Premierato forte? L'avvio del dibattito sulla riforma costituzionale nella XIX Legislatura

E oltre che generazionale come mi suggerisce i professori nella che credo Angelo tu sia pur essendo più giovane sottoscritto il decano del Dipartimento quindi
Bene allora volevo
Portare un saluto formale ma anche sostanziale
All'avvio di questo di questo incontro che rappresenta
Anche un percorso culturale e e intellettuale oltre che accademico cioè
Il fatto naturale che l'università e in particolare il nostro dipartimento segua con particolare attenzione l'evoluzione del dibattito legislativo e istituzionale
E sono molto lieto che il professor Olivetti
Abbia radunato diverse generazioni di studiosi a partire dagli studiosi più più giovani che escono o che frequentano scuole di dottorato e anche illustri colleghi gli illustri colleghi
Costituzionalisti del nostro dipartimento e illustre collega a questo punto dell'università Dennis alla Sapienza e quindi del del sistema accademico della nostra della nostra città
Quindi benvenute e benvenuti a tutti
Mi limito da diciamo così spettatore impegnato su questi temi anche se con un profilo di carattere più storico che costituzionale a
Sottolineare le due prime parole o esattamente un sostantivo un aggettivo di questo nostro incontro che ha come titolo premierato forte punto interrogativo l'avvio del dibattito sulla riforma costituzionale nella diciannovesima legislatura la parola premierato
Che non compare nell'articolato che giustamente il professor Olivetti ammesso come sfondo della nostra seduta di questo pomeriggio e la parola forte
O più esattamente l'aggettivo che per cercare di capire se questo si applica al momento generativo
Della nuova istituzione cioè al momento elettorale o il o al momento dell'esercizio dei poteri del medesimo e questo appunto investe tutta una serie di questioni di diciamo così di di bilanciamento che sono veramente molto rilevanti per cui questo dibattito non è solo un dibattito sul essere favorevoli o contrari a questa iniziativa ma è anche un dibattito sullo stato delle nostre istituzioni e concludo su un'altra questione la questione dello sguardo cioè questa questa proposta
Dove guarda guarda un po'indietro guarda un po'in avanti guarda un po'dentro i confini nazionali guarda un po'fuori i confini nazionali
C'è tutta una storiografia sullo sguardo
E credo che possa essere questo tema possa essere anche applicato al al dibattito istituzionale forse anche dandoci qualche risposta un po'sorprendente
Rispetto alla realtà dei fatti appunto politico istituzionale ma non mi voglio diffondere oltre ringrazio tutte e tutti della della partecipazione augurando veramente buon lavoro do la parola passo la parola Marco
Allora ringrazio innanzitutto il magnifico rettore per
Avere patrocinato e coorganizzazione questo seminario di oggi anche per le parole introduttive non formali che ceretta essendo un esperto studioso di questioni istituzionali anche se dal punto di vista storico e non diciamo così del diritto positivo vigente dunque aggiungo solo una cosa informativa che Label sotto il quale organizziamo questo evento che è il nostro centro di ricerche leopoldo Elia Trail
Che sempre per impulso del rettore abbiamo costruite presentato in questa stessa sede nel mese di marzo questa è una delle iniziative che piano piano per primo organizzando con queste modalità anche un po'miste
Sia dal punto di vista generazionale sia anche dell'interazione tra chi e qui o a pieno titolo nel senso che incardinato o come docente
Esterno presente professor Ronga e colleghi di altre università in particolare di università romane fatta questa premessa io mi limiterei
In sedi introduttiva
Oltre che se non sbaglio a ricordare che siamo su radio radicale non quindi dovremmo essere registrati dunque ecco quindi mettere in questa in questa sede introduttiva a dire alcune cose secondo me di metodo ovviamente si tratta di un di un di un disegno di legge costituzionale che apparentemente modifica soltanto pochissimi articoli della nostra Costituzione
Che tuttavia va a toccare quello che per quanto il costituzionalismo si sia trasformato e abbia assunto le forme più e contenuti più vari io appena licenziato un piccolo scritto sulla riforma cosa ne che ha inserito lo sport nella Carta costituzionale
Però per quanto appunto il diritto costituzionale formale contemporaneo non solo in Italia si assumendo i contenuti più vari impensabili anche solo quando io mi sono laureato circa trent'anni fa
Resta comunque il cuore del diritto costituzionale cioè la forma di governo quello senza il quale una costituzione non è una Costituzione probabilmente no
E e quindi il numero di articoli non misura certo l'importanza di questo di questo testo
Che ricordo appunto modificherebbe l'articolo cinquantanove di minando i senatori per ma senatori a vita di nomina presidenziale
Modificherebbe marginalmente lo scioglimento delle Camere anche se poi sempre bisogna pensare su quanto sia marginale ma comunque consentirebbe soltanto scioglimento congiunto se non ho capito male per due camere l'articolo novantadue
Che inserirebbe l'elezione diretta del Presidente del Consiglio assieme ad alcuni principi sulla legge elettorale non si sa quanto esaustivi e non si sa quanto lasciando quali margini alle fonti subordinate
L'articolo quattro che poi modificherebbe la norma che regola il rapporto fiduciario e in particolare la formazione in qualche modo del governo e infine una norma transitoria
Non entro nel merito di questa questione perché descrivere raccontare commentare criticamente questo testo è l'oggetto del seminario e sarà compito delle persone che nei si succederanno commette a questo tavolo
Farei solo tre osservazioni molto generali di angolatura ecco lo sguardo di cui parlava il rettore di angolatura da dalla quale guardare a questo testo costituzionale mi sembra che ci sono tre tipi di domande che possiamo porre al testo a meno che non si muova da una visione apocalittica cioè dal
Riprendiamo l'apocalittici e integrati di Umberto Eco la visione apocalittica e qualsiasi forma di elezione diretta del capo del governo del capo dello Stato ci porta fuori dal modello democratico a me come studioso di diritto positivo e anche un pochino diritto comparato questa tesi non pare sostenibile perché altrimenti dovremmo dire che appunto la maggioranza per sistemi ritenuti democratici consolidati del mondo tali non sono
Naturalmente questo si poteva anche sostenere limitatamente all'Italia sostenendo che anche se negli altri Paesi sistema può essere democratico con l'elezione diretta del capo dello Stato le tavole governo però da noi Leffe l'introduzione di questa riforma avrebbe effetti devastanti aprendo la via automaticamente necessariamente ha una forma di autoritarismo incompatibile con i principi della democrazia comuni in Europa quindi io non so che qualcuno sosterrà queste cose non non le non le considero forse abbia un po'carica pur rese caricaturale kit credibili in questa maniera però mi sembra che anche se ci poniamo nella prospettiva integrata cioè diciamo prendiamo atto che c'è questa proposta
Del governo che non è nuova avremo le intere interventi di carattere storico
E che non è stata necessariamente sempre sostenuta era forse di centrodestra tanto per pene prendere atto della composizione politica dell'attuale governo
Quindi se muoviamo da questa prospettiva molti di quei siti che questa riforma pone sono tantissimi io nei enuncio aerei tre uno è diciamo così lo sguardo storico sempre entrare nel campo dei colleghi che parleranno tra poco quanto meno dal punto di vista della coerenza di questo intervento normativo con l'evoluzione della nostra forma di governo diciamo in generale dal del dopoguerra ma in particolare
Nella fase cosiddetta maggioritaria quella che qualcuno per un po'di anni ha chiamato Seconda Repubblica adesso si parla di terza quarta abbiamo perso il conto comunque
Della fase caratterizzata dalla prima riforma elettorale maggioritaria
Questo disegno di legge considerate si inserisce in questo percorso oppure e apre un percorso completamente diverso che non ha nulla a che fare con esso ecco questa è la prima domanda che io mi porrei
La seconda domanda
è una domanda
Che può essere impostata sia dal punto di vista del diritto comparato anche nel diritto europeo ma che io in passerei dal punto di vista del diritto così sarà italiano
Come i presenti almeno i colleghi sanno e probabilmente anche molti degli altri la la revisione costituzionale del nostro di lamento incontra dei limiti che oltre a quello espresso della forma repubblicana sono sintetizzati dalla giurisprudenza considerati ormai dalla dottrina si può essere d'accordo o meno su questo nella formula dei principi supremi dell'ordinamento costituzionale quindi la domanda a questo punto diventa
Soprattutto di coerenza con il principio democratico questa riforma viene presentata ed effettivamente può essere letta come un ampliamento dei mezzi a disposizione la democrazia l'elettore ha un posto in più
Quello per eleggere il primo ministro oltre a quello che che ha per emergere le camere ma la democrazia è una realtà un un principio un sistema di organizzazione
Un criterio giuridico molto più ampio di questo e e e attiene all'incastro tra le scelte che sono a disposizione degli elettori
Vede diverse procedure
Con cui questo viene fatto ma anche a per esempio alle regole sulla campagna elettorale sul sistema dei partiti
Su su sulla positiva di scegliere i singoli deputati pensiamo tutte le critiche che la legge elettorale del due mila cinque subito perché non prevedeva il voto di preferenza e quindi insomma il discorso sulla democrazia in realtà un discorso molto complessa e il terzo a terza domanda
Che anch'essa può essere impostata dal punto di vista dei principi supremi ma volendo anche letta l'ottica diritto comparato eh
Se il sistema che ne verrebbe fuori sarebbe un sistema
Equilibrato dal punto di vista dei rapporti tra i poteri dello Stato ossei questo intervento a chirurgico apparentemente molto mira tono quasi con quelli fatti con laser invece di quelli che squarciano le persone
Non ho squilibri in realtà pur con questo intervento così mirato il rapporto tra i diversi poteri dello Stato
Soprattutto tenendo conto
Di quello che la nostra Costituzione non solo nel testo scritto cioè non siamo comunque nel mille novecento e quarantotto al primo gennaio siamo alla fine del due mila ventitré la nostra Costituzione ha già compiuto settantacinque anni
E in questi settantacinque anni tutto una serie di dinamiche si sono sviluppati quindi qui questo la professoressa Fabrizio anche detto se non sbaglio in un editoriale sul federalismo recente per esempio
Qui ci sono mi viene in mente una battuta di leopoldo Elia al convegno dell'Aci del due mila e uno no dobbiamo tutti chiedere perdono per i peccati commessi dalla tredicesima legislatura in pensieri parole opere soprattutto i commissioni che ci sono peccati di omissione allora
Si può una volta introducendo l'elezione diretta lasciare così come l'articolo settantasette sapendo com'non come lo volevano i padri costituenti i decreti legge come
Fenomeno del tutto eccezionale ma come funziona effettivamente in questo tempo ed è solo uno dei tanti esempi l'altro il bicameralismo
Come impatta sul bicameralismo questo sistema ecco insomma quindi questa è una serie di quesiti ma non vogliono assolutamente ingabbiare il dibattito vogliono è solo un primo spunto di riflessione non a caso Rio impostati in forma di domanda
E adesso io passerei invece la parola ai colleghi che
Che abbiamo invitato intervenire e che ringrazio per avere accettato e con alcuni ai quali abbiamo core gambizzato l'evento comincerei con i giovani quindi con non so chi dei due parlerebbe prima tra voi serenità e tutte e due comunque è il più con i due sì accetto
Francesco
E ok e anche se anche il dottor in Bellone ci vuole raggiungere su questo tavolo quindi io procederei in questo modo chiederei prima confuso dottor Benedetti Filippo Benedetti dottorando perché ormai ha consegnato la tesi ma quindi vale ancora però l'espressione dottorando nel nostro dottorato in economia civile se non sbaglio ma e come Contemporary sempre ah no lui è in Contemporary io ma lui è economia civile buongoverno meno sì quindi contemporaneo Manisco in un dottorato internazionale molto importante che abbiamo nell'altro dipartimento della LUMSA qui a Roma
Che che appena concluso un dottorato su un tema diverso da questo
Che che riguarda soprattutto all'evoluzione costituzionale dell'Iran quindi un modello sparisse quale speriamo che nessuno voglia andare nel dibattito sulle riforme costituzionali in Italia io me lo ricordo anche come mio studente il primo giorno in cui sono
Sono stato qui all'annuncio quindi con molto piacere che gli do la parola per dieci minuti al decimo minuto io farò un segnale per dare eventualmente un altro minuto di tempo perché vorremmo che tutti avessero la possibilità di di interloquire e quindi prego grazie professor Olivetti buonasera
Ringrazio anzitutto la la LUMSA e il rettore Bonini per avermi invitato in questa sede
E il mio breve intervento vorrebbe essere un analisi sui documenti per per punti sparsi su
Questa riforma costituzionale annunciata a inizio mese dal Governo e presentata otto giorni fa al Senato avendo riguardo di un aspetto particolare cioè
La questione del possibile impatto di questa riforma su la gestione del vincolo esterno il vincolo il vincolo europeo
Come primo punto di analisi partirei proprio dal disegno di legge costituzionale atto Senato numero novecentotrentacinque lo vediamo qui una parte presentato dal governo
Il cui incipit dicevo prima del dell'articolazione degli articoli e afferma che l'obiettivo della riforma è cito di offrire soluzioni a problematiche ormai risalenti conclamate della forma ricoveri italiana cioè l'instabilità dei governi l'eterogeneità e la volatilità delle maggioranze il trans cubismo parlamentare
Criticità proseguì il testo
Che hanno prodotto riflessi significativi non solo sull'assetto istituzionale del Paese ma anche e soprattutto in campo economico e sociale con risvolti ben percepibili quotidianamente nella vita dei cittadini
E questo incipit bensì collega tematicamente a alle parole della Presidente del Consiglio in occasione della conferenza stampa del tre novembre
A seguito del consiglio dei ministri in cui era stato approvato il disegno di legge costituzionale e in quell'occasione la presidente Meloni fece il seguente ragionamento
Tra il due mila e il due e il due mila ventidue Italia Francia e Germania hanno avuto rispettivamente vice Eva nove quattro e tre vertici vertici esecutivi di razzi nello stesso arco di tempo Francia Germania cito dal dal da l'intervento sono cresciute di più del venti per cento l'Italia è cresciuta di meno del quattro per cento
Ecco diciamo l'analisi dei numeri interessa relativamente se non altro perché la terminologia che è stata usata dalla presenta il Consiglio è stata quanto meno vaga e non è chiaro ben in che cosa consista questa crescita se sia prodotto interno lordo PIL pro capite reddito nazionale lordo produzione industriale crescita demografica e tutti gli indici scrivo ho fatto una piccola ricerca e che non che mostrano ciò così una forbice così sproporzionata tra tra i tre Paesi citati
Però vale comunque la pena soffermarsi sul ragionamento
Sottinteso
In queste parole cieco ragionamento che mette in relazione di diretta dipendenza stabilità dei governi e crescita un nesso tra l'altro che difficilmente regge alla prova della storia sono altro perché
Tra negli anni Cinquanta e Sessanta lì in quel ventennio e l'Italia cresceva con un tasso
Di PIL del sei per cento con ventuno governi diversi
Ma ad ogni modo leggendo i testi dei disegni di legge delle riforme costituzionali post mille novecentonovantaquattro che intervenivano sulla forma di governo la cosa interessante è che è possibile apprezzare una certa cesura nell'utilizzo di argomenti relativi all'ambito economico per giustificare una data riforma
E
è molto interessante vedere per esempio che non si trova nessun argomento di questo tipo nel disegno di legge costituzionale presentato al Parlamento dal governo Berlusconi secondo nell'ottobre del due mila e tre
Atto Senato numero due mila cinquecentoquarantaquattro quattordicesima legislatura quello che poi non fu sanzionato nel referendum costituzionale del due mila e cioè
Ma l'esatto contrario accade se si legge invece il disegno di legge della riforma cosiddetta Renzi Boschi Atto Senato mille quattrocentoventinove diciassettesima legislatura il quale faceva riferimento cito uno all'esigenza di adeguare l'ordinamento Italy interno alle recenti evoluzione della governance economica europea
Due alle sfide derivanti dall'internazionalizzazione dell'economia dal mutato contesto della competizione globale
E tre all'autonomia finanziaria delle autonomie territoriali e all'esigenza di coniugare quest'ultima alle rinnovate esigenze di governo unitario della finanza pubblica connesse anche gli impegni internazionali
La tendenza alla per così dire economici inflazione del dato politico non è diverse sappiamo benissimo una tendenza recente
Settantanove l'ultimo Governo di solidarietà nazionale cadde
Sullo SME
Però è interessante notare appunto questa cesura no che segnala l'utilizzo di di argomenti di tipo economico a sostegno di riforme costituzionali
Con un punto di svolta a interessanti insomma che è passato un po'sotto traccia ma che ha avuto una rilevanza importante nella storia costituzionale italiana cioè la riforma costituzionale del due mila e dodici
Cioè quella che introdusse il pareggio di bilancio in Costituzione facendo seguito al all'al fiscal compact seguendo come dire la la lunga marcia del del percorso opposto Maastricht
E che in Italia a livello costituzionale ebbe come punto di partenza
Anche la diciamo così la riforma dell'articolo centodiciassette all'interno del contesto e la riforma del titolo quinto laddove si stabilisce che la potestà legislativa attribuita allo Stato e le Regioni
In conformità tra le altre cose con l'ordinamento comunitario
E questo porta a considerare un altro punto della riforma costituzionale in particolare un comma che è stato in che che si vuole introdurre nell'articolo novantaquattro definito cosiddetto comma antiribaltone
Che prevede che sono un parlamentare della stessa maggioranza il Presidente del Consiglio eletto i possa subentrare nel caso in cui questo questi c'è sì anticipatamente dalle sue funzioni e comunque col fine esplicito di attuare il medesimo programma di governo
L'impressione c'è o meglio perché impressione porpora certezza espressa
è che attraverso questa riforma costituzionale l'attuale maggioranza di centrodestra Puglia tra le altre cose perimetrare se non eliminare proprio a livello costituzionale un problema di tipo politico
Che assi dei risvolti istituzionali a cascata ma e prima di tutto un problema politico
Cioè la tendenza ad appaltare diciamo così la la gestione di tornanti critici della politica nella dalla vita politico-istituzionale del Paese a quei governi sbrigativamente il chiamati cover Unitec mici
E ciò induce a chiedersi può sappiamo benissimo negli ultimi anni Monti
Nel due mila undici Draghi recentemente
Ci appunto induce a chiedersi quali effetti possa avere questa in