Carovana della Pace 2025

Bene buongiorno a tutti a tutti
Grazie
Per la vostra presenza
Qui in sala e grazie anche per la presenza di coloro che sono collegate collegati
Da remoto per questa conferenza stampa di presentazione
Di questa iniziativa di programma
Una tra le tre iniziative di programma di questa questo hanno sociale delle ACLI
Abbiamo il piacere di presentarla oggi insieme a a Emiliano Manfredonia nostro presidente nazionale anche ha tre amici rappresentante di realtà importanti che hanno voluto
Dare il patrocinio per questa iniziativa piste to work la pace in costruzione poi entreremo nel merito ma davvero lo ringrazio don Bruno Bignami è qui presente direttore dell'Ufficio nazionale
Per i problemi sociali e il lavoro della conferenza episcopale italiana grazie davvero don Bruno un amico ci accompagna
Inizia e anche di riferimento per cui davvero grazie per questa attenzione anche della tua presenza
Fisica ma sono collegati con noi anche Sergio Basso di che ringrazio particolarmente coordinatore della rete italiana pace disarmo alla quale partecipano reati vecchie racchiude tutto
Diciamo al mondo del delle reti
Pacifiste
Italiane grazie Sergio
Dovrebbe essere collegato quindici si sente sicuramente ecco non si è distinto grazie
A tutti gli immigrati grazie davvero Sergio e Flavio Lotti
Presidente della Fondazione Perugia Assisi per la cultura della pace lo ringrazio davvero fare un caro amico io che stanno oltre a dare il patrocinio della Fondazione
Esso Mazzi intercetta eremo ma poi lo lo lo diremo con una tappa fondamentale di questa iniziative di questa carovana della pace proprio in occasione della Assemblea dell'ONU dei Popoli a ridosso
Della marcia Perugia-Assisi la storica Marcia Perugia-Assisi alle quali alla quale parteciperemo come come atti ma entriamo
Subito nel vivo della presentazione
Ringrazio dello tutte le realtà presenti non soltanto le spoglio ero già il numero sessantadue tappe che andremo a toccare in tutto il territorio nazionale e anche fuori dai confini nazionali poi dirà meglio questo aspetto Simona Bartolini che è qui presente che l'approccio nelle già di questa iniziativa di programma e che coordina uno staff
Che davvero ringrazio già a partire da da questa sede
Ma in queste tappe che andremo
A a toccare
Incontreremo davvero tante realtà alcune delle quali sono qui presenti non soltanto le realtà territoriali
Delle Acri ma le associazioni specifiche professionali promosso dalle ACLI i servizi promossi dalle ACLI anche diversi media partner piuttosto che parte Trek tecnici che hanno i contribuito a a sostenere questa iniziativa che poi ringrazierò alla alla fine ma entriamo nel vivo io proprio alcune parole introduttive poi con piacere lascio la parola alle realtà che hanno patrocinato questa iniziativa perché ci aiutino già da questa conferenza stampa entrare
Nel vivo di questa di questa iniziativa piste to work chiedo alla regia se possibile appunto proiettare
La slide che vedo proiettata grazie
è il crème di questa di questa iniziativa di programma e anche lo specifico
Delle ACLI il tema il tema del lavoro e crediamo che proprio il paradigma del lavoro possano essere
Indagato ascoltato attraverso questa iniziativa di di programma questa carovana della pace perché forse il luogo per quanto ci riguarda
Più importante dentro il quale tessere relazioni di pazzi la nostra è una repubblica fondata sul lavoro e i padri costituenti hanno inteso proprio in questo paradigma
Ricostruire un'Italia lacerata proprio da una guerra la seconda guerra seconda guerra vedete nella nell'uovo di questa iniziativa di questa carovana della pace insomma recupera anche il logo di me network insomma cioè che indica al passaggio stradale di fermarsi un attimo perché c'è un uomo al lavoro ecco noi crediamo che i nonostante quello che sta succedendo nel mondo e che purtroppo continuiamo ad assistere poi Emiliano sicuramente dirà qualcosa rispetto le posizioni di alleati ma anche i nostri ospiti
Su quello che sta succedendo
Noi continuiamo a credere che c'è una pazzia al lavoro
C'è una pace al lavoro
Lo dicono tante nostra realtà sicuramente andremo ad ascoltarle incontrarle sessantadue ma ce ne sono tante altre
Non non esauriamo questa pace al lavoro dentro i confini e vedremo che sapremo con questa iniziativa anche aprirsi a tante realtà che andremo ad incontrare questa pace lavoro c'è e ha bisogno di lavoro
Aver sogno anche del lavoro della diplomazia del dialogo anche quello è un lavoro per questo ci fa piacere il patrocinio anche del ministero
Delle politiche sociali e del lavoro crediamo che i governi soprattutto quelli europei devono tornare a lavorare per la pace e per il dialogo per la democrazia per
La diplomazia in modo assolutamente più convinto di quello che purtroppo abbiamo non visto finora quindi sarà una iniziativa dove avremo lo spazio anche per ascoltare raccoglie le testimonianze le narrazioni e anche per denunciare quello che vediamo che non va bene anche nelle nostre dinamiche sociali
Italiane ma il messaggio e chiedo di proseguire con la slide
Molto semplice racchiuso nel trema e quindi noi crediamo che l'Italia del lavoro costruisce la pace e vuole la pace
Portiamo avanti con questa iniziativa una teoria
Economica scientificamente fondata purtroppo anche storicamente fondata cioè che l'economia di guerra fa una fiammata di PIL
Però iniqua oltre che deleteria
E quando diciamo deleteria in senso etimologico produce morte
E lo vediamo e lo abbiamo visto l'economia di pace certamente più lenta più graduale ma oltre che più virtuose più equa
E crediamo che tante realtà del mondo produttivo
Del lavoro
Possano davvero esprimere questa volontà dell'Italia e del lavoro che vuole la pace che costruisce la pace anche se i governi nazionali in Europa e la commissione con essi stanno intraprendendo una strada di riarmo
Che non prevede almeno finora un dei passi decisi verso davvero una politica estera
Unitarie un esercito è una difesa una politica di difesa conseguente ma a una dissennata nostro avviso politiche di riarmo ecco dal saluto di Papa leone questo decisivo il primo giorno della sua elezione noi chiediamo ci prepariamo anche da ascoltare da cogliere una pace disarmata e disarmante quindi su questo vogliamo essere molto chiari ma questo attraversamento dell'Italia del lavoro è un cammino di ascolto di incontro con lavoratrici lavoratori
Persone che si impegna no
In tutti gli ambiti della vita del nostro paese quando parliamo di luoghi di lavoro intendiamo sì certamente la fabbrica ma intendiamo anche qualsiasi altra dimensione un ospedale un museo università nato un campo agricolo un nostro Centro di assistenza fiscale piuttosto che di patronato una scuola e inetta
Che so ci sono davvero diverse diverse ambiti non in carcere una situazione particolarmente disagiata piuttosto che una cooperativa
Con persone con disabilità che stanno portando avanti dei progetti somma che incontreremo davvero poi se vorrà Simona potrà anche entrare con qualche esemplificazione però sarà una profonda immersione nell'Italia del lavoro dalla quale vogliamo davvero raccogliere per le testimonianze delle narrazioni
Dei racconti anche delle denunce per poi provare a costruire insieme dal basso un manifesto dell'Italia e del lavoro che costruisce la pace da portare al termine di questo percorso all'Assemblea generale del del Parlamento
Europeo a Strasburgo il quindici di dicembre quindi l'inizio dalla Carovana sarà il due di settembre partendo da Palermo il termine
Nelle tappe italiane
Sarà il dieci di dicembre a Milano ma poi andremo undici dicembre data simbolica somma per l'ottantesimo anniversario della Carta dei diritti umani delle Nazioni Unite e poi ci porteremo a Strasburgo per il quindici di dicembre
Vediamo nella cartina
Che viene proiettata insomma
Idealmente tutte le tappe c'è una tappa
Preti un molto in molto bella simbolica che sarà già ad agosto e sarà una tappa
In Piemonte dove stiamo conducendo un campo di accoglienza per bambini ucraini sono un'ottantina di ragazze e ragazzi che accogliamo ormai da diversi anni in collaborazione con la Caritas italiana
Tante e tanti volontari stanno portando avanti questa iniziativa da diversi anni anche quest'anno da Rieti chiamo qui ci sarà questo profilo molto
Significativo e simbolico ma poi partiremo come detto con la prima tappa il due di settembre a a Palermo in compagnia anche delle organizzazioni sindacali quindi con momento anche istituzionale
Molto importante e avremo una tappa speciale nei Balcani
A trent'anni da a conclusione della del conflitto per i Balcani proprio mentre attraversiamo la Puglia sulle orme di di don Tonino Bello una parte della carovana
Su cui c'era insomma e andrà nei Balcani con il sia il CTA con questo viaggio tra pace che conduciamo in quelle terre e la carovana intanto proseguirà in Italia con delle tappe
Risalendo adesso poi Simona Celi ci racconterà sicuramente l'ho già anticipata prima
Ci sarà una tappa
Fondamentale a Perugia perde l'occasione la marcia Perugia-Assisi
Ma poi l'itinerario adesso magari mi farebbe piacere sono perché dietro questa
Caro vale la pace c'è un lavoro davvero molto molto impegnativo di raccordo di organizzazione e mi preme qui ringraziare oltre che lo staff Simona che lo coordina tutte
E tutte le realtà i presidenti delle associazioni specifiche professionali ma delle altri provinciali e regionali che hanno contribuito all'organizzazione stanno contribuendo l'organizzazione di questa marcia tenete presente che non abbiamo dovuto spingere sull'acceleratore nel senso che abbiamo semplicemente offerto questa possibilità di passaggio della carovana dicendo i nostri territori
Se volete ospitate via trovare un luogo di lavoro significativo per il vostro territorio dove ospitare il passaggio dalla carovana e sono arrivate nel giro davvero di poche settimane
Oltre sessanta candidature per cui davvero c'è anche un attese da parte del territorio
Che ci dice anche davvero che
C'è una pace che sta lavorando nonostante quello che purtroppo ci tocca assistere tutti tutti i giorni
Lui citerei rapidamente la parola a Simona per l'illustrazione molto rapida delle delle tappe che andiamo percorrere e poi darei la parola nella sequenza Flavia Sergio e poi a don Bruno per concludere con Emiliano grazie
Cenni
Buongiorno a tutti grazie per anziano
Molto brevemente le le vedete scritte e la quantità diciamo restituisce un po'
L'idea della diciamo della complessità dell'organizzazione anche de diversi incasserebbe riuscire poi individuare nell'arco di questi più o meno tre mesi
Diciamo delle le le date per poter consentire il passaggio della carovana in maniera più fluida possibile a partire dal Sud per arrivare fino al nord alla partiamo appunto il due di settembre con Palermo sono state coinvolte nella regione
Le province di Caltanissetta Agrigento Siracusa in alcuni casi vedrete anche partiti con riferimento a dei circoli che sono delle tappe diciamo due pratici ci fermeremo diciamo oltre l'attacco principale organizzato dalla Provincia in alcuni casi non non li vedrete perché sono ancora in via di definizione quindi anticipo anche la possibilità che queste sessantadue tappe possano diventare di più nel corso del
Diciamo della definizione delle date del percorso
Tarelli cioè Catania
Reggio Calabria Cosenza e Catanzaro
Per proseguire poi a Lecce Foggia Brindisi e Taranto Napoli Avellino Benevento Salerno Caserta Matera
Isernia quindi come vedete montata da questo brevissimo racconto da tutte le regioni sono attraversate
Dalla dalla carta
Per tali diciamo spostarsi e traghettare verso la Sardegna con Cagliari e Sassari per ritornare in Toscana con Pisa
Arezzo Siena latina
Vedete anche lo ribadisco perché la accennato anche Pierangelo in alcune tappe specifiche c'è la collaborazione devi alcune associazioni specifiche se non in alcune tappe addirittura diciamo sì
Si sono stiano cercando di organizzare per realizzare proprio una pappa specificasse
Quindi parlando di sé eravamo OCSE annata della Roma-Latina Chieti per arrivare alle Marche con Ancona Macerata Ascoli Piceno Pesaro Urbino a Bologna Emilia Romagna Rimini e Ravenna
Forlì Cesena Padova Venezia Verona Genova e Trieste
Alessandria Asti Torino Torino la pappa specifica per che sta organizzando affatto nazionale
Comunico Trento Valle d'Aosta Brescia Bergamo Pavia Varese Como Sondrio Milano la diciamo non sono esattamente ciò il diciamo la consequenzialità delle tappe non prevede esattamente
Il percorso così come perché noi salvo ovviamente l'inizio a Palermo appaia Milano perché in alcuni casi c'è necessità di spostarsi all'interno di una regione per tornarci in un secondo momento per riuscire ad incastrare le diverse organizzazioni
Io concludo brevemente questa carrellata sottolineandone alcune realtà diciamo che ovviamente sono ancora in via di definizione ma che c'hanno anticipato
Per esempio Cagliari c'ha accennato alla possibilità di organizzare un'esperienza all'interno di un carcere Mino lire e quindi di coinvolge romperà anche i ragazzi nelle loro testimonianze oltre che la direttrice del carcere
Taranto siamo in attesa di sapere se possiamo diciamo soffermarci direttamente all'Ilva per poter organizzare un evento pubblico diciamo in questa in questa tappa qui
Proietterà faccine ci fermeremo in moschea a Salerno e a un teatro al teatro di Benevento a Benevento Praia nato che andremo al Museo della pace
E ancor oggi appresso per per dare solo alcune anticipazioni poi diciamo le altre gli altre tappe ancora sono in via di organizzazione grazie e scusate se non accettato qualcuna nella velocità e nella e non sono andata più a fondo grazie Simona ma davvero
Innanzi a tutto lo staff emerge una ricchezza impressionante su Simona ha citato alcuni esempi alcune tappe ma venendo su Roma al Gemelli per dire anche realtà istituzionali molto importanti alcune università che ci ospiteranno alcune sedi anche imprenditoriali molto importanti tipicamente saranno al nord ma abbiamo delle interlocuzioni anche con le realtà datoriali del lavoro quindi è interessante questo aspetto di dialogo anche con alcune realtà di rappresentanza non soltanto sindacale ma anche dei mondi dei mondi datoriale quindi credo che sia interessante questa tessitura che già nella fase organizzativa stiamo riscontrando in una ricchezza di relazioni che le nostre api sul territorio hanno davvero
Costruito evidentemente non soltanto in questo momento estemporaneamente ma nel tempo anche con una loro un loro credibilità per cui davvero grazie ci sarà un passaggio anche di contenuto importante nella nostra tappati in essa cioè a Firenze dove avremo il nostro incontro nazionale di studi che sarà sul tema ceppi Raffaella
Sul tema della della democrazia quindi la pace è una dimensione fondamentale
Della democrazia quindi lì ci fermeremo proprio tre giorni di fatto a studiare su su sul tema della pace destinata nella nella democrazia e poi insomma diverso e diverse tante altre tappe
Ci sono realtà che magari non riescono a incastrarsi in questo passaggio Marche attivano da sempre altre esperienze mentre saremo Strasburgo alla fine so che varia un grandissimo evento proprio sul tema Dalla pace e vedremo di collegarci pur da remoto insomma ci sono davvero tante tante iniziative questa dell'iniziativa di Sammichele di Formazza con l'accoglienza Ucraina è importante ma ci sarà un viaggio del pellegrinaggio del Giubileo della speranza questa mattina la presidenza abbiamo di bere deliberato di partecipare dal primo al cinque di ottobre in Ucraina insieme a tante altre realtà
Anche del del mondo cattolico quindi ci sono diverse iniziative che si collegano con questa grande iniziativa che vogliamo vogliamo portare avanti e per la quale abbiamo ricevuto anche i il patrocinio di queste realtà che abbiamo invitato oggi ad aiutarsi a presentare l'iniziativa darei la parola
A Flavio Lotti se mi sente lo ringrazio per la partecipazione
Grazie
Grazie con i miei il pilota
A a tutti anche i giornalisti leggi che aiuteranno a raccontare supplire tenta davvero straordinario
Venti Fanna perché straordinario perché in Parma capacità di persone e poi esporre come così buio così segnato volta Andrea alle spiega ampia estetista pertanto dolore e insieme anche le vacanze in città da questo pulizia un tempo insomma così difficile
Sta approvando a costruire la pace che è un esercizio che abbiamo dimenticato perché purtroppo tanti decenni quel lavoro che i nostri padri e i nostri nonni avevano cominciato appare giusto all'indomani della fine della seconda guerra mondiale e che già permesso di vivere
Tanti anni in pace seppure con tante contraddizioni insomma a a ad affermare i diritti sacrosanti di tante persone
Purtroppo negli ultimi decenni si è smesso si è interrotto e oggi noi paghiamo le conseguenze
Della di questo lavoro che non abbiamo più fatto che le nostre istituzioni hanno smesso di fare e allora
Mentre molti reagiscono con l'indifferenza o reagiscono con la frustrazione e la rassegnazione
Le ACLI oggi il PCI ci dicono che pace lavoro camminano insieme
Il diritto alla pace il diritto al lavoro sono diritti essenziali ebbe per esistenziali della della persona umana potremmo anche recuperare uno slogan che abbiamo usato tante volte Non c'è pace senza lavoro e non c'è lavoro
Senza pace
Ecco questi due diritti sia quello della pace che del lavoro oggi sono fortemente minacciati dalla crescita esponenziale delle disuguaglianze
Su scala planetaria ma anche all'interno nel nostro paese della nostra Europa del nostro Occidente e e dall'aumento purtroppo incontrollato e quasi incontrollabile delle guerre e della corsa al riarmo ecco vale la pena di ricordarlo
Che il lavoro balla vitale bombe lo favoriscono il lavoro crea sicurezza e le bombe la distruggono la sicurezza
Ecco perché anche questa carovana sarà un'occasione per ribadire la la nostra ferma opposizione all'aumento della spesa militare
Perché aumento della spesa militare ce l'ha detto anche il Fondo monetario apparve nella giornata di ieri vuol dire comporta tagli in altri capitoli non non del bilancio pubblico
Non possiamo permetterci di aumentare ulteriormente il nostro debito il debito
L'intesa sulle nostre vite su quelli dei nostri figli e quindi inevitabilmente se ne spenderemo ancora altri soldi per le bombe per le armi dovremmo tagliare ogni agli investimenti sulla cura delle persone della salute distruzione l'educazione
E e poi soprattutto l'investimento sui nostri giovani e sul lavoro
Che idea di cui i nostri giovani hanno diritto e allora ecco perché
Non soltanto perché ci vogliamo bene perché ci conosciamo e e collaboriamo tra di noi ma ecco perché quest'anno più che mai la lavoro del delle ACLI della Carovana della Pace
Si intreccia con il lavoro preparatorio della marcia
Perugia-Assisi della pace e della fraternità che si svolgerà il prossimo dodici di ottobre e che sarà preceduta dall'Assemblea dell'ONU dei Popoli
Cioè un grande incontro della delle persone che siccome la parteciperebbe o no ci lavorano ecco questo è un tempo in cui molti amano fare propaganda
è ecco se uno crede veramente nella Pace ci deve lavorare e allora questa andare vincita in città
Con la Carovana della Pace sarà un anche questo un modo quasi un segno della strada che dobbiamo seguire tutti per cercare di ricostruire insieme una coscienza una cultura e una politica della pace navale senza di queste terre comunque elementi coscienza cultural politica non riusciremo a vincere le sfide che ci stanno dinnanzi grazie
Grazie grazie Flavio sicuramente insomma parteciperemo
Anche con delle nostre persone in particolare che arrivano dei Balcani all'Assemblea dell'ONU dei Popoli ed arricchire quell'esperienza e anche con l'Agorà dei giovani delle ACLI che essi collocata volutamente proprio a ridosso della marcia Perugia-Assisi ad Assisi proprio in quei giorni con oltre duecento ragazzi giovani che sono il servizio civile in formazione e i giovani delle ACLI
Convocati per per questa occasione per cui davvero credo che l'intreccio
Sia sia davvero virtuoso
Nasce adesso la parola a Sergio coordinatore della rete italiana Paci disarmo dove collaboriamo e aderiamo da sempre come come Acri e con questa iniziativa io ringrazio Sergio perché ha saputo cogliere diciamo lo specifico di questa iniziativa come apporto particolare delle delle ACLI dentro la varietà insomma di iniziative che per fortuna o purtroppo dipende dai punti di vista in questi anni in particolare la rete italiana pace disarmo a voluto e dovuto organizzare le quali abbiamo sempre cercato di di partecipare ma con questa carovana vogliamo provare a sottolineare questa dimensione appunto della del legame alla pace e lavoro per dire la quotidianità della destinazione da dimensione Della Pace nel nelle nostre vite grazie Sergio
Buongiorno buongiorno a tutti a tutti un carissimo saluto
RAI Emiliano Pierangelo ricordo che quando ne abbiamo parlato l'ultima volta eravamo sconvolti citati due seduti all'ombra a Marzabotto uno dopo aver fatto per la tremenda salita elezione
Tutti quanti in ogni caso contenti di essere lì una domenica
Di giugno a ma
Sostenere il diritto alla vita i cessate il fuoco a casa
Ma io dico guarda dico e questa è un'iniziativa bella la bene
Semplicemente bella vero aspettata ne avevamo parlato ce l'avevate annunciato già da da da tempo
E arrivata puntuale in un momento che appunto lo ha già segnalato Flavio non ci voglio tornare sopra un momento veramente drammatico
Un momento dove non è come Società Civile c'abbiamo messo tutto quello che potevamo
Mettere in campo da da quando è scoppiata la la cioè da quando il se data quel ventidue ventitré tipi febbraio quando la Russia invaso l'Ucraina
Ma oggi io vorrei dire che
Oggi è il momento della politica al momento dei fatti io credo che voglio cogliere anche in questa occasione qui per dire quanto aspetti erano in quanto è fondamentale che adesso le le nostre istituzioni facciano qualcosa per fermare queste guerre per fermare quello che sta succedendo punto abbiano inciso gite in Cisgiordania ma anche nelle città ucraine e anche in Africa in Sudan due minuti e hanno oltre a fuoco nei rapporti
Pronto
Pronto forse c'era un'interferenza
Posso continuare
Non pronto però nidiata guidati un ritorno per cortesia
C'è un piccolo
Mi sentii sì adesso sì
Vai vai
Okay sì sì rigo a diciamo sull'assoluta necessità che ci sia appunto utilizzino educazione una presa di posizione del deciso che da parte delle sezioni e questa la la la carovana credo che sia anzi o il come quello che abbiamo visto nuovi la la la scelta invidiata vivi sostenere non solo con il logo ma sostenerla praticamente a scrivere
Le le tappe aspra delle tappe della carovana possa alle altri e perché vogliamo continuare a incalzare le vostre istituzioni affinché prendano documentalmente in modo Carone con la strada della pace
No è fondamentale imprese non si può più attendere in questo voglio vorremmo voglio ribadire che tappa per tappa faremo il possibile renderla più partecipata possibile che sia un momento di dialogo di confronto tra tumore anime diverse
Sensitività diverso perché appunto tutti quanti insieme condividano questi obiettivi che
Ormai imprescindibili che che hanno una ricaduta diretta diretta al e sul mondo del lavoro
Il mondo del lavoro la forma e la pax restando insieme
In modo in inscindibile alla questione dei diritti
Non è solo il diritto al lavoro come giustamente veniva ricordato nascono anche i i diritti del lavoro perché non è il lavoro qualsiasi ma sono i diritti del lavoro e la sicurezza coperto andare al lavoro e
Tornare a casa don essere vittime di incidenti sul lavoro cosa che in Italia o o pesante il sacrificio
Viene lasciando attenuto in termini malattie incidenti morti nuovo
E e la pace senza asilo lo abbiamo visto e dopo vediamo senza condizione
Di libertà l'accesso ai diritti li confidenza di democrazia don è possibile a bere un pieno accesso Wi al lavoro e ai diritti inseriti nel nel lavoro
In questo il
Credo che uno dei libri ENI e si dovrà toccare nelle Raffaele anche
Che cosa ci viene prospettato quindi occupazionali appunto
Di qualità del lavoro di che cosa andiamo già felina del ma noi non possiamo
Far sì che chi va al lavoro ambiente Riccardo che o produrre qualsiasi cosa o non c'è più lavoro lo lo abbiamo visto con ogni opera a Domus dopo nella fabbrica che produce il bomber abbiate pure lui
Che che occorre vorrei relazionarsi questi fumatori
Senza far ricadere su queste persone la responsabilità che non è loro mai di di
Al dovere di costruire offrire delle opportunità dentro una politica industriale che sia sostenibile in termini ambientali sociali ma anche e sia costruttrice di pace eccellenti si vanta ai gestire in un'economia
Di pace un'economia disarma
Ecco e e
E questo è il momento il momento per andare a parlare e andare a parlare delle città diceva benissimo occorre andare nei luoghi di lavoro ma non solo dei luoghi di lavoro ma nei tanti circoli bene ma Rocchi
Delle sedici dei partiti colleghi con le associazioni imprenditoriali tre
Noi dobbiamo giusto netto non segnalava rapita anche da chi fa la Fondazione le dobbiamo lavorare sulla cultura della pace
Ricordate anche alcuni dati tra di voi no che di investimento nella nella fabbrica delle armi è un investimento che non pare in termini occupazionali le e non pagherà anche in termini di diritti quasi per le condizioni in cui debbono essere
Tra cui vengono obbligati chi lavora in quei in quei comprarli farà noto
L'investimento di euro inutile delle dell'industria militare produce medaglie cinquanta centesimi termini
Quindi occupazionale diritto razionale quando invece abbiamo anime che non ci sono solo indici di natura di parte ma stime disse
Rutelli il sistema internazionale
E dell'OCSE che invece mi devono del del sociale ed è un dato è un dato economico
Sicuramente eloquente Sergio effettivamente
Sì ecco e quindi farmaco o a concludere e non voglio rubare troppo tempo ma noi come di di terremmo che ne aveva associate alla equità della pazzia zavorra tante città razzista sono state Quinzio a e sarà questo senza dubbio commento di crescita rifiuta quantità no di tutto il movimento per la pace Carlo
No e sarà un momento di pressione affinché nei nostri istituzioni facciano la cosa giusta cioè finalmente vengono opposizioni contro una corsa al riarmo Dini s'
O mettano in campo tutte le risorse necessarie per fermare le guerre e soprattutto per salvare le vite per proteggere la popolazione civile di chi vittima di queste guerre grazie e buon lavoro grazie a Sergio
Grazie davvero anche per tutto il lavoro che svolge nel nel coordinare la Rete
Don Bruno Loi siam partiti con questa idea
Anche dopo un invito che somali indimenticato per noi il Papa Francesco c'è rivolto nell'udienza che abbiamo fatto lo scorso primo giugno due mila ventiquattro reati siano voci di una cultura della pace uno spazio in cui affermare che la guerra non è mai né evitabile mentre la pace è sempre possibile
E poi da lì sono con Emiliano in vista di un congresso che abbiamo dedicato al coraggio della pace abbiamo maturato questa idea di questa grande iniziativa che vede appunto il patrocinio di una straordinaria rete quella degli uffici diocesani di pastorale sociale del lavoro con i quali vorremmo appunto incontrarsi del di tappa in tappa mentre attraversiamo attraversiamo l'Italia anche assumendo questo
Invito che don Bruno ci dice almeno a me spesso mi raccomando prestiamo attenzione perché nelle dinamiche del mondo del lavoro effettivamente si sta rilevando che c'è una trasformazione una conversione delle attività produttive verso appunto la produzione bellica don Bruno a te la parola
Intanto grazie grazie dell'invito vengo sempre volentieri qua
Questa iniziativa è molto interessante perché risponde a una domanda che normalmente non ci facciamo e che però bisogna farsi e la domanda è a chi tocca fare la pace
Manda banalissima però dentro noi abbiamo subconscio che dice tocca i capi di Stato tocca a quelli che hanno responsabilità e poi siamo lì stiamo lì e dentro di noi cominciamo a
A a parteggiare a diventare no prendere posizione questo il giusto questo buono questo il cattivo e quindi l'idea invece di una pace che nasce dal basso come è stata presentata è quanto mai opportuna cioè
Quasi che noi paradossalmente non ci siamo accorti ma in questi anni le guerre che ci sono succedute che oggi sono a macchia d'olio sono sempre più allargate queste guerre sono state rese possibili grazie a una condivisione di base molto forte cioè siamo stati anche se non ce l'hanno detto ci hanno tuo lati dentro alla logica della guerra
Quindi siamo stati arruolati anche senza l'elmetto in testa però sostanzialmente le logiche e che abbiamo respirato sono sempre state logiche spesso di soluzioni violente delle questioni di mai confronto aperto ma il dialogo ma il riconoscimento dell'altro
Sempre il tentativo di dire chi ha un voto in più comanda e decide senza schiacciando l'altro queste logiche
Sono logiche che sostanzialmente abbiamo ispirato a volte magari anche appoggiato e che hanno portato questa cultura della guerra
Allora noi oggi dobbiamo fare un'operazione esattamente inversa cioè Avola mento per la pace che è noto lamento culturale
Ed è uno ad un lamento che chiede appunto un passaggio di coscienza in coscienza cioè oggi e quindi questa visione insomma del attraversare i territori
Cercare di incontrare le persone cercano di fare riflette le persone di attraverso momenti di incontro di esperienza è quanto mai opportuno appunto per quello che che ricevo tutto questo confluisce nella richiesta che papa Leone quattordicesimo
Affatto ai vescovi italiani il diciassette giugno scorso se voi andate a leggere quel in quel testo discorso che ha fatto i vescovi italiani lui ha detto ci deve essere un impegno educativo per la pace
Che ha metteva in gioco chiamava in causa un po'tutte le varie realtà quindi le diocesi e parrocchie ma anche le associazioni movimenti e tutti quindi noi ci dobbiamo davvero sentire in questa grande opera di educazione formazione
A una pace disarmata e disarmante come è stato ricordato citando appunto il saluto iniziale di leone
Quindi
Questo è il l'orizzonte in cui che mi sento davvero di elogiare
E ed in un contesto come quello che viviamo oggi quindi qualsiasi iniziativa esperienza porti avanti davvero una cultura della pace questo
Ci ci deve appunto vedere impegnati e quindi
Davvero benedico comunque di vero cuore questa questa iniziativa l'altra questione e che è stato già sottolineato più volte il tema del lavoro
Quindi associare pace lavoro
Qui ci sono due questioni
Uno la prima questione appunto che il lavoro nella visione della dottrina sociale sempre di più è un lavoro che costruisce il mondo lo identifica
Cioè costruisce relazioni produce cose che permettono alla vita di di essere promossa di essere valorizzata quindi allora tutto questo noi oggi dobbiamo aggiornarlo in termini abbastanza più rigorosi rispetto al passato in passato il lavoro sostanzialmente ci siamo detti va bene lavoro e l'attività umana che tu
C'è qualcosa no
Non è più così
è la produzione in qualcosa ma che serva per la vita
Allora produzione di armi produzione che distrugge inquinamento smisurato i territori che porta tumori e così via e alcune attività umane dobbiamo chiamarle così non sono più lavoro
Quindi sarebbe interessante associare appunto la cultura della pace anche una seria cultura del lavoro
Che in mette insieme il lavoro la salvaguardia del creato l'accusa del creato mette insieme il lavoro come esperienza sociale
Che valorizza le persone da loro dignità non solo perché le riconosce attraverso uno stipendio ma perché anche permetteva loro di fare qualcosa che costruisce il mondo futuro
E non che crea le condizioni per la distruzione del mondo stesso e questo è un primo tema importante
Perché come è stato ricordato in questo è epoca di conversioni e riconversioni di attività lavorative
Vedo che è citata sempre quella del della Sardegna ma ormai in Italia ne abbiamo in ogni angolo ma sono passate in maniera alla chetichella
Ieri era una riunione a Camaldoli un monaco mi ha un po'destabilizzato in con la sua riflessione diceva però mi sento di riproporla anche qua
Mi diceva dobbiamo stare attenti perché nella storia tante volte tanti silenzi accettazioni di piccole cose hanno creato il peggio
Cioè anche l'accettare ma si va bene se oggi il lavoro è questo qua che cioè serve produrre
Cosiddetta difesa ma sappiamo che poi non è proprio così
Ecco creiamo quelle condizioni appunto per una economia di guerra notturno non per un'economia di pace quindi
Abbiam bisogno appunto di guardare a questo e dall'altra parte anche di capire che il lavoro
è un luogo di vita e li si crea si possono creare quelle basi fondamentali appunto per una cultura della pace in mi riferisco al valore fondamentale della fiducia
Perché ci sia pace serve fiducia
E oggi abbia bisogno di ricostruire questo elemento dentro non so società
Manca la fiducia manca l'istituzione delle azioni ordinarie per cui noi rischiamo volte di chiedere la pace in media alta siamo armati dentro
E non creiamo non costruiamo luoghi di fiducia anche i luoghi di lavoro
Sospetti competizioni eccessiva
Quindi portare il tema della pace luoghi di lavoro e il quanto fondamentale
E non è detto che ci dicano di no cioè anzi oggi chi vive luoghi di lavoro sa bene che appunto in quell'uomo dice bisogno ancora di più di questo chiudo
Dando i due indicazioni di metodo sul lavoro primo son due indicazioni che Vendola Mazzolari quindi così c'è la ce ne facciamo dire da un esperto di pace
Mazzolari scrive nel Tu non uccidere il cristiano è un uomo di pace non un uomo in pace
Allora voi questo viaggio lo dovete fare nell'inquietudine
Non da persone che dicono abbia le soluzioni in tasca non li abbiamo perché se no saremmo già nell'inquietudine di aiutare questo mondo appalto dire di meglio rispetto alla guerra
Questo è il travaglio no delle coscienze che noi siamo in questa stagione
Qui dobbiamo essere degli inquieti
Non pensare che noi siamo quelli che arriviamo noi risolviamo no
Dobbiamo portare in i territori un'inquietudine che l'inquietudine di chi non sta seduto a guardare che nel mondo la gente si Scanni che i bambini vengano uccisi che la disumanità cresce a misura
Sempre di più ma noi dobbiamo stare dentro e ai processi
E imparare abitare i conflitti della storia e saggista denti processi
Cercando appunto di fare lievitare quell'esperienza che i conflitti
Verso soluzioni di dialogo di pacificazione e di incontro di relazione di amicizia sociale chiamatela come volete voi però che il tema sia quello di una costruzione
Quindi questo è
Lascia citazioni Mazzolari e che mi ha sempre fatto pensare impormi mi mette sempre in crisi che a un certo punto lui in un suo testo ma è un articolo penso sulla sua rivista adesso
Scrive che la pace bisogna imparare la pace autentica quando tu impari a chieder l'anche per chi non la merita
Ok
Quindi imparare a chiedere la pace anche per chi non la merita per chi fa di tutto per la guerra per chi cerca di portare avanti appoggiare economie di guerra perché ecco noi dobbiamo essere capaci di costruire la pace perché abbiamo la certezza come è stato sottolineato in alcuni interventi che la pace
Va promuovere la vita di chi è spesso e dimenticato messo in margini
Ignorato chi non ha voce cioè praticamente la popolazione civile abitualmente questo
Quindi
Dobbiamo appunto imparare costruire la pace in maniera ostinata conosco questa pace nostra ostinazione Mazzolari Anna
Del chiede l'anche per chi non la merita significa però che anche noi dobbiamo veramente disarmato sì i luoghi di vita nel negli stili che con cui viviamo
Cioè la cultura della pace della CDL inondare tutti
Perché solo così riusciamo a non fare in modo che la pace si semplicemente qualcosa di detto generico o di invocato come qualcosa campato in aria
Ma come qualcosa invece che intercetta una Milito profondo della nostra vita
Cioè il fatto di essere riconosciuti e di riconoscere l'alto
Ecco quindi che la mia vita merita tutto lo spazio
Che che che che intende a vere di sogno di ma anche la vita dell'altro merita tutto lo spazio e solo nell'interazione nel riconoscimento reciproco abbiamo un futuro
In questo senso ecco non dobbiam costi la pace solo con chi la pensa come noi ma dobbiamo davvero metterci a a a creare cultura di pace anche con chi non la merita grazie
Grazie don Bruno davvero per queste parole sono anche per questo
Richiamo una radicalità evangelica sono espresse in queste indicazioni di di don Primo Mazzolari che credo Emiliano stanno a fondamento di questa iniziativa e che si vede sono impegnati ad essere costruttori appunto di pace
In questi luoghi che andremo ad attraversare e e lo faremo anche con questa vocazione che le api hanno di essere un movimento sociale educativo di svaligiare un po'le coscienze che forse anche le nostre
Sono state narcotizzati e da questo da questo periodo credo che non serva la fine dei tempi
Per guardarci dentro credo che basti Gaza
Come giudizio universale io credo che basti casa
In questi mesi insomma dei bambini uccisi mentre sono in fila per un pugno di riso ha ragione il cardinale Pizzaballa lì sotto in quelle macerie c'è c'è Gesù insomma siamo sabato santo
Per cui davvero credo che questo richiamo forte fonda questo nostro attraversamento che cercheremo di fare con tutte le nostre energie per portare poi un messaggio politico questo sia le istituzioni
Europee TAR Strasburgo
Grazie Pierangelo ma grazie soprattutto per aver preso in mano questa iniziativa di programma dell'associazione che nasce appunto anche da da non sto congresso ecco delle riflessioni che abbiamo fatto dalle nostre inquietudini
Nando assortite del coraggio e della pace una vasta vuol dire avere questo coraggio se avere virtuale che ci fa proprio male etnico Merisi riuscire accusare nostro cuore grazie Simona che si è fatta carico punto
Dell'organizzazione se dall'inizio non sa quello che gli succederà perché i prossimi mesi saranno l'incubo per lei ma mesi per l'esame una cosa bella
Rivediamo questo momento
Veramente ecco di di di di di impegno insieme grazie Menna kitsch aiutato in questa conferenza stampa Sergio Flavio a don Bruno sono tre persone non lo dico per circostanza che oltre a essere amici dell'associazione che si impegna a non punto il loro ruoli istituzionali e con persone di cuore sono troppo testimone del nostro tempo il tempo feroci difficile ecco hanno sempre portato avanti soprattutto la bandiera della pace con tutto quello che c'è dietro ecco sapendo bene ce l'hanno dimostrato
Con le loro loro parole cosa vuol dire costruire la pace costruirle insieme costruirla soprattutto con chi ha creato le condizioni la guerra ecco cercare di convincere né con questa carovana ringraziamento ecco scusate anche tutti i territori che si sono messi a disposizione per le iniziative mi stanno chiamando turche qua sano c'è un fermento ecco anche nella sezione e perché come in tutte le buone occasioni anche liste come un po'di la posso dire come quella palla di neve che poi diventa valanga ecco e mi auguro che sia questa valanga di pace che in onda un po'alla nostra associazione non solo perché lo facciamo anche per note che anche nella nostra cultura i nostri soci nostri ambienti bisogna parlare ancora più di pace in quanto lo si faccia in questo momento no quindi bisogna veramente
Aiutarci quindi non lo facciamo solo per gli altri per dimostrare qualcosa ma facciamo anche soprattutto per creare una coscienza in sé interno all'impegno
Un impegno un impegno comune
Lo facciamo perché la pace l'unica soluzione perché oggi bisogna vincere la pace non vincere la guerra
C'è la fase penso più banale che che si possa dire in questo periodo è si vis Pacem Parabellum no prepara quella guerra se vuoi la pace essa penso sia una banalità estrema che usa anche la politica purtroppo
Mare e è quella banalità che poi diventa anche la banalità del male perché se ne facciamo
Entrare nella nostra cultura questo tipo di impressioni
Diciamo fatto innanzitutto antistorico perché dove si è preparata ma la guerra poi si è fatta una guerra in qualche modo ma soprattutto dobbiamo dirci che negli ultimi vent'anni le nostre democrazie o hanno deciso di esportare la democrazia usando le armi
Hanno avuto soltanto degli insuccessi hanno creato soltanto uguale questo è un fatto pratico ma poi Ciampi un altro fatto che io dico la nostra cara amata
Europa che per preparai la guerra si sarebbe una legittimazione popolare che oggi non mi sembra ci sia mi sembra che le persone vogliano prepara la guerra non c'è questa legittimazione popolare a prepararsi alla guerra e non c'è una ragione pubblica per la guerra
Perché la sicurezza è un'altra cosa
Rispetto al tema della guerra
Oggi noi diamo la colpa diplomazia che Maccanico Mazzia ma non è che manca di con un anziano Maccanico Maggi mancano i politici ma anche alla politica e la politica che sta fallendo perché sceglie la semplice facile
Strada delle armi rispetto a quella più complicata complessa della diplomazia
E uccide decenni e decenni di storia della della nostra e mondi de de de della Della costruzioni di di via Di Pietro di diplomazia non siamo quelli della pace così cono con i figli dei fiori andiamo agirò tanto per raccontarsi ora però anche due pulmini tutti colorati non è questo il fatto no e chiediamo che ci sia la diplomazia in azione quando si sono dei conflitti
Che o che si stanno preparando dei conflitti era diplomazia che può risolvere cioè non sono non sono reati questo connubio col lavoro è fondamentale perché lavora e la nostra vita
E anche la nostra vita democratica non soltanto quella di sussistenza della razionalmente la nostra vita democratica su una nostra repubblica non sarebbe fondata sul lavoro oggi le industrie si stanno preparando a questo
A queste ignizione di di di Investimenti sul tema delle armi guardate saranno problemi nuovi poter riconvertire queste industrie da darmi in industrie invece di una cultura di pace e lo diceva Sergio io i dati di Greenpeace che sono disarmanti no proprio per un un miliardo di euro investito in armi il PIL che ne viene fuori sono settecentoquarantuno milioni e tre mila posti di lavoro
Quindi tu perché mia posti lavoro penso di fare chissà che cosa quel dato è lo stesso miliardo investito il PIL produce umiliato e novecento mila euro e dieci mila posti di lavoro se lo investiamo
Nel nella Green economica altrettanto se investiamo in sanità istruzione pubblica questi sono dati sono dati veri
Invece noi stiamo decidendo di spendere nei prossimi dieci anni circa quattrocento
Miliardi di Euro in più
Una cifra enorme queste sono trecento quattro cinquecento che dice ma sono centinaia di miliardi che dobbiamo spendere in più no dopo questa riunione all'Aja
Con la NATO per arrivare al cinque per cento del PIL quindi ecco due ragioni che da sole fanno fanno la differenza
E poi c'è un altro aspetto noi di varesini sono tante purtroppo entrata nella nel nostro muta nel non nostro nel nostro linguaggio quel ventiquattro febbraio quando Putin ha deciso di invadere arbitrariamente l'Ucraina ha aperto un vaso e abbiamo visto che di guerre
Ce ne sono tante sostenitori minimi nel nel mondo no
Però adesso ci sono anche due situazioni
Che che gridano anche la nostra umanità io non vorrei vivere quella generazione che poi nei libri di storia si è detto c'è stato un genocidio a Gaza che noi siamo stati gli indifferenti
E noi non abbiamo fatto nulla
Anche perché le elezioni di quella guerra se si può chiamare così di quell'azione non ci sono più
Non c'è un'azione una ragione strategica politica militare oggi che giustifica quello che sta avvenendo
E soprattutto manca una prospettiva manca un'idea un un punto di caduta per dirci che cosa potrebbe succedere ecco noi non vorremmo essere
Chiamati comunque gli spettatori inermi che non hanno fatto nulla
In una situazione in una situazione del genere eccetto richiamo a tante altre situazioni come l'uccisione di civili ucraini da droni che arrivano da tutte le parti che cercano di fiaccare la resistenza di un popolo
Forte come quello come quello ucraino quindi le guerre vanno vanno
Chiuse anche perché ne viene della nostra umanità
Ed è da nostra umanità e soprattutto perché
Lo vogliamo i popoli lo vogliono e quello che su cui dobbiamo investire e la costruzione veramente della pace
E noi ci proviamo ne siamo ci mettiamo in cammino facciamo i viandanti non risolveremo il problema dei conflitti mondiali assolutamente mi spiace se delude le aspettative di qualche attivista
Ma noi cerchiamo solo di mettersi in cammino come dei viandanti se tende andare nei luoghi cercare di fare rete di sollevare questo problema perché la pace come la democrazia si costruisce dal basso
Costruisce nelle relazioni e dobbiamo rinvigorire queste relazioni dobbiamo portare delle parole buone dobbiamo benedire il nostro tempo no cioè costruire un tempo buono partendo proprio dal
Dalla nostra azione per questo io mi auguro veramente come associazione potremmo risponde mi auguro che la nostra chiesa si accompagni inaugurò che
Le associazioni con il quale abbiamo sempre costruito reti ci vogliono accompagnare questa non ne la marcia
Dei reati si rassegnava le responsabilità certo ma vuole essere un cammino offerto offerto a tutti per portare e la pace perché la passi riguarda tutti e come diceva appunto
E don Bruno citando o Mazzolari la pace sulla faccia se dobbiamo fare con tutti anche con chi ha un altro concetto di pace perché o la pace di tutti o la pace di nessuno quindi ecco
Mettiamoci in cammino facciamolo con entusiasmo facciamolo superando
Le fatiche soprattutto coinvolgendo più persone possibili vi ringrazio e poi cerchiamo proprio di mandare questo messaggio anche politico perché dalla politica che le cose possono cambiare il di noi abbiamo voce in capitoli e quindi cerchiamo di spendere tutte le nostre energie per questo grazie
Grazie
Grazie emiliano anche per avere insomma ideato e ci sproni sempre
A portare avanti anche questa iniziativa chiedo la regia di proiettare l'ultima slide dove anche insomma visivamente si comprende come queste iniziative di programma Suma ha visto il coinvolgimento di tutte le realtà del nostro sistema
Del nostro sistema che credo che sia una bella rappresentazione della varietà Papa Francesco si diceva appunto siate siete multiformi e inquieti insomma quindi per tornare
Insomma a un a al richiamo di di don Bruno in questo passaggio noi lasceremo a tutti una consegna anche un compito simboleggiato da una semplicissima piantina di ulivo
Che chiederemo i nostri territori di piantare in un luogo simbolico della loro città della loro realtà
Da far crescere da prendersene cura somma chiederanno le nostre riterrà o le nostre altri colpi come si pensi si prende cura che pure segnano delle tappe durante durante questa carovana davvero
Sarà un modo anche davvero per lasciare un segno di questo di questo passaggio come vedete tutte le realtà non riesco a citarle tutte davvero
Sono coinvolte in questa in questa iniziativa e anche ringrazio i nostri partner tecnici Grimaldi mica pensate questa cosa bellissima un chi doveva serigrafare i due pulmini che comporranno la carovana quando ha capito di che cosa si trattava ha detto no a questa cosa l'offriamo noi perché troppo bella
E quindi noi abbiamo fatto un ovviamente una serigrafia molto importante però davvero li ringraziamo così come vittoria che insomma o altre realtà e inetto a alcune nostre realtà delle o senza nemmeno chiedere hanno donato anche concretamente
Risorse per sostenere questa questa iniziativa per cui davvero grazie so che ci metteremo tutta la nostra energia grazie soprattutto i territori che ospiteranno ai volontari le volontarie che parteciperanno a queste esperienze i nostri ragazzi in servizio civile sarà per loro un'esperienza io credo qualificante e ringrazio da ultimo ma non per ultimi insomma hanno organizzato già questa conferenza stampa chiara
Pazzaglia e tutto il suo staff della comunicazione perché sarà anche questa un'esperienza che ci insomma impegnerà molto nella comunicazione esterna per non restare resti rischiare di restare chiusi
Nel nostro nel nostro Bush sarà un'esperienza di ascolto ma anche di proiezione sulle sulle sterno del messaggio della pace grazie ancora a tutti vi aspettiamo nelle tappe della carovana
Grazie Sergio Flavio con Bruno grazie ci vediamo lungo il percorso
Grazie può
Messi
No