La proposta di legge 'Codice crimini internazionali' a prima firma di Laura Boldrini e caso Almasri

A tutti e a tutte io ringrazio per la la loro presenza Chiara Braga anche la nostra capogruppo la capogruppo del Partito Democratico qui alla Camera
Debora Serracchiani che la responsabile giustizia del partito democratico Federico Gianassi che il nostro capogruppo del PD in Commissione giustizia
E e Riccardo Noury che e portavoce di Amnesty International Italia poi abbiamo anche i giuristi che avrò il piacere di chiamare qui nella tavolo che hanno collaborato alla stesura della proposta di legge
Quella che andiamo a presentare oggi e che sono Alessandra Annoni che è professore straordinario di diritto internazionale presso Università di Ferrara
Triestino Marinello che è professore ordinario di diritto penale internazionale
Presso la Liverpool John Murs University nonché rappresentante legale delle vittime di Gaza presso la Corte penale internazionale
E abbiamo Antonio Marchesi che è professore associato di diritto internazionale presso l'università di ramo
Allora la proposta di legge che
è stata distribuita voi vedete e ancora solo a mia prima firma ma per motivi del tutto legati all'iter amministrativo evidentemente questa proposta di legge sarà sottoscritta dai colleghi e le colleghe sono in questo tavolo ma anche da altri colleghi quindi era solo per chiarire che siamo ancora concludendo l'iter è una bozza ma avevamo fretta di presentarla
Questa è una proposta che va incontro tendenza è controcorrente
Lo dico subito e perché è contro corrente perché non sfugge a nessuno che è in atto una campagna di discredito del diritto internazionale
Ma anche di delegittimazione del tutto il sistema multilaterale a partire dalle Nazioni Unite così come c'è una vera campagna di aggressione nei confronti della Corte penale internazionale non si era mai visto
Mettere le sanzioni al procuratore Karin Kahn e a ben quattro giudici della Corte misure che normalmente vengono usate per narcotrafficanti
è il divieto di entrare negli Stati Uniti congelamento dei conti
Quindi noi appunto di fronte a questo a questa tendenza
A questa
Ma voglio dire minaccia veramente esiziale al diritto internazionale noi invece con questo provvedimento rimettiamo al centro il diritto internazionale
Ecco purtroppo come sappiamo
Di quella corrente di quella corrente che invece vuole
Spazzare via
Tutto l'ordine multinazionale fa parte anche chi ci governa
E questo lo stiamo vedendo molti frangenti no la sudditanza diciamo nei confronti di Donald Trump dell'attuale governo la complice in azione nei confronti dello sterminio di casa
Anche questo
E anche il caso Al Masri che veramente uno dei più eloquenti perché perché è stata una vergogna per il nostro Paese che tanto fece per riuscire a organizzare la conferenza diplomatica del diciassette luglio del mille novecentonovantotto
Qui c'è il professore Archibugi che in quell'occasione scrisse proprio un libro sui movimenti che ci furono per fare in modo che fossero a Roma
La sede dello Statuto della Corte penale internazionale dunque il tradimento di una tradizione diplomatica che questo governo sta portando avanti
Vengo alla proposta la proposta allora noi introduciamo
Un cambio di paradigma perché noi introduciamo la giurisdizione universale
E questo è un cambio di paradigma che cosa vuol dire introdurre la giurisdizione universale vuol dire che
Chi è sospettato ho accusato
Di aver commesso un crimine di guerra un crimine contro l'umanità chiunque sia di qualsiasi nazionalità e ovunque
Abbia commesso questo crimine se si trova in Italia questa persona può essere indagati in Italia arrestato in Italia processata in Italia dunque mai più casi Al Masri
Semplicemente questo
Lo Statuto di Roma che istituisce la Corte penale internazionale
Per essere effettivo aveva bisogno di tre passaggi
O no era la ratifica e l'Italia fu tra le prime a ratificarlo nella luglio del mille novecento novantanove il secondo passaggio era quello di avere una legge che disciplinasse le procedure
E qui ci son voluti un po'di anni siamo arrivati al dicembre del due mila dodici dal mille novecentonovantanove ha finalmente abbiamo avuto anche in questo caso una legge una legge chiara checché ne dica il ministro Nordio
Che da ruoli e responsabilità cioè l'autorità giudiziaria competente per cooperare con la Corte penale e la corte d'appello di Roma
è il ministro della giustizia ha un ruolo meramente amministrativo sì ministro Nordio un ruolo da passacarte
Il terzo atto per recepire lo Statuto di Roma è quello che
Subentra con questa proposta di legge
è quello di inserire nel nostro ordinamento i crimini internazionali e dunque i crimini di guerra e crimini contro l'umanità
Nel nostro ordinamento quindi noi oggi siamo in questa fase presentiamo questa proposta di legge
Si tratta di un principio di complementarità com'è noto cioè i giudici
Perché esiste e lo so di Roma perché i giudici intervengono quando quando non intervengono
Le autorità i meccanismi giudiziari nato nazionali questo deve essere chiaro non è che la Corte penale internazionale agisce a prescindere subentra
Quando appunto il sistema giudiziario nazionale non agisce
Ora
Vado a chiudere dicendo che
Non è la prima volta che si tenta di fare
Questa operazione ci sono state nel tempo numerose proposte di legge numerose commissioni ministeriali che non hanno dato frutti
Finché il ventitré marzo del due mila ventidue
La ministra della Giustizia la la Marta Cartabia I istituito alla la commissione Palazzo Pocar dai dai nomi dei due professori
Quindi il trentuno maggio del due mila ventidue è stato presentato un progetto di di legge di settantuno articoli che di fatto
Noi oggi riproponiamo in questa proposta di legge con qualche modifica
Modifiche che sono state appunto elaborate insieme ai tre professori che primario presentato quindi c'è stato anche un giallo diciamo più che a un certo punto questo governo che fa questo governo il sedici marzo del due mila ventitré
In un comunicato esce da Palazzo Chigi dice che il governo annuncia la presentazione del del Verano Progetto del disegno di legge codici dei crimini internazionali
Lo annuncia con un comunicato
Noi rimaniamo inattesa cominciamo a vedere dove è stato depositato se ne è persa traccia che fine ha fatto dove s'è perso chi è la manina che l'ha bloccata
No non è lecito sapere ma siccome quel vacci uno quel vuoto non ci deve essere allora non hanno abbiamo pensato di colmarlo e quindi oggi siamo qui per presentarli questo lavoro
Bene qui ho dato adesso diciamo la cornice e gli elementi più salienti di questo lavoro io darei la parola alla nostra capogruppo Chiara Braga così che cominciamo ad entrare nel merito prego chiaro
Grazie mille Laura Bongiorno tutte tutti grazie davvero a te per questa iniziativa e di altri colleghi Debora Serracchiani e responsabile giustizia del partito democratico e
Un tiro
Federico non mi ricordavo il nome scusa Federico fede Gianassi Federico Gianassi che il nostro capogruppo in commissione Giustizia al portavoce di Amnesty Italia i giuristi e le giuriste che sono qui e che hanno concorso ha collaborato alla stesura di questa proposta Laura Boldrini ha già detto moltissimo
Giustamente ha ricordato come questa è un'iniziativa che appare controcorrente mentre da un lato siamo di fronte a chi è impegnato a individuare istituire sempre
Nuovi reati pensando di poter affrontare problemi del nostro Paese con la creazione di nuovi illeciti penali l'individuazione
Di nuovi colpevoli noi invece
Siamo molto interessati vogliamo fare in modo che gli ordinamenti e le leggi esistenti a ogni livello le gli strumenti che ci sono consentano di perseguire davvero chi commette
Reati soprattutto reati di particolare gravità che vengono compiuti nei confronti della collettività ma anche di singolo o di minoranze o di gruppi di persone in nome spesso di un disegno politico violento
Il rispettoso della dignità umana
E il lavoro che oggi viene presentato risponde a questo obiettivo troppe volte ci siamo trovati a dovere affrontare casi che sono stati denunciati segnalati dalla Corte penale internazionale
Nell'impossibilità
Di integrare pienamente il diritto interno con quello internazionale quindi di perseguire con efficacia questi gravi crimini e spesso i crimini di massa è questo ha rischiato di essere un alibi per non agire per non intervenire oppure anche per coprire più o meno volontariamente dei che dei dei diritti orribili
Noi siamo anche in una fase che non ci stancheremo mai di denunciare e di contrastare di attacco continuo agli organismi internazionali con l'obiettivo di delegittimarmi all'operato semplicemente per il motivo che vengono percepiti da una certa parte politica da una certa destra come ostacoli ad azioni che diciamo garantiscano invece la tutela della dignità sono una minaccia al multilateralismo
All'idea di cooperazione anche in ambito giudiziario che noi crediamo invece fondamentale quindi questa proposta l'integrazione del diritto è un modo come sappiamo per rafforzare il funzionamento della giustizia difendere i valori fondamentali dell'umanità
Contro le atrocità più gravi
Questa proposta di legge vuole riempire anche un'assenza di coerenza e di iniziativa da parte del Governo e della moglie della maggioranza non è soltanto però una iniziativa del dal valore giuridico tecnico ma anche dall'importante valore potrà culturale e politico
Perché vuole ribadire noi vogliamo fare questo l'impegno di un paese come l'Italia che deve essere ingaggiato impegnato senza ambiguità nel comma battere le barbarie persegue le atrocità soprattutto come dicevamo prima dei soggetti più deboli spesso donne bambini
Minoranze io penso che questo sia un impegno che ci sentiamo di continuare a sostenere lo abbiamo fatto in tanti passaggi
Richiamando e denunciando poi lo diranno i colleghi anche oggi ci sarà un'iniziativa del nostro gruppo su questo tema nei confronti
Delle inadempienze
E della mancanza di responsabilità di chi oggi guida il governo di questo Paese ma lo vogliamo fare anche con questa iniziali gir iniziativa legislativa di cui ringrazio ancora una volta per il grande lavoro di coordinamento di raccordo tutti i colleghi che vi hanno lavorato in particolare la presidente Boldrini grazie
Grazie chiara adesso passare la parola portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury prego
Grazie buongiorno questa proposta è un esempio da manuale di collaborazione tra la società civile
Che è rappresentata qui da molti docenti universitari ma nel caso specifico di Amnesty International con le istituzioni perché penso di poter raccontare con con il tuo permesso come nasce nasce da il sedici settembre due mila ventiquattro secondo anniversario della nascita del movimento dona vita libertà in Iran l'onorevole Boldrini e io insieme ad altre persone siamo alla manifestazione per ricordare quel momento importante era stato dell'Iran e
Iniziamo a parlare del fatto che nel nostro Paese potrebbero esserci
Molte persone potenzialmente responsabili dei crimini internazionali che vivono o arrivano nel nostro Paese
Magari stanno anche dentro delle ambasciate quelle che ogni tanto si affacciano a fare foto durante le manifestazioni che poi si ritrovano sui quotidiani governativi e il giorno dopo
E e stanno qui impuniti
E magari stanno qua se ne vanno o o ci rimangono tranquilli
E come sempre fa l'onorevole Boldrini ha detto ottimo faccio ok grazie presento una proposta ed eccoci qua
Ed è una proposta molto molto importante perché è stato ricordato il il contesto di vent'delegittimazione di tutto ciò che porta con sé l'aggettivo internazionale
Dalla protezione dei diritti e delle persone alla cooperazione e solidarietà alla giustizia internazionale
C'è questa idea che la giustizia sia un elemento di fastidio in cose che devono essere solo e soltanto politica ad esempio i negoziati di pace che sia un'intrusa
Siamo arrivati alla profanazione di quella visione che diete vi
Dalla Corte penale internazionale no non c'è pace senza giustizia oggi quel non viene tolto
Col risultato che qualunque negoziato di pace di per sé produrrà quando che sia la Procura una pace ingiusta cioè priva di giustizia
E e proprio in questo contesto Amnesty International chiede a tutti gli Stati di contrastare l'impunità
Utilizzando ricorrendo quel principio della giurisdizione universale che lo ha descritto l'onorevole Boldrini consentirebbe di celebrare procedimenti in Italia nei confronti dei presunti responsabili di crimini internazionali a condizione che si siano presenti nel nostro territorio ma a prescindere dalla nazionalità
Della vittima e anche dalla della nazionalità della persona sospettata purché sia appunto sul nostro territorio
E questo se significa però avere le carte in regola se l'Italia avesse già avuto le carte in regola Al Masri e sarebbe stato arrestato
Sarebbe stato arrestato come abbiamo scoperto recentemente anche un condannato per genocidio lo psichiatra affatto Insigne
Karadzic e il quale condivide con al Maso che la stessa passione cioè durante la latitanza stava qui a vedere una partita di calcio entrato e uscito dall'Italia metterlo cercava al tribunale penale per la ex Jugoslavia
Chi ha le carte a posto come Francia come Belgio come Svezia con la Germania
Fa delle cose molto utili un tribunale tedesco per esempio ha pronunciato la prima storica sentenza di condanna del genocidio nei confronti di un attore non statale
Sancendo che la popolazione Iezzi da nel tra poco saranno undici anni e il tre agosto
Ha subito un genocidio ad opera dello Stato islamico
Quindi questa proposta non soltanto ha una sua importanza come testimonianza dell'essere controcorrente
E per la giustizia
Questa negletta
Ma io voglio essere ottimista potrebbe e potrà essere utile quindi doppiamente grazie per la testimonianza ma anche per la potenziale utilità
Grazie Riccardo allora adesso chiamerei il primo diciamo esperto il professore triestino Marinello che come dicevo insegnante diritto penale internazionale alla Liverpool John molti universi
E rappresenta l'unica rappresentante legale delle vittime di casa presso la Corte penale internazionale prego professore
Grazie buongiorno a tutti a tutti
E prima di tutto volevo ringraziare l'onorevole Boldrini per averci coinvolto nella stesura di questo progetto di codici dei crimini internazionali che ripropone come è già stato detto in larga parte quello elaborato dalla Commissione Palazzo Pocar
Questo progetto rappresenta un passo fondamentale verso l'allineamento del nostro ordinamento agli standard più avanzati del diritto penale internazionale
L'Italia resta l'unico Paese membro dell'Unione europea non aveva ancora introdotto adottato le definizioni di crimini internazionali previste all'interno l'assoluto e la Corte penale internazionale
La proposta prevede un titolo primo che riporta le disposizioni parte generale
Fra cui quelli in tema di giurisdizione competenza un titolo secondo che lei dalle norme incriminatrici un titolo terzo che contiene le disposizioni di collegamento con altre norme attualmente previste nell'ordinamento italiano
Sono tanti ovviamente gli aspetti di questo progetto che meriterebbe un'analisi approfondita questioni tempo mi limiterò a fornire delle riflessioni di carattere generale su alcune norme che se approvate rivoluzione avrebbero il nostro ordinamento giuridico
Mi riferisco agli articoli tre quattro e cinque sulla giurisdizione universale di cui già è stato detto qualcosa e sulla competenza esclusiva della giurisdizione unica ordinaria per quei Q conclude con con alcune considerazioni sulla definizione del crimine di genocidio e lasciare la parola l'avesse sanno uniche spiegherà quinte taglio le norme incriminatrici
L'articolo tre introduce come diceva anche prima l'onorevole Bondi in una forma di giurisdizione universale consentendo di perseguire crimini internazionali commessi all'estero da stranieri a condizione anche in assenza di qualsiasi legame con l'Italia purché l'autore si trovi nel territorio dello Stato
Si tratta di una specie di un riconoscimento esplicito dell'obbligo degli Stati di non offrire rifugio agli autori di crimini internazionali quali genocidio crimini contro l'umanità crimini di guerra
Crimine di aggressione la scelta normativa del Progetto si allinea una tendenza consolidata in ambito europeo internazionale
Che riconosce negli strumenti di giurisdizione universale un problema concreto una risposta concreta ai limiti dell'intervento della Corte penale internazionale
In Belgio la legge sulla giurisdizione universale apportato al processo di numeri numerosità Dini One Day si accusati di partecipazione al genocidio del mille novecentonovantaquattro
Due giorni fa due militari israeliani proprio sulla base del principio della giurisdizione universale sono stati interrogati arrestati ed interrogati dalle autorità belghe accusati da organizzazioni non governative di crimini di guerra e genocidio a Gaza
Germania Svezia e Francia hanno avviato procedimenti simili conto ex funzionari siriani
In particolare in Francia è pendente un procedimento penale in per crimini contro l'umanità e crimini di guerra a carico di Bashar al-Assad
Tra due giorni il venticinque luglio la Corte di Cassazione francese si pronuncerà su un punto cruciale se Assad posso Omen invocare l'immunità personale
Per fatti commessi quando era presidente dell'Asia questa decisione potrebbe segnare un'evoluzione fondamentale nel diritto penale internazionali in merito approda all'immunità dei capi di Stato in carica
Ecco tutti questi casi di cui non citati soltanto qualcuno
Illustrano chiaramente che l'esercizio della giurisdizione universale possa rappresentare un'opportunità per rafforzare il sistema globale della giustizia penale internazionale
L'articolo tre del Progetto italiano adottando questo approccio pone finalmente l'Italia in linea con gli ordinamenti più avanzati in Europa
Superando le attuali limitazioni previste nel nostro codice penale e colmando un vuoto normativo più volte denunciato in sede parlamentare ma anche in dottrina
In aggiunta agli articoli quattro e cinque la forza non l'architettura a mio avviso di legalità e indipendenza della giustizia penale in materia di crimini internazionali
Prevedendo in modo esplicito la competenza esclusiva del giudice ordinario per tutti i reati contemplati nel codice inclusi quelli eventualmente commessi da appartenenti alle forze armate
L'articolo cinque in particolare esclude qualunque competenza del giudice militare anche nei casi di connessione o di eventuale concorso con reati militari
L'attribuzione al giudice ordinario della giurisdizione sui crimini internazionali si pone anche queste in linea
Con l'orientamento condiviso tra la maggioranza degli Stati membri del Consiglio d'Europa
Paesi come la Germania Austria Norvegia Svezia Danimarca Slovenia Estonia olandesi pubblica ceca hanno abolito la giurisdizione militare mentre altri Paesi come la Grecia e la Spagna ne hanno fortemente limitato la competenza la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stigmatizzato il rischio di parzialità nei casi in cui la giustizia militare sia chiamata a giudicare i membri delle forze armate per gravi violazioni
In questo contesto l'affidamento esclusivo della competenza al giudice ordinario non è in contrasto con l'articolo centotré
Cioè della Costituzione e permette di evitare i rischi di competenza e consolidò un modello di giurisdizione conforme agli standard europei e internazionali in materia di giustizia e penali per i crimini più gravi
Vuole concludere con una riflessione sulla parte del Progetto dedicate ai crimini internazionali
Un aspetto particolarmente significativo di questo progetto e che non si limita a recepire nel nostro ordinamento le definizioni di crimini internazionale contenuto nello Statuto della Corte penale internazionale
Al contrario compie un passo in avanti ampliando le fattispecie che possono configurare i crimini internazionali
Penso in particolare agli atti di genocidio l'articolo diciotto arricchisce la definizione prevista dallo statuto della Corte penale internazionale
Includendo esplicitamente reati sessuali mutilazioni genitali e sterilizzazioni tale contatto che possono costituito condotte scusate che possono costituire genocidio
Ma c'è di più l'articolo diciannove introduce il reato di genocidio culturale riconoscendo che anche l'imposizione di misure o condizioni di vita idonea a rimuovere i caratteri culturali linguistici o religiosi del gruppo può configurare questo crimine
Si tratta a mio avviso di un ampliamento importante che coglie la complessità delle foto e l'evoluzione delle forme attraverso cui oggi si può distruggere l'esistenza stessa di un gruppo umano
La Convenzione sulla prevenzione la la punizione estimi del genocidio così come lo statuto della Corte penale internazionale
Definiscono il genocidio in termini distruzione fisica e biologica momento non riferimento esplicito al genocidio culturale
Eppure la distruzione culturale spesso una componente chiave delle campagne di genocidio
Nei procedimenti dinanzi ad esempio al Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia pur non esistendo la definizione di genocidio culturale
L'aver preso di mira siti culturali e religiose ad esempio moschee biblioteche è stata usata come prova dell'intento genocidio contro la popolazione musulmana bosniaca il crescente riconoscimento del ruolo del genocidio culturale nella risoluzione dei gruppi emerso anche nel contesto dei diritti degli indigeni degli indigeni penso particolarmente alla situazione in Canada
A mio avviso e concludo l'inclusione del genocidio culturale come crimini distinto e oggi un elemento cruciale per un qualsiasi ordinamento che si pone l'obiettivo di contribuire a porre fine all'impunità di cui godono i responsabili dei più vari crimini internazionali dignità culturale spesso al centro dell'esistenza di un gruppo la sua descrizione distruzione può essere devastante duratura quanto il danno fisico
Pertanto di conoscere affrontare il genocidio culturale essenziale non solo per la responsabilità storica ma anche per la prevenzione di future atrocità e la protezione delle diverse culture
Umani ringrazio per l'attenzione
Grazie professore Marinaro adesso do la parola Debora Serracchiani responsabile giustizia del Pd
Sì grazie intanto per ringraziare la presidente Boldrini per appunto aver voluto con forza questa iniziativa che non è soltanto un'iniziativa diciamo parlamentare del partito democratico noi riteniamo che sia assolutamente un'esigenza proprio per colmare quel vuoto normativo che veniva ricordato poc'anzi
E noi passiamo il nostro tempo ricordare al ministro Nordio che il ministro della giustizia
Lo facciamo purtroppo quotidianamente perché ci regala ogni giorno delle perle di saggezza per cui siamo costretti a ricordargli che questo è un Paese che ha una cultura giuridica importante che viene da una storia altrettanto importante che ha illustri
Ministri della giustizia che lo hanno preceduto e che quello che sta accadendo eh prima di tutto inaudito inaudito anche alla luce del fatto che questo Paese a la fortuna di essere tra i fondatori dell'Unione Europea a voluto con forza lo statuto a Roma della corte penale internazionale e quando è apparsa quella agenzia di cui fa a cui faceva riferimento la presidente Boldrini cioè quella che annunciava che in Consiglio dei ministri sarebbe stato portato il Codice dei crimini internazionali ne siamo stati sorpresi ma perché perché erano le stesse ore in cui il ministro Nordio diceva che avrebbe rivisto anche il reato di tortura
Il che
Potete comprendere ci aveva un po'preoccupato perché se tanto mi dà tanto evidentemente quel codice chissà come sarebbe emerso quel Codice comunque non è mai emerso come appunto veniva ricordato cioè un vuoto normativo
E visto quello che è accaduto con la vicenda al malesseri nelle stesse ore Aime settimane successive la Germania al contrario dall'esecuzione ad un mandato di arresto proprio nei confronti di un criminale libico
L'Italia diciamo così non ha fatto una bella figura e poiché vogliamo evitare che questo Paese continui a screditarlo sì sul contesto internazionale pensiamo che questo
Documento questo provvedimento sia estremamente utile a riacquistare anche quella credibilità che è stata purtroppo
Messa a dura prova anche dalle iniziative ultime a cui abbiamo assistito per cui crediamo veramente che questo nuovo paradigma come veniva detto completi quella che era un'iniziativa importante adottata nella scorsa legislatura dalla ministra Cartabia che viene completato anche alla luce di me
Delle novità degli aggiornamenti che sono necessari ma crediamo che sia appunto
Quanto mai opportuno che ci sia questa iniziativa parlamentare a cui auspichiamo sono convinta possano ne aggregarsi anche altri gruppi politici perché potrebbe e dovrebbe essere un tema sul quale insomma la trasversalità la voglia di renderlo un patrimonio comune dovrebbe essere diciamo così nelle corde di tutti almeno così sarà il modo con cui noi agiremo perché pensiamo davvero che questo sia un patrimonio comune del paese e non di una forza politico di un gruppo politico o di un pezzo del Parlamento auspichiamo di essere ascoltati natura facciamo il nostro
Lavoro ringrazio ancora una volta Laura Boldrini per averlo messo a disposizione di noi tutti e per far sì che ci sia la possibilità che il Parlamento italiano finalmente posso avere un'iniziativa parlamentare legislativa che vada colmare un vuoto dentro
Insomma non viene lasciato sempre soltanto all'iniziativa governativa
Molte grazie interno ora allora adesso chiamare la professoressa Alessandra Annoni che ricordo ordinario di diritto internazionale presso Università di Ferrara
Vi devo chiedere la cortesia dei tempi perché purtroppo non abbiamo tempi stringenti grazie
Grazie buongiorno tutte a tutti anche io vorrei ringraziare l'onorevole Boldrini per aveva assunto l'iniziativa direi vitalizzare questo progetto che come ha ben spiegato chi mi ha preceduto affonda le proprie radici nel lavoro svolto da una Commissione di esperti di altissimo livello la commissione Palazzo poca io mi concentrerò sul titolo secondo del Progetto
Questa parte del disegno di legge mia di introdurre nel nostro ordinamento una serie di fattispecie che al momento non sono previste o che sono previste soltanto in modo parziale
In questo modo si cerca di dare attuazione agli obblighi che discendono dallo Statuto di Roma ma non solo si cerca di dare attuazione anche ad obblighi che discendono panorami di diritti internazionali e geniale in materia penale
Da lì quanto convenzioni di Ginevra del mille novecento quant'
La nove dai due protocolli addizionali del mille novecentosettantasette dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate da tanti altri strumenti di diritti internazionali penale
E di tutela internazionale dei diritti umani
Che l'Italia ha ratificato impegnandosi ad assicurare la punizione di condotte criminose che si pongono in contrasto con valori e principi fondamentali dell'ordinamento internazionale
Le categorie di crimini che sono previsti dal progetto di codice sono quattro il genocidio di cui ha già parlato il professore Maniello ci sono poi i crimini contro l'umanità
Si tratta di violazioni di diritti umani fondamentali perpetrate in modo sistematico o su larga scala ai danni di una popolazione civile in esecuzione di un piano edito da uno stato da un gruppo armato e gambizzato oppure da un'organizzazione criminale andiamo di crimini come lo sterminio l'apartheid ma anche di sparizioni forzate e torture Stubai deportazioni forzate
Purché perpretati modo non isolato ma sistematicamente o su vasta scala
Alcune di queste fattispecie è vero sono già previste come diritto comune all'interno del codice penale italiano lo stupro ad esempio o anche la tortura gli atti isolati di tortura e distrutto continueranno ad essere puniti ai sensi di queste disposizioni
Ma queste disposizioni non sono in grado di catturare il disvalore tipico dei crimini contro l'umanità
La tortura lo stupro anche l'omicidio quando sono perpetrati nel contesto di un piano di lì beato ad esempio pestilenziale gli oppositori politici sono crimini che sciocca no la coscienza dell'umanità
Qualunque Stato ha interesse ad assicurarne la punizione e questo interesse non si affievolisce con il passare del tempo dunque non può operare la prescrizione rispetto a questi crimini
I responsabili di questi crimini meritano punizioni più severe rispetto a quelle previste per la fattispecie ordinaria
La terza categoria di crimini prese in considerazione sono i crimini di guerra
Si tratta in questo caso di gravi violazioni delle norme di diritto internazionale umanitario quelle regole che si applicano durante le ostilità durante i conflitti armati
E che assicurano la protezione dei civili e dei combattenti feriti ma lattina Offredi o prigionieri
A differenza di crimini contro l'umanità che possono essere perpretati anche in tempo di pace i crimini di guerra lo dice la parola stessa possono essere perpetrati solo nel corso di un conflitto armato
A differenza dello Statuto di Roma il progetto di Codice prevede un elenco unico di crimini di guerra senza distingue a seconda che la condotta sia perpetrata nel corso di un conflitto armato internazionale
O nel corso di un conflitto armato non internazionale sotto questo profilo la proposta si allinea all'evoluzione del diritto internazionale umanitario successivamente all'adozione dello Statuto di Roma
Fatti anche la il Comitato internazionale della Croce Rossa ormai ai conosce che le regole si applicano i conflitti armati internazionali si sovrappongono in larga misura
A quelle dei conflitti armati non internazionali tali fattispecie di crimini di guerra previste ce ne sono alcune ben note la cattura di ostaggi per esempio
Il trasferimento forzato di popolazione civile reclutamento di bambini soldato gli attacchi diretti contro civili o conto Bennici vivi la privazione di mezzi di sopravvivenza la cosiddetta assai vision
Fattispecie che riecheggiano anche nelle canoniche di questi di questo periodo
Tra i crimini di guerra figurano anche la tortura lo stupro l'omicidio di persone protette ciò che distingue il crimini internazionali dalla fattispecie comune in questo caso non è l'ampiezza della condotta ma la qualità del soggetto passivo il fatto che la vittima sia una persona però tenta dalle norme di diritto umanitario
Anche una condotta isolata anche un solo omicidio un singolo atto di tortura ai danni di un prigioniero di guerra nel corso di un conflitto armato costituisce un crimine di guerra infine il crimine di aggressione
Questa è la fattispecie più nuova fra quelle previste dal diritto internazionale penale la sua definizione è stata introdotta nello statuto di Roma nel due mila e dieci
E l'articolo sessantatré della proposta si attiene strettamente a questa definizione
Punendo la condotta di leader politici o militari che pianificano vai pagano iniziano o eseguono un atto di aggressione in aperta violazione della Carta delle Nazioni Unite
Vista la sensibilità di questa questione in questo caso il disegno di legge prevede che il crimine se commesso all'estero da uno straniero possa essere punito in Italia solo in presenza di una inchiesta del ministro della Giustizia
In conclusione il mio auspicio e che il disegno di legge sul codice dei crimini internazionali possa essere presto discusso e magari anche approvato dal Parlamento
E necessario ed è assolutamente urgente grazie
Azzecca essere Sanna ogni al terzo passerei la parola al collega Gianassi capogruppo del PD in commissione Giustizia ecco
Grazie Laura aderisco molto volentieri convintamente a questa è iniziativa che presentata dalla presidente Boldrini che sostenuto dal gruppo del partito democratico perché penso che sia un'iniziativa estremamente attuale molto utile
Per almeno due motivazioni di tipo politico rispetta le quali però vorrei fare una premessa io penso che sia assolutamente necessario adottare il Codice dei crimini internazionali qui ci sono illustri accademici magari diranno la loro opinione però penso che esista già oggi un obbligo dell'Italia e degli organi dello stato di
Reprimere
Indagare investigare reprimere gli autori limite nazionali che si trovano sul territorio nazionale questo lo dico perché qualora succedessero
Dei casi di presenza di perché presunti criminali tra sale sul nostro territorio per me la polizia giudiziaria magistratura hanno il potere e il dovere di investigare lì perché c'è un obbligo internazionale rispetto al quale gli organi dello Stato devono essere adempiente l'obbligo a livello internazionale per me insiste dopodiché assolutamente necessaria e utile adottare un codice che trasformi il nostro Codice Penale consenta di recepire nel diritto positivo italiano queste norme e che già esistono sul sul piano internazionale
E quindi penso che questi seria si estremamente meritoria e i le due argomentazioni politiche i perché io ritengo siano assolutamente importanti sono queste la prima il governo deve essere stanato Irvine ministro Nordio quando si presentò per la prima volta
Il parlamento nell'audizione alle commissioni parlamentari per le linee programmatiche indicò tra le linee programmatiche del suo dicastero l'approvazione in tempi rapidissimi del Codice dei crimini internazionali
Era l'ottobre del due mila ventidue lo ha ribadito più volte anche nell'aula del Parlamento
Diciamo se su alcuni temi come arma si è stato molto omissivo su questo non fumi Sivo perché dichiarò pubblicamente che nell'arco di poche settimane il Codice sarebbe stato approvato siamo arrivati al caso clamoroso di un comunicato stampa del non so se la presenza del consiglio che annunciava l'approvazione così emise Codice prime internazionali c'è
Evidentemente non so se si fa l'atto è stato fatto è stato fatto e del c'è stato un errore di comunicazione ma e è del tutto evidente che c'è stato una retrocessione governo su questi temi
Cioè il governo evidentemente per alcune ragioni tipo politico ha ritenuto che non fosse più opportuno ma addirittura fosse divenuto inopportuna provare questo codice perché perché nel Codice c'è il delitto di cultura come diceva Debora Serracchiani su cui invece una parte la maggioranza
Non è favorevole perché c'è una recrudescenza dei crimini internazionali a livello internazionale se uno Stato si impegna a reprimere i può arrivare a vivere situazioni di conflitto con alleati nello scenario internazionale non lo so ma certamente c'è una retrocessione politica del governo che deve essere stata poiché nessuno ha dichiarato nel governo ad oggi chi è contrario all'approvazione del Codice limite Lazzaro
E se lo approvasse mette qualcuno dicesse metterebbe ancora più in difficoltà al ministro Nordio che già non vive la sua azione particolarmente facile rischierebbe di essere ulteriormente smentito
Il secondo tema
E di contesto internazionale cioè noi secondo me siamo in una fase dove e le code sono solo due un ritorno al passato o la sfida sul futuro sia sul futuro è questa quella che presentiamo altrimenti non restiamo così chiarito una passava cioè lo strapotere degli Stati nazionali
Come abbiamo già vissuto molto tempo addietro ragione per la quale visto disastro che si creò livello globale si pensò che gli Stati sono interlocutori tra sani ma non sono gli unici
E i cittadini di qualunque parte del mondo hanno soggettività giuridica nel diritto internazionale perché la forza enorme del diritto internazionale penale questa cioè arrivare a dire
Dopo secoli nei quali si è detto che solo gli Stati hanno soggettività internazionale e quindi salari sono tra di loro anche le questioni più gravi quindi con la potenza dello Stato che confligge con l'altro
Se arrivati a dire che invece i cittadini hanno soggettività e quindi diritti e gli stati hanno obblighi
E gli organi dello Stato hanno degli obblighi da rispettare
Forse erano rimaste aperte alcune questioni appunto le munita del Presidente della Repubblica il ministro degli Esteri
Io ricordo a quindicina ventina d'anni fa che ne occupa un po'di mesi abbiamo fatto un dottorato sul le leggi di amnistia che una delle questioni era ma si può amnistiare l'autore di un crimine internazionale se quella legge nazionale serba fa finire la guerra e a garantire la transizione democratica
Cile Argentina Uruguay Brasile tanti altri casi era un dibattito no che c'era ma almeno si dava per certo che Di Savino potessero bombardare le popolazioni civili che non potessero fare la deportazione forzata dei civili perché un crimine internazionale che non potesse Raffa Marly
Quello sembrava scontato quindici o vent'anni fa oggi metto sconta qui c'è una retrocessione o si torna la agli Stati come super potenze che hanno diritto di vita e di morte sulla comunità degli home delle donne o si guarda al futuro ecco io credo che i la proposta di questo tipo qui è dire
Intanto al Parlamento italiano e quindi al governo italiano
Vogliamo segnare una strada diversa
Vogliamo fermare questo ritorno al passato e guardare al futuro lo mettiamo a disposizione e ciascuna forza politica al compito di dire se vuole guardare al futuro se vuole tornare al passato un passato nel quale gli Stati sanno più potenza militare hanno diritto di vita e di morte su gli altri
Sì appunto grazie Federica Gianassi adesso chiamerei e professore a Antonio Marchesi con l'ultimo intervento professore associato di diritto internazionale all'università di Teramo prego
Sì grazie io non il tempo vola per cui non aggiungerò altro sul sul Progetto lo hanno già fatto i miei colleghi nelle cui parole mediamente riconosco pienamente volevo soltanto dire che diciamo è stato per me un piacere collaborare ad un progetto in cui credo molto credo moltissimo
Credo perché la lotta contro l'impunità perché Rimini internazionali deve deve continuare sia pure in una fase in cui va incontro a una quantità infinita di di di ostacoli e che diciamo il ruolo principale spetta agli Stati sono loro i protagonisti di questa di questa lotta contro l'impunità per i crimini internazionali
Devono farlo col collaborando con la Corte penale internazionale noi in Italia abbiamo una legge di dico di cooperazione anche se poi i la vicenda al mastri suggerisce che forse avere una legge non non non è di per sé sufficiente
E devono farlo anche facendo la loro parte improprio cioè avendo leggi che consentano e ai propri giudici di esercitare la giurisdizione universale sui crimini internazionali e quindi questo è un progetto
Estremamente importante aggiungo solo una cosa che è triste dover constatare che l'Italia non ha le carte in regola fra gli stati europei
Ed è triste farlo perché io ho avuto in passato il piacere di di rappresentare Amnesty International alla Conferenza di Roma istitutiva del della del della Corte penale internazionale quindi ricordo momento storico una stagione diversa in cui si poteva essere
Relativamente orgogliosi del ruolo svolto dal dal nostro Paese nell'ospitare quella conferenza nel ratificare in tempi molto brevi il il lo statuto del della corte poi le cose sono cambiate che diciamo la situazione è molto diversa non sto adesso a ripercorrere delle tante ragioni per cui per cui a tale quindi credo che sia particolarmente importante portare avanti questo questo Progetto io non so se avrà un valore meramente politico e simbolico o se potremo effettivamente partecipare diciamo alla seguendo i lavori i lavori se se verrà mai calendarizzato se verrà effettivamente discusso se potremo entrare nel nel merito della discussione mai però intanto una prima un primo un primo passo è quello di presentare questo questo
Progetto di legge poi credo che ci sarà anche una parte importante di società civile che è disposta a fare la sua parte nel sostenerlo
Molte grazie resta Marchesi si penso che come diceva Federico AgeNaS bisogna
Cercare di stanare il governo su questo perché si era stato annunciato il recepimento dei codici e crimini internazionali dobbiamo capire perché adesso a questa cosa non è più una priorità quindi calendarizzare in questo alla capogruppo avrebbe un significato anche di capire se c'è un punto margine riuscire a intavolare una discussione su questi temi
Bene io non so se ci sono delle domande
Se ci sono che vengano
Abbiamo
Sì prego professa Archibugi una domanda tecnica come il la proposta di legge prevede che siano coordinati i rapporti tra la giurisdizione universale di corti italiani e il deferimento alla Corte penale internazionale
In altre parole ci sono dei casi in cui ci potrebbe essere competenza di qua Lula
La proposta di legge venisse approvata approvata tutte e due le istituzioni avrebbero competenze
Nel caso specifico in cui c'è competenza da entrambe le istituzioni come sono regolati i rapporti tra le due istituzioni in altre parole se Al Masri
Fosse stato preso ove ci fosse stata la proposta sarebbe stata differito la Corte penale internazionale oserebbe struttura è stato processato invitati
La seconda cosa l'osservazione banale vittime chi se lo ricordano quando è stato fatto come dire approvato dallo Statuto dalla Corte penale internazionale lungo periodo antecedente Antonio Ricardo
Era veramente un una cosa bipartisan io annotato alcuni dei ministri degli esteri Enzo Scotti Susanna Agnelli Nino Andreatta Antonio Martino
Antonio Martino tessera numero due di Forza Italia che era ministro delle stecche
Contribuì
Lamberto Dini no ecco quinquennio il caso specifico di questa iniziativa in che modo pensate di potere coinvolgere anche l'altra parte del Parlamento
Mezze posso rispondere io penso che sia doveroso coinvolge tutte le forze
Presenti in Parlamento proprio perché l'interesse dovrebbe essere super partes all'interesse del Paese
Quindi sia della in senso della applicazione del diritto ma anche di standing internazionale poi riguarda la domanda chi sarebbe incarico eventualmente nella vi niente opportunità no del se fosse già in vigore questa legge c'è il principio di complementarità cioè e quindi il principio di complementarità dice che la corte subentra solo quando lo Stato non vuole o non può e in questo caso lo Stato potrebbe perché avrebbe gli strumenti giuridici per fare
Bene allora se non ci sono altre domande io ringrazio tutti e tutte e ci impegniamo a portare avanti questo questo provvedimento speriamo di poterlo
Calendarizzare in tempo utile Grazia