Udienza pubblica della Corte costituzionale

Un giorno un giorno siamo già ma il giudizio al numero uno del ruolo
Ordinanza dodici del due mila venticinque ordinanza diciassette gennaio due mila venticinque Consiglio di Stato ministero che la cultura contro Matteo Lampertico S.r.l.
Matteo Lampertico S.r.l. avvocati Giuseppe Calabi Alfonso Celotto
Il giudice Patroni Griffi per la relazione grazie
Il Consiglio di Stato dubitare in riferimento agli articoli tre il primo comma nove il primo il secondo comma e novantasette secondo comma dalla Costituzione
Della legittimità costituzionale l'articolo sessantacinque comma quattro bis secondo periodo del Codice dei beni culturali
Siamo nell'ambito del procedimento di esportazione semplificato quindi non previa autorizzazione ma su dichiarazione dell'interessato
E la controversia riguarda lo specifico caso dell'oggetto di otto ore non vivente realizzato da più di settanta anni di valori inferiori a tredici mila cinquecento euro
Il Consiglio di Stato dubita della legittimità costituzionale della disposizione in quanto questa limiterebbe
Il potere dell'ufficio di esportazione di avviare il procedimento per l'apposizione del vincolo culturale al solo caso di cui all'articolo dieci comma comma tre lettera d bis quindi nella sola ipotesi in cui la cosa presenti un interesse culturale
Che Soirée eccezionale per l'integrità e completezza del patrimonio culturale della nazione
E non anche se rientri nelle altre tipologie di cose che ai sensi dell'articolo dieci comma tre dello stesso codice possono essere dichiarate di interesse culturale
Le vengono viene la nuovamente censurata per lesione del principio di ragionevolezza intesa come ragionevolezza di sistema direi
Perché la disciplina codicistica sulla medesima cosa di rilievo culturale che occorre non vivente di oltre settant'anni di valore inferiore a tredici mila cinquecento euro
Consentirebbe o all'opposto impedirebbe l'apposizione del vincolo a seconda del contesto procedimentale
In particolare se l'oggetto d'arte intercettato dall'amministrazione culturale nello svolgimento degli ordinaria attività di tutela
Potrebbe essere assoggettato a vincolo in qualunque delle ipotesi dell'articolo dieci comma tre
Diversamente se lo stesso agente conosciuta dalle amministrazioni in esito alla presentazione della dichiarazione di esportazione potrebbe essere vincolato solo se qualificato come beni di cui alla lettera d bis l'articolo dieci comma tre
La seconda censura riguarda il principio di tutela del patrimonio culturale venire articolo nove perché l'impedimento alla dichiara abbellita del vincolo e la conseguente esportabili ITA delle cose mobili che entro le tipologie
Elencate nelle altre lettere del comma tre diverse quindi da quella del di bis danneggerebbe il patrimonio culturale italiano la terza censura riguarda la vero la lesione dell'ultrà del principio di parità di trattamento
Perché l'Ina punibilità del vincolo e dunque l'impedimento all'esportazione per le cose diverse da quelle di cui all'articolo dieci comma tre di bissa darebbe luogo a un'irragionevole regime differenziato
Tra le varie fattispecie nonostante il codice non faccia distinzione tra le varie categorie indicate nel comma tre sia nella disciplina generale dell'apposizione del vincolo sia per quanto riguarda il procedimento esportazione per il giudice costituzionale si è costituita la società proprietaria del dipinto chi ha chiesto in prima battuta che questa corrisponde rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia per accertare la compatibilità col diritto dell'articolo sessantacinque beni culturali nella parte in cui fissa una soglia eccessivamente bassa per distinguere tre ben esportabili previa autorizzazione ebbene esportabili
Nella procedimento semplificato cioè su dichiarazione o in subordine la restituzione degli atti al Consiglio di Stato perché sia il Consiglio di Stato a valutare all'opportunità la necessità di sollevare la medesima questione pregiudiziale
In seconda battuta la parte privata hanno mandato la declaratoria di inammissibilità delle questioni di violazione dell'articolo nove primo comma novantasette secondo comma per carenza di motivazione
E nel merito di non fondatezza di tutte le altre questioni non è intervenuto il Presidente del Consiglio
Allora per la parte privata prego nei limiti previsti dal Regolamento quanto alla durata della difesa prego
Certo presidente grazie
Stamattina vi ruberò qualche secondo in più perché è una questione a nostro avviso molto importante proprio di Filosofia dei beni culturali apparentemente la questione sembra normativamente intricata perché una questione fatta tutta di rinvii
Del Codice ad altri articoli del Codice ma siamo proprio al fondo dell'articolo nove ne sappiamo non devo ricordarlo a voi che fra i principi fondamentali roba non è Paese di tema forse presa ambitissimo l'articolo nove perché veramente in quell'epoca parlare i tutela dei beni culturali era veramente un concetto molto avanzato ricordiamo anche però questa importante che il testo originario dell'articolo nove parlava di protezione dei monumenti poi ci fu tutto un dibattito fra Concetto Marchesi relatore e Togliatti per dire che protezione era troppo ristretto bisogna parlare in tutela perché la tutela e più ampia tutela non dei monumenti ma del patrimonio
Che cosa significa tutela tutela significa due cose significa sia la protezione del bene ma anche la valorizzazione questo dice benissimo il Codice dei beni culturali quando proprio declina le due forme
Queste due forme ovviamente nella valorizzazione del bene c'è la fruizione c'è la circolazione la disponibilità del patrimonio che tutelare un bene
Culturale non è solo tenerlo chiuso in un cantinato ma anche farlo vedere e quindi farlo circolare il nostro punto è proprio questo articolo sessantacinque del Codice la circolazione dei beni culturali
I beni culturali possono essere pubblici come sappiamo e quindi anche in regime pubblico o possono essere privati
Quando un bene è privato il bene se di interesse pubblico può essere notificato la notifica può avvenire in due casi quel richiamo all'articolo dieci per particolare interesse opera eccezionale interesse
Capiamo proprio nel senso testuale che ovviamente l'eccezionale interesse e molto raro
Mentre il particolare più comune
Arriveremo a dire che la notifica del bene culturale per come si è configurata nella nostra prassi amministrativa e diventato un peso per il bene culturale
L'abbiamo anche scritto e non tanto una forma di tutela perché
Arriviamo alla questione di costituzionalità
L'articolo sessantacinque del Codice prevede che in determinati casi soprattutto quando non
Opera di non vivente da più di settant'anni sotto la soglia di tredici mila euro il bene possa circolare non con un'autorizzazione dell'amministrazione ma semplicemente con un'autodichiarazione cui nasce la nostra questione
La Madonnina diffusi è un bene ritrovato a Genova vale nove mila euro stava per essere esportato viene dichiarato dall'amministrazione di particolare interesse perché perché nel due mila diciotto vigeva un Regolamento decreto ministeriale che consentiva l'amministrazione la sovrintendenza di bloccare l'esportazione sia per i beni di particolare interesse sia per quelli di eccezionale interesse
Rinasce la nostra questione la questione della ditta Lampertico
Proprio come questione di Filosofia
La legge consente solo per eccezionale interesse la notifica per esportazione invece il decreto ministeriale per particolare interesse andiamo al TAR il TAR accoglie questa visione potremmo dire aperturista
Ritiene illegittimo il Regolamento e quindi ritiene che non sia da vincolare questo bene
La questione arriva al Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato invece
A nostro avviso capovolge completamente la questione dicendo no non è sbagliato il Regolamento mai sbagliata la legge perché la legge
Nell'articolo sessantacinque che rinvia l'Artico
Quattro bis del comma dieci
è troppo aperturista dobbiamo essere più conservatori dobbiamo consentire all'amministrazione di vincolare anche i beni di parti ora interesse per quanto beni sotto soglia
Ci dicono i la parte privata che di queste Madonnina veramente in Italia ce ne sono decine centinaia che cosa accade
Questa è la nostra visione parlava giustamente il giudice relatore di ragionevolezza di sistema per come posta la questione secondo noi è totalmente irragionevole perché perché consente all'Amministrazione di tutelare fra virgolette protegge nell'ottica costituzionale ancora più beni però in questo modo il bene viene bloccato
Basta che chieda da qualunque antiquario oggi la notifica
è vista veramente come un danno enorme per un bene perché perché l'Italia non ha l'obbligo di acquisto come alla Francia quindi se io la mia Madonnina che viene vincolata quel bene non circola PV ma addirittura è mia responsabilità di privato
Di averne la piena tutela anche penale quindi che cosa fa normalmente un antiquario quando un bene vincolato lo mette in un cantina
E lo lascia lì temendo che non ci piova sopra perché altrimenti alle sue responsabilità quindi notificare troppi beni significa bloccare
Obbligare all'oblio il bene culturale ecco allora la radice della questione a nostro avviso la questione per come sollevata dal Consiglio di Stato è una questione infondata
Perché i porterebbe a una visione ancora più
Conservatrice miope rispetta l'articolo prescritta dalla Costituzione
Della tutela dei beni culturali che diventa solo protezione non valorizzazione ma allora noi in subordinata non serve che qui mi dilungo chi ha ricordare la doppia pregiudizialità quindi la possibilità di andare direttamente corte di giustizia c'è un enorme blocco alla circolazione dei beni rispetto all'ambito europeo perché
Gli altri Paesi europei per i beni
Di poco valore hanno una normativa molto più favorevole di semplificazione
La Francia la Germania hanno soglia trecento mila euro
Cioè un bene sotto i trecento mila euro io antiquario lotto dichiaro lo faccio circolare ovviamente resta nell'ambito UE sono beni tracciati se poi si scopre che quel quadro da Caravaggio riprendi sempre se in ambito UE
La Spagna a soglia cento mila euro
Quindi si crea a nostro avviso sull'articolo sessantacinque una lettura anticoncorrenziale e anti comunitaria quindi non c'è proporzionalità c'è disparità di trattamento rispetto agli altri Paesi quindi nel proprio a favore della valorizzazione della protezione di assicurazione e beni culturali riteniamo che non basta dichiarare infondata la questione ma che vada portata alla corte di giustizia per uniformare il nostro mercato al mercato europeo ricordiamo negli ultimi dieci anni con questa normativa restrittiva
L'Italia ha perso il primato di mercato dell'arte che invece è passato alla Francia con questa normativa più aperturista che crea disparità quasi una discriminazione a rovescio
Per voi
Grazie
Ci sono domande sarà deciso da Rio dieci avvocati
Chiamiamo il giudizio al numero due del ruolo
Ordinanza trentadue del due mila venticinque ordinanza quattordici gennaio due mila venticinque Tribunale di Roma
PPI a contro ordine degli psicologi del Lazio PPA avvocati Paolo Mazzoli Giovanni Caprara per ordine degli psicologi del Lazio avvocato Paolo Caruso
Buongiorno avvocato tipo meglio
Nella relazione la giudice San
Grazie presidente
Con ordinanza del tredici gennaio due mila venticinque il Tribunale di Roma sollevata in riferimento all'articolo tre della Costituzione è questione di legittimità costituzionale dell'articolo ventisei comma tre
Nella legge diciotto febbraio mille novecentottantanove numero cinquantasei recante l'ordinamento della commissione di psicologo
Il quale stabilisce che la radiazione dall'albo degli psicologi è conciata di diritto quando l'iscritto con sentenza passata in giudicato è stato condannato a pena detentiva non inferiore a due anni per reato non colposo
Il rimettente espone idonee decide sull'impugnazione proposta da uno psicologo avverso il provvedimento con il quale il Consiglio dell'ordine degli psicologi del Lazio in ossequio l'operetta disposizione ha disposto in via disciplinare la sua radiazione dall'albo
Proprio richiamando il fatto che lo stesso Tribunale di Roma con sentenza divenute irrevocabile lo aveva dichiarato responsabile del delitto di bancarotta fra qualche fraudolenta aggravata
Di cui agli articoli duecentoventitré comma due numero due e duecentodiciannove comma uno della legge fallimentare
Condannandolo alla pena detentiva di due anni
Aggiunge poi che nel corso del giudizio tanto ricorrente quanto Rodine resistente hanno eccepito illegittimità costituzionale della su indicata disposizione
In quanto introduttiva di un automatismo sanzionatoria violativa dei principi o di creatura Rita e poco c'hai Thaler sanzione disciplinare e in generale dei principi di ragionevolezza e di eguaglianza
Il giudice a quo sottolinea quelli Mineo mentre la rilevanza delle suddette questioni osservando che la decisione inchiesta egli non potrebbe prescindere dall'applicazione della norma censurata
Considerato che ricorrente al ricorrente era stata irrogata evito la misura dell'aviazione senza che fosse stata operata alcuna valutazione discrezionale in ordine la gravità della sua condotta quanto la non manifesta infondatezza rimettente ripercorre la giurisprudenza costituzionale che dalla sentenza numero ottocentosettantuno alle mie novecentottantotto alla sentenza numero cinquantuno del due mila ventiquattro ha dichiarato l'illegittimità di analoghe disposizioni che in altri settori
Prevedevano la destituzione i dipendenti pubblici o la cancellazione di professionisti dei rispettivi albi quale automatica conseguenza della condanna in sede penale
Ciò facendo leva su due principi essenziali tra loro correlati e questi sementi principio generale di proporzionalità della sanzione disciplinare rispetto alla gravità della condotta
E quello dell'autonomia della valutazione operata in sede disciplinare rispetto a quella effettuata dal giudice penale fatta salva evidentemente la vincolatività di quanto accertato in fatto nel giudizio penale stesso
Alla luce della su richiamata evoluzione giurisprudenziale il rimettente ritiene che l'articolo ventisei comma tre della legge numero cinquantasei del nel novecentottantanove non sia in linea con i suoi sforzi principi
Perché ricollega in via automatica la mediazione di diritto del professionista alla circostanza che esso con sentenza definitiva sia stato con
Nato a una pena detentiva non inferiore a due anni per qualunque reato non colposo
Così precludendo regredisce ogni valutazione di proporzionalità della sanzione e sottraendo all'organo disciplinare ogni immagine di apprezzamento sulla misurerà applicare ad avviso del tribunale inoltre l'attesa intervenuta soppressione dell'istituto delle istituzioni di diritto nel campo del pubblico impiego
Ed era la reazione di diritto per talune professioni protette una norma che contempli detta radiazioni diritto solo per gli esercenti e professione di psicologo appaia altresì contraria al principio di uguaglianza
Si sono costituiti in giudizio lo psicologo incolpato in ordine degli psicologi del Lazio parti a giudizio principale insistendo entrambi per la dichiarazione di fondatezza delle questioni sollevate
Tali conclusioni sono state ribadite dall'ordine degli psicologi del Lazio nella memoria depositata in prossimità dell'udienza pubblica non è intervenuta la Presidenza del Consiglio questo presidente lo sappia
Per la parte privata dunque l'avvocato Mazzoli
Prego contenga la sua difesa nei limiti previsti dalle coste presidente ai componenti della Corte sarò telegrafico anche perché per rispetto alla vostra corte la conoscenza della corte costituzionale del modello dell'autonomismo dell'autorete mi scusatemi nel delle automatismi punitivi
E lo sviluppo che hanno avuto nella loro interpretazione va alle leggi professionali è ben noto
D'altra parte ci troviamo in una realtà complessa della responsabilità voi sapete che insomma ben cinque nel nostro ordinamento e sono identificabili ormai sette giurisdizioni che possano interferire sulle responsabilità
Dovute da un'azione od omissione di un cittadino la Repubblica italiana nel caso specifico dobbiamo osservare come ha fatto il tribunale ma lo stesso ordine del Lazio che la legge che regolamenta la professione dello psicologo contiene in sé
Questa norma automatica che rappresenta un oggettiva regole principio contrario quello dell'ordinamento generale io rubo solo poco del vostro tempo e dalla vostra Sapienza ulteriore per segnalarvi che questo bob probabilmente un problema risolvibile dalla corte
Nel giudizio della norma specifica ritirarli Harry attribuendo alla deontologia del specifica la capacità di poter interpretare se quel precedente
Sia o meno in diciamo incompatibile o che tipo di reazione di crisi l'attività può avere con me la professione dello psicologo però vi segnalo cosa che non può essere in tutto preso da questa discussione che l'ordinamento professionali degli psicologi
A una stranissima diffusione capillare di regolamenti non omologhi che non soltanto a monte una legge che ad esempio questa previsione costituzionalmente per nostro avviso non compatibile
Ma che viene interpretata applicate giudicate media di forma secondo le città in cui il pro e lo psicologo iscritto all'albo quindi sono regolamenti che sono completamente difformi ci sta anche una palude regolamentare amministrativa che chi è che porta a una fortissima incertezza l'unica certezza c'è e c'è l'automatismo punitivo tutto il resto è andato a commissioni deontologia forte a commissione disciplinare a volte ad azioni monocratico o collegiale volte quindi al secondo e dove è scritto illo psicologo questo rito HP lire che probabilmente quella legge non ha poi avuto una applicazione regolamentare che potesse in qualche maniera limare il tempo che è passato e la sua compatibilità con i principi l'articolo ventiquattro novantasette ecco tutto quello che dalla Commissione micron poi è arrivata
Sulle procedimento amministrativo ancora prima sul testo unico del pubblico impiego sul procedimento disciplinare l'archetipo della partecipazione allo stesso vi ringrazio ovviamente chiediamo che venga accolta la nostra richiesta concordemente a quello che dice il tribunale di Roma
Grazie per l'Ordine degli Psicologi avvocato Caruso
Anche lei ricorda la stessa raccomandazione prego
Grazie presidente
Come
Raramente accade le posizioni sul campo sono convergenti
Quindi questo mi induce a essere molto breve l'ordine degli psicologi del Lazio ha adottato un provvedimento di radiazione
Nel rigoroso rispetto della legge
Ma non ha potuto fare a meno di rappresentare già nel procedimento e poi nel giudizio davanti al Tribunale di Roma le criticità
Di questa di questo automatismo sanzionatorio anche incoerenza con la giurisprudenza
Di codesta Corte costituzionale che ha avuto modo di esprimersi su norme molto simili all'articolo ventisei comma tre della legge cinquantasei dell'ottantanove collega scritto un dinosauro giuridico non estinto
E in effetti questo automatismo sanzionatorio che pure deriva da un giudicato penale finisce per offuscare e sacrificare quella che è la valutazione del procedimento disciplinare le caratteristiche distintive del procedimento disciplinare nello stesso tempo le sue garanzie
Perché il giudice disciplinare deve valutare sì la gravità del fatto ma anche chiamato a valutare la concreta incidenza sull'esercizio delle funzioni
La lesione del vincolo fiduciario il vulnus al prestigio e all'immagine della categoria e della reputazione professionale
Quindi con questi specifici connotati ritengo che il il giudizio disciplinare non possa essere ridotto a mera formalità secondo l'automatismo della norma che oggi è in discussione infine presidente solo anche per ricollegarmi a quanto
Riferimento del collega
Sui numerosi regolamenti vorrei ricordare che nell'ambito dalla professione di psicologo che dalla legge tre due mila diciotto
è una professione sanitaria
Sono state recentemente rafforzate le garanzie del diritto di difesa di autonomia e di terzietà del giudizio disciplinare attraverso la separazione della funzione istruttoria che adesso è affidata a un ufficio istruttorio che prevede anche la presenza di un soggetto estraneo alla alla professione e che abbia competenze giuridiche separazione della funzione istruttoria
Dalla funzione giudicante e mi riferisco al pm centosettantadue del due mila quattro mila ventiquattro articolo tredici
Mi riporto per il resto a quanto già scritto le conclusioni
Sono domande sarà decisa arrivederci avvocati
Chiamiamo il giudizio al numero tre del ruolo
Ordinanza ventisei del due mila venticinque ordinanza venti gennaio due mila venticinque Consiglio di Stato
Azienda Agricola Levante di romani contro Regione Lombardia e altro per azienda agricola Levante di romani avvocati Angelo Convertini c'è un freddo già atti avvocati lo stato generoso di Leo Salvatore Adamo
Buongiorno avvocati prego
Il giudice Cassinelli per la relazione prego
Grazie presidente
Con l'ordinanza del diciannove dicembre due mila ventiquattro il Consiglio di Stato Sezione sesta giurisdizionale ha sollevato in riferimento agli articoli tre e quarantuno della Costituzione questione di legittimità costituzionale
Dell'articolo tre comma uno lettera b bis del decreto legge sei giugno due mila dodici numero settantaquattro interventi urgenti in favore di locomozione colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio province di Bologna
Molte sa fare a Mantova Reggio Emilia Rovigo il venti ventinove maggio due mila dodici convertito con modificazioni dalla legge uno agosto due mila dodici numero centoventidue
A disposizione nel Cine sua e censurata dalla parte in cui prevede contributi per risarcimento dei danni economici subiti da prodotti in fase di maturazione di stoccaggio con riferimento ai soli prodotti DOP e IGP escludendo i santi corruzione
Il Consiglio di Stato è chiamato a decidere sull'appello proposto l'azienda agricola Levante io domani fratelli semplice conseguita provincia di Mantova per la riforma la sentenza del TAR del Lazio numero cinque mila quattrocento
Trentanove nel due mila ventidue e nei confronti di Angelo Barbieri missione due agricolture grossolanità alimentari delle foreste
Il TAR aveva rigettato il ricorso proposto l'azienda agricola Levante per un amento del provvedimento
Con il quale era stato riconosciuto il contributo relativo agli interventi collegati all'evento sismico con esclusione il contributo per i danni subiti dal prodotto caseario in fase di approvazione
Il giudice a quo ritiene il provvedimento impugnato è l'atto presupposto sarebbe meramente attuativi l'articolo tre comma uno lettera d bis citata chiamo disposto alla differente modalità di trattamento nella liquidazione dei danni tra produttori nella stessa geografiche il formaggio DOP e non dopo
La previsione sarebbe incompatibile con i principi costituzionali sanciti dagli articoli tre e quarantuno della Costituzione
Identica origine i danni la calma calamità naturale colpito il territorio interrotte dritto coinvolto a potenziali dei dati dalle stesse nonché la similarità
Delle caratteristiche lavorazione stagionatura dei prodotti casa in oggetto non consentirebbe l'esclusione del contributo per i danni prodotti non dopo in fase molto l'azione al più il legislatore aveva potuto prevedere una quantificazione diversa atteso maggior pregio dei prodotti DOP a disposizione presenterebbe del carattere di norma provvedimento non a caso aggiunte in sede di conversione del decreto legge
E tali lei guardare definitiva soggetti specifici e ciò imporrebbe lo scrutinio stretto di costituzionalità
Inoltre il contributo all'esame si sarebbe seduto in un vantaggio per le imprese beneficiarie con conseguente alterazione del mercato e la concorrenza è violazione articolo quarantuno della Costituzione
Il Presidente del Consiglio dei ministri rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato è intervenuto il giudizio per chiedere che di questi undici o dichiarate non fondate non sussisterebbe denuncia da denunciate esclusioni totale motivata dal contributo di taluni soggetti danneggiati a parità di condizioni fattuali e pertanto non sarebbero arrivati ad articoli tra quarantuno invocati dalla rimettente
Il legislatore avrebbe individuato diverse tipologie di intervento a sostegno delle imprese danneggiati dal sisma e soltanto uno di cui si interviene la voce prevista per i prodotti in fase di maturazione e di stoccaggio
è stato riservato e produttori di marchi DOP e IGP l'agenda ricorrente infatti non è stato escluso tout-court dalla contribuzione ma solo dalla voce indica si è costituita l'azienda Ecolevante condividi dubbi di costituzionalità
Prospettati dal Consiglio di Stato pur ritenendo che il trattamento discriminatorio sarebbe primariamente riconducibile provvedimenti della Regione Lombardia
A causa del sisma la struttura del deposito di stagionatura collassata producendo un danno significativo al prodotto in fase volturazione
Maturazione per il quale la Regione ha mai conosciuto visto essendosi limitata riconosce il contributo per darla Visco
La parte insiste conclusioni per la declaratoria di illegittimità costituzionale di disposizioni riportate le ordinanze di rimessione in prossimità di udienza l'avvocatura generale lo Stato ha depositato memorie di replica
Alle riduzioni da parte ribadendo gli argomenti già svolti nell'atto d'intervento tutto ciò allo stato degli atti
Vedo che la parte privata due difensori entrambi Debussy dovranno parlare però e quindi tempo regolamentare sarà ripartito opportunamente
E
Quindi l'avvocato Giachini giusto comincia a lei sì buongiorno buongiorno presidente sarò brevissimo quindi
La relazione è già stata secondo me esaustive spiegato in maniera corretta la fattispecie quello che posso ulteriormente
Replicare e specificare la Corte è la questione relativa allo stoccaggio il sisma del due mila dodici è stato un evento disastroso ovviamente per il basso Mantovano soprattutto per l'azienda ricorrente e ha visto distruggere completamente quelle che sono le Scalera ovvero il deposito dei formaggi che la ricchezza di una società agricola dove siamo quesiti latte lavorato viene messo in stagionatura e proprio essendo stoccaggio comunque non esiste materialmente una differenza tra Grana Padano e parte diciamo così prodotto finito da parte dell'azienda agricola Levante materialmente il danno è stato veramente grande si parla di Miglio quindi un milione ottocento mila euro e sedici mila forme collassati a seguito di questo evento
Dal nostro punto di vista quindi la violazione dell'articolo tre della Costituzione risulta abbastanza evidente materialmente mi permetto anche di non essere d'accordo con le conclusioni a cui è giunta l'avvocatura dove si parla di prodotto migliore certamente un prodotto dopo che soggetto una certificazione diversa rispetto a quello che viene fatto per esempio dall'azienda agricola Levante che però è un prodotto di qualità allo stesso nel senso che non ha voluto essere consorziata a una filiera completa a trecentosessanta gradi terreni allevamento di bovini caseificio
Stagionatura e confezionamento e soprattutto è un'azienda che comunque nata da da da una famiglia è riuscita a rimanere in vita
Nonostante la mancanza di un aiuto economico così importante che era volto proprio far ripartire questa azienda allo stato attuale delle otto società agricole
Che sono state escluse dal contributo della norma sapremo che secondo noi viola viola la costituzione soltanto l'azienda agricola Levante rimane tuttora in attività
Quindi io insisto per
L'avvocato Convertini prego vuole aggiungere
Buongiorno allora io mi limiterò ovviamente a far rilevare quella che secondo noi è la violazione dell'articolo quarantuno
Laddove proprio il Consiglio di Stato nella ordinanza di rimessione
Corte proprio parla di un'assegnazione di un aiuto finanziario destinatari limitati in sostanza predeterminati che pone ovviamente un problema di differenziazione delle condizioni di operazioni operatori sul mercato
Questa differenziazione secondo me tiene avallata addirittura anche dal parere favorevole
Fatto cordialmente prima della conversione in legge del del della legge oggetto di impugnazione laddove proprio nel parere si dice che questo danno richiede proprio l'attenzione specifica non solo per le perdite economiche perché la perdita economica e ovviamente insita nel fatto che sia il prodotto oggi PD o DOP IGP o DOP comunque non subito una una per è una perdita ma soprattutto per assicurare viene detto nel parere la continuità struttura dell'attività in quanto il prodotto stesso costituiva per lui pegno per l'accesso al credito bancario
Quindi in questo in questo senso cosa si fa
Si preferisce una attività commerciale che ha avuto un accesso mi ha fatto una libera scelta di accedere al credito bancario
Piuttosto che a una un'azienda agricola che ha fatto ha avuto non accedere al credito bancario e quindi ha messo delle risorse proprie sol per questo allora deve essere
Meno avvantaggiata nella ripartire perché stiamo parlando ovviamente di di di contributi per far ripartire le aziende a prescindere se abbia avuto accesso al credito bancario o ci abbia rimesso delle
De dei soldi propri in questo momento come diceva il collega purtroppo di queste otto
Società piccole che non hanno aderito alcun sorsi o grana padano e quindi entrare in questa grande famiglia
Suo atto l'unica che è rimasta in piedi grazie figlio e purtroppo è proprio l'azienda agricola bevande per questo motivo noi insistiamo ovviamente nelle conclusioni
E nell'accoglimento del ricorso grazie
La presidenza del Consiglio l'avvocato è stato contro euro
Presidente la fattispecie oggetto di questo giudizio
Su sulla base di un presupposto che deve essere molto analizzato sulla sulla scorta dell'ordinanza del giudice a quo in cui il presupposto logico giuridico del Consiglio di Stato ad esempio nel come si legge nei paragrafi quattro punto sei e seguenti
Dove evidenzia una sostanziale analogia tra i soggetti titolari di marchi DOP IGP e i soggetti come quelli dell'azienda agricola analogia di disciplina anale Gia del fatto dannoso insomma sostanzialmente il giudice a quo
Evidenzia questa analogia disposizioni sia di diritto sostanziale che dal punto di vista della normativa in virtù della quale evidenzia appunto la violazione del principio di uguaglianza l'articolo tre dell'articolo quarantuno
Questo però è il proprio il nodo cruciale nostro sommesso avviso della vicenda per quale motivo perché qui non siamo solamente in presenza di un'eguaglianza di un principio di uguaglianza formale ma di un principio di uguaglianza sostanziale
E questa l'analisi
A nostro avviso che deve essere il fulcro di questa fattispecie per quale motivo perché l'articolo tre comma uno oggetto di causa non esclude
I soggetti come la la all'azienda agricola in questione dal contributo ma modulati diversamente le situazioni a seconda della tipologia dei marchi in questione
Quindi uniformare il queste fattispecie in un'unica erogazione di un contributo dello stesso ammontare a nostro avviso proprio in violazione del principio di uguaglianza sostanziale che è l'asse portante di questa questione
Ma perché questo perché ragionare diversamente significherebbe inficiare
Il codice
Della della probità industriale
Il le norme europee
Le mie altre leggi nazionali che come è noto disciplinano in maniera puntuale la protezione dei marchi DOP IGP e altro e faccio riferimento agli imperativi agli articoli ventinove trenta del Codice della proprietà industriali l'articolo quattordici dove si prevedono delle tutele rafforzate
Per questi marchi
L'Unione Europea è particolarmente attenta a cui esso tant'è vero che con il recente Regolamento se sei otto del due mila ventiquattro del due mila quattordici scusi a ulteriormente rafforzato la protezione di questi beni
Ora l'uniformità che vorrebbe attribuire il Consiglio di Stato a questa a questo assetto normativo appunto si porrebbe in violazioni di tutti questi principi generali
Ma dirò di più
Perché anche l'articolo quarantuno evidenziato dal Consiglio di Stato a nostro avviso e infondata ma per quale motivo questa Corte con la sentenza trecentoquaranta del due mila quattro ha evidenziato chi non sia più l'azione di questo articolo quando alla diversità di disciplina corrispondono situazioni non sostanzialmente
Identiche ora
Nel momento in cui siamo in presenza di mercati diversi di ratio normative Diversi di tutele dire sì
Va da sé che non vi è alcuna lesione dell'articolo quarantuno anche perché con questo provvedimento come peraltro evidenzia anche se incidentalmente il Consiglio di Stato
Viene proprio indirizzata e coordinata ai fini generali e sociali le attività in questione
Ora se questo a nostro avviso è vero uniformare il tutto sotto un ombrello che sarebbe il quantum del contributo va oltre ogni limiti di ragionevolezza
Perché questo perché il principio di ragionevolezza utilizzato da questa Corte anche fattispecie simili nel caso di specie è palese è evidente
Perché se avesse escluso anche i soggetti che non fossero titolari di marchi dopo o IGP o altro allora sarebbe stato effettivamente da valutare ma nel caso di specie non si escludono i soggetti Massimo durano l'erogazione il quantum dei contributi in relazione a situazioni sostanzialmente diverse per il resto presidente mi riporto e insistiamo grazie
Ci sono domande
Sarà decisa arrivederci avvocati stiamo chiamare il giudizio al numero quattro
Ricorso nove del due mila venticinque Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Puglia dal presidente del consiglio dei ministri avvocato allo Stato Giammarco Rocchetta
Buongiorno avvocato pregano
Nella relazione al giudice Marini presso grazie presidente
Con ricorso al sette febbraio due mila venticinque il Presidente del Consiglio dei ministri ha impugnato l'intera legge la Regione Puglia dieci dicembre due mila ventiquattro numero quarantuno
Recante disposizioni in materia di sostegno psicologico in ambito oncologico sì con Colombo in riferimento all'articolo centodiciassette terzo comma dello costituzionale la parte in cui riserva lo Stato sia la germinazione dei principi fondamentali nella materia di legislazione concorrente professioni
Se quelli concernenti la materia coordinamento della finanza pubblica tenuto anche conto dei vincoli di bilancio cui sono soggetti enti pubblici sugli articoli ottantuno novantasette della Costituzione
La legge regionale impugnata prevede in via sperimentale per la durata di due anni un servizio psico Oncologia che consiste nell'assistenza psicologica alle pazienti oncologici
Delle loro famiglie e dell'équipe mediche multidisciplinari che lavorano nei reparti oncologici dell'azienda ospedaliera Regione Puglia
Scatta l'assistenza psicologico possono essere deputati e non solo i dirigenti psicologi già dipendenti del servizio sanitario nazionale ma anche figure professionali esterne da assumere a tempo determinato
La predetta attività secondo la legge regionale impugnata può essere svolto unicamente da psicologi o da medici che hanno seguito un corso di specializzazione in psicoterapia di almeno quattro anni presso la Scuola di specializzazione universitaria presso istituti atta finali conosciuti
Dalla legge sull'ordinamento della professione di psicologo
Ad avviso del ricorrente l'istituzione dello psicologo si con coloro da parte la Regione Puglia avrebbe introdotto una nuova figura professionale non prevista normativa statale in violazione dell'articolo centodiciassette terzo comma
Ed è principio mangiato da questa Corte secondo con l'individuazione di figure professionali collegati profili titoli abilitanti e riservata
Per il suo carattere necessariamente unitaria lo Stato secondo la difesa statale infatti la figura professionale dell'opzione Polo con non troverebbe riscontro legislazione nazionale che non prevede un apposito a scuola di specializzazione antico Oncologia
Detta professioni si potrebbe in particolare in contrasto con l'articolo Centrica sette terzo comma per violazione anche del Regolamento recante la disciplina concorsuale per il personale dirigenziale del servizio sanitario nazionale in particolare all'articolo cinquantadue tale norma viene assunta norma interposta e e prevede per la posizione funzionale di primo livello dirigenziale dittico oncologo
Che l'assunto l'assunzione debba essere riservato a coloro che siano in possesso di un titolo di specializzazione contemplato dal decreto del Murri numero cinquanta del due mila diciannove
Secondo come ulteriore profilo legge regionale pugliese che predomina ventiquattro prevede oneri per un milione e mezzo di Europ sottrarrebbe ingenti risorse finanziare il piano di rientro dal deficit del settore sanitario e così verrebbero articolo centodiciassette
Terzo comma dello costituzione ove riserva allo Stato la germinazione dei principi fondamentali in materia di coordinamento tra finanza pubblica
Accettare parametri costituzionali muoverebbe la circostanza che la Regione Puglia impegnata nel piano di rientro disavanzo sanitario sicura del ventinove novembre due mila dieci in quest'ottica il servizio è psico oncologia considerevoli dall'ulteriori assistenza che non serve incluso delle cosiddette spese obbligatorie consentita la Regione in piano di rientro sette Regioni riporta ricorrente sono infatti assoggettate al divieto di Conte spesso non obbligatorio
Ai sensi dell'articolo uno comma centosettantaquattro legge finanziaria due mila due mila cinque e devono limitarsi a garantire livelli essenziali delle prestazioni
Inoltre con i piani di entro il due mila dieci con i processi programmi operativi la Regione Puglia avrebbe assunto l'impegno di attuare azioni specifiche per garantire la riduzione della complessiva spesa sanitaria compresa quella relativa ai costi del personale
Pertanto la legge censurato pregiudica nota l'obiettivo si porrebbe in contrasto anche con quanto previsto dall'articolo due commi ottanta novantacinque la legge finanziaria due mila dieci
Secondo con interventi mirati al piano di rientro sono vincolanti per la Regione che è obbligata a rimuovere i provvedimenti anche legislativi che hanno terreni nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano
A sostegno della impugnazione ricorrente richiama numerose sentenze di questa corte regione pugna non si è costituita in giudizio questo presidente lo stato degli atti
Quindi per la presidenza del Consiglio ricorrente tenendo conto che non cioè
Contraddittorio l'avvocato dello Stato la ringrazio mi solleva sinceramente perché la l'il ricorso è autosufficiente la la relazione sta a a ha contribuito all'autosufficienza
Millesimi sembra non ci sia davvero niente da aggiungere
Credo che sia opportuno a aprì detto questo se avesse avuto un contraddittore invertire le questioni perché ancora più evidente e la violazione del piano di rientro la stessa denominazione doc della figura in via sperimentale evidenza lo abbiamo scritto nel ricorso evidenzia come non sia una spesa obbligatori
E quindi questo tipo di attività per quanto attenzione la la l'atteggiamento statale volessero molto morbida in questa questione perché la vicenda sostanziale sentita tant'è vero ne facciamo pre lo faccio presente anche nel ricorso
E pende un disegno di legge per l'istituzione della figura
Professionale che però riteniamo debba essere inquadrate negli ambiti della Costituzione che prevede espressamente l'impossibilità per le regioni che sono si sono impegnati in un piano di rientro di assumere delle specie in campo sanitario non obbligatori e questa riteniamo lo sia
E poi c'è la violazione pali infissi ma della della potestà statale di disegnare la la cornice delle professioni in quanto da le stesse norme impugnate sì evidenzia come non sia soltanto una qualifica funzionale ma sia la veramente l'introduzione di una nuova figura professionale con la Lux si concorda
Per il resto mi riporto quanto già scritto insisto l'accoglimento etico
Ci sono domande sarà decisa arrivederci avvocato
Ma decisa arrivederci avvocato
Chiamiamo unitamente i i giudizi al numero cinque e numero sei luogo
Conflitti enti numero due e cinque del due mila venticinque regione autonoma della Sardegna contro Presidente del Consiglio dei ministri e altro
Per regione autonoma della Sardegna avvocati Mattia panni Alessandra Guzzo Omar che essa Antonio Saitta
Per Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d'Appello di Cagliari avvocato Riccardo fare ciao
Per presidente del Consiglio dei ministri e altro avvocati sta dello Stato Ruggero Di Martino Fabrizio fedeli per Federico per fece Riccardo parte interveniente ad opponendo ma avvocato Riccardo feccia
Un giorno avvocati prego tratteremo no unitamente i due giudizi perché sono strettamente collegati ma rimangono due procedimenti distinti quindi anche nelle vostre difese
Pur parlando una sola volta ma fate riferimento ai ai due giudizi e così anche la relazione per la quale la giudice Sangiorgio prego grazie presidente
E con il ricorso numero due la Regione Autonoma della Sardegna impersonato il vice presidente pro tempore
Ha sollevato conflitto di attribuzione nei confronti dello Stato interesso della Presidenza del Consiglio dei ministri del Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d'Appello di Cagliari del ministero della giustizia
In relazione all'ordinanza ingiunzione emessa in data venti dicembre due mila venti
Quattro dal Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d'Appello di Cagliari con la quale sono state adottate alcune misure nei confronti della dottoressa Alessandra tonde eletta presidente della regione Sardegna
In esito alle elezioni regionali del venticinque febbraio due mila ventiquattro
In particolare il Collegio di garanzia ha determinato a carico della stessa la sanzione amministrativa di euro quaranta mila in relazione alla violazione sotto diversi profili
Della disciplina sulle spese della campagna elettorale di quell'articolo sette commi tre quattro e sei della legge cinquecentoquindici del novanta tele recante la disciplina delle campagne elettorali aziona la Camera dei deputati e al Senato della Repubblica
Come richiamato dall'articolo tre comma uno della legge la regione Sardegna numero uno del novantaquattro nel dettaglio il collegio ha rilevato tra l'altro la non conformità delle dichiarazioni di spesa di rendiconto a quanto sancito dall'articolo sette comma sei della predetta legge numero cinquecentoquindici del novantatré la mancata nomina del mandatario che ai sensi dell'articolo sette commi tre e quattro della predetta legge cinquecentoquindici ha il compito di raccogliere i fondi per il finanziamento della campagna elettorale e di attestare la veridicità delle operazioni compiute
La mancata apertura di un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta di fondi la mancata asseverazione sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario come già riferito mai nominato
La mancata indicazione del conto corrente sul quale sarebbero confluite le somme contenute nella in cooperazioni Pay pal prodotto dalla candidata il Collegio di garanzia con l'ordinanza impugnata ha quindi concluso che alla luce degli illustrati direzioni si imponeva oltre alla trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per quanto di eventuale competenza
La decadenza dalla carica della candidata eletta e la trasmissione dell'ordinanza al presidente del consiglio regionale per la procedura di sua competenza in ordine all'adozione del provvedimento di decadenza ed effettuato tale trasmissione
Con il ricorso la regione Sardegna chiede alla Corte di dichiarare che non spettava allo Stato il peso al Collegio regionale di garanzia
Imporre la decadenza dalla carica del candidato eletto presidente della Regione e disporre la trasmissione delle relativo ordinanza ingiunzione al presidente del consiglio regionale
Si chiede pertanto l'annullamento dell'ordinanza ingiunzione della venti dicembre due mila ventiquattro
Riducendo sì la violazione degli articoli quindici trentacinque cinquanta
Dillo osservato speciale della Sardegna gli articoli novantasette centoventidue della Costituzione uno il ventidue
Della legge statutaria della regione Sardegna numero uno del due mila tredici legge statutaria elettorale ai sensi articolo quindici dello statuto speciale per la Sardegna
Le censure del ricorrente muovono dalla duplice premessa che i collegi regionali garanzie elettorali avrebbero natura amministrativa e non giurisdizionale come risulterebbe dalla sentenza di questa corte
Numero trecentottantasette del mille novecentonovantasei e che si sarebbero attesi imputabili al sistema ordinamentale statale
La vigilanza sul rispetto delle norme in materia di rendiconti elettorali infatti integrerebbe una funzione che esprime una esigenza unitaria dell'ordinamento repubblicano
Con la conseguenza che gli errori commessi nelle attività di interpretazioni applicazioni normativa svolte da tanti colleghi sarebbero Scuto inabili in sede di conflitto tra enti ciò posto impugnata ordinanza ingiunzione avrebbe comportato una menomazione della sera di attribuzioni costituzionalmente assegnate
Alla Regione Sardegna nell'imporre la decadenza del presidente della Regione se implicherebbe attesi la dissoluzione anticipata del consiglio regionale in virtù del principio aut simul stabunt aut simul cadent
Con conseguente indizione di nuove elezioni presidenziali consigliare e con effetti perciò irreversibili sulla permanenza in carica di tutti gli altri consiglieri regionali dal ciò sarebbe apprezzabile il tono costituzionale del conflitto
Con l'ordinanza impugnata si sarebbe realizzata una ipotesi di cattivo esercizio del potere che avrebbe inciso concretamente sull'assetto di proiettile costituzionali degli organi regionali di direzione politica eppure vero
Si osserva che l'ordinanza ingiunzione del Collegio di garanzia ha rimesso l'effetto di decadenza ad una successiva pronunzia del Consiglio regionale ma è anche vero che essa ha dato che il presunto il dovere del consiglio stesso di conformarsi
Gli indici di un esercizio sviato dei poteri attribuiti al Collegio di Garanzia si concretizzerebbe Roy tre violazioni di legge relative a un vizio della comunicazione dell'accertamento risata collegio al presidente del consiglio regionale
Che si è limitata a richiamare l'articolo quindici comma sette della legge cinquecentoquindici del novanta e te
E pertanto sarebbe rimasta incompleta non avendo fatto cenno alle violazioni indicate dai commi otto e nove che sole comporterebbero la decadenza
Alla insussistenza dei presupposti per la irrogazione della sanzione delega della decadenza per le stesse ragioni esposte
E alla inesatta qualificazione della peculiare posizione del presidente di Regione quali consigliere regionale rispetto alla quale si sostiene che il Collegio di Garanzia sarebbe incorso in erroneo presupposto interpretativo avendo ritenuto che la legge regionale Sardegna numero uno del novantaquattro sia applicabile anche al presidente della Regione eletto a suffragio universale e diretto in quanto dentro una posizione assimilabile a quella del consigliere regionale si osservano il ricorso che la menzionata legge regionale è stata introdotta in un momento storico in cui il presidente della Giunta regionale rancore eletto dal Consiglio regionale in seno ai propri componenti e pertanto non poteva contemplare la figura del presidente elettivo che caratterizza la forma di governo regionale oggi vigente
In via subordinata qualora si ritenga che l'articolo quindici comma sette della legge cinquecentoquindici del novantatré sia applicabile
Alla fattispecie di qua e che il Collegio di Garanzia abbia agito applicando un'ipotesi di finanziarie autonoma rinvenibile nella medesima norma diversa da quella contemplate nei commi otto e nove
La Regione ricorrente chiede che la corte sollevi dinanzi a sé e questioni di legittimità costituzionale delle disposizioni stizza
Per violazione del principio di ragionevolezza del principio di legalità del diritto di difesa del diritto di elettorato passivo l'articolo centodiciassette primo comma della Costituzione in relazione all'articolo sei della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e all'articolo quarantasette della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Se il comma sette dell'articolo quindici dovesse essere inteso nel senso di stabilire una ipotesi di credenziali autonoma si tratterebbe di una misura sanzionatoria gravissima in quanto incidente sul diritto fondamentale elettorato passivo a fronte di una fattispecie descritta dalla norma legislativa in termini assolutamente generici e indeterminati
In via ulteriormente subordinata la Regione chiede la declaratoria di illegittimità costituzionale dell'articolo quindici comma sette nella parte in cui stabilisce che l'accertata violazione delle norme sulla campagna elettorale
Costituisce causa di ineleggibilità anziché di ineleggibilità sopravvenuta
E nella parte in cui prevede che tale accertamento comporta la decadenza dalla carica del candidato eletto nei casi espressamente previsti nel presente articolo con delibera della Camera di appartenenza anziché pervenire che comporta la decadenza dalla carica del candidato eletto nei casi espressamente previsti nel presente articolo
Ove non rimossa nel ragionevole termine assegnato sento di contestazione effettuata con delibera della Camera di appartenenza ciò in quanto quella in esame
Configurerebbe una causa di ineleggibilità sopravvenuta
E quindi andrebbe annoverata tra le cause di incompatibilità
E nel giudizio ha spiegato intervento dopo Nendo me l'avvocato professor Riccardo fare ciò in qualità di componente del Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d'Appello di Cagliari
Assumendo la difesa tecnica di se stesso e concludendo che la inammissibilità del ricorso sotto diversi profili e nel merito per la sua infondatezza
Si è costituito in giudizio il Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d'Appello di Cagliari concludendo per la inammissibilità di ricorso in quanto l'ordinanza ingiunzione
Sarebbe imputabile non allo Stato ma alla Regione che si sarebbe avvalsa del Collegio di Garanzia nell'esercizio della propria funzione e nel merito per la non fondatezza
Si sono anche costituiti in giudizio la presidenza del consiglio dei ministri e ministero della giustizia
Presentati difesi dall'Avvocatura generale dello Stato concludendo che il rigetto del ricorso delle Regioni Sardegna siccome inammissibile la difesa statale sostiene il difetto di legittimazione passiva della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero della giustizia
In ragione della natura non giurisdizionale ma amministrativa del Consiglio di garanzia elettorale
Non sarebbe infatti ravvisabile nella specie il rapporto di strumentalità tra l'organo che ha adottato l'atto impugnato impostato tale organo piuttosto in questo caso avrebbe svolto funzioni adesso attribuite dalla stessa regione Sardegna anche la la Regione è tornata svolge le difese eccependo preliminarmente una serie di profili di inammissibilità
E nel merito del conflitto la Regione torna a sostenere la tesi della immediata visibilità dell'ordinanza in giunzioni ingiunzione impugnata
La presenza dei difensori delle parti rende superflua la illustrazione delle rispettive specifiche deduzioni che potranno essere più compiutamente svolte nella discussione
Io mi limito a segnalare che con successive memorie il Collegio regionale di garanzia ha svolto ulteriori difese a sostegno delle conclusioni già rese depositando anche la sentenza del tribunale di Cagliari oggetto del Cofito sul quale mi soffermerò tra poco
E anche la Regione Sardegna è tornata svolge le difese
In data diciotto giugno due mila e venticinque il Collegio di garanzia esistente ha depositato una ulteriore
Memoria difensiva e ancora la Regione Sardegna ha depositato in giudizio modello di dichiarazione di accettazione della candidatura alla carica di presidente della Regione compilato e sottoscritto da Alessandra ottobre in cui si legge la dichiarazione della stessa tombe di accettare la candidatura alla carica di presidente la Regione
Ma accompagnata dalla ulteriore dichiarazione della medesima di non essersi presentata quale candidato alla carica di consigliere regionale il Collegio regionale di garanzia ha replicato a tale deposito documentale
E ulteriori memorie sono state depositate dall'Avvocatura generale dello Stato dalla Regione Sardegna e dallo stesso collegio
La ordinanza ingiunzione del Collegio di garanzia è altresì al centro della vicenda di cui è ricorso numero cinque del due mila venticinque
Con il quale la Regione Autonoma della Sardegna proposto conflitto di attribuzione nei confronti dello Stato del tribunale di carichi di mistero giustizia
In relazione alla sentenza del tribunale di Cagliari ventotto maggio due mila venticinque numero ottocentoquarantotto con la quale il tribunale ha rigettato il ricorso proposto da Alessandra tonde contro la stessa ordinanza la Regione ricorrente chiede che la corte dichiari che non spetta allo Stato e per esso al tribunale di Cagliari
Stabilire con la impugnata sentenza che l'accertamento della violazione delle norme in materia di spese elettorali compiuto nella predetta sentenza
Rimane insindacabili dal Consiglio regionale quando quest'ultimo assumerà le sue determinazioni sulla decadenza tenendo fermo quanto accertato in questa sede
Il tribunale di Cagliari riferisce ricorrente ha confermato la irrogazione delle sanzioni pecuniarie contenute nella predetta ordinanza ritenendo sussistenti tutte le violazioni contestate
Quanto alla sanzione della decadenza la sentenza ha rilevato che il provvedimento contestato non ha disposto la decadenza ma ritenendo che le violazioni accertate comportassero detta conseguenza ha disposto la trasmissione degli atti al presidente del collegio il consiglio regionale in cui e rimessa alla competenza a pronunciarsi sulla decadenza stessa
Nella parte finale della motivazione il tribunale di Cavaliere poi compiuto le affermazioni contestate che ho appena riferito
La ricorrente richiamai i connotati di specialità dell'autonomia regionale sarda ex articolo centosedici primo comma centoventidue primo comma della Costituzione
E afferma che la competenza del consiglio regionale il a dichiarare la decadenza dei propri membri
Avrebbe natura sicuramente amministrativa
Con richiami anche la giurisprudenza costituzionale ne conseguirebbe
In virtù del principio del parallelismo trattrice legislative amministrative che la Regione in quanto dotata di competenza legislativa in materia avrebbe anche potestà amministrativa in ordine all'accertamento delle cause di ineleggibilità e incompatibilità
In tale quadro pur riconoscendo che eventuali determinazioni future del Consiglio regionale in ordine all'ipotesi di ineleggibilità e decadenza della di Alessandra tonde siano sottoponibili a sindacato giudiziale si impugnate dinanzi all'autorità giurisdizionale
La Regione ricorrente rimprovera al tribunale di Cagliari di assente è venuto a monte prima cioè del vaglio rimesso al consiglio regionale avanzando la pretesa di indirizzario e con una sentenza resa in un processo civile interalari ossa
L'attività amministrativa futura dell'assemblea rappresentativa regionale vincolando la previamente a quanto già accertato nella sentenza peraltro nell'affermare ciò sentenza stessa sarebbe incorsa in una evidente contraddizione avendo poco prima ha affermato che la competenza a dichiarare la decadenza è radicata in capo al Consiglio regionale
La nostra istanza lo stato del potere di vincolare le decisioni del Consiglio regionale in materia di decadenza viene argomentata
Sulla base dei principi del giusto processo risulti degli articoli ventiquattro secondo comma centoundici primo e secondo comma della Costituzione
Nonché dall'articolo sei della CEDU in riferimento all'articolo centodiciassette primo comma della Costituzione principi quali troverebbero svolgimento nell'articolo due mila novecento
Nove codice civile che fissa il principio Della cosa giudicata limitandone gli effetti alle sole parti di giudizi e loro eredi aventi causa
La sentenza del tribunale di Cagliari pertanto non potrebbe intimare alcunché al Consiglio
Sotto altro profilo si sostiene che la pretesa del giudice cagliaritano
Di rendere insindacabile da parte del Consiglio regionale l'accertamento svolto dalla sentenza impugnata negherebbe il principio costituzionale di separazione tra amministrazione e giurisdizione
Come risultante dal combinato disposto degli articoli ventiquattro secondo comma novantasette primo e secondo comma
In realtà secondo e terzo comma centodue primo comma centoquattro primo comma centotredici ultimo comma della Costituzione
La Regione sostiene ancora la violazione dell'articolo quindici dello statuto speciale nella parte in cui riserva al legislatore regionale la disciplina dei casi di ineleggibilità ed ancora la violazione dell'articolo diciannove dello Statuto speciale che riserva al Consiglio regionale la competenza ad adottare il proprio regolamento interno
Posto che secondo la giurisprudenza della Corte anche le norme di attuazione degli statuti speciali possono essere invocati a fondamento di un ricorso per conflitto di attribuzione
Nel caso di specie verrebbe in rilievo l'articolo sei del D.P.R. duecentocinquanta del mille novecento quarantanove previsione che confermerebbe la competenza
Sì creare in materia di ineleggibilità e incompatibilità
Pur se la sentenza del tribunale di Cagliari ha formalmente riconosciuto la competenza consiliare e sta tuttavia non sembra alla Ricordi era ricorrente riconoscerla sostanzialmente per avere qualificato il proprio vaglio come insindacabile
In via subordinata la Regione deduce una ulteriore censura sostenendo che il contenuto dell'accertamento compiuto del tribunale oggetto del preteso vincolo di insindacabilità sarebbe anch'esso intrinsecamente lesivo delle competenze costituzionalmente attribuite alla Regione
In quanto anzitutto sorretto da un presupposto interpretativo erroneo non potrebbe infatti ritenersi che la legge regionale numero uno del novantaquattro sia applicabile oltre che i consiglieri regionali anche al Presidente della Regione
Inoltre quella stessa disciplina regionale non potrebbe oggi trovare applicazione in base a quanto stabilisce l'articolo ventidue della legge statutaria del regione Sardegna numero uno del due mila tredici
Che fa rinvio quanto la materia dell'ineleggibilità incompatibilità adesso le leggi statali
Peraltro considerando che la forma di governo sarda si basa sul meccanismo del simul stabunt simul cadent e qui torna il rilievo che è stato fatto nel precedente conflitto
Dovrebbe di più escludersi il potere del tribunale di Cagliari di irrogare la sanzione dirà decadenza carico il presidente della Regione
Anche in questo giudizio intervenuto dopo Nendo ma il l'avvocato questo Riccardo feccia concludendo che le inammissibilità nel merito per la infondatezza del ricorso si sono costituiti in giudizio la Presidenza del Consiglio dei ministri in persona del Presidente del Consiglio dei ministri ministero della giustizia in persona degli insorti a tempo rappresentati e difesi l'avvocatura generale dello Stato concludendo per il rigetto del ricorso dalla Regione Sardegna siccome inammissibile o comunque manifestamente infondato
Col memoria successiva la regione Sardegna ha svolto difese anche in replica alle deduzioni avversarie anche in questo caso rimetto ai difensori la illustrazione compiuta delle rispettive deduzioni grazie
C'è un atto di intervento in entrambi i giudizi l'avvocato Fares vuol parlare sull'intervento o lasciare la definizione poi la corte
Se posso volevo solo al solo se vuol parlare o no vorrei rinunciare anche nei saggi direttamente rinuncio ai due interventi ad opponendum parlo solo per la corte d'appello di Carla bene
Allora diamo atto a verbale e a questo punto
Per la regione Sardegna e quindi l'avvocato chissà
E poi la l'avvocato Saitta e come dicevo all'inizio proporrei una discussione su entrambi i giudizi tenendo distinte avviamento le problematiche ma parlando una sola volta per tutte e due ecco
E allora comincia l'avvocato che issa nei limiti previsti dal Regolamento quanto la durata della difesa orale
Per la regione Sardegna avvocato sa prego
Pensato di intervenire per il ricorso numero due il collega cresta sul cinque io saranno viene poi la come come ritiene lei ovviamente potremmo parlare di entrambi entrambi ma forza ma pensavo fosse più schematico anche per evitare ripetizione il collega che essa intervenisse su due del venticinque di o sul cinque e allora cominciare lei no grassa sul due se seguiamo l'ordine ai illeso rinnovamento il due si è quindi conclusa la vocazione come si
Va bene prego avente
Ok presente l'ex
Noi riteniamo che l'atto impugnato l'ordinanza ingiunzione del Collegio regionale di garanzia elettorale del venti dicembre due mila ventiquattro sia gravemente lesivo della sfera di competenza costituzionale della Regione Sardegna
Perché accerta e ingiunge illegittimamente la sanzione della decadenza a carico del presidente elettivo e in questo modo implicando in questo modo la dissoluzione di tutti gli organi regionali
In virtù del dispositivo simul stabunt aut simul cadent
Se se questa qua decadenza dovesse essere confermata si dovrebbero nuovamente indire le elezioni
Le elezioni regionali con gravissimo gravissimo pregiudizio della posizione di tutti gli organi e di tutti i membri degli organi interregionali
E riteniamo che sia
Gravemente lesiva della sfera costituzionale di competenza della Regione Sardegna perché ingiungere illegittimamente la decadenza
E quindi interrompere l'attività degli organi regionali compromette gravemente
La possibilità di esercizio delle funzioni costituzionalmente attribuite alla Regione Sardegna questo in classe in un conflitto per menomazione in questo caso oggetto della menomazione popola possibilità di esercizio delle funzioni
Ora mi per esigenze di sintesi
E perché il ricorso molto articolato così come articolate sono state le memorie mi soffermerò in maniera particolare sui problemi di ammissibilità del conflitto anche perché hanno costituito l'oggetto del confronto con la difesa statale
Noi riteniamo che il ricorso sia ammissibile
Nel presupposto che il Collegio regionale di garanzia elettorale sia organo avente natura inequivocabilmente statale
Gli undici indici sono numerosi e sono importanti e un organo istituito dalla legge statale che ne definisce modalità i criteri di composizione
E infatti composto da magistrati da docenti universitari da commercialisti tutti nominati dal presidente di Corte d'Appello che presiede l'organo l'organo incardinato sotto il profilo amministrativo presso la Corte d'appello
Esercita funzioni di vigilanza sulle elezioni politiche europee e da che sono stati stabiliti i limiti alle alle alle spese elettorali per le campagne elettorali regionali esercita le sue funzioni di vigilanza anche su tutte le regioni ordinarie
E quindi non c'è alcun dubbio che svolgo una funzione più ordinata la tutela di un interesse pubblico unitario di pregnante rilievo costituzionale
E quindi non c'è dubbio che da un punto di vista strutturale sia un organo statale
La questione e nasce dalla scissione fra struttura e funzione
La difesa erariale ritiene che funzionalmente in questo caso debba considerarsi come organo regionale
Perché la legge sarda uno del mille novecentonovantaquattro che attribuisce al Collegio regionale di garanzia elettorale le funzioni di vigilanza sui rendiconti elettorali per quanto riguarda le campagne elettorali della Regione Sardegna
Ora io noi riteniamo che questa scissione fra struttura funzione non sia
Concepibile
Viene giustificata evocando l'istituto dell'avvalimento in questo caso ci sarebbe un avvalimento regionale di un organo statale
Ora se guardiamo allo Statuto della Regione Sardegna le ipotesi di avvalimento previste nel dettato statutario sono due
L'articolo quarantaquattro prevede che la Regione possa normalmente delegare le sue funzioni agli enti locali o a Palermo si degli uffici locali
E quindi normalmente è possibile l'avvalimento regionale di uffici locali
Poi c'è un'altra ipotesi che stabilita dall'articolo nove il quale prevede
La possibilità che la Regione
Affitti insomma consente diciamo così al legislatore regionale consente alla Regione di affidare a organi statali l'accertamento e la riscossione dei tributi propri
E quindi nel nostro Statuto regionale lo statuto sardo è prevista una sola ipotesi di avvalimento regionali di organi statali quello previsto dall'articolo nove
E una ipotesi eccezionali eccessiva e io credo che per analogia questo istituto dell'avvalimento regionali di organi statali non possano essere
Come dire ulteriormente esteso ulteriormente dilatato da parte del legislatore regionale
E poi ci sono anche altre circostanze e possibile l'avvalimento unilaterale di organi statali può la Regione decidere Uri latina unilateralmente di affidare i propri compiti a uffici statali
Ma soprattutto la funzione amministrativa che il Consiglio regionale di garanzia elettorale ha esercitato è veramente una funzione amministrativa regionale
Perché alla fine la questione proprio questa se la funzione esercitata dal Collegio di garanzia sia una funzione amministrativa regionale ora in base al principio del parallelismo non sappiamo che la Regione Sardegna funzioni amministrative
Nelle materie di competenza legislativa e previste agli articoli tre e quattro
E la materia elettorale non rientra negli articoli tre quattro e quindi in questo caso non vale il principio del parallelismo non possiamo dire che la regione Sardegna abbia funzioni amministrative
Il in materia la funzione amministrativa e statale e quindi quale significato corredare alla legge sarda uno del mille novecentonovantaquattro
Ha veramente scelto liberamente di attribuire funzioni amministrative regionali al Collegio regionale di garanzia oppure ha semplicemente riprodotto quello che già poteva trovarsi dal dettato legislativo statale vigente
Noi riteniamo che la risposta corretta sia la seconda
Il legislatore regionale del mille novecentonovantaquattro non aveva libertà di scelta non poteva affidare questa funzione ad un organo diverso dal da dall'organo statale cioè da collegio regionale di di garanzia
Elettorale
Qui non ci troviamo di fronte ad una competenza legislativa piena o primaria
La competenza che la Sardegna esercitato nel mille novecentonovantaquattro non può essere classificata in questi termini
E lo aveva precisato una sentenza della Corte Costituzionale la la ventisei del mille novecentosessantacinque la quale con riferimento alle potestà legislativa del Trentino-Alto Adige in materia elettorale avrà chiarito
Limiti statali sono particolarmente per entranti ci sono le disposizioni costituzionali ci sono le norme regionali ma in mezzo ci vogliono le norme statali e in quel caso la Corte costituzionale aveva chiarito che le leggi statali
In materia elettorale regionale sono leggi di attuazione dei diritti politici
E quindi qui ci troviamo di fronte a qualcosa che è probabilmente ancora meno di una competenza di una competenza ripartita
E questo conferma a nostro avviso che nel mille novecentonovantaquattro la regione Sardegna non aveva libertà di scelta su
Il Friuli-Venezia Giulia nel due mila sette adottato una legge con la quale affida le funzioni di vigilanza ad un organo diverso dal Collegio regionale di garanzia elettorale sì
Tali studi Venezia Giulia esercitato la libertà di scelta ma nessuna analogia può essere istituita con il caso che ci riguarda oggi perché la legge del due mila e sette del Friuli era una legge rinforzato ma legge statutaria e noi oggi non stiamo discutendo se
Ora la Sardegna Possa con legge rinforzata affidare queste funzioni di vigilanza un organo diverso dal Collegio regionale di garanzia
Noi oggi dobbiamo stabilire se all'ora nel mille novecentonovantaquattro la regione Sardegna aveva questa libertà di scelta
Ecco quindi che per sciogliere questo nodo non è pertinente richiamare il caso del Friuli-Venezia Giulia
A parte anche la circostanza per cui una laici di un'altra regione su cui non si è intervenuto un giudizio costituzionale
No non può offrire alcuna prova alcun argomento in ordine alla validità o alla delimitazione di competenza della normativa altra regione questo questo detto detto in via il detto incidentalmente
Poi c'è la questione del finanziamento
La legge sarda del mille novecentonovantaquattro prevedeva erroneamente
Che le indennità dei membri dei componenti del Collegio regionale di garanzia fossero corrisposta dall'amministrazione regionale ovviamente con riferimento alle attività svolte con riguardo alle alle lezioni regionali
Dico erroneamente perché l'Amministrazione regionale ha prodotto un'attestazione che abbiamo allegato agli atti
La quale dichiara che non sono mai stati adottati i decreti che avrebbero dovuto determinare nobile del dell'entità delle delle delle indennità dovute
Queste indennità non sono mai state corrisposte ma soprattutto non sono mai state richieste dal Collegio regionale di garanzia elettorale e la ragione è semplice perché il Collegio regionale di garanzia stata realtà svolgendo un'attività amministrativa statali
Vengo rapidamente alla al tono costituzionale del del del conflitto come ho detto prima noi riteniamo che il tono costituzionale ci sia perché l'ordinanza oltre a essere illegittima
E anche incostituzionale è una illegittimità che ridonda in una lesione delle attribuzioni costituzionali della Regione Sardegna
Anzitutto illegittima e illegittima perché dispone l'accertamento e ingiunge
La decadenza fuori dalle ipotesi legislativamente stabilite
Cioè fuori dalle ipotesi contemplate dai commi otto e nove
Dell'articolo quindici della legge cinquecentoquindici del mille novecentonovantatré che la legge statale alla quale fargli invidio la legge regionale sarda del mille novecentonovantaquattro
E in particolare il comma otto prevede la sanzione della della cadenza soltanto nell'ipotesi nell'ipotesi in cui non viene presentato il rendiconto anche a seguito di diffida
Mentre il comma nove prevede la sanzione della Ca'de la decadenza aggancia questa conseguenza allo sforamento dei limiti di spesa ecco nessuna delle due ipotesi è stata contestata la regione Sardegna anzi con riferì
La prima ipotesi l'atto del con l'ordinanza ingiunzione del Collegio regionale di garanzia precisa che non ci troviamo di fronte a un caso di mancata presentazione del rendiconto
E per quanto riguarda la seconda ipotesi di di di di sanzione decadenziale
Evidente che non può trovare applicazione nei confronti del presidente di Regione elettivo perché manca il criterio per determinare il limite di spesa la legge del novantaquattro aveva determinato il limite di spesa facendo riferimento al numero degli abitanti della circoscrizione in cui il consigliere regionale veniva eletto
E il presidente della Regione non ha delimitazioni circoscrizionali
Non la la la delimitazione spaziale della candidatura a presidente e l'intera regione quindi quel criterio non può essere applicato alla alla al presidente al presidente elettivo
Noi riteniamo che la legge uno del mille novecentonovantaquattro debba essere interpretata conformemente a Costituzione
E cioè riteniamo che non possano trovare applicazione nei confronti del presidente elettivo per più ragioni innanzitutto per via del dell'assenza di un criterio per determinare i limiti di spesa
E in secondo luogo perché essendo una legge del novantaquattro è stata adottata in una fase storica in cui non c'era l'elezione diretta del presidente della Regione presidente era eletto dal Consiglio regionale fa i consiglieri regionali
Ora una volta che interviene una volta che viene introdotta l'elezione diretta del presidente di Regione chiaro che cambia l'assetto ordinamentale complessivo e la legge del mille novecentonovantaquattro tempi armonizzarsi con il sistema non sappiamo che in base agli articoli quindici e trentacinque dallo Statuto le ipotesi di dissoluzione degli organi costituzionali sono soltanto quelle tassativamente stabilite dal dettato sì tutto è stata statutaria scusate cioè stabilite da norme di rango costituzionale
E e sono ipotesi di stretta interpretazione perché implica una deroga al principio democratico di sovranità popolare escluso che il legislatore che in assenza
Di autorizzazione costituzionale il legislatore tantomeno il legislatore ordinario del mille novecento novantaquattro possa introdurre ipotesi ulteriore di dissoluzione degli organi
Questo al limite lo si potrebbe fare con una legge con una nuova legge regionale rinforzate ai sensi dell'articolo quindici ma escluso che la legge del novantaquattro possa essere interpretata come se consentisse
Al Collegio regionale di garanzia di individuare una nuova ipotesi di dissoluzione degli organi e degli organi regionali di qui il tono costituzionale del conflitto
Chiudo
Sulla lesività dell'atto
Ora è vero è stato ricordato l'effetto decadenziale
Si dovrebbe produrre soltanto a seguito di una delibera consiliare conforme però è anche vero che il conflitto può essere sollevato nei confronti di atti che abbiano carattere preparatorio non definitivo
Purché questi atti manifestino la volontà di esercitare una funzione che interferisce indebitamente sulle attribuzioni regionali
E a noi pare che quest'ordinanza ingiunzione palesi questa volontà
In maniera evidente io insomma leggo il testo dell'ordinanza di ingiunzione del ordinanza ingiunzione perché molto più eloquente delle mie parole a un certo punto si legge che si impone stante l'accertata violazione delle norme che disciplinano la campagna elettorale la decadenza dalla carica del candidato eletto sì impone si dispone la trasmissione della presente ordinanza ingiunzione al Presidente del Consiglio regionale per quanto di sua competenza in ordine all'adozione del provvedimento di decadenza
Ma soprattutto dalla lettura del verbale numero quattordici della seduta del venti dicembre due mila e ventiquattro che la seduta nella quale fu approvata l'ordinanza giunzione oggetto di questo giudizio
Si legge che il collegio accertata la violazione in modo definitivo
Delle norme che disciplinano la campagna elettorale delibera la decadenza dalla carica del candidato eletto ottobre Alessandra
E la trasmissione dell'ordinanza ingiunzione al presidente del consiglio regionale per la pronuncia della decadenza dalla carica del candidato
Evidente che dal punto di vista del collegio regionale di garanzia elettorale il Consiglio regionale non ha alcuna scelta certo l'effetto decadenziale si produce per effetto della delibera consigliare con forme
Ma in base a quanto scrive l'ordinanza ingiunzione il Consiglio regionale e tenuto a confermarsi a a conformarsi a quanto stabilito nell'ordinanza ingiunzione non vi è non vi è libertà di scelta quindi a noi ci pare che appunto la lesività dell'atto sia fuori discussione
E quindi insomma ci rimettiamo al collegio chiediamo ovviamente l'accoglimento del ricorso è l'annullamento dell'ordinanza ingiunzione del Collegio regionale di garanzia del venti dicembre due mila ventiquattro
Avvocato senta avete dice diviso i compiti sui due ricorsi allora io proseguirei sul primo ricorso che ha una sua problematica distinta
Dal secondo e le darei la parola successivamente quindi sul primo ricorso su quale soltanto c'è il Collegio di garanzia
Prima il Collegio di garanzia e poi l'avvocatura dello Stato che quindi interverrà due volte
Alza il tiro
Mi permetto di evidenziare che c'è una nostra eccezione di inammissibilità della costituzione del Collegio di Garanzia per difetto di mandato perché manca la delibera di nomina del professor Federico questo lui che me lo lo vedremo poi in Asia America amorevolmente valuterà il colletto
Quindi avvocato fare cioè solo sul primo ricorso e la prego di contenere il suo intervento nei limiti sia di tempo previsti dalle norme regolamentari prego grazie presidente allora io ho appena sentito la
Difesa che ha prospettato il collega che essa
E io vorrei semplicemente fari punto della situazione diciamo così del quadro normativo al mille novecentonovantaquattro e quindi da questo punto di vista prima
Parlerò della inammissibilità che abbiamo dedotto
E poi anche ma in modo molto più contenuto della infondatezza nel merito
Ora partiamo dal dicembre del mille novecentonovantatré
Sceso in campo Silvio Berlusconi
E il Parlamento italiano farà dicembre
Una legge clan cinquecentoquindici
Se non erro del dieci dicembre
Che configura una serie di pilastri fondamentali per lo Stato di diritto in materia elettorale
E ciò
Chi si candida non può spendere più di un certo tanto
Chi si candida danese raccogliere fondi solo tramite una figura di garanzia che il mandatario elettorale
L'articolo venti questa norma di questa legge la legge cinquecentoquindici
Prevede ovviamente una regime transitorio
Per quanto concerne la disciplina delle campagne elettorali nelle regioni e in particolare la Regione Sardegna stampa per avviarsi a una consultazione elettorale regionale che si sarebbe poi svolta nella tarda primavera del novantaquattro
Allora a questo punto il Consiglio regionale sardo di fronte a questa legge statale
E alla sua autonomia statutaria su tutta la materia elettorale che in quel momento
Era assicurata dall'articolo sedici dello Statuto ovviamente adesso è modificato questo articolo
Che ha fatto ha
Voluto evitare l'applicazione suppletiva diciamo così dalla norma statale rivendicando la propria autonomia statutaria e portando in votazione la legge numero uno del mille novecentonovantaquattro
In quel momento le leggi elettorali in Sardegna
Erano due esattamente come sono due voci
La prima la legge sette
Del mille novecentosettantanove era la legge che è disciplinata la campagna non accompagnare tonale ma l'elezione e quindi la formazione del consiglio stesso che poi avrebbe eletto al suo interno il presidente della Regione
Questa norma come San questo complesso normativo perché è una legge estremamente articolata la normale settantanove
è stata superata nel due mila tredici perché dopo la riforma dell'assetto costituzionale regionale del due mila uno
La Sardegna ha esercitato diciamo con forte ritardo l'autonomia statutaria
Io in materia elettorale quindi adesso abbiamo una legge elettorale che è stata votata con maggioranze rinforzate
Perché è la legge uno ben due mila tredici
Configura l'elezione diretta del presidente della Regione e che quindi non è più
Un soggetto che emerge dal Consiglio regionale ma deriva direttamente dal voto dei cittadini sa
L'altra legge regionale che fa il paio con questa adesso ottantanove era la legge trentadue del mille novecentottantaquattro
Questa legge disciplinava la campagna elettorale in quanto tale
è come arriva la legge cinquecentoquindici del novantatré a dicembre nel mese di gennaio la Regione Votta alla velocità del suo la legge uno del novantaquattro
Ora
L'articolo venti della legge cinquecentoquindici del novantatré no contempla tra le norme che si debbano necessariamente abitare nelle regioni l'articolo tredici
L'articolo tredici è la norma che istituisce
E collegi di garanzia ha detto
Quindi il legislatore ha pensato ci sono tre nazionali
Ha pensato ai colleghi di garanzia elettorale come organi esclusivamente statali e lasciando libere le Regioni cioè non li vincolava non vincolava alle regioni neppure quelle a statuto speciale ci mancherebbe ad avere per forza
Un collegio di garanzia elettorale statale
Di fronte a questa norma il Consiglio regionale volta una norma che l'articolo quattro della legge uno del mille novecentonovantaquattro
Con cui si stabilisce che le funzioni spettanti per le politiche al collegio di garanzia elettorale presso la Corte d'appello
Fossero
Svolte anche per le elezioni del consiglio regionale della Sardegna
Proprio perché non si fa un avvalimento come dire in modo unilaterale
La legge prevede che
Gli oneri finanziari nell'attività del collegio siano a carico dall'amministrazione regionale
Ora
In questi casi io indicato dei precedenti della Cassazione siccome sono chiarissimi nel momento in cui c'è una legge regionale che dispone l'avvalimento per funzionano infatti le sue pro gli organi statali
La legittimazione espansiva non è dello Stato ma della Regione
Detto questo
Arriviamo all'altro argomento che ma ampiamente sostenuto il collega
E cioè l'articolo ventidue della legge statutaria del due mila tredici
Che è in materia Dini a
Fattispecie ostative all'elezione
Sì da non applicare le leggi statali
Allora
Da questo punto di vista io semplicemente
Faccio questo ragionamento
Se il legislatore sarto nel due mila tredici
Ha voluto espressamente sostituire solo la legge del mille novecentosettantanove
è solo perché la legge uno del mille novecentonovantaquattro che è sostanzialmente
L'altra sera del binomio ecco in questi casi dobbiamo ritenere che legge dal novantaquattro comunque sia rimanga nella sua vigenza
Ma questo è anche abbastanza chiaro perché la legge del mille novecentonovantaquattro è stata votata senza bisogno di una maggioranza qualificata è chiaro che se il legislatore sardo volesse adesso abrogare la legge del mille novecentonovantaquattro la dovrebbe fare con le maggioranze qualificate della legge statutaria cioè praticamente la legge numero uno del novantaquattro
Ho la teniamo così come oppure se vogliamo cancellarla e stabilire un'altra normativa questo Marzotto con la disciplina della statutaria
Da questo punto di vista quindi sono convinto che vi sia un inammissibilità cioè
L'allarme prego prego la severo fosse avviato alla conclusione si
Quello che io trovo più singolare e che sembra che è l'interesse della regione
Debba necessariamente coincidere con quello per la sua Presidente non è così non è pensabile contestare l'autonomia sta tutta
Dalla Sardegna per ottenere un risultato
Che sia tale da eludere di fatto l'applicazione non di un'ordinanza
No di una sentenza
La della legge regionale in particolare dell'articolo trentacinque dello Statuto occluso
Bene e allora per la presidenza del consiglio l'avvocato fedeli sul primo ricorso poi tornerà a parlare sul secondo io riterrei distinti prego grazie presidente
La difesa dello Stato ribadisce l'inammissibilità dal nostro punto di vista del ricorso per conflitto numero due e spetta per mancanza del carattere Inter soggettivo del del conflitto medesimo si configura a nostro avviso una ricorso proposto contro un atto che è imputabile alla stessa Regione come è stato già chiaramente illustrato dalla dal professor feccia
Hanno Saville occorre avere riguardo all'articolo sedici dello dello statuto della Regione nella formulazione vigente nel nel novantaquattro all'epoca dell'approvazione Reggio regionale numero uno
E questa disposizione articolo sedici e derivava dalla legge costituzionale numero uno del mille centottantasei
Attribuiva una competenza piena alla regione Sardegna in materia elettorale articolo sedici stabiliva chiaramente il Consiglio regionale composto all'epoca da ottanta consiglieri eletti a suffragio universale
Con voto con voto segreto secondo le norme stabilite con legge regionale
E la legge uno del novantaquattro poggia proprio su questa attribuzione di di competenza che è una competenza quindi piena una competenza legislativa
Primaria basata sullo sullo Statuto quindi con valore di di legge costituzionale sia pure con i limiti come noti limiti
Che anche circondano questa attribuzione di di competenza quindi riteniamo che questa questo presupposto faccia cadere tutta la costruzione difensiva della regione basata sul valore puramente ricognitivo della legge regionale uno del novantaquattro che e la Regione tende a a sminuire a a connotare come una legge sostanzialmente inutile o comunque puramente riproduttiva della normativa statale
Affermando che la Regione non avrebbe avuto una una competenza piena ma una competenza puramente attuativa a nostro avviso così non è perché si tratta di una di una legge
Che poggia appunto su una attribuzione di competenze in materia elettorale piena quindi di tipo di tipo primario che la Regione ha potuto esercitare in materia di rendicontazione
Delle delle spese elettorali in materia di disciplina delle delle campagne elettorali
Con la legge uno del novantaquattro mai poi successivamente abrogata quindi una regge pienamente pienamente vigente che ha attribuito la la competenza in materia di vigilanza e applicazione delle delle sanzioni sono inosservanza della normativa in materia di di spese elettorali
Ai medesimi collegi istituiti presso le corti di appello mai l'attribuzione di una funzione regionale per le le per le elezioni appunto del del consiglio Consiglio regionale della Sardegna
Quindi questa questa legge con nota a nostro avviso i i collegi elettorali presso le Corti d'appello come organi della Regione perlomeno dal punto di vista funzionale che quello che rileva si tratta di un'attribuzione di funzioni che opera nell'ambito del sistema elettorale
Della Sardegna e che fa di questi di questi collegi degli organi funzionalmente regionali un ulteriore aspetto che è corrobora questa natura deriva poi anche dal fatto che la stessa legge prevede il il finanziamento
Dei gettoni di presenza dei componenti di questi collegi a carico del bilancio della regione e hanno stadi so poco rileva poi il fatto che questi direttori non siano mai stati in concreto corrisposti ai componenti del collegio perché la legge uno nel novantaquattro e chiara nell'istituire un apposito capitolo di bilancio e nel prevederne il finanziamento a carico della regione quindi ci dovrebbe essere anche un principio di corrispondenza tra titolarità dell'organo e Chimenti
Sopporta anche anche gli oneri economici
Ulteriormente ribadiamo appunto che la legge Friuli-Venezia Giulia ventotto del due mila sette smentisce anche l'ulteriore assunto della regione secondo il quale le Regioni non avrebbero possibilità di scelta possibilità alternativa di attribuire funzioni organi diversi dai con leggi regionali
Che abbiamo appunto indicato la regia trentotto del del due mila sette come esempio che smentirebbe questo questo assunto
Si tratta dello di una legge di una legge statutaria ma ribadiamo anche la Regione Sardegna aveva questa competenza nel novantaquattro per per attribuire a questo tipo di di funzioni sulla base appunto dell'articolo sedici nello Statuto all'epoca vigente
Quindi la difesa dello Stato insiste per la declaratoria di inammissibilità per difetto dello carattere Inter soggettivo del del conflitto
Quindi ora l'avvocato Saitta e passiamo al secondo ricorso a quello che Vendola sente decisione la sentenza del tribunale
Prego grazie presidente
A noi sembra che quello di cui stiamo discutendo sia davvero un caso da manuale di conflitto di attribuzioni interno soggettivo
Perché qui noi stiamo discutendo del perimetro esterno dell'esercizio della funzione giurisdizionale avuto riguardo agli affetti che in questo caso distorto e Perrone
Esercizio della giurisdizione produce sulle competenze amministrative non contestata tra l'altro della Regione Sardegna
Che ora non c'è
Le difese dell'avvocatura
Abito in mente
Provano a
Fare una commistione come sempre avviene in materia di conflitti d'attribuzione in fondo tre profili relativi all'ammissibilità e al merito della decisione del della questione controversa affermando appunto
Che con il nostro ricorso vorremmo sindacare nel merito
La sentenza della Corte del tribunale cagliaritano del quale vorremmo ribaltate l'esito anziché rivolgerci al giudice dell'impugnazione dell'impugnazione ordinaria
Evidentemente non è così
Procediamo con ordine tranquillizzo il collegio non sarò non sarò lungo nel mio intervento stavolta abbiamo un organo certamente statale dal punto di vista soggettivo quale in un tribunale della Repubblica e abbiamo l'esercizio di una funzione certamente statale qual è l'esercizio e la giurisdizione qui abbiamo una una funzione giurisdizionale specifica sull'impugnazione un'ordinanza ingiunzione NC dalla quale
Viene emanato una sentenza che nel dispositivo non si occupa della decadenza
Ma che nella parte finale della motivazione e non entrò in questo momento nel merito se è corretto o meno Lattanzio decidenti della nel merito della sentenza del tribunale
Nella parte conclusiva afferma
Direi quasi scontata mente che vi è la competenza del Consiglio regionale a delibare la decadenza con una riconoscimento di competenze che come dire implicito anzi esplicito nella previsione stessa della legge cinquecentoquindici
Però aggiunge
Che spetta al tribunale effettuare il vaglio
Sulle contestazioni mosse ed effettuato detto sbaglio che rimane insindacabile dal Consiglio regionale quest'ultimo assumerà le sue determinazioni sulla decadenza
Tenendo fermo quanto accertato in questa saletta
Null'altro
Si deve quindi sul punto in modo icastico e perentorio
è evidente
L'invasione forse addirittura foto quasi uno straripamento di potere da parte del tribunale a danno del consiglio regionale quindi della regione le cui competenze vengono come dire
Formalmente riconosciute ma sostanzialmente calpestate perché laddove si dice che sei competente tuo consiglio regionale ma non ha la possibilità di dare una tua autonoma valutazione dei fatti
è una tua autonoma qualificazione giuridica di quei fatti alla luce della legislazione vigente Evola riconosce al Consiglio regionale una funzione
Ma nel neanche esecutiva so ma davvero esclusivamente formale rituale
Non espressiva dell'autonomia costituzionalmente riconosciuta alla Regione nell'esercitare le proprie funzioni amministrative che sono indiscussa in questa in questa materia
Rinvio alla a ai riferimenti costituzionali richiamati nella nel ricorso che sono stati puntualmente richiamati dalla relatrice
Ecco perché non è che questa il non è questo il conflitto nel quale si può parlare di un sindacato nel merito no mai qua discutiamo soltanto di una sentenza che
Neanche nel dispositivo ma nella motivazione
In un giudizio nel quale la Regione non è stata parte esclusivamente parte dalla dottoressa Tobey che peraltro
Non aveva impugnato la decadenza che il Consiglio del Collegio regionale di garanzia nona a dichiarato ma impugnava direttamente le sanzioni pecuniarie sono stati
Applicando dicevo la Regione totalmente estranea e quindi ancor di più vale quello che dicevo in apertura qui si discute del perimetro esterno della giurisdizione
Perché la sentenza con quell'affermazione
Come dire cancella un principio fondamentale del nostro ordinamento quella della efficacia oggettiva e soggettiva del giudicato qui non c'è giudicato ma poco rileva ai sensi del due mila novecentonove cioè si vuol far discendere
Dalla
Da un argomento che forze
è un obiter dictum dato l'oggetto specifico per il giudizio d'impugnazione dell'ordinanza ingiunzione ripeto non sia impugnata la decadenza che nessuno ancora ha dichiarato ma se imponiamo le sanzioni pecuniarie
Quindi si vuol fare di un obiter dictum comunque di un argomento motivazionale
Un vincolo questi legislativo
Per il Consiglio regionale
Ma se il consiglio regionale ha una competenza amministrativa se c'è una competenza amministrativa e chi ne è titolare per il principio della separazione dei poteri per il principio della separazione fra funzione giurisdizionale funzione amministrativa che voi avete scolpito in decine di sentenze alcune delle quali richiamate nel ricorso non può un giudice vincolare l'autorità amministrativa della quale peraltro riconosce espressamente la competenza a com'è esercitare le sue funzioni a valle se e non sappiamo se il Consiglio regionale dovesse dichiarare la non decadenza ma anche se dovesse dichiara la decadenza
Perché tutte e due le decisioni potranno essere impugnate davanti al giudice il giudice in quel che sarà la sede proprio con un contraddittorio pieno farà le sue valutazioni ma non può ex ante
Condizionare l'esercizio della funzione amministrativa abbiamo richiamato il contesto è diverso ma il principio a cui si ispira mi ha richiamato anche lavori preparatori la relazione del del Consiglio di Stato
Il principio è spesso nel codice del processo amministrativo in base alla quale il giudice addirittura amministrativo non può ovviamente condizionare l'esercizio di una funzione ancora non esercitata come nel nostro caso
E allora io credo che questo sia un caso davvero e lineare e non sono condivisibili le affermazioni
Come dire che che hanno un impatto emotivo nel nel lettore ma che secondo me non hanno un fondamento giuridico in base al quale
Il Consiglio regionale non può modificare con un voto politico all'esito degli accertamenti compiuti in sede giurisdizionale ma un ruolo di presa d'atto
E d'adozione del conseguente atto amministrativo di decadenza a me pare che questa sia un'affermazione che dà ragione sulla fondatezza del ricorso sotto vari profili cioè se li teneva ben che il Consiglio regionale non posso che prenderne atto
Due un argomento motivazionale è spesso dal giudice in una sentenza che integrali osso nell'esercizio di una sua funzione amministrativa non ancora esercitato
E qui nessuno vuole con un voto politico ribaltare una decisione giurisdizionale tanto per cominciare il Consiglio regionale esercita funzioni politiche ovviamente ma anche funzioni amministrative
E la delibazione dei titoli di ammissione di permanenza le cause di ineleggibilità e di incompatibilità e una funzione che
E proprio di tutti gli organi collegiali l'andata per tradizione millenaria e e per espressa previsione statutaria regolamentari e legislative che abbiamo che abbiamo richiamato in capo al al
Consiglio regionale e non si vuole ribaltare nulla mica abbiamo impugnato la sentenza del tribunale di Cagliari ottocentoquarantotto punto no
Abbiamo impugnata soltanto nella parte in cui detta i compiti al Consiglio regionale
Per il resto per quanto riguarda la sanzione
Pecuniaria se la vedranno le parti anzi sarà stanno già vendendo in Corte d'appello il Consiglio regionale è estraneo e indifferente all'esito di quel giudizio ma il Consiglio regionale tutt'altro che indifferente per quanto riguarda invece la propria competenza a delibare con piena autonomia e responsabilità le sue la fattispecie sotto ripeto il profilo della qualificazione giuridica dei fatti e delle e delle conseguenze c'è accetta nell'omonima ribaltamento dall'ordinamento qui Sensi afferma una supremazia della giurisdizione sulla funzione amministrativa certo ma la parola finale spetterà al giudice ordinario
Non abbiamo ovviamente mai messo in discussione mesi potrebbe la competenza finale della giurisdizione in materia di ineleggibilità e di incompatibilità questa avverrà
Tempo e luogo ma non si può impedire al Consiglio regionale di fare ciò che la legge gli assegna un puntuale svolgimento di previsioni statutari
E
E concludo
Ma praticamente ho già ho ho già illustrato tutto quello che pensavo di dire solo l'ultimo un punto riguardante la seconda parte del del ricorso sul quale peraltro non ci sono
Eccezioni specifiche da parte dell'avvocatura dello Stato è stato dell'otto davvero informa del tutto subordinata
Nel senso che qualora alla corte ritenesse
Contrariamente a quanto da lui sostenuto che
Il e il tribunale ancorché in queste forme cioè una motivazione in una sentenza che non vedeva parte la la Regione Possa dire al consiglio regionale come deve esercitare le sue funzioni beh in questo caso avrebbe detto che deve esercitare le sue funzioni
In contrasto con il con le competenze
Della regione dello stato sostanzialmente sono i motivi analoghi nel merito rispetto a quelli che sono come quelli che sono stati fatti valere nel ricorso numero due del due mila venticinque quindi su questo
Non non è il caso che mi mi intrattengo ulteriormente per rubare
Tempo alla pazienza della del collegio dei e dei colleghi quindi insisto per l'accoglimento del nostro ricorso la ringrazio allora per la presidenza del consiglio nuovamente
L'avvocato vedremo anche che se anche
Senta nostra visto in realtà il travalica mento questi cuore attribuire al al tribunale di Cagliari non sussiste il tribunale ha fatto il giudice ha fatto quello che doveva fare un giudice ossia a verificato se
Il Collegio regionale
Ha correttamente esercitato le proprie funzioni ossia se effettivamente si può riscontrare una violazione delle norme sulla rendicontazione delle spese elettorali da parte della dottoressa Corday
Quali conseguenze derivano ovviamente qualora si configurasse si ravvisasse una violazione di questa normativa eventualmente anche la conseguenza della decadenza per la mancata presentazione del del rendiconto
E questo non significa eccetera e dalle funzioni del giudice ma corrisponde esattamente al all'oggetto della della controversia ed era tra l'altro quello che
Chiedeva il ricorrente ossia di accertare se effettivamente dalla violazione di queste disposizioni dalla mancata presentazione del rendiconto conseguisse la conseguenza della decadenza
Domanda alla quale il tribunale ha dato una una risposta affermativa
Appunto da una prospettiva insomma diversa rispetto a quella che chiedeva la ricorrente e questo è esercizio della della funzione giurisdizionale
Il tribunale ha affermato e poi il il Consiglio regionale ovviamente e poi competente perché il tribunale ricadere anche delimitato circoscritto la propria competenza e ha chiarito che sarà poi il Consiglio regionale a pronunciare formalmente ladri va decadenza che ovviamente non è statuita dal giudice
E si tratta questo tipo di competenza di una competenza appunto vincolata questo ha affermato il tribunale anche in questo non c'è alcun alcun travalica mento la Regione vorrebbe sostenere che il Consiglio regionale esercita una competenza alla fine sostanzialmente politica con un voto politico perché la Regione rivendica addirittura la potestà di riqualificare
Ma anche di riaccertare i fatti e di riqualificare i fatti medesimi quindi un potere sostanzialmente di rielaborazione pieno rispetto a quanto stabilito dal giudice e questo ovviamente
Sarebbe semmai un tradita travalica mento dell'amministrazione rispetto a quanto stabilito dall'autorità giudiziaria se non addirittura di un organo politico rispetto a quanto statuito in una sentenza veramente non riteniamo condivisibile questo tipo di attribuzione in capo al Consiglio regionale di riaccertare i fatti e di riqualificarli perché ciò comporterebbe porre nel nulla in sostanza una pronuncia
Dell'autorità giurisdizionale
E non ci sembra anche condivisibile questo iter che poi la Regione prospetta ossia attribuire un potere pieno di
Riaccertamento al Consiglio regionale con la possibilità però poi di un ricorso ex post contro la delibera del consiglio regionale
Quindi si andrebbe davanti al giudice due volte prima con l'impugnazione dell'ordinanza ingiunzione e poi una seconda volta sulla stessa fattispecie rispetto alla delibera
Del Consiglio regionale
è evidente in questo modo che la Regione vuole vuole portare in un ambito di giustizia costituzionale una una materia
Sottraendole a quella che poi ha invece effettivamente il suo giudice naturale che appunto il giudice ora giudice ordinario
Si dice poi che la Regione grappa è stata
è è assente nella controversia circa civile dinanzi al tribunale di Cagliari anche in questo senso ci sarebbe una pressione delle attribuzioni del Consiglio regionale ma
Vorrei far notare che come
Alla nostra prospettazione è stato sostenuto il Collegio regionale di garanzia è un organo della Regione e il Collegio regionale parte nel giudizio di opposizione all'ordinanza ingiunzione quindi in qualche modo la Regione attraverso un proprio organo
è comunque partecipe parte anche nel procedimento civile
Attualmente pendente in appello e in ogni caso esistono gli strumenti comunque previsti dall'ordinamento giuridico per il terzo che si ritenga leso da una pronuncia del giudice resa inter partes alla quale non ha partecipato di appunto tutelarsi sempre in sede giurisdizionale lo strumento sappiamo benissimo dell'opposizione ordinaria di terzo prevista dall'articolo quattrocentoquattro del codice di procedura civile quindi la Regione potrebbe sempre dinanzi al giudice naturale al giudice competente che il giudice civile far valere anche da eventuale versione di proprie posizioni soggettive
Che ritenesse venisse età da questa pronuncia del del tribunale di Cagliari quindi ribadiamo a nostro avviso non sussistono i presupposti neanche per il conflitto numero cinque
Period tra radicamento del da parte del del potere giurisdizionale e questo ci sembra confermato in modo abbastanza è evidente dal fatto che il ricorso della regione rinnova in questa sede di giustizia costituzionale molti degli argomenti che la ricorrente ha rappresentato anche nell'atto di appello dinanzi alla alla corte di appello di Cagliari
Nell'atto di appello si censura si stigmatizza proprio questa imposizione che durante la pronuncia del tribunale avrebbe formulato al Consiglio regionale recepire la pronuncia di decadenza la stessa censura che che è alla base del ricorso numero cinque
Oltre alle evidenti poi considerazioni di merito atti attinenti alla non configurabilità di una causa di decadenza
Del del presidente della della Regione in quanto la legge uno nel novantaquattro sarebbe applicabile solo ai consiglieri regionali Zia stanche quindi una evidente contestazione di merito che viene introdotta nel nel conflitto numero cinque che è oggetto della del contenzioso civile attualmente dinanzi alla Corte di appello
Quindi insistiamo per la inammissibilità anche di questo ricorso
Ci sono domande
Prego
Se posso dunque perché una domanda sul primo ricorso e tre brevi domande sul secondo ricorso quindi una sul sul suo ricorso due e tre soli corso cinque
Su ricorso due vorrei rivolgere questa domanda alla al
All'Avvocatura dello Stato e alla al difensore del collegio di garanzia
Il rinvio perché perché mi è sfuggita bene questa parte del del suo argomento avvocato il rinvio operato dalla legge regionale uno del due mila e tredici alle leggi statali
Non comprende anche la disciplina del collegio utile di garanzia attraverso
Il richiamo che che che
Che viene compiuto indirettamente agli articoli tredici e quattordici che disciplinano il collegio volevo un chiarimento su questo punto perché per perché se così fosse sarebbe superata la tesi
Della della natura soltanto regionale del Collegio di garanzia che lei ha esposto soprattutto sulla base della legge regionale uno del novantaquattro sul secondo ricorso invece è soprattutto rivolto alla difesa regionale
La prima domanda
è un chiarimento sul Petito un del secondo ricorso cioè il il
L'interesse della regione Sardegna e se ho ben capito quello semplicemente di eliminare il riferimento contenuto nella parte finale della motivazione della sentenza alla insindacabilità del dell'accertamento nella violazione compiuta
Dalla
Dalla sentenza e il conseguente implicito perché loro no non non lo dicono espressamente conseguente implicito vincolo del Consiglio regionale alla a pronunciare la decadenza chiedo solo conferma di aver capito bene quindi solo questo su cui si appuntano
Le difese regionali ricorso allora viene la seconda domanda nel merito però il tema che sta sullo sfondo e che dovrà essere sciolto dal consiglio dal consiglio regionale se questa corsa non lo scioglierà con la sentenza è
Ammesso che l'articolo quindici comma sette i successivi otto e nove della legge cinquecentoquindici si riferisca anche al presidente del della regione ciò che è contestato vivamente
Qual è
Il la l'interpretazione plausibile di questo articolo quindici comma sette quando
L'articolo quindici comma sette dice l'accertata violazione comporta la decadenza della carica del candidato eletto nei casi espressamente previsto con delibera della Camera di appartenenza o evidentemente del consiglio regionale il il ruolo del consiglio regionale nel nel e un ruolo meramente un ruolo meramente dichiarativo di presa d'atto di un accertamento che il Collegio regionale il Collegio di garanzia chiedo scusa compiuto o si deve interpretare questo articolo quindici comma sette come attribuendo te all'organo politico e quindi al consiglio regionale un autonomo potere di valutazione della gravità per esempio per le violazioni finire
Questo credo ecco
Beh è chiaro che potreste non rispondere perché pare perché potreste dire
Il nostro problema è preliminare però è un problema che in ogni caso si pone la terza è ultima domanda invece quanto invece all'argomento del dell'inapplicabilità al presidente al candidato Presidente del sistema normativo
Fondato sull'articolo quindici e sulle altre norme della del della legge cinquecentoquindici che mi ha molto chiaro ma la mia domanda è sì e per le ragioni che voi avete ampiamente illustrato che sono contestate dalle altre difese
Non questo complesso normativo non è applicabile al candidato Presidente non c'è un un vuoto normativo da da o comunque quali sarebbero le norme applicabili al candidato presidente
Non essendo a luglio lei applicabili per l'appunto le norme sulle elezioni del Consiglio
Ci sono altre domande no e allora sul primo ricorso mi sembra che la domanda sia diretto soprattutto all'avvocato fece poi se gli altri difensori vogliono interloquire altrimenti passiamo all'altra
Io leggo molto brevemente rese noto grazie presidente dunque per rispondere a questa domanda bisogna richiamare proprio il testo della norma leggo l'articolo ventidue comma due della legge statutaria due mila tredici numero in materia di ineleggibilità e incompatibilità
Fino all'approvazione di una disciplina regionale ai sensi dell'articolo quindici quindi la nuova norma dello statuto speciale per la Sardegna oltre a quanto previsto dallo stesso statuto si applicano le leggi statali
Ora io avevo semplicemente detto che è un'argomentazione Piras
Però del ricorso della Regione
Che questa norma cioè l'articolo ventidue secondo comma della statutaria per me rinvia soltanto alla legge numero centocinquantaquattro del mille novecentottantuno
Che infatti e vigente vi dico anche la norma solo per le elezioni dei consigli regionali ai sensi dell'articolo duecentosettantaquattro comma uno lettera l
Del decreto legislativo diciotto agosto due mila numero due sei sette
Una legge numero uno del novantaquattro invece e tutt'altro perché altra questione non è una legge in materia di ineleggibilità incompatibilità
è una legge che disciplina una come dire un quadro specifico e cioè la campagna elettorale non so se ho rispose il posto in Svizzera certamente
Vogliono interloquire
Sul stiamo parlando il primo ricorso tutti possiamo subito al secondo
Molto brevemente avvocato Evaldo lei ha parlato sul va be'non amano però replicando al va bene va bene parlo del del ricorso cinque parlo del ricorso cinque
Ma credo che le domande le prime due domande prima due richieste di chiarimenti
Del giudice dicano siano strettamente legate cioè qual è l'oggetto del petitum esco alle come dire sei l'interfaccia regolarità per quanto riguarda l'ambito di attribuzioni del Consiglio regionale
Ma il
Il petitum del ricorso
Non può credo che essa è quello che noi abbiamo scritto cioè
Che non spetta Allo stato esso la a un tribunale della Repubblica nel caso il tribunale ricaricabile
Stabilire che le valutazioni fatte in un processo integrali rosso in motivazione non peraltro e che non hanno avuto neanche una ricaduta sul dispositivo di quella sentenza possano vincolare
La Regione nell'esercizio delle sue funzioni amministrative e perfetto l'annullamento un parte qua la sentenza non della sentenza tout-court e quindi non abbiamo impugnato la sentenza sono le due decade in questa parte
E quindi e quindi il consiglio regionale fa le sue valutazioni nella sua assoluta autonomia Ceretto
In applicazione del principio di legalità ma se hai una funzione la deriva oltre che esercitare pleno iure perché ovviamente se ci fosse un giudicato
In senso formale
Davanti al giudica non ci potrebbe dire nulla ma un giudicato che ha efficacia sul Consiglio regionale ai sensi del due mila novecentonove del Codice civile
Qui non c'è un giudicato che dal punto di vista soggettivo riguarda il Consiglio regionale il Consiglio regionale farà le sue valutazioni dopodiché
Il
Da che mondo è mondo
Diciamo da Catherine pubblica Repubblica
E le valutazioni fatte ai consiglieri comunali dai Consigli regionali in materia di ineleggibilità o incompatibilità sono sempre sottoponibile al vaglio dell'autorità giudiziaria cioè in quella sede
Farà le sue valutazioni degli anche per quanto riguarda
Il Parlamento nazionale sono che in quel caso un caso di giurisdizione
Specialissima domestica e se ne occuperanno le stesse a me di appartenenza ma perché lì c'è una e spera essa previsione costituzionale quindi secondo me il corretto il riparto delle competenze implica che una volta che ha competenza nel delibare una fattispecie la debba delibare pienamente senza subire condizionamenti dato certo chiudo
Questa sentenza del tribunale e quella che arriverà dalla corte d'appello finiranno dentro il fascicolo quando la pratica arriverà in consiglio regionale consigliere regionale la leggeranno e come dire ma la leggeranno come www le altre sentenze contenute in una rassegna di giurisprudenza ma noi non possiamo
Accettare
Scusate l'espressione forte ma insomma è la ragione del ricorso che ci sia un vincolo giuridico
Da parte di un organo dello Stato su come la Regione deve esercitare le sue attribuzioni e questo l'oggetto del del conflitto c'è il terzo quesito
Credo che risponderanno in regola il avvocato legate prego avvocato dico riguardo al vuoto normativo certo non è un fenomeno commendevole
Vuoto normativo vuoti normativi esistono
Non possono essere per un riempiti con qualsiasi cosa
Ma il fatto che che esistano lo dimostra
L'esempio anzi il caso siciliano
In Sicilia il Collegio regionale di garanzia elettorale istituito presso la Corte di appello palermitano
Nel due mila e sedici a declinato la propria competenza in ordine alla vigilanza sui rendiconti elettorali cioè in Sicilia il Collegio regionale di garanzia elettorale non vigila sul rendiconti elettorali nelle cappelle relative alle campagne elettorali regionali perché perché la legge regionale siciliana non adeguato i limiti dispensa
Alla alla appunto alla alla Regione Sicilia e quindi mancando il parametro il Collegio regionale di garanzia non ha una norma in base a quali esercitare il proprio giudizio è un vuoto normativo certo
Come è stato colmato questo vuoto normativo in Sicilia
Per ora in alcun modo
La nostra tesi e che anche in Sardegna al momento almeno con riguardo al presidente elettivo ci sia un vuoto normativo che non può essere colmato con le previsioni della legge uno del mille novecentonovantaquattro
Per le ragioni che ritroviamo nella legge statutaria uno del due mila e tredici articolo ventidue la quale dice che le ipotesi di ineleggibilità e incompatibilità so inattesa di una nuova legge regionale rinforzata sono disciplinate da leggi statali
Attenzione qui c'è il rinvio alle leggi statali
Non la legge statale specifica alle leggi statali e quindi anche come dire è chiaro che quindi in questo caso non può trovare applicazione la legge uno del mille novecentonovantaquattro nella parte in cui
E appunto dispone misure di tizi decadenziale seppure attraverso che il rinvio alla legge alla legge del mille novecentonovantatré
Credo di di avere risposta
Prego lei ha solo sul secondo cui tutto i due Subbuteo volevo osservare solo sul secondo quesito del consigliere relatore ecco a nostro avviso ribadiamo il vincolo non è stato posto tanto dal tribunale di Cagliari ma deriva dalla dalla legge spessa che attribuisce al consiglio una competenza vincolata da Coblenza può essere vincolata discrezionale o politica
A nostro avviso la legge attribuisce un potere vincolato che è legato all'accertamento ovviamente dei presupposti per la pronuncia di di decadenza ma che una volta che sono stati già consacrati in una pronuncia del giudice il Consiglio regionale non può stravolgere procedendo a una rivalutazione degli stessi fatti che sono stati già accertati da tutto dal dottor autorità giudiziaria e alla loro qualificazione giuridica
Anche perché altrimenti se riconoscessimo questo ampio potere al Consiglio regionale la pronuncia poi sulla decadenza o meno sarebbe poi sosta difficilmente sindacabile in questo giudizio ex post che la Regione prospetta al sia un contenzioso successivo sulla delibera di decadenza del consiglio è chiaro che se ancorata a una valutazione politica questo sindacato successivo da parte del giudice sarebbe sostanzialmente impraticabile
Non c'è altro
L'udienza è chiusa sarà decisa saranno decisi i due ricorsi rivederci epoca