RAI: i nuovi direttori delle testate, il CdA, la questione della radiofonia, Radio Radicale, il caso Santoro, le assunzioni clientelari

Con Giuseppe Giulietti deputato dell'Ulivo già dirigente dell'Usigrai il sindacato dei giornalisti RAI parliamo del nuovo assetto
Radiotelevisivo non mancano le polemiche l'ultima coinvolge il direttore della testata giornalistica sportiva Bartoletti io intanto riflessione che molto del nervosismo sia più alimentato dall'esterno
All'interno io credo che il vero problema che alla RAI in questo momento non riguarda i gruppi dirigenti riguarda quale sarà l'assetto del sistema radiotelevisivo tra quattro mesi quando compra primo la discussione sul disegno di legge Maccanico questo il vero problema quale Mediaset avremo quale RAI avremo quali radio locali quali giornali quale sistema della comunicazione
Questa mi pare la vera tensione del sistema radiotelevisivo di cui nessuno parla e questo mette in agitazione tutte le imprese poi tutte queste discussioni la testata sportiva al GR uno con l'impressione che siano così più fibrillazioni
Interne ma privo di qualsiasi significato ecco Giulietti
Lei ha citato questo Terme stabilito dal decreto del governo e com'è un termine congruo ci vorrà una sorta di corsia
Preferenziale all'interno delle Camere per arrivare ad una decisione io vorrei che Parlamento potesse in una materia come questa decidere liberamente tra maggioranza e opposizione senza patti senza dal
Capestro io ero favorevole ad un decreto che introducesse già elementi di legge antitrust a questo punto si è deciso di dire entro il trentun gennaio e non oltre beh allora facciamo presto fogna proprio Costa che profitto anche di questa intervista a Radio Radicale e quella che si restituisca immediatamente alla Camera la commissione speciale che dobbiamo essere seri il dibatto inizierà al Senato poi disegno di legge arriverà alla Camera i tempi sono strettissimi credo che questa materia vada fu tata con serietà io credo che alla Camera dei dobbiamo già pensare istituì una commissione speciale che incominciano a rizzare l'intera materia incomincia ad analizzare le situazioni si faccia trovare prontissima al momento dell'arrivo del testo perché alla Camera sono due le commissioni che dovrebbero comparsa nella cultura e trasporti quindi praticamente dare due commissioni forse riunioni congiunte delle Commissioni qualcuno potrebbe far legittimamente anche l'ostruzionismo c'è il rischio di arrivare alla fine di gennaio senza nulla e di rincominciare tre o con nuovi decreti o con nuove guerre di religione io penso che sia una materia questa di intesa tra maggioranza e opposizione allora da subito istituiamo una commissione speciale incominciamo a lavorare attorno a questo testo che non può essere un affare privato di Mediaset e RAI ma di veri a dare l'assetto dell'intero sistema delle comunicazioni abbiamo anche l'assenza della commissione di vigilanza ancora
Si va io credo che questo sia sia un dato che riguarda maggioranza e opposizione io ricordo che la vigilanza non ha un presidente perché può sembrare un paradosso ma l'opposizione si è spaccata in mille rivoli e non riesce a dare un presidente cioè perché l'abbiamo la vigilanza perché la maggioranza ha detto a differenza di quello che fece il Polo che Jules toghe possesso del Polo ma il Polo non riesce a trovare un presidente allora mi non interessa la polemica il Polo dica qual è il candidato si dia loro ma la vigilanza ma contemporaneamente insisto ASS sì M individuiamo la presidenza istituiamo la commissione speciale lavoriamo la nuova legge di sistema io credo che questa non sia una materia di divisione voglio dire nei giorni scorsi liberi radicali Pannella l'ha fatto un appello se non ricordo male anche una discussione tra i liberali dei diversi schieramenti io penso che il sistema delle comunicazioni sia una grande occasione perché fuori da schieramenti rigidi coloro che hanno idee
Di un sistema delle comunicazioni a più voci e non ad una sola voce a questo punto si confrontino per raggiungere un'intesa cosa pensa passando ad un livello d'
Verso di questa materia del passaggio di un uomo come Santoro dalla RAI a Mediaset io penso che
Santoro sia stata una ricchezza giunta per la RAI perché in anni difficili attuato trasmissioni di cronaca anche criticabile discutibili ma le ha fatte ha aperto una finestra sulla realtà era un luogo di grande discussione credo che era una professionalità da mantenere all'interno del servizio pubblico credo anche che legittimamente Santoro abbia valutato diverse offerte tra pubblico e privato anche il pubblico gli ha fatto una buona offerta siamo in un regime di
Però mercato e richiede andava a lavorare a Mediaset io non ho nessun livore anzi faccio gli auguri a Santoro di poter lavorare liberamente a Mediaset di poter fornire un buon prodotto non agevoli avrà
Del consiglio di amministrazione questo bando no ovario penso che quando qualcuno lascia ci sia sempre un elemento di sconfitta devo anche dire che il consiglio di amministrazione con le ultime nomine si assicurato personalità come quella di Carlo Freccero come quella di tanti Lillo quelli direttori di testata di grandissimo valore e quindi sia un consiglio che finora complessivamente alla RAI abbia acquisito grandi professionalità latte da di Santoro è sicuramente un danno peraltro Santoro da tempo pensava ancora sul possibile trasferimento a Mediaset comunque avrei fatto di tutto
Per mantenere questa professionalità all'interno del servizio pubblico però ripeto non mi pare una tragedia chi vuole doveva sul canale Mediaset senta ed accidia
Ieri è stato messo sotto accusa da a Francesco Storace di Alleanza nazionale il quale parla di un possibile colpo di mano vedi fa un riferimento ad una possibile
Nuova azienda radio Fo
Monica direttamente controllata dal PDS non ha fornito molti particolari lei ne sa qualcosa no io non so nulla e credo anche che non si possa fare una discussione sulla RAI sempre fatta in questo modo l'azienda controllata dal PDS controllata da questo contro l'altra quella
Per questo a un progetto di riassetto vuole incominciare a dire pensare quante aziende RAI sono controllate da altre vie fanno riferimento non certo al PDS però non mi pare che andiamo molto avanti io chiedo che l'azienda radio sia in crisi alla vediamo nell'altro modo Lara è una RadioRai che in crisi e radio radicale ha più volte detto in crisi d'ascolti in crisi di proposta in crisi di servizio allora non vi è dubbio che sia in ritardo che da tempo si doveva fare un'azienda io fonica commosso autonomia da tempo correva una ristrutturazione forte che è giusto che si faccia vogliamo discutere sul come si fanno a questo sì allora non piace questo tipo di provvedimento allora uno dica non mi piace la
Ne va fatto un altro va fatto in questo modo ma non si può limitare tutto il dibattito se non è come la immagina questa riforma
Della radiofonia RAI io penso che la RAI debba andare verso un'azienda radio più autonoma Ballabio il vero difetto del passato è stato concepire la radio come se fu la televisione se concepita la RAI come se fosse solo televisione si è dimenticato l'esistenza dell'Anaci quindi credo che abbia bisogno di un gruppo dirigente Mutolo
Di persone che pensino solo alla radio al linguaggio radiofonico che invece di entrare in guerra con le radio locali o con le radio alternative stabili per un rapporto positivo di scambio di materiale di collegamenti di apertura anche ad altre culture radiofoniche esistono in questo Paese
Penso che tutto si possa dire contro siciliano il Consiglio ma avete acquisito Arbore alla gestione della radio sia stato un fatto clamoroso fatto di grande importanza uomini come Bruno Voglino che sono come dire molti non riconoscono gli ascoltatori Mallett le teste dei nuovi pro
Brani radiofonici e televisivi oggi Bruno Voglino lavora la RadioRai beh insomma a RadioRai lavorare bora lavoravo Lino sono state recuperate grandi professionalità secondo me quella radio stava morendo Co il modello oggi c'è almeno un'occasione per rilanciare la radio secondo me va fatto una radio che chiarito di occupazione del PDS benissimo lo si dimostri lo si denunci urliamo gridi a amo troverà no anche consensi a sinistra contro i rischi di occupazione però domandava quale già rispondere la radio attuale Rai è un modello o in crisi secondo me in crisi far finta di nulla significa distruggerle una radio che dovrà anche prepararsi a
Formare quel canale parlamentare e che la legge gli impone che fino ad oggi non è riuscita a predisporre da agitò il di supereroi radio radicale io però insistono
Breve concepì la radio del servizio pubblico non più come il monopolio che contro che come dire che si contrappone ad altri ma come un luogo di ricerca
I nuovi linguaggi penso all'Alto gradimento di Arbore Boncompagni maggiore una RAI finalmente autonoma con una sua scuola di formazione con uno studio del linguaggio radio fu Amico con un recupero della diretta radiofonica con attenzione a pubblici che se al Po al pubblico che Paul quaranta milioni di persone oggi sì con contattano nel corso della giornata le radio pubbliche e private e la radio RAI spesso lingua io vecchio allora credo che ci sia davvero una grande materia allora anche nel canale pubblico però perché tutto va concepito come si dovesse fare tutto Lara io insisto io vorrei un gruppo dirigente della RAI che non avesse paura di Italia Radio di Radio Pop
Are di radio radicale di esperienze non
Ove il perché per esempio non collegarsi da alcune ore della giornata perché non attingere a patrimoni di professionalità che operano in altri settori perché ripeto non fare uno scambio dei programmi migliori anche in sede europea ecco io vorrei un
Un po'di rigettare la radio che facesse questo tipo di lavoro e non avesse paura e si aprisse a tutte le culture ma non solo politiche parliamo sempre di culture politiche quello chiede il PDS o di Alleanza Nazionale io lance in un altro modo nei
La radio sono tante culture radiofoniche che non sono i partiti ma diversi linguaggi diversi metodi diverse idee della radiofonia credo che sarebbe importante che la RadioRai facesse sentire tutte queste esperienze radiofoniche Giulietti un'ultima domanda lei è stato
Alle ore sconsiderato un po'per i capelli in una polemica di assunzioni clientelari a detta di una senatore di Alleanza Nazionale fatte l'ufficio stampa della RAI di
Uomini e donne legati in qualche modo all'Ulivo ecco lei come risponde se rispondere
Sì io c'era un suo abito da farmi chiamare in causa ad altre rispondere rispondono sempre come sempre detto
Non mi piaccio le assunzioni clientelari né di un segno né di un altro mi fa piacere che adesso che sia una grande tensione da parte di tutti ma negli ultimi due anni con la Moratti è accaduto di tutto nel silenzio generale continua pensa
E che non sia un buon metodo quello che io dica la destra le avete fatte grosse la destra dica la sinistra adesso le fate voi continua a proporre non sarebbe nei
Che su questa materia criteri di assunzione si raggiungesse un intesa una mozione parlamentare proposta anche talvolta da alcuni parlamentari radicali i non consegnassi mondo commenta la dirigenza RAI dicendo vorremmo che finalmente in RAI si assumesse per selezione si assumesse attraverso corsi di formazione c'è invece dirci ogni volta il fatto peggio tu tu sei più sporco no tu sei più porco non mi pare una grande dibattito perché non si stabiliscono delle
Regole visto che l'azienda è pubblica pagata dal canone e diciamo assieme vorremmo regole di trasparenza questi di semola regole da utilizzare poi francamente se però si piglio ad esempio della
Se come in questo caso disoccupate che guadagna ottocento mila lire al mese e queste vengono proposti come mostri era il caso provento di Natalia Augias ecco mi pare un esempio mal posto sbagliato
Insomma e che serve a poco anche perché rischia poi di farsi contrapporre altri esempi e invece di costruire assieme nuove regole dei passeri mi prossimi a
Mi a dire ciascuno all'altro ma quante ne hai fatte di malefatte ma non cambia niente grazie a Giuseppe Giulietti