"Nasce l'Italia dei Democratici" Congresso nazionale di Alleanza Democratica Manifestazione di chiusura

Io dare inizio ma grazie
A questa mattinata intanto ovviamente ringraziando sinceramente non per ragioni così di galateo formale tutti gli intervenuti pregherei di prendere posto
Se si abbassasse un po'il chiacchiericcio non sarebbe male
Nell'interesse di tutti certamente non mi
E poi vorrei pensate un po'che mi sta venendo in mente
Vorrei fare una chiamata in correità ce sarei molto contento se questa mattinata fosse coprirsi presieduta assieme a me dal presidente dei Socialisti italiani Gino Giugni che qui tra noi e che credo riavvicinare
Quando il fine nobile del correo si può chiamare anche pubblicamente
Ieri pomeriggio come penso molti di voi sanno si sono conclusi i lavori del congresso di Alleanza democratica abbiamo eletto i nostri organi ma soprattutto abbiamo approvato all'unanimità e mi piace ovviamente sottolinearlo
Un documento politico che si caratterizza soprattutto per l'approvazione della linea che abbiamo già concretamente intrapreso con la nascita di un gruppo parlamentare del gruppo parlamentare dei Democratici alla Camera dei deputati e con l'avvio del Patto dei democratici che vicino al suo esordio elettorale che avverrà il prossimo ventitré aprile quindi se potessi simboleggiare l'andamento del Congresso direi che da questo stesso posto l'accudiva l'ho rischiato un attivo così di perdere la legalità e mio sguardo perché è vero che il mio sguardo andava sempre verso il nostro simbolo a cui siamo però più intuibili ragioni specialmente quelli che abbiamo contribuito a dargli vita a suo tempo però guardavo anche ovviamente forse con un attimo in più
Di partecipazione il nuovo simbolo che non è niente male
E del quale devo dire di senza nulla togliere al suo complesso la cosa che più mi piace che ci sia quella bandiera italiana perché il primo esproprio che abbiamo subito riguardava proprio il simbolo più importante e più nobile la nostra fa accompagnato tra l'altro dalla difficoltà enorme per chi come me e come penso molti di voi e appassionato di calcio e segua anche le partita nazionale dovesse mordere la lingua per non poter più gridare Forza Italia inventarsi una cosa a bandiera e di tutti gli italiani e quindi legittimamente anche dei democratici e quindi stalli che ci identifica
Cilena che giustizia riequilibrio
Dicevo a mia politica fondamentale che il Congresso approvato e quella che si riconosce in un percorso che va verso la costituzione di un nuovo partito federativo abbiamo paghino Cassola soprattutto la creazione del gruppo parlamentare siamo riusciti a dare concretezza a quello che era il progetto originario di Alleanza democratica che si fondavano debbo ricordare sulla interpretazione più corretta
Dello spirito del maggioritario che poi è la continuazione per quanto ci riguarda dello spirito referendario cioè a dire quello di avviarci
Forse in prospettiva addirittura verso un bipartitismo che non credo però nel breve termine sia ancora realizzabile ma certamente un bipolarismo se volessi sintetizzare che significa quello che sto dicendo di lei di fatto oggi nella testa della gente direi più ancora e prima ancora che ne attesta di molti esponenti politici si sta procedendo all'assenzio lamento del centro
Non è possibile più concepire una autonomia del centro un sistema maggioritario qui siamo a scelte molto forti o si sta dalla parte o si sta dall'altra
Anche perché per ciascuno dei due schieramenti vale quella semplice ricetta secondo la quale uniti si vince o si può vincere divisi quasi sicuramente si perde quindi
Superando
Questa collocazione statica avulsa da vialetti io al confronto politico del centro si sta pervenendo le vicende del Partito popolare lo confermo anch'io vi devo dire che per ovvia intuibili ragioni stendo un pietoso velo su alcuni aspetti di quelle vicende intende riguardano loro non detto sarebbe troppo facile farci su dell'ironia ma il dato politico
Di queste di questi accadimenti sta tutto nel fatto che e ormai impossibile per un partito che si è ostinato finché ha potuto
Di rimanere collocato al centro distinto non lo schieramento di sinistra con lo schieramento di destra rimanere convocato staticamente accende pattista si sta spacca fatalmente perché una parte che si riconosce legittimamente
Nello schieramento di destra andata con la parte è una parte noi ci auguriamo molto maggioritaria e pare che tale sia soprattutto dal punto di vista elettorale finirà fatalmente con lo schierarsi da questa parte tutto questo certamente avuto accelerazione dalla candidatura dalla ufficializzazione nove candidature Romano Prodi non c'è dubbio qua abbiamo la fortuna di avere un ottimo candidato e scusate se è poco l'ottimo candidato che tra l'altro Prost possiede la caratteristica fondamentale di rassicurare certamente quell'elettorato moderato meno ideologizzato che con la sua oscillazione da una parte all'altra finisce con l'essere determinante per stabilire chi vince purtroppo ai vecchi tempi
Questa è stato moderato certamente nella figura di Romano Prodi sì riconosce e allora credo che il cavalier Berlusconi troverà sempre più difficile
Chiamare tutti quelli che non stanno a sua parte comunisti
Evocando lo spettro che la storia stessa ormai ha deciso dovere scomparire allo scenario politico internazionale quindi dallo scenario politico Italia
Non ci sono comunisti
Son perché non sono disposti a seguirlo cavalli
Ci sono persone responsabili serie che temo
Una vittoria lo schieramento di destra di questa veste italiana attuale non dare stringe e che quindi ritengo di dovere spendersi con il loro impegno a tutti i livelli perché vinca lo schieramento o tentennamenti democratico e che sia caratterizzato
Da un programma ma direi di più la obiettivi precisi da raggiungere la vera identità Cetto è molto importante il leader ripeto ce l'abbiamo ce l'abbiamo anche boh
Ma è estremamente importante dire riuscire a dire alla gente che significa se vinciamo noi rispetta che significa per il Paese se vince questa destra oggettivamente arrogante arruffona illiberale
Allora bisogna pensare a un nuovo modello Società tutti al CIPE sui per moderno in sono in crisi che punitiva
E allora temi fondamentali come il problema della conciliazione
Tra sviluppo e occupazione
Temi fondamentali come la conciliazione tra mercato e solidarietà devo trovare nei nei nostri programmi e negli obiettivi
Noi ci impegniamo a conseguire per l'ipotesi in cui come ci auguriamo
Ci venga senza responsabilità di governare il Paese su questa identità occorre marcare una differenza netta rispetto a chi non ha un programma e probabilmente antepone interessi privati e personali agli interessi del Paese
E questo bisogna fare capire alla gente
Concludo questo mio intervento che vuole essere breve che voglio dare spazio agli altri con una
Accenno all'attualità questa ossessione anche questa tutta berlusconiana soprattutto dal voto subito voto su
Se
C'è questa sorta di gioco di società anche diventato quando si volta trasparire sondaggio che poi inconsapevolmente ciascuno di voi fanno i suoi contatti con gli amici con anche con gli avversari politici non i nemici gli avversari politici noi ragioniamo così
Se
Andare al voto
è necessario per assicurare e garantire stabilità politica
Con tutte le conseguenze positive che ciò comporta al Paese
Non si può pensare
E si possa andare a votare senza primo aver fatto la riforma delle pensioni occorre avviare un serio
Meccanismo un serio circuito virtuoso di rilancio dell'economia e di inizio di recupero delle norme deficit pubblico come tutti sapete
La ha raggiunto quasi fatale che pure difficile pronunciarla due milioni di miliardi di debiti
Quindi riforma delle pensioni anticipo dalla finanziaria l'anno prossimo sono fondamentali e c'è di più occorre che si raffreddi
La temperatura troppo elevata ad uno scontro politico la parte soprattutto ovviamente dalla destra nei confronti degli altri avversari e che la Finanziaria passi magari con un consenso abbastanza ampi
Perché se passa per quattro cinque voti probabilmente non ottiene quell'effetto di rassicurazione dei mercati che oggi è fondamentale anche per le sorti da ostativa e la nostra economia nel suo complesso
E poi
Parliamoci chiaro dopo l'esperienza del ventisette ventotto marzo
Dell'anno scorso mai concepibile che si possa andare a votare senza prima avere varato una legge antitrust seria che ci condotti in Europa al pari con tutti i Paesi occidentali
Ma è sarebbe apparsa in
Pensare che se ne possa fare a meno
Allora fissando infine delle regole comunemente accettati
Che possano farsi che garantiscano dei contrappesi come in tutti i Paesi caratterizzati da un sistema maggioritario sul piano istituzionale si ravvisano perché sono fondamentali
Forse anche la riforma elettorale
Si vede quanto meno valutare seriamente se non sia il caso di cambiare anche quelle se c'è questo accordo non è difficile Parlamento lavora
Quando quando c'è un accordo politico i risultati si ottengono si possono anche ottenere sempre che l'accordo tenga in tempi ragionevolmente brevi fatto questo si può andare a votare ma soprattutto ripeto il problema fondamentale quello l'Antitrust e delle regole
Perché guardate in un sistema maggioritario
Noi siamo neofiti ma c'abbiamo cominciato a capire qualche cosa
Io vorrei che ciascun elettore candidato a tutti i livelli affrontasse la competizione elettorale con uno spirito lo Stato hanno tale per cui non deve avere paura che vincano gli altri
E da quello che noi abbiamo visto nei sette otto mesi al governo Berlusconi ci sarebbe l'avere paura e quindi dobbiamo dare il nostro contributo perché chi vince vince e governa il Paese chi perde fa un'opposizione seria democratica su un terreno di regole che sono comunemente accettata da tutti questa è la crescita di una democrazia per questo nascono i democratici Patto dei democratici adesso la parola sarà già quanto prima agli elettori speriamo che ci confortino sulla pesantezza della strada intrapresa grazie
Do la parola adesso Falco presidente Gino Giugni che il Presidente Socialisti italiani
Va be'ringrazio per questo
Applauso all'inizio del breve intervento
Che assumo come un segno di considerazione nei confronti dell'impegno dello sforzo che abbiamo effettuato per cercare di farsi che la grande tradizione e la Grande Storia del socialismo italiano non diventasse soltanto materia da archivi e da ricerca storica
E credo che il primo passo che è stato compiuto a novembre anche attraverso una dolorosa operazione perché dichiarare estinto un partito non è mai un'operazione piacevole stia cominciando a dare i suoi frutti
Vedete noi abbiamo costituito il movimento dei Socialisti italiani chiamiamolo pure partito ma nella sigla non c'abbiamo scritto la parola partito
Non per una reazione di rigetto come circola ampiamente peraltro nei confronti della nozione stessa di partito politico ma perché abbiamo voluto significare una cosa
Che riteniamo come dobbiamo tutti ritenere che sia ormai superata l'idea del partito che ha una cultura chiusa esclusiva autoreferenziale che si propone di modellare un Paese se non che il mondo a propria immagine e somiglianza
E quando sa di non poterlo fare sogna di farlo ma perfino i partiti più piccoli hanno sempre avuto questo proposito questa utopia
Questo sogno di vedere un mondo fatto a misura di socialisti i repubblicani i socialdemocratici
Rifiutando invece di riconoscere e dare atto di una condizione che è di tutti
Che è quella della necessità di essere disponibili per aggregarsi con altri senza vere la minima pretesa o tentazione di essere aggreganti nei confronti di altri
E noi abbiamo voluto richiamandoci soltanto Socialisti italiani
Dare una chiara nozione del fatto
Che siamo aperti disponibili riteniamo essenziale entrare a far parte di un grande movimento di aggregazione dove cercheremo di restare anche noi stessi di riconoscerci noi stessi
Ma rispetto al quale del poniamo e non solo perché sarebbe inutile pretenderlo ma perché ormai maturate profonda convinzione che poniamo NIS ogni sogno di fare gli altri come noi
In questo mi pare che abbiamo fatto un paio di passi avanti molto importanti il primo è questo
Questo scambio di presidenze per esempio è indicativo del fatto che non ci sono ruoli predeterminati si può parlare ad Alleanza democratica come Alleanza democratico come segni parlando ai alle conferenze o ai congressi dei Socialisti italiani quindi la linea tendenziale e quella e quella della aggregazione e chissà forse in un domani anche della scomposizione e della ricomposizione
L'altro passo avanti
A cui attribuiamo e verso il quale guardiamo con grande speranza grande ed impegnata speranza e la candidatura di Romano Prodi
Che non deve essere soltanto una candidatura la quale solleciti volatili vivi e provvisorie
Il Polo e provvisorie solidarietà da parte di improvvisati comitati elettorali otto organizzazioni di questo tipo ci vogliono sono necessari sono indispensabili
Però noi attribuiamo a questa candidatura anche un valore più profondo
Che di essere capo cioè di essere capace di sollecitare e provocare la formazione nel paese di un grande e stabile movimento politico
L'Ulivo potrà avere un due più radici ma e certo che dalla iniziativa di Prodi deve nascere una formazione politica la quale abbia una sua identità se la costruisca nella forma che ritiene più appropriata
Sia federativa sia ignora forme più leggere di collegamento o sia addirittura nella forma di partito io in questo mi muoverei con molta spregiudicatezza
Accoppiata prudenza mentre vedo con certezza quello che possiamo e dobbiamo fare in tempi brevi ed immediati ed è quello che stiamo facendo ora
In tempi medi Remotti in una condizione di enorme mobilità dell'opinione pubblica dell'elettorato delle organizzazioni che aggregano l'elettorato
Non penso che sarebbe cosa saggia predisporsi proporsi percorsi e dati definì
Ci sono molte variabili in gioco e tutte queste variabili dovranno essere prese in attenta considerazione
Non sappiamo come finirà la drammatica ormai possiamo definirla così vicenda del Partito popolare
Non conosciamo quali saranno gli sbocchi della lega e del suo prezioso elettorato e dico prezioso non perché è stato numerose forse lo sarà ancora
Ma perché ha una composizione nostro Tura sociale che non può non interessare un movimento come il nostro
E anche questo è una possiamo definire una vicenda drammatica perché comincia a colorarsi di queste tinte
E certamente non possiamo trascurare un'attenta considerazione del modo come si svilupperanno se si svilupperanno
Le volontà di cambiamento nell'ambito del partito democratico della sinistra
Aspettiamo tutti
Che si materializzi questa volontà di cambiamento
Ma ci rendiamo anche conto di quanto risulti agli atti anche se le volontà ci sono di quanto risulti enormemente difficile rompere quella cornice fatta di storia di memorie
Dico militanza
Di ritratti di linguaggio comune che fanno del PDS un partito a fortissime caratteristiche autoreferenziali
Gli ha cultura autosufficiente rendono difficili nel concreto i rapporti con altre forze politiche
Sono la sua forza quello che Dida caratteristiche di stabilità che tutti quanti ci auguriamo possano anzi consolidarsi
Ma costituisce anche la sua debolezza perché tutto quello che gli impedisce di svilupparsi fino a a formare massa critica per una maggioranza alternativi
Posso aggiungere solo due parole ora su come dovremmo stravolgere penso in il nostro Coppi
Il credo che qui dobbiamo mettere in primo piano due aspetti uno come sapete nelle elezioni in vista di una campagna elettorale che già immediata
Conta enormemente l'immagine
Però io credo che dovremmo cercare di superare anche la fase in cui le immagini si trasmettono attraverso l'identità di persone perché ci sarebbe un sovraffollamento
In un parco in un movimento a carattere composito commentò ostro cerchiamo di identificarsi con
Altri modi oltre che naturalmente con nomi e cognomi di quanti assumono la guida
Delle componenti dello stesso
Non è un partito un movimento di X e Y quello che dovremo formare anche perché e per facilmente prevedibile
Che un'immagine più forte di tutti verrà da un certo punto ad affermarsi e sarà molto positive sarà quella di Romano Prodi
Io credo che qui dobbiamo stare molto attenti al tema del programma ma lo dico con forte dose di scetticismo indotta dall'esperienza per carità non mettiamo in atto nessuna commissione per il programma o se la mettiamo se la costruiamo DC amori con chiarezza che non vogliamo avere trenta pagine di programma che nessuno leggerà dobbiamo avere una serie definita di pochi obiettivi carichi ciascuno di una forte capacità di comunicazione
Pochi
Avete visto avete visto che Mario Segni
Con un obiettivo due ma col primo referendum che in fondo non affrontava neanche un problema cruciale è riuscito a creare una tutela un rapporto di comunicazione di carattere eccezionale che ha cambiato anche sforzo
Erano fra
è entrato al momento
Il cavallo bianco grande proprio
Precedentemente
Quindi pochi pochi punti non dico sentiti comunicabili che traducono la volontà di cambiamento e su questo io
Me ne indico tre
Comunque rapidissima riflessione il completamento della riforme istituzionali per la rivoluzione interrotta
Nel quale vedo con grande Gioia Esperanza si sta riproponendo il tema del mutamento della legge elettorale
Ben sapendo che il sistema a doppio turno di cui si ricomincia grazie a Dio a parlare
è un sistema che presenta forti pericoli di frammentazione
A meno che non sia collegato con adeguati meccanismi di indicazione ma io sottolineo un particolare la parola indicazione della premiership
Ora dei primi dobbiamo cercare di evitare una cosa
Secondo me l'elezione diretta
E soluzione valida ma ad una condizione
Che come abbiamo sperimentato per i sindaci come stiamo sperimentando per le regioni l'elezione diretta formi in tutto il mondo con per corsi e strutture di democrazia rappresentativa altrimenti noi corriamo un grave rischio in una fase di in una fase di crisi e di dissoluzione di alcuni tra i più importanti partiti politici il rischio che e che inter Roma inscenando il percorso che è abituata in tutti i Paesi salvo il Brasile probabilmente dove ci sono forme di elezione diretta del massimo reggitori dello Stato rovesciando questo rapporto
Noi anziché avere un leader scelto attraverso la mediazione e il filtro delle istituzioni rappresentative abbiamo un leader il quale o si dissocia dalle istituzioni rappresentative o cerca di formarle a propria immagine e somiglianza mi pare che l'esperienza del ventisette ventotto marzo da questo punto di vista dovrebbe insegnare qualche cosa
Latte dico pochi natura altri due punti solo da menzionare ma ho sentito l'altra sera
Nella solita celebrazione Santori Anna
Che Massimo D'Alema metteva giustamente l'accento sul tema lavoro
Però poi che cosa che programma enunciato
Il programma in base al quale noi non potremo conferire il famoso milione posti di lavoro si continua a parlare del tema occupazione e lavoro dicendo che il milione di posti di lavoro è stata una promessa traditrice lo sappiamo tutti ma fin dall'inizio la lo sapevamo e avremmo dovuto forse dirlo con maggiore chiarezza
Che cosa vogliamo fare
Che programma ci stiamo dando per affrontare questo problema
Faccio solo un esempio
Non si parla mai in un'Italia dove Nordeste chiede manodopera il sud dell'anche per la mancanza di posti di lavoro di una eventualità di riprendere in considerazione un tema di migrazioni interne non vorrei che ci cascasse in testa come avvenne negli anni Sessanta senza che avesse fatto
Preparato le adeguate strutture
E si collega e colleghiamo anzi questo sarà uno dei temi centrali della campagna di Prodi il problema scuola col problema lavoro
Ed è molto importante questo però sulla scuola se vogliamo uscire dalla logica
Ideale dai riti dei piagnistei dell'espressione dei desideri dobbiamo una volta tanta chiederci ma chi è che ci ha impedito di fare qualcosa di più per la scuola
Ci sono delle forze delle resistenze e allora individuiamo l'avversario
La politica battaglia non è soltanto evocare la necessità di un programma per la scuola
E cercare di realizzarlo individuando bene chi si frappone sì chi si contrappone a parlo un po'dalla logica dell'amico nemico ma e quella che in politica
Permette di condurre fino in fondo le battaglie altrimenti le lotte sono contro l'ignoto Anzillotti e non sono e non danno luogo a nessuno esito un ultimo punto
Lo menziono perché estraneo quasi completamente estraneo a tutti i nostri dibattiti noi continuiamo nostri editorialisti i nostri i nostri economisti Franco Modigliani a coprire di elogi il sindacato in Italia
Perché a stipulato quel famoso accordo del luglio novantatré gli ha conferito al Paese almeno finora due anni di stabilita
E due anni in cui si è evitata ogni forma di rincorsa prezzi salari compatto formidabili da questo punto di vista esistono alcuni referendum promossi da Marco Pannella e da una certa sinistra estrema sindacale o anche politica
I quali rischiano di non tanto di dare un colpo mortale alle strutture entro le quali opere al sindacato perché poi sono referendum tecnicamente molto difettosi
Ma rischiano di evocare nel Paese tutti gli anni Maspi visti tutti gli umori tutti i malumori contro i sindacati che ci sono in tutto il mondo
Che basta a un certo punto Solvay dedicargli un pochino perché vengano a galla io non vorrei che nel mese di giugno evitate le elezioni politiche
Esaurite le elezioni regionali ci fosse una grande operazione di rivincita della destra in questo caso guidata da Marco Pannella e che avesse proprio questa caratteristica del tipo
Comma f connesse icona potete capire capaci di una carica disse stante le norme sul piano economico non meno che sul piano politico
L'atto io credo di avere anche ceduto nei tempi ma quando uno ha l'occasione di parlare di questi tempi in genere non sa resistere alla tentazione ve ne chiedo scusa e vi ringrazio
Bene qualche minuto in più quando si dicono cose quello che c'è cui cedette mi pare che sia veramente ben speso
Io questo volevo dare la parola anzi do la parola al segretario nazionale dei Socialisti italiani dovremmo Enrico Boselli
Carissimi amici di Alleanza democratica
Io non ho nessuna intenzione di fare gli auguri di buon lavoro perché
Credo che
Dopo il lavoro già svolto
Noi e mi sento noi si viva già praticamente in una casa comune
Parole di Gino Giugni
Sì qualche istante fa hanno chiarito ancora meglio il nostro sentimento
E quindi un augurio di buon lavoro a tutti noi
Che presentiamo stamattina conclusione del vostro congresso
L'alleanza elettorale con la quale ventitré i aprile ci presenteremo nelle quindici regioni
Che rinnovano i loro consigli nelle province e in molte centinaia di grandi comuni
Gli obiettivi sono identici
Uguale e il Progetto
E comune e anche il gruppo parlamentare
E insieme appunto partecipiamo con questo simbolo alle prossime elezioni insomma
Ci muoviamo già come una forza politica federale
E il vostro congresso
Ha dato un contributo molto importante
Al nostro disegno
Di costruire assieme a Prodi
Un nuovo raggruppamento democratico
Si tratta
Come ha detto Peter Bordon nella sua relazione come ha detto in modo molto chiaro e preciso
Di mettere insieme la sinistra laica e riformista
E il centro progressista e moderno
Come chiave di volta per l'Italia che vogliamo far nascere
Ecco Ayala lo ha ripetuto anche stamattina ma ho detto anche ieri in modo molto chiaro
Questa nuova formazione politica deve riuscire a parlare agli italiani il linguaggio della chiarezza
E della concretezza
E qui entriamo
Diciamo nella vicenda che viviamo tutti noi ogni giorno
L'Italia sta vivendo una crisi molto profonda
Dalla quale è possibile uscire solo con un'azione rigorosa di risanamento economico e finanziario credo che non debba meravigliare nessuno che sia un socialista
E cioè chi rappresenta una forza che ha radici soprattutto nel mondo del lavoro a sottolineare la necessità di questa azione rigorosa perché da una forza politica moderna deve venire un programma preciso che spiega i cittadini quali sono i sacrifici per uscire da questa crisi
La destra in Italia come in altri Paesi democratici promette agli elettori
Di Romain Tare le tasse
Ma di tagliare le spese
Si vuole fare intendere così ai cittadini che avranno più soldi in tasca
Noi dobbiamo spiegare che ciò non è vero
E se è vero lo è solo per un periodo limitato di tempo
Infatti se si operano pesanti tagli sul fronte delle spese sociali
La sanità la previdenza la scuola i trasporti è del tutto evidente che i soldi in più che si hanno in tasca dovranno essere impiegati per pagare servizi più cari
Ciò che viene dato con una mano
Verrà tolto con l'altro
E lo stato sociale che è stata la conquista di civiltà più importante del ventunesimo secolo non solo da noi serve a garantire a tutti i cittadini servizi esenti Ali e redditi sufficienti per poter vivere senza l'incertezza
E la nostra netta contrarietà
A smontare lo Stato sociale e affidare completamente al mercato servizi e previdenza nasce da una concezione forte della solidarietà sociale
E questa visione della solidarietà
è uno dei principali spartiacque fra il centrodestra per il centrosinistra
D'altra parte noi ci rendiamo ben conto che non è possibile difendere lo stato sociale così come oggi
Perché questa grande costruzione è stata intaccata negli ultimi dieci anni dal morbo dell'elefantiasi burocratica
E lo stato sociale se vuole sopravvivere deve essere gestito con criteri di mercato
Questo comporta che parte dei servizi siano finanziati a titolo di solidarietà sociale con l'imposizione fiscale e parte invece attraverso contributi dei singoli e delle categorie
Allo stesso modo dei servizi devono essere gestiti direttamente dallo Stato e parte invece da privati ed a categorie
E in questa concezione che vuole conciliare solidarietà e mercato deve essere collocato anche il problema del lavoro
Bordon ha detto venerdì quello che tutti noi abbiamo capito
E quello che tutti noi pensiamo
La crescita economica non assicura più automaticamente maggiori posti di lavoro
Il progresso tecnologico da una parte e la concorrenza dei paesi emergenti dall'altra sono fattori che tendono inevitabilmente a restringere di posti di lavoro disponibili e il problema del lavoro può essere
Affrontato solo
Attraverso massicci investimenti nei settori più innovativi e con un tra trasferimento delle risorse dall'assistenza alla promozione di nuovi tipi di occupazione
Ecco
Io ho visto compiacere che Prodi
Nel suo viaggio nelle città italiane parla poco di schieramenti
O di alchimie politiche
Mentre cerca di far arrivare ai cittadini un messaggio pieno di contenuti programmatici
Questa
Questa è a mio giudizio la via giusta
Anche se io come già diceva Gino non sottovaluto il peso che ha la politica e la cultura politica nelle scelte dei cittadini non penso quindi che noi si possano imitare la nostra azione
Ad una stesura di un programma o meglio di un buon programma
Lo dobbiamo anche affrontare il tema della politica
Ecco abbiamo superato e abbiamo alle spalle tre anni
Drammatici per la vita della democrazia italiana la fine della Prima Repubblica l'ingresso nella nuova Repubblica e dopo la crisi di tutti i partiti del centrosinistra
Dai popolari ai socialisti
Sono rimaste in piedi solo due formazioni
A sinistra il PDS che proviene dalla tradizione comunista
A destra Alleanza nazionale che alle spalle
L'eredità o la tradizione del fascismo
Post comunisti in via di socialdemocratico azione e post fascisti in via di liberalizzazione appaiono oggi i poli forti della nuova geografia politica italiana
E se mi consentite il dialogo fra D'Alema e Fini anche di queste ore rappresenta in modo emblematico questo stato di cose
Tuttavia ciò che fa la differenza
Tra questi due schieramenti
E l'esistenza sul versante di destra
Di una nuova formazione moderata
Come Forza Italia
Che è stata capace il ventisette di marzo
Di ritrovare gran parte degli elettori moderati che in passato avevano votato per i partiti di centro sinistra questa è la differenza che noi abbiamo pagato nel voto politico
A sinistra nella nostra area naturale
Accanto alla Quercia esistono solo formazione di medie o piccole dimensioni
Che marciando separate non riescono a creare quella massa critica in grado di avvicinare a sinistra gli elettori moderati epicentro
E io penso soprattutto ai milioni di elettori riformisti che avevano votato in passato per il vecchio Partito Socialista
Per le forze laiche
Ed in parte per la stessa DC
E che alle ultime elezioni politiche a quelle europee hanno rifiutato di votare lo schieramento progressista soprattutto perché lo hanno considerato egemonizzato
Dai post comunisti e per questo motivo hanno scelto anche per questo motivo Forza Italia
Ecco il nostro compito il nostro contributo è quello di costruire sul versante della sinistra
Una formazione che possa avere il consenso di questi elettore
Vedete
Grandi tradizioni come quella dei cattolici democratici
Dei socialisti riformisti
Dei liberaldemocratici
Si devono ritrovare insieme
Con la propria identità
E dare vita ad una nuova forza che su base federata insieme alla Quercia possa governare l'Italia si tratta
Di un itinerario difficile
Che noi abbiamo iniziato a sviluppare insieme e che ci proponiamo di sviluppare fin dalla prossima campagna elettorale questa nostra intesa come ha detto più volte segni è solo una prima tappa verso l'Ulivo
Noi sappiamo anche che nel nostro itinerario
Dovremo incontrarci con i popolari che devono essere una componente fondamentale della nuova forza politica vogliamo mettere in campo subito dopo le elezioni del ventitré aprile
E sappiamo anche questa forza non deve solo essere composta diciamo dai partiti o dal movimento che vogliamo federare ma deve essere capace di coinvolgerlo energie nuove cittadini e in parte questo lavoro e già portato avanti da Romano Prodi con i suoi comitati che per più della metà non hanno hanno e coinvolgono cittadini che non hanno rapporti con lei componenti politiche con i partiti
Ecco io vorrei insistere su questo percorso federativo
Per quanto riguarda l'Ulivo
Innanzitutto perché so che le nostre componenti socialiste di Alleanza democratica noi voi siamo gelosi della nostra identità ma anche perché ritengo che questa sia l'unica via realistica da perseguire
L'idea di fondo di mettere insieme tradizioni diverse quella laica quella socialista quella cattolica quell'ambientalista era già contenuta nel progetto originario di addii
Ed è rappresentata nel vostro simbolo del quadrifoglio
Quell'idea era ed è giusta
Tanto è vero che ha fatto strada con l'accordo federativo che vi proponiamo stamattina tuttavia il limite del disegno di Alleanza democratica che Bordon e Ayala hanno colto e superato stava nel voler costruire un nuovo soggetto politico attraverso lo scioglimento di quelli esistenti nella stessa area
Non dobbiamo ripetere lo stesso errore nella costruzione dell'Ulivo
Le strutture politiche ed organizzative esistenti nell'area di centrosinistra non possono essere sciolte ma devono essere rinnovate e associate in una nuova forza politica a base federativa
Solo se si dimostra che sotto l'Ulivo ciascuno può tutelare le proprie caratteristiche i processi di associazione possono essere facilità
E l'alternativa a Berlusconi e Fini ha possibilità di affermarsi seguire Quercia appariranno entrambi alberi robusti
L'alternativa lo abbiamo detto più volte si riducesse o solo PDS a battaglia sarebbe perduta in partenza quindi la costruzione dell'Ulivo essenziale per poter vincere
La discussione politica se concentrata negli ultimi due giorni sulla data delle elezioni
Ora sembra che D'Alema e Fini si trovino d'accordo sulla scadenza di ottobre io credo che sia giusto ricordare che la questione va posta correttamente
Ricordando che la decisione di sciogliere il Parlamento spetta innanzitutto al Presidente della Repubblica secondo la nostra Carta costituzionale
Tuttavia è evidente che se la maggioranza dei gruppi parlamentari si dichiarerà a favore di questo scioglimento il Presidente della Repubblica non potrà altro che prenderne atto
Ecco consentitemi di ricordare brevissimamente il primo passaggio politico che ci ha visti insieme
Fin dalla crisi del governo Berlusconi
Noi siamo stati contrari decisamente contrari al così detto ribaltone
Abbiamo sempre sostenuto che era necessaria una tregua
Per riscrivere alcune regole del gioco e assicurare attraverso antitrust una condizione di reale parità e di pluralismo nel campo dei mezzi televisivi prima di tornare alle urne
Noi credo nessuno di noi ha cambiato parere su questo
Accanto a questo punto si affaccia nel dibattito politico l'idea di lavorare attorno alla questione dell'indicazione del premier del resto parliamoci chiaro già la candidatura di Prodi e di Berlusconi
Così come si presentano l'opinione pubblica prefigurano uno schema a carattere presidenzialista ecco
Nella prossima campagna elettorale il ventitré vengono presentati nelle quindici regioni i candidati a premier
I comuni già eleggono direttamente i sindaci
E quindi
Dare agli elettori la possibilità di eleggere direttamente il premier e ormai una riforma costituzionale già insita negli stessi sviluppi della politica e il Paese ha bisogno di stabilità elezione un'indicazione diretta del premier
Può essere la grande riforma per dare stabilità all'Italia
L'Ulivo e la nostra meta comune
A questa costruzione
Voi noi insieme porteremo un apporto esentiamo
Cari amici
Il percorso comune che abbiamo iniziato con Willer Bordon e Mario Segni ha creato tra noi rapporti politici molto importanti
Alleanza democratica il Patto Segni i socialisti trovandosi insieme hanno innanzitutto invertito una tendenza alla frammentazione
E hanno avviato un processo ricco di sviluppo
Per la prossima campagna elettorale come Patto dei democratici riusciremo ne sono certo a dare un messaggio di forte rinnovamento per l'Italia
E pur mantenendo le nostre rispettive identità
Ci apprestiamo a costruire una casa comune sotto il segno dell'Ulivo noi
Noi tutti sappiamo che la grande forza politica federata che costruiremo farà nascere l'Italia dei democratici
Grazie ricco
Questo punto con la parola all'onorevole Mario Segni
Mi confessò che non esca senza una certa emozione parlano
Perché l'essere qui oggi
Riporta
A un momento in cui
Conti
Riporta agli anni del referendum
E soprattutto ha un mese
In quella lunga stagione
E il mese il lo ricorderà sull'ottobre del mille novecentonovantadue
In cui a distanza di una settimana
Noi lanciamo un messaggio
Messaggio era da soli non ce la facciamo noi
Da soli non ce la potrebbe fare errori
Ma insieme questo era il messaggio
Noi possiamo cambiare l'Italia
Era un messaggio gran
Era un messaggio forte
Era un messaggio che nasceva da da un movimento e da una serie di movimenti che interpretavano la parte più attenti che ha più genuina
Forse anche più ingenua diciamolo pure della rivoluzione referendaria
L'idea che chiusa la parentesi del degli ultimi anni della prima Repubblica
Si passasse facilmente subito
Ha un traguardo successivo
Sì avesse veramente il subito immediatamente una nuova generazione e di uomini politici e di modo di far politica
E le tristezze degli ultimi anni della prima Repubblica fossero dietro le nostre spalle
Che è un grande avvenire
Toccasse all'Italia
E toccasse hanno fa
Son venuti
Son venuti gli successe dopo quella stagione perché il cammino referendario se chiuso con la grande epopea del referendum del novantatré ma son venute le amarezze e le delusioni
Le nostre strade si sono divise
Dalle urne dell'anno scorso
E oggi è proprio dire l'anno scorso perché fumi patria ha domande se non sbaglio un anno fa
è uscita un'Italia diversa da quella che pensava
Il cammino si è rivelato difficile amaro in certi momenti
Gli italiani hanno premiato una destra prorompente galoppante
Che per i mesi ha occupato lo scenario e di fronte alla quale noi abbiamo potuto solo cercare di mettere qualche argine
E iniziare a costruire qualche base per una risposta futura
Eppure oggi anche se nessuno sa esattamente quale sarà lo sviluppo
Anche se il cammino rimane incerto
E le difficoltà enormi
Anche se il labbra menti la lacerazione che stanno seguendo segnando la fine del sistema dei partiti degli ultimi decenni continuano e vediamo quello che capita dentro il Partito popolare vediamo quello che capita dentro la lega io credo che tutti noi in qualche modo sentiamo che oggi si può nuovamente pensare in grande
Oggi è possibile non solamente avere traguardi
Mi sopravvivenza
Non solamente cercare di mettere freni al galoppo di Fini e di Berlusconi
Ma è possibile pensare a un'Italia moderna
E possibile pensare a costruire dopo Italia Italia del dopo presta e possibile pensare a costituire l'Italia della riscossa
E possibile pensare a riannodare quei figli che poi furono persi negli anni scorsi
Ma che quando erano allacciati e quando erano ancora i ha una solida idea d'una solida tradizione di cambiamento di modernità di novità
Di apertura verso l'Italia del Duemila hanno portato l'Italia a vivere una delle più grandi stagioni della sua epoca quella referendaria e della quale qui oggi tutti quanti assieme noi dobbiamo riprendere l'ispirazione e libera
Perché vedete il nostro obiettivo
Non è solo quello di federare le nostre forze di dare più forte più struttura più consistenza i nostri apparati di batterici alle prossime elezioni regionali per le nostre liste questo importante e questo è fondamentale e vorrei che lo capissimo perché un passaggio successivo ma oggi noi abbiamo la possibilità di affrontare una battaglia dura difficile
Che è ancora una battaglia di pochi ma avendo già la precisa consapevolezza che questo è il passaggio per una battaglia di molti
Non dobbiamo
Lasciare le grandi ambizione che noi coltivando in quel momento
Beh non pensavamo e non abbiamo mai pensato del resto sono sempre stati i passaggi che ci hanno costretto a frazionamenti articoli per su alcuni obiettivi ne abbiamo sempre puntato a radunare il cinquantun per cento degli italiani
Ebbene oggi al di là del traguardo delle regionali
Quando noi vediamo che sta nascendo più per forza delle cose che per capacità degli uomini una grande area politica democratica
Quando questa può trainare anche la parte migliore e più moderna della sinistra in un'alleanza ampia quando questo se sappiamo condurla bene alle prossime elezioni o comunque più avanti può essere la metà degli italiani e può vincere le elezioni beh allora il proprio il sogno dell'Italia democratica il sogno dell'Italia referendaria quella di portare la maggioranza degli italiani a governare il dopo referendum oggi diventa nuovamente una realtà come lo era qualche anno
Certo dobbiamo chiederci
Alcune cose
Proprio per fare per evitare gli errori del passato
Dobbiamo chiederci perché ha vinto alla destra
Dobbiamo chiederci perché ancora così forte in Italia e nel Paese nessuno può assicurarci che non vinca ancora intendiamoci bene
E comunque sarà una battaglia lunga dura difficile
Dobbiamo chiederci perché la gioiosa macchina da guerra che sembrava dovere stravincere cancello punta alla data
Sicuramente vincente da tutti gli italiani poi attraverso
Io credo per esempio che uno dei motivi per cui ha perso fosse che non era affatto gioioso
Questa era la realtà
Emerse e tale appariva agli italiani
Si presentava agli italiani come
Non
Lo slancio verso la modernità e il nuovo ma come la ripresentazione di una seri dei nobili belle
Io rispettabili
Ma un po'triste un po'vecchio un po'di burocrati cinismo tanto statalismo tante cose del passato qualche pizzico mancato presente di cattocomunismo ad hoc agognata magari non non realizza
E quindi in definitiva
Con tanta riedizione de di tanti pezzi della Prima Repubblica magari dei più nobili magari di più bui dei migliori magari di più accettabile
Ma priva di quello che gli italiani in realtà chiedendo un'Italia che votasse le spalle
Allora unitamente s'incammina asseverazioni
Un'Italia che avesse fiducia nei propri mezzi nell'ottimismo ottimismo nelle proprie capacità
Non possiamo nasconderci saremmo ciechi chiuderemo gli occhi di fronte alla realtà e questa immagine di novità e questo ottimismo verso il futuro per questa sensazione di modernità un anno fa agli italiani l'offerta la testa
E noi che allora militava in schieramenti diversi siamo stati ambedue battuto perché queste speranze questi messaggi non siamo stati capaci di trasmette vitalità
Ma se questo è vero il nostro compito
E difficile enorme l'anno la nostra responsabilità e qui parlo proprio Dinoi parlo di Alleanza democratica del Pato parlo dei democratici del Patto dei democratici
Perché
Vedete mi diceva prima Bordon che D'Alema ha fatto un bellissimo intervento vendette
Non mi stupisce perché lo conosco e lo stimo
Apprezzo e apprezziamo tutti profondamente la barra al centro che con molta decisione proprio D'Alema a posto
La capacità e la determinazione che ha avuto nel muovere Nostalgia per i fronti Smodis differiscono nel quale purtroppo invece era caduta la gioiosa macchina di guerra
E quindi sappiamo che questo in realtà è un fatto positivo e sappiamo che questo è quello che ci permette di cercare di costruire l'alternativa alla testa
è un grande fatto di cui dobbiamo prendere atto dobbiamo sinceramente dare una pubblica attestazione di responsabilità
E di avere colto la direzione giusta
Però con tutto questo vede
Con tutti questi meriti che vanno riconosciuti
La modernità lo slancio verso il nuovo l'europeismo
L'idea che possiamo infondere agli italiani che questa è una cosa nuova che questa è una cosa vincente e questa è una cosa gioiosa perché non parlare la guerra questo il PDS non ce la fa o glielo diamo noi o altrimenti ancora una volta altre
Naturalmente non possiamo abbandonare ci sono alle parole
Bisogna che con molta concretezza noi ci presentiamo agli italiani con le idee
Alcuni dei semplici forti chiaro
Per le poi su cui l'Italia deve camminare nei prossimi lustri
Enrico Boselli ne ha già indicata una
Che è quella del completamento delle riforme istituzionali della scelta diretta del governo dell'elezione diretta del primo ministro da parte dei cittadini
Noi raccogliamo le tradizioni di chi ha iniziato questo cammino
Io so ricordo ed è stato ricordato in questi giorni che prima ancora del movimento referendario le idee della grande riforma nacquero nella cultura e il partito socialista
Le abbiamo noi riprese anni più tardi e trasformati in un grande movimento popolare
Abbiamo tutto il diritto adesso
A rivendicarne l'eredità infine
Non è quindi il dovere di portarle avanti
E l'altro giorno io
Sta sentendo alla televisione un pezzetto di Tempo reale ho aperto casualmente ho sentito proprio il pezzetto famoso in cui D'Alema e Fini hanno parlato di elezione e anche di elezione diretta del primo ministro
Ed essendo il giorno successivo a un dibattito venerdì con loro pubblicamente
Non sono fra quelli che si sono scandalizzati perché
Proponessero un cammino comune
è vero lei alla televisione per la verità un tantino
Di sensazione di direbbe se ci mettiamo d'accordo noi e tutto ha fatto gli altri non vengano neanche a disturbarti c'era diciamocelo pure ma insomma
Siamo noi i manovratori della barca cosa vogliono questi altri tutto questo cioè però è seconda no io credo invece che
Se ci si mette d'accordo su alcune grandi cose ben vengano le intese
Io do il benvenuto al sindaco di Roma Francesco
Il mio timore è un altro
E che l'intesa finisca per essere poi sulla cosa più faccio
Che è quella di votare a ottobre perché a un certo punto
Gli interessi di molti probabilmente convergono su questo
Ma non sulle cose più difficile che è quello di fare le riforme e di farle prima
Per me fare con questo gli interessi possono non essere realmente coincide
Anche perché
Un pizzico di sospetto mi è venuto
Sentendo Fini premier giovedì alla televisione risentendolo venerdì nel dibattito e risentendolo venerdì molto più convinto sulla data delle elezioni e molto più sfumato sull'elezione diretta del primo ministro
E il sospetto
Per dirla si diceva Andreotti che a pensar male qualche volta cessate Carra
E che in fondo in fondo Fini è d'accordo su questa riforma perché nell'allora nella sua mentalità nella sua cultura
E d'accordo a dire come ha detto subito dopo che il suo candidato di Berlusconi
Ma chissà
Forse l'idea di cambiare se vincono le elezioni di cambiare il cavallo in corso d'opera a metà della strada non è estranea affini alle
E allora se la riforma passa un anno dopo qualche anno dopo chissà se passa mai forse non dispiace mollo tutto
Io non sono certamente un partito di Berlusconi non sono non sono legittimato a dire il polo di destra deve libertà deve scegliersi come candidato alla presidenza del Consiglio noi abbiamo scelto il nostro e sosterremo il nostro sono fatti che non ci riguardano
Ma non vogliamo e non possiamo permettere
E ancora una volta una destra eventualmente apparentemente compatta avvinghia per poi precipitare l'Italia nel caos che la vittoria delle destre ha precipitato dopo sette mesi pare lezioni quando per causa loro e non per causa nostra la vecchia maggioranza s'è spaccata
E l'Italia è stata precipitata in una crisi pericolosa e grave che da addebitare tutta al Polo delle libertà che si è spaccato dopo aver vinto le elezioni che aveva detto che era compagna
E allora come noi avremo chiarezza n pretenderemo da chi verrà con nove chiunque essi siano
Non pretenderemo che si avviano ambiguità né sulle linee nessun'programmi né sulle alleanze né sugli uomini che devono guidare questa compagine così per il bene dell'Italia
è necessario che ci siano norme regole
Che garantiscano chiarezza da tutte le parti
E che assicurino agli italiani che queste possono essere veramente
Le prime elezioni della seconda Repubblica noi che abbiamo dato vita al movimento ore di cambiamento ai movimenti di cambiamento e alla fine della Prima Repubblica abbiamo tutto il diritto di pretendere che queste regole vengano fatte sul
E c'è una cosa in cui
Veramente
Questi signori che si ammantano
Di modernità della destra
In realtà rivelano di essere un poco provinciale
è un qualcosa che noi in
Vediamo soprattutto nel Sud
Io vengo da una regione
Che ormai ampiamente superato il ventuno per cento dei disoccupati
E in cui la disoccupazione giovanile in alcune aree raggiunge il sessanta per cento
In cui quindi il problema
Del inserimento soprattutto dei giovani nella vita del futuro è diventato Branca
Con una situazione che per ora di rassegnazione vorrei dire anzi di disperazione
E domani può diventare di drammatica ribelli russa poi cos'è peggio che spetta a tutti
Ma comunque da una situazione inaccettabile per un paese civile in una situazione inaccettabile per chi vuole che la politica risolva veramente i problemi della gente
è una situazione che comunque non mette le premesse per lo sviluppo economico che sociale del ritardo
E allora il discorso che dobbiamo fare agli italiani e che
Il milione di posti di lavoro non era una balla solamente perché era una balla lo si sapeva da subito
Ma era anche una grande mistificazione perché dietro non c'era nulla
Per pensare al milione di costituito
Perché la realtà della fine degli anni nel settore e l'inizio degli anni due mila diverso ai più dura e più sgradevole
E va detto al signor Berlusconi che nemmeno un eventuale rilancio di alcune situazioni economiche può garantire un rilancio dell'occupazione e il sud in particolare nuove se non c'è una politica attenta acque e certo le non sono le vecchie strade quelle dell'aiuto a pioggia indiscriminato il clientelismo perché questo era diventato alla fine lo sappiamo benissimo purtroppo la politica del Meridione che vanno ripercorse
Ma che il vero invece di alcune grandi idee di sviluppo del Sud su grandi opere su grandi infrastrutture sulla creazione delle condizioni dello sviluppo vanno fatte e queste non possono essere lasciate unicamente a un'iniziativa privata che è necessaria ma che non basta
E in questo momento ci vuole una politica coraggioso intelligente audace per fare questo
Perché questo significa guardare oltre il mille novecentonovantacinque forse guardare oltre il Duemila e chi oggi inganna gli italiani dicendo semplicemente che basta qualche privatizzazione e poi peraltro non le fa le privatizzazioni perché anzi le ferma
In realtà prende in giro gli italiani e di Mestre dimostra di non avere capito oggi che il mondo vitali all'Europa e il mondo di oggi non sono nell'Europa di Reagan nell'euro nel mondo della pace nel mondo degli ultimi decenni ma un molto un modo in più più complesso
In cui la liberazione da alcune sovrastrutture
E necessaria ma non basta a ridare slancio si atto all'economia e allo sviluppo sociale del fare
E l'invito allora Ente severamente pensiamo in grande affari in grande in queste elezioni
Cioè non son queste elezioni in cui avremo raggiungeremo gli obiettivi però guardate queste elezioni sono necessarie sono indispensabili perché noi vietiamo costituire questo punto di raccordo perché perché il Patto dei democratici
E scalo scoperture inizia a tracciare la strada
Sono elezioni che noi dobbiamo dire con una formula molto precisa il patto oggi l'Ulivo domani aiutateci perché se cresce il patto la nascita e l'omnibus di Mentone Ulivo sarà più facile verrà spontaneo se saremo sconfitti non so chi riuscirà a fare
E su questo
Su questo dobbiamo fare la campagna elettorale
Dobbiamo farla qui nella
In cui non so quali siano i dati ma io credo che se ce la mettiamo possiamo ripetere la vittoria che Rutelli ebbe due anni fa a livello regionale
Possiamo dobbiamo farla in altre regioni per i nostri candidati e con grande energia e determinazione dobbiamo farlo per il simbolo per il quale oggi ci presentiamo e combattiamo unico
Sapendo e questa è una battaglia che ancora ci vede piccoli ma il passaggio necessario per far diventare grande l'Italia
Io credo che farà molto piacere oltre che a chi vi parla tutti voi ascoltare il sindaco di Roma Francesco Rutelli
Vi ringrazio molto fa anche molto piacere a me di essere qui perché
Vedo sono tanti amici con i quali abbiamo in questi anni fatto delle battaglie insieme abbiamo rafforzato la nostra amicizia la nostra fiducia reciproca
Permettete neanche di dire in sessanta secondi retrospettivi che oggi siedono a questo tavolo coloro che si uniscono da varie esperienza in questo Patto dei democratici
A partire dalla riunione al congresso di Alleanza democratica che questa denominazione questa idea questa intuizione
Fu veramente giusta
Fu veramente giusta
Aperto una strada fondamentale
Tutto sommato possiamo dire che
Se ha trovato un intoppo l'ha trovato caro Mario
Perché
Il
Il PDS che poi l'ha fatto molte scelte giuste lungimiranti in questi anni ha fatto delle svolte reali e sostanziali o le vedo nella vicinanza quotidiana nel nell'attività a Roma in Campidoglio c'è anche una nuova generazione c'è un atteggiamento culturale nuovo ha fatto l'errore capitale
Quando non ha compreso che era il momento di non solo di accettare prima di lanciare di promuovere la tua candidatura Presidente del Consiglio
E quel momento
Quel momento
è vero che
è vero che in politica
Ecco non sa diciamo la la generosità è quasi sempre costosa però spesso è anche fruttuosa
Ed è vero anche che la uniti sui grandi successi politici anziché in politica sono misurati dare grandi decisioni di apparente generosità che però poi sono decisioni di di lungimiranza
Però appunto era solo una piccola notazione prospettiva perché io sono certo che quella occasione persa
Ritorneranno un solo ritornerà
Per coloro che sono qui ma ritornerà per l'Italia perché
In parte anche fisiologico dobbiamo sdrammatizzare tutto sommato le vicende delle maggioranze che si formano se una cosa importante avviene o e delle minoranze che essi
Provano sconfitte
Se è una cosa importante effettivamente può avvenire oggi l'Italia al di là di tutto e la trasformazione dei nemici in avversarie
è una laicizzazione della politica è una drammatizzazione di competizioni che in altri tempi sarebbero state vissute e ancora oggi in parte purtroppo queste sono le ultime code del malcostume politico e civile
Particolarmente dolorose ma insomma io penso che oggi si possa essere avversari senza odio
E si possa serenamente accettare una fase cui si sta all'opposizione perché siano valide ragioni per prepararsi ad essere al governo anzi forse e persino utile per far maturare consapevolezza per far maturare forza e capacità di governare e questo nostro Paese
Tra l'altro l'intuizione di Alleanza democratica e di queste queste nostre consuetudini fu molto forte per i sindaci io voglio dire voglio sottolineare e lo voglio dire ancora qui una volta con gratitudine anche personale perché certamente se non ci fosse stato quel clima
Di apertura di innovazione di spinta ad alleanze democratiche ampie non sarebbe mai sorta questa occasione di rinnovamento e di Successo che si è poi per fortuna radicata perché non dobbiamo dimenticare che ci son stati Sindaci certo
Di un anno e mezzo fa anche un anno quattro mesi vari due anni fa ma ci sono stati anche i sindaci di tre mesi fa di sei mesi fa di un anno fa cioè esiste oggi e certamente in buona misura anche ce ne sono rappresentanti qui
E c'è una generazione di nuovi sindaci
Che quando noi diciamo che non è necessariamente perché parliamo di una generazione vieta ma nuovi per spirito per apertura per capacità di dialogo di ascolto per non arroganza per non prepotenza per volontà di essere al governo e di assicurare una stabilità e non di instaurare
Un sistema di potere che faccia il paio con quello precedente questo anche il clima che è nato da questa cultura da questa iniziativa da queste scelte difficili settantatré persone che vedo questo tavolo
Hanno fatto oggi su io credo che sia assolutamente giusta l'intuizione
Un anno mezzo Annibale usato un'espressione non bella dal punto di vista dell'immagine la seconda gamba democratici e però dava un po'l'idea
Ovvero sia edile Bordon varie volte ne abbiamo parlato
A varie volte ripreso articolato questa riflessione vero non si cammina su una gamba sola si cammina con due gambe si può anche correre si può anche galoppare
Con due gambe però ed è indispensabile che le due gambe abbiano pari forza indispensabile per camminare ed è indispensabile punto di vista elettorale
Non perché nessuno di noi pensa che si tratti di togliere i voti del PDS anzi ne prenda più possibile
Ma che è indispensabile avere una componente democratica
Riformatrice
Che sia in grado di prendere anche essa venti per cento dei voti solo così in Italia noi avremo la possibilità e futuro non remoto una certezza
Che si può vincere camminare con due gambe e in questo modo si può parlare ad una parte molto più ampia del Paese
Che quella pur ampie l'importante cui parla Cipro democratica
Ho una sola notazione da fargli lì anche questo no ne parlavo con un PIL nei giorni scorsi penso sia abbastanza chiaro a tutti noi ci tengo a dirlo qui io penso che Prodi non possa essere allo stesso tempo
Il capo della coalizione
E il capo di una delle due principali formazione una delle due formazioni della coalizione dei democratici perché questo avrebbe difficoltà funzionale deve essere se come credo si propone come capo la coalizione occorre che da quest'area che con la vostra importantissima
Intesa prende il via che io mi auguro travolga molti ostacoli cammini speditamente arrivi lontano si esprima da questo tavolo dalle
Dalla ricerca dall'azione all'aggregazione nel Paese si esprimano appunto leadership che permettono al Presidente del Consiglio candidato di essere Presidente Consiglio della nella coalizione di entrambe le aree quella più di cento democratico il centrosinistra democratico quella che sa parlare meglio ad un elettorato anche moderato paese e quell'appunto di sinistra
Democratica io personalmente l'Ulivo
Cielo sul terrazzo di casa mia piccoli voce lotta prima che per scelta questo simbolo
E l'ha piantato mia moglie meritano un altro piccolo consulto c'è un vasetto un alter ego che sta crescendo rigogliosa mentre debbo dire la verità e quindi forse sente che
Il clima è propizio
E che ci sono le condizioni per mettere radici soli calze cresce troppo siccome non c'è molto spazio dovremo trovare un un posto verde dove metterlo a dimora allora magari quando ci sarà una manifestazione comune porteremo pure Lulli questo piccolo ulivo che sta crescendo sulla sul terrazzo di casa no
Ecco io vorrei chiudere con una considerazione molto semplice
Che nasce da
Spesso Berlusconi parla di sondaggi
Fa male a fotografare l'Italia con i sondaggi che sono
Di per sé proprio tecnicamente fotogrammi di una realtà in movimento e che quindi come tali credo vanno interpretati però vanno interpretati allora io anche vorrei fare una piccola notazione che penso sia
Utile venga avrà all'esperienza che abbiamo
In Campidoglio che abbiamo qui a Roma
Sondaggi che abbiamo a Roma ci dicono oggi che c'è una forbice notevole dunque un fatto univoco tra diciamo apprezzamento dell'operato dell'amministrazione del sindaco e la propensione di voto
Tutto cambia minime peggioreranno migliorano e questo lo dico per fare un'analisi lo dico per fare un'analisi che possano essere di qualche utilità c'è obiettivamente oggi si registra si rileva che il cd cittadini
Se richiesti di una propensione di voto di orientamento politico diciamo così
Tendono a confermare
Una una situazione in cui l'ha detta ad andare più avanti
E che nel momento in cui però gli si presenta un'opzione legata candidature proposte di governo e profili diciamo così di alleanze
Non classificabili di per sé come sinistra contro destra il gioco cambia tutto
Cambia del tutto alla luce della prova del del lavoro dei risultati che si possono ottenere o dell'impegno che si profonde e anche ripeto ripeto del profilo
Della proposta politica cosa punto fondamentale cioè se noi andiamo a fare la foto in base ai sondaggi dovunque in tutte la realtà non in tutte sono in molte realtà non è facile che un'opzione di sinistra prevalga soluzioni detto anzi quasi da nessuna parte ciò avviene però quando a questa opzione di partenza e in presenza di un venti venticinque trenta in alcuni casi quaranta per cento
Dell'opinione pubblica dei cittadini che non si dichiara preventivamente orientato in un senso o in un altro la scelta lì viene fatta
Non tanto in base agli spot non tanto in base ad una sintesi brutale e troppo schematica ma in base a ciò che il cittadino sente avverte come essere un punto di equilibrio di responsabilità ecco lo diceva Mario Segni prima indubbiamente
Berlusconi ha iniziato a perdere colpi quando ha cominciato a passare
Dalla immagine rassicurante
Rasserenante
Ottimistica ad una dinamica aspramente conflittuale è una contraddizione in termini provvedete secondo me nella destra c'è una contraddizione molto molto più serie molto più pesante che va la sostanza su cui occorre scavare su cui io penso che proprio voi possiate dobbiate
Scavare seriamente cioè
E non è la contraddizione tra Rauti
E l'eredità del vecchio fascismo
E la nuova destra che in fondo senza tempo nel gli eredi del fascismo questo un punto per carità e avrà pure la sua consistenza ma obiettivamente marginale ad un prezzo di fondo della destra
E che adesso si candida per essere tra virgolette Giscard Diana o chiracchiana o comunque una destra autorevole
Una destra europea in realtà ai cromosomi
I contenuti le proposte politiche è in realtà svolge ogni giorno un impegno per il radicamento del suo consenso
In termini che sono diametralmente opposti
A questa dichiarazione politica insomma detto europea moderna sostanzialmente liberaldemocratica
Liberista e così potrei fare tanti esempi ma non vi rubo altro tempo faccio un paio ogni volta in Campidoglio noi abbiamo da proporre una innovazione che viene vissuta come tale come innovazione positiva da tra grande maggioranza dei cittadini
Non ci troviamo una destra difende non è solo Mario in Sardegna o nel Mezzogiorno d'Italia è un po'dappertutto una lepre difende posizioni retrograda
Antiliberali che si tratti d'apertura pomeridiana degli uffici comunali
Dovunque noi torniamo a proporre l'apertura pomeridiana etilometro che ha un picchetto un presidio della CISNAL e Alleanza Nazionale a tutela delle posizioni più conservatrici più più stataliste nel senso vecchio del tempo
E lo stesso si può dire esulta quando il Campidoglio scegli un manager anziché una figura spinta per in per un incarico di responsabilità o quando magari si prendono decisioni
Importanti ho scoperto che i missini sono in Alleanza Nazionale sono ambiti ambientalisti tutti perché non appena c'è un una qualunque opera pubblica scavalcano i Verdi
Come ecologismo si mettono le bandiere dicono no qua perché Rita Salvago io mi trovo come sindaco ambientalista dire no bisogna realizzare oppure fare questa raddoppiare questa ferrovia con tutte le valutazioni in serie di impatto ambientale con tutti i criteri le dobbiamo modernizzare tacita altrimenti ci mettiamo una teca sopra e regolarmente noi proviamo una linea di difesa corporativa del condominio della dimensione più più statica e più retrograda su questo bisogna attacca cioè bisogna che Fini è così bravo
In televisione nella dialettica perché molto bene
Riesca finalmente a dovere rispondere di che cosa pensa
Di che cosa propone e di come vuole governare dalle venti realtà l'hanno già governata per otto mesi vitale ed è stato uno dei di governi più disastrosi per la storia della Repubblica
Ma nel momento in cui ci chiedono come è giusto che sia
E tutti lo chiediamo un governo stabile governo sicuro un governo che duri nel nostro Paese bene ci debbono spiegare se questo sarà un governo che modernizza l'Italia
Un governo che la rende più democratica che la rende più europea oppure un governo semplicemente che si ripromette di gestire alla vecchia maniera il vecchio sistema su cui si è costruita la base di consenso sostanzialmente poi della democrazia cristiana di come essa è stata per molti decenni
E allora
Penso a questi argomenti più di molti altri vadano ad aprire una competizione verso lettorato di cento che vuole un'Italia più moderna che vuole dalle più civile che vuole un'Italia certamente anche moderata concerti valori certi comportamenti
Che vuole un'Italia stabile con una guida duratura e sicura ma che vuole anche l'innovazione l'innovazione per la giustizia l'innovazione per l'ambiente e innovazione per il lavoro l'innovazione per la pubblica amministrazione per la sburocratizzazione
E così via su questo secondo me si prende in castagna tra virgolette una destra che vuole dire troppe cose contraddittorie l'una rispetto all'altra e che in questo modo potremmo forse impedire al Paese
Si presenti con gli spot come avvenuto un anno fa per poi non attuare nulla di quello che aveva proposto una volta al governo
Lo dobbiamo fare in modo che questa volta questa chiarezza si faccia prima e quanto più questa chiarezza sarà chiara tanto più le componenti democratiche innovative
Riformatrici del panorama della politica italiana potranno vincere potranno convincere questo trenta per cento italiani convinti oggi non sono e dunque potranno dare quel contributo decisivo
Alla vittoria di una coalizione democratica in Italia e dunque affermarsi di un governo persone perbene
Di persone capaci di persone che amano il nostro Paese e che vogliono restituirlo al novero dei grandi Paesi democratici
Dell'Europa e del contesto internazionale a questo credo voi possiate dare molto ve lo auguro con amicizia ve lo auguro di cuore anche interessata mente come cittadino perché so che se questo impegno riesce
Un bel pezzo di strada sarà fatto se non riesce non ce la faranno
Il PDS e le altre formazioni che si presentano Olivetti e gli altri in competizione proprio perché questo grande serbatoio di incerti rischia di non trovare casa spero che voi aiutate aiutiate
Questa grande parte d'Italia a trovare casa
E e a trovare una casa confortevole Serena magari con un Ulivo fuori dalla porta
Ci siamo
Credo di potere consolidare
La manifestazione di ha stima e di affetto
Che l'Assemblea fornito nei confronti del sindaco credono consideriamo ospite
Anzi un solo rimprovero arreda muovere all'intervento di Rutelli non darsi del voi ma poi senz'altro parlare col dove
La chiusura della manifestazione avviene dando la parola a Viller Bordon che come il segretario di Alleanza democratica al titolo per compiere tale
Grazie io non so
Se in queste due ore quando sono arrivato
Il tempo era un po'grigio
Dicevo io non so se intanto in queste due ore
Il tempo è un po'migliorato
Ma io debbo dirvi che per quanto mi riguarda questa è una bella giornata
Sia perché
Abbiamo incominciato
A fare sul serio
Ha ragione Francesco Rutelli
Dobbiamo costruire
Una casa comune ma soprattutto dobbiamo fare sì che questa casa
Sia molto più vivibile
Di quelle tradizionali dei vecchi partiti
Dobbiamo cercare
Di capire cioè
Che c'è una parte dell'opinione pubblica
E di una parte consistente
Che ci chiede certamente
Di affrontare una serie di problemi di temi che sono stati anche qui ricordati che io
Non voglio nuovamente ieri elencare a cominciare da quello drammatico
Del lavoro
Per finire con quello altrettanto drammatico del disavanzo pubblico
Ma ci chiede anche nello stesso tempo
Di farlo
Dando finalmente non a parole
Un reale
Elemento di protagonismo
Ai cittadini in carne ed ossa
E io credo
Che quella casa
Quella casa comune
Caro Francesco
Abbiamo anche noi come vedi iniziato a piantare l'Ulivo
Non potrà non avere se mi permetti non fuori dalla porta
Ma come casa tua nel terrazzo un grande Ulivo io credo che quella direzione
Ormai per quanto ci riguarda sia una direzione irreversibile
Ed è nello stesso tempo
Per me è anche un momento di emozione
Perché
Da quell'ottobre Mario da quell'ottobre
Di
Ormai quasi tre anni fa
Già una volta ha detto che sembrano secoli no allora quando noi ci riunivamo
E allora con voi lo voglio ricordare c'era anche Francesco Rutelli siamo partiti assieme e assieme stiamo ritrovando lo stesso percorso quando allora noi ci riunivamo
Sembrano passati secoli io a volte faccio
Questo scherzo dico che
Se un italiano dovesse sintonizzarsi magari alle ore tredici sul TG due di quest'oggi
E fosse rimasto
Succede a volte in coma per tre anni improvvisamente si risveglia asse
Probabilmente avrebbe la stessa sensazione che ebbe quel cosmonauta sovietico a cui capitò di essere mandato dallo spazio quando appunto in Russia stava con accadendo di tutto si stava trasformando il Paese che poi se vi ricordate non ritrovava nemmeno nessuno che avesse l'autorità diritto farlo ritornare a casa il poveretto diceva fatemi tornare dietro pagamento la indietro e quando ritorno si ritrova in un Paese che non riconosceva più ecco io credo che se qualcuno dopo tre anni
Oggi si risveglia asse improvvisamente accendendo il televisore
Moro incontrerebbe più
I soliti vecchi nomi quelli che come qualche volta si ricordava l'amico Ayala non valeva meno la pena più di riprendere di ripetere perché anche se soltanto soltanto lo facessimo in ordine alfabetico voi viene ricordata in onda a partire dalla lettera passato Ayala faremo immediatamente il bruttissimo incontri
Quindi sembrano secoli ma sono meno di tre anni fa meno di tre anni fa
Quando in quell'ottobre
Alcuni di noi comprese ero che occorreva iniziare per davvero le pratiche di una nuova fase della nostra Repubblica
Quando comprese ero che occorreva andare oltre
Oltre le vecchie cattive abitudini oltre le vecchie appartenenze oltre gli schematismi delle vecchie ideologia e che occorreva laici e cattolici costruire qualcosa che fosse davvero
Uno strumento utile per costruire una situazione diversa nel nostro Paese
E vedere
Che oggi
Ci ritroviamo
In un percorso comune io credo sia un fatto importante lo ripeto ed è importante e ricco e importantissimo Gino e importante che in questo percorso noi ritroviamo anche
Quelli amici socialisti
Principale del movimento referendario si incontra oggi con i rinnovati Socialisti italiani e se non ricordassimo che furono no proprio i socialisti italiani a Pau
Ore negli anni ottanta ricordo il congresso di Rimini ma anche quello di Torino l'esigenza di un grande ammodernamento della società italiana con i temi della grande riforma
E quindi non è casuale che oggi accada questo
E io credo che dobbiamo guardare a questo sapendo che ci sono tre problemi di fronte a noi
Vi voglio elencare brevemente
Il primo
Vedete
E quello di costruire per davvero
La seconda gamba
O l'altra forza dell'alternativa
Di farlo per davvero
Poc'anzi
Una giornalista amica
Mi diceva
Ci sono D'Alema e Fini
Ne abbiamo parlato anche questa mattina
C'è in questo sicuramente un rischio che si ripeta
Una specie di deformazione prismatica della situazione politica italiana e quindi si vada nuovamente lungo la deriva di un bipolarismo estremizzato che non corrispondere beh alle esigenze che abbiamo che sono quelle di costruire un bipolarismo compiuto che quindi sia la condizione dello sblocco della democrazia e quindi permetta che ci sia per davvero la democrazia dell'alternanza
Ma poi aggiungeva
Dunque voi anche voi chiedete a Massimo D'Alema
Di farsi un po'più in parte di ritrarsi un tantino di non essere tanto ingombrante
E ho risposto a quella giornalista Dino
Come ho cercato già di dire la mia relazione devo dire che francamente quando sento che qualcuno chiede Massimo D'Alema di farsi da parte
Ritengo che Massimo D'Alema abbia ragione di rispondere come una volta ha già risposto io potrei anche fare indietro ma poi ci sono nove milioni di elettori che mi sostengono in avanti ha perfettamente ragione il problema non è
Di chiedere al PDS
Di essere una forza meno forte nel nostro Paese e casomai quello di essere in grado noi di fare la nostra parte di costruire una forza che sia perlomeno altrettanto forte che sia dotata cioè
Io credo che dobbiamo liberare anche da una sorta di complesso che rischia di essere altrimenti un complesso di inferiorità io credo che noi siamo per davvero in grado cerco
Se facciamo tesoro dell'esperienza se facciamo tesoro degli errori se sappiamo per davvero quando diciamo che vogliamo costruire qualcosa di nuovo poi non comportarci secondo gli schemi
Più vecchi dei partiti o peggio secondo quelli ancora peggiori dei partitini
Solo in questa maniera
Potremmo fare quello che abbiamo detto io credo ve lo devo dire anche dopo due giorni di dibattito congressuale
Che mi pare che stiamo imboccando finalmente la strada giusta io
Voglio dirglielo Mario Enrico
In questi giorni mai abbiamo fatto come dire la sorta di pazzia che non sta nelle regole di marijuana
Dei perfetti politici e cioè di fare un congresso quando si presentavano le liste con tutti i rischi del caso dell'occasione
E nello stesso tempo siamo inevitabilmente
Un partito sui generis nel senso che siamo un movimento che anche in qualche modo partito e siamo un partito che tiene conto dell'essere soprattutto movimento siano qualcosa di diverso e quindi essendo un tantino come dire
Meno raccordati
Forse un tantino anche meno tranquilli c'è sempre da aspettarsi che in un dibattito congressuale si siano voci che siano di contestazione di quello che avviene di quello che viene proposto ebbene io voglio dirlo
In casa nostra che tutt'altro che una casa bulgara
In cui c'è libertà di fare tutto e il contrario di tutto ieri il nostro congresso ha approvato
Senza nemmeno un voto di astensione senza nemmeno un voto contrario coscientemente all'unanimità il Patto dei democratici mi pare un fatto
Danza ma che dimostra
Quello che stava dietro questo messaggio
E questo quindi è il primo problema costruire questa grande forza
Costruirla intanto come soggetto federativo di queste forze che già si sono associate e poi però non fare lo sbaglio di rinchiudersi ci sono tanti altri non soltanto movimenti sigle già oggi esistenti
Che possono e debbono secondo me fa parte di questo percorso ma ci sono soprattutto i cittadini se noi come testimone Errore di considerare il Patto dei democratici già
Già come l'Ulivo e non invece come un primo pezzo un ramo nodoso la radice se volete che noi oggi impiantiamo evidentemente noi li mi daremmo lo sviluppo di quello che dobbiamo costruire che dovrà essere molto ma molto più rigoglioso di quello che già oggi pur in modo importante stiamo mettendo in piedi
Ma certamente
Sarebbe ingiusto
Sottovalutare quello che stiamo facendo e non soltanto lo diceva Enrico prima perché io a dir la verità
Lo ripeto spesso
In un'Italia in cui tutti dicono di essere entrati nel maggioritario
E poi e mi pare che anche recentemente
Ci sono per fortuna due candidati a Padova il che significa che per davvero come dire la situazione politica anche la gente sono per molti versi cittadini molto più avanti nel percorso di volare però mi pare che quei due candidati a Pato non vorrei sbagliarmi
Ma sono appoggiati da qualcosa come ventitré o ventiquattro liste
Voi sapete che c'è stato qualcuno in questi giorni che ha provato a fare il conto di quanti siano oggi movimenti politici dei partiti come dire che o almeno che credono di essere tali non dico che sono tali e pare che ce ne siano ventinove tutti con le loro direzioni tutti con i loro segretari
Tutti diciamo di essere entrati finalmente nel maggioritario molto spesso invece la testa nel proporzionale ancora più come dire decisamente conficcata di quanto non fosse ieri allora in questa occasione in questa condizione credetemi
Tre movimenti che decidono coscientemente
Di compiere il percorso inverso di unirsi è già un fatto straordinariamente importante io credo guardate che lo dico con grande franchezza il risultato che avremmo le elezioni regionali non sarà soltanto un risultato importante per i nostri tre movimenti per il Patto dei democratici ma io
Voglio dirlo credo che potrà essere un risultato importante nella costruzione dell'Ulivo lo ha detto Mario Segni ne sono assolutamente convinto vedete se noi dalle elezioni regionali
Francesco dovessimo uscire al di là delle parole al di là delle espressioni al di là della nostra volontà
Con l'evidenziazione
Che nel campo democratico
C'è soltanto la Quercia
E accanto
Qualche piccola sigla qualche piccolo cespuglio qualche piccolo rampicante io credo che sarebbe dura anche poi per Romano Prodi
Io credo quindi che
Dovremo mettercela tutta
Anche in queste elezioni regionali
Dove abbiamo fra l'altro ancora una volta
Dei candidati che possono essere
Candidati non soltanto vincenti ma capaci di dare un contributo
All'amministrazione al governo delle nostre regioni perché non dimentichiamolo al di là della vicenda politica di questo si tratta e sarà bene ricordare che di questo si tratta
Non ho il tempo certo
Per citare tutti coloro che si candidano ma permettetemi di ricordare due persone anche perché sono in prima fila
Li vedo più di altri anche perché come dire sono i qualche modo emblematiche significative
Luna perché
è stata
Una delle progenitrici
Di un nuovo modo di fare informazione in Italia
E anche perché
Come dire in qualche modo e al battesimo all'interno del nostro movimento ed è Maria Lina Marcucci che lì presente che voglio
E che sarà la nostra
E poi ovviamente
Anche perché il nostro coordinatore regionale
E perché subito il contiamo per essere presenti nel Lazio Fabio Ciani
Ci sono tre problemi
è il secondo
E quello di comprendere che però non basta lo strumento occorrono i contenuti e lo abbiamo detto tante volte molte volte
Che occorreva cambiare lo abbiamo ripetuto anche in questi giorni
Occorreva cambiare occorreva cambiare vedete non soltanto a parole occorreva capire che molto era cambiato nel Paese occorreva capire fino in fondo cosa significava il fatto che abbiamo ripetuto non soltanto che non c'era la osa macchinari guerra non soltanto che quella macchina riguarda la triste ma come mai
Una parte della popolazione italiana
Ha potuto leggere progressisti e capire che invece per molti versi da questa parte 'sti stava continuismo e quali che elemento di troppo di conservazione e ha potuto immaginare in un determinato momento
Che Silvio Berlusconi fosse invece la persona che rispondeva a quelle esigenze di forte ammodernamento e cambiamento della soglia tagliano
Se noi non diamo una risposta
A questa domanda e non siamo in grado quindi non soltanto di contrattaccare di metterne in risalto i rischi di una serie di derive che nel campo della destra vi sono ma anche di dare risposte migliori impositivo a ai problemi a quei problemi che una parte della società italiana chiede vengano risolti noi rischieremmo nuovamente di avere un altro risultato negativo e questo è il secondo dei problemi
E poi c'è un terzo problema
Ed è quello della data delle elezioni
Ed io ho sempre trovato
Noi a dir la verità
Un po'singolare un po'distorto
Questo problema per come è stato posto
Cerco di spiegarmi
Noi lo diceva Boselli prima
Siamo sempre stati contrari ad ogni ipotesi di ribaltone
E chiaro con la nuova maggioranza politica non potrà che darsi quando si tornerà al voto non potrà che essere scelta sarebbe il colmo che proprio noi referendari pensassimo diversamente quando si tornerà al corpo elettorale
Ma c'è lo voglio ripetere
In questa richiesta di voto voto un po'più tenue a dir la verità adesso io tutto sommato non mi ero poi molto sbagliato facendo quella battuta dicendo che si dice Berlusconi Fini
Se si vuole citarli in ordine alfabetico si dice Fini Berlusconi se si vuole citarli in ordine d'importanza non vi deve essere sbagliato tanto delle come dire
Mi pare che il Cavaliere si è rimasto un po'soletto nel richiedere le lezioni
Immediatamente però c'è in questa questione della richiesta al voto al voto come dire certamente la raccolta di un senso comune che anche noi sentiamo
Ma c'è anche un goffi imbroglio lo voglio riprendere questo argomento un grosso imbroglio perché si fa credere alla gente
Che le elezioni porterebbero
Perché di questo c'è assoluta necessità lo voglio ricordare anch'io alla stabilità di per se stesse
Alla ripetiamo le diciamo non è vero nome assolutamente vero con questo sistema elettorale nessuno può garantire
Nemmeno se il processo iperpolarizzazione dovesse andare ancora più avanti
Che uscirà una maggioranza dalle urne
Ma soprattutto nessuno può garantire un altro fatto perché la maggioranza probabilmente come sistema che si stabilì polarizzando si rende dalle urne
Ma nessuno può garantire che dopo non succederebbe quello che è già successo
Nessuno può garantire cioè che quella maggioranza non si sta chiedendo un minuto dopo le elezioni
Nessuno può farlo se non andiamo a modificare anche la legge elettorale cioè se non riprendiamo un grande tema che fu quello della della campagna referendaria e cioè
Io adesso non voglio scendere nel tecnicismo
So che ci sono anche tra di noi alcuni che sono per l'elezione diretta del premier e alcuni che invece come dire
Preferiscono una sorta di designazione tipo quella che vi è stata per le elezioni regionali io sono sempre stato per elezione diretta se ne parlerà Mario Sena Abbiati ma so che ci sono mo'ti va azioni ragionevoli anche per sostenere l'altra ipotesi quello che conta però che che almeno questo ci sia perché se noi non andremo a votare
E non con i che avremo il nostro voto
All'indicazione di un Presidente del Consiglio
E quel Presidente del Consiglio non avrà come avviene per i sindaci i presidenti delle Regioni che andremo a nominare il ventitré di aprile la garanzia di avere una maggioranza
Nel prossimo Parlamento noi non avremo assicurato quelle condizioni di governabilità e di stabilità che sono oggi indispensabili questo è uno dei punti principali
E allora
Raccolgo volentieri l'invito che ancora ieri ripeteva nuovamente Casini
Proprio rivolto a noi alla nostra funzione io credo che ci sia la possibilità di fare questo tavolo
Detto che ci sia la necessità di farlo ma non partendo dalla data del voto larvato dev'essere la conseguenza della risoluzione di una serie di problemi enoteche diventiamo li sappiamo tutti
Da quelli finanziari a questi istituzionale all'altro tema che quello dell'informazione della par condicio ecco una parola ultima su questo e poi concludo
Ma vedete i lavori che ci capissimo sopra significa par condicio non è il minutaggio perché se no possiamo arrivare a cose anche comiche
Visto oggi la risposta di Santoro
A Taradash
Sulla stampa dice va benissimo disse allora la prossima volta chiamerò a Tempo reale un signore glielo legni dove
E lei mi risponderà di Padova lei per chi vota per Giovanni Negri punto fine così la par condicio è fatta visto che l'altra volta a proposito anch'io sono ai microfoni radio radicale forse l'esodo ripetere l'altro nome perché chi sa altrimenti ho violato la par condicio non scherziamo non è questo il punto
Punto è molto più sostanziale intanto se mi permettete è quello di mezzi non dico dei mezzi d'informazione dei mezzi proprio dei mezzi così vi ricordo anche che noi siamo autofinanziati quindi se voi poi dopo
Metterete oltre che la mano sul cuore anche la mano in questo caso un unico caso a destra
Al portafoglio sarebbe come dire Benvenuti ma ancora di Accettura dei mezzi è un problema serissimo se non vogliamo ritornare pesantemente indietro alla politica fatta soltanto da coloro che possono permetterselo
è un problema generale
Fondamentali non è fondamentale soltanto perché oggi c'è un determinato tipo di personaggi della politica italiana e comunque lo sarebbe comunque ma voglio ricordare un altro aspetto vedete io ho colto
Un un invito di Mario Segni
E da giorni che Mario Segni ci dice rigorose di a me
Mostrate il simbolo mostrate il simbolo poi l'assemblea socialista nelle uno più piccolo lo ha criticato noi per non sbagliare come previsto più di così non potevamo farlo mio fato uno grandi si ma c'è da dire maglia agli avi battute c'è un problema in questo perché dice questo Varese perché sono convinto che il nostro messaggio però che stiamo facendo oggi vincente in una parte del suo italiano né ho alcun dubbio
Però sono preoccupato
Perché potremmo noi
In un mese esatto far capire alla gente quello che è avvenuto voi capite che doveva far capire che c'è Alleanza democratica e già non tutti lo sanno siamo giovanissimi che il partito socialista non è più quello di prima che ce n'è uno nuovo che si chiama Socialisti italiani
E poiché c'è il Patto Segni e l'unica cosa più riconoscibile sicuramente più nota che tutti e tre si son messi assieme che si chiamiamo patite dei democratici e che quelle Symbol Tundo questi in venti venticinque giorni legami tra un'impresa immane e quindi noi probabile
E sappiamo già che avremo un buon risultato ma sarà molto infine fittiziamente minore di quanto potrebbe essere se la gente conoscesse quel simbolo ma il colmo di questa vicenda perché ve la racconto e che se noi volessimo farlo conoscere
Adesione c'è il blocco degli spot ma prima si poteva
E avremmo dovuto avere miliardi sette otto miliardi a disposizione ci chiedevano per una campagna sufficiente
Per così poco tempo ma la cosa è il colmo di questa vicenda che questi miliardi
Io guardo Giorgio può divenire relatore della commissione Napolitano quindi una delle persone come dire che dovrà trovare la quadra di questa vicenda
Voglio dire il problema è che noi avremmo dovuto impiegare questi soldi dandoli
A nostro concorrente
Questo è il problema è incredibile ma quale altro Paese ma quale altro Paese al mondo
Una condizione di petrolio avere nelle contro
Altro che correre nel sacco quasi Torre nel salto con la testa infilata in un altro sacco e vorrei e come traguardo che si sposta continuamente
Questo è il problema della parità di condizioni questo è il problema della par condicio se non affrontiamo in questa maniera evidentemente non saremo in grado di risolverlo assolutamente per ultimo davvero
Io
Ho scritto una Punto corretto liberiamo le risorse
Cosa vuol dire liberiamo le risorse vedete
Mario Enrico
Se
L'abbiamo fatto questo congresso ho detto che ieri all'unanimità abbiamo provato
Il percorso del Patto dei democratici
Ma se noi
Fra due mesi fra due mesi cioè un mese dopo la campagna elettorale
Non saremo in grado
Nel rispetto
Delle nostre tradizioni delle nostre autonomie
E quindi con un progetto che che quello ad esempio già sperimentato in Francia in cui ci sono e si costruiscono soggetti politici federativi che sono composti da soggetti collettivi ed adesioni singole quindi nel rispetto di tutto questo percorso ma si fra due mesi io direi in questa stessa sala Mario
Non saremo in grado e ricco di andare oltre quello che abbiamo costruito e di fare una grande Assemblea costituente dei democratici italiani io credo che per davvero
Quello che abbiamo fatto oggi sarà stato in può tante ma sarà stato proprio poco
Vorrei dire una cosa
Ho grande rispetto del travaglio
Del partito popolare
E con il Partito popolare
Di Bianchi e di bianco
Già in queste elezioni regionali
Sicuramente in una regione in Toscana
Andremo ad una scelta addirittura di liste comuni
Ho grande rispetto per il loro travaglio
E so quanto conti quel simbolo per ogni cattolico democratico che abbia scelto di continuare a stare
Nella casa del Partito popolare
Ma anch'io
Che pure non ho trascorsi nella Democrazia cristiana
E che quindi come dire posso essere inteso in maniera del tutto disinteressata dico a quegli amici dei cattolici democratici combattente giustamente spero vincente
Per mantenere la vostra tradizione il vostro simbolo ma anche voi non attardati nelle vecchie case costruiamo assieme la nuova casa dell'Ulivo
E allora
Ecco io vorrei che questa nuova casa vedete il mio sogno un sogno spero di vederlo realizzato
è il mio sogno è questo che farà non molto tempo quel simbolo cambi
Io
Certo adesso vorrei so che è difficile dal punto di vista da Podestà il martedì ingiustamente arriverà polemici altri sette miliardi no perché vedrà e più semplice l'operazione questa volta io vorrei così giocando in questa maniera
Vorrei che dalla corona circolare
Oggi sono indispensabili ricordano dove arriviamo scompaiano i tre nomi
Vorrei
Vorrei
Che ci fosse soltanto una grande scritta
I democratici e che al posto
Di quel patto che oggi si vede assieme ci fosse per l'appunto come prima Marion ricordava soltanto un grande Ulivo questo è il sogno ma io voglio sperare che questo sogno
Viventi
Anche grazie al Patto dei democratici anche grazie soprattutto al leader che abbiamo trovato Romano Prodi quando prima una grande realtà e vorrei invitare Mario Segni ed Enrico Boselli visto che però non abbiamo i soldi possiamo almeno per metterci di stare tutti assieme chiedendo agli amici delle televisioni e fotografi non soltanto di fare e immortalare l'incontro
Fra i tre segretari dei tre movimenti ma soprattutto di riprendere il simbolo lo facciamo anche per questo grazie a voi
Con questo
Il nostro
Andiamo quindi
Di impiantare l'Ulivo nelle quindici regioni del nostro Paese grazie
Sì
E
Sì