Sviluppo industriale e occupazione org. dal Centro Alti Studi Difesa

Nel cast
Abbiamo già piacere di avere con noi il dottor Sergio Cofferati che tutti quanti Paesi voi conoscete
Che e e una delle personalità non solamente del mondo sindacale ma direi dal mondo politico data la valenza politica del sindacato in Italia di maggiore spicco sulla scena italiana
E che ci tratterà del pro un problema chiese d'essere rappresenta un po'la conclusione del seminario economiche che italiane abbiamo svolto in questo periodo sviluppo industriale ed occupazione
Sviluppo industriale otturazione un tema che incide fortemente sulla competitività del sistema Italia altro argomento di cui abbiamo dibattuto ampiamente qua io ringrazio il dottor Cofferati per questa quando dice do la parola
Grazie
Ma mi sono posto come si fa in queste circostanze qualche qualche interrogativo privato sul come introdurre la discussione di questa mattina tenuto conto dell'argomento che mi è stato chiesto di affrontare sono arrivato a conclusione
Devo dire rapidamente
Ogni ragionamento sull'assetto industriale italiano e sulle conseguenze che questo struttura produttiva questa parte della struttura economica sull'occupazione credo non posso che prendere le mosse da una riflessione sia pure rapida sulle condizioni di quadro generale tutti i problemi che il l'economia italiana sta affrontando sono da inquadrare e da interpretare
Nelle dinamiche oramai operanti con effetti tra l'altro più celeri più consistenti di quanto non capitasse soltanto
Qualche anno lo sono o dei processi di globalizzazione dell'economia c'è uno scenario diverso rispetto a quello passato
E c'è una dimensione un profilo del del mercato che induce oramai trasformazioni rilevanti
E impone anche scelte rapide
Che si presume per molti versi irreversibili la globalizzazione sollecita la costruzione di nuove dimensioni economiche di nuove dimensioni addirittura
Istituzionali e politiche
L'accelerazione dei temi relativi all'integrazione dell'Unione europea e da leggere che da interpretare anche in questa chiave non soltanto perché occorre rispettare
Degli accordi e dei patti liberamente sottoscritti in anni passati ma perché oramai
Per poter competere in un mercato globale è indispensabile
Una dimensione di scala una massa critica per la struttura produttiva più rilevante più consistente di quello precedente sulla dimensione sovrannazionale può consentire di stare adeguatamente
In un mercato che oramai questo orizzonte così ampie così vasto io credo che la globalizzazione abbia inevitabilmente
Tratti ambigui
Almeno per una parte dei Paesi del mondo e per molti Paesi una straordinaria occasione di crescita e di sviluppo
E può consentire soprattutto a milioni di persone di a vere
Occasioni di vita e di reddito che in precedenza
Che erano loro precluse può diventare per altri lo ha messo in discussione dei livelli di vita consolidati
Delle regole e delle procedure utilizzate nella gestione dei rapporti sociali e fors'anche del sistema di protezioni
Che per quei Paesi quelli maggiormente evolutivi industrializzati sono da tempo vigente
Per gli interessi che rappresento credo che sia giusto
Non nascondersi questo carattere ambiguo dei processi di globalizzazione ma che evitano accuratamente di considerare la globalizzazione come un rischio potenziale eccessivo oppure come un ostacolo
Alla crescita dell'economia del proprio Paese e attraverso quello alla difesa degli interessi della parte oggettivamente più debole ed esposta di una società complesse come quelle italiane
E che sia importante non solo qui ma anche
Nella nuova dimensione internazionale quella europea per quanto riguarda noi
E quella europea anche nella rappresentanza sociale
Operare perché
Dentro questo orizzonte nuovo si impongano criteri e regole e che la globalizzazione diventi un'occasione di crescita e di sviluppo anche delle condizioni materiali di vita e sociali per tantissime persone
Questa ambiguità si misura sui caratteri del mercato globale
Soprattutto trasferisce immediatamente sulle imprese il sistema delle imprese della struttura della produzione
L'obbligo a delle scelte impegnative vincolanti
Le regole del mercato globale possono essere costruito in fretta oppure rimandate nel tempo
In questa seconda ipotesi il conflitto tra coloro che producono che che vivono nel mercato rischia di diventare molto consistente e per qualche tratto anche pericoloso per i suoi effetti per i suoi effetti sociali
è importante che insieme le regole di questo mercato vengono
Fissati con precisione anche quali sono i caratteri ai quali la struttura produttiva la struttura economica conseguente poi gli effetti sulla rappresentanza politica istituzionale sono di secondo momento
I caratteri quale dicevo la struttura produttiva ancora le ragioni della sua competizione
Ci sono di fronte a noi due ambiti distinti e contrapposti
Vivono due idee nel mercato globale
E ricadono fino alle dimensioni nazionali e regionali come è facile vedere
Che hanno conseguenze approdi tra di loro sensibilmente diverse qualche volta in antitesi c'è chi pensa che bisogna vivere nel mercato globale competendo
In virtù di una riduzione sistematica e progressiva dei costi
E questa corrente d'opinione quando penso ai costi in verità
Solo marginalmente pensa i costi complessivi che gravano su un'impresa o su una struttura produttiva come riferimento prevalente il costo del lavoro
E i costi che derivano dai sistemi di protezione sociale
E cultura diffusa nel nostro Paese lo hai in Europa e lo è in larga parte del mondo c'è chi invece ha scelto di puntare esplicitamente
Sulla qualità
Dei propri prodotti sull'efficacia della propria struttura produttiva e investe spende e incentiva gli interventi in ricerca e innovazione
Questa doppia pulsione presente nella struttura economiche e sociali taglia
Che lo si intravede facilmente
Se è vero come dicono anche i fatti più recenti che una parte rilevante delle imprese italiane soprattutto quelle industriali
A elementi di difficoltà
Strutturali non risolti nemmeno nella fase lunga di crescita che abbiamo alle spalle
Diciamo che gran parte delle occasioni degli anni novanta non sono state capitalizzate da una parte consistente a mio avviso del sistema produttivo italiano
Molte aziende e non solo quelle di dimensione medio piccola per le quali qualche giustificazione oggettiva sarebbe più facile da trovare ma anche le grandi imprese
A nome intatto
Nel corso di questi anni i loro spazi di mercato soprattutto nei mercati internazionali
Esportando più del decennio precedente ma non sono state capaci o non hanno voluto utilizzare i vantaggi che gli derivavano da una svalutazione compie competitiva dalla flessibilità dei cambi
Per consolidare la loro struttura
Produttiva
Il risultato di fronte agli occhi di tutti una parte del sistema industriale italiano e debole
Guarda con preoccupazione agli effetti dell'integrazione
Comunitaria
Ricorderete perché
è stato oggetto di tante discussioni Marolla sorta di panico diffuso al momento del rientro della nostra moneta nello SME in una parte rilevante del sistema industriale
La dice lunga su qual è l'atteggiamento di molte imprese italiane
Atti e leale alle porte per verità e per fortuna come era facile prevedere d'altro canto non è successo sostanzialmente nulla che la nostra moneta in grado di reggere
Il cambio sia con il marco che con il dolore che era stato prefissato
E così come dovrebbe
Preoccupare
Chiedessero interpretato con maggiore attenzione di quanto non facciano gli opinionisti questa pulsione anti europea di una parte delle imprese taglia
è un po'curioso
Che ad esempio da parte del sindacato italiano non siano mai stati sollevati contrarietà
Forti
All'integrazione nell'Unione europea e che invece queste contrarietà siano state più volte che ripetutamente
Indicate dai maggiore rappresentanti delle imprese italiane
è un paradosso un segno dei tempi
Che la rappresentanza sociale abbia dei lavoratori abbia un interesse spiccato all'integrazione europea e che invece lo stesso interesse non si registri nei comportamenti da parte fino a quota non non marginale del sistema delle imprese la dice lunga ora la debolezza delle delle imprese italiane non è legata a mio parere soltanto ad un deficit di innovazione
E ad una qualità del prodotto non sempre adeguata
Molto si è agito sui volumi
E poco sulla qualità di quel che si produce
Il livello di innovazione del prodotto e del strutture produttive dei processi
Sensibilmente più basso di quello di altri concorrenti in Europa e questo renderà difficile per una parte diversa struttura produttiva anche la competizione futura
Ma sono negativi e pesanti anche alcune delle condizioni di ambiente
Soprattutto quelle che dividono sostanzialmente il paese in due tra le aree più forti e le aree più deboli parlo di ambiente economico come ovvio ma il livello di infrastrutture
Sia la quantità e la qualità di infrastrutture disponibile con i servizi relativi all'impresa
La scarsa efficacia della pubblica amministrazione
Un assetto del credito tra i più arretrati in Europa
Per lungo tempo non affrontato e ancora oggi non risolto
Che è un po'singolare che la struttura delle banche italiane arriva ad affrontare il tema della sua efficienza della sua capacità di competere anni dopo
Che il sistema delle imprese invece ha fatto i conti con questa esigenza
Ma lo stesso permanere in molte aree del paese di fenomeni diffusi che non ho ancora sconfitti di legalità
Definiscono non soltanto i tratti prevalenti dell'arretratezza del Mezzogiorno ma anche una delle condizioni per le quali in un'area vasta del paese è difficile vivere ed è altrettanto difficile investire
Questi elementi di diseconomia si accompagnano ai limiti che prima ricordavo di una parte del sistema industriale
Per la verità non sono solo questi limiti
Ce ne sono altri che andrebbero non scordati soprattutto quando
La stretta data dalla dagli obblighi comunitari
Diventa così consistente
è fuor di dubbio che una parte di questi ritardi anche nel nella nella struttura produttiva in senso stretto nella sua capacità di competere permangano da un ruolo anomalo che per troppo tempo fatto vivere dello Stato
I ritardi nei processi di privatizzazione ma io direi di più i ritardi nella definizione dei criteri di liberalizzazione del mercato
Mettono in condizioni non adeguatamente
Competitive
Amare rilevanti dei servizi e in parte minore ma non
Del tutto inesistente anche dell'attività manifatturiere
Ed è sorprendente che si continui qualche volta con punte polemiche davvero eccessive la disputa sulla privatizzazione trascurando considerando marginale invece l'esigenza di stabilire regole
Per il mercato
Io credo che liberalizzare sia importante almeno quanto privatizzare e non troverei di nessun conforto
La sostituzione di un monopolio pubblico con un monopolio privato per la capacità di crescita dell'economia nazionale
Ma anche il carattere del mercato finanziario italiano va considerato come uno dei limiti delle degli elementi di maggior arretratezza della nostra struttura economica in particolare di quella di quella produttiva l'asfissia finanziaria del nostro mercato è nota
E non siamo solo in presenza di capitale limitati
Ma anche di una struttura delle imprese che si è nel corso degli anni settanta ottanta caratterizzata per la dipendenza delle imprese produttive nei confronti del sistema creditizio
E per la scelta
Poi attuata a piene mani di sottocapitalizzazione di questa impresa
Con il risultato evidente di contribuire in negativo anche per questa condizione di base
Alla ridotta innovazione di processo e di prodotto
E de anche sorprendente che di fronte ad una situazione di questa natura
Nello stesso dibattito politico ed economico un tema delicato come quello appunto dell'allargamento del mercato finanziario venga nei fatti oggettivamente considerato come marginale
Siamo uno dei pochi Paesi al mondo oramai che non ha a disposizione una struttura legislativa in grado di favorire l'estensione del mercato finanziario
E di favorire la nascita e la crescita dei fondi di investimento a partire da quelli di carattere previdenziale
Sapete voi
Tutti quanto sia acuta è anche pesa la disputa di queste settimane di questi mesi sullo stato sociale sugli assetti previdenziali nello specifico anche in questa discussione
L'aspetto relativo alla
Parte di assetto previdenziale dato dalla previdenza complementare integrativa resta sullo sfondo
Non siamo ancora davanti ad una normativa operante
Con il risultato che per le persone che lavorano in questo Paese
Progressivamente diminuisce
Il carattere intendo dimensione e dinamica della tutela pubblica cosa giusta e necessaria
Ma nel contempo non cresce perché non esiste lo strumento idoneo lo spazio per una protezione di carattere contrattuale o anche individuale che comunque consenta attraverso l'integrazione con quel che rimane della struttura pubblica di garantire un'adeguata
Protezione alle persone
Ma se questo aspetto delicato e importante ovviamente per il sindacato
Perché rende più complesse e più difficile ogni ragionamento intorno a questo capitolo dello Stato sociale diventa ancor più sorprendente questo ritardo è questa distrazione
Se lo si guarda dal versante cono
E che gli stessi prese abbiano una propensione negativa verso la costruzione rapida di fondi di previdenza complementare che consentirebbero un accesso più rilevante
Di risorse finanziarie la dice lunga su una forma di provincialismo di una parte non irrilevante della struttura
Produttiva
Industriale italiana
Capita a me è una cosa singolare
Come ad altri miei colleghi di essere contattato
Ripetutamente dei rappresentanti dei fondi di investimento dei fondi previdenziali
Di ogni parte del mondo a partire da quelli statunitensi per arrivare a quelli inglesi non ho la stessa possibilità di discutere di quali potrebbero essere almeno teoricamente le fonti del carattere di impiego dei fondi italiani perché non esistono
Ora per aziende sottocapitalizzate e per
Una struttura produttiva come quella italiana che ha bisogno di
Grandi risorse e non prendere seriamente in considerazione questa opportunità
Un limite che norme di più
Guardo con molta preoccupazione per tante ragioni non solo di carattere economiche al prender corpo di un'idea davvero
Straordinariamente provinciale relativamente a questo tema che vuole per la costruzione di fondi territoriali come punto d'approdo della modifica dell'assetto attuale nella idea davvero stravagante
Che sia possibile vivere in un mercato globale anche dei capitali avendo come elemento che prevale sugli altri una dimensione locale la Piccola Scala vide che il piccolo è bello anche in materia finanziaria affascina molti
Poi in verità dietro questa ipotesi né dire una politica pericolosa
Ed è l'idea davvero provinciale distorta di un assetto federalista che si dovrebbe basare anche sull'utilizzo locale delle risorse
Confondendo la struttura necessaria per l'assetto istituzionale futuro con la dimensione necessaria della gestione economica che dovrà essere invece sempre più ampia
Che sovranazionale
Questi limiti dell'assetto produttivo e questi ritardi della struttura soprattutto industriale pongono problemi molto seri soprattutto a chi fa il mio mestiere
Sul versante dell'occupazione
è del tutto evidente che noi siamo i primi ad avere interesse che la capacità di competere del sistema industriale
Il suo tratto innovativo
Di prodotto e di processo la sua capacità di penetrazione di estensione sono una
Delle ragioni
Principali che si è risolto positivamente dando una risposta altrettanto positiva al bisogno di lavoro e occupazione così marcato in un Paese come l'Italia
Io credo per questo che sia utile
Una politica sovrannazionale
Che che i temi del lavoro dell'occupazione non possono non debbono più essere guardati come temi che riguardano soltanto una dimensione territoriale ristretta
E che in un mercato globale deve essere l'Europa a recuperare la capacità di competere
Della sua struttura complessiva ma ovviamente anche gli stati membri devono avere un loro orientamento delle loro politiche
Non mi resta che registrare un sostanziale declino del tema della politica industriale argomento del quale in Italia al di là di tante parole si occupano oramai in pochi
Molti giustificano questa distrazione questo disinteresse
Con la necessità di allontanarsi da un'idea dirigista che in verità nessuno ripropone quando si affronta la il tema della politica industriale nessuno può pensare realisticamente
Di riprodurre idee di programmazione
Che possono essere considerate soltanto figlio di una storia passata Mark la somma di strumenti che può rendere
Snella dinamica ed efficace una struttura produttiva
Può essere ricondotta comunque degli orientamenti di politica industriale
Che non sono e non devono essere caratterizzati dall'individuazione di obiettivi quantitativi irrealistici
Ma di strumenti di servizi da offrire al sistema dell'impresa a cominciare da condizioni forme di territorio per poter far sì che gli investimenti siano possibile a del non ritorno rapido e immediato la mancanza di questa attenzione
Contribuisce la devo alla debolezza del sistema produttivo
E almeno sorprendente che si chieda all'Unione Europea di compiere delle scelte e poiché queste scelte non abbiano una ricaduta corrispondente negli stati negli stati membri almeno per quanto riguarda il nostro il risultato di queste incongruenze di questi ritardi è che la quantità di occupazione che potrebbe dovrebbe derivare dalla struttura produttiva e soprattutto da quello industriale tende a decrescere
Intendiamoci è del tutto ovvio che l'innovazione l'introduzione di nuovi linguaggi di uno e tecnologie porti ad una diminuzione dell'occupazione
Prodotta generata in senso stretto dalle attività industriali
Non è altrettanto ovvio che si consideri come fisiologico una diminuzione dalla base produttiva di un Paese
I bisogni di un paese e la sua capacità di stare sui mercati globali commercio produzioni industriali potrebbero anzi dovrebbero io credo
Sì risolti positivamente portare ad un ampliamento della base produttiva
Noi oggi invece registriamo nella sostanza un calo dell'occupazione
Determinato senza dubbio dagli effetti dell'innovazione ma anche un calo della base produttiva determinato invece dalla trascuratezza dall'incuria e dalla debolezza di una parte
Del sistema produttivo
Bisognerà ripartire da lì rafforzare la capacità di produrre di competere per a vere riscontri positivi sul versante dell'occupazione per noi fondamentale
Perché faccia perché rappresento io continuo a ritenere il lavoro l'occupazione la vera priorità di questo Paese
Oltre che dell'Europa
E in Europa il tema lavoro è tornato ad essere di attualità anche in quei Paesi che lo consideravano sostanzialmente risolto i paesi più forti d'Europa come la Germania come la Francia si stanno rendendo conto
Che non solo non può convivere l'Europa
Con le regole e con gli obblighi del mercato globale con una disoccupazione così consistente la soglia del dodici per cento era mai raggiunta è una soglia che nessuno può considerare fisiologica
Ma che anche per loro nella disaggregazione quel dodici per cento fanno capolino valori che non avevano previsto e che forse gli dovrebbero indurre una riconsiderazione del loro atteggiamento intorno ai temi del lavoro dell'occupazione
Se l'Unione europea non è stata in grado di scegliere politiche coerenti in materia e perché alcuni Paesi si sono posti anche in tempi recenti
Negli ultimi vertici a considerare questo tema come un tema centrale delle politiche intorno alle quali si costruisce l'Unione europea
Spero ci ripensino e penso che spero che ad Amsterdam si possono fare le cose che sono state impedite in precedenza nel vertice di Firenze quali sono queste cose
Confermare le politiche di convergenza
Tutte da quelle che riguardano il debito tra quelle che riguardano la moneta
E a quelle che definiscono il carattere i criteri della crescita e dello sviluppo
E coniugare queste politiche di convergenza con quelle di coesione
Perché il lavoro le tutele
E i meccanismi di redistribuzione e qua della ricchezza che si produce
Sono importanti per una dimensione sovranazionale come quella europea
Politiche di convergenza senza politiche di coesione potranno anche far nascere l'Unione europea ma rischiano di farla nascere con l'ostilità radicata e profonda di una parte consistente dei cittadini che vivono a Milano
E anche questo è un tratto particolare della vicenda
Attuato ma significativo
A differenza di quanto capitò all'inizio degli anni Cinquanta l'idea dell'Europa non viene vissuta come idea utopica ma carica di significati di valenze positive
Sono tanti i cittadini europei che guardano con preoccupazione con paura quello che invece dovrebbe essere un approdo positivo per l'economia e per la società ciò accade perché le politiche di coesione sono troppo blande o qualche volta inesistenti
Le politiche di coesione devono essere definite rapidamente e dovranno avere un tratto uniforme in Europa
Dal lavoro alla redistribuzione ai sistemi di protezione sociale
Il web farei è una delle culture diffuse nella politica sociale della vecchia Europa è importante che questi idea
Il rapporto tra gli Stati e cittadini
Continui a vivere
Siamo i primi noi a renderci conto che quell'idea importante ma potrà sopravvivere soltanto se le coordinate fondamentali del welfare verranno progressivamente
Trasformate e dovranno essere rese compatibili con i costi
Che queste protezioni hanno e anche con i bisogni nuovi di una società complessa articolata sostanzialmente diversa da quella che era evitata dalle democrazie europee dopo la seconda guerra mondiale
Tra le politiche di coesione per noi con la centrale riguarda il lavoro e l'occupazione
L'ampliamento dalla capacità di produrre l'innovazione anche quando riduce l'occupazione immediatamente
Generata sono come vi dicevo prima a mio parere una delle condizioni fondamentali
E però importante affrontare gli argomenti del lavoro dell'occupazione non trascurando e non dando per scontato come capita spesso nel dibattito
Economiche politico che si potrà vedere qualche risultato apprezzabile sul piano
Della quantità di lavoro disponibile
E dei suoi effetti sociali se in primo luogo le economie europee e la nostra nello specifico torneranno a crescere con tassi costanti nel tempo
Quando si parla di lavoro
Ci sono due accezioni estreme che
Stanno in campo e preoccupano entrando
L'idea che le politiche strutturali per il lavoro posso vivere scissa dalla sui Lupo dalla crescita cioè
Si possono fare politiche a prescindere dalla ricchezza necessario per sostenerle
E dall'altro lato anche l'idea però che lo sviluppo da solo sia sufficiente a dare una risposta rapida e quantitativamente adeguata ai bisogni Inca
Il caso del nostro Paese è un caso da manuale nostro un Paese diviso sostanzialmente in due
E anche tassi di crescita rilevante come quelli degli ultimi anni non hanno portato nei risultati quantitativamente complessivamente positivi che nemmeno superamento della disparità tra Nord e Sud a conferma che servono politiche specifiche e bisogni orientare prioritariamente la quantità di risorse verso le aree più deboli
Con i sostegni comunitari ma anche con delle politiche nazionali che abbiano questo tratto prevalente e poi
Il baricentro tra questi due estremi
Tra coloro che prescindono dello sviluppo e coloro che invece vorrebbero tutto caricato sullo sviluppo e la connessione
Tra una crescita che duri nel tempo e delle politiche strutturali in grado di affrontare tutti i capitoli
Che sono per loro natura destinati a creare condizioni non solo di coesione ma di sostegno oggettivo ad una politica per il lavoro per l'occupazione
Ho detto sia pure rapidamente di ricerca innovazione vorrei dire altrettanto rapidamente dalla formazione
Il lavoro da creare per il futuro è un lavoro che ha bisogno di supporti formativi enormemente più consistenti ed efficaci di quelli disponibili oggi
Che l'argomento formazione non è mai separabile
Dai livelli di istruzione
Che vengono offerti ai cittadini dei singoli Paesi c'è un rapporto strettissimo tra la formazione l'istruzione il che induce un bisogno di riorganizzazione della struttura nella scuola
E nel contempo la creazione di luoghi percorsi
E di strumenti per la formazione e la formazione non più più essere considerato una politica
Che viene fatta qualche volta addirittura con un po'di estemporaneità
E comunque occasionalmente ma è una politica d'essere costante negli interventi dei privati e dello Stato
I Paesi europei che disponevano di una strumentazione per la formazione più consistenti ed efficaci dalla nostra hanno retto meglio anche le fasi della riorganizzazione
E che la formazione sia importante oggi lo dicono tanti fenomeni anche sociali non soltanto di carattere economico la formazione dessert lo strumento con il quale si interviene per far fronte anche gli effetti sociali della disoccupazione giovanile
Evitando di dare corpo l'idea che occorra offrire una tutela di reddito ai ragazzi che non lavoro
Senza chiedergli una contropartita la contropartita da chiedere secondo me è sostanzialmente quella di accettare un percorso formativo in modo tale da prepararsi ad esser lavoratori consapevoli
E con conoscenze adeguate ma la formazione importante anche per le persone che lavorano per i giovani quando saranno lavoratori stabili le nuove tecnologie e nuovi linguaggi inducono aggiornamenti professionali che per la mia generazione non erano nemmeno immaginabili
Quello che oggi è disponibile per un ragazzo quando comincia a lavorare diventa obsoleto nell'arco di pochi anni
E la necessità di aggiornare le conoscenze di questi ragazzi di renderli in grado di utilizzare nuovi linguaggi sarà rilevantissima nell'arco dei prossimi anni come farlo senza percorsi formativi che durino nel tempo
Ma anche il problema sociale per quanto circoscritto ma a volte violento delle persone in età adulta matura che perdono un posto di lavoro non si risolve senza lo strumento formativo
Ci sono grandi dispute qualche volta addirittura sconfino nell'ideologia su che cosa bisogna fare per le persone che a cinquant'anni perdono un lavoro ma se non c'è la possibilità per queste persone di impararlo un altro per dirla un po'rozzamente di aggiornare la loro professionalità e inevitabile che diventino un peso e che si renda necessario l'assistenza da parte dello Stato
Cioè non vogliamo avere l'esposizione dei fenomeni sociali oggi circoscritti ma che possono diventare pericolosi in una fase di riorganizzazione successiva dell'apparato produttivo e se non vogliamo che queste persone siano marginale nella società
Futura bisogna offrire loro delle occasioni di formazione e di aggiornamento sono spesso le persone adulte che perdono lavoro quelle che hanno anche meno professionalità da spendere nel mercato del lavoro e non è immaginabile che possono rientrare
In percorsi che vere impiegano rapidamente se non hanno questa occasione questa
Possibilità io credo che la formazione debba essere considerata proprio per queste ragioni uno strumento da mettere a disposizione
è uno strumento che viva nel tempo parliamo di formazione permanente
Di questo si tratta e bisogna collette darlo con la riforma della scuola
E con un aggiornamento dei livelli di apprendimento che non riguardi soltanto l'involucro l'autonomia dell'università
Per un verso la riforma dalla secondaria superiore il livello come sapete distruzione
Più lontano dagli standard qualitativi europei e più lontano anche dal fabbisogno e la struttura produttiva ma bisogna guardare anche ai programmi oltre che all'imbroglio all'involucro bisogna dare qualche attenzione in più rispetto a quella
Che il tema avuto nel corso degli ultimi decenni anche i contenuti la scuola deve formare che deve consentire la costruzione di cittadini consapevoli sul piano culturale
Ma per poterlo fare deve essere più vicina alle esigenze della società moderna
Grande polemiche intorno
Allo studio del Novecento nella storia
E nei programmi che la scuola italiana francamente mi paiono polemiche fuori luogo
Se i nostri ragazzi non conosceranno anche la storia moderna e contemporanea e soprattutto non conosceranno insieme a questa le metodologie della produzione più raffinati
E moderna saranno delle persone con elementi di conoscenza talmente marginali
E sottodimensionati da non essere non soltanto lavoratori consapevoli ma cittadini consapevoli nell'arco del della loro della loro vita futura
Io credo che questi aspetti quelli delle risorse materiali debbono trovare quando si discute di occupazione di lavoro un'attenzione specifica particolare
Ne abbiamo tentato di fare qualche sforzo
Devo dire non sempre premiato adeguatamente nemmeno riconosciuto quando cominciamo nel mese di aprile dell'anno passato discutere con il Governo attualmente in carica delle questioni che riguardano il lavoro facciamo sulla base di una scelta
Avevamo credo titolo per affrontare tanti argomenti
Ma eravamo consapevoli che il tema lavoro
E la connessione tra il lavoro lo sviluppo soprattutto quello da destinare le aree più deboli aveva bisogno di essere sottolinea
Abbiamo selezionato rimandando argomenti pure importanti ad una seconda fase abbiamo preteso di cominciare da lì
Siamo arrivati ad un intesa un'intesa larga parte purtroppo ancora disattesa
In un Paese come il nostro le procedure parlamentari sono particolarmente farraginose
I ritardi istituzionale non sono da meno lo scollamento tra i livelli di responsabilità il loro esercizio drammatico qualche volta
Non ci lamentiamo spesso come forse avrete visto dei ritardi che imputiamo al governo ma ci sono livelli di gestione dell'amministrazione che non sono meno responsabile meno colpevoli del Governo
Le regioni e i Comuni che hanno pure titolo e competenza spesso hanno una distrazione verso i temi del lavoro e dello sviluppo preoccupante
Al punto che c'è da chiedersi quale sia la loro attenzione prevalente
Molte regioni meridionali sono il fanalino di coda in Europa nella nella richiesta e nell'utilizzo dei fondi dell'unione
Siamo al paradosso di essere il Paese che spende di meno in Europa
I fondi disponibili e
Tra
Quel livello
A volte addirittura imbarazzante per la sua pochezza di spesa le regioni meridionali sono le ultime sono le regioni più forti quelli che hanno cultura
E progettazione sufficiente per accedere ai fondi ai fondi dell'Unione io considero questo un tema delicato forse poco poco osservato ma importante che se non si recupera contemporaneamente il ritardo dello Stato
E del Governo cedere dimensioni istituzionali centrale ma anche ritardo
Dei territori nell'intervenire
Sulla loro struttura utilizzare nell'utilizzare con la struttura per per far crescere se l'economia e per creare lavoro grandi passi in avanti non si faranno
Noi abbiamo
Poi cercato di introdurre un altro elemento di novità nella discussione anche questo
Senza grandi risultati
Parlando di lavoro di occupazione abbiamo preteso non di partire dagli investimenti
Anche se sono convinto come ho detto prima che senza sviluppo senza crescita risultati interessanti sul piano
Della quantità di occupazione disponibile non ce ne saranno abbiamo chiesto di partire dalle risorse materiali dalla formazione dalla scuola
Ed all'innovazione per tentare di introdurre qualche novità anche sul piano dell'attenzione
Come posso dire della dall'atteggiamento culturale con il quale si affronta queste
Questi si affrontano questi argomenti
Questi temi
Se mi dovessi dire di essere contento dei mutamenti di atteggiamento direi una bugia trovi ci sono ancora ritardi ferita di rilevanti
Comunque bisognerà insistere lo faremo pretendendo in primo luogo che vengano realizzati applicati gli elementi che sono stati con noi concordati che potrebbero rappresentare un punto di partenza di una politica nuova diversa rispetto a quella del passato intorno agli argomenti sia della della della produzione materiale di beni servizi sia della della sua ricaduta in occupazione io spero di non avervi dato un quadro troppo preoccupato o negativo il medico pietoso sempre un medico da da sconsigliare da evitare
Vorrei chiudere con una nota di ottimismo nonostante tutto ciò io sono convinto che esistono le condizioni in un Paese come il nostro per invertire una tendenza per fare delle cose positive e per far crescere l'economia italiana è per arrivare rapidamente
Ma il consenso
Io ero Pio che ci attende insieme agli altri
Se posso usare questo termine sono un europeista convinto
Ogni tanto soprattutto in questi tempi qualche mio interlocutore
Di quelle autorevoli della rappresentanza sociale avverso che lì
Cioè che gestiscono impresa oppure che
Organizzano impresa mi chiede se mi rendo conto di quali sono i sacrifici necessari per entrare in Europa credo di averne consapevolezza che ne sono anche preoccupato
Però credo anche di avere consapevolezza di cosa capiterebbe gli interessi che rappresento
Soprattutto la parte più debole di quegli interessi se questo Paese restasse fuori dall'Europa
Il danno potenziale sarebbe enormemente superiore ai sacrifici necessari per cui con il realismo del caso bisogna fare lo sforzo che serve per arrivare a quel porto stabile
E per arrivare a quel porto stabile bisogna che le politiche di coesione prendono una visibilità maggiore di quanto non sia stato nel corso negli ultimi degli ultimi anni credo che le cose da fare siano questi in parte cose non fatte però cose alla nostra portata
Si può completare un processo di risanamento utilizzarne i vantaggi per far crescere l'economia sia pure
Un po'depressa come la nostra dipenderà molto dalle cose delle decisioni che si prenderanno nell'arco delle prossime settimane siamo credo ad un passaggio cruciale
Della vita di questo Paese nel giro di pochi mesi si possono fare cose importanti
Danno l'orizzonte
Sereno questo Paese se non si riuscirà a fare queste queste cose forse gli elementi di preoccupazione
Finiranno con la con il crescere di essere più più rilevanti di quanto non lo siano già adesso fino però sono ottimisti
Non mi nascondo le difficoltà ma credo che si possa che si possa arrivare
In un porto tranquillo riparato da dai Marosi di questa traversata
D'altro canto tempi tranquilli nell'arco degli ultimi decenni non ne abbiamo avuti disponibilità perché sorprendersi se siamo ancora in questa condizione prestamelo la possibilità di sperare per il futuro grazie
Grazie dottore è stato molto molto interessante e per me diritto è stato lassù permettono certa quale sorpresa alcuni Toni veramente canto si parla di competitività internazionale e così via
E su cui noi si forse guardando un pochettino nei nostri corsi la parte della stanza delle relazioni economiche internazionali della competitività del sistema Paese alle Sterne e così via
Pensavo il punto il quando questo spirito europeista del sindacato e è una cosa veramente notevole ed se estremamente apprezzabile ritengo che su questo sta sta mente sia un'ottima base per poter entrare in Europa soprattutto starci però ci sono c'è qualche però in realtà che cosa distingue l'Italia rispetto ad altri sistemi economici distingue l'Italia da una certa rigidità no tutte quante le regole in particolare rigidità nel mercato del lavoro
Possiamo permetterci la diversità italiana ancora in Europa soprattutto anche qualora l'Europa diventi un sistema regionalista
Cioè più chiuso anziché alle una regionalizzazione aperta verso la globalizzazione che questa è la prima domanda globalizzazione che tra parentesi rischiata altamente il problema di tutti gli Stati non è più tanto quello di far fronte alla rivolta dei povero delle parti più deboli e così via far fronte alla rivolta di ricchi che prendono i capitali e portano via lo fanno gli investimenti come più gli conviene
E e sotto quest'aspetto qua ritengo che il sin tutti quanti devono assumersi le proprie responsabilità
Che sicuramente una parte della depressione dell'economia italiana e della riduzione di competitività internazionale dell'Italia del Di Bello di crescita
Sempre stimolato solo con svalutazioni competitive
Anziché con un adattamento alle non nuove tecnologie trasformazione di impianti però questa soluzione impianti adozione nuove tecnologie innovazione che cosa comporta comporta una deregulation
Una deregulation estremamente forte lo stesso la scuola insomma io insegno ormai da una decina d'anni all'università come si fa a pensare di modificare l'università italiana sì a un certo momento si posso perché avvii professori che non hanno nulla da insegnare
Tutti vanno avanti per quasi diritti acquisiti insomma diventa una rendita avere un posto la parte più debole non sono i vecchi della Società italiana parte più debole sono i giovani
E fino adesso è stata sostanzialmente seguita quello che in un recente convegno Quattrocchi in questa sala è stata definita la politica della strage degli innocenti perché distrae innocenti non sono iscritti nei partiti politici e sindacati
E dal pittore sostanzialmente le abbiamo sempre fortemente danneggiati
E il lo stesso che proprio questa diversità italiana questa come si può riuscire a pence a
Raddrizzare questa diversità italiana
Quando da noi competizione e estremamente limitata concordo con lei sul fatto che limitata comincia diceva Einaudi nel campo industriale forse maggiormente che in altri settori forse non per la parte piccole miti impresa ma sicuramente per i drop siculus industriale
Ma come si fa a mantenere tempio migliorare la pubblica amministrazione tutti quanti sono d'accordo no che è una delle esigenze fondamentali dello Stato se non vengono modificate le basi dei contratti di lavoro di diritto pubblico
Praticamente imposto ma ma ma manco se viene la Fata Turchina ma manco se viene Hillary manager migliore che accetta per di sacrificio pubblico al servizio nello Stato come sacerdozio civile un monaco guerriero
Ecco le attuali regole riesce a far lavorare la gente a far funzionare le cose non è possibile
Allora voi per la mia domanda questa ma secondo me è il sindacato attualmente che lei così degnamente rappresenta e in in in atto nel sindacato una non dico un esame di coscienza perché non è che sia giustificato con una simile cosa no passate passato ma una il via di modernizzazione per rendere intesa a rendere competitivo il sistema Paese grazie
Dico dei però
Ma guardi questa
Io quando mi devo discolpare quando mi devo difendere da alcune da alcune accusato alcune osservazioni critiche o da alcune osservazioni benevole sono sempre un po'in imbarazzo perché credo dei di di di scontare un limite che abbastanza diffuso nella società italiana
Ed è un po'questo
C'è una sorta di di sovratensione al sindacato e soprattutto di carico eccessivo di responsabilità sul sindacato le faccio degli esempi così
Evito evito equivoci
Se l'è un cittadino italiano chiede
Ma il sistema previdenziale attuale
Chi l'ha fatto
Nove volte su dieci quel cittadino le risponde il sindacato
Ignorando una cosa invece banale
Che nel novantacinque il sindacato con il Governo dell'epoca fece un accordo che riguardava il lavoro lavoro dipendente com'era giusto
Non non rappresentiamo interessi diversi da quelli dei pensionati e lavoratori dipendenti e una parte consistente invece del sistema previdenziale riguarda anche i lavoratori autonomi la legge di riforma è stata varata dal Parlamento
Che la riforma sia figlia del Parlamento e non del sindacato è cosa che non attraversa
La testa degli italiani
Noi veniamo considerati nel bere poche volte nel male spesso responsabili di tutto e questo un problema per noi perché io ne traggo una prima una prima considerazione
Presumo d'aver sbagliato in qualche in qualche circostanza
Penso che il sindacato abbia sbagliato a dare di sé un'immagine eccessiva
Abbia sbagliato a pretendere chiedere di svolgerà dei compiti di supplenza che qualche volta gli sono stati caricati oggettivamente che sono propri invece della rappresentanza della rappresentanza politica
Sindacati e responsabile sono le persone che in Parlamento hanno varato con la legge io penso che l'accordo sottoscritto sia ancora oggi un accordo sostanzialmente corretto
Se altri che rappresentano interessi politici hanno cambiato idea dovrebbero cominciare a dire noi abbiamo sbagliato in Parlamento nel novantacinque noi proponiamo di cambiare quel sistema non accade
Questo scarico di responsabilità è uno dei tratti
Più diffusi delle abitudini italiane che mi mi lascia mi lascia un po'esterrefatto
Lo dico perché in alcune delle osservazioni
Sicché lei amabilmente mi ha fatto Trovo una traccia di questo sentire comune non le attribuisco nessuna volontà malevola nei confronti del sindacato per carità
Le rigidità del mercato del lavoro
Quando si parla di rigidità come ovvio noi
Avendo
In questo un titolo diretto siamo considerati uno degli ostacoli alla modernizzazione
Io non non sento spiegare nemmeno dai nostri critici più più accesi con
Con convinzione quali sarebbero le rigidità del sistema italiano
Guardi che il sistema legislativo italiano e quello contrattuale
Per quanto concerne gli strumenti di flessibilità
Del mercato del lavoro è sostanzialmente in linea anzi ha qualcosa in più dei sistemi europei
Manca qualche strumento ma in discussione in Parlamento per cortesia io l'accordo sul lavoro interinale l'ho firmato nel novantatré se non è diventato legge dello Stato non ne porto colpa nel novantatré
Quando sarà varato quello che oramai
La pubblicistica chiama Pacchetto tre
Mi pare di aver capito che c'è un ulteriore rinvio non non è vero che siamo ore ci vorrà qualche settimana pazienza quando sarà varato quel pacchetto il sistema italiano tutto
Anzi ha di più perché le imprese italiane hanno goduto di condizioni straordinarie ripetibile e secondo me per qualche verso vergognose
E in quello c'è una parte di responsabilità nostra relativo alla flessibilità in uscita dal mercato del lavoro
Perché quando si discute di flessibilità c'è grande attenzione per gli strumenti che appunto dovrebbero consentire un rapporto di lavoro più elastico
Noi siamo uniforme e gli altri Paesi europei quello che ci manca lo stanno approvando poi abbiamo tutto dà lavoro a tempo determinato anzi abbiamo qualche strumento meno efficace ma che sarebbe utile rendere tale
E se non è efficace per resistenza delle prese penso ad esempio al part-time
Il lavoro interinale verrà introdotto poi tutte le forme di flessibilità in entrata sono presenti nella contrattualistica e nella legislazione italiana
Abbiamo delle forme di flessibilità in uscita che sono state utilizzate a piene mani e sono lo strumento che ha permesso ai trasferimenti più consistenti dalle dallo Stato alle imprese
Che sono la cassa integrazione prepensionamenti per i quali io penso sia arrivato il momento di tirare una riga decise
Poi cosa vuole mi trovo nella sgradevole condizione di dire che non si può più utilizzare la cassa integrazione straordinaria essendo il presidente di Confindustria che invece con o contro
Questa intenzione del governo guardi io penso che la cassa integrazione sia stato uno strumento importante e lo possa essere anche per il futuro
Se viene utilizzata come strumento che permette di tutelare irretito di una persona che perde temporaneamente il suo posto di lavoro e viene accompagnata ad altre attività
Se diventa la cosa vergognosa di questi ultimi anni sostitutiva dei prepensionamenti no io non la voglio
Di questa quota di flessibilità sono centinaia di migliaia le persone che sono state espulse dei processi produttivi e messi in
In anticipo in pensione
In qualche circostanza l'ho detto con una responsabilità del sindacato però posso discolpare mi quando ci si trova a negoziare un processo di ristrutturazione ed è disponibile prepensionamento cinquant'anni se io vado a spiegare a quei lavoratori che bisogna introdurre forme di solidarietà
Riduciamo l'orario riduciamo le retribuzioni e l'azienda gli dice ma sei matto ma in pensione cinquant'anni lo Stato ti paga poi fai qualcos'altro io ho perso prima di cominciare recapitato in più di una circostanza
Io credo che sia importante sistema di flessibilità e che occorra portarlo a norma europea
Ma non mi pare che siamo oggettivamente né lontani e diversi dagli altri se qualche volta ci sono stati diversi lo siamo stati in peggio perché c'era questa
Condizione che altre l'economia non avevano e che dovrebbe essere superata
Rapidamente
In qualche misura lo stesso ragionamento si può fare per i guai
Lei dice i giovani sono penalizzati dall'attuale sistema di protezioni convengo con lei
Ma guardi che il sistema di protezione attuali
A elementi di uniformità
Nel mondo del lavoro dipendente
Elementi di difformità nel lavoro autonomo e in alcuni regimi speciali
I regimi speciali non li abbiamo difesi che non li difendiamo noi lei faceva riferimento a questa condizione un po'anomala dei docenti universitari
I magistrati adesso non vorrei fare demagogia non è non è nelle mie abitudini men che meno nella nella
Lo sollecita in alcun modo la circostanza ma
Per introdurre elementi di equità forte bisogna agire su tutti i soggetti interessati
Se non sia questa capacità cioè se non si chiede ai più forti di fermarci e di fare un passo indietro è difficile chiedere ai più deboli
Di accettare dei sacrifici come quelli che sono stati più volte prospettati anche i più deboli tra l'altro
Hanno avendo partecipato i più deboli nel corso di questi ultimi anni in maniera visibile
A modificare le loro condizioni
Il lavoro dipendente con la riforma del novantacinque se vogliamo restare alla previdenza ha compiuto delle scelte per molti lavoratori dipendenti poi si può vietare i tempi sono eccessivi le quantità non sono adeguate però hanno allontanato la loro aspettativa previdenziale in quantità e intenti
In molti regimi particolare che riguarda poche persone ma ci sono questo processo non è stato introdotto ora è del tutto ovvio che senza questi tratti di uniformità si incontrino poi delle difficoltà lungo la strada
Bisognerà fare qualche sforzo di io quello che chiedo ai miei interlocutori governativi è questo di usare lo stesso metro per tutti
Se no non si possono fare grandi trasformazioni o per meglio dire non sia il consenso degli interessati per fare grandi trasformazioni
Pubblica amministrazione
Io convengo con lei che non ci sarà mai efficace nella pubblica amministrazione fino a quando
Le aziende pubbliche
Non quelle che producono beni o servizi ma quelli che producono in primo luogo
Pratiche
Non saranno gestite con i criteri dell'impresa privata
Ma noi abbiamo chiesto preteso in splendida solitudine che venisse privatizzato il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici
è un primo passo in avanti poi è stato fatto
Bisogna completare quel processo non fermarsi a metà io vedo in molte aree della rappresentanza politica riemergere
La tendenza a ritornare indietro
A reintrodurre i criteri che abbiamo parzialmente superato secondo me invece bisogna proprio arrivare all'estremo opposto alla privatizzazione
Integrale del rapporto di lavoro e dei rapporti contrattuali
Se la pubblica amministrazione viene lasciata dalla condizione di oggi non non ci saranno grandi grandi novità che anche le cose fatte poi perdono efficacia
Ti faccio l'esempio più banale ma è uno dei delle preoccupazioni prevalenti di questi tempi
Nei settori pubblici il contratto di lavoro non può avere caratteristiche difformi da quelli privati
Nel caso dei privati c'è una rappresentanza di settore che riceve mandato dei suoi associati e negozia
Il negoziato arriva poi ad un punto risolutivo
Che è vincolante impegnativo per entrambe le parti
Se quella rappresentanza deborda dal mandato che le è stato assegnato viene dei suoi associati messa fuori dalla porta
Nella struttura contrattuale pubblica non accade
Le quantità sono definite in precedenza quando si discute
Della finanziaria si definiscono le quantità contrattuali che poi il soggetto ibrido oggi esistente l'Aran
Scusa e ha come margine la redistribuzione di quelle quantità la trattativa si fa per i valori complessivi e vincolanti prima è un'aberrazione
Tra l'altro queste modalità non soltanto impediscono che ci sia una contrattazione vera
Ma poi sono ulteriormente distorte dalla mancanza della contrattazione di secondo livello
L'efficienza di un'amministrazione non si stabilisce né per legge né con norme generali che valgono per qualche milione di persone queste possono aiutare ma l'efficienza si ricerca luogo di lavoro per luogo di lavoro
Come si fa in un'impresa
In un'azienda e la contrattazione nella fabbrico nell'ufficio che permette di individuare il modello organizzativo
Migliore
Quello al quale collegare poi anche gli esiti salariali per le persone che lavorano il salario variabile questa cosa
è la conseguenza dei gli effetti di un modello che si discute si negozia e si decide assieme non c'è una fabbrica che alla stessa soluzione dell'altra perché le tecnologie e le modalità organizzative sono spesso diverse sensibilmente diverso
Se non si arriva ad una struttura contrattuale di questa natura anche per la pubblica amministrazione non faremo mai dei grandi passi in avanti centotré centralizzato
I risultati sono scontati ma si può immaginare che la struttura organizzativa
Del ministero del Tesoro sia uguale a quella del ministero della difesa affrontano argomenti radicalmente diverso usano tecnologie linguaggi che non sono gli stessi
Oggi noi siamo di fronte a strumenti contrattuali uniformi questo impedisce anche un'assunzione di responsabilità degli amministratori
Intanto perché nessuno mai porta conseguenza di quel che fa
Un amministratore privato
Quando sbaglia paga un amministratore pubblico no
Io non sono sole citare provvedimenti di nessuna natura no ma introdurre elementi di responsabilizzazione
In modo tale che anche le dinamiche contrattuali poi siano influenzate positivamente da questa strumentazione oggi non siamo in queste condizioni
Il passo in avanti fatto sulla via dalla prevalse privatizzazione del rapporto di lavoro non ha come conseguenza su successiva ma risolutiva anche l'introduzione delle stesse regole che dovrebbero valere per
Per i pubblici come per i privati io credo che sia indispensabile
Arrivare in fretta a quest'altra sponda abbiamo fatto un accordo di recente con il ministro dalla pubblica amministrazione con l'intero governo si tratta adesso di applicarlo perché se restiamo a metà del guado la corrente ci porta via
Non si sta fermi anche il nuotatore più più forte viene poi travolto e come le dicevo vedo con qualche preoccupazione
Nell'ambito della rappresentanza politica emergere tentazioni se le posso chiamare così da prima Repubblica perché l'utilizzo
Di aree
Discrezionali nel lavoro pubblico è sempre stato accompagnato dall'idea del consenso politico
Non dall'efficienza noi voglio dire i sindacati i miei particolare non hanno nessun interesse a conservare queste condizioni
Però dobbiamo essere aiutati perché se no rischiamo di apparire paradossalmente come come diceva come le dicevo prima
Come dei conservatori
Mentre invece le pulsioni diverrà conservazione sono di altri noi siamo molto esposti poi capisco che c'è qualche problema perché se la gente si vive così ci sarà anche qualche ragione
Però non credo che le le le le tendenze alla conservazione siano siano nel mondo della rappresentanza sociale soprattutto in quella sindacale qua e là dentro i problemi esplosioni corporative per carità di Dio ci mancherebbe però questa dimensione di rappresentanza generale mi sembra abbastanza abbastanza forte sono i nostri interlocutori che qualche volta non poi sa quando si fa il mio mestiere la cosa peggiore
Che può capitare un sindacalista sedersi ad un tavolo per contrattare
Che chiedere dieci sentirsi rispondere ma perché vorrei darti dodici
A quel punto è chiuso bottega
Non ci resta non succede più con la frequenza di un tempo
Un tempo era soprattutto nei settori pubblici la regola però qua e là
è una pratica ancora non superata
Penso che sia in accelerazione in questo ultimo periodo e prego
Generale Domenico chiedo scusa se alcune mie osservazioni possono sembrare il Night sono esperto come lei nel settore però ecco vorrei chiederle
Il suo parere riguardo a certe libertà sindacali VOD diritti cosiddetti dei diritti sindacali che a mio avviso in certe categorie
Voto dei lavoratori sembra che portano degli affetti aberranti fino a costituire dei privilegi
Assolutamente incomprensibili sto pensando alla categoria che può essere in certo qual modo vicino alla mia attività e controllori di Torre o a qualche altre nicchie eccetera il quali utilizzando
I diritti cosiddetti diritti sindacali con libertà sindacali collegi sindacali protette dalla generalità dei lavoratori di fatto mette ricatta no
L'intera nazione e direi col mercato globalizzato in alcuni casi possono ricattare l'intero parte del globo ecco non non ci sono
I dei meccanismi che possono in un certo qual modo
S'da una parte salvaguardare quelli che sono i sacrosanti diritti ma dall'altra certo punto ottemperare queste queste capacità grazie
Lei ha messo il dito sulla piaga do lentissima
Lei ha ragione c'è nell'esercizio del diritto di sciopero in alcuni settori
Ancora
Un atteggiamento sindacale
Ingiustificato poi in alcuni di questi settori penso alla galassia dei dei trasporti
In verità i sindacati confederali hanno meno responsabilità di altre ma non siamo e anche noi
Indennità pecche
Il caso dei controllori di volo e uno di questi poi o un
Un piccolo imbarazza parlarne perché come lei sa in quel settore la mia organizzazione non ha firmato l'ultimo contratto
Per una ragione
Che io continuo a ritenere anche oggi importante di coerenza
Perché ci trovammo di fronte ad una proposta di incrementi quantitativamente ingiustificati
Largamente superiore valore dell'inflazione sia programmata
Che è reale
E non firmammo perché
Un'organizzazione che sceglie la politica dei redditi come asse della sua politica salariale non può ritenere sopportabile né per lei né per il Paese un'ipotesi quantitativa come quella
Che venne prospettata per i controllori
Da quel momento in avanti la riorganizzazione ha un atteggiamento
Distinto da quello degli altri
Quella critica noi la teniamo ferma non
Non abbiamo non abbiamo cambiato opinione e questo mi mi crea qualche imbarazzo per il parlar male di di
Di organizzazione diversa dalla mia quando quando posso farlo della mia sono più libero
Però al di là di questo di questo difficoltà soggettiva
Di esiste un problema vero
Che riguarda tra l'altro le modalità con le quali vengono applicate delle regole delle norme di legge
E che dovrà essere affrontato e risolto
Rapidamente
Trattandosi di un settore nevralgico che condiziona
Un'attività come quella del trasporto aereo delicatissima in un sistema
Globale dove
Il trasferimento delle cose e delle persone più importante e più delicato di un terzo
Il paradosso di vicende come quella dei controllori di volo non si ferma lì vale anche per altri settore dei trasporti e che esista una legge e che purtroppo questa legge spesso applicata non
Non integralmente non in maniera efficace
La mancanza di applicazione sanzionatori nei confronti di coloro che disattendono
Le normative della legge
è un errore
Che crea senza dubbio dei problemi rilevanti
L'esempio ultimo è quello
Recente della della del blocco improvviso del trasporto
A Roma al trasporto urbano
Chiari scatenato la discussione io non penso che siano necessarie nuove norme ci sono già delle norme importanti
Però vanno applicate integralmente semmai si tratta di avere un'accortezza e in questo forse serve un dispositivo che quello di evitare la sovrapposizione anche nell'esercizio corretto di un diritto di sciopero
Nel settore dei trasporti perché se però assurdo nella stessa giornata settori diversi
Decidessero di scioperare rispettando le norme della legge la semplice sovrapposizione temporale dello sciopero del trasporto aereo con quello del trasporto marittimo
O delle ferrovie provoca degli sconquassi inenarrabili per cui bisogna disciplinare anche l'esercizio
Del diritto di sciopero
Ma
Al di là di questo basterebbe applicare per bene quello che già si è deciso nel caso specifico dei controllori di volo credo esista un problema di organizzazione dell'impresa
Il ministro ha deciso in questi queste ore
L'integrazione il cambio di una parte
Del consiglio di amministrazione
Qualche giornale ha ritenuto di attribuire alla mia organizzazione delle responsabilità che non abbiamo
Però siamo alle solite
Se il ministro dei Trasporti designa dirigere un'impresa una persona che nella sua attività precedente ma in anni ormai lontani
Ha svolto un'attività sindacale non capisco dove sia il problema
E far diventare questa scelta comuni protesi lottizzate dice rivolta a chi non ha mai chiesto né preteso alcunché
Inaccettabile
Ma è altrettanto inaccettabile l'idea che se uno ha fatto nella sua vita precedente sindacalista non posso più fare nulla
Mi piacerebbe trovare su qualche giornale quando un imprenditore viene designato a svolgerle un'attività pubblica
Un riferimento al fatto che imprenditore che dirigeva qualche impresa o qualche associazione questo non accade capita solo per quelli che hanno avuto la sfortuna di essere sindacalisti in passato
Ci sono persone che hanno fatto attività sindacale sono ritornate a svolgerà attività professionali lunga vita no si porta quello come marchio
Gare per l'eternità
E e poi
Quel marchio diventa anche
Ipotesi che viene surrettiziamente introdotta lottizzazione non capisco di alcunché
Non ho mai chiesto nulla non chiudono mai nulla né al ministro dei trasporti né ad altri sì poi ci sono delle persone valide che hanno fatto il sindacalista in CGIL
Vengono utilizzati nel corpo dalla società civile per quello che sanno fare no mi perdoni questo piccolo sfogo che non al centro o c'entra solo parzialmente io visito un po'la riorganizzazione delle dell'impresa
E che prima viene affrontato meglio è
Quella è un'impresa che funziona con criteri che non sono adeguati alla qualità del servizio che gli viene chiesto secondo me
Che bisogna introdurre regole e trasparenza
In modo tale che tutto funzioni nel migliore dei modi
Mi pare d'aver capito che l'effetto negativo più alto
Sia lì non quando i controllori scioperano
Ma quando i controllori di lavoro no applicando
Le normative
è fatto che si commenta da solo
Forse vale la pena di ragionare quali sono queste normative che come hanno bisogno di essere modificata è compito che compete al sei nuovi amministratori speriamo lo facciano rapidamente al di là della loro provenienza
Colonnello Ciancia
Dottore lei ha parlato di condizioni uniformi di territorio ora il termine questione meridionale nato con l'unità italiana più di cent'anni e a un'attesa di vita purtroppo ancora molto lunga
Le condizioni ambientali non attirano i capitali quindi questo non genera ricchezza non generava lavoro e favorisce il peggioramento delle condizioni ambientali quindi è un circolo vizioso che occorrerebbe rompere pensare di romperlo cominciando dal variare le condizioni ambientali una tesa diciamo che ormai si è rivelata troppo ottimistica
Quindi formulare un'altra ipotesi di attirare comunque i capitali accettando anche una differenziazione regionale
Della retribuzione del lavoro e della flessibilità del lavoro capisco che dal punto di vista sindacale è una cosa difficile da accettare ma è un'ipotesi che bisogna prendere in considerazione
No guardi l'abbiamo presa seriamente in considerazione gara in cui versa l'abbiamo scartata
Perché poi bisogna intendersi su cosa sono le differenze
Utili per per
A tirare gli investimenti nel Mezzogiorno io intanto credo che le discussioni sulla flessibilità siano tutte legittime alcune però mi paiono francamente
Un po'oziose penso alle cose che mi vengono ripetute sistematicamente da alcuni da alcuni dei miei interlocutori più autorevoli
Perché se il differenziale
In corso di trasporto per un'impresa che produce in Calabria rispetto ad un'impresa che produce in Lombardia per la stessa tipologia di prodotto e del venticinque trenta trentacinque per cento sul costo del prodotto
Lei capisce che sia un bell'agire sulle dinamiche salariali ma non si arriverà mai a colmare questo differenziale
Allora le condizioni ambientali come le chiamavo che peraltro come giustamente lei fa osservare sono
Uno non ha mai un combinato tra
L'esigenza di avere
Infrastrutture
Pubblica amministrazione efficace
E
Combattere ad esempio l'illegalità non c'è un prima e un dopo
L'illegalità diffusa è causa ed effetto dell'arretratezza del Mezzogiorno
E bisogna intervenire subito sotto di fattori che portano nelle condizioni attuali le aree meridionali
Compresa anche quelle più strettamente relative ai comportamenti contrattuali anche se questi hanno un'incidenza assolutamente marginale sul costo complessivo e sulle diseconomie
Noi non ci siamo sottratti
A questa ricerca
Quello che abbiamo cercato di fare
In primo luogo era un rapido esame della della situazione per verificare laddove esistono le condizioni difformità
Da un esame sommario ma illuminante della situazione
Ad esempio
Si arriva ad una prima valutazione quantitativa un operaio tessile
Le parlò di un settore nel quale l'incidenza dalla manodopera sul prodotto finale consistente un operaio tessile meridionale guadagna il venticinque per cento in meno
I l'operaio tessile delle aree del Nord
Questa differenza
A ragioni
Nella contrattazione di secondo livello
Stante il fatto che il contratto nazionale più o meno uniforme
Anche nelle dinamiche di costo relative
Alle normative
Inquadrato una persona ad un livello un po'più basso rispetto ad un altro può avere qualche incidenza però siamo in un ordine di grandezza molto contenuto
Per cui
Le differenze retributive non hanno favorito
Investimenti nel Mezzogiorno perché se è questo il differenziale per un settore come quello tessile dovremmo trovarci di fronte a tanti insediamenti meridionali che ad un numero inferiore di insediamenti nel Nord
Lei potrebbe obiettare fosse una differenza ancora insufficiente bisogna fare altro
Le faccio presente che un operaio tessile
Ha un minimo contrattuale
Al terzo livello di novecento mila lire
Si ritiene davvero che si possono fare interventi su valori di questa dimensione
E per cortesia non mi si risponda che tra il non far nulla e lavorare pagati poche meglio la seconda ipotesi non vorrei per mio figlio vedere questa come condanna di Bilica
Nel suo futuro
Non credo che le differenze retributive siano tali da attirare capitali
Credo che le condizioni complessive siano il vantaggio vero
Se ad esempio
Un imprenditore come Miroglio apre uno stabilimento in questi giorni a Taranto applicando i minimi contrattuali chi avendo convenuto con i suoi interlocutori sindacali che lo strumento principe che utilizzeranno per avere flessibilità e la formazione
E
Sarà la formazione e gli obblighi retributivi derivanti dalla formazione
L'aspetto sul quale si baseranno le flessibilità di quello stabilimento
Quello che noi abbiamo sempre reso intangibile dicono in questo caso perché opinione della CGIL
Sono proprio i minimi contrattuali
Cioè quella dimensione retributiva che fa uniformi le imprese
E lo abbiamo fatto con insistenza le assicuro che continuerò per quanto mi è dato a farlo anche in futuro per una ragione che vorrei non venisse sottovalutato
E che riguarda noi ma riguarda anche le imprese
Sono sicuro che un eventuale deroga ai minimi contrattuali alla costituzione materiale del rapporto di lavoro che sono già così bassi nel Mezzogiorno avrebbe un solo effetto l'estensione della deroga a tutti gli altri
Perché guardi che se si consente ad un imprenditore che investe per la prima volta in un'area meridionale
Di avere una quota
Di salario
Risparmiato sui minimi l'unico effetto che si produce
Non è quello di favorire quell'imprenditore ma di mettere in sofferenza quello che gli sta accanto che verrà dal sindacato a chiedere la stessa condizione per poter competere in quel territorio e in un mercato nel quale soprattutto per alcune tipologie di prodotto l'uniformità dei costi
è importante per noi perché garantisce gli stessi diritti ma importante anche per le imprese
E si aprirebbe una corsa al ribasso difficilmente fra il Nabila e poi tutte le altre modalità noi siamo pronti a discuterne
Tant'è che nel Mezzogiorno abbiamo introdotto nella distrazione generale il criterio del contratto di emersione per consentire a chi lavora in nero
Di uniformarsi alle condizioni degli altri non per far chiudere un'impresa perché se quel signore ha lavorato in nero
Ed ha consolidato la sua capacità di stare sul mercato in base a quei costi è chiaro che se noi dovessimo chiedere di uniformare le sue condizioni a quelli degli altri in una settimana l'unico affetto tegole di far cessare l'attività
I contratti di gradualità permettono nell'arco di tre o quattro anni di arrivare i minimi contrattuali graduare
Per arrivare a far emergere il lavoro che c'è è importante se noi dovessimo a chi crea nuovo lavoro
Consentire deroghe dalla soglia che vogliamo raggiungere per gli altri quello che sta emergendo si immerge subito
Sì ma il problema che lì sorge di altra natura e non riguarda i rapporti contrattuali
Capita un fenomeno curioso che riguarda una parte di voi tra l'altro questi signori che lavorano in nero imprenditori non le persone
Sono sconosciuti
Le modalità del contratto di eversione sono le seguenti il sindacato di quel territorio di quella categoria fa un accordo con la categoria imprenditoriale
Che permette a chi aderisce a quell'accordo di a vere per i tre o quattro anni per le condizioni di gradualità quell'attività emerge improvvisamente si come emerge diventa una persona nota
Arriva la Guardia di Finanza
Che prima non lo conosceva
E cosa fa sulla base delle normative attuali
Gli dice amico caro
Tu produce di prima
Ai
E l'uso le norme di legge precedenti
Paghi
Tutto e subito
Noi gradiamo
L'applicazione
Dei vincoli contrattuali
Lo Stato a quel punto che non conosceva in precedenza quelle evasore
Be lo toglie dalla categoria degli evasori però probabilmente lo togli anche la categoria degli imprenditori
Ecco bisogna trovare un equilibrio tra questi fra questi due fenomeni non lo story imputando nulla alla guardia di finanza perché Rita fa semplicemente il suo mestiere
E pretende l'applicazione di norme di legge che sono oggi però non esattamente collimanti con le esigenze di intervento
Su una fattispecie come quella
Ho la sensazione che parliamo di materie molto delicati
Perché se noi dovessimo introdurre il superamento
Con questa con questi sentimenti diffusi con questa posizione negativa il superamento di quello che rimane l'unico elemento di coesione sul piano contrattuale i minimi stabiliti dai contratti nazionali
Stia tranquillo che se nel Mezzogiorno ci chiedono di scendere
Nel Nord si chiedono i salire
Io finché è possibile questo strumento di unificazione delle condizione materiale del Paese occorre difendere
C'è un po'troppa disinvoltura nei associazioni imprenditoriali quando si parla di queste materie
Secondo me
Forse un po'più di cautela è necessaria poi quando arriva un imprenditore che in grado di fare delle cose che vuole discutere di flessibilità l'abbiamo fatto Gioia Tauro sta diventando un gioiello
Perché abbiamo discusso all'epoca di come fare quell'investimento esegeta ora qualche problema non riguarda i trattamenti contrattuali come no
Grandissimo porto ci si arriva dal mare sono i fondali più più belli di tutto il Mediterraneo peccato che quando si arriva dal mare si scaricherà incontaminati gli rimane perché per strada non può ripartire
Perché la ferrovia si sta completando la strada non c'è ancora che la luce nel porto e solo data temporaneamente
Ma lì non c'entriamo poi che c'entrano le flessibilità le flessibilità salariale quando se presentata la FIAT a Melfi abbiamo fatto un bell'accordo non mi pare che la Fia sia pentita
Certo è che si sia secondo le imprese su quella strada
Per loro non basta mai ma questo è uno degli elementi con in quale misura aggiornare per costruire criteri condizioni di competizione internazionale
Dottore nel rispondere osservazioni diciamo del generale Gianna
Lei ha detto che in un certo senso il sindacato ha centrato ma le leggi giustamente le fa il Parlamento e la procedura anche se io penso che c'è una forte influenza a livello di governo e di Parlamento
Visto il potere la forza del sindacato l'abbiamo visto nel novantaquattro
Che si voleva fare un forse sbagliata ma si voleva già iniziare una certa riforme delle pensioni e poi si è slittata di un anno
E comunque qualcosa si è fatto adesso sta continuando con la riforma delle pensioni però detto questo qui nel Parlamento sempre secondo la nostra Costituzione così e stanno le cose
C'è la fase attuativa poi fatte le leggi non avremo adesso il lavoro in affitto probabilmente avremo quello appartarmi già c'è altre forme interinale eccetera e ci adeguiamo con molto ritardo penso alle altre nazioni e la Germania ce la danni tutte queste cose qui comunque avremo le leggi c'è la fase applicativa
Molti di noi hanno avuto possibilità di avere contrattazioni svolge le proprie contrattazioni sindacali per il lavoro svolto
Con i rappresentanti sindacali dei dei noi per i militari non la facciamo Cercola barocco Cher cose un po'diverse che non hanno assunto ancora a pieno titolo
Dei naturalisti sindacale comunque abbiamo fatto contrattazioni per dare attuazione a quelle che sono proprio delle conquiste
Conquiste Tivoli incentivante il titolo determinati indennità di rischio cose di questo genere eppure tutte le volte nonostante penso si sia detto ultimamente non tanto ultimamente che si voleva un possibile sminuire l'appiattimento perché voi questo genera frustrazioni
Perché siamo tutti uguali lo stipendio almeno i lavoratori civili da dove la stessa cosa
Sintetizzando noi non siamo riusciti a fare altro che a dividere quasi in parti uguali sempre qualunque cosa potesse avere un qualcosa qualunque idea di meritocrazia
C'è una nuova attitudine
In particolare diciamo direttive affinché ciò abbia un potermi
Sì non c'è solo l'attitudine c'è un'esigenza dalla quale non ci vogliamo sottrarre adesso non vuole avere indotto con le cose come sembra un po'sommario che ho detto prima qualche qualche sospetto
E so benissimo che il sindacato italiano ha un peso rilevante in questa società d'altro canto siamo organizzazioni quelle confederali
Che rappresentano quasi undici milioni di iscritti
Non è poca cosa
E so benissimo che
Anche l'attività sindacale o gli eventuali accordi
Hanno un'influenza sulla schiena della rappresentanza politica chi sta in Parlamento a volte tiene in considerazione
In particolare considerazione l'opinione che l'operato del sindacato che ci sia un'influenza è fuor di dubbio
Quello che non ci deve essere è una sovrapposizione di compiti di rappresentanza
E penso che in qualche occasione noi abbiamo anche debordato non tanto per responsabilità nostra no
Le faccio un esempio perché
Non vorrei essere
Parentesi
Quando
Ci son determinate condizioni
Particolari anomale nella rappresentanza politica istituzionale come quella a cavallo tra il novantaquattro e novantacinque
Perché non esistevano maggioranza parlamentare netta
Il governo dei tecnici si basava su un equilibrio assai precario era del tutto ovvio
Che in quella circostanza data il ruolo del sindacato anche il ruolo più tradizionale e
Collocato dentro
I
I cardini i vincoli delle nostre politiche aveva un'incidenza alta
Così come le la pratica della concertazione almeno per quanto concerne la politica dei redditi assegna compiti funzioni e peso sindacato enormi
Non lo sottovaluto non lo trascuro
Credo che il sindacato ne debba essere consapevole e non debba debordare però dal profilo che quella politica gli impone
Noi dobbiamo fare degli accordi dobbiamo costruire orientamenti comuni quando si parla di politica dei redditi con il governo
Non dobbiamo mai pretendere di sostituirci alla rappresentanza politica né men che meno di intaccare la sovranità l'autonomia dei del Parlamento si sindacato immaginasse
Una logica come quella che qualche volta ci viene proposto e che alberga anche dentro il sindacato
Di patatine o corporativi
Ci vediamo facciamo l'accordo con il Governo con l'associazione imprenditoriale a quel punto il Parlamento deve registrare perché perché la parte più consistente dalla Società si è messo d'accordo per questo non logica che io non condivido e considero pericolosa
Per la democrazia
Perché sostituisce compiti e funzioni
Guai a farsi affascinare da un'idea di questa natura e l'idea della supplenza dalla politica
Può essere che la politica tenga conto dell'attività sindacale in eccesso come capita quando c'è un'eclisse della politica è importante che la politica ritorni in campo a pieno titolo
E che ognuno faccia il suo mestiere io non voglio perdere un grammo della mia rappresentanza
Non posso ne debbo pretendere che la mia rappresentanza ecceda e invade il campo degli altri tracciare questa linea di confine non sarà facile avrò bisogno anche di sperimentazioni
In campo cominceranno discussione sullo Stato sociale complicatissima
Io già litigato con i miei colleghi perché a mio parere il confronto non dovrebbe essere triangolare ma bilaterale con il governo
E il confronto non può assumere
Per alcune materie esattamente il carattere contrattuale che può avere per altre perché noi affronteremo argomenti che sono sì importanti per quelli che noi rappresentiamo
Ma non si esauriscono lì riguardano anche un'altra Area di persone di cittadini che non non è presentiamo io posso discutere di qual è l'assistenza sanitaria
Per i pensionati e lavoratori dipendenti
Ovviamente sarò credibile se tengo conto degli interessi generali ma non posso pretendere di fare un accordo su una materia come questa con il Governo e considerarlo esaustivo perché voi i lavoratori autonomi coloro che non hanno lavoro ma vivono in altro modo di rendita sono cittadini che hanno ugualmente
Accesso quelle forme di protezione e devono poter dire la loro in questo confronto e solo il Parlamento il luogo dalla sintesi di queste opinioni diverso
Poi so benissimo che chi sta in Parlamento se noi avremo fatto un accordo per lavoro dipendente dovrà in qualche misura tenerne conto ma nulla di più
è un argomento delicato non risolto vedremo poi come
Si procederà ma un argomento anche di carattere istituzionale non
Siamo stati consultati dalla Bicamerale
Il mio collega segretario generale di un'altra organizzazione confederale ha chiesto la Bicamerale di far diventare
La concertazione vincolo costituzionale io non sono per nulla d'accordo
Considero la concertazione uno strumento che tra l'altro da applicare soltanto alla politica dei redditi soltanto proprio Formisano quando si parla di politica che si parla di un aspetto di politica economica vastissima per cui
Non è poca cosa lo per dirle anche di quali sono le opinioni diverse legittime ma diverse che sono che sono in campo e non sono d'accordo per le ragioni che le dicevo prima
Poi
La premessa al più lunga della risposta l'allarme non ci dev'essere solo la propensione mano una
Pratica sindacale in tutti i settori a considerare il salario come uno strumento che stimola
Lo sviluppo della produttività e la ricerca dell'efficienza ed è i salari che si contrattano i luoghi di lavoro ed è importante che una parte del salario sia collegato agli obiettivi chi è un'impresa un'amministrazione si dà ma ritorniamo al ragionamento che facciamo prima
Col generale Jean se la contrattazione nel pubblico impiego è fatto solo di contratti nazionali questa possibilità non ci sarà mai
Se si contattasse cosa che oggi non è possibile ovunque anche nei singoli dicasteri e per una dimensione più piccola e possibile collegare il salario degli obiettivi
Le diceva
Il merito il merito è difficile da valutare in verità
Elemento troppo discrezionale ma io non ho contrarietà nemmeno che ci sia una quota di salario individua stabiliamo quali sono i parametri poi l'amministrazione può ragionevolmente utilizzare anche questo spazio quello che a me interessa però che una parte del salario sia esplicitamente collegato alla produttività d'impresa
Le faccio un caso che non riguarda voi quell'aspetto
Le banche adesso discuteremo di come riorganizzare le banche che sono arrivato ad un punto di difficoltà di sofferenza insopportabile e non è solo la sofferenza dei crediti ma perché hanno modelli organizzativi antiquato
Però
Mi colpisce addirittura mi offende che le banche
Si agitino attraverso la loro associazione
Chiedendo rivendicando
Quote di salario flessibile
Per la quale gli accordi si fanno in due
Quei signori
Che lamentano le rigidità della loro struttura retributiva sono gli stessi che non quindici anni fa
Ma quindici giorni fa in importanti istituti di credito hanno fatto accordi con le loro rappresentanze aziendali dandogli
Dei quattrini a prescindere come avrebbe detto il comico
Senza nessun rapporto con la prestazione che viene sollecitato viva Dio
Può essere che il sindacato in quel caso disattendendo d'un orientamento generale va lì e gli chiede delle cose che sono diverso da quell'orientamento generale
Provassero ad avanzare loro qualche proposta coerente con quell'orientamento generale e il presidente dell'Unione industriali di Brescia in un dibattito pubblico Mina
Chiesto di smentire una mia organizzazione di categoria che chiedeva i premi di produzione non il salario legato alla produttività perché c'erano tanti accordi gli ho chiesto mi scusi ma quegli accordi sono stati firmati anche da voi dice sì
Non potevamo contrastare questo atteggiamento
Rivaldo e e aggressivo del sindacato allora gli ho chiesto di nuovo ma quante ore di sciopero sono costati questi accordi risposta nemmeno un minuto
Cioè non sa nemmeno provato a resistere questa la verità fidando sullo stellone ecco c'è questo atteggiamento qualche volta
Troppo strumentale
Io non nego che ci sia da parte nostra
La difficoltà è la fatica a metabolizzare il nuovo dall'altra parte però ci sono comportamenti che non sono tali da incentivare nuove
Poi va be
Se serve noi siamo i conservatori lo sono gli innovatori ma pazienza adesso discuteremo con le banche che cosa fare faranno qualche imbarazzo a spiegare agli stessi ai quali hanno concesso delle cose quindici giorni fa che bisogna cambiare registro
Ultima domanda Trevisani mi sembra che l'ente che
Capitano di vascello Trevisani
Dottore vorrei tornare un momento rapidamente sul quello che lei ha già risposto al collega sul rapporto tra sindacato confederale in rappresentanza politica nel condividere tutto quello che è stato detto che lei ha detto così chiaramente
Deve essere però considerato che il potere oggettivo che è riconosciuto al sindacato confederale non deriva da quegli undici milioni di iscritti
Ma deriva dal fatto che ha un rapporto privilegiato che gli è stato riconosciuto dal mondo politico come interlocutore istituzionale perché teoricamente i sindacati essendo soggetti di diritto privato
In termini costituzionali sarebbero tutti uguali di fronte a un politico che dovrebbe essere una controparte
Quindi questo significa con che
Esista
I partiti politici e questo crea un rapporto privilegiato una commistione che dal mio modo di vedere non è salutare per il Paese toglie credibilità a chi non si riconosce in quei partiti politici e contribuisce ad alimentare quella divisione a cui lei ha fatto cenno quando in introduzione parlava di economia
Ma che in questo Paese ha radici storiche molto profonde l'Italia divisa in due in qualsiasi cosa si faccia dal referendum istituzionale fino alle ultime elezioni che sembra fatta col bilancino in due schieramenti politici
Quindi volevo chiederle non ritiene che al di là della storia che sicuramente ha un significato il sindacato confederale riuscirebbe a svolge è meglio il suo ruolo più generale per il Paese anche per quei cittadini non rappresentati non iscritti a cui lei ha fatto cenno
E che sicuramente cioè allentando questo legame con una determinata parte politica perché se ci si occupa di lavoratori i lavoratori non sono esattamente solo quelli iscritti al proprio sindacato ma dovrebbero essere tutti uguali nel senso un tessile che lei ha citato
Se è iscritto a un altro sindacato a nessun sindacato per lei che svolge istituzionalmente un lavoro dovrebbe essere da tutelare alla stessa maniera questo risolverebbe anche problemini come quelli a cui ha fatto cenno di quel sindacalista che ha avuto ho un altro incarico dal ministro perché il problema si è posto perché il sindacalista il ministro stavano più o meno dalla stessa parte politica perché se il sindacalista fosse venuto dalla ex chief Marche non ricordo come si chiama nessuno avrebbe notato il fatto l'avrebbe addirittura considerato salutare che un ministro di una colorazione politica desse lavoro a un sindacalista di un'altra colorazione politica
Lei ha citato anche la storia del Novecento nessuno è preoccupato dalla storia in sé e preoccupato da una lettura estremamente ideologizzata che di quella storia si potrebbe dare perché questo contribuirebbe a crea ad alimentare quella divisione che è uno dei mali fondamentali di questo Paese in chiusura volevo chiederle anche se lei non ha citato nella sua analisi economica il problema del deficit pubblico che invece molto ricorrente da da parte di altri oratori che abbiamo avuto in questo seminario ritiene che il sindacato
Abbiamo la responsabilità nel passato con la sua azione nell'aver alimentato questo mostro
Che ora va a posto sotto controllo e quale sarebbe la sua visione alle azioni suggerisce il sindacato in questo senso grazie
No guardi per quanto riguarda il debito pubblico non ne ho parlato perché davo per scontato la cosa che in indispensabile che si prosegua d'altro canto sono le politiche di di convergenza europea lo impongono
Nella diminuzione del debito c'è un processo di risanamento incominciato nel mille novecentonovantadue sostanzialmente con un contributo rilevante del sindacato
Sindacato Italiano differenza del sindacato di altri Paesi europei ha accettato
Di
I menzionare la sua politica salariale attraverso gli strumenti che poi sono stati introdotti
Proprio per favorire
Dal suo versante non può essere che non è l'unico il processo di risanamento del debito senza il completamento di questo processo immaginare una politica di sviluppo destinato a durare nel tempo è pura fantasia
Questo non è solo una delle condizioni per accedere in Europa che è una delle condizioni se non esistesse il vincolo di Maastricht se lo l'OPA comunque noi dovremo completare quel processo per ridare competitività al sistema industriale italiano e al sistema economico italiano
Togliendo togliendo il gli effetti perversi pesantissimi del debito io non credo che il debito si arrivato a questi livelli in con un contributo dirette consapevole negli atti ovviamente del sindacato italiano non abbiamo avuto credo particolari in particolare incidenza le dinamiche salariali sono state nel corso degli ultimi due decenni dinamiche che anche vivaci però
Con delle differenze profonde le dinamiche dei settori privati sono sempre state sostanzialmente sotto controllo perché e costrette dal mercato a anche quando il conflitto sociale nei settori privati è stato forte gli effetti sulla redistribuzione sono stati irrilevanti è cresciuto il potere d'acquisto delle retribuzioni che è diventato un po'più degno del paese di un paese civile soprattutto negli anni Sessanta ma non ha mai prodotto scostamenti di particolare rilievo non mi sento di dire la stessa cosa ovviamente per quanto riguarda i servizi per quanto riguarda il pubblico il Pubblico impiego ma d'altronde come lei sa nel pubblico impiego
Esisteva un accordo non scritto e non dichiarato abbastanza
è evidente però
Poche regole e poco lavoro ed era un accordo figliolo di di io nel l'idea
Quella del consenso del consenso elettorale politiche non dell'efficienza dei servizi come abbiamo detto prima che vedo in Vieri progressivo e rapido superamento per fortuna bisogna fare in fretta
Forse quello ha contribuito in parte rendere in alcuni settori di forme almeno negli ultimi negli ultimi dieci quindici anni le dinamiche salariali i loro effetti sui costi e sul ma nulla di più l'effetto indotto non particolare per quanto riguarda il Fikri della rappresentanza
Vedete solo
Il ministro dei Trasporti e che quel sindacalista non si sono mai incrociati perché quando la persona faceva il sindacalista Luiz trasporti si occupava degli altri non sono nemmeno dalla stessa parte politica questo va tutela delle loro intenzioni se mai se mai ci fosse
Un dubbio di questa natura però è un aspetti è rilevante
Della della partita io credo che si debba scegliere sempre in ragione della professionalità delle persone
E e
Questo criterio deve essere trasparente esplicita al di là dell'appartenenza quando si tratta nell'assunzione di compiti pubblici
Non vorrei però che si arrivasse l'estremo per questo mi lamentavo prima
Se una persona ha avuto un incarico di rappresentanza sociale
Non può essere giudicato per quella parte né
Enza ma per la sua capacità attuale
Le assicuro che ci sono persone alle quali io affiderei non affiderei nessun incarico pubblico tra quelle che sono passate nella nel movimento sindacale in
In qualsiasi organizzazione nella mia confederazione come in tutte le altre UGL ex CISNAL compreso per quelli che conosco io ci sono persone che lavorano hanno lavorato nel sindacato che hanno dimostrato capacità professionali
Fa rilevanti quello che scandalizza in Italia non scandalizza in Europa Jacques de loro
è stato negli suoi anni giovanili un sindacalista apprezzato col crea
è stato sindacalista di rilievo Urbani è stato un sindacalista rispettato
Benissimo così voglio dire che non hanno nessuno si può fermati quarta Sato
Del presidente invece in Italia abbiamo ancora la voglia di qualche distinguo eccessivo poi se mi permette una battuta vera di questo Paese un Paese sempre diviso per la divisione in due mila e per la visione in diciotto pezzi più semplice da gestire da governare
Ma al di là della battuta lei solleva un problema vero è la conseguenza di quello che dicevo prima il sindacato deve basare la sua rappresentatività sul con nel senso che ha da parte dei lavoratori
E non sul suo passato che può essere glorioso quanto si vuole ma il consenso di oggi
E io credo che sia indispensabile avere uno strumento per misurare questo consenso se gli effetti dell'attività del sindacato le fedi dalla contrattazione devono avere efficacia per tutti i lavoratori al di là del fatto sono iscritti o meno si paga
Sì io firmo un contratto oggi vale per tutti viene applicato a tutti i lavoratori allora io devo avere prima un riconoscimento formale di rappresentanza e rappresentatività e vedere legittimato questo valore erga omnes la mia attività in virtù di quella
Di quella regola di validazione oggi noi non abbiamo
Io credo che anche per il sindacato debba valere i libero mercato si rappresenta per quel che si è e ci sono solo due modi applicare l'articolo trentanove dalla Costituzione magari modificandolo per la parte un po'desueta e indicare la rata senta Anza in virtù del voto dei lavoratori se un sindacato in un settore maggiormente rappresentativo non lo devi dire la storia di quel sindacato ma il consenso che oggi soltanto facendo votare tutti i lavoratori si può avere questa certezza votano quelli che sono iscritti così come quelli che non sono iscritti io non voglio rappresentare nessuno là dove non ci sono se la mia organizzazione in un settore o in un'azienda non è iscritti e non ha voti
Nelle rappresentanze di quel luogo di lavoro non c'è nessuna ragione perché la CGIL che ha cinque milioni e mezzo di scritti lì si era presentata lo sarà dove ha i suoi scritti e dove ottiene consenso dove ci sono voglio rappresentare proporzione
Non alla pari di altri
Che vogliono rappresentare soltanto perché affermano di esistere no devono dimostrare la loro esistenza
Io credo che questa elementare regola ancora non c'è dovrebbe essere uno dei compiti che vengono rimandati dalla dal lavoro della Bicamerale applica norma costituzionale e farlo attraverso una legge dello Stato che consente a tutti di misurarsi in campo libero esattamente come si fa la consultazione elettorale condizione risolutiva a quel punto si sa chi è maggiormente rappresentativo si sa per chi negozia e la validazione della sua attività deve venire da tutti i lavoratori perché un contratto valga per tutti i lavoratori
Essere in qualche modo stabiliamo un po'e qual è la modalità però validato dal parere di tutti i lavoratori poi ci sarà una maggioranza che fa premio sulla minoranza ma se non è così
Noi siamo molto anche sul piano lo dico in questo caso proprio con interesse soggettivo anche sul piano dalla rappresentanza perché poi quello che facciamo viene messo in discussione e viene aggredito secondo pratiche procedure che non sono regolati io questo non lo voglio non voglio rappresentare chi non si sente rappresentato da me
Voglio la certezza di poter rappresentare invece chi nega la sua fiducia per poterlo fare ho bisogno di una norma costituzionale applicata e di una legge dello Stato che mi metta alla pari di tutti
Poi se c'è la regola spetterà a me dimostrare che sono autonome che lo stesso atteggiamento verso un Presidente del Consiglio che ha un orientamento politico con opere sul Presidente del Consiglio che non era un altro
Se non c'è la regola tutti i sospetti sono legittimi poi io continuerò a difendermi ma capisco che la Fia opinione e la mia parola non è per nulla risoluti
Grazie dottore io la ringrazio anche a nome dei miei colleghi la prego accettare un ricordo da parte del Centro di studi la disciplinare Andreolli Esercito Marina un attimo messi insieme firmano dei fatti loro comunque
Sì mi interessa