Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì ventitré maggio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Quest'oggi Israele la situazione a casa e l'Unione Europea che sembra iniziare a reagire
C'è stata una riunione dei ministri degli Esteri martedì nella quale è stato deciso di avviare la revisione dell'accordo di associazione
Con Israele per mancato rispetto dell'articolo due quello che riguarda i diritti umani e su questo leggeremo un editoriale
Da El Pais poi parleremo della guerra della Russia contro l'Ucraina
Un'economia fragile e il punto di debolezza di Putin scrive il Guardian in un editoriale secondo il quale gli alleati dell'Ucraina devono intensificare le sanzioni per esporre la fragilità della strategia del Cremlino
Volta una guerra perpetua infine vi proporremo anche un'analisi pubblicata oggi dalle mondo che riguarda la Turchia e la diplomazia di Recep Tayyip erdogan
Equilibrista trans aziona le
La sua strategia però mostra dei limiti secondo Nicola Bossi
Se l'impegno di Erdogan a favore di un mondo multipolare comprensibile la sua diplomazia transazionale non ha fatto avanzare nessuno dei
Gli interessi più urgenti della Turchia
Partiamo però da Israele e dall'editoriale di ieri di El Pais alla fine l'Unione Europea punisce Netanyahu nonostante i ritardi le divisioni è necessario celebrare il fatto che l'Europa stia esercitando una pressione seria per cercare di fermare la strage e la fame a Gaza scrive il quotidiano spagnolo
E dovuto passare un anno e mezzo di un'offensiva militare israeliana indiscriminate brutale contro la Striscia di casa
Affinché l'Unione europea iniziasse a fare pressione in modo convincente sul governo di Benjamin Netanyahu
Dopo diciotto mesi di titubanze in un contesto di crescente pressione internazionale l'Europa cerca di costringere Israele a porre fine alla strage di civili palestinesi
Già diventata secondo il Pais pulizia etnica all'azionista
Su richiesta di una maggioranza di Paesi dell'Unione europea dice diciassette Stati membri tra cui spiccano Spagna e Francia contrapposte alle assenze di Germania e Italia
Bruxelles ha annunciato che esaminerà la revisione del suo accordo di associazione con Israele
Si tratta del principale patto commerciale politico con questo Paese in vigore da venticinque anni che conferisce allo Stato ebraico un ruolo di partner privilegiato nelle relazioni con l'Europa
E la base anche dello status preferenziale di cui gode l'economia israeliana che non è Stato modificato finora malgrado le richieste di Spagna ed Olanda il tentativo dell'ex capo della diplomazia europea Joseph Borrel
E malgrado anche
La morte di oltre cinquanta mila palestinesi sottoposti alla punizione collettiva che Netanyahu impone giorno dopo giorno ha una popolazione civile che il primo ministro identifica con Hamas a Massa responsabile fortunatamente El Pais lo ricorda
Del feroce attacco terroristico contro Israele del sette ottobre due mila ventitré con la morte di quasi mille duecento persone
E duecentocinquantuno presi in ostaggio
Sebbene necessaria questa iniziativa resta da vedere quale effetto avrà
Su un leader accusato di violazione dei diritti umani dalla giustizia internazionale e che ormai abituato superare con l'assoluta impunità tutte le linee rosse
Tuttavia scrive El Pais nonostante la timidezza e le divisioni iniziali
Quello che sta compiendo l'unione europea è un passo importante
Un accordo politico richiederebbe l'unanimità la commissione europea di Ursula fondarla Aiello avrebbe potuto agire da sola senza aspettare
Il via libera di diciassette Stati membri ora però scrive El Pais la presidente tedesca difficilmente potrà far finta di nulla di fronte alla richiesta di una maggioranza qualificata di paesi e anche significativo che il Regno Unito un altro alleato tradizionale di Israele abbia sospeso i negoziati
Con il governo Netanyahu per un accordo di libero scambio la pressione internazionale sta aumentando è fondamentale che Netanyahu insensibili agli avvertimenti comprenda il danno che le sue azioni stanno causando al suo paese così tra l'altro El Pais nel nel suo editoriale
Di ieri
Da da Israele alla guerra della Russia contro l'Ucraina il Guardian ieri aveva un editoriale
Dal titolo sanzioni contro la Russia l'economia fragile è la debolezza di Putin gli alleati dell'Ucraina devono intensificare le sanzioni per
Rivelare
Sfruttare la fragilità della strategia del Cremlino leggiamo cosa scrive questo quotidiano britannico la promessa di Donald Trump di porre fine alla guerra in Ucraina il primo giorno del suo secondo mandato
A rivelato tutta la sua inadeguatezza come mediatore di pace
Un segnale ancor più chiaro è la sua apparente simpatia per Vladimir Putin il tono di Trump quando parla del presidente russo si è un po'raffreddato da quando ha scoperto che il conflitto
Non può essere congelato con un ordine esecutivo della Casa Bianca
Ci sono segnali di riconoscimento da parte di Trump che il processo di pace sta fallendo perché il Cremlino cinicamente USA tattiche che hanno solo l'obiettivo di guadagnare tempo
Ma questa consapevolezza da parte di Trump non si è trasformata in indignazione per l'aggressione criminale
Che Putin avviato nel due mila ventidue la telefonata tra i due leader all'inizio di questa settimana doveva portare a un aumento della pressione americana sulla Russia ma
La frustrazione di Trump sta portando all'esito opposto il più probabile che il presidente americano abbandoni gli sforzi per arrivare a un cessate il fuoco e a Putin ovviamente questa prospettiva non può che far piacere
Il Guardian allora
Spiega che gli alleati europei dell'Ucraina hanno cercato di convincere Trump a prendere una posizione più forte a favore di chi arriva preparando al contempo piani d'emergenza per il disimpegno degli Stati Uniti
Ma anche con proiezioni ottimiste di aumento di spesa per la difesa l'Europa è lontana dal raggiungere la capacità necessaria provvedere alla propria sicurezza
Figurarsi quella ucraina per ora l'aiuto americano rimane indispensabile
L'esercito ucraino tuttavia già smentito tutte le previsioni più cupe a bloccato i progressi Rossi ha inflitto pesanti sconfitte all'aggressore
Putin ha un vantaggio
In termini numerici
Calcola che il tempo sia dalla sua parte che può continuare
A mandare sul campo di battaglia coscritti in quello che i russi chiamano il macello e attraverso un sanguinoso logoramento costringere così Volodymyr Zalinschi a sottomettersi
Eppure anche le risorse militari della Rossi hanno un limite e anche se Putin ha represso il dissenso interno
Non può ignorare per sempre la morte di decine di migliaia di giovani uomini russi le celebrazioni della propaganda di Stato per una guerra che non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi suonano decisamente vuote
Per il Guardian la più grande debolezza di Putin è
La fragilità dell'economia economia orientata verso la guerra perpetua che non riesce a soddisfare i bisogni dei civili qui standard di vita sono stati degradati dall'inflazione
Il bilancio dello Stato dipende dalle entrate petrolifere il prezzo del greggio recentemente è sceso le sanzioni occidentali impongono già un tetto i prezzi del petrolio russo
L'Unione Europea ha proposto di abbassarlo ulteriormente
Bruxelles e Regno Unito questa settimana hanno coordinato un ulteriore pacchetto di sanzioni comprese iniziative per bloccare la flotta ombra
Che sostiene le
Entrate petrolifere del Cremlino l'Ucraina sta esortando i suoi amici europei a fare ancora di più con sanzioni secondarie mirate contro i paesi che comprano petrolio dalla Russia
Ho forniscono assistenza tecnologica dall'altra parte dell'Atlantico la maggioranza dei senatori americani sostiene pressioni economiche più forti contro Mosca
Tanto invece preferisce la normalizzazione delle relazioni commerciali il bias di Trump a favore del Cremlino è stato un ostacolo costante alla difesa dell'Ucraina ma non del tutto inamovibile
Trump non vuole apparire debole un sentimento che può essere usato per dissuadere il Presidente americano dal capitolare di fronte a Putin
Il presidente russo potrebbe anche avere meno tempo di quanto pensi Putin proietta
Un'immagine di sé di grande stratega ma
Le prove dicono il contrario le prove di questa guerra lanciata in modo assurdo e gestita molto male
Il Cremlino può mentire sulla grave situazione che attraversa l'economia russa ma non può nasconderlo per sempre questa è una vulnerabilità che gli alleati dell'Ucraina devono continuare a colpire con la massima forza così il Guardian
Per chiudere invece oggi vogliamo tornare ad occuparci di Turchia un po'di tempo che non lo facciamo anche perché Mariano Giustino lo fa benissimo
In altre rubriche di questa radio sulle mondo vi segnaliamo un analisi di Nicola Bossi e su i limiti dell'equilibrismo diplomatico turco
Se l'impegno di Erdogan a favore di un mondo multipolare comprensibile in particolare visto che le grandi potenze stanno diventando sempre meno affidabile
La sua diplomazia transazionale non è riuscita farà balzare nessuno degli interessi nazionali più cogenti del suo Paese
Scrive scrive le monde la settimana era iniziata bene per Erdogan il dodici maggio dopo quarantuno anni di guerra e diversi cicli di negoziati il partito dei lavoratori del Kurdistan il PKK
Classificato come organizzazione terroristica in Turchia a annunciato la sua di soluzione il Pakistan ha ringraziato Ankara per i suoi sforzi di mediazione nella crisi con l'India
E il giorno dopo i presidenti americani americano Donald Trump siriano Accame dal sarà
Insieme al principe
Saudita ma come Bin Salman tutti riuniti Arialda hanno chiamato al telefono il loro comune amico ad Ankara
Trump aveva appena revocato le sanzioni contro la Siria
Si dice
Che sia stato lo stesso Erdogan a convincere Trump ad agire in questo modo
Ad ogni modo tutta questa questa
Questa a questo teatro diplomatico ha contribuito a rafforzare la statura
Del presidente che viene chiamato dei suoi sostenitori come leader mondiale Dounia l'idea di il vertice di Istanbul tra russi ucraini venerdì
Sedici maggio avrebbe dovuto concludere in modo trionfale il grande ritorno iniziato qualche anno fa
Di Erdogan sulla scena internazionale ma il suo caro amico Vladimir Putin non la vista Allo stesso modo l'incontro con Zaleski aveva suscitato grandi speranze non c'è stato nonostante i buoni uffici della Turchia
Qual è il punto forse Dogan è arrivato ai limiti dell'esercizio quale esercizio
Il difficile il gioco dell'equilibrismo diplomatico sostenere Kiev senza scontentare Mosca per non alienarsi nessuna delle due parti nel conflitto
Da questo punto di vista
Slogan non ha avuto Successo
Ma non ha avuto successo nemmeno su altri fronti dell'equilibrismo diplomatico per esempio
Il corteggiamento di istituzioni come i Brics sull'organizzazione della cooperazione di Shanghai in rimanendo membro della NATO dell'unione doganale con l'Unione europea candidato all'adesione
Dell'unione all'Unione Europea
Questi impegni suscitano aspettative nei confronti della Turchia e ogni deviazione a delle conseguenze per esempio dopo aver ha comprato i missili S quattrocento dalla Russia nel due mila e diciassette Ankara è stata esclusa
Dal programma di caccia F trentacinque dell'alleanza attrae antica
L'impegno della Turchia e di altre potenze medie a favore di un mondo multipolare e
Comprensibile scrive nel mondo in questa analisi
Tuttavia una ricerca eccessiva di autonomia comporta dei rischi e la diplomazia transazionale alla fine
Non porta a progressi per gli interessi nazionali più urgenti della Turchia
I colloqui con Bruxelles su progetti come la modernizzazione due dell'unione doganale con la fine dei visti non hanno fatto alcun progresso negli ultimi
Dieci anni e dal punto di vista energetico Ankara continua a dipendere da blocchi rivali mentre gli investimenti stranieri fanno fatica a tornare a livelli sufficienti in causa in parte a causa dei delle turbolenze politiche internet Erdoğan è un leader che pratica il pragmatismo al massimo livello
è un uomo che osserva attentamente e ciò che accade nella regione e nel suo paese con un grado di autoritarismo sempre più pronunciato
A marzo ha incarcerato il suo principale oppositore il sindaco di Istanbul le creme in marmo blu
Il presidente turco può consolarsi
Dicendo di avere amici altrove anche se sempre più odiato in patria
Alla Casa Bianca al Cremlino o a Kiev per ma per quanto tempo ancora così Diamond ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale