Le implicazioni strategiche della guerra russo-ucraina: intervista a Lorenzo Guerini

Radio radicale siamo con il presidente del Copasir Lorenzo Guerini per parlare di questo convegno che si è svolto volto oggi qui a Montecitorio sulle implicazioni strategiche per l'Italia
Della guerra russo ucraina allora io ascoltando un po'le relazioni mi sono un po'spaventato perché ho avuto quasi l'impressione che ci si stia preparando a due anni dall'inizio di questo conflitto a una guerra per la quale non si vede ancora la parola fine volevo chiederle se lei ha avuto questa stessa impressione
E e a questo punto se è preoccupato sia per la crisi del Mar Rosso che per la anche il mancato accesso al Mar Nero ma siamo dentro una fase molto complicata
A nella nella guerra che da due amici compatto in Ucraina certamente la sua
Parte più acuta anche
In termini di vite umane in termini di distruzione in termini di lunghezza del conflitto ed è evidente che oggi nonostante gli sforzi che si possono immaginare
Questa guerra in uscita da subito
Rischia di essere ancora lunga una ferita ancora aperta ai confini dell'Europa o dentro l'Europa stessa nel senso che l'Ucraina parte è parte dell'Europa è evidente che questo richiede da noi determinazione del continuare a sostenerlo carina questa guerra rischia di essere una guerra esistenziale a utili e quindi dobbiamo avere questa consapevolezza è facile dire che c'è una responsabilità a sostenerlo capire a che veder continuare con determinazione e con forza da parte dei Paesi donatori così come sono fatti in questi due anni quegli sforzi pesanti compiuti ritengono che devono continuare siamo dentro sfide minacce critiche che riguardano l'Europa recente che loro va bene fare anche in termini di rafforzamento dalla prospettiva e la sono obbligati a rafforzamento nella Gambaro crea l'architettura dal dalla nostra sicurezza si basa sul rapporto transatlantico quindi ricordatevi dei sia pass consapevolezza questo lavoro che non significa certamente abdicare
Alle vie diplomatiche sono ancora che ancora la strada che dobbiamo seguire la strada la politica conformarsi a anche deve mettere in campo
Per dare credibilità a questa politica capacità di deterrenza di dissuasione
Che che quindi richiede scelte importanti
Guardiamo con grande preoccupazione ciò che sta avvenendo Medioriente sia dopo il sette ottobre sia ciò che si sta determinando nella Striscia in piazza e io credo che sia stato un fatto positivo che il parlamento abbia trovato
La scorsa settimana una capacità di convergenza rispetto alla valutazione che si fanno sulla crisi e l'esigenza di porre fine a questo compito reali lavorare per un'assicurazione
Una soluzione politica
Ma nel contempo ci dice anche
Questa situazione che dobbiamo tenere alta
L'attenzione anche in altre realtà che sono indirettamente collegati alla cena parlava
Dal Mar Rosso e da questo punto di vista Hollande è sicuramente un elemento fondamentali la sicurezza dalla commerci ma ritorni al passato ma Rossi è importante per il nostro Paese importatore allora va be'e credo
Con la capacità di si svolgerà prestazione non determinando fattore di escalation malfattori di dissuasione che l'intervento non piace importante perché dobbiamo ripensare al nostro modello di difesa
Allora molti parlano di esercito europeo e di fu prossima crisi della NATO però noi la NATO l'abbiamo sperimentata per settant'anni e ha garantito la pace in Europa
La difesa europea negli anni cinquanta ha fallito la la NATO
No fornita un formidabile strumento per la nostra difesa sicurezza collettiva
E la lei vede un'ombra della crisi della mucca dalle alla lega l'alleanza che detiene la capacità di deterrenza di dissuasione
Credo che al di là delle polemiche di questi giorni questa questa alleanza Alleanza che ha ancora prospettive importanti per fondamentale per la nostra sicurezza
Questo richiede
Però capacità di rinvigorire la sempre di più di rafforzarla sempre di più chiede a noi di fare le scelte che siamo chiamati a fare
Sia in termini di aumento delle nostre capacità militare
Che in termini di contributi all'alleanza come stiamo facendo il due per cento l'abbiamo raggiunto il due per cento l'hanno raggiunto molti paesi europei credo che il tema riguarda che debba essere
Nel in nella prospettiva che è stata indicata
Raggiunto anche dal nostro Paese con la credibilità di una crescita che non ci porterà ad aggiungere al due mila ventiquattro perché è impossibile ma che cita che dà credibilità uno sforzo avevamo indicato due mila ventotto come l'orizzonte
Temporale prossima passo saranno sarà temo che guarderà il lavoro del governo del Parlamento però certamente importante elementare
Nostri investimenti nel campo della difesa e la sicurezza non solo come contributo l'alleanza ma anche come esigenza di ammodernamento dello strumento militare nazionale
E anche perché se vogliamo parlare di di difesa europea come è giusto farla intesa come rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza atlantica c'è bisogno
Di razionalizzazione c'è bisogno di integrazione c'è bisogno di base tecnologica industriale comune ma c'è bisogno anche di investimenti che devono essere realizzati spendendo meglio in maniera più razionalizzata con economie di scala che sono necessarie favorendo i programmi di cooperazione tra le nostre industrie favorendo l'integrazione dall'industriale europee ma dando anche diciamo il carburante
Queste scelte possano essere
Realizzate non tenute in una prospettiva di medio
Ringrazia il presidente del Copasir Lorenzo Guerini