Verso la legge di bilancio. Rilanciare l’economia, dare valore alle persone

Fuori presso sarà qui per poi concludere l'appuntamento di oggi di oggi pomeriggio
Io inviterei in fondo ad accomodarsi
Grazie
Se ci accomodiamo
Bene dicevo lì la segretaria sta arrivando ma in collegamento sta seguendo già all'avvio dei lavori permettetemi di ringraziare in primo luogo le volontarie e volontari dividemmo per anche per questo appuntamento sicuramente Andrea Bianchi il direttore scientifico della Fondazione
Che ha coordinato come sapete il lavoro per la promozione di oggi pomeriggio un appuntamento che come vedete sapete promosso in collaborazione con i gruppi parlamentari della Camera del Senato
Perché questo pomeriggio questa riflessione da fare insieme al gruppo dirigente ai colleghi del Senato e della Camera dei deputati in queste ore in questo momento
Il motivo ce lo dà insieme purtroppo alle drammatiche notizie che ci gioco che ci giungono dei teatri di guerra in queste ore
Forse il motivo ce lo dà una buona notizia invece che riguarda l'assegnazione del premio Nobel per l'economia del due mila ventiquattro
Tra le motivazioni che hanno motivato il premio Nobel assegnato questa mattina c'è tra l'altro scritto
La società con uno stato di diritto scadenza scadente istituzioni che sfruttano la popolazione non generano crescita o cambiamenti in meglio
E il premio Nobel viene assegnato a questi tre illustri economisti proprio perché le loro ricerche si sono indirizzate verso questi temi di impegno della riduzione delle disuguaglianze nel mondo
E quindi l'assegnazione del premio Nobel all'economia di queste ore sottolinea l'importanza della ricerca della riflessione dello studio la non pigrizia che bisogna avere in questo momento della storia per migliorare le nostre economie e e le nostre democrazie ecco mutatis mutandis finalmente non vogliamo essere presuntuosi
Ma potrei dire che non c'è miglior sintesi per spiegare per illustrare i motivi che ci hanno chiamato oggi pomeriggio ad essere qui
E temo così come negli incontri che abbiamo fatto in queste settimane più a porte chiuse workshop tematici
Che si sono succeduti in fondo si sta sforzando di offrire occasioni di riflessioni per rendere più forte attuale le scelte politiche del decisore politico ma aprendosi a un confronto con le forze intellettuali del mondo del lavoro dell'economia della scienza proprio perché viviamo in un tempo nel quale occorre impegnarsi e individuare la strada verso la quale noi vogliamo andare e oggi è un momento opportuno per farlo insieme
Perché siamo immersi in un periodo nel quale le sedi istituzionali Camera e Senato qua mi permetto di dire anche il Parlamento europeo nelle prossime settimane saranno impegnati proprio sul terreno economico e sociale
Interrogandosi e decidendo su quale modello di sviluppo il nostro Paese deve percorrere in relazione con l'Europa e quindi saranno le prossime settimane nelle quali si deciderà molto non solo del nostro presente ma anche del nostro future ci sembrava importante offrire un'occasione che ponga al centro proprio questo tema
La comprensione di quello che sta accadendo quali sono le scelte di fondo compiute dalla destra in questi due anni e quali sono gli effetti delle scelte che la destra ha compiuto nel campo economico sociale e produttivo ma soprattutto a quale modello di sviluppo Rho invece vogliamo puntare un pensiero critico del presente vuole puntare per fare cosa
Per rendere moderno attuale essere rigorosamente attenti alle ad attuare quello che è l'articolo tre della Costituzione repubblicana
Tutti i cittadini hanno gli stessi diritti sociali del comma due la Repubblica rimuove gli ostacoli eccetera eccetera eccetera
Se non c'è un pensiero critico che corregge indirizza rinnovazione questo risultato come ahimè è sappiamo non è garantito e quindi come questo possa avvenire il tema del confronto di oggi pomeriggio prima di dare la parola a Francesco Boccia alla capogruppo alla Camera
Braga permettetemi solo una battuta sull'Europa
Che è molto importante perché anche in Europa stiamo entrando in un momento delicatissimo
Fra qualche giorno inizieranno le audizioni dei commissari indicati da Ursula von der Leyen ed ai governi dei paesi membri e purtroppo per dire
Dall'Europa non ci sono buone notizie rispetto ai temi che tratterebbe che tratteremo fra qualche minuto anzi non ci sono affatto
Buone notizie perché quello che ormai è chiaro è l'esistenza di due differenti maggioranze una che si è affermata a luglio nel voto
Per la presidente Ford Errani che è una un'alleanza un perimetro di alleanza europeista comunque che vuol tenere vivo il tema dello sviluppo degli Investimenti dell'integrazione e purtroppo negli ultimi giorni ha preso invece corpo
Non per responsabilità ma seguendo i trattati l'altra grande Camba dell'Europa che la commissione queste indicata dei governi europei mostrando un volto attuale dei Paesi europei molto molto diverso l'attuale commissione
Nel suo profilo è una commissione molto conservatrice sicuramente di destra figlia del dato politico che su ventisette paesi
Membri solo quattro sono nell'attuale saranno nell'attuale Commissione è i commissari che indicati
Non solo appartenenti ai governi progressisti ma legati al gruppo socialista della sinistra e quindi il pericolo per i prossimi anni è grande
E il nostro impegno dovrà essere quello sicuramente di ancorare il lavoro della commissione al programma di luglio al programma europeista di luglio che parla esplicitamente della necessità di continuare
Negli investimenti per un nuovo modello economico evitare come sta avvenendo che invece in quel Parlamento si costruiscano alleanze diverso e più spostata a destra addirittura verso forze chiaramente antieuropeiste e e di stampo nazionalista ma questa dicevo prima professore Pisauro una battaglia veramente quotidiana perché siamo in una condizione parlamentare molto difficile
E insieme a questo denunciare quanto e questo è molto importante sarà molto interessante anche nella discussione alla Camera e Senato quanto questa Commissione più di destra e più conservatrice forse sarà il problema più grande dell'attuale governo italiano guidato da Giorgia Meloni perché sicuramente sarà una commissione meno propensa agli investimenti più propense più legata politiche rigoriste nel campo dello sviluppo e quindi vedremo cosa accadrà dove anche lì
Saremo accanto a un'idea di Europa che investe sul suo futuro
E che vada incontro alle esigenze delle persone come lo siamo stati durante il periodo del codice fatemi dire solo che l'intervento del presidente Draghi al Parlamento europeo da questo punto di vista è stata una grande boccata d'ossigeno
Perché in quel rapporto tra le tante cose quello che è chiaro è una vocazione un indirizzo che si vuole dare all'Europa proiettato verso una stagione di rilancio e di grandi investimenti ho i miei seri dubbi che l'attuale commissione
Sì a una commissione che voglia seguire quell'indirizzo dato dal professor Draghi ma anche questo è oggetto di quello che avverrà nei prossimi mesi che dovremo vedere e quindi
Io
E mi fermo qui
Perché credo che questo sia il nostro ruolo è ed era giusto presentare il motivo di questa discussione ma il cuore del pomeriggio appunto e la discussione ringraziandovi di nuovo lo intanto la parola a Francesco Boccia presidente del gruppo del Pd alla Ca'al Senato della Repubblica
Grazie Nicola grazie
Tutto e tutti per essere qui ma la
L'iniziativa della Fondazione temo che ringrazio così come tutte le persone che ci hanno lavorato
Ci consente davvero alla vigilia di una manovra che mai come questa volta
Riusciamo pre vedere perché era inevitabile che arrivassi mo'qui dove
Proviamo oggi
A sottolineare che purtroppo arriviamo come sapete era prevista era previsto oggi il Consiglio dei ministri
Stato spostato domani sera qualcuno dice per ragioni organizzative
Invece no domani avevamo un confronto importante sul prossimo Consiglio europeo con la Presidente del Consiglio ed è una grande occasione quella per confrontarsi con lo stesso presidente su come prossimo consiglio europeo che un Consiglio europeo
Molto importante in qualche modo incrociarsi anche la visione che il Governo ha
Del Paese
Alla vigilia della terza manovra su cinque perché questa è la terza manovra su cinque
Nelle prime due è accaduto quello che molti di voi hanno visto e sottolineato chili in Parlamento
Dentro i centri di ricerca ventuno centri studi internazionali
Le prime due manovre hanno portato l'Italia
Ad entrare in procedura di infrazione per deficit eccessivo
Nella terza ci auguravamo ci auguriamo ancora che fosse possibile aprire una discussione seria e invece non è andata così nel senso che il documento e con i film che finanza fantasma che è stato presentato
Al parlamento non aveva i dati programmatici
Lo dico Pisauro dopo interverrà
E aveva una motivazione nobile
C'è un nuovo ciclo di bilancio
Figlio della riforma il patto di stabilità
Andremo oltre e cambieremo anche la legge di contabilità quella in vigore quella del due mila sedici che fu cambiata
Durante la maggioranza di centrosinistra accollato ottanta per cento di voti favorevole il Parlamento l'altro venti per cento di astenuti non ci fu nessun voto contrario
Perché le leggi di contabilità quando si cambiano si cambiano insieme
Purtroppo questo non è accaduto nel senso che siamo ad ottobre siamo al quattordici ottobre e noi siamo ancora lo dico a Nicola perché questo continuo utilizzo degli impegni europei quando conviene nascondere
Le politiche pubbliche in Italia che viene diciamo spesso utilizzato dal Governo
Dal governo Meloni no in questo momento siamo a legislazione vigente con la legge di contabilità del due mila sedici
Non mi pare che nessuno abbia cancellato l'Anatel fra la nota di aggiornamento al Def sì c'è un'intesa tenue
Fatta dalle Commissioni bilancio di Camera e Senato che diceva che probabilmente il piano strutturale di bilancio poteva
Essere sufficiente ad indicare una rotta
Peccato che nel piano strutturale di bilancio non c'è nessun dato programmatico non solo sul pc
Ma sulla spesa
E se dobbiamo discutere di come rilanciare l'economia per dare valore alle persone e qui oggi discuteremo di politiche industriali di politiche produttive e soprattutto
Discuteremo del valore delle persone e allora alla vigilia della manovra il Paese non Partito Democratico di opposizioni avevano il dovere di conoscere i dati programmatici sulla scuola
Sulla sanità sul trasporto sul welfare in generale perché avremmo potuto dare un contributo già in questa fase noi non conosciamo
Che tipo di tagli ci saranno nell'altra parte perché la la la la prima diciamo contestazione che io vi offro che file di questi primi due anni di manovre al tempo della destra al governo
E che per loro esiste solo una sezione del bilancio
Quella della spesa
Ho da fare in un certo modo da tagliare quella delle entrate non si tocca
Nel senso che
Per loro la base imponibile anziché essere il più larga possibile tra la bassa pressione fiscale ed è un obiettivo che noi ci ripromettiamo anche con questo confronto
Loro la restringono guardo Laura Pennacchi per fare una sorta di fisco alla casa cioè esattamente l'opposto
Ai ragazzi universas spieghiamo che la base imponibile va allargata per abbassare la pressione fiscale nasce tra una condizione in cui la base imponibile si restringe per poi dare ad ogni gruppo organizzato
Una sponda a chi la Flat Tax ogni anno
Si alza l'asticella
A chi il concordato preventivo che diventato concordato consuntivo segnalo che anche commercialisti chiedono di spostare in avanti la data già stabilita per il trentuno ottobre
Ha chiuso
Condono a che una rottamazione e fisco alla carta al tempo del
Del governo Meloni ovviamente i ritardi sul PNR R.
Che incide anche per quest'anno
Per gran parte del PIL sono sotto gli occhi di tutti
Così come
La pressione
Su sugli enti locali che rischiano di essere i destinatari dei principali tagli lineari
Dicevo
Infrastrutture e trasporti
Tagli agli enti territoriali tagli alle Regioni
E autonomia differenziata danno il senso di interventi fatti in maniera sport
Si tiene tutto nel senso che
Aver chiuso un disegno di legge Calderoni senza un euro ad invarianza di spesa
Ha fatto percepire dal primo momento in cui quel provvedimento entrato
Diciamo nelle vene del Paese
Che qualsiasi iniziativa
Sarebbe stata fatta successivamente
Poteva solo essere un'iniziativa
Alle G. situazione vigente con il bilancio attuale lo dico perché
Anche la discussione sui livelli essenziali delle prestazioni che è già partita nella Commissione di merito avviene senza
Che ci sia un solo centesimo
Aggiuntivo disponibile
E chiudo con una denuncia
Anche molto seria prima diciamo della certezza che non sarebbe cambiata la legge di contabilità
Attraverso diciamo le prime indicazioni che arrivavano dalla
Dal Governo c'era addirittura la richiesta di cancellare indicatori di benessere cui sostenibile perché lo dico perché nel due mila sedici quando approvammo legge di contabilità che oggi vigente
Facciamo un grande sforzo in Parlamento maggioranza opposizione per fare un passo in avanti nella misurazione ex post delle politiche pubbliche mi riferisco soprattutto
Alle politiche incidono sull'ambiente individuando come indicatore
L'impatto delle politiche sull'ambiente su le emissioni di CO due il consumo del suolo la dispersione scolastica per andare sul tema scuola
E così come
Gli indicatori di performances che con Istat tirammo fuori sulla sanità
Di tutto questo non c'è più nulla anzi
Se avessimo lasciato il governo libero avrebbero cancellato anche di indicatori
Cioè legati al Bess che al momento sono nel nostro impianto normativo ma si limitano ad un passaggio consultivo nelle Commissioni Bilancio una delle cose
Il partito democratico farà sicuramente e quella di provare a spostare quell'indicatori in una sessione straordinari in aula del costringere
I gruppi parlamentari di tutti i partiti quando si approva il rendiconto anche ad approvare un conto consuntivo sulla qualità della vita
Ovviamente diciamo le resistenze che la destra soprattutto sui temi ambientali sono molto forte
E chiudo
Andando lì dove insomma dove ha chiuso ogni cosa sull'isolamento europeo che anche solamente internazionale
Né ci ritroviamo in in queste ore
A dover a doverci confrontare su scelte anche di politica
Economica che non tengono conto delle prospettive che abbiamo di fronte e mi riferisco alla necessità di tagliarci i ponti alle spalle
Su alcune questioni fiscali sulle politiche industriali sulle politiche economiche
Tutto questo diciamo è il risultato di quella doppia maggioranza a cui faceva riferimento Nicola
Che quando si approccia le politiche pubbliche anche l'Italia in questa fase con il governo di destra
Ecco
La responsabilità di governo
Con milioni alla guida non possiamo non prendere in considerazione se è un tema che ci ritroveremo fino a quando questa legislatura andrà avanti
Ed è evidente che ogni volta che
Ci ritroviamo di fronte a un tema penso all'immigrazione a un tema che abbiamo denunciato oggi
Un miliardo è finito ai centri in Albania poteva finire su web farlo sulla sanità
No non era immaginabile un anno e mezzo fa due anni fa quando è partita
All'avventura di questo Governo dopo due anni ci ritroviamo con i centristi che oggi probabilmente iniziano vado ad ospitare anche drammaticamente i primi immigrati ne abbiamo denunciato allora continua a farlo oggi è stato calpestato il diritto internazionale oltre al diritto umanitario ma c'è di fatto che un miliardo che poteva finire fra le liste d'attesa la sanità in Italia
E finito per costruire dei centri fatti in maniera opaca da imprese che nessuno conosce senza nessuna gara
Queste cose un anno e mezzo fa due anni fa non erano nemmeno immaginabili sono accadute perché quella doppia maggioranza a cui faceva riferimento Nicola era già stata sperimentata
Con una vecchia Commissione perché questo risultato diciamo di scelte la vecchia Commissione e io temo che dobbiamo abituarci ecco perché il raccordo e finisco dei gruppi parlamentari compreso quello europeo
Che Nicola Zingaretti al cui delegazione guidata da Nicola Zingaretti
Del lavoro che faremo anche continuamente attraverso la Fondazione grazie ancora per la vostra
Bene grazie la capogruppo alla Camera i deputati chiara Braga
Grazie a tutti buongiorno ringrazio anch'io i partecipanti fatemi ringraziare gli ospiti di oggi
Tutti le persone che contribuiranno al nostro pomeriggio di riflessione Nicoletti Zingaretti la fondazione
Demo per avere promosso insieme ai gruppi parlamentari di Camera e Senato questo incontro dedicato i temi economici come è stato detto a pochi giorni
Dalla discussione che abbiamo fatto anche nelle aule parlamentari parlamentare sul piano strutturale di bilancio e alla vigilia dalla prossima
Manovra finanziaria ovviamente il nostro pensiero anche carico di apprensione le non poche guardare a quello che accade nel mondo alle sue ricadute anche sullo scenario economico-sociali che è dettato dagli stravolgimenti età di conflitti darne tensioni e dalla rottura degli equilibri a livello internazionale e ed è strettamente connesso anche all'agenda economica sociale che come Stato detto bene è al centro della ripresa dell'iniziativa del partito democratico
Da da mesi lo ha esplicitato bene la segretaria nazionale nella nostra chiusura della festa dell'Unità Reggio Emilia avanzando cinque proposte concrete su cui lavorare su cui costruire la nostra iniziativa
Cinque proposte che hanno al centro l'economia e le persone lo sviluppo del Paese la condizione materiali e sociali di vita delle persone e credo che da qui si debba partire lo abbiamo scritto anche nel titolo di questa iniziativa
Per le persone con le porte le persone che sentiamo la necessità di costruire un progetto
Per l'Italia che si fonda su alcune cinque priorità fondamentali Sanità Pubblica istruzione ricerca lavoro e salari politiche industriali per accompagnare la conversione ecologica digitale diritti sociali e civili
La nostra ambizione è quella di costruire anche attraverso il dialogo il confronto con le voci mondi impegnati su su questi temi una piattaforma che abbia al centro le esigenze fondamentali delle persone a partire da queste costruire un'alternativa convincente per governare il Paese e noi siamo convinti che questa alternativa la si possa costruire con una rapporto di confronto e di dialogo anche profondo con la società a partire da le idee più avanzati dai punti di vista capacità aiutarci a leggere una condizione in profonda trasformazione
Il nostro lavoro quotidiano ci rende chiaro che non può bastare il nostro impegno di denuncia delle contraddizioni e dell'agnello in inadeguatezza del Governo
Non è più sufficiente neanche l'opposizione e la resistenza democratica con le regole che la nostra democrazia
Ci consente rispetto anche all'arroganza di gestione del potere lo abbiamo visto su alcune partite anche molto recenti dalla RAI alla vicenda della consulta credo che serva proporre un'alternativa che sia davvero basata su un confronto di voci di culture attento che a quello che accade nella società e la convinzione il metodo che ci siamo dati come gruppi parlamentari con il supporto prezioso anche della Fondazione
è quello di stimolare costruire spazi luoghi di riflessione e di approfondimento questo pomeriggio vuole essere soprattutto questo partendo da una consapevolezze da una convinzione che
A quella Italia piccola corporativa chiusa che questa maggioranza e questo governo ogni giorno promuove difende che troviamo rappresentata anche nei documenti non sono nelle scelte politiche quelle che cercano di rispondere a piccoli interessi di parte ma anche negli nei passaggi di discussione che dovrebbero avere un respiro per il Paese c'è bisogno di o contrapporre diciamo così una visione in grado di individuare le grandi linee di trasformazione e di mettere al centro il tema della redistribuzione della ricchezza che oggi rischia di essere concentrata in alcuni luoghi molto chiusi che non fanno che aumentare le disuguaglianze nel nostro Paese
A me ha colpito molto anche nella discussione che abbiamo fatto nelle scorse settimane a partire dal dal documento frutto della nuova governance corte europea la totale assenza di riflessione e di pensiero su quello che è stato il Pnr R la sua continuità quasi che fosse una parentesi del indesiderata certamente non voluta se pensiamo qual è stato il ruolo anche delle forze che oggi sono al Governo del nostro Paese
Nell'ottenere quello strumento in una fase così
Inedita complicate dell'Unione Europea una questione mai sentita certo fino in fondo come propria
Come una vera opportunità che doveva servire lo ricordiamo a ripensare le priorità del nostro Paese a ripensare una visione di sviluppo fondata sui temi della sostenibilità ambientale e sociale
Di ridurre le disuguaglianze ricucire un paese avviare una nuova stagione di investimenti pubblici di politiche industriali
L'assenza di un legame che sarebbe stato ineludibile pensare tra la nuova programmazione economica non solo per questa manovra di bilancio ma sappiamo che la prospettiva è più lunga è quella di legislatura dei prossimi anni e quello che ha rappresentato per il nostro Paese e a livello europeo i Nets programma Next Generation You e poi il Pnr R è uno dei punti che colpisce di più e che credo debba interrogarci su capire come ripartire da lì con tutti i limiti le difficoltà le mancanze le preoccupazioni che ci accompagnano anche in questa nuova fase dell'azione della Commissione europea per cui noi abbiamo deciso di ripartire da questa discussione
Sull'economia sapendo che il nostro obiettivo deve essere quello di produrre proporre al Paese una visione alternativa che trovi un punto di caduta nella manovra di bilancio che lo sappiamo lo abbiamo visto sarà terreno di scontro e di misurazione
Tra le forze della maggioranza se diventerà solo quello e non riuscirà a anteporre una visione di sviluppo del Paese creerà danni difficili da affrontare da superare per i prossimi anni si abbatterà inevitabilmente su tagli alla spesa sociale che che ne indicano di fare il vicepremier nel tentativo di Ring
Rincorrere e rimediare alle dichiarazioni del ministro dell'economia e e penso che a noi il nostro compito debba essere quello di farlo dentro una cornice che ci permetta di vedere con più consapevolezza e profondità la fase in cui siamo convinti davvero su questo chiuso chiudo che sia possibile sia necessario coniugare la crescita economica di un Paese con il benessere delle persone la nostra ambizione deve avere questo sguardo questa visione e mi auguro appunto e sono sicura che dalla confronto di oggi trarremo anche molti spunti e suggestioni importanti per articolare il nostro lavoro il nostro impegno come gruppi parlamentari nelle prossime settimane
Grazie anche a Chiara Branca io entriamo nel vivo
Del pomeriggio sul tema dell'economia e conti pubblici le scelte da fare in Italia ed Europa avere appunto comprendere cosa sta accadendo in Italia
E do senz'altro la parola al professor Giuseppe Pisauro non solo docente della Sapienza di scienza delle finanze presidente Dina insomma come sapete
Grande conoscitore per ovvi motivi dei conti pubblici del nostro Paese prego
A questo proposito buona sereno
Boh la fondazione demmo il suo presidente presidente Zingaretti
Ma io partirei in questo intervento da dalla questione dice dal piano sul tuo
Pare di bilancio parti reti quindi dalla riforma delle regole fiscale europea le nuove regole fiscali sono state approvate in primavera come sapete però vengono dopo un lungo percorso che iniziato non notato da molti ma alla fine del due mila diciassette con una prima proposta dalla Commissione europea
Ho
Su questo dico il mio punto di vista la riforma apportato di alcune novità positive
Essenzialmente due l'idea di sostituire a regole uniformi percorsi diciamo così personalizzati per ciascun Paese è l'enfasi sul medio termine piuttosto che sul bilancio annuale
L'effetto complessivo nel diciamo speranze di chi faceva queste proposte quindi la proposta iniziale della commissione era quello di aumentare migliorare il grado di condivisione dei singoli Paesi rispetto alle regole far sentirle propria
Ho nel frattempo però prima di arrivare all'approvazione ci sono state tutta una serie di modifiche che in hanno mantenuto quello che ho appena detto però hanno cambiato anche in buona parte
La natura sostanziale del nuovo del sistema che si voleva disegnare in particolare su un aspetto che è altrettanto importante
Quello della semplicità e trasparenza delle regole
La proposta iniziale della Commissione si in si proponeva di eliminare tutto il l'armamentario di
Strumenti tecnici variabili non osservabili quindi l'output gap il prodotto potenziale perché poi sono entrate anche nel nel linguaggio comune
Per rendere appunto il sistema più chiaro più trasparente più comunicabili e soprattutto ecco su questo aspetto dobbiamo dire che il successo è quasi totale quel quelle anche nelle nella nuova pliche azione tutto quell'armamentario resta in vita e resta fondamentale c'è in generale un certo grado di tecnicismo velleitario potrei dire solo senza entrare nei dettagli eviti come è stata costruita la cosa
Oh ma l'aspetto negativo più importante di quel di quella costruzione premetto che io ero un entusiastico sostenitore della riforma
Quindi sono diciamo un un amante tradito da questo punto di vista l'aspetto più
Preoccupante è l'Effetto
A causa delle modifiche introdotte nel core nel tempo alla proposta iniziale del feto che questa questo sul nuovo sistema di regole a sulla
Intonazione complessiva della politica fiscale dell'area del euro
Mi spiego
Premessa il debito pubblico nell'area del del euro affine ventitré in media e il novanta per cento del PIL
Ci sono sei Paesi che vanno oltre il cento per cento la maggior parte e tra il sessanta e il novanta e pochissimi Paesi che stanno sotto il sole sanno sotto la soglia del sessanta per cento
Il nuovo sistema prevede che i Paesi che hanno un debito superiore al novanta per cento quindi sei Paesi famosi di cui parlavo prima tra cui l'Italia debbano ogni anno diminuire di un punto il rapporto debito PIL gli altri quelli che stanno tra sessanta e novanta e per i quali non ci sarebbe l'esigenza di interventi particolari anch'essi devono diminuire di mezzo punto l'anno questo vuol dire che l'inizio tenendo conto che la media fanno e novanta l'insieme
Dell'aria dovrà attuare politiche restrittive
Questo chiaramente
è in contraddizione totale con gli obiettivi che contemporaneamente anche nei regolamenti vengono più volte affermati la
L'Unione Europea sedata con gli obiettivi delle transizioni energetiche digitale gli obiettivi della spesa per la difesa ha l'obiettivo di far fronte alle dinamiche demografiche negative e così via
Tra l'altro è anche abbastanza
Difficile da spiegare perché gran parte di quegli obiettivi sono obiettivi che se realizzati vanno a beneficio innanzitutto delle generazioni future quindi anche da un punto di vista strettamente tecnico
Questi può sarebbe del tutto giustificato affrontare quegli obiettivi col debito
No
Se uno assume anche la l'ottica diciamo così più convenzionale no
Ho in questo quadro c'è solo una una possibile via d'uscita ed è quella di costruire una capacità fiscale a livello centrale il livello degli un'europea capita fiscale Sini centrale significa non solo debito comune
Ma significa anche entrate proprie del bilancio comunitario che possano servire a
Servire quel debito
Il rapporto Draghi che è stato citato prima netto
Fa proprio questo punto di vista in pratica
Tra l'altro chiarisce che quegli obiettivi non sono degli delle opzioni ma rappresentano per così dire una sfida esistenziale per l'Unione europea
Perché il ritardo mette bene in evidenza in ritardo di
Crescita della produttività
Dell'unione europea nei confronti di Stati Uniti e Spagna per colmare quel quel ritardo che dal rapporto si vede con chiarezza quanto quanto è acuto
Occorre aumentare gli investimenti per ridurre quel divario
è sono necessari investimenti pubblici massicci che facciano da volano gli investimenti privati famosi ottocento miliardi l'anno in complesso del ecco tutto quel quadro lì
Vale non è non è sostenibile dei singoli Paesi nel quadro di regole che abbiamo detto l'unica possibilità è la capacità fiscale centrale anch'io penso che sia molto difficile che questo avvenga vista diciamo visti gli equilibri politici a attuali in Europa tuttavia e per così dire
Una stima come dicevo prima è una sfida esistenziale non c'è un altro modo di affrontare queste questioni se non così
D'altra parte se ci si deve confrontare con paesi come gli Stati Uniti né i single facendo un parallelo che un po'ardito tra il federalismo americano e l'Unione europea i singoli stati non posso non fanno debiti in pratica
Però c'è il bilancio federale quindi il bilancio federale che si deve assumere questo tipo di di questo tipo di opere
Per i Paesi che hanno ancora meno spazio fiscale degli altri l'Italia in particolare
Che l'Italia probabilmente comunque
In un contesto economico come quello attuale in cui c'è libertà di movimento dei capitali
Questo il punto cruciale quindi il debito è un problema perché c'è libertà di movimento dei capitali idee e diciamo
Un problema comunque da è una questione da tenere comunque sotto controllo
Quindi l'Italia su questo non avrebbe spazi l'unico modo di possibile per l'Italia di a vere diciamo di fare progressi sulla strada delle transizioni e quello di cui dicevamo prima
è il bilancio comune europea
Non ci sono altre strade ma questo vale proprio per la dimensione del corpo del problema vale anche per Paesi che hanno spazio fiscale
C'è un passaggio del del rapporto tra i divieti che ci fa usa l'esempio della spesa per ricerca
Dice nel Complesso la spesa per ricerca non riunione europea
è in rapporto al PIL allo stesso livello di quello degli Stati Uniti
Però ottiene risultati
Molto peggiori perché non c'è coordinamento
E indirizza la spesa del per la ricerca tra verso settori ormai diciamo così maturi
Col ma colpito un dato di i tre maggiori investitori in ricerca e sviluppo in Europa sono da ormai da vent'anni sono nel settore automobilistico
All'inizio degli anni due mila era così anche negli Stati Uniti
Oggi i tre principali investitori in ricerca e sviluppo negli Stati Uniti sono
Le tecniche sulle nelle tecnologie avanzate di quello si occupa
Per fare investimenti in quei settori ci vuole massa critica quindi il fatto che ognuno faccia i suoi per conto proprio non
Non ci porta molto lontano
Presso la battuta facile
Affrontare questo tipo di situazione contro Poste come l'autonomia differenziata però per la sulla buttiamola lì così
O quella la seconda questione cruciale del rapporto del Draghi è la necessità di coordinamento quindi ma c'è questa questo tema della governance
Il superamento del voto all'unanimità e il estendere il voto a maggioranza qualificata questo è di nuovo cruciale
Però su questo non ha diciamo è una un sono ostici proprio probabilmente di difficile realizzazione c'è un punto che fa il papato notano in questi giorni il professor Gallo sui temi
Invece più di finanza pubblica
Un altro ha spinto To questo quadro di coordinamento un coordinamento completamente assente e se non c'è il superamento del votare non è all'unanimità sardi ma destinato a rimanere tale e quello
Del coordinamento delle politiche non solo di bilancio tributarie
Come si Edita la concorrenza fiscale dannosa e su questo siamo tutti partecipaste ci tanti a questo gioco
L'altro ieri leggevo non ricordo su quale quotidiano di
Gruppi numerosi di milionari che vivono in nel Regno Unito che stanno cercando di sposarsi in Italia
Perché per evitare le misure del del governo laburista in Italia un milionario paga da cento mila duecento mila euro e poi viene lasciato viene lasciato tranquillo si arriva se arriva dall'estro questo è un esempio di concorrenza
Fiscale dannosa in questo caso ai danni di del Regno Unito
Veniamo al piano strutturale di bilancio
Dunque il piano che è stato pure presentato arriva fino al ventinove come sapete come un'estensione addirittura al due mila trentuno o però bene avere presente che il piano di fatto sarà vincolante solo per tre anni
Dal venticinque al ventisette infatti le regole prevedono giustamente che quando c'è un cambio di Governo il piano possa essere ripresentato
E aggiornato
In Italia nel ventisei
Del ventisette ci sarà un cambio di legislatura e quindi necessariamente il piano potrà essere ripresentato quindi quando guardiamo il piano nel nel suo sviluppo di medio termine però teniamo conto che la parte
Diciamo
Dean collante
Che vincola questo governo eh venticinque ventisette
O la sostanza del piano è chiara e
Ci sono l'obiettivo è stare nel
Nel tentativo di ridurre il debito e questo devo dire che io abbia il i numeri proposti hanno una loro ragionevolezza sì uscirebbe dalla procedura per disavanzo eccessivo già nel tra il ventisei e il ventisette se è corrispondentemente il saldo primario di Livorno avrebbe positivo e così via però non
E eccessivo
Ma insomma se uno lo guardo dal punto di vista del rapporto debito PIL non tanto
Ragionevole
Ci ritroveremmo nel ventisette io prendo il ventisette come
Come dicevo prima su
No a al di là del ventinove civici ritroveremmo con un rapporto debito PIL pari a quello del ventitré che a sua volta e grosso modo pari a quello del diciannove quindici ritroviamo con questo piano rispettando questi numeri
Con un rapporto debito PIL che è lo stesso di dieci anni che sarebbe nel ventinove lo stesso i dieci anni prima
Non è uno una cosa diciamo
Così terribile dal punto di vista
Diciamo del grado di espansa
Del grado di
O se Rita no tenuto conto di quello che dicevo non possiamo aumentare il rapporto debito PIL oltre i livelli attuali
Non perché ci sono le regole ma perché
Il mondo e costruiti il mondo su finanziarie costruito in un certo modo
Ho due parole proprio su come costruito il piatto a questo però è l'unica cosa che trovo condivisibile nel piano
Il resto è davvero
E davvero curioso
O voi sa sappiamo che c'è il
Due fattori
La revisione del PIL da parte dell'Istat che ha aumentato il il la stima del PIL
L'andamento quest'anno delle entrate più favole del previsto hanno
Generato un qualche un certo spazio fiscale
Questo spazio fiscale
E tuttavia in parte fittizio
Perché una parte di quello spazio fiscale
E necessariamente destinato destinato a confermare misure che lo scorso anno erano state messe immesse dalla legislazione solo solo per quest'anno e in parte
Ci sono nuove misure che il governo dichiara di voler nel piano di voler intraprendere in particolare opportunamente
Aumentare la spesa sanitaria
è aumentare gli investimenti per tenerli in linea con quelli del del PNR i risultato finale e che quello spazio in più viene più che occupato da questi intendimenti programmatici
Come si fa allora a coprire questa differenza
Letteralmente è l'unica cosa che c'è scritto è che saranno necessarie misure ulteriori in termini di minori spese o di maggiori entrate
Insomma nonostante l'amore del piano duecento pagine per ora del piano c'è solo l'indice
Il tema ancora da svolgere e qui si apre il dramma
Solito della politica di bilancio italiana
Quello che a cui accennava prima boccia cioè che c'è solo il lato delle stesse quello delle entrate però questo è un vizio diciamo
Un in parte bipartisan negli ultima un po'meno va be'però diciamo
C'è Ade se c'è stato anche un po'di discussione su ma questa mi su questo governo sta aumentando meno la pressione fiscale sulla pressione fiscale
E abbastanza divertente perché
Più o meno la pressione fiscale anche dopo anche all'interno di questo piano sta intorno al quarantadue per cento del PIL
Quarantadue per cento il pile livello la pressione fiscale del due mila e uno e dal due mila e uno non è mai cambiato
E sempre sta a e oggi ha oscillato quarantuno e mezzo quarantadue cinque top intorno a quarantadue per venticinque anni
E la cosa diciamo
Negativa e che tuttavia oggi sempre con quarantadue per cento del due mila e uno ci troviamo in una situazione molto peggiore perché il sistema tributario
Che abbiamo oggi molto peggiore di quello che avevamo allora
Nel due mila uno
Perché nel frattempo si è esibito si è sviluppato un gioco a somma zero
Nel la concessione di trattamenti speciali viaggio colazioni e così via in cui alcuni sono stati più protagonisti degli altri non c'è dubbio ma insomma un po'hanno partecipato hanno partecipato tutti
E quindi ci troviamo con un sistema fiscale
Balcanizzato frammentato che e tutto il contrario di quelle di quello che servirebbe per
Aiutare la crescita o perlomeno non ostacolarla adesso non c'è tempo di
Entrare nei dettagli però
Ci alcuni l'indice è un sistema al di là delle questioni di equità orizzontale e così via che sono ovvie sono evidenti a tutti
Ma da questo punto di vista di non ostacolare la crescita di favorire la crescita di sistema e distorsivo a favore del lavoro del lavoro autonomo cioè nella scelta del del lavoro conviene sia per l'offerta che per la domanda di lavoro il lavoro
Disincentiva la crescita dimensionale delle imprese
Di nuovo i forfettario per fino a ottanta mila euro di di ricavi un incentivo a stare sotto quella quella soglia
Disincentiva la crescita
Direttiva la capitalizzazione delle imprese più grandi l'abolizione dell'Aci
E così via
Poi il sistema è costretto e costruito sempre più
In modo da aumentare la propensione ad evadere la vicenda del concordato fiscale con annesso condono retroattivo sulle
Su quello che si doveva prima è una cosa mai vista
L'evasione non è solo un problema di equità tra chi paga e chi non paga
L'evasione anche un po'e anche un problema per l'efficienza del sistema di nuovo perché del tutto analoga come Effetti a un dazi o a favore dei settori più arretrati dell'economia
Però diciamo parlare di imposte difficile
Non c'è una una cosa con cui voglio chiudere
Come esempio regole cosa che bisognerebbe fare naturalmente
Eliminare queste dissero distorsioni spostare il carico fiscale dei fattori produttivi alle rendite e così via che facile a dirsi ma quasi impossibile da fare un esempio del tutto emblematico e la cassa e il catasto
In questi giorni a un certo punto qualcuno ha evocato ICI ma bisogna bisognerà che chi ha usufruito del superbonus
Rivaluti la probabilità rivalutata la propria rendita catastale e quindi si dovrà pagare più imposte naturalmente parliamo delle seconde case perché le prime non pagano comunque anche se viene anche se viene rivalutata e poi bisognerà guardare
Di partire alla ricerca delle case fantasma no
Ho la reazione immediata è stato la casa non si tocca
Eppure la cosa divertente e che sono questioni questioni che non richiedono nuovi interventi la la questione della rivalutazione delle rendite catastali a fronte di una ristrutturazione importante e in un regio decreto degli anni Trenta
Quindi ed è stata poi confermata su sul
Se fate una ristorazione importante basta spostare un muro dovete Rita dovete rivedere la rendita catastale questo se avere cosa regolarmente invita a maggior ragione se mettete cappotti termici e cosa cosa del genere
E poi a proposito la casa non si tocca
Basta ricordare che la spesa per il Borussia D. Lissi ventuno ventitré
Oltre duecento miliardi corrisponde undici anni di gettito annuale del limone
Undici anni di gettito annuale dell'IMO
A proposito di indirizzare gli investimenti nella direzione dei settori tecnologicamente innovativi
L'investimento più importante che è stato deciso in Italia negli ultimi decenni e andato
A favore dell'edilizia residenziale
E per finire
Vi leggo due due righe dal Sole ventiquattro Ore ha posto delle case fantasma
Delle case fantasma Prisco e comuni sanno praticamente tutto tra il due mila sette due mila e dieci le liste oltre due milioni di unità furono addirittura pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale
Il problema è che il vero fantasma è la volontà politica di fare in modo serio la lotta all'evasione immobiliare
Mi fermo qui grazie
Grazie al professor Pisauro passiamo alla prima la tavola rotonda della sciabola presidenza invito Antonio Misiani appunto per la prima tavola rotonda politiche produttive industriali
Su questo
Testimone del problema del perché la casa invito anche alla presidenza Luca Bianchi direttore dello Svimez Mirta Michilli direttrice generale della Fondazione Mondo digitale Emanuele felice economista presidente della rossa rossa
Prego
Allora buonasera buona sera a tutti e buonasera a tutti questa prima sessione
Dedicata alle politiche produttive industriali ed è io desidero ringraziare Nicola la Fondazione i gruppi PD della Camera e del Senato per aver organizzato questo seminario ma anche per avere dedicato a questo tema la prima la prima sessione
Che noi credo non dobbiamo mai dimenticarci della storia economica ma anche del presente canonico di un paese come l'Italia che è un'economia di trasformazione
Una vocazione manifatturiera che si riflette anche nei numeri che con tutte le fatiche le criticità di questi anni ci dicono che siamo ancora la seconda potenza manifatturiera d'Europa
Questa seconda potenza manifatturiera però si va de industrializzato
La produzione industriale in calo quasi ininterrotto dal settembre del due mila e ventidue e nei primi otto mesi di quest'anno abbiamo perso ma ulteriore tre virgola tre per cento
E perdiamo ancora di più in settori come il tessile abbigliamento i mezzi di trasporto la fabbricazione di macchinari e attrezzature
Pilastri del manifatturiero italiano nei primi otto mesi di quest'anno a cassa integrazione all'euro teorizzate e l'industria aumentata del venticinque virgola sette per cento
E poi veniamo da
Una recentissima audizione di Carlo scavare se di fronte al Parlamento nei primi nove mesi del due mila ventiquattro la produzione di veicoli in Italia è crollata del trentuno virgola sette per cento
Oggi l'Italia quest'anno produrrà meno di cinquecento mila veicoli
Non eravamo un Paese che all'inizio degli anni Novanta ne produceva due milioni
Ora in questo contesto che è un contesto Complesso
Governo di destra non sta mettendo in campo una politica un disegno organico una strategia per invertire la tendenza alla deindustrializzazione del nostro Paese anzi
Per dirla tutta in molti passaggi il Governo ha messo in campo una politica contro l'industria
Faccio alcuni esempi pensiamo la riforma fiscale la citava Giuseppe Pisauro unico intervento veramente permanente della riforma fiscale finora è stata l'abolizione dell'Arce l'aiuta la crescita economica
Un incentivo che ha favorito la patrimonializzazione rafforzamento di un sistema produttivo storicamente sotto capitalizzata come quell'italiano bene il governo ha permanentemente abolito Lace
Ha dato per il solo due mila ventiquattro ma deduzione aggiuntiva Ires per il costo del lavoro un report Istat di luglio ha dato alcuni numeri sull'impatto di questa riforma
La deduzione IRES perché il governo ha magnificato ha beneficiato solo il cinque virgola sei per cento all'impresa
L'abolizione dell'arciere invece ha colpito il venticinque virgola tre per cento dell'impresa e lei compreso il saldo di questa operazione a aumentato
Il carico fiscale di oltre il dieci per cento sulle imprese italiane e del resto la stessa relazione tecnica del governo dice che la riforma fiscale per quanto riguarda l'impresa genera quasi tre miliardi di tasse in più strutturali
A partire dalla sostanzialmente da da quest'anno secondo esempio
Transizione cinque punto zero
Un programma di incentivi molto pubblicizzato dal governo annunciato in pompa magna nel novembre del due mila venti trenta diventato operativo solo nove mesi dopo ad agosto
Il programma è stato dotato di sei virgola tre miliardi di euro è un programma valere di Ripa Where You è legato alla revisione del Pnr R.
Il le regole di accesso al programma sono talmente complicate e impossibili specialmente per le piccole e medie imprese che ad oggi
Sono registrate domande per meno di cento milioni di euro
Cioè abbiamo sei virgola tre miliardi che dovrebbero aiutare e che vanno spesi peraltro molto rapidamente perché sono soldi piena Verre
Ad oggi meno di cento milioni sono stati richiesti dalle aziende del nostro Paese terzo esempio
Governo varato un programma di privatizzazioni insensato che non risponde ad alcun disegno di logica industriale ma soltanto alla necessità di fare cassa come se quei venti miliardi
Fossero decisivi a fronte di un debito pubblico che si avvicina ai tre mila miliardi di euro però pezzo dopo pezzo il Governo sta indebolendo
La presenza dello Stato in aziende strategiche
Strategiche anche per la doppia transizione perché credo che sia chiaro a tutti che in questo Paese non si fa la transizione ecologica a prescindere da ENI
N el Terna le public utilities a livello locale che oggi viaggiano in ordine sparso e anzi il Governo sta pezzo dopo pezzo indebolendo la propria presenza e diciamocela tutta
Il governo con il Governo sopranista perché queste quello che sta accadendo l'Italia sta diventando ter Reno di caccia grossa
Per i fondi internazionali io non ho nulla contro le grandi realtà finanziarie internazionali fanno il loro mestiere naturalmente
Però fa impressione quello che sta accadendo quando vediamo che la rete di telecomunicazioni teoricamente un asset strategico del paese oggi è controllata
A sessantacinque per cento dal fondo KKR fa impressione vedere la crocchio
Con il governo Meloni che ha steso il tappeto rosso costituendo addirittura una cabina di regia non si capisce per fare cosa
Per non parlare delle incursioni di lo maschio che è diventato il Vate di politica industriale del governo Meloni potrei andare avanti
Con la telenovela stellare antis e gli annunci del ministro Urso arriveremo ad un milione di veicoli arriverà mi secondo produttore cinese siamo a meno della metà per i veicoli prodotti e i secondi o terzi produttori non sono all'orizzonte è chiaro che questa non possiamo definirla ne accerto una politica industriale certo
Il sistema produttivo italiano e di fronte a sfide italiano ed europeo
E vedo Nicola che da poco in Europa è di fronte a sfide estremamente impegnative perché è chiaro che la decarbonizzazione gli obiettivi che l'Europa si è data non sono una passeggiata di salute e non sono un pranzo di gala
Il punto è che l'Europa nella scorsa legislatura si è data obiettivi di decarbonizzazione molto sfidanti
Tempi altrettanto sfidanti regole molto complesse non ha però messo in campo una politica industriale
Per accompagnare il sistema produttivo e aiutarlo
A raggiungere questi obiettivi in quelle tempistiche salvaguardando insediamenti industriali settori strategici posti di lavoro e questo limite si sta facendo sentire
Perché in Europa in Italia ci sono interi settori specialmente dell'industria di base che sono in crescenti difficoltà
Siamo alla siderurgia l'Automotive tutti i settori denominati Artois Bezzi ora lo abbiamo detto con chiarezza
Merita essere ribadito anche in questa sede
Il punto non è rimettere in discussione la tempistica e francamente patetico e sottolineo patetico pensare di risolvere i problemi dell'industria italiana
Guadagnando uno due tre anni rispetto all'obiettivo del due mila e trentacinque
Il tema non è quello
Il tema e mette come viene organizzato questo percorso e quali politiche
Vengono messe in campo per accompagnare sostenere il sistema produttivo a livello europeo a livello nazionale perché a transizione va fatta ma deve essere ed è un imperativo specialmente per la forza
No riformista di sinistra come il PD deve su un'altra sezione giusta dal punto di vista sociale sostenibile dal punto di vista economico
Ci sono ritardi evidenti a livello europeo ma anche qui il Governo ci ha messo del suo
Perché mentre Pichetto Fratin piuttosto che altri ministri chiacchierano amabilmente di ritorno al nucleare
Io vorrei ricordare che gli ultimi provvedimenti del governo ostacolano l'installazione di fonti rinnovabili in questo Paese
Ostacolano oggi l'installazione di rinnovabili
Mettendo chiaramente in forse gli obiettivi dello stesso premier che del governo
E vorrei ricordare che nel frattempo i costi dell'Energia
Per le imprese che erano già più alti dal resto d'Europa prima
Ci stanno ulteriormente appesantendo e la forbice che ci separa da altri sistemi produttivi si sta ulteriormente allargando e vorrei ricordare sempre in tema di decarbonizzazione
Che oggi l'Italia incassa dalle aste ITS oltre tre miliardi di euro
Di questi tre miliardi solo centocinquanta milioni vengono restituiti al sistema delle imprese
Per aiutarle ad affrontare la trascrizione altri governi fanno scelte diverse
Governo tedesco restituisce buona parte di quello che incassa dalle aste per la CO due al sistema produttivo concludo perché l'ho fatta fin troppo lunga
Questo terreno il terreno delle politiche industriali sarà una delle cartine di tornasole più importanti per la credibilità di un progetto alternativo di governo
Dobbiamo discuterne al nostro interno dobbiamo discutere
Con i nostri alleati con le altre forze che stanno all'opposizione del governo lo stiamo facendo per esempio sull'Automotive abbiamo presentato una mozione alla Camera condivisa
Con le altre forze di opposizione
E in queste ore stiamo chiedendo al presidente è il cane a divenire in Parlamento dopo la audizione oggettivamente deludente dell'amministratore delegato ecco e lisci Line ha detto una cosa molto importante nel corso del suo intervento durante l'audizione di Tavares
Ha ribadito che l'interesse strategico dell'Italia e salvaguardare la vocazione manifatturiera cui facevo riferimento all'inizio
E sostenere i processi di innovazione e la competitività dell'industria italiana nella transizione ecologica e digitale guardate c'è un'idea di Paese
Dietro queste affermazioni di un Paese
Che magari deve fare leva naturalmente sullo sviluppo del turismo piuttosto che di altri settori
Ma non può pensare di avere un futuro senza l'industria manifatturiera
Senza un sistema produttivo capace di competere di crescere di esportare di sostenere il resto dell'economia naturalmente abbiamo bisogno di un'industria diversa all'altezza delle sfide del ventunesimo secolo sostenibile
Competitiva e moderna dobbiamo ripartire da qui
Non partiamo da zero
Con Nicola con la Fondazione abbiamo fatto seminari la Fondazione prodotto un documento
Molto importante a cui abbiamo attinto il Partito Democratico ha costruito un percorso di iniziative che culminato nella conferenza di Torino per l'industria e il lavoro
Andremo avanti lungo questa direzione a partire dall'imminente discussione della della legge di bilancio partendo dalle proposte che abbiamo discusso e costruito in questi mesi idee di un fondo
Per la transizione ecologiche digitale dell'industria italiana di un'idea di riorganizzazione del sistema di incentivi rendendoli selettivi e condizionati
L'idea di una revisione della governance delle politiche industriali del nostro Paese
E di un ruolo diverso maggiormente coordinato e attorno ad alcune visioni strategiche
Delle realtà partecipate dal sistema pubblico vogliamo discutere anche di questi temi in questa in questa sessione lo facciamo con interlocutori molto qualificati
Luca Bianchi che direttore della della Svimez Emanuele felice che economista storico dell'economia peraltro anche mio predecessore come responsabile economico della del Partito Democratico e Mirta Michilli che direttrice generale della Fondazione Mondo digitali io seguirei scrupolosamente il programma
E dare innanzitutto la parola a Lucca per parlarci di Greenville e crescita quali politiche industriali per l'Europa e per l'Italia
E per il Mezzogiorno fra il core business di esprimersi a saltare
Grazie grazie Antonio grazie dell'invito allora io provo a declinare questo a breve
Relazione sorso pure estendendo un po'quello che diceva Pisauro richiamando anche il rapporto Draghi
Sulla aggiungendo un po'alterna competitività il tema coesione cioè provare a capire
Come le le sfide della transizione che abbiamo davanti possano tenere insieme l'obiettivo e la competitività con quello che la questione che non è adeguato forse non
Parimenti evidenziato anche dei rapporti che stanno girando in questo periodo a Brussel perché sappiamo bene che tutte le transizioni abbiamo imparato nel corso degli ultimi anni creano vincitori e vinti
Sia individui sia territori
E nel caso specifico italiano lo dico ovviamente dalla se dall'osservatorio della Svimez che insieme a questo fuoco sul tema industriale dovete mantenuto la nostra ragione sociale soprattutto il focoso disuguaglianze territoriali
Per leggere quello che sta accadendo è quello che accadrà
Non ricorro ricordava bene
Antonio prima
Siamo in una fase di profondo cambiamento il tessuto industriale
Che viene dopo una lunga stagione di deindustrializzazione perché è vero che non è una cosa che soprattutto in tutti gli anni due mila compagnia ATO il paese in particolare ha visto il Mezzogiorno perde posizioni competitive fu molto forte sul tema li indusse una riduzione del tessuto produttivo ma allo stesso tempo siamo in una fase che apre nuove prospettive
Inevitabilmente il alla sfidare transizione soprattutto a transizione ecologica si incrocia con questi grandi stravolgimenti globali
Molti si è parlato in questa fase di questa sorta di regionalizzazione del processo di globalizzazione di accorciamento delle filiere
Delle filiere mondiali delle catene globali al valore quindi di fatto l'esigenza di ritrovare un nuovo posizionamento del paese e all'interno di questi questo
Abbiamo la fortuna di non partire da da da un partire da un col ricordare i prima da un settore manifatturiero che pur con molte difficoltà il solido
Qui va detto una cosa è solido nel Paese e non è assente nel Mezzogiorno
Cioè nel Mezzogiorno nonostante questa lunga traversata nel deserto ammanta R ha resistito un tessuto di imprese lo ricordava il donatore la Banca Italia qualche settimana fa a Catania che è un po'più forte di prima
Perché c'era questa selezione che acconsente e soprattutto si troviamo alcuni elementi di specializzazione in alcuni settori strategici europei
Presenti nel nostro Paese in particolare nel Mezzogiorno che richiederebbero un disegno di sviluppo adeguato
Penso alla forza della presenza nel Mezzogiorno di alcuni pre alcuni settori come il chimico farmaceutico come illa Lario spazio
Come lo stesso agroalimentare
Tutti i settori che potrebbero all'interno di queste dinamiche a trovarlo sviluppo ma che hanno bisogno di voglie di accompagnamento e ora vediamo il tema che noi vogliamo porre oggi è che
All'interno di un ridisegno di un processo di industrializzazione Green di questo Paese bisogna recuperare un po'di fondamentali
Cioè io dell'ultimo rapporto Svimez citavo Saraceno quando diceva che una politica per il Mezzogiorno assenso se è funzionale agli obiettivi del Paese
Se si trovano nel Sud punti di investimento specifici che possono far bene a completare il settore produttivo del Paese qual è la sfida aggiuntiva rispetto a quella di cinquant'anni fa
Che si è scelto l'industrializzazione forzata del Mezzogiorno ma non si è tenuto conto della dimensione ecologica
La sfida adesso è mettere insieme obiettivo il rafforzamento industriale puntando su quelle filiere strategie non solo sono presenti nel Mezzogiorno ma incrociamo da un lato le transizioni e dall'altro la nuova centralità geografica
E dall'altro però Tel occhi ovviamente nella mia nuova definizione
E all'interno di un'economia Green
E questo richiede però investimenti specifici se dobbiamo considerare il grande ciclo d'investimento degli ultimi anni reso possibile solo grazie al Pnr
Qual è il grande assente PNR R.
è il piano la politica industriale all'interno del PNR non esiste all'interno del Pnr R un disegno un'ipotesi di politica industriale lo abbiamo visto prima sostanzialmente la gran parte delle risorse sono schiacciate su strumenti di carattere automatico
Sui crediti di imposta che tendono a rafforzare il sistema delle imprese senza modificarle
Diciamo alle i la specializzazione settoriale
Quindi accompagna i processi ma non introduce elementi di cambiamento
Questo vuol dire arriva ripensare quindi utilizzare lo strumento voglia industriale per accompagnare queste transizioni
Quindi vuol dire definire innanzitutto fare scelte strategiche l'abbiamo detto prima ci sono i settori strategici in del paese e anche nel Mezzogiorno che richiedono strumenti adeguati sugli strumenti
Non siamo andati avanti
Guardiamo cosa è accaduto sulle politiche del mezzogiorno da un lato abbiamo l'unico strumento sostanzialmente selettivo del contratto di sviluppo
Che senz'altro lo strumento che ha dimostrato di funzionare ma se vediamo quali settori alimentato sostanzialmente uno strumento utile per i settori maturi
Prevalentemente turismo alimentare molto meno efficace sui settori di frontiera sia per la dimensione dell'investimento a sia per l'intensità dell'inizio dell'incentivazione quindi questo manca e poi c'è un altro grande tema se noi vogliamo evitare
Che queste transizioni
Possiamo coglierle ma non riusciamo a insieme creare sviluppo ma anche accompagnare dei processi di coesione
Coronika territoriale sociale non possiamo non pensare alla necessità di accompagnare la transizione nei settori di specializzazione attualmente presenti citare i prima l'Automotive l'Automotive d'i cui dati drammatici cioè circa cinquecento mila vetture prodotte contro circa due milioni di vent'anni fa ricordiamo che attualmente l'ottantanove per cento delle ma delle auto italiane sono prodotte del Mezzogiorno
Quindi vuol dire non ci può essere una transizione giusta se noi a bande a facciamo andare a sbattere scusate il gioco di parole il settore l'Automotive del Mezzogiorno
Cioè questo vuol dire quindici per cento del valore aggiunto del territorio quindi cosa vuol dire vuote che sì senz'altro dobbiamo in impegnarci perché per rafforzare con strumenti dedicati selettivi
I settori diciamo di frontiera e dall'altra compagna transizione per evitare che i costi
Economici e sociali quella transizione rendano appunto il numero dei perdenti del territorio troppo forti e quindi creino quelle di tre uno ampiamente ulteriore delle disuguaglianze
Ultimo tema e qui chiudo l'intervento pubblico in questa fase è doppiamente cruciale
Da un lato ovviamente abbiamo bisogno di risorse per accompagnare al punto di vista delle politiche industriali più selettive il processo di transizione ma attenzione c'è un altro tema quanto impattano le politiche fiscali generali
Anche sulle dinamiche del tessuto produttivo
Cosa intendo intendo che siamo di fronte a una profonda inversione le politiche fiscali cioè il la crescita del ventuno ventitré
In cui anche il Mezzogiorno come il resto del Paese ha partecipato restato reso possibile soprattutto da politiche espansive che hanno sostenuto la domanda lo sto dei consumi cioè l'inversione
Che noi abbiamo di fronte il rischio di inversione profondo che ci raccontava prima Pisauro nelle politiche generali pensate negli ultimi anni la differenza dal reddito disponibile Reggio primario
Cioè le politiche espansive degli ultimi anni hanno consentito di sostenere il reddito disponibile
Anche in anni in cui l'inflazione aveva eroso moltissimo il reddito primario
Quindi quel tipo di Inter
Ti aspetto vengono banalmente diciamo liquidati
Con troppi bonus generici in realtà sono una componente essenziale per far sì che insieme al rafforzamento e poi suo produttivo abbiamo una politica una un livello cura un dinamica dei consumi che può garantire un equilibrio in questo senso io credo che insieme all'idea di mettere al riparo gli investimenti e regole fiscali
è un elemento fondamentale diciamo metà arrivano gli investitori fiscale ma non sufficiente perché insieme va accompagnato complessivamente sul sul lato dei salari
E dei redditi per consentire il punto un equilibrio di carattere più più ampio e generale quindi chiudo con questa battuta mai come adesso
Se vogliamo capire l'Italia probabilmente dobbiamo studiare il Mezzogiorno cioè lesse vedete la dicotomia da un lato straordinarie prospettive transizione ecologia che vuol dire transizione energetica
Qual è il modello al Mezzogiorno non può essere la solita narrazione
Del Sud abbia energetico quel luogo localizzazioni di impianti il Sud è una grazia avviare opportunità se diventa il luogo in questi investe sulla filiera produttiva modello Trevisan può essere settimane elettronico dei soli grandi investitori che puntano
Al sud come ruoli sviluppo dall'altro il rischio che l'Automotive può determinare in un territorio dove l'ottantacinque per cento le macchine si fa al sud
Cioè buona parte della della forza industriale del Sud legata a quel settore che non può essere abbandonato grazie
Se Luca Emanuele felice quali politiche per dare nuova forza lavoro
A benissimo
Allora io vorrei innanzitutto darvi tre dati uno piuttosto rotto l'Italia e il paese in cui negli ultimi trent'anni i salari reali sono cresciuti meno dal mille novecentonovantuno al due mila ventidue
Di appena l'uno per cento contro il trentadue per cento della media OCSE questo è un dato uscito un paio di anni fa liquidi si è parlato molto
Peraltro
Il trend degli ultimi due anni ci dicono che la situazione si è ulteriormente peggiorato per l'Italia
Secondo dato meno conosciuto dell'unione europea l'Italia salve qualche piccolissimo paese è il Paese il cui lavoro è maggiormente flessibile
Questi sono i dati delle rituali a istituto
Che peraltro richiede un bene la flessibilità del lavoro e riceve siamo il Paese con
Il lavoro più flessibile
Terzo dato
Le leggi che hanno segnalato le tappe della flessibilizzazione del lavoro contribuito in questo modo anche all'assegnazione dei salari reali
Precedono o si accompagna ad una più al declino e col pubblico verità
Cioè quelle leggi non hanno risolto il problema del declino
Ma sì per certi aspetti lo hanno accentuato
Quelle leggi sono state una tentativo di
E indirizzate in Italia verso un nuovo modello di sviluppo che confessato completamente fallimentare
Perché perciò volto brevissimo excursus l'Italia
Aveva realizzato una competizione di costo negli anni Settanta e Ottanta fondata sulla svaluta azione dell'avviso non è una competizione propria da Paese avanzato pure quello che si era fatto
Con l'entrata nell'Euro questa competizione fondata sulla svalutazione Daina non era più possibile perché non eravamo noi a fare più il tasso di cambio
Si è passati a una competizione di di costo quiz Amplifon fondata però sulla sì valutazione del lavoro
Questa competizione per un Paese avanzato è totalmente fallimentare perché un Paese avanzato deve puntare sull'innovazione e il lavoro a basso costo sfavorisce tendenzialmente d'innovazione
Pertanto più fallimentare del contesto globale degli anni novanta e per il Duemila caratterizzati dall'entrata nella competizione mondiale
Dei grandi paesi dell'Asia lascito su tutti che avevano un costo del lavoro infinitamente più basso del nostro e inoltre fallimentare perché liscia il pelo ha una struttura di piccole e piccolissime imprese che andrebbero invece incoraggiati ad evolvere verso la grande dimensione medio-grande perché in questo modo posso di innovare di più
Le cioè restando piccole e piccolissime sono schiacciati in una dimensione che il dopo poco
La stagnazione della produttività e quindi del PIL del nostro Paese deriva da questo
Aggiungo perché poi sul tema tornerò che noi eravamo un Paese che degli indici di flessibilità del lavoro eravamo già nella vecchia europea priva del Jobs act
Con il Jobs Act siamo diventati il Paese più flessibile
Senza peraltro che si fermasse il declino anzi il declino si è ulteriormente accentuato
Il declino dell'Italia dura fino al compito poi Kabil contesto globale e vedere
Come uscire da questa situazione intanto appunto c'è un discorso culturale da fare
Non è che qui si tratta solo di coniugare politiche per l'equità e politiche per lo sviluppo e che ebbe il caso italiano Belcastro e dipende da caso che però per il punto in cui siamo le politiche per l'equità favoriscono lo sviluppo certe politiche per la
Ok Leo favoriscono l'equazione che lo sviluppo si fondi su politiche ineguali e che quindi poi bisogna coniugare qualche del caso italiano è sbagliato
E su questo la sinistra il PD hanno grandi opportunità
Allora come invertirà la rotta mi è stato chiesto di parlare di proposte concrete Elio citerò diciamo tre linee di intervento uno collegarsi a dettato della nostra Costituzione
In particolare degli articoli trentasei trentanove quarantasei articolo trentasei i salari ubbidito
Ed è un'iniziativa su cui meritoriamente il PD sì e posso alla guida dell'opposizione su quei ridente Venter adesso difficoltà collegarlo appunto
Questo discorso del modello di sviluppo non solo equità by un'equità che favorisce la cresce
Altro articolo trentanove legge sulla rappresentanza sindacale questa deve assolutamente andare insieme al Salario vivi
Altrimenti le due cose non Tahiti salario minimo ci sono rischi che porti a un abbassamento dei salari venti
E l'Italia un fortissimo bisogno di quel Scary italiani su una proliferazione dei sindacati gialli che favoriscono la precarizzazione la frammentazione del lavoro
Terzo aspetto articolo quarantasei
La partecipazione dei lavoratori alla direzione delle imprese la cogestione tagliatelle e questo non è una proposta estrema che di Evaristo chiamatela come volete questo è quello che si è fatto da decenni con successi scandinavi ai giornali
Cioè coi nei paesi più avanzati
Dell'Unione Europea che sono i nostri partner e si è fatto così sul con successo su queste sono sudditi Trigilia Sacconi diversi studi comparativi oltre che studi di autori
Di di quegli stati di perché in questo modo sì
Responsabilizza e si favorisce il ruolo degli operai anche nell'innovazione sono maggiormente portati essendo coinvolti a partecipare alla sfida dell'innovazione che appunto un'innovazione innanzitutto Technology
Ovviamente in Italia a rispetto alla Germania e Paesi scandinavi il fatto di avere una struttura di piccole e medie imprese molto maggiori quindi bisogna pensare a un tipo di cogestione adattata
Al caso italiano che può essere per esempio una cogestione territoriali a livello di distretto con la compartecipazione dei divari attori perché se la fai solo per grandi imprese italiane purtroppo come sappiamo ne sono rimaste ben poche
Quelle poche che sono rimaste private vedono anche abbastanza male sul mercato
Quindi prima indirizzata attuare la Costituzione se corda di cui il PD
Per fortuna si è intestato grazie all'azione della segretaria Shrine peraltro con forza perché bisogna dare vive anche il paese dei l'inversione di rotta
Sono iniziativa referendaria e magari anche legislativa per superare giocosa anzi per invertire la rotta rispetto al gioco al Giosa il Jobs Act
è stato in buona parte anche smontato dalle sentenze della corte
Peraltro li facevamo il gioco zattera
Esattamente quando la Germania introduceva il salario minimo che si è rivelato un successo nonostante tutti pensavano che avrebbe Camossi
Costante di economisti mainstream prevedevano che avrebbe causato una disoccupazione crescente precipita il barista minimo arriva arido aumentato l'occupazione favorito la crescita produttiva dell'impresa e gli economisti mainstream prevedeva di successo peggio latte versato un fallimento
Sono avvenute in contemporanea
Quindi per esempio i referendum sindacali per il superamento del John Sutter vanno nella direzione giusta
Sia il primo ovviamente con l'obbligo del reintegro per le grandi imprese si è il secondo che innalza
Toglie il limite all'indennizzo per le piccole imprese togliendo un favore alle piccole imprese
Sia il terzo che riduce le possibilità dei contratti a termine isola quelle previste dai contratti nazionali
Sia il quarto referendum che reintroduce la responsabilità il solido per gli appaltatori del subappalto che è fondamentale per contrastare morti sul lavoro
Altro abiti in cui purtroppo noi abbiamo un record negativo fra i paesi avanzati d'Europa ovviamente queste cose vanno bene
Terza linea di Indirizzo e concludo
Le piattaforme il lavoro tecnologico anche qui ci sono stati segnali positivi avviati dal Pd e dal PSI di Europa
Però questi sono aspetti fondamentali
Occorre portare avanti per esempio il principio della presunzione di subordinazione delle piattaforme i lavoratori delle piattaforme non sono lavoratori autonomi maggiori diritti e le devo fare i diritti e le tutele dei lavoratori subordinati
Volti il problema del tema della trasparenza dell'algoritmo della proprietà dei dati delle piattaforme
E un ultimo tema che parte dalla piattaforma riguarda tutti
Nuovo lavoro il diritto alla disconnessione
L'aspetto fondamentale che va che andrebbe peraltro inserito in una ridefinizione dei tempi del lavoro penso alla giornata lavorativa di quattro ore anziché ci
Cos'è il su cui lavorare ce n'è vi ringrazio
Se voi io Tomic le tecnologie contro le disuguaglianze
Buonasera grazie grazie dell'invito
Innanzitutto una premessa io credo fermamente che lo sviluppo la tecnologia sia un anti leva di progresso importante un'opportunità
Di crescita individuale e collettiva anche un'opportunità per la democrazia di ricchezza
Per noi donne e anche per il sud del Paese
Naturalmente sono consapevole dei rischi legati allo sviluppo tecnologico ma questo diciamo così è tutto un altro discorso non è tema nel convegno di questo pomeriggio noi venticinque anni fa quasi venticinque anni fa con il professor Tullio De Mauro Mariella Gramaglia abbiamo creato la Fondazione Mondo digitale di cui io
Sono la direttrice che ogni anno oggi tocca la vita di quasi centocinquanta mila cittadini
E la Fondazione da sempre si occupa lavora per una società democratica della conoscenza facendosi appunto che la tecnologia e l'innovazione
Siano a vantaggio di tutti di nessuno escluso
è quel tema dell'inclusione legato allo sviluppo tecnologico era un tema che era importantissimo già venticinque anni fa
E immaginiamo quanto sia importante oggi nonché abbiamo tecnologia che si diffondono così velocemente nella società
Come l'intelligenza artificiale
Però lo sviluppo tecnologico l'innovazione sono grandi fonti di ricchezza per il Paese l'avete citato diverse volte anche guardando il paragone noterà l'economia americana l'economia europea
La differenza di crescita fondamentalmente sita nella crescita della produttività che è proprio legata allo sviluppo tecnologico e alla digitalizzazione dell'economia se uno scorpora lo sviluppo tecnologico e due economie sarebbero sarebbero paragonabili
E l'Italia deve affrontare questa sfida in un contesto molto difficile l'Istat ha pubblicato un
Un dato che a me continua a colpire tantissimo
L'Istat ha stimato che per il
Venti due mila e cinquanta il nostro Paese potrà far conto soltanto su poco più della metà della forza produttiva poco più del cinquantaquattro per cento
Della forza produttiva in età lavorativa questo è un dato l'enorme secondo meno che immediatamente ci dà l'idea delle sfide che dovremmo affrontare dal punto di vista lavorativo
E dal punto di vista del Welfare
Ma chi Dinoi oggi
è disposto a rinunciare alla ricchezza a cui siamo abituati al nostro Stato sociale anche anche se pur malandato no
Per cui io credo veramente che non abbiamo nessun'alternativa che abbracciare la transizione digitale lo sviluppo tecnologico
E mettere in campo tutte quelle politiche adeguate che facciano sì che non lasciasse che non lascia che non vengano lasciati indietro nessuno proprio perché lo sviluppo tecnologico e più efficace quanto più la società è capace di assorbire l'innovazione due fenomeni essi influenzano l'un l'altro
Il nostro direttore scientifico da sempre sostiene tutta la sua teoria accademica che Terme a tutto il lavoro della nostra fondazione sul concetto che ogni processo di innovazione è sempre un processo
Socio technical sociale e tecnico ecco allora io credo che
Ci sia bisogno di tante politiche di cui bisogna esser consapevoli e l'urgenza dell'agire io credo che sia molto molto importante
Però noi crediamo che la priorità sia quella di mettere al centro le persone di investire sullo sviluppo del capitale umano il titolo del convegno ma in questa direzione
è molto importante continuare a mettere al centro lo sviluppo del capitale umano l'empowerment dei cittadini io dico a partire dai giovani e dà i fragili
E venendo alle azioni concrete no alle politiche che mi è stato chiesto di e provare a delineare dalla nostra esperienza noi siamo una fondazione lavoriamo tutti i giorni a contatto appunto a contatto con le persone
Allora sicuramente una delle priorità è la riqualificazione della forza lavoro la skill il re il re skilling del del personale nelle aziende
Sappiamo quanto alle competenze diventino obsolete in modo continuo
Sappiamo che le competenze esiti dei lavoratori delle imprese italiane sono otto punti al di sotto di quelle delle aziende europee
Che le aziende inverso non pochissimo le aziende italiane investono poco in formazione esiti poco più del cinquantaquattro per cento contro il sessantacinque per cento delle aziende europee
Ecco però noi sperimentiamo tutti i giorni per esempio la virtuosità di una collaborazione pubblico-privato oggi il nostro programma di punta sull'intelligenza artificiale per i lavoratori
Più fragili che eroghiamo praticamente in tutta Italia in modo gratuito
Nasce da una collaborazione con le grandi aziende con le università che mettono a disposizione annoio ente del terzo settore il loro know how noi abbiamo sviluppato la capacità di assorbirlo di tradurlo di renderlo accessibile
Ai lavoratori più fragili e poi ancora incoraggiare la formazione in settori altamente qualificanti con programmi specifici per le donne Perini per noi abbiamo troppi pochi professionisti nel settore ICT gli under trentacinque
Pochissimi la usa laureati nel settore ICT anche poche donne
E purtroppo troppi Nite troppi ragazzi non riescono a spendere sul mercato del lavoro le proprie competenze
E di nuovo anche qui la collaborazione pubblico privato e la necessità di creare degli ecosistemi nazionali scuola università impresa
Noi da tempo ne promuoviamo due uno dedicato alla robotica l'intelligenza artificiale e l'altro
Alle donne insiste né un orientamento scolastico universitario e professionale con Errol modeling al femminile che vengono sia dal mondo dell'impresa
Che dal mondo delle grandi università
E poi di nuovo incoraggiare l'apprendimento degli adulti durante tutta l'arco della vita
Noi sappiamo che oltre un terzo dei cittadini italiani a visita a competenze digitali completamente insufficienti e crediamo che ogni investimento che viene fatto in infrastruttura
Debba essere accompagnato IMI Investimenti sulle competenze digitali
Ad esempio
Promuoviamo che i bandi pubblici possano avere un meccanismo incentivante per le grandi aziende che ogni investimento è l'infrastruttura debba ad esempio definire le competenze digitali necessarie per i cittadini per i lavoratori
E e creare dei meccanismi a che Penny non lei le aziende che li mettano in campo e che magari hanno l'ardire la libertà di poterli di poterli realizzare ecco io credo che sia arrivato il momento di
Di non continuare a investire soltanto in infrastruttura ma anche assolutamente sul capitale umano
E poi di nuovo da dobbiamo tornare ad investire nella scuola e nell'istruzione cioè necessita di aggiornare i curricula ma sollecitando anche l'ibridazione tra discipline diverso dell'innovazione l'innovazione incrementale la sperimentazione didattica la formazione degli insegnanti va be'la scuola diciamo ancora di loro le norme lo sappiamo bene no
Ma anche io credo che sia importante realizzare definitivamente un sistema sull'orientamento so bene che ci sono delle interventi delle iniziative fatte con nel Pnr R.
L'insegnante e chiudo re delle piattaforme io credo che a prescindere dalla valutazione che poi verrà fatta comunque sono veramente una goccia in un oceano il tema dell'orientamento è fondamentale oggi è lasciato tutto alle famiglie
Che non sono assolutamente in grado non hanno le competenze non hanno le risorse per accompagnare i figli scelte importanti della propria vita
E io invece credo che purtroppo visto anche i numeri del del dell'inverno demografico che viviamo
Sia molto importante non sprecare nessuna risorsa lavorativa soprattutto giovani per questo che l'orientamento è molto importante
E perciò la sfida della transizione digitale qua a
Sostenibile inclusiva io credo che abbia bisogno di politiche importanti pubblico privato
Che abbiano anche il coraggio di rimettere al centro il ruolo del terzo settore noi crediamo del terzo settore
Noi posto a far di più che continuare a tappare i buchi ma veramente il terzo settore può essere un attivatore sociale un mediatore distanze diverse
Noi abbiamo l'ambizione e crediamo che molte organizzazioni del terzo settore son capaci di avere questo ruolo propulsivo
E crediamo che oggi veramente ci sia bisogno di mettere in campo le energie migliori del Paese senza steccati ma con regole chiare e meccanismi incentivanti c'è bisogno del supporto di tutti e tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte
Grazie relatore dello switch chiocciola Tripodo per lo stesso successivo
Ecco sì bene buona sera a tutte e tutti voi naturalmente per permettere alla segretarie lisci Line è di ascoltare e di chiudere i lavori mi chiederò naturalmente di rispettare rigorosamente i tempi che ci sono stati dati per questa a tavola rotonda ringrazio perché l'intervento conclusivo in qualche modo ci collega alto seguito della riflessione che è stata introdotta infatti il titolo di questa tavola rotonda e dare valore alle persone che non è filantropia
Perché dare valore alle persone significa anche permettere che poi le persone trasmettano il loro valore alla collettività e anche per questo consentitemi di ringraziare Nicola Zingaretti la Fondazione demo perché
Ci consente di approfondire e di vivere realmente un dialogo profondo come è stata ho definito dalla mia capogruppo Chiara Braga
Quel dialogo profondo che dobbiamo fare con e tra le parti sociali per costruire un'alternativa a queste destre che per l'appunto a proposito di legge di bilancio forse non è ancora così chiaro anche perché aspettiamo
Davvero il testo ma di fatto quello a cui assisteremo ahi noi e un taglio a proposito un taglio alla alle spese hai gli investimenti soprattutto i servizi pubblici e questo impatta notevolmente con quel tema che la cura delle persone con la necessità di contemplare una modello di sviluppo economico che sia davvero al servizio del benessere delle persone
No io oggi in questa tavola rotonda con autorevoli esponenti parliamo di disuguaglianze di fatto di genere generazionali e geografiche non mi piace
Definirle così che tengono insieme tutto quello che poi ha un impatto
Sul ceto medio anche non solo solo una battuta a proposito di citazione siamo ormai al trentennale della pubblicazione del libro di Norberto Bobbio cosa differenzia la destra dalla sinistra ecco per l'appunto la sinistra a una tensione all'eguaglianza rispetto alla quale
Alcuni della mia generazione su quel libro si sono formati e su questo
Sulla base di quel testo crediamo di dover costruire insieme delle proposte che vadano nella direzione di un'economia sostenibile sotto molti punti di vista ecco perché nel dare mi taglio tremendamente le mie tre pagine di appunti ma e necessario ed è fondamentale ascoltare i nostri interlocutori nei nostri interlocutori citando appunto solo una battuta prima di dare la parola Marcella Corsi che ci parlerà appunto di diversità e disuguaglianza di genere l'economia del futuro sarà femminista mi verrebbe da dire
Speriamo che lo sia femminista a partire dai famosi almeno sette punti di PIL che perdiamo a causa del basso tasso di occupazione
Femminile in questo Paese che il momento di valorizzare e a maggior ragione servirebbe valorizzare soprattutto nel valore di del lavoro di cura
Una battuta naturalmente ci sono degli studi che hanno anche provato a quantificare
Questo tipo di elemento mi scuserete ma avendo promosso la legge centosessantadue del due mila ventuno che introduce in questo Paese anche la certificazione di genere oltre ad avere chiarito alcuni elementi di discriminazioni dirette indirette sui luoghi di lavoro per le donne mai ancora abbastanza
Però diciamo che dobbiamo contenere insieme tutti questi elementi che vanno ad incidere in modo profondo sul gender pediatra che naturalmente rimane una piaga molto profondo in questo Paese insieme
Fatemelo dire da una che tra qualche mese diventa mamma la preoccupazione a proposito che in seguito alla maternità come è noto in questo Paese moltissimo le poche donne che lavorano
Rinunciano a lavorare
Proprio perché mancano i servizi e questo governo a proposito di piena RR ed investimenti ricordiamolo ha tagliato anche i posti sugli asili nido che servono in questo Paese allora
Rispetto a tutto questo come è noto è stato detto prima e la ringrazio perché finalmente la segretaria di Shine
Anche tenuto insieme le esigenze di queste nuove generazioni e le nostre generazioni non proprio nuove che parlavano di salario minimo da tempo e che chiedevano da tempo un congedo paritario obbligatorio universale parolina magica retribuito su cui naturalmente per ora non abbiamo avuto alcune riscontro da parte del governo se non con degli
Interventi davvero risibili
Ecco quindi le proposte da questo punto di vista non non mancano crediamo che la centosessantadue debba essere sicuramente monitorata in piedi e ampliata speriamo di discutere questa settimana alla Camera anche di questa mozione
E poi appunto dobbiamo continuare
Come è stata fatta con la Golfo Mosca anche ad aggiungere degli elementi io dico di diciamo di parità nei ruoli apicali e anche e soprattutto nelle società pubbliche ecco con queste piccole in diciamo riflessioni do la parola con grande piacere a Mancino Marcella Corsi
Beh chiara ha detto tutto quello che volevo dire io credo no grazie davvero per l'invito sono davvero molto contenta di essere qui e di contribuire a questo dibattito lo faremo in pillole sia per un problema di tempo sia perché effettivamente discutere delle questioni che già chiara messo sul tavolo richiederebbero almeno due giorni di discussione quindi non non starò qui a dilungarmi
Pillole allora permettetemi visto che l'abbiamo messo anche nel titolo il mio intervento voglio essere chiara per me il femminismo non è un ago era tra i sessi questo va detto subito perché altrimenti cominciamo a parlare di donne e di uomini come se fossero soggetti contrapposti come le corti romane
Non è questo il punto il femminismo vuole più equità anche ovviamente là dove non ci sia Ammannati fortunatamente ce l'abbiamo scritto in costituzione più eguaglianza per tutti e per tutti è un problema di civiltà è un problema di avanzamento e di sviluppo
Mi richiamo anche alle parole che ha detto prima poco poco poco tempo fa era il mio amico manovre felice e allora in che direzione muoversi quali pillole allora la prima pillola è sicuramente lavoro va ripensato il lavoro va be'ripensato alla base in un approccio di tipo femminista come mi sei
Io qui di rappresentare
Non è prima di tutto soltanto lavoro retribuito ma è lavoro retribuito e non retribuito a cui bisogna dare dignità ed equità ancora una volta
Quindi come farlo ripeto alcune questioni sono state già sollevate nella nell'introduzione di Chiara
Più asili nido
Più servizi per le madri
Per più servizi in generale per il
Di inclusione per le donne che vogliono contemporaneamente avere lavoro retribuito e lavoro non retribuito ma riconosciuto ma soprattutto ripensare il lavoro come valore in questa una battaglia fondamentale per l'economia femminista
In un sistema capitalistico che ci fa del PLUS lavoro
Sulle donne del super sfruttamento sulle donne nel doppio onere potrei stare qui a citarli centinaia di gol dispetti e di pillole
Aggiuntive che si misurano con questo e chiaramente c'è l'esigenza di ripensare il lavoro per tutti e per tutte ma soprattutto per le donne mi dispiace
Non voglio fare polemiche o che mi ha preceduto ma il pensiero delle donne se non soggetto vulnerabile non mi è mai piaciuta non riconoscerò mai
Io credo che le donne siano un punto di forza della nostra società
Lo diventano vulnerabili nel momento in cui vengono disconosciute le loro caratteristiche quindi facciamo delle donne un soggetto motore di cambiamento e impegniamo sulle donne nel rapporto però ecco ripeto con i soggetti di altri Sensi non so se necessariamente soltanto quindi quelli binari un punto di forza e quindi l'altra parola l'altra pillola diversità la diversità deve essere riconosciuta come una risorsa e non comune handicap
Lavorare sulla diversità vuol dire ovviamente mettere in campo politiche che riconosca la questa diversità ancora una volta un valore diversità dal punto di vista dei livelli di conoscenza diversità dal punto di vista dei diversi livelli di potere lì diversità dal dal punto di vista del del del del dei ovviamente dei bisogni legati anche alle città non a caso si parla da
Da un po'di tempo nel nostro contesto di cittadini generi o di città femministe vi cito esempi concreti a vicino a noi Barcellona da un lato e Vienna dall'altro un po'più lontano da noi ma con concreti risultati da seguire Medellin in in Colombia Bogotà
E quant'altro ripeto anche qui potremmo stare giorni a parlarne ma insomma ancora una volta equità dare risposte ai cittadini alle cittadine secondo ovviamente i loro bisogni ma anche guardando verso il futuro
Terza parola non posso perché me l'ha già servita sono posso ignorata perché me l'ha già servita su un piatto d'argento chiara
Be'cura ovviamente cura cura che non è soltanto attenzione prendersi cura di qualcuno una grande teorica americana che io amo molto oramai diventato un'amica John Tronto
Teorizzata in un bellissimo libro anche molto piccolo esitiamo che se appena tradotto in italiano dalla mia collega Caterina porti sempre della Sapienza
Ecco teorizza il passaggio importante dal concetto di Kjaer INFOR cioè prendersi cura di qualcuno al concetto di Chiarini Guizza cioè che poi è stato tradotto in italiano con un termine magari può non piacerci mai è diventato con cura
E da questo concorra
Può voler dire in primis un rapporto empatico con il mondo della cura interpretato quindi come un prendere decisioni mettendosi nei panni degli altri la faccio molto teorica e molto filosofica ma d'altra parte cosicché il concetto anche nasce non a caso John trottola filosofia politica
E e allora da questo punto di vista oggi che stiamo celebrando il premio Nobel dell'economia data tre autori che si sono occupati di istituzioni e che hanno sottolineato l'importanza delle istituzioni dal punto di vista del funzionamento delle economie
Ecco credo che sia importante ricordarlo con cura vuol dire ovviamente in primis rafforzare le istituzioni che siano le istituzioni sanitarie che siano le istituzioni che forniscono istruzione che siano le situazioni che in qualche modo ci aiutano
A governare la nostra vita in termini qui
Ma aggiungo un ultimo elemento sia ancora due minuti
Cura vuol dire anche prendersi ma è un altro termine che invece questa volta importo da un'altra scrittrice femminista che amo molto e siamo in a Pretoria Ustica scritto anche lì un libricino piccolino
Che però di la dice già tutto anche le il filo il titolo è l'economia è cura in che vuol dire che noi cerchiamo un paradigma alternativo ovviamente a quello dominante che la cura le ignora invece completamente anzi la isola in un tipo di lavoro che neanche viene considerato dai libri di testo
Ecco cura Ina Pretorius riprendendo una bici della buona vita che viene dalla letteratura tedesca femminista quindi pensare quanto cammino sta facendo e pochi minuti
Anche i pochi secondi be'comunque lei la definisce come un preoccuparsi per il mondo Accame tace tantissimo questo concetto così grande a trecentosessanta gradi di preoccuparsi per il mondo
Perché non possiamo dare valore alle persone senza ovviamente dare valore al contesto in queste per in cui queste persone si muovono e agiscono
Che può essere ovviamente il mondo inteso come problema ambientale che può essere il mondo inteso come le città in cui viviamo ovviamente può essere il mondo inclusa la sfera domestica in cui le donne troppo spesso vengono ignorate rese invisibili grazie
Grazie alla professoressa corsi che è stata abbondantemente nei tempi e ci consente naturalmente di recuperare ulteriore tempo
Laura Pennacchi non ha certamente anche lei bisogno di presentazioni solo una riflessione
E sempre esce e e sempre il tempo delle scelte politiche mai mi verrebbe da dire con le transizioni che stiamo vivendo quella tecnologica e quella ambientale in cui bisognerebbe prendersi a proposito un po'più cura a in modo diverso ecco rispetto a quello che sta facendo
Questo governo e le destre un po'in ogni parte del mondo mi verrebbe da dire che se abbiamo bisogno di lavoro come valore
La crisi del ceto medio si è anche una crisi del lavoro no lavoro
Che non c'è lavoro povero lavoro precario
Lavoro a cui non accedono donne giovani formati altamente formati che fanno fatica a trovare un ruolo un loro spazio nel mondo e qui ne vedo moltissimi che con grande fatica con tanto studio e tanta dedizione ci provano ogni giorno
Ecco da questo punto di vista se c'è necessità di creare quindi lavoro ben pagato nei settori del futuro come è stato anche ricordato anche dal presidente Draghi
E nei servizi pubblici che tanto mancano e che invece appunto in questo governo
Vuole tagliare e appunto ahimè ahi noi penso che taglierà anche nella legge di bilancio grazie Laura
Sì guarda alle grandi trasformazioni in corso alle transizioni Cucciari che ci attendono guardare a queste trasformazioni nell'ottica del ceto medio delle problematiche
E che deve affrontare il ceto medio è importante in sé
Talmente importante che sappiamo che la crisi del ceto medio di cui
Adesso si è su cui ci stiamo interrogando e sappiamo che la crisi in realtà e la crisi stessa dell'economia e delle società in cui viviamo ed è anche la crisi della democrazia
Pensate al cuore dei populismi dei nazionalismi dei sub organismi ci sono ceti medi in rivolta con grande rabbia con tanto risentimento e che spingono molto a destra
Quindi occuparci di questo fondamentale ma è fondamentale anche perché dall'ottica del ceto medio possiamo meglio osservare le problematiche cruciali che
Ci poniamo a partire da quella dell'eguaglianza che stava così via cuori a Bobbio che tu citavi che diceva tra eguaglianza e libertà
Dobbiamo puntare la sinistra site deve puntare soprattutto sull'eguaglianza io vi dirò che nel tempo o
Corretto questa audizione e penso che dobbiamo puntata i Allo stesso tempo suo eguaglianza e libertà però rimanendo la questione d'eguaglianza
La prima guardare all'ottica del con l'ottica del ceto medio
Sono due le problematiche cruciali su cui voglio contare degli spunti data la brevità del tempo che abbiamo a disposizione
La prima è che l'eguaglianza che questo discrimine fondamentale per la sinistra non può essere solo lotta alla povertà
è stato soprattutto guardate il conservatorismo il neoliberismo che ha ridotto
L'intervento della comunità soprattutto a favore della lotta alla povertà
Questa lotta ci vuole evidentemente la sinistra non può abbandonarla e fondamentale ma dobbiamo guardare anche a quello che avviene nel mezzo della piramide sociale dove stanno per l'appunto i ceti medi
E per dire di quali immane trasformazioni sono avvenute in questi venti trent'anni anche quarant'anni di don sormontato
Nel mille novecento settantanove all'inizio della fase neoliberista dica rappresentata poi dalla sede Anna e Thatcher
La il fashion il rapporto tra la retribuzione di un lavoratore mediano
Un rappresentante del ceto medio e la retribuzione di un top manager era di ventinove volte già moltissimo ma oggi è diventata g duecento volte e perfino quattrocento volte e perfino di più
La seconda problematica a cruciale
A cui arriviamo più ferrati se guardiamo se la guardiamo dall'ottica dell'eguaglianza
Dall'ottica del ceto medio e che l'eguaglianza non può essere vista solo in termini redistributivi come molto spesso
Abbiamo fatto in questi anni
Ma deve essere guardata anche in termini che alcuni economisti chiamano allocativi che vuol dire sostanzialmente dall'ottica dell'articolazione delle strutture
Entrando dentro alle strutture come abbiamo fatto nella prima parte di questo seminario di questa riflessione
Entrando dentro gli aspetti che articolo hanno un modello di sviluppo e noi vogliamo lasciare un modello di sviluppo
Andare verso un altro modello di sviluppo quindi dobbiamo chiederci per cosa per chi come produrre porci la questione della composizione della produzione materiali
E immateriali e queste erano proprio badate le questioni che poneva Cancer che non è mai stato per la spesa facile
E che era estremamente preoccupato nell'ultima fase della sua vita del sottoutilizzo dei fattori fondamentali
Dell'economia e delle nel occidentali e cioè capitale di lavoro entrambi di sottoutilizzo di capitale sotto utilizzo di lavoro
Cioè che in sé si poneva già allora al dente alla fine della guerra alla problematica del processo
Della renitenza dei capitalisti all'investimento vedeva questa renitenza e cercava di suggerire rimedi come erano appunto
Anche la creazione di lavoro questa preoccupazione è stato molto presente
A metà degli anni settanta nella nelle socialdemocrazie scandinave ricordava in mano agli infelici il piano mai di merci nasce sostanzialmente da questo dal vedere dal tentare di trovare una via d'uscita alla crisi che già i lei la prima crisi petrolifera e poi la seconda avevano mostrato palese dell'impossibilità di quel modello di sviluppo di andare avanti
Trovare una via che non fosse solo una svalutazione del lavoro ma forse è proprio il rilancio degli investimenti
Devo devo aggiungere
Che questa preoccupazione l'avrei voluta vedere più presente anche nel piano Draghi che giustamente è stato detto rilancia la questione degli investimenti ma la bilancia in un modo troppo indiscriminato
A tal punto che lascia ipotizzare pensare che alla fine c'è il rischio che quegli ottocento miliardi che venissero eventualmente mobilitati
è funzionerebbero come un rubinetto aperto ne gigantesco senza
Soltanto per i mobilitare la il risparmio privato enorme che c'è in Europa verso gli investimenti e c'è un'altra ipotesi
Su cui sono molto scettica che è l'ipotesi sempre per mobilitare il che significa alla fine mobilitare i fondi finanziari mostruosi gigantesche
L'altra ipotesi è che per mobilitare messo in investimenti la liquidità Tecce
Sì ipotizza addirittura un terzo pilastro previdenziale privato questo c'è anche nel rapporto letto io penso che questo sia sbagliato e che se ci sono
Risorse andrebbero spostate verso la previdenza pubblica contribuendo un Mangione maggiormente verso la previdenza pubblica
Il processi di finanziarizzazione colpiscono gravemente i ceti medi
E oggi siamo di fronte anche a una finanziarizzazione molto forte delle imprese stesse due ceti medi lavoro no
Con lo shift dell'ottica verso profitti di breve periodo e verso l'enfasi sulla teoria dei dieci di Shell holder che rimane ancora tra di noi
E che da un potere ai manager trasformandoli da attori contempera anche i vari interessi in gioco i vari stakeholder in agente di se stesso e del capitale finanziario terrene
Proporre un contrasto ci sono politiche radicali le propone per esempio l'agio Nick e altri del team di Mariana Mazzucato
Quando propongono di gettare vietare i buy back il vendere eletti e comprare freneticamente le proprie azioni da parte delle imprese per farne crescere il valore a vantaggio degli azionisti ma dati che per esempio lemmi fa continuamente valide
Voglio anche aggiungere Sempre a proposito della condizione dei ceti medi che tra i danni delle affinanze l'ideazione delle privatizzazioni come sono avvenuti o fin qui e come c'è il rischio che continuano come di ci ricordava Misiani
C'è anche il fatto tra i danni delle delle privatizzazioni
Che gli amministratori delegati delle imprese pubbliche che un tempo avevano retribuzioni relativamente ragionevoli oggi hanno retribuzioni pazzesche
Nel mille novecentonovantuno l'amministratore delegato del mi aveva una retribuzione pari all'equivalente di trecento mila euro l'anno tanto ma ragionevoli
Ed era così quei trecento mila euro l'anno sei sette volte quella di un funzionario
Dopo la privatizzazione parziale l'amministratore delegato dell'ENI ha una retribuzione pari a quattro milioni di euro l'anno ottantatré volte ristretto ai funzionari
L'ultima cosa che voglio dire è legata tutte queste che
Sto dicendo
è che se guardiamo alle strutture come
Chiara
Ci ricordava è molto importante
Per il futuro dei ceti medi rimettere a fuoco la questione del lavoro
In un articolo sul New York Times questo luglio il grande filosofo della giustizia
Eh ma ecco santelle ha scritto ACCAM Malaj fisse
Dicendo guarda fai dei bellissimi programmi vanno tutti i beni erano dedurre il costo della vita aiutare le persone mai bisogno di un'idea entusiasmante
Che le che tutto e questa idea entusiasmante la dignità del lavoro che il lavoro è stato mortificato e tradito soprattutto per i ceti medi che sono così arrabbiati
Ma sono anche profondamente delusi
Dalla disistima morale perché il lavoro è stato svalutato sul piano materiale ma anche sul piano curva culturale e morale a questo proposito e finisco davvero
E molto interessante che in Europa siano già in corso
Da un po'di anni
Esperimenti molto proficui di lavoro garantito
Io penso che dovremmo lanciarli anche in Italia in Francia ce ne sono cinquanta gli esperimenti di questo tipo in Italia si sta bocciando con sull'esperimento grazie all'iniziativa del sindaco Gualtieri a Roma
Dovremmo proporne
E quindi queste creazioni diretta di lavoro per i giovani e donne esattamente come si diceva e dovremmo pungolo delle con una avanzando una rivendicazione di specificità
Noi non lo facciamo soltanto che lo dobbiamo fare per i disoccupati di lungo periodo per i dei qualificati per gli sfortunati lo facciamo anche per i giovani e le donne più qualificate
Più dotate di competenze e che tuttavia non riescono a trovare lavoro non riescono ad essere impiegate
Corrosi con la conseguenza che il nostro visite è inferiore di sette punti di di quello che potrebbe e che spesso prendono la via dell'estero quindi io penso che il nostro impegno dovrebbe essere travolgente in questo senso
Grazie a Laura Pennacchi
L'impegno travolgente che dobbiamo portare avanti anche sulla l'argomento immagino che toccherà
Il professor Viesti che ci introduce al tema delle disuguaglianze tra territori appunto che in Italia sono ai noi in gran parte anche storiche che rendono il Progetto naturalmente dell'autonomia differenziata ancora più nefasto
Anche per affrontare questo tema sembra che lo strumento sia
Eventualmente la riduzione delle imposte con la Zeiss incentivi alle imprese e se parliamo di mezzi pubblici spicca
Il ponte sullo Stretto naturalmente professore vorrei chiedere se le tare che il Governo utilizzi gli strumenti adatti ecco a proposito di divari territoriali prego professare
Eccolo
Buon pomeriggio
Grazie dell'invito complimenti no rituali per aver organizzato questo incontro e grazie Monte per aver scelto anche questo tema che mi pare
Fondamentale perché fondamentale sento dire molto spesso dalla segretario del partito democratico bisogna contrastare con forza le disuguaglianze e me ne compiaccio moltissimo
Ma le disuguaglianze non sono solo soggettive se si è uomo donna se si è ricchi o poveri sono anche legate all'esigibilità dei diritti dove si vive se muoio quando mi viene un infarto arriva in tempo l'ambulanza
Se i ragazzi hanno il tempo pieno a scuola o all'ora di pranzo devono tornare a casa
Le disuguaglianze territoriali sono molto importanti per l'economia
Non è ha detto dica se non si dà valore alle persone l'economia non si rilancia seme in territori livelli d'istruzione sono troppo bassi i livelli di salute non sono salvaguardati l'economia non si rilancia infine se non si affrontano le disuguaglianze territoriali non si vincono le elezioni
Ormai si è consolidato fortemente nei territori che non contano il disagio la disaffezione il non voto il voto per il sopranista
La data la differenza enorme di voti per il partito democratico tra le grandi città in di piccoli comuni
Elezioni non si vincono se non si recupera il voto dei meridionali che sono molto disillusi
E dunque io credo che il tema delle disuguaglianze territoriali debba essere un tema forte all'interno di questo partito
Sono ampie lo sappiamo in Italia in Italia sono meritocratiche
Nel senso che siamo un Paese a differenza della Francia della Germania e in gran parte della Spagna nei il quale nei territori ai livelli di ricchezza privata corrisponde all'esigibilità dei diritti pubblici
Al posto di avere un sistema omogeneo e non si sono ovviamente rito
Perché ci sono queste disuguaglianze lo sappiamo uno
Dotazione di infrastrutture materiali e immateriali due meccanismi rifinanziamento dei servizi pubblici tre qualità dell'utilizzo delle risorse pubbliche in sede locale
Le infrastrutture sono necessarie anche se assolutamente non sufficienti se non ci sono le TAC non faccio la proporzione oncologica muoio
Non si muove granché da questo punto di vista il quinto comma del centodiciannove bellissimo dice che bisogna destinare risorse aggiuntive per la coesione e la solidarietà sociale
E rimuovere gli squilibri sociali le politiche di coesione argomento di scarto non interessano nessuno
La legge sul finanziamento di regioni enti locali dice che prima del nuovi meccanismi ci vuole un po'la perequazione delle infrastrutture
Totalmente lasciata lì dal due mila otto istituito un fondo definanziato dal governo Mellone la quota al sud del PNR ad e naviga nel limbo sul PM situazione gravissima perché il Parlamento è privato
E i cittadini sono privati delle informazioni indispensabili
Ed è assai probabile che fra due anni si dica e ma questa quota per le aree deboli non è stata rispettata perché lo sappiamo non sanno spendere
Quando invece ci sono dei movimenti molto pericolosi e soprattutto molto scuri nel Pnr le questi temi interessano poco c'è uno un ulteriore spunto molto sottile e cioè che né in in questo secolo troppo il mercato ha influenzato anche l'allocazione degli investimenti pensate all'alta velocità
è comprensibile che colleghi le regioni più forti del paese dove c'è più domande dove il gestore dei servizi guadagna di più
Ma se contemporaneamente voi definanziate l'Adriatica la Calabria la Sicilia la DVD e il Friuli come è stato fatto avete un'enorme ampliamento della discarica
Tema infrastrutture tema centrale i soldi i meccanismi di finanziamento dei politiche pubbliche
La Costituzione chiara
Chiedo venia se mi permetto di dire che è un po'macchinosa un po'illuminista ma il disegno è chiaro prima i diritti
I livelli dei diritti civili e sociali da questi i fabbisogni e se i fabbisogni non bastano la perequazione il disegno è chiaro sono venticinque anni che giace totalmente inattuato
Per le regioni non si è fatto nulla per i comuni si è fatto poco e alcune volte male pensate alla sanità
La sanità esclusa da questi meccanismi in sanità non ci sono sostanzialmente finanziamenti legati ai fabbisogni ci sono dei criteri di riparto dagli anni Novanta abbiamo detto che dovevano essere due l'anzianità e la deprivazione
In questo secolo abbiamo finanziato solo l'anzianità
E questo ha portato a un forte definanziamento nelle regioni più due private
Guardate in Campania in Calabria in Sicilia
C'è una elevata mortalità trattabile che cosa significa che si muove per malattie curabili e dunque il tema che mi avete affidato è un tema di vita e di morte delle persone
Il tema del riequilibrio dei diritti sanitarie fondamentali lasciatemi dire che sono un po'dispiaciuto che nel disegno di legge pur così apprezzabile del partito democratico sulla sanità a questo tema non sia toccato
Ma questo ci porta un tema molto spinoso ma che non si può non buttate sul tavolo in una riunione di un partito politico e qui ci sono conflitti territoriali
Quel che è bene per le mine hanno necessariamente bene per la Campania che cosa stiamo facendo noi in Italia li buttiamo sotto il tappeto
Non li facciamo emergere li facciamo risolvere o scuramente inserite invece sono fisiologici
E sono una grande motivazione dell'esistenza dei partiti politici nazionali
Perché solo i partiti politici nazionali possono sciogliere questi conflitti non sulla base dell'appartenenza territoriale manda sulla base di principi condivisi da tutti
Questo mio padre un tema di un certo interni
Infrastrutture finanziamento dei servizi qualità delle amministrazioni qui ci sono molti luoghi comuni però è vero ci sono problemi di qualità soprattutto nel Mezzogiorno
Ma qui che cosa succede
Che sia detto col massimo rispetto vista la sede in cui siamo il Parlamento ha abdicato al suo dovere
Il suo dovere articolo centoventi e il dovere di di essere il garante ultimo dei diritti dei cittadini lasciatemi usare una parola forte
è stato fatto un accordo scellerato
Fra il Parlamento e i presidenti delle Regioni io ti do pochi soldi ma poi tu fai quello che vuoi
Anche presidenti di Regione di centrosinistra
E cioè non c'è una rete di ultima istanza di controllo politico dell'esigibilità dei diritti i LEA sono una mera dichiarazione di intenzione
Non c'è nessuno a fianco dei cittadini che muoiono perché non fanno in tempo affare
Le le loro le loro cure preventive
E c'è molta
Comprensibile rifiuto e disinteresse per questo
Naturalmente qui vado sul facile tutto questo rischia di peggio date moltissimo con l'autonomia regionale differenziata innanzitutto perché si spezzano le grandi politiche pubbliche
Sì da vada in onda delle Regioni competenze innaturali competenze che stanno in Europa o al governo nazionale
E sono molto perplesso sulle dichiarazioni di alcuni presidenti di regione di centrosinistra che dicono che il problema e differenziate date tanti poteri tutti uguali alle stesse del alle regioni
Il personalmente non concordo
Il punto chiave
E che naturalmente possono aggravare queste disparità il punto chiave è l'aliquota di compartecipazione oscura definita fuori dal Parlamento alto vulnus alla democrazia nel nostro Paese
Che deresponsabilizza totalmente i presidenti di Regione poi c'è tutta questa storia dei letti questa pantomima dei letta
Sappiamo perfettamente che la riforma uno punto quattordici del PNR decimi impone di definire tutto il sistema di finanziamento che non c'entrano niente con l'Autonomia definanziata sappiamo che il Comitato Cassese
Solo mentalmente sta lavorando solo sulle materie che sarebbero cedute dallo Stato alle Regioni ma non sulle materie che sono già delle Regioni e dei Comuni siamo di fronte a vicende gravissime una sotto commissione del gruppo Cassese
Posso dirlo presieduta da un ex parlamentare del partito democratico
Ha proposto in maniera totalmente incongrua che addirittura i fabbisogni siano parametrati su un ipotetico costo della vita è questo stava avvenendo nelle chiuse stanze senza che il Parlamento ne sapesse assolutamente nulla
Una impostazione che poi sarebbe stata sommersa dai numeri e molto difficile da di scena ex post di una gravità tanto per l'oscurità quanto per il contenuto concludo
E azzardo
L'opposizione
Del partito democratico all'autonomia regionale differenziata
Alla secessione dei ricchi è una posizione che personalmente apprezzo enormemente che non era affatto garantita e di cui va dato un enorme merito all'attuale segreteria
Ma non basta
Perché i sostenitori dell'autonomia differenziata hanno un argomento
Voi difendete lo status quo
Per i motivi che ho detto lo Stato scuola non è difendibile da un partito come il Partito Democratico
E allora che Italia vuole il partito democratico che Italia vogliamo non quella della secessione dei ricchi ma neanche quella di cui ho tratteggiato qualche elemento ho esposto alcuni punti
Di discussione più sono difficili
Più è opportuno trattare
E chiudo con due suggerimenti il primo come dire assumendo la questione delle disparità territoriali di fare un grande patto politico qui non si tratta di date più alla Toscana o meno la Calabria ma si tratta di inaugurare un percorso che tuteli e difenda i servizi laddove il buongoverno li ha portati a livelli più elevati ma che avvicini gli altri come è stato fatto con gli asili nido Collotti ma iniziativa anche del partito democratico sui letto per gli asili nido che poi si è un po'persa nel tempo questo è un grande patto politico un grande patto politico in cui non ci sono
Toscani calabresi ma ci sono cittadini e cittadine che devono tendenzialmente avere gli stessi diritti
La seconda proposta di merito che faccio e questa e cioè da un lato troppo si è ecceduto in passato qui sfondo una porta aperta a dire che non ci sono i soldi le esigenze di bilancio sono quelle ma la storia ci ha insegnato che se non investiamo il debito cresce gli anni dieci ci hanno insegnato questo se non investiamo sulle persone debito cresce
E e dunque quella mi pare opzione da scartare ma anche l'opzione troppo facile di dire adesso basta cambiare governo che tutto questo sarà risolto mi pare un'illusione
I cittadini non ci credono più non ci credono al sud non ci credono nelle aree deboli
Bisogna presentarsi con una proposta è una proposta non è quella di rendere la Calabria uguale all'Emilia in tre anni
Ma è quella di disegnare un percorso di legislatura tecnicamente si chiamano obiettivi di servizio da dei dei numeri fare delle promesse lavorare per per raggiungerli fare un passo verso l'uguaglianza
Perché vedo che non si può conquistare l'uguaglianza corsi toccando le dita ma che queste grandi distanze possono essere anche uno schermo per non fare niente impegniamoci su dei punti precisi
A cominciare dalla sanità testa giustissima mente molto a cuore al vostro partito la sua segretaria
Ed all'istruzione dobbiamo a dati dei numeri a dare delle speranze credibili
A metterci la faccia
Grazie
Grazie professor Viesti credo che stiamo provando a metterci la faccia e lo stiamo facendo con più iniziative proprio con questo spirito richiamo anche Nicola Zingaretti qui con noi
Perché tenere insieme i gruppi parlamentari una fondazione culturale che possa promuovere anche un po'di partecipazione e di riflessione di pensiero che poi si concretizzi nelle famose come dire scelte programmatiche penso sia un passo avanti importante che dobbiamo continuare a tracciare grazie Nicola
Bene io in realtà per ringraziarli ma soprattutto per invitare dare la parola per le conclusioni di questo pomeriggio passare il testimone a tutto quello che accadrà da domani delle sedi parlamentari di Camera e Senato e per quanto ci riguarda in piccolo a Brussel alla nostra segretaria e li Shine prego grazie
Ti metti qui
Buona sera tutte buona sera a tutti grazie per questa bella partecipazione ha un appuntamento per me molto importante di cui voglio subito ringraziare la fondazione demo Nicola Zingaretti naturalmente i nostri i nostri capogruppo per ringraziare tramite loro il gruppo dei senatori delle senatrici gruppo delle deputate e deputati del partito democratico
Prova a cogliere alcuni spunti ma è stato talmente ricco dibattito che non ho alcuna presunzione di potere provare una strada di sintesi rispetto alla ricchezza e l'articolazione di questi contributi però proprio perché questo era il senso della serata di oggi a raccogliere alcuni elementi di forte stimolo che i nostri interlocutori oggi ci hanno dato rispetto proprio al lavoro che dovremo fare nelle prossime settimane
L'avete ricordato all'inizio vi seguivo ancora in in Rete
Che è una buona notizia il fatto che a vincere il Nobel per l'economia siano stati tre studiosi ah c'è il modulo Johnson e Robinson che hanno messo al centro la questione della lotta il contrasto alle diseguaglianze in particolare evidenziando il valore delle istituzioni sociali
Nel contrastare diseguaglianze
Questo mi permette di iniziare il mio intervento ribaltando un po'l'ottica consueta io ho rivendicato spesso come la sinistra non debba avere timore di riappropriarsi di una parola fondamentale che redistribuzione che è tornata in molti interventi ho sentito anche quello della nostra capogruppo Chiara Braga
Redistribuzione delle ricchezze dei redditi ma pure del potere del sapere e del tempo che nelle nostre società
Sono è diventato è diventato una risorsa fondamentale per le persone e pure per gli aggregati sociali a partire dalle famiglie no
Ma non basta più nemmeno ragionare di politiche redistributive davanti a i disastri del modello economico e sociale attuale bisogna agire prima in ottica redistributiva e per agire in modo pre distributivo le istituzioni sociali come i tre studiosi hanno evidenziato sono il l'elemento fondamentale che vuol dire vuol dire ad esempio istruzione
Educazione sblocca are l'ascensore sociale e puntare all'emancipazione delle persone dal bisogno
Altrimenti la redistribuzione ex post sarà insufficiente per recuperare i ritardi e davvero contrastare le diseguaglianze in ogni loro forma quelle territoriali quelle generazionali quelle di reddito quelle di genere
Allora partiamo proprio da questa ottica ne abbiamo voluto rimettere al centro le persone e allora proviamo a metterle davvero il centro propulsore a raccontare di alcune interlocuzioni di questi ultimi giorni
L'altro giorno l'ho raccontato già qualcuno di voi mi hanno fermato all'aeroporto di Milano due lavoratori
A me non situazioni diverse ma esprime per entrambi un disagio
Il primo quello che mi ha riconosciuta e fermata per incoraggiarmi nella battaglia che stiamo facendo sul salario minimo mi ha detto che lui lavora dieci ore al giorno lì all'aeroporto e non arriva ai nove euro lordi all'ora
E mi ha consegnato il suo disagio non tanto sulla sua situazione che pure ne avrebbe pieno titolo ma su quella dei propri figli
Due figli di dodici e sedici anni con il più grande che vorrebbe mollare anticipatamente gli studi e lui mi raccontava la fatica che sta facendo per convincerlo che invece continuare a studiare importante per il suo futuro
L'altro si è inserito successivamente lavora da ventisei anni lì
Si ritiene fortunato per avere un contratto a tempo indeterminato
Ma nel corso degli anni la sua società la poi diciamo delocalizzato con molti altri presso un'altra società e in questo spostamento ha perso tra i tre mila e i quattro mila euro di premi che riceveva non fa poca differenza nel paese in cui le retribuzioni dal mille novecentonovanta non solo non sono aumentate ma sono addirittura diminuite del due virgola sette per cento
Quindi ora alla speranza di essere diciamo re internalizzato nella società
Di prima ma mi raccontava lo scoramento di tanti neo assunti somministrati ed era due giorni dopo gli ho incontrati anzi il giorno dopo che il Parlamento per volontà della maggioranza guidata da Giorgia Meloni
Ha votato delle norme passate devo dire un po'in sordina nel dibattito pubblico che permettano di un'azienda addirittura di assumere al cento per cento lavoratori somministrati
Riflettiamo su cosa vuol dire
Vuol dire rendere i lavori i lavoratori e le lavoratrici più ricattabili
Vuol dire che c'è un'intermediazione di un'agenzia che cosa m'ha raccontato il lavoratore davanti all'aeroporto prima che io salissi sul volo ma raccontato che quelli tra lì io gli assunti in somministrazione che si sono lamentati per le ore in più richieste
O per la retribuzione il livello di retribuzione non sono stati richiamati semplicemente non c'era neanche più bisogno perché quando è così semplicemente non ti richiamano chiamano un altro
Allora rendiamoci conto del processo di spostamento in atto che rende più fragili lavoratrici e lavoratori prima diceva bene Manuele felice siamo purtroppo il paese in cui lavora è diventato
E diventato più flessibile e
E questo governo devo dire che ce la sta mettendo tutta per aumentare la precarietà
L'ha fatto con il decreto lavoro l'anno scorso aumentando il ricorso ai contratti a termine mentre la Spagna con successo ha messo al tavolo impresa e sindacati per pattuire una riforma che riducesse drasticamente i contratti a tempo determinato e gli effetti positivi per l'economia e sull'occupazione si vedono sono chiari a tutti emergono anche da un'analisi comparativa dei dati e dall'altra parte hanno facilitato l'utilizzo dei voucher che sono forse la forma più odiosa di precarietà e di lavoro precario
Oggi con queste nuove riforme oltre lealmente stanno precarizzato ora non è il caso di siccome l'ora è tarda di dilungarci in alcuni aspetti tecnici ve ne segnalo però soltanto uno perché mi aiuta a raccontare ciò che prima diceva il professor Pisauro molto bene
Hanno esteso il regime forfettario
Ai contratti misti
Quelli secondo cui una stessa azienda può impiegare un lavoratore in parte con un contratto diciamo da lavoratore dipendente e magari a a part-time e in parte lo stesso lavoratore può lavorare per la stessa azienda a partita IVA estendere il regime forfettario vuol dire incentivare l'utilizzo di quello stesso lavoratore a fattura
Allora quello che non vediamo abbastanza dietro la propaganda vuota del governo che si trincera dietro una lettura di parte dei dati sull'occupazione
è che il tema non è solo quanta occupazione ma di che qualità e quell'occupazione
Perché dentro quei dati entra chi lavora anche un'ora e non sa quanti giorni lavorerà questa settimana
Perché dentro quei dati la moto si conta anche chi lentamente si sta spostando come il professor Pisauro prima raccontava
Beh da lavoratore dipendente a lavoratore autonomo con tutto quello che ne consegue anche semplicemente come ci ricorda la presidente Gribaudo dal punto di vista previ previdenziale visto che questo governo è lo stesso che davanti alla nostra proposta
Di cambiare i criteri di accesso Alia a a un minimo di ammortizzatori sociali per i lavoratori autonomi segnalando che quelli che non arrivano a venti mila euro all'anno
Sono esclusi dall'accesso ad ammortizzatori sociali per cui pagano già un contributo quindi pagano e poi non vedono l'ammortizzatore sociale la risposta del governo è stata no
Quindi non ci facciamo dire da Giorgia Meloni dalla sua maggioranza che loro sono gli amiconi dei lavoratori autonomi perché in realtà sono sempre gli amiconi di chi sta meglio questa la verità è questo che caratterizza questa destra di governo dicevo
Se noi andiamo a vedere appunto all'interno di quell'occupazione cosa vediamo poi diamo che che la che la situazione sta peggiorando
E che se ci chiediamo qual è la politica economica del governo Melloni Novara sia la risposta è molto semplice è sempre la stessa che ha fallito in questi ultimi
Cenni è sempre la stessa cioè deregulation totale sul lavoro
Iniquità fiscale con un fisco che è sempre più corporativo frammentato distorto come prima si diceva nei suoi affetti
Finto sopra Nismo protezionistico mentre in realtà si spendono degli assetti strategici del Paese guardate Tim la Rete guardate
Anche più ultimamente ha ultimamente recentemente quello che abbiamo contestato anche l'altro giorno è l'audizione
Su su Comau
L'audizione di stelle antis su Comau no finto sopra Nismo io vi inviterei a riascoltare le parole no rivendicativa e protezionistiche di Giorgia Meloni nel suo discorso d'insediamento alla Camera due anni fa e paragonarli con la realtà dei fatti si sbriciolano no era solita propaganda
Aggiunto a questo direi
Nessuna idea di politiche industriali
Anzi hanno tardato mesi per mettere in campo transizione cinque punto zero questo chiaramente ha avuto l'effetto di rallentare gli investimenti perché si aspettava il nuovo quadro normativo che non arrivava e quegli stessi investimenti
Finiscono al due mila ventisei senza alcuna continuità per il dopo sappiamo bene che le imprese
Hanno bisogno di poter programmare i propri investimenti nel tempo quindi è difficile farlo se insomma nel due mila ventisei già finisce tutto aggiungo
Che avendo utilizzato fondi europei da PNR R. ci sono sedici passaggi da fare per accedere a questi incentivi in maniera molto più complessa rispetto a precedenti ha precedenti sistemi come industria quattro punto zero e questo rischia di fare utilizzare molto meno quel tipo di incentivi quindi nessuna visione di politica industriale
Aggiungo
Un Governo diciamo che ha tagliato sul sociale non mandando un euro ai comuni ha tagliato sulla sanità pubblica nonostante continui proclami perché continua a rivendicare di aver fatto il più grande investimento
Per la storia in sanità pubblica quando spiace dover ricordare che in tutto il mondo la sanità pubblica si misura
In rapporto al PIL e quell'indicatore non perché lo dica il partito democratico ma gli stessi documenti del governo è un indicatore che sta scendendo in picchiata da quando Giorgia Meloni siede a Palazzo Chigi
Arriverà al sei virgola due per cento quando durante la pandemia
E durante i governi in cui c'era anche il partito democratico si era riusciti ad alzare il fondo sanitario di diciotto miliardi e portarlo sopra il sette per cento
Allora è chiaro che noi stiamo chiedendo di investire in continuità ogni anno abbastanza del fondo sanitario nazionale per poter raggiungere la media europea
Verissimo che la nostra proposta di legge era basata sull'aspetto più emergenziale ma sempre con l'impegno di continuare a dialogare col mondo
Della sanità perché ci rendiamo conto che c'è anche un problema strutturale da affrontare in maniera organica c'è una riforma che innovi migliori la sanità pubblica
Perché i problemi non nascono questi solo con questo governo Noè a questo governo contestiamo Dino sblocca are le assunzioni di personale per abbattere le liste d'attesa
Contestiamo di non mettere le risorse ma tagliarle ma con autocritica ci diciamo pure che i problemi della sanità pubblica non nascono due anni fa
E la pandemia dovrebbe averci insegnato quanto tocca investire sulla sanità di prossimità e di territorio per avvicinare la risposta di cura a dove le persone esprimono i loro bisogni da questo punto di vista ricordo che due giorni fa sono stata tre giorni fa in Calabria a Mormanno dove abbiamo svolto con il Pd calabrese e ho visto Nicola irto che qui con noi il segretario regionale una bellissima iniziativa dedicata alle aree interne
Ecco proprio lì ci dicevamo se il mio diritto alla salute dipende da quanto dista la mia casa da un ospedale di un grande centro urbano non c'è niente da fare io lo vivrò come un diritto a metà
Quindi a proposito di diseguaglianze territoriali che giustamente il professor Viesti prima toccava
Per noi riguardano il sud ma riguardano anche le aree interne profondamente per quello diciamo che l'autonomia differenziata
Colpisce profondamente pure le aree interne che il conto di quelle diseguaglianze territoriali l'hanno già pagato enormemente con lo spopolamento che ne consegue
Perché mancano i servizi e bisognerebbe incentivare meglio medici e insegnanti ad andare a lavorare a vivere in quei territori
Così come bisogna occuparsi della loro mobilità sia fisica attraverso gli investimenti sul trasporto pubblico
E aggiungo visto che vedo caso che molto attento questo tema che non possiamo illuderci che in alcune di queste politiche si passa la star farà la logica del mercato del profitto non è vero
Non è vero perché per la logica del mercato del profitto quelli sono i cosiddetti rami secchi
Ma sono secchi si lasciamo seccare e se non vediamo la vitalità strategica che esprimono i territori delle renderne nel nostro Paese
Possiamo tornare a far rivivere ma se noi caliamo dall'alto politiche che sono scritte tutte da Roma e che da Roma pensano di potersi adattare a territori così diversi
Che vanno no dalle grande distesa in pianura alle coste a le montagne dell'Appennino non abbiam capito come si costruiscono delle buone politiche pubbliche
Cioè mirate
Su misura dei bisogni che diverse comunità in diversi territori esprimono a queste l'ottica che il Partito Democratico vuole assumere nell'ascolto di bisogni diversi e nella costruzione di politiche che siano su misura di quei bisogni
Continuo dicendo che l'altro problema che c'è da parte di questo governo e che hanno un odio che evidentemente cioè loro pensano che la povertà sia una colpa individuale
Per noi invece è un grave problema sociale dovuto a politiche che dobbiamo e possiamo cambiare hanno cancellato l'unico strumento di contrasto alla povertà potevamo migliorarlo insieme dopo qualche anno
Però attenzione cancellarla veri oggi uno strumento che ha molte meno risorse e che arriva neanche il cinquanta per cento della propria precedente
E non è un elemento che aiuta il contrasto alle diseguaglianze al e e e al contrasto alla povertà che ha visto i dati di povertà assoluta negli ultimi anni in Italia vedere i livelli che non vedeva da quindici anni
Quindi ecco questa la per farvi un po'il quadro di insieme di quello che stiamo vedendo e stiamo provando a contrastare contrastare con tutte le nostre forze
è un governo che non ha fatto nulla su un grande tema trasversale che quello del costo dell'energia perché ne abbiamo il corso di energia più alto d'Europa in Italia è un problema perché le imprese perdono competitività è un problema perché le famiglie non riescono più a pagare le bollette
E questo è dovuto guardate un po'all'assenza di politiche energetiche che è un male antico di questo Paese che non ha mai puntato su una vera indipendenza energetica
Pur potendo già investire su filiere industriali dell'energia rinnovabile che potrebbero veramente svilupparsi con un grande potenziale in un Paese come il nostro
Ma è dovuto anche al fatto che c'è una meccanismo di fissazione del prezzo unico nazionale che assurdo letteralmente assurdo
E cioè è ancora appiccicato al prezzo del gas che naturalmente non solo è alto ma dell'oscillazioni molto forti a seconda di settori esogeni
E non immette il beneficio delle rinnovabili che pure produciamo altri Paesi hanno già fatto un disaccoppiamento del prezzo dell'energia dal prezzo del gas con risultati diciamo confortanti noi crediamo che bisogna andare fortemente in quella direzione
Ma il governo purtroppo non ha fatto su questo nulla e anzi devo dire
A messo diciamo sta smantellando il mercato tutelato e vorrebbe mettere all'asta anche gli utenti più fragili quindi siamo al contrario
Di quello che le pensiamo serba aggiungo solo come analisi del dello scenario la negazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti già devastanti nel nostro territorio
E su alcuni settori dell'economia a partire dall'agricoltura cioè non aiuteremo le imprese gli agricoltori negando l'emergenza climatica ma più semplicemente perché sono tra le prime vittime di questa emergenza
Basta chiedere a quegli agricoltori colpiti più di un anno fa
Dalle alluvioni e che ancora dopo un anno aspettano i Ristori promessi al cento per cento cosa accade che chi di nuovo alle risorse da solo
Riesce comunque diciamo a ripartire chi non ce le ha rimane a terra che è un po'quello che contestiamo nel modello di destra sulla sanità
Loro non devono cambiare le leggi per smantellare la sanità pubblica basta toglier le risorse come stanno facendo così che chi ha i soldi da solo salta la lista d'attesa ad un anno e mezzo per una gastroscopia andando direttamente dal privato
Chi però quei soldi non ce li ha sta rinunciando a curarsi e guardate stiamo correttamente denunciando che questo scivolamento verso il privato lo stiamo vedendo anche sul terreno dell'istruzione
E particolarmente dell'università euro ieri con i ragazzi della primavera degli studenti e correttamente ma ora Pili la segretaria lì di Sinistra universitaria ha detto l'accesso al diritto allo studio è diventata una questione di classe
E ha ragione e ha ragione perché hanno fatto un taglio lineare agli atenei perché sulle borse di studio non hanno messo nulla in queste manovre
E anzi insomma evidentemente non è per loro una priorità
Se consideriamo che sulla scuola hanno fatto il dimensionamento scolastico che ruba autonomia scolastica propri territori più marginalizzati dove ci sarà bisogno di investire di più per lasciare meno indietro
Quelle ragazze e quei ragazzi ecco questo era per fare un po'diciamo la cornice arrivo velocemente a quelle che sono per noi alcune primo di priorità strategiche perché parate il PIL crescerà più o meno in linea con l'Unione europea problema che ciò che traina la crescita maggiormente per tre quarti in questo momento sugli investimenti del PNR R.
Che non solo bisogna spendere bene e avete sottolineato in molti dei vostri interventi apprezzato molto anche Luca
Siamo in ritardo siamo in ritardo sull'attuazione del PNR R. perché la maggior parte della spesa è stata spostata sull'ultimo anno
Noi tifiamo per l'Italia vogliamo essere ottimisti ma è difficile pensare che il sessantadue per cento della spesa si possa fare tutta nel due mila ventisei con i ritmi che stiamo vedendo quest'anno ogni tanto io mi faccio mandare il report da Misiani dal fieri
Abbiamo speso o cinquantadue miliardi sui centonovantacinque mi sembra ad ora quindi siamo sicuramente preoccupati perché sarebbe un'implementazione veloce ed efficace di quelle risorse metà dei posti di lavoro aggiuntivi tra il due mila diciannove dodici sono stati creati nell'edilizia
Ora che chiaramente vengono meno alcune delle misure che prima avete ricordato bisogna vedere quello che accadrà i salari non hanno recuperato il potere di acquisto perso con l'inflazione e la crisi energetica quindi si crea lavoro ma si crea lavoro più povero di prima
Le diseguaglianze stanno aumentando Jinbe nel rapporto di settimana scorsa dimostra che la spesa di tasca propria delle famiglie è aumentata del dieci per cento l'anno scorso
Vorrei che come siccome vedo la destra piuttosto nervosa no che l'arresto era sono un paio di giorni che commentano ogni uscita che facciamo
Ci fa piacere vorrei che commenta Saro questo dato perché non lo stanno commentando cioè per effetto delle loro scelte politiche del disinvestimento in sanità
L'anno scorso la spesa si chiama out of pocket cioè di tasca propria delle famiglie italiane aumentandolo del dieci per cento
Il quattro di di quattro virgola tre miliardi che ha potuto permettersi l'accesso alla salute perché in realtà quattro milioni e mezzo di italiani hanno proprio rinunciato a curarsi
Se loro avessero dovuto tirarli fuori di tasca loro secondo Jinbe avrebbero dovuto spendere quaranta miliardi
Ma interessante che quei quattro e tre miliardi di spese in più degli italiani di tasca loro sono la stessa identica cifra che il Partito democratico insieme ad altre opposizioni chiedeva nella scorsa manovra di non mettere su una riforma IRPEF che fa a dir tanto risparmiare quindici euro al mese a chi arriva a chi arriva l'esperto
Ma rimette le sulla sanità pubblica
Allora io non dico che non sia importante risparmiare quindici euro per carità
Ma se quella stessa famiglia deve spenderne duecento trecento per un esame dal privato perché il pubblico non gli dà più una risposta stiamo spendendo male le risorse pubbliche quindi torneremo a chiedere che quei quattro miliardi siano invece messi
Sulla sanità pubblica sul piano strutturale di bilancio non mi dilungo rispetta i commenti che avete fatto lo vediamo di corto respiro vediamo che non c'è una strategia per la Clancy crescita o per la politica industriale
E non c'è una strategia per ridurre le diseguaglianze e per innovare il sistema di welfare
Pensiamo che possano voler fare di nuovo cassa sulle pensioni e anche su questo noi cercheremo di di evitarlo
E naturalmente c'era grande questione fiscale prima sempre professore Pisauro ha detto le cose molto importanti questione fisco molto frammentato e distorto
Che è nemico dello sviluppo cioè oggi conviene di più a affittare un garage che non avviare un'impresa innovativa questa è l'Italia di oggi
Fisco sempre più frammentato bisogna sì spostare la pressione dei fattori produttivi alle rendite come è stato detto
Ed è vero che il sistema attuale incentiva il lavoro autonomo con questo spostamento già in atto ed è vero che incentiva la sottodimensionati dentale
Tenere le in prese diciamo lo faceva riferimento Luís a regime forfettario gli ottanta mila diceva che incentiva stare appena sotto naturalmente no
Ma anche attraverso l'eliminazione dell'accento sì disincentiva la ricapitalizzazione dell'impresa e quindi è anche quello un disincentivo
Ora prima emergeva da tutti gli interventi e ho sentito anche Felice parlare di questo che se ne vogliamo migliorare la produttività e non si può prescindere da questi elementi
E gran parte del miglioramento della produttività visto che questi anni disastrosi spero abbiano insegnato che non si fa
Sulla pelle delle tutele del lavoro e dei salari si fa attraverso l'innovazione tecnologica e digitale messa a servizio delle persone qui ringrazio la Presidente Michilli
Per il suo intervento io credo molto che dobbiamo riflettere su come l'innovazione digitale possa vedere redistribuiti benefici che produce e qui son d'accordo con quanto prima si diceva e sottolineava anche felice non si tratta solo di approvare un salario minimo
Ma anche di approvare una legge sull'Ara
I Tanzi
E noi dentro la proposta sul salario minimo inseriamo già diciamo un embrione di legge sulla rappresentanza perché al di là della retorica della destra noi in quella legge non diciamo nove euro per tutti come minimo noi diciamo il salario minimo per ogni settore dell'economia
è preso dalla retribuzione complessiva del contratto firmato dalle organizzazioni compattare comparativamente più rappresentative di quel settore
Cioè prendiamo un contratto vero spaziamo via e contratti pirata che sono proliferati per quel settore quella retribuzione complessiva diventa il salario minimo di tutti i lavoratori anche quelli fuori da quel contratto
Questo è quello che dice la nostra legge dice poi pure che la contrattazione collettiva non può scendere al di sotto della soglia dei nove euro lordi allora
Chiaro però è una soglia di risulta rispetto a quello che noi affermiamo per rafforzare la contrattazione collettiva salario minimo legge sulla rappresentanza sono chiaramente priorità ma abbiamo presentato delle proposte di legge pure sulla diritto alla disconnessione che prima citava proprio felice se non sbaglio
Apprendiamo oggi converte felicità che finalmente il Consiglio dell'Unione europea ha approvato definitivamente la direttiva sul lavoratore lavoratrici delle piattaforme digitali
Che tra le altre cose finalmente fissa una presunzione di lavoro subordinato che al massimo starà alle piattaforme di superare ma è anche una direttiva che insiste sulla trasparenza e l'algoritmo curioso che proprio questo elemento che il nostro all'ora
Ministro Andrea Orlando
Aveva inserito e sottolineato sia proprio un elemento che la destra ha voluto vanificare con interventi normativi più recenti è invece la trasparenza dell'algoritmo è fondamentale ed è fondamentale che sia accessibile lavoratori quindi l'entrata in vigore di questa direttiva costringerà la maggioranza a fare un passo indietro rispetto a quelle scelte e naturalmente la buona notizia è che settimana scorsa insieme Cinquestelle e Alleanza per di sinistra abbiamo presentato anche una proposta di legge sulla riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario questo perché se ci interroghiamo su come redistribuire i benefici dell'innovazione tecnologica è chiaro che dobbiamo avere l'ambizione di cambiare il modello di sviluppo in questo Paese
E l'ambizione della sinistra non può essere niente di meno di questo analizzarne le storture quelle attuali e provare a innovare quel modello che già sperimentato con successo da molti aziende migliora la produttività perché non è vero che lavorare di più per forza significa lavorare meglio la storia di questo Paese dovrebbe aver insegnato
Allora invece
Lavorare di meno ma lavorare meglio da un punto di vista anche di innovazione organizzativa dentro all'impresa di utilizzo delle nuove tecnologie
Senza che consentire la ulteriormente il potere e la ricchezza sempre di più nella proprietà e nelle stesse mani
è è uno dei modelli con cui noi vorremmo accompagnare una sperimentazione per un triennio delle aziende che vorranno provare questa strada una strada che può migliorare anche la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e naturalmente anche ridurre le emissioni
Avete parlato di congedo paritario ed economia della cura sono temi che fanno parte dalla nostra visione complessiva perché abbiamo un problema di disoccupazione femminile specialmente al Sud dove ci sono i dati più bassi d'Europa e di disoccupazione giovanile
Ecco io credo che più che andare a dare altri incentivi fiscali a chi Fini li ha già fatti che pare essere l'intenzione di questo governo e del ministro Giorgetti di Giorgia Meloni
Ma io non credo
Che questo aiuti chi ha paura di fare un figlio a farne
Io penso che quelle risorse potrebbero essere meglio spesi e proprio in un modello di congedo paritario di cinque mesi retribuiti al cento per cento non trasferibili tra i genitori perché in questo modo davvero redistribuisce il carico di cura sostieni concretamente le famiglie e sostieni concretamente l'occupazione femminile
Economia della cura secondo dati dell'oil
Potrebbe portare raddoppiando gli investimenti sull'economia della cura
A circa ventiquattro milioni di posti di lavoro in più in Europa da qui al due mila trenta anzi vi parlo di uno studio di qualche anno fa quindi insomma era più lungo il periodo però di questo stiam parlando secondo le loro stime due o tre milioni in Italia ma facendo investimenti ed economia della cura non solo creiamo lavoro di qualità dove spesso oggi a lavoro povero sfruttato nero e precario
Ma facciamo una cosa in più rendiamo più equa la nostra società perché Giorgia Meloni la prima premier donna di questo paese sa benissimo che quando tagli alla sanità tagli al sociale
Non inserisce il salario minimo non inserisce il congedo paritario e taglia pure le pensioni specialmente alle donne su opzione donna
Quello che accade in una società come la nostra che tutto il carico di cura resta sulle spalle delle famiglie ma dentro le famiglie resta soprattutto sulle spalle delle donne e questo li tiene a freno nel lavoro e nell'impresa
E questo che intendiamo quando diciamo che c'è una bella differenza tra una leadership femminile e una leadership femminista perché non ce ne facciamo granché di una premier donna che non si batte per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutte le altre donne di questo Paese
Arrivo veramente a conclusione l'ho fatta lunga ma tanti sono stati gli spunti importanti del dibattito il dislivello tra le dita retribuzioni pure che va affrontato la dignità del lavoro da riscoprire
La questione appunto delle diseguaglianze territoriali l'alta velocità che l'altro giorno in Calabria i nostri rappresentanti raccontavano di aver perso le speranze di vedere mai
E ma questi investimenti non riequilibriamo le storture esistenti rischiano di rafforzarle esattamente come un'autonomia differenziata in cui il comitato sui letta
Ha scritto alcune parole preoccupanti cioè di tenere in considerazione gli indicatori socio economici e demografici che vuol dire
Daremo di meno a chi ha già di meno che al contrario di quello che servirebbe invece per riequilibrare riequilibrare le forti diseguaglianze territoriali che purtroppo hanno colto colpito soprattutto il Sud
Dicevo quando abbiamo chiuso la festa di Reggio Nicola si ricorda l'abbiamo abbiamo abbiamo fatta insieme anche i nostri capigruppo ricordano abbiamo provato a semplificare il messaggio su cui vogliamo offrire il nostro contributo alla costruzione di un programma per l'Italia di un'alternativa al governo di queste destre e non da soli ma in dialogo con le altre forze politiche sociali naturalmente
Con cinque dita cioè priorità che stanno sulle dita d'una mano la difesa della sanità pubblica con un maggiore investimento e una sua innovazione secondo anche le esperienze drammatiche degli ultimi anni
La scuola pubblica come prima grande leva di emancipazione sociale che vuol dire anche pagare meglio gli insegnanti
Che vuol dire anche ascoltare la voce pure quando critica degli studenti invece che avere la foga di punire il dissenso in ogni sua forma come è stato fatto col viale sicurezza recentemente ma vuol dire pure non accettare più che i ministri dicano che nelle classi bisogna ridurre gli stranieri perché nelle classi non ci sono italiani e stranieri ma ci sono bambine ci sono bambini e per me hanno tutti diritto a una scuola di qualità secondo il principio dell'articolo tre
Della nostra Costituzione
Vuol dire investire di più su università e la ricerca perché la storia insegna che chi più ha investito in questi anni innovazione ricerche è stato più resilienza attraverso le multiple crisi che stiamo affrontando
L'amore salari ho già detto diffusamente
Politiche industriali per accompagnare la conversione ecologica e digitale che non si faranno da sole e non si faranno senza un grande investimento sulle competenze sui saperi che servono sulla riproponesse la ricusazione di lavoratrici e lavoratori e i diritti
Diritti sociali e civili insieme perché per voi questi diritti sono inscindibile perché proprio una visione di economia che rimette al centro le persone non può non vedere
Che chi è discriminato per ciò che ha è anche persona che lavora che fa impresa ed è anche persona che paga le tasse ma proprio perché è discriminata per ciò che fa più fatica a trovare lavoro fa più fatica trova ad avviare un'impresa fa più fatica ad accedere ai servizi che come tutti paga con le tasse allora in questa visione complessiva comprovato a riassumere
Queste due cose stanno sullo stesso piano e queste priorità per noi stanno sullo stesso piano
Così come ci piace raccontarle quando andiamo in giro verso le aree interne che spesso sono le aree del non voto ormai che per noi l'attenzione alle aree interne non è un capitolo a parte di questo programma
Macché decliniamo questi cinque punti pensando in ciascuno di essi a territori diversi a comunità diverse e ai bisogni diversi che devono generare buone politiche redistributive e pre distributive
Allora io vi ringrazio perché questo è stato un contributo estremamente importante
E non ci fermeremo qua nel senso che abbiamo intenzione di continuare di questo ringrazio soprattutto Nicola
La Fondazione demo per l'impulso abbiamo intenzione di continuare a costruire in dialogo aperto con la società un programma alternativo che passare appassionare anche quelle tante persone che non pensano più che il loro voto faccia la differenza
Siamo qui a fare discussioni importanti ma non possiamo dimenticare che il cinquanta per cento delle persone che possono andare a votare
Hanno smesso di farlo e nessun partito che sia realmente democratico e realmente di sinistra
Può prescindere da questo cruccio costante capire quali parole d'ordine rimettere al centro del dibattito politico per riavvicinare le persone che non ci credono più e per costruire insieme un'alternativa che batta queste destre che crei davvero i presupposti per un futuro migliore per l'Italia grazie davvero
Grazie a tutti e a tutti a chi ci ha seguito da casa tutto il pubblicato sul sito della fondazione alla prossimo appuntamento grazie davvero