Israele nel giudizio delle Corti dell'Aja. Intervista alla Professoressa Alessandra Viviani

Siamo in collegamento con la professoressa Alessandra Viviani docente di diritto internazionale all'Università di Siena buongiorno professoressa bentrovati a Radio Radicale buongiorno buongiorno a lei e a tutte le persone che ascoltano
Allora professare sta con lei vorremmo approfondire questi due procedimenti che sono in corso il primo dinanzi alla Corte internazionale di giustizia che oggi tra l'altro dovrà a pronunciarsi sulla richiesta di tregua un cessate il fuoco e l'altra l'altro procedimento dinanzi alla Corte penale internazionale che ha fatto molto discutere
Nei giorni scorsi dopo un'intervista alla si Nm a Christiane Amanpour del procuratore Karin cambi che ha annunciato la richiesta
Alla corte di un mandato d'arresto sia per i capi di Hamas sia per il primo ministro e il ministro alla Difesa israeliani
Dunque vorremmo intanto capire la differenza tra questi due procedimenti e le basi giuridiche di entrambi e
Si tratta di due procedimenti completamente diverso Fini anche che riguardano agli effetti infatti riduciamo la stessa realtà
Perché da una parte il procedimento di fronte alla Corte internazionale di giustizia è un procedimento
Che riguarda il rapporto fra gli stati la Corte internazionale di giustizia il massimo organo giurisdizionale
Delle grazie fee
Che ne regola letti tenta di controversie trasportati
In questo caso la controversia riguarda l'applicazione o meglio la mancata applicazione della convenzione delle Nazioni Unite per mille novecentoquarantotto sul genocidio
Da parte di Israele
E il procedimento è stato avviato con una richiesta con un ricorso da parte del Sudafrica
L'obiettivo quindi del procedimento di fronte alla Corte internazionale di giustizia sarà quello stabilire e il comportamento di Israele come Stato
Comporta una violazione del divieto di genocidio
Che è un divieto che dipende non solo dalla convenzione appunto delle Nazioni Unite del quarantotto ma anche dalla diritto internazionale consuetudinario quindi a un divieto che riguarda il comportamento di tutti i risultati
Nell'ambito di questo procedimento i la il ricorrente Acierno riportato che il Sudafrica acchiappa la corte di adottare delle misure provvisorie
E l'ente proprietario sono uno strumento comune a tutti i giudici sia termica internazionali che hanno come obiettivo quello di
Come dire in qualche modo congelare o tentare di congelare la situazione per parchi che la la successiva decisione del giudice abbia con efficacia nella realtà
E quello che è interessante della decisione sulle misure provvisorie da parte della Corte internazionale di giustizia
è quinquennio da con questa ordinanza che appunto impone ad Israele di adottare una storia di comportamenti la Corte afferma che ci sono prima fascia insomma all'apparenza nella realtà di quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza
Elementi che possono essere ricondotti a al genocidio cioè comportamenti che potrebbero fare tra
Risulta mare lenta fra della crimine di genocidio
Dall'altra parte invece il procedimento che ha aperto di fronte alla Corte penale internazionale
è un procedimento che riguarda la responsabilità non dello Stato ma la responsabilità penale dei singoli individui in questa Balotelli terra politici e militari
Per le due entità a che sono diciamo così sotto inchiesta cioè a marzo Israele l'obiettivo di un procedimento di fronte alla Corte penale internazionale e quindi è quello di ristabilire delle singole persone
Hanno temuto che i comportamenti che non sono dei crimini internazionali in base allo statuto appunto della Corte penale internazionale
Quindi da diciamo nella la Corte internazionale di giustizia valuta la responsabilità degli Stati per illeciti internazionali c'è la violazione di norme internazionali
La Corte penale internazionale impedisce valutare il comportamento dei singoli individui e mira a stabilire per tutti i singoli individui sono personalmente responsabili di crimini internazionali
Nel caso quest'ultimo caso cioè nel caso del procedimento affiliato di fronte alla Corte penale internazionale
è un procedimento o non recente diciamo è un procedimento che
Parte già nel due mila diciannove con l'annuncio dell'allora
Prosecutor dall'allora procuratore di aprire una indagine preliminare sulla situazione in Palestina
E la decisione del due mila ventuno della Camera della corte penale internazionale
Di riconoscere l'esistenza della giurisdizione cioè l'esistenza della competenza da parte di una Corte penale internazionale ha
Anche reparti e a giudicare della situazione palestinese qui c'è tutto un problema diciamo del del e la Corte penale internazionale porta un meno
In agire e su quanto riguarda la situazione palestinese ma al momento la precisione Quetta e il mandato d'arresto la richiesta di mandato d'arresto da parte del
Dell'attuale procuratore della della corte penale internazionale
Papà peraltro anche su un una un documento un'opinione di un gruppo di esperti giuristi internazionali individua nei comportamenti tenuti dagli leader chiamati sta e da appunto il primo ministro il ministro della difesa
Pare perché gli anni datemi rapidità in questi comportamenti ipotetiche sono ipotesi di crimini di guerra e crimini contro l'umanità
è chiaro
A che punto illa richiesta di mandato di arresto che ha fatto il procuratore canna si colloca all'interno di questo procedimento cioè ha fatto delle indagini a che punto di queste indagini si decide poi di chiedere alla alla corte alla camera della corte questo mandato d'arresto
E ho come una sorta di misura cautelare oppure qualcosa no questo è proprio questo il proprio mandato di arresto per il proprio come dicevo le
La primissima intenzioni della Corte penale internazionale di
Valutare quello che accade
Palestina e ci ha detto nulla diciannove quindi dal due diciannove al due mila ventiquattro i procuratori perché sono succeduti hanno raccolto
Evidente noto raccolto
Testimonianze se documenti anche da parte di altri stati su o
L'esistenza enti crimini internazionali quindi il momento in cui il l'ufficio del procuratore decide di richiedere il mandato d'arresto
Arriva quanto le prove diciamo così che sono state raccolte
Sembrano condurre in maniera abbastanza evidente alla a intensa di crimini internazionali si tratta di un primissimo
Un primo passaggio intanto è perché
Il procuratore niente Lina mandata dal prato ma la decisione su lei mettere o meno mandato d'arresto della corte non dell'ufficio del procuratore
E il secondo elemento importante da tener presente che quindi sappiamo che poi questo procedimento come dire condurrà ad un vero e proprio per lasciar posto nei confronti di queste persone
è rappresentato dal fatto che per Statuto la Corte penale internazionale non può agire in contumacia e quindi fare le persone non sono state arrestati e portate di fronte alla Corte penale internazionale il processo non si fa benissimo scelta una scelta di di garanzia naturalmente nei confronti delle persone
Sindacati e via puntate che ha comune anche a ad alcuni ordinamenti interni
Professoressa si è discusso letto accennava ai problemi relativi alla giurisdizione proprio in questi giorni in seguito a questa richiesta di mandato d'arresto che inevitabilmente diviso l'opinione pubblica oltre che gli istanti come abbiamo visto si è discusso sulla giurisdizione a proposito della complementarità rispetto alla competenza degli Stati nazionali a perseguire questi crimini
Sì esistevo esso problema cioè Israele può agire nei confronti del primo ministro per le sue eventuali responsabilità di crimini di guerra o addirittura di di genocidio autonomamente sanno la democrazia e perché invece la corte interviene
Per molto corretto quello che lei dice l'idea profeti sistema della Corte penale internazionale è quello della complementarietà cioè i giudici internazionali intervengono l'atto che lo Stato non dimostri la propria capacità ad interferire e
Questa incapacità di un sistema giuridico interno quote di fare da fare da vari fattori
A partire dal fatto che magari quei comportamenti quei crimini non sono presenti nel Codice penale interno oppure
Più probabilmente
Dal fatto che con tribunali penali interni non sono o non sono in grado non
Perché non sono imparziali di perseguire i crimini internazionali ora nel caso di Israele
Come dire
è abbastanza coerente con con la giurisprudenza della Corte penale internazionale ritenere che
Ci passa essere la necessità di procedere da parte della corte penale internazionale perché non sembra e non è sembrato negli ultimi anni che
I comportamenti tenuti Sky limite politici e militari piano infatti sufficientemente presi in considerazione dal con antenati interni
In ogni caso al problema della giurisdizione
Riportato alla Corte penale internazionale su questa specifica situazione è complicato dal fatto che Israele non fa parte il trattato dello Statuto di Roma quindi questo sistema è un sistema basato sulla volontà degli Stati per cui e la Corte penale internazionale può agire come nei confronti il quegli stati sul sono parte del sistema idee nel mondo come nel due mila quindici la Palestina il governo palestinese ha dichiarato accettare la giurisdizione della corte penale internazionale per così tanto la propria accettazione la propria adesione all'ottavo al trattato lo Statuto
Però io
Dati da parte di alcuni commentatori per sottolineato il fatto che dal punto di vista del diritto internazionale non è poi così acclarato qualche altro dato che la Palestina sia uno stato che
Per i ritardi una delle caratteristiche che nel diritto internazionale
Qualifica no è l'esistenza di uno Stato che è quello appunto di essere indipendente non soggetto a a al controllo da parte istruire gli altri stati di avere un un suo ordinamento giuridico del tutto indipendente
Non glielo è queste obiezioni comunque per quanto riguarda appunto la corte penale internazionale sono state superate perché appunto nel due mila ventuno la morte a
Riconosciuto l'esistenza della propria giurisdizione su quanto accade naturalmente miei territori
Allestimenti ovviamente non quanto accadere Vienna territori sono foto dello Stato di Israele
Adesso insomma i i dubbi riguardano anche gli Stati che hanno firmato lo Statuto di Roma e che come dovranno comportarsi qualora arrivasse la da decisione appunto di procedere con questo mandato d'arresto da parte della corte dopo la richiesta cioè sono tenuti effettivamente gli Stati che hanno firmato lo statuto a procedere nei confronti di Netanyahu e di Galland
Assolutamente sì su questo diciamo dal punto di vista del diritto
C'è il minimo dubbio tutti gli Stati che sono parte dello statuto della Corte penale internazionale
Sono complicati ci hanno un vincolo giuridico a eseguire l'arresto laddove le persone si trovino sul loro territorio e subito nella loro giurisdizione
Dal punto di vista del diritto riparto offerta chiarissimo
E sappiamo purtroppo che anche quando le norme sono chiare implicito che queste vengano rispettate ma la decisione di non rispettare Hillary mandato d'arresto laddove questo fosse
Effettivamente però è una decisione pubblicamente di natura politica che rappresenterebbe comunque una violazione del diritto internazionale
Chiarissima professoressa io la ringrazio davvero per averci aiutato a capire insomma a destreggiarsi con una materia che conosciamo tutti molto poco soprattutto con questi eventi che sì sì diciamo
Procedurali che si sovrappongono anche il perno insomma facile entrare in confusione grazie alla professoressa Alessandra Viviani ricordo docente di diritto internazionale all'Università di Siena grazie e buon lavoro
Grazie a lei con aggiornata