Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì nove ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura anche quest'oggi parleremo di Francia la crisi di regime Ignis
Ne scatta da Emanuel Macron già nel due mila e ventiquattro con la sua decisione di andare elezioni anticipate
E che raggiunge il suo apice con le dimissioni del primo ministro le cornuti proporremmo alcuni commenti dopo la stampa francese ieri ci concentreremo su giornali di altri Paesi parleremo poi di Russia della guerra non solo all'Ucraina ma anche all'Europa lo faremo con
Libertà siamo è un commento disse sugli dal titolo le guerre di Vladimir Putin chiuderemo con in Medioriente
Gaza le mondo oggi pubblica un articolo dice il perito
Sul doppio disarmo da un lato la necessità di disarmare Hamas come previsto dal piano di Donald Trump
Ma c'è un altro disarmo necessario è il disarmo ideologico del sionismo religioso disposto a tutto per il Progetto di grande Israele partiamo però dalla Francia dall'editoriale di ieri del Times dal titolo i francesi stanno vivendo
Al di sopra dei loro mezzi questa è la radice all'origine del caos politico attuale il Paese assomiglia all'Italia dei vecchi tempi ma il suo malessere economico sarà risolto solo quando i suoi cittadini smetteranno di negare la realtà scrive il Times
La quarta Repubblica francese che c'era per del gol portò a conclusione nel mille novecento cinquantotto
Era caratterizzata da un'instabilità politica cronica due dei suoi primi ministri durarono solo pochi giorni
Con il presidente ma del Macro
Che ha visto passare cinque primi ministri dalla sua rielezione nel due mila e ventidue la quinta Repubblica creata da dei gol come antidoto al caos politico
Inizia ad assomigliare molto alla quarta Repubblica
Le conseguenze dell'implosione politica della Francia si faranno sentire ben oltre i suoi confini
Se la Germania a volte è apparsa incerta di fronte all'aggressione della Russia macro è stato un sostenitore appassionato ed efficace dell'Ucraina sin dall'invasione
Il principale vincitore nel caos politico francese
è Vladimir Puntin il Times ricorda che l'ultimo primo ministro francese entrato in carica a meno di un mese fa
Ha rassegnato le dimissioni lunedì Bastia lo Cornu non è riuscito a ottenere l'accordo degli altri partiti della sua coalizione di centrodestra
Sui nomi
Dei ministri al governo i mercati finanziari sono stati scossi da un altro tremore i rendimenti dei titoli di Stato francese sono saliti sopra quelli italiani e greci
Il confronto con l'Italia sottolinea il Times è particolarmente doloroso non molto tempo fa la Francia guardava con un certo disprezzo all'Italia per la sua il responsabilità fiscali cronica e la sua politica turbolenta
Ora le posizioni si sono invertite Giorgia Meloni al potere da tre anni e ha ridotto il deficit annuale del suo Paese a un livello sostanzialmente inferiore a quello della Francia
La pazienza assista esaurendo nei confronti di macro due ex primi ministri chiedono le sue dimissioni
Il presidente in effetti a gran parte della colpa di questo disastro ha fatto una scommessa avventata lo scorso anno convocando elezioni anticipate nelle quali il suo partito
Ha subito una pesante sconfitta il partito di estrema destra entrasse in norma nazionale e l'estrema sinistra hanno guadagnato seggi il risultato è stato un Parlamento ingovernabile paralizzato da faziosità incapace di produrre un governo in grado di approvare anche solo la legge di bilancio
Tuttavia sottolinea il Time is anche gli oppositori di macro sono in parte responsabili di questo causa
Sono stati loro a rifiutare di scendere a compromessi di fronte i tentativi dei vari primi ministri di approvare un bilancio
Che rimetta a in ordine i conti della Francia Marine le Pen la leader del rassemblement nazional esuli come lo show
Suo avversario dall'estrema sinistra sembrano interessati solo al potere interesse nazionale non si trova da nessuna parte alla fine però secondo il Times la responsabilità ricade anche sul popolo francese lo stato sociale francese uno dei più generosi al mondo i costi non possono essere coperti nemmeno dalle tasse che hanno raggiunto livelli livelli esorbitanti Macron cercato di mettere il Paese su una base fiscale più stabile ma i suoi sforzi hanno incontrato una risposta furiosa
Portando due volte a disordini le proteste dei gilet gialli nel due mila e diciotto e poi le grandi proteste per l'aumento dell'età pensionabile da sessantadue a sessantaquattro anni
L'impopolarità che macro accumulando accumulato tentando di far passare queste misure necessarie a tra le altre cose danneggiato il suo partito il governo francese potrebbe
Andare avanti ancora a fatica potrebbero esserci nuove elezioni parlamentari potrebbe perfino esserci
Un'elezione presidenziale anticipata tuttora aperto ma qualunque cosa accada i problemi della Francia non saranno risolti dai continui cambi di governo
Stile Italia i cittadini francesi devono smettere di essere nel loro stato di negazione permanente
E accettare il fatto che stanno vivendo al di sopra delle proprie possibilità così tra l'altro il Time is di Londra
Il Guardian Nieri invece sottolineava in un editoriale dal titolo il caos politico in Francia il regalo che viene fatto a Marine le penne all'estrema destra con questa ennesima crisi influente all'estero in mano al Macro commesso errori strategici in patria
Che hanno mandato in crisi partiti centristi in un momento cruciale
Scrive il Guardian nella commedia a porte chiuse di Jean-Paul Sartre del mille novecentoquarantaquattro l'inferno ed è scritto con una stanza chiusa in cui i personaggi sono condannati a litigare a discutere per l'eternità
Da quando ha convocato elezioni anticipate che hanno portato a un'assemblea nazionale paralizzate divisa e dall'altro si è trovato intrappolato in una versione moderna dello stesso copione
Lunedì mattina il terzo primo ministro nominato da Macrone in poco più di un anno è diventato l'ultimo gettare la spugna dopo appena ventisette giorni in carica
Solo poche ore prima aveva presentato la sua squadra di ministri Sebastiano e corno si è dimesso a seguito di una reazione negativa da parte
Del partito di centrodestra che si è opposto a al fatto che diversi dei ministri hanno già presenti sotto il governo di François Bayrou
Questo causa vertiginoso sta gettando discredito sulla politica tradizionale della Francia al mainstream
In un momento in cui il partito nazionalista di estrema destra R. Sulmona Senaldi Marine le Pen gode di un sostanziale vantaggio nei sondaggi
Macro porta una responsabilità pesante la sua alleanza di centro ha perso la maggioranza assoluta alle elezioni parlamentari del due mila ventidue
Poi è stata sconfitta da una coalizione di sinistra nel voto anticipato indetto da macro
Lo scorso anno
In realtà alla detto verrà sembrano Nacional
Rimane il primo gruppo all'assemblea nazionale
Il risultato non così netto a favore della coalizione di sinistra
Ma secondo il Guardian macro continuato come se nulla fosse cambiato facendo pressione sui successivi primi ministri affinché proponessero bilanci di ostilità impopolari senza alcun mandato elettorale
Nuove elezioni legislative
Comporterebbero il rischio di consegnare il potere al rassicurano Nacional o di produrre un altro stallo ma l'attuale paralisi politica e lotte interne in realtà rappresentano un grande regalo a Marine le Pen in vista delle elezioni presidenziali del due mila ventisette
Per macro che era arrivato all'Eliseo con l'intento dichiarato di prevenire l'ulteriore ascesa dell'estrema destra
Il crepuscolo del suo secondo mandato si è trasformato in un'umiliazione politica all'estero Macrone giocato un ruolo centrale prezioso nel plasmare la risposta dell'Europa una nuova era di stabilità geopolitica
Ma a livello interno una combinazione di hybris
E rigidità economica lo ha lasciato isolato e profondamente impopolare
è altamente improbabile che manca un si dimetta ma la Francia merita di meglio del suo presidente e della sua classe politica così tra l'altro il Guardian con cui chiudiamo il capitolo francese per
Andare su un giornale francese
E parlare di Russia e delle sue guerre non solo all'Ucraina ma anche all'Europa le incursioni dei droni di ieri
Gli attacchi di vario tipo generalmente definiti ibridi Livera siamo ieri pubblicava un commento di Sergio De Giuli le guerre di Vladimir Putin
Il presidente russo a sempre non una guerra ma diverse guerre in corso
Quelle in Ucraina con una controffensiva che stenta a decollare è una guerra patetica che avanza millimetro dopo millimetro ha un costo umano altissimo con questo conflitto che stagna Putin ha bisogno di creare un'atmosfera bellica per terrorizzare gli europei e dunque ha lanciato anche un'altra guerra
Quando non lancia minacce nucleari quando non promette una guerra convenzionali arrivo
Quando non parla di escalation Putin si lancia in altre offensive come come quelle dei droni
Poi però c'è un altro tipo di guerra che è la guerra del latte polarizzazione della società che la Russia sta conducendo nell'Europa occidentale
Un esempio portato da secoli teste di maiale davanti alle porte delle moschee in Francia e mani insanguinate ritrovate sui muri di diverse sinagoghe
Ogni volta dopo l'indagine si è scoperto che i responsabili erano russi oppure legati alla Russia
E infine c'è la guerra ibrida a trecentosessanta gradi cioè non rivendicata che colpisce il continente europeo con le i droni i caccia che si aggirano nei cieli ma anche che lungo le rotte marittime le fabbriche di munizioni eccetera insomma la minaccia permanente c'è Julie ricorda che Putin ha problemi economici con questa guerra in Ucraina che si protrae e il fallimento che persiste sul campo di battaglia
Il suo maggior successe l'aver militarizzato l'economia mentre l'esercito delude inizi libroni ucraini colpiscono con successo le raffinerie sul territorio russo tanto che il i rifornimenti di benzina sono limitati non più di dieci venti litri nelle stazioni di servizio del Paese
E allora la domanda è perché nel momento in cui Donal Trump gli avrebbe offerto un affare d'oro al vertice di Ferragosto in Alaska punti in non ha colto l'occasione al volo
La risposta è che Putin continua a volere la sconfitta dell'Ucraina vuole vincere questa guerra e desidera ancora alla neutralizzazione del paese e la caduta dell'attuale governo Putin non ha paura di mentire quando afferma come ha fatto a soci qualche giorno fa noi non abbiamo mai avviato un conflitto militare
Le multiple Bugie si moltiplicano e colpa dell'Europa listeria e dell'élite dirigente europea che vede la guerra con la Russia in una imminente ha detto Putin l'Occidente comprendessero la forza e l'Europa incoraggia l'escalation permanente
Ma insomma
Quando libere europee riflettono sull'utilizzo degli asset dei beni russi che si trovano in Belgio per ricostruire l'Europa il portavoce di Putin parla di atto di guerra
La conclusione questa tra Europa e Russia e non si è ancora giunti alla guerra Maniace esiste ed è effettiva al neon mente permanente a questo ritmo Putin si sta preparando a passare al
Simone contro l'Europa così tra l'altro
Se il giudice su Libération per chiudere un minuto al Medioriente del mondo dice il pari il disarmo ideologico del sionismo religioso disposto tutto per il Progetto di grande Israele e imperativo
Di cosa si tratta è un un analisi commento sul piano dicono al tanta che prevede il disarmo di Hamas sa su tutti questi seduti su questo tutti sono d'accordo indispensabile scrivere Cil
Parisi
Ma non deve nascondere un altro disarmo che è necessario è quello del sionismo religioso sionismo religioso
Che si sta infiltrando non solo nel governo di Benjamin Netanyahu con due notti ministri suprema chiesti Itamar Ben vi era De Zan del s'motrice ma anche nei ranghi
Dell'esercito
Questa infiltrazione si sta dimostrando particolarmente efficace
Il problema è che questo sionismo religioso è disposto a tutto per il Progetto di grande Israele
L'obiettivo e quello di seppellire definitivamente l'assoluzione dei due Stati
Scrive ripari sulle monde il disarmo ideologico di questo sionismo religioso saldamente ancorato al Progetto del Grande Israele è imperativo
Un sionismo religioso sfrenato non potrà che riaccendere in modo speculare a Massimo
E questo disarmo tocca direttamente i cittadini dello Stato ebraico perché in realtà questo progetto si accompagna a quello di sostituire una democrazia quella israeliana necessariamente imperfetta
Con una teocrazia
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale