Le cure palliative e la nuova frontiera della medicina

Intanto ringrazio tutti della presenza e vedere che piano piano nell'arco della mattinata questa sala si riempirà perché il problema che abbiamo avuto è il proprio delle tante richieste di persone che desideravano partecipare a questo convegno e poi certamente come succede a volte ci sono delle difficoltà delle che non dipendono dalla nostra volontà intanto saluto qui
Due tipologie di persone anzi facciamo finta tre tipologie di persone Primo gli amici senior
Che sono le persone con cui abbiamo condiviso questa passione per le cure palliative da un tempo lontano
Vedendo l'avvenire comuni esigenze
Come diciamo un impegno reale tasso poi prenderà la parola anche il presidente della Commissione ma è proprio in questa Commissione della Camera dei deputati che nella legislatura precedente fu approvata la scuola di specializzazione in cure palliative che non c'era fino ad allora
E quindi saluto le persone con cui questa battaglia è stata fatta quando come dice il poeta spagnolo Maccianti lo ricorderete cammina anche nuova il cammino ossia se cammino ad andare no dice colpi al golpe
Quando si prendono delle battaglie in cui non c'è una strada tracciata e bisogna tracciata il con loro quindi li saluto davvero
Come Krizia Testoni e comunque abbiamo condiviso le battaglie più difficile e poi però come potete voi stessi vedere saluto le nuove generazioni
Qui ci sono nuove generazioni
Di studenti Medicina e anche di una medicina
Diciamo particolarmente avanzata in senso tecnologico quelli di mente pecca
Anche se poi lo vedremo nell'arco della mattinata la medicina palliativa rivendica le sue origini una dimensione accomuna mistica dell'attenzione e del servizio ai malati e però sono proprio loro
Quelli che si prenderanno cura
Se siamo fortunati anche di nuovi e comunque si prenderanno cura
Dei vostri genitori si prenderanno cura di persone come dire che avranno vinto
La famosa grande battaglia pelle malattie occulte
Ma non abbiamo affatto vinto la battaglia per la cronicità delle patologie
Cioè quelle vittoria della scienza e dell'assistenza che ci permettono di prolungare la vita di aggiungere come si dice
Anni alla vita però non sempre ti permettono di uscire da questa da questo percorso complesso che il compito di giorno per giorno con la malattia
Quindi saluto voi
Ovviamente saluto tutti i nostri amici relatori che sono venuti anche da lontano sobbarcandosi viaggi più o meno difficili ma sicuramente una grossa incognita un punto interrogativo ci sarà o non ci sarà mi riferisco al treno per venire o per andare questo aggiunge generosità alla loro presenza
I adesso do la parola come il primo intervento all'onorevole Cesa che a in tempo fortemente voluto questo incontro di oggi
Che a c'è il sito di presentare un disegno di legge molto coraggioso
In merito alle cure palliative come un obiettivo concreto di estendere tutta quella che possiamo chiamare la filosofia delle cure palliative tutto quello che è il modo di intendere non a caso si parla di una nuova frontiera della medicina
Ma di estenderlo anche in quei contesti
In cui a volte il malato può sentirsi molto solo lo sappiamo che è più pericoloso l'abbandono del malato che non l'accanimento e più pericoloso ed è più diffuso
Come attrice mettendo al vogliamo portare invece la cultura della medicina palliativa in tutti questi ambienti in tutti questi contesti quindi è un disegno di legge coraggioso
Poi per non farsi mancare nulla ha presentato alcun emendamento altrettanto coraggioso
E quindi noi siamo molto grati di questo impegno operativo
Dalla parte delle cure palliative grazie infinite Lorenz
Io mi scuso ma
Ieri sera non parlava se non fosse stato per un collega Di Paola che casualmente incontrato che mi ha riempito di cortisone forse quindi non solo per un saluto Mazzola dirò proprio due parole e doverose fa è doveroso farlo ringraziare e salutare innanzitutto ognuno ognuno di voi soprattutto i giovani veramente bello vedere da artigiani presenti oggi in questa sala voi non sapete la storia di questa cosa
Quando veniva R.
Qui dietro qui abbiamo Laura presidente Cappellacci che saluto senta la Commissione sanità Grande amico che stimo ma da tanti anni veramente sulla straordinaria lo ringrazio trasfuse
Qui abbiamo Laura o no e ci sono ma le tribune dove vengono venite potrebbe venire anche voi razziste lavori parlamentari
E quando poi lei parlava entrava e faceva il discorso ogni anno a al Parlamento e che c'era questa come Inghilterra e non regalarlo va ogni anno no Parlamento
La regia le strade in cresta o perché non poteva entrare in aula oppure veniva linee tentazione quando è cambiato il mondo noi in pochi anni aveva già reso come volano le cose
Il ruolo di valore come soprattutto i giovani che vedo magari chi è venuto già assai questa storia niente veramente grazie di cuore
Per essere qui oggi per parlare di un tema
Che tocca la vita di migliaia e migliaia di persone e bisognava farsi perché dirlo no che questo problema e e anche vedo lo dico a Ugo
Parlando di lei con i colleghi non è facile parlare di un argomento perché lo ritengono
Invece tocca no la
La lite era veramente di
Decine di migliaia di persone di centinaia di migliaia di persone coinvolte le famiglie no quando uno va verso sono tra l'altro mondo arringhe ringrazio veramente
Voeller la presenza ma permette di veleno non lo gradisce ma io lo faccio
Perché se siamo qua il vero che io ho firmato un proclama lei l'autrice di tutto e se non ci fosse stata lei a fare nella quindici anni fa una legge sulle cure palliative
Non saremmo oggi qui a parlare di un nuovo
Disegno di legge
Pertanto
Sì di un nuovo disegno di legge no che sempre presentato da me ma insomma fattore da Paola così ci diciamo la verità
E io lei non lo dice ma adesso io faccio un lavoro di che agevolino presiedo la Commissione della NATO ha sentito che il mondo
E lo dico anche con una piccola lo sulla Madonna nato che vogliono lo lo dico soprattutto Joy perché ne vedo molti davano approfittano
La NATO allo strumento capaci attraverso la deterrenza perché quando si parla di metro si parla di guerra che amano i condanne vendita ne ha uno spirito di far sì che nel mondo torni la pace
Purtroppo occorre
Unire i Paesi uniti i popoli Thea attraverso lo strumento della deterrenza raggiungerà che l'obiettivo lavorarci tanto volevo fare gli onori militari come quando andiamo in cucina arriva atti per quello che hai fatto questi venti anni se non ci fosse stato veramente ed è stata la droga riceviamo
Se volete
Io
Se nel due mila dieci non avessimo approvata una legge non staremmo qui a parlare di migliorarla no no parla Paolo sei veramente ha già nel due mila sette propose in Senato la legge sulle cure palliative viso fatto un po'la cronologia ma meno di un anno Cernetchi è giusto farlo è giusto farlo perché
Senza personale come lei veramente non avremmo affrontato tante questioni in Parlamento no
Discorso dall'autismo
La a disposizione per la ricerca prevenzione e cura delle malattie rare tema delle malattie rare resta ci ha fatto delle battaglie in Parlamento ma io la ricordo veramente dalla mattina alle otto qui a battaglia portare a casa risultati
Norme per il sostegno alla ricerca e produzione dei farmaci orfani e cura delle malattie rare sempre nella a stiamo parlando di anni fa Emo
Modifica dell'articolo cinquecentottanta del codice penale Paola ricordavano facesti nel due mila diciassette
No disposizioni anticipate sul trattamento delle cure palliative disposizioni in materia di diritto all'oblio delle persone che si sono affetti da patologie oncologiche altro argomento trattato da lei
Iniziative correlate alla rafforzamento delle alla all'applicazione dei livelli essenziali di di assistenza alla ci ha fatto delle battaglie disposizioni a sostegno delle famiglie
Con sulle malattie rare affatto alla mente del bastardino occupandosi anche di problemi specifici l'autismo altre cose
Ma insomma ecco e poi veniamo a noi abbiamo fatto questo lei ha accennato a questo disegno di legge che vuole essere solo riprende della lavoro fatto dal e nel due mila dieci migliorarlo
Anche perché è cambiato il mondo in positivo perché la ricerca no fa in modo che la vita si allunga sempre di più per i malati oncologici per malattia di ogni genere
Perché non possiamo ultimi aumenti alla platea delle persone che hanno bisogno delle cure
Dà lettura di essere assistiti veramente allora guardando i numeri ci siamo resi conto che
Ancora oggi mi vergogno sono frammentate
Sono disuguali nel nostro Paese
Io ne ho parlato con insolito esser qui stamattina Valli condivide fortemente a venire a te lo dico le carte Ugo qui non è possibile che le Regioni vadano per ogni modo sparso bisogna riappropriarsi di alcune del condono funzione cose bisogna le più basse di alcune competenze
Non è possibile al nord abbiamo Aprilia dalle cure palliative nel centro così così nel Sud molte regioni del Sud non vengono applicate a non vengono quindi assistito alle persone fino in fondo noi come dovrebbero essere
No quindi bisogna che ci poniamo come politica questo problema
No disuguali ed praticamente e molte volte drammaticamente insufficienti alcune aree del nostro Paese è il motivo per cui noi ci siamo fatti carico come lo ripeto Paola ancora più efficace dal sottoscritto perché si mettersi in piedi questo nuovo disegno di legge
Ogni anno lo sappiamo decine di migliaia di persone hanno bisogno di cure palliative lo dicevo prima centinaia di milioni sono coinvolto in questa Artematica
E quando avviene poiché si intervenne
Forse vorrà forse cuore trappola
Perché io ho avuto un'esperienza personale no anche familiare elvetiche and negli ultimi giorni degli ultimi giorni
No si interviene attraverso regole valide ma non è così Obiettivo del nostro ingegno di legge fare in modo che alle cure normali già quando ci sono delle patologie particolari che ti portano verso no
Fino all'interno
Si applica una pure patetica e questo non è un problema sanitario problema veramente di civiltà e noi come parlamentari abbiamo il dovere di prendersene di farci annegare figlio
Di quindi di fare quello che abbiamo se stiamo facendo in cui abbiamo fatto nei mesi precedenti risultare dopo la proposta di gradi Paola del due mila dieci presentare la nostra proposta di legge che è migliorativa tiene conto di non
Di quegli accenni che vi facevo prima
Di presentare un emendamento alla legge di bilancio devo dire io parlavo Giancarlo Giorgetti che è stato molto sensibile perché già abbiamo inserito in questa legge di bilancio delle risorse che prevedono dieci minuti questa Norvegia
Da nostro emendamento è migliorativo vuole ancora che ci siano maggiori risorse e speriamo di ottenerla in questi giorni no per far sì di dare di
Migliorare la situazione no nel cure palliative
E questo emendamento appunto prevede quindici milioni per quest'anno venticinque di grossi per il prossimo anno paga tra andare sempre più aumentarla o almeno cominciamo a fare qualcosa in più rispetto a quello che succede tale
Quindi
Cosa servono questi fondi a potenziare le cure palliative simultanei
Che integrano le cure fina come dicevo prima fin dalle fasi iniziali della malattia migliorando la qualità della vita e anche l'efficacia della terapia sostenere questa è un'altra novità essi reato non si fa nulla
Dove i nostri rivali inossidabili vengono abbandonati
Perché così è la realtà ogni tanto fa da visitare con case e ti rendi conto della drammaticità della situazione quindi è giusto anche che quello che si fa
Negli ospedali che si fa nel
Le case di cura convenzionate diciamo con io scusa di convenzione si applicano anche nelle RSA perché tutti hanno lo stesso diritto di essere trattati allo stesso modo non è non è possibile salvaguardare e non intervenire garantire che gli hospice non si non ultima tappa di un percorso ma una delle risposte di una rete integrata e catturare queste lobbies
Naturalmente questo è un emendamento che inserisce in obiettivi che già noi ci siamo dati
Nel due mila ventuno completare le reti delle cure palliative entro quest'anno avremmo dovuto completare ma non ci siamo ecco il motivo per cui oggi siamo qua
E decreto anche ministeriali che disciplina l'assistenza degli USA e soprattutto rispunta l'obiettivo della legge del ventidue coprirà il novanta per cento del bisogno entro il due mila ventotto e ci dobbiamo riuscire
Quindi
L'obiettivo e questo è quindi è importante che l'iniziativa di oggi per che è una spinta per raggiungere poi dagli obiettivi minimi
Maggiore uniformità territoriale lo dicevo prima
L'ho detto al ministro in maniera netta ma condivida fortemente proprio lo dice poi viene poverino anche lui abbandonato a se stesso perché cioè quando le le Regioni Gilardino adesso vi togliamo la competenza no
Io una mia idea sulle regioni con una violenza
Prima di chiudere tanto per esser chiari farebbe male dalla regione di fare le prove edito gli era in mano tutto perché non è possibile assistere storie perché noi spendiamo anche quest'anno quando abbiamo messo in bilancio il più della legge di bilancio sulla sanità
Quest'anno
Ma noi dovremmo chiedere alla Regione come spendono questi soldi farci veramente cioè sono risorse ingenti no ma bisogna veramente efficientare attuabile
Siano veramente tutti uniformate cassa cioè che ci sia un controllo vero da parte dello Stato sulle risorse che lo Stato dalle regioni poiché abbiamo prova dieci mila problema nostro quindi più formazione del questa anche l'obiettivo della vedo ragazzi voi penso che studiare medicina no ma chi di voi va a fare la specializzazione
No in cure palliative Paolo letto natura intervista alzati in piedi un attimo tema un'eroina e asiatiche una crisi di chi le
Lei l'aveva il Canada prima palliativista affissi no complimenti perché sonora tragedie l'applauso
Pieghevole aveva cambiato i bisogna come dicevi di un'intervista colletto Paola
Cercare di inserire anche altre discipline oltre il volley pure vale a dire no in modo che si incentivino i giovani presenti anche
A specializzarsi è a dare una mano perché o se non c'è medico tecnico sa quello che deve fare se non ci sono gli infermieri adatti a fare quel mestiere
Ma che sia facile quindi ha un altro problema diciamo
E quindi dobbiamo smettere di
Considera le cure palliative come cure di Cinecittà come nell'ultima settimana negli ultimi giorni andiamo lì crediamo no dobbiamo fare quello che ci siamo detti sono pure accordi accompagnamento di dignità di grande umanità
Sono un diritto
Ed è per questo che siamo qui oggi nella dal palazzo della democrazia nel nostro Paese fare questo ragionamento e come tali devono garantire a tutti ovunque
In modo tempestivo e continuativo le cure che servono per essere accompagnati oggi abbiamo l'occasione di cambiare rotta
Grazie
Tacchi poi grazie Cappellacci più risorse con più visione con più coraggio perché nessuno debba di più sentirsi dire come avviene al nome perché crediamo che Mario
Non c'è posto per te non muore non qui per noi ogni tanto veniamo chiamati o di via Ugo che sicuramente Paola ogni giorno riceva centinaia di telefonate
No perché dire per essere poi veramente aiutati no è un diritto e dobbiamo fare in modo che le cose cambino del motivo per cui io ringrazio Paola ringrazio soprattutto tutti voi per aver partecipato ringrazio tutti i relatori ringrazio Ugo per essere qui presente grazie davvero di cuore
Grazie all'onorevole certa come comprenderete l'amicizia l'affetto e la stima reciproca di fanno un po'bello perché tutti gli obiettivi che si raggiungono qua dentro lì si può raggiungere solo democraticamente e cioè la parola d'ordine qua dentro è insieme anche perché le cose più degna votarle
E quindi per votarla cinquantuno consenso diffuse distribuito forse qualcuno ha un'idea però poi se non c'è il consenso di tutti non si riesce grazie Ugo e Ugo Cappellacci è l'attuale presidente della Commissione affari sociali della Camera
La Commissione affari sociali della Camera e quella che segue praticamente tutte le problematiche anche del mondo della sanità
Per quello che ci riguarda è come un valore profetico perché tutta la sanità tuttora tutto quella sanità che si occupa delle malattie croniche e sono la stragrande maggioranza anzi sembra la vera battaglia del futuro si svolgerà sul fronte delle malattie croniche
Necessità di necessariamente di un approccio socio sanitario
Quindi la tua commissione è quella che anticipa il futuro nella diagnosi ma anche e soprattutto nella soluzione dei problemi grazie di essere qui con noi
Grazie
Grazie grazie a te Paola buongiorno a tutte e a tutti e grazie davvero per quest'invito
Ferrata da pensare che qui alla Camera ci sono molti spifferi perché meriti due onorevoli presenti sono entrambi quasi senza voce ma evidentemente è solo un problema di mali di stagione
Prima di entrare brevemente all'interno nel merito della del del tema odierno sostato provocato ma sono stato presente in una regione a statuto autonomo è che dopo la provocazione quindi Lorenzo non non posso non fare una battuta
Sono sempre stato un autonomista convinto però devo effettivamente riconoscere che sono sulla strada della autonomista pentito perché se c'è un campo in cui il regionalismo a fallito il suo obiettivo è proprio quello sanitario colloca proprio polo nella sanità ed è evidente che in questo momento ci sono delle disuguaglianze delle differenze nel Paese che non sono più accettabili ed è uno dei problemi più più veramente più pesanti con i quali ci confrontiamo sul quale dobbiamo lavorare
E quindi mi dispiace insomma dove l'ho riconosciuta però oggettivamente è necessario fare una riflessione su alcuni temi è questo
Perché è uno di quelli e consentitemi di iniziare questa mio brevissimo intervento con una domanda una domanda semplice ma ma profonda non soltanto e lo ha detto Lorenzo che ringrazio anche per le belle parole spese chi di noi non ha incontrato il dolore da vicino o attraverso una persona cara a chi non ha vissuto anche quella al momento della
Della vita in cui in cui la vita ci chiede accompagnare qualcuno alla fine vita con una familiare con una un amico un parente o conoscente
Io come motivo e l'ho vissuto in prima persona ho accompagnato mia madre negli ultimi tre mesi della della sua vita segnata da una malattia inguaribile
Sono stato accanto giorno e non te ne ho visto il dolore avanzare e ho capito
Che in certi momenti Julia curare significa prima di tutto alleviare
Significa sostenere significa restituire dignità
E anche come dire essere capaci dare amore mi mi mi fa piacere vedere lo sguardo che il e l'espressione della della nostra futura prima specializzata in cure palliative
Perché ieri sono stato all'inaugurazione della al Dell'Anno Accademico dell'Est europeo di Roma e c'era un professore che mi ha molto colpito e che diceva
Il primo giusto l'umanità io prima di di operare i miei pazienti da primato anche facendo loro una carezza che cercò di confortarlo e il tema della umanità della cura è un tema fondamentale e allora io da quell'esperienza ho imparato una verità che oggi sento con ancora più forza
La Curia le cure palliative non riguardano soltanto il fine vita le cui applicative non riguardano soltanto il dolore fisico riguardano la qualità della vita riguardano la dignità della persona come dicevamo riguarda un'umanità della cura ed è proprio con è questa consapevolezza che abbiamo accompagnato in commissione il lavoro che ha a consentito qualche settimana fa di approvare una risoluzione molto importante sulle curia sulle cure palliative una risoluzione trasversale anche questo momento bello dalla politica perché su certi temi è la salute è uno di questi non dovrebbero esserci divisioni e soprattutto non dovrebbe cadesse nella tentazione di usarle per fare propaganda è una cosa veramente io la ritengo veramente bassa
Che e e quindi il fatto di arrivare e e capita spesso è capitato spesso in commissione su leggi importanti la legge subì oncologico negli sugli screening età pediatrica per di avete c'era chi alla legge
Sull'obesità socio saltati tanti momenti in cui siamo stati capaci di di di unire le forze
Apparentemente
Lontane ma che su certi argomenti si sono ritrovate questa Reeve in questa questa risoluzione che abbiamo provato sto a mio figlio segna un passo importante il messaggio che è molto chiaro
Le cure palliative devono diventare una rete vera integrata
Che parte dagli ospedali che attraversa il territorio e che arriva fino alle case delle persone la risoluzione io mi son preso due appunti indica quattro priorità quattro direttrici strategiche
La prima a favorire l'integrazione e la sinergia tra cure palliative terapia del dolore
Vivendo unendo competenze e risorse anche attraverso unità operative integrate
La seconda a rafforzare e qua ci sono tanti giovani che quindi di capi volto a loro questo questo questo asse strategico
Rafforza la formazione universitaria e specialistica affinché la terapia il dolore le competenze operative siano finalmente parte integrante dei percorsi di accademici delle prossime sanitario
Promuovere la collaborazione tra équipe palliative reparti specialistici ospedaliere soprattutto nei reparti oncologici e poi aspetto molto importante quindi richiamo al grande lavoro che Lorenzo a giustamente richiamato fatto da palo diretti che il quarto punto era quello di ripristinare la relazione annuale al Parlamento sull'attuazione della legge trentotto
Perché ciò che si misura si può migliorare ciò che non viene misurato festa abbandonato a se stesso è la legge trentotto e una io una una pietra miliare di civiltà che non può essere assolutamente abbandonata deve essere recuperata sono passi concreti sono passi necessari perché la dignità come ciò non è un dettaglio la dignità è il fondamento della nostra civiltà e oggi in questa sauna abbiamo una testimonianza diretta diretta che la presenza di tante persone ci sono le università ci sono le reti regionali ci sono i professionisti degli hospice degli ospedali
Psicologi infermieri operatori sociosanitari TTT giovani specializzandi
Le associazioni il mondo della bioetica alla tutto questo ci fa capire tutte queste competenze insieme racconta una verità molto semplice ma è anche nostro tempo profonda
Le cure palliative sono tutto il mondo il caso forse più evidente in cui come dire una di una medicina chi unisce scienza e umanità
Dovrebbe essere sempre così e questo però è un la la la la la la forse l'icona di di questo di questo principio una medicina che accompagna anche quando serbo signori la tecnologia non basta più
Il progresso non non basta più ed in questo punto in questo punto preciso che essi misura la maturità di un sistema sanitario e anche la maturità di un Paese di una di una comunità
Con il presente della coesione fra i sociali Paola io ti voglio ma assicurargli una cosa e lo voglio fare avanti a tutti
Continueremo a lavorare per plagio trentotto sia pienamente attuata questo è un impegno corde che che ed è come dire non è solo un imperativo categorico è veramente un dovere morale
E quindi perché le reti siano rafforzate perché nessuno debba più affrontare il dolore con la fragilità da solo
Ti ringrazio molto Paola Binetti per l'invito per aver organizzato quest'incontro Paola lo so io sarei dovuto partire ieri mi sono trattenuto con molto piacere
Ma l'ho fatto per il lavoro perché con grande neanche stima e apprezzamento per il lavoro che Paola fa ma poi anche perché questo è un tema come vi ho detto che mi ha colpito mi tocca vi tocca veramente da vicino e quindi e quindi citare un modo particolare non farò solo un saluto mi tratterrò a sentire perché è giusto così e poi perché credo che la politica il primo dovere dell'antipolitica il Polo dall'ascolto e quindi anch'anche per questo motivo
Ringrazio
Che ringrazio ciascuno di voi per il contributo che porterete oggi e vi posso assicurare che il Parlamento sarà sempre al vostro fianco perché prendersi cura della fragilità significa prendersi cura delle persone prendersi cura delle persone significa presi cura del nostro paese erano sia comunitario grazie
Bene carissimi amici giovani anche queste la buona politica
E abbiamo avuto messo non rientra nei nostri utili però parlamentari e di espressioni diverse però tutti convergenti
In questa volontà di creare e di costruire soluzioni positive per il Paese al di là di quello che ogni tanto esplode sulla stampo in qualche modo l'immagine che se ne dà
E la politica è anche capace di questi gesti di profonda unità e solidarietà quando ha chiaro quello che il bene comune adesso io chiamerei qui su questo tavolo Francesco Scarcella e poi Guido Biasco Daniele Santini e Francesco Pantano credo che ognuno di loro c'ha la sua
La facoltà
Allora il primo a cui chiediamo di intervenire
Francesco Scarcella
Come vuoi ci fosse vuoi parlare anche dagli insetti se ti senti più guappo adeguatamente
Perfetto Francesco Scarcella rappresenta in questo momento rispetto al parlamento che si Espresso poco fa rappresenta la Regione in particolare una regione che c'è particolarmente cara quelli che stiamo qua dentro perché la Regione Lazio e rappresenta lo sforzo positivo
Della regione Lazio di costruire perfetti
Lo sforzo positivo di dare luogo assoluzioni operative che raggiungano davvero i pazienti come abbiamo detto negli ospedali laddove si attivano le cure simultanea negli hospice dove si offre una assistenza particolarmente mirata ai loro bisogni ma anche nelle loro case perché l'assistenza domiciliare e sarà una delle grandi sfide del futuro
Dopo di Francesco Scarcella la parola passerà all'università cioè a quel luogo predisposto per la formazione vedremo quali sono i punti positivi quali sono ancora le difficoltà e i problemi da risolvere faccio presente che sono rappresentati qui a questo tavolo l'Università di Bologna che conserva ancora il termine chiave non marca l'università di Bologna appesantita per qui è tradizione che nel presso Biasco
Ci sarà all'Università alla Sapienza per antonomasia anche se adesso si dice senza articolo l'università sapienza nella persona di Daniele Santini del professor Santini
E l'Università Campus Bio medico nella persona di Francesco Pantano
Mi preme farvi notare rispetta queste terre università che sono tre generazioni G. universitari
Ed è come in una grande corsa sapete le corse ad ostacoli la staffetta
In cui ci si passa il testimone ma si mantiene Alletto ideale e lo si mantiene alto caricandolo ogni volta di più
Della bellezza dell'esperienza che matura sul campo e quindi è veramente un valore aggiunto che si protrae tra tra le diverse università e qui e poi per noi che stiamo a Roma è il grande sogno della rete Roma no
Quindi adesso a te la parola veramente grazie
Grazie senatrice buongiorno a tutti grazie dell'invito
Ci tenevo premettere che sono medico palliativista fascio cure palliative dal due mila uno
Diciamo da un paio di anni
Sono in forza regione Lazio proprio come coordinatore della rete regionale di cure palliative
Vi porto l'esperienza laziale che contrariamente a quello che ha indetto un Paul
Non aveva certo non volevo smentirla però la regione Lazio ha fatto tanto ancora tanto da fare ma ha fatto tanto proprio nell'ambito di cure perire e nell'ambito dell'accreditamento delle reti di cure palliative perché noi sta lega rimarremo nei termini del trentuno dicembre adesso lo farò vedere avremo tutte le reti accreditate
Quindi regione Lazio ha una una rete regionale di cure palliative perfettamente funzionante che ha al suo interno i rappresentanti delle dieci reti locali di cure palliative
Una per ogni per ogni azienda sanitaria
C'è un coordinamento regionale quindi c'è una un comitato che lavora costantemente vi farò vedere cosa cosa ha prodotto in questi due anni il coordinamento regionale di cure palliative è un coordinamento che raccoglie
Rappresentanti delle ASL del dell'università
Delle delle associazioni ed esige la scientifica
Però prima di di di raccontarvi cosa abbiamo fatto vi racconto come ci siamo arrivati ci siamo arrivati tramite appunto il discorso dell'accreditamento
C'è un documento principe per l'atterramento centodiciotto degnamente l'accordo Stato-Regioni che fissa i criteri di accreditamento delle reti di cure palliative
La Regione Lazio ha recepito nel due mila ventidue questo documento proprio nel due mila ventidue a un cominciato a lavorare sul progetto di atteggiamento di reti all'epoca ero medico in hospice presso l'ASL di Rieti mi venne in mente di accreditare la prima rete in Italia e quindi tramite un percorso non semplice perché era la prima volta che si accreditava una rete piccolo aneddoto in Regione quando detto dobbiamo accreditare una rete alla riaccreditamento mi dissero no ecco evitiamo strutture non accreditiamo reti però per fortuna cinquecentodiciotto del mio aventi diceva che la l'aria decreto amento di Regione quella che deve accreditare anche la rete
E allora mi hanno dato una grandissima mano e abbiamo iniziato questo percorso che è durato quasi due anni però siamo arrivati ad accreditare la prima rete Italia che quelle che era quella di Rieti ma non ci siamo fermati lì con Regione Lazio con la Direzione Salute abbiamo fatto un programma specifico per portare ad accreditare tutte le reti del Lazio entro l'obiettivo del trentuno dicembre due mila venticinque quindi tramite incontri in gruppo e con le singole aziende con i direttori generali con i coordinatori direte
Siamo riusciti a a realizzare un percorso o strutturato e anche ovviamente con l'aria finitamente con lotta della regione Lazio percosso strutturato che ci ha permesso
Di realizzare una check-list specifica uno strumento da utilizzare per accreditare le le reti
Sul mento uniforme per tutto il Lazio ovviamente e non solo perché
La settimana scorsa che fare il congresso nazionale di paglia rivisti
Questo documento è stato richiestissimo anche da altre regioni perché è un vero e proprio strumento di valutazione che permette poi di
Arrivare ad accreditare rete questa è la situazione ad oggi
Ad oggi abbiamo
Cinque vecchie evitare con delibera di giunta due reti in via di accreditamento con delibera perché il percorso è concluso e a giorni usciranno le delibere
Una che una rete in accreditamento che l'altra Roma cinque e due reti che hanno già mandato l'istanza di accreditamento e quindi stiamo iniziando il percorso che dovrebbe concludersi appunto prima del trentuno dicembre
Io Livio messo le delibere di accreditamento già uscite che un è un'evidenza chiara che la Rete accreditata che il percorso è stato fatto e idee valido
E gli ho messo le carte dei servizi delle reti delle ASL accreditate
Attenzione accreditare un percorso non vuol dire accreditare dei pezzi di carta scusate il termine
Significa cercare di strutturare cure appropriate proporzionate e integrate quindi migliorare la governance
E soprattutto migliorare l'assistenza alla popolazione pensate che tutte le aziende sanitarie del Lazio hanno uno una canovaccio unico nelle nel modello organizzativo per le reti di cure palliative perché il modello è quello un po'dettato da Regione Lazio
Ed è stato applicato anche appunto in in periferia sulle aziende allora
Passiamo dalla teoria alla pratica questo discorso di accreditamento cosa ha portato
Ha portato a dei piani di sviluppo due mila ventiquattro due mila venticinque tutte e due giudicati positivamente l'AgeNaS piccola
Piccola premessa proprio per raggiunge l'obiettivo del due mila ventotto del raggiunge il novanta per cento della popolazione avente bisogno di cure palliative
La regione le regioni sono tenuti a presentare ogni anno ANAGINA sul piano di sviluppo
Qualche Regione non l'ha presentato qualcuno rappresentato non proprio completo il Lazio a due due documenti
è nel due mila ventisei stiamo giocando su quello nuovo due dopo due documenti giudicati positivamente Dana pagina cioè completi e adeguati
Abbiamo fatto una serie di documenti come coordinamento regionale come Direzione salute sulla formazione
Stabilendo i criteri di formazione in cure palliative ex che sta avviando in cui anche un tetto minimo da raggiungere come formazione come CM per chi lavora in cure palliative
Abbia uno strutturato un documento sui dilemmi etici
Per uniformare la valutazione dei dei di dei pruderie problematiche etiche che su sorgono in Regione Lazio Moro che tutte le aziende avessero una linea di comportamento univoco
Abbiamo fatto dei documenti sono usciti dieci giorni fa questi due sono stati un pubblicati sulla burla zio dieci giorni fa sulle cure palliative in ospedale
E sulle cure simultanee due documenti che descrivono come fare le cure palliative in ospedale come si fanno le su le cure si muta né nella Regione Lazio
E poi questo questo documento che veniva qui tengo particolarmente perché Toldo toglie le cure palliative dal fine vita e le porta nel cronico questo documento che figlio del DM settantasette e quindi la gestione del
Delle cotta
Territoriali in questo documento c'è l'allegato due che specificamente spiega come le cure palliative specialistiche le cui perdite di base si integrano col territorio
Quindi è un qualcosa
Qui c'è Roma cinque perché io sono in forza anche a Roma cinque però vale per tutte le altre dell'interazione cotto cure palliative per la gestione dei pazienti sul territorio
A prescindere dal fine vita e sul cronico che ci spostiamo con le cure palliative
Come deve essere altri piccoli numeri
Grazie all'accreditamento ogni azienda sanitaria nel Lazio ha una Wall Street di cure palliative in realtà c'è una una Cantona Wacken conica palliative
Nel due mila venticinque sono stati indetti quattro concorsi piacque palliative vi dico soltanto che fino a alle due mila ventiquattro concorsi in cui la voglia di una Regione Lazio erano due
Solo nel due mila venticinque già ce ne sono quattro per reclutare pari palliativisti per lavorare nelle reti
Questa la tralascio per complicata però nella regione anzi era carente o non non è complicare la spiego perché la Regione Lazio era carente l'ultimo rapporto Parlamento due mila diciotto riportava che come assistenza domiciliare Lazio seguiva poco più di trenta pazienti qualcosa del genere
Non era vero però mancava l'aria ed elevazione dei flussi ecco da dato da ottobre due mila ventiquattro abbiamo una piattaforma
Che rileva quotidianamente i flussi dei pazienti seguiti a domicilio Lattanzi Schumacher come la chiamiamo no qui qui nel Lazio
Altri numeri posti letto allora nel Lazio ci sono trentacinque hospice per adulti è un hospice pediatrico
Questi sono i posti letto attivi cinquecentoquattordici nel Lazio posti residenziali corrispondono a due mila ossia a domicilio pazienti seguiti
Appunto dalle dalle trentacinque strutture che bio che viola l'incanto ebbene
Questo è un numero che ci dice come l'obiettivo del due mila ventotto lo abbiamo realmente raggiunto perché la popolazione che ha bisogno di cure palliative nel Lazio circa sessantadue mila pazienti all'anno
Diciannove mila sono i pazienti che hanno necessità di cure palliative specialistiche questi sono i dati che abbiamo del due mila ventiquattro a domicilio seguiti dodici mila pazienti di questi nel due mila ventitré risultavano deceduti al domicilio cinquantasei per cento nel due mila ventiquattro invece si sono salite al sessantasei per cento c'è un'intatta la possibilità di seguire i pazienti a domicilio fino all'ultimo istante e questo è un obiettivo legato anche alla gestione
Del delle delle reti e la gestione delle delle delle assistenze ma in particolare col dato che volevo far vedere
Che aggiungendo i pazienti seguito in hospice arriviamo ad aver seguito
Nel due mila ventiquattro diciannove mila trecentoquarantacinque pazienti cioè più dei diciannove mila prefissati quindi il cento per cento dei pazienti aventi necessità è questo nel due mila ventiquattro i dati del due mila venticinque sono abbastanza sovrapponibili quindi ci siamo assestati su una percentuale di pazienti aventi bisogno
Seguiti in maniera in maniera adeguata
Altro dato ambulatori aperti nel due mila ventiquattro c'è un solo tre ambulatori del nel Lazio per le cure palliative grazie all'affidamento di Rete uno dei requisiti è proprio l'apertura il funzionamento degli ambulatori
Ad oggi non sono ventuno ma sono ventidue gli ambulatori aperti su tutto il territorio laziale
Abbiamo aperto sulla pagina di della di salute Lazio una uno una una sulla sulla sul sito di Soverato una pagina per le cure palliative per il cittadino per informarlo di quello che c'è in Regione Lazio è stata inaugurata il mese scorso questa pagina
E poi tante età a tante altre piccole grandi cose
Chiudo con questa qui palliativisti questo motto che conosciamo bene quando non c'è più niente da fare c'è ancora tanto da fare
Quindi dico abbiamo fatto tanto ma ancora abbiamo tanto altro da fare gli ho messo dei punti che non vi non vado esplicitare ma sono degli Obiettivi del due mila ventisei da da realizzare quindi per dire ecco
Tribale rivisti lavorano sulla sulle reti e cercano di di raggiunge gli obiettivi nel Lazio ci stiamo riuscendo ecco ed è con questo vi ringrazio
Bene grazie Francesco mi preme gratis sottolineare una cosa soprattutto perché davvero ci sono tanti giovani ti tante specialità diverse di medicina di Oncologia di cure palliative no
A volte ci sembra che la burocrazia cosiddetta la burocrazia sia qualcosa che ci fa perdere molto tempo sia un distratto ore potente e in qualche modo ci liberiamo
In realtà quanto prima inseriamo una per i compensi ogni che una buona legge una buona norma vale quanto un buon farmaco
Perché molte volte noi abbiamo la difficoltà pari la difficoltà proceduralizzato certe cose la vita ma lì il dire non si può fare che come come dire non c'è posto come quando dire non cioè quella risorsa di cui avremmo bisogno
Imparare a ragionare sicuramente in termini di competenze cliniche in termini di competenze assistenziali in termini di competenze specialistiche ma non credere
Che si possa ignorare la competenza chiamiamola così istituzionale non mi va di chiamarla mi burocratica
Mi politica perché a volte la parola politica risulta una parola contaminata
Ma senza il punto di vista di una politica illuminata che sia a livello nazionale che sia a livello regionale molto spesso non si riesce a risolvere i problemi
Quindi imparate a dialogare anche con le istituzioni terrebbe diventava un elemento parte integrante della vostra formazione e adesso sentiremo dai come dire gli eccellenti direttori di scuole di specializzazione
In cui il Palio attive quali sono le problematiche le luci le ombre e quali sono le prospettive che si aprono in questo campo per la formazione do la parola al professor Biasco che a Cortina nato a livello nazionale i piani di formazione anche nella progettualità hanno degli ultimi anni prima ancora che ci fosse la scuola di specializzazione
Che ha diretto master che ha ordinato anche l'impianto di formazione nei master e sarà lui
Io gli passo la parola a coordinare anche poi contributi del professor Santini della Sapienza e del professor pantano del Campus Bio medico
Grazie grazie sesto dementi grazie e complementi per questa iniziativa vedo
Da qui ripeto come sostituto non vedeva tanti tantissimi giovani e questo è veramente un successo enorme perché portare sul tavolo della discussione sulle cure palliative i giovani sappiamo tutti che è stato per lo meno molto difficile quando invece dovrebbe essere un punto fondamentale per lo sviluppo di tutta questa materia
Ecco
Quella che voi vedete nello sfondo di questa gli è positiva e la sala della Società medica chirurgica di Bologna che non è così blasonate così bella come questa sala
Cinque sono stati gentilmente invitati dalla pressione San Benigni ma ha una sua storia perché è la prima è la sede dapprima all'interno dell'Archiginnasio
Giri di di Bologna che la prima sede universitaria del dal mondo animale
E ha raccolto la più antica sta qui andate sull'Appia Antica sostenne che chirurgica
Della del mondo occidentale che è stata fatta mille mila ottocentocinque in epoca napoleonica esso non naturalmente prova di grande interesse è quello che non so se è lecito alleggerendo il frase che sono lì sopra rappresenta un po'la sintesi
Di quello che è il contenuto tra le nostre nel nostro incontro di oggi cioè un vuoto un medico è bravo stessa cura la malattia o medico eccellente se cura la persona con la malattia questo il primo punto
La seconda frase e anch'quindi un pregio un principio Ippocrate contro lamentano incerti e lo sa perché l'aveva scritta centrale di tre anni fa
Ma anche l'altra cioè a dire che a un certo punto di una malattia malato potrebbe non avere più bisogno
Di sperare in una guarigione di puntare su una guarigione quanto piuttosto il bisogno di sentire assicurato quindi il passaggio tarocco della malattia alla cura della persona non solo come impostazione
Il tipo Paracchini troppo cara antico ma anche con l'impostazione che deriva da un desiderio
Della malato il lusso fulminea siamo nel mondo delle cure palliative
Modo delle cure palliative che nasce molto tempo fa
Però non tantissimo ha sostanzialmente Inghilterra apre con velocità diverso settore
Paesi
Diciamo che l'Italia adesso grazie anche alla alla legge che ha portato avanti con grande forza la fatto approvare
Professoressa
Benigni rende il
L'Italia si sta mettendo alla pari con altra nazione che erano considerate disincanto esteta dal punto di vista proprio dello sviluppo dei questa tematica di oggi
Sono sono chiamato a parlare della formazione universitari in cure palliative
Come come c'è stato veterano ah scusi per
Cioè o un dire che ho con un un detto un povero il dentista
Nel senso che si sta spaccando tegole del cervello parte per i fatti suoi
Va bene allora scusate
Ecco allora la questione
L'università cosa sta facendo presupporre corporativa cioè per lo sviluppo e professionisti che devono operare in quest'area così vasta e così complicata in cui elementi culturali e politici sociale
Veramente si mescolano in maniera qualche volta un po'confuso come qualche volta quasi in un sonno
E allora chiuse mescola le cose insomma escono istanze poi non si riesce a capire bene cosa si bisogna focalizzare comunque un principio di base e che ci vorrà una formazione di professionisti adeguata a quella che è la importanza nel bisogno sociale
E oggi bisogna sociale molto forte quello che ha detto
Nella presso il San un paio di metri coordinare ha confermato anche il chiama francese insomma quello che sappiamo ormai c'è bisogno sociale e cure palliative la sempre maggiore e quindi con questo Pinocchio momento mentre anche il bisogno di quello dei professionisti adeguati vecchie che
Formare professionisti
Sul piano d'azione ci sono Società scientifica certo però quello che è importante anche altri anche altrimenti le altre istituzioni
Private o pubbliche però il compito di formare dei professionisti in questo ambito dato all'università
Quindi l'università in Inghilterra è andata molto avanti Stati Uniti andate molto avanti e imprese anglosassone sono andate molto avanti in Italia
Ecco quindi che vi illustro spera in questi dieci minuti quello che è successo dal momento in cui è stata approvata non eccetera in toto a patologia cosa sta succedendo atroce è un percorso che mi fa piacere
Presentarvi anche se con poche idee positive
Perché
In questa sala ci sono alcune persone che parte presso il sentimento Antonio che portano al mondo più di me ci sono persone saturi insieme complesso ronde per
Non c'è col di persona ma col cuore la professoressa De Marinis persona Tonini che hanno contribuito a
Allora a con me a creare un qualche cosa che che oggi sta dando dei risultati non ultimo quello della scuola di specializzazione de coi parlano a quel presso Santa più più Gran Bretagna
Allora il fatto che si devono formare dei professionisti in cure palliative pm né dalla andranno solo dalla dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite non ci voleva questo per dirci restavamo capendo anche noi
La la legge trentotto per quello che riguarda la formazione aveva stabilito che dovessero nel giro di poco tempo poco tempo è diventato un po'più di poco però comunque su alcuni passaggi state realizzate sono solide
Deve essere minestre università se non è stato della della salute dovevano condividere la creazione innanzitutto di master universitari cedi liberi
Di persone Chiostro formate non con dei corsi di studio post-laurea pende un po'strana
E poi dice l'articolo otto comma uno che e il all'università sempre in d'accordo col ministro della Salute dovesse promuovere dei
Corsi di formazione tre laurea in cure palliative nell'ambito di quelli non è così sono i corsi di laurea
Corsi di studio sono stabiliti al nostro e quindi la NATO la la facoltà di Medicina chiamanti corse in Medicina e chirurgia Scienze infermieristiche esistenza sociale e psicologica
Corse di all'interno di questi corsi dovessero esserci una formazione e la formazione sistematizzata organica
Di di cooperative perché è uno studente del di medicina tentando medico potesse avere almeno le basi per almeno le basi alcune da sapere che cosa sono e come per gli altri
E quindi metteremo in questi in questi corsi di laurea pensionamenti quel cretino
Questo quindi già
Quindici anni fa era previsto dalla legge poi siamo partiti in maniera un po'in versi tutta perché sempre ti chiede master dall'alto per quel cercare di creare a qualche cosa
All'interno del disco rispetto delle delle scuole di là di laurea che cos'è l'amore e poi come vedremo alle arrivare anche nella scuola di specializzazione che ne han fatto un percorso un po'di su e giù così elettrocardiografico non sempre ti te prima con la creazione di Masters due mila dodici eppure siamo arrivati alla alla alla creazione delle di di alcuni già come raccomandazione ministeriale perché nei diversi corsi di lauree mitici infermieristica in Psicologia un'assistente sociale ci fossero insediamenti di cure palliative infimo scogli specializzazione in quel proiettile questa era una cosa che assieme ad alcuni colleghi avevo pubblicato sull'European journal casa che che che uscire un po'in contemporanea sapete avevo preannunciato casa nel nel giornale
Del della Società europea di officiante la Società europea di oncologia
In questo in questo articolo sottolineavamo come fosse necessario che le paletti per le cure palliative potesse dovessero essere oggetto di particolare attenzione anche l'attenzione fatta nel nostro sita seguendo quindi sottolineando quello che la legge trentotto
Aveva già stabilito emettersi al pari di quello che stava succedendo nelle altre menzione
E allora ecco che questo tempo grama nove che cosa è successo nel due mila e dodici sono stati approvati i corsi di studio di quattro master oggi forse saranno cinque due quattro tipologie di master quindi siam partiti proprio qui siamo
Bene tre siamo partiti a da quindici anni fa immediatamente dopo non versano una prossima legge trentotto
Con è che io parlo prevalentemente di questi master lasciando poi la la la la parola professor Santini professor canta non per quello che riguarda l'Ascoli specializzazione
Nella l'integrazione da quel partito nel quattro corsi di laurea ecco e poi gradatamente ad un dodici due mila diciotto due mila venti si è arrivati attraverso tre passaggi uno dei quali però a bordo abortito perché
è stato quello di inserire a un certo punto cercare di inserire nelle scuole di specializzazione
Nella nuove scorte specializzazioni riconosciute dal sistema sanitario nazionale come
Come necessarie per andare a ricoprire posti di di direzione di unità operative di cure palliative nel territorio nazionale
E questo questo
Questo passaggio purtroppo non è poi stato è rimasto fermo l'Osservatorio delle scuole di specializzazione sono oggi avremmo non solo la scuola di specializzazione in quelle più attive
Ma anche nelle nuove scuole di specializzazione oncologia medicina interna eccetera eccetera
Dei corsi di laurea dedicati alle alle cure palliative perché per esempio non studente
Un nostro cioè Rizzardo di Oncologia non potesse uscire dall'oncologia dalla specializzazione Oncologia andava a dirigere per esempio non spesi senza aver avuto all'interno percorsi di specializzazione Oncologia manca la France ancor palliativa no
Mi sembra abbastanza
Abbastanza logico questo
Quindi logico sia che un medico diventando medico debba conoscere così sono le cooperative ti Pase camicia Scarcella e con specialista d'organo ha parlato che va che ha i titoli per dirigere un hospice sono aumentate scoprì attive
Non sia in grado di gestire veramente queste unità di cure palliative non possiamo mettere un internista oppure radioterapista che pure possono andare a dirigere un hospice senza che questo abbia avuto nel suo corso di specialità anche una formazione in quel partito
Questo inserimento delle cure prevenzione come Indirizzo obbligatorio è stato poi approvato Foscolo sospette
Nell'ambito dell'approvazione incontri in contemporanea nella scuola di conservazione in pediatria in contemporanea all'approvazione della della legge di medicine Colin nascosto il suo esame dice ancora Pacetti
Però per le altre scorie specialità ne parlerà quel professor Santini si sta ancora ragionando su queste moto tale che ci possa essere un corpo di professionisti specialisti uno solo dedicati alle cure palliative son quelle che pecchiamo Cuny
Macché che pur non essendo dedicate cooperative abbiano sufficienti competenze per portare avanti delle strutture di cure palliative specialistica
Ecco quindi vedete negli anni dal due mila dal due mila e dodici al oggi sono state fatte diverse cose
I detrattori dell'università e che sono tanti dicono che all'esterno si è mosso che citassimo in maniera con un po'perché Emeka che è lenta che non riesce a capire quel semplice nel sociale
Quando insomma ci sono un sacco di detrazione portate avanti soprattutto e questo lo dico perché perché lo sento l'ho sempre detto non procurato spesso qualche così
Qualche qualche sguardo un pochino critico
E fatto che mo'qualcuno ad e molte intenzioni di entrare nel mondo universitario senza aver percosso ha detto che si terrà credo settarie quindi piuttosto cioè un po'come ed è Volpe turba e quindi questo sporco un pochino al computer del fatto oggi critico che non resta ha fatto molto sta facendo molto per persone che hanno negato che hanno contribuito a questo
Si sono tenuti in molti molti
Molti molti molti successi state radicate alcune cose università italiana oggi non può essere e considerata da meno di quello che sta facendo nell'essenza in altri Paesi considerati
Trainanti nell'ambito del cuore progetti
Parlo solo del master perché col con recite master sono state superate dalla scorsa specializzazione costernata e master intaccano nascose specializzazione nell'ambito di un progetto deformazione professionisti nell'ambito del corre per
Tira però parlando di master io prendevo devo ricordare che nel due mila dodici a seguito appunto del del del del comma otto della legge ottantotto
Sono stati sono stati realizzati
I piani di studio di questi cinque master sono master per infermiere primo livello ancora preparata l'urto master di alta formazione e qualificazione rincorre proiettile per medici specialisti quindi medici
Rispetto già specialisti oppure medici con già esperienza in cure palliative perché attivi sul territorio poi master di alta formazione in quei segreta in terapia del dolore
E infine master di cure palliative in per psicologi master invece di alta formazione terapia del dolore incorporati nel pediatriche
Poi adesso sta nascendo anche fuori fuori fuori decreti del master in cure palliative pediatriche di primo livello ma di questo Monate molto questi master perché sono importanti perché ribadisco anche qui
Perché molti di voi non lo sanno che sono gli unici master
Nella gli unici master del sistema universitario tra tutte le migliaia di master che sta morendo estremamente impedì di qualsiasi tipo
I cui che hanno contenuti didattici abiti formative stabilite con decreto ministeriale che ancora attivo e del decreto ministeriale che cerchiamo un po'di cambiare a tre passato un po'di tempo quindi c'è bisogno in macchina esce e quindi sono chi vuole fare lei presta che vuole fare un master in cure palliative interpreto il dolore così come deve essere certificato un punto di vista soprattutto professionale deve deve rispettare le regole che sono state stabilite con decreto ministeriale
Per cui questa è un
Che questi master furono poi consegnati al presso strutture siamo sacro Sorondo
Allora come proprio delle delle sue specialità cioè hanno tutto tutte le caratteristiche di nessuna specialità Zazzera in miniatura parliamo del due mila e dodici rinasco del processo sul nostro parlava neanche ecco quindi in quel periodo non avevano studiato questi questi Mastella in un gruppo di lavoro coordinato dalla dalla dal professor Andrea Lenzi
E i vantaggi sono che possono essere
Ci può essere un corpo docente misto perché corpo docente universitario ancora non è completamente come dire sufficiente dal punto di vista non solo culturale in parte ma anche dal punto di vista numerico nel portare avanti
Da solo un programmate corretto elettive senza l'apporto di chi sul campo lavorato molto quindi questi master comprendono il corpo docenti anche professionisti Assistance internazionale
Poi ci sono storie che non sono squisitamente per medici possono essere possono essere combinate in modo tale da garantire un'interdisciplinarità
E nel rush un titolo non abilitante però preferenziale fino alla partecipazione del distruttore concorsuale ancor Prettico
Del sistema sanitario nazionale
Rimasta stanno morendo rispetto al due mila e dodici no assolutamente no questa diapositiva che probabilmente che porta dei numeri che probabilmente voi non vedete nel due mila dodici non avevamo quattrocentocinquantanove e iscritti ai master in quarantadue sedi universitarie
Oggi l'assegno esitare sono dimezzate sono entrate venti però abbiamo ancora l'arco complesso quattrocentoquattordici scritti cioè ogni a ogni edizione di master arrivano cioè in genere ogni due anni arrivano circa quattrocento persone mentre Parona prima nelle prime buttate Boy ricorderei chili la Pro come ricorderà i i gli iscritti ai master erano prevalentemente giovane
Adesso Angel soprattutto quelle di secondo livello adesso chi si iscrive al master sono delle persone che hanno già maturato una certa esperienza nell'ambito formazione professionale perché hanno bisogno di un affinamento di competenze
Era la relazione quel proiettile faccio riferimento colpirono veloce sottolineato prima a per esempio tutte le RSA
Noi abbiamo nei nostri adesso faremmo a una approssima Bologna
Il prossimo la prossima selezione Tel candidati noi abbiamo quarantadue candidati iscritti a master di secondo livello che sono quasi tutti provenienti da RSA votarla mondo tra la medicina
Generale non dei medici di medicina generale questo perché nell'ambito del secondo livello quindi i i medici sostanzialmente i medici tendono sempre più a orientarsi verso l'iscrizione a scuole di specializzazione e questo credo che sia fatto giusto che sottolinea la possibile integrazione tra scuola di specializzazione e master crescono specie se sarà un suo ruolo definito in basteranno ruolo e si dedicano a persone che nell'ambito della loro vita per esempio quella quarantacinque cinquanta anni ricevuto un'esperienza di quelle partite se entro dentro necessità di dedicarsi al mondo della medicina come se non fosse solo dedicato alla cura ma nel prendersi cura quindi tutto il gran una grande area della cronicità
E Tel e del del del settore ovviamente della Vergine che attiene presso Londra insomma il Po ci sono alcuni variabile in perché alimenta non la la un po'la la la diffusione del master ma questo credo che non ci interessa
Esista una conferenza nazionale permanente direttore del master in quelle pareti ventilate del dolore dell'estate surplus otto mimi deleterio per poter tempo quelle cinque Celori sono i cinque e cinque cinque tipologie devastante
Che rappresentano questa in questa realtà questa realtà italiana che adesso però e per fortuna la segreteria generale del Ministro dell'università ha creato un tavolo di lavoro per cercare come dicevo
Di entrare dentro i piani di studio del master e cercare di modificarle secondo quelle che sono le reali necessità
Di apprendimento di formazione che stanno comparendo ci orrendo
In in tutto il territorio nazionale e quindi anche il Master vanno rinnovati
Speriamo di farlo presto
Basterà la sua ovviamente la parola al professor Santini del professor Pantano
E qui riporto solamente due o tre fotografie onora con nonché un pool con i nostri studenti uno come risposta intercorse attivo in medicina o né nostri Master una
In cui Bruguera che un nostro ospite che è un punto di riferimento nazionale
Internazionale per le cure palliative adottato Bologna come secondo essere detti dell'insegnamento ecco Intini gli interventi tecnici abbiamo spesso nostre corse
Con l'augurio che soprattutto rivolto alla il giovane perché possono trovare veramente la loro realizzazione in questa attività di cure palliative quindi si scrivono scriversi Ascot esplicito del sì infrazione
Ai tempi alle persone più più altri grande più grande po'più anziane
Sapemmo grazie ha detto che
Ci sono tre generazioni allora io sono la prima generazione sono il più anziano di tutti e tre relatori parlando all'università e quindi lascio la parola alla professor Santini che il mio immediato successo
Bene grazie grazie alla stessa Benetti per avermi coinvolto in questa iniziativa
Il mio compito è quello di parlarvi
Non tanto della Scuola di specializzazione in cure palliative ma della mia esperienza come direttore di scuola di specializzazione in Oncologia e come vice direttore costano sono stato per anni quando ho lavorato per molti anni a Università Campus Bio-Medico
In realtà è molto importante sapere cosa avviene quale il percorso di formazione in cure palliative e anche Ted e per il supporto dell'oncologo l'oncologo deve a vedere come appunto diceva prima presso il Biasco il una una formazione anche in cure palliative in terapia di supporto che non serve solo nei momenti in cui il paziente viene affidato alle cure palliative ma serve fin dall'inizio perché anche per quanto riguarda la comunicazione medico-paziente
è fondamentale una diciamo che il lo studente lo specializzando abbia una formazione da questo punto di vista
Le terapie di supporto e le cure palliative sono previste nella scuola di specializzazione in oncologia medica in Italia secondo un impianto formativo che è stato stabilito da un decreto nel due mila e diciassette poi da successive delibere né col curricolare del singole scuole quindi ci deve essere una formazione nell'ambito appunto delle cure palliative di supporto
Qua vera modalità che è prevista da questo decreto rotazioni obbligatorie opzionali in per esempio rotazioni in cure palliative
I miei specializzandi vanno a vengono ruotano appunto in un hospice e fanno anche un esperienza di un mese in assistenza domiciliare
Ambulatorio di terapia del dolore è fondamentale che uno specializzando di Oncologia sappia gestire il dolore ma da dal momento dall'inizio del del del viaggio appunto della malattia fino alla fine vita
A muratori di follow up per terapie di supporto all'interno appunto della dell'oncologia ne abbiamo appunto da muratore di terapia di supporto che gestisce gli effetti tossici indotti da trattamenti anche innovativi
Poi c'è la didattica formale gravi atti a formare appunto prevede diciamo una didattica frontale sul dolore
Sul controllo dei sintomi sulla comunicazione difficile
E ci sono delle comunicazioni difficili su pazienti e parenti di pazienti ne dobbiamo essere formati e purtroppo questo come vedremo non è ancora completo questo tipo di formazione
E poi appunto la formazione importante anche multidisciplinare quindi coinvolgimento nell'ambito della formazione dell'oncologo
Del dell'anestesista e Depardieu etilista e poi ci sono le attività professionalizzanti partecipazione per esempio la gestione di sintomi complesse la discussione di casi multidisciplinari
La pianificazione anticipata delle cure la compilazione del piano terapeutico del dolore
E anche la valutazione della qualità di vita è fondamentale per noi oncologi saper valutare la qualità di vita ma non dalla prospettiva del medico ma dalla prospettiva del paziente
Ci sono in letteratura dimostrazioni chiare come la percezione della qualità di vita del paziente completamente diverso rispetto alla percezione del medico nei confronti di quello stesso paziente
E non abbiamo appunto adesso però d'aiuto di una serie di strumenti come per esempio i pesci se le porte Tau camma con il presidente dell'aglio ma che la nostra associazione qualche anno fa abbiamo scrittori linee guida
Depeche essere portata Accame che sono state pubblicate tre anni fa
Su una rivista molto importante oncologica
E quindi alla fine del percorso sempre questo decreto dice che lo specialista in oncologia deve essere in grado di fare tutte queste cose
E cioè integrare le cure attive con le cure di supporto e riconoscere precocemente un sintomo e giusta Pirlo gestire riconoscere precocemente il paziente e questo è un discorso che è stato appunto confermato è stato sottolineato dai relatori che mi hanno preceduto il paziente che deve appunto in simultaneo schiera oppure anche in esclusiva punta attivazione di cure palliative
Deve saper condurre colloqui difficili e questo per me è fondamentale la comunicazione medico-paziente fin dall'inizio e lavorare in maniera multidisciplinare con altri appunto specialisti
Ora però la prima domanda seconda domanda che mi pongo è cosa ci chiedono i nostri specializzandi non coroncina
Qualche anno fa con il collegio degli oncologi medici universitari abbiamo provato a fare una Sardegna e a fare una serie di domande ottantaquattro specializzandi del quarto quinto anno di Oncologia
E don diciamo non si legge bene però quello che vorrei sottolineare come il sessanta per cento dei colleghi di chiavi del requisito una buona autonomia decisionale nella gestione dell'Emporio importanti emergenze internistica
Ma solo il cinquantacinque per cento
Dei colleghi quarto quinto anno di specializzazione mio Oncologia
Pensa di avere acquisito una buona competenza sull'utilizzo delle terapie di supporto e delle cure palliative del paziente oncologico quindi c'è un ghetto
Formativo ancora da colmare è vero questa è una star di del due mila e venti ma non penso sia cambiato adesso la ripeteremo sempre con il Como a ma non mi aspetto risultati di gran lunga superiore rispetto a questi
Sempre in questa salve vedete la domanda che abbiamo posto una delle domande che abbiamo posto è ritieni che durante il corso di specializzazione attua abbia ricevuto un'adeguata insegnamento nell'ambito delle cure palliative B sessanta per cento si ma c'è un quaranta per cento che ha risposto no
E nell'ambito delle terapie di supporto trentadue per cento ha risposto no
E nell'ambito delle comunicazioni cioè tu hai ricevuto una formazione su come comunicare con il paziente
Beh c'è un trenta per cento degli specialisti Meo specialisti o specializzandi che ha risposto no io non ho ricevuto un'adeguata formazione quindi c'è molto da fare
E questo è solo un altro esempio in cui l'utilizzo delle terapie palliative del paziente oncologico terminale da parte del dello specialisti in oncologia beh c'è un venti trenta per cento di specializzandi che ha risposto che non ha ricevuto un'adeguata formazione Sisto discorso nell'ambito delle terapie di supporto quindi vedete
Questo penso che possedessero un motivo importante per cercare di incrementare applicare e implementare la formazione
Nell'ambito delle terapie di supporto anche nell'era delle medicine
Precisione e nell'ambito delle terapie preventive anche nell'era della medicina di precisione per lo specializzando nel corso di un coro gira infine sto per terminare
Cosa offriamo
Nelle nostre scuole di specializzazione in oncologia medica attualmente io ho provato a fare una sarde in questa e di pochi giorni fa e ho chiesto a undici direttori di scuole di specializzazione dal nord al centro al sud quale la loro formazione nell'ambito delle loro scuole di specializzazione di Oncologia
E questo appunto è il risultato tutte le scuole prevedono lezioni frontali nell'ambito di terapie supporto e prelazione quindi questo gene è molto importante
Numero di lezioni molto variabile da trentatré a venti ore immaginate tre ore di lezione frontale in terapie palliative di supporto nell'ambito di cinque anni di specializzazione ancora c'è una come dire una limitazione enorme argomenti trattati
Terapia di supporto gestione dei sintomi terapia di fine vita
Il tiro Cimino spessa
Dovrebbe essere obbligatorio però vedete come obbligatorio in tre
Scorre scuole su undici scuole interrogate e facoltativo in una su dieci scuole non è previsto alcun tirocinio in hospice in sette su undici scuole intervistate
Quindi
In realtà la durata del tirocinio va da uno a tre mesi quindi c'è una eterogeneità nell'ambito della formazione in cure palliative ma anche in terapia di supporto nelle scuole di specializzazione di un coro già quindi c'è un grosso lavoro ancora da fare
L'Offerta soddisfa la richiesta ma in realtà io penso di no perché perché in realtà ci dovrebbe essere una maggiore omogeneità nell'ambito della formazione in terapia di supporto e cure palliative in tutte le scuole di Oncologia di specializzazione di oncologia in Italia
Ci deve essere un'adeguata esperienza sul campo in ambulatori del dolore in ospizio in assistenza domiciliare in RSA
E dovrebbe essere o omogenea ancora ritengo ancora confermo ancora sottolinea l'importanza della omogeneità
Della formazione in tutti i Paesi in tutte le città in tutte le scuole di specializzazione in Italia e infine io termino la mia relazione con una domanda o comunque una proposta
Potrebbe essere interessante creare un osservatorio su base nazionale che abbia la facoltà e l'importanza di vigilare sull'offerta formativa delle scuole di specializzazione
Nel campo delle terapie di supporto e palliative questo ci potrebbe essere molto utile
Per
Monitorare per studiare perché al pire qual è la reale situazione in Italia nell'ambito della formazione nelle scuole di specializzazione di Oncologia quindi vi ringrazio per l'attenzione
Stiamo bene
Allora innanzitutto grazie di cuore alla professoressa Binetti per l'invito allora io parlo per terzo è
In qualche maniera
Non voglio dire che completo ma inserisco nulle in ulteriore elemento di riflessione a questo scenario sì se il professor Biasco iniziato a delineare la cornice in cui ci muoviamo cioè parlandoci iniziando già parlare del del raccomandazione dell'organizzazione mondiale della sanità
Riguardo l'integrazione delle cure palliative nella formazione dei medici
E
Ci ha spiegato diciamo l'importanza della legge trentotto del due mila dieci che sancisce come diritto fondamentale l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore come diritto per tutti i cittadini
Poi è stato il professor Santini che ci ha ha fatto capire come quando arriviamo a diciamo un livello di formazione più avanzato che è quello della specializzazione
In questo caso di oncologia medica vediamo da un lato una forte esigenza di formazione in questo ambito e dall'altro che questa esigenza in parte soddisfatta ed è fatte ed è soddisfatta diciamo in maniera eterogenea sul panorama nazionale
Io
Faccio un passo indietro e parlo del pre laurea perché diciamo che nel pre laurea che il giovane il giovane studente in medicina iniziata confrontarsi con la dinamica dell'inguaribilità
E il primo sguardo che sia nei confronti di una sofferenza che non si riesce a gestire con gli strumenti che fino in quel a quel momento la scuola di medicina ci ha fornito cioè quello della scienza quello dall'avanzamento e il progresso quella di quello dell'assoluzione
Tecnica a a problemi specifici è un atteggiamento diverso dure ed è questo da un punto di vista degli stakeholder insomma del di chi ha in mano anche il potere un diciamo una quota di potere decisionale e qui che se iniziamo a pensarci
Facciamo un po'la differenza se
Veramente pensiamo che le cure palliative siano qualcosa che debba essere come dire diffuso è permeato di tutta diciamo la
Le declinazioni della professione medica oppure che rimangano qualcosa confinata a pochi eletti acqua gente che si dedica a quello è e pertanto spinge da un punto di vista formativo in quella direzione il problema è che se noi colleghiamo questo aspetto solo a questo
Tante
Tante dinamiche che abbiamo visto no tanto indicazioni dallo ammessa la legge trentotto rimangono un poco se sulla carta
Se non diamo già da subito questa questi input che poi diventeranno trasversali perché poi
I giovani medici si specializza e l'hanno varie specializzazione ma questa cultura questi input comune e sarà un po'pervasivo e quindi
E importante diciamo al nostro modo di vedere concentrarsi sin da subito su queste tematiche formative
L'esperienza diciamo a
Al di là dello specifico no della gestione di di una
Squali specializzazione in medicina palliativa io sono non Colombo medico mi occupo di patologia mammaria e diciamo faccio anche ricerca
Traslazionale quindi mi occupo di tematiche anche molto diciamo con una o elevata quota di competenza tecnologica allora i giovani specializzandi arrivano che hanno un livello di capacità di comprensione su queste tematiche sono molto molto avanzate
Che mi stupisce di anno in anno cioè loro sono pronti a recepire cosa che sono obiettivamente già super specialistiche
Quando però si parla si parla delle tematiche della palliazione
Quello che il riscontro è un senso di evitamento che non è qualcosa che loro fanno troppe scalzare un problema sento proprio la percezione di persone che non si sentono pronti a gestire e quindi stesse compare sul sin da subito levità mento
E qui questa cosa è pericolosa perché ma mano che vai avanti e non ti confronti o ti confronti in maniera non ideale col problema
E tu cresci e maturi sotto altri aspetti quella quel Gatta non lo vai a colmare probabilmente lo vai ad amplificare
Quindi da un punto di vista abbiamo detto più formale più istituzionale abbiamo una legge trentotto del due mila dieci diciamo appresso Biasco ce ne ha parlato da allora non sia diciamo non la dinamica non è stata ferma c'è stata
La nota del MIUR Dounia diciotto in cui ci si sottolineava l'importanza di introdurre nei corsi di laurea
Tematiche inerenti alle cure palliative e la terapia del dolore ci sono i master universitari ne abbiamo parlato e poi c'è il documento pur del cinquecentododici del due mila venti che diciamo è effettivamente allarma molto importante che che abbiamo a tal riguardo che è un'arma è diciamo lo strumento che non si limita a a ribadire dei principi ma proprio prova proprio a declinare questa legge trentotto due e cercare di trasformarlo in
Scelte reali concrete a livello curriculare
Cosa dice
Diciamo questo questo documento diciamo che stabilisce che andrebbero allocati almeno due CFU uno in medicina palliativa e una in terapia del dolore che ci siano diciamo delle
Diciamo che vengono delineate delle delle modalità di didattica attiva quindi che non sia diciamo s'troppo spinta questa formazione su le lezioni frontali ma che coinvolga
Diciamo come insomma un pochettino
Il i tempi ce lo chiedono una maggiore interattività quindi con la l'affrontare le tematiche attraverso casi clinici gruppi di lavoro e diciamo molto molto viene curato l'aspetto dei di tirocini ed esperienze dirette
Quindi diciamo che l'Italia sotto questo punto di vista a un framework una cornice generale
Che adeguata quindi
Diciamo non partiamo male da un punto di vista di implementazioni abbiamo storicamente diciamo sin da subito l'esempio dell'Università di Ferrara che possiamo considerare in questo ambito un esempio particolarmente virtuoso che già dal due mila diciotto ha iniziato a implementare queste raccomandazioni in una maniera effettivo ne è un esempio virtuoso che dimostra che è possibile fare quello che il decreto propone che cosa succede in Italia la verità ce lo dobbiamo dire che non abbiamo in questo momento un monitoraggio puntuale di quello che sta avvenendo
Non ci sono dati Ateneo per ateneo non ci sono dati relativi ai crediti alle ore quindi non abbiamo un monitoraggio pervasivo nella sul panorama nazionale
Quello che possiamo dire pur non avendo come dire dati anzi proprio perché fra diciamo dati puntuali e che implementazione è a macchia di leopardo quindi ritorna questa tematica dell'etologia imita
Che in molti sedi questa offerta formativa e integrate in altri corsi e oppure sono foto sono offerte come mia insegnamenti elettivi
Le ore sono molto variabili verosimilmente fra altri neri
E ritorna il il discorso dello scarso o assente monitoraggi quindi
Diciamo che la la tematica è fondamentale il perché
Se non creiamo
In questo momento questo stimolo alla riflessione su questo ambito della dell'aspetto della vita del medico e possibile che in qualche maniera già orientiamo negativamente lo studente per il resto dalla sua formazione cioè noi gli diamo la possibilità anche di Scelta se non la scelta reale quando non sappiamo cosa scendiamo no poi possiamo scegliere di fare altro ma se non diamo gli strumenti per per far comprendere aspetti e importanti siamo noi a scegliere per per lo studente
Anche da un punto di vista questo sentire ha fatto vedere sulla Sarmi sullo specializzandi qui abbiamo la sarda i su gli studenti di medicina e diciamo relativamente vecchiotta però diciamo anche qui vecchiotta perché l'unica che abbiamo neppure messa una più recente se c'era
Anche qui abbiamo la sensazione che
Anche gli studenti posti di fronte a tematiche che riguardano l'aspetto della medicina palliativa si sentono a disagio cosa che non non accade su altre tematiche dove
No diciamo di
Di rilevanza medico sanitaria che invece riescono a gestire con con più facilità che cosa succede nel panorama internazionale abbiamo detto che lo emesse da delle indicazioni al riguardo ci sono anche delle dei progetti che
Riguarda perché sono a spinta mi attrazione europea
Per esempio ce le qualche raccomanderei ebbe circa ottanta ore di diciamo
Formazione teorica pratica in cure palliative lui Germania abbiamo una mi diceva
Palliativo obbligatorio per legge in tutte le facoltà con un esame dedicato in realtà anglosassoni tipo Regno Unito Canada e Stati e Australia hanno standard nazionali ecco diciamo sanciscono e verificano standard nazionali competenze palliative minime per tutti laureati in medicina
Noi sulla carta abbiamo diciamo con la le con la con la Legge trentotto
Un diciamo uno strumento che non ci pone diciamo a imposizione
Non privilegiata rispetto a queste a queste realtà
Ci sono delle criticità che inficiano la realizzazione l'implementazione
Pratica
Innanzitutto che il e il documento Mucci in quei cento dodici e la nota mio beneficio due mila diciotto sono solo raccomandazioni non sono standard cogenti sono raccomandazione quindi sono diciamo non vincolante
Non c'è un settore scientifico
Disciplinare per la medicina palliativa questo che vuol dire vuol dire che non ci sono ricercatori non ci sono docenti al riguardo cioè non c'è una casa comune non c'è una come dire anche un senso
Di appartenenza comune a a questo ambito questo gioca nella gli attivamente come dire la trasmissione l'implementazione
Del sapere è un fenomeno ubiquitario non è non è collegato solo a questo ambito abbiamo dei curricula universitario che sembrano essere sovraccarichi quindi l'aggiunta di altre
Diciamo ore o viene vista come scarsamente praticabile
Poi c'è una scarsa integrazione fra il prelato ora e le scuole di specializzazione che in parte si troverebbero ad affrontare in ogni misura diciamo predominante la tematica della medicina palliativa e poi se restiamo ancora questo questo concetto pesa l'assenza di un monitoraggio cosa si può fare innanzitutto rendere vincolanti le indicazioni del del documento Mur cinquecentododici probabilmente queste foto però era è una possibilità legare la l'accreditamento ARPU AMBUR dei corsi di laurea la presenza di CFU per cure palliative istituire è un Ssd
In medicina palliativa è probabile diciamo possibilmente un curriculum per diciamo per laureati per lauree medicina per palliativi Kirk
Infine probabilmente però visto che lo strumento ce l'abbiamo già la parte più facilmente raggiungibile già da adesso è istituire un sistema di monitoraggio che verifichi effettivamente se quelle diciamo raccomandazioni in qualche modo vengano rispettate un magari trovare una modalità un sistema premiale per le realtà che
Poi sono in linea con questa con queste dinamiche grazie mille
Questa prima previsione diciamo accademica penso che non con il cappellaccio di qui di fronte a noi gradirà a vere mi si diceva una riformulazione iscritta con queste richieste
Ad accertamenti ve bene le foto ma loro te la manderanno firmata
Una puntualizzazione di cose che si possono fare questo per dire come ci sono degli sinergie positive no perché queste loro chiedono ma chi è che può rispondere
In questo caso la risposta potrebbe venire dai singoli atenei nell'ambito della loro chiamiamola così illibertà notti scelte di ridefinizione di alcuni aspetti del curriculum ma se l'indicazione viene dall'alto
Certamente è un processo che si accelera e quindi credo che questa revisione di questa riflessione indichi anche la buona sinergia che ci vuole nord tra il mondo
Chiamiamolo accademico comiche potenza formativa che nasce però dall'esperienza applicativa il mondo
In questo senso politico parlamentare che deve prendere quelle decisioni che più e meglio corrispondono ai bisogni emergenti quindi io credo che questa possa essere senz'altro un buon punto di questo di questo pane
Però mi mi preme richiamare l'attenzione anche su un aspetto che è stato commesso molto ben in evidenza che lo studente di medicina
Arriva piano piano anche a livello di una scuola di specializzazione con competenze scientifico tecnologiche molto avanzate voi stessi vi sorprendete di quante cose sappiano dice Aversa
Registrate sul piano emotivo
Il evitamento che scaturisce davanti al dolore davanti alla sofferenza davanti a quel vissuto che pone in evidenza i nostri limiti noi ce lo diciamo tante volte
Possiamo sempre curare anche non sempre possiamo guarire però l'attitudine esperienza dei limiti e di quello che facciamo ci rimanda sempre una riflessione che ci intimidisce no non ci riesco mando laddove non ci riesco non è solo il non ci riesco del bambino
Non ci riesco di un sapere strutturale che non riesce a farvi fronte alle richieste crescenti e quindi questo ci porta a volte a evitare di confrontarci cose mentre dovremmo avere più coraggio
E assume la capacità di andare come dire incontra a voce alta a quale alto a quello che il dolore a quella che è la sofferenza e prendere per mano le persone io saluto questa tavola rotonda e visto che non mi sembra che sia ancora arrivato monsignor Pecoraro
Grazie a una cosa molto pratica cast profitto dalla presenza del presidente Cappellacci Paola proposta concreta in motorino passiamo dal dichiarazioni utilissime ricevuto stamattina vita del disegno di legge che è già un po'dove sei