Educare i diritti umani. Nel 75° anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani

Ho benvenuti
Iniziamo questa giornata anche a una festa dei diritti umani più che una giornata di studi innanzitutto i ringraziamenti che sono dovuti al Senato della Repubblica che ci ospita la senatrice Cecilia D'Elia membro della commissione straordinaria per la promozione dei diritti umani
E Amnesty International
Che ha promosso questa iniziativa coinvolgendo la nostra università di Roma Tre e rinnovando una sinergia che ci ha visto collaborare già nel due mila e diciannove nel trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
Grazie soprattutto alle scuole a voi ragazzi ai docenti
Già nel mille novecentottantasette un libro curato da norma Besta entravo e jockey scendendo e Human Rights
Ricordava come l'educazione ai diritti umani debba essere soprattutto educazione per i diritti umani cioè andare oltre insegnamento teorico di norme astratte per diventare invece l'azione trasforma attiva che rende innanzitutto la scuola e l'università un ambiente sociale educativo improntato a quegli stessi valori che si vogliono proteggere
Quindi
è chiaro che l'università e la scuola per educare i diritti umani non devono avere barriere gerarchiche o discriminatorie queste quanto più che mai attuale in questi ultimi giorni quando leggiamo illustri storici venerabili maestri
Attaccare la scuola pubblica per essere troppo inclusiva con un linguaggio talvolta etnici stabilisse sta sessista
Invece la vostra presenza dimostra che la scuola italiana sta bene sta lottando per rinnovare la propria funzione educativa ne siamo molto contenti siamo a pochi giorni dalla Giornata della memoria dal ricordo della Shoah
La memoria ma un libro curato nel mille novecentonovantasette lo devi di sci ma ne devi di farne Kiss
Guide ma fra l'eclisse di collocarsi Human Rights di mo'pratiche Cities principe
Che esplorava la relazione tra memoria ed educazione alla cittadinanza attiva tra consapevolezza storica
E azioni civile e sottolineava appunto l'importanza di un apprendimento attivo degli studenti una didattica partecipativa che faccia dei ragazzi non soltanto dei custodi della memoria
Ma anche degli agenti attivi del cambiamento sociale nei contesti sociali dove vivono nei contesti nella loro vita quotidiana del loro vissuto ma anche a livello globale
E proprio ispirandoci a questa didattica che noi di Roma Tre
Posso dirlo insomma con con un se con un legittimo orgoglio il nostro dipartimento d'avanguardia della pedagogia
Di Paulo Freire della pedagogia trasforma attiva che insegna un pensiero critico per analizzare le condizioni sociali che portano alle disuguaglianze la violazione dei diritti umani e per prevenirle e in quest'ottica facciamo Uncle lavoro di rinnovamento della didattica della storia
Quella che i tedeschi sono un po'avanguardie su questo campo chiamano anche tante che chic tenevo Applied history la storia applicata che la missione diciamo cinque punto zero di quella che quarant'anni fa insomma negli anni ottanta si chiamava Pardi chissà di c'è una storia pubblica che cerca di
Operare promuovere una coscienti inserzioni civile adesso lascio la parola alla nostra direttrice la professoressa Paola De Lucchini
Grazie si sente e si e
Grazie Maria Luisa subito mi sono preoccupata dei diritti altrui l'ordine aveva la presidente
Per la direttrice generali di Amnesty International Italia data
L'aria bello e e va bene siamo sullo stesso piano sullo stesso tavolo e siamo insieme nel portare i saluti a questa ma lei iniziativa quindi mi trova anch'io a condividere tutte le parole
Di Maria Luisa Sergio che insieme alienante ti odiano organizzato con la senatrice Cecilia D'Elia che in questo momento non è qui ma che speriamo riesca a passare per un saluto e che è stata promotrice insieme Amnesty International
Di questa giornata quindi anch'io porgo il mio benvenuto e benvenuti a tutti voi mi fa piacere che siate in tanti che ci siano tante
Facce giovani persone giovani in questo momento
E allora circo
Diciamo modo mi
Penso mossi molto semplice
Non essendo tra l'altro un'esperta di questi temi non essendo tra l'altro un'esperta di questi temi massello qui come direttrice del dipartimento e sono molto contenta per le cose che ne sono state appena dette di essere un dipartimento che è stato coinvolto in questa sede e dalla senatrice D'Elia e da Amnesty International in questo evento e pensando proprio a alla maggioranza di chi è seduto in questa sala mi viene da pensare che questo il settantacinquesimo celebrazione della
Dichiarazione dei diritti umani e dal punto di vista vostro può sembrare tanto tempo dal punto di vista mio
Non così tanto considerando che ci sono persone che sono ancora vive e che non hanno vi che hanno visto che non c'era la dichiarazione dei diritti dell'uomo no quando erano
Già
Nati
Settantacinque anni sono tanti ma sia ci appaiono a tutti noi pochi
Pochi anni rispetto all'effettivo realizzarsi e il soddisfacimento dei diritti umani
E sono probabilmente non sufficienti per realizzare interventi e cambiare appunto i valori etici le coscienze
Soprattutto ci sembra veramente pochi probabilmente a chi come nella mia generazione è cresciuta con una visione positivista nordiste perenne progresso continuo
E invece proprio
Organizzazioni come Amnesty International quotidianamente ci fanno presente come la sopraffazione dei diritti sia questione quotidiana
E quindi non basta avere una dichiarazione dei diritti umani ma c'è bisogno di qualcuno che vigila sull'attuazione rispetto dei diritti umani
E la sopraffazione che vediamo su tantissimi contente attivissimi contesti a tantissimi Derelli dalle guerre internazionali
Di cui sentiamo parlare quotidianamente dalla povertà dalle disuguaglianze dalle si condizioni di detenzione dalle violenze fisiche e psicologiche che circa che di cui siamo a conoscenza anche ciascuno di noi nella nostra esperienza quotidiana le guerre sono lontane e la povertà
Spero per tutti noi allontana
Non siamo detenuti
Non siamo in condizioni di sofferenza diciamo dei diritti più di base però la violenza psicologica e fisica possiamo essere testimoni
E credo che oltre alle agenzie no a delle grandi organizzazioni
A livello internazionale e nazionale che vigilano e che segnalano l'esigenza di rispettare i diritti umani sia veramente una questione di individuino di tutti noi ciascuno e ciascuno di noi che beve
Farsi promotore allora si è parlato di cittadinanza attiva ecco importante questa educazione alla cittadinanza attiva che ci permette tutti noi non solo di essere osservatori perché
Siamo tanti gli osservatori della minaccia della sopraffazione dei diritti umani del non rispetto dei RIS diritti umani ma anche capire che dobbiamo intervenire perché guardare passivamente non basta
E dobbiamo fare qualcosa per modificare per le situazioni e le condizioni di chi vede i propri diritti
Non rispettati allora qui non possiamo non dire che dal nostro punto di vista di Dipartimento di Scienze dell'educazione siamo tutti fortemente convinti dell'efficacia dell'educazione
Chiaramente che l'educazione è un passo è un esigenza importante un passo importante e quindi mi fa molto piacere vedere che studenti e studentesse hanno lavorato su questo
Nelle settimane e nei mesi passati e possono presentare perché la seconda parte della giornata riguarda questo presentare lavori che hanno che hanno svolto
E quindi passiamo dà l'idea che l'educazione si efficacia alle vedere lì la l'educazione in azione con è vostra partecipazione persone mi fa molto piacere
E credo che ci sia un elemento forse un po'e vicino a quello che è la mia
Formazione
Che dobbiamo anche tenere in considerazione che quello che mi verrebbe da chiamare stigmatizzazione della denuncia
Cioè dobbiamo stare attenti anche questi a volte vediamo il sopruso e Walter vediamo che quando qualcuno dice ma quel diritto però non è stato rispettato
C'è anche chi dice ma nel quotidiano non parlo delle situazioni più grave diceva in masse
Adesso non esageriamo
E a volte ci sono dei diritti anche più più
Piccoli se voleva e non solo quello di di sopravvivere
Per il quale c'è una certa stigmatizzazione della della denuncia
E questo mi sembra anche importante imparare a notarlo è atterrata a far fronte allora grazie a chi è qui ad ascoltare e anche ai relatori che sono presenti da questa giornata buon lavoro
Grazie passo la parola alla direttrice di Amnesty International Italia Eliana bello
Grazie
Grazie mille Bongiorno tutte a tutti sono molto contenta di di essere qui darvi il benvenuto a nome di di Amnesty International Italia ringrazio l'università Roma tre per per questa collaborazione che abbiamo ormai ormai da tempo e per questo la pure questa è l'organizzazione della giornata di oggi ovviamente il Senato della Repubblica che ci ospita e la senatrice di via anche a breve arriverà in questa in questa bella sala anche dotata di luce naturale che non guasta
E e ringrazio ovviamente le scuole che hanno partecipato a questa iniziativa in maniera attiva il risultato lo vediamo anche qui intorno alla sala
Per noi di Amnesty International Italia educazione ai diritti umani e importante uno dei dei veicoli che usiamo per sensibilizzare per veicolare il il nostro messaggio un messaggio che
Noi da da più di sessant'anni a livello globale non ci stanchiamo mai
Di di portare avanti
Da più di cinquanta quasi cinquant'anni in Italia perché tra poco
La sezione italiano compirà cinquant'anni e ovviamente il la nostro il nostro testo di differimento il il libro sacro sacro
Di Amnesty International è ovviamente la dichiarazione universale dei diritti umani
Tanti passi avanti sono stati i fatti in questi settantacinque anni dalla dall'adozione del testo della dichiarazione e poi ovviamente di tutti gli altri strumenti internazionali che derivano dalla Dichiarazione universale che sono ovviamente
Standard da norme internazionali per noi fondamentali nel nostro lavoro
E ed è grazie ovviamente a ai successi purché che ci sono stati ci dà questo il coraggio e la forza di andare avanti nonostante poi spesso vediamo che ci sono molti passi indietro e che e che quindi che dobbiamo continuare diciamo di insistere
Nel nostro nel nostro lavoro quotidiano le nostre le nostre iniziative attraverso le campagne
Grandi campagne su grossi temi che abbiamo portato avanti nel corso della della del della nostra storia come la l'abolizione della pena di morte la lotta contro la tortura oggi abbiamo come nostra campagna principale il diritto
La libertà di di espressione di associazione anzitutto di protestare pacificamente e lo portiamo ma portiamo avanti questi temi queste campagne attraverso diverse azioni azioni di sensibilizzazione azione di educazione ai diritti umani nelle scuole di ogni ordine e grado direi quindi dei più piccolini fino fino alle università e ovviamente attraverso le azioni di lobby di pressione delle istituzioni quindi siamo contenti ovviamente di essere ospitati all'interno
DVD una nei istituzioni della del nostro paese come come il Senato ovviamente ospiti della commissione straordinaria per i diritti umani per noi fondamentali ovviamente la collaborazione con le istituzioni per portare avanti i cambiamenti che siano cambiamenti insostenibile a beneficio di tutti
Molto spesso la la Dichiarazione universale è stata messa in discussione criticata perché perché universale solo per agli occidentali o assolo
Per per i Paesi del Nord questo o non è vero per
Che non sono soltanto diciamo i Paesi del del nord del cosiddetto nord del mondo che hanno che hanno contribuito a alla redazione del testo della dichiarazione ma anche altri
Paesi sono stati coinvolti diverse donne la produttrice Eleanor Roosevelt simbolo di Chamot della del della carta stessa i e quindi sto si tratta di di valori universali tant'è che poi lindi versi all'interno di diversi quadri
Istituzionali regionali di di macroregioni sono stati poi adottate delle carte legate comunque alla dichiarazione universale dei diritti umani a livello africano in Europa ovviamente in America in America etc
Mi piacerebbe concludere con il diciamo l'incipit tra della Dichiarazione universale dei diritti umani che ovviamente è la base per il condimento di tutti gli altri diritti tutto si rifà questo e che ovviamente che tutti tutti gli esseri umani nascono liberi in ed uguali in dignità e diritti
Questa è veramente la base che che regola poi tutto il resto se pensate veramente tutto è legato al concetto della della discriminazione e dell'eguaglianza
Vi auguro una buona giornata buon proseguimento per voi sto studentesse e studenti e la vostra carriera speriamo ovviamente che continuerete Sempre per tutta la vita a difendere i diritti umani grazie
Grazie direttrice la lascio la parola a la professoressa Elena Zilioli pedagogista che anche una dei coordinatori del gruppo di ricerca della Cité des che la società italiana
Di pedagogia il gruppo di lavoro pedagogia dell'emergenza relazione educativa resilienza e comunità grazie
Grazie a tutti e a tutte e non posso che ogni mia ringraziamenti che sono già stati fatti questa mattina non posso essere felice di vedere in questa sede così prestigiosa anche tanti volti di giovani che sono cittadini a tutti gli effetti
Io sono qui non solo perché ho condiviso a questa bellissima avventura con le amiche che sono sedute in prima fila di Amnesty International il mio dipartimento
E soprattutto di Maria Luisa cartuccia introdotto in questa giornata con una città con una affresco seppur limitato molto dovuto sull'importanza della storia e sul significato di tutelare i diritti
Il gruppo di pedagogia dell'emergenza della Società della si perda quindi metto il cappello di una delle coordinatrici mette mette a fuoco tre tette i termini relazione educativa resilienza e comunità
Sono tre termini che sono aggirati molto negli ultimi anni e da paghiamo affrontato l'emergenza sanitaria e noi come pedagogisti ci poniamo la questione di come vengono tutelati i diritti quando succedono emergenza
C'è qualcuno che ha scritto che siamo ormai in un periodo di di un in un tempo di catastrofi perché è vero che ultimamente ci si assistono guerra
Si assiste si è assistito ad emergenze sanitarie si è assistito continuamente a a un
Una mancanza è un un non riconoscimento dei diritti e questo quando sotto quando avviene un'emergenza
Aumenta esponenzialmente noi sappiamo che si verificano fenomeni come l'asso che con lui perché aumentano le disuguaglianze e chi ha di più continua ad avere di più chi ha di meno continua ad avere di meno
E quindi la che cosa fa che cosa fanno i pedagogisti che si interrogano in queste condizioni queste situazioni in questi contesti
Cercano attraverso l'educazione di tutelare quei diritti l'educazione un'apertura alla vita ci insegnava di cui e la per la rieducazione deve essere sempre movimento così come la democrazia la democrazia non è
Un una forma di governo la democrazia non è qualcosa che raggiunto per sempre la democrazia è qualcosa che deve essere sempre allargato
E sempre più soggetti devono rivendicarla e questo è un compito importante che ha un paese ma che hanno soprattutto chi fa educazioni chi cresce le nuove generazioni questo ammessi lo fa da tantissimo tempo
Questa capacità di spot di mettere insieme di creare connessioni virtuose fra la democrazia continuamente movente dell'educazione che continua apertura la vita ed è continui sguardi lanciati in quei contesti in quelle situazioni dove i diritti possono vacillare venire meno
Rodotà c'è segnato una bellissima donna ha usato una bellissima espressione che mi piace richiamare il diritto di avere diritti
Perché poi i diritti si declinano ma il diritto cioè il pensare attraverso l'Agip si di ciascuno di noi di poter rivendicare la possibilità di godere di questi diritti è questo che fa la differenza
E molte volte si perde questa consapevolezza questa sensazione questa che non si riesce ad esercitare la propria facoltà di avere diritti ecco perché esistono e le istituzioni educative ecco perché organismi come Amnesty
Sono necessari ad una ad uno Paese democratico perché devono essere custodi di questi compitino il fatto che non dobbiamo mai dimenticarci die che il primo diritto quello di avere dei diritti
è qualcosa che non può essere mai dimenticato ecco allora io penso che l'educazione quindi rimetto il cappello di pedagogista riesce riesca a fare proprio questo
A partire dai più piccoli e lo vedremo questa mattina avete abbiamo intorno a noi queste bellissime come le abbiamo definite SLAI giganti no
Che hanno illustra un lavoro che è stato fatto dai ragazzi attraverso i vari linguaggi c'è anche il linguaggio della narrazione attraverso gli albi illustrati che mi è particolarmente caro e a cui hanno lavorato con grande dedizione Flavi eccitone Giulia Franchi
Ecco in questo modo noi a riusciamo ad arrivare a tutti ad utilizzare linguaggi che riescono a far sentire tutti i cittadini tutti uno
Capace di esercitare dei diritti e l'educazione fa proprio questo e quindi noi che abbiamo un dipartimento di Scienze della formazione che guarda l'educazione in tutti i suoi aspetti è
Fa attraverso le varie discipline che ospita dipartimento cerca proprio di fare
Questo compito che è un compito gravoso uno uno sforzo continuo mi piace veramente sottolineare questa sensazione del movimento della vita
Perché mai niente acquisito perché si guadagna un diritto ed è subito messo in discussione abbiamo visto il cammino che hanno devo facoltà difficoltoso e sempre in tema di OPA hanno fatto le donne per acquisire dei diritti ancora non sono stati raggiunti in alcuni Paesi l'abbiamo visto
Gli eventi internazionali di questi ultimi mesi ce lo hanno dimostrato e ce lo dimostrano le continue guerre che non sei
Placano quando ci sono delle crisi che ormai sono crisi alimentari crisi sanitari crisi energetiche perché il Paese ce lo sta insegnando i diritti vengono continuamente messi sotto scacco
E quindi noi abbiamo un compito continua grazie su non voglio rubare altro tempo perché erano solamente dei saluti però davvero un grazie per tutto quello che si sta facendo qui davvero un grazie
Ai giovani che sono qui con noi oggi e che si devono battere per questi diritti e ricordarsi che sono cittadini tutti i giorni in ogni momento in ogni contesto grazie
Sono molto contenta che questo tavolo dissoluti istituzionali sia tutto femminile anche questo si dimostra plasticamente il cammino dei diritti umani perché cinquanta sessanta anni fa non sarebbe stato possibile grazie anche per aver ricordato che la giornata di oggi e soprattutto una giornata in cui ospitiamo l'azione di restituzione del lavoro che i ragazzi hanno compiuto nel due mila e ventitré il settantacinquesimo anniversario della Dichiarazione universale
E diritti umani realizzando questi bellissimi pannelli che abbiamo collocato di fronte agli atti parlamentari
Adesso chiedo ai relatori di prendere posto
Sì
Sì
Allora iniziamo dei lavori di questa giornata dando la parola al dottor Riccardo Noury del portavoce di Amnesty International l Italia per parlare della situazione dei diritti umani oggi
Buongiorno
Grazie
A voi che siete qui grazie che ha organizzato
Ci sono due modi per occupare questo breve tempo
Con voi
Un modo è quello di affliggervi raccontando tutto ciò che succede di male
Il modo opposto è quello di
Darvi una prospettiva temporale più ampia nel raccontarvi uno sviluppo dei diritti e darmi speranza
Io scelgo questa seconda strada lo faccio per rispetto alle vostre con
Perché con questi lavori col tempo che avete dedicato con la fatica con l'impegno
Vi siete affidati ad Amnesty International che e credo abbiate fatto questi lavori
Convinte convinti che un cambiamento se possibile e quindi non non ha se non vi non vi meritate che arrivi
Una persona abbastanza stagionata dirvi guardate io ho quarantaquattro anni di esperienza nel campo dei diritti umani e voglio dirvi che non c'è niente da fare
Non è così
è evidente che se osserviamo gli ultimi anni gli ultimi
Sette forse
Sono anni difficili è un ciclo di anni difficili
Nella storia dei diritti umani ci sono dei cicli cioè discontinuità
Non c'è uno sviluppo costante non c'è un peggioramento costante
Ma certamente gli ultimi sette anni fatti di crisi climatica di povertà sempre più acuta
Di quella strage del diritto alla salute è stata la pandemia
Di conflitti
Di repressione
Di attacco ai diritti delle donne via diniego dei diritti delle persone migranti richiedenti asilo rifugiati certo
è un sito di anni
Terribile
Però se noi partiamo da quell'appuntamento
E appena ricorso il dieci dicembre cioè settantacinque anni della Dichiarazione universale dei diritti umani
Certo da un lato quel grido mai più
Mai più gli orrori della seconda guerra mondiale è stato ripetuto tante volte probabilmente
Nella maggior parte dei casi invano
Però è stato già ricordato che quella bussola
I trenta articoli della Dichiarazione hanno ispirato
Milioni di persone
Che hanno si sono fatte guidare quella bussola pretendendo cambiamento
Conquistando diritti
E guardate che ogni diritto che si conquista è un
E una scalfittura che sfida i poteri autoritari
I quali sono costretti a cedere
E dunque
La dichiarazione è stata di riferimento
Per tanti altri atti questi sì vincolanti
Oggi molti dei trenta diritti sono coperti da trattati internazionali
Che vincolano gli stati
La rispettare
Quei diritti
E la dichiarazione ha galvanizzato la nascita di movimenti per i diritti umani
Ammessi interna cioè uno di questi ma ce ne sono
Decine e decine
Ci si è resi conto che organizzandosi in gruppi di professione di mobilitazione il cambiamento era possibile
Queste due parole le due parole stessi diritti umani sono diventate popolari
Certo c'è il rischio che che poi se ne faccia un uso del tutto retorico utilizzare molto le parole diritti umani per poi non fare nulla di concreto
Però sono entrate nel vocabolario nel vocabolario dalla cultura dell'educazione della politica
Sono sinonimo
Di cambiamento è segno di volontà del cambiamento
La comunità internazionale si è data degli strumenti per proteggere questi diritti anche su dal punto di vista
Della giustizia
Lo scorso anno abbiamo ricordato e venticinque anni trascorsi dalla nascita della Corte penale internazionale
In un incontro con
Molte molti di voi abbiamo fatto il punto sui successi e gli insuccessi ma oggi abbiamo uno strumento di giustizia internazionale che può porre fine all'impunità
Che ha emette condanne che emette mandati di cattura
A prescindere dai ruoli che abbiano le persone
Meno di due anni fa è stato incriminato l'attuale presidente della Russia
Per crimini commessi nella guerra di aggressione contro l'Ucraina
E non è poco
Abbiamo un altro organo di giustizia internazionale che la Corte internazionale di giustizia e di cui avete sentito parlare in questi giorni
Che sta esaminando
Il suo giudizio arriverà tra diverso tempo
Se lo Stato di Israele abbia violato o meno la Convenzione sulla prevenzione del genocidio
Ma nel frattempo è messo delle misure
Tutelare i provvisoria che potrebbero dare
Forse la differenza nel porre fine al bagno di sangue che è in corso attualmente Medioriente
Dicevo sono cicli
Per chi c'era negli anni novanta per decennio gli è stato assai peggiore di questo
è un decennio che iniziato e finito nei Balcani
Che è stato attraversato due genocidi
Il Ruanda nel novantaquattro sono trent'anni adesso nella città bosniaca di Srebrenica
Quel decennio lì con quegli orrori dato impulso proprio allo sviluppo di strumenti perché quelle cose lì non avessero più a ripetersi
Il mondo di oggi è e pieno di violazione dei diritti umani ma è pieno di persone chi contro quelle violazioni
Cercano di fare qualcosa
E c'è un mondo che protesta
Chi scende in piazza
Che non ha paura della repressione non ho paura degli omicidi al tavolo delle manganellate e quante ne piglia a volte anche nel nostro Paese
è un movimento che pretende uguaglianza pretende giustizia pretende
Diversa e quel momento fatto di ragazze ragazzi poco
Più che coetanei vostri che in Iran hanno sfidato
Da repressione i divieti
Qui divieti
Che oggi se fossimo in Iran
Costringerebbero voi ragazzi ad avere i capelli coperti da un velo
Così come la sfida che lanciano le donne in Afghanistan l'unico paese al mondo in cui il diritto all'istruzione vietato
Le ragazze dei sette anni in su fino all'università
E se non ci fossimo a Kabul la capitale dell'Afghanistan questa sala sarebbe mezza vuota anzi per tre quarti vuota ci servono soltanto i ragazzi
E nonostante questi regimi misogini patriarcali
Di cui la guerra il fondo è uno dei degli F come dicono le le attiviste
Femministe pacifiste russe
La guerra il patriarcato
Contro tutto questo c'è un movimento di milioni di persone che scendono in piazza represse certamente ma che non arretrano di un centimetro
E per ogni persona che viene uccise diranno in Afghanistan o arrestata
E scendono incassa di più
E io mi auguro che voi facciate parte
Di questo movimento di protesta globale che pretende diritti che pretende l'applicazione della Dichiarazione universale dei diritti umani
E grazie per aver voluto ammessi International con voi in questi mesi grazie per questi lavori
Non vedo l'ora di verrà contati direttamente da voi
E buon proseguimento
Grazie Riccardo adesso la parola alla professoressa Veronica Riccardi
Che interviene sui diritti umani in movimento l'eredità pedagogica di Ettore gente che è stato grande pedagogisti italiano che ha svolto un ruolo fondamentale in organizzazioni internazionali come l'UNESCO
Buongiorno a tutti benvenuti ma e grazie di cuore gli organizzatori per questa bella giornata e per avermi voluto questo tavolo
Io mi sono allungo domandata come il mio intervento potesse essere utile in questa sede
Così bella no anche così importante che ci pone
In un in uno stato di attenzione e di rispetto primati vedevo tutti
Attenti a preparare vino perché non capita proprio tutti tutti i giorni divenire in law in un luogo così così bello e così importante
Quello che io voglio fare e che vi voglio raccontare
è il contributo pedagogico come capite chiaramente dal titolo dell'intervento di una grande pedagogista che conosciuto pochissimo in Italia
Perché ha lavorato tantissimo a livello internazionale che si chiama appunto Ettore Geri più voglio iniziare con una provocazione nel senso che attore del Pim ha partecipato per ritiro qual è stato il suo ruolo internazionale nel novantotto a una conferenza organizzata dall'UNESCO
Appunto per i cinquant'anni dalla dichiarazione in universale che si chiamava i diritti delle dell'home il movimento intendendo umani il movimento quindi facendo un'attenzione specifica specifica l'articolo tredici dei diritti umani quindi la libertà di movimento
In una stanza anche più importante di questa immaginiamoci dell'UNESCO
Una tantissimi aspetti internazionali seduti
Intorno a un tavolo a parlare quindi più Esperti da questa parte i meno esperti diciamo anche molto selezionati dall'altra
Perché però Ettore Geppi oggi
Perché già ippica era lì perché appunto per il suo ruolo internazionali e gli ho detto non è stato molto conosciuta in Italia ma di più a livello mondiale prima di morire gli è stato dato un premio dalla città di camion cartoon giapponese d'essere stati molto tradotti in altre lingue poco in italiano
Però il lavorato all'UNESCO come responsabile del Settore educazione permanente ora non so quante ne ho quanto ne sappiamo quante insaccati educazione permanenti educazione degli adulti è stato il successore di personaggio abbastanza importanti come nelle Ingram
Essa ha preso servizio negli anni del rapporto forma che è il rapporto learning to be imparare ad essere ed è stato il grande promotore di un'educazione permanente l'educazione degli adulti non come quella che possiamo sentire oggi come un must diciamo della società della conoscenza ma come un processo che possa veramente partire dal basso quindi la stanza del suo ufficio e qui che era all'ufficio tre mila quattordici dell'UNESCO
è diventata il la fucina in cui lui ha inviato diciamo alcune delle sue intuizioni più importanti per esempio una di un tasso mai tradotto in italiano si chiama il Meccano internazionale del mille novecentottantasette Luís si ricorda
Di quando da bambino
Aiuta la passione per gli orologi non quelli digitali che abbiamo adesso l'orologio classico quello con tutte le rotelline che incastrando sì perfettamente fanno muovere l'orologio e così vedeva il mondo
Con questa immagine
Dell'orologio che vi invito del dei degli ingranaggi degli orologi un invito ci invito a leggere un leggero io per voi le prime parole di questo intervento
Questa conferenza est diritti dell'uomo in movimento il prossimo anno organizzeremo un'altra conferenza il noi i relatori ci metteremo dall'altra parte e vedremo in prima linea
I bambini prostituti e le donne prostitute non so perché Brandini possono lavorare possono essere costituiti non sono mai nelle nostre conferenze per testimoniare ciò che significa la violazione di diritti dell'uomo
I prigionieri la metà dei detenuti nelle carceri sono innocenti e l'altra metà forse ha delle responsabilità ma non sempre sono trattati bene sono qui con noi li ascoltiamo
I disoccupati in atti ormai abbiamo la seconda generazione di disoccupati ci sarà dei fidi disoccupati che si preparano a diventare disoccupati
Sono qui con noi o disoccupati che sono stati licenziati a causa dell'efficienza economica
Gli espulsi li cacciamo perché sono emigrati clandestini una caccia ma anche gli indiani in America del Nord e del Sud perché sono autoctoni da sempre
Così li mandiamo via perché sono illegali e così quindi andiamo via perché sono illegali e l'ha perché sono troppo autoctoni
I condannati a morte
Ancora prendiamo parte le alleanze dove si utilizza la pena di morte casa Major un grande scrittore giudice casa Major pseudonimo di servizi sta un grande scrittore giudice aveva proposto nella sua introduzione al libro di Cesare Beccaria sull'abolizione della pena di morte di abolire la pena di morte
E rendo omaggio a casa Major che è stato un grande scrittore un grande giudice intellettualmente siamo pronti a liberarci dalla pena di morte utilizziamo ancora la pena di morte
Allora sono qui con uno dei condannati a morte per dirci che cosa significa rispetto dei diritti umani nei Paesi che celebrano i diritti umani
Potremmo avere dei contadini del Ciak asse e dei mille Chiapas che esistono nel mondo dei creativi resi muti per mezzi di comunicazione di massa viaggio in Europa e terribile è la stessa tv ovunque
Occorre anche invitare cosa che può essere un po'difficile ma comunque i morti e anche un buon i morti delle guerre pulite perché abbiamo di guerre pulite e non si sa come le guerre pulite possano produrre morti
Loro saranno la e io credo che il dibattito non sarebbe male
Ma questa è una proposta per il prossimo anno
Le parole
Con cui Geppi inizia il suo intervento e con cui ho voluto iniziare il mio non sono contro i Little dell'ottavo assolutamente ma sono delle parole volutamente provocatoria
E profondamente reali probabilmente che ci inchiodano a una realtà dei fatti e che ci danno delle
Piste di lavoro per quanto riguarda voi e per quanto riguarda noi che siamo educatori pedagogisti esponenti politici che abbiamo delle responsabilità in qualche modo in qualche modo ci pone nella stessa atmosfera in cui non so qualcuno di quella letta se non l'avete già fatto invito vostri docente a farlo in cui la poi della poesia di Franco Fortini
Lontano lontano forti più grandi di noi la ricordano la conoscono alta poesia che ci dice che a volte siamo a conoscenza delle tante stragi che succedono del mondo ma abbiamo una compassione che qualche in qualche modo disse distaccata attutita di Poussin depotenziata lontana appunto
La nostra attenzione non ostentati a volte rimaneva rimane lontana soprattutto quando i mezzi di comunicazione di massa Asti
Affievoliscono semmai si fossero accesi ricordiamo qui hanno già ricordato che la narrazione soprattutto per quanto riguarda i conflitti e narrazione stesso parziale che ci fa vedete quello che hanno voi forse più vicino ma i conflitti nel mondo in questo annessi ci può portare i dati sicuramente più uno
Molto interessanti riguarda il mondo sono tantissime in voi ne conosciamo un pezzo no
E non possiamo sulla Cina di questa provocazione iniziale non considerare che mentre siamo qui
Si considera perpetuare i luoghi più o meno lontani più o meno vicini vicini grandi violenze che spesso coinvolgono persone e che non possono per età o per circostanza far valere quegli stessi diritti di cui stiamo parlando
La parola di qualcuno in qualche modo non è ancora io amo dire ancora potente quanto la nostra e Gianpi ha fatto di categoria di esclusi
Noi potremmo citare degli indicatori il World Index Yann anche i rapporti Eurostat anche rapporti Istat che ci dicono che nel mondo ma anche in Europa anche in Italia
Le cose non sono ancora come le vorremmo no ci sono sacche di povertà sacche di esclusione che spesso riguardano l'abbiamo già detto le donne e i bambini le persone più povere
Io ho lavorato per tanti anni in un contesti lavoravo con dati statistici sapevamo perfettamente che chi non può studiare spesso rischia di rimanere invischiato in alcune problema pieno per questa bello che ci state che ci sapevo che vanno ancora non alloggi per il diritto allo studio quindi non vi voglio far parlare di indicatori ma voglio sottolineare che alcuni fenomeni spesso sfuggono anche da quelli che sono i nostri indicatori per quanto possono essere ben fatti statisticamente Busti
Solo per tornare alla lista citata da Geppi noi penso che sentendo da questo primo verso ci siano risuonate in testa delle situazioni reali no
Amnesty International la ci dice e sono tantissimi gli stati nel mondo che ancora praticano la pena di morte
Ci sono ancora le prostitute detenuti le detenute la il lavoro minorile forse in Italia non è non esiste più ma nelle altre parti del mondo sicuramente sì forse non esiste forse dovremmo dovremmo vedere
Coloro che soffrono e muoiono in mare no
è molto bello quando Geppi dice alcuni li cacciamo perché sono clandestini altri e fa l'esempio della della conquista dell'America non la chiamiamo scoperta
Li cacciamo perché sono troppo troppo autoctoni no
Ma
E anche per noi pedagogisti non abbiamo celebrato don Milani quest'anno no don Milani ci dice che sono la lingua che ci fa uguali dobbiamo prendere atto che forse ancora questo diritto a rappresentarsi e non solo farsi rappresentare ancora non appartiene a tutti
Ma noi come pedagogisti e come educatori cioè quello che voglio portare non è un messaggio di sconfitta è un messaggio di speranza che cosa possiamo fare ad altri noi di
Diciamo proponiamo l'assessore all'educazione civica la cittadinanza questo ce lo dicevamo
Che getti va molto bene ma dobbiamo stare attenti a non passargli in maniera implicita altri massaggi che sono per esempio la concorrenza a ogni costo
La competenza la produttività perché queste sono parole di guerra non sono parole di caccia
Quindi più che mai necessaria una presa di coscienza la presa di coscienza che sia senza attenuanti perché da qui possiamo parlare
Già implicita da qui possiamo partire dal pc parla anche di un diritto di un dovere della memoria ha fatto da qualche giorno il giorno
Di un'armonia ma un di un dovere della memoria completo che non dimentichi nessuno in cui anche coloro che fanno parte dei popoli che noi consideriamo più
E mi fa su
Ma quindi poi come continua questo intervento se io gli ho detto che non era un intervento dette negativo
Luci dice io penso che se che se vogliamo veramente sviluppare diritti umani occorre a partire dalla dalla scuola oltre la cittadinanza diritti civici
Stimolare il diritto alla devianza il diritto all'eresia il diritto alla divergenza il diritto a una vera pluri culturali ITA
E non fare solamente delle ditte riverenza e le differenti culture e io penso soprattutto che possiamo rilanciare di fronte modelli della globalizzazione delle idee forti di universalità perché c'è il rischio che la globalizzazione con la globalizzazione suicida l'universalità vi voglio far ragionare veramente brevemente sul fatto che si chiama diritti universali non diritti globali
La parola universalità volte ce la dimentichiamo anche i nostri dibattiti pedagogici no ma vuol dire che abbiamo tutti
Diritto a a rappresentarci
E e all'utile e l'universalità di diritti come diceva la collega che mi ha preceduto che tutti nasciamo liberi uguali quella di universalità si chiama dichiarazione universale
Per noi che siamo pedagogisti si tratta di contrapporre la pedagogia della divergenza in qualche modo sono delle parole che già un pochino sono risuonati in questa Sala la pedagogia trasformati Liva la pedagogia interculturale a quella che poi chiamiamo la pedagogia del couscous dell'accoglienza sull'apparente dell'integrazione subalterna qualcosa che sia veramente solo di facciata ma come conclude poi Geppi non ve l'ho tradotto tutto chiaramente no ma solo i passi fondamentali
Mi dispiace de non si vede
Purtroppo grappa ve la racconto l'immagine che c'è sotto perché abbastanza bella secondo me importante
Conclude in questo modo occorre un'analisi più seria perché spesso scoppi gli Stati più potenti che di Terna la voglia l'abitazione dei diritti umani a un discorso sui diritti umani
Alla fine sono loro attraverso delle pratiche economiche attraverso delle politiche che tali attraverso i media che vedermi violenze violazione dei diritti io penso che questo clima io penso che in questo clima ed importante di iniziare a costruire questa coscienza Tirrena che è un'utopia
La costanza terrena è il futuro dei diritti umani
Se non partecipiamo alla stessa impresa ci sarà sempre io senza se iniziamo questo progetto forse fra dieci anni venti anni due secoli
Se pensiamo che siamo tutti nella stessa barca i diritti dell'uomo saranno rispettati perché all'interno dei nostri paesi non commettiamo gli stessi crimini che commettiamo negli altri Paesi
Allora se il nostro Paese la terra forse possiamo avanzare un po'
Su questo già alti secondo
Ci dà una prospettiva molto interessante molto nella e anche molto vera
Credo che noi un po'più grandi
Parlare di cittadinanza terrestri non sia così naturale come invece in qualche modo il voi
Che si definisce siete nati in un mento in cui anche l'Europa ci mette no in quella che poi chiamiamo con cittadinanza globale la vostra chiamare in tanti modi
Quello che è interessante sul sulla cittadinanza terrestre di getti che è stato anche il punto di arrivo del suo pensiero è che lui fa converge in questa parola due lotte educative due stanze importanti
La prima che la terra il nostro primo mai un atto io uso la parola tedesca fai Mazza non perché voglio far sfoggio di Ulisse del fatto che conosco una una parola di tedesco ma perché è una parola intraducibile in italiano
Nella traduciamo da Casale padre la possiamo tradurre come casa mercato il luogo in cui sentiamo al nostro Augello ci sentiamo a casa e se l'aiuto i nostri primi mai un atto e la terra
Questo fa cadere
Fa cadere ante barriere tanti confini
Ha pensato essere tardo tanti confini e ci mette in una sorta di fratellanze sorellanza con tutti gli abitanti della terra
In questa parola coscienza dell'essere luci e inserisce anche un senso di rispetto della terra no avete vissuto come l'abbiamo visto Dinoi tutti i movimenti dei giovani
Ecologisti pacifisti attivisti dalla terra c'è stata la Ventress ai nostri figli
E questo è vero e questo non lo possiamo inserire in questo concetto molto bello dal pedone è stato l'unico che ne ha parlato sicuramente possiamo citare morendo con la che sicuramente più conosciuto con la nozione di terra patria ma possiamo anche parlare di l'anche perché ha parlato in diverse circostanza di conversione ecologica e se vogliamo possiamo influire anche il papa papa Francesco che nella sua in ciclica del due mila e cinquecento parlato proprio della cura della casa comune inserendo non solo la casa comune a livello ecologico ma inserendo e unendo in maniera molto bella e molti dicono anche io lo sostengo in maniera Landriana inserendo in questa a patria comune
Ok finisco il il
La fratellanza fra tutti gli abitanti della terra
Quindi gente citarla della necessità di un nuovo umanesimo per promuovere questa coscienza terrestri io credo che voi giovani su questo Satie ancora più avanti di noi
E siccome mi dicono che ci sono quasi insomma quando con il tempo io vorrei mettere in in parallelo la parola coscienza terrestri con la parola identità mondiale no perché se la nostra è una il nostro fine atti la nostra patria era a terra
Anche le nostre identità identità mondiale no noi sappiamo che nelle diverse
Anche indagini internazionali e di si chiede quanto vi sentite europei
Ma dobbiamo vedere quanto ci sentiamo anche mondiali
Io perché se iniziamo se
E il destino comune comune deve essere anche la lotta per difendere i nostri diritti nostri diritti sono diritti di tutti
Io ho iniziato il qui concludo con una provocazione ma voleva essere solo una provocazione e quello che voglio dare è un messaggio invece positivo e di speranza ma non di speranza intesa come buona parola la speranza per noi
Pedagogisti è un'attitudine pedagogica lo stesso Freire ci diceva che senza la speranza mandiamo da da nessuna parte perché e la speranza di far sì che noi lavoriamo sempre meglio in maniera sempre sempre diversa
La poesia che vi ho messo sulla slide è una polizia di Leonardo Zanier ha che è stato un carissimo amico di già il più intelligente gli attuali un militante del sindacalista friulano è una poesia inizialmente scritta in sfilano io non non voleva neanche scritta perché non sarete in grado di leggerla
Che che si chiama domani
Questa poesia inserita lì in una raccolta
Che si chiama il titolo è molto interessante il Libellus di scugnizzi lat
Il mio Fulano sarà pessimo però il significato è liberi di dover partire
Ripensiamo all'articolo tredici e alla parole di beni di dover partire no che può sembrare un pochino contraddittorio in un giorno scelto questa un'altra che parla appunto del domani domani non è una parola
Domani e la speranza non abbiamo che lei usiamola facciamola diventare mani occhi arrabbiati e vincere gli augura
Tutti i ragazzi dico io lasciare con questa poesia non in ottica delegante io mi voglio dire siete voi il domani questo è vero lo Stato Losa vede già
Il domani siamo noi le voglio dire in ottica comunitaria cioè noi possiamo diventare mani occhi e rabbia
Per far sì che il diritto ad avere diritti come diceva la collega Zizzari prima sia un diritto di tutti
Grazie Veronica Riccardi e per la sua bella e ricca relazione grazie anche per la conclusione con questa parola noi
Che mi aiuta facilmente ad introdurre la personali Marco Impagliazzo che conoscete tutti storico presidente della Comunità di Sant'Egidio
Ringraziamo particolarmente perché in questi giorni di guerre che durano da troppo tempo la sua presenza è preziosa
Sappiamo che nella dichiarazione del quarantotto sono stabiliti diritti di migrare di richiedere assillo protezione internazionale ma questi diritti oggi sono fra il più vulnerabile il professore Impagliazzo interviene su questo tema
Grazie Maria Luisa Bongiorno
Io sono rimasto colpito dalle parole di chi mi ha preceduto di Veronica Riccardi quando citava appunto
Questo tema dei diritti dell'uomo in movimento in effetti i diritti dell'uomo no come diceva agenti
I diritti dell'uomo sono in movimento è uno di questi è proprio il diritto a immigrare a cui io provocatoriamente nel titolo del mio
Della mia esposizione dette il diritto di immigrazione
Il diritto emigrare lo dice ora la professoressa Sergio è stabilito nella Dichiarazione diritti un universale dei diritti umani all'articolo tredici
Che era lecita ogni di ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese incluso il proprio e di ritornare nel proprio Paese
E fin qui ci siamo questo diritto di emigrare ma il diritto di immigrazione ecco il diritto di immigrazione un diritto Inc incompiuto perché ancora non è fondato su nessun tipo di testo
E con con questo mondo in movimento con una storia che si muove molto molto rapidamente
Dobbiamo chiederci anche come sia o come evolvono i diritti appunto questi diritti dell'uomo un diritti umani in movimento
E quindi mi riferisco al tema migratorio diciamo che quello che ho un po'studiato ha frequentato meglio voi sapete con la Comunità di Sant'Egidio assieme ad altre realtà come richieste Vangeli che italiane
Abbiamo creato questo sistema nuovo innovativo di un'immigrazione legale fondata sui cosiddetti corridoi umanitari
Che sono quei corridoi umanitari che consentono a persone
In stato di vulnerabilità di giungere in Italia
Per vie legali per un'immigrazione legale particolarmente l'abbiamo pensato dopo i grandi da un Faraggi terribili naufragi nel mediterraneo
Persone che fuggivano e che continua a fuggire dalla guerra in Siria o da altre guerre in in Africa o dall'Afghanistan è stato prima citato da Riccardo Noury la condizione della donna delle ragazze in Afghanistan e altre situazioni diciamo molto molto gravi in questo mondo
E questi corridoi umanitari hanno voluto essere diciamo una una liberazione di queste persone dai cosiddetti trafficanti di esseri umani cioè poi che chi flussi regolari sono molto molto ristretti per giungere in Europa ma anche negli Stati Uniti si è dovuto creare un sistema ulteriore legale
Basato appunto sulla protezione umanitaria per coloro che sono in condizione di vulnerabilità
E che sono accolti e integrati dalle stesse comunità che li richiedono che possono essere appunto la Comunità di Sant'Egidio le comunità protestanti le parrocchie
Associazioni persone singole
Ci sono tanti italiani vedete che hanno detto ma perché assistere impotenti a tutte queste morti in mare non si può fare qualcosa
Ebbene qualcosa si può fare e si sta facendo e sono ormai migliaia
Le persone che attraversa i corridoi umanitari sono giunte legalmente in Italia sono anche integrate nel nostro nel nostro Paese ma dicevo un diritto incompiuto quello dell'immigrazione perché voi dovete pensare che quando successivamente alla dichiarazione universale dei diritti umani è stata a Ginevra sottoscritta la convenzione
Sullo status di rifugiato nel mille novecentocinquantuno questa convenzione era pensata soprattutto per tutti quei cittadini che erano chiusi
Al di là della corte cortina di ferro cioè di tutti quei cittadini che subivano diciamo la mancanza di libertà e di restrizioni dei Paesi comunisti
Appunto
Dati dall'Unione Sovietica da Mosca e che vivevano in quella parte di Europa che noi chiamavamo Europa orientale ora l'Europa sappiamo che unita e che in fondo erano dietro quella cosiddetta cortina di ferro che era il simbolo Point del mondo della guerra fredda uscito dalla seconda dalla seconda guerra mondiale bene questa prima convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato aveva due limitazioni due Riserve una temporale
Cioè venivano esclusi dalla protezione rifugiato tutti coloro che per i fatti accaduti dopo il mille novecentocinquantuno quindi oppure c'era la clausola geografica cioè la protezione
Era accordata solo ai rifugiati appunto che venivano dall'Europa dell'Est e poi queste due clausole per fortuna sono cadute con il protocollo di New York del mille novecentosessantasette
Ma non tutti i paesi che hanno recepite una convenzione questa che non è stata firmata diciamo a livello universale
Vedete prima c'era il problema di chi viveva nell'Europa dell'Est no che veniva considerato rifugiato e per cui venivano aperti e diciamo delle vie legali nel nostro mondo ma oggi diciamo i problemi dell'immigrazione sono molti sono tantissimi sono legati al diritto alla vita
Al diritto punto si è parlato prima dei paesi che applicano la pena di morte anche addirittura gli omosessuali
Si è parlato si parla delle cure essenziali ci sono tanti e tanti Paesi al mondo in cui non esiste la chemioterapia non esistono cure fondamentali per gravi malattie
E allora la gente si muove anche per questi motivi qui si è parlato si parla dei diritti di di immigrazione per chi fugge diciamo da disastri naturali ci sono isole che stanno appunto per essere sommerse dall'acqua nel Pacifico
Particolarmente ci sono paesi al mondo che subiscono alluvioni pazzesche ci sono Paesi che hanno vivono diciamo nel terrore dei dei terremoti e degli tsunami
C'è diciamo il cambiamento climatico che è una novità di cui non si sentiva parlare nel quarantotto quando è stata appunto sottoscritta stirata alla dichiarazioni del sei diritti umani o nel cinquantuno quando si fece la convenzione appunto per il per i rifugiati sullo status di rifugiato sottoscritta Ginevra vedete
Tante novità in questo mondo ma il diritto ancora fa fatica diciamo a recepirle ancora oggi noi dividiamo le persone immigrate in due grandi categorie no i motivi politici
E in motivi economici queste sono le due grandi Codegoni ancora si discute a livello internazionale che però innanzitutto sono due categorie che poi a un certo punto possono anche mischiarsi ma poi se ne sono aggiunte molte alte
Chi sono i rifugiati per motivi politici sono i cosiddetti richiedenti asilo cioè coloro che necessitano di una qualche frutto protezione sussidiaria umanitarie la cosiddetta protezione internazionale
Mentre il migrante per motivi economici e colui si ritiene che sia colui che decida di lasciare volontariamente il proprio paese per stabilirsi in un altro Stato alla ricerca di migliori condizioni di vita
Il migrante per motivi politici non si sposta per libera scelta ma è costretto ad abbandonare il proprio Paese per sfuggire a gravi persecuzioni e a violenza altrimenti detto
I migranti politici sono figure giuridicamente diverso in dagli immigrati stranieri che arrivano in Italia per motivi di lavoro di studio o di ricongiungimento familiare
Ciò che spinge a spostarsi in un altro paese non è una libera scelta ma piuttosto la mancanza di ogni scelta e la necessità di salvare la propria vita
Il quadro normativo che regola la materia delle migrazioni per motivi politici è diverso da quello che regola la materia dell'immigrazione economica si tratta di un Complesso
Di di fonti di livello internazionale comunitario internazionale insomma
Nel sistema del diritto degli stranieri l'intera disciplina riguardante la protezione internazionale presenta caratteri distinti e peculiari e soltanto in parte
Si inserisce nel sistema della CDC disciplina generale dell'immigrazione
Quello che io vorrei che evidenziare in questa mia breve esposizione è proprio questo che oggi noi siamo di fronte a un diritto compiuto mentre abbiamo il diritto che riguarda appunto il tema della posizione internazionale
Questa protezione internazionale ancora diciamo troppo limitata nel nel nel suo nel suo accoglimento poi che appunto come dicevo il mondo e a volte le questioni evolvono la le questioni internazionali
Il sistema il sistema internazionale delle guerre ma appunto come dicevo anche i cambiamenti climatici ci mettono di fronte appunto alla necessità di di pensare a nuovi diritti di allargare questo sistema diciamo dei diritti una delle questioni che è emersa in questi ultimi anni è la questione della vulnerabilità no
La vulnerabilità una definizione all'interno della quale diciamo piuttosto generica piuttosto generale
All'interno della quale si possono inserire tante altre due pensate alle donne che fuggono da una guerra
Che hanno dei bambini che non hanno più il marito perché morto in guerra perché prigioniero di guerra
O per altri motivi questo è una cosa una uno stato di vulnerabilità o le persone malate che non hanno appunto diritti alle cure essenziali sono persone vulnerabili
E così via e così via o persone
Che che subiscono diciamo violenza per un motivo o per un alto sono persone vulnerabili o ecco o persone con disabilità
Sono persone vulnerabile ecco in questo senso nel dobbiamo provare a capire che cosa significa oggi
Dare più compiutezza al diritto non solo di emigrazione ripeto ma di immigrazione
Perché se c'è un problema nel nostro continente europeo oggi su cui si dibatte e proprio l'idea che i flussi regolari per raggiungere in Europa da chi ha tutto questo tipo di necessità e se ne potrebbero aggiungere molte altre sono fortemente limitati i numeri sono limitatissimi
E dunque ciò significa che le persone che comunque hanno bisogno di andare via dal loro Paese si affideranno poi non so chi ha visto dico il film io capitano chi non l'avesse visto lo consiglio fortemente di vederlo ecco sono costretta ad affidarsi ai trafficanti di esseri umani e rischiando la vita
Rischiando la vita e non avendo poi quelli essenziali diritti diciamo che potrebbero avere se potessero della protezione internazionale
Quindi mentre noi celebriamo appunto i settantacinque anni
Di questa dichiarazione universale diritti umani ci poniamo il problema di come oggi
Questi diritti debbano e voltare possono evolvere e ho voluto focalizzarmi soprattutto sul tema del diritto alla immigrazione perché se prima vedete
Il problema era
Prima durante la guerra fredda il problema era uscire dal proprio paese perché i Paesi comunisti non ti facevano uscire dal tuo Paese oggi il problema entrare nei nostri paesi europei
E proprio cambiato il paradigma prima il problema era avere un visto di uscita
Io non potevo uscire dalla Cecoslovacchia dalla Romania dalla Polonia così liberamente
Oggi il problema è come io entro in Italia in Francia in Germania eccetera eccetera il problema oggi è il visto d'entrata
E quindi in questa novità sostanziale che si è creata nella mondo della globalizzazione del post guerra fredda
Del post caduta del muro di Berlino ci dobbiamo sempre più porre questi problemi in questo senso nella mia esperienza ho vissuto questa piccola novità in termini numerici ma poi non più tanto piccola perché poi come si diceva grande sapienza ebraico delle scritture Chi salva una vita salva un mondo intero
Ecco i corridoi umanitari hanno salvato oggi migliaia di vite evitando che queste persone finissero nelle mani dei trafficanti di esseri umani ma Fogazzaro nel Mediterraneo o prendessero la via dei Balcani
è una via veramente molto molto pericolosa
Per giungere legalmente in Italia quindi oggi il problema è allargare il tema della legalità delle vie legali di immigrazione questo che mi ha portato a riflettere sia l'invito appunto la professoressa Sergio il vostro lavoro quello che state facendo con Amnesty International organizzazione con cui la comunità di Sant'Egidio
Ha fatto e sta facendo tante battaglie particolarmente diciamo contro la pena di morte
Ecco a focalizzare l'intervento su questo diritto di a immigrare che appunto è ancora un delitto incompiuto che non è fondato diciamo su testi ma che speriamo presto anche attraverso queste esperienze che vi ho raccontato possa essere riconosciuto vi ringrazio
L'incaricato costante riflessione su un diritto così
Strategico e sensibile come quello di migrare siamo perfettamente nei tempi e quindi c'è spazio sia per qualche domanda sia per la pausa ma possono assorbire di dieci minuti perché poi tocca a voi ragazzi quindi
Si è delle domande altrimenti ci prendiamo questi dieci
Varrà dieci minuti di pausa okay ragazzi
Una domanda voi passare ovviamente c'abbiamo invece abbiamo sia un microfono mobile che un che se vuoi puoi anche parlare dal baldacchino un barbone consigliamo sta concordi al podio per anche parlare d'appoggio
No però vicino a divertirci assume almeno
Tocca odio
Chiede solamente una cosa che non ho capito alla slide della professoressa dentro su che elencava tutti entrambi la prima stazione non ho capito in anni non disordinati disoccupati che cosa cioè come fanno a essere dannati nati disoccupati ottimo etichettati in tal modo
Passo
Grazie per la tua
Grazie per la domanda per il coraggio perché allora uno dei temi molto cari agente è appunto il tema del lavoro
Nella slide in un'altra abbiamo fatto non si vedeva c'era
Un'opera di un artista anglo palestinese che sino a Bogotà Peto di biglie perché ricostruiva un planisfero ricostruisce un Cannizzaro col migliaia di biglietti per farci capire
Che veramente qualsiasi movimento qualsiasi Brivio vibrazione no può portare dei movimenti in altre parti del mondo o come il famoso proverbio un battito d'ali di farfalla Pechino può causare un uragano a New York no
Questo perché lo sto dicendo perché per Giorgetti vede appunto
Ritornando al meccanismo dell'orologio e di cui di accennava all'inizio un abete tutto molto collegato sia a livello con di ecologia ma anche a livello di lavoro mi parla di ingiusta divisione internazionale dell'economia
E l'UDC parla di lavoro come diritto
Dell'uomo no
E quindi lui ci dice che tiepide accennava all'inizio che c'è il rischio che si nastri una famiglia non particolarmente abbiente poiché qualificata in qualche modo in un'ardita non particolarmente soddisfacente anche se poi sappiamo che abbiamo tutti gli strumenti primo fra tutti la scuola e la Costituzione insieme
Quindi riparta disoccupati nati perché c'è questo pericolo che se non abbiamo come diceva la polizia occhi mani e rabbia per combattere alcune situazione di esclusione familiare
Il figlio mio figlio di Mac magari su una disoccupata non riesca a far funzionare qualche anno fa andava molto e la metafora dell'ascensore sociale
Alcuni sociologi ci stanno dicendo che l'ascensore sociale oggi a volte si è bloccato no noi veniamo diciamo che alcune voci definire Este boomer diciamo così perché siamo vissuti anche io che sono un po'più giovane forse ma non non tantissima in in un momento in cui ci si diceva che potevamo farcela no e questo noi lo vogliamo dire anche voi
Ma Luís nel novantotto ci scrive ci parla di disoccupati atti di persone che rischiano di fare
Lo stesso non lavoro dei loro genitori e che rischiano per questo una provocazione di non aver però vola perché l'amore e dignità il lavoro identità se io mi presento a una persona nasce una qualsiasi io mi presento del mio lavoro identità pensiamo quanto il non lavoro può possa distruggere non solo economicamente la vita delle persone per questo mi fa questa provocazione che secondo me è particolarmente interessi momento e lui ci dice che a volte la disoccupazione la disoccupazione a volte non è una scelta personale non è che non voglio lavorare dei meccanismi anche internazionali transnazionali globale su cui io non posso in
Niente fanno sì che io sia un disoccupato nato e lisce dice che i disoccupati nati i disoccupati a volte appunto per il loro essere disoccupati per non avere no non avere un quell'identità lì rimangono silenti nei dibattiti e dei dibattiti in cui invece dovrebbe
Doveva esserci
Sulla
Come l'ascensore sociale che un tema estremamente
Grande disuguaglianza con la quale ci confrontiamo anche sull'importanza del lavoro perché questo è un polo
Allora sì ci sono altre domande non sono Agazzi
Allora possiamo fare questa
Non
Il progetto ma
Quando
Tanto tra
Allora iniziamo la seconda sessione di questa giornata coordinata dai Chiara pacifici che la responsabile della rieducazione di Amnesty International Italia prima di darle la parola passo il microfono a sarà Lilli collaboratrice parlamentare della senatrice Cecilia D'Elia
Per portare i saluti della senatrice
Sì intanto il buongiorno a tutti a tutti la senatrice si scusa tantissimo per non essere riuscita a passare ci teneva particolarmente ed è stata presente in tutte le
Le fasi comunque di organizzazione del del convegno ore delle Nanto
Ma purtroppo oggi appunto impegnata qui accanto perché a incominciare cultura istruzione di cui lei è capogruppo
In Commissione e sanno e possono delle audizioni che forse riguarderà manca alcuni di voi perché riguardano il numero chiuso
A degli accessi alla facoltà di medicina quindi è una cosa particolarmente intensa che li tempi attenuti impegnati tutta la mattinata quindi si scusa e volevo solo portare il suo saluto lei ha nella commissione diritti umani ma al di là dei ruoli diciamo all'interno della Commissione la senatrice è sempre stata impegnata come dicevamo anche con la dottoressa Sergio è stata impegnata la professoressa resterà statalizzazione impegnata in questi anni in alcuni percorsi sia con le scuole con i giovani ma anche percorsi proprio di di impegno politico per quanto riguarda i diritti i diritti del dell'infanzia ma soprattutto i diritti delle donne
L'uguaglianza di genere le pari opportunità sono dei temi che lei ha seguito da Samperi alcuni dei vostri lavori non quelli che vedo qui esposti ma altri che che ho visto anche tramite appunto la professoressa Sergio riguardavano anche questo dama delle differenze di D'la neve che ancora ne parlava anche qualcuno negli interventi precedenti ancora purtroppo sono molto presenti in diverse parti del mondo e anche nella nostra società quindi grazie a voi principalmente di essere qui di aver ha scelto comunque le sale del del Senato che sono sempre a parte e diciamo disponibili per iniziative di questo tipo di grande importanza soprattutto per la commissione però associazioni che si occupano di diritti tutti i giorni nel mondo le nostre scuole grazie
Grazie
Grazie dell'ospitalità
E allora in questa seconda parte
E del convegno questa seconda parte del convegno sarà dedicata all'approfondimento di alcuni termini presente di nella Dichiarazione universale dei diritti umani
Nei mesi scorsi le ragazze ragazzi degli sei d'Italia colonna e Montessori hanno lavorato in gruppo e creato il poster che vedete Spohr
I nei quattro angoli della della salata questi sono li vedete dei poster bifacciali quindi cosa significa significa che a un certo punto quando tutta la curiosità per una parte del poster stradali favorita potremo girarle e ricominciare a parlare Deltamatic si trova diciamo nell'atto vent'ok e in particolare la quarta classico diciamo un Tessari si è soffermata su come possibile difendere i diritti umani analizzando la storia il funzionamento della Corte penale internazionale la quarta B linguistico sempre del diciamo Tessari si è occupata dei movimenti di momenti storici che hanno portato alla definizione dei principi pesanti all'interno della dichiarazione universale dei diritti umani i ragazzi e le ragazze dell'acqua
Appunto senza applicate del Vittorio Colonna hanno indagato il legame tra lo sport e i diritti umani mentre la quarta vidi Sanzo umane ha posto l'attenzione sull'importanza dell'educazione ai diritti umani e sugli albi illustrati come strumento per par bari di questi temi anche più piccoli naturalmente potete avvicinarvi ai poster fatti dalle ragazze e due ragazzi e chiedere loro di parlarvi del tema che hanno scelto di di trattare insomma dico anzi gli ho di guardarli tutti e di ascoltare le parole distruttive di tutte le ragazze e ragazzi che si sono occupati
Di approfondire questi questi temi perché hanno fatto un lavoro importante perché ognuno di questi argomenti merita di essere conosciuto e di di essere approfondito ringrazio tantissimo tutte tutti voi per questo lavoro questo percorso
Che abbiamo fatto insieme
E la solo la parola
A a voi e un'ultima cosa volevo dirvi che insomma sono molto fiera Dini queste due scuole che sono scuole amiche dei diritti umani quindi il Progetto Scuole amiche dei diritti umani un progetto internazionale quindi questi quale fanno parte di una rete che a scuole in quasi tutte le parti del del mondo e in queste scuole i diritti umani e oltre ad essere conosciuti vengono anche praticati nell'idea di Amnesty International che l'educazione ai diritti umani deve confluire poi in un'azione che porti al non Solar rispetto e alla difesa dei diritti umani di tutte e e di tutti a pranzo insomma che il lavoro che avete fatto in questi mesi e che oggi in qualche modo celebriamo vada proprio in in questa direzione quindi vi ringrazio tantissimo e non vedo l'ora di ascoltare quello che avete da dire
Saluto brevemente anche Giulia frange Flavia Citton che meritano di essere ricordate non so se Giulia o e dire qualcosa
Lei Gioia
Che ha curato
Insieme a me per Roma Tre i laboratori didattici brevissima e anche fra che citava grazie mille no io volevo solo ringraziare davvero le ragazze era sì della classe che abbiamo incontrato con Giulia poi ti lascio la parola e i professori loro hanno fatto un lavoro veramente importante
E niente insomma siamo in contanti emozionate di di essere qui con loro ai sport insieme
Niente confermo quello che che a detta varia lasciamo la parola a voi che siete le protagoniste protagonisti di di questa giornata grazie
Sì
Se se allora ottobre
Va
Bene senza qua sebbene
Quando
Si silenzioso entusiasmo
Mi
Ma
Tornare qua quindi
Adesso
Sotto qua qui
Corretto
Niente
Lei dentro
Quello
Domando
Questo è un altro
Nel caso di specie funziona qual
Il bis le per
Quando erano
Nel secondo
Uno strutture
Ed è preceduta da un perché io posso
Quattro
Allora
Non so se
Sesso sì allora questo in questo assistente prego
Ma se no
Morì cominciata
è in si sente
Si sente ok allora l'attività di laboratorio che abbiamo pensato fornire ai bambini delle fotocopie con delle sagome di persone sopra
E dei colori con cui appunto loro possono sbizzarrirsi e colorare queste sagome di persone come ben sappiamo i bambini non non hanno un una mentalità così matura
Appunto possono sbizzarrirsi vita visti con questi colori con orari tutte le sagome di queste elezioni con colori completamente diversi
Alla fine mi dovranno inserire questi fotocopia all'interno di una scatola a forma di autobus
E a questo punto possiamo dimostrare a tutti i bambini che indipendentemente il colore della pelle per la persona all'interno dell'autobus sia possibile stare tutti insieme sullo stesso autobus
Ne sequestra quale essa è l'ultimo libro aderenti cosa nella domani già che appunto diciamo parla di il ignimbrite del tema fondamentale dell'immigrazione come stava parlando anche prima all'interno del suo discorso
Abbiamo visto come a Inter e di questo libro accetti questo personaggio che diciamo è un po'differente rispetto agli altri meme
Nemmeno il solito animale che siamo abituati a vedere
E e inizialmente non viene accettato subito diciamo viene interrogato vede a un viaggio faticoso e arrivando a puntate ha vinto ad interfacciarsi anche quella rimanente
Ma diciamo farà vedere che cosa all'interno della sala Lizza farà vedere proprio diciamo tutto ciò che porta con sé ciò che ha di più caro e quindi abbiamo pensato proprio per far capire anche ai bambini fin da subito perché comunque è un tema che va in diciamo fatto nostro fin da quando siamo piccoli perché ha punto è importante alla giorni da oggi capire beni come e perché succede una determinate cose abbiamo pensato di fare questo laboratorio nel quale chiunque diciamo all'interno di una scatola disegna CIACE
Che ha di più caro a Sacchi preferisce e diciamo come bagaglio personale che porterebbe con sé in qualunque in qualunque caso
Eccone diciamo conclusioni dopo aver letto anche il libro quindi anche dopo aver visto la storia di questa animaletto
Come conclusione poi diciamo esporre parlare e far capire anche agli altri perché proprio quel determinato gente che importanza ha proprio per far capire che ognuno ha un bagaglio
Vero e proprio e che è importante diciamo condividerlo e anche diciamo saperlo accettare
Abbiamo collegato diciamo queste librai due principi due articoli di principali anche della Dudù che sarà in quanto al già il quindici che appunto parvero parlarne spiegano questa questa tematica
Grazie
Che hanno aderito
Provo a darle
Nessuno terrore da valida no
Toccati dal
A no tante la Roma turnover oggi sono Vedanta largo e qui va benissimo ora vai tranquillo
Va bene
Gli atti no qualcuna se la sente di fare un Biffi
Con il microfono perché c'è ci hanno chiesto di registrare in legno
Gente che stanno registrando anche azzardare un portare la percezione delle barriere elevati i vari pannelli che non ve la sentite noi oggi io dello Yad
Lui
Allora
Non si sa ha un credo studente
Allora il mio gruppo parla tra il collegamento tra sport diritti umani come primo concetto che vogliamo affrontare al quello dello sport Washing
Camp vuol dire poche parole che molto spesso tardi eventi sportivi vengono organizzati da nazioni per distogliere l'attenzione dai problemi dai problemi sociali stessi di queste nazioni
Appunto questo è il fenomeno dello sport Washing abbiamo anche riportato diversi esempi e di questo fenomeno nel corso della storia e vorrei iniziare appunto in ordine cronologico
Il primo esempio a quello il caso delle olimpiadi di Berlino del mille novecentotrentasei
Cosa avvenne che il mille novecentotrentasei appunto nella Germania nazista
Furono assegnate le l'non so come spiegarlo furono può assegnato all'organizzazione delle olimpiadi estive
Appunto
Ci stava il periodo che vive alla Germania in quel periodo sa anche che via una dittatura di matrice nazista
Quindi queste olimpiadi furono presentate come l'unico pone cioè un evento per unire la pala i popoli
Proclamare la pace
Però appunto furono fortemente influenzate da regime nazista di Adolf Hitler
Il secondo evento di cui parliamo quello delle olimpiadi di Pechino del due mila otto
Dove la Cina punto ha investito molti soldi per migliorare la sua immagine rinnovando Stati e gli impianti sportivi
Facendo modo che passassero
In secondo piano tutte tutti diciamo
Le violazioni continue dei diritti umani
Però in questo caso molte persone a molti personaggi di grande rilevanza internazionale si opposero a queste Olimpiadi e tentarono di boicottare le
Il terzo evento è la finale dell'Europa lirica di Baku del due mila diciannove
In occasione appunto della finale di Europa League del due mila diciannove tracce il Sire Arsenal che fu assegnata a il governo dell'Azerbaijan per svolgerla Baku ci dice che il tale Anna una cattivista molto importante del l'associazione Amnesty che
Queste cioè che troppo spesso i governi attuali appunto praticano il fenomeno dello sport Washing per pulire la propria faccia è un grande sempre a Baku
Questo diciamo all'ultimo esempio recente tralasciando quello del due mila ventidue schede penso che sia quello che la maggior parte delle persone ricordano cioè quello della dei mondiali di calcio del due mila ventidue in Qatar dove il Qatar che nazione del della penisola arabica
Costruito diciamo in pochi anni
Sadie infrastrutture di ultimo livello solamente grazie all'aiuto al contributo dei migranti per il novanta per cento
Ma per i migranti scusate per i lavoratori che al novanta per cento sono migranti stranieri
La cosa strana diciamo la cosa che
Ci fa notare che c'è qualcosa che non va il sistema delle che fa la che tradotto in italiano vuol dire fideiussione che è un sistema dove il lavoratore viene privato dei suoi diritti
Gli vengono ritirati i documenti per lasciare il Paese a dire una sorta di schiavitù
Questa quanto per la mia parte passo la parola mia colpa
Ok
Io Sibari erano della discriminazione di genere all'interno degli sporta prima di tutto abbiamo partire col presupposto che la parità di genere è indica l'uguaglianza di diritti e dei doveri tra uomini e donne
E questa questa uguaglianza viene tutelata da diverse leggi della Costituzione italiana però spesso non ci rendiamo conto che non viene rispettata
Questo lo possiamo notare sia lo possiamo dare il sporta un grande problema è che gli spetta spesso vengono cioè da in i i brani che hanno tutti quanti bambini questo che vuol dire che quando un bambino si ritrova a cercare un'OPA ad andare a praticarlo sporta spesso non è lui a sceglierlo dato all'età ma lo fanno sentire i genitori che sono già
Che già hanno la mentalità patriarcali quindi tendono a scendere scegliere brani sporta in base a una
Un pregiudizio
In base al pregiudizio
Ad esempio ci siano scorte considerati da maschi come il calcio in sport in cui si usa la forza e Sparta considerati da femmine come la danzatrice usare l'elasticità e la eleganza
E e questo va a condizionare i bambini perché spesso magari non è così non è quello che vogliono andare a fare è vengono già inseriti all'interno di una società senza in cui non hanno io per diritti di genere per e questo va a continuare ad assecondare la nostra società patriarcale inoltre questi rischi diseguaglianze le possiamo notare anche degli adulti in modo molto più concreto abbiamo dei grandi esempi ad esempio alle due abito le due ragazzi che praticano beachvolley EMI mio va non pratiche non non rivedere cognomi ebrei ridare è il tema di grazia di siano questi due dalla voi viste e che praticando beachvolley si sono rifiutate di giocare in bikini
Decidendo pre fidando per loro una sorta uno sforzo dei pantaloncini che hanno dovuto litigare con l'arbitro contrattare per far rendere valida la partita perché nonostante la loro vita reti lavorarono invalidare
Oppure abbiamo sue che è una ragazza che gioca a pallacanestro e che ha fatto lo stesso numero di presenze in campo di LeBron senza nello stesso anno
Con le stesse capacità gialla tranne la fissare una maschile e una femminile mille perfettamente uguale penale donna ha guadagnato centosessanta sei volte io direi LeBron ha guadagnato trentasette milioni di dollari mentre lei soltanto duecento duecentoventisei mila che possiamo capire che c'è una drastica differenza nonostante lo stesso numero di vertigine
Appare diamo l'esempio di Alice
Ignaro oggi tutte è una calciatrice italiana
Che non ha dichiarato la sua gravidanza durante il campionato nonostante lei fosse comunque mi misi in cui poteva giocare però non avendo la dichiarata alla fine del campionato
Non le voleva noi non la volevano retribuire perché lei non aveva grandi dichiarato la sua gravidanza ma era aveva giocato perfettamente tutto il cantierato come gli altri come le altre giocatrici
E alla fine uomo lupo
Avere questi problemi c'è il padre il senso non è stato dotato di nessun modo
E infine abbiamo il caso di ieri
Caster a chi acquista ragazza che però agli ottocento metri di atletica leggera
E e lei naturalmente ha un altissimo livello di lusso spero nel nella DNA e ma è una condizione perfettamente naturale naturalmente c'è minore di quella di un uomo comunque però tra di molte competizione non l'hanno fatto giocare oppure l'avrebbero fatta giocare soltanto se lei si fosse bravissimi ha consentito a prendere i farmaci che l'avrebbero abbassato i suoi livelli di testosterone in questo perché essendo una donna avrebbe dovuto avere il testo Ferroni pari alle altre però lei si è rifiutata naturalmente e andate in tribunali ha fatto molte molti già fatto molte volte il tribunale deve per cercare di togliere questa condizione a lei e a tutte le altre donne che hanno vissuto questa situazione
Va bene
Domanda
L'olio
Allora
Il di i diritti fondamentali che anzi conosciamo solo la libertà di espressione l'uguaglianza parità di genere quella i diritti
I i i diritti monitoriamo anche nello sport tra cui possiamo ricordare il le più importanti persone che sono i frutti assicurate con la prima maga nera Pino che che come triple che ha criticato il divieto di certi politici che è stato ammesso da dal Comitato olimpico olimpico internazionale e per questo si è rifiutata di cantare inerente la sera americano e abbiamo Colin care Caparini che che come prima si è inginocchiato alzato il pugno come simbolo di del movimento di Blacc laicismo a te e per questa sua Cariati siamo è stata ostacolata
Abbiamo Tammy Smith e John Carlos che sono i primi che
Meno vinto e l'Olimpiade del mille novecentosessantotto faccio un errore nella nella gara di duecento metri e fatti
Hanno pure loro hanno alzato il pugno in alto come simbolo di Black Lesmo altre
Abbiamo Lewis Hamilton che che indossava la maialino
Brano appello ciò che è un afro americana che è stata uccisa in nel due mila venti nel Kentucky
Durante la casa in Formula uno indossa questa maglietta come simbolo di diciamo movimento proviamo Virgin King che è stata la prima
è stata una campionessa Zanni schiera vinto la
La partita del Milan da battaglia dei sessi contro un uomo per questo a fondato anche la WTA che sarebbe la come stagni spasso Sheshonq
E insieme abbiamo nuova nata agli che un un ma anche lui difensore dei diritti umani
Comici diciamo oppose di fare assiste alla battaglia del Vietnam perché non voleva sparare ha un suo fratello
Anche lui
Diciamo di di altra carnagione per la per l'America
E questo è quanto
Grandi deponenti andare a
Gli altri fatevi un giro chiama degli altri è andata bene anche la generale
Cioè un presa
Benissimo
Insomma non so
Negli ultimi anni
Appunto questo
Questo dissi terrorismo psicologico all'ambiente delle
Metto in guardia dell'
Rettifico sempre con la allo storico
Va bene
Studiosi l'altra sera qualcuna se la sente di quattro significa no già tagliate era finito toccava elegante
Lettera senza un bando per garantire
Cambia
Ma l'Italia ogni partito sì Cazzola tradizionale
Con Marco in piazza hanno fatto un buon lavoro
Non
Sono di sinistra nello possono insorgere sì sentiamo
Aree dalle università cornucopia
E la famiglia suonava così e anche
Sull'accordo possono notturni
Grazie le
Cose
Lavora
Servizi bancari introvabile
Va bene
Se non sapremo
E di fatti appena
Lanciata
Mai
Ok allora il nostro progetto nasce dalla volontà di appunto a far conoscere ai ai bambini i diritti umani e di farglieli soprattutto comprendere e per questo noi diventiamo degli strumenti che se negli albi illustrati ovvero questi libri ricchi di figure i pareri di parole che permette lo quindi
Maggi era appunto
Attenzione da parte dei bambini e ci siamo concentrati su alcuni articoli della dovuto appunto e l'articolo due e l'articolo sei sette il tredici il quattordici e il quindici che poi spiegheranno le ragazze che presentano in particolare i libri
E per esempio il primo appunto l'albo le strade non c'è posto per tutti che è un libro molto particolare perché appunto dalla possibilità ad essere eletto dal lato i dall'altro e cambiare completamente il senso della storia
Allora contro il il primo albo illustrato è non c'è posto per tutti
E ed è un progetto abbiamo progettato appunto questa attività per i bambini dagli otto ai dieci anni quindi terza e quarta inventario l'attività vera svolta nell'orario scolastico perché la maestra appunto
Leggera
L'albo illustrato ed è una dello Stato che si può leggere da due diverse parti e la stare appunto quella di due falchi che cercano la casa da una parte la troveranno dall'altra purtroppo no
L'attività che abbiamo progettata e quella di appunto far leggere innanzitutto l'albo e poi far scrivere ai bambini su un cartoncino a cuore una parola o una frase di accoglienza
La maestra poi passerà un gomitolo di lana di colore blu
E ogni bambino attaccherà con una molletta la propria frasi o parola su questo filo blu non è a caso blu perché è proprio in mare ed il dell'albo
Il
E si creerà proprio una riti di accoglienza alla fine si potrà anche
Attivarsi rapide e il Comitato per ottobre e all'interno di questo lago abbiamo anche individuato Rho individuato tre diversi articoli cioè l'articolo due l'articolo sei è l'articolo quattordici
No
Parliamo ora della libera cioè dell'Alpe lo stato evaso esaminata valigia a che appunto comprende dannato spiegazione avviamenti del del racconto che forte libro qua
A a bambini e bambine ma in generale comunque va ad ascoltare e cioè mio marito allegare all'articolo quattordici e quindi figli della della dopo che appunto riguardano l'immigrazione il diritto alla cittadinanza
Infatti l'obiettivo appunto della del nostro progetto eppure di sensibilizzare gli ascolti gli ascoltatori i molto giovani appunto ipotizziamo sul tema della migrazione
Ma avevamo pensato come in modalità quella DIA andare a leggere ad alta voce largo illustrato mostrando anche vari appunto illustrazioni che sono parte fondamentale appunto di questo progetto
E successivamente diciamo assimilare meglio tutto a del significato di queste liberava un pensate Pieve ogni bambino potesse disegnare un qualcosa che per sicurezza andrà inserire una scatola che raffigura un po'alla valigia quindi ciò che è ovvio non si porterebbe ecco antenne il proprio bagaglio a e appunto a termine laboratorio questa la parte fondamentali quando ognuno andai fuori quello che appartato spiegando magari motiva creando appunto motivo è un Samone situazioni di confronto e
E scambio appunto senza giudizi
Anni indietro
Invisi nell'articolo che abbiamo preso in considerazione l'articolo sette della Dichiarazione universale dei diritti umani
Il quale dissidenti del siamo tutti uguali dinanzi alla legge
E siamo tutelati appunto dalla legge contro ogni tipo di discriminazione il nostro Progetto parte dalla lettura del libro L'autobus di Rosa il quale tratta la storia di un nonno che racconta suo nipote la sera di rosa Rosa Parks donna nera che diventò il simbolo diciamo del movimento per i diritti civili
Per non essersi per essersi opposta alle leggi razziali infatti non si alzò appunto e non lasciar possono bianco sull'autobus i
L'attività di laboratorio a cui abbiamo pensato è fornire delle fotocopie dei bambini
Con delle sagome diverso e meno lasciando loro colorare queste fotocopie con tutti i colori che vogliono e
Alla fine quando queste fotocopie saranno tutte colorati dovranno inserirle all'interno di una scatola con sopra insegnato un autobus
E così dimostreremo che qualsiasi sia il colore della pelle di una persona tutti comunque indipendentemente appunto dal prete la pelle possano stare sullo stesso autobus
Allora io
Ma il personale
I dati al fine poi