"I limiti della concertazione sociale"

Bene radio radicale sono le dieci e venti come preannunciato iniziamo questa trasmissione dedicata Ali limiti della concertazione e sociale il problema
Dei contratti è un problema al centro del dibattito politico ed economico concertazione sociale quindi contrattazione collettiva regolazione o meno del mercato del lavoro e dei rapporti di lavoro
Abbiamo tra i nostri ospiti in collegamento innanzitutto tre economisti il professor Antonio Martino economista e già ministro degli Esteri nel nel governo Berlusconi Bongiorno professor Martino agli ascoltatori
Il professor Mario Baldassarri che avremo fra poco professore di politica economica all'università la Sapienza di Roma nonché consigliere e consulente del centro studi di Confindustria il professor Renato Brunetta che si occupa proprio di economia del lavoro buongiorno professore giorno fortunato
Poi avremo una il collegamento con il presidente della Confcommercio Sergio Billé
E se e si riuscirà a liberarli dai suoi Yeomanry impegni imprenditoriali forse riusciremo avere anche un il cui intervento del presidente dei piccoli imprenditori della Confindustria
Mario cassoni e abbiamo poi naturalmente Benedetto Della Vedova della segreteria del Movimento dei Club Pannella Riformatori Buongiorno Benedetto giorno e qui in studio Claudio Landi e Alessandro Merv un po'per cercare di e coordinare questa nostra trasmissioni allora innanzitutto
Vediamo se ci sono alcuni messaggi sì
Ci sono alcuni messaggi si c'è mi dicono dalla regia che in collegamento il dottor Sergio Billé Bongiorno presidente ogni giorno
Buongiorno allora innanzitutto cominciamo con Benedetto per introdurre un po'questa trasmissione e Benedetto o la concertazione sociale viene spesso ritenuta nel nostro Paese un po'come l'architrave della politica economica e sociale si fa sempre spesso in tutta la Burgato in tutto Illy commenta ufficiali sempre riferimento al famoso accordo sulla costo del lavoro che si dice salvo ha salvato il nostro Paese allora innanzitutto è vero che la concertazione sociale
E così importante oppure secondo te e uno schermo per così dire che in qualche modo ha garantito e garantisce gli interessi delle corporazioni e delle più potenti fra le corporazioni
Ma io credo che il meccanismo della concertazione e la politica dalla concertazione
Io anche nella sua versione se vogliamo più raffinata quella dall'arco dal novantatré credo sia stata una delle architravi di un sistema di potere che legava potere politico potere economico e potere sindacale in alcune centrali di potere
Chiaramente accertato una delle architravi del sistema consociativo del sistema partitocratico il sistema in cui cioè gli interessi non dovevano mai essere in conflitto in cui le decisioni non dovevano nasce dal conflitto ma dalla composizione degli interessi con la mediazione politica che nella stragrande maggioranza dei casi comportava di fatto un utili loro per denaro pubblico come cuscinetto per ammorbidire le pensioni anche le tensioni sociali oppure le tensioni
Per le arcate o del mercato del lavoro ecco quindi dieci questa col tipo di concertazione sociale in qualche modo ha influito direttamente sulla stessa contrattazione facendo del Governo o delle forze politiche che siti per meglio dire componeva le compongono il governo alle facendone un po'le garantì gli abiti degli stessi conflitti sociali soprattutto perché la garanzia che
In Italia il governo i vari governi che si sono succeduti hanno offerto alle parrocchie che contrattavano non era una garanzia di arbitro imparziale del rispetto di alcune regole non è che lo Stato voglio dire facesse il notaio di accordi e quindi garantire un futuro di accordi tra le parti sociali cosa che può essere più che comprensibile ma lo Stato aveva sempre un ruolo attivo un impegno anche finanziario consistente questo poi lo vediamo anche negli ultimi accordi sul sul gli accordi territoriali pazzi per il lavoro eccetera si faccia portatore sempre presente
Come spesso poi anche come colui che in ultima istanza paga
Ecco che deve avere un ruolo attivo
E anche un ruolo finanziariamente oneroso questo comporta i più questo comporta e ha comportato e continua a comportare di fatto che ci siano tue gruppi di interesse che sono il sindacato e Confindustria o Federmeccanica in questo caso due gruppi di interessi che tirano per la giacchetta come si dice il governo e lo Stato che poi alla fine bene o male
Bene o male eccetera ecco e quindi Conafi quindi mi pare che ci siano secondo te due insiemi di conseguenze in da un lato lo Stato in questo modo in interviene direttamente sulla sugli interessi e sulla definizione degli interessi e dall'altro lato ci sono diversi sono evidentemente conseguenze sulle del bilancio pubblico
Questo sì e in più c'è un in Bastardi mento a mio avviso della contrattazione e il meccanismo
Che dovrebbe essere il meccanismo
Virtuoso per eccellenza del mercato che è quello della distribuzione di informazioni ai vari attori questo meccanismo viene inficiato nella sua nelle sue potenzialità voglio dire anche quello che sta succedendo in questi giorni a mio avviso rischia di essere cloro fornita tutta un intervento del governo magari concedendo gli aiuti gli aiuti gli archivi dentro Confindustria l'ultima voce in capitolo concedendo qualcosa sindacati tricloro Formisano dei segnali che invece il mercato deve recepire mettere in circolo cercare di sfruttare per il progresso del sistema economico ecco questi segnali invece vengono vengono attutiti sì cerca di creare un ambiente
Per una contrattazione economica virtuale
E questo a mio avviso può essere un molto pericoloso di procedere tanto più che ci sono in atto per esempio questo vale per il sindacato
Dei
Processi che porteranno a rafforzare il potere del sindacato come soggetto economico
Penso in particolare ai fondi pensione o l'azionariato diffuso in alcune aziende i componimenti mi manca disagi cristallizzano dei poteri si lasciano completamente fuori
Coloro che a questo circuito di poteri non partecipano che sono disoccupati le piccole aziende alcuni settori occupazionali non
Ma è la e in modo particolare dal sindacato e soprattutto ripeto non si fanno circolare le informazioni di mi pare che tra l'altro una delle conseguenze sia che con vecchio conflitto di classe viene sostituito da uno nuovo conflitto sociale garantiti e non garantiti
O più o meno garantirà che il
Ecco che il luogo del conflitto sociale non è più luogo del conflitto sociale ma della mediazione dalla contrattazione dalla composizione degli interessi e conati di nelle mani dei
Tu di di comunque di rimanere in linea di rimanere proprie linea telefonica abbiamo infatti qui il collegamento con come dicevamo con il Presidente
Della Confcommercio con il dottor Sergio Billé allora presidente Billè innanzitutto questa concertazione sociale lei e il presidente di una delle più importanti organizzazioni rappresentative del lavoro tono se non proprio la più importante e questa concertazione sociale secondo lei è negativa o no
Ma io innanzitutto mi che protegge mai accertata perché fino adesso c'è stata una concertazione come diceva giustamente che mi ha preciso una forma vi era una forma di come dire di consociativismo buono in cui almeno gli interessi venivano o fatti affiorare a livello di opinione pubblica
E e e tutto finiva lì
Perché fino adesso più che una concertazione abbiamo assistito a un concertino cioè una serie di persone messe tutte intorno a un tavolo o che stanno ad ascoltare proposte mi perdoni intendo riferirmi all'esperienza che ho potuto fare tra agosto e settembre e poi magari nel corridoio si continuava
Il solito vecchio discorso del consociativismo triangolare governo sindacati comunque qui il vero problema è che noi siamo arriva Rita c'è un punto di non ritorno o cambiamo modello di sviluppo ci rendiamo conto che appunto la piccola media impresa di qualunque settore produttivo può essere il vero volano questo non lo dico io lo dice l'Istat
Anche la ricchezza lorda lo dice nostro prodotto interno e quindi ha diritto ad avere parti interessa i maggiori il territorio ha diritto ad avere parte
Maggiori patti territoriali ne sono la riprova o altrimenti torneremo anche lì ad una veloce restaurazione
Degli
E questo è quello che che ci preoccupa ecco ma questo è un nuovo me il meccanismo di sviluppo deve fondarsi di più sul mercato e meno quindi su accordiamo graverà rivoluzione è quella di
è una rivoluzione di natura copernicana noi abbiamo messo al centro di tutto il mercato dobbiamo anche adeguarci al mercato e il mercato significa prendere coscienza che ci sono una serie i protagonisti assai più ampia FPT furia assai più parcellizzati rispetto a quelli perché qui il vero problema è che noi produciamo ricchezza ma questa ricchezza viene fatta
RIA fruire soltanto verso alcuni centri di potere in particolare la grande industria in particolare i settori dove la grande industria meglio può intendersi con il sindacato il contratto a settembre dei metalmeccanici l'esempio o più clamoroso lo zoccolo duro del potere sindacale e nel contratto dei metalmeccanici ecco perché tanto si discute su quello quando non sappiamo ormai che il il settore metalmeccanico è un settore ormai quasi opposto decente rispetto ad altri settori anche industriali che stanno velocemente
Ecco il il il cambio con lei dobbiamo fare tenuto conto di una realtà che ormai il porto industriale di una realtà che ormai pienamente terziaria tenuto conto che la nostra economia
Per prego ormai modelli di sviluppo di fatto non riconosciuti però ancora anche dal Governo e dall'altro o molto diversi rispetto a quelli degli anni Settanta perché questo è un ripercorrere strade che sono almeno vecchia di vent'
Senta Presidente Billé faccio una domanda Franca però il problema secondo lei è che nella con cieco si detta concertazione sociale nella contrattazione a livello politico non ci sono tutti i soggetti organizzati cioè ci sta una privilegio per la grandi industrie per il sindacato ma nulla malgrado
Beccato penso anche ad aree del paese che in questo momento sono marginalizzate bensì al discorso meridionale tutti ci siamo fatti pelli durante la campagna elettorale e compagnia bella dicendo che andava a trovarla per andavano trovate soluzioni e quant'altro
E altre questa parte del Paese
Andiamo a vedere cosa è successo a otto metri
Beh io che son meridionale devo costatare che la disoccupazione è aumentata non di un punto ma tre quattro punti nel nel meritano e che
Le infrastrutture delle parti non son partite e allora siamo sempre lì o noi andiamo verso la Colt velocemente verso la concertazione diciamo non con nuovi protagonisti ma anche con
Nuovi soggetti territoriali i lender tedeschi qualche cosa ce l'avevano pure insegnare lì sono un fattore di di di ricchezza e questi tavoli che si sul territorio penso su questo Brunetta sicuramente avrà volte assai più interessanti di di di Meda da dire o altrimenti andremo ripeto a
Proseguire in questa forma di consociativismo buono tra virgolette dove qualche fratello di serie B viene chiamata intorno a un tavolo ma dove di fatto interessi continuano a scorrere nel nella stessa vecchia maniera e soprattutto le risorse del Paese continuano a essere gestite nel solito vecchio possibile una cosa volevo fisico che mi differenzia da chi dall'intervento Ambrogio che mi ha preceduto dieci fondi pensione
E vero possono dare un soggetto possono diventare un soggetto economico fra diventa un soggetto economico più forte i sindacati ma io mi auguro che invece possono diventare un fattore di sviluppo che va il il vero problema è dare a queste risorse
Che verranno accantonate un indirizzo che non li faccia confluire nei soliti vecchi
Come dire recipienti quali faccia invece di facciano finire in tutto il sistema imprenditoriale che ebbe come sappiamo per il novantotto per cento rappresentato da piccole e medie imprese
Benissimo mi sembra il suo discorso sia chiaro la ringraziamo molto per questi interventi la ringraziamo il presidente della Confcommercio Sergio di lei che appunto introdotto fra ha ulteriormente chiarito sia la sua posizione sia un po'mise a fuoco la questione cruciale della concertazione sociale va bene la concertazione sociale non va bene qualche forma di concertazione sociale che cosa vuol dire ardore magari in collegamento di già il professor Mario
No non ce l'abbiamo il professor Mario Baldassari evidentemente c'è qualche problema di Italia Telecom come al solito che monopoli quindi funziona male
Allora Benedetto Della Vedova dita del ritorno un momento atteso in Tito il presidente della Confcommercio Sergio Billè mi par di capire che un problema che impone il presidente Billè sia che nella concertazione all'italiana ci sono solo Lang grande industria e il sindacato ufficiale giusta questa
Io credo che questo sia un non il problema da risolvere concertazione c'è quella che poi si finisce per privilegiare alcuni soggetti credo che sia
Uno degli elementi ineliminabili che fanno sì che la concertazione come la conosciamo vada superata perché io dico credo di Chris posso dire che poi nelle decisioni fattuale dei governi il problema della concertazione
E è finito per diventare un problema di contropartite per cui nel caso attuale sul contratto dei metalmeccanici il governo pur di vincere la partita e in cui lui gioca un ruolo attivo e non da spettatore o dal vetro come dicevo pur di vincere questa partita mette in campo
Non solo la propria otto euro autorevolezza ma anche la propria possibilità in definitiva distesa e quindi le contropartite sono direttamente o indirettamente i cosiddetti aiuti allo sviluppo aiuti
Gli incentivi gli incentivi per l'automobile la contropartita nei confronti del del sindacato e l'ha detto ieri Veltroni dicendo che il veto sulle tensioni nulla verso Bertinotti non ha messo il sindacato quindi la contropartita e come più sindacato rinunciare ad alcune scelte
Di politica sullo di politica fiscale sullo Stato sociale rinunciare ad alcuni progressi a mio avviso ineliminabili di rimozione delle rigidità del mercato del lavoro eccetera questo puzzle di compensazioni magari alla fine
Quattro apparentemente il cerchio perché le vertenze si dissolvono ma io credo finisca per essere un freno alla modernizzazione del sistema economico alla liberalizzazione e anche alla in definitiva quindi alla crescita di produttività e di competitività del sistema io credo che oggi
Questo sia diventato un freno allo sviluppo del nostro sistema economico
Bene e professor Antonio Martino lei un economista e l'economista liberista questa parola la col concertazione le piace o no io
Mi permetterei di ieri sera corrompere crolla Veron un po'più di quanto non lo sia spesso
Perché a me sembra che neanche un tipo di dire preferenza del governo come arbitro delle dispute salariali sia in una società libera accettabile
Il governo deve governare deve rispondere del suo operato al Parlamento e non deve intervenire nelle dispute salariali dispute di così di conflittualità industriale perché inevitabilmente o finisce con l'essere percepito come diciamo così amico del grande sindacato o come amico della grande industria e tutte e due sono posizioni che il Governo non potrebbe non dovrebbe avere dovrebbe
Evitarle
Queste posizioni e in più c'è il fatto che l'intervento del governo nelle discutere di lavoro finisce inevitabilmente con la crede penare questo è già stato detto come soggetti politici non come soggetti
Di relazioni industriali come soggetti politici
Dei soggetti che questo diritto non hanno che questa resterà un anno io non vedo perché debbano essere rappresentati due volte alcuni italiani e una volta sola altri italiani
Tra l'altro due volte in maniera in maniera molto significativa molto importante quelli che hanno così la protezione di un sindacato è invece una volta sola in Parlamento gli altri questo non è ammissibile oltretutto determina tutti quegli inconvenienti che Della Vedova diceva nel senso che la possibilità di riformare il Paese si riduce perché gli interessi costituiti dei gruppi di potere
Gli industriali o sindacali riferiscono e quindi paese non si vuole
Bene professor Martino abbiamo ora finalmente in collegamento e siamo riusciti a ripristinarli professor Mario Baldassari Buongiorno professore buongiorno dalle allora lei un grande sostenitore ma il noto della politica dell'accordo sulla e costo del lavoro però Conte puramente proprio ieri sul e Messaggero e anche sostenitore fautore di una revisione di una riforma profonda
Della ai meccanismi che ci sono in Italia della contrattazione collettiva insomma la concertazione sociale va bene o non va bene
E che cosa non va nella contrattazione collettiva ma intanto in economia una cosa che va bene in un certo periodo non è detto che debba andar bene Sempre che debba durare per trent'anni
Direi che la l'efficacia dell'accordo sul costo del lavoro del novantadue novantatré è scritta nei dati che l'economia italiana degli ultimi quattro anni qual era l'obiettivo di quell'accordo
Al momento in cui abbiamo subito la grande svalutazione della lira era quello di una concertazione tra le parti sociali ovviamente guidata autorevolmente dal Governo
Che avesse come obiettivo di tutti gli italiani quello di abbassare l'inflazione non fa rimbalzare la svalutazione della lira sull'inflazione non far partire un circolo perverso e che sarebbe stato tragico
I inflazione svalutazione tragico perché come tutti sappiamo quali erano i quali sono ancora purtroppo oggi
Le condizioni della finanza pubblica del deficit e del debito pubblico ecco scusi se l'interrompo rompo ma professor Baldassarri ma in questo modo non si è rafforzato il ruolo politico del sindacato con questo
Politiche di raccordo no perché in questo in questo campo non è un ruolo politico ruolo economico delle parti importante perché diventa uno strumento di politica economica la politica dei redditi
E come dicevo i dati economici dimostrano quasi clamorosamente questo l'inflazione nel novantatré novantaquattro e novantacinque esce dalla pigramente nonostante la valutazione
Poi abbiamo insieme Sammartino che sta aspettando non siano ecco sì però lasciatemi completare il Regolamento prevotata come più gli altri più di tante ecco allora per completare il ragionamento abbiamo avuto poi nel novantacinque la bolla della carne quella momento di crisi il nuovo della lira che portò alla lira considerare le mille trecento sul marco che ha dato può è una bolla inflazionistica nel novantasei
Però proprio la seconda metà del novantatré dimostra il secondo a lato della della medaglia dalla politica dei redditi e cioè che contribuisce ad abbattere l'inflazione e contribuisce poi a mantenere il potere d'acquisto dei salari non perché i salari rincorrono i pezzi ma perché i preti scendano
Nella seconda metà del novantasei i salari sono cresciuti più dell'inflazione ora il problema è un altro è che è cambiato il mondo come tutti sappiamo viviamo in un mondo globale di competizione generale pensiamo soltanto all'idea che un miliardo di cinesi
Stanno entrando prepotentemente nella competizione internazionale
Le le produzioni per ora di bassa tecnologia ma certamente stanno modificando la competitività in America già aperto il dibattito non più della concorrenza Stati Uniti Giappone anche la concorrenza tra diritti in Cina
In Europa è cambiata l'Europa perché l'Europa ha scelto di vivere in un a in in un'era di dissipazione quindi io ho posto questo problema come accennava lei Landi sommersa Jenny celebrazione deve stare attorno all'uno e mezzo per cento allora
Tutta la struttura contrattuale italiana incompatibile con questo mondo perché perché abbiamo tre livelli dei contratti
E ovviamente mettiamoci nei panni di coloro che vanno a fare il contratto a fare un mestiere
E devono ottenere dei risultati
Allora è impossibile che dette contratti riversi ricalca la Tevere
Incrementi salariali nominali che stiano compatibile con quell'un elmetto di inflazione di Nancy sono quello nazionale e quello di categorie quell'azienda ed altamente allora a questo punto va posto il problema sul tavolo è cambiato il mondo dobbiamo cambiare anche le nostre relazioni industriali c'è da scegliere
Cioè il contratto collettivo mantiene carattere salariale
E allora questo chiude tutti gli spazi per eventuali contratti aziendali
Se invece come io penso i salari debba essere collegata alla produttività e lasciato il più possibile alla libertà delle parti e quindi al mercato e allora il contratto collettivo assumerà una veste di quadro normativo
Ma pedante significato incremento salariale mi sembra chiarissimo il suo discorso professor Renato Brunetta anche lei è sempre da da tempo un fortissimo critico dell'attuale assetto della contrattazione prima domanda la concertazione sociale
Che giudizio né dar sulla concertazione sociale nel nostro Paese e la seconda domanda la contrattazione collettiva come deve essere cambiata
Ma innanzitutto bisogna partire da un dato Tondato storico
Il nostro sistema di relazioni industriali perché plasmato sull'inflazione il nostro Paese essendo vissuto praticamente per dopoguerra ad oggi quasi sempre con livelli inflazionistici al a e indotto è un sistema di relazioni sindacali sistema contrattuale
Come dire a sua immagine e somiglianza e cioè un sistema contrattuale che dapprima aveva il meccanismo della scala mobile come regolatore del del rapporto tra tra salari Petri e poi aveva più livelli contrattuali spesso malamente
Organizzati malamente regolati il contratto nazionale perché io poteva fare il contratto aziendale o territoriale e e poi con gli accordi di luglio i testi sono formalizzati i i due livelli contrattuali più la la scala mobile carsica ma di cui parleremo quindi sono state relazioni sindacali insomma è stata l'inflazione a determinare le relate industriali è stata altresì l'inflazione o meglio la lotta all'inflazione a determinare nel nostro paese la politica dei redditi vale a dire l'intervento del Governo nel regolare i comportamenti delle parti in maniera se vogliamo innaturale non di mercato al fine di combattere l'infrazione se questo sia Venezia male
Io dare dei giudizi storiche Michele legati al Periodo io ho partecipato personalmente ha molte ragioni di politica dei redditi quindi non mi sento di Ghedini limitare il giudizio negativo alle stesse e quello che posso dire però intemperie comandata ripeto quello che va bene in un periodo non poté in altri periodi io un po'di mesi fa in primavera scritturati proprio sul Messaggero in cui dicevo deconcentrazione si può anche morire perché l'attuale maggioranza
Contenente parlo soprattutto del del del PDS contenente al passato in cui combatteva la politica dei redditi e Dante si faceva promotore vedi referendum abrogativi
Ricordiamo contro l'intervento del governo sulla sulla scala mobile parlo delle dei fatti di San Valentino di oltre dieci anni fa perdere il PDS PPI PDS
Nel nel novantaquattro novanta nell'ottantaquattro ottantacinque
Ha scoperto la politica dei redditi e come sempre viene detto che Prodi sinistra la scoperta in ritardo se ha scoperto la politica dei redditi quando la politica dei redditi non serviva più penso che la politica dei redditi
In qualunque giudizio che possa dare aveva raggiunto un obiettivo era quello della dell'inflazione
Il tam tam Valentino ottantaquattro e in poi fino agli accordi di luglio come ha ben ricordato Baldassarre del ma però altre due novantatré ha portato alla divulgazione
Che quella testa politica dei redditi e protratta ospite cortese protratti interi di di bassa inflazione paradossalmente diventano patetiche
Questo è la cosa che pochi dicono Baldassarri e sottoscrittori Martino lo diciamo questi accordi sono patetici io ho scritto recentemente un un articolo in cui dico che non è il contratto dei metalmeccanici a Ester inflazionistico era esperto dell'accordo di luglio
Che attraverso il contratto dei metalmeccanici si fa al di là del del del del quello delle Cave prevede ma è un punto di differenza tra tra Confindustria sindacati era esperto di quell'accordo che inflazionistico Guido il paradosso perché quell'accordo prevedeva due livelli di contrattazione
Più il recupero ora in una situazione tipica inflazione molto forte
Due livelli di contrattazione più di recupero che lo fa perché è diventata programmata
Del passato sul futuro porta inflazione o prima prima ci accorgiamo di questa cosa che permette diamo conto che l'accordo di luglio benemerito a mio modo di vedere
E che la cosa è luglio va cambiato emeriti meglio è io l'ho fatto anche una proposta per rispondere alla seconda domanda una proposta sul su come fare in tempi in tempi brevi ed era quello di limitare al massimo la valenza salariale del contratto nazionale
è una via di mezzo rispetto alla soluzione regime proprio per questo contratto limitare al massimo la valenza contrattuale e lasciare tutto il resto alla contrattazione decentrata magari aiutandola attraverso la fiscalizzazione già partendo da diventare la contrattazione decentrata non più salario tradizionalmente inteso e quindi con tutti gli oneri contributivi eccetera ma ha remunera reddito di produttività proprie Fischer in partecipazione agli utili d'impresa partecipazione ricchi e così via perché notoriamente questo tipo di remunerazione legata alla produttività ovviamente non è inflazionistica Chopin proponevo proprio una soluzione ponte Ken da subito di dire abbiamo centocinquanta mila lire sostanzialmente quanto propone Confindustria
A livello di contratto nazionale come l'ultima volta
Il un livello di contratto che da una cifra uguale per tutti dalle Alpi e alla Lideo se lasciamo la differenza su cui e conflitto oggi sulle relazioni industriali alla contrattazione decentrata
Che cantando la nel penso di considerando questa seconda parte di remunerazione una parte legata alla produttività e quindi non non inflazionistica ecco invece ed andando da quello che ho visto su tutt'altre direzioni e cioè su una tantum o spalmatura et fu ipocrisie
E i giochetti e che ben conosciamo dal punto di vista contrattuale cerchiamo facendo diventare il contratto più lungo quindi dando duecento mila lire su un periodo più lungo
Bene anche il ripetete te ne rendono conto previa per periodo ovviamente più bassa ma corri dietro l'ultima cosa allungare il contratto in questa fase è criminale
Perché in questa fase i contratti la valletta di contratti la durata dei contratti va accorciata perché in periodi di partecipazione
Più corto nel contratto meglio è perché effettivamente viene proprio dal passato sul futuro
Professor Antonio Martino lei è storicamente un avversario per così dire intellettuale della concertazione sociale allora perché non le piace la concertazione sociale che cosa ne pensa di queste riforme degli assetti contrattuali
Prima vorrei chiarire un punto perché uno che è stato detto
Di ascoltatori potrebbero ricavare l'impressione che abbiamo una teoria dell'inflazione
Accettata da tutti in base alla quale l'inflazione la fanno i sindacati ora questa teoria dell'inflazione e falsa non è accettata da tutti personalmente io la ritengo falsa
E e il continuare a ripetere questa storia della politica dei redditi come terapia per l'inflazione dopo l'esperienza inglese degli anni settanta per esempio a me sembra del tutto fuori dalla realtà
In secondo luogo il l'accordo di cui vi ho tanto decantato ebbe luogo dopo la svalutazione ora nessuno ha mai sostenuto che un provvedimento di politica economica possa avere due ha valore retroattivo
Il luglio novantatré venne dopo settembre novantadue quindi non si vede perché l'inflazione che non ci fu debba essere questo risultato attribuito a qualcosa che venne deciso due
Non ci fu una col professor ma abbiamo ci può anche un accordo prima se non valeva per la così però l'accordo vero fatto nel luglio novantadue e prelievo dal Vasari che non è d'accordo dopo il verbale o l'aria interrotto me ora fabbrica non ha aperto bocca era Brunetta allora va be'va be'comunque dopo dopo dopo
Prego professor Martino
Il discorso sulla svalutazione l'inflazione è un discorso vecchissimo che risale nientemeno che alla grande inflazione tedesca al ventitré ventiquattro quando la Reichsbank con una teoria sbagliata
Come e la teoria secondo cui la sua vocazione causa non conseguenza dell'inflazione sosteneva che in realtà in Germania c'era troppo poca Monica diede vita a quell'episodio di follia collettiva che sull'iperinflazione riscalda
In realtà io mi trovai da solo a sostenere nella sua caso della svalutazione del novantadue che non avrebbe prodotto inflazione tutti gli economisti di ispirazione keynesiana cioè quasi tutti gli economisti italiani sostenevo che ci sarebbe stato inflazione quando questa non c'è stata hanno attribuito il merito della non inflazione a un raccordo che la spia che venne fatto sette mesi dopo quindi a me sembra secondo luogo se fosse vero quello che è stato detto ci sarebbe ben poco da chi essere allegri perché se fosse vero che per combattere l'inflazione bisogna venire a patti con potenti sindacati dotati
Di un potere di ricatto enorme perché ovvero fate l'accordo con noi Orsara inflazione Bella Società libera non avrebbe nessuna speranza di sopravvivenza per fortuna non è così in tutto il mondo la dissipazione si è fatta con la politica monetaria non sono stati potenti sindacati a determinare i grandi episodi di inflazione certamente non l'inflazione all'epoca ridicolo di Diocleziano o le infrazioni e le dittature dell'America Latina e quindi no smettiamola di rivedere la storia che gli accordi sindacali fanno inflazione perché non è vera
Pronto
No una sola precisazione la storia ma è un po'più complicata per quanto riguarda gli accordi la gli accordi di luglio sono due
Di quello del trentuno luglio del novantadue governo Amato e quello del ventitré di luglio del novantatré governo Ciampi di di il l'accordo del trentun luglio del novantadue fu preceduto il dieci dicembre del novantuno da un altro accordo
Favorito dall'ex ministero dell'allora ministro della del bilancio Pomicino
Sulla fine della scala mobile cioè il dieci di dicembre Baldassarri ricorderà molto bene ma anche Martino fu sentito un accordo tra governo e parti sociali sulla non più prorogare per legge la scala mobile quella che era risultata dal dalla dalla normativa che prevedeva
La scala mobile per legge come come risposta al referendum che poi fu perso rispetto a San Valentino quindi e e l la lotta all'inflazione attraverso l'eliminazione di tutti gli automatismi soprattutto sulla scala mobile nasce dalla fine del novantuno
Si definisce nelle sue linee generali con la conferma della morte della scala mobile il trentuno luglio
Del novantadue e in pentita dal punto di vista tecnico organizzativo i vari due livelli di contrattazione che tra un anno dopo il ventitré luglio novantatré in mezzo
A settembre che da la grande svalutazione settembre nero del mille novecentonovantadue
Quindi non è propriamente dato quello che ha detto l'amico l'amico Martino
Bene dopo questa finestra storica dice diciamo così sulla sugli accordi che hanno caratterizzato divisi infrazione che hanno caratterizzato il nostro Paese negli ultimi qua tranne professore Brunetta passerei la parola a Benedetto Della Vedova Benedetto ti convince questa proposta anche in forme diverse rilanciata si era professor fluitazione professor Baldassarri
Di cambiare radicalmente l'assetto del del sistema di contrattazione collettiva nel nostro Paese ridurre sostanzialmente ad uno i i livelli di contrattazione
Io credo che questo debba succedere debba succedere al più presto contestualmente con la fine della cultura della concertazione
Anch'io sono più propenso così ritenere come
Come professor Martino che in realtà anti io credo che si possa sostenere certo la prova del contrario non esiste magari posso sostenere che in realtà il la concertazione sia reperirne credo la concertazione gli accordi gli accordi di luglio siano stati un salvagente buttato al sindacato credo che se il sindacato abbia si è riuscito a conservare l'enorme potere che ha mantenuto negli ultimi quattro anni quando invece probabilmente la congiuntura economica alla consapevolezza di settori sempre maggiori
Dell'occupazione erano
Probabilmente già mature per ridefinire se non ed in qualche misura annullare
Il ruolo del sindacato ecco credo che se il sindacato sia riuscito a mantenere nonostante la caduta di credibilità nonostante il crollo
Nelle iscrizioni sia riuscito a mantenere un ruolo di potere che io sono convinto nel futuro frutterà moltissimo in termini di potere economico sia stato grazie alla concertazione questo salvagente
Che è stato lanciato altrimenti ritengo che probabilmente ci sarebbero state delle tensioni
Transitoria momentanea fortissime probabilmente in termini di scioperi generali eccetera eccetera ma credo che il sindacato sarebbe uscito soccombente perché le esigenze di competitività delle industrie delle aziende eccetera
Erano tali che non avrebbero consentito in alcun modo meccanismi simili a quelli del passato di inflazione recuperi aumenti eccetera quindi questo credo che possa essere una lettura di quanto successo negli ultimi quattro anni
Credo che invece per quanto riguarda la contrattazione sia sacrosanto quanto detto da Brunetta già a suo tempo nelle immagini ricordo
O aprire quand'era campagna elettorale mi sembra quindi che scatenò grandi polemiche sulla fine della contrattazione collettiva nazionale che è un elemento anch'esso di rigidità e di ostacolo
A quei meccanismi di adattamento di flessibilità
Del mercato del lavoro ma complessivamente l'organizzazione della produzione che minano la competitività internazionale per le delle aziende italiane
Oltre a questo devono cadere immediatamente le barriere gli ostacoli alla flessibilità nel mercato del lavoro
Queste cose tutti le dicono per ottanta succedendo esattamente il contrario come è stato nella recente emendamento sui contratti dare approvato al Senato su cui il governo retto sino in Olanda accordo ma mortali
Si continua a ritenere che
Alcuni interventi i sperimentazione di nuove relazioni industriali di nuovi nuovi affetti
Della produzione debbano venire come eccezioni a una regola che deve rimanere quella della rigidità perché più contrattata con il sindacato perché il sindacato ha detto va bene i contratti d'area però nessuna flessibilità salariale e quindi questi sono meccanismi di rigidità che a mio avviso vanno al più presto
Al più presto rimossi far cadere il totem della contrattazione collettiva nazionale questo rito sempre più vuoto ma sempre più metafora dei poteri in gioco come sta succedendo
In queste settimane credo sia un'esigenza
Vitale per il Paese soprattutto per tutti quelli che sono la stragrande maggioranza i cui interessi non coincidono con gli interessi del sindacato
E parlo in particolare non solo del loro prodotto occupato ecco volevo fare un'altra domanda professor Renato Brunetta S sì volevo intervenire una Rizzi professor Baldas
Vi prego ecco perché volevo condivido con Martino e l'identità di non dare agli spettatori informazioni pari numero agli ascoltatori informazioni sbagliate però vorrei dire due cose
Zampe ma è che certamente è vero che l'inflazione genera valutazione ma è altrettanto vero che la valutazione del cambio della lira se non è poi controllata genera a sua volta maggiore inflazione quindi un circolo perverso
La seconda è che è sbagliato contrapporre nella lotta all'inflazione o la politica monetaria o la politica dei redditi
Perché è ovvio che se io faccio aumenti contrattuali del venti per cento
La politica monetaria restrittiva
Può certamente contenere l'inflazione ma con un costo molto semplice e diretto cioè con un bagno di disoccupazione
Ora non c'è nessuna differenza neutra che negli anni è munita visti come accennava prima Marzio su questo punto
La politica monetaria certamente può combattere l'inflazione però se non è affiancata da una politica dei redditi la combatte attraverso una tragedia disoccupazione male
Quindi lì la riuscita ma la strada più intelligente è quella di mettere insieme le due politiche
Una politica dei redditi che con una politica monetaria accorta
Infine combattano l'inflazione altrimenti che ovviamente nella storia possiamo avere mille episodi una politica dei redditi molto saggia con un un governo che stampa moneta in quantità eccessiva prima o poi l'inflazione esplode cinquantesimo l'acquisizione Intel monogruppo Simone anche una politica di bilancio non è mai nata venti ed altamente quindi io condivido totalmente la posizione di Brunetta i dati storici
Dal novantadue in poi dimostrano l'efficacia della politica dei redditi per combattere l'inflazione senza quella politica dei redditi l'inflazione sarebbe ribaltata ci sono diverse prove
Anche con stime diciamo Poggi Chiocchetti econometrici degli economisti e soprattutto il dato storico è che l'accordo sul costo del lavoro è il primo accordo del trentuno luglio del novantadue e da Banca d'Italia fu criticata dallo stesso Martino Paolo perché giustamente mattina diceva quel cambio non era sostenibile e la Banca d'Italia specie come tutti sappiamo un'enormità di riserve valutarie per tenere il cambio fino a settembre
Ma ex post
La giustificazione fu proprio quella che bisognava far chiudere prima l'accordo sul costo del lavoro altrimenti una svalutazione della lira prima dell'accordo avrebbe causato una tragedia inflazionistica io però a questo punto Martino di chi a questo punto devo per forza
Precisare dunque Primo
Il
Mio amico Baldassarri dice che senza politica dei redditi non si combatte l'inflazione mi limito ad osservare che nel modo di convalida l'imputazione però in merito
Lanna calma calma calma Sydney Martinat riuniti in Svizzera o in Giappone dove c'è bassa inflazione bassa disoccupazione non c'è politica dei redditi
Secondo Mattirolo salari continuò ma abbia vi parli parli lavarmi finire ci sono i vari contenuti vuol dire che si possono avere salari contenuti senza fare la politica dei redditi e la concertazione
In secondo il secondo punto è
La Crui sosteneva dice la mattina i galli cantano e sorge il sole e ci sono quelli che sostengono
Il sole sorge perché i galli cantano questa storia l'accordo
Sul costo del lavoro che avrebbe impedito l'inflazione conseguente alla valutazione del novantadue è una storia del tutto inventata perché quando si fece la svalutazione poi tutti keynesiani
Sostenevate che ci sarebbe stata l'inflazione ma allora l'accordo non c'era ancora stato ce lo avrebbe detto che non ci sarebbe stata l'inflazione
No non sa a chi ti riferisci ma e non ho mai l'hanno letta io ti posso portare la scuola dei io posso portarti solo cose scritte da me dette da me io sostenni che quell'accordo fu salvifico da questo punto di vista e lo sosterrà distillato settembre ottobre del novantadue
Che tenta con l'accordo la valutazione avrebbe creato un ribatte poteri e lo dica al testo comunque comunque pronto si scusa sì prego professor Brunetta però è l'ultima questione perché tutta la questione ruota intorno al dibattito storico tra keynesiani no no e no alla questione gravissima alterazione perché perché non possiamo sicuramente risolvere in questa sede visto che era venticinque anni ho trent'anni anzi dal più dagli anni Trenta che le due scuole economiche
Affrontano oramai a nella testina di Barletta perché ritardano volevo ricordare il il ruolo che che che che che che che che ricorda poco
Svolto da governo e parti sociali ruolo positivo nel cancellare la scala mobile quel tentato con un grande atto di coraggio grande atto di coraggio di fine novantuno ecco tenuta questo grande atto di coraggio
Io dico ricordo che prima dell'ottantaquattro ottantacinque la scala mobile era un fatto contrattuale tra le parti era un fatto di mercato le parti che erano d'accordo per che ci fosse questo meccanismo di indicizzazione di aggancio tra prezzi e salari poi divenne in maniera anomala una legge e poi governo e parti sociali mi ero d'accordo non prorogare più questa legge ecco questo solo per la
Per la completezza storica per la completa ecco ora per favore però della proprietà dorica avendo di tutte queste cose Leo bene incastrati e mi ricordo quando io criticai
Questo tipo di accordo tra tra tra governo e parti sociali perché era stato mal parto mal costruito era improvvisato per dare ne ricorderà
Anche l'ora
Venni preso a male parole un po'un po'da tutti ma questo proveniente Bettino benissimo appare abilità a parte
Ti ringrazio il professor Brunetta per questa ricostruzione storica preziosissima chiudiamo un po'quest'aspetto delicato e quanto mai controverso delle politicanti inflazionistiche e volevo proprio professor Brunetta riprendiamo il filo del discorso
E fare questa domanda mi pare che le sue proposte di riforma della contrattazione in qualche modo vadano nella direzione di quella che alcuni studiosi chiamano le con mia della partecipazione operosi a modificare radicalmente la e cambiare la struttura del salario Inés diverse parti mai a dare insomma che siano più adeguate a questa struttura del salario
Alla all'attuale fase di sviluppo del mercato è giusto questo
E questo che cosa vuol dire perché se non vado errato lei ha fatto proseguita precedentemente
Un'altra cenno che mi per sembra né importante la sinistra in Italia ora si è innamorata della politica dei redditi la sinistra quella quella quella rilevante insomma comuni postcomunista diciamo no no comuni troppe
E mentre fino a quindici anni fa la criticava durissima mente ricordiamo tutti le parole di fuoco che Togliatti e qui ci avevano nei confronti della politica di la Malfa e della nota di programmazione
Ecco è anche in questo caso la sinistra italiana rischia di accorgersi fra vent'anni del fatto che la riforma del salario
Può essere il cardine di una politica riformatrice di sinistra beh la c'è ci spieghi esattamente che cosa vuol dire e quelli
Ma il punto il punto è questo Billè prima con non molta concretezza
Ci ricordava e che il mondo è cambiato ci ricordava che i mirtilli letta produttivo italiano
è fatto di piccola e piccolissima impresa non è vero che è fatto di piccola e media impresa fatto di piccole e piccolissime imprese
La grande fabbrica la quella al di sopra di cinquecento addetti
Occupa settecento mila lavoratori su ventun milioni ventun milioni sono gli occupati in Italia di cui settecento mila occupati nella grande industria nella grande le grandi strutture nelle grandi strutture produttive
Manifatturiere
Per cui il mondo è cambiato ma il nostro sistema di relazioni industriali e la nostra cultura sindacale sembra non accorgersene
Sì il salario cioè questo totem l'altro totem che che che che esiste al pari poiché la politica dei redditi e così via
Sembra essere ancora l'unico strumento di remunerazione del lavoro laddove invece nella realtà nelle forme più strane nelle forme più spuri e nelle forme più sommersa nelle forme più nere vent'anni invece
Realizzando come dire motori divertiti remunerazione purtroppo oggi fuori dalla legge
Pensiamo per esempio a tutti i giovani che lavorano con contratti così tra virgolette di De da professionisti
Laddove fanno dei lavori a metà dipendenti a metà professionali perché questo è l'unico modo di dare flessibilità attualmente nero attualmente lo fanno contra legem però l'esigenza di avere forme remunerative più flessibili forme remunerative meno onerose e per i datori di lavoro e per il lavoro del diavolo i lavoratori
Allora io attaccando il contratto nazionale non ho voluto attaccare
La contrattazione o libertà sindacali e così via tutt'altro ho voluto sono dire attenzione signori mettiamo in sincronia le regole ridistribuzione del reddito le regole di remunerazione del lavoro con quello che sta avvenendo nella nostra società le nostre economie soprattutto in ragione dell'introduzione delle nuove tecnologie e nuove tecnologie ammazzano distruggono picchettano la grande fabbrica e eterea nella grande fabbrica è che il salario era il punto centrale il punto il punto focale
Troviamo altre forme di remunerazione del lavoro nella mia proposta ma che poi non è mia perché viene da un un un uomo di Lilli liberiste come Weitzman ma anche da uno da un uomo di sinistra come ai tempi d'volevi dire chiediamo il più possibile la remunerazione del lavoro in qualunque forma anch'esso si esprima
Ai risultati a alle performances
Al in al progetto di impresa perché quanto è l'unico modo per fare qualità e l'unico modo per dare dignità
Dice il meccanismo e di remunerazione e salariale e
Il sindaco dunque istanze assolutamente sì io ho già detto prima se siamo in un mondo che è cambiato in un mondo in cui l'inflazione all'uno e mezzo per cento la struttura delle relazioni industriali livelli contrattuali italiani sono fuori del tempo e fuori dello spazio di ogni certo senza proprio perché sono totalmente incompatibili
L'altro aspetto è che se l'inflazione e basta e allora è ovvio che il problema centrale della retribuzione e quindi più salario come retribuzione del lavoro e trovare le forme e più facili riaggancio alla produzione
E i contratti non debbono proteggono diventare non contratti nazionali ma contratti legati alla realtà
Più vicina alle aziende
Ecco in questo modo si fa saltare comode urge artista professor volete compromesso Ittiri compromesso sociale tra capitale e lavoro quello che insomma fondato la
Diconomia moderna negli ultimi sessanta anni quello che ha fondato la la la la rivoluzione industriale ora siamo chiaramente in una situazione postindustriale
E soprattutto in Italia come è già stato detto da molti prima la realtà produttive fatta di piccole e piccolissime microimprese
E quindi l'Italia come un un gigantesco Branko ricorrere non è una grande elefante un grande rinoceronte questo vero peraltro non è solo evitare perché mi pare che in tutti i Paesi del mondo in realtà questa questo tessuto imprenditore quello che Novak
Io non getto bravo perché come diceva Brunetta il cambiamento delle tecnologie portar toccare la grande concentrazione industriale al decentramento territoriale al decentramento produttivo porta cioè a trasformare quella che prima era una grande impresa
Concentrata
Ad esempio a Milano a Torino a diventare invece un reticolo di impresa è diffuso sul territorio come il caso del Veneto come caso dell'Emilia come il caso delle Marche perché questi distretti industriali in realtà producono e dall'occupazione tanto quanto una grande impresa però sono fatte da centinaia migliaia riprese e allora si è questa la nuova realtà non ha senso Paratore bolletta dire anacronistico
Pretendere di mantenere le vecchie relazioni industriali
E in un mondo che è radicalmente cambiato ecco questo mondo tra l'altro questo tessuto imprenditoriale non è che nasce da oggi se non vado errato e dalla fine degli anni sessanta inizio anni settanta che si è cominciata questa rivo
Simone ma io gli ho spento sostengo da tempo che in realtà per quella che è l'esperienza italiana nasce in tempi molto più antichi che nasce dall'esperienza storica italiana secolare la esperienza dei comuni
L'Italia questo dal dalla caduta dell'Impero romano ad oggi ha un grande momento di civiltà di partecipazione dei cittadini per tecnica Notari dominati dagli stranieri
C'è stato un momento in cui la realtà dei Comuni ha creato l'Italia delle così dette mille torri e allora queste Italians dove la popolazione diffusa sul territorio è abita in città sì incitare i cinquanta cento mila abitanti quindici mila venti mila non è la realtà francese dove la capitale Parigi assorbe è un terzo e la popolazione non è la realtà di altri paesi questa realtà nel momento in cui Rita
Serata nel mercato comune europeo si è aperta ai mercati internazionali è chiarito è esplosa anche la grande industria italiana automobilistica dell'elettrodomestico e quant'altro ma soprattutto è esploso quel tessuto di piccole e medie imprese
Proprio perché ma alleandosi sui mercati internazionali ha trovato rigattieri opportunità di sviluppo e se non vado errato anche nel mondo della grande impresa a livello globale a livelli interna in realtà la il titolo il nome grande impresa nasconde sempre di più un tessuto di questo gene rate per ripieno alla Coca Cola tutti dobbiamo che sono imprese americane
Almeno come originali certamente non sono l'immagine della grande impresa che potevamo avere cinquant'anni fa bene questo mi sembra che si è ben delineato il quadro Benedetto Della Vedova e mi pare chiaro che la l'analisi che viene fatta da i nostri amici economisti incedere anche dall'analisi che viene fatta spesso anche da altri studiosi da sociologi e così via e è cambiata proprio la base sociale del vecchio o compromesso riformista come si usava dire e quindi c'è una rivoluzione che in qualche punto anche modo deve essere dato una forma giuridica è una forma contrattuale è una forma sociale nuova
Sì se devo essere sincero io ho una scarsa fiducia a che questi mutamenti così necessarie tutto sommato in linea teorica condivisi si producano o scatta fiducia perché ripeto se non stiamo alle riflessioni più o meno accademiche ma stiamo alle cose concrete e ai tempi con cui le cose concrete hanno stanno accadendo per io credo che il clima debba essere di totale sfiducia e preoccupazione
Ripeto non solo come è stato detto arriviamo con un governo che avendo una base politica ed elettorale precisa scopre a distanza di dieci anni la politica dei redditi mentre mi sembra che si condivida anche tra Martino e Baldassare Brunetta
Che la stagione della debba essere una stagione alta rispetto a quella degli ultimi cinque anni quale che sia il giudizio
Che se non può dare io credo invece che siamo di fronte a dei meccanismi di conservazione e di resistenza supposizioni di potere di privilegio di rendita
E che queste posizioni non vengono scapito la cosa della FIAT Verdara fiero comunque per gli incentivi per l'automobile e clamorosa io ripeto e clamoroso che nonostante se ne parli da quattro cinque anni nulla ti radicalmente nuovo sia stato fatto per il mercato del lavoro lavoro interinale incentivo dal part-time eccetera e l'offerta tra le poche cose che sono successe invece per e successe davvero un rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici fuori da qualsiasi considerazione di contenimento di contenimento della dinamica dalla dinamica Soriano
Questi sono i meccanismi trattato un ciclo elettorale l'epilogo lacrime di un ciclo elettorale ma comunque quello è stato ed è passato senza grandi tu quindi di dissi sì Quistini Quistini grandi trasformazioni sono palesemente
Palesemente in atto però almeno per quello che riguarda il nostro Paese gli equilibri politici la situazione politica non li non li traduce anzi tutt'altro cerca di frenare credo che l'aspetto credo che dato dei potere
Delle corporazioni del potere politico che ovviamente ci ha guadagnato Martino in questo sempre lucidissimo voglio dire poi il il bilancio finale di tutta questa politica era in buona sostanza il debito pubblico che aumentava
Che aumentava da negli anni negli anni Ottanta insomma per cui anche il Governo ci guadagnava da questo sistema perché otteneva consenso otto mila voti e alimentando il delitto fu fiducia che questo aspetto di poteri scrivere utilizzato politici economici sindacali che oligarchico e che lascia fuori una massa incredibile di soggetti politici economici
E sociali mi sembra che in realtà il dato disco lottizzazione non venga scalfito minimamente c'è bisogno di qualche vera rivoluzione che secondo me non può che essere liberista oggi per scardinare questo aspetto a costruire magari poi anche regole diverte ma in cui la regolamentazione sia come dire non non il dato preponderante ma il dato preponderante sia la libertà contrattuale poi vengano fissati dei paletti
Dei paletti mi mi sembra invece che la situazione che si continua a prendere sulle privatizzazioni oggi Amato dice che la liberalizzazione sprigiona era il Prometeo che che noi dodici un'intervista sola ventilatore
Altre che che è un altro dato complessivo di modificazione del sistema economico industriale italiana invece le privatizzazioni non si fanno oggi si vendono le aziende da un'amministrazione statale all'altra le liberalizzazioni stentano
Stentano a decollare io credo che l'aspetto non sia Rossi dei migliori e le prospettive ad oggi non solo l'assicurato il professor Martino è stato da tritato in ballo da Benedetto Della Vedova anche lei è pessimista sul piano politico
Sì ma il problema non è tanto quello di essere pessimisti questo sono d'accordo nel merito l'avevo quanto quello di rendersi conto del perché questo accade accade però ragioni alcune delle quali attinenti alla cultura politica dominante ma ci sono anche delle ragioni che hanno a che fare con il sistema di relazioni industriali di cui siamo partiti per ieri per esempio l'indecoroso vergognoso regalo fatto alla FIAT e sbagliato dal punto di vista economico perché significa sciupare risorse
Che poi l'avrebbero potuto essere utilmente investite
E e vergognoso dal punto di vista di equità perché praticamente noi siamo anche quelli che non si possono permettere di acquistare l'automobile per finanziare il cambiamento di autori quelli che vogliono cambiare l'auto
E così via perché ha avuto luogo a questo luogo proprio perché si continua con grazie a idee economiche del tutto sbagliate con un sistema di relazioni industriali che privilegia questo tipo di di insensatezza perché dalla necessità di cercare di trovare un accordo per con dalla gruppo automobilistico è per per il contratto dei metalmeccanici che si è finito col dar vita a questa a questa regalia
Vedo le privatizzazioni filtrazione ce ne parla oramai da troppo tempo e non si fanno non si fanno perché in realtà non si fra l'altro non si sa neanche bene come far breccia in questo Paese ancora la cultura cioè la conoscenza delle tecniche di privatizzazione non è arrivata nel in Inghilterra merchant di una diecina d'anni fa scrisse un volume nel quale indicava quaranta tecniche diverse di questa situazione qui invece queste tecniche non si conoscono quando arrivano le peculiarità non del mio settore ci si arrende quasi che le difficoltà siano insormontabili
E poi per ragioni politiche come diceva Benedetto Della Vedova si finisce con Collino fare grazie professor Renato brunita
E sempre linea sì
Pronto si ecco proseguita lei appunto ha descritto un po'i grossi cambiamenti che ci sono nell'ambito del lavoro ma questo le volevo dire nelle situazione delle condizioni di lavoro e nell'organizzazione del lavoro che era influenza su quella che un tempo venivano chiamate le classi sociali in particolare si può parlare per così dire di una contrapposizione tra classi produttive classi improduttive una situazione molto più articolata
E molto più complesse e quindi l'analisi in termini di classe deve essere fatto in maniera molto più sofisticata ma non certamente dal degli strumenti l'armamentario io culturale ideologico analitico appunto delle grida e nei club età per l'ente certamente superato ma detto più volte ma superato il video in qualche modo viene riformato va rivisto Maggi ho detto più volte da Benedetta ed altri
La grande contrapposizione di oggi quell'altra che che dentro e chi sta fuori tre garantiti e non garantiti gli insider e outsider per dirla in termini lavori chi cioè tra chi è dentro il sistema delle regole
E mantiene con le unghie e con i denti posizioni tra virgolette privilegio conquistato nel passato ma che rischiano di essere la colite che e che chi sta fuori ed è solo oggetto e soggetto di Welfare State
Ha detto tra l'altro che costa sempre di più e che finirà male estesi stipati continuerà a badare affini su questi pilastri dai dai dai dalle fondamenta di argilla perché tutto il nostro welfare detenuti ne indichiamo lo è tutto costruito sulla grande impresa sul lavoro dipendente
Sul lavoro salariato la grande impresa sul lavoro sull'area per lavoro dipendente quel compromesso di cui si diceva si ripete la prima perché dal perdente che
Che ha alla sua origine ed è ancora nel secolo scorso ma che poi trova la sua esplicitazione in questo secolo ed
Che lo stato di pari passo in quel compromesso socialdemocratico chiamiamolo così di che andato di pari passo con la grande impresa ecco la grande organizzazione fordista e taylorista eccome
Un una sorta di compromesso e di compromesso storico economico tra appunto il grande capitale e le grandi masse lavoratrici variante circa l'aria al il Welfare State come lo conosciamo noi è figlio di questa stagione io dico che il figlio è un grande figlio europeo quello ricevuto di questa stagione ma ancora una volta siamo in in un anacronismo ormai perché la grande fabbrica come demolito non c'è più perché cento mila ricordiamolo ricordiamolo agli ascoltatori gli addetti alla grande industria in Italia sono settecento mila illegale padre che non esiste più che completa la grande fabbrica vendi viene meno la certezza della contribuzione sulle teste sulla sul sui lavoratori dipendenti e sul salario
Essa riformarlo stesso fondamento base di manifestare anch'io dico sempre per riformare le pensioni bisogna riformare il mercato del lavoro
Per prima di pensare al
I ai tagli o contemporaneamente Italjet dal lato delle uscite dobbiamo pensare a nuove regole sulle entrate a nuove regole che non si pagano più sul lavoro dipendente nella grande organizzazione produttiva industriale e così via
Ma su altre forme possibili immaginabili la formula della partecipazione ci porta tra l'altro a cambiare immediatamente anche al sistema di welfare State perché la partecipazione il rischio del lavoratore come rischio del capitalista che porta immediatamente a forme di It Way opera più di tipo assicurativo individuale che di tipo collettivo per dirla in termini tecnici perché ritorna la capitalizzazione dal punto di vista assicurativo rispetto alla ripartizione oggi i sistemi previdenziali italiani ma di tutto il mondo industrializzato sono in gran parte a ripartizione delle direttive che gli idioti quelli che lavorano oggi pagano le pensioni i multare a agli archivi di ieri ai pensionati
Ragioni storiche un po'complesse da spiegare e che però gli attivi sono sempre meno perché so che sempre meno e il lavoro dipendente della grande industria e così via e docente di piume sono sempre meno i giovani il ieri del pesce intenzionati e
I temi del bilancio spaventoso insopportabile l'attore invece ritornare a un sistema capitalizzazione schinieri che riportare gli individui su percorsi individuali pietre assicurazione cioè su percorsi
Di risparmi Ojetti progettazione di costumi di reddito e così via di tipo di tipo individuale e quindi lei dice bisogna in qualche modo
Ripensare riponga errare di più il sistema deve essere più assicurative meno contributivo diciamo la prima
E soprattutto baciandolo poetico patti territoriali soirée sua aziende su realtà che si possono toccare e non tout court in mitici che che che tutto assorbono induttori distribuiscono cioè ritornare a forme
Assicurative legate alle realtà produttive e libri ai cambiamenti delle realtà produttive segua il furto senta proseguita io però lei lei quando ha detto appunto Ict garantiti Ict non garantiti però questa
Questa proposizione questa rappresentazione della conflitto sociale è ideologico è reale cioè mi spiego ma alla fin fine nelle nostre società escluso forse alcune frange in marginali siamo tutti un po'più a un
O meno garantiti entriamo tutti nel sistema insomma ma no direi perché uno adesso è giovane solo per un fatto generazionale come è stato detto del lotteria genetica e uno è giovane
E è meno garantito di un meno giovane da da da un certo punto di vista o se uno ha cinquant'anni ha fatto molto casuale e a una collocazione professionale di tipo manifatturieri che casualmente le tecnologie hanno spiazzato e meno garantito perché di essere espulso o di non rientrare mai più tre gare
E quindi c'è una grande casualità e e non c'è il sistema dica il sistema di garanzie quindi estremamente casuale pochissime efficiente pochi perché il decreto pale e quindi non riconducibile a temi di classe
Si pensi a Baldassarri interloquire no mi veniva in mente un punto sito importante e cioè in realtà questo lo stato di fronte a questi mutamenti strutturali mondo del dell'economia della società civile ancora basato su un rapporto diretto fra politica governo Parlamento e corporazioni in un certo senso dobbiamo invece di tornare da questo punto di vista rapporto diretto fra cittadino elettore come arma cioè bisogna rimettere in campo anche l'assetto istituzionale perché come è stato detto prima ad esempio il dotare il rinnovo del contratto del pubblico impiego al di là di ogni limite rifrazione i dati che stanno venendo fuori dimostrano che c'è stato un incremento addirittura del tredici per cento per poi litigare sui metalmeccanici beh non dimentichiamoci che questo è stato fatto come è stato detto durante la campagna elettorale per il cosiddetto c'i colori a sperare questo è possibile in un sistema politico che ancora come io lo chiamo proporzionalmente unitario è in realtà l'aspetto istituzionale
è importante anche per apportare questi cambiamenti bene mi sembra che questa puntualizzazione professor Baldassarri sia molto importante dare a questo punto anche un po'per tirare le fila di questa nostra chiacchierata la parola nuovamente a Benedetto Della Vedova in tra l'altro ringrazio il professor Antonio Martino che ci ha che ci ha lasciato perché è entrato come avete sentito stava stava poco bene quindi lo ringraziamo moltissimo di aver partecipare a questa nostra ai conversazione a questa nostra trasmissione ecco Benedetto otto stesse detto vi sono gravissimi problemi sul lato politico nella politica in Italia cercare di frenare moltissimo di cristallizzare queste grandi trasformazioni in atto incluso Baldassarri ora ammesso sul tappeto la questione istituzionale i referendum sia quelli elettorali sia quelli della libertà economica possono essere a questo punto uno strumento importantissimo per dare una forma politica questa trasformazione io credo che
Vero come ritengo sia che esistono Ascoli lottizzazione di un aspetto di poteri oligarchici perché mi ripeto topi sorretto Ricard che ci perché fatti da chi a posizioni di maggior tutte e la nella società e nell'economia quindi non sono poteri rappresentativi dell'universo sociale economico eccetera ma sono poteri oligarchici che però hanno saldamente in mano il potere politico economico e dell'informazione perché poi siti quando si dice che sono stati date degli orari all'automobile e quindi sostanzialmente si è data una mano alla FIAT Japan ricordarsi che la FIAT ha un ruolo è un potere nell'informazione di incidere incidendo sull'opinione pubblica ieri il direttore del Sole ventiquattro Ore nuovo nominato nuovo e e l'ex capo ufficio stampa da Pietro credo che queste siano poi dinamiche molto più reali e incisive di quanto magari non si ritenga nelle analisi teoriche anche dei processi economici ecco io credo che se questa scrive utilizzazione degli assetti di potere
Sia non rischi di essere sia una penalizzazione per il sistema Italia il sistema economico politico italiano in un momento ormai lo dico e detto e stradetto ma ha ribadito che in un momento di globalizzazione dalla competizione eccetera se questo ostacolo credo che si debba individuare un un punto di leva perché arginarlo mi sembra di vedere che la politica che oggi gli aspetti civili ci offrono non sia assolutamente in grado di scardinare anticipata al traino di questo assetto di potere in credo che invece il referendum siano un elemento possano e debbano essere un elemento che tenta di scardinare questi aspetti in particolare poi trattandosi di referendum che hanno un contenuto anche puntuale all'interno istituzionali quindi la rottura del la cancellazione di per la parte proporzionale di cui parlava Baldassarri in termini è no no che ci quindi il referendum sul passaggio a un meccanismo di tipo assicurativo su base volontaristica pur conservando un obbligo di fondo ma Supalova internistica per la sanità il referendum per arrivare a favorire a privatizzazioni con la golden share eccetera quindi anche proprio nel merito oltre che per un disegno complessivo possono essere per il grimaldello che scar di una e libera il Paese da questi da queste scorie pesantissime di architetti di potere vecchie soprattutto ormai inutili anzi controproducenti quindi io credo che davvero e non per una qualche un un credo assoluto nelle prendo ma proprio per un'analisi lucida di quanto sta succedendo e soprattutto di quanto non sta succedendo questa cosa possa essere davvero il detonatore di una trasformazione possibile e migliore per il Paese spero e lo dico perché ci ascolta spero che
Tutti coloro che condividono questa speranza è che vedono nelle prendo un questa possibilità concreta e che non appartengono alle colonne oligarchie che invece probabilmente dipendono si facciano vivi anche per un sostegno concreto e per un aiuto concreto che questo progetto democratico e civile prenda sempre più corpo e forza insomma perché credo che davvero ci sia bisogno di una rivoluzione di liberazione che non può essere oggi
Attuata da chi sta nelle stanze dei vari poteri e sui vari tavoli più o meno di concertazione ma la spinta deve venire sta fuori meriti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della segreteria il movimento di cui Pannella Riformatori
Ringrazio il professor Renato Brunetta economista il professor Mario Baldassarri pure lui economista il professor Antonio Martino economista e già ministro degli Esteri deputato di Forza Italia io le presidente della Confcommercio Sir giubileo naturalmente ringrazio tutti i nostri ascoltatori e Lorenzo Bruschi e Giovanna Reanda che dall'altra parte della vetrata hanno reso possibile questa nostra trasmissione buon ascolto come sempre da Radio radicale