Giornata in memoria di Mario Tronti - Dalla parte di Mario

Partiamo dai
Va beh
C'è ancora qualche piccolo problema
Di connessione della diretta però
Possiamo cominciare
Allora
Grazie grazie a tutti per aver accolto l'invito
Del CRS
A ricordare Mario Tronti come pensatore come amico
Vorrei ringraziarvi uno ad uno
Ma ancora meglio lo sarei d'accordo con me
Nel rivolgere un affettuoso ringraziamento
A due persone importanti che sono qui
La moglie carissima lena
E la figlia Antonia amatissima alle letta
E vorrei dedicare proprio ad Antonia
La citazione di un brano di Mario da politiche destino
Perché
Un breve testo che da solo però spiega
Il luogo e il tema di questa giornata
Perché siamo qui
E perché dalla parte di Mario come dice il titolo
Quando i miei figli andavano alle elementari
Li accompagnavo qualche volta a piedi
Percorrevamo al mattino la via Ostiense passavamo davanti ai mercati generali brulicanti di lavoro grida commerci fatica
Qualcuno da sopra una carriola apostrofava i bambini
A loro saluta maestra
E io ero felice
Perché mi dicevo se entrano in questa scuola con quel viatico
Non si perderanno
E non si sono persi
Dicevo loro ecco questi sono i nostri
Adesso che i nostri quasi non ci sono più la semplice memoria familiare mi conforta e ci conferma di essere nel giusto per il solo fatto di venire da lì
Ecco quindi che
Il luogo è la parte sono già chiari in quest'aneddoto il luogo questa Centrale Montemartini che è diventata un museo
Simbolo della prima industrializzazione romana innescata dalla giunta Nathan qui davanti ai mercati generali la grande fabbrica del consumo
Dove lavoravano i genitori la sora Antonina Ensor Nicola
Qui nel cuore di Ostiense che ancora oggi mantiene l'anima popolare romana
Abbiamo adesso dedicato proprio una targa davanti alla al portone della della casa della casa di Mario Mario diceva qui sono le mie radici
Qui io ho bevuto il senso della vita
O ha preso la Bei Diana ironia sapienziale
Che alimenta la critica del potere e rivela l'eccedenza di umanità della vita popolare
E quindi forse già si vede uno dei suoi tanti paradossi
Un pensatore che più di altri ha cercato di innalzare la critica nei punti alti del capitalismo
Max a Detroit è uno dei suoi titoli fulminanti
E però nel contempo scova ava proprio nell'arretratezza romana la vitalità del conflitto moderno
Diceva alle mie radici politico teoriche sono con gli operai torinesi
Ma quelle storico umane sono con i lavoratori romani
E così
Con questo
Ricordo è chiarito il luogo l'anima popolare di Roma e il titolo dalla parte di Mario
Cioè dalla parte del movimento operaio
Come sappiamo la sua opera
Si è sviluppata in tanti campi in tanti argomenti in tanti linguaggi molto diversi tra di loro
Eppure in questa grande molteplicità espressiva c'è una costante c'era rivela ancora Mario dicendo credo di non aver mai scritto una riga
Senza avere in mente lì e ora i bisogni gli interessi le motivazioni le aspirazioni di quel mondo del lavoro moderno come universo di civiltà
Alternativo a tutto ciò che
E non a caso ha speso le sue ultime energie
Fino a poche ore prima della morte per concludere il libro a cui teneva tanto
Una tonante della memoria operaia una sorta di archivio non solo di libri ma di fatti e Dianti impostato secondo quelle modello Barbour diano che aveva sempre ammirato
Lo presenteremo stasera nella stesso seconda sessione di questa lunga giornata dalle diciannove alle ventuno con l'ausilio di musiche edificanti
Nella prima sessione invece che mi è avvitato presto ad avviare ascolteremo le testimonianze degli amici di diverse generazioni
Dalle amicizie stellari nate nell'epopea dell'opera Isma'c'è qui ieri Galileo Massimo Cacciari altri
A quelle più giovani che li elaborano in modi per nuovi imprevedibili il suo pensiero
Alla nuca alla nostra generazione intermedia che abbiamo accompagnato le diverse svolte del suo pensiero
Ogni oratore dirà quello che vorrà ovviamente secondo il proprio stile
Mi pare però che tutta la giornata sia volta a svelare
Come posso dire una felice ambiguità di questo titolo che abbiamo scelto come CRS dalla parte di Mario
è come un criminale con due versanti
Nel versante teorico politico dalla parte significa misurarsi con la sua opera e con la sua azione
Sia nella memoria del passato sia nel cimento del presente
In tal senso l'incontro di oggi è solo l'inizio
Ma abbiamo pensato
Qui
Con l'impegno della nostra presidente Maria Luisa Boccia di organizzare per l'anno prossimo un impegnativo convegno sul pensiero politico di Mario Tronti
E ammesso tempo di accompagnare questa ricerca sulla teoria
Con la pubblicazione e la presentazione di alcune opere postume alle quali aveva lavorato negli ultimi mesi non solo là davanti e di cui ho detto prima ma anche un altro libero
Di prossima pubblicazione con un titolo ancora provvisorio ma un titolo forte
Il proprio tempo ha preso col pensiero
E poi uscirà anche un un libro del nostro Pasquale Serra
Sono entranti poco noto tre operai sta interprete di Gramsci
Ma c'è anche in questo titolo
Un secondo versante
Come posso dire più emotivo più personale
E in questo versante dalla parte di Mario indica la nostra connessione sentimentale con lui
Come amico
Come maestro
Come persona che ha orientato la vita di tanti di noi
Da quando non è più tra noi e l'affetto verso di lui
E più doloroso
Ma forse proprio per questo anche più intenso
E ciascuno lo esprime a modo suo
Chi parlando
Chi rimanendo in silenzio
Chi piangendo
Chi ringraziando di averlo conosciuto
Non solo
Noi amici cerchiamo la sua amicizia
Ieri in presenza e oggi forse indicibili mente anche in absentia
Ma anche Mario ha cercato
La nostra amicizia e forse misteriosamente la cerca ancora
è sempre stato capace di farsi voler bene
Ma senza smancerie
Con la sua riservatezza col suo tratto umano delicato
Quanto sia stata importante l'amicizia nella sua vita lo ha descritto con un bellissimo testo
Che abbiamo ripreso nell'invito per questa giornata
E vi consiglio di conservarlo
Magari vi sarà l'occasione di rileggerlo anche in altri momenti Roberto Olivetti ne ha fatto una bellissima edizione con una stupenda foto di Mario e il testo di dietro lo trovate lì
Un un centinaio di copie vi prego appunto di conservarlo ma leggiamolo insieme
Ho speso una vita cercare di conoscere il nemico
Meglio di quanto il nemico conosca se stesso
Ho imparato però che non lo si combatte bene senza un amico
è stata una fortuna dell'esistenza avere avuto in dono il miracolo di antiche amicizie solide stabili radicate nel profondo
E che avete voi alimentate altre nuove insorgenti ricorrenti
Misterioso
Misterioso questo flusso di attenzione
Un'attenzione sentiva prima ancora che pensata
Un'affettività amicale che mi funziona come una corazza difesa dai colpi che un mondo come questo quotidianamente ti riserva
Ecco la forza dell'amicizia e almeno pari alla potenza della teoria e non a caso ha trovato rappresentazioni simmetriche da un lato
I pugni serrati del pensatore comare alla scultura di Rodin sempre presente nel suo tavolo di lavoro
E dall'altro la mano tesa
Che rappresenta l'azione nel mondo e la relazione con l'altro
Mi piace pensare che questa forza dell'amicizia dell'amicizia Mario sia riuscito senza neppure a dirlo
Ha insediato la nell'animo
Degli amici
E che quindi scorre ancora tra noi quel flusso di attenzione
Sentita prima ancora che pensata
E per questo sentiamo ancora il bisogno di parlare con lui
E non sarà di ostacolo la sua mancanza
D'altronde anche invita nei rapporti personali
è riuscito a comunicare le cose più importanti
Ciascuno di noi
Quasi senza ricorrere alle parole
Lo ricordava prima
Presidente Giaccherini leggendo quella testimonianza bellissima di Alberto Asor Rosa che ricordava appunto i lunghi silenzi nel lunghe passeggiate qui nel quartiere Ostiense
Ma l'ha ricordato anche molto bene Aris Accornero un altro amico stellare
In politica destino raccontando un'esperienza che è stata sua ma è stata anche di tanti di noi soprattutto quando si andava a trovare Mario nella pace di Ferentillo
Era come andare in pellegrinaggio al tempio dell'oracolo
Andavamo con tante domande in testa
Mario ascoltava con attenzione
Ma con cenni di risposta tanto orari quanto preziosi
Quando tornavamo in città ci rendevamo conto di aver capito meglio quei problemi già solo per avere gli esposti
E allora
Sì è accaduto Weston in sua presenza
Questo ricordo ci conforta
Anche se non è più tra noi l'amicizia che ci ha donato consentirà di continuare il colloquio con Mario
Allora adesso
Era previsto il saluto di Miguel Gotor prego che sciagurato se preso il corridoio e quindi non può essere con noi si scusa con tutti voi
Ma partecipe diciamo a questo di questo appuntamento
Anche il senatore Verducci voleva essere qui presente è stato presente alla alla targa
Mai impegnato in Senato e però ci annuncia che
Martedì prossimo martedì quattordici alle ore sedici ci sarà la commemorazione ufficiale nell'aula del Senato con i
Mentre il presidente presumibilmente interventi
Dei vari gruppi
Quindi chi chi lo desidera però
Ascoltare il dibattito indiretta sul sito del senato martedì quattordici alle ore sedici allora a questo punto possiamo ascoltare però i saluti istituzionali di Amedeo giacché il giovane presidente del nostro Municipio qui dell'ottavo
Che appunto ha svolto poco fa quella bellissima iniziativa della targa davanti all'ingresso della casa di Mario
Amedeo a te la parola per un breve saluto in brevissimo intanto ben trovati a tutte e tutti
So che Michele avrebbe detto evidentemente non solo di portare un suo saluto affettuoso a la famiglia di Mario innanzitutto
Nome suo e del sindaco Gualtieri ma avrebbe aggiunto anche delle riflessioni da storico qual era impegnato
Sui testi
E nel relazione con Mario per tanto tempo venne profondi io voglio dire invece poche cose
La parte
Mia nello ruolo che ricopro voglio ringraziare
Centro per la riforma dello Stato Walter Maria Luisa tutti quanti quelli che hanno partecipato a immaginare questo incontro
Dalla parte di Mario
Voglio ringraziare di aver scelto questo luogo Walter ha letto una cosa preziosa che ci fa capire quanto questo luogo fosse connesso e sia connesso questo quartiere questo quadrante
Al pensiero all'opera di Mario alla sua azione alla sua formazione
Ecco
Proprio in Bell in funzione di questo debito ecco in qualche modo che Mario Tronti e ha riconosciuto a questo quartiere a questa città
Io sento di dovervi con voi innanzitutto augurare non solamente che questo colloquio con Mario continui
Quotidianamente
Profondamente me lo auguro ce lo auguro per la nostra città per la nostra comunità per questo tempo drammatico che viviamo
Per quello che sperano auspicano aspettano e ancora in cui credono una generazione
Di militanti
è vero non sono più i nostri però io credo che c'è ancora invece tanta tanta parte della mia generazione delle generazioni più giovani
Che hanno alcuni ha avuto la fortuna di incontrare personalmente Mario Tronti altrettanti hanno avuto
Come dire
Il desiderio di formarsi dentro i suoi scritti dentro la sua passione dentro la sua continuazione e presenza politica
Ecco io per questo vi chiedo di continuarlo quel colloquio
Di continuarla insieme di continuarlo anche continuando a guardare questa città che si trasforma e che per me per noi che rivestiamo dei ruoli pubblici che quindi anche per necessità siamo costretti a studiarla e a attraversarla continua a essere il luogo con cui confrontarci per capire quale la direzione dove andare
Mario ci siamo visti due volte nel corso dell'ultimo degli ultimo anno e mezzo un'estate in occasione del matrimonio di un carissimo amico che è qua presente che ha partecipato alla costruzione di questa giornata che voglio ringraziare Lorenzo Teodonio
Perché grazie all'UE
C'è stato tanto lavoro anche che verrà poi raccontato questa sera nella presentazione del libro da poco edito di derive Approdi e di cui parlava Walter
La seconda è stata un'occasione preziosa
In una giornata in verità molto dura è stata quando con Goffredo abbiamo presentato il solo ultimo libro l'ultimo fra libro di Goffredo in una bellissima iniziativa via Cavour e Maria intervenuto a distanza
è stata un'iniziativa intensa un'iniziativa importante dico anche dura perché usciti da quel convegno abbiamo raccolto la notizia che proprio quel giorno era scomparso Alberto Asor Rosa
Ecco
Alla memoria di Mario questa città dovrà ancora tanto e credo ci saranno sicuramente altre occasioni in cui
Nega il gol Torre il sindaco Gualtieri potranno dire la loro riconoscere ancora di più il debito di riconoscenza di un storia politica e di una città
A questo persona questo filosofo a questo comunista questo politico
Io voglio dirvi che c'è una generazione che a questo colloquio tiene tanto
Non ci tiene perché Ostiense è un quadrante che magari oggi non è più un quartiere operaio ma continua a essere un quartiere del conflitto e delle contraddizioni e se questi monumenti di una storia antica
Che poi quando le più continuata ci ricordano dentro la Centrale Montemartini o all'ombra del Gazometro un'onda possibile storia di questa città oggi questi stessi
Quartieri queste stesse strade invece brulicano di un tipo differente di classe operaia quella del cognitariato del dei creativi di chiede la precarietà terziaria diffusa dentro la città
Che vivere altri conflitti vive nuove dinamiche di confronto con il nemico
Così come diceva Walter ecco noi composti spregiudicatezza anche forse di
Illusione di poter mettere in qualche modo in discussione qualcuno di questi processi continuiamo a militare dentro le istituzioni a fare dei istituzioni
E teniamo molto a quella linea di condotta così come si chiamava quel primo capitolo di operai e Capitale di María quella linea di condotta che Mario Tronti ammesso in parola
Perché voglio chiudere così ci confrontiamo con una necessità che oggi dentro l'era del digitale e dentro la geopolitica impazzita sembra sempre più difficile tenere a fuoco ma invece è l'unico fuoco a cui dobbiamo
Dobbiamo credere che sull'ammaestrati dalla realtà potremo cambiare la realtà ecco con queste parole di Mario vi ringrazio per questo convegno
Per aver scelto queste a o le questi quartieri queste strade per averlo per ricordarlo questo prima volta insieme
Bene grazie vediamo adesso primo intervento arriva Di Leo magari sì ma mica di tutta una vita
Prego Rita
Funziona funziona
Appena parlato Amedeo
Ma i bicchieri c'è qualche bicchiere in giro
Moltissimo
Moltissimi anni fa moltissimi anni fra io è una cosa una comune agricola cinese vicino Pechino più uno scambio tra università
C'era la cerimonia di saluto
Squagliarmi
E ci vai per la comune ed entrai
In un grande edificio nel teatro
E seduti
C'erano operai e contadini che ascoltavano abbagliati un vecchio vestito
In modo molto sgargiante
Che parlava e parlava
Fui subito gli HP accampata dal dalle
Interprete ve Yang
Quali mi spiegò che quegli operai quei contadini avevano vinto
Il premio perché avevano superato il premio di la dice
La produzione
Giornaliera e
Potevano ascoltare il mandarino dei laghi
C'è un vecchio
Intellettuali che alla contava del celeste impero
Quando sono tornata a Roma ho raccontato a Mario
L'episodio ci siamo molto divertiti e io gli ho detto dove in poi chi chiamiamo il mandarino dei laghi
Lui è ora
Non più nelle primo lago l'opera Isma'
Aveva attraversato il secondo lago
Quello del Napoli del primato dalla politica e si stava incamminando verso quello della che ho logica politica però gli piacque tanto questo mia
Definizioni
Di lui come mandarino dei laghi
Io sono qui
Per la prima per il primo largo quello dell'opera ISMU
E sono qui perché gran parte dei presenti sanno perché all'anno vecchio unite perché l'hanno vissuto
Che
I Quaderni Rossi e la sua figlia ribelle
Classe operaia sono nati ambedue a casa mia
A Roma che aveva le porte spalancate verso il
Fascinoso profeta disarmato che RAI Radio tagliasiepi quindi lui sanno chi è
E ancora di più spalancati per Mario Alberto Asor Rosa
Umberto Coldagelli
E altri
Che sono alcuni sono ancora qui
Porte spalancate anche per i giovani
I giovani che poi saranno definiti
O per laicisti
Mario e Dio
Avremmo rifiutato indignati
Questa etichetta
Volevamo molto di più
Quello che volevo io non ci interessa
Quello che voleva Mario bisogna pensare che Mario aveva già quasi trent'anni
Aveva già un'esperienza di partito dalla FIGC alle università
E
Ed era
Molto più ripeto più grande Dinoi però assira fatta affascinare anche lui da
Da Daniela pensieri
E dalla iniziativa di Raniero pensieri dei Quaderni Rossi che Ravone una
Quasi un'avventura culturale e politica all'epoca stiamo parlando del mille novecentosessantuno sessantadue sessanta sessantuno
Magari c'è qualcuno di voi che non è nemmeno nato in quell'epoca
E
Questa avventura dei Quaderni Rossi piede da noi allora una
Dare le idee
E a Torino c'erano i giovani in gran parte i valdesi
Che sperimentava hanno per la prima volta di andare dinanzi alle fabbriche
Cosa che poi facemmo alcuni di voi anche a Roma
Maria non è mai andato tra dinanzi ad una fabbrica e tanto meno
A portare un volantino quei volantini dove si spiegava che noi avevamo conto sindacati e padroni
Per lei il Giovanni
Quell'andare dinanzi quella militanza dinanzi alle fabbriche doveva aprire un futuro splendido
Per Mario che cosa era
E qui bisogna proprio essere più chiari possibili
Per Mario era uniti canale di collegamento pelle il suo partito
Mario è stato dall'inizio fino al giorno
Urne comunista un comunista togliattiano dentro al suo partito sempre
E chiedeva in classe operaia un canale di collegamento
Passo però era bellissima prima bellissima dal punto di vista sto estetico grazie a uno che non c'è più ci siano Claudio Greppi e la bellissima dal punto di vista culturale
E politica consistente Cosimo
Ma Mary
Così così perfetto questi è perfetto
Dicevo culturale e politica ci scrivevano
Non solo i pezzi di Mario che tutti noi conosciamo e abbiamo
Tanto Amato non apprezzato valutato Amato
Ma c'erano anche pezzi di gli storici Giovanni
Di Umberto Coldagelli di Gasparri Decaro
C'erano i pezzi di Asor Rosa
C'erano i pezzi in incognito di Accornero
E c'erano le corrispondenza e dei giovani che o non dati dinanzi alle fabbriche raccontavano che cosa gli era capitato
A noi classe operaia crescita
Anche perché era un'occasione di incontro
Con i giovani
In conto i piccoli e medi incontri grandissimi come una del primo maggio del mille novecento sessantaquattro
Una la città che in questo momento non mi ricordo quale però per fortuna data l'età mi sono portato un
Potete pure vedere sul come
Mario parlava e affascinava tutti noi
Affascinava al tutti noi con le sue idee con le prospettive con le sue strategie
Qua ci serve parlava in modo molto difficile
Ci voleva poi qualcuno che poi dopo spiegava quel che aveva detto
Però andavo può ritornano a casa proprio come racconta ha raccontato una volta
Alberto al suo lo sa molto contenti
Mario si rese conto nel giro di pochi anni pochi pochi anni che quel canale di collegamento che era l'unica cosa che stava realmente a cuore a Mario
Quel canale di collegamento con il partito
Non funzionava
Non solo con il partito mammario pensava che funziona potesse funzionare con il secondo piano di Botteghe Oscure dove si era la direzione del partito e che il partito si accorgesse
Di quello che significava quel giornale cioè una spinta operaia
Per risvegliare il sindacato è partito
Mario si rese conto che non ne non funzionava
E la chiuse chiuse classe operaia
Con una decisione fortissima qui è stato presentato Mario come la l'essere umano più dolce possibile vennero lo aveva assoluta almeno avere l'occhio sia chiaro essere gentili
Sì Gentile nato
Presa la decisione era così determinato che io raccolsi presi feci
La corsi
Cioè esemplari
Del giornale i portali dalle sotto casa mia c'era un una tipografia
I feci lire gare e lirica dai una Mario una nave risse
Ed una me e qualcuno qui in sala l'ha anche visto a casa mia perché lo conservo ancora
Mario
Io la
Diciamo quasi solo in questa sua decisione
Io ero vicino a Lori Ari sita vicino all'omonima
Erano vicino all'unica le pochissime persone che avevano gli occhi più cattivi
Più aperti gli altri si dispiacque o moltissimo
Cominciando da Alberto Asor Rosa Umberto Coldagelli non diciamo Toni Negri
La e la lotta che fece convinto esiste a Como soprattutto i giovani
Perché gli era stata tolta quella sponda a cui si erano aggrappati ed erano rimasti aggrappati contenti per tutto quel periodo
A Mario questo non interessava
Mario chiusa e classe operaia e termina nel suo ambiente originario
Diciamo che era la sessioni del partito
Diciamo che la in generale il partito è il partito togliattiano
Tenuto a quel partito
Ebbe qualche incarico già nella
Città c'è qui Bettini che può confermarlo
E poi come voi sapete è stato due volte senatore
Cioè avuto una sua presenza
Tendo a titolo al partito come
Il cui sono state già definito richiamati alcune frasi di Mario io ne richiamerò una
Quella del agire accorto e pensare estremo
Agire a corto sembra gli serviva nel suo rapporto con il partito
Pensava estremo e ora
Il suo andare da un largo all'alto
Non nell'arco del col dell'opera Isma'
Il la go della che ho logica politica e poi l'altro Tel monachesimo combattente
Sono questi ultimi due laghi che hanno messo Serena l'ultima parte della vita di Mario
Ora
Che cosa successa però alla pluralismo voi sapete che tutti noi sappiamo che il libro di Mario operai e Capitale ha avuto un grande successo
Sull'onda di quel libro e l'incanto questa
Come lo possiamo chiamare io ripeto
Lo chiamerei
Un PIL il lago ancora più grande che si è esteso il largo che esondato
L'esondazione dell'opera Isma'
Che ha raccolto molto successo
Sia in Italia e poi ultimamente persino all'estero in Italia ci sono avvenuti qualche anno prima che scoppiasse
L'autunno operaio del sessantadue pure con le lotte e finalmente gli operai si misero ogni sciopero quello sciopero che noi volevamo dal sessantuno tra sessantadue e sessantatré nel sessantaquattro alla fine Romeo
Gli scioperi degli operai e soprattutto i sindacati che si risvegliarono
è durato poco è durato molto meglio non dirlo
Sappiamo però che
E
Sia classe operaia siano prima i capitali hanno creato
Quasi un miracolo
Il il miracolo della militanza per i giovani arrivata da una certa età
C'è questa militanza politica dei giovani ed è un miracolo che dobbiamo a Mario
Lo dobbiamo a Mario nonostante Mario
Perché a Mario interessava poco
Su questo noi dobbiamo anche questo essere chiari
Che cosa interessava Mario
Che l'ha passata da la teologia politica
Al monachesimo combattente interessava lo spiritualismo
Interessava
Monti e orizzonti che nessuno di noi avrebbe immaginato Ca'parti signora nel sessanta
Io lo conosco dalle gennaio del sessanta
Il sessanta assistenti uno
Però sono stati fondamentali per lui
Sono stati fondamentali per lui perché gli hanno fatto
Affrontare l'ultima parte della sua vita con serenità
La serenità di poter essere di potere avere finalmente un pensiero laico
La serenità di poter riavere finalmente degli orizzonti che non fossero limitati
Al
Cristianesimo che fossero molto più ampi
E che gli dessero delle soddisfazioni disc coperte
Intellettuali che non lo avrebbe pensato che non andrebbe pensato prima
E questo è stata una cosa molto molto importante perché marmi io vivessi S. Elena mente l'ultima parte della sua
Vita
Ora
Nell'ultimo suo scritto quello non ancora edito
Mario Pannella e qui mi dovete perplessa scusare ma
Pensa che per quello che si mi guarda
Come affrontare l'attuale età dei doveri dei torbidi ci vuole una
Aristocrazia dei migliori
è una parola che Mario ha usato aristocrazia dei migliori
Che gestisca questa età dei torbidi
Con la totalità se l'autorità e non con la forza e il potere
Bellissima come idea
E poi aveva una sua tesi e la sua tesi e lacche
Il monachesimo
Antico potesse essere accostato a un comunismo moderno
Perché perché
E abbiate pazienza
Perché
Beh questo non l'ha detto Mario lo stretto io ad ogni tornante di lotta
Occorre usare un'arma
Sconosciuta al nemico
Questo è male io mandarino
Ora io voglio finire con
Posso al
Tre debolissime
Osservazioni
La prima osservazione
Ripeto quello che ha già detto Altero
Io volevo ringraziare Antoniazzi ho qui presente
Perché Antonio M. è stata fondamentale aiutare e sostenere il padre nel però sua ricerca
Bello Sposito malissimo non solo cristiano ma
Orientale
Eccetera eccetera
Voi tutti conoscete Antonio
E lì io la voglio per veramente con ringraziare con il cuore
L'altra persona che ho bisogno di ringraziare e nacque in un salone
è un giovanotto Telestar quel giovanotto
Il Renzo Teodonio Lorenzo
Non solo perché
Perché e è stato
Vicino a Mario nel lavoro e insieme alla volato con Mario nell'ultimissimo periodo di Mario
Ma perché ha aiutato a Mario nelle nel nella leader Rocco nella nell'affrontare dalla vita quotidiana che per Mario era così difficile
E a cui si difficile e Lorenzo aveva fatto e lo ha fatto con gioia lui ha usato la parola gioia con affetto e con gioia e io la voglio ringraziare
Dicono ultima cosa la borsa
Ho parlato no no
Ora voi dovete sapere che Mario a seguito
La guerra tra
La Russia perché che per noi sarebbe stata prima di tutto il paese di lei niente
E l'Ungheria rifatta dall'America limiti in America
Cologno Renna attenzioni e pressioni
Mi telefonava e mi chiedeva insomma secondo step pronti ce la fa
Io ho finito
Grazie
Adesso Massimo Cacciari due al massimo questa Massimo
Massimo ci teniamo molto alla presenza un ringraziamento particolare perché ha trovato il tempo di venire a Roma
A ricordare insieme a noi Mario ci teniamo tantissimo anche Rita ovviamente
Vai
No niente sono venuto per salutare Antonia la moglie di Mario Tronti
Non
Non è questa la la sede del momento per per tentare anche sommariamente riti
Ricostruire un percorso politico intellettuale così intenso
E noto che per me Mario per la
Per la mia formazione per tutto quello che ho cercato di fare è stato sempre un un grande punto di riferimento
E però forse per motivi completamente diversi rispetto ad altri amici e compagni qui presenti
Mario mi ha fatto leggere Marx sostanzialmente in modo completamente diverso
Da quello che era
Il modo in cui era stato letto all'interno del almeno della élite del Partito comunista e non solo italiano
Ilaria me l'aveva fatto leggere in un in un senso d'altra parte minuti c'è è una lettura che viene dal Marsili di Giovanni Gentile poi ripreso della volpe
Cioè qualcosa di totalmente estraneo al alla
Al partito comunista
Per me Mario era Narducci
Poi cercavo di dirlo ma molto brevemente occorre anche partecipare un partito ma ci partecipi criticamente se fai pro politica dunque farla da solo
Quindi certo in Italia nella situazione storicamente date in Italia quello era la forza politica dentro la quale dove ricercare di lavorare eccetera ma criticamente
E il modo in cui Marx leggeva in Hilton dirigeva Marx
Si collocava in una in una prospettiva di lettura che cliniche proprio alla fine degli anni Cinquanta primi anni sessanta in Italia era stata resa abbastanza popolare dal dal grande divo di levi da e che le micce
E e quindi una lettura echeggia allora avvicinava Tronti alcuni Autori che poi son diventati centrali davvero esplicitamente successivamente nella sua opera ma che erano già impliciti nel modo in cui leggeva Marx
Indegna mini blocca eccetera erano già dentro questa lettura Kemp collocava Marx all'interno di una di una critica del sistema e che gli hanno del sistema dialettico
Quindi niente di stupefacente non non non ho mai non l'ho mai inteso l'ultima parte del del pensiero di Mario come qualcosa che
Contra dicesse quello che aveva detto anche nella fase di Rigoletto penalista
Perché l'opera Isma'viveva in quella prospettiva bene mi c'era già presente L'angelo della storia di beni non c'era già era già tutto presente poi si esplicita si esplicita perché perché occorre pensare il proprio tempo
Nel concetto
E allora qui è il problema che credo spero che verrà posto esplicitamente e duramente all'ordine del giorno del convegno quando ci farà in termini scientifici appunto un convegno
Su Mario Tronti perché pensare il proprio tempo nel concetto oggi significa
E che cosa pensare
Il superamento
Di quella dimensione del politico dentro la quale Mario Tronti si è sempre mosso
Mario Tronti e ad un certo momento rompe con altri compagni Rita Di Leo prima parlava della fine di classe operaia eccetera
E altre cose su una questione specifica che non riguarda tanto la posizione nei confronti del Partito comunista del sindacato riguardo un'altra cosa che marchio ritiene che
La classe operaia cioè il soggetto antagonista e già questo è un problema
Perché appunto
è il soggetto ancora
Soggetto antagonista può
Farsi parte il partito
Ma non riesce nell'Occidente
A farsi Stato
No lo dice esplicitamente
E conto Antonio Negri e tanti altri e dice che lo Stato è il terreno di lotta non il nemico
Il terreno di lotta non mi nemico
Che cosa avviene pensare il proprio tempo del concetto e il problema è che lo Stato non è più il terreno di lotta
Ed è il punto
Questo il punto per cui si passa a quella dimensione
Io l'ho già politica un termine molto compresso ce ne sono di dieci mila tipi uno diverso dall'altro eccetera eccetera poi
Mario vede il teologia politica in senso critico non come lui fosse un teologo dalla politica ma lasciamo perdere tutto questo sarà il tema da affrontare scientificamente
Quando sarà giunto il momento
Ma per dirla molto brevemente il problema è che adesso lo Stato appunto e Mario di questo
Si avvede
Per tempo pasta e basta pensare che che conto molto e abbiamo fatto un convegno su su Carl Schmitt nel mille novecentottanta
Credo che allora oltre a Gianfranco Miglio non ci fuso in Italia persone si interessavano di di di Schmitt
Per e quel Comencini titolava oltre lo Stato
E lo Stato non è più il terreno il terreno di lotta perché e perché lo Stato è queste sono le ultime parole di Mariano nelle sue ultime
Le ultime scritti
è il referente le sue ultime
Riflessioni perché lo Stato la politica è ormai alle dipendenze della società civile
Degli dell'individuo della società civile e società civile come massa di individui
E parla di totalitarismo democratico
Io spero che al convegno scientifico che si tratta questo sarà il tema centrale il totalitarismo democratico
In cui appunto la politica e ormai totalmente comandata
Dalla società civile dal diritto proprietario che domina la città civile
E può dunque c'è la questa società civile produce la pochi élite la nostra
La nostra
E comprende il proprio tempo del concetto significa comprendere tutto ciò se no parliamo del passato
Presente da comprendere il concetto è quello in cui va totalmente in crisi come terreno di formazioni di un'élite politica capaci di guidare l'Orientale eccetera eccetera appunto lo Stato
La dimensione politica di Mario è tutta all'interno dell'Occidente e di una
Guerra civile nell'Occidente interno all'Occidente e questa è una situazione storica perché non è più
L'attuale
Nell'Occidente in quanto tale domina questo rapporto tra società politica tra società civile ed élite politica e ieri affiora invece una una contrapposizione grandi cicli
Grandi tempi grandi età una contrapposizione tra un virgolette Oriente e il nostro Occidente dentro da cui il Coe intento al quale il conflitto la contraddizione sembra
Sparire
Totalitarismo democratico
Sembra sparire che ogni giorno di più mi pare sia evidente questo processo
Però va compreso il concetto e non è semplice comprendono nel concetto comprende fino che punto è storia
Fino che punto e contingenza e fino a che punto è destino credo che Mario se leggo bene le sue ultime cose
Pensasse che fosse proprio un destino un destino
Era la fine della
Della contraddizione di cui parlava Hegel
C'è una pagina stupendo scienza della logica di Hegel
Che dice è finita l'epoca in cui la contraddizione poteva essere pensata come che sax
Come contrasto dialettico tra opinioni sax frase opinione
è l'epoca del vidas Cook e l'epoca in cui la contraddizione lotta molta pratica dalla rivoluzione francese si è polemica un'epoca in cui la contraddizione più quella
Del razionalismo moderno ma è una contraddizione che lotta che conflitto che è guerra civile
Bellum civile
Questa è l'epoca in cui è vissuto Mario
Conti queste
E allora il problema da porre all'ordine del giorno è se questa epoca
L'epoca della rivoluzione permanente
Dell'Occidente europeo e terminata in Occidente americano che appunto in cui la guerra il Po il la prospettiva del bellum civile scomparsa
Perché saremmo
Non dico ingenui ma in mala fede
A non pensare che il marxismo si colloca esattamente nella prospettiva del Bellum civile
O ci inventiamo marzo inesistente un bacino degli stent se no
Riconosciamo appunto che si colloca in questa prospettiva
E la stessa stagione opera gli stessi collocare in questa prospettiva
Anche laddove si pensava appunto Allo stato come terreno di lotta
E non come il nemico
Questa epoca io credo vi sia un'epoca finita
E allora nel concetto dobbiamo pensare questo nostro presente che Pier temo temo temo fatto
Per certi versi è sperabile non abbia più nulla a che fare con l'epoca in cui abbiamo
Abbiamo
Ecco allora la teologia politica per il chiudo veramente era questa no ci sono pagine di mare sulla profezia eccetera eccetera esattamente questa cioè il problema che tipo di conflitto che tipo di contraddizione e possibile laddove i tratti caratteristici del moderno
Sono finiti o per dirla in modo ancora più duro ed esplicito in modo nettissimo di essere il più possibile chiaro in cui un'epoca in cui il mio il capitalismo ha sussunto in sé il moderno
In cui il sistema capitalistico a sussunto in sé il moderno e il conflitto si pone come conflitto tra imperi ognuno dei quali sostanzialmente un capitalismo di Stato
Dove si colloca il conflitto qual è il soggetto del conflitto
E allora tutte le ultime
Recuperi tra virgolette di Mario su questo terreno
Da Benjamin anice
Ma l'ultime cose di Mario sono
Un libro degli amici alla o fuma sta al che sono citazioni soprattutto d'autori di queste appartenenti a queste tendenze queste prospettive
Niente di scandaloso
Perché come si fa a non vedere la
La comunione tra la criticità dell'interpretazione proprio di Marx e
Le varie filosofie del martello
Lei dette c'ha insegnato sessant'anni fa settanta anni fa a leggere così la storia del pensiero europeo degli ultimi due secoli
Nessuna novità la novità sta nel fatto di come pensare no la non al la questa epoca nel concetto e sei dentro questo concetto ci sta ancora la contraddizione
Chi stanco il conflitto
E poi successivamente sedi è un soggetto di questo conflitto
Che non c'è che non puoi più ai soli certamente la classe operaia
Questi sono i problemi che inviterei tutti gli amici e compagni a porre esplicitamente duramente all'ordine del giorno delle prossimi appuntamenti che dovranno esserci intorno alla esperienza e all'attivo
Via e alla filosofia di Mario Tronti grazie
Grazie grazie Massi
Adesso ascoltiamo Alberto Olivetti
No
Anche
Proviamo
Questo è un è un gran un ristoro
E ci siamo vai
Io Maira con la parola qui oggi
Per un
Un ristretto argomento che riguarda Mario Tronti la sua vita
E cioè gli anni lunghi
Del il nostro
Lavoro all'università di Siena nella facoltà di lettere e Filosofia
Che in quell'antico studio fu rifondata dopo molti secoli nell'anno mille e novecento settanta
E Mario Tronti fu tra i primi docenti chiamati
Nella nuova facoltà che avrebbe iniziato i corsi giusto appunto nell'anno accademico settanta settantuno
Anch'io fui chiamato avevo venticinque anni Mario allora ne aveva quaranta
E
Ci conoscevamo se così posso dire già perché nel sessantasei
Fu Alberto Asor Rosa che presentò il giovane studente che io ero di Filosofia Mario Tronti in occasione delle
Della triste vicenda
Del morte di Mariotti Paolo Rossi all'università di Roma l'occupazione che ne conseguì nell'anno appunto sessantasei aprile
Debbo dire che la nuova Facoltà di lettere e Filosofia di Siena
Aveva una caratteristica
Speciale particolare e per certi versi non ripetibile niente paragonabile immediatamente alle facoltà di lettere e Filosofia nelle università italiane
E questo dipendeva prima di tutto dal fatto che era stata ex-novo costruita e dunque i docenti chiamati non arrivano le spalline come a dire una una provenienza Endor Genna
Ma si potevano valere per la saggezza del comitato tecnico che l'ha istituito quella facoltà
Presi e tutto da Petronio Giuseppe Petronio italianista
Per la saggezza sua di Ferdinando Bologna e di Emilio Gabba storico romano di Pristina
Ci fu come un fare a ferire in questa nuova facoltà in quella città speciale che Siena tuttavia eppure come un
Vorrei dire vibrante se così posso dire
Tuono G personalità
Di studiosi erano molto dentro il loro tempo e venivano come nel caso di Mario Tronti venivano chiamati all'esercizio della professione universitaria
Proprio in virtù di questa loro formazione vorremmo dire così molto segnata da questioni argomenti Problemi temi in atto della discussione culturale politica e questo Paese
Fu così che accanto a Mario Tronti a Siena arrivarono alcuni nomi che oggi rivisti dopo molti anni possono apparire anche sorprendenti
Perché c'era da un lato una propria una una centralità culturale qui riprendo alcune questioni già dette come la
Questione della lettura di Marx e come questa lettura fosse
Molto diversa nei suoi presupposti di quanto fino a quel da quell'anno mille novecentosettanta era stato fatto
Mi riferisco a chi mi ha preceduto in questo senso e il marxismo veniva visto sull'onda appunto diciamo più immediata di Galvano Della Volpe veniva visto come un'aggravante
Estensione vorrei quelli di Reggio grafica nella quale Pio Nieri potevano sentirsi con loro che mettevano
Secondo una serie di priorità tematica in un ordine diverso le questioni che Marx aveva sollevato
E dico Marx più che il marxismo e il socialismo e il movimento operaio cioè questo ritorno dico una parola che vorrei fosse assunta forte
Il richiamo filologico all'opera di Marco noi filologiche
Un antico detto recente forse ha detto
Questo voleva dire che la facoltà rapidamente aggregata si suppone i diversi dal punto di vista delle discipline
Poteva metterei vicino è il caso mio personale io ero appena laureato ed ero assistente dopo
Otto mesi dalla laurea che avevo discusso con Lucio Colletti alla Sapienza
Metteva vicino
Queste che i giovani forze culturali informazione
Con
Figure della cultura italiana non accademica necessariamente quali Franco Fortini
Quali Gianni Scalia quali Ferruccio Masini prestare al versante dei letterati e tra i filosofi
Mario Rossi ci rese Prestipino
Insomma sì è una facoltà curiosa perché acquisti elementi filosofici letterari gli un cospicuo nei rapporti di equilibri interni un cospicuo
Punto di riferimento furono fin da subito nelle discipline della antichisti Ca'filologia classica
Archeologia e storia dell'arte che per essere indiretta in quel momento la prima fase della facoltà da Enzo Cardi prima e da Giovanni Previtali dopo faceva della arte italiana dei primi secoli uno dei dico del trecento e del quattrocento uno dei punti di riferimento che costituiva con una tensione sulla quale porre richiamare la vostra attenzione anche rispetto a una caratura
Deriverà disposizione filosofica del pensiero di Mario Tronti
E cioè
La congiunzione
Forse questo è l'esito che si può vedere in diverse successioni realizzato dei vari protagonisti
Diciamo una messa a punto un accostamento un'approssimazione un'attenzione tra l'antico e il moderno Mario in quell'epoca
Studia un secolo parlo degli anni settanta primi ottanta un secolo nel Seicento che sempre a Amato ed entri e colori dove sono raramente nell'antico e il moderno che preme trovano un punto di congiunzione straordinariamente suggestivo
Questo rapporto antico o moderno credo che sia una delle fibre una
Riconoscibili nell'opera di Mario Tronti
Mario Tronti anche poco fa Cacciari e prima anche Rita
Questa questa dimensione per cui l'attuale che preme la lotta il conflitto
Homo sono alimentati da umori antichi che permangono privi o non sono degni di essere presi in considerazione
Antico dunque ludico come una categoria e così come quel il moderno di comunità a un certo punto in poi tronchi parlerà
Credo che sia se così posso dire guardandolo facoltà di Siena di quegli anni che vanno dal settanta al novanta
E come essi la facoltà di lettere e filosofia di Siena fu su uno strumento pantografi ricco che registrava e poi trasferiva in misure diverse un punto centrale di di di di riflessione tematico circoscritto
Sì ricordo qui la ci sono anche alcuni allievi di Mario e qualche collaboratore Antonio De Martinis che vedo qui
Con molto piacere
Che è quanto io dico possono meglio di me testimonia
Per quanto mi riguarda io ho sempre ou ho avuto con Mario Tronti un rapporto
Uso indegnamente una parola che è stata dettata Rita Di Leo prima spirituale
Mio rapporto con Mario Tronti
Non si declina nell'ambito più strettamente politico
Per ragioni che riguardano anche una mia attitudine verso la politica che sempre occupando tuttavia la politica mi viene restituita in qualche modo
In questa direzione vorrei dire conventuale
Mi rimanda anche a me a Silenzi più che ha dichiarazioni
E questo aspetto di Mario
E l'aspetto che se posso dire concludendo
Ha determinato oggi siamo qui per recare anche una testimonianza
Diciamo personale
Sentimentale
Ha sempre creato
Una o mi illudo una
Un colloquio che non aveva bisogno di ristabilire premesse
Perché sulle premesse non c'era molto da aggiungere dopo le prime volte che Tronti si era incontrato con questo giovane studente di Filosofia nel sessantasei che poi per combinazione avrebbe ritrovato tra i piedi per i prossimi
Quarant'anni cinquanta sì cinquanta
Credo anch'io e chiudo che sarà compito difficile
Delle convegno che dovremo assolutamente il CRS fare magari cercando anche io vere degli appoggi forti intorno i selezionati
Sulla filosofia di Mario Tronti e questo è un compito arduo perché sennò si registrano bene lei i rapporti interni al suo pensiero tra politica militanza
Che ore sì
Si rischia di fare molta confusione
Grazie grazie Alberto
Adesso un piccolo
Una piccola variazione programma Goffredo Bettini ha chiesto di parlare prima
Quindi lo chiamo che alla presidenza
Vai
Purtroppo
Ha chiesto di per questioni di Jacques
E di grandi effetti
Personalmente fisica
Ringrazio tutti
I promotori di questa
Bellissima iniziatici
Tronti
è un assai dolorosa senza politica
Per me è anche personale
Aveva uno stile antico nella mantenere coltivare l'amicizia
Attraverso lunghe telefonate numerosi numerose videochiamate insomma riuscito come me ad apprendere faticosamente il senso di questi strumenti
Era consuetudine scambiarci le idee
In dubitava sui concetti
Di pagarla
E tornava sulle cose che più gli premevano
E soprattutto amava incrociare articoli scritti e quelle paginette di commento
Ad ogni lavoro che io li facevo ridere decapitare sempre in tempi brevi imbuto precisi
Mi è stato chiesto di intrattenermi sul tema tronche la politica
Non furono in cui STU un aspetto della sua vita
Fu la sua Giunta stesse
Tronchi teologo filosofo poeta della parola
Che era prima di tutto un politico
Un politico che pensa
Come amava definirsi
Un pensatore dentro il quale urgeva il cambiamento del mondo
E nel suo animo lui rivolta Teoria e prassi erano indissolubile
Fu anche per questo un rivoluzionario costantemente attaccato
Il nucleo razionale ed emotivo che lo dominava
Era dedicato alle riscatto degli offesi degli umili degli sfruttati
A coloro ai quali era stata tolta la vita
Che Mario grandemente amara
Quell'assonanza con un un altro grande
Della sinistra del Novecento
Pietro Ingrao
Tronti aveva perseguito un itinerario coerente
Una catena dimessi proposti in sequenza troppo ogni replica della storia
Pensare in grande
è il Jersey quasi Titanic cit conto con la storia
Il suo scorrere naturale normalizzando che nella quotidianità
Comunemente accettata
Quelle che sono sembrate molte conta molti contraddizioni
Furono in realtà se sdoppiamenti consapevoli
E scissioni obbligata
Se l'orizzonte del fare sia bassa
Occorrerà una parte alzare ulteriormente l'ambizione del pensiero
E contemporaneamente rendere ancora paziente ancora più paziente accorta realistica
La Tatti
Di questo era convinto
Della pratica possibile concessa dalle condizioni da
Certo si trattava di esporsi ad una dolorosa lacerazione
Cioè recando e sperando in qualche modo di mantenere un filo tra la libertà del progetto
E l'adattamento alla dimensione Catti
Al compromesso difensivo ad una resistenza sobria
Lucida e senza entusiasmi
Alla tecnica e l'autonomia del politico
Fin dagli anni sessanta Tronti
Si è messo sulle spalle con tante speranze il compito di trovare dei rimedi e per combattere gli avversari di classe che continuamente si trasformano i ti sfidano
L'opera Isma'operai e Capitale
Un classico che spingeva la classe operaia diventare soggetto fondante di un'alternativa di società
Nel cuore dei rapporti di produzione
Nella fabbrica moderna dove si può rovesciare la dialettica tra serie fu e Patruno
Non si tratta
Perché Tronti di un appello generico il protagonismo dei lavoratori
Piuttosto la presa di coscienza da parte di una a Hristo Croazia operai
Di avere forza potenza azione sufficiente
In grado di reggersi nella sua nobile essenzialità
Fino al conflitto paritetico faccia a faccia con l'avversario
Poi il passaggio difficile dopo il sessantotto sessantanove
L'otto giovanile dei lavoratori decisivi per migliorare i salari e diritti ma alla fine incapaci quante volte me l'ha detto
I smuovere gli assetti di potere
Anzi
Dopo la rivolta vince la reazione di destra
A quel punto Tronti svolta un meglio completa e approfondisce il suo pensiero
E la fase dell'autonomia del politico
In sostanza si prende atto che la fabbrica non basta più
Ciò che il padronato perde lui
Recupera con i resti attraverso gli strumenti del Governo del potere della diffusa statualità della Sapienza tecnico-amministrativa ereditata da un grande passato
La classe dunque delle confliggere anche a quel livello nel cuore dello Stato e della politica
Appropriandosi del sapere di chi per secoli ha comandato edito cento glielo convinto a Chiarelli Schmitt
Prima di tutti
Tu non ti si avvicina al pc si riavvicina al pc
Al partito
A metà degli anni ottanta cento alla proposta avanzata dal sottoscritto allora segretario dei comunisti romani di entrare nella segreteria
Fu un privilegio per noi
Walter lo ricorderà
A quel tempo poco più che ragazzi
E attento puntuale modesto e autorevolissimo nel suo lavoro di direzione
Allunghi silenzi alternava sciabolate politiche di pensiero
Come quando si svolse una relazione di fronte a più di mille iscritti del partito romanzi in polemica con Occhetto circa la ricollocazione sta storica illusione suddetti
Ritornando
All'ENI
Ha la forza Chillemi ne aveva
Nel suo pensiero
Che ha dato il nome al secco
Proprio alla fine di quel decennio tuttavia per fronti si chiude il sipario si apre un altro scenario rapidissime spietato non suo evolve
Il crollo dell'URSS
La pietra sopra il Novecento che ha sognato l'assalto al cielo il transito tra la grande e la piccola storia
Non si intravedono più uccelli
Il pensiero unico pare indiscutibile più oggettivo
In simbiosi con il travolgente sviluppo capitalistico finanziarie che corre sulle ali della scienza e della tecnica la merce perenne ogni realtà che ogni forma di vita
Ingoiato
I soggetti cambiamento e gli slanci verso oltre
Alla sinistra pare
Restino solo due strade
Abolite adottano
Integrarsi per addolcire dello stato delle cose o praticare il minore carissimo ideologico
Astratto inconcludente
Rammento sociale non solo a Torino autoreferenziale a cui e preclusa l'ipotesi di confliggere
Anche socialmente della conquista del Governo ed esposta
Giunge così alla terza fase così ben descritta dalle parole via video
Così ben descritta
Quella interamente connessa a questa fatica questa fase con le precedenti
Della ricerca in
Chi ha fatto Toronto il conflitto la sua vita
Urgente
Ma non affannosa
Il liberale sporca attraversante attraversata da sortite nel pensiero cresciuto sul campo
Atto terzo
Dalla politica al tramonto fino allo spirito libero
Si compongono A pagina temeraria
Eppure ma un aereo astratti piuttosto dediche riprende l'Imam filo perduto
Se il capitalismo finanziario
Ha dato forma alla forma morendo e la forma mondo ha dato forma o abbia informato le forme umane e della vita
Dove sono gli appigli
Pescara e aree di nuovo da montagna
Qui Tronti si fa volutamente evocativo
Più indefinito persino misterioso
I dal suo utenti costruì più mento del verismo pessimista azzarda visioni più che programmi e analisi scientifica
Dove il tettuccio
Non tutto e colonizzato che colonizzato
Nella profondità dell'umano l'assoluto del pensiero critico può ancora trovare grandi sorprese
E la libertà dello spirito
Spirito sfuggente come eredità stesa
Non misurabile nun calcolabile in un prevedibile
Eppure insopprimibile
Perché è un sì alla vita
Che contrasta l'inerzia delle cose la passività e la pigrizia manipolabile etichettati
E una frontiera oltre la quale la mercificazione certe condizioni trova territori di indisponibilità
E il pensiero che va oltre si sottrae piena patti cerca solidarietà ha tre figli smuovere il terreno per percorsi molte i piccini in ombra
è un lavoro in gran parte molecolare pretende tempi lunghi e pretende una politica che già da oggi sia in grado di produrre cultura dubbio riflessioni movimento rifuggendo un democratici ISMU inconcludente
La mistica azioni rimbombo del messaggio dominante
Occorre alludere a nuove forme ore Dean attrici
E di Sorrentino che disordini no loro ordine universalmente definito da una manciata di potenti
Insomma la sconfitta subita non è solo sociale politica piuttosto antropologica
E lì che si verifica la Resistenza fu un la possibile resistenza fondamentale
Si è aperta per Mario una crisi di civiltà ormai messa in discussione da un paio di batte tutti gli altri ingoia
Ne ha parlato
Cacciari muterà forza
La libertà dello spirito al contrario di recupero di tutto ciò che si vorrebbe perduto
Non solo il lascito della nostra parte politica piuttosto le idee di tutto nel grande pensiero
Gli autori filosofi politici anche nel campo che abbiamo combattuto perché da lì si può imparare
Soprattutto da quelli che hanno visto per qui
Il demonio dell'Occidente il senso della sua lotta civile
E lo hanno penetrato con occhio follemente lucido
Come costo Iliescu indica
In questo senso la prospettiva di Tronchetti a te Conti
La storia la frenata
Va rallentata nella sua corsa verso un burrone la liquidazione dello spirito
Altro che una generica innovazione sulla quale competere con i nostri avversari
è stata questa la via che portata la subalternità di là si rischia
Rallentare invece per non temere di più uno sviluppo Malta sanno inumano e disco prendere tempo per riorganizzarsi
Se mai ammassare confidano sconti tutto il materiale più significativo di una tradizione antica
Utile ad affinare le coscienze e contrastare il silenzio
Immaginare un oltre non come un disegno definito piuttosto come d'impulso incancellabile insopprimibile agli prescritta
Occorrono profeti da non intendere come sognatori indovini il tempo che frena
Se vai come testimoni impossibile altro luogo
Tolti ragiona in termini di una nuova archeologia politica in odio al presente
Pinocchio altrimenti
Un al di là che per i credenti è il destino della verità celeste per i non credenti la posso
L'unità dell'essere umano di innalzare l'essere umano
Nel segno dei tempi sottolineo io questi processi si dovrebbero intreccia
La stessa preghiera come ricorda tavoli s'che anche autore molto amato da magari e anche qualcos'altro rispetto al canto nella chiesa cristiana pregando si dirigersi gemme si prende d'assalto il cielo
Credo sia questo il pregare che impegna tutto
Nelle nostre ultime conversazioni Cure
Ci sono molte ci sono molti soffermarci
Sull'importanza delle forme
La crisi delle forme
Il loro se labbra mento
La loro perdita di significato sembrava sempre più accompagnare la sporcizia azione delle masse
La loro subordinazione gregari al potere il consumo dei risibili rimasti della civilizzazione dell'Occidente
Sulla parete Adelfo sulle pareti le pareti delle forme nei secoli si è arrampicata alla lotta degli ultimi eppure le forme così indispensabili Annwn sei
Un seme perverso
Presto diventano esse stesse oppressione tentativo di regolare e disciplinare lo smisurato un i non calcolabili gli irriducibili che alberga nell'animo umano
Nel di lei ma declinabile in molti modi nella politica reale sembrava Luís Mario anche a me
Preponderante ora la cifra dello sfarinamento dei disordini di una marmellata cui il tutto si riduce senza limiti conflitti asprezze ruvidità
Tale da mettere in crisi la stessa idea di democrazia
Così come l'abbiamo pensata nel corso dei secoli
Abitata sempre meno da cittadini presenti a se stessi e sempre più da consumatori l'uomo democratico appunto
Come l'antitesi dell'autenticità umana
Una marmellata di vicinanza
Segnata dalla solitudine e dalla lontananza
D'altra parte conservare idee che non sempre la mancanza di vicinanza produce la lontananza così come la mancanza di lontana di lontananza crea una vicinanza
Proprio nell'ultimo colloquio che c'è stato tra di noi
Tronchi mi disse tutta la sua insofferenza verso e anche indignazione nei confronti del dilagare della volgarità
Persino nelle istituzioni più sacre della Repubblica
Il Parlamento utilizzato come luogo di celebrazioni festaiolo e durante le quali si erano esibiti persino cantanti popolari di musica leggera
Bra
Ma del tutto fuori contesto
Il tredici il tradimento appunto di ogni forma lo faceva soffrire
D'altra parte contro Monti se n'è andata una forma di vita
Una cifra di pensiero politiche umane accerto ma anche uno stile
La sua compostezza la parola che cade modeste solenni parlare lento come venisse da un'altra dimensione da un altro
La tradizione popolare operaia custodita con naturalezza e attenzione sacrale nel quartiere proletario nel quale amava vivere passeggiare
L'uso esclusivo del tram della metropolitana provando almeno un pare
A condividere la fatica del vivere delle persone normali
Il rispetto delle istituzioni per conoscerle utilizzarle nella lotta il rifiuto di ogni forma di lusso insieme alla passione del semplice buon inviterei il disprezzo del populismo
E l'amore per il popolo per la sua rabbia in quello romano per il suo disincanto filosofico
Del popolo quello vero e non corrotto se nobiltà
Eleganza essenzialità
Lei visto Craxi operaie il massimo del nobiltà
E poi la ricerca delle pause
Essendo
E che Tronti cercata
Per vedere il mondo stando su un po'dentro un po'fuori la pausa del convento
Per coltivare l'essenza della vite saggiare un rapporto con il mistero
La casa in Ungheria amici di sempre che non davano a trovare alcuni scomparsi prima di lui come Umberto Coldagelli Alberto Asor Rosa e tanti altri
E altre ancora in campo a testimoniare la potenza di un pensierino seminato collettivamente
E tra questi prima primo tra tutti
Proprio Cacciari
Lo stile infine di uno spirito critico libero impegnato a combattere un mondo il radicalmente Lugli piaci
Non è facile districarsi nella teoria e nella prassi di tronchi lo faremo
Sì è vero nella bella occasione che è stata preannunciata
Ma tutto riporta
A un uomo calmo
Pacifico
E gentile
Che tuttavia dentro dissi sommava tutta la disperazione
Il rivolta
In un'antica tradizione mai dimenticate e mai tradita
Grazie grazie credo
A questo punto il programma prevede l'intervento di Mauro Calise
Dove è stato troviamo eccolo qua vieni Mauro
Morì cult
Fai con calma
Con calma facciamo tutto
Siamo andando bene in una tabella di marcia quindi raccomando i venti minuti si è si ci sei riuscito perfettamente lo frena
Manteniamo tutti i venti minuti
E forse anche a questo punto forse anticipiamo anche la seconda sessione vediamo un po'
Io cerco di fare anche guadagnare un po'di tempo e
Ecco
Vediamo
No va bene così il comune scusate la voce un po'roca fai male ma come microfono azione va bene per fare benissimo ma io ci farà intanto come dire a riprendere un attimo il filo
Del discorso introduttivo di Walter
Perché
Almeno per me e e molto importante tenere insieme questi due aspetti
Quello diciamo teorico intellettuale
E quello personale
Qui il sentimento particolari quella dimensione emotiva che con Mario scattava sempre
Che fosse presente
Oppure no
E infatti io come sono arrivato a Roma
Mi sono accorto che come dire c'era una certa presenza
Ho trovato un parcheggio proprio di fronte la casa dove vive mia figlia direte voi ma che ci azzecca
Negli anni di laboratorio politico io passavo a prenderlo
Api Ostiense di fronte e andavamo alle in auto in piena Borgia di traffico
Passa che ci fosse ma Mario in macchina Sacchi prima usciva subito il parcheggio
Io conferma che non fosse una coincidenza ne ho trovato un altro mia figlia ha fatto la fotografia proprio qui a via Ostiense tre centimetri avanti e tre indietro
Allora
E il Suma Mario
è una persona così
Che te la potevi vivere
Sui libri
Ascoltandolo quando appunto
Cala la linea tutti nuovi
Ma anche in questo modo qui
Che era straordinariamente umano straordinariamente vivo io dico veramente unico
Unico
Allora beh io
Il testo che vi voglio leggere
Alcuni lo conoscono già in parte perché poi si rivà Ninja sempre
Però in occasione dei della celebrazione degli ottant'al Capranica alla scusate alla Garbatella grazie alla Garbatella ecco
Che c'era insomma c'era tutto un Gotha c'era c'era sul rosso c'era Cacciari c'era D'Alema signora Ida
Indice dei venire pure Trudy Comacchio ma che che che dico show ma tu fai una di quelle tue pulcini
E e si capisce che si riferiva al testo più o meno che avevo letto in occasione dei settant'anni di Mario
Quella Siena Pontinia
Chi era molto piaciuto
Che aveva diciamo così dura tredici
Uno può anche per la mia formazione letteraria stato molto vicino agli ermetici diciamo
Testo e premi
Quindi si guadagna tempo
Due come tutte le poesie si possono leggere rileggere se piacciono
Come facciamo noi spesso delle poesie che amiamo di più
Un po'come si fa anche con le canzoni e Mario era un così le positive reggeva ed egli diceva
Io qualche ritocco l'ho fatto Walter lo conosce bene non tutto
Bellissimo e lo riascolti ci tengo a rileggervelo insieme
Anche perché ripeto
Spannometricamente guadagniamo dieci minuti
Io le ho chiamate le stagioni di fronti vista sempre molto più colta richiamerebbe i laghi però il il semplice si capisce le stagioni vengono una dopo l'altra
Ognuno si sceglie il suo Tronti
Succede così con i maestri
Quello che Semini crescente però non ti appartiene
Questo significa anche che dentro ciascuno di noi germogliano insegnamenti diversi a seconda della stagione della vita
A seconda delle stagioni del mondo
I maestri prendono forme diverse cambiano insieme a noi insieme al mondo
In principio fu il giovane Tronti
Pronti dei Druidi risse
I fronti che rifonda Marx attraverso un'opera inedita
Che azera il materialismo dialettico
L'opera più apodittica di Marx
Direbbe Alberto Asor Rosa un Marx Tara tattico
Proprio come la mente dei giudei
Senza subordinate concessione
Senza bisogno di dimostrare ma solo con una voglia disperata di affermare di trasformare
Quanto dura il giovane Tremonti
Quanto produce quel fuoco
Per molti della mia generazione e forse per la cultura italiana Mario Tronti resterà scolpito nella travolgente passione per opera e capitale
Il libro cult del sessantotto nelle parole di Rossanda l'innamoramento infantile di tutta la società italiana
Con il mondo degli operai ed è l'ha fatta
Poi
Arriva il tempo della crescita il tempo dell'autonomia del politico
Una brusca virata che Mario impone assistesse sue seguaci
Molti lo applaudono
Occhi rossi
Certo non in movimento operaio
Che non comprende non può capire raccogliere decifrare il messaggio dell'autonomia del politico
Il passaggio talleri sia alla profezia
Raccogliere il testimone di Cromwell stato rivoluzione in Occidente si è rivelata un'impresa impossibile ci son voluti trent'anni per scoprirlo per ritrovarci impreparati Nardi all'appuntamento col politico
E quando il dono della profezia si è squarciato
Eravamo già tutti sotto le macerie
Non solo il movimento operaio però non ascoltato quel grido anche Mario si è ritirato contratto ripiegato sul suo messaggio
Asor Rosa direbbe in un silenzio gravido di pensieri
Però aggiungere di Accornero se li è tenuti per sì
Perché la teoria del politico che c'aveva annunciate proclamata Mario non ce l'ha mai data
Forse non poteva darle non so se ci abbia veramente provato sì da quel punto in avanti abbia più creduto in Mario Tronti come macchina da guerra teorica
Per molti anni in quegli anni
Silenziosamente al suo fianco gliel'ho chiesto
Me lo sono chiesto
L'ultima volta nell'ottantacinque eravamo sul cappuccino il
Nella prima della grande crisi la crisi del pensiero moderno dopo una visita al Car marzo offre il fortilizio operaio simbolo della resistenza al nazismo
Parlammo di un rock comunista
E di un libro sulla democrazia che mettesse i piedi nel piatto
E cercasse di ridare forma è un'anima eccoci della democrazia e dello Stato
Nei boschi del cappottino Herbert
Credo sia stata l'ultima volta Mario
Che ti ho visto cercare ancora con interesse e passione le tracce dell'autonomia del politico
Poi
I sentieri si sono interrotti
E si sono divise
Io con il mio Tronti nella bisaccia mi sono messo in cammino
Il mio cammino
Ma così pensano sempre gli allievi un po'anche il turno
Però
Non è sceso il silenzio
Si è aperta una nuova stagione un Tronti segreto impronti mistico
Che ha accompagnato il millennio su epilogo
Questo è l'ultimo tumulti
Il Tronti amico
Direbbe Cacciari Tronti compassionevole
Che ha trasformato la sfida titanica in metafisica quotidiano
Un esercizio spirituale in bilico tra Occidente e Oriente invece che col vagone blindato un viaggio fatto con la mente
Un mix di yoga italici
Approfittando di molti monasteri sparsi per i nostri Appennini e della possibilità che offre Luti spegnere i cellulari e riaccendere mafie merito della storia
Questo controllo segreto
Il più lontano dalla ribalta i più vicino i nostri cuori
E forse anche nostre menti
Il Tronti segreto non si offre alla critica all'esegesi non è un Tronti che si racconta e nemmeno si ascolta dite
Accanto e dentro ognuno di nuovi Mario Casella Stanlio
Pronti come stile di vita
Nei tanti modi di sentirmi Tronti hanno questo e quello che questi sono più grato
Tra i tanti debiti che ho contratto
Questo rimane inestinguibile
Tutti come in stile di vita è un valore che non appartiene a un'epoca della giuria si scrive il tempo dell'anima
La strappa alla contingenza si chiuda in ciascuno di noi dialogo con l'eterno
E lo fa con la leggerezza
E la mitezza del tuo sorriso
Un esercizio spirituale che ci accompagna dal mattino alla sera Comanducci rimorso un vizio assurto
Grazie grazie Paolo un testo che si rinnova ogni tappa Reno nostri incontri sempre più
Intenso adesso
Fabio Milana dove io comincio far vedere questo eccolo qua Fabio
Con questi fari non riesco a vedere diciamo gli oratori che arrivano ha detto
No anche la Popolare
Mai Fabio
Buona sera
Io lo vorrei offrire per carità sommessamente alcune osservazioni
Su un registro particolare della riflessione di Mario a cui si è accennato
Che mi sembra buttato un notevole rilevanza negli ultimi due o tre decenni
Per come l'ho potuta seguire talvolta discutere con lui
Da una distanza di generazione innanzitutto poi inevitabilmente di devozione nei suoi confronti quindi
Io ma natura mi riferisco alle sue incursioni
Sul terreno del religioso questo tra molte virgolette naturalmente qui viene seguito
Poi sviluppate sì mi sembra in appropriazioni
E da ultimo fossi identificazioni
Dunque c'è un momento che da mentre c'è un momento mi sembra che segna simbolicamente l'avvio
Di un suo esercizio pubblico della parola
In questa dimensione ricco simbolicamente perché a livello cronologico c'è certo un un retroterra parte anche noto in piccola parte almeno a me noto
Perché simbolico sono le valica sono le date tra il novantuno e il novantatré
Di questa sua preso di parole
In quegli anni zero della diversa epoca aveva inizio la sua pratica degli itinerari e incontri all'eremo di Monte Giove ripetuta per quindici anni almeno fino al due mila sette
A volte dietro sua
Diretta ispirazione di organizzazione come molti Santa la prima osservazione verte punto verte su queste date e sottolinea come tempestivamente nel cambio d'epoca
Maria si sia messo al lavoro per ricostruire un fronte moralmente antagonista dico moralmente perché politicamente dicono le compatibilità che vincono come si sa perlomeno ai suoi occhi
In questa prospettiva moralmente o esistenziali mente alternativa
Mario ha cercato subito interlocutori in direzione anche diverse
Né pensiero femminile ad esempio
Ma certo con una interlocuzione protratte ma Inter messa con le grandi tradizioni religiose in particolare per quanto ne so con quella cristiana e dentro a quella cristiana con la tradizione monastica
è una banalità dirlo ma penso si debba ripetere almeno in questa occasione che queste sue queste sue incursioni in territori non giurisdizionali avevano quest'unica misura complessivamente in controtendenza
Cioè riaprire la possibilità anche remota remotissima di un procedimento dell'esistente
Perciò non un qualche ripieghi ripiegamento magari intimistico al contrario un rilancio certo con altri tempi all'indietro in avanti ed eventualmente con altri compagni di strada una primi accumulazione primitiva di energia rivoluzionaria così da descrivere
In questo Mario anche disorientate per esempio anche me però mi chiedo quando mai Mario Tronti non sia stato disorientante
Una qualità bensì incollare per un maestro quali Luini indubbiamente è stato ma una qualità che si deve credo a un tratto particolare se vogliamo della personalità
Certamente del profilo intellettuale
Cioè la sua straordinaria libertà anzitutto nei confronti di se stesso direi con niente di proprio da difendere su una fedeltà nessuna autopsia a cui sacrificare
E a quel tipo di libertà che si deve a un a un radicamento ovvero profondo in concusso
Lo sappiamo il radicamento nella sua parte reale o virtuale
E nella sua esigenza di rovesciare l'ordine dato
Altrettanta libertà Mario esercitato nei confronti dell'interlocutore delle tradizioni degli autori eccetera
In cui la sua ricerca si è imbattuta
Nessun interesse per la verità
Per l'interpretazione corretta
Nessuna concessione dottrine anche molto ben stabilite nessun timore delle resi anche più hanno Anna tematizzato
Questo si sa tutto
Di già
Ma per il nostro tema Miti rilevanza delicata
Il cristianesimo di Mario conferisce ai prelievi dal Vangelo ecco dove anche poi dai profeti eccetera
è un cristianesimo eminentemente divisivo dissociativo
L'inimicizia al mondo distratto pertinente permanente
In questo esso custodisce un potenziale inesauribile di negazione del mondo nel mondo
E credo che il fascino dei monasteri certi ma monasteri almeno sorgesse di qui da questo loro monumentali imporsi come versioni in pietra della perseveranza
Per scomodare un termine chiave del vocabolario monastico
Se nere per turare in questa potassico est secessione dal mondo come provocazione che prefigurazione
De suo tra scendi mentre poteva ben essere un punto all'ordine del giorno per quegli anni che poi sono ancora questi nostri
Si sa anche che gli hanno attinto alla sapienza monastica esempi e parole per quella scesi personale
In cui la pietra nera la Pietra del Castello interiore il fortilizio del suo ricordate voi qui Non mi prenderete
Comunque noi non c'era alcun ritiro dal mondo in questa sulla scesi c'era anche lui un una precisa lotta nasceva da una disperazione antropologica nel timore dell'avvenuta naturalizzazione dell'uomo borghese
Mario ha poi svolto in alcuni luoghi anche un parallelo tra il movimento monastico il movimento operaio per mostrare come una forza antagonistica organizzata e per ciò stesso auto controllata
Possa svolgere un ruolo di civilizzazione
Irritando convertendo la barbarie della forza bruta da un lato e ascesa agli estremi della dissociazione dall'altro
è un po'forse una variante del paradigma cate con Tito che
Se applicato poiché alla Chiesa tutta un livello più ampia c'ha la stessa forma Chiesa come forma politica o appunto come suo paradigma
Questo prestigioso luogo teorico Mario lo ha visitato il percorso in particolare nella sua riflessione sull'esperienza sovietica non mi sembra sopra necessario soffermarsi se non per sottolineare che un po'come suo solito egli adotta qui il teorema per rovesciarlo
Il centro di gravità non è per lui il bonum Ordinis
Sì piuttosto il disordine il disordine messianico
Che certo può essere questione di frenare intatti circostanze ma prima è questione di preservare attivo e ancora prima di suscitare
C'era questo c'era questo articolo uno a capo della sua rivendicata teologia politica negativa
Poi circa questo disordine Mario ha convocato una tradizione più ampi e più lunga di quella del movimento operaio
Una storia millenaria di insubordinazione di rivolte di fiammate escatologica appiccate sì nell'alveo del cristianesimo storico
O ai suoi margini sulla frattura credo sulla scia di blocco soprattutto però senza particolare interesse per le varianti dottrinali o gli svolgimenti storici concreto
Interessando gli piuttosto un fatto per così dire formale cioè quella intensità della dissociazione la dissociazione cristiana in questo caso capace di crescere e capace di ascesa gli estremi
Diciamo quella intensità messianica che percorre
Per lo più sotto traccia
La storia dell'Occidente cristiano ebraico cristiano
Qual è il suo intrinseco fattore di disordine
Che Mario è toccato inteso mobilitare come risorse direttamente politica
Nella prospettiva dell'altra oltrepassa mento di tutto ciò che
Questa mossa fatto problema indubbiamente io noi per cui quel che conta cioè come schegge di una cultura in cui c'erano amici si erano formati fra settanta ottanta
Minoritarie ma comunque una ricevuta ragionavamo in altri termini ragionamento uno schema Weber Barzan l'immanenza dell'immanente la trascendenza del trascendente il disincanto del mondo il totalmente altro adesso
Non che queste due dimensioni non lavorassero l'una sull'altra di socio ci si potrebbe anche diffondere però una mediazione non era pensabile non senza snaturare entrambi i livelli e tanto meno male identificazione
Ecco a Mario questa disgiunzione opposizione di ambiti
Poteva anche essere familiare come credo però non lo interessava sospetto anziché ci fosse ingrata perché contenuto implicitamente una secolarizzazione
Del politico un certo grado di neutralizzazione del conflitto e da ultimo una storicizzazione
Allora interessava l'esatto contrario una cito at ritiro l'utilizzazione dei concetti politici come si espresse ormai tantissimi anni fa ancora al di qua del punto di catastrofe
Serviva lui apparentemente un rilancio di quella analogia strutturale tra concetti eccetera che sta all'origine del politico moderno aspettare che potesse permettere facilitare il deflusso dall'uno all'altro per bacino di un certo quantitativo
O di tensione largamente umana verso altro
E come ripeto non perché fosse messa sotto controllo la ma convogliata sul fronte della trasformazione radicale
Si potrebbe dire fosse così il distinguersi perfino porsi degli ambiti poteva essere la condizione ordinaria in situazione di emergenza in stato di necessità
Quella grammatica doveva essere abbandonata rovesciata e le due dimensioni convergere per confluire in uno stesso vettore di forza solo così
Davvero dirompente chiedo scusa
Questo convergere
Questo pensabile ma in tredici bile convergere e ciò che a cui Mario ha dato il nome di sacro
Così anche nelle sue ultime pare ultimissime pagine pensò ultimissime righe
Credo pensando a qualcosa come una sorta di Theo Fania la parola però non è sua
Un evento che irradia di assai bassa e poi il campo magnetico di un'epoca intera
L'apparire di quel crescenti mento che è sempre più che umano nell'uomo e infatti accenna un'umanità diversa
Ha un orizzonte più alto di libertà
Quella libertà di cui ci ha parlato così spesso ma di cui mi sembra che non sappiamo nulla
Ci sarebbe davvero in tal senso qualcosa come una storia sacra il darsi discontinuo nella storia ma contro la storia di queste irruzioni del trascendente o eruzioni messianiche
Tra l'una e l'altra delle cui sommità procede per salti l'itinerario dell'umana liberazione
Mario la tratteggiato da qualche parte con l'alterna chiave dell'analogia come si è espresso
Analogia nuovo strutturale in questo caso cioè tra concettualità ma appunto storica tra i venti accennando a una sorta di tipologia
Con l'annuncio evangelico del Regno che adombra il sorgere del soggetto moderno e quest'ultimo che si adempie nella rivoluzione la rivoluzione la sola
Ecco la magia si regge che si attiva sulla base di somiglianze ma libera anche il gioco delle di somiglianza e in questo campo di gioco gli analoga teen mantengono recuperano la loro identità la specificità senza perder site confondersi
è possibile pensare che Mario abbia usato il dispositivo analogico anche a protezione del suo discorso e la protezione dei suoi lettori
Senza enfatizzare il carattere strumentale arbitrario di parte delle sue appropriazioni
Ma sempre lasciando intendere che di questo in fondo si trattava espropri ragioni superiori
Su un punto credo che gli sia stato invece univoco
Specie nel procedere dei suoi scritti fino agli ultimi cioè sulla qualità religiosa
Di quel tipo di impegno politico che aspira annegare tutto quello che non si può accettare ne coltiva l'odio Fici la inattesa dell'evento
Che consentirà di distruggerne l'ordine grazie
Grazie grazie Fabio adesso li andiamo a scatto e rappresenta un po'le ultime generazioni ha curato un bellissimo libro insieme a Filippini via Cavallari demmo dalla politica
In cui appunto si vede il punto di vista delle ultime generazioni verso l'opera di Mario vai gemella
Grazie allora buonasera a tutti a tutte sono molto contenta di essere qui con voi a ricordare Mario ovviamente come tutti avrei preferito non doverlo ricordare spero imperiale si comincio con un coretto tout forse alcun dettaglio inessenziale
Quando ho saputo che Mario noto a mancare il sette agosto mi mi trovo in un angolo sperduto della costa occidentale irlandese battuta dal vento e dalla pioggia anche d'agosto
E
E e lì quel giorno interamente ai ai bambini o siamo saliti su una collina abbiamo trovato un un lungo pezzo di legno su cui abbiamo inciso m punto Tronti proprio conficcato uno con poca fatica sulla cima di questa collina lo dico qui al voi voglio condividerlo con la RAI con altri lo sfratto perché penso questo questo regno lo vedrà nessuno da quelle parti ma insomma per dire che anche nel suo piccolo il rito vuole la sua parte
D'eravamo sulla nostra linfa contea Di Maio
Alla notizia della della sua morte ho provato un senso di di di incredulità so bene che la morte fa spesso questo affetto abbiamo la sensazione pronto che non non sia scrivere e
Nel caso di Mario ancora di più perché quella la sua tempra inossidabile
Sembrava destinata a renderlo perennemente un un inquilino di questo mondo io che non l'ho conosciuto da giovane l'ho conosciuto nel due mila otto
E i no quindi non lo trovavo mai neanche invecchiato me non sembrava che in picchiasse peloso lo incontravo a cadenze regolari tendenzialmente è stata in inverno saltando le mezze stagioni mi sembrava sempre uguale
E
Scusate
C'era forse qualcosa di di cui Yashim di solito che erano quasi quasi una vocazione secolare lui e quando andammo a trovarlo a Ferentillo in occasione dei suoi novant'anni o un po'dopo con Lorenzo Teodonio con Giulio rettori
Gli portavamo una una quercia bonsai nodosa un po'con le sue mani e poi nove rose rosse rosse come il comunismo nove una per ogni decade pensando che fosse sempre stata avalla prossima decade invece non non ci sarà
Allora però oggi a me Lorenzo ha dato due compiti da un lato mi ha detto devi raccontare dell'incontro che abbiamo organizzato a Parigi con Mario con Toni Negri Coletti Andali bar nel due mila diciannove di cui dirò due parole ma proprio solo due parole perché Lorenzo mi ha chiesto
E poi un compito implicito che quello di
Non so forse rappresentare una generazione un gruppo di persone che mai ho dovuto studiarlo dal vivo o scrutando la ricina interrogando un po'come un oracolo sollecitando forse tormentando troppo alte ora non penso che questa funzione Mimì si addica completamente nel senso che non sono sicura che questo gruppo di persone o questa generazione si senta presentata da me
Però credo che ci siano
Un paginone forse anche più di uno che accomunano alcune persone alcuni di noi
C'è innanzitutto una fedeltà intellettuale alla linea tronchi una linea di condotta spregiudicata non sempre facilmente decifrabile robusta agile tagliente lapidaria
Questo c'è e poi c'è una una lealtà Halilaj umana del team di servo encomio di quell'Aldo ortaggio mi verrebbe da dire
E poi una vocazione politica forse all'eredità ora quando parlo di eredità non nostre accampando alcun diritto non non mi riesco al desiderio di volere essere gli eredi di Mario Tronti
Anche se poi qui in mezzo ci ci sono alcuni che senza angolo molto di Citroën piani tra anziane e ma non penso a un diritto all'eredità stabilizzatore impugnare penso piuttosto un dovere hanno di di eredità
E Mario scriveva a proposito di Renato Panzeri a quarant'anni dalla sua morte la vera eredità che ci ha lasciato è quello che è stato
E questo vale senza dubbio anche per Mario ed è quell'altra linea di condotta quella umana con la retta Beretta di una rettitudine incorruttibile
Che non è stata mai scalfita mai scossa mai turbata dalle tentazioni accademiche mediatiche UBM lo sappiamo ma il dovere di ereditari in un solo di omaggiare la persona che Mario è stato chiama in causa ha il compito di farsi carico di un lascito non lieve che il suo che quello del Novecento operaio quello di un secolo breve ma lungo
Totus politico su come diciamo Mario ma travolto sul finale dalla tramonto della politica
E quindi la questione delle eredità di Mario non è così piana
Mario Ciaccia indicato la postura ce lo ha detto scriveva armati di memoria padroni del passato dominatori del presente e disincantati sull'avvenire
E qui sappiamo che si tratta sempre di guardare al passato verrà storici sempre sconsigliato di guardare avanti
Perché nel passato la bussola perché nel passato prossimo va preservato l'arsenale della memoria e perché nel passato remoto va rinvenuta la possibilità si spera non così remota di una riscossa
Però questo non basta a delineare la chiarire cos'è questo dovere di eredità
E la nella nella chiusura del dell'introduzione a all'antologia degli scritti di Mario Tronti diamo è la politica che io ho curato con a a Matteo Cavalleri e Michele filippini
Alla fine di questa introduzione diciamo che la cesura spesso la condizione per l'assunzione più fedele di un lascito lirico redatto questa frase senza neanche capire avvenisse un po'più promesso un attimo
E però in fondo il senza che la cesura cioè il riconoscimento di un divario di un anno l'identità forse non di un abisso ma comunque di un di una distanza tra noi e Luigi è necessaria
Perché c'è una storia che e incapsulato Astra incapsulato in Mario e poi è stata la sua è stata Mario che è la sua eredità
E in una in un'intervista per i suoi novant'anni con Roberto Ciccarelli casa pubblica sul manifesto mai unita sul fatto che non avrebbe mai scritto biografie che si Rossanda e Ingrao hanno fatto ma insomma Luís
Loro figure pubbliche noto invece una figura pubblica ignota e quindi non c'era bisogno e poi diceva anche ma io ho scritto tutto la mia autobiografia ce l'avete linea nella scrittura che diceva eccessiva e ossessiva
E cito diciamo basta mettere in fila cronologicamente non solo i libri saggi ma tra un libro e l'Alto e tra un saggio e l'altro articoli discorsi interventi interviste perché camminano tutti sullo stesso filo
Ecco questa questa storia scritta che non è un'autobiografia ma è una storia la sua è la storia che forse dobbiamo evitare ma la dobbiamo ed ecco perché l'abbiamo vissuta
E al De Deo anca metrico ha faticato a volte ad accettare quella che forse non so se una verità compera la sua opinione
Io Weah la sua verità cioè che per ragioni ovvie né non non modificabili deve essere la mia generazione idea ripresa vera generazione fossero figlie di una storia minore non necessariamente sterile ma spesso anche gravida di chi maniere
Una storia che mi dicevano appunto fatta di non di grandi occasioni ma di piccole occasioni
E mi ricordo che punto ritornarono lavorano quando andava incontrare agli raccontavano tornata va il Cairo le primavere arabe dopo la caduta di Mubarak oppure stagioni enormi di scioperi e picchetti in Francia le battaglie dei compagni di alloggi senza Mario
Falli che annuiva un po'così probabilmente appunto sottintendendo che il secolo delle grandi occasioni era scivolato nel servo dei piccoli occasioni e che forse
Il servo dei piccoli occasioni anche quello di questi entusiasmi ribelli un po'affascini poco interessanti copricostume idealista
Puristi ancora peggio da anime belle e insomma questa cosa c'era e poi nell'ora se lo spirito libero avuto scriveva che per per essere spiriti liberi per diventare scrive Milella viareggio era l'aver attraversato il Novecento è l'aver vissuto l'esperienza comunista
Ora Peqin vece novecentonovanta versati non so così giovane diciamo da non conosce il Novecento ma ho vissuto solo gli ultimi vent'anni nella fase calante del Novecento
E dicevo per chi non ha vissuto l'esperienza del del comunismo è una traversa del Novecento
Per chi è arrivato tardi troppo tardi l'unica possibilità che c'è concessa forse l'unità che necessita è quella di cerca di farsene eredi e appunto Mario questa idea ce l'ha trasmessa c'ha trasmesso anche l'impegnativo di di di saper ereditare
Dentro questa idea ci sono tante cose che sono state ricordate molte la la la
La parte e il punto di vista alla rivoluzione copernicana i i salti il partito il politico lo spirito che disordine del mondo proprio spirito libero
La la critica vediamo democrazia del totalitarismo democratico la la Profezia sarà la l'utopia
Ora però volevo insistere appunto su una cosa che è stata ha già in parte vocata e cioè sul fatto che che Mario era il voleva diversi comunque comunista fa giocava con le parole alla rivoluzionari Mario Lazzaro conservatore Papalovic comunista comunista punto e basta
E io credo che editare Mario in qualche modo significa anche fare i conti con questa cosa qui prendano sul serio non come un pezzo una comunità
Per fare i conti con il comunismo storico con la sua damnatio memoriae e con la difficoltà riattivare una vocazione comunista in tempi chiaramente non comunisti perché non ce ne sono tanti in giro artisti comunisti
Mario l'ha sempre fatto e ha riconosciuto o tra l'altro a a Toni Negri in occasione anche di quell'incontro Toni l'amico e non il nemico nonostante tutto come ha voluto sottolineare voi in quell'occasione
Appunto ha riconosciuto a Toni il merito di aver fatto altrettanto fa di essersi detto comunista e la sua storia di un comunista
L'incontro di di Mario con Toni Negri con Etienne Balibar a Parigi avuto un che di romantico il mistico e zero ricordo Toni affamato letteralmente e commosso Mario affettuoso molto toccato
E tiene era nervoso anche molto entusiasta che non vedeva l'ora di questo incontro
E poi furto anche a bucare a sgonfiare un po'tutto questo pathos o quando dopo la la tavola rotonda andammo dei lumbard c'erano i problemi di udito di tutti per cui che che che ha detto che dice Laura
Problemi sotto questo alleggeriva renderà tutto un po'più più goffo
Ha già i testi di Guerin qua sono stati pubblicati quindi non sto qui a riassumere quelli probabilmente credo Prato che in quella circostanza nessuno di loro ha detto cose inedite nei inaudite
Nel senso che ognuno di loro ha detto quello che aveva da dire e che potevamo anche predire troppo poteva aspettarselo
La cosa più bella forse è stato fatto di dimettersi tutti dentro una sala e di celebrare quella che Mario in cui occasionali
Finito come un'amicizia politica che inestinguibile proprio perché fondata sulla certezza di stare sempre dalla stessa parte
Tornando al alla questione dell'idea comunista questa questa parola questa dominazione questa vocazione che dicevo dovremmo prendere sul serio anche se complicato e non e non per l'Italia mente
Ecco mi viene in mente quel diritto all'esperimento che Maio rivendica la per gli otto operaie negli anni sessanta e che poi sempre all'intervista che citavo prima con la con Ciccarelli riesce a novant'anni
Diceva cito il che fare l'emiliano e purtroppo è mancato troppo presto come a mio parere troppo presto si è rinunciato esperimento settanta anni sono un soffio nella lunga durata dei processi storici
Poi in fondo perché liquidare il comuni sopra un esperimento di settanta anni che non è andato come doveva
E altrove nelle nel dagli su Benjamin che ho riletto in fretta e furia questa mattina perché mi ricordavo c'era qualcosa per luce perché siamo arrivati tardi eccoli Mario scriveva rispetto al passato che c'erano due piste possibili che si delineavano la la possibilità di non fare quel che è stato fatto e la possibilità di fare cioè di realizzare ciò che non era stato fatto
Prendiamo il ma perché non è questa la citazione Giani ma fra il senso suppose che state fatte non doveva esser fatte ma che ci son cose che non sono state fatte e potrebbero esser fatta
E e diceva anche appunto che la la la la luce che il tramonto della politica a proietta su questa storia recente ha il vantaggio tragico di illuminare queste possibilità niente a che fare con quella richiama la commedia di probabilità di probabilità che non cambiano nulla lasciamo tutto come allora questa luce crepuscolare che a suo modo è crudele e impietosa dischiude
Secondo mare una visione delle possibilità dell'impossibilità del comunismo forse l'unica consolazione per chi come noi arriva troppo tardi ma per per questo può arrogarsi forse il diritto a sperimentare e a ricominciare
Ora per concludere vorrei usare parole di Marius pure puro plagio fa parole scritte da Mario in onore di Pietro Ingrao non in occasione della sua morte ma del suo novantanovesimo compleanno nel due mila quattordici sono gli auguri di Mario a Pietro Ingrao credo che queste
Le sue parole appunto possano valere per Mario possa valere per nuovi si era sia Dio perfettamente a Mario e allora le leggo appunto facendo un copia incolla ma cambiando i nomi
I venti della storia o meglio della cronaca Spirano in senso contrario a tutto quanto Mario Tronti ha depositato nel suo pensare nel suo agire
La Quercia Tronti tuttora ci protegge
E ci rassicura che quelle solide radici niente e nessuno potrà mai sradicare
E sì a fondare una storia più grande lunga contrastata gloriosa che va al di là di ognuno di noi che non è finita forse solo interrotta
Riprendere quel filo riannodare alle nuove generazioni e adattarlo ai tempi nuovi ai nuovi bisogni a nuovi soggetti questo il compito che il pensiero di Mario ci lascia la sua lunga vita di combattente non domato è un evento simbolico da prendere come modello idea comunista e dura a morire questo ci dicono questi novantadue anni
Non sappiamo come e non sappiamo quando ma l'esistenza di Mario afferma che con questa idea ci dovranno ancora fare i conti i padroni del mondo malgrado tutti gli smemorati soccorsi al loro seguito
Grazie Jamila grazie dunque
Parallelo tra Pietro Ingrao e Mario Tronti viene sono due grandi presidenti del CRS quindi per noi prezioso questo
Gioco letterario che ha fatto già mila andiamo quindi alla conclusione con l'intervento di Vialli chiedo di mettere un po'd'ordine dove c'è troppa gente in circolazione siede devi e poi dovremo valutare anche di
Anticipare la seconda sessione che forse siamo previsto troppo in ritardo chiedo quindi a Lorenzo Dellai riaffacciarsi perché se all'asta da Luís il regista della seconda sessione perché a curare il libro perché è l'animatore di questo secondo punto e poi adesso ascoltiamo Ida chiesto lei di parlare alla fine non so che cosa dirà ovviamente però conoscendola non credo che faccia le conclusioni anzi semmai credo aprirà la ricerca vera e non lo sviluppo futuro di questo di questo dibattito di questo ricordo di questa anche attività scientifica appunto di riflessione sull'opera di Tronti i dati la parola grazie
Funziona sì
Sulla scia di quello che ha già fatto Massimo Cacciari anch'io chiuderò ma chiuderò sul problema del totalitarismo democratico ci arrivo un po'più avanti prima devo dire questo che quando qualcuno ha fatto parte intensamente della nostra vita e ci lascia la cosa più difficile da fare sottrarsi all'istinto di appropriarsene o di confondersi con lui o lei
Freud diceva prima e più difficile operazione che il lavoro del lutto deve fare
Restare in relazione con l'oggetto perduto ma senza appropriarsene e senza identificare ci si lasciare aperto di intervallo
Con altre parole ciò detto la stessa cosa poco fa cioè a Mila
Fra l'io e l'altro che il dolore della perdita tende a chiudere
E quindi lasciare all'altro in morte la differenza e la singolarità che lo hanno contraddistinto invita
Non permettere che l'io di chi resta prevalga su trentuno o Sulley Luís di chi non c'è più
Credo che abbiamo dovuto fare tutti questi esercizio prima di convocare invitato sappiamo che siamo in più tardo rispetto a quando Mario Ciarla sciato questa giornata perché per noi che ci abbiamo lavorato così ha stretto
Contatto veramente fare i conti con l'assenza è stato molto complicato
Comunque proprio perché credo che
Io non debba prevalere sul tu
A resistere o il più possibile
Diciamo la tentazione di dire io di raccontare l'amicizia incondizionata che c'è allegati
Man mano io da quando io l'ho conosciuto tardivamente perché io l'ho conosciuto
Nei primi neanche nei primissimi insomma circa metà degli anni ottanta
Da allora fino all'ultima telefonata che c'ho fatti quest'anno per il suo compleanno pochi giorni prima che lui morisse e Louis sapeva di stare male ma non ce l'aveva detto cioè per c'ha preservato tutti e tutte dal sapere
Oppure le ultime mail che ci siamo scambiate sulla guerra d'Ucraina
Non racconterò niente di questo io sono restato d'amicizia politiche affettiva come lui le descriverà di questo hanno già parlato
Walter e gli altri
L'importanza che più lui aveva l'andare insieme dalla stessa parte per la stessa parte e contro un'altra parte d'accordo o anche indiveri gente accordato
Divergente accordo che era molto tipico della nostra relazione perché io non faccio parte della prima cerchia di amici di Mario nasce che appunto per la dell'ago PRI sta che ha raccontato Rita sono arrivata dopo e quindi agiva tra di noi sia la differenza di genere che era presente in modo consapevole anche messa al lavoro diciamo lavoro teorico sia la differenza generazionale che ci disloca ava diversamente su alcuni nodi novecenteschi che erano anche noti teorici della ricerca di Mario e nodi spesso occasioni di dissenso
Il giudizio sul sessantotto per esempio il giudizio sugli esiti della rivoluzione femminista
La necessità per l'UI e l'impossibilità per menti una riforma una nuova forma partito
Oppure per dire cosa è ancora più grandi l'atteggiamento verso il laboratorio novecentesco americano non solo verso quell'Europeo
Un mio grande rimpianto è non averlo non essere mai riuscita a convincere Mario a visitarlo da vicino per laboratorio americana
Dunque pure senza indugiare su tutto questo io però devo pubblicamente dirgli grazie
A diciamo sciogliere pubblicamente il debito simbolico che ho contratto con lui
Grazie per quell'amicizia per un'interlocuzione che mi ha aiutato a leggere quello che capitava in Italia e nel mondo per quarant'anni
Grazie per avermi insegnato a leggere il presente con i classici è grazie anche per avermi sempre soste sostenuta e incoraggiata
Come pochi hanno fatto dei voti
Grazie soprattutto sperso analizzando il discorso per avere testimoniato con la sua esistenza uno show un certo stile
Del lavoro intellettuale quello di cui ha parlato poco fa Mauro molto con molta precisione
Per aver incarnato una figura di intellettuale che non c'è più contemplativo militante secondo i casi come diceva Luís con una civettuola citazioni di Musil ma sempre di parte in un tempo in cui le parti le differenze si dissolvono nel tutto conforme un intellettuale pubblico che faceva della che non lesina va la presenza ma che faceva dell'assenza e anche dell'invisibilità un'arma in un tempo dominato invece dall'obbligo della presenza e infine un filosofo di prima grandezza che non ha mai ceduto all'obbligatorietà della regola accademica delle note a margine insomma lo spirito libero dentro e contro la contingenza anche se sempre più tentato negli ultimi anni di sostituire al dentro contro un fuori assoluto
Con una dichiarazione di estraneità da una Doxa che gli risultava ormai insopportabile
Va be'naturalmente se queste è stato lo stile di tronchi anche questo non ci ha detto Mauro
Questo è molto difficile da ereditare molto difficile da imitare così come è molto difficile delimitare Teri evitare il ritmo è la qualità particolare della sua scrittura
Questo sì per noi possiamo sperare solo che ce l'abbia in qualche modo contagiato no
Invece poi c'è la questione della sua eredità scritta notte il suo lascito della sua del suo pensiero con consegnato ai testi
Quindi c'è un come della sua eredità che appunto nello stile Tronti e poi c'è un che cosa
E riguarda ha ragione dice a Mila e questioni tutt'altro che liscia
Come evitare Tronti è sempre tutt'altro che riesce ad evitare qualunque cosa e perché l'eredità non si riceve passivamente l'eredità è sempre una decisione non di chi la trasmette ma di chi la riceve
è un è un gesto soggettivo è un impegno soggettivo che si prende
Ma comunque per quello che riguarda Tronti è anche vero che l'eredità la questa eredità è un suo tema
Sul tema
Di pensiero riguarda appunto il che fare delle Rita storica del movimento operaio che lui si sente obbligato ad assumere che ci chiede di assumere
E però riguarda appunto anche il nostro impegno ad assumere il suo lascito e a tra mandarlo
Contenendo il pur inevitabili tradimenti
Io voglio dire su questa questione della dell'eredità che Mario lascia due cose
Preliminari appunto al lavoro più organico che il PCI proponiamo di fare sul suo pensiero nei mesi a venire
La prima cosa è questa che Mario cioè molto facilitato il compito lasciando le cose molto in ordine
Conferendo il suo archivio al Senato ne parlerà poi Lorenzo Teodonio petardi
Predisponendo la ripubblicazione dei suoi libri ormai introvabili lavorando fino all'ultimo giorno Antonia ci ha raccontato proprio fino all'ultima sera letteralmente al testo che vedrà la luce postumo prossimamente
E che ha un po'un valore di compendio del suo percorso soprattutto più crescente ma non solo questo Mario c'ha anche lasciato sparse e non solo sparse come dirlo adesso delle tracce precise su come leggere il suo percorso di ricerca
Su come leggerlo tutto intero e cioè non come tante volte è avvenuto ordinandogli spezzettando lo per rotture successive
Bensì ribadendo che si tratta di una ricerca fatta sì di stagioni diverse ma mosse sempre dalla stessa intenzione
E orientate sempre Allo stesso scopo c'è per esempio un piccolo testo credo sconosciuto ai più
Pubblicato in uno dei libri di Mario curati da Pasquale Serra dall'estremo possibile
E questo piccolo teste un'autobiografia filosofica scritta da Mario per la serie filosofi italiani i Bompiani dove Tronti racconta Tronti vita operanti
Parlando di sé in terza persona e molto divertente da leggere e fornendo anche tutte le chiavi necessarie compresa la chiave dell'ironia
Per cogliere il suo percorso per l'appunto tutto intero
Ora io qui è inutile che le ripercorrerà le tappe perché è stato già fatto dal diciamo dalla dall'incontro con il Marx del Capitale di ridurlo triste contro la tradizione storicista del marxismo italiano la scoperta del punto di vista operaio inseparabile
Sottolinea sempre Mario dalla scoperta del pensiero negativo della cultura della crisi
La cosiddetta svolta dell'autonomia del politico nel settantadue che tanto svolta non era il seguito trentennale del corpo a corpo con i classici del pensiero politico moderno la fase della teologia politica
Quinta ultimo dopo l'ottantanove novantuno il pensiero della fine così lo chiama Mario
Finisse europei fine del Novecento fine della politica moderna che virgolette indecisa polemica con le letture democratiche progressiste del cambio di stagione apre il fronte della critica della democrazia politica chiusa la citazione
Ecco io una cosa posso e voglio dire con la certezza di non tradire il pensiero di Mario
Mario considerava quest'ultima stagione della sua ricerca quella che appunto apre il fronte della critica dell'economia politica
Dirompente quanto e più della Perina
E se una cosa non voleva che accadesse sapendo tuttavia perfettamente che sarebbe accaduto a come infatti accaduta era che lui venisse incastonato in morte in quell'icona del padre dell'opera Isma'italiano
Che certo non gli dispiaceva affatto e che certo lui non disconosceva ma che aveva già rischiato di imprigionarlo invita nona volta Luís scrisse questa battuta
Un consiglio mai scrivere un libro di successo per giovani si rimane per tutta la vita quella cosa lì
Ho riflettuto su questo destino di Mario di essere incastonato lì
Leggendo i ricordi che gli sono stati dedicati quest'estate quasi tutti imperniati su questa formula non so quanto riflettuta e quanto saputa io la sentivo ripetere per esempio dei conduttori TG ITC Roma
Chi sa che vorranno dire dicendo che è morto il padre dell'opera Isma'italiano comunque là diceva no
E invece nessuno ha ricordato o forse soltanto qualcuno
Ma non certo né in media mainstream
Il flicorno ha ricordato appunto l'ultima stagione il fronte appunto della critica della democrazia
Che è anche la più urticante per il senso comune politico di oggi e siccome quando Mario mancato per tenerlo ancora un po'vicino riletto i suoi testi davvero tutti
Mi sono fatta la seguente idea
Certo nessuno può negare tutto oggi il valore dirompente di operai e Capitale
Quel valore resta tutto se si considera l'impatto che quel libro avuto sull'ortodossia del marxismo italiano degli anni Sessanta
Perché quell'ortodossia l'ha conosciuta io so diventata tutto ha cominciato a leggere Marx quando era già stata messa in discussione anche grazie al libro
Di Mario
Ma comunque nessuno nega il valore dirompente di quel libro così come resta il valore dirompente del pamphlet sull'autonomia del politico
Per il suo impatto sull'economia cinese smonta il marxismo questa volta soprattutto radicale no quello che infatti dei commi dei compagni stessi di Mario che hanno continuato a ritenere quel libro il libro del tradimento
Però entrambi quei testi
Sono stati in qualche modo assorbiti
Dalla la cultura critica dalla cultura marxista il primo è entrato a far parte della galleria dei classici in Italia e all'estero
Grazie anche a un lavoro di contorno che è stato fatto soap opera ISU italiano all'interno della cosiddetta Italia Antinori
E oggi può essere onorato riconosciuto l'importanza di operai capitale paradossalmente anche da quanti te la questione operaia francamente si erano dimenticati da tanto tempo
Allegramente
Il secondo
L'autonomia del politico non può più scandalizzare nessuno dato che nessuno tranne forse il più diciamo accaniti Negri anni
Penserebbe oggi che una strategia sovversiva possa fare a meno di misurarsi anche sul terreno del politico
Quello che invece resta indigeribile urticante come dicevo prima e come tale viene sistematicamente rimosso e proprio l'ultimo Tronti che anche il più profetico più scandaloso
Profezia scritto Mario il profeta non vede il profeta scusate non vede il futuro perché il presente vede nel presente quello che gli altri non vedono e dice del presente quello che gli altri non vogliono ascoltare
Qual è stata dunque la profezia dell'ultimo Tronti e che cosa ha detto del presente che gli altri non vogliono ascoltare
Quello che Mario definisce pensiero della fine si può anche intendere da inteso secondo me come scrittura del lutto
Come pratica di elaborazione del lutto dei comunisti per la fine del comunismo di cui parlava derivi dall'inizio degli anni Novanta indicando già lì un punto problematico per quello che lui del ritardo che amava l'inconscio geopolitico globale Mario Tronti è uno che quel lavoro dell'urto se le assunto se ne è fatto carico come sempre accade nell'elaborazione dei lutti anche questo suo lutto è passato per fasi e tonalità malinconiche no
è stato accusato per esempio la politica al tramonto di essere un libro malinconico ma a un certo punto come tutte le elaborazioni riuscite dei lupetti
Ha proposto uno
Ha prodotto una uno scatto in avanti no un ha generato qualcosa
Che cosa ha prodotto una spinta diciamo nuova
Che consiste sono parole di María non più in un tentativo di aggiustamento dell'analisi critica ma nel rovesciamento del tavolo del discorso dominante di quale discorso del discorso che ha occupato la scena dall'ottantanove in poi che è stato il discorso dei vincitori della guerra fredda e che è stato il discorso di tutte le parti
Della destra e della sinistra
Di una sinistra appunto incapace invece di fare il suo lavoro dell'indulto rovesciare il tavolo quindi dopo l'ottantanove novantuno dopo il biennio bianco
Significa ancora una volta esattamente come all'inizio dell'opera Isma'e rifiutare la vulgata progressista di come vanno le cose del mondo
Rifiutare la versione delle magnifiche sorti della storia successiva alla catastrofe geopolitica del crollo dell'Unione Sovietica rifiutare
La vulgata delle magnifiche sorti e progressive di una democrazia che conquista tutto il mondo con o senza le armi purtroppo spesso con
Ora questo rovesciamento del tavolo segue due direttrici una che guarda all'ordine mondiale l'altra che guarda alle sorti dei sistemi politici detto molto in sintesi ho finito guardate
Il biennio bianco ottantanove novantuno non inauguro in un'epoca di progresso pace e libertà come c'è stato detto da tutti
Invece in aula un'epoca di restaurazione capitalistica neo liberale aggiungerei io
Caratterizzata da una regressione antropologica regressione dall'uomo politico russo all'uomo economico russo una regressione diciamo a prima del Novecento a un ritorno di ottocento
Sul piano geopolitico l'ordine mondiale imposto dei vincitori è in realtà un disordine belligerante
Che sostituisce il conflitto politico civilizzato fra i due blocchi della guerra fredda con lo scontro di civiltà
Deciso su base morale uno scontro permanente da occidente tra Occidente e resto del mondo e questo lo vediamo tuttora no
Nello scenario che ci viene rimandato in questi giorni dalla tragedia mia mediorientale sul piano delle forme politiche sì cosa succede dopo l'ottantanove novantuno che la democrazia vince e compie la sua parabola che cosa vuol dire questo compimento della democrazia
Su cui tante volte Mario ha insistito vuol dire che compie tutte le sue premesse finisce diciamo
Quella posizione dei critici della democrazia che anche insomma
è stato una posizione per esempio molto Bobbie Ann hanno dei teorici della democrazia più intelligenti e più aperti per cui la democrazia incompiuta doveva ancora onorare le sue promesse no e i guai della democrazia erano le sue promesse mancate non è vero scrive Tronti la democrazia
è quello che è diventata a inverato le sue promesse quindi il problema le sue premesse il problema non sono le sue promesse mancate ma sono invece le sue premesse realizzate e in queste premesse realizzate c'è una matrice identitaria insita proprio nel nome
Dell'unità programmatica di De mosse Kratos che produce un potere senza autorità
No ne parlava cacciati poco fa
Un potere perennemente indebitato con il consenso dell'opinione pubblica di una società civile diventata opinione pubblica
Queste il nocciolo della deriva populista che ben conosciamo ma non c'è solo questo c'è anche nelle premesse realizzate della democrazia
Una valenza omologante dell'uguaglianza che sopprime o scoraggiato la differenza e dunque la libertà sì essi si aggiunge a questo diciamo l'integralismo democratico
Con cui la democrazia si è imposta quasi come una religione universale volta alla conquista del mondo dopo la fine della guerra fredda
Voi vedete che si appanna così la distinzione tra totalitarismo e democrazia che invece è un perno della narrativa dominante
Ed emerge una dimensione totalizzante e totalitaria intrinseca alla democrazia che è appunto il totalitarismo realismo democratico come lo chiama tronchi su cui prima ci invitava giustamente ha puntare il faro dell'attenzione
Massimo Cacciari
Perché perché questo oggi il lato più urticante lo ripeto per la terza volta del pensiero e delle ritardi Tronti disturbare
La convinzione che la democrazia sia l'unico regime pensabile possibile
E l'unico regime che garantisca libertà laddove per l'UE il compito teorico diventa proprio quello di separare
La libertà
Intesa come spirito quello che lui chiamava di recente lo spirito libero quindi solo tra libertà di pensiero
Dall'omologazione e dal conformismo democratico non si tratta di diventare antidemocratici lo strappo scrive Mariolina dello spirito libero e teorico senza immediate conseguenze politiche
Si può fare oggi critica della democrazia politica accettando difendendo sviluppando riformando i sistemi politici democratici
Si può lottare per i diritti l'importante e non credere di averne club Piero Thelma
T orna lavoreremo come CRS forse questa chiave mi sembra molto interessante cioè che proprio la parte più urticante
Di Tremonti è quella più feconda anche diciamo evitando certe letture un po'i santificazione insomma sempre accomodanti quindi rifletteremo insomma anche su quest'ultimo punto debole su tutto il dibattito veramente molto molto ricco e interessante io vi ringrazio tutti per l'attenzione per la pazienza a questo punto passerei alla seconda sessione di cui Lorenzo è protagonista si ancora guai
Scusate prima di passare rifare la pausa e di passare pare la seconda sessione
Voglio ribadire qui ringraziare intanto
No tutti anche chi ascoltata ha partecipato con attenzione
A quest'anno giornata questa
Ricordi
Confermare l'impegno del CRS a organizzare realizzare
Ah bene nei tempi che però ovviamente richiede l'onere i King Kong richiesti l'onere di questo impegno c'è quello di un convegno distrugge o di approfondimento orientata ovviamente
Sul pensiero
A oggi Mario Tronchetti
E
Naturalmente noi abbiamo registrato tutto parte né ci sono state già indicazioni
Ultimamente feconde che possono essere secondi nella giornata di oggi e che
Valuteremo voglio ricordarvi che al tavolo qui alla mia sinistra
C'è
Si può acquistare il libro quello dell'appunto l'Atlante Turano Atlante della memoria operaia
Si può apprendere il cartoncino e chi vuole e non è impressionato può fare anche la tessera al CNS
Grazie
E vista alla io direi che ci rivediamo qui tra una ventina di minuti prendiamo un po'd'aria facciamo esigenze fisiologiche gambe che si devono muovere caffè quindi direi diciotto e venti Bairo preso insomma tra una ventina di minuti ecco