri su proposta del presidente del Consiglio
In dov'è necessario con l'intesa del presidente della Regione della Provincia otto interessata delibera lo stato di emergenza e ne determina la durata e palco stanziare anche le risorse finanziarie necessarie
La durata enti massimo un anno prorogabile per un altro anno ce lo ricordiamo benissimo dal tempo del copy
Il volto è che in questo modo il Parlamento non viene coinvolto se non Massimo vive semplicemente informato e gli atti amministrativi e tra l'altro in questo caso non sono meno soggetti al controllo preventivo da parte della Corte dei Conti
Non sono ricorribili direttamente davanti alla Corte costituzionale
Infatti in Italia le pronunce della Corte sulla normativa According sono state pochissime a differenza di altri paesi
E poi soprattutto questi atti per il governo possono derogare dice l'articolo venticinque del Codice la Protezione civile addirittura ad ogni disposizione vigente
Anche se ovviamente si specifica nel rispetto dei principi generali nell'ordinamento giuridico del no milioni
Cosa significhi poi questo da vedere in concreto presenti si può derogare al riparto di competenze tra Stato e Regioni previsto dalla Costituzione
La Corte costituzionale avendo sostanzialmente di sì dichiarando illegittima una legge della Valle d'Aosta tempo del compito perché la competenza esclusiva dello Stato in materia di profilassi internazionale assorbe sostanzialmente ogni potere regionale l'intervento
Il tipico caso in cui no deve deve deve rilevare che l'emergenza quello che è avvenuto ordinariamente emergenza adesso
Vediamo agli altri due aspetti due domande che ci eravamo posti all'inizio
Si può fare meglio dal punto di vista delle garanzie sicuramente sì ovunque è normale che di fronte a situazioni di emergenza sia il governo centrale a gestire le cose
Ma in molti altri ordinamenti si prevedono due elementi che in Italia mancano da un lato il controllo di costituzionalità diretto sugli atti emergenziali anche attraverso lo strumento del ricorso costituzionale individuale che noi non abbiamo dall'altro il controllo parlamentare per esempio in Spagna in Germania si prevede che l'attivazione dell'emergenza sia sempre in capo al Parlamento
In Spagna in realtà il governo può attivare di sua iniziativa il grado più basso dell'emergenza si chiama stato allarme ma può farlo solo per quindici giorni poi senza il voto del Parlamento non può continuare
E ancora più importante il fatto che ed il Parlamento a stabilire la durata dello stato dell'arte cioè in pratica la chiavetta dell'accensione dello spegnimento ce l'ha il Parlamento non il governo si prevede che non si possa comunque limitare il sindacato del tribunale costituzionale in Spagna in Germania in Spagna ci sono poi tra i diversi gradi di emergenza
Quanto più l'emergenza grave tanto più forte è il ruolo del parlamento non viceversa insomma ci sarebbero tecniche normative più sofisticate garantiste di quella italiana
Prendendo spunto da altre esperienze la strada di buon senso è quella di chiedersi se è possibile mantenere questa struttura senza necessariamente promulgare un altro stato di emergenza però non so se questo è possibile
E ultimo punto abbiamo imparato qualcosa correggendo le altre emergenze il punto numerosissime dichiarate nell'ultimo decennio in Italia apparentemente no
Ci siamo accorti di quanto possa essere pervasivo uno stato di emergenza
Ma di adattare la costituzione in vista delle prossime emergenze che sicuramente non mancheranno a partire dal fattore ambientale
Ma di questo non si parla minimamente nella scorsa legislatura c'è stato un disegno di legge costituzionale
La prima firma dell'onorevole Ciccanti che sostanzialmente ricalcava il testo della Costituzione spagnola sul in questa legislatura nemmeno quello in realtà sembra appunto che non abbiamo
Preciso di aggiornare al il nostro strumentario costituzionale per fare fronte in modo più efficace alle il punto però concludo che le norme generale e quelle costituzionali forse ancora di più solo come gli edifici cioè se non si fa manutenzione prima o poi crollano sappiamo che le emergenze punto sono sempre dietro l'angolo in Italia forse ancora di più a giudicare dai numeri e senza la manutenzione e c'è il rischio che prima o poi edificio non torrenti alpini
Questo podcast e realizzato da radio radicale in collaborazione con la rivista il diritto pubblico comparato ed europeo