L'UE divisa su Israele. Collegamento con David Carretta da Bruxelles

Sì buongiorno l'Unione europea pare paralizzata divisa su Israele prese in ostaggio da Viktor Orban in attesa delle elezioni negli Stati Uniti paralisi che tocca sia l'Ucraina sia il Medioriente l'altro rappresentante Sosa Borrell
Ieri ha lanciato un appello un nuovo appello agli stati membri per fornire maggiore sostegno Marchi sia in termini gli aiuti militari sia per proteggere le fu infrastrutture in vista dell'inverno Borrell anche presentato una proposta per cercare di aggirare un netto dell'Ungheria a lo stanziamento di cinque miliardi di Euro nella European Peace Facility per le forniture di armi a Kjaer
L'Ungheria blocca tra l'altro anche il prestito del G7 da cinquanta miliardi di dollari promesso a giugno ma non ci sono decisioni concrete che sono state annunciate ieri dopo il Consiglio affari esteri che è profondamente diviso invece sulla questione
Medio Oriente c'è stata anche qui una lunga discussione incentrata soprattutto sul Libano ma c'è una spaccatura profonda sull'attitudine da attenere nei confronti di Israele alcuni Paesi come la Spagna il Belgio vogliono sospendere l'accordo di associazione tra l'Unione Europea Israele la Francia e la Spagna hanno proposto una sorta di embargo sulle armi
Ma per esempio su quest'ultimo punto lo stesso Borrell ha detto che gli stati membri sono fortemente divisi altri paesi sono nella situazione opposta quelli della di Francia
E Spagna e chiedono più consegne di armi a Israele ha riconosciuto lo stesso Borrell
Non è un caso se c'è voluto tutto un fine settimana per negoziare una dichiarazione di blanda condanna degli attacchi contro i soldati le basi uni fra il nel sud del Libano c'è stata una forte resistenza da parte soprattutto dei Paesi dell'Est Europa che non vogliono prendere le distanze da Israele in questo contesto c'è stato una frase detta dal ministro degli esteri del Lussemburgo aviere Bechtel
Molto molto efficace nel mondo quasi nessuno ci ascolta più ha detto dette il quanto invece al consiglio europeo che si riunirà
Giovedì qui a Brussel sia l'Ucraina sia in Medioriente saranno sul tavolo dei capi di Stato e di governo ma c'è un altro tema che
Potrebbe diventare esplosivo è quello delle politiche migratorie
E in particolare la dimensione Interna dopo la decisione della Germania di reintrodurre i controlli alle frontiere dei la zona Schengen
Ma c'è anche un crescente consenso per quelle che vengono definite qui soluzioni innovative nella gestione esterna delle frontiere e da questo punto di vista ieri Ursula von der Lai Anna in una lettera indirizzata i capi di Stato e di governo
A di fatto dato il suo assenso all'ipotesi di ab di rimpatrio Reggio Apps si chiamano in inglese che cosa sono non è non sono i centri stile Albania dove si esternalizzano le procedure
Di di asilo
Sono dei campi o dei centri chiusi da creare in paesi terzi fuori dall'Unione Europea
Dove inviare i migranti che vengono espulsi che ricevono l'ordine di espulsione ma non possono essere rimpatriati perché non ci sono accordi con i paesi di origine dovrebbero essere collocati che in questi campi di concentramento anche se qui a Bruxelles ovviamente questa parola
Non non viene usata inattesa di un rimpatrio in un lontano futuro questa ipotesi era stata bocciata dalla stessa Commissione europea perché ritenuta illegale sul piano del diritto comunitario nel due mila e diciotto ma i tempi cambiano e Ursula von der Lion ieri sera in questa lettera ha dato il suo sostegno a questo oltre che al protocollo sull'Albania per ora è tutto ti restituisco la linea